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www.temponews.it a soli € 0,50 in edicola Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa tempo.carpi @Tempo_di_Carpi Settimanale di ATTUALITÀ, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI venerdì 29 aprile 2016 anno XVII - n. 17 JANE E STEFY SON TORNATE: VENERDì 29 APRILE INAUGURA IL LORO HIGHLANDER CHERNOBYL trent’anni dopo... IL PANCHOS CAFè - SNACK & FOOD FA IL SUO INGRESSO IN CITTà LOCALI VIABILITà & BICICLETTE AMBIENTE CRONACA VIA DELL’INDUSTRIA fin qui si arriva ma poi? AMIANTO rimosso da via Renoir FACCE DA COSPLAY IN PIAZZA MARTIRI L’ARTE DI ADATTARSI IN UN CORTOMETRAGGIO LA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI CARPI IN ATLANTE IL MUSICISTA CARPIGIANO GABRIELE RUSTICHELLI, ANIMA DEI KLOGR, PROGETTO MUSICALE SOSPESO TRA ALTERNATIVE ROCK E POST GRUNGE, LANCIA IL SINGOLO BREATHING HEART. IL VIDEO, IN ANTEPRIMA ESCLUSIVA PER GLI STATI UNITI, È STATO GIRATO ALL’INTERNO DEL TEATRO COMUNALE DI CARPI. Carpi conquista gli States Giuseppe Schena Via Muratori, 55 - Carpi - Tel. e Fax 059 6134997 - cell. 335 7769691 Centro Assistenza Autorizzato Impianti Frigoriferi • Climatizzazione • Ventilazione www.zannonicarpi.it Zannoni Impianti srl Il tuo clima ideale! detrazione fiscale al 50% e 65% Refrigerazione Condizionamento Ventilazione Riscaldamento New MediaWay Srl Jane Mitchell e Stefania Freda

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venerdì 29 aprile 2016anno XVII - n. 17

Jane e Stefy Son tornate: venerdì 29 aprile inaugura il loro HigHlander

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venerdì 29 aprile 2016 anno XVII - n. 172

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni PrandiCAPOREDATTORESara GelliREDAZIONEJessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Dario Po, Enrico Bonzanini, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’Multiradio - 059.698555STAMPACentro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONEVia Nuova Ponente, 28 CARPITel. 059 642877 - Fax 059 [email protected]

ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI

RADIO BRUNO Soc. Coop.Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 27 aprile 2016

La Iena

Dopo i “disturbati” dell’apprendimento cosa dobbiamo aspettarci: i “fuori di testa” dell’autismo?

fuori tempo massimo

All’inizio di aprile i due medici di base Carlo Delvecchio e Gianbattista Carretti dopo anni di onorato servizio sono andati in pensione. Molti dei loro pazienti, però, circa 3mila, non essendo stati avvertiti tempestivamente, si sono riversati in massa al Cup, scatenando un vero e proprio putiferio e causando code e rallenta-menti. “La lettera per avvisare gli utenti che il loro medico sarebbe andato in pensione - ci dicono dall’Ufficio stampa dell’Ausl - è stata spedita ben prima di Pasqua, ma evidentemente le missive non sono state molto veloci ad arrivare. Ci dispiace per gli eventuali disagi causati”. Al danno però per alcuni si aggiunge ora anche la beffa. Una paziente del dottor Dalvecchio si è vista recapitare a casa una missiva dell’azienda sanitaria nella quale veniva invitata per “ridurre al minimo i tempi di attesa” il giorno “5 aprile alle ore 16,30, presso gli sportelli del Cup” per scegliere il nuovo medico. Ottimo! Peccato che la missiva sia arrivata soltanto venerdì 22 aprile! Dettagli… meno male che, come la letterina ritardataria assicu-ra, “in questa fase transitoria, l’Usl dà la possibilità ai cittadini di rivolgersi alla medicina di gruppo, cioè dottori disponibili ad assistere pazienti che non hanno ancora scelto il dottore” e non certo per scelta loro. Ad averlo saputo prima... Ora, considerato il concorso di colpa tra Ausl e Poste Italiane, attendiamo il consueto balletto del rimpallo di responsabilità.

Jessica Bianchi

“Questa coppia vive in cantina senza servizi igienici, in uno spazio di circa 4 metri. Alcuni mesi fa la coppia ha avuto anche un bambino. Sappiamo che gli assistenti sociali se ne stanno occupando, ma passano i mesi e nulla cambia”.Dichiarazione di una residente del civico 32/34 di via Alessandro Volta tratta da La Gazzetta di Carpi.

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venerdì 29 aprile 20163

anno XVII - n. 17

In via Renoir, nel nuovo quartiere sorto a ridosso di via Morbidina, si staglia un vecchio rudere abbandonato. Dallo scorso gennaio, alcuni residenti avevano denunciato all’Ufficio Ambiente del Comune la presenza di manufatti di amianto deteriorati - e in quanto tali potenzialmente pericolosi per la salute pubblica - a ridosso del casolare diroccato. Al caso si era interessato anche il Comitato Rischio Amianto di Carpi. Dopo la notifica inviata dall’Ufficio Ambiente del Comune alla proprietaria della casa, lo scorso 19 aprile, una ditta specializzata ha provveduto a smaltire le lastre in eternit e a bonificare l’area. Dal censimento amianto concluso nel dicembre scorso - grazie alla preziosa collaborazione del Comitato Rischio Amianto, convenzionato con l’Ammini-strazione - è emerso che ai circa 1.400 fabbricati con presunta copertura in cemento amianto presenti nel territorio urbano, per una superficie stimata di

Il degrado si infila nelle pieghe delle nostra città, a partire dal centro storico. Angoli abban-donati a loro stessi rendono Carpi sempre più imbruttita e sporca: la zona delle Poste è senza ombra di dubbio uno di questi. Tra le aiuole incolte e non falciate, sbucano spesso sacchetti dell’immondizia abbandonati da mani incivili; arbusti e cespugli non potati e cresciuti oltremisura ostacolano il passaggio invadendo i marciapie-di e rendendo poco visibile persino una piazzola di sosta dedicata ai disabili. I cestini dei rifiuti giacciono vecchi, rotti e arrugginiti, così come i portabici-clette. In pessime condizioni anche la pavimentazione del Piazzale della Meridiana: lastre sconnesse e buche rendono pericoloso il transito per pedoni e ciclisti. Fortunatamente la fontana è stata prosciugata ma, nel com-plesso, il piazzale è a dir poco deprimente. Finalmente sgombra di cassonetti della spazzatura, l’area meriterebbe certamente una cura maggiore: vera e propria porta del centro storico, ne offre un assaggio a dir poco sconcertan-te a coloro che vi parcheggiano l’auto. Ai piedi del Duomo, che svetta nello sky line, si rincorrono muri imbrattati di scritte e graffiti deturpati dalle mani di vandali che nulla hanno a che spartire con l’arte… Certo non pretendiamo di ammirare il meraviglioso Astro-naut /Cosmonaut di Victor Ash che campeggia, tra i tanti, nel quartiere berlinese di Kreuzberg, vero e proprio tempio della street art… ma tra la Mecca dei graffiti del mondo urbano e muri indeco-rosamente imbrattati vi è una bella differenza. Copiare qualche idea alla capitale tedesca però potrebbe riservare piacevoli ed economiche sorprese. Per “rivestire” rugginosi manufatti e panchine anteguerra, ad esempio, qualche artista locale potrebbe imitare il collettivo

alcunI resIdentI aVeVano denuncIato la presenza dI manufattI dI amIanto deterIoratI

amianto rimosso in via renoir

angolI abbandonatI a loro stessI rendono carpI sempre pIù brutta e sporca: la zona delle poste è senza ombra dI dubbIo uno dI questI

Piazzale delle Poste come Kreuzberg? magari…

berlinese Mentalgassi conosciuto per l’uso di wheatpastes fotografi-ci utilizzati per coprire elementi di arredo urbano: serbatoi, saracine-sche, ringhiere, segnali stradali, pali della luce, cassonetti della raccolta differenziata, parchime-tri… Mentalgassi li prende e ci attacca sopra scatti - più o meno

grandi - di persone in bianco e nero. Il risultato è a dir poco sorprendente. Lo spazio urbano può essere ridisegnato, rivestito. Basta un pizzico di fantasia. Per tagliare erba e cespugli, invece, servono solo volontà e il vecchio olio di gomito…

Jessica Bianchi

Mentalgassi

Era davvero gremita la chiesa di San Giuseppe Artigiano lunedì scorso in occasione delle esequie di Alberta Benelli deceduta forse per un malore improvviso che l’ha mandata a sbattere contro un albero della tangenziale mentre era alla guida della propria auto. Ai funerali assai partecipati e svoltisi in un clima di grande dolore e commozione, erano presenti il marito Giovanni Palmieri, visibilmente scosso, imprenditore carpigiano noto in città per aver condotto in passato un salumi-ficio e successivamente altre attività economiche, i quattro figli, Alberto, Cesare, Giovanna e Giulia e i sette nipoti. Molto commovente il momento in cui le due figlie e due dei nipoti, con voce rotta dell’emozione, hanno letto al microfono i loro pensieri e i loro ricordi per la mamma e la nonna. Parole di elogio e di stima per la donna scomparsa anche da parte del parroco don Luca Baraldi che ne ha ricordato la profonda fede religiosa, l’impegno continuo per la famiglia e la generosità con cui svolgeva opera di volontariato nella parrocchia, oltre alla grande umanità e disponibilità nei confronti del prossimo e di chi aveva bisogno, avendo alla fine parole di conforto per i famigliari ‘nella certezza – ha detto - che ella continuerà a vigilare e a proteggerli dal cielo’.

Cesare Pradella

folla aI funeralI dI alberta bonellI

palmIerI

l’ultimo saluto

Alberta Benelli e il marito Giovanni Palmieri

circa 745.000 metri quadrati, si sono aggiunti circa 430 fabbricati del territorio extraurbano, per una superficie stimata di ulteriori 170.000 metri quadrati circa. Il Comu-ne, dal canto suo, ha indetto il secondo Bando per la concessione di contributi diretti a incentivare la rimozione e lo smaltimento di manufatti contenenti cemento-amian-to presenti in edifici a uso abitativo. I cittadini o gli ammini-stratori di condominio interessati possono presentate richiesta entro il 15 giugno. Quest’anno il meccanismo prevede un rimborso fino a un massimo di 3.000 euro per superfici fino a 300 metri quadrati, incrementabile di 3,5 euro per ogni metro quadro eccedente questa quota; il rimborso non potrà superare l’80% della spesa sostenuta e coprirà solo le spese per la rimozione e lo smaltimento. I contributi saranno assegnati fino a esaurimento della somma totale stanziata (62.000 euro).

Jessica Bianchi

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L’attesa è finita per il ritorno in centro storico di Jane Mitchell e Stefania Freda: venerdì 29 aprile inaugurano il loro nuovo locale Highlander, aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 del mattino a mezzanotte, e fino alle 2 il venerdì e il sabato.Il nome lascia solo pre-sagire le atmosfere che si vivono entrando nel locale - un ex showroom di 120 mq - arredato in stile tipicamente scozzese con tavoli e sedie in le-gno scuro, soprammobili e quadri alle pareti che richiamano apertamente le calde suggestioni dei pub anglosassoni, all’insegna dell’accoglienza cordiale e informale.“Highlander è un luogo di ritrovo per tutti - ha com-mentato con il suo entusia-smo contagioso la scozzese Jane, da oltre 30 anni in Italia - dai più piccoli ai più grandi. Il punto di incon-tro tra svago, amicizia e divertimento in un ambien-te dove ospitalità e buona musica dal vivo ti danno il benvenuto per trascorrere una serata allegra gustando cibo e bevande di qualità. Oltre a un’ampia selezione di birre, dalle più classi-che a quelle più ricercate e particolari, proponiamo anche gustosi panini con

l’attesa è fInIta per Il rItorno dI Jane mItchell e stefanIa freda: Venerdì 29 aprIle Inaugurano Il loro nuoVo locale hIghlander In pIazzale ramazzInI, 17

Jane e stefy son tornateun tocco scottish come il nostro Highlander a base di prelibato angus scozzese, ricchi taglieri di salumi e formaggi, dolci tipici come brownies, cookies, chee-secake e apple pie, diversi tipi di cocktail alcolici e analcolici, oltre a una va-riegata scelta di vini”.Non mancheranno numero-si eventi e iniziative. Oltre alla musica dal vivo ogni mercoledì sera, che darà spazio all’arte cantautorale in particolare dei generi rock e country degli Anni Cinquanta e Sessanta, Jane e Stefy hanno già in programma di organizzare il brunch della domenica, l’aperitivo con gli amici a quattro zampe e, da set-tembre, ogni settimana, le spassose serate in lingua inglese.“Oltre al nostro, in questo piazzale è sorto di recente il locale Rosmarino - Ge-neri Vari di Alessandro Cavriani e da alcuni anni all’angolo con Corso Roma c’è il Kiss & Coffee a rappresentare una meta prediletta per colazioni e aperitivi. Ci auguriamo che questo piazzale diventi sempre più un luogo di ri-trovo importante, un fulcro del divertimento accom-pagnato al buon cibo e non solo nel cuore di Carpi”.

Chiara Sorrentino

Da sinistra Jane Mitchell e Stefania Freda

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anno XVII - n. 17

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Ha 103 anni la signora più anziana a Carpi ma insieme a lei ci sono altre 18 persone che in città hanno più di cent’anni (erano 13 nel 2011). L’ana-lisi della popolazione curata dal Servizio Statistica del Comune di Carpi dice che nel saldo nascite-morti nel 2015 sono scomparsi 197 di noi e, se va avanti così, nel 2060 avremo più di 8mila carpigiani con più di 95 anni con un evidente squilibrio sociale se è vero che gli ultranovantenni in Italia nel 2060 saranno dieci volte quelli odierni (sito Neode-mos). Quarant’anni fa la popolazione under 14 arrivava a 12.370 unità mentre oggi a Carpi è calata a 9.878; gli over 65enni che erano 6.881 nel 1975 oggi sono arrivati a quota 16.141: i quasi centenari all’orizzonte daranno problemi non solo perché con questi numeri sarà difficile garantirgli una pensione, ben difficilmente potranno produrre reddito pur con tutti gli imprevedi-bili cambiamenti del mercato del lavoro ma soprattutto saranno un peso

nel 2015 sono natI 534 bambInI mentre sono state 731 le persone decedute: l’Incremento demografIco dIpende dunque dal moVImento mIgratorIo: hanno scelto dI VenIre a carpI 1.614 persone ma calano glI stranIerI (443, erano 607 nel 2014) e hanno abbandonato la cIttà 1.274 resIdentI

Più decessi che nascite ma carpi cresceenorme in tema di sanità e assistenza sui bilanci del Comune. Non conviene aspettare altri 45 anni per cominciare a preoccuparsi. Il calo degli abitanti, così evidente solo dopo la Grande Guerra, è iniziato in regione: l’Emilia Romagna si restringe e nel 2015 la popolazione residente conta tremila unità in meno. Non un calo significativo ma sufficiente per incidere perché è la prima battuta d’arresto di un trend che dominava ormai dal lontano 1996. A parlare sono in questo caso i dati Istat secondo cui la conta dei residenti emiliano roma-gnoli nel 2015 si ferma a quota 4 milioni e 447mila, che significa 3mila e 500 persone in meno rispetto al 2014. Il calo sarebbe da attribuire alla cosiddetta componente naturale, ormai negativa dalla prima metà degli Anni Settanta ma per la prima volta non compen-sata dalla dinamica del saldo migratorio: in pratica nel 2015 c’è stata un’ulte-riore contrazione delle nascite e, soprattutto, un picco di mortalità pari

all’11% che gli analisti riconducono in parte anche all’estate torrida e all’epide-mia influenzale particolar-mente aggressiva in presen-za di una minor vaccinazio-ne. A Carpi nel 2015 sono nati 534 bambini (178 in meno rispetto al 2010 quando furono 712 le nascite) mentre sono state 731 le persone decedute con un aumento del 14% rispet-to al 2010: il calcolo che contrappone nascite a decessi è impietoso. Nono-

stante ciò la popolazione continua a crescere ed è arrivata a 70.699 residenti (erano 69.021 nel 2010): dunque siamo una città che dipende costantemente dal movimento migratorio e il destino è un costante invecchiamento e una progressiva sterilità perché più aumenta l’età media, più cala la fertilità per motivi naturali. Il problema è che la denatalità rappresenta una minaccia anche econo-mica. L’apporto degli

scelgono di andare all’este-ro: 205 nel 2015 rispetto ai 111 del 2014 e in numero maggiore si tratta di italiani.

Sara Gelli

ha 103 anni la signora più an-

ziana a carpi ma insieme a lei ci sono altre 18 persone che in

città hanno più di cent’anni (erano

13 nel 2011). nel saldo nascite-

morti nel 2015 sono scomparsi

197 di noi e, se va avanti così, nel

2060 avremo più di 8mila carpigia-

ni con più di 95 anni con un

evidente squili-brio sociale se è

vero che gli ul-tranovantenni in Italia nel 2060 sa-ranno dieci volte

quelli odierni (sito neodemos).

stranieri all’aumento demografico carpigiano si legge nel dato delle nascite: oltre un terzo dei neonati (36,3%) è straniero e senza questa componente il saldo demografico cittadino sarebbe di gran lunga negativo. Sono ancora i flussi migratori a determina-re l’aumento della popola-zione perché nel 2015 hanno scelto di venire a Carpi 1.614 persone (in calo rispetto ai 2.118 immigrati del 2014) e l’hanno abban-donata 1.274 residenti. Fra gli immigrati in città resta consistente il flusso di chi proviene dal resto della provincia di Modena (426, erano 625 nel 2014) e di chi proviene dall’estero (443, erano 607 nel 2014) mentre negli ultimi dieci anni è calato in modo consistente il flusso migratorio dall’Ita-lia meridionale: dai 307 immigrati dal sud del 2005 si è passati ai 189 del 2015.Poi c’è chi se ne va per la crisi o per altri motivi migrando in altre parti della provincia di Modena (380) o della vicina provincia di Reggio (233) ma aumen-tano soprattutto coloro che

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venerdì 29 aprile 2016 anno XVII - n. 176

L ’avvocato risponde...a cura di Laura Vincenzi

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Se una raccomandata non viene ritirata dal destina-tario il postino è tenuto a riportare il plico presso l’ufficio postale dove rimane per 30 giorni. Il portalettere, infatti, al momento della consegna, quando non trova il destinatario della racco-mandata (il che può avvenire per vari motivi quali assenza momentanea o rifiuto da parte di altri soggetti poiché non legittimati al ritiro della posta), gli lascia un avviso di giacenza nella cassetta delle lettere (si tratta di una cartolina bianca o di uno “scontrino” stampato da moderni terminali). In tale avviso viene indicato l’ufficio postale e il giorno a partire dal quale sarà possibile andare a ritirare la raccoman-data. Tale lettera rimane disponibile per il ritiro per trenta giorni. Se il destinata-rio non la ritira nei trenta giorni, si compie il cosiddetto periodo di “compiuta

Profumo di donna ai vertici dei notai della regione: è il notaio modenese Flavia Fiocchi, il nuovo presidente del Comitato Regionale dei Consigli Notarili dell’Emilia-Romagna. “Vedo nel Comitato Regionale - ha commentato la Fiocchi - una vera e propria risorsa per il notariato emiliano romagno-lo. Ogni distretto notarile ha e deve mantenere la propria indipendenza e la propria individualità, legata a elementi soggettivi e oggetti-vi, territoriali ed economici che rendono diverso un distretto dall’altro, nonostan-

i lettori ci scrivono@

Anche quest’anno la primavera è arrivata, non ci ha traditi e piante, siepi, roseti... sono in fiore. In breve tempo i piccoli germogli si sono distesi e hanno prodotto tenere foglioline con varie tonalità di verde brillante. Come per incanto la nostra cittadina, che io reputo scarsamente attraente per non dire bruttina (escludendo il centro storico e alcune piccole aree) ha acquistato vigore e un po’ di bellezza.

“La scelta della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi di investire nel Fondo Atlan-te è un gesto dal valore immediato a protezione del proprio patrimonio” chiarisce subito il presi-dente Giuseppe Schena in relazione al fondo, gestito da Quaestio sgr, concepi-to nel momento in cui Piazza Affari ha tagliato i prezzi delle azioni di quelle banche che non sono più state in grado di far fronte agli aumenti di capitale imposti, indipen-dentemente dalle condi-zioni di mercato, dalla vigilanza della Bce. Avendo Bruxelles escluso qualsiasi intervento pubblico, i soldi per affrontare l’emergenza ed evitare il crac già speri-mentato di recente (Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara, CariChieti) dovevano essere privati per evitare al Paese una crisi senza precedenti.“Partita da Vicenza – scri-ve Marco Panara su Af-fari & Finanza - la valanga avrebbe travolto Monte-belluna (Veneto Banca), Verona (Banco Popolare) e quindi la fusione con Milano, e poi a seguire Carige, Monte dei Paschi e colpito inevitabilmente la parte sana del sistema Ubi,

l’InVestImento dI dIecI mIlIonI dI euro è stato decIso per proteggere e mettere In sIcurezza Il patrImonIo In consIderazIone del fatto che Il portafoglIo comprende tItolI che fanno rIferImento al sIstema bancarIo nazIonale. per schena “non mortIfIca Il conto economIco e non deprIme la capacItà erogatIVa dell’ente”.

la Fondazione in atlanteBpm, Credem, fino alla gran-dissime, ovvero Intesa e Unicre-dit”.“Anche trala-sciando per un momento il va-lore di un inter-vento di sistema per tenere in piedi finanza ed economia del nostro Paese, occorre considerare il fatto che in questo modo si preservano gli impieghi e i risparmi di famiglie e imprese. Da presidente della Fonda-zione, in considerazione del fatto che il portafoglio comprende titoli (tra cui Unicredit, Intesa, Banco Popolare) che fanno rife-rimento al sistema banca-rio nazionale, mi preme proteggere e mettere in sicurezza il patrimonio”.A sottoscrivere il fondo Atlante, Intesa e Unicredit (unica garante per l’au-mento di capitale della Banca di Vicenza) per un miliardo ciascuna, le altre banche per un miliardo (è

di 100 milioni l’impegno della Bper), 500 milioni dalle fondazioni ex banca-rie, 500 dalla Cassa Depo-siti e Prestiti, e poi assi-curazioni, fondi pensione, investitori internazionali. “L’iniziativa ha il placet del Fondo Monetario Internazionale e la Fonda-zione Cassa di Risparmio di Carpi, che vanta un patrimonio di oltre 300 mi-lioni di euro, ha destinato ad Atlante un investimento di 10 milioni. Le 25 fon-dazioni contattate in via prioritaria perché azioniste ‘conferitarie’ di Unicredit hanno aderito, tutte tranne una”.Puro interesse di parte e

adesione doverosa non sono gli unici aspetti rimarcati dal Presidente Schena che da questo in-vestimento, proprio perché tale, si attende un ritorno: gli istituti che investono in Atlante, infatti, saranno privilegiati nella seconda fase, quella della cessione delle sofferenze, problema da 200 miliardi di euro che fa ballare il sistema banca-rio italiano. Scrive Panara che il primo effetto dell’arrivo di Atlante sul mercato “dovrebbe essere quello di far aumentare i prezzi delle sofferenze perché i compratori sanno di avere un concorrente di natura non speculativa con cui confrontarsi”. Il secondo “quello di accelerare il processo di smobiliz-zo, con il suo intervento diretto in quanto acqui-rente, ma anche attraverso l’effetto indotto dalla sua presenza di avvicinare i prezzi offerti dai compra-tori a quelli richiesti dai venditori”.Per questo motivo, Schena può dichiarare che quei dieci milioni rappresen-tano un investimento che “non mortifica il conto economico e non deprime la capacità erogativa della Fondazione”.

Sara Gelli

Giuseppe Schena “l’iniziativa ha il placet del fon-do monetario Internazionale

e la fondazione cassa di ri-sparmio di carpi, che vanta un

patrimonio di oltre 300 milioni di euro, ha destinato ad atlante

un investimento di 10 milioni. le 25 fondazioni contattate in

via prioritaria perché azioniste ‘conferitarie’ di unicredit han-

no aderito, tutte tranne una”.

cosa succede se una raccomandata non

viene ritirata?

giacenza”: la raccomandata viene restituita al mittente con timbro indicante la compiuta giacenza e si presume come consegnata/conosciuta ai fini legali. In una recente sentenza (Cass. sent. n. 27526/2015), la Cassazione ha chiarito che la lettera raccomandata spedita a mezzo del servizio postale, non consegnata al destinata-rio a causa della sua assenza e/o delle persone abilitate a riceverla, si presume perve-nuta alla data in cui è rilasciato il relativo avviso di giacenza presso l’ufficio postale. Tale presunzione,

tuttavia, fa salva la prova contraria, ovvero il destinata-rio resta legittimato a fornire prova di essere stato, senza sua colpa, nell’impossibilità di averne avuto notizia. L’Art. 1335 del codice civile sancisce infatti che “la proposta, l’accettazione, la loro revoca e ogni altra dichiarazione diretta a una determinata persona si reputano conosciute nel momento in cui giungono all’indirizzo del destinatario, se questi non prova di essere stato, senza sua colpa, nell’impossibilità di averne notizia”.

alla carpIgIana flaVIa fIocchI, gIà presIdente del consIglIo notarIle dI modena, spetterà guIdare tuttI I dIstrettI notarIlI della regIone

una donna ai vertici dei notai dell’emilia romagna

te la vicinanza territoriale e il medesimo contesto regiona-le. Per questo è utile che le eccellenze di ciascuno e le esperienze di ognuno, possano essere condivise per la crescita comune, attraverso un organismo di condivisione quale dev’essere il Comitato

Regionale, strumento idoneo, per partecipazione e struttu-ra, a creare una politica regionale e iniziative di ampio respiro al servizio di ciascun distretto. Il Comitato Regio-nale, rappresentando tutti i Distretti della Regione, dovrà poter promuovere linee formative e informative ad ampio raggio, coinvolgendo le istituzioni regionali, attraverso convegni e giornate di studio, che si andranno ad affiancare, senza mai superarle, la comunicazione e la formazio-ne posta in atto da ciascun distretto”.

Flavia Fiocchi

la primavera è giunta, le potature noCome purtroppo si sa molto bene, l’esuberanza della natura a un certo punto è da contenere, soprattutto in città. L’erba cresce, le piante esprimono il proprio vigore allargandosi, allungandosi e chinandosi un po’ troppo. Quindi occorre intervenire. Ma, come spesso accade, gli interventi avvengono in ritar-do.  A tutt’oggi alcuni parchi sono stati sistemati, altri non ancora (ad esempio il parco dedicato alle vittime delle mafie dove la scorsa settima-

na stavo per perdere tra l’erba, un bambino a me affi-dato) e qui accade anche che i soliti sporcaccioni nascon-dano i sacchi di immondizia tra il verde. Le aiuole che fiancheggiano le strade e i crocevia, hanno erbe altissime, pericolose per chi si sposta in auto. Non c’è visibilità. Mi auguro che i prossimi sfalci vengano realizzati per tempo e la pro-grammazione per il prossimo anno sia puntuale.

Una cittadina  

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venerdì 29 aprile 20167

anno XVII - n. 17

A cura del dottor Marco Pignatti, specialista in dermatologia

Dermobioticadi pelle e di pancia

CONTATTIpignattidermatologia.comfacebook.com/pignattidermatologiadermobiotica.it

Quando ero specia-lizzando in Dermatolo-gia lavoravo nel labora-torio di ricerca in biolo-gia cutanea del profes-sor Carlo Pincelli: uno dei primi al mondo a studiare il Nerve Growth Factor (NGF, il neurotrasmettitore la cui scoperta valse il Nobel a Rita Levi Mon-talcini) nella pelle. Ero stato quindi molto orgoglioso di trovare le “nostre” ricerche citate in un libro che lessi in quegli anni, La ragazza che odiava gli specchi di Roberto Bassi, primario dermatologo all’Ospe-dale Civile di Venezia. Il libro parlava di Derma-tologia Psicosomatica cioè del legame, che nessun dermatologo nega pur non prenden-dolo troppo sul serio, tra pelle e psiche. E’ difficile definire quali dermatosi possano (o debbano) essere consi-derate psicosomatiche e quali no, forse lo sono tutte e i tentativi di classificarle non fanno che complicare la situazione. Quel che è certo è che molti dei pazienti che si presenta-no al dermatologo con psoriasi, vitiligine,

Non ci sono attraversamenti protetti lungo via dell’Industria per le biciclette e chi sceglie di raggiungere il posto di lavoro in zona industriale ogni giorno corre il rischio di essere travolto dalle auto che non vanno certo piano in quel tratto di strada. C’è chi utilizza il sottopassaggio del centro commerciale per passare dall’altra parte ma non è certo la via più agevole. Eppure sono tante le persone che, soprattutto con la bella stagione, decidono di lasciare l’auto in garage per percorrere la pista ciclabile che corre lungo via Nuova Ponente ma si interrompe subito dopo la svolta a destra lungo via dell’Industria; altri si dirigono verso la zona industriale solcando con la due ruote via San Giacomo a loro rischio e pericolo perché la carreggiata è stretta e le auto continuano a poter circolare in entrambi i sensi di marcia. Arrivati su via dell’Industria, anche coloro che hanno percorso via San Giacomo si ritrovano però il problema di attraversare in sicurezza. Ancora poco conosciuto è il percorso ciclabile tracciato per terra con una semplice mano di pittura che dal parcheggio delle piscine conduce all’area del cinema Space City: in alcuni tratti la pavimentazione rende poco agevole il tragitto e arrivati su via dell’Industria si ripropone il medesimo problema. Che fanno i ciclisti? Li vediamo che si butta-no quando il momento è propizio, a volte senza nemmeno scendere dalla sella per attraversare le corsie nel senso della larghezza oppure si affiancano alle auto all’interno della rotonda. C’è anche un pedone che attraversa via dell’Industria ed è costretto a sostare lungo la linea che delimita i due sensi di marcia con le auto che gli sfrecciano davanti e dietro. Allo stato delle cose gli attraversamenti protetti per le bici su via dell’Industria sono indispensabili per garantire la sicurezza dei ciclisti tanto quanto o forse anche più della pista ciclo – pedonale di viale Dallai, quel breve tratto recente-mente inaugurato per garantire l’accesso in sicurezza dei ciclisti alla stazione ferroviaria e costato 590mila euro.

Sara Gelli

la ragazza che odiava gli specchidermatite seborroica, orticaria, iperidrosi, acne, rosacea, herpes, verruche, alopecia areata, telogen efflu-vium, afte e pruriti vari, per citare le più cono-sciute, provano timida-mente a chiedere “Dottore, ma non sarà lo stress?” e la maggior parte dei dermatologi risponde “lo stress c’entra di sicuro!” prima di prescrivere antibiotici e/o immunosoppressori.Nel 1978 uno psichia-tra e dermatologo di Harvard, Robert D. Griesemer pubblicò una lista completa degli effetti emozionali su varie condizioni della pelle indicando anche il tempo intercorso tra lo “stress” e il sintomo cutaneo: dai secondi

necessari a scatenare prurito o iperidrosi alle oltre tre settimane che separano lo stimolo dal-la comparsa di vitiligine o telogen effluvium. Bene, ora che abbiamo imparato a conoscere la stretta comunicazione bidirezionale tra cer-vello e intestino, che sappiamo che l’intesti-no è l’organo più ricco di neuroni ed è in grado di produrre la maggior parte della serotonina che circola nel nostro organismo, ora proba-bilmente siamo pronti a rileggere una teoria elaborata più di 80 anni fa (e poi abbandonata) dai dermatologi John H. Stokes e Donald M. Pillsbury. I due furono i primi a ipotizzare che il collegamento tra

psiche, cervello, stress e pelle passasse attraver-so l’intestino: la teoria unificante cervello-intestino-pelle. Stokes e Pillsbury in un lavoro del 1930 (Millenovecen-totrenta!) ipotizzarono che gli stati emozionali potessero alterare la normale microflora (al-lora il microbiota si chia-mava così) intestinale, alterare la permeabilità intestinale e contribu-ire all’infiammazione sistemica e tra i possibili rimedi proposti dai due dermatologi c’erano colture di Lactobacillus acidophilus.

Vuoi saperne di più?Vieni a una delle serate di Dermobiotica!Mercoledì 4 maggio, alle 21, al Poliambula-

non cI sono attraVersamentI protettI lungo VIa dell’IndustrIa per le bIcIclette e chI sceglIe dI raggIungere Il posto dI laVoro In zona IndustrIale ognI gIorno corre Il rIschIo dI essere traVolto dalle auto che non Vanno certo pIano In quel tratto dI strada

Fin qui si arriva ma poi?

torio Physios in via Chie-sa Nord 52, a Rovereto s/S o giovedì 26 maggio,

alle 21, al Poliambulato-rio Villa Richeldi in viale Guido Fassi 16, a Carpi.

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venerdì 29 aprile 2016 anno XVII - n. 178

La nostra avventura è iniziata il 14 aprile alle 6.45 quando assonnati ma impazienti di partire eravamo tutti davanti alla scuola. Destinazione: la Costa Azzurra!! Superata la frontiera, cantando la Marsigliese siamo giunti a Nizza, regina della costa e perla del Mediterraneo. Il nostro pullman ci ha lasciato a due passi dalla Promenade des Anglais, il lungomare, e da lì siamo andati in spiaggia dove, davanti a un mare da favola e sotto un cielo turchese, abbiamo pranza-to. Dopo una lunga passeg-giata siamo andati in hotel e dopo cena abbiamo raggiunto Place Massena, centro della città, poi siamo entrati nella Vieille Ville attraverso i suoi vicoli gremiti di turisti e illuminati dagli innumere-voli ristoranti. Il giorno dopo, ci attendeva una visita al Musée Matisse: al celebre pittore, che visse a Nizza per oltre quarant’an-ni, è dedicato questo

la classe 3° b delle scuole medIe a. pIo In gIta In francIa

la côte d’azur…c’est super!

La 3B al Parco La Promenade du Paillon a Nizza

museo che ospita la sua ricchissima produzione di dipinti, opere grafiche e

sculture. Si avvicina l’ora del pranzo e raggiungiamo la ‘Vieux Nice’ per gustare

una crêpe o un gelato. Qui, siamo liberi di acquistare anche qualche souvenirs

nei negozi della città vecchia animata, tutto il mattino, da bancarelle e da

marchés aux fleure. Il pomeriggio, in viaggio per Saint Paul de Vence, un borgo medievale dove vivono artigiani e pittori,

che sorge abbarbicato sulla monta-gna per sfuggire, un tempo, agli attacchi saraceni. Il terzo giorno,

siamo pronti per andare a Cannes, stazione balneare famosa per il Festival del Cinema. Il suo lungomare (la Croisette), il suo porto, la vecchia città (Le Su-quet), un clima estivo, un mare fantastico ci conqui-stano subito ed è triste ripartire per tornare a Carpi.Grazie ai prof Maddale-na La Greca, Leonardo Tondelli e Anna Maria Zirondoli che ci hanno accompagnato in questi tre giorni così intensi. Per noi sarà un viaggio indimenti-cabile!

Gli alunni della 3B

Grande partecipazione di pubblico, tra cui anche il sindaco Ilenia Malavasi, alla conferenza dal titolo Psiche e cervello, organizzata all’Hotel President a Correggio dai Lions Club Correggio Antonio Allegri, Fabbrico Rocca Falcona e Carpi Host, dedicata a indagare le complesse interazioni tra il cervello e i sensi per comprendere cosa influenza i nostri gusti attraverso la connessione tra neuro-gastronomia e metamedicina.Il dottor Gianfranco Marchesi, specialista in neurologia, ha spiegato che il cervello è il luogo in cui si concentrano le emozioni. “Alimentarsi non é un atto di mera sussistenza, ma un fenomeno molto più complesso, situato al crocevia fra esperienza, emozioni e linguaggio – ha sottolineato il neurologo – pertanto il cibo é anche appagamento del nostro intelletto: sapere e sapore rimandano infatti a una comune etimologia, che incorpora il concetto di cono-scenza”. La medicina affrontata attraverso un approccio di tipo induttivo è quanto spiegato dal dottor Angelo Chiesi. “L’operatore accompagna il paziente in un percorso di con-sapevolezza – da qui il termine metamedicina ossia “al di là” della medicina – legato al vissuto emotivo della persona che, secondo questa disciplina, ha generato il sintomo da cui è afflitta”. Il dottor Chiesi ha quindi sottolineato l’im-portanza dell’ascolto dei segnali trasmessi dal corpo per eliminare non soltanto il sintomo estemporaneo, ma le vere cause di dolore o malessere.Un delicato equilibrio tra emotività e razionalità è quello delineato dalle complesse e affascinanti teorie spiegate dai due esperti di psiche e cervello.Ma le emozioni non sono mancate soprattutto quando i presidenti Francesca Franzoni, Aldo Soprani, Roberto Andreoli rispettivamente dei Lions Club Correggio Anto-nio Allegri, Fabbrico Rocca Falcona e Carpi Host, a cui si è aggiunta anche Grazia Chiurato, presidente del Lions Club Carpi Alberto Pio – hanno consegnato alla famiglia Quaglia di Carpi una splendida Hug Bike. Definita anche la “bicicletta degli abbracci”, la Hug Bike è un tandem differente, dedicato in particolare ai bambini affetti da auti-

quattro lIons club donano una hug bIke alla famIglIa carpIgIana quaglIa: un dono specIale che consentIrà al pIccolo alessandro, dI fare belle scampagnate In bIcIcletta InsIeme a papà francesco e mamma paola

la bicicletta degli abbracci

smo: si guida infatti dal sellino posteriore grazie a un lungo manubrio il quale fa sì che il passeggero seduto davanti sia “abbracciato” da chi conduce il tandem.

Un dono speciale che consentirà a un bambino speciale, il piccolo Alessandro, di fare belle scampagnate in bicicletta insieme a papà Francesco e mamma Paola.

La consegna della Hug Bike alla Famiglia Quaglia

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venerdì 29 aprile 20169

anno XVII - n. 17

La Lipu di Carpi ha provveduto a ripristinare il nido di rondine distrutto in Corso Alberto Pio, 10. “Lo abbiamo sostituito con un nido artificiale che abbiamo messo gratuitamente a disposizione del proprietario del negozio sottostante perchè lo aveva accidental-mente tolto durante i lavori di pulizia. Siamo soddisfatti - spiega la presidente Daniela Rustichelli - di aver avuto anche l’appoggio del Settore Ambiente del Comune di Carpi: dopo la

Nella lussureggiante cornice dell’Oasi la Fran-cesa di Fossoli la primavera è ormai sbocciata. Tra i canti degli uccelli, il ronzio degli insetti e il tripudio dei colori della natura è possibi-le non solo ammirare la bellezza di questa oasi di pace a pochi passi da casa ma anche partecipare ai tanti eventi che gli instanca-bili volontari dell’Associa-zione Panda Carpi orga-nizzano stagione dopo stagione. A dare il via alle danze, domenica 1° maggio, alle 16, al Centro visite, l’appuntamento con I poeti raccontano la natura: voci, parole e suoni. Interverran-no Arianna Agnoletto, Luciana Tosi, Milva Zanasi e Vilde Mailli,

Intenso calendarIo dI eVentI all’oasI la francesa dI fossolI

tutti all’oasiaccompagnati dal flautista Nicola Silvestre. Al termine dell’evocativo momento a metà tra musica e poesia, verranno liberati degli uccelli rapaci curati al Centro di Recupero Fauna selvatica di Mode-na Il Pettirosso. Per l’occa-sione sarà visitabile anche il centro di riproduzione dell’Emys Orbicularis (tartaruga palustre). Nel mese di maggio torna-no anche I mercoledì delle stelle insieme all’astrofilo Giovanni Casari col grup-po astrofili La Città delle Stelle di Carpi e Novi. Quattro incontri gratuiti con il pubblico, tutti i mercoledì di maggio, alle 21, presso l’Oasi: occasioni prezio-se per osservare il cielo e

capirne i segreti più affa-scinanti. Come orientarsi in cielo, quali sono le costel-lazioni maggiori, i racconti della Mitologia… Per l’occasione saranno esposti meteoriti di diversa prove-nienza con una sorpresa a dir poco… cosmica. Do-menica 8 maggio, alle 16, all’Oasi si terrà un incontro con Alfonso Paltrinieri, responsabile del verde della città di Carpi sul tema L’al-bero, un amico sconosciuto. Un’occasione per conoscere da vicino la morfologia e la funzionalità delle piante. E dopo la teoria, la pratica: è infatti prevista un’escursio-ne, insieme ai partecipanti, nel bosco dell’Oasi, per scoprire alberi e arbusti della nostra terra.

la lIpu dI carpI ha proVVeduto a rIprIstInare Il nIdo dIstrutto In corso alberto pIo, 10

una nuova casa per le rondini

ospedale - l’appello lancIato daI VolontarI delle assocIazIonI addette al trasporto socIale è stato raccolto

Parcheggi di cortesia per i volontariIl lavoro congiunto del

direttore del distretto socio sanitario Claudio Vagnini e dell’assessore alle Politiche socia-li del Comune di Carpi Daniela Depietri ha dato i suoi frutti. L’appello lanciato dai volontari delle associazioni addette al trasporto sociale relativamente alla mancanza di piazzole a loro dedicate presso i Poliambulatori dell’Ospedale Ramazzini (e dopo le multe fioccate) non è caduto nel

vuoto. “Grazie al lavoro del geometra Paolo Gualdi, in tempi ragionevoli siamo riusciti a dedicare quattro spazi nel par-cheggio antistante i Poliambulato-ri ai volontari”, spiega l’assesso-re. Quattro aree basate sul concet-to del dare la precedenza. Non ci sono infatti deroghe al codice della strada che prevedano l’obbligo di cedere il posto ai mezzi di enti solidaristici. Nulla di vincolante, solo una questione

di civiltà, “ecco quello che rappresentano gli stalli ricavati nel piazzale Dona-tori di Sangue, del tutto simili a quelli rosa dedicati alle neo mamme”, conclude Daniela Depietri. Aree di cortesia dove a prevalere dovrebbe essere il senso civico. Guardando la foto, l’uso del condizionale è d’uopo…

Jessica Bianchi

nostra segnalazione ha fatto valere l’ordinanza salvaron-dini del 2010, sancendo così l’obbligo di ripristino del nido”. Durante l’operazione i due volontari che stavano installando il nido sono stati circondati dal volo di una rondine che cercava il suo nido e si posava in continua-zione sui cordoli e i tubi circostanti. “Il giorno successivo - prosegue Daniela - le rondini si sono posate sul nido artificiale. Non sappiamo se solo per perlustrarlo o per accettarlo

come proprio. Lo sapremo solo nelle prossime settima-ne. Ora le coppie si stanno corteggiando e insediando nei nidi: solo poche cop-pie sono già in cova. Alcuni maschi stanno contendendo e difendendo la propria casa con vere e proprie baruffe”. Sabato scorso, probabilmente per l’agita-zione, un maschio di rondine è entrato nel Caffè del Corso e solo grazie all’intervento dell’operatore del Pettirosso lo si è potuto catturare e liberare all’esterno.  

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venerdì 29 aprile 2016 anno XVII - n. 1710

Si chiama L’Adapta-tion il primo cortometrag-gio della coppia di studenti carpigiani Carlotta Po (classe 1991) e Federico Manicardi (1990), realiz-zato grazie al sostegno del sito di crowdfunding Kickstarter che dalla scorsa estate finanzia progetti creativi anche in Italia. Entrambi laureati in Scienze della Comunica-zione, blogger e appassio-nati di cinema, i due giovani fidanzati hanno deciso di mettere in pratica le nozioni acquisite durante le ore di lezioni e di studio, scendendo in campo con tante idee e voglia di fare. “La sceneg-giatura è stata concepita e scritta da Federico, e parla di una ragazza con proble-mi a relazionarsi con gli altri e che, in seguito alla morte dei genitori, dovrà capire come adattarsi alla nuova e difficile vita.Si tratta di un viaggio nella mente della protagonista, attraverso la visualizzazio-ne del percorso interiore che la porterà al cambia-mento”.come avete sviluppato il progetto iniziale?“Conoscevamo già Kickstarter, la più grande piattaforma internaziona-le di crowdfunding, ma prima dell’estate scorsa non era ancora approdata in Italia. Dopo aver appre-so di questa nuova pos-sibilità, abbiamo deciso di girare un breve trailer per la nostra campagna di crowdfunding e, per due volte, siamo stati scelti dal team di Kickstarter tra i migliori progetti cinematografici. Grazie al loro contributo e a quello delle persone che ci hanno sostenuto siamo riusciti ad avere tutti i fondi che ci servivano. Frequen-

I fIdanzatI carpIgIanI carlotta po e federIco manIcardI hanno realIzzato Il cortometraggIo l’adaptatIon grazIe a un sIto dI croWdfundIng che ha scelto dI sposare Il loro progetto

l’arte di adattarsi in un corto

tando il corso di laurea specialistica in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale a Bologna, Carlotta ha avuto la fortu-na di conoscere Caterina Fava (l’attrice principale), che ha all’attivo varie esperienze a teatro, ed Elif Paksoy (la direttrice della fotografia), che dopo una laurea alla Parsons di

New York in Fotografia ha collezionato numerose esperienze lavorative nel suo campo. Abbiamo deci-so di coinvolgerle e di fare un piccolo casting a Bo-logna per trovare gli altri attori. A febbraio noi due insieme abbiamo creato la scenografia del set, com-prato tutte le attrezzature, i costumi e gli oggetti di scena e il 1 marzo abbiamo cominciato a girare. Al momento, con l’eccezione di due scene un po’ più complesse che dovremo rigirare nelle prossime settimane, abbiamo in mano più di 3 ore di girato da montare”. Quando e come è nata la vostra passione per il cinema?“La passione per il cinema c’è da sempre e guar-dare film è sempre stata la nostra idea di tempo libero. Siamo passati a una cinefilia più consapevole grazie a un professore di Storia del Cinema che ci ha trasmesso la voglia di saperne di più e la capacità di vedere il bello in ogni tipo di film. Federico ha sempre avuto talento per la scrittura e, da autodidatta, munito di manuali di sce-neggiatura, ha cominciato a buttare giù idee e sceneg-giature di cortometraggi”. Carlotta attraverso il suo percorso di studi ha acquisito le basi di sceneg-giatura e di regia, creando anche un breve corto-metraggio per un esame universitario insieme ad alcuni suoi compagni di corso. Inoltre, il tirocinio presso l’agenzia cinema-

tografica Showbiz Movies di Bologna le ha permesso di acquisire competenze anche nel campo del mon-taggio. avevate realizzato altri cortometraggi in prece-denza?“Abbiamo iniziato con un cortometraggio di un minuto, La solitudine dell’artista con il quale abbiamo partecipato al festival Videominuto. Il secondo si intitolava Gui-nea Pig, ma non abbiamo mai finito di girarlo per la mancanza di fondi”.ci sono dei registi a cui vi ispirate?“Appena prima di scrivere L’Adaptation Federico aveva letto un libro di David Lynch. Sicuramen-te uno dei grandi che ti segnano indelebilmente. Altri registi fondamentali per noi sono Malick, il pri-mo Nolan, Spike Jonze, e i fratelli Coen, solo per citare quelli a noi contem-poranei”.Quali sono i vostri sogni per il futuro e come pen-sate di realizzarli?“Con L’Adaptation abbia-mo intenzione di parteci-pare a festival e concorsi in Italia e all’estero. Dopo questo cortometraggio, abbiamo altri progetti nel cassetto e magari cerche-remo altre forme di finan-ziamento per poter lavo-rare con maggiore libertà. Entrambi desideriamo che il cinema diventi la nostra professione. Pur-troppo finora, lavorando solo su cortometraggi, non abbiamo ancora avuto la possibilità di avere ritorni economici che possano rendere a fronte di ore ed ore di lavoro, ma sicura-mente ce la metteremo tut-ta per realizzare la nostra ambizione”.

Chiara Sorrentino

Vestiti come i personaggi dei fumetti e delle serie tv, sono stati numerosi i Cosplayer che hanno deciso di sfidare il meteo domenica 24 aprile partecipando al raduno Cosplay organizzato dal Carpi Comics&Games in centro a Carpi. Gli appassionati dell’arte nata tra Stati Uniti e Giappone e che sta conquistando anche l’Italia, hanno toccato le location più suggestive del centro di Carpi: dal cortile interno del castello dei Pio, passando per Piazza Martiri, e poi nel Parco delle Rimem-branze, mostrando a tutti che si può essere eroi per un giorno dove e come si vuole.

VestItI come I personaggI deI fumettI e delle serIe tV sono statI numerosI I cosplayer che hanno partecIpato al raduno organIzzato dal carpI comIcs&games

facce da cosplay in piazza

Foto di Luca Lo Conte

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venerdì 29 aprile 201611

anno XVII - n. 17

oltre l ’arginedi Pierluigi Senatore

Uno sguardo

Da sinistra Davide Ciriello, Max Frignani, Mirko Sghedoni, Gabriele Rustichelli, Federico Festa, Enrico Sartori ed Elisabetta Sacchetti

S = K log R. E’ dalla legge di Weber-Fechner che nasce il nome dei Klogr, progetto musicale sospeso tra alternative rock e post grunge, con qualche pennellata metal. La formazione, italianissi-ma ma dal respiro internazionale, è capitanata dal chitarrista e front-man carpigiano Gabriele “Rusty” Rustichelli (producer della label di casa nostra ZetaFactory), ha un sound potente, ricercato, che spazia da momenti heavy ad altri più melodici. Contrasti e chiaro-scuri che si rilevano anche nei testi, rigorosamente in inglese, sottoli-neati dalla voce di Lele Rustichelli, maestro nel modulare ed estendere le note, spesso graffiate. Gridate. Una voce, la sua, dalle molteplici sfumature e colori. Conosciutissi-mi nel panorama indipendente internazionale, i Klogr hanno all’attivo numerose tourneè in giro per l’Europa e gli States ma non dimenticano le loro origini: “vogliamo portare un poco di Italia con noi. Quello che suoniamo è un genere internazionale che affonda le sue radici in Inghilterra: d’al-tronde tutti i grandi geni della musica sono nati lì. Basti pensare ai Black Sabbath, ai Rolling Stones, a Sting, a David Bowie… Per il video di Breathing Heart, brano che fa parte di Make Your Stand, ep uscito lo scorso anno, abbiamo deciso di non cadere in nessuno stereotipo, niente corvette né Harley-Davidson né, tantome-no, aree industriali dismesse… in una folle giornata di gennaio

Il musIcIsta carpIgIano gabrIele rustIchellI, anIma deI klogr, progetto musIcale sospeso tra alternatIVe rock

e post grunge, lancIa Il sIngolo breathIng heart. Il VIdeo, In anteprIma esclusIVa per glI statI unItI, è stato

gIrato all’Interno del teatro comunale dI carpI

un gioiello carpigiano alla

conquista degli states

abbiamo deciso di portare negli States un pezzo di noi. Luoghi che ci appartengono. Come il bellissi-mo teatro comunale della nostra città. Gli americani impazziranno: se lo sognano uno spazio così…”. Girato dal regista e documentari-sta Roberto Zampa e da Giovan-ni Joba Vignali, il video è potente. Evocativo. Sognante quasi, grazie al prezioso contributo del musici-sta e compositore carpigiano Federico Truzzi: “il suo arrangia-mento con un quartetto d’archi

conferisce un tocco straordinario al testo, donando al video un’atmo-sfera surreale in stile Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick per intenderci. Bravissima anche l’attrice che si muove sul palcosce-nico, particolarmente magnetica”, sorride Lele. Questo video costitu-isce il punto a capo, “da domani - prosegue il frontman della band, della quale è stato il fondatore insieme al bassista californiano Todd Allen - torneremo in studio, tra le pareti dello Zeta Factory di

Carpi, per dedicarci al nostro terzo disco insieme a David Bottrill”: il leggen-dario produttore canadese vincitore di tre Grammy Awards, nel corso della sua carriera ha collaborato con artisti del calibro dei Muse, Peter Gabriel, Rush, Placebo, King Crimson, Smashing Pumpkins… Nonostante il successo internazio-nale, Carpi occupa un posto speciale nel cuore di Gabriele Rustichelli: è qui che vive con la sua famiglia, è qui che sono nate le sue bambine ed è qui che ha creato, in via Cadore, allo Zeta Factory. Un ‘covo d’artisti’ del tutto specia-le. Uno spazio stimolante nel quale incontrarsi, confrontarsi e impara-re. Una fucina di idee dotata di quattro sale prove, uno studio di registrazione, etichetta discografi-ca, edizioni, ufficio promozione, video maker, graphic designer e tutto ciò che fa rima con musica. Un’officina creativa dove chi ha talento e numeri può trovare uno staff di professionisti e musicisti in grado di fargli fare il “salto”, aiutandolo a comprendere come muoversi nelle movimentate acque del panorama musicale. “Anche se il mercato musicale italiano, per non parlare di quello underground, sta indubbiamente attraversando

un periodo di affanno – spiega Rustichelli – non ho alcuna intenzione di rinunciare al legame con la mia terra d’origine, la città in cui sono nato. Per questo cerco di fare in modo che l’attenzione rivolta alla mia carriera possa servire anche a pro-muovere lo Zeta Factory, perché sebbene i Klogr siano molto attivi all’estero, senza radici non si può crescere. Il nostro territorio ha allevato tanti grandissimi musicisti, e perché continui a farlo occorre che qual-cuno si prenda la briga di sostenere le future star anche quando sono sconosciute, credendo in loro e trasmettendo l’esperienza di chi ha già compiuto determinati percorsi. Questo è quello che io e il fanta-stico gruppo di collaboratori dello Zeta cerchiamo di fare. Mettendoci tutto il cuore possibile, perché senza quello anche lo strumento più raffinato non troverà mai la strada per arrivare al pubblico. Lo Zeta è un catalizzatore di energia”. Quella giusta.

Jessica Bianchi

“ci mettiamo tutto il cuore possi-bile, perché senza quello anche

lo strumento più raffinato non troverà mai la strada per arrivare al pubblico. lo zeta è un cataliz-

zatore di energia”.

Gabriele Rustichelli

PROCESSO AEMILIACon condanne fino a 15 anni si è concluso a Bologna il processo in rito abbreviato di Aemilia, 71 imputati tra cui quasi tutti i punti di riferimento della ‘ndrangheta emi-liana legata alla cosca Grande Ara-cri, nel mirino della Dda di Bologna. Assolto il consigliere comunale Fi a Reggio Emilia Giuseppe Pagliani, prosciolto l’ex assessore Pdl di Par-ma Giovanni Paolo Bernini. MASERATIAl Salone Internazionale dell’Auto-mobile di Pechino, Maserati ha pre-sentato il Suv Levante, al debutto nel mercato asiatico.La commercializzazione in Cina è prevista da fine giugno, con prezzi da 137mila a 202mila euro. MOTOR VALLEYEmilia-Romagna e Marche ‘litigano’ sul marchio ‘Motor valley’. Gli asses-

sori regionali a turismo e cultura di Bologna replicano infastiditi all’annuncio della film commission delle Marche dell’accordo con Pupi Avati per una fiction dedicata al motociclismo, liberamente ispirata a Valentino Rossi e che sarà girata nel Pesarese. Il regista bolognese avrebbe ‘scartato’ la sua regione e la cosa avrebbe fatto piacere agli amministratori marchigiani che, per le loro iniziative promozionali, non possono usare l’espressione ‘Motor valley - Nelle terre dei motori’ che è un marchio registrato dall’Emilia-Romagna.

NUTRIERiparte in Emilia-Romagna la lotta alle nutrie, animali che la stessa Unione Europea definisce tra le specie aliene più pericolose a livello mondiale, auspicandone l’eradica-zione totale in Europa dove non ha antagonisti naturali. Lo afferma Coldiretti Emilia Ro-magna, esprimendo apprezzamen-to per la delibera dell’amministra-zione regionale che in soli tre giorni dal ricevimento del parere dell’Ispra rende operativo il piano quinquennale di abbattimento delle nutrie.

FRANCESCO DE GREGORIParte l’1 giugno da Correggio (Reggio Emilia) con una data a ingresso gratuito il nuovo tour estivo di Francesco De Gre-gori. Dopo aver gira-to l’Italia in primavera registrando sold out ovunque tra club e teatri, il cantautore romano ripropone ora all’aperto i suoi più grandi successi e alcuni brani

estratti dall’ultimo disco De Gregori canta Bob Dylan - Amore e furto. SPALPareggiando in casa con l’Arezzo 1-1, la Spal, prima nel girone B di Lega Pro, ha conquistato la promozione in serie B con due giornate di anticipo. Gli estensi mancavano dalla serie

cadetta da 23 anni.

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venerdì 29 aprile 2016 anno XVII - n. 1712

Avete presente quelle fragranti e profumate alette di pollo alla paprika che una volta finite vi fanno leccare le dita? E quelle sfrigolanti, gustose e saporite costine che vi rimettono in pace col mondo? Per non parlare poi di un filante trancio di pizza fumante e di quei croccanti nachos rigorosamente home made che, complice una burrosa e morbida salsa guacamole, rendono una chiacchierata con gli amici un piacere tutto da assapo-rare… L’elenco potrebbe allungarsi ancora perché Fabio Berti e David Ferrari, nel loro nuovissi-mo Panchos Cafè - Snack & Food, in viale Peruzzi, 20 hanno deciso di fare le cose in grande. “Oggi si sta avverando un sogno”, sorride il novese David Ferrari, da anni imprendito-re del food. Accanto alla gestione del Panchos all’interno della galleria commerciale del Borgogio-ioso, i due soci hanno infatti deciso di investire nuova-mente sulla piazza di Carpi, offrendo una scelta ancor già variegata: “dalla cola-zione alla cena. Resteremo aperti dalle 5,30 del mattino a mezzanotte. Un impegno notevole ma noi, a questa avventura, crediamo davvero, tanto che abbiamo già assunto sei nuovi dipendenti”. Pizza, bar, Tex Mex… tutto preparato espresso e “con materie prime scelte e di stagione. La carne, protagonista dei nostri piatti, è italiana e a chilometro zero per assicu-rare ai nostri clienti la massima qualità”, prosegue David. Accanto a specialità a base di carne e pesce, Fabio e David hanno però

Ad accogliere tutti, grandi e piccini, è stato lo sfrigolio della ciccia sulle griglie e un delizioso profumo. Tagliate, costine, salsicce, filetto… hanno riempito l’aria del parchetto di via Cacciatore a Fossoli, così come le grida goliardi-che dei macellai più solidali d’Italia. E tra una battuta, una storiella, un buon bicchiere di lambrusco, golosi crostini, pasta col ragù in quantità e carne da urlo, anche quest’anno Roberto Papotti e gli amici di Butchers for Children a dar man forte hanno fatto il botto. L’ottava edizione di Liberamente carnivori, in occasione del 25 aprile, è stato l’ennesimo successo, complici anche una perfet-ta giornata di sole e un piacevole praticello appena tagliato… Tantissi-me famiglie si sono rita-gliate un angolo per gustar-si il tradizionale brunch della Liberazione, in un clima giocoso e divertente.

per festeggIare Il centenarIo della nascIta della proposta scout per I bambInI, lo scorso 24 aprIle a mezzogIorno In punto, centInaIa dI lupettI e coccInelle della dIocesI dI carpI sI sono rIunItI In pIazza martIrI

la caccia del secolo

Domenica 24 aprile l’Agesci, Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani ha organizzato in tutta Italia l’evento Caccia del Secolo, che ha coinvolto migliaia di Lupetti e Coccinelle (i piccoli dagli 8 ai 12 anni). Un evento realizzato per ricordare il centenario della nascita della proposta scout per i bambini. Nel 1907, infatti, in Inghilter-ra Sir Robert Baden-Powell fondò lo scautismo, rivolto ai ragazzi dai 12 anni in su. Ma

ben presto anche molti bambini più piccoli chiesero di poter vivere anche loro l’avventura scout. Così nel 1916 Baden-Powell pubblicò il Manuale dei Lupetti, un libro in cui proponeva un metodo educativo pensato per i bambini e che si ispirava in parte alle avventure del branco dei lupi descritte da Rudyard Kipling nel suo Libro della giungla: da qui il termine lupetto per designa-re i bambini e caccia per

indicare le loro avventure. Dal 1916 lo scautismo rivolto ai bimbi si è poi diffuso in tutto il mondo. In Italia, 70 anni fa, nel 1946, nacque anche il ramo femminile, le Coccinel-le. Per festeggiare il centena-rio, lo scorso 24 aprile a mezzogiorno in punto, centinaia di lupetti e coccinel-le della Diocesi di Carpi si sono riuniti in un grande cerchio in Piazza Martiri per lanciare tutti insieme un Grande Urlo: una tipica

cerimonia durante la quale tutti insieme si afferma a gran voce la volontà di impegnarsi a fare del proprio meglio, giorno dopo giorno. All’e-vento, avvenuto in contem-poranea in tutta Italia, ha partecipato anche il vescovo di Carpi, monsignor France-sco Cavina, e don Nino Levratti, il sacerdote carpigiano che 70 anni fa fondò lo scautismo a Mirandola e 60 anni fa a Carpi.

l’ottaVa edIzIone dI lIberamente carnIVorI, In occasIone del 25 aprIle, è stato l’ennesImo successo, complIcI anche una perfetta gIornata dI sole e un pIaceVole pratIcello appena taglIato

il grande cuore dei butchers

fabIo bertI e daVId ferrarI, nel loro nuoVIssImo panchos cafè - snack & food, In VIale peruzzI, hanno decIso dI fare le cose In grande. pIzza, bar, teX meX… tutto preparato espresso e con materIe prIme scelte e dI stagIone

il Panchos cafè - snack & Food fa il suo ingresso in città

Fabio Berti e David Ferrari

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anno XVII - n. 17

l’ottaVa edIzIone dI lIberamente carnIVorI, In occasIone del 25 aprIle, è stato l’ennesImo successo, complIcI anche una perfetta gIornata dI sole e un pIaceVole pratIcello appena taglIato

il grande cuore dei butchers

E dopo la rimpinzata, con annesso pisolino, tutti al Campo di Fossoli in bicicletta, per ricordare, in quel luogo di oppressione, quanto sia dolce il sapore della libertà conquistata. L’intero ricavato dell’edi-zione 2016, ben 5.100 gli euro raccolti in quattro ore di festa, sarà interamente devoluto al progetto Fatto-ria Sociale per garantire un futuro ai ragazzi autistici.

J.B.

fabIo bertI e daVId ferrarI, nel loro nuoVIssImo panchos cafè - snack & food, In VIale peruzzI, hanno decIso dI fare le cose In grande. pIzza, bar, teX meX… tutto preparato espresso e con materIe prIme scelte e dI stagIone

il Panchos cafè - snack & Food fa il suo ingresso in città

pensato anche ai vegetaria-ni, inserendo nel menù insalatone e piatti vegan. Ogni delizia qui è assoluta-mente personalizzabile, perché il segreto, aggiungo-no David e Fabio, “è cercare di accontentare al massimo il desiderio di ciascun cliente”, che può decidere anche di gustare il proprio pasto a casa propria. Panchos Cafè - Snack & Food è il luogo giusto nel quale gustare una dolce colazione, intrattenersi per un pranzo fugace a base di hamburger made in Italy, di noodles con le verdure o di insalata di polpo, assaporare uno sfizioso aperitivo con gli amici o, ancora, trascor-rere una cena col proprio compagno, magari gustando una succulenta bistecca… in un ambiente accogliente e famigliare. Dalle eleganti pennellate etniche, il locale è ampio e luminoso. Da provare. In bocca al lupo ragazzi.

Jessica Bianchi

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venerdì 29 aprile 2016 anno XVII - n. 1714

Si terrà da venerdì 6 a mercoledì 25 maggio la Primavera del Volontaria-to. Giunta alla sua sesta edizione, la manifestazione promossa dalla Fondazio-ne Casa del Volontariato – con il patrocinio di Unione delle Terre d’Ar-gine e Comune di Carpi - e concepita al fine di diffon-dere la cultura della solida-rietà, riflettere sui temi legati al Terzo settore e dar modo alla realtà del non profit territoriale di farsi conoscere sarà dedicata al tema delle Differenze.Tanti gli appuntamenti: dalle conferenze agli spetta-coli, passando per mostre, laboratori e, naturalmente, le Bancarelle della Solida-rietà in Piazza Martiri.“Un programma articolato – commenta il presidente della Casa del Volontariato, Lamberto Menozzi – che tenta di declinare in mol-teplici forme il tema delle Differenze: da quelle tra i sessi, tema di Umoristi a Carpi, a quello tra il gioco sano e quello patologico dello Slotmob, dalla lotta della cultura della legalità in opposizione all’incultura

dal 6 al 25 maggIo Il terzo settore scende In pIazza: torna anche quest’anno la manIfestazIone dedIcata al VolontarIato del terrItorIo con conVegnI, mostre, spettacolI e le bancarelle della solIdarIetà

sboccia la Primavera del volontariato

delle mafie come sostiene il Centro studi Paolo Borsel-lino fino al tema che caratte-rizza il network nazionale di eventi del Terzo settore, del quale la Fondazione Casa del Volontariato si onora di far parte, I Cantieri del Bene Comune. L’auspicio è che questa manifestazione possa rappresentare un’oc-casione per riflettere insie-me su temi importanti per il futuro della comunità”. A dare il via alla kermesse sarà, venerdì 6 maggio, alle 21, presso la Sala Congres-si, Inquinamento atmosferi-co e mobilità sostenibile per tutti, un convegno promos-so da Associazione Disabili

e Familiari, per riflettere su inquinamento urbano, barriere architettoniche e mobilità. A intervenire saranno Pietro Roversi, specialista in malattie dell’apparato respiratorio, Enrico Chiarini, ingegnere e Carla Barbieri, respon-sabile provinciale Arpa della rete di monitoraggio della qualità dell’aria. Sa-bato 7 sarà il momento della rete di contrasto al gioco d’azzardo Non giocarti il futuro: dalle 10.30 alle 12 organizzerà, in Piazza Garibaldi, uno Slotmob per sostenere i locali che rinunciano alle slot machi-ne. Musica e animazione

saranno i protagonisti di una mattinata dedicata alla cultura del gioco sano in opposizione a quelli com-pulsivi che creano dipen-denza. Sabato 14 maggio sarà dedicato allo sport, con Nordic Walking - Il benes-sere è un passo avanti, un’i-niziativa di prevenzione adatta a tutti. La partenza è alle 9.15 dal Centro sociale di Cibeno Pile, per un’ini-ziativa a cura delle associa-zioni Gafa, Alice, Parkin-son e Amici del Cuore. Nella stessa giornata, a partire dalle 18, presso la Sala espositiva del Cortile delle Stele, verrà inaugurata la mostra Da acquerello

ad acquerello: una nostra passione a cura di Rosella Tagliavini e promossa dall’Università libera età Natalia Ginzburg. Sem-pre sabato 14: alle 11, nel Cortile d’Onore, verrà inau-gurata l’esposizione delle tavole di Umoristi a Carpi 2016, il concorso dedicato quest’anno al tema Pari opportunità, pregiudizi e stereotipi. La premiazione dei vincitori si svolgerà, nello stesso luogo, sabato 21, alle 17. Contestualmen-te alle tavole umoristiche, saranno esposti anche i materiali prodotti durante i laboratori per studenti La Casa dell’Omino Erre, a cura dell’associazione Incontrarti/Spazio R. La mattinata di mercoledì 18 sarà dedicata alla cultura come antidoto all’illegalità, con il passaggio a Carpi della Bibliolapa, un ape-biblioteca del Centro studi Paolo Borsellino che, nel suo viaggio lungo lo stivale, arriverà sino a Palermo per portare i libri e la cultura ai giovani dei quartieri più disagiati del capoluogo siciliano. Giovedì 19, alle 21, nel Cortile d’onore di

Palazzo Pio, sarà la danza a farla da padrone, con Street King, l’esibizione delle scuole di danza curata da Csi Carpi. Sabato 21 e domenica 22 le associazioni di volontariato delle Terre d’Argine si daranno appun-tamento in Piazza Mar-tiri, dove, dalle 9 alle 19, accoglieranno i partecipanti alla manifestazione con le Bancarelle della Solida-rietà: numerosi i prodotti e il materiale informativo relativi alle attività di ogni singola associazione. A chiudere l’edizione della Primavera del Volontariato sarà, infine, Non solo Am-ministratore di sostegno, tavola rotonda promossa da Fondazione Progetto per la Vita: mercoledì 25, alle 10.30, presso la Casa del Volontariato si rifletterà sul ruolo di questo importante istituto giuridico, nato per aiutare le persone più debo-li. A confrontarsi sul tema, Nenette Guidi Anderloni e Alfredo Anderloni, rispet-tivamente socia fondatrice e direttore di Fondazione Idea Vita, oltre a Laura Belloni ed Elisabetta Malagnini, coordinatrici del gruppo.

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L ’angolo di Cesare Pradella

Nato a Carpi, dove vive tuttora, si dedica da anni al mestiere di fotogra-fo: con passione e dedizio-ne, ama cimentarsi soprat-tutto con la fotografia naturalista. Marco Corra-dini, negli ultimi anni, ha dato il via a un’appassio-nata ricerca sulla flora spontanea locale, ottenen-do risultati importanti nel campo della documenta-zione didattica e scientifi-ca. Non tralasciando l’aspetto cromatico delle piante, delle foglie e dei frutti selvatici che le stagioni ripropongono. Tante le mostre ‘persona-li’ sulla flora spontanea

il fotografo carpigiano marco corradini espone a gualtieriesposte per iniziativa di Cea a Carpi, Mirandola, Concordia, Crevalcore, Nonantola. Corradini può vantare anche la partecipa-zione a numerose mostre prestigiose nazionali e in-ternazionali: dal Fleurima-ge di Lione al Salone degli Artisti naturalisti ospitato al Museo di Storia Natura-

le di Parigi, alla personale denominata Colore e Natu-ra di Ferrara.A distanza di 35 anni dalla sua prima esposizione reg-giana, il fotografo carpi-giano propone a Gualtieri una mostra sulla cittadina. Un luogo che ha sempre affascinato Corradini per la sua composizione urba-

nistica e per la sua posizio-ne geografica a ridosso del Grande Fiume.La ‘personale’ di Cor-radini esposta alla Sala dei Falegnami di Palazzo Bentivoglio col patrocinio e il sostegno del Comune e dell’Associazione Artisti di Bottega resterà aperta sino al 1° di maggio.

Sono passati trent’anni da quel terribile 26 aprile 1986. Da allora cinque milioni di persone continua-no a vivere in aree contami-nate tra Ucraina, Bielorussia e Russia. Pripyat, nell’estre-mo nord dell’Ucraina è il cuore della “zona morta”, il cimitero radioattivo di 30 km tutto intorno a Chernobyl dove è proibito vivere. I suoi 46mila abitanti furono evacuati su bus da turismo solo 36 ore dopo l’incidente e lo stesso fu per tutti gli altri villaggi all’interno del perimetro. Da allora si assiste a un continuo ritorno nelle zone vietate. Il governo Bielorusso, paese con il quale il coordinamento di Legam-biente Solidarietà lavora, incoraggia i rientri: da un paio d’ anni non pubblica dati sanitari, assicurando che quelle aree sono pulite e taglia i sussidi che prima spettavano alla gente delle zone contaminate. I 30 anni che ci separano da Chernobyl non hanno dissipato i dubbi scientifici sulle ferite che la deflagrazione ha inferto all’organismo umano e le ricerche indipendenti sbatto-no sul muro delle uniche voci autorizzate a diffondere statistiche ufficiali.In un documento dell’Oms del 2006 si dichiarava che solo 626.000 persone assor-birono radiazione dannose: i liquidatori, gli abitanti della zona morta e delle zone circostanti. Fra loro si prevedeva un aumento lieve dei tumori, un 3-4% rispetto alla media, Quanto a leucemia e altri tumori si affermava che fossero dovuti ad alcool e fumo. Tutt’altro quadro emerge, invece, dai rapporti di Greenpeace che stima in 200mila le vite stroncate dalla radioattività nel solo decennio dal 1991 al 2000, un aumento dei tumori del 40% in Bielorussia e del 52% nella sola regione di Gomel. L’ organizzazione ambientalista concludeva che Chernobyl ha provocato, e continuerà a farlo, una signi-ficativa impennata di malattie

sono passatI trent’annI da quel terrIbIle 26 aprIle 1986. da allora cInque mIlIonI dI persone contInuano a VIVere In aree contamInate tra ucraIna, bIelorussIa e russIa e le conseguenze dell’IncIdente nucleare sulla salute dell’uomo e l’ambIente sono IncalcolabIlI

ti ricordi di chernobyl?e mortalità in tutta Europa, fino a malformazioni fetali e alterazioni cromosomiche. L’ultimo studio di quest’anno rivela che i livelli di radiazio-ne sono addirittura aumentati nei cereali e che i bambini nati oggi bevono ancora latte contaminato. La verità è che scopriremo solo col tempo le reali tragiche conseguenze dell’incidente. Le sostanze radioattive si sono depositate nei primi strati del terreno e continuano a rilasciare i loro criminali effetti alle colture che finiscono direttamente o indirettamente sulle tavole dei residenti. Gli incendi scoppiati nei boschi intorno alla centrale nucleare furono circa 1.200, tra grandi e pic-coli: hanno liberato isotopi radioattivi che il vento ha fatto posare, poi, chissà dove.Il reattore, intanto, continua a ribollire e il sarcofago che lo contiene è sempre più de-teriorato; era stato costruito per durare giusto trent’anni. Solo nel 2012 sono iniziati i lavori per la costruzione del New safe confinement, la struttura da 2 miliardi di euro che entro il 2017 dovrebbe sigillare il vecchio sarcofago. Denominata The Arch per via della sua forma ad arco sarà una struttura monumentale: alta 110 metri, lunga 164 e larga 257. Tre volte più pe-sante della Torre Eiffel e per la quale saranno necessarie 29.000 tonnellate di strutture metalliche. Ma anche questa sarà una tomba temporanea che durerà un secolo e le radiazioni non consentiranno di fare manutenzioni. Inoltre, ancora non si sa come rimuo-vere le circa 200 tonnellate di carburante radioattivo ancora racchiuse dentro il reattore: un vero e proprio magma di plutonio, uranio cemento e acciaio. Insomma, Chernobyl è un’immane tragedia che ha devastato quel territorio e non

solo e ha dimostrato, come si è poi ripetuto a Fukushima, l’impotenza e l’incapacità dell’uomo a controllare forze da lui create. Ma Chernobyl è stato anche un punto di svolta della storia, non solo energe-tica. Da lì hanno preso vigore le battaglie per cambiare il modello di produzione dell’energia, puntando su rinnovabili ed efficienza. Negli ultimi 10 anni le rinnovabili hanno avuto un calo dei costi: del 75% il foto-voltaico, 35% per l’eolico. Sul versante dell’atomo si è avuta una crescita esponen-ziale dei costi, al punto che anche i progetti delle singole centrali sono fuori controllo. Succede questo per il reattore di nuova generazione Epr di Olkiluoto3, in Finlandia, così come per il “fratello” l’Epr di Flamanville in Francia. Anni di ritardo nella loro costru-zione e costi alle stelle. Ma nonostante ciò non si ferma la costruzione di nuove centrali che si andranno ad aggiun-

gere alle tante, troppe, già presenti in Europa. E’ il caso, ironia della sorte, di quella in costruzione in Bielorussia, al confine con la Lituania e fi-nanziata da capitale russo. Se all’estero ci sono problemi con le centrali in costruzione, in Italia ci troviamo a dovere

gestire lo smantellamento di quelle chiuse dopo il primo referendum antinucleare e lo smaltimento dei rifiuti radio-attivi. Per il 2020 la Sogin, società incaricata, prevedeva l’ operatività del deposito na-zionale centrale in cui fare lo stoccaggio di tutti i fusti che ancora si trovano nei singoli siti in condizioni non certo “ottimali” ma ancora oggi non esiste un elenco pubblico dei potenziali siti. Da pochi mesi il Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera ha ricordato i propri 20 anni di attività. Anni nei quali oltre alla denuncia e all’impegno diretto in cam-pagne antinucleari e nella sensibilizzazione sulle tema-tiche ambientali, ha sempre affiancato interventi concreti in aiuto delle popolazioni della Bielorussia colpite dalla tragedia e in particolare a tutela dell’infanzia. Fino al 2006 l’accoglienza dei Bambini di Chernobyl presso le nostre famiglie ha fatto toccare con mano il dramma, in quegli anni ancora molto sentito nella nostra comunità. A fianco di ciò si sviluppava-no progetti di cooperazione

con istituzioni sanitarie e scolastiche bielorusse, come nel caso dell’Ambulatorio mobile che continua tutt’oggi la propria attività nei villaggi a fare ecografie alla tiroide per una diagnosi precoce di eventuali problemi. Dal 2007 è partito il Progetto Rugiada che vede l’ospi-talità dei bambini residenti nelle zone più contaminate della Bielorussia in un centro altamente specializzato in una zona “pulita” del loro paese dove possono ricevere le stesse attenzioni sanitarie, terapeutiche, pedagogiche e alimentari che ricevevano presso la nostra comunità con il vantaggio di restare nel proprio Paese, tra la propria gente. Anche quest’anno saranno 25 i bambini che grazie al Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera potranno usufruire del soggiorno al Centro Na-diejda e ciò grazie all’attività dei tanti volontari, all’appog-gio delle istituzioni cittadine e al contributo della comuni-tà. Dal 2010 ha preso avvio anche il progetto Serre che ha visto la fornitura di materiali e competenze per la costru-zione di sei serre alle scuole dei villaggi di Vishevno, Maleika, Usa, Dgun e presso il Centro Disabili di Braghin. Da queste serre, attraverso l’insegnamento agli alunni delle tecniche di coltivazione pulita si ottengono ortaggi destinati all’alimentazione scolastica; in questi progetti, significativo e importante, non solo dal punto di vista economico, è il contributo della Chiesa Valdese. Nei prossimi mesi l’associazione ha in cantiere alcune inizia-tive per non dimenticare i trent’anni da Chernobyl e il significato di un evento che ha segnato uno dei momen-ti più tragici per la storia dell’uomo.

greenpeace stima in 200mila le vite stroncate dalla radioattività nel solo

decennio dal 1991 al 2000, un aumento dei tumori del 40% in bielorussia e del

52% nella sola regione di gomel. l’ organizzazione ambientalista so-

stiene che chernobyl ha provocato, e continuerà a farlo, una significativa im-pennata di malattie e mortalità in tutta

europa, fino a malformazioni fetali e alterazioni cromosomiche. l’ultimo

studio di quest’anno rivela che i livelli di radiazione sono addirittura

aumentati nei cereali e che i bambini nati oggi bevono ancora latte

contaminato. la verità è che scopri-remo solo col tempo le reali tragiche

conseguenze dell’incidente.

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Può la diversità costituire un dono? In cosa consiste l’unicità che risiede in ciascuno di noi? Interroga-tivi affascinanti ai quali la 18esima edizione del Festi-val internazionale delle Abilità Differenti, organizza-to dalla Cooperativa Sociale Nazareno di Carpi, tenterà di dare una risposta. Cercando là, dove spesso i nostri occhi distratti non sanno guardare. Dal 3 al 28 maggio il festival, dal titolo Differenti perché unici, animerà le città di Carpi, Correggio, Modena e Bologna attraverso numero-se iniziative e momenti di riflessione. Questa edizione, la prima dopo la scomparsa di don Ivo Silingardi, si basa su un assunto impre-scindibile, come sottolinea il presidente della cooperativa, Sergio Zini: “non si può vivere senza la speranza. La bellezza è fuori di noi. Sgorga ovunque. Anche nella fragilità. A noi spetta il compito di darle ospitalità, facendo così fiorire la speranza. Tutte le straordina-rie persone che abbiamo incontrato durante le varie edizioni dei festival ci hanno fatto dono di un pezzetto di bellezza da ridonare a nostra volta. E’ come quando la terra si schiude per far zampillare una sorgente d’acqua: inizia a scorrere e a

dal 3 al 28 maggIo torna Il festIVal InternazIonale delle abIlItà dIfferentI, organIzzato dalla cooperatIVa socIale nazareno

differenti perché unici

ridonare vita a ciò che lambisce. Questo fa di noi qualcosa di irripetibile”. L’overture del Festival si terrà a Correggio: mercoledì 3 maggio, dalle 9 alle 18, il Teatro Asioli ospita il concorso Open Festival dedicato alle compagnie integrate emergenti nell’am-bito di danza e teatro durante il quale le compagnie finaliste di ciascuna discipli-na si confronteranno davanti a una giuria di esperti, tra cui l’étoile Liliana Cosi. Giovedì 12 maggio, alle 21, la Compagnia teatrale

Manolibera della Coopera-tiva Nazareno insieme ai ragazzi della Compagnia Gli Opliti del Liceo Rinaldo Corso di Correggio porteran-no sul palcoscenico dell’A-sioli lo spettacolo L’avaro di Molière. Il programma continua a Carpi: sabato 7 maggio, alle 15, appunta-mento col Giubileo delle abilità differenti con parten-za da Villa Chierici per la Chiesa di Santa Croce col vescovo Francesco Cavina. Al ritorno, pomeriggio in musica alla Villa con la NE.NO Band e il Coro delle

Voci Libere del centro di Psiconcologia dell’Ospedale di Carpi. Mercoledì 11 maggio, alle 18, spazio al convegno di psichiatria Frammenti di unicità, insieme al professor Mario Rossi Monti, psicoanalista e professore presso l’Universi-tà Carlo Bo di Urbino, a Gaspare Palmieri, psichia-tra, psicoterapeuta e cantau-tore e a Sergio Zini. Sabato 14 maggio, alle 10.30, all’Auditorium San Rocco, appuntamento con Antidoti al pregiudizio: presentazione dei progetti Percorsi di

inclusione sociale della Scuola Pertini Carpi e dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Quasi amici di Unione Terre d’argine, Asl di Carpi, Diocesi di Carpi, Il Tesoro nascosto, Associazione progetto per la vita e Unimore. Quest’anno il collaudato ensemble orchestrale composto dalla Band Scià Scià with Soundbeam della Coopera-tiva Nazareno, diretta dal Maestro Enrico Zanella, e dall’Orchestra A.Pio dell’omo-nima scuola carpigiana, porterà domenica 15 maggio, alle 21, sul palco del Teatro Storchi di Modena, lo spettacolo Verdi Giuseppe Re del pop, con la lettura del testo dello scrittore Mauri-zio Garuti a cura degli attori Claudia Penoni e Vito, e con la voce del soprano Paola Sanguinetti. Merco-ledì 18 maggio, alle 21, nella cornice del Teatro Comunale di Carpi, arriva lo spettacolo

Io sono un fenomeno della compagnia Manolibera, tratto dall’omonimo testo del regista Peter Brook e della drammaturga Marie-Hélène Estienne. Martedì 24 maggio, dalle 10, a Villa Chierici si terrà il Lab Day: una giornata di laboratori aperti a scuole e centri socioriabilitativi. Mercoledì 25 maggio, alle 21, sempre al Comunale di Carpi, il giornalista Pino Ciociola presenta l’appuntamento Rosso come il Flamenco con la compagnia di danza integrata Psicoballet di Madrid e la compagnia di danza FlamenQueVive.

Venerdì 27 maggio, alle 21, al Cinema Space City Carpi, proiezione del film Il figlio della luna di Gianfranco Albano, basato sulla storia vera di Fulvio Frisone, nato con tetraplegia spastica distonica e attualmente af-fermato scienziato nell’ambito della fisica. Infine, saba-to 28 maggio, dalle

17, a Casa Mantovani, a Bo-logna, Laboratori nel Parco e alle 20.30 serata musicale con la Junior Big Band e la Youth Music Ensemble composta da ragazzi dai 12 ai 18 anni.

Sergio Zini

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venerdì 29 aprile 201617

anno XVII - n. 17

a cura diMassimo Loschi

Al mè dialètt...

I libri da non perdere

a cura di Clarissa Martinelli

[email protected]

Clarissa risponde

Scuole elementari aperte a giugno e luglio

Sullo sfondo della cittadina di Casale Monferrato, in fermento per l’avvicinarsi della sentenza del processo Eternit, si svolgono le vicende di Luca, un trentenne senza più sogni che si guadagna da vivere come clown per animare le feste private, che riceve una notizia drammaticamente improvvisa: suo padre Eduardo, ex operaio Eternit, è ammalato di mesotelioma. Padre e figlio iniziano così un percorso di riavvicinamento dovuto anche al rapido corso della malattia che li costringe anche al confronto... Questa storia richiama tutti alla riflessione sui principi di sviluppo e progresso. Le scelte di stile, che hanno una marcata identità, possono sorprendere per il loro antinaturalismo di convenzione più teatrale che cinematografica. Ma l’effetto è potente, emozionante e commovente. Un plauso speciale al giovane Marco D’Amore la cui notorietà è soprattutto legata a ruoli di ‘cattivo’ assai diversi da questo (Gomorra la serie) che esaltano la sua versatilità di interprete destinato a fare strada.

La tragedia di Chernobyl compie trent’anni (26 aprile 1986 - 26 aprile 2016). E’ un anniversario pacato, quasi muto, immerso nel silenzio assordante di una terra che non ha ancora trovato modo di tornare a vivere completa-mente. Eppure Chernobyl sta rinascendo e questo anche grazie alle parole di un’autri-ce italiana, Alessandra Pesa-resi, che ha scelto di ambien-tare le proprie storie e i propri racconti proprio nella città ucraina e nei suoi dintorni, nonché di fare in modo che i suoi giovani protagonisti - bambini e ragazzi come quelli a cui sono rivolte le sue storie, dai 9 anni in su - parli-no, raccontino, vivano cono-

arte

un dipinto di lagrotteria nel duomo di San flaviano

Il dipinto Madonna dello splendore (olio su tavola) dell’artista carpigiano Massimo Lagrotteria è stato selezionato dalla com-missione del Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova, in occasione della mostra Credere la luce 6 (a cura di Marialuisa De Santis e Federica De Lucia) e verrà collocato nel Duomo di San Flaviano di Giulianova.

L’uLtimo aquiLone

Si sarebbe detto: che era nato come un sogno per incantare di meraviglie

i più piccini, ma era poi, il ronzare segreto di un desiderio che non

vedeva il momento di uscire.Povero piccolo aquilone,

ali di fantasia in un foglio da due soldi steso su canne rubate al canale;

in pugno, mi tenevo due palmi di corda e mi sentivo padrone dell’aria,del cielo, di nuvole bizzarre al galop-

po in un soffio di Maggio.E correvo, si correvo, volavo…

sorpreso di avere il fiatoe di toccare con i piedi il terreno.

Bella questa, di carta rossa… e giallaproprio come quella dei miei sognie ho visto occhi sgranati, sbalorditi.

manine allungarsi… desiderosementre correvi assieme a memirando il capo della corda.

Ecco, il capo, va e corri,con quelle gambe cicciotelle

va e corri, corri tu che hai il fiato;e ho rivisto nuvole bianche

in quei tuoi occhi trasparenti,galoppo di criniere e te correvi… sorpreso, di sostenere quell’aqui-lone con quella corda, e sognavi di

volare lontano, volare, in tutta quella luce, verso il sole e io ero contento, sì contento anche se con i piedi ero

ancora a terra.

Perché mai, a volte, facciamo giochi di gio-ventù? Giochi che potremmo definire senza tramonto? Forse per regalare sogni puliti a

gioventù nuove?

L’uLtma cumètà

A sê srèv dìtt: ch’l’éra nêda, cùmè n’isònì

per incantêr ed mêravja i più cìchin, mô l’éra pò, un šiêr sêgrét, ’na vója ch’la n’vdiva l’óra ed turnêr fóra.

Pôvra, picòlà cùmètà,eli ed fantasia in un fôi da dù piè stéš su dal canèti rubêdi al canêl;

in pùgn, a m’tgniva dó spani d’lasa, e a m’sintiva padrôun dl’aria,

dal ciél, ed nùvlì bišari al galôpin un sùpì ed Mag.

E a curiva, sé a curiva, a vùlêva… sòrpréš d’avér fièe

ed tuchêr cô’i pée ancòr têra.Bêla quêsta, ed chêrta ròsà... e šala,

prôpria cùmè quèlà di mè insònì e ho vist ôç šgrànèe, šbàlurdìi, manêini šlunghêrès… vùióši mêintèr t’cùriv insèm a mè

mirènd al cóo dla lasa.Ecco, al côo, và e cùrr,

cun cal gàmbêini cìciùtêinivà e cùrr, cùrr tè, tê gh’è al fièe;

e ho rivist nùvli bianchiin chi tò ôç tràsparêint,

galôp ed crinierie tè t’cùriv... sòrpréš, ed sùstgnir cla cùmètà cun cla lasa e t’sugnêv

ed vulêr luntan, vùlêr in cla luš, vêrs al sól

e mè éra cuntêint, sé cuntêintanch sê coi pée éra ancòr a têra.

domenIca 1 e lunedì 2 maggIo, alle 20,30, al cInema arIston dI san marIno proIezIone del fIlm un posto sIcuro dI francesco ghIaccIo

un film potente

chernobyl. Scoppio alla centraledi alessandra pesaresi

scendo Chernobyl e ciò che è stato. Perché non succeda mai più. Chernobyl scoppio alla centrale è la storia di Carlotta, che ha perso i genitori, entrambi medici, a causa delle terribili malattie generate dalle radiazioni di Chernobyl.

Chiusa in se stessa, Carlotta ritroverà la speranza grazie ai cugini, con i quali si troverà coinvolta in un intrigo inter-nazionale e in una missione che le sta molto a cuore: riuscire a impedire un nuovo terribile scoppio alla Centrale di Chernobyl. Il volume tocca ogni età, ma è particolarmen-te indicato per ragazzini dai 7 ai 15 anni. Non scordare ciò che è successo trent’anni fa, e soprattutto fare in modo che la nuova generazione, che non ha vissuto il disastro in prima persona, possa cono-scere ciò che è successo a Chernobyl trent’anni fa: questo l’obiettivo umano e artistico con cui l’autrice ha voluto dedicare ai giovani e a Chernobyl le proprie storie. I racconti sono disponibili su tutti i principali store online, come ebook e su Amazon come libri cartacei.

cara clarissa, vorrei lanciare una proposta al comune di carpi che potrebbe sgravare famiglie come la mia dall’onere di ulteriori costi per gestire i figli dopo la chiusura delle scuole: evitarne la chiusura. mi rendo conto che detta così possa sembrare una follia, ma i centri estivi costano moltis-simo e io di figli ne ho due: uno di 8 e uno di 10 anni. e’ un periodo in cui abbiamo soste-nuto spese pesanti per la ria-bilitazione di mio marito dopo un infortunio e di certo non navighiamo nell’oro normal-mente, ma non siamo abba-stanza poveri per avere diritto ad aiuti. lavoriamo entrambi  e cerchiamo di non accumulare debiti, ma con un mutuo, un pagamento rateale per l’appa-recchio ortodontico del picco-lo e una suocera in struttura protetta è tutto sempre più complicato. io chiedo se, come in altre realtà virtuose, si possa valutare di tenere le scuole ele-mentari aperte anche nei mesi di giugno e luglio. le scuole come luoghi di aggregazione in cui i ragazzi possano fare in-

sieme attività, usare le palestre per lo sport, giocare insieme sorvegliati. le maestre dicono sempre che è una mistificazio-ne il fatto che abbiano tre mesi di ferie in estate, quindi sicco-me lavorano già e prendono lo stipendio regolarmente, per-ché non lasciarle a casa solo in agosto come la maggior parte dei lavoratori italiani? magari il comune può contribuire ai costi e le famiglie possono metterci qualcosina, anche se di tasse ne paghiamo tante e “a parte” paghiamo già moltis-sime cose. a bologna ci sono già istituti scolastici aperti in estate, quindi non è un’utopia.

marta

Cara Marta, grazie per il suo spunto che auspico venga valutato con attenzione. In un’altra lettera una madre mi racconta di avere speso oltre 1.600 euro lo scorso anno per 10 settimane di centro estivo in un centro carpigiano per i due figli (70 euro a settimana per ciascuno, sette euro a pasto, giugno, luglio e due settimane a settembre). Un’altra mamma si sta organizzando con il centro estivo di San Marino che garantisce uno sconto del 50% sul secondo figlio, ma le tariffe sono comunque elevate: 60 euro settimanali full time, pranzi a 6,50 euro. Sono convinta che i Comuni potrebbero proporre qualche strategia migliore per andare incontro alle famiglie.

grazie!

La signora Carmela Luppi desidera esprimere il proprio ringraziamento a tutto il personale del Reparto di Otorino Laringoiatria dell’Ospedale Ramazzini di Carpi per la professionalità, la competenza e la gentilezza manifestatele.

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venerdì 29 aprile 2016 anno XVII - n. 1718

appuntamenti

“Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza”.Oscar Wilde

Questa Primavera un’occa-sione per scoprire le bellezze e le eccellenze eno-gastronomiche del territorio della provincia di Parma è offerta dai Musei del Cibo, il circuito museale dedicato al Parmigiano Reggiano, alla Pasta, al Pomodoro, al Vino, al Salame di Felino e al Prosciutto di Parma, che con le loro attività accolgono ogni fine settimana turisti e famiglie per vivere un’esperienza divertente e unica alla scoperta della cultura del Made in Italy agro-alimentare. Non mancano le occasioni culturali e ricreative, con le aperture speciali: si parte domenica 1° maggio quando i sei Musei saranno aperti secondo l’orario normale. Il circuito è un viaggio fra tradizio-ne e contemporaneità, un percorso

Ancora un’anticipazione per la decima edizione di Arti Vive Festival, in programma a Soliera dal 30 giugno al 3 luglio prossimi. Dopo i folli e gipsy-rock Gogol Bordello e la Joy Division celebra-tion di Peter Hook & The Light, viene ora annunciato l’evento di apertura: Viaggio al termine della notte, il concerto-spettacolo che Elio Germano e Teho Teardo dedicano al capolavoro di Louis-Ferdinand Céline. L’appuntamento è giovedì 30 giugno, alle 22, nella suggestiva Piazzetta Don Ugo Sitti. I posti saranno, per forza di cose, limitati. Le prevendite (10 euro il biglietto) sono dispo-nibili sui circuiti Vivaticket. “La vita è questo, una scheggia di luce che finisce nella notte”: Elio Germano, già premiato come miglior attore al Festival di Cannes, e Teho Teardo, protagonista di un memorabile concerto ad Arti Vive con Blixa Bargeld, portano in scena il viaggio célinia-no in una versione completamente rinnovata nelle musiche e nei testi. Avvalendosi della straordinaria sensibilità

mostrecarpiFino al 29 aprile L’umorismo ai tuoi piediPersonale di Andrea BersaniO&A Centro Affari

30 aprile - 8 maggio RiflessiIn occasione della festa annuale della Croce Rossa - Comitato Locale di Carpi Mostra Fotografica Collettiva del Gruppo CaRpI Photo-graphersSala mostre Ceas

Fino al 16 maggio Carpi e DintorniEspongono gli artisti:

Luciano Arletti Paolo RicchiSaletta Fondazione

Fino al 29 maggio Impossible Nature Personale di Alex Urso A cura di Francesca PergreffiSpazio Meme

Fino al 29 maggio OcchiNasiBoccheBaffi Galleria di personaggi diver-tenti e stravagantiPercorso didattico-espositivo a cura di Michele FerriBiblioteca il Falco Magico

Fino al 29 maggioIo non tremoIl rischio sismico in mostraSala Cervi

Fino a fine maggioOspiti della Terra, custodi della NaturaPersonale di Sandra Campostrin, in arte Campos’ Sala d’attesa del Poliambulatorio Villa Richeldi

Fino al 5 giugno Il mondo di Alberto LongoniMuseo monumento al deportato

Fino al 12 giugnoWhiteIl bianco nella moda 1960-2010, da Cardin a PradaMusei di Palazzo Pio

Fino al 28 agostoRéclame! Dal cappello alla

moda, gli albori della pubblicità a CarpiSala Khaled al AsaadMuseo della Città

Fino al 28 agostoSavoir FaireCreatività, Ricerca, AbilitàSpazio Blumarine - Museo della Città

eventicarpi29 aprile - ore 22.15 CosmoMattatoio

30 aprile - ore 18 Concerto del Trio Les Trois Acquarelles

Nicola Silvestre, flauto Lucia D’Anna, violoncello Lucio Carpani, pianoforte Musiche di F. Kulhau, C. Debussy e P. GaubertSala delle Vedute

30 aprile - ore 18 Primavera con i Libri30 opere da leggere e consigliare presentate da Simonetta Bitasi, Alessandra Burzacchini e Giuliano MerighiBiblioteca loria

30 aprile - dalle 15 Open Day Mac’è Riapre lo Spazio Giovani. Nuovo, creativo, connessodalle 15 alle 18

I museI del cIbo della proVIncIa dI parma aprono le porte

alla scoperta del gustoluoghi magici dove da poco tempo, è possibile degustare vini e prodotti del territorio all’interno dei sugge-stivi sotterranei e nella ghiacciaia farnesiana della Rocca Sanvitale di Sala Baganza. E anche a Langhira-no la Prosciutteria offre prelibatez-ze del territorio e il ristorante della Corte di Giarola propone un menu degustazione con tutti i prodotti dei Musei del Cibo: un’esperienza per tutti i sensi e per tutti i gusti. Inoltre ingressi a prezzo ridotto e sconti sui percorsi di degustazione e sulle esperienze laboratoriali grazie alla Musei del Cibo Card: tutti i visitatori del circuito possono infatti acquistare al prezzo di 9 euro la carta, con validità di un anno, che permetterà l’accesso a tutte le strutture museali.

elIo germano e teho teardo, un concerto-spettacolo gIoVedì 30 gIugno a solIera In occasIone dI artI VIVe festIVal

viaggio al termine della notteinterpretativa di Germano, Teardo ripercorre musicalmente alcuni frammenti del Viaggio restituendo, in una partitura inedita, la disperazione grottesca di questo capolavoro di scrittura che ritrova nuove dinamiche espressive nella combinazione di archi, chitarra e live electronics. Una fusione di sonorità cameristiche che guardano a un futuro tecnologico nel quale le immagini evocate dal testo interpretato da Germano si inseriscono nelle atmosfere cinematiche di Teardo; un succedersi di eventi sonori e verbali dove la voce esce dalla sua dimensione tradizionale fino a divenire suono. In quel suono Teardo crea un ambiente nel quale la voce di Germano può suggerirci nuove prospettive sulle disavven-ture di Bardamu e gli orrori della guerra, a contatto con una miseria morale, prima ancora che umana, in un clima in cui il pessimismo inconsolabile sulla natura umana, sulle istituzioni, sulla società e sulla vita in generale, non concedono alcuna speranza.

umano, scientifico, tecnologico ma anche un’esperienza indimen-ticabile. Scoprire questi luoghi, visitarli durante le festività sarà un momento di piacere per tutta la famiglia. I musei sono tutti ospitati in luoghi e ambienti scelti per il loro valore storico e per il loro fascino. Il Museo del Parmigiano di Soragna, quello del Pomodoro e della Pasta che sorgono all’interno della splen-dida grancia benedettina di Giarola (Collecchio), il Museo del Salame nel castello di Felino, il Museo del Prosciutto e la Cantina dei Musei del Cibo. Quest’ultima è uno dei

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venerdì 29 aprile 201619

anno XVII - n. 17

Mostre, conferenze, spetta-coli, educational e iniziative che spaziano dalla presentazione di libri alle visite guidate, ospitate nelle principali istituzioni culturali e sedi espositive di Reggio Emilia, saranno gli ingredienti del ricco programma di eventi, legato alla XI edizione di Fotografia Euro-pea, dal 6 maggio al 10 luglio, animato da protagonisti della fotografia, della cultura e del sapere, per sollecitare un confronto fra differenti espressioni di creati-vità. Dedicata a La via Emilia. Strade, viaggi, confini, Fotografia Europea si presenta nuovamente nella veste di kermesse prestigiosa, ancora una volta capace di sostene-re la committenza pubblica con nuove produzioni fotografiche dedicate al tema guida e di portare a Reggio Emilia grandi nomi di maestri internazionali come lo statunitense Walker Evans, celebre per la sua fotografia sociale, documentaria e di denun-cia dell’America della crisi econo-mica degli Anni Trenta; ma anche la famosa agenzia Magnum Photos, stella polare per chiunque voglia avvicinarsi alla fotografia, con un progetto dedicato alle masse di esiliati e rifugiati conse-guenza del gran numero di conflitti internazionali che contiene scatti tra gli altri di Robert Capa. Non mancano i lavori di artisti italiani da tempo affermati anche all’este-ro oltre a Luigi Ghirri e Paolo Gioli, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Paolo Pellegrin, Paolo Ventura, di giovani talenti emer-genti come Lorenzo Vitturi e Ziad Antar, di interessanti fotografi espressione del territorio come Paola de Pietri. E, poiché grandi mostre meritano e chiama-no grandi eventi, mai come quest’anno gli appuntamenti culturali inseriti nella cornice del festival sono numerosi, di valore - alcuni dei protagonisti saranno Francesco Guccini, Gianni Celati ed Ermanno Cavazzoni - e destinati a durare per tutta la durata delle esposizioni, fino al 10 luglio. Curata da un comitato scientifico

Meeting sale prove presentazione del programma a disposizione all’interno delle sale prove esperti a tua disposizione per migliorare le tue performance musicaliOre 18Welcome Mac’è - Aperitivo di benvenuto con dj-setOre 21Contest musicale - Anteprima BANDonAIRSpazio Giovani Mac’è

30 aprile Corso per portare i bimbi in fascia Condotto da Stefania Grulli, mamma del G.A.A.M Casa del volontariato

5 maggio - ore 9.30 Le relazioni affettive: come cambiano dopo il partoClaudia Galli, Servizio di psicologia Consultorio Carpi - Ausl di ModenaSpazio mamme

6 maggio, ore 20.30/22.30Letture, Musica e canti con Carla Artioli, Claudia Bulgarelli, Elisa Lolli, Willer VariniSaluto di Daniela Depietri, assessore alle Politiche Sociali del Comune di CarpiAuditorium Biblioteca Loria

Fino all’8 maggio Festa de l’Unità, Festa di PrimaveraSanta Croce

14 maggio - ore 10Ninna-ì, Ninna-ò, questo bimbo a chi lo do?Il sonno dei bambini tra fisiologia e falsi mitiA cura di Annalisa Paini,educatrice e mamma del GaamCasa del Volontariato

Giornate dedicate al Caregiver FamiliareMi Prendo Cura di TeVI edizione10 maggio - ore 15/17.30Tecnologie per la curaTecnologie per una vita indipendenteLoredana Ligabue, direttore di Anziani e non soloDisabilità: applicazioni per comunicare, orientarsi, apprendere, informarsi

Cristina Manfredini, Fondazione Asphi OnlusEsempi di personalizzazione degli ausili attraverso Stampanti 3d Andrea Cattabriga, Makers Modena FabLabCasa del Volontariato

17 maggio - ore 15/17 Ginnastica sensoriale per gli anzianiCosa è e a cosa è finalizzata la ginnastica sensorialeLicia Boccaletti, responsabile Progetti Anziani e non soloEsempi di esercizi per mantenere le capacità sensoriali degli anzianiFederica Mazzocchi, pedagogista Anziani e non soloCasa del Volontariato

24 maggio - ore 15/17.30 Ginnastica per la mentePresentazione del libro Curare la demenza a domicilio: indicazioni di terapia occupazionale per anziani e caregiverA cura dell’autore Andrea Fabbo, medico geriatra e responsabile del Programma Demenze Ausl di ModenaEsercizi e applicazioni per l’allenamento cognitivoGiulia Casu, psicologa Anziani e non soloGiochi di gruppo per allenare la menteLaura Guidi, presidente APS Giovani nel TempoCasa del Volontariato

le prIncIpalI IstItuzIonI culturalI e sedI esposItIVe dI reggIo emIlIa ospIteranno dal 6 maggIo al 10 luglIo fotografIa europea: un rIcco programma dI mostre, conferenze, spettacolI, educatIonal e VarIe InIzIatIVe Interamente dedIcate alla fotografIa

La Via Emilia: strade, viaggi, confini…

composto da Diane Dufour (diret-trice LeBal, Parigi), Elio Grazioli (Università degli studi di Berga-mo), Walter Guadagnini (Acca-demia di Belle Arti di Bologna), Fotografia Europea 2016 ruoterà attorno al tema La via Emilia. Strade, viaggi, confini nella sua accezione più ampia. Si tratta di una riflessione sul tema della stra-da, partendo proprio dalla grande arteria romana che va “dal fiume al mare” per approdare alle vie del mondo, ai luoghi di transito e di confine nella società odierna. Que-sto argomento riprende a trent’an-ni di distanza, Esplorazioni sulla via Emilia (1986), l’opera collet-tiva sul paesaggio a cura di Luigi Ghirri con un gruppo di fotografi e scrittori che raccontava il “volto di un paese reale” segnando una pagi-na significativa della fotografia

contemporanea. Ai Chiostri di San Pietro, uno dei fulcri di Fotografia Europea, la mostra 1986. Esplo-razioni sulla via Emilia, a cura di Laura Gasparini, presenterà una selezione di opere di autori quali Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Vittore Fossati, Luigi Ghirri, Guido Guidi, Mim-mo Jodice, Klaus Kinold, Claude Nori, Cuchi White, Manfred Willman e il video di Nino Cri-scenti - tutte esposte in quella storica occasione - così da ricreare il clima culturale di una delle espe-rienze più lucide ed esaltanti della storia della fotografia italiana. Inoltre, materiali originali dell’e-poca, come il catalogo, le maquette di preparazione e i provini a contat-to racconteranno il lungo lavoro di ricerca sul territorio iniziato nel

1984 e terminato con la collettiva del 1986. La rassegna si comple-terà con la sezione 2016. Nuove esplorazioni: a testimoniare la con-tinuità di un impegno, Fotografia Europea ha commissionato a sette autori contemporanei le “nuove esplorazioni” della via Emilia. Un viaggio sorprendente, tra realtà e immaginazione, tra documentazio-ne e invenzione, che renderà unica questa edizione del festival. Gli au-tori Alain Bublex, Stefano Gra-ziani, Antonio Rovaldi, Seba-stian Stumpf, Davide Tranchina, Paolo Ventura, Lorenzo Vitturi, sono tra i protagonisti assoluti del panorama fotografico odierno, na-zionale e internazionale, e le loro immagini saranno senza dubbio la novità più attesa di Fotografia Europea 2016. Il tema dalla via Emilia si allargherà verso le strade del mondo. Sempre ai Chiostri di San Pietro si terrà la mostra Exile che presenterà le opere di 24 fotografi appartenenti all’agenzia Magnum. Sono immagini di re-portage, scattate dai grandi inter-preti di questo genere, da Werner Bischof a Robert Capa, da Stuart Franklin a Paolo Pellegrin, da Abbas a Chris Steele-Perkins, da Philip Jones Griffiths a Leonard Freed, solo per citarne alcuni, in cui il tema dell’esilio è visto come una strada a un’unica direzione di cui è negato il ritorno, come una condizione di non appartenenza, un luogo estraneo alla propria storia e cultura. Una mostra che dalla storia arriverà alle tragiche pagine dell’attualità. Sulla scia del successo ottenuto nelle precedenti edizioni, ai Chiostri di San Pietro ritornerà il progetto Speciale Di-ciottoventicinque: con la guida di

tre professionisti della fotografia e dell’arte visiva quali Giorgio Bar-rera, Pietro Iori e Diego Zuelli, offre a 60 ragazzi, tra i 18 e i 25 anni, la possibilità di comprendere come costruire un progetto espo-sitivo, dalla stesura del concept alla mostra finale. Per la prima volta i ragazzi avranno modo di confrontarsi anche con il mondo del video. La mostra sarà inoltre allestita all’interno della Galleria I Petali, che continua a sostenere il progetto Diciottoventicinque. Dai suoi albori la fotografia è stretta-mente legata all’esplorazione e alla conoscenza del territorio. I primi libri fotografici hanno contribuito a creare e a rafforzare una geo-grafia immaginaria dei luoghi, modellando la nostra percezione dello spazio e del tempo. A questa affascinante tematica si riferisce la mostra di libri fotografici, curata da Ilaria Campioli, ai Chiostri di San Pietro, che presenterà volumi che utilizzano la stessa struttura narrativa e visuale cara alle esplo-razioni del XIX e XX secolo per riflettere sulle complesse relazioni fra scoperta, viaggio e conquista. Per la prima volta in Italia, Palazzo Magnani renderà omaggio, con oltre 150 immagini e 80 riviste, a Walker Evans (1903-1975), uno dei grandi autori del Novecento, che lungo le strade degli Stati Uniti ha scattato alcune delle sue imma-gini più famose. Il fotografo ame-ricano sarà celebrato attraverso due distinte esposizioni. La prima, WALKER EVANS. Anonymous, curata da David Campany, Jean-Paul Deridder e Sam Stourdzé, presenterà il lavoro foto-redazio-nale sviluppato da Evans su nu-merose riviste americane a partire dal 1929. La seconda, WALKER EVANS. Italia, a cura di Laura Gasparini, prodotta espressamente per Fotografia Europea 2016, pro-porrà 50 sue fotografie, tra le più famose, provenienti da collezioni pubbliche e private italiane, capaci d’ispirare il linguaggio poetico di molti dei fotografi protagonisti di Esplorazioni sulla via Emilia, da Ghirri a Basilico, da Guidi a Barbieri.

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venerdì 29 aprile 2016 anno XVII - n. 1720

carpi fc 1909

Via S. Giorgio 35/D - Rio Saliceto (RE) - Tel. [email protected] - www.tessilgoal.it

Si infiamma definitivamente la lotta per la salvezza. Non solo per i verdetti del campo, che lancia-no il Carpi a +3 sul Palermo dopo la vittoria, di misura, sull’Empoli nel posticipo della trentacinquesi-ma giornata, ma anche a colpi di comunicati stampa. Il patron siciliano Maurizio Zamparini, attraverso una dettagliata nota mette in dubbio la regolarità del campionato e chiede alla Procura di monitorare la “bagarre salvez-za”, accusando il carpigiano Marco Crimi di simulazione nel contrasto che aveva provocato l’espulsione del centravanti empolese georgiano Levan Mchedlidze. Un atteggiamento sorprendente quello del presidente: probabilmente ha dimenticato come la rete del rosanero Djurdje-vic, a una manciata di minuti dal termine dello scontro del Barbera, fosse nata da un’azione nettamente irregolare - non segnalata dalla terna arbitrale capitanata dal signor Gavillucci di Latina - di

Vittoria di platino per il Carpi che ringrazia Kevin Lasagna, al suo quinto centro in campionato, e raggiunge quota 35 punti in classifica battendo l’Empoli dopo una gara in cui ha prevalso la stanchezza per i tanti impegni ravvicinati. Sì perché al Braglia, nel postici-po della trentacinquesima gior-nata, accade davvero di tutto. Il Carpi è incapace per larga parte della gara di approfittare dell’espulsione del centravanti georgiano Levan Mchelidze dopo la gomitata al mediano carpigiano Marco Crimi e, anzi, è costantemente minacciato da una compagine ricca di qualità e di fame agonistica che punta al decimo posto occupato dal Genoa. Biancorossi implacabili nelle ultime tre giornate nelle quali solamente una prodezza del baby portiere del Milan Gianlu-igi Donnarumma ha negato alla “ciurma” di Fabrizio Castori di fare bottino pieno amplian-do ulteriormente il vantaggio sul Palermo, terz’ultimo dopo l’inaspettata vittoria del Matusa che taglia le gambe al Frosinone ormai rassegnatosi al ritorno in cadetteria. Volgendo lo sguar-do all’orizzonte resta la realtà di una salvezza ancora tutta da centrare con la consapevolezza

Il carpI raggIunge quota 35 puntI In classIfIca battendo l’empolI dopo una gara In cuI ha preValso la stanchezza per I tantI ImpegnI raVVIcInatI

tempo di verdettituttavia di poter vivere le ultime tre giornate da padroni assoluti del proprio destino. Un dato non da poco per una compagine che veniva etichetta-ta a inizio stagione come la vitti-ma sacrificale di un campionato non alla portata di una piccola realtà di provincia che poco amava indebitarsi rincorrendo nomi altisonanti e dunque del

tutto estranea a un campionato come quello di Serie A. Domenica i biancorossi, pri-vi degli squalificati Lorenzo Lollo e dell’ex di turno Raffaele Bianco, saranno attesi da uno Juventus Stadium colorato a festa per la conquista, con tre turni d’anticipo, da parte della Juventus del suo quinto scudet-to consecutivo. Ennesima oc-

casione di questa prima, storica stagione nella massima serie per capovolgere ogni pronostico e tentare di avvicinare la salvezza respingendo gli attacchi di un Palermo che potrà disporre di un finale di campionato decisa-mente più morbido affrontando nell’ordine: Sampdoria ed Hel-las Verona inframezzate dalla trasferta di Firenze contro una

Fiorentina che, già nella pros-sima sfida esterna col Chievo, potrebbe rendere aritmetico il proprio quinto posto con conse-guente qualificazione diretta alla prossima Europa League. Tempo di verdetti dunque… ma gli Immortali non sono mai sfug-giti di fronte alle sfide, nemmeno di fronte a quelle più improbe.

Enrico Bonzanini

Il patron del palermo maurIzIo zamparInI mette In dubbIo la regolarItà del campIonato e accusa Il carpIgIano marco crImI dI sImulazIone

Si infiamma la lotta per la salvezzaTrajkovski sull’ex terzino biancorosso Gabriel Silva. Decisione che, di fatto, negò la meritata vittoria al Carpi lo scorso 13 settembre. Proba-bilmente la frustrazione per una stagione programmata male e vissuta peggio, con ben undici avvicendamenti al timone, non hanno convinto Maurizio Zampari-ni ad assumersi la maggior parte delle colpe nell’attuale situazione del Palermo. Al contrario lo hanno spinto a sentirsi vittima di un sistema che, in questa stagione, ha regalato ben poco al Carpi. Basti ricordare i tanti rigori negati nel girone d’andata uniti a una distri-

buzione di cartellini non omogenea che ha ripetutamente privato gli emiliani di giocatori importanti in momenti cruciali. Ma nessun comunicato intriso di vittimismo è mai stato emesso dalla società del patron Stefano Bonacini, soltanto esortazioni alla squadra a non mollare la presa sulla zona salvez-za. Ecco la differenza di stile che separa le due contendenti alla permanenza nella massima serie.

Enrico Bonzanini

Maurizio Zamparini

questa stagione ha regalato ben poco al carpi. basti ricordare i tanti

rigori negati nel girone d’andata uniti a una distribuzione di cartelli-ni non omogenea che ha ripetuta-

mente privato gli emiliani di gioca-tori importanti.

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venerdì 29 aprile 201621

anno XVII - n. 17

Prosegue la striscia vincente della Gsm Città di Carpi: nono-stante la promozione matematica, la formazione continua a giocare con intensità e determinazione. Nell’anticipo di San Prospero, Mister Davide Furgeri, ha dovuto fare i conti con le assenze di Corghi e Tagliavini (ancora convalescente). Il sestetto d’inizio ha visto Garuti in regia, opposto Bellentani, Pini e Bulgarelli le bande, Faietti e Garcia al centro, libero Dallari. L’inizio gara è equilibrato, la ricezione Gsm soffre un po’ le battute avversarie e il gioco ne risente, ma appena la squadra riesce a spingere sull’acceleratore, ecco arrivare il gap vincente. Le carpigia-ne si portano sul 12-6 e giocano punto a punto, aggiudicandosi il parziale 25-19. Molto diverso il set successivo: sempre all’inseguimen-

pallaVolo femmInIle serIe c - prosegue la strIscIa VIncente della gsm cIttà dI carpI che batte trascar 3 a 0

biancorosse imbattibilito, le biancorosse non trovano gli sbocchi necessari per recupe-rare. Il doppio cambio, con l’innesto di Galli e Corsi, fa diventare la squadra sempre più efficace in attacco. Gsm non sbaglia più nulla, recupera, annulla i 3 set point e si aggiudica il set 29-27. Garuti e compagne partono a rilento nel successivo parziale, si ritrovano sotto 8-1, Furgeri nel time out suona la carica, inizia un lento recupero, viene

inserita anche Campana. Pini e Faietti infieriscono sulla difesa avversaria, portando a casa il 25-21 e sancendo la fine della disputa. Prossimo incontro sabato 30 aprile, alle 18, alla Palestra Gallesi per l’ultima gara interna della GSM di questo splendido campionato.

pallamano - ancona cede contro terraquIlIa handball carpI 19-28

il ruggito di terraquiliaLa Terraquilia Handball Carpi batte anche la Luciana Dorica Ancona

e chiude al meglio il Girone B di poule play off. Una gara giocata in gran scioltezza dalla compagine allenata da Sasa Ilic che impiega solo otto minuti per piazzare un break di 5-8 che indirizza la gara. La reazione dei coriacei marchigiani si materializza in un controbreak di 3-1 che tuttavia non spaventa la seconda forza della classe. Il capitano emiliano Andrea Basic suona la carica e il primo tempo si conclude con un rotondo 11-17. Nella ripresa uscita dai blocchi sonnolenta per i carpigiani che subiscono la reazione dei padroni di casa che rientrano sino al 14-17 trascinati dalle reti di Cardile e Kattani ma a spegnere l’ardore del fanalino di coda ci pensa un rinato David Ceso, protagonista nella post season a suon di gol, che riporta Carpi sul +6. Nel finale accademia pura della Terraquilia che chiude con un ampio 19-28, portando in dote tre punti che le consentono di chiudere la seconda parte di stagione a quota 19 punti a sei lunghezze dal Romagna: vorace capolista, prepara al meglio la semifinale con i campioni d’Italia in carica del Bolzano espugnando il Pala Kobilic di Prato infliggendo un severo 23-31 all’Ambra. Il prossimo weekend i biancorossi saranno impegnati nello spareggio fra seconde, affrontando Pressano e Conversano meda-glie d’argento rispettivamente del Girone A e C. Si parte venerdì con il rematch dei quarti di finale di Coppa Italia contro i verdi pugliesi allenati da coach Tarafino, autori di una stagione straordinaria, capaci di superare di misura i freschi vincitori della Coppa Italia della Junior Fasano al Pala San Giacomo.

Va alla Cec il derby con la Osgb Campagnola. Vittoria netta per i ragazzi di coach Molinari che confermano il buon momento di forma con la quarta vittoria nelle ultime cinque partite. Formazione tipo per l’Universal con Bertazzo-ni-Ghelfi, Cordani-Bellei, Luppi-Miselli e Trentin libero. I reggiani rispondono con Panini-Cuda, Mazzali-De Marco, Bassoli-Lancellotti e Santini libero. Partenza sprint per Ghelfi che mette a segno tre punti conse-cutivi per il primo break (3-1). Cuda attacca out e la Cec allunga 7-3. Campagnola si riavvicina (7-5) ma il turno al servizio di Luppi propizia il nuovo vantaggio carpigiano (15-7). Cordani piazza l’ace e la successiva pipe per il 18-9. L’Osgb non rientra più e la Cec chiude 25-17 con l’attacco mani out di Ghelfi. Il secondo set è il più equilibrato con gli ospiti che cambiano la regia inserendo

pallaVolo serIe b maschIle - Va alla cec Il derby con la osgb campagnola battuta 3 a 0

vittoria netta in casa universalMilani e reggono il punto a punto fino al 13-13 quando la Cec riesce a cambiare marcia con il muro e l’attacco di Cordani (17-14). Luppi mura Mazzali, Carpi allunga 22-18 e Bertazzoni predi-spone l’ultimo punto con la battuta del 25-20 mal ricevuta dai reggia-ni. La Cec prosegue nella sua marcia anche nel terzo parziale. Bellei mette a terra l’attacco del 4-1. Cordani ribadisce il vantaggio (11-7) e tre attacchi punto di Luppi portano i carpigiani sul 16-13. Campagnola riesce ad avvicinarsi fino al -1 (19-18) quando Ghelfi attacca fuori. Cuda ricambia il favore sparando out la palla del 22-19 e Cordana regala alla Cec cinque palle match. Cuda batte lungo e il match termina sul 25-20.

Una primavera ricca di emozioni per la scuola di formazione artistica Sparkling Project asd di Quartirolo di Carpi, ospite alla Giornata Internazionale della Danza  orga-nizzata dalla Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto. La manifestazione si è svolta do-menica 24 aprile presso la sede di Aterballetto in Fonderia a Reggio Emilia, dove Sparkling Project ha partecipato con il corso di Formazione Base (10-14 anni): nella mattina, lezio-

una prImaVera rIcca dI emozIonI per la scuola sparklIng proJect asd

una giornata di formazionene di danza classica e laboratorio coreografi-co con Giulia Colliola, Educational Performer per i progetti Leggere per Ballare (in colla-borazione con FNASD - Federazione Nazionale Associazioni di Scuole di Danza - e Aterbal-letto); nel pomerig-gio, dopo l’assegna-zione del premio alla

carriera a Susanna Egri e l’esibizione della compagnia Aterballetto, si è svolta la rassegna delle scuole di dan-za invitate, tra cui Sparkling Project con una coreogra-fia di danza moderna. La direttrice di Sparkling Project Erika Grassi aderisce da anni ai progetti di formazione di Aterballetto per ampliare il percorso formativo delle allieve.

pallanuoto cabassI

i risultatiCabassi - Reggiana: 6-5Nona partita di campionato per la Cabassi Under 13 che gioca in casa presso l’impianto Campedelli contro i pari età di Reggiana Nuoto. Con-trariamente alla partita di andata, la Cabassi parte male e subisce 4 reti dalla ormazione ospite. Unico lampo dei biancorossi a metà del secondo tempo con la rete del baby Gilioli. Nel terzo e quarto tempo la forma-zione carpigiana viene chiamata alla rimonta: pressing a tutto campo, ripartenze rapide, ma non sempre efficaci e numerosi movimenti in attacco, hanno permesso di ribaltare il punteggio sino al finale di 6 a 5 per i padroni di casa. “Spero di vedere più spesso il gioco espresso negli ultimi due tempi, solo così possiamo

toglierci qualche soddisfazione”, ha commentato Mister Cortelloni.

Cabassi - Sport Cesena: 13-5Ultima partita di campionato per la Cabassi Carpi Under 17L che gioca in casa contro Sport Management

di Cesena. Partenza a grandi ritmi per i biancorossi: dopo tre minuti si trovano in vantaggio di 3 reti con i goal di Tamelli e Ceci, e il primo parziale si conclude sul 6-1. Il secon-do tempo porta un leggero calo di prestazione e si impatta in un pareg-

gio nel parziale con 1-1. Si cambia campo, la Cabassi continua a macinare gioco e con i gol di Dondi, Giliberti e Amadei, chiude il parzia-le 11-2. Nell’ultimo tempo vanno in goal anche Morini e Morelli e il risultato finale è di 14-5. “Ottima prestazione di squadra e migliora-menti individuali” ha commentato il tecnico Luca Ascari.

AcquagolDomenica 24 aprile presso le Dogali di Modena si è svolto il 5° Concen-tramento Emilia Romagna per la Categoria Acquagoal. Evento organizzato dalla società di casa Sea Sub Modena, con la partecipazione di 13 squadre provenienti da tutta la regione. La Cabassi si presenta con due formazioni: Habawaba e quella dei piccoli 2006. La squadra dei veterani guidata dal giovane Mister Luca Ugoni conquista la vetta della classifica vincendo 8 partite,

pareggiandone una e perdendone un’altra. La squadra dei più piccoli si piazza al 4° posto in classifica generale con 5 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. “Sono molto contento per le prestazioni di ambedue le squadre: grinta e tenacia si è visto in acqua con un bel gioco di gruppo”, ha commentato Mister Nicola Colarusso.

Sea Sub Modena - Cabassi: 9-5Partita di campionato per la Cabassi Under 20 che gioca fuori casa pres-so le Dogali di Modena contro Sea Sub Modena, superfavorito per la vittoria finale. Il Carpi ha disputato la sua partita con tenacia e grinta, tenendo testa fino alla fine del terzo tempo. Solo nell’ultima frazione di gioco un comprensibile calo fisico e due titolari fuori per il raggiun-gimento dei tre falli da espulsione, hanno permesso ai locali di raggiun-gere una faticosa vittoria.

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venerdì 29 aprile 2016 anno XVII - n. 1722

Incetta di medaglie e coppe per la formazione TNT Senior Coed Team, la squadra di cheerleader senior maschile/femminile della S.G. La Patria 1879 di Carpi, allenata dalla coach Rossella Pivanti. La seconda giornata di Campionato Italiano Assoluto ha visto primeg-giare il team giallo-nero con un primo posto nella categoria mista Livello 5 e l’assegnazione della Coppa Italia per il maggior pun-teggio assoluto nelle prime due giornate di gara. Il weekend del 16 e 17 aprile il Palazzetto dello Sport di Pinarella di Cervia era gremito di atleti provenien-ti da tutta Italia per conten-dersi il titolo di Campione di Coppa Italia. I TNT hanno gareggiato in forma-zione da tredici e si sono confrontati con gli altri gruppi di livello 5, uno dei

L’altoparlante annuncia l’apertura dei cancelli al pubblico dell’ottava edizione del Play Festival del Gioco di Modena. Quest’anno però c’è qualcosa di nuovo: in un angolo del padiglione B, sono presenti le freccette. Sei macchine elettroniche per il soft dart a disposizione del pubblico e i ragazzi della ASD Nuova Modena Darts per dimostrare alla gente come un vecchio gioco possa essere divertente e alla portata di tutti. Due giorni non stop durante i quali circa 2.500 persone hanno giocato e tirato freccette. Un’inaspettata sorpresa, anche per gli organizzatori del Play. Lo sport delle freccette è unico in parecchi sensi: per giocare serve una quantità di spazio relativamente piccola e non è necessario un abbigliamen-to particolare. L’età, il genere, la stazza e le prestazioni fisiche non hanno quasi effetto sulla capacità del giocato-re di fare bene. Questi fattori combinati rendono il gioco delle freccette lo sport popolare che è oggi. I primi “avvistamenti” dei termini Dart e Darting si hanno nell’Oxford English Dictionary del 1314 ma con signifi-cati diversi rispetto a quelli di oggi. Stando a una leggenda popolare pare che i primi a prati-care un’attività simile allo sport delle freccette odierno siano stati i Padri Pellegrini imbarcati sulla Mayflower, la nave inglese diretta negli attuali Stati Uniti nel 1620.

s.g. la patrIa 1879 - campIonatI ItalIanI dI cheerleadIng e cheerdance a pInarella dI cerVIa

doppietta d’oro per la tnt di casa nostra

più alti in Italia. Meritatis-simo primo posto per pulizia, impatto, forza ed espressività, staccando gli avversari di Bologna e Roma. Al team carpigiano è stata assegnata di diritto anche la Coppa Italia per aver ottenuto il maggior punteggio tra la prima e la seconda giornata di Cam-

pionato. Ad aspettare i TNT, il 28 e 29 maggio a Salsomaggiore, sarà la prova che decreterà il Campione Italiano Assolu-to per il 2016. Il progetto della coach Rossella Pivanti è quello di rendere il team sempre più competi-tivo a livello internazionale e portare così il nome della

Patria 1879 anche al di fuori dei confini italiani. Una sfida impegnativa che i tredici atleti sono in grado di affrontare a testa alta. Al Palacervia hanno partecipa-to anche le Patriots, Junior Cheerteam della palestra S.G. La Patria allenate dalla coach Dalia Rossi. Nono-stante la maggior parte

delle ragazze fosse all’esor-dio (11 su 14 non avevano mai partecipato a una gara di cheerleading) si sono classificate al secondo posto nella categoria Junior Cheerleading all girl. Ottimi risultati che hanno reso le Patriots ancora più cariche in vista della prossi-ma gara a Salsomaggiore.

La squadra è composta da Chiara Benatti, Elisa Canè, Susanna Catellani, Laura Denti, Giorgia Gherardi, Sara Gherardi, Laura Giunta, Alice Monaco, Gaia Orlando, Sofia Siciliano, Sara Spadafora, Caterina Simonazzi, Anna Simo-nazzi e Giulia Terzilli.

la asd nuoVa modena darts rIunIsce I gIocatorI della proVIncIa (cIrca 140 persone tesserate) nel gIoco delle freccette

anche modena ha le sue freccette

L’anno che ha visto una svolta storica per questo sport è il 1908 con la sentenza Foot Anakin. Incluso nei giochi d’azzardo, la legge inglese ne proibiva il gioco all’inter-no dei locali. Il Signor Anakin, gestore di un pub, dimo-strò a tutti come il tiro delle freccette fosse un gioco di abilità e non d’azzardo. Da quel giorno questo sport si

diffuse sempre più. Da oltre 15 anni, in provincia di Modena, vi sono pionieri di questo sport, ma dal 2015, la ASD Nuova Modena Darts riunisce i giocato-ri della provincia di Modena (circa 140 persone tesserate) nel gioco delle freccette, in campionati gestiti dalla Fidart, la Federazione Italiana Dart. Ogni anno si svolgono due campionati, uno primaverile e uno invernale, nei quali le squadre si danno battaglia all’interno di alcuni locali della provin-cia, da Bomporto a Vignola. A gennaio si disputa la finale italiana, dove oltre 300 squadre provenienti da tutto il Paese, si giocano il titolo di campione italiano. L’obiettivo della ASD Nuova Modena Darts, oltre a sostenere e a far

crescere i propri giocatori tramite l’organizzazione di tornei locali, è quello di promuovere questo sport anche tra le persone. Il gioco in sé prevede concentrazione e allenamento (nonchè una buona dose di pazienza), ma nulla vieta una sana sfida tra risate e qualcosa da bere. Provare per credere.

Anna Chiara Calanca, Giorgia Po, Giulia Bonato, Gloria Castellini, Lucia Pavarotti, Martina Amadei e Miriana Peluso sono le sette le fiamme carpigiane della squadra di cheerleading della Polisportiva Nazare-no di Carpi: hanno contribu-ito a conquistare un ottimo sesto posto della Nazionale Italiana di Cheerleading ai Mondiali di Orlando. Il piazzamento del team All Girl della nazionale Ficec ha suscitato entusiasmo non solo tra la delegazione azzurra della Federazione Italiana Cheerleading ma anche in tutto l’ambiente sportivo perché erano coinvolti 20 atleti in rappre-sentanza di società di tutta Italia: Alba Cheer, Gemini Cheers, Jaguars Varsity All Star di Busto Arsizio e, naturalmente, Polisportiva Nazareno Carpi. Il sesto posto

Il team ItalIa ha conquIstato Il sesto posto aI mondIalI dI orlando. sette le carpIgIane della polIsportIVa nazareno che fanno parte della nazIonale

mondiali di cheerleading: l’emozione è azzurra

assume i contorni di una vera e propria impresa se confron-tato con l’esperienza delle

altre nazioni che la neonata Italia, che può contare circa 1300 tesserati, ha preceduto

come ad esempio Svizzera, Costa Rica, Puerto Rico, Francia e Olanda.

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venerdì 29 aprile 201623

anno XVII - n. 17

Via Tre Ponti, 20/B - 41012 Carpi (MO) - Tel. 059 687312 - www.dallariarredamenti.com

Dopo anni di minimalismo nell’ar-redo moderno e di ambienti to-tal white, si riscopre finalmente

il naturale, le essenze… il legno ap-punto. E più naturale è meglio è! Le sue venature e imperfezioni rendono ancor più pregiato e “vissuto” questo accostamento che trasmette un senso di calore e sicurezza.

Anche in cucina il ritorno del legno o del suo effetto, utilizzando piani sinteti-ci, rivendica la sua posizione. Lo trovia-mo abbinato a composizioni moderne ed essenziali dove la sua espressione estetica raggiunge l’apice con un contrasto di impatto senza rinunciare all’eleganza e alla praticità.

Forse è una spinta creativa ineludibile e necessaria, forse è l’influenza delle mode che ci circondano che nell’an-no appena giunto al termine ci han-no portato piacevoli ispirazioni in stile nordico. Ma ecco che, a un certo punto, si riscoprono le tradizioni… ed è il legno nella sua splendida veste semi grezza a definire il volto delle nuove tendenze di interiors.

RITORNO AL LEGNO…

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