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1 www.giornalinogilloema.jimdo.com Il Giornalino di Gillo e Ema numero 62 Speciale: Critica Film Alle pagine 8 e 9 Rubrica di Genova Da pag. 3 a pag. 7 L’editoriale di Guglielmo Nicolini Quante volte ci lamentiamo dei perbenisti? Diciamo che sono esagerati, minano la libertà di pensiero e danno un’idea del mondo non giusta. Ma ci rendiamo conto che siamo tutti un po’ così? Teniamo (o meglio tenete, alcuni di voi, perché io figli non ne ho, ovviamente) i nostri figli chiusi in una bolla, dicendogli che nel mondo tutto è bello, che l’unico sentimento esistente è la felicità, che la morte non esiste. Pensate che, per un bambino, conoscere la realtà sia un trauma. Pensate che vostro figlio non abbia la capacità per valutare il mondo? Pensate che sia solo un cretino? Vi sbagliate. Continua in seconda pagina. Questo è l’ultimo numero dell’anno del Giornalino. Grazie a tutti per il supporto, l’assidua partecipazione, i complimenti e le critiche costruttive. Ricordiamo che il servizio allerte NON andrà in vacanza e che verranno pubblicati articoli sul sito! Grazie a tutti e buone vacanze! -La Redazione

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www.giornalinogilloema.jimdo.com

Il Giornalino di Gillo e Ema numero 62

Speciale: Critica Film

Alle pagine 8 e 9

Rubrica di Genova

Da pag. 3 a pag. 7

L’editorialedi Guglielmo Nicolini

Quante volte ci lamentiamo dei perbenisti? Diciamo che sono esagerati, minano la libertà di pensiero e danno un’idea del mondo non giusta. Ma ci rendiamo conto che siamo tutti un po’ così? Teniamo (o meglio tenete, alcuni di voi, perché io figli non ne ho, ovviamente) i nostri figli chiusi in una bolla, dicendogli che nel mondo tutto è bello, che l’unico sentimento esistente è la felicità, che la morte non esiste. Pensate che , per un bambino , conoscere la realtà sia un trauma. Pensate che vostro figlio non abbia la capacità per valutare il mondo? Pensate che sia solo un cretino? Vi sbagliate.

Continua in seconda pagina.

Questo è l’ultimo numero dell’anno del Giornalino. Grazie a tutti per il supporto, l’assidua partecipazione, i complimenti e le critiche costruttive. Ricordiamo che il servizio allerte NON andrà in vacanza e che verranno pubblicati articoli sul sito!

Grazie a tutti e buone vacanze!

-La Redazione

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L’editorialeSegue dalla prima pagina. I bambini e i ragazzi hanno una mente molto più aperta di quella degli adulti. Io ho avuto la fortuna di avere due genitori che non mi hanno raccontato frottole sul mondo, ma tra i miei conoscenti ce ne sono alcuni che anche a questa età sono convinti che il mondo esterno sia come quello della loro cameretta. Colpa dei genitori.

Mi chiedo perché devi “crescere” così tuo figlio, sapendo che quando diventerà grande subirà un trauma (sì, un trauma), all’impatto improvviso con il mondo. Non si può raccontare ai figli che tutti sono tuoi amici, che il mondo è solo rose e fiori e che durante la tua vita non sarai mai in difficoltà. Si danneggia un ragazzo.

Quello che vorrei è un mondo più libero, un mondo che tiene più conto dei bambini e dei ragazzi, magari eleggendo un sindaco dei minorenni, un presidente del consiglio dei ragazzi… Perché a differenza di voi adulti, non credo che i ragazzi siano capaci di far caos come i “grandi”, corrompendo e tramando alle spalle degli altri.

Guglielmo NicoliniDirettore Stampa

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La rubrica di Genova Di Emanuele Agosti

FGC, bilancio in positivo, 134 mila passeggeri dalla riapertura

Torniamo a parlare di FGC (Ferrovia Genova Casella) su queste pagine, ne abbiamo già parlato in numerosi scorsi giornalini. Aveva riaperto il 21 maggio 2016, dopo anni

e anni di chiusura per lavori e un investimento in questo lungo lasso di tempo da parte della Regione per AMT (Azienda Mobilità e Trasporti di Genova) che gestisce la linea di 2 milioni di Euro all’anno.

Nei 12 mesi successivi alla riapertura la ferrovia ha registrato 134 mila passeggeri. Dopo aver ricevuto questi dati il programma Italia-Francia marittimo ha deciso di investire sulla

FGC per la sua valorizzazione.

Lo scorso anno, tra fine maggio e settembre, i passeggeri sono stati 63mila, di cui 19mila solo nel primo mesi di apertura. L'assessore regionale ai Trasporti e al Turismo Gianni Berrino aggiunge a questi dati: “(…) La ferrovia di Casella è molto apprezzata dai turisti, nostrani e non, come dimostrato dai 4 mila passeggeri delle

Cari lettori, immaginiamo che avrete notato che nella scorsa rubrica di Genova gli articoli erano gli stessi di quelli dell’ed.59. Infatti a causa di un errore nell’impaginazione da parte del Direttore sono stati messi nel Giornalino n°61 gli articoli del n°59. In questa rubrica troverete oltre ai normali articoli quelli che sarebbero dovuti uscire nello scorso giornalino.

Ci scusiamo per il disagio

L’autore della Rubrica, il Direttore e tutta la Redazione

Buona Lettura!

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corse speciali, effettuate nel primo anno di attività". Inoltre augura alla ferrovia di registrare altrettanti passeggeri come l’anno scorso nel periodo del 2 giugno.

Nuovo Lido diventa Lido di Genova

Lo scorso 31 maggio il Nuovo Lido è diventato Lido di Genova. Il lido è stato acquistato da una cordata di imprenditori che ha investito 400 mila € nel Lido, evitando così la sua definitiva chiusura con l’obbiettivo di rilanciarlo.

Lo stabilimento balneare più grande d’Europa (fondato nel 1908) ha riaperto il primo giugno dopo gli essenziali interventi che hanno già consumato tutti i 400 mila Euro

Dello stabilimento si sa ancora molto poco, come della nuova gestione.

Partirà da Genova l’iniziativa italiana di Greenpeace sulla plastica nel Mediterraneo

Partirà da Genova la tappa italiana dell’iniziativa di Greenpeace “Meno plastica, più Mediterraneo”. Noi avevamo già parlato con la rubrica nella rubrica Approfondiamo delle plastiche e microplastiche nei mari nel giornalino 56 con l’esempio di Sea Shepherd, che ricordiamo è stata fondata dallo stesso capitano che precedentemente ha fondato Greenpeace.

In Europa Meridionale con questa iniziativa Greenpeace intende fare ricerca e sensibilizzare su questo importante argomento. Il “tour” è stato organizzato da Greenpeace in collaborazione con l’Istituto di Scienze Marine del CNR (Centro Nazionale di Ricerca) di Genova, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e l’Università Politecnica delle Marche.

Questo “tour” verrà svolto sulla nave Rainbow Warrior di Greenpeace.

L’obiettivo e’ raccogliere dati e testimonianze dirette sull’inquinamento da plastica che affligge i mari italiani, e per informare l’opinione pubblica su questo grave problema. Il via ufficiale al tour italiano sarà dato a Genova, venerdì 23 giugno a bordo della stessa Rainbow Warrior da Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia.

All’evento qui a Genova interverranno Serena Maso, responsabile campagna Mare di Greenpeace Italia, Marco Faimali, responsabile della sede di Genova dell’Istituto di

Foto di Ansa

Immagine scelta per l’iniziativa

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scienze marine del Cnr (Ismar-Cnr), Francesca Garaventa, ricercatrice dell’Istituto di scienze marine del Cnr (Ismar-Cnr), Christophe Brunet, ricercatore della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e la Prof.ssa Stefania Gorbi, del Disva Universita’ Politecnica delle Marche.

Secondo dati diffusi da Greenpeace, nel Mediterraneo circa il 96% dei rifiuti galleggianti e’ composto da plastica. Un problema che purtroppo non interessa solo la superficie del Mare Nostrum, dato che rifiuti in plastica sono stati ritrovati anche a piu’ di 3 chilometri di profondita’. I livelli di accumulo di questo materiale nel Mediterraneo sono comparabili a quelli delle “zuppe di plastica” delle aree tropicali.

Liguria, non solo le bandiere blu ora anche vele con la nuova edizione della Guida Blu

La Guida Blu 2017 ha incluso nella sua guida sul mare più bello la Liguria nella classifica delle regioni. La guida è stilata da Legambiente e Touring Club Italiano.

Quest’anno le due associazione hanno deciso di rinnovare la guida: non vengono più assegnate le 5 vele ai singoli comuni ma a comprensori turistici scelti con i tradizionali criteri usati dalle due associazioni nel fare la guida, e all’interno dei comprensori turistici è possibile scoprire i comuni che ne fanno parte con le valutazioni di ognuno.

Nell’edizione del 2017 sono 21 i comprensori che hanno ricevuto le 5 vele di cui 15 comprensori marini e 6 lacustre.

In Liguria con 5 vele troviamo le Cinque Terre con il quattordicesimo posto nella classifica. Nella stessa classifica troviamo al primo posto il litorale di Chia, in Sardegna, seguito al secondo posto dalla Maremma Toscana e al terzo dalla Baronia di Posada e dal Parco

Naturale di Tepilora, sempre in Sardegna, in provincia di Nuoro. Sempre in Liguria, 4 vele a Portovenere e 3 a Tigullio e Golfo Paradiso, 2 vele alla Riviera delle Palme, alla Riviera dei Fiori e a Montemarcello.

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Palazzo Reale di via Balbi, 14° su 400 musei italiani

Il Ministero dei Beni Culturali ha stilato una classifica dei musei italiani secondo la loro reputazione, ovvero secondo bellezza e esposizione delle opere, allestimento, servizi di informazione, accoglienza, pulizia, cortesia degli addetti, persino comfort dei servizi, bagni, e molto altro ancora. I dati sono stati raccolti da recensioni e giudizi dei turisti anche su internet.

In questa classifica a punti Palazzo Reale di via Balbi occupa il 14esimo posto su quattrocento musei

italiani valutati.

Genova verso il ballottaggio: sorpresa Bucci nel primo turno

Le elezioni per il nuovo sindaco di Genova stanno ormai arrivando alla loro fase finale. Dopo il primo turno della scorsa domenica, che ha visto il candidato del centrodestra Marco Bucci imporsi al 38% sul democratico Gianni Crivello (33%), i due candidati continuano la propria campagna elettorale per il ballottaggio.

Favorito per la presidenza di Palazzo Tursi sembra proprio Bucci: dopo aver conquistato ben cinque punti di vantaggio sullo sfidante, potrebbe contare anche sul voto della maggior parte degli elettori del Movimento 5 Stelle, grande sconfitto del primo turno (19%). I vertici grillini non hanno ancora comunicato le linee guida per il voto di domenica prossima, ma da alcune dichiarazioni si può capire che opteranno per indirizzare i voti verso Marco Bucci.

Un risultato inaspettato quello di Bucci, che tenta di strappare alla sinistra una città simbolo, che negli ultimi anni ha visto trionfare sempre senza nessun problema i candidati del Partito Democratico o di SEL.

D’altronde, le prime difficoltà per il Pd si erano viste alle elezioni regionali, quando il leghista Toti era riuscito a spuntarla su un centrosinistra diviso tra la maggioranza (Paita, che aveva raccolto il 27%) e minoranza (Pastorino, 9%).

Vedremo solo domenica chi riuscirà a spuntarla. GUGLIELMO NICOLINI.

Foto di domuspuri.it

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NOTIZIE GENOVA FLASH

Per accedere alle 5 terre sarà necessaria un app

Domenica 18 giugno oltre all’allerta caldo c’è stata l’allerta incendi

BUONA ESTATE DALLA RUBRICA DI GENOVA A TUTTI I LETTORI

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Speciale: Critica Film di Guglielmo Nicolini

Tristezza e riflessione: uno dei migliori film drammatici per ragazzi

Dall’aspettativa che avevo sono stato smosso. Un Ponte per Terabithia è davvero uno dei film fantastici/drammatici per ragazzi migliori. Riesce ad unire una storia davvero coinvolgente ad un dramma immenso, facendoti ora ridere, ora piangere. Trama: Jesse è un ragazzino di dodici anni, con la passione per il disegno. Ha quattro sorelle, che litigano sempre tra di loro. I genitori di Jesse sono in difficoltà economica, e questo fa che Jesse sia sempre preoccupato per loro e demoralizzato. Jesse non ha amici, ma un giorno nella sua scuola arriva Leslie, una ragazzina molto simpatica e con una fervida immaginazione. Conoscendosi meglio, i due diventano grandi amici e creano un mondo magico (Terabithia) al di là di un fiumiciattolo nel bosco vicino alle loro due case. Lì creano un mondo fantastico, dove ci sono troll cattivi e il Signore del Male da sconfiggere. Un giorno, però, la professoressa di Jesse lo porta ad un museo in città. Lui dubita sul portare anche Leslie, e alla fine parte solo con la prof. Al suo ritorno, però, apprende che Leslie è morta nel fiumiciattolo, perché la corda con il quale lo passavano ed entravano in Terabithia si è spezzata e lei è morta annegata nella corrente veloce. In un primo momento Jesse attraversa un periodo di depressione. Si sente in colpa perché non ha portato Leslie al museo con lui, quella mattina. Ma dopo, ripreso, decide di costruire un ponte su quel fiume, ed incoronare la sua sorellina, Maybelle, regina di Terabithia. Commento: Un film davvero emozionante, forse eccessivamente triste per il suo genere, in quanto una fine così improvvisa della protagonista ti pesa un po’. Gli effetti speciali sono buoni ma non eccessivi come in altri film fantastici. Il rapporto tra i due ragazzi e l’immaginazione è sul confine tra inventato e vero, come in alcuni fumetti d’autore come Calvin and Hobbes. Tutto sommato un film consigliato, sia per ragazzi sia per adulti rimasti un po’ bambini dentro.

Un ponte per Terabithia - USA 2007 - 96 min. Drammatico, fantasticoRegia: Gábor CuspóPersonaggi principali: Jesse Aarons (John Hutcherson), Leslie Burke (Annasophia Robb), Maybelle Aarons (Bailee Madison). Lingua originale: inglese, doppiato in italiano

Voto totale: 8 su 10

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Solaris - Difficile ma profondoUno dei film più lunghi e difficili che io abbia mai visto, ma anche uno dei più profondi, forse. Una pellicola di fantascienza che accarezza però la filosofia. Trama (in breve): da anni (in un futuro imprecisato) il governo russo studia il pianeta Solaris, ricoperto di un oceano gelatinoso che sembra influire sul comportamento degli abitanti della base spaziale che lo studia. Kris Kelvin, psicologo, viene inviato sulla stazione spaziale per studiare il comportamento dei tre astronauti/scienziati che ci vivono (Snaut, Sartorius, Gibarian). Appena arrivato apprende che Gibarian si è suicidato e Snaut e Sartorius sono in una fase di agitazione continua. Si scopre in seguito che l’oceano di Solaris “resuscita” personaggi morti che hanno perso gli abitanti della stazione. Infatti Kris subisce questo fatto con l’apparizione di Hari, sua moglie defunta. Kris entra in crisi: sa che sua moglie è solo un’apparizione ma non vuole comunque perderla. Gli altri due scienziati propongono di trasmettere l’encefalogramma di un umano sveglio a Solaris, pensando che voglia interagire con loro inviando i propri “ospiti”. Presa dall’angoscia, la ragazza tenta il suicidio ingoiando ossigeno liquido, ma non ci riesce. La stessa Hari diventa sempre più umana. La moglie di Kris quindi se ne va, scusandosi con lui tramite un bigliettino. Quando gli scienziati trasmettono l’encefalogramma di Kris a Solaris torna tutto alla normalità, ma sulla superficie di Solaris si formano delle isole dall’aspetto terrestre, con alberi e fiumi come sulla Terra. L’ultima scena vede Kris nella casa di suo padre ma, togliendo lo zoom, si scopre che è su una delle isole dello spumeggiante oceano di Solaris. Commento: un film non per tutti. Io stesso ho dovuto fare degli stacchi più o meno lunghi, perdendomi alcune parti di film. Significato profondo e non facile da capire, e una durata che sfiora le tre ore (nella versione integrale). Consiglio la visione per le persone disposte a stare tutta una serata, concentrati, a guardare un film non banale. Siamo comunque sui livelli di 2001: Odissea nello Spazio. Infatti questo è stato “etichettato” come il sopracitato russo (impronta simile ma storia completamente diversa).

Solaris - URSS 1972 - 167 min. FantascienzaRegia: Andrej TarkovskijPersonaggi Principali: Kris Kelvin (Donatas Banionis), Hari (Natal’ja Bondarčuk), Dott. Snaut (Jüri Järvet), Dottor Sartorius (Anatolij Solonicyn), Dottor Gibarian (Sos Sargsyan), Henri Berton (Vladislav Dvoržeckij). Lingua originale: russo, doppiato in italiano eccetto scene tagliate nella versione italiana (russo sottotitolato in italiano).

Voto totale: 7 su 10

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Giornalino Curiosità Fermato senza casco, offre 50 euro ai carabinieri ________________ Guglielmo Nicolini

BARLETTA. Un episodio singolare è quello accaduto a Barletta nei giorni scorsi. Un cinquantenne del posto è stato fermato per non avere il casco mentre guidava il motorino.

L’uomo, che non voleva essere multato, ha proposto agli agenti di risolvere lì la cosa. Detto questo ha tirato fuori una banconota da cinquanta euro e l’ha offerta ai carabinieri per “far finta che non fosse successo niente”.

Fortunatamente, il tentativo non è andato in porto e il barlettano è stato arrestato dai due agenti. In questo momento è agli arresti domiciliari, accusato di guida senza casco, mancata revisione del veicolo e tentata corruzione di pubblico ufficiale.

Questo episodio ripercorre un po’ quella che è, a volte, la situazione in Italia. In questo caso sono stati bravi i pubblici ufficiali a non cedere alla tentazione di intascare 50 euro. Forse è per questo che fa notizia? Molto probabilmente sì, anche perché non si sa con precisione quanti episodi del genere vanno a favore del corruttore.

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Speciale Sport Donnarumma non rinnova: rifiuta 5 milioni all’anno e punta al Real Madrid ________________ Guglielmo Nicolini

MILANO. I tifosi che lo hanno amato ora lo odiano, i fans che lo avevano incoraggiato anche nei momenti più difficili ora sono sbalorditi. Gianluigi Donnarumma, primo portiere del Milan, solo diciottenne e destinato a diventarne una stella come, tra i tanti, Maldini e Kakà, ha rifiutato un contratto d’oro, anzi, di diamante che gli offriva ben 5 milioni di euro l’anno. Il suo agente, Mino Raiola, ha dato il colpo finale: Gigio (come lo chiamavano i milanisti) non rinnoverà il contratto. L’anno prossimo, dunque, se ne andrà svincolato.

Donnarumma, milanista dalla nascita, cresciuto nelle giovanili del Milan e debuttato solo sedicenne, era fino a pochi giorni fa il preferito dei tifosi, non solo rossoneri. Poi la decisione: rifiutare un contratto da 5 milioni di euro l’anno. Ma cosa lo ha spinto a lasciare così il Milan, la sua squadra, e a farsi odiare dai fans che lo vedevano come un idolo assoluto? La tesi del contratto sta poco in piedi: un diciottenne, che fino ad ora ha giocato tra i professionisti per due stagioni soltanto, non può rifiutare un’offerta così. La colpa di tutto ciò è in parte attribuibile a Raiola, che ha convinto il giocatore a rifiutare. Potrebbe anche essere, però, che Gigio non punti, al contrario di ciò che ha sempre detto, a essere la prossima stella del Milan, ma voglia giocare in un top club, una di quelle squadre stellari come il Real Madrid (che già aveva mostrato interesse) o, come è altrettanto probabile, la Juventus. Non che questa sia una colpa, per carità, ma trovo ipocrita il cambiamento di pensiero di Donnarumma, da un giorno all’altro, dopo aver peraltro baciato la maglia del Milan e dichiarato amore eterno per quella squadra. Poteva anche diventare capitano, Gigio. Nel contratto era compreso anche questo. La fascia di capitano che ha sempre sognato, sin da bambino, poteva essere sua. Il sogno di una vita, rifiutato. Ha preferito andare tra i big, rinunciando all’immagine di un nuovo Totti, un nuovo Buffon, giocatori che sono rimasti alla squadra che amavano nonostante le difficoltà, che anche quando hanno ricevuto offerte dai club più forti del mondo hanno rifiutato. Come ho letto, su una lettera a Donnarumma da parte di un tifoso del Milan, al ritiro di Totti si è commosso un paese intero, non solo il popolo romanista. Eppure Totti non ha vinto molto, con la Roma. Ma è una stella per questo, per quello che ha scelto. Invece, all’addio al calcio di giocatori fortissimi, per carità, ma mai fedeli ad una maglia, chi si commuoverà? Chi piangerà? Potrà dire, questo giocatore, di essere stato l’idolo, il vero idolo di qualcuno? No. Gigio, da sampdoriano, hai perso la migliore occasione della tua vita. Ormai è impossibile tornare indietro.

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Questo era l’ultimo numero della stagione del nostro giornalino. Quest’anno abbiamo raggiunto diversi traguardi, tra cui i cinquanta numeri e i cento abbonati. Grazie per il supporto e buone vacanze! - La redazione

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La Redazione Guglielmo Nicolini - Direttore stampa Emanuele Agosti - Direttore Sito/Mail Lorenzo Menichini - Redattore Riccardo Sensoli - Redattore Nicola Fiamma - Redattore Francesco Ghezzi - Redattore Nicola Bortolameazzi - Redattore Federico Gatti - Redattore Occasionale