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DIRITTO AMMINISTRATIVO DIRITTO FINANZIARIO DIRITTO TRIBUTARIO DIRITTO PENALE DIRITTO CIVILE DIRITTO ECCLESIASTICO DIRITTO COMUNITARIO DIRITTO AGRARIO DIRITTO BANCARIO DIRITTO INDUSTRIALE DIRITTO INTERNAZIONALE DIRITTO AMMINISTRATIVO DIRITTO FINANZIARIO DIRITTO TRIBUTARIO DIRITTO PENALE DIRITTO CIVILE DIRITTO ECCLESIASTICO DIRITTO COMUNITARIO DIRITTO AGRARIO DIRITTO BANCARIO DIRITTO INDUSTRIALE DIRITTO INTERNAZIONALE EDIZIONI & CONSULTING SRL n anno fa era solamente un cantie- re di idee oggi, grazie all’interesse e alla determinazione che questa pro- blematica ha suscitato negli animi e nelle menti è divenuta una realtà che sta coin- volgendo davvero una larga fascia di citta- dini e che sta arricchendo di idee e nuove altre iniziative i fautori del progetto dal PROGETTO “EDUCHIAMO I GIOVANI ALLA LEGALITÀ” UNA BATTAGLIA SENZA VIOLENZA Bitonto educa i giovani alla legalità INTRA JUS GIUSTIZIA E LEGALITÀ PERIODICO DI INFORMAZIONE GIURIDICA Speciale U Anno I n° 1 - Aprile 2010 Italia è ampiamente interessata al fenomeno dell’immigrazione. Oggi vivono da noi circa 4 milioni di stranie- ri, di cui almeno mezzo milione clandestini. Anche in virtù della posizione geografica, siamo uno dei paesi al mondo che attrae più migranti. Un flusso vorticoso e quanto mai variopinto: i principali ceppi d’immigrati provengono da Romania, Albania, Marocco, Cina, Polo- nia, Ucraina e Filippine. Cosa ne pensano gli italiani del fenomeno immi- grazione, e come convivono con essi? La maggioran- za degli italiani ritiene che l’immigrazione rappresen- ti un serio problema, addivenendo alla conclusione che nel nostro Paese ci siano «troppi immigrati». SEGUE IN ULTIMA PAGINA L’ BARI... città aperta In costante crescita il numero degli stranieri in Italia NASCE A BARI UNA NUOVA ASSOCIAZIONE A TUTELA DEGLI IMMIGRATI Già attiva la sezione ITALO-POLACCA nome “Educhiamo i giovani alla legalità”, dedicato alla memoria di chi ha pagato lo scotto di vivere in una società non sempre educata ai principi di legalità, il Sig. Dome- nico Primavera, travolto da due teppisti della strada ancora ignoti che viaggiavano a bordo di un motorino in controsenso. SEGUE IN TERZA PAGINA • Zostaje tworzone nowe stowarzyszenie imigrantow wlosko-polskie w Bari. • A new association for immigrants born in Bari • Une nouvelle association pour les immigrants nés à Bari. يراب يف اودلو نيرجاهملل ةديدج ةيعمج新移民協會出生在巴里

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Periodico di informazione giuridica

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DIRITTO AMMINISTRATIVO DIRITTO FINANZIARIODIRITTO TRIBUTARIO

DIRITTO PENALE

DIRITTO CIVILE

DIRITTO ECCLESIASTICODIRITTO COMUNITARIO

DIRITTO AGRARIO

DIRITTO BANCARIO

DIRITTO INDUSTRIALE

DIRITTO INTERNAZIONALE

DIRITTO AMMINISTRATIVO DIRITTO FINANZIARIODIRITTO TRIBUTARIO

DIRITTO PENALE

DIRITTO CIVILE

DIRITTO ECCLESIASTICODIRITTO COMUNITARIO

DIRITTO AGRARIO

DIRITTO BANCARIO

DIRITTO INDUSTRIALE

DIRITTO INTERNAZIONALE

EDIZIONI& CONSULTING SRL

n anno fa era solamente un cantie-re di idee oggi, grazie all’interesse e alla determinazione che questa pro-

blematica ha suscitato negli animi e nelle menti è divenuta una realtà che sta coin-volgendo davvero una larga fascia di citta-dini e che sta arricchendo di idee e nuove altre iniziative i fautori del progetto dal

PROGETTO “EDUCHIAMO I GIOVANI ALLA LEGALITÀ” UNA BATTAGLIA SENZA VIOLENZA

Bitonto educa i giovani alla legalità

INTRA JUSGIUSTIZIA E LEGALITÀPERIOdIcO dI INfORmAZIONE GIURIdIcA

Speciale

U

Anno I n° 1 - Aprile 2010

I ta l ia è ampiamente interessata a lfenomeno dell’immigrazione.Oggi vivono da noi circa 4 milioni di stranie-

ri, di cui almeno mezzo milione clandestini. Anche in virtù della posizione geografica, siamo uno dei paesi al mondo che attrae più migranti. Un flusso vorticoso e quanto mai variopinto: i principali ceppi d’immigrati provengono da Romania, Albania, Marocco, Cina, Polo-nia, Ucraina e Filippine.

Cosa ne pensano gli italiani del fenomeno immi-grazione, e come convivono con essi? La maggioran-za degli italiani ritiene che l’immigrazione rappresen-ti un serio problema, addivenendo alla conclusione che nel nostro Paese ci siano «troppi immigrati».

SEGUE IN ULTIMA PAGINA

L’BARI... città aperta

In costante crescita il numero degli stranieri in Italia

NASCE A BARI UNANUOVA ASSOCIAZIONE ATUTELA DEGLI IMMIGRATI

Già attiva la sezioneITALO-POLACCAnome “Educhiamo i giovani alla legalità”,

dedicato alla memoria di chi ha pagato lo scotto di vivere in una società non sempre educata ai principi di legalità, il Sig. Dome-nico Primavera, travolto da due teppisti della strada ancora ignoti che viaggiavano a bordo di un motorino in controsenso.

SEGUE IN TERZA PAGINA

• Zostaje tworzone nowe stowarzyszenie imigrantow wlosko-polskie w Bari.• A new association for immigrants born in Bari• Une nouvelle association pour lesimmigrants nés à Bari.

يراب يف اودلو نيرجاهملل ةديدج ةيعمج

新移民協會出生在巴里

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Speciale Intra JusGIUSTIZIA E LEGALITà

Anno I n° 1 - Aprile [email protected]

l progetto “ Educhiamo i giovani alla lega-lità “ ha previsto, nella prima fase, una inda-gine che consentisse di conoscere l’impor-

tanza dei valori di giustizia e di legalità per i giovani studenti; lo strumento utilizzato è stato quello del questionario, distribuito nella scorsa primavera in tutte le classi IV degli isti-tuti superiori del comune di Bitonto.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla disponibilità dei dirigenti scolastici che han-no permesso la distribuzione dei questionari (rigorosamente anonimi e scevri da qualunque valutazione) nelle classi durante le ore di lezio-ne, consentendone in tal modo la compilazio-ne a tutti gli studenti.

“La risposta dei ragazzi a questa iniziati-va è stata molto positiva ” ha commentato la dott.ssa Giovanna Senese della Giuriservice & Consulting che ha organizzato la distribu-zione dei questionari nelle scuole “ Gli studenti hanno dimostrato un reale interessamento al progetto presentato e collaborato in modo dav-vero encomiabile “.

“La presentazione del progetto” prosegue Michele Naglieri, coordinatore del settore le-galità e sicurezza dell’Associazione Più Valore Onlus “ spesso ha rappresentato uno spunto per discussioni che, partendo dal tema della legali-tà e della giustizia, si estendevano a problema-tiche comuni”.

“Di legalità se ne parla nei contesti scola-

archeggiamo in seconda fila, in auto utilizziamo il cellulare anche quando siamo alla guida, non rispettiamo le

precedenze quando siamo in fila ad uno sportello, chiediamo e concediamo favori calpestando con noncuranza i diritti altrui, non ci curiamo di sporcare l’ambiente con mozziconi di sigarette o carte di merendi-ne, a volte ci capita di assentarci dal lavoro anche se non siamo realmente ammalati, se ne abbiamo la possibilità evadiamo vo-lentieri le tasse.

Questo è il nostro carattere, noi italiani siamo un po’ fatti così: siamo individualisti, un po’ anarchici, capaci di grandi ed isolati gesti eroici, a volte estremamente altruisti ma più spesso autori di comportamenti meschini e immorali.

Nonostante tutto siamo disgustati dai numerosi scandali e malefatte della classe politica, che appare arroccata sui propri privilegi ed incurante degli interessi e dei bisogni della collettività e ancor più ci scon-volgono i continui episodi di cronaca nera che raccontano storie di cruda ed ingiusti-ficabile violenza. Tutto ciò ci rende sempre più insofferenti verso l’ingiustizia diffusa e porta a reclamare un cambiamento, soprat-tutto culturale e comportamentale, il più possibile netto e rapido.

Un ruolo di primo piano spetta alla scuola: una cultura della legalità si sviluppa anzitutto attraverso l’educazione, ed è pro-prio la scuola che deve assumersi il compito prioritario di formare cittadini consapevo-li, sviluppando il senso civico dei giovani, e facendo loro comprendere come solo il rispetto delle regole permette di eserci-tare la libertà individuale e che soltanto il rispetto della cosa pubblica e dell’interes-se generale possono garantirci un’elevata qualità di vita.

Cruciale diventa inoltre l’intervento congiunto della famiglia e delle istituzioni che devono provvedere insieme a creare un momento realmente educativo e formativo della personalità del giovane.

Il perseguimento di una maggiore lega-lità e di un maggiore rispetto delle regole è un compito arduo che richiede nel nostro Paese una vera e propria mutazione cultu-rale che possa condurre ad uno sviluppo di una cittadinanza più matura, consapevole e partecipativa, un risultato che si può otte-nere solo creando una rete di sinergia fra tutte le istituzioni.

La redazione

IL cONTRIBUTOdEGLI STUdENTI

stici, se ne discute” spiega la dott.ssa Chiara Cuoccio che ha curato la somministrazione del questionario nelle classi e collaborato alla elaborazione dei risultati, “tuttavia le modalità di trattazione delle tematiche non sembra siano le preferite dai ragazzi, i quali hanno fatto emer-gere un desiderio di maggior contatto con le isti-tuzioni e gli operatori del settore, attraverso una partecipazione più attiva al senso di legalità come stile di vita piuttosto che come una mera conoscenza trasmessa didatticamente”.

“Nelle risposte fornite” , aggiunge la dott.ssa Maria Antonietta Fioriello Psicologa e Psicoterapeuta del consultorio familiare di Bitonto “si riscopre un forte richiamo da parte dei giovani al ruolo della famiglia e delle figure genitoriali, significative queste nel processo di acquisizione delle regole e, più in generale, di una coscenza morale”.

Nel corso di una tavola rotonda pubblica, che si terrà nella sede del Comune bitontino il 27 aprile, psicologi e sociologi discuteranno ed analizzeranno i risultati.

All’evento parteciperanno, fra gli altri, la Dott.ssa Rosa Anna De Palo, Presidente del Tribunale dei Minori di Bari, la Prof.ssa Ros-sella Diana, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Puglia ed autrice di testi su questa tematica, il Dott. Angelo Morea, Sociologo ed il Dott. Arturo Rutigliano, Commissario P.S. di Bitonto.

La redazione

La consegna dei questionari con gli avvocati di Giuristudio

c’È ANcORASPAZIO PER LAL E G A L I TÀ ?

Legalità…. Un concetto che appare vago, non ben definito, ma soprattutto lontano dalla quotidiani-tà della vita reale.

P

I

Hanno dimostrato un interessamento davvero encomiabile

Sul sito web:www.giuriservice.com sarà

presto disponibile un video che illustra ampiamente l’iniziativae raccoglie le interviste degli organizzatori e i commenti

rilasciati dai residenti.

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Speciale Intra JusGIUSTIZIA E LEGALITà

[email protected] I n° 1 - Aprile 2010

IL PROGETTO LEGALITÀSVOLTO A BITONTO

l progetto “Educhiamo i giovani alla le-galità”, ha permesso di descrivere come i giovani percepiscono e vivono il valore

della legalità e al tempo stesso permetten-do di comprendere cosa impedisca o limiti l’effettiva diffusione ed interiorizzazione di una reale cultura alla legalità.

La comunicazione e diffusione delle ana-lisi e delle riflessioni rivenienti dall’elaborazio-ne dei dati conclude la fase conoscitiva del progetto, ponendo le basi per il secondo step dello stesso, attraverso una ampia con-divisione, in una logica di rete, in grado di suggerire e poi di concretizzare i più efficaci interventi informativi ed educativi.

mOdALITÀ OPERATIVE• Disponibilità Dirigenti Scolastici• Collaborazione docenti• Elaborazione strumento di monitoraggio

del fenomeno (questionario)• Somministrazione questionario• Raccolta e analisi dati• Elaborazione risultati• Restituzione

cAmPIONEÈ costituito da 437 studenti, di cui 245 M e192 F, che hanno in media tra i 17 e i 18anni, frequentanti la 4ª classe degli Istitutidelle Scuole Medie Superiori della città diBitonto.

STRUmENTO QUESTIONARIO• Anonimo• Somministrazione collettiva (per classe)• Compilazione individuale• A-valutativo

STRUTTURA QUESTIONARIO• Sezione A (sesso, anno di nascita, status,

persone con cui vivono..., mantenendol’anonimato)

• Sezione B (come trascorre il tempo libero,interessi, appartenenza a gruppi, preferenzaper attività quotidiane...)

• Sezione C (approfondimento tema legalità,definizione, eventuali comportamenticontemplati, formatori tema, strutturecoinvolte, responsabilità possibili, ruoloscuola e famiglia...)

LA SEcONdA fASE dEL PROGETTONella seconda fase del Progetto diventa

fondamentale l’intervento congiunto della famiglia, della scuola, delle istituzioni e del-le associazioni di volontariato che provveda-no insieme a creare un momento realmente educativo e formativo della personalità del giovane.

OBIETTIVI A BREVE TERmINE:• Creare un accordo di programma con tutte

le Istituzioni e Associazioni di Volontariatointeressate affinchè si delinei una strategiacomune per un efficace percorso di educazionealla legalità.

A mEdIO TERmINE:• Educare ad una convivenza democratica• Interiorizzare il concetto di legalità come

accettazione di regole e norme• Diffondere le giuste conoscenze sulle

istituzioni per infondere maggiore fiducianelle stesse e nei loro rappresentanti affinchèdiventino un punto di riferimento nella vitadi ognuno.

• Favorire lo sviluppo di attività educative e di sensibilizzazione.

• Dotarsi di luoghi che possano costituirepunti di riferimento per i giovani e punti diascolto per l’intera comunità cittadina.

A LUNGO TERmINE:• Stimolare la coscienza civile e morale

affinchè si crei una reale consapevolezza del ruolo di sé stessi, che vada a plasmare i propri comportamenti all’interno direlazioni sociali con una visione quotidianadella legalità.

SOGGETTI INTERESSATI:• Giovani dai 12- 20 anni• Le famiglie• Scuole medie e superiori del territorio• Comune, attraverso i vari assessorati interessati• Le altre Istituzioni pubbliche quali la Regione,

la Provincia , le Asl• Le istituzioni religiose attraverso le parrocchie

ed Associazioni• Associazioni locali presenti nel territorio

La redazione

IUna veduta della Cattedrale di Bitonto

SEGUE DALLA PRIMA PAGINAL’idea che ha ispirato questo progetto è quel-

la di diffondere i valori del rispetto e dell’edu-cazione civica, la promozione di conoscenze, abilità, atteggiamenti e valori relativi a concetti di legge, uguaglianza, libertà e giustizia, al fine di creare uno spazio di riflessione per una condivi-sione all’interno di quelli che sono i pilastri della formazione di ogni singolo soggetto, vale a dire la famiglia in primo luogo, la scuola e la socie-tà. Tale percorso, fortemente voluto dal Sindaco Avv. Raffaele Valla e patrocinato dall’ Assesso-rato alle Politiche Giovanili di Bitonto in persona dell’Avv. Ennio Vacca, alle Politiche Sociali Avv. Damiano Somma e alla Pubblica Istruzione del comune di Bitonto Prof. Antonio Giammarelli, è stato articolato dalla Giuriservice & Consulting s.r.l., da Giuristudio–studio legale Primavera & Partners e dall’Associazione “Più Valore Onlus”.

L’iniziativa ha avuto inizio nella scorsa pri-mavera con un’indagine conoscitiva mirata a cogliere le percezioni che i giovani hanno sulla tematica, partendo dal presupposto che una comprensione realistica e contestualizza-ta di alcune tendenze diffuse tra i giovani pos-sano aiutarci ad ipotizzare interventi calibrati ed efficaci, evitando quindi la generalizzazio-ne dei luoghi comuni troppo spesso frutto di interpretazioni ed azioni talvolta distorte.

L’indagine è avvenuta tramite la distribu-zione di questionari da compilare in forma

anonima in tutte la classi IV degli Istituti pre-senti sul territorio comunale bitontino, allo scopo di mettere in luce i comportamenti e gli stili di vita dei giovani studenti compresi tra i 17-19 anni, un’età considerata critica in quanto post-adolescenziale e di inquadramen-to della personalità, dove ci si trova spesso a dover sostenere delle scelte importanti di vita e ad intraprendere le strade che delineeranno il loro futuro. Tali questionari sono stati ela-borati da psicologi e sociologi professionisti tra i quali la Dott.ssa M. Antonietta Fioriello dirigente del Consultorio della locale ASL, la Dott.ssa Chiara Cuoccio e la Dott.ssa France-sca Scoppio della cooperativa “Eughenia” che hanno rilevato dati davvero interessanti che verranno divulgati ai cittadini di Bitonto per un più ampio e diretto coinvolgimento degli stessi.

Saranno raccolti tutti i suggerimenti e le proposte di intervento e discussi in una tavola rotonda pubblica che si terrà il 27 Aprile nella Sala degli Specchi del Comune di Bitonto alla quale prenderanno parte le scuole, i genitori, le Istituzioni, Enti pubbli-ci e privati, associazioni e tutti coloro che saranno interessati.

L’auspicio è che ci sia una sinergia affin-chè, con il contributo di tutti, si possa modifi-care uno scenario che ad oggi appare preoc-cupante.

Mara Muschitiello

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Speciale Intra JusGIUSTIZIA E LEGALITà

Anno I n° 1 - Aprile [email protected]

SEGUE DALLA PRIMA PAGINAEmerge in tal senso una crescente ten-

denza, in Europa come negli Stati Uniti, a ritenere l’immigrazione un problema piut-tosto che un’opportunità. La condizione di chi è costretto ad emigrare per sopravvive-re o per rifarsi una vita non è sempre facile, molti sono i problemi a cui vanno incontro, spesso insuperabili.

Passeggiando nelle piazze delle città lo scenario è abbastanza comune: da una parte ci sono marocchini e nord africani che tentano di guadagnare qualcosa con i loro bustoni neri pieni di oggetti di varia natura; dall’altra, troviamo ondate di immigrati pro-venienti dai paesi dell’est, Albania, ex Iugo-slavia, Kosovo, polacchi e rumeni che pas-sano il loro tempo sulla piazza, spesso alle prese con nastro adesivo e oggetti di varia utilità che, con parsimonia ed accuratezza inballano, per poi inviare alle persone a loro care rimaste nei paesi d’origine.

Testimoni di una situazione di forte di-sagio, lamentano i problemi che affrontano ogni giorno, i pregiudizi razziali e i diritti minimi inviolabili come quello di ottenere un permesso di soggiorno, avere la residen-za, una casa dignitosa, un lavoro regolare, il diritto alla salute.

Non sempre però le istituzioni pubbli-che intervengono per rispondere ai bisogni di inserimento e tocca quindi alle private as-sociazioni supplire a queste negligenze.

> Sono in Italia da 6 anni “ testimonia Habdul 34 anni e padre di 4 figli originario del Marocco “ nel mio paese non puoi lavo-rare, anche perché c’è poco da fare: io stavo in campagna ed ero lontano dalla città, le fabbriche non ci sono e l’agricoltura viene praticata poco per via della siccità. I campi poi vengono lavorati ancora con le bestie, non abbiamo luce, né telefono, né acqua in casa. I servizi sono solamente nelle grandi città: in Marocco l’economia è ferma a cento anni fa”

“ Ancora oggi non posso farmi raggiunge-re dalla mia famiglia” prosegue mostrando con un velo di tristezza delle foto comparse all’improvviso dalla tasca del pantalone liso

i chiamo Agnieszka Sobiech è sono nata in Polonia dove ho vissuto fino a che mi sono laureata in Giurispru-

denza. Durante il percorso universitario ho partecipato al progetto ERASMUS-SOCRATES che mi ha dato la possibilità di realizzare una parte degli esami in Italia e cosi sono arriva-ta a Bari.

Dal primo giorno passato nel vostro Paese ho trovato grandi difficoltà di adat-tamento, non soltanto per la scarsa cono-scenza della lingua italiana ma anche per la insufficienza di adeguate strutture organiz-zate per gli stranieri.

Grazie all’aiuto di tanti amici mi sono in-tegrata nella realtà barese e ormai sono già cinque anni che vivo qui e proseguo gli studi per conseguire una seconda laurea in legge.

Vivendo nella struttura universitaria ho avuto anche la possibilità di conoscere tante persone di diverse nazionalità e con-frontarmi con loro. La maggior parte sono extracomunitari che per venire in Italia ed iscriversi all’ università hanno dovuto ne-cessariamente superare una serie di ostaco-li per ottenere il visto e per confermare la loro permanenza.

Tra i tanti problemi hanno rilevato una difficile assistenza medica, iter burocratici lun-ghi ed estenuanti ed una insufficiente presen-za di centri istituzionali di accoglienza degli stranieri.

Sospinta dalla mia personale esperien-za e dalla preparazione giuridica acquisita attraverso gli studi universitari in Polonia e in Italia, ho espresso il desiderio di crea-re una nuova associazione a tutele degli immigrati con un ben definito spazio per i cittadini polacchi che possa essere loro di ausilio e supporto durante la permanenza nel territorio italiano.

Questa iniziativa ha trovato un concreto sostegno da parte di Giuristudio, studio legale Primavera & Partners ove collabo-ro da alcuni mesi, che garantirà la consu-lenza di professionisti affermati altamente specializzati.

L’associazione avrà una finalità non soltanto di carattere culturale e giuridica: offrirà anche una varietà di servizi come la consulenza specializzata e l’intermedia-zione al collocamento lavorativo.

Gli stranieri dunque potranno avere un punto di incontro per discutere i problemi che riscontrano nella vita quotidiana.

Dott.ssa Agnieszka Sobiech

M

“ perché non c’è lavoro sufficiente e mi arran-gio come posso faticando tutto il giorno per pochi euro”.

“Dichiarare di essere un cittadino extra-comunitario comporta tanti problemi” con-fessa Adi, albanese ormai da 8 anni in Italia, cameriere presso un ristorante “ spesso e volentieri mi rivolgono ingiurie o frasi razziste, anche se non ci faccio più caso.

Pur non essendo regolarmente assunto come i miei colleghi, posso ritenermi fortunato perché quel poco che guadagno mi permette di essere autosufficiente: molti miei connazionali sono costretti a rivolgersi alle mense pubbliche e ai dormitori per sopravvivere”.

Non bisogna dimenticare che l’assisten-za di cui un immigrato potrebbe aver biso-gno riguarda anche il campo penale: spesso infatti, questi soggetti vengono denunciati per aver commesso reati legati alla quoti-dianità e a motivi di sopravvivenza. Nella maggior parte dei casi, proprio a costoro che più di ogni altro vivono nella miseria e nella povertà, non viene data la possibilità di beneficiare del patrocinio a spese dello Stato per poter sopperire alle spese legali.

Non si può certo dire che la vita per gli immigrati sia facile in Italia, andiamo sem-pre più verso una società multietnica e si avverte sempre più viva l’esigenza di trova-re un equilibrio che permetta una “cordiale” convivenza al fine di guardare l’integrazione non più come un fenomeno di rigetto ma di sviluppo comune.

La redazione

L’ASSOcIAZIONEITALO-POLACCA

Bari soon a new association for the protection of immigrants who can be of help during their stay in the Italian territory, with the help of attorneys Giuristudio, Spring & Partners law firm. Foreigners may have a point of meeting to discuss the problems of everyday life and helps you to overcome them.For information tel. 0805228800

Bari bientôt une nouvelle association pour la protection des immigrants qui peuvent être utiles au cours de leur séjour sur le territoire italien, avec l'aide des avocats Giuristudio, Printemps & Partners cabinet d'avocats. Les étrangers peu-vent avoir un point de rencontre pour discuter des problèmes de la vie quotidienne et vous aide à les surmonter.Pour informations tél. 0805228800

نم ةدعاسمب كلذو ، ةيلاطيإلا يضارألا يف مهدوجو لالخ ةدعاسم نم نكمي نيذلا نيرجاهملا ةيامحل ةديدج ةيعمج ابيرق يراب

.ةاماحملل هاكرشو عيبر ، Giuristudio نيماحملا

.اهيلع بلغتلا ىلع كدعاسيو ةيمويلا ةايحلا لكاشم ةشقانمل عامتجالا نم ةطقنلا هذه يف قح بناجألل نكميو

0805228800 .فتاهلا تامولعم ىلع لوصحلل

巴里很快一個新的協會為保護移民誰可以幫助他們在港期間在意大利境內,對律師的幫助

Giuristudio,彈簧及合夥律師事務所。

外國人可能有一點的會議,討論問題的日常生活,並幫助您克服它們。

有關信息電話。 0805228800

W Barii bedzie tworzone nowe stowarzyszenie w obronie praw imigrantow, w ktorym znaczace miejsce bedzie poswie-cone obywatelom polskim ,zapewniajac im ochrone podczas ich pobytu na terytorium wloskim. Ta inicjatywa znalazla wielkie uznanie i pomoc ze strony kancelari prawniczej Primavera Partners ktora zapewni im konsulencje potwier-zonych specjalistow na wysokim poziomie. Stowarzyszenie bedzie mialo na celu nie tylko dzialalnosc o charakterze kulturalnym czy prawniczym ale rowniez zapewni uslugi o bezstronnym zakresie jak wyspecjalizowana konsulencja i posrenictwo w znalezieniu pracy . Obcokrajowcy beda mieli w koncu miejsce do spotkan by dyskutowac problemy , ktore spotykaja w codziennej rzeczywistosci.

Uno dei tanti immigrati extracomunitari