Intra Landoj Rivista di Culture N.1

24
Intra Landoj, 2012 anno I, Mese XI, n° 1 SPECIALE MOSTRA : Intra Landoj, Trama tra Terre”, MOSTRA CONTEMPORANEA Lecce 01-15 NOVEMBRE 2012 Anticipazioni: -il Cabochon di Daniela -l’Oriente di Luca -il viaggio verso l’immortalità di Salvo

description

Intra Landoj Rivista di Culture nel numero Uno: Speciale Prima Collettiva "Intra LAndoj, Trama tra Terre". Gli Espositori, le loro opere, i propri pensieri che condividono a Lecce un'esperienza unica e controtendenza...

Transcript of Intra Landoj Rivista di Culture N.1

Page 1: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

Intr

a La

nd

oj,

20

12

an

no

I, M

ese

XI,

1

SPECIALE MOSTRA :

“Intra Landoj, Trama tra Terre”,

MOSTRA CONTEMPORANEA

Lecce 01-15 NOVEMBRE 2012

Anticipazioni: -il Cabochon di Daniela -l’Oriente di Luca -il viaggio verso l’immortalità di Salvo

Page 2: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

Intra Landoj Rivista (digitale ma non troppo) di Culture 2012, Anno I, Novembre, N. Uno. Immagine di copertina: Salvo Pistone Nascone. Logo: Cecilia Ferlito Direzione: Ferlito Cecilia, Lai Lucio. Contatti: www.intralandoj.jimdo.com www.facebook.com/luciolaihomegallery www.facebook.com/pizia.ridens [email protected] [email protected]

Page 3: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

Presentazione della prima collettiva Dinamiche di un progetto

-Cecilia Ferlito e Lucio Lai-

“Intra Landoj”, in collaborazione con l’Associazione Culturale Menticalde, è lieta di presentare la prima Installazione Collettiva di Arte e Fotografia

“Intra Landoj, Trama tra Terre”.

Intra Landoj, dall’Esperanto “Tra le Terre”, ovvero Mediterraneo, è una Fucina di arti, pensiero e ricerca partorita da un progetto di Lucio Lai che ha trovato fertile collaborazione in Cecilia Ferlito. Quando indicare la provenienza “provinciale” di un autore, autrice, artista etc. risulta talvolta superfluo, adesso caratterizzare i nomi con tale indicazione, diviene fondamentale perché di questo si tratta: il rapporto che l’individuo ha con la propria terra. Intra Landoj parte da lontano. La ricerca personale sulla percezione delle Isole, piccole o grandi, ma comunque a lui vicine, da parte di Lai, approda ben presto nella certezza di emulare il concetto di Mediterraneo: incontro, scambio, contaminazione, ricchezza.

Page 4: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

Nasce dunque un laboratorio che identifica la tana nella Rivista di Culture, digitale, ma non troppo… Presentandosi, Intra Landoj, nel numero Zero, non si perde troppo in celebrazioni ma lancia subito alcuni dardi, fregiandosi della presenza di chi ci ha creduto e ha partecipato attivamente. Il numero 1 sarà incentrato sulla Mostra che Essa stessa ha promosso in collaborazione con l’associazione culturale leccese Menticalde, che da anni opera nel settore, promuovendo l’incontro tra arte e uomo. La Prima Collettiva di arte contemporanea “Intra Landoj, Trama tra Terre”, curata da Cecilia Ferlito e Lucio Lai, questo si prefigge: l’incontro ed il dialogo tra le isole di uno stesso mare, tra terre diverse accomunate dal loro punto di unione e dispersione, dal loro punto di forza: il Mediterraneo. A questo punto, autori provenienti dalla penisola italica e da alcune delle sue isole, danno appuntamento fra le pietre leccesi di Menticalde Gallery, in Viale Otranto 71, Giovedì 1 Novembre alle

ore 19, dove sarà presentato e illustrato al pubblico il progetto Intra Landoj.

Page 5: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

Gli Autori

La Collettiva Installazione, spesso sospesa e volta a reinterpretare lo spazio espositivo, ospita le opere del salentino Simone Martina, dei siciliani Ivana Fede, Cecilia Ferlito e Salvo Pistone Nascone, degli elbani Anna Marconi, Lucio Lai, Francesco Pinotti e Francesco Russo, del fiorentino Luca Bellucci, della romagnola Alda Gazzoni e della veneta Monica Gazzetto, isolani e non, che offriranno l’interpretazione e la reinterpretazione del concetto di isola, non solo terra circondata dal mare, non solo terra che abbraccia il mare, ma anche l’isola suono, l’isola voce, l’isola corpo, l’isola memoria, l’isola mente… l’isola percepita.

Dalla Redazione… Foto di Lucio Lai

Page 6: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

“Intra Landoj, Trama tra Terre”

Luca Bellucci: toscano di Firenze, ma non dategli del fiorentino, è cresciuto nel Mugello, grande viaggiatore proiettato verso l’Oriente e le sue pratiche , è audace fotografo del riflesso e della vita oltre la sua stessa dimensione, si diletta - per lavoro - con la cucina,nei Paesi Bassi, dove vive.

L’eleganza della povertà - vita in simbiosi con l'acqua

Page 7: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

“Intra Landoj, Trama tra Terre”

Salvo Pistone Nascone , che ci ha gentilmente omaggiato di un suo scatto per l’immagine della locandina della mostra e che abbiamo utilizzato in copertina, si racconta in Terza:

«quasi vicino al quarto di secolo,è un siciliano (Doc dell'entroterra) che il più delle volte non vuole esserlo (considerando la sua terra bella, avvolgente ma retta da pseudo-politicanti e scimmie locali incapaci di metterne a nudo le vere potenzialità e le vere qualità). Si avvicina alla fotografia per caso, grazie ad un amico. Scopre lentamente il mondo dell‘analogico e del rullino, gli piace la parola “diaframma”, impazzisce per le Nikon e per la fotografia sociale. Molto spesso si trova a dovere fare i conti con la "non ispirazione“.

Vita cittadina quotidiana : la mobilità dell’immobilità, in una città d’Italia, un giorno qualunque di primavera

Page 8: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

Ultimamente, cerca di darsi allo "Still life" con pochi ma appaganti risultati. Odia Photoshop e i grafici che si spacciano fotografi non riuscendo a capire cos'è veramente la fotografia, oltre a fiori, piante e via discorrendo (altro difetto del soggetto: presuntuoso in certe cose). Odia l'ingiustizia e la guerra nel mondo, la fame e i G8. Ama i libri, il tabacco, la sua donna e i suoi amici e qualche birretta tanto per sentirsi molto più giovane del solito. Ricordatelo così.

All'ultimo respiro.»

Page 9: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

“Intra Landoj, Trama tra Terre”

Francesco Russo : con “ La continua ricerca dell’Isola” così si racconta:

Capoliverese più o meno acquisito ci dice… «Amo la musica, l'arte in genere e la fotografia in tutti i suoi aspetti. Amo la tranquillità per quanto sia difficile trovarla e sono alla continua ricerca di qualcosa. Nei miei viaggi voglio sempre vivere il posto in cui vado per assorbirne la storia. Non c'è molto da sapere su di me; posso esser solo "un camaleonte in un oceano di illusioni allo specchio”… Era il lontano '98 quando scrissi la mia prima "poesia" e finiva con questo verso…»

C'era un tempo in cui in silenzio giocavo

Page 10: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

«quella foto mi faceva pensare a due cose: ad “ Argo il cieco” di Bufalino quando ad un certo punto parla “di un miraggio di lontananze” descrivendo i paesaggi modicani. E' quasi una velata malinconia che si ripercuote dentro l'isola che ognuno di noi porta con sé e poi mi dava la sensazione di 'aldilà', di frattura, quasi come se fosse un passaggio da un'isola all'altra con le impervie difficoltà (filo spinato), ma con la prospettiva rigogliosa di una spianata imponente.»

“Intra Landoj, Trama tra Terre” Ivana Fede: vive a Modica (RG), cosa faccia nella vita cosiddetta reale non è dato sapere, ma nella vita vera indaga in silenzio e con sguardo curioso sulle distanze, su quella lontananza tra l’umano e l’Uomo che dimentica, lontananza che a volte sembra incolmabile fino a quando l’Uomo umano non incontra la frattura tra il sé in ricordo e la scoperta dell’oltre, tra l’isola uomo e l’isola incognita al di là del mare. Lei stessa ci dice:

L’isola dimenticata

Page 11: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

“Intra Landoj, Trama tra Terre” Francesco Pinotti : con “AgroElba” propone il rapporto tra l’uomo e le proprie origini, lo stretto legame tra il “Chi” e la terra.

«In ogni parte del mondo ogni popolo è nato dalla Terra e grazie a Lei è vissuto e si è sviluppato. Ha forgiato peculiarità del proprio territorio esaltandole con la propria cultura e tradizione. Ma nella diversità di ogni popolo è il Lavoro della Terra il frutto comune. Nato e cresciuto all'isola d’Elba, mi appassiono al mondo della fotografia grazie alla magnifica natura che qui mi circonda, da sempre ispiratrice dei miei lavori. La ricerca dell'interazione con la "Madre Terra” è ciò che mi spinge a esplorare i posti dove il contatto con essa è più forte e il suo richiamo più insistente. La fotografia usata semplicemente come mezzo per ristabilire un rapporto con le proprie origini, con ciò che esiste dentro di noi da sempre ma che troppo spesso oggi viene a mancare. Attraverso prove e sperimentazioni sono riuscito ad imparare le tecniche della pianificazione e della composizione fotografica. Un esperienza ancora in corso, mirata ad un continuo miglioramento e all'analisi dei propri errori. Catturare con le immagini momenti unici e irripetibili è sempre una sorta di magia che si ripete nella fase dello scatto. »

Tradizionale cantina a Capoliveri

Page 12: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

“Intra Landoj, Trama tra Terre”

Anna Marconi: da Roma alla Sardegna all’Elba dove vive attualmente, io, Cecilia, credo che Anna si senta più isolana di molti isolani veraci, soprattutto nella sua “Isola non trovata”. Decoratrice di ceramiche, cuoca e mamma a tempo pieno, è soprattutto Anna, DONNA dall’esuberante sorriso che si trasforma in prorompente e travolgente modo di essere, con un velato sguardo malinconico nelle sue foto, è già vincitrice del PREMIO ELBA ARTE DONNA, nel 2011, con la foto “Piccola me”. Ecco cosa ci dice:

«un colpo al cuore e di fulmine e...mentale...trovo si adatti perfettamente all'immagine e all'idea di isola mentale che io ho...un'utopia...un sogno....un'isola non trovata....o forse persa...o ancora cercata....o forse...non so... ...L'isola non trovata di Francesco Guccini, ispirata al testo di Gozzano:

L’isola non trovata

Page 13: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

"Ma bella più di tutte è l'isola non trovata, quella che il Re di Spagna s'ebbe da suo cugino,

il Re del Portogallo, con firma suggellata e bulla del pontefice in gotico latino.

Il Re di Spagna fece vela cercando l'isola incantata però quell'isola non c'era e mai nessuno l'ha trovata.

Svanì di prua dalla galea come un'idea; come una splendida utopia è andata via

e non tornerà mai più. Le antiche carte dei corsari portano un segno misterioso,

ne parlan piano i marinai con un timor superstizioso. Nessuno sa se c'è davvero od è un pensiero;

se a volte il vento ne ha il profumo. È come il fumo che non prendi mai!

Appare a volte a volta di foschia magica, e bella, ma se il pilota avanza su mari misteriosi è già volata via

tingendosi d'azzurro color di lontananza."

Page 14: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

Ecco cosa dice lei:

“Intra Landoj, Trama tra Terre”

Alda Gazzoni : "Alda -dice Lucio- è come una fetta di tornado. Se Alda è capace di mostrarti i suoi quadri con l’intensità e il tempo di un cerino, lo si capisce. Se Alda è stata capace di realizzare una bi-personale ragionata con me, lo si capisce.” Dice lui...

«Nata a Cesena, vive ed espone in Gran Bretagna, Germania, Nuova Zelanda, Russia, sentendosi parte di ogni luogo e di nessuno allo stesso tempo. Alcune esposizioni: Il corpo della donna attraverso il linguaggio dell'arte, Pesaro, Dvori, San Pietroburgo, 1123 Lumen e In anteprima nazionale: Unità d'Italia, Si Fest Off, Savignano sul Rubicone, uno, integral scapes, Cesena, Ma..donne, Roma. Assecondare un antico bisogno d'introspezione, una ricerca che trova origine nell’involucro chiamato corpo. Soggetto preponderante della visione di Alda è l'investigare il sentire attraverso le evoluzioni della materia fisica, frequentare le pieghe della pelle, scomporre la massa in quanto mezzo che ci permette di percepire la realtà tattile, il contenente che trattiene lo spirito. L’estetica di Alda è fatta di roccia e di dirupi scoscesi, il percorso su cui muoversi per comprendere il proprio mondo, casa primordiale che ci trasporta attraverso l'universo sociale.

continua-

Page 15: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

Isole siamo, fatte di terra, di alberi con profonde, invisibili radici e di cielo. Ci compiacciamo della nostra solitudine e del nostro bastarci. Cresciamo nei confini del sé i frutti e i fiori, fino a quando arriva il tempo della maturità, quello in cui la terra cade e converge verso altre, in un atto simile alla nascita di una creatura. Nelle mie opere raramente c’è compresenza di più corpi, di più terre, per la naturale separazione tra gli esseri umani, che però sono così fantastici da sapersi contenere in unioni fisiche e spirituali che superano ogni limite terreno, proprio come le isole formano quella meraviglia chiamata continente.»

Insel 2

Page 16: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

“Intra Landoj, Trama tra Terre”

Monica Gazzetto, di origini padovane, da sempre vive nel veneziano lungo la Riviera del Brenta. Nel quotidiano Donna… Nel lavoro utilizza i numeri… Per vivere l’immaginaria combinazione di parole e figure… D’istinto, amante d’entropia ed introspezione per avvicinarsi a ideativi sensori.” Già… numeri perché responsabile amministrativo per professione lavorativa, Donna perché tale… come un’isola.»

Monica Gazzetto: tra i frammenti di Gaia in movimento.

Isola-mento

«Ogni volta che devo parlare di me… ripenso sempre alla quarta di copertina della mia “opera prima”:

Page 17: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

“Intra Landoj, Trama tra Terre”

I_sola -Monica Gazzetto-

".. è che a parlar di isola, ti vedi che tocchi e cammini, è che a esser isola, ti vedi che ti tocchi e respiri, in isola_mento nell' isola_mente i_sola... perché sa l'isola vivere in uno spazio proprio condiviso quando sa l'isola si fa liquida, respirandosi dove è l'isola.. sei tale e raggiungibile. ed è proprio quando decidi di partire che hai litorale ed è nel mentre che vuoi tornare e stare non hai più sponde. I tuoi confini son sfumati in viaggio. Sperimenta, diversamente involvi. Sii isola." - mk

Page 18: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

“Intra Landoj, Trama tra Terre”

Spiaggia salentina (70 x 50 Acrilico, sabbia)

Simone Martina di marzo a Copertino in provincia di Lecce. Riprende dopo un abbandono di anni, nel 2009, la sua creatività. Sperimenta giorno dopo giorno dando finalmente un volto alla sua arte.Nasce così il "Martèe", l'anima del suo "io", accompagnata da un atmosfera reale, spesso anche divertente e sicuramente simpatica.Espone dal 2011 e partecipa a varie Collettive tra cui “I Sette peccati in mostra” e “Tracce di Vita” curate da Menticalde Gallery. Simone sperimenta altri lavori, senza mai tralasciare il tema dell'introspezione e senza mai essere banale; continua a sperimentare giorno dopo giorno alla ricerca di un nuovo volto per l'arte trovando nuova verve nell’arte povera proiettato verso una propria maturità artistica.

“Spiaggia salentina, uno dei pochi aspetti che riesce a far conciliare i due poli della penisola. <Nord e sud> piccolissima e implicita polemica” spiega Simone, che si sente di farLa in tal Nazione unita solo per pochi aspetti.

Page 19: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

“Intra Landoj, Trama tra Terre”

a Ferrara con “Apocalypsi corporis” in una bipersonale con Alda Gazzoni. Introspettivo modo di percepire la realtà, di questa Lucio avverte le forme modellate dalla luce, così che volti e corpi possano emergere dagli aspetti più inanimati della natura e delle cose. La luce ne diviene voce nell’aspetto più corale e peculiarità individuale d’ogni forma. Con la “Terra Sola”, il canto di un coro solo apparentemente muto si fa vivido all’occhio.

«Il Corpo che si fa discriminante tra luce e oscurità e pietra di scandalo-coscienza diviene più rarefatto, sfiorato. Dopo la rivelazione del Corpo, la Luce torna a inondare l’isola. La luce dona una veste nuova, coprente e fasciante, sinuosa, elementare. La nuova veste di luce sulla terra tende ad integrarsi col corpo per mostrare forme nuove o le medesime per nuovi occhi, abbagliati.

La Terra Sola -0-

Lucio Lai: non nato, e solo per caso, ma cresciuto all’Isola d’Elba, in lui s’incrociano le origini sarde ed elbane, nonostante in penisola ebbe i natali. Curatore della mostra e ideatore del progetto Intra Landoj, ha già esposto, tra le altre, in Sardegna e nell’isola di Capraia con la “Trilogia delle isole”,

Page 20: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

“Intra Landoj, Trama tra Terre”

Assaggiare la nuova terra, la nuova luce, è scottante e fa ritrarre il nuovo mondo, più antico dell’indagatore, come pellicola esposta in un attimo alla luce. Bagliori di nuovi elementi pesanti, a chiazze uniformi, si posano morbidi sulla scena. La nuova terra è graduata di macigni e pesantezze disegnate sul petto a frange sussultorie. L’evento improvviso ha stratificato la luce: velo dopo velo con morbide pose. Le viscere sono cieche ma non sorde a vibrazioni spoglie del sudore della ragione. L’involucro incrinato della terra osservato si ritira a tratti timido. La terra è stata guardata, io non sono più solo, io fluida isola sfioro lembi di tempo. La terra guardata rimane sola, prima e dopo lo sguardo, che è delicato come un agreste testamento sussurrato al cielo riflesso negli occhi. Rimane un solo, puro, gesto primordiale che si scorge sulle sofferenti pagine rubate.»

Page 21: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

Molte rocce sono descritte dal mare, molte ne son il suo frutto, altre vivono di vita, o meglio, di “pietra” propria; altre ancora sono nate dal fuoco e la penna di madre natura ne delinea i contorni, a volte onirici, a volte lunari, il tempo l’accompagna nel suo scorrere e nel suo travolgere, fino a ricreare i mondi, e poi li plasma con l’acqua e col fuoco.

Al principio vi era l’isola, ricca di luce, un varco emerso da un mondo scuro e… S’infuocò per poi raffreddarsi pian piano quando giunse il tempo dei manipolatori di pietre. Questi ne presero coscienza: la pietra può essere scheggiata, l’acqua può essere incanalata, la coscienza può essere ricattata, la storia può essere letta, interpretata, cambiata, creata.

“Intra Landoj, Trama tra Terre”

Cecilia Ferlito: avendo molto vagato fin dalla sua stasi nel grembo della madre, non riuscirebbe mai a dire da quale città provenga. Errante nell’animo, sa di certo a quale totalità appartenga: un’isola, “La mia isola” direbbe lei, “ quella terra a tre punte nel Mediterraneo, crocevia ma non ponte tra il Nord e il Sud del mondo, tra l’Est e l’Ovest, al di qua delle colonne d’Ercole”

Page 22: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

L’essere fisico di un’isola può incontrarsi con il carattere di un’altra isola e divenirne simbolo o pretesto; i destini s’incontrano, si incrociano, si amalgamano, si scontrano… si scuotono. Accadde anche ai manipolatori di pietre, quando iniziarono a manipolare la vita. Fu così che il manipolatore giunse delle Terre a reclamarne il possesso, e non si accontentò. Velò la luce madre scrivente nel fuoco, che da secoli e secoli lasciava libero di propagarsi il canto dell’isola, la quale cadde nel silenzio. Di antiche glorie solo frammenti e rovinosi ricordi di fermenti di vita, all’epoca in cui l’isola si concedette all’uomo, autoctono od invasore, quale sposa fedele e ricca. Quel silenzio, però, fu un grido tanto straziante, di lacrime colme dei bagliori di un tempo che il caos, quasi inerme, lasciò trapelare di nuovo, ancora… la luce. La mia isola è un cantastorie ribelle, qualsiasi pietra parla e racconta anche “all’occhio più sordo”. Questo spesso è il suo popolo: un occhio sordo. Io sono siciliana. La mia isola è una proiezione verso l’infinito a ritroso e da quella luce primordiale il fuoco fluirà di nuovo copioso, l’ acqua sgorgherà ancora e allora l’isola si ricongiungerà al mare insieme ad altre isole. In principio v’era l’isola….

Page 23: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

Nel prossimo numero…

“Quasi un miraggio, quasi un altro sapore, quasi un sogno. Ci si sentiva, alla sola vista, proiettati in un'altra dimensione, tra l'onirico e il reale, tra il meraviglioso e l'incantevole.” -di Salvo Pistone Nascone

-continua nel prossimo numero

“[…] provo ad ampliare il concetto di mediterraneità, del suo intreccio culturale, delle influenze, della sua mescla. Per farlo esco dal salotto e apro un varco verso una dimensione piu' ampia. Da una porta verso l'altra mi ritrovo a Istanbul, citta' simbolo di intreccio culturale per eccellenza […] “ –di Luca Bellucci

-continua nel prossimo numero

“Come il Corpo è la ragione catartica della presa di coscienza della realtà e come discriminante tra Luce e Oscurità, l’Isola-corpo è discriminante tra Percezione e Luce, il Cabochon diviene Caronte, scivoloso Caronte, che traghetta verso l’intrico delle Terre.” -di Lucio Lai

-continua nel prossimo numero

Il numero 2 di Intra Landoj sarà disponibile a partire dal: 07 GENNAIO 2013

( scongiurando la profezia Maya… )

Page 24: Intra Landoj Rivista di Culture N.1

Ne fin