SPA & Beauty 11 - FABI Plus - Associazione degli iscritti ... · PDF file08 Protagonisti...

Situato in una splendida valle tra la Riviera dei Fiori e la Costa Azzurra,il raffinato Grand Hotel Pigna Antiche Terme è il luogo ideale per

trascorrere una vacanza in totale relax ed armonia. I principi beneficidell’acqua sulfurea per cicli di fangobalneoterapia e trattamenti inalatori,

massaggi e trattamenti estetici per rigenerarsi in un luogo da fiaba.

SPA & BeautyRegione Lago Pigo - 18037 Pigna - Imperia - Italy - Tel. +39 0184 240010

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PLUS MAGAZINE

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GIUSY FERRERIUNA PROMESSA IN CERCA DI APPROVAZIONE

MASSIMO ALFANO L’ARTE COME AVVENTURA DI MARINA

MAPPAMONDO LE MAGIE DEL MESSICO

RECENSIONI FUMETTI, FILM, MOSTRE, LIBRI, TECNOLOGIA

FICARRA & PICONENON CI RENDIAMO CONTO CHE SIAMO CRESCIUTI

GIOVANNI ALLEVIUNA MUSICA DI IMMAGINI

SCOPRIRE L’UNIVERSOANNO INTERNAZIONALEDELL’ASTRONOMIA

MAURIZIO CHELI WORLD AIR GAMES A TORINO

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2009

Ficarra & Picone

IN QUESTO NUMERO:

RUBRICHEn DOSSIER IMPRENDITORI n HOBBY E PASSIONI n COMUNICAZIONE E IMMAGINE n MEDICINA E SALUTE n SPORT E TEMPO LIBERO n L’AVVOCATO RISPONDEn LA PAROLA AI LETTORI

PROPOSTEn APPUNTAMENTI n CONVENZIONI n VIAGGI E SPETTACOLI

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PLUSMAGAZINEPeriodico quadrimestrale dell’Associazione Fabi Plus per la cultura e il tempo libero

Numero 11 - giugno 2009Reg. presso il tribunale di Torinon. 5919 dell’8/11/2005

RedazioneeAmministrazione Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 www.fabiplus.org/plusonline/ [email protected]

Direttoreeditoriale Paola Gomiero

Direttoreresponsabile Mauro Bossola

Caporedattore Marcello Segre

Segreteriadiredazione Milena Lagnese

Photoeditor Alessandro Lercara Cosimo Torraco

Hannocollaboratoaquestonumero:Alessandro Barbero, Massimiliano Cagnin, Pietro Gentile, Dario Migliardi, Felice Minoletti, Laura Pavia, Giovanna Raballo, Mariangela Salvalaggio, Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi.

FotografieAerostudio, AlessandroBarbero, Cus Torino,Fondazione Musei, Pietro Gentile, Grüner Baum Hotel, Terme di Pigna, Ufficio Stampa La Matassa.

Pubblicità NovaLaborServizisrl ViaGuarini,4–10123Torino Tel.0115611153 Fax011540096

Graficaeimpaginazione FantinelGraphicDesigners Torino

Stampa GarabelloArtegrafica SanMauroTorinese

Laredazionenonsiassumealcunare-sponsabilitàpernotizie,foto,marchi,sloganutilizzatidagliinserzionisti.Ilmaterialeinviatononvieneresti-tuito.Èvietataeperseguibilecivilmenteepenalmenteaisensidellaleggesuldirittod’autoreogniformadiriprodu-zionedeicontenutidiquestarivista,compresiglispazipubblicitari,senzaautorizzazionescrittadell’editore.

Incopertina Ficarra & Picone

LE PROPOSTE

58 Appuntamenti 60 Convenzioni 64 Viaggi e Weekend 65 Vacanze e Soggiorni

INQUESTONUMERO 04 Copertina Ficarra & Picone, non ci rendiamo conto che siamo cresciuti 08 Protagonisti Giovanni Allevi: una musica di immagini 12 Eventi Anno dell’astronomia: scoprire l’universo 16 Eventi World Air Games a Torino 34 Arte e Cultura L’arte come avventura di marina 38 Musica Giusy Ferreri: una promessa in cerca di approvazione 52 Mappamondo Storie di viaggi e viaggiatori: le magìe del Messico

FABIPLUS SU

LE RUBRICHE

20 Dossier Imprenditori 28 Hobby e Passioni 29 Comunicazione e Immagine 30 Medicina e Salute 48 Sport e Tempo Libero 71 L’avvocato risponde 72 La parola ai lettori

Paola Gomierodirettore Fabi Plus

[email protected]

Proviamo avivereSlow

Tra i vari libri suggeriti da voi associati (pag. 43) mi ha particolarmente affascinato “Vivere con lentezza” di Bruno Contigiani, ex manager Telecom; un invito profondo ma anche allegro a prendersi del tempo, in contrapposizione ai ritmi convulsi dei nostri gior-ni, ai quali sembriamo tutti rassegnati.

In effetti il tempo non è mai abbastanza; viviamo in un mondo sempre più orientato alla velocità e le nostre giornate sono fitte di appuntamenti lavorativi e famigliari.

Tra questi ultimi vengono incluse tutte quelle attività che, in teoria, dovrebbero ap-partenere al tempo libero: palestra, lettura, giardinaggio, passeggiate… naturalmente or-ganizzate secondo una rigida agenda, costituita da orari da rispettare e corse affannose. Tutto ciò contribuisce a rendere le nostre giornate insopportabilmente frenetiche.

Probabilmente cercare di rallentare il ritmo a livello individuale è il primo passo per poter vivere meglio, uscire dalla modalità fast ed abituarci gradualmente a quella slow.

Il 9 marzo scorso è stata celebrata, per il terzo anno consecutivo, la Giornata Mon-diale della Lentezza e sul sito www.vivereconlentezza.it, con oltre centomila contatti al giorno, vengono riportati i quattordici “comandalenti”, piccole e semplici azioni per grandi cambiamenti che ci permettono di percepire il mondo al ralenti.

L’esperienza di Slow Food, diventata una realtà internazionale, ci dice che questa regola, applicata alle abitudini alimentari, sta ora contagiando altri mondi.

Come ad esempio la filosofia dello slow drive, ridurre la velocità della guida nelle grandi città per avere meno incidenti; lo slow travel, il piacere di viaggiare lentamente per assaporare lo spirito di un luogo, invece di materializzarsi in posti lontani senza sa-pere cosa c’è in mezzo; lo slow fitness, per porre al centro della persona il proprio legame corpo-mente.

“Il tempo è un bene democratico che tutti possediamo, ma bisogna maneggiarlo con cautela, con istruzioni per l’uso tutte da inventare. In modo ludico, però. Rallentare aiuta a pensare, ad elaborare strategie per riempire il presente in funzione del futuro”.

Ecco, la ricetta è pronta! Basta saper miscelare gli ingredienti nelle giuste propor-zioni. Proviamoci!

Editoriale – Plus Magazine 11 – giugno 2009 03

Torino:Il Po al Valentino(foto Illemen)

COPERTINA

FICARRA

non ci rendiamo conto che siamo cresciutiIl duo comico italiano, composto da Salvatore Ficarra e Valentino Pi-

cone ha condotto la ventunesima edizione di Striscia la Notizia. Un’av-ventura lunga iniziata al grido di “Cittadini!!”durante la quale hanno lanciato appelli a tutti i telespettatori affiancati da due nuove veline, presto fidanzate di altrettanti calciatori.

Ficarra&Picone lavorano assieme da quindici anni e sono ormai un brand affermato. Siciliani doc, portano in giro la loro sicilianità. I loro personaggi sono spesso ispirati a fatti e persone reali. Ci aggiungono la mimica per esaltare i comportamenti, le manie e anche le proprie frustrazioni.

Moltissimi sono i personaggi con i quali abbiamo imparato a cono-scerli in televisione, come ad esempio i “Nati stanchi”, due svogliati giovani disoccupati siciliani. Successivamente hanno portato in scena

, di Dario Migliardi

04 Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Copertina

PICONE

non ci rendiamo conto che siamo cresciutii “Fratelli corner”, divertentissima parodia di due calciatori dell’Inter ma anche della Nazionale di calcio italiana.

E come succede ai più grandi artisti, si sono voluti confrontare an-che con il teatro In tre sull’arca di Noè e successivamente con Sono cose che capitano.

I comici che fanno cassetta a teatro, trovano poi successo anche al cinema. Così Ficarra&Picone hanno potuto debuttare sul grande schermo con il loro primo film Nati stanchi; e successivamente con il loro secondo film Il 7 e l’8 hanno avuto un ottimo risultato al botte-ghino. Quest’anno prima di partecipare alla nuova edizione di Striscia sono tornati nei cinema italiani con un nuovo, divertente e più com-pleto film: La Matassa, che è stato per parecchie settimane in testa al boxoffice.

INTERVISTARE I COMICI È SEMPRE UN PROBLEMA, NON SAI MAI SE TI STIANO PRENDENDO IN GIRO. MA NON MANCANO I MOMENTI DI RIFLESSIONE E DI EMOZIONE.

FICARRA&PICONE SONO COSÌ, DUE GIOVANI CHE NON SMETTONO MAI DI DIVERTIRSI, FACENDO UN LAVORO CHE ESALTA LE LORO CAPACITÀ.

Copertina – Plus Magazine 11 – giugno 2009 05

COPERTINA

La prima domanda è: chi è Ficarra e chi è Picone.Ficarra: Ma come non si vede, il bello sono io, Ficarra.Picone: e il bellissimo io.

Che rapporto avete con Internet, rivedete in vostri sketchs su youtube?Ficarra: certo che sì, lo sai perché siamo mol-to cliccati? Perché siamo sempre lì a cliccare, così aumentiamo gli ascolti, l’audience cresce sempre di più…Picone:…tanto che ci è venuto il callo nell’in-dice.Ficarra: … non dire callo che non è raffinato, è brutto.

Fate sempre centro con qualsiasi cosa fac-ciate, il vostro è un successo continuo sia di pubblico, sia di critica.Ficarra: guarda che è tutto fatturato, non c’è niente in nero. Picone: che poi vengono a controllarci, ci fan-no domande. È tutto regolare.

Cerco di farvi una domanda seria.Ficarra: perchè non lo siamo stati fino ad ora?Picone: Brrrr!!! che paura le domande serie. Che cosa sono?

Parliamo di cinema, lavorate sempre con validi collaboratori, soprattutto tra gli sce-neggiatori. Mi riferisco a Francesco Bruni che è anche l’autore della fiction Il commissario Montalbano.

Picone: (questa volta è serio) il cinema per noi è un modello espressivo molto importante. Ed è anche una memoria che poi rimane. Per cui pre-feriamo sempre lavorare con persone che il cinema lo fanno di mestiere e con cui possiamo dare origine a un reciproco sostegno creativo. Ficarra: infatti oltre a Francesco Bruni che hai citato, il nostro diret-tore della fotografia è stato Roberto Forza, un torinese trapiantato a Roma… Picone: …e le musiche sono di Paolo Buonvino un grande del cinema.

Preferite fare cinema, televisione o teatro?Ficarra: (ironico) non abbiamo preferenze, dove ci pagano noi andiamo.Picone: la verità è che sei fai tanto cinema poi ti viene voglia di fare te-levisione, così come se fai troppa Tv, ci stanchiamo e preferiamo cam-biare, fare teatro per esempio.Per fortuna abbiamo la possibilità di cambiare.Ficarra: così non ci annoiamo.

Un altro valore che tutti vi riconoscono a livello personale è che ave-te sempre quest’aria candida da fanciulli non cresciuti, siete rimasti gli stessi di quando avete iniziato la carriera.Ficarra: purtroppo nemmeno noi ci rendiamo conto che siamo cre-sciuti, come dicono i nostri genitori, ma la testa quando la mettete a posto?Picone: la chiamano la sindrome di Peter Pan e ci siamo finiti dentro.

Questo è il ventunesimo anno di Striscia e voi l’avete condotta per ben cinque volte. Ficarra: il primo rapporto con Striscia la Notizia l’abbiamo avuto quan-do lei era ancora minorenne.Picone: ci siamo ripitturati, ma quando entriamo in casa di Antonio Ricci ci mettiamo al servizio della trasmissione.

Anche due anni fa avete condotto Striscia dopo il successo al bot-teghino con il film Il 7 e l’8. Ora siete stati campioni d’incasso con La Matassa, è una strategia studiata a tavolino?Picara: no, é un caso che le due cose siano coincise.

Ma una volta fare televisione sarebbe stato controproducente per chi fa cinema. Non è il vostro caso.Picone: fare televisione è pur sempre un’ottima palestra. Se guardia-mo al passato in televisione ci sono finiti tutti i nostri colleghi. Penso a Massimo Troisi, a Roberto Benigni, ad Aldo, Giovanni e Giacomo, ... tutti grandi personaggi. Penso che gli unici esclusi siano Totò e Peppino, che però sono giustificati perché a quei tempi non c’era la televisione. Ficarra: ma anche loro l’hanno fatta. Totò ha fatto degli sketchs indi-menticabili con Mina. Insomma noi vogliano divertirci e ben vengano occasioni così.

È vero che Antonio Ricci e la redazione non vi sopportavano più per-ché eravate in studio già alle undici di mattina?Ficarra: sì è così, noi abitiamo nel residence di Milano2 e quando ci svegliamo non sappiamo cosa fare, quindi andiamo subito al lavoro. Quando si scrivono i testi noi ci mettiamo del nostro. Perché non sia-mo stati solo interpreti.

COPERTINA

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Copertina06

Copertina – Plus Magazine 11 – giugno 2009 07

Abbiamo dovuto mettere le mani sul copione ….. è scritto in italiano!Picone: … e noi dobbiamo un po’ tradurlo.

Vivete nel residence a fianco degli studi, ma avrete momenti di relax?Ficarra: per ingannare il tempo quando non lavoriamo, abbiamo por-tato le canne per pescare nel laghetto di Milano 2. Fino a mezzanotte però. Perché poi lo spengono e mettono le papere ad asciugare.

Oltre ad andare nel laghetto a pescare che cosa fate nel tempo libero?Ficarra: purtroppo non abbiamo molto tempo libero, quindi ci conce-diamo pochi spazi. Picone: la giornata è scandita soprattutto dagli impegni legati a Stri-scia, per la preparazione della diretta ogni sera.

Avete scritto anche due libri (Stanchi e Vuoti a perdere) per Ko-walsky editore, un’etichetta molto attenta ai personaggi e agli autori di Zelig. Qual è l’ultimo libro letto? Ficarra: Più scuro di mezzanotte di Salvo Sottile. Picone: Venuto al mondo di Margaret Mazzantini.

E l’ultimo film visto? Ficarra & Picone: (in coro) La Matassa.

Che cosa è che vi fa diventare veramente tristi? Ficarra & Picone: il terremoto che c’è stato in Abruzzo ci ha davvero colpito in modo forte. Pensare che tanta gente non ha più nulla, che

tanti genitori hanno perso i loro figli, che mol-ti bimbi si sono trovati orfani e senza punti di riferimento. Non è retorica: ma questo ci fa stare tanto male.

Vi fanno stare insieme di più le cose che avete in comune o gli opposti? Ficarra & Picone: siamo due persone total-mente diverse, quindi se la regola vuole che gli opposti si attraggono, ecco spiegato, forse, …. perché stiamo insieme. Ma solo professio-nalmente …. meglio precisare… Io – dice Fi-carra – quando sto senza di lui sto meglio…. Anche io – gli fa eco Picone – Senza di lui mi sento sempre in vacanza!!!

E quali sono? Ficarra & Picone: in comune non abbiamo niente. Per fortuna. Quindi se volessimo elenca-re gli opposti un libro intero non basterebbe….

E adesso che è finita Striscia cosa farete per l’estate?Picone: prima ci riposiamo un po’, poi pensia-mo di riprendere con il teatro.Ficarra: sì, ma prima ci riposiamo.

La carriera artistica di Giovanni Allevi è punteggiata da successi che vanno dalla pub-blicazione di dischi di piano solo come “No concept” (da maggio 2005 ha venduto più di 90 mila copie) e “Joy Tour 2007” uscito nel novembre 2007. A completare queste pubbli-cazioni il disco live “Allevilive” con oltre 80 mila copie vendute e “Aleviall”, cofanetto che comprende gli album in studio e il dvd live di Giovanni Allevi.

Attualmente il giovane musicista è impe-gnato in un’intensa attività dal vivo con con-certi sia in Italia che all’estero. Le sue compo-sizioni si sono distinte in due diversi progetti; “Piano Solo 2009” in cui Allevi si presenta nella sua intima e personale dimensione e i “Concer-

ti Sinfonici” con l’Orchestra, realizzati in colla-borazione con diversi Enti Lirici e autorevoli Istituzioni Culturali.

Il musicista sta vivendo un momento di grande successo sia mediatico, sia di vendita. E questo lo ha portato a ricevere feroci critiche e giudizi negativi soprattutto dal mondo ovat-tato della musica classica. Proprio sulle pagine del quotidiano torinese La Stampa, il violinista Uto Ughi ha definito Allevi “un nano” e i suoi brani delle composizioni “musicalmente risibi-li”. Le polemiche si riferiscono alla decisione del Senato di far dirigere a Giovanni Allevi il con-certo di Natale. A molti degli addetti ai lavori questa iniziativa non è piaciuta poiché sosten-gono che Allevi sia un prodotto di un’attenta operazione di marketing. Tale tesi si scontra con invece la reale capacità di innovazione musicale che molti gli riconoscono e che Allevi rivendica.

PROTAGONISTI

GIOVANNI

Una musicadi immagini

, di Dario Migliardi

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Protagonisti08

Protagonisti – Plus Magazine 11– giugno 2009 09

Lo incontriamo dopo una conferenza stampa: la sua disponibilità non è da tutti e sebbene l’in-contro con la stampa sia terminato da più di un’ora, Allevi è ancora pieno di entusiasmo e con molta voglia di parlare di sé, del proprio lavoro e della propria passione.

Cosa rappresenta per te suonare il pianoforte?Sono onorato di rappresentare il misterioso e tormentato rapporto tra il musicista e il suo strumento. Suonare è per me un gesto sacro, in cui si sperimentano i limiti e l’immensità dell’uo-mo, là dove il pensiero razionale lascia lo spazio all’emozione. E per far ciò bisogna essere un po’ dannati e folli, amare la vita e buttarci il cuore.

Giovanni, perché hai scelto di aprire il Festival di Sanremo prima con le note di Ennio Morricone del tema La leggenda del pianista sull’Oceano e poi hai eseguito una delle tue composizioni più virtuosistiche e sperimentali, Piano Karate?

Perché sono un folle, volevo fare una cosa impossibile o per lo meno una cosa che fino a pochi anni fa era impossibile da presentare, come lo stesso Paolo Bonolis qualche anno fa mi disse in occasione di una puntata a Do-menica in, “tu sei matto se suoni questo brano in TV”.

Solo questo?No! L’ho fatto anche per poter esprimere la mia libertà artistica, per creare un precedente, e perché un gesto libero e condiviso con una platea così gran-de crea un antefatto che poi viene stratificato e fatto proprio dalla società. Spero che in futuro altri artisti possano avere la mia stessa possibilità e che anche il pubblico si sia abituato ad ascoltare musica diversa e meno facile.

Tu comunque sei un precursore di eventi che poi si realizzano. La tua mu-sica, che è particolare, ha successo soprattutto tra i giovani e due tuoi pezzi sono stati per mesi in classifica tra gli album più venduti.Non mi reputo l’unico responsabile. Responsabile è anche e soprattutto il pubblico che ha scelto di rendersi emotivamente vulnerabile alle mie note e mi ha regalato il suo entusiasmo e tutti insieme siamo andati in clas-sifica. Ricordo che ho raggiunto il terzo posto in classifica con un album fatto con un’orchestra sinfonica. Quindi siamo stati tutti precursori, non soltanto io.

Oltre alla musica hai un altro talento, quello della scrittura. Avevi pub-blicato il tuo primo libro “La musica in testa” che vendette 65.000 copie e ora hai un nuovo libro “In viaggio con la strega” . Chi è la strega?La strega capricciosa e volubile è la musica, che ha monopolizzato la mia vita e che mi costringe a fare delle peripezie: credo abbia mai amato volutamen-te ma che credo voglia essere amata prepotentemente.

È un’autobiografia? No. E’ un libro che descrive la mia avventura relativa al progetto con l’or-chestra sinfonica. Racconta di come è nato e come poi si è sviluppato il tour ed anche la mia difficoltà interiore e la crisi che mi ha portato a sviluppare questa musica fino all’applauso finale e alla possibilità di un ospedale psi-chiatrico che prima o poi aspetta.

La tua musica è molto coinvolgente e si presta a essere letta con le im-magini di un film. C’è qualche film per il quale tu avresti voluto eseguire la colonna sonora?Non c’è perché non credo di avere un talento per comporre la colonna so-

nora di un film. A me piace scrivere musica che non faccia da sottofondo a delle immagini. Ma lo dico con tutta umiltà, credo che sia la mia musica a suggerire delle immagini a chi la ascolta.

Quindi non ti vedremo mai compositore per un film?No, fondamentalmente no! Sento che non è la mia indole, a me piace sfidare il palco, sfidare il pianoforte, sentire il pubblico, dirigere l’orchestra, queste sono le cose per cui non dormo la notte.

Allora mi porti a farti una domanda cattiva. Hai un messaggio per il Maestro Uto Ughi? Intanto da quando c’è stata la polemica io sono un po’ più agitato e ho passato molto tempo davanti alla Tv a guardare per esempio il Tenente Colombo e mangiavo molta cioccolata. Naturalmente sono ingrassato, di ben quattro chili. Questo non glielo perdono. Però lo ringrazio per aver suscitato una discussione sul meccanismo della musica classica che ha sempre bisogno di attenzione. Lo ringrazio anche perché dopo la sua vicenda qualunque cri-tica futura che riceverò non mi potrà fare niente. E ogni volta che suonerò non sposterà di una vir-gola le note che lascio impresse nella mia musica. La musica che suono, la esprimo con una gioia e con una libertà totale. Qualunque cosa farò verrà o criticata o apprezzata, ma l’importante è quello che sento io di dover fare.

Hai trentanove anni e il tuo successo è arriva-to solo da pochi anni, che cosa hai fatto prima, dove eri?Ho fatto tanti lavori, ho iniziato facendo il sup-plente di educazione musicale nella scuola media, poi sono passato di grado come insegnante di so-stegno con handicap e quando mi sono trasferito a Milano ho fatto il cameriere nei catering.

Non credi che proprio la tua vita sia la trama per un bellissimo film?Per scrivere una musica che sia molto comuni-cativa e che arriva al cuore delle persone biso-gna confrontarsi con le difficoltà della vita. Nella mia musica ci sono tutti i piatti che ho lavato da cameriere, tutte le ore che ho trascorso con i ragazzi nelle scuole e tutte le difficoltà che ho affrontato. Queste entrano nella musica e la rendono viva.

E per quanto riguarda il film ?… manca il finale e spero che avvenga il più tardi possibile.

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Protagonisti10

PROTAGONISTI

EVENTI

Scoprire

400 anni fa Galileo Galilei fu il primo a osservare il cosmo per mezzo

di un telescopio. Per celebrare questo anniver-sario e illustrare le scoperte ottenute successi-vamente, l’Unesco ha dichiarato il 2009 anno internazionale dell’Astronomia. In quattro secoli notevoli passi avanti sono stati fatti: dagli studi sulla luminosità delle stelle ai radar, dalla sfida alla conquista dello spazio tra americani e sovie-tici, al primo essere vivente sulla Luna, agli espe-rimenti di esplorazione di altri pianeti per mezzo di sonde e progetti per la costruzione di stazioni orbitanti che permetteranno all’uomo di vivere nello spazio.

La richiesta per la proclamazione, avanzata dal governo italiano, ha spinto 135 paesi ad ospi-tare eventi e conferenze. Per tutto il 2009 anche in Italia e a Torino si svolgono manifestazioni con lo scopo di avvicinare il pubblico all’Astronomia. Presso diverse sedi della città, intervengono do-centi dei più prestigiosi atenei del mondo, sono esposti preziosi documenti storici, vengono pro-iettati filmati anche di fantascienza e sono effet-tuate letture sull’evoluzione del concetto di uni-verso in scienza e filosofia. Un anno di iniziative dedicate all’Astronomia e a Galileo sono state organizzate dall’Università degli studi di Torino. L’inaugurazione delle celebrazioni ha avuto luo-go presso l’Aula Magna del Rettorato il 21 marzo scorso, alla presenza del Magnifico Rettore, il pro-fessor Ezio Pelizzetti.

Scienziati di fama internazionale sono stati chiamati ad intervenire in due cicli di conferenze, che proseguiranno fino a dicembre, che si tengono presso la sala conferenze della biblioteca nazionale universitaria, l’Acca-demia delle scienze, nei centri congressi e all’Archivio di Stato. Il 25 e il 26 giugno, ad esempio, il delegato dell’Esa (European Space Agency) Marcello Coradini illustrerà l’esplorazione del sistema solare e l’approdo dell’uomo sulla Luna, 40 anni fa.

L’UNIVERSOIN OCCASIONE DEL 2009, ANNO INTERNAZIONALE DELL’ ASTRONOMIA, TUTTO IL MONDO CELEBRA LA PRIMA VOLTA CHE GALILEO GUARDÒ IL CIELO. ANCHE A TORINO UN RICCO PROGRAMMA DI EVENTI.

R di MariangelaSalvalaggio

Eventi – Plus Magazine 11 – giugno 2009 13

EVENTI

Sempre nel cielo, sempre più in alto, il viaggio prosegue con il Premio Nobel per la Fisica 2002, Riccardo Giacconi, che il 15 e il 16 settembre rela-zionerà sui temi “Dal perspicillum di Galileo allo Hubble Space Telescope” e “Il cielo a raggi X”. Nato nel 1931 a Genova e poi laureato a Milano, Giacconi ha scoperto nel 1962 che alcuni oggetti celesti emettono raggi X, dando così inizio a una nuova branca dell’astronomia, “l’astronomia X”, per il cui studio ha diretto progetti di costruzione di particolari satelliti artificiali.

Sempre a settembre, il 22 e il 26, interviene Eileen Reeves della Princeton University. E dopo le conferenze dei professori Franco Pacini (13-15 ottobre) e Giorgio Palumbo (23 novembre), si chiude (9-12 dicembre) con l’intervento di David Freedberg, direttamente dalla Columbia University: relazionerà su “Vision of the Linx, Galileo, i suoi amici e il principio delle moderne scienze naturali”. Informazioni e aggiornamenti sugli eventi sono pubblicati sul sito web www.ada-astrofisica.to.infn.it/ dell’associazione per la divulgazione

dell’Astrofisica, organizzato con la collaborazione della se-zione di Torino dell’istituto nazionale di Fisica nucleare.

“Si tratta di eventi che permettono al pubblico di capire qual è stato il cammino fatto dall’Astronomia e di avvici-narsi alla scienza attraverso la conoscenza”, spiega Attilio Ferrari, docente di Astrofisica all’Università di Torino e co-ordinatore degli eventi dell’anno mondiale per l’ateneo. Da Lagrange a Plana, Torino ha dato un grosso contributo allo sviluppo della scienza astronomica.

Inoltre, dalla Torre Bert sulla collina torinese due radioa-matori, i fratelli Achille e Giovanni Battista Judica Cordiglia, a partire dagli anni Sessanta, intercettarono le comunica-zioni provenienti dai primi satelliti lanciati in orbita.

L’UNIVERSO

EVENTI

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Eventi14

Continua il professore Ferrari: “Il capoluogo piemontese ha una storia molto antica nel campo della ricerca astronomica, che risale almeno a 250 anni fa. Studi di astrometria sono stati effettuati qui per capire dove fossero le stelle e poi la città ha partecipato anche dal punto di vista industriale a missioni nello spazio. Inoltre, abbiamo collaborato allo studio del sole e per l’osservazione dei raggi X e oggi stiamo partecipando alla missione dedicata allo studio delle cosiddette galassie attive, quelle che sono in formazione”.

E ha due secoli e mezzo anche l’osservatorio astronomico di Pino Torine-se, specializzato nella misurazione della distanza e dei movimenti di stelle e corpi celesti. “Uno dei più antichi d’Italia, il più datato è a Parigi” racconta il professore e giornalista Piero Bianucci, nonché presidente di Infini.to del parco astronomico di Pino Torinese. Sono sessanta le manifestazioni al pla-netario torinese riservate alle celebrazioni per i progressi astronomici, men-tre presso la sede dell’università, in via Verdi 8, è stata allestita la mostra “La storia dei telescopi” con pannelli illustrativi sui telescopi astronomici da Galileo allo Space Telescope con materiale fornito dallo Hubble Space Te-lescope della Nasa. E c’è anche un’isola interattiva per proiezioni video in realtà virtuale. Inoltre, le istituzioni scientifiche Accademia delle Scienze, le biblioteche Universitaria e Reale e l’Archivio di Stato ospitano esposizioni di volumi e cataloghi storici e rari, fondamentali nella storia dell’Astronomia per illustrare l’evoluzione della concezione di universo.

E altre conferenze si terranno nel mese di ottobre in occasione dell’evento nazionale “Ottobre piovono libri”. Un evento è inserito anche nel program-ma di Settembre Musica 2009: il 20 settembre si terrà un concerto pubbli-co al Regio con la partecipazione dell’orchestra del teatro, accompagnato da filmati di immagini astronomiche sviluppati dall’Adler Planetarium di Chicago sulla celebre composizione sinfonica “I pianeti” di Holtz. Il Museo Nazionale del Cinema metterà in mostra lanterne magiche con vetri a temi astronomici e programmerà filmati storici e moderni legati all’astronomia e alla fantascienza. E poi ancora scienziati e letterati si confronteranno in momenti d’incontro attraverso la lettura commentata di pagine significa-tive di testi di astronomi illustri dall’antichità ai giorni nostri, per seguire l’evoluzione del concetto di universo in filosofia e nella scienza. Il ciclo di sei

letture avrà luogo presso il Circolo dei Lettori, tra la metà di settembre e la metà di dicembre.

Inoltre, in occasione della Notte dei ricercatori, il 25 settembre in piazza Vittorio Veneto, verran-no presentati esperimenti di ottica per mostrare in pratica il lavoro di Galileo e il successivo pro-gresso dell’Astronomia nel progettare sistemi ot-tici avanzati. Nella stessa sera astronomi torinesi e alcuni visitatori stranieri terranno conferenze con proiezioni nella piazza dedicata all’evento e al parco astronomico Infini.To.

Infine, da settembre e fino ad aprile 2010 sarà avviato un programma di attività didattiche per gli studenti che potranno seguire gli stessi eventi astronomici osservati 400 anni fa da Galileo, ri-petendo le osservazioni con telescopi amatoriali. L’Anno del telescopio (Adt) si propone infatti di av-vicinare soprattutto i giovani e gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado alle esperienze e ai metodi usati da Galileo sia nella costruzione del telescopio astronomico, sia nel suo uso alla sco-perta del cielo e del metodo scientifico. Attraver-so l’osservazione si possono apprendere nozioni e curiosità in grado di appassionare non solo gli studiosi. “Quello che abbiamo studiato finora è il 5 per cento di quello che esiste, tutto il resto è ancora da scoprire” conferma Bianucci.

E in futuro cosa possiamo attenderci? “Sareb-

be straordinario – conclude il giornalista scientifi-co – riuscire a scoprire un pianeta simile alla Terra, possibilmente abitato. Si stanno facendo tentativi con un satellite americano appena lanciato che si chiama Kepler e un altro francese. Questa ricerca sarà una delle più suggestive dei prossimi anni”.

EVENTI

I concorrenti saranno più di 400 e si esibiranno in 25 gare. le disci-pline sono: il volo a vela cioè gli alianti, il deltaplano, il parapen-dio, il paracadutismo, le acrobazie aeree, gli elicotteri , gli ultra-leggeri e infine i velivoli sperimentali e il modellismo.Il quartier generale è l’aeroporto TORINO-AERITALIA (campo volo), le gare delle mongolfiere avverranno nei cieli di Mondovì e sopra ai laghi di Avigliana ci saranno le gare dei deltaplani e del parapendio. Presso il Palaruffini si svolgeranno le esibizioni di aeromodellismo indoor.

Ancora una vittoria per Torino e il Piemonte che si sono aggiudi-cati i WORLD AIR GAMES 2009 battendo la concorrenza di grandi città come Mosca, Londra, Odense e Melbourne.

DAL 6 AL 14 GIUGNO 2009 LA CITTÀ OSPITA LA PIÙ GRANDE

MANIFESTAZIONE DI SPORT DELL’ARIA

AL MONDO, CONSIDERATA

UNA VERA E PROPRIA «OLIMPIADE DEL VOLO»

CON I MIGLIORI PROTAGONISTI

IN DIVERSE DISCIPLINEAEREE.

A TORINO


Eventi – Plus Magazine 11 – giugno 2009 17

EVENTI

Lei è uno dei pochi che è stato nello spazio. Quali sono le scoperte scientifiche che si sono realizzate nello spa-zio?

Bisogna sempre separare la ricerca fondamentale dal-la ricerca applicata. Nello spazio la ricerca è fondamenta-le per capire i meccanismi della vita, i meccanismi della fisica, e dell’universo.

È sempre difficile dire che nello spazio si è scoperta una cosa che ha rivoluzionato il mondo. Andare nello spazio significa effettuare una ricerca complementare a quella che avviene sulla terra. Anche se molti dei materiali che sono stati sviluppati per andare nello spazio, dal punto di vista della leggerezza, resistenza e della durezza come teflon, o il kevlar sono stati sviluppati proprio grazie alle esigenze di ricerca e sperimentazione spaziale. Le rica-dute sono continue ma quasi sempre per convalida.

Sarà anche un’occasione per dei voli dimostrativi con nuovi veivoli ad energia alternativa quali l’energia elettrica o l’energia solare.

Tra questi il volo dimostrativo dello SkySpark, un aereo prototipo pilotato dall’astronauta Maurizio Cheli.

Comandante Maurizio Cheli ci parli di questo aereo ad idrogeno. È un progetto che è nato ed è realizzato interamente in Piemonte. Si tratta di un

aereo molto leggero su cui abbiamo montato un motore elettrico in cui l’energia è generata dall’idrogeno secondo quella che è la tecnologia spaziale più avanzata. Quindi ad emissioni zero.

Quant’è l’autonomia di volo?Avremo un’autonomia di 50 minuti, inizialmente voleremo solo con le batterie

e successivamente entreranno in funzione anche le cellule con combustibile ad idrogeno.

Il problema sarà trovare i distributori di idrogeno?Questo è il problema di tutti, anche perché attual-

mente l’idrogeno è molto costoso, ma in futuro sono convinto che la catena debole della distribuzione sarà superata dalle nuove tecnologie. Ci saranno dei mi-glioramenti soprattutto nel campo delle batterie per il rapporto peso e i tempi di ricarica. Oppure si potranno sostituire le batterie invece di ricaricarle.

L’idrogeno ha un grosso vantaggio: è un po’ come la benzina, c’è la possibilità dello stoccaggio dell’energia.

Ma il dirigibile Zeppelin, non andava ad idrogeno?Sì, ma in tutt’altro modo. L’idrogeno serviva per gal-

leggiare. Sono due tappe: una è il volo elettrico e l’altra l’integrazione delle cellule a combustibile che utilizza-no l’idrogeno per produrre energia elettrica e acqua come sottoprodotto.

Dario Migliardi intervista Maurizio Cheli, astronauta,

EVENTI


La NASA per esempio ogni anno distribuisce un libro nel quale elenca tutte le ricadute, delle scoperte avute nello spazio, sulla vita quotidiana.

Quando è nella grandezza del cosmo, lei astronauta, a cosa pensa?Abbiamo ben poco tempo per pensare a livello personale. Siamo super

impegnati e il tempo uomo a bordo è ottimizzato. La prima cosa che ho pensato quando ho visto la terra da lontano, è che l’uomo viene ridimen-sionato, anzi sparisce completamente. Da lassù, si vedono i continenti, le città, i manufatti degli uomini come le dighe, ma ciò che mi ha colpito e che l’uomo sparisce, non c’è più.

E noi che pensiamo di essere al centro dell’universo … Uno si ridimensiona, non siamo poi così importanti. Osservare la terra

da lì è un momento unico, soprattutto quando si vede il nero dell’univer-so che è proprio nero. Io un nero così buio non l’ho mai visto. È un tuffo secco e unico, senza variazione di tempo, c’è una linea di demarcazione molto definita, chiamata terminator, varcata la quale sembra di buttarsi in un buco nero.

A che altezza eravate?La nostra orbita era a 350 chilometri. E come se in auto ci mettessimo

alla guida per tre ore in senso verticale. Non eravamo ad una lunga di-stanza come quando gli astronauti sono andati sulla luna ed erano a 350 mila chilometri dalla terra e la vedevano come una pallina lontana.

Da lassù, si riconosce l’Italia?Io non l’ho vista perché ero in un’orbita che si chiama bassa inclina-

zione e passavo vicino all’equatore, certo che se fossi passato sul 45° di latitudine allora l’avrei vista.

Quando si vedono gli astronauti nelle uscite spaziali, in quel momen-to la navicella è ferma?

No, assolutamente, tutti sono in movimento. È come essere in auto-strada e andare alla stessa velocità dell’auto. La navicella viaggia a 26 mila chilometri all’ora. Nel momento in cui l’astronauta esce dalla na-vicella risente dell’inerzia vigente nello spazio, ovvero la mancanza di attrito nel vuoto fa sì che continui a muoversi alla stessa velocità della navicella, quindi la sua velocità rispetto alla stazione risulta essere pari a zero. Nello spazio, inoltre, un oggetto lanciato con una certa forza conti-nua il suo moto all’infinito per inerzia, quindi gli astronauti necessitano di un cavo per il recupero collegato alla stazione.

Perché? Cosa potrebbe succedere?Eh! Altrimenti non si fermano più! Ci vuole

una forza uguale e contraria per fermarli. An-che per girarsi, bisogna attaccarsi a qualcosa, far leva coi piedi sulla superficie della Luna, per esempio, perché sei sospeso nel vuoto.

Lei è l’unico “non americano” ad aver con-seguito l’abilitazione a pilota Space Shuttle. Come si sta nella cabina dello Shuttle?

Ero seduto tra il comandante e il pilota, è un universo di tecnologia e avanguardia.

Quali sono i momenti difficili del viaggio?I primi due minuti sono rischiosi e poi il ri-

entro.

A che velocità rientrate nell’atmosfera?Per essere in orbita bisogna viaggiare a oltre

26 mila chilometri all’ora, poi quando si rientra nell’atmosfera bisogna rallentare fino a 350 chilometri quando si atterra.

Come è la sensazione quando si passa dalla gravità all’assenza di gravità?

È una sensazione di galleggiamento, dove tutto è senza attrito e senza peso. Poi quando rientri fai molto in fretta a riabituarti alla gra-vità.

Quando rientrate sentite il calore dell’attri-to nella cabina?

Oltre a sentirlo lo si vede, quando si accendo-no i motori per rientrare nell’atmosfera i primi minuti sono di caduta libera. Siamo dentro a una palla di fuoco per circa dieci minuti. Fuori c’è tutto il campo aerodinamico dello Shuttle che si apre e la cabina viene completamente avviluppata dalle fiamme. Tutto è letteral-mente avvolto dal plasma che assume colori incredibili dal verde, al rosa, al rosso. Due me-tri e mezzo davanti a noi ci sono 1600 gradi di temperatura.

Ma il tutto è sempre sotto controllo perché lo Shuttle è realizzato in alluminio ed è rivestito di materiale refrattario per impedire alla struttu-ra di fondere. Poi abbiamo sorvolato il Texas e la Lousiana in pochi secondi a circa 10-12 Mach e il senso della velocità è stato veramente im-pressionante.

Un’ultima domanda. Ma l’uomo è andato veramente sulla luna? Perché tanti dubbi?

Questa dei dubbi è una palla colossale, è come dire che l’11 settembre nessun aereo si è scontrato con il Pentagono. L’uomo ogni tanto ha bisogno di esprimere i propri dissensi.

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Dossier Imprenditori20

Dottoressa Mattioli, quali riflessi ha sulle aziende piemon-tesi, la crisi economica che stiamo vivendo?

Innanzitutto bisogna fare una premessa: le aziende piemon-tesi sono aziende intensamente manifatturiere, quindi la dimi-nuzione dei consumi ha frenato automaticamente la domanda rallentando tutta l’economia manifatturiera.

Un altro problema che si è verificato in Piemonte con la crisi è che molte aziende sane si sono trovate in grandi difficoltà per mancanza di liquidità. In Italia infatti buona parte delle impre-se lavora non con capitali propri ma con capitale a prestito: da un giorno all’altro è stato richiesto dalle banche alle aziende di rientrare dei propri fidi…si immagini con quali devastanti conse-guenze. Quindi il nostro territorio ha avuto un doppio problema: da una parte, avendo aziende manifatturiere, ha patito la crisi dei consumi e dall’altra le medesime hanno subito la stretta del credito.

Io però, come ogni imprenditore, sono un’ottimista e penso che la situazione sia comunque in evoluzione e che si inizieranno a vedere presto i primi segnali di ripresa.

Non sarà una ripresa a breve termine, sarà un processo lungo. Non si risolverà prima della fine dell’anno, ma sicuramente torne-remo ad un’economia migliore. Una vera e sana economia con la E maiuscola, non basata sulla carta, ma impostata su un sistema produttivo classico, che è quello che più piace all’imprenditore.

L’Italia è un paese di piccole e medie aziende a livello fami-gliare: perché ce ne sono di più che in altri paesi, o perché da noi non crescono?

Non conosco le motivazioni a livello sociologico, però è un fat-to che esiste. C’è una ragione: in Italia si è molto più legati alla famiglia. I ragazzi stranieri a 16 anni vanno all’estero, quelli ita-liani stanno a casa fino ai 30. Questo restare legati alla famiglia comporta anche uno sbocco naturale nell’azienda familiare. Gli americani dicono che le mamme peggiori per la crescita e l’in-dipendenza dei figli sono le mamme italiane: io per prima, da mamma italiana, capisco perfettamente questo legame.

Inoltre la media azienda ha difficoltà a crescere, poiché ha dei grossi limiti intrinseci. Non ha più le caratteristiche familiari della

e i suoi raffinati gioielli:

il lusso contemporaneo è “Made in Turin”

Licia MattioliLicia Mattioli, avvocato per formazione, imprenditrice per vocazione, ha quarant’anni, ed è sposata, con due figli. È amministratore delegato di un’azienda del lusso da 28 milioni di fatturato, l’Antica Ditta Marchisio. Prima donna negli ultimi cento anni a scalare i gradini dell’Unione Indu-striale di Torino dove ricopre oggi l’incarico di Vicepresidente. È anche Vicepresidente del Comitato per le Pari Opportunità presso la Came-ra di Commercio di Torino. La incontriamo nel suo ufficio, elegan-te e determinata, con la grinta di una manager che sprigiona grande energia e forte passione per il suo lavoro.

di Paola Gomiero

DOSSIER IMPRENDITORI

piccola impresa, ma non è abbastanza grande per potersi permettere quei manager di cui avrebbe bisogno per la crescita. Ad esempio per un’azienda media come la nostra, è difficile trovare persone che restino nel tempo lega-te all’azienda. Spesso accade che le si formi e che poi vadano altrove per inseguire le aziende dai grandi nomi. È difficile trovare il buon com-promesso; occorre essere appealing per trovare il manager giusto.

Ci racconta qualcosa della sua azienda?Mattioli nasce da un progetto di creare un ac-

cessorio moda nell’alta oreficeria: ogni “gioiello” è cre-ato e pensato come un pezzo di una collezione contem-poranea ed attuale, che anticipi, nei colori oltre che nelle forme, la moda contemporanea. Stiamo inoltre pensando ad una seconda linea di gioielleria che si chiamerà My mattioli.

Per questa nuova linea ci siamo ispirati alla tradizione italiana.

Dossier Imprenditori – Plus Magazine 11– giugno 2009 21

e i suoi raffinati gioielli:

Le balie italiane dell’ 800 portavano infatti delle collane che si chiamavano “chiacche-

re”, perché chiacchieravano al muoversi della balia e non erano solo usate per abbellire il corpo, ma avevano un’utilità

pratica. Servivano infatti per far giocare i bebè mentre le balie li allattavano.

Partendo da questa idea abbiamo crea-to la nuova linea ispirata alle balie italiane di due secoli fa ma estremamente attuale.

Impresa famigliare significa spes-so anche impresa di persone; nella sua esperienza personale quanto conta il

talento e quanto la leadership per il successo di un’Azienda?Sicuramente un imprenditore

di successo deve avere la leadership nel senso del

Per poter fare dei passi avanti, bisognerebbe in-vestire sui bisogni della donna che lavora, per per-metterle di conciliare il tempo del lavoro e il tempo della famiglia, avendo ad esempio la possibilità, come avviene in altri paesi, di inserire i bambini al nido fino alle otto di sera. Al contrario, da noi, devi essere nubile o vedova e con un congruo numero di figli a carico per avere un posto al nido. Questo ed altri tipi di attenzioni nei confronti della “concilia-zione” porterebbero a catena ad un miglioramento del ruolo della donna nel mondo imprenditoriale.

Cosa vuol dire essere donna al vertice di un’azienda di successo?

Vuol dire, per certi versi, doversi ancora compor-tare da uomo. Il fatto di essere donna in un mondo prettamente di uomini ha sicuramente dei vantag-gi, in quanto aiuta ad avere una visione che integra quella maschile.

Bisogna però fare in modo che il proprio modo di agire venga visto in maniera assolutamente avulsa dal contesto uomo – donna, altrimenti ci si può tro-vare in difficoltà.

Come riesce a conciliare i suoi innumerevoli impegni di lavoro con quelli di moglie e madre di due figli?

Mi organizzo, ma è molto faticoso, e rubo del tempo alla mia famiglia e ai miei interessi per-sonali.

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Dossier Imprenditori22


coinvolgi-mento delle persone. Ad esempio, io mi accorgo che se al mattino quando arrivo, sono motivata, ho chiari gli obiettivi e non sono stanca, la gente che lavora con me lo sente ed è a sua volta più dinamica e motivata.

Il vero successo dell’imprenditore è credere nella propria idea e saperla tra-smettere in modo positivo ai propri collaboratori. Quando l’imprenditore ha un sogno, una passione che lo brucia, sente la necessità di comunicare questa pas-sione. E di fatto si crea una leadership molto forte.

Parlando però di talento, io penso al sogno, all’idea che deve essere realiz-zabile. Il talento è la capacità di immaginare tutto ciò che fa sognare ma anche di riuscire poi a realizzarlo. Quindi sia la leadership che il talento devono essere abbinati per il successo di un’azienda.

Lei come imprenditrice, cosa consiglia a coloro che intendono avviare un’iniziativa imprenditoriale oggi?

Quello che posso consigliare è dotarsi di molta determinazione e grande perseveranza. Le porte in faccia che si prendono sono tantissime, e ad un certo punto si dice basta. Invece è proprio quello il momento di insistere.

Nella nostra società abbiamo di tutto e quindi per poter imporre il proprio sogno bisogna crederci molto più degli altri. Lo dico ai giovani quando racconto la mia storia: ricordatevi sempre di non scoraggiarvi mai, di andare avanti sem-pre: ogni scoglio superato è un passetto verso la meta. Tutti i grandi imprendi-tori, se lei guarda le storie di successo, non sono diventati famosi in un giorno, ma sono emersi facendo la somma dei piccoli passi.

Il ruolo della donna, in un contesto socio-economico complesso, è sem-pre più determinante in ogni ambito: dall’imprenditoria alla ricerca, dalla politica all’arte, senza dimenticare il ruolo essenziale che da sempre svolge nell’ambito famigliare. Però in Italia soltanto il 46% delle donne lavora ri-spetto ad esempio al 75% della Danimarca e siamo in coda nella classifica del tasso di natalità rispetto agli altri paesi europei. In quanto donna e con-sigliere di parità, cosa ne pensa?

È sempre il discorso della gestione. C’è un difficile equilibrio che la donna, che ha famiglia e lavoro, deve trovare. In Nord Europa lo stato aiuta molto le donne. Quando parlo di pari opportunità trovo che sia un po’ anacronistico parlare di ruoli che una volta una donna non ricopriva. Ai nostri giorni, è qua-si un vantaggio essere donna rispetto a 50 anni fa, perché si dà un’attenzione particolare al fenomeno rosa. Questo non vuol dire che la donna che lavora sia facilitata, tutt’altro. Tutta la gestione della famiglia e della casa in Italia ricade su di lei.

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Dossier Imprenditori

L’arredamento è ormai diventato un momento fon-damentale per progettare il nostro spazio, costruire l’am-biente in cui viviamo, ossia il nostro habitat familiare.

Tuttavia accade spesso che un’abitazione venga arredata partendo da un “assemblaggio” del mobilio, creando cioè combinazioni e soluzioni mediante la com-posizione di modelli visti su catalogo o in sala mostra, senza tenere conto dell’am-bientazione che gli è stata creata attorno.

In questo modo vengono sviluppate soluzioni “stan-dard” su catalogo, che una volta calate nell’alloggio non riproducono lo stesso effetto scenografico che ci ha indot-to a sceglierle.

Per porre rimedio a tale situazione, con il tentativo di dare un tono all’abitazio-ne ed aggiungere valore alla soluzione adottata, si cerca di ricorrere ad alcuni com-plementi d’arredo partico-lari, a volte anche di forme e colori “azzardati”, ma sen-za ottenere nessun risultato di rilievo.

Così, a consegna avvenu-ta, siamo costretti a conclu-dere che non sono i mobili o le tende o le decorazioni ad essere incompleti, ma sono proprio i rivestimenti, quei materiali di base normal-mente sottovalutati anche se, diversamente dai mobili, sono difficilmente sostitui-bili in un secondo momen-to, quando ormai abitiamo nella casa.

Sono proprio tali mate-riali, infatti, il legno, il gres lavorato, il marmo, il cotto, che ravvivano, ambientano, scaldano e ci appassionano più di ogni altra cosa.

Se un pavimento è ten-denzialmente bello, ossia se sono state rispettate le logi-che interpretative dei conte-sti, le ambientazioni future, le fonti di luce, e il gusto dei proprietari, e naturalmente la qualità dei materiali, oc-corrono alla fine ben pochi elementi d’arredo per creare l’habitat giusto, quello che ci soddisfa a pieno e in cui ci identifichiamo. Il successo dell’attività di FORME risiede proprio su questi presupposti e soprattutto nella capacità di offrire quella personalizza-zione del servizio rivolta ad ogni singolo cliente, difficile da ritrovare su operazioni di complessa entità.

E si propone di creare un connubio felice, “ un matri-monio” tra materiali e arredi, tra ambientazioni e qualità dell’abitare configurando le soluzioni a partire dalle rifi-niture degli interni.

Vi invitiamo a trovare insie-me a noi le soluzioni che più vi soddisfano, certi di rendervi felici, anche dopo ….

Congratulazioni e felici nozze.

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Dossier Imprenditori – Plus Magazine 11 – giugno 2009 25

E per le apparecchiature foto-grafiche?

Abbiamo in noleggio le mac-chine fotografiche digitali Nikon D80 e Canon D50 che sono in grado di scattare immagini da professionisti ed hanno un co-sto superiore ai 1.000 e e, ov-viamente, non sono alla portata di tutti gli appassionati. Queste fotocamere hanno una veloci-tà di scatto in grado di cogliere l’attimo e una resa del dettaglio che le macchine amatoriali non possono raggiungere.

Quale può essere il costo per il noleggio di apparecchiature fotografiche e di ripresa?

Molto meno di quanto si pos-sa immaginare, infatti si parte da 80 e al giorno, che per gli associati Fabi Plus diventano solo 60 e; inoltre sempre per i Soci proponiamo il noleggio weekend al prezzo veramente conveniente di 80 e! In questo modo offriamo a tutti la possi-bilità di cimentarsi con la foto-grafia e le riprese cinematogra-fiche con mezzi all’avanguardia, senza dover affrontare investi-menti ingenti.

Voi date consigli e suggeri-menti sul migliore utilizzo di queste particolari apparecchia-ture?

Naturalmente, ci proponia-mo come consulenti e per chi

Armando Madaffari ha cre-ato nel 1998 Palmira s.a.s, una struttura che fornisce servizi professionali e attrezzature tec-niche per la realizzazione di au-diovisivi promozionali e riprese televisive di eventi sportivi, do-cumentaristici e congressuali.

Palmira ha realizzato in que-sti anni importanti spot pubbli-citari e presentazioni istituzio-nali per Fiat, Alfa Romeo, Acqua San Bernardo, Azimuth Yacht, Fondazione Mertz, CUS Torino e molte altre aziende pubbliche e private.

Oggi Palmira presenta una nuova ed interessante proposta per venire incontro alle esigen-ze dei giovani emergenti e degli amatori appassionati di imma-gini e filmati:

Sig Armando Madaffari, ci parli di questa novità.

In questi ultimi 15 anni si è verificata una rapida evolu-zione nella comunicazione in tutti i campi e la tecnologia au-diovisiva ha compiuto passi da gigante, con la realizzazione di apparecchiature sempre più so-fisticate che non tutti possono permettersi di acquistare. Noi diamo la possibilità ai ragazzi che vogliano realizzare filmati di livello professionale di noleg-giare sistemi di alta qualità per riprese digitali, come le teleca-mere Sony DV e HDV.

lo desidera, offriamo la colla-borazione di tecnici esperti per le riprese. Chi non ha una grande conoscenza del mondo delle immagini può affidarsi totalmente a noi per la realiz-zazione di riprese televisive e fotografiche di eventi familiari, sportivi, aziendali, congressi e convention.

E anche in questo caso c’è un trattamento di cortesia per noi associati?

Certo, per qualsiasi tipo di evento viene applicato uno sconto del 15%. Inoltre abbia-mo ancora una proposta inno-vativa: la possibilità di avere a disposizione un operatore pro-fessionista con le migliori at-trezzature per l’intera giornata, al termine della quale viene consegnato un DVD con tutto il documentato, in modo che il Cliente possa elaborare il mate-riale per suo conto, valutandolo con calma.


Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Dossier Imprenditori

Il Mobilificio Iofrida pro-getta soluzioni abitative che riescono sempre a soddisfare tutti, sia per la qualità dei mo-bili acquistati sia per il valore degli stessi.

Sig. Leo Iofrida, perché nella foto avete scelto una cucina Scavolini?

Sicuramente è l’Azienda lea-der in Italia perché offre il mi-glior prodotto al miglior prezzo, con una garanzia addirittura decennale a costo zero per il Cliente.

Scavolini utilizza solo mate-riali e verniciature certificate e propone soluzioni dal de-sign straordinario, grazie allo staff di architetti di fama in-ternazionale impegnati nella progettazione, come Giugiaro, Karim Rashid, Santiago Miran-da e Perry King.

Abbiamo scelto per la foto uno dei modelli di punta, che si presta ad adattamenti dif-ferenti a seconda delle misure

della cucina. Il modello Crystal ha le ante realizzate in vetro e possono essere scelte tra una vasta gamma di colori con fi-niture lucide o opache. Il top è in quarzo di Okite bianco, un materiale ottimo, resistente al calore e a qualsiasi prodotto o alimento usato in cucina.

Per gli elettrodomestici mon-tiamo la marca che preferisce il Cliente, sempre consigliando elementi dal valido rapporto qualità-prezzo.

E per la zona notte? Sig. Enzo Iofrida, ci descriva

l’immagine fotografica.

Qui abbiamo voluto inter-pretare le richieste di un pub-blico attento al design e alle tendenze della moda. Nella foto c’è un armadio modulare Jesse a tre ante scorrevoli, con quella centrale in vetro nero serigrafata e un letto con la parte inferiore adibita a con-tenitore e quella a vista rivesti-ta in pelle, circondata da una cornice in acciaio cromato lu-

cido. Naturalmente, a seconda delle esigenze della clientela, possiamo modificare l’estetica e le dimensioni.

Perché Jesse come prodotti?È l’Azienda di punta con la

quale lavoriamo: i mobili sono realizzati con una cura dei det-

tagli straordinaria e un’atten-zione alle tendenze di moda e al design sempre innovativo, offerti al pubblico, sempre con un ottimo rapporto qua-lità-prezzo.

Ricordiamo ai lettori che su qualsiasi soluzione abita-tiva l’associato FABI Plus avrà sempre uno sconto che va dal 10 al 25%.

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MOBILIFICIO IOFRIDAvia Martiri, 5 – 10042 Nichelino (TO)Tel. 011 6055296 – fax 011 6051168www.mobili-iofrida.it – [email protected]

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Il piacere per la buona cucina casalinga

via Case Sparse, 16 Rivalta di Torinowww.labruina.it

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Dossier Imprenditori – Plus Magazine 11 – giugno 2009 27

Che tipo di cucina proponete?La nostra cucina è assolu-

tamente casalinga, con un’at-tenzione prioritaria alla qualità degli ingredienti e ai gusti che caratterizzano e differenzia-no ogni portata. Naturalmen-te, curiamo anche il contesto coreografico dei piatti, ma il contenuto è sempre al primo posto!

E per i golosoni?Abbiamo veramente dei

dolci squisiti, che preparo per-sonalmente come la Foresta Nera, una torta di crema, Pan di Spagna, marron glacé, strato di meringa ricoperta di sfoglie di cioccolato… insomma, una vera leccornia!

Come è strutturato il risto-rante?

Internamente, oltre alla clas-sica grande sala, abbiamo una saletta per trascorrere serate in compagnia con un menu alla carta veramente ricco di propo-ste, capace di soddisfare anche i gusti più particolari.

Nella bella stagione gli even-ti, i battesimi, le comunioni e i matrimoni vengono trasferiti nel parco, sotto i gazebo, per-mettendo alle famiglie che hanno i bambini di vederli gio-care nel verde, sempre a con-tatto visivo.

Da Giugno a Settembre or-ganizziamo delle splendide gri-gliate, fruendo della grande gri-glia esterna che consente una

Il Ristorante La Bruina in origine era una tipica cascina piemontese con una storia che risale addirittura all’epoca na-poleonica. Oggi è un grazioso ristorante immerso nel verde a pochi chilometri da Torino i cui titolari, Fausto e Lucia Vac-carone, vantano un’esperienza ventennale come ristoratori.

Sig. Fausto, cosa vi ha spinto a scegliere Rivalta di Torino per creare il Ristorante La Bruina?

Abbiamo iniziato questo percorso nel 2001. Volevamo co-niugare il piacere per la buona cucina con quello di stare a con-tatto con la natura offrendo alla nostra clientela un luogo vera-mente suggestivo, se pur a po-chi chilometri da Torino. Infatti, il ristorante si apre su un parco di 30.000 mq. che permette di organizzare banchetti ed eventi molto scenografici, abbinando-li al piacere di passeggiare nel verde contemplando la bellezza della natura.

Curate voi la cucina de La Bruina?

Mia moglie è un’ottima cuoca e la cura nella scelta delle materie prime è fonda-mentale.

La ristorazione è una profes-sione impegnativa che non si improvvisa e ci vuole dedizio-ne, passione e preparazione: questi sono gli elementi fon-damentali per creare piatti prelibati e genuini.

cottura perfetta della carne, del pesce e delle verdure.

Per aumentare la vostra clien-tela proponete promozioni par-ticolari?

Proponiamo fino a questo autunno delle serate promo-zionali come il Venerdì, con cu-cina a base di pesce e piatti di ottima qualità con un’accurata preparazione al costo eccezio-nale di € 25,00. Inoltre, il Gio-vedì per soli € 20,00 offriamo una cena che ben sostituisce

la pizza ma appaga maggior-mente il palato, senza incide-re sulla spesa. Compreso del buon vino della casa!

Naturalmente, per chi lo de-sidera abbiamo un’ottima can-tina con vini piemontesi, veneti e toscani, senza tralasciare al-cuni particolari vini francesi.

E come sempre, un tratta-mento di cortesia per gli asso-ciati FABI Plus con uno sconto del 10% su ogni pranzo, cena ed anche per ogni tipo di evento.


Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Rubriche

Crisi, truffe, violenze di ogni tipo: i TG e le varie trasmissioni di approfondimento ci bom-bardano quotidianamente di notizie che vanno dal tragico al disgustoso, insinuando in ognuno di noi tristezza, pes-simismo, malinconia e la sen-sazione di vivere in un paese tremendo pieno di malfattori di ogni tipo ed in cui non c’è più spazio per un sorriso o per pensare con serenità al futu-ro. A parte il fatto che sembra che i “media” godano ad en-fatizzare brutture ed accadi-menti tragici, la sensazione è che tutto sia in balia degli orchi, con la conseguenza che ci si rintana sempre più nel privato e si guarda con diffi-denza anche il vicino.

E allora? X FACTOR!!!!!Il titolo di questo articolo

probabilmente non dirà mol-to a parecchi di voi, essendo

di Felice Minoletti

mutuato da un programma tipo reality in onda su RAI 2 dall’anno scorso.

Lo scopo del gioco è quello di scoprire tra migliaia di aspi-ranti cantanti, giovani e meno giovani, chi ha questo famige-rato X FACTOR o per dirlo in italiano “fattore X”, cioè quel-le caratteristiche inspiegabili, non misurabili e non regola-mentabili, che di colpo tra-sformano una persona qua-lunque dotata di buone doti canore, in un personaggio di grande successo nel mondo dello show-bussiness.

Nel numeroso panorama di Isole, Fattorie, Talpe ecc. cosa distingue questo programma per meritarsi una citazione?

Non ci sono litigi tra i con-correnti, non si sentono pa-rolacce ad ogni piè sospinto, i protagonisti sono divisi in tre categorie: dai 16/25 anni,

oltre i 25, gruppi vocali e sono persone positive, unite dalla passione per la musica e tra-smettono un’energia positiva aiutati in questo anche dal conduttore-rivelazione Fran-cesco Facchinetti che, guarda-to inizialmente con sospetto in quanto “figlio dei Pooh”, si è andato via via affermando per la sua carica, la sua sim-patia ed intelligenza, che ne fanno uno degli elementi vin-centi del programma.

Le diverse categorie che spaziano in un arco tempo-rale molto ampio ci racconta-no storie diverse ma tutte o quasi molto interessanti. Si va da ragazzi giovanissimi con aspettative enormi a cantan-ti “datati” – come il Matteo di quest’anno - che cercano un ultimo treno per farsi cono-scere (e non ci si spiega per-ché, viste le doti non ci siano ancora riusciti) fino a gruppi eterogenei ma comunque molto interessanti.

A me piace personalmente molto anche la striscia serale in cui volta per volta ci ven-gono presentati gli aspetti privati dei ragazzi che tor-nano momentaneamente a casa, tra parenti ed amici che li vedono adesso con un’otti-ca diversa. Tutti, ci mostrano un’Italia fondamentalmente sana, fatta di piccole gioie e di ambienti sereni, in cui la famiglia ha ancora radici

profonde e dà loro la forza di continuare un’avventura che diventa ogni volta più impe-gnativa per via delle elimina-zioni che si succedono impie-tosamente.

Un capitolo a parte lo me-riterebbero i giudici: Mara Maionchi, Morgan e Simona Ventura, che i con i loro giudizi e i loro battibecchi animano, a volte fin troppo, la gara. Sic-come però la protagonista è la musica, li lascerò da parte e per concludere mi sbilancerò in commenti pseudo tecnici. Premesso che quest’anno il livello è stato altissimo e tutti sarebbero a mio avviso pron-ti per la carriera discografica, le mie preferenze andavano al gruppo dei “Bastard Sons of Dioniso”- trentini ruspan-ti che sono una spremuta di energia. La vittoria del suc-citato Matteo però è stata meritata in quanto l’artista si inserisce nel filone della bella melodia italiana supportata da una voce eccezionale.

Concludendo.. se, a set-tembre, al rientro dalle ferie vi sentirete depressi e scon-fortati pensando al lungo in-verno che vi aspetta vorrete respirare un po’ di ottimismo, di serenità o semplicemente sentire buona musica, dovrete fare solo una cosa: X FACTOR.

P.S. Per favore, non paragona-telo ad Amici!!!!!!!

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HOBBY E PASSIONI

FACTOR

Rubriche – Plus Magazine 11 – giugno 2009 29

Bisogna esplorare le atti-tudini personali, superare le false credenze che tanti limiti pongono alla nostra creativi-tà, imparare a gestire le emo-zioni modulando le nostre reazioni facendoci seguire da un coach che ci alleni e ci sproni nel raggiungimento di un obiettivo realistico. Lascia-mo le “mission impossible” al grande schermo, distanti dal-la vita reale e dalla quotidia-nità di tutti noi.

Certamente, ottenuti pic-coli ma importanti successi, migliorerà la nostra autosti-ma e la capacità comunica-tiva. Personalmente provo gioia e soddisfazione quando i nostri Clienti, attraverso per-corsi coaching individuali, rea-lizzano questo cambiamento, anche se tengo a sottolineare che il risultato è sempre vin-colato alla volontà partecipa-tiva del singolo.

Quando parliamo di comu-nicazione, quante volte pen-siamo alle parole e all’espres-sione che usiamo a seconda del tipo di interlocutore al quale ci rivolgiamo?

Il significato di una co-municazione è costruito dall’interazione tra parlante e ascoltatore. Ogni interazio-ne comunicativa è un’attività ad iniziativa alternata.

L’ascoltatore diventa re-sponsabile perché il signifi-cato dell’interazione viene costruito insieme al parlante. Non c’è un ruolo attivo e pas-sivo: entrambi sono protago-nisti se esprimono la volontà di esserlo. La comunicazione è un’attività congiunta, consa-pevole, intenzionale e coope-rativa per costruire insieme il significato di un’interazione.

La consapevolezza di par-tecipare, sia nel parlare sia nell’ascoltare, è espressa dal-la volontà: questa è la vera matrice del successo nella comunicazione.

E come mai ci sono delle persone che riescono a “cat-turare la nostra attenzione” ed altre che assolutamente non destano il minimo inte-resse?

L’arte della parola è sedu-zione, persuasione e si basa su principi imprescindibili come la sicurezza, la consa-pevolezza, l’autostima e il carisma.

Ci sono percorsi formativi che insegnano a migliorare la propria immagine, prima di tutto nel rapporto con se stessi, partendo dalla cono-scenza approfondita delle proprie capacità reali e po-tenziali e successivamente, mettendole in pratica nelle relazioni con gli altri.

La miglior prova di una co-municazione efficace si ha nella diade.

La ragione per la quale molte volte nella comuni-cazione diadica non si ar-riva ad una comprensione

consiste nel fatto che uno parla secondo il suo schema mentale, anziché secondo quello del suo interlocutore. Ecco perché gli studi fatti da George Miller sui “chunks” permettono di entrare in sintonia con il nostro interlo-

cutore ed armonizzarci nella conversazione.

D’altronde ricordiamoci che vale il detto: “Ognuno parla come vorrebbe ascol-tare!”

Naturalmente, quando parliamo dobbiamo sempre creare un giusto equilibrio fra i tre elementi che ci ha insegnato Aristotele, mae-stro dell’arte oratoria e della persuasione: Logos, Pathos ed Ethos.

Particolarmente l’ultimo, la veridicità della fonte che origina il messaggio, è fonda-mentale per valutare la coe-renza tra ciò che si dice ver-balmente e ciò che si esprime con il linguaggio del corpo.

E il nostro vero codice di controllo è proprio il linguag-gio non verbale perché si sa, con le parole si può dire tutto e si può dire nulla.

L’interazionedi Emanuela truzzi

MODERNACOMUNICAZIONEvia Magenta, 49 - Torino

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COMUNICAZIONE E IMMAGINE

comunicativa

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Dossier Salute

MEDICINA E SALUTE

30

Il nostro organismo necessita di essere tenuto sotto con-trollo tutti i giorni e tutti i mesi dell’anno, quindi l’estate può diventare proprio il momento migliore per pensare ancora di più a noi stessi e correggere alcune cattive abitudini.

Quindi, non dobbiamo dimenticare che è proprio nel perio-do delle vacanze che possiamo prenderci cura con maggiore attenzione della nostra salute, senza che questo debba com-portare necessità di sacrifici o di diete particolari o di stressan-ti ed estenuanti esercizi fisici. Il momento delle vacanze deve essere interpretato come il periodo delle “piccole correzioni”.

La maggior disponibilità di tempo ci consente di osserva-re con occhi più attenti le cattive abitudini che ci portiamo dietro, magari anche da anni, e che non siamo riusciti a cor-reggere negli ultimi undici mesi di lavoro. In quei mesi, infatti, il nostro cervello è particolarmente orientato proprio verso il lavoro, la necessità di confrontarsi con una società che di certo non induce alla riflessione e al controllo. E soprattutto in quel periodo siamo portati a pensare che tutto ciò che non sia lavoro sia tempo perso.

Per coloro che, dunque, vivono in questo modo il quotidia-no, ecco che l’estate e con essa il periodo delle vacanze e la maggiore disponibilità di tempo ci possono portare a tentare di mettere in pratica le buone regole. Soprattutto con più tempo a disposizione dovremmo cercare di eliminare alcune cattive abitudini che non siamo riusciti a debellare prima.

Innanzitutto proviamo a ridurre l’apporto di alcolici: in estate è più facile, dal momento che l’alcool ci fa sudare di più e quando l’aria è più calda non è certo piacevole. Poi, approfit-tiamone per buttar via il pacchetto di sigarette: la scusante del fumo che ci rilassa, della sigaretta che scaccia il nervosi-smo: niente di più falso! E della impossibilità di smettere di lavorare, non ha più motivo di esistere in questo periodo.

Vorrei però ricordarvi che le vacanze sono belle proprio per-ché ci si rilassa, si stacca la spina e non si ha voglia di pensare più a niente. Ma attenzione, però, a non rilassarvi troppo e a non pensare a quelle piccole ma importanti precauzioni che ci permettono di vivere serenamente e in salute le nostre va-canze. Come quando si decide di andare in vacanza, ad esem-pio, nei paesi esotici. In questo caso è d’obbligo informarsi su vaccini e norme igieniche.

Quindi per evitare che si torni con diarrea, febbre e lesio-ni della pelle, bisogna informarsi assolutamente sulle vacci-nazioni e rivolgersi subito al medico se durante o al ritorno delle vacanze si hanno “strani sintomi”. È bene sapere che le malattie più pericolose per il turista cominciano con l’epatite virale trasmessa dagli alimenti, generalmente la A o la E (ca-ratteristica dei paesi poveri). Di solito la malattia provocata da questi virus non è particolarmente seria, si manifesta con sintomi lievi o passa inosservata. I disturbi sono stanchezza, febbricciola, nausea, vomito e malessere generale, a volte it-tero (colorazione gialla della pelle e del bianco degli occhi). Dell’epatite A ed E si guarisce senza bisogno di ricorrere ai farmaci, con riposo e dieta leggera. Per prevenirla si devono rispettare le norme igieniche, prestare attenzione all’acqua che si beve ed evitare pesce e frutti di mare crudi o poco cotti.

> di Carlo Gargiulo – a cura di Laura Pavia

La salutenon va in vacanza

MEDICINA E SALUTE

Contro il virus dell’epatite A esiste un vaccino efficace. E fate attenzione anche in Europa, dove è possibile contrarre l’epa-tite A quando si mangiano frutti di mare crudi.

Ma le minacce per la salute quando si viaggia sono molte-plici, come il colera causato dal batterio Vibrio colera, si contrae ingerendo cibi e acqua infette per la presenza di scarichi fognari inadeguati. Nell’intestino produce una tossina che provoca una profusa diarrea, di solito senza febbre, dopo due o tre giorni dalla contaminazione. Nelle zone a rischio si devono scegliere alimenti cotti, più sicuri perché la tossina è di solito sensibile al calore. I sintomi sono subito molto marcati, ben più seri di una banale diarrea del viaggiatore. La perdita di liquidi e la conse-guente disidratazione molto pronunciata, necessita di ricovero, flebo reidratanti e antibiotici per combattere il germe.

Ma la ricerca di mete esotiche introduce ulteriori proble-matiche, non solo legate alle malattie sopracitate, pertanto bisogna stare molto attenti alla iperesposizione solare, spes-so fatta veramente senza criterio, che può provocare ustioni di vario grado. Oltre al sole un altro nemico della pelle, in estate, sono gli insetti, le punture dei quali possono provocare rea-zioni anche importanti.

Quindi, quello che vi raccomando in estate è di prestare un occhio di riguardo alla nostra salute sotto tutti gli aspetti e se osserverete queste indicazioni utili per vivere bene il periodo estivo, ci ringrazierete.

Evitare la disidratazione. Durante l’estate bisogna bere molto, almeno un litro e mezzo di acqua al giorno. Il caldo e il sudore, infatti, portano a perdere più liquidi che devo-no essere reintegrati. L’acqua, però, non deve essere troppo fredda per evitare blocchi di digestione e congestioni. Difendersi dalle punture d’insetti. Zanzariere, zampiro-ni, repellenti in pomata e spray sono generalmente effica-ci per tenere lontane le zanzare. Chi è stato pizzicato può ricorrere a creme da spalmare sulla zona colpita o può provare a mettere del ghiaccio sulla puntura. Abbronzatura. Per proteggersi dai raggi del sole è meglio non dimenticare di portare con sé e usare le creme solari, che devono essere specifiche per il tipo di pelle. A tavola. Con il caldo, anche i processi digestivi sono meno efficienti. Da preferire, quindi, cibi leggeri, frutta e verdura che permettono di evitare problemi di cattiva digestione, stipsi, diarrea o bruciore di stomaco Attenzione agli occhi. Luce del sole, acqua del mare e ven-to possono metterli a dura prova. Usare dei buoni occhiali da sole ed alleviare le irritazioni, se non molto intense, con colliri decongestionanti. Per il mal di viaggio. Per il mal di mare, aria e auto sono efficaci specifici farmaci in pasticche, gomme da mastica-re o cerotti, da chiedere al proprio medico di famiglia. Pressione bassa. Il caldo contribuisce ad abbassare la pressione e chi generalmente soffre di pressione bassa subisce particolarmente gli effetti del caldo. Un po’ di zucchero può essere utile per rialzare un piccolo sbalzo di pressione, ma è consigliabile recarsi dal proprio medico per farsi indicare i medicinali opportuni. Traumi e dolori muscolari. Strappi e distorsioni, dolori muscolari come il torcicollo possono essere alleviati con alcune pomate, creme o unguenti specifici.

kkkkk

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Dossier Salute32

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Il film lacrimale è una delica-ta e complessa struttura che ricopre la superficie esterna dell’occhio garantendone la le-vigatezza. Le lacrime svolgono importanti compiti per la dife-sa della superficie dell’occhio:– azione lavante per allonta-

nare efficacemente piccoli corpi estranei provenienti dall’atmosfera,

– protezione dall’attacco di batteri,

– filtro delle radiazioni lumi-nose.

Il termine “occhio secco” indica genericamente una disfunzio-ne lacrimale, cioè problemi di produzione e distribuzione delle lacrime sulla superficie dell’occhio che rappresentano una condizione patologica che porta frequentemente a rivol-gersi all’oculista.L’aria condizionata ha effetti negativi sulla produzione del-le lacrime e sulla sua efficacia.

«OCCHIO SECCO»:FREQUENTE DISTURBO PER CHI USA IL VIDEOTERMINALE

Un ambiente ventilato con bassa umidità può provocare secchezza oculare.I sintomi più frequenti sono:– bruciore,– sensazione di corpo estra-

neo,– senso di secchezza e difficol-

tà ad aprire gli occhi al mat-tino,

– disturbi della visione,– fastidio alla luce e lacrima-

zione,– sensazione di stanchezza

oculare, talvolta dolore.

Questi sintomi possono ac-centuarsi nel portatore di lenti a contatto, con frequenti fenomeni di intolleranza alle lenti stesse.I soggetti addetti all’uso del videoterminale, a causa del-la posizione di lavoro e della richiesta di attenzione conti-nua, propria dell’uso del video, tendono ad avere un ammic-camento ridotto, cioè chiudo-

no meno frequentemente le palpebre. Tutto ciò comporta una maggiore evaporazio-ne delle lacrime che servono ad umidificare la superficie dell’occhio.La disfunzione lacrimale si riscontra anche nell’infiam-mazione delle palpebre, la cosiddetta blefarite, legata ad una alterata produzione di sebo da parte delle piccole ghiandole sebacee che sboc-cano in prossimità delle ciglia ove riversano il loro prodotto. È causata da fattori legati alle caratteristiche cutanee (spes-so associata alla caratteristica “couperose”) e ad una iperat-tività della normale flora bat-terica presente sul bordo della palpebra. La blefarite è una patologia molto frequente, spesso non diagnosticata o mal-diagnosticata e pertanto trattata in modo non ottimale. I sintomi più frequenti sono la secchezza, l’arrossamento cro-nico del bordo della palpebra, il prurito e la classica secrezione mattutina con sensazione di “occhio incollato” e difficoltà ad aprirlo. L’irritazione palpe-brale può talvolta rappresen-tare un problema estetico, soprattutto per coloro che svolgono mansioni a contatto con il pubblico. Se il problema non viene trattato per tempo può diventare cronico.

I sintomi da “occhio secco” pos-sono essere migliorati correg-gendo la posizione di lavoro (corretta postura), infatti se questa è più rilassata si ha un ammiccamento più regolare. È inoltre importante curare gli eventuali fenomeni infiam-matori associati a carico delle palpebre.

Per la cura dell’occhio secco sono utili colliri lubrificanti che mantengono idratata la superficie dell’occhio e che esercitano anche una azione detergente. Per la cura della blefarite è importante pro-grammare una accurata igie-ne quotidiana con massaggio, detersione delle palpebre e risciacquo, terapia sufficiente nelle forme lievi. Utile anche l’applicazione di impacchi cal-di per sciogliere i grassi depo-sitati sul bordo della palpebra. All’igiene si associano colliri lubrificanti e nelle forme acu-te colliri antinfiammatori per brevi periodi.

Una corretta igiene di vita ed una corretta esecuzione della terapia locale possono ridur-re i sintomi da discomfort oculare e curare la patologia di superficie restituendo be-nessere all’occhio ed una più facile applicazione all’attività lavorativa.

L’occhio secco è un sintomo di frequente riscontro negli ad-detti al videoterminale ed in tutti quei soggetti che utilizzano spesso il computer. Le alterazioni del film lacrimale vengono inoltre influenzate dalle condizioni ambientali in cui viviamo. I sintomi da discomfort della superficie oculare si associano spesso ad infiammazione delle palpebre. Una buona lubrifi-cazione dell’occhio ed una corretta igiene palpebrale posso-no prevenire l’insorgenza di patologie croniche, migliorano i sintomi ed evitano di ricorrere a terapie più impegnative.

MEDICINA E SALUTE

Dottoressa Maria Eva Cristina BattistaMedico chirurgo - Specialista Oculista

COME UN SORRISOPUÒ RENDERCI LA VITA PIÙ BELLA

Incontriamo il dott. Carlo Alberto Cirnigliaro, medico odonto-iatra che rivolge particolare interesse alle tecniche conser-vative e alla protesi estetica (intarsi e faccette in ceramica o composito), nonché alla cosmesi estetica (sbiancamento dentale) utilizzando soluzioni attualmente all’avanguardia a livello mondiale.

ticata fin da piccoli è l’arma più efficace per evitare inter-venti importanti da adulti.

Chi per negligenza, incuria o pigrizia non dà importanza a una corretta igiene orale, ac-corcia il ciclo di vita del pro-prio patrimonio dentale e do-vrà sottoporsi in seguito ad interventi di ricostruzione più lunghi, fastidiosi e costosi.

Per questo il lavoro sui bam-bini è fondamentale, siamo sempre attenti nel sottoline-are ai genitori l’importanza di

Dott. Cirnigliaro, come sta evolvendo la professione odontoiatrica?Oggi, grazie all’inarrestabile progresso delle conoscenze mediche e della tecnologia odontoiatrica è necessario un aggiornamento continuo sia delle competenze del te-rapeuta sia delle apparec-chiature.

I miei studi di Torino e Borga-ro possono contare su mezzi di elevato livello tecnologico che mi consentono diagno-si tempestive e interventi di grande precisione, ma questo non basta…

E quindi?È diventato impossibile per il singolo professionista offrire ai pazienti una gamma com-pleta di prestazioni di eccel-lenza, per questo ho dato vi-ta a un’equipe di specialisti, composta da un patologo orale, un chirurgo maxillofac-ciale, due ortodontiste e una dottoressa specialista in igie-ne e profilassi (mia moglie), in grado di supportarmi nel cor-so delle cure.

Allora parliamo di igiene orale e profilassi.Un’accurata igiene orale pra-

una corretta igiene orale e ci adoperiamo con pazienza per insegnare le tecniche corrette ai più piccoli.

Dott. Cirnigliaro, come fa a trattare con i piccoli pa-zienti?Il bambino deve avere fiducia nel medico e considerarlo co-me un amico.

Per conquistarlo è necessario porre attenzione al compor-tamento di tutto lo staff, ma anche l’ambiente in cui si tro-

va gioca un ruolo importan-te: deve essere accogliente e rilassante nella scelta dei colori e dell’arredamento, in modo da contribuire a orien-tare positivamente il suo

umore e farlo sentire come a casa. Medici troppo seriosi in uno studio asettico come un reparto ospedaliero non rag-giungono l’obiettivo.

Ma a volte tutto questo non basta…In questi casi il primo incon-tro serve solo per conoscersi e fare amicizia, oppure basta mettere sul monitor un carto-ne animato per farlo sorride-re e poi visitarlo mentre è in braccio alla mamma… ci sono tante astuzie per conquistare

i più piccoli, non bisogna ave-re fretta; l’importante è met-tere in atto comportamenti positivizzanti e non colpevo-lizzanti e portare i genitori dalla propria parte.

Dottor Carlo Alberto Cirnigliaro Medico chirurgo - Specialista in Odontoiatria

Dossier Salute – Plus Magazine 11 – giugno 2009 33

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Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Arte e Cultura34

M assimo Alfano, pittore navale e storico di marina: da anni ti vedo studiare immagini e dipingere navi

del passato, raccontare appassionanti storie di mare da te ritrovate, ma anche ritrarre barche contemporanee come hai fatto con la mia.

In primo luogo puoi definire cosa è la pittura di marina?

La pittura di marina cerca oggi, come sem-pre ha cercato nei secoli scorsi, la bellezza che si crea nella relazione tra uomo e mare.

Questa relazione che esiste da sempre è il desiderio dell’uomo di conoscere, percorrere, vivere il mare ed è, che trovi espressione in for-ma di barca o di nave, il soggetto della maggior parte delle opere della pittura navale.

Il pittore di marina ama le navi, le conosce completamente e dà modo all’osservatore di entrare in sintonia con quella bellezza che l’artista avverte, esplicitandola attraverso l’ar-monia che lega il soggetto con mare e cielo. La profonda conoscenza tecnica e storica delle navi unita ad una sottile sensibilità nei con-fronti del mare e delle situazioni meteorolo-giche fanno del pittore di marina un artista profondamente legato al reale.

E il tuo orientamento personale come pittore navale?Sono esplicitamente un pittore figurativo, profondamente legato al

realismo storico europeo e vedo la pittura di marina come un dialogo con la forma che continua, da Van de Velde ad oggi, con influenze vera-mente minime di correnti o movimenti artistici.

La mia è una ricerca di verità nella realtà e di bellezza nella verità. Trovo fondamentale la massima documentazione, sempre, sia nella

realizzazione di soggetti storici dove l’opera diviene espressione di una indagine approfondita sia nella produzione di soggetti contemporanei dove alla ricerca documentaria si sostituisce la conoscenza diretta, il vero contatto fisico con la nave o la barca. Leggere libri di mare è stata una parte fondamentale del mio vivere fin da quando, ragazzino, esploravo la biblioteca paterna scoprendo libri come il diario dell’ultimo corsaro velico, Felix von Luckner, più attraenti di qualunque narrativa di avventu-ra. Devo a mio padre, fotografo navale, la mia educazione all’immagine e l’avvicinamento alla storia marittima e pochi anni più tardi a Nino De Cesare, allora comandante della bella Imilchil, l’inizio di quel contatto diretto con la navigazione ineludibile per ogni pittore navale.

Mi piacerebbe parlare di tecniche pittoriche, ma forse si troverebbe più a proprio agio un critico d’arte...

Ma i critici in genere non sanno niente di navi! Questa è una realtà che incontrava Stoewer, che incontra Hunt, che

incontro io... no, meglio un velista. Tu hai navigato dai Caraibi al Medi-terraneo, hai fatto vela nell’Artico e sai quando si realizza quel magico incontro di bellezza che nasce dalla fusione armonica tra una costruzio-

ARTE E CULTURA

Chiunque sia stato al Rijksmuseum di Amsterdam avrà certamente apprezzato i grandi capolavori di pittura di mare che il diciassettesimo secolo olandese ci ha lasciato. Velieri, porti e battaglie navali che fanno parte della grande arte europea narrando la storia di un paese che è stato, ed è, tra i più legati al mare. Se poi ci si muove nei musei di marina di tutta Europa si scopre che negli ultimi quattro secoli generazioni di artisti si sono dedicate esclusivamente alla pittura navale. Pochi, rispetto ad altri paesi sono stati e sono i pittori di marina italiani ma oggi si può scoprire che uno di questi artisti vive e dipinge a Torino.

L’artecomeavventura

Massimiliano Cagnin intervista Massimo Alfanodimarina

ne umana come la barca e la perfezione della natura. Lì deve arrivare il pittore navale perchè lì nasce il piacere, anche di chi non va per mare, lì germoglia quel seme di avventura che fa sognare...

Per portare nelle mie opere quel senso di scoperta, bellezza e verità, ho trovato che la tecnica più adatta rimane ancora il tradizionale olio su tela unito ad una figurazione realista di elevato dettaglio. Accade però a volte che la seduzione del soggetto sia tale da richiamare tutta l’at-tenzione sulla nave limitando al massimo gli elementi circostanti: allora il pastello su cartoncino è perfetto per bozzetti animati da spirito così ritrattistico. La nave diviene quasi un volto.

Cosa ti muove a ritrarre una nave piuttosto che un’altra? Forse una delle cose che mi piace di più è trovare narrazioni di storie

Arte e Cultura – Plus Magazine 11 – giugno 2009 35

ARTE E CULTURA

L’artecomeavventura dimarina

Il Governolo nei Dardanelli saluta il forte di Sed ul Bahr

Il Koenisberg nel delta del Rufigi

L’arrivo del Gulnara, la prima nave a vapore della marina sarda. (particolare)

e avventure: ogni nave è come uno scrigno di meraviglie che contiene racconti di vita e di uomini, di mare percorso e conosciuto, di momenti anche drammatici, di lotta con gli elementi, di battaglie, di esplorazioni. Allora la nave riassume visivamente in sé la storia di quell’io collettivo che è l’equipaggio che la rende viva ed operante, e ritratta, viene fermata in un momento archetipico del suo agire. Ci sono navi che hanno fatto la storia e portano nelle loro forme racconti avvincenti, altre forse meno ricche di vicende diventano interessanti come espressione di un’epoca, di un senso estetico, di una conquista tecnica...

La pittura diventa in questo modo la tua via per l’esplorazione della sto-ria, un sogno artistico che si avvale di una indagine tecnica per scoprire quali forme assumeva il passato. Il viaggio che fai fisicamente e a volte avventurosamente per vedere e ritrarre una nave contemporanea qui av-viene in maniera forse non meno avventurosa attraverso libri, documenti, antiche fotografie e prima della fotografia attraverso lo studio di opere di artisti del passato. Lavori da quasi due anni sulla marina sabaudo-sarda e hai dato origine ad un complesso di opere unico coniugando perfettamente valore storico documentario con valenza artistica. Nulla di simile era stato fatto fino ad ora. Continuerai?

Sto continuando! Il Piemonte ha una tradi-zione di quattrocentocinquanta anni di storia di mare che deve essere recuperata e il mio impegno di artista di marina è in questo caso

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Arte e Cultura36

ARTE E CULTURA

Il Kursk a Poliarniy

quello di scoprire il vero aspetto del-le nostre navi mettendone anche in rilievo le vicende. Quando presento un’opera di questo ciclo le affianco un breve racconto affinchè realtà quasi dimenticate possano riaffiora-re e ogni quadro risulti immediata-mente collegabile al contesto stori-co a cui fa riferimento.

L’appuntamento con la storia del Piemonte sul mare è per il 18 settembre al Castello della Rovere a Vinovo dove per dieci giorni un ciclo di conferenze accompagnerà l’esposizione delle opere di soggetto navale sabaudo-sar-do di Massimo Alfano.

Massimo Alfanowww.massimoalfanopittorenavale.comatelier: via Varazze 11 Torino - tel. 349 8462892

Siamo tutti d’accordo, continuare a combattere è la nostra vocazione.

La situazione è di incertezza estrema, il nemi-co alle porte della capitale, la corte prossima alla fuga e la bella Alceste senza un porto sul continen-te dove riparare.

La Sardegna è la sola terra amica dove potrem-mo trovare rifugio in caso di necessità.

Metterci al servizio degli inglesi ci darà una sicurezza più apparente che reale perchè la vera e pessima sensazione è che saremo considerati niente altro che expendable stuff da qualunque ammiraglio di quel paese.

Se continueranno a non giungere ordini da Torino la proposta del comandante in seconda, Giorgio Des Geneys di dedicarci alla guerra di corsa diventerà praticabile oltre che potentemente seduttiva.

Noi tutti giovani ufficiali e l’equipaggio nella sua totalità saremmo felici di questa scelta che avremmo già voluto mettere in pratica.

L’Alceste da sola non può fare nulla neanche contro la più piccola squadra francese, ma è una bella nave veloce e potrebbe divenire un uccello da preda molto difficile da catturare.

Potremmo andare avanti in questo modo per mesi, forse anni, muoven-doci continuamente dalla costa sarda verso le linee di commercio marittimo francesi.

Questo sogno di indipendenza e libertà ci attrae tutti, ma il comandante della nave è inglese e non è un uomo facile a portare in questa direzione.

Non sappiamo che cosa ci porterà il mattino seguente, non sappiamo se saremo il cacciatore o la preda ma andiamo avanti scrivendoci i nostri ordini finchè qualcosa ci verrà comunicato.

Ignoto

Tirreno settentrionale, primavera 1794

Arte e Cultura – Plus Magazine 11 – giugno 2009 37

L’artecomeavventura

dimarina

La Rose Marine di Charcot

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Musica38

L a sua storia ricorda un po’ la trama dei film sentimentali degli anni Sessanta con protagonisti celebrità del calibro di Caterina Caselli e Gianni Morandi. Come i beniamini di pellicole tipo “Nessuno mi

può giudicare” o “In ginocchio da te”, anche Giusy Ferreri fino ad un anno fa non viveva di musica. Lavorava infatti in un supermercato di Corbetta, nel milanese, però solo alcuni giorni alla settimana perché il resto del tempo lo dedicava alla sua grande passione. La sua vita è cambiata dopo il talent show televisivo X Factor e lo straordinario successo iniziato con la pubblica-zione del singolo “Non ti scordar mai di me”.

Oggi Giuseppa Gaetana, detta Giusy, ha da poco compiuto trent’anni ed è una delle promesse della musica italiana. Continua a vivere ad Abbiategras-so e non nella caotica Milano e il suo primo album “Gaetana” è già cinque volte disco di platino per le oltre 350 mila copie vendute. La ragazza di pro-vincia vanta partecipazioni d’eccezione come quella di Tiziano Ferro e pro-duttori artistici e autori del calibro di Linda Perry e Sergio Cammariere. Da marzo la cantautrice, spesso accostata ad Amy Winehouse, gira l’Italia con il suo primo tour e sogna di portare la sua musica in Europa.

Immaginavi sarebbe stata così la vita dell’artista?Abbastanza, perché ho letto molte biografie di musicisti. Sapevo che ave-

re la fortuna di vivere la musica e poterla portare in giro comporta viaggiare spesso e questo è gratificante ma anche stressante. Ben vengano però que-sti viaggi, questo stress, perché è giusto ricercare in luoghi diversi l’appro-vazione da parte del pubblico. Se non ci fosse, allora sì che sarebbero guai, perché si rimarrebbe sempre fermi allo stesso punto. Certo mi piacerebbe affrontare gli spostamenti con altre tempistiche, meno frenetiche. Fra qual-che tempo, se avrò la fortuna di portare avanti questa professione, magari sarà diverso.

Ti ricordi il tuo primo autografo? Lo ricordo perfettamente e ricordo di aver avuto una percezione molto

strana. Avevo sedici anni e frequentavo il liceo. Un giorno, dopo aver cantato ad un’assemblea di istituto, ero appoggiata alla macchinetta del caffè e una mia amica che si chiama Monica mi disse: “me lo fai un autografo perché sono sicura che fra qualche anno sfonderai”. Non ci siamo più frequentate, magari la rincontrerò.

Sembra che la popolarità un po’ ti imbarazzi. Sei timida? Tantissimo. Anche se ho sempre sperato di poter fare della musica la mia

professione, la popolarità mi imbarazza perché non avrei mai pensato di piacere a tante persone. Ho sempre visto in me una creatività più limitata

ad una fetta più ristretta di pubblico. Quello che invece è successo, dovuto sicuramente al pro-gramma X Factor, mi ha un po’ spiazzata. Però mi ha anche permesso di avvicinarmi a professioni-sti come Tiziano Ferro ed altri, che grazie alla loro creatività, hanno dato un valore aggiunto alla mia preparazione.

Devi sicuramente molto alla televisione che con-tinua ad essere anche nel tuo presente. Il canale Fox Life ha scelto il tuo brano “Novembre” come sigla della versione italiana della quinta serie di “Despe-rate housewives” e dei nuovi episodi di “Brothers & sisters”. Ma tu la guardi la tv?

Faccio molto zapping notturno. Mi piacciono i programmi di Chiambretti e Parla con me. Ho vi-sto X Factor, purtroppo non le ultime due punta-te. Ho molta curiosità per tutti i programmi mu-sicali: guardo Sanremo, Scalo 76, All music e Mtv.

Sanremo è nei tuoi progetti? Sì ma quest’anno andare anche a Sanremo sa-

rebbe risultata una sovraesposizione eccessiva: abbiamo preferito uscire il prima possibile con un album di inediti. E poi dopo meno di un anno

MUSICA

LACANTANTEÈINTOURCON GAETANA ILSUOPRIMOALBUMDIINEDITI

Musica – Plus Magazine 11 – giugno 2009 39

Giusy FerreriUna promessa in cercadi approvazione

di Mariangela Salvalaggio

Però, se tutto dovesse finire, me ne farei una ragione e confiderei nella mia buona volontà, augurandomi di trovare la forza per continuare sulla strada della creatività. Ho infatti una pre-dilezione per tutto ciò che fa parte dell’ambito creativo e artistico.

Oppure, visto che fino ad ora sto seminando in questo campo, se proprio non sarò io a raccoglie-re i frutti di questo lavoro mi piacerebbe investi-re su altri artisti per dar loro una possibilità, un sostegno, nel momento più difficile che è certa-mente quello degli inizi. Vero è che anche per fare questo occorre avere una buona, decisamente ben salda, posizione.

Nessun dubbio sul suo futuro di cantautrice ma non dovremmo stupirci se, fra molti anni e terminata una folgorante carriera, la cantautri-ce che preferisce vivere in provincia diventasse anche una produttrice.

Proprio come Caterina Caselli.

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Musica40

ARTE E CULTURA

un’altra gara non mi andava, non sono una persona compe-titiva. Anche l’anno prossimo non credo che inizieremo a la-vorare ad un successivo album, vogliamo goderci tutta questa fase live con un tour anche in autunno - inverno. Lavoreremo a pezzi nuovi dalla metà del 2010. Comunque mi piacerebbe andarci in un prossimo futuro, proponendomi come autrice e compositrice.

Hai voglia di scrivere?Molta. Così come ho tanto atteso questo tour, non vedo l’ora di dedicar-

mi ampiamente alla creatività. Solo che adesso non ho tanto tempo per mettermi a scrivere, e poi fermarsi e riprendere di continuo spesso è inutile. Vorrei affrontare la sfida della continuità grazie all’esperienza che sto im-magazzinando. Inoltre ho alcuni pezzi “nel cassetto”, scritti in questi anni, e spero di poter dare anche spazio ad alcuni brani un po’ più aggressivi.

Pensi mai che un’impostazione vocale così particolare come la tua possa crearti difficoltà nell’esecuzione di alcuni brani?

In passato, è vero, cercavo dei repertori che conoscevo meglio come quello di Linda Perry, artista che ho sempre adorato. Oggi invece non scelgo più solo canzoni vocalmente più vicine a me.

Nel programma X Factor ho avuto difficoltà con cover poco adatte a me come “Insieme a te non ci sto più” o “Che cosa c’è” che però for-tunatamente sono piaciute al pubblico. Durante questa esperien-za ho constatato che anche canzoni che non avevo mai cantato prima, come “Ma che freddo fa”, potevano essere nelle mie corde. In questi mesi mi sono abituata anche a canzoni che ad un primo impatto non sento mie e spesso canto repertori più maschili che femminili.

Sentimentalmente sei serena? Sì va tutto bene. Abbiamo festeggiato un anno il 25

marzo del 2008, poco prima del mio ingresso in X Factor. La nostra storia mi dà un equilibrio straordinario e mi regala la positività necessaria per affrontare questo nuovo mondo lavo-rativo. Da quando i ritmi sono diventati più frenetici e gli orari decisamente sballati, avere una persona che se può fa di tutto per riuscire a seguirti, dà sicuramente la giusta energia.

Premettendo che il gradimento del pubblico, l’approvazione come dici tu, non ti manca, viaggiamo per un secondo con la pura fan-tasia: se un domani tu non potessi più vivere di sola musica, avresti la forza di ritornare a fare un lavoro diverso?

Sicuramente altre ragioni di vita importanti ci sono, su tutte quella di dedicarsi ad una famiglia, ma sarebbe difficile perché ho vissuto per molto tempo con la speranza di iniziare questa professione.

Già prima di lavorare come cassiera avevo, come si dice, “un chiodo fisso”: pensavo sempre a come poterci riuscire.

Terminator SalvationData di uscita: 5 giugno 2009Cast: Christian Bale, Sam Worthing-ton, Anton Yelchin, Moon Bloodgood, Common, Bryce Dallas Howard, Ro-land Kickinger, Helena Bonham Car-ter, Chris Ashworth.Il quarto capitolo della saga di Termi-nator sarà l’inizio di una nuova trilo-

gia che ha origine successivamente all’annientamento quasi totale della razza umana in seguito all’olocausto nucleare causato da Skynet. A guidare i sopravvissuti nella lotta contro le macchine ci sarà ovviamente John Connor. Nel 2018 Skynet sta preparando il suo attacco finale e la resistenza umana, guidata da Connor, si prepara al peggio. L’apparizione di un uomo, Marcus Wright, che ricorda solo di essersi trovato in un braccio della morte, avvia il plot: Marcus arriva dal futuro o dal passato? Indagando, Connor e Marcus si imbarcheranno in un’odissea che li porterà a comprendere la portata del pro-getto di distruzione dello Skynet.

Ritorno a BridesheadData di uscita: 26 giugno 2009Cast: Matthew Goode, Thomas Morri-son, Emma Thompson, Ben Whishaw, David Barrass, Michael Gambon, Anna Madeley, Patrick Malahide1925. Charles Ryder, originario di Pad-dington e aspirante pittore, conosce il raffinato e trasgressivo Sebastian

Flyte figlio di Lord e Lady Marchmain. Charles viene rapida-mente attratto dalla vitalità di Sebastian accettando di essere invitato nella sontuosa dimora di Brideshead. Nel corso di una delle visite conosce Julia, sorella di Sebastian, innamorando-sene. La famiglia é però rigidamente cattolica e mentre può sopportare l’eccentricità del figlio non potrà mai ammettere che Julia possa sposare un ‘ateo’ come Charles.

42 Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Recensioni

CINEMA

La ragazza del mio migliore amicoData di uscita: 12 giugno 2009Cast: Alec Baldwin, Kate Hudson, Ja-son Biggs, Jenny Mollen, Lizzy Caplan, Dane Cook, Diora Baird, Amanda Bro-oks, Andrew Caldwell, Riki Lindhome, Nate Torrence, Andrew Caldwell.Alexis è una ragazza intelligente,

bella e ostinata, ed è la donna dei sogni di Dustin. Dopo solo cinque settimane, però, Dustin diventa ossessivo a tal punto

Ghost TownData di uscita: 19 giugno 2009Cast: Greg Kinnear, Ricky Gervais, Téa Leoni, Jordan Carlos, Dequina Moore, Deborah S. Craig, Aaron Tveit, Kristen Wiig, Aasif Mandvi, Bridget Moloney.Bertram Pincus é un dentista che du-rante un’operazione di colonscopia, perde conoscenza per una manciata

di minuti e viene dichiarato clinicamente morto, salvo poi ri-prendere conoscenza e constatare che da quel momento in poi la sua vita si é trasformata in inferno. Il povero malcapita-to, infatti, dal momento in cui si é risvegliato, si rende conto che può entrare in contatto con i fantasmi della persona de-ceduta, e che queste cercano di ottenere da lui favori di ogni genere. In particolar modo, é il fantasma di Frank Herlihy, che lo tormenta affinché Bertram impedisca il matrimonio del-la sua vedova. Pur di liberarsi di questa rogna e controvoglia, Bertram, accetta di esaurire questo desiderio; quello che ne consegue é una serie di situazioni rocambolesche che coin-volgono la realtà e l’aldilà con Bertram nel bel mezzo degli avvenimenti...

Harry Potter e il principe mezzosangueData di uscita: 15 luglio 2009Cast: Emma Watson, Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Tom Felton.Harry Potter sta iniziando ormai il suo sesto anno alla scuola di Hogwarts, quando scopre un libro che riporta una misteriosa dicitura “...questo li-

bro é di proprietà del Principe Mezzosangue...”. Il libro gli sarà utile per imparare ulteriori cose riguardo Lord Voldemort...

estateda indurre Alexis a rallentare i rapporti, definitivamente. Du-stin, disperato e distrutto prova in ogni modo a riconquistar-la e chiede aiuto al suo miglior amico Tank, lo specialista nel “recupero rapporti”. Tank, maestro nel sedurre e “maltrattare” le donne, viene infatti ingaggiato da ragazzi appena scaricati per riconquistare le loro ex: le porta fuori e fa in modo che sia il peggior appuntamento della loro vita! L’esperienza è così orribile che le sventurate non possono fare altro che torna-re felici e di corsa tra le braccia dei loro ex. Ma quando Tank mette in atto la sua strategia con Alexis, la sua vita prende una svolta decisiva. Alexis infatti è la prima donna che capi-sce il suo gioco, e Tank presto si trova diviso tra l’amicizia con Dustin e questa nuova e strana attrazione... per la ragazza del suo migliore amico.

Giorgio Faletti

Io Sono Dio

Dopo lo strepitoso successo del romanzo di esordio Io uccido e degli altri suoi libri, Niente di vero tranne gli occhi, Fuori da un evidente destino e Pochi inutili nascondigli, Giorgio Faletti tor-na in libreria con un nuovo romanzo. La storia è un ritorno al thriller classico dopo la vacanza horror nei racconti di “Pochi inutili nascondigli”, con ambientazione internazionale, con personaggi e protagonisti del tutto nuovi. La natura particolare dei delitti è la vera sorpresa del romanzo, di oltre 500 pagine e con una tiratura iniziale di ben 500.000 copie.

Daria Bignardi

Non vi lascerò Orfani

La sopravvivenza dei figli ai geni-tori è vista in tutte le tradizioni come un fatto naturale. A mag-gior ragione quando la scom-parsa del genitore non lascia un piccolo orfano ma un orfano adulto. Eppure il dolore dell’orfano adulto non è meno inten-so. L’opera di Daria Bignardi scava in questo dolore, lo analizza, lo racconta. La morte della madre è, insieme, il momento della sofferenza e quello del confronto con la prima vita altrui con la quale si è venuti a contatto - e quindi con la propria stessa vita: l’infanzia dei ricordi, l’adolescenza dei contrasti, la giovi-nezza delle fughe, l’irreale maturità. La morte di una madre ci fa sentire parte di una storia di famiglia, di un mondo, di una genealogia, addirittura di un periodo storico. E di un raccon-to: il racconto di queste pagine nelle quali sarà, per chiunque, pur nell’assoluta singolarità della voce narrante, facilissimo riconoscersi.

Bruno Contigiani

Vivere con Lentezza

È un serio invito a prendersi i propri tempi a discapito della frenesia di oggi, cui tutti sem-brano adeguarsi. Questo piccolo manuale ci insegna a rallentare e ad assaporare la vita. Contigiani stressato manager di una multinazionale, nel 2007 decide di cambiare vita e organizza la Prima Giornata Mondiale della Lentezza. Si ritrova così a Union Square a ‘multare’ i passanti frettolosi, intrattenendo-li con ragionamenti semiseri sul loro rapporto con il tempo, l’ansia, la frenesia e la qualità della vita.

Patricia Cornwell

Kay Scarpetta

Abbandonato il suo lavoro di patologa forense a Charleston, in South Carolina, Kay Scarpetta viene convocata dal dipartimen-to di polizia di New York per esa-minare un paziente dell’ospedale psichiatrico di Bellevue accusato di omicidio, il quale ha espressa-mente fatto il suo nome e non intende parlare con nessun altro. Quando entra nella cella, Kay si trova di fronte ad un uomo affetto da nanismo, ferito ma ritenuto ancora così peri-coloso da trovarsi ammanettato e incatenato. Tuttavia, Oscar Bane sostiene di non essere lui l’autore del delitto e raccon-ta a Kay una storia incredibile, secondo la quale le ferite che ha sul corpo sarebbero sì state provocate durante il delitto di Terri Bridges, la sua ragazza, ma che il responsabile sarebbe qualcun altro. Qualcuno che lo ha spiato, seguito, studiato e che infine ha aggredito lui e Terri. Sembra una storia poco credibile, e Oscar potrebbe facilmente essere uno psicopatico, ma le torture e le mutilazioni che Terri ha subito sono altret-tanto al limite dell’incredibile. E poco dopo, un nuovo terribile omicidio viene commesso. Così, assieme allo psicologo foren-se Benton, da poco suo marito, e Lucy, la nipote anch’essa tra-sferitasi a New York, Kay comincia un’indagine che attraversa le strade della città e le pieghe più buie di Internet. Patricia Cornwell ritorna con una nuova indagine che scava nelle più profonde oscurità umane.

recensioni

LETTURE

Recensioni – Plus Magazine 11 – giugno 2009 43


di Salvatore Taormina (il tao)[email protected]

FUMETTI E CARTOONS

Watchmen è la graphic novel più ac-clamata dalla critica di tutti i tempi. Nel 2005 il Time Magazine l’ha inseri-ta tra i 100 migliori romanzi in lingua inglese dal 1923 ad oggi. Ponendosi come una decostruzione e una satira dei fumetti di supereroi, questa mini-serie in dodici numeri di Alan Moore e Dave Gibbons (nomi che oramai ven-gono annoverati tra i “Mostri sacri” del fumetto contemporaneo) ha contri-buito a traghettare il genere in una nuova era di maturità e ricercatezza stilistica. Questo libro presenta le in-terviste al cast e ai membri della pro-duzione, i retroscena segreti, appro-fondimenti al mondo di Watchmen e una grande quantità di fotografie. Un piccolo capolavoro della Casa Edi-trice torinese (www.001edizioni.com).

Courtney è una bambina che sta per cambiare casa. Avrà tutti i problemi tipici di un trasloco. Dovrà inserirsi in una nuova comunità e farsi nuovi amici, ma soprattutto dovrà impara-re a convivere con suo zio Aloysius e con le creature che infestano la sua casa: goblin, diavoli, strani mostri ecc. Per un pubblico giovane ma at-tento e dalla fantasia fervida. Editato da una piccola Casa Editrice milanese (www.renoircomics.it) di cui sentiremo ancora parlare in futuro.

WATCHMENIl libro ufficiale del film

001 EdizioniBrossurato – 29,00 euro In Libreria e Fumetteria

COURTNEY CROUMRINdi Ted Naifeh

ReNoir EditoreBrossurato – 9,00 euro In Libreria e Fumetteria

E LE CREATURE DELLA NOTTE

FANTASY FACTORn. 2 - Aprile 2009

Ed. Vittorio Pavesio ProductionsSpillato – 2,00 euro

In Fumetteria

A P P U N TA M E N T I

Con cadenza semestrale (ma l’obiet-tivo dell’editore è di trasformarla in bimestrale) esce in occasione di Tori-no Comics il secondo numero di que-sta bella rivista imperdibile per ogni appassionato che si rispetti. All’interno troviamo interviste a Pa-

trizio Evangelisti autore di “Termi-te Bianca”, a Frezzato, a Gabriele Dell’Otto, a Alessandro Barbucci e a Barbara Canepa, insomma a tutti i grandi autori che sono stati ospiti di quella che si avvia a diventare una delle più importanti manifestazioni del settore. Sinceramente ho molto gradito l’articolo sui “Quindici anni di Torino Comics” che riproponeva i cartelloni originali della manifesta-zione anno per anno e molte foto dei grandissimi ospiti internazionali che hanno partecipato nel corso degli anni a questa fantastica manifesta-

zione. Ad un costo davvero contenu-to l’editore Pavesio ci propone ancora una volta una rivista di alta qualità.

RIMINI COMICS24/26 luglioP.le Fellini - RiminiUno dei più importanti appun-tamenti estivi, mentre nelle altre città tutto si ferma, qui la città per tre sere si trasforma in un palcoscenico fumettistico colorato e gioioso. Per tutta la famiglia.

FUMETTOPOLI19/20 settembreAta Hotel ExecutiveCentro CongressiViale Sturzo, 45 - MilanoUno dei più grandi appunta-menti per appassionati dedica-to al fumetto, ai giochi di ruolo e non solo. Adatto a tutta la fa-miglia, consigliato in particolar modo ai giovanissimi.

BOLOGNA COMICS16/17 ottobrePalanordVia Stalingrado,82BolognaUna mostra principalmente dedicata a tutti gli amanti del collezionismo di alto antiqua-riato e non solo…

J FESTE BAROCCHELa mostra allestita nella Sala del senato di palazzo Madama racconta attraverso suggestivi allesti-menti e oggetti le feste nell’età barocca: momento importante della vita della dinastia, non solo diver-timento, ma anche metafora politica e strumento di propaganda.

Sede: Musei d’Arte Antica e Palazzo MadamaPiazza Castello - TorinoDal 7/4/2009 al 5/7/2009Intero: € 7,50; ridotto: € 6,00 Gratuito possessori carta musei

A I GIOVANI CHE VISITANO LE NOSTRE ROVINE NON VI VEDONO CHE UNO STILELa GAM-Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino ha invitato FormContent, un gruppo di giovani curatori formato da Francesco Pedra-glio, Caterina Riva e Pieternel Vermo-ortel, ad ideare una mostra per i gli spazi del museo, chiedendo loro di intrecciare la particolare pratica cu-ratoriale, propria di un approccio indi-pendente e sin qui espressa in spazi no-profit, al linguaggio istituzionaleSede: GAM via Magenta, 31 - TorinoDal 18/6/2009 al 30/8/2009Ingressi: € 7,50 ridotto € 6,00

A L’EVOLUZIONEDELL’AUTOMOBILE Il Museo Nazionale dell’Automobile “Carlo Biscaretti di Ruffia” presenta, nel padiglione “Giovanni Agnelli” di Torino Esposizioni, un nuovo appuntamento dedicato alla storia dell’automobile. Un evento culturale che arricchisce la Città di una testimonianza importan-te sull’attività di progettazione, studio e produzione dell’automobile.Sede: Torino EsposizioniCorso Massimo d’Azeglio 15 – TorinoDal 3/4/2009 al 13/9/2009 Intero: € 7,00 ridotto: € 5,00; Gratuito possessori carta musei

EZIO GRIBAUDO. UNA VITA D’ARTE. ARTISTA, EDITORE, COLLEZIONISTA DEL NOSTRO TEMPO Il Filatoio di Caraglio dedica una mo-stra a Ezio Gribaudo (Torino, 1929) uno dei più interessanti artisti italiani con-temporanei, un multiforme e instan-cabile ricercatore nella sperimenta-zione pittorica, scultorea e grafica.Sede: Filatoio di Caraglio Via Matteotti 44 – Caraglio (Cn) Dal 10/5/09 al 27/9/09Ingresso: € 7,00 – Ridotto € 4,00Gratuito possessori carta musei

G

MOSTRA PERSONALE DI GLENN BROWNLa mostra della Fondazione Sandret-to è una personale dedicata a Glenn Brown, a cura di Francesco Bonami e realizzata in collaborazione con la Tate Gallery di Liverpool: presenta oltre ses-santa opere pittoriche, sculture e una serie di nuovi lavori del famoso artista britannico.Sede: Fondazione Sandretto Re Rebaudengo Via Modane, 16 – TorinoDal 28/5/2009-4/10/2009Ingresso libero G

LA SCIMMIA NUDA DIn occasione delle celebrazioni del bicentenario della nascita di Charles Darwin, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino presenta un emo-zionante viaggio lungo il cammino evolutivo dell’uomo in un dialogo tra cultura umanistica e scientifica.Sede: Museo Regionale di Scienze NaturaliVia Giolitti, 36 TorinoDal 3/4/2009 al 10/1/2010Ingresso libero

MOSTRE



S e questo articolo iniziasse parlando delle grandi potenzialità dei Network

Sociali probabilmente un lettore anno-iato passerebbe immediatamente ad altro argomento con la rapidità con cui in pochi mesi milioni di persone si sono iscritte ad essi.

Questo perché fino a solo due anni fa l’argomento relativo ai Network Sociali, in inglese Online Social Networks, era re-legato allo studio di pochi professionisti interessati ad un fenomeno in rapida dif-fusione ma ancora di complessa difficol-tà nella sua identificazione.

Oggi, con la diffusione “virale” in pochi mesi del più famoso Network Sociale, Facebook – per l’ appunto – l’argomen-to ha raggiunto i media tradizionali oc-cupando a volte anche le prime pagine dei giornali più famosi e prestigiosi per non parlare della eco mediatica genera-ta dalle tv generaliste che amplificano l’interesse per il fenomeno soprattutto

quando questo genera effetti imprevisti. In realtà Facebook è solamente la punta dell’Iceberg di un fenomeno – quello dei Social Networks – in grande espansione da almeno quattro anni.

Ma che cos’è esattamente Facebook? Se chiedessimo ai ragazzi tra i 14 ed i 18 anni avremmo immediatamente una risposta: è il nuovo modo di usare In-ternet, se non ci sei, non sei nessuno, lì organizziamo i nostri incontri facciamo nuove conoscenze, commentiamo la nostra vita, anzi, passiamo parte di que-sta online grazie ai telefonini dell’ultima generazione che ci permettono di essere sempre connessi in tempo reale.Una diversa risposta si avrebbe per le persone tra i 18 ed i 35 anni: è un simpati-co gioco per stabilire nuove relazioni, per raggiungere e rimanere in contatto atti-vamente con gli amici che sono andati a lavorare a New York o a Londra, per com-mentare i fatti del giorno o per sottoscri-vere iniziative sociali.

Ancora differente sarebbe la definizione data dagli over 35: mi hanno cercato i vec-chi compagni di scuola, ho risentito perso-ne che per vari motivi non contattavo da anni, sono stato nuovamente cercato dal-la mia ex di qualche anno fa, eccetera…

Insomma sono alcune delle “facce” di questo fenomeno letteralmente “esplo-so” tra le mani dei suoi creatori e che ha visto in soli 3 anni “iscriversi” più di 200 milioni di persone.

Come è nato il fenomenoCreato nel 2004 da uno studente della Harvard University, Mark Zuckerberg, per mettere in contatto fra loro gli studenti dell’Università, Facebook si diffonde tal-mente rapidamente che nel giro di pochi giorni pressoché l’intero Campus uni-versitario è iscritto al servizio. Nel corso dei mesi successivi si diffonde negli am-bienti universitari di tutti gli Stati Uniti, per poi espandersi definitivamente al di fuori del mondo accademico.

il re dei social networksdi Pietro Gentile

Facebook è un Social Network che può es-sere definito a “diffusione virale”: è infatti basato proprio sulla possibilità di “espan-dere” i propri confini ad una popolazione sempre più vasta grazie ai meccanismi “ad invito” che rendono estremamente semplice inserire “nuovi amici” nel pro-prio profilo. Sostanzialmente, una volta registrati è possibile “invitare” tutti i propri amici a partecipare alla propria community. Da quel momento agli amici della communi-ty – che possono essere centinaia – sono costantemente a conoscenza in tempo reale di tutto ciò che viene inserito nel sito da tutti gli altri amici: dalle semplici informazioni relative alle proprie vacanze fino ai più delicati aspetti della vita.

Con più di 200 milioni di iscritti Facebo-ok è di fatto la più grande comunità on-line del pianeta, più di otto milioni di ita-liani ne fanno parte e la crescita sembra inarrestabile. Al momento lo strumento è ancora estremamente giovane ma le potenzialità sociali ed economiche sono veramente enormi. Ovviamente quindi anche il “valore” di tale fenomeno è in fase di studio non solo da parte degli in-formatici e tecnologi ma anche e soprat-tutto da parte degli economisti.La pubblicità è il veicolo attraverso il qua-le questo social network trae il sostenta-mento anche se da quando è nato non ha mai prodotto utili. Nonostante ciò, il “valore” economico di Facebook può essere stimato tra i 3 ed i 12 miliardi di Euro. Microsoft ed altre grandi realtà del settore stanno tentando da anni senza successo di acquisirne la proprietà, ma al momento il fondatore Mark Zuckerberg si è sempre rifiutato di cederne il control-lo anche solo economico.

Quali siano le implicazioni future di un mondo in cui tutti sono connessi e po-tenzialmente ognuno di noi sappia in tempo reale cosa sta succedendo ai pro-pri conoscenti, è ancora tutto da scoprire, anche solo per il fatto che il tutto sta av-venendo ad una velocità incredibile.Come grandi sono i problemi che potreb-bero nascere in una realtà in cui tutto o quasi è alla luce del sole. Ed ecco quindi fenomeni come l’incremento delle rot-ture di relazioni sentimentali durature a causa di “tradimenti online” o situazioni in cui il datore di lavoro conosce usi e co-stumi del potenziale candidato ben pri-ma di poterlo incontrare di persona.

La questione della privacyÈ un problema da non sottovalutare per-ché purtroppo le conseguenze dell’inse-rimento dei dati su tale piattaforma si possono “apprezzare” solamente dopo molto tempo.

Parlando di perdita della propria intimità, è sempre il singolo che deve innanzi tut-to tutelare la propria riservatezza e con il meccanismo virale ad invito di Facebook diventa veramente difficile soprattutto per i giovani, che hanno bisogno di “ap-partenere ad un branco”.Marshall Mc Luhan il grande teorico del “Villaggio Globale” diceva “the more i know of you, the less you exist” (più co-nosco di te, meno esisti) oggi io posso sapere moltissimo di una persona su facebook senza “conoscerla” e senza che questa conosca me, è una vera aberrazio-ne dell’informazione.

Tutto ciò sta accadendo così rapidamen-te tanto che nessun sociologo è riuscito a studiare con attenzione il fenomeno, a malapena riescono a capirci qualcosa i creatori della piattaforma.L’unico modo per mantenersi “equidi-stanti” dal fenomeno di Facebook è quel-lo di non iscriversi, ma con il passare del tempo diventerà quasi impossibile, per la “pressione sociale” che il singolo riceverà nel farne parte.

Gli aspetti del diritto d’AutoreFacebook è una piattaforma privata che diviene proprietaria di tutti i dati

personali inseriti. Esiste ad esempio un “gruppo” su Facebook che chiede il cam-biamento dei termini di uso delle foto che gli utenti caricano sulla piattaforma, proprio perchè le foto “uploadate”, at-tualmente possono essere usate da Face-book senza il consenso del proprietario e per fini commerciali.

Ma quello delle fotografie è solo la pun-ta dell’Iceberg, Facebook fa molto di più: potenzialmente è in grado di controllare e impossessarsi di tutti i nostri compor-tamenti, -cosa molto più preziosa- ed ovviamente a fini puramente commer-ciali. Per tale motivo il creatore di FB ha dovuto recentemente fare marcia indie-tro proponendo proprio ai 200 milioni di utenti di dettare o suggerire in modo de-mocratico le regole basilari del sito. Face-book non è una organizzazione no-profit come Wikipedia, rimane un sito commer-ciale che per sopravvivere deve “vendere” a qualcuno il “proprio prodotto”: nel tem-po il divario tra i sempre crescenti costi di gestione e la non altrettanto rapida cre-scita delle entrate pubblicitarie potrebbe portare i proprietari del sito a decisioni importanti per la sopravvivenza stessa di tale realtà.

Al di là di tutte le questioni ancora in gioco e che difficilmente troveranno una rapida soluzione, Facebook rappresenta un “intero mondo tutto da sperimenta-re” che continuerà a stupirci nei prossimi anni, per il modo in cui cambierà la socie-tà ed il nostro modo di vivere.

TECNOLOGIA E FUTURO


Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Rubriche

SPORT E TEMPO LIBERO

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sport a cui il Meeting è dedicato. Nei tanti anni della carriera sportiva di Nebiolo molti sono i nomi di campioni dell’atletica leggera che hanno incrociato la sua strada: da Pietro Mennea a Gelindo Bordin, da Marcello Fiasconaro a Eddy Ottoz, da Carl Lewis a Ben Johnson, da Sergey Bubka a Heike Drechsler, da Alber-to Juantorena a Mike Powell, da Marion Jones a Michael Johnson, senza dimenticare Franco Arese, Livio Berruti, Maurizio Damilano e Sara Simeoni. Impossibile citarli tutti.

La capacità e la competenza sempre dimostrate gli sono val-se onorificenze e nomine da parte di nazioni in ogni angolo del mondo. I meriti acquisiti nello sport internazionale hanno fatto sì che, nel 1992, il Presidente Samaranch lo nominasse membro del CIO. Importante fu anche la sua amicizia con i potenti della terra, dal Principe Carlo a Mandela, da Fidel Castro a Giovanni Agnelli, dall’Imperatore del Giappone Akihito a Clinton. Nella gerarchia dello sport mondiale Primo Nebiolo ha certamente occupato uno dei primi posti.

Negli anni è diventato presidente del CUS Torino, presidente della Federazione Internazionale dello Sport Universitario, presi-dente della Federazione Italiana di Atletica Leggera, presidente della Federazione Internazionale di Atletica, presidente dell’As-sociazione delle Federazioni Internazionali Olimpiche Estive, e membro del CIO. Primo Nebiolo è stato colui che ha fatto ri-sorgere l’atletica, intraprendendo iniziative intelligenti e azioni produttive. Nato il 14 luglio 1923, comincia a praticare l’atletica a soli sedici anni. Da qui in poi la passione per questo sport di-venta sempre più crescente e ne segnerà tutte le tappe future della sua esistenza.

Primo Nebiolo è stato un grande protagonista nella promo-zione della pratica sportiva a tutti i livelli e nella creazione di un nuovo concetto di atletica, perseguito attraverso circuiti di meeting che hanno richiamato sempre di più l’attenzione del pubblico, dei media e dei grandi sponsor. Nebiolo era soprattut-to un innovatore, uno che metteva le basi per idee nuove con la certezza che prima o poi sarebbero maturate.

Ha vinto quasi tutte le gare della sua vita, purtroppo ha per-so troppo presto quella più importante, quella contro il destino. Il 7 novembre 1999 a 76 anni, un infarto gli ha strappato la vita, privando tutti noi di un uomo vincente, come essere umano e come sportivo. Non era un santo, ma era un uomo onesto, un lavoratore, che non conosceva le mezze misure e che per il suo credo ha dato tutto se stesso.

Per tutte le informazioni: www.memorialprimonebiolo.org – www.custorino.it

Per molti il Meeting di Torino è ancora quello nato nel 1963, come se il filo non si fosse mai spezzato. Dal 1963 al 1983 To-rino è stata teatro di un Meeting in cui risplendevano grandi nomi dell’atletica nazionale e internazionale, da Livio Berruti e Sara Simeoni a “el caballo” Alberto Juantorena e Sebastian Coe. Il Meeting si interrompe nel 1983. Passano 12 anni, è il 1995 e grazie a Riccardo D’Elicio, Diego Bastino, Franco Arese, Ludovico Perricone e Gianni Romeo, la Grande Atletica torna a Torino. Un importante progetto. Dopo soli due anni il meeting è, infatti, entrato nel circuito della IAAF/EAA, prima come “IAAF Permit Meeting” e dal 2007 come “EAA Premium Meeting”.

Da quando è rinato, il Meeting di Torino ha avuto una doppia anima: da un lato i grandi campioni, dall’altro i talenti emer-genti. Proprio a Torino hanno mosso i loro primi passi a livello internazionale atleti come Hicham El Guerrouj e Marion Jones, accanto a campioni già affermati del calibro di Marlene Ottey, Fiona May, Ivan Pedroso, Jago Lamela, Jane Pittman, Tatiana Lebedeva, Jonathan Edwards, Osleidys Menendez…e molti altri ancora. L’edizione del giugno 2009 ha un motivo in più per essere ricordata. Quest’anno infatti ricorrono i dieci anni dalla scomparsa di Primo Nebiolo, grande e indimenticato uomo di

Meeting Internazionale di Atletica leggera Città di Torino - Memorial Primo Nebiolo

Primo, un uomo diventatoleggenda

di Giovanna Raballo

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Mappamondo50

MAPPAMONDO

A Bressanone, la città più antica del Tirolo, hanno sede le case che costituiscono il City Resort Grüner Baum. Un’ospitalità che nasce dall’esperienza di otto generazio-ni: una grande equipe in un contesto ricco di tradizione con uno unico scopo, quello di rendere la vacanza un’espe-rienza memorabile.

Bressanone è una cittadina gradevole, attraente e cul-turalmente vivace che si adagia dolcemente fra pendii col-tivati a vite e prati verdeggianti.

La città è riuscita, come quasi nessun’altra in Sudti-rolo, a conservare la sua impressionante e gradevo-le atmosfera, caratterizza-ta da tesori culturali, vicoli romantici, portici affollati, piccoli negozi con artigia-nato sudtirolese e moda italiana come pure grade-voli stube ed edifici storici.

L’importante ruolo ac-quisito in qualità di sede vescovile, quindi centro spirituale e culturale, ne ha profondamente mar-cato l’identità: la storia ha lasciato letteralmente le tracce del proprio passag-gio in tutti i più remoti an-goli della città.

In primavera ed in estate è possibile godersi la natura sco-prendo le stagioni in tutti i loro colori e le loro sfaccettature. Una natura per tutte le esigenze: dalle gite di famiglia, le escursioni a piedi o in mountain bike alle arrampicate sulle rocce, respiran-do l’aria sana e godendo del paesaggio unico e irripetibile delle Dolomiti.

Bressanone è anche un luogo ideale per tutti coloro che ama-no gli sport invernali: sci, snowboard, pattinaggio sul ghiaccio, slittino o romantiche passeggiate sulla neve.

L’inverno del Sudtirolo offre tantissime alternative.L’area sciistica della Plose offre ai turisti un’esperienza sporti-

va e naturale unica.

Grüner Baum Hotels:

sulle DOLOMITIuna finestra

GRÜNER BAUM HOTELSBressanone (BZ) –Alto Adige

Telefono 0472 274100www.gruenerbaum.it – [email protected]

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L’escursione più famosa è la ce-leberrima Sella Ronda, il giro del possente Gruppo del Sella con gli sci ai piedi: 26 chilometri di disce-sa. Anche gli amanti dello snow-board potranno esercitare e raf-finare i propri trucchi e salti nello “Snow Island”, il parco innevato e di divertimento della Plose, che di-spone di impianti a portata di ogni grado di abilità.

A Bressanone sono 4 le case che costituiscono il City Resort Grüner Baum.

Il Best Western Hotel Grüner Baum è la casa madre, dove si tro-vano, oltre alle camere, anche la reception, il ristorante e le stube.

La CasaClima o Casa Natura, che risponde ai rigorosi parametri di ecocompatibilità, ha vinto nella categoria “Turismo” il premio Casaclima A+ e più volte è stata premiata. Questo edificio offre a tutti gli ospiti il comfort esclusivo di 20 camere e suite moderne arredate in stile sudtirolese nonché una palestra attrezzata per il fitness e la ginnastica.

Per avere un supplemento di tranquillità e di riservatezza, si può soggiornare presso il Residence Hotel Gasser, un edificio eretto in stile 19° secolo e recentemente ristrutturato, oppure il Residen-ce Villa Rapp dall’aspetto elegante ed esclusivo.

Tutte le camere garantiscono una confortevole vacanza a 4 stel-le. Sono arredate con stile e calore, dispongono di bagni spaziosi, letti avvolgenti e in buona parte anche di balcone con vista sul Centro Storico di Bressanone.

Il cuore dei Grüner Baum Hotels è costituito dalle accoglien-ti stube tirolesi rivestite di legno! Sono una tipica testimonianza

della suadente cordialità tirolese ed emanano un fascino irresistibile grazie alla loro collaudata tradizione rustica.

Chi ha bisogno di ricrearsi nel corpo e nello spirito sa apprezzare, accanto all’aria pura, i 4.800 mq a disposi-zione per Wellness e relax con tutte le comodità che ci si attende da un Wellnesshotel perfetto, a partire da una piscina coperta con spaziosa vasca idromassaggi ed una piscina all’aperto con parco e prato solarium.

Inoltre è presente un centro estetico autorizzato con una grande area saune.

E la cucina non lascia a desiderare … È improntata alle specialità locali che, per la vasta scelta di menu à la car-te, fa della vacanza un piacevole periodo all’insegna del-la più squisita arte culinaria. Con una scelta variegata e differenziata, un servizio gentile e premuroso nonché una molteplicità di idee e di offerte, una scelta di vini locali e nazionali e squisiti distillati sudtirolesi.

Per venire incontro alle esigenze dei numerosi clienti, la famiglia Stremitzer è riuscita negli ultimi 30 anni, con pa-ziente opera e amore per il lavoro, a trasformare il Grüner Baum da semplice ma confortevole albergo nell’attuale complesso di livello internazionale.

I Grüner Baum Hotels, grazie alle proposte concordate e personalizzate, costituiscono il presupposto ideale per far sentire gli ospiti a proprio agio nella pittoresca citta-dina di Bressanone.

Mappamondo – Plus Magazine 11 – giugno 2009 51

MAPPAMONDO

52

di Alessandro Barbero

le magìe del

Il Messico è stato sulle prime pagine dei giornali. Questo contributo è per ricordarne le bellezze che restanoe vanno al di là delle contingenze, che ci auguriamovengano superate al più presto.

TULUM: NOVEMBRE 1997. MI SENTO STRANO, QUASI A DISAGIO, HO LA PERCEZIONE DI ESSERE DA MOLTO TEMPO, FORSE TROPPO, COME DENTRO UNA BOLLA.

STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI


le magìe del

ARRIVO DA UN PERIODO INTENSO E DIFFICILE, GLI ULTIMI MESI SONO STATI MOLTO DURI PROFESSIONALMENTE; IN QUESTO MOMENTO MI SEMBRANO QUASI TRAGICI, SOLO IN FUTURO, INVECE, MI RENDERÒ CONTO CHE STO VIVENDO UNA SVOLTA EPOCALE E FELICE DELLA MIA VITA.


MAPPAMONDO

Q ui, su questa spiaggia dal candore abbacinante, con alle spalle rovine Maya che trasudano storia, mi prendo una “vacan-za mentale”, e ritorno con la mente al 1988, al mio primo “vero” viaggio da solo.

Sì è vero, in passato, quand’ero ragazzino, sono partito molte volte senza i genitori, anche per mete lontane, ma quelle erano vacanze-studio, niente a che vedere con quell’esperienza.

Tre amici…in tre non arriviamo a sessant’anni, è finito il liceo, è fini-to un ciclo: nel cuore e nella testa ci sentiamo pronti a conquistare il mondo: magie dell’incoscienza giovanile.

Quando sbarchiamo a Mexico City – inutile nasconderlo – la prima sensazione è piuttosto deludente: un traffico infernale, oltre due ore per arrivare in hotel, smog e molta povertà lungo le strade. Non sono molto impressionato, perché ho lungamente frequentato l’India con i miei genitori, quindi ho un occhio “allenato”. Per i miei amici l’im-patto è più forte, sono molto colpiti da alcune immagini.

I giorni nella capitale passano in fretta: le prime passeggiate, in centro, nello Zocalo, sono un tuffo in un mondo nuovo (ma questo è il “nuovo mondo”). Facce, edifici, automobli, colori e profumi sono tutti protagosti di una realtà, che ci pare come quella di casa di nostra, ma reinterpretata da personaggi diversi e più genuini, immersi in una scenografia da cartolina d’altri tempi.

Camminiamo lungo il Viale dei Morti, circondati dalle più belle e imponenti vestigia Azteche: Teotihuacan ––– “il luogo dove gli uo-mini diventano dei”. Così chiamavano questo centro cerimoniale gli abitanti di Tenoctitlan (l’antica Mexico City).

Le piramidi d’Egitto? Belle con la loro geometria lineare, enigma-tiche nella loro collocazione desertica. Ma queste imponenti costru-zioni, trasmettono un senso di sacralità che incute rispetto, e non si può rimanere indifferenti, nel salire gradini dove hanno appoggiato i loro piedi grandi sacerdoti, valorosi guerrieri, Hernan Cortez e, natu-ralmente, Montezuma stesso.


STORIE DI VIAGGIE VIAGGIATORI


MAPPAMONDO

Sono immagini e sensazioni che si accavallano e si inseguono, mentre la luce inizia a perdere intensità su questa spiaggia che sta assumendo colorazioni quasi irreali.

Finalmente sono finite quelle belle strade verso sud, che paiono freeways americane: l’ambiente e i volti suggeriscono che molto sta cambiando.

Mi piace parecchio questa vegetazione fitta, il paesaggio aspro, il verde cangiante che si declina in decine di sfumature. La percezione è chiara, qui la vita è decisamente più dura, ma forse anche più felice. Che belli i vestiti multicolore delle donne, e quanta fatica sui volti segnati dal tempo e dal clima. I sorrisi e l’ospitalità del Chiapas ti rimangono dentro.

Questo paese ti offre tantissimo: cultura, folklore, divertimento, archeologia, natura, ottimi servizi logistici. Eppure, in riva la mare, riesco a sentirmi un naufrago, lontano da tutto e da tutti. È la magia del Messico.

Il caldo si fa sentire e l’umidità della selva non è certo un sollievo, ma a me non dispiace questo clima. Gli edifici in pietra non sono maestosi come quelli aztechi di Teotihuacan, ma decisamente più af-fascinanti. In effetti i Maya costruirono in maniera meno imponente, tuttavia riuscirono a trasmettere un senso enigmatico e misterioso ai loro insediamenti cerimoniali. Questa è Palenque, un sito archeo-logico meno celebrato rispetto a Chichen Itza o Tikal, ma non meno affascinante. Fortunatamente non ci sono molti visitatori e riuscia-mo ad ammirare quasi tutte le costruzioni, senza neppure una per-sona a fare da indesiderato ornamento.

È un luogo che pare magico. Questi edifici, ed in particolare le pi-ramidi, hanno un fascino perverso, attraenti e inquietanti al tempo stesso. Saliamo in cima al Tempio delle Iscrizioni, per poi scendere al suo interno: siamo ansiosi di vedere la celeberrima “Lastra dell’Astro-nauta”, scoperta nel 1952.

La luce è scarsa, e questo aggiunge “atmosfera”. Davanti a noi si presenta un bassorilievo monolitico con una strana figura: un uomo, che sembra impegnato a pilotare un mezzo di trasporto, sicuramen-te motorizzato (in effetti pare una navicella spaziale), il tutto rappre-sentato con dovizia di particolari. Questo è uno dei più grandi enigmi archeologici, che ancor oggi appassionano gli studiosi.

gia è andata perduta. Però bisogna considera-re i molti posti di lavoro e la maggior ricchezza che lo sviluppo turistico è riescito a portare. E i messicani sanno bene, quanto hanno biso-gno dei dollari che portano i “gringos”.

Il problema risiede nei comportamenti e negli atteggiamenti dei turisti, piuttosto che nel turismo o nell’edilizia ad esso collegata. Come in ogni aspetto della nostra vita, non esistono strumenti buoni o cattivi, ma solo persone buone o cattive che li utilizzano.

Ci insegnano, sin da bambini, a vedere i no-stri modelli e stili di vita come paradigmi ap-plicabili in ogni angolo del pianeta. Niente di più falso. E solo viaggiando si scoprono quan-to siano belle le infinite diversità del nostro mondo: un patrimonio straordinario che va difeso, ma ancor prima capito e rispettato.


La spiaggia incomincia a popolarsi di qual-che curioso che vuole ammirare il sole, mentre si spegne dietro le rovine. Questo è un luogo molto particolare dal punto di vista archeolo-gico, perché è l’unica costruzione che i Maya fecero in riva al mare. Non esistono altre loro testimonianze costiere.

La lunga striscia di terra messicana, ormai nota come costa del Caribe, è molto cambia-ta. All’epoca di quel viaggio, fuori da Cancun, tutto era ancora molto vergine. La natura sel-vaggia manteneva saldamente il suo dominio e non era difficile trovare luoghi, o situazioni, per poter godere in totale solitudine di pae-saggi meravigliosi. Oggi la capacità ricettiva è aumentata enormemente e la domanda di turismo (soprattutto statunitense), può esse-re facilmente soddisfatta, certo un pò di ma-

per informazioni:

LA COMPAGNIA DELL’OVESTvia Andrea Costa, 10

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STORIE DI VIAGGIE VIAGGIATORI

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Proposte Fabi Plus58

APPUNTAMENTI

CORSI

L’AUTOSTIMA E LA CONQUISTA DEL SUCCESSODue serate con esercizi pratici e sug-gerimenti per una maggiore valoriz-zazione di se stessiRelatore: Dott.ssa Emanuela Truzzi di ModernacomunicazioneDate: giovedì 24 settembre e 1° ottobreOrario: dalle ore 18,00 alle ore 20,00Costo: € 40,00 a partecipanteNumero minimo partecipanti: 10

AVVICINAMENTO ALL’ARTE DEL DISEGNO DI MARINATre serate per incontrare il mare at-traverso il disegno con le matite.Aperto a principianti e appassionati di mare e di pitturaRelatore: Massimo Alfano – pittore navale

a Gli appuntamenti si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino. Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus 0115611153 – [email protected]

Date: martedì 6, 13 e 20 ottobre Orario: dalle ore 18,00 alle ore 20,00Costo: € 60,00 a partecipanteNumero minimo partecipanti: 10

CHINESIOLOGIA: IL BENESSERE FATTO SU MISURA PER TERelatore: Giorgio Giovine Consulente Kinesiologico per lo Sviluppo PersonaleCalendario e programma 5 Novembre - Introduzione alla Kinesio-logia e apprendimento del test kinesiologico12 Novembre - Come testare gli ali-menti19 Novembre - Come ridurre lo stressOrario: dalle ore 18,00 alle ore 20,00Costo: € 60,00 a partecipanteNumero minimo partecipanti: 10

L’ARTE DELLA SEDUZIONETre serate scoprendo le tecniche del ricalco, il significato dei gesti e la ca-pacità persuasiva Relatore: Dott.ssa Emanuela Truzzi di ModernacomunicazioneDate: giovedì 26 novembre e giovedì 3 dicembreOrario: dalle ore 18,00 alle ore 20,00Costo: € 40,00 a partecipanteNumero minimo partecipanti: 10

ANSIA E STRESS: COSA SONO E COME GESTIRLIRelatore: Dott.ssa Katia Vastola psico-loga alcologa consulente in problemi della coppiaData: martedì 10 novembre Orario: dalle 18,00 alle 19,30Partecipazione gratuita per associati e loro famigliari

TECNICHE E STRATEGIE MEDICO-ESTETICHE DI RINGIOVANIMENTO DEL VISO: BIOSTIMOLAZIONE, FILLER, PEELING E LASERTERAPIA Relatore: Dr.ssa Antonella Sciarretta – Medico Chirurgo Data: martedì 24 novembre Orario: dalle 18,00 alle 19,30Partecipazione gratuita per associati e loro famigliari

CONFERENZELA NATUROPATIA: VANTAGGI ED UTILIZZI ANCHE NEL CAMPO ODONTOIATRICORelatore: Dr. Riccardo BaccoOmeopata e medico chirurgoData: giovedì 22 ottobre Orario: dalle 18,00 alle 19,30Partecipazione gratuita per associati e loro famigliari APPROCCIO TRAGER E GALLEGGIA-MENTO: DUE “STRUMENTI” PER IMPARARE A STARE MEGLIORelatori: Davide Carbotti e Piermario ClaraData: martedì 27 ottobreOrario: dalle 18,00 alle 19,30Partecipazione gratuita per associati e loro famigliari

“MENO MALE” PANORAMICA INTORNO AI DOLORI OSTEARTICOLARI Relatore: Dr. Leonardo Bacchio - FisiatraData: martedì 3 novembre Orario: dalle 18,00 alle 19,30Partecipazione gratuita per associati e loro famigliari


CONVENZIONI

a CENTRO MEDICO PIFFETTIPrestazioni effettuabili: visite mediche specialistiche, ambulatoriali e domicilia-ri, visite mediche per idoneità sportiva, diagnostica ecografia internistica, gine-cologia e cardiologia anche domiciliare, test intolleranze alimentari.

Convenzione associati FABI PlusSconto del 20% su diagnosticaSconto del 10% su visite specialisticheVia Piffetti 33/C - Torinotelefono 0114736100 www.centromedicopiffetti.it [email protected]

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a CUS TORINOPer gli associati FABI PlusRiduzione della CUS CARD da € 15,00 a € 10,00 e applicazione del piano agevo-lato per tutte le attività organizzate. Per informazioni rivolgersi alle Segreterie del CUS Torino presentando la card FABI Plus.

Via Braccini 1 – Torinotelefono 011 388307 – 011 337221 Via Panetti 30 – Torinotelefono 011 6057106www.custorino.it [email protected] [email protected]

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stiche delle soluzioni sceltea Trasporto e montaggio compresia Possibilità di finanziamenti personalizzatiVia Torino 137 - Trofarello (To) telefono 011 6499248www.euromarredamenti.it [email protected]

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a RISTORANTE LA BRUINARicavato in un’antica e tipica cascina pie-montese, dispone di un ampio parcheg-gio e di area dehors estivo. Alle spalle ampio parco, per il relax e le passeggiate, i campi da calcetto completano la corni-ce del complesso. Il ristorante è a disposi-zione per battesimi, cresime, comunioni, cene di lavoro, banchetti.

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a MASSIMO ALFANO PITTORE NAVALEÈ uno dei sostenitori della figurazione realista e dell’importanza della massima documentazione storica per la realizza-zione di opere di marina. Prevalentemen-te orientato a ritrarre soggetti delle mari-ne militari di tutto il mondo e all’interno di questo particolarmente appassionato della prima epoca del vapore, l’artista non tralascia i soggetti contemporanei, la na-vigazione antica, le marine mercantili, e la ritrattistica di imbarcazioni da diporto.

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Informazioni: telefono 011 19509103 cell. 336 8063960Si precisa che il rapporto è da intendersi tra il socio FABI Plus e SISTEMI HS pertanto è escluso ogni coinvolgimento di FABI Plus.

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a UNIONE NAZIONALE CONSUMATORIConsulenza gratuita a tutti gli iscritti alla FABI Plus ed ai loro familiari, per questio-ni legate alla tutela del consumatoreLa consulenza si esaurisce con la valuta-zione del caso. L’eventuale espletamento della pratica prevede l’iscrizione all’as-sociazione per un importo di € 16,00 anziché € 35,00. La quota associativa non è comprensiva delle eventuali spese postali di spedizione di raccomandate o solleciti che vengono inviate solo quando necessario. L’iscrizione al costo indicato ha validità per 5 anni.

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VIAGGI E WEEKEND

Gite Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a FABI Plus – tel. 011 5611153 – [email protected]

Biglietti Per prenotazioni e ritiro dei biglietti rivolgersi a FABI Plus – tel. 011 5611153 – [email protected]

Parchi divertimenti

J 28 Giugno 2009

ANNECY sul lago in Alta Savoia Programma:– Partenza in pullman ore 7,00 da Corso Marche (parcheggio fronte Alenia)– Arrivo in loco alle ore 10,00 e tempo libero a disposizione per le varie attività– Ore 18,00 ritrovo al pullman e partenza per il rientro previsto per le ore 21,30

Quota individuale di partecipazione: o 20,00Bambini e ragazzi fino anni 16: o 17,00

10 Ottobre 2009 DGENOVA - Salone Nautico o Acquario Programma:– Partenza in pullman ore 8,30 da Corso Marche (parcheggio fronte Alenia)– Arrivo previsto a Genova alle ore 10,30 in zona porto. For-

mazione dei due gruppi per le rispettive visite del Salone o dell’-acquario. Pranzo libero.

– Ore 17,30 ritrovo al pullman con rientro a Torino previsto per le ore 20,00 circa

Quota individuale di partecipazione: o 15,00+ ingressi da definirsiBambini e ragazzi fino anni 16: o 12,00+ ingressi da definirsi

J Gardaland e Sea Life AcquariumPossibilità per gli associati di acquistare i biglietti di ingres-so al Parco Divertimenti di Gardaland e al Sea Life Aqua-rium alla cifra scontata di o 31,50 ciascuno anziché o 39,50. I biglietti hanno validità tutti i giorni fino al 2 ottobre e tutti i week end di ottobre. Non sono rimborsabili e permettono l’accesso a tutte le attrazioni disponibili, con esclusione del-lo Show Delfini presso il Palablu, per il quale è richiesto un supplemento di o 5,00.

D Mirabilandia Offerta per gli associati di biglietti di ingresso al Parco Di-vertimenti di Mirabilandia alla cifra scontata di o 19,00 cia-scuno anziché o 29,90. I biglietti hanno validità tutti i giorni fino all’11 ottobre 2009. Non sono rimborsabili e consentono di usufruire della pro-mozione “Il giorno dopo entri gratis” (consultare il regola-mento su www.mirabilandia.it).

Vacanze e Soggiorni – Plus Magazine 11 – giugno 2009 65

Convenzione tra Fabi Plus e ET SER-VICE SRL (società di gestione della catena alberghiera ET HOTELS & RESORTS) per offrire agli associati prezzi scontati sulle quota-zioni dei listini ufficiali dei viaggi visionabili sui siti www.ethotels.com e www.eurotravel.it, ed inoltre, grazie ad un accordo tra la ET SERVICE ed EUROTRAVEL, sui cataloghi della programmazione ufficiale EUROTRAVEL.

CONVENZIONE ASSOCIATI FABI PLUS

a sconto del 18% per tutte le strutture facenti parte della ca-tena alberghiera ET HOTELS & RESORT pubblicate con re-lativo listino vendita anche sul catalogo CLUB E VILLAGGI di EUROTRAVEL.

Quote di iscrizione: riduzione 50% su prodotti Mauritius, Messico, Spagna, Grecia, Egitto. Gratuite sugli altri pro-dotti.

a sconto dell’11% su tutta la rimanente programmazione Eurotravel ad eccezione del catalogo Disneyland Paris che sarà soggetto ad una riduzione del 10%.

Per le offerte speciali extra-catalogo la riduzione applica-ta sarà del 10%.

Quote di iscrizione: riduzione 50% su prodotti Mauritius, Messico, Spagna, Grecia, Egitto. Gratuite sugli altri pro-dotti.

IMPORTANTE: Gli sconti sopra in-dicati non sono applicabili né sulle

offerte speciali last minute, né sulle quote ad-vance booking (primo prezzo e/o miglior prezzo).

OPERATIVO E MODALITÀ DI PRENOTAZIONELe richieste di prenotazione potranno essere trasmesse in-differentemente alla ET HOTELS & RESORTS o alla EUROTRA-VEL dall’associato Fabi Plus citando il codice di prenotazione assegnato 35033.

Copia della prenotazione effettuata dovrà essere tassativa-mente inviata dall’associato a Fabi Plus via fax 011 540096 oppure via mail [email protected].

A dimostrazione della effettiva appartenenza a Fabi Plus, i Soci saranno tenuti ad esibire la dichiarazione d’iscrizione su carta intestata dell’Associazione FABI Plus e rilasciata dalla stessa.

Riferimenti per le richieste di prenotazione:ET HOTELS & RESORTStel. 199 151113 – e-mail [email protected] ROMAtel. 06 54543 – e-mail [email protected] AOSTAtel. 0165 711111 – e-mail [email protected]

5-16 novembre 2009

TOUR MESSICO CLASSICOIn collaborazione con La Compagnia dell’Ovest

13 giorni alla scoperta della storia e della cultura messicane, tra rovine atzeche, piramidi Maya e città colonialiQuota individuale di partecipazione: e 1.790,00Richiedere programma dettagliato a: FABI Plustel. 011 5611153 – [email protected]

VACANZE E SOGGIORNI

Convenzione viaggi

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Vacanze e Soggiorni66

VACANZE E SOGGIORNI

Grand Hotel ANTICHE TERME DI PIGNALe acque termali di Pigna, già conosciute nel 1200, sgorgano ad una temperatura alla sorgente di 32°. Ci si può immerge-re nelle numerose piscine e trarne i benefici nell’esclusivo percorso “Thermae Aquam”, lasciandosi massaggiare dai tonificanti getti degli idromassaggi o avvolgersi nel caldo vapore dell’Hammam Termale e scegliendo tra i numerosi trattamenti proposti da un’equipe medico scientifica delle vere e proprie vie di salute bellezza.I programmi benessere, attentamente studiati da opera-tori specializzati, propongono una vasta scelta: pacchetti personalizzati, massaggi tonificanti, rilassanti, olistici rea-lizzati con tecniche orientali ed occidentali, fangoterapia e aerosolterapia, trattamenti medici e riabilitativi, medici estetici oltre all’estetica.

Convenzione associati FABI Plus sconto del 10%sul pernottamento e sui trattamenti del Centro Benessere.

Regione Lago Pigo - Pigna (Imperia) - tel. 0184 240010www.termedipigna.it [email protected]

GRÜNER BAUM HOTELS **** Bressanone CITY RESORT GRÜNER BAUM si trova a Bressanone, ricca d’arte, storia, tradizioni e cultura.Convenzione associati FABI Plus sconto del 20% sui listini

Esempio di soggiorno nel periodo estivo: Camera doppia standard in mezza pensione € 91,00 a persona – 20%Camera doppia Comfort in mezza pensione € 108,00 a persona – 20%Camera doppia Deluxe in mezza pensione € 114,00 a persona – 20%Camera doppia Suite Junior Tirolese in mezza pensione € 121,00 a persona – 20%

Luogo ideale per tutte le stagioni: per praticare gli sport invernali, oppure per godersi i fiori della primavera, il verde caldo dell’estate e il carosello di colori d’autunno. Una na-tura per tutte le esigenze: dalle gite di famiglia, le escursio-ni a piedi o in mountain bike alle arrampicate sulle rocce, respirando l’aria sana e godendo del paesaggio unico e ir-ripetibile delle Dolomiti. Tranquillità e relax in una cornice unica per gli ospiti che prediligono lo stile e l’eleganza.

Per informazioni e prenotazioni:GRÜNER BAUM HOTELS Bressanone (BZ) – Alto Adigetelefono 0472 274100 fax 0472 274101www.gruenerbaum.it [email protected]

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passaggi commerciali, del grossista e dell’ADV,– il nostro prezzo è omnicomprensivo di assicurazione me-

dico/bagagli,– il nostro prezzo è comprensivo dei “diritti di agenzia”,– il nostro prezzo è comprensivo del visto turistico (ove sia

ottenibile dal tour operator),– il nostro prezzo non prevede minimi partecipativi, non

serve fare gruppi,– il nostro prezzo prevede l’utilizzo di voli di linea,– il nostro booking è effettuato direttamente dall’ iscritto e

il rapporto sarà gestito direttamente dalla nostra strut-tura,

– il nostro pagamento a mezzo carta di credito è dotato dei migliori sistemi di sicurezza bancaria ed informatica.

Convenzione associati FABI PLUS: sconto minimo sui prezzi del 10% .I pacchetti compresi nel menù “Viaggi a Tema ” e nel menù “Lasciati ispirare” sono a prezzo netto ma comprensivi di sconti superiori al 10%.Per accedere alla convenzione è necessario registrarsi sul sito www.aikontravel.com, la struttura è a disposizione te-lefonica in caso di aiuto.Gli iscritti riceveranno le nostre “news” settimanali, che riassumono i nuovi pacchetti caricati e/o le offerte parti-colari.

AIKONTRAVELwww.aikontravel.com - Telefono 011 4540109Sig. Niccolò Daprà - [email protected] Valeria Ianni - [email protected]

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – Spettacoli68

SPETTACOLI

GIUSEPPE GIACOBAZZIGrugliasco (TO)Gru Village – Shopville Le Gru30 giugno 2009 – ore 21.30Prima platea € 11,50Seconda platea € 11,50

LOSTGrugliasco (TO)Gru Village – Shopville Le Gru3 luglio 2009 – ore 21.30Posto unico € 11,50

LAURA PAUSINIAlessandria – Stadio Moccagatta5 luglio 2009 – ore 21.30Gradinata € 82,00Prato € 40,25

COLORADO SHOW CABARETGrugliasco (TO) Gru Village – Shopville Le Gru 7 luglio 2009 – ore 21.30Prima platea € 11,50Seconda platea € 11,50

RAFGrugliasco (TO)Gru Village – Shopville Le Gru 10 luglio 2009 – ore 21.30Posto unico € 17,00

TIZIANO FERROVenaria (TO)Giardini della Reggia di Venaria12 luglio 2009 – ore 21.00Tribuna numerata € 49,00Prato € 36,30

J-AXCuneo – Parco della Gioventù19 giugno 2009 – ore 21.30Posto unico € 17,00

FICHI D’INDIAGrugliasco (TO)Gru Village – Shopville Le Gru22 giugno 2009 – ore 21.30Prima platea € 11,50Seconda platea € 11,50

ENNIO MORRICONEVenaria (TO)Giardini della Reggia di Venaria25 giugno 2009 – ore 21.00Tribuna numerata € 52,50Settore A € 133,00Settore B € 101,00Settore C € 85,00

Tramite il circuito ticket.it vendita di biglietti per gli spettacoli:

BRUCE SPRINGSTEENTorino – Stadio Olimpico21 luglio 2009 – ore 20.30Curva nord posto unico € 57,50

ENRICO BERTOLINOGrugliasco (TO)Gru Village – Shopville Le Gru 21 luglio 2009 – ore 21.30Prima platea € 11,50Seconda platea € 11,50

NOMADIGrugliasco (TO)Gru Village – Shopville Le Gru 24 luglio 2009 – ore 21.30Posto unico € 17,00

IVANO FOSSATIVenaria (TO)Giardini della Reggia di Venaria28 luglio 2009 – ore 21.00Settore A € 37,50Settore B € 31,75Settore C € 25,00

GEPPY CUCCIARIGrugliasco (TO)Gru Village – Shopville Le Gru 28 luglio 2009 – ore 21.30Prima platea € 11,50Seconda platea € 11,50

RENATO ZEROTorino - Palaolimpico29 novembre 2009 – ore 21.00Parterre in piedi € 34,501° anello numerato € 57,502° anello numerato frontale € 41,402° anello non numerato € 36,80

SPETTACOLI

MR. FORRESTGrugliasco (TO)Gru Village – Shopville Le Gru 14 luglio 2009 – ore 21.30Prima platea € 11,50Seconda platea € 11,50

CLAUDIO BAGLIONIVenaria (TO)Giardini della Reggia di Venaria17 luglio 2009 – ore 21.00Tribuna numerata € 37,50Settore A € 69,00Settore B € 54,75Settore C € 45,50

NEKGrugliasco (TO)Gru Village – Shopville Le Gru 17 luglio 2009 – ore 21.30Posto unico € 17,00

Spettacoli – Plus Magazine 11 – giugno 2009 69

Tramite il circuito ticket.it vendita di biglietti per gli spettacoli:

Per prenotazioni e ritiro dei biglietti rivolgersi a FABI Plustel. 011 5611153 – [email protected]

Gentile Avvocato, mia madre vedova di 82 anni, due anni fa ha riscattato

un appartamento di proprietà dell’IACP (Istituto Auto-nomo Case Popolari).

In forza della legge del 24 Dicembre 1993, n.560, colui che riscatta un immobile dalla IACP non può venderlo per i dieci anni successivi al passaggio di proprietà.

In caso di decesso di mia madre prima dei dieci anni é possibile vendere l’immobile?

Antonio

Egr. Sig. Antonio,In nessun caso è possibile vendere l’immobile riscatta-

to dall’Istituto Case Popolari, prima del termine di dieci anni dalla data di registrazione del contratto di acqui-sto.

Anche l’erede dell’acquirente deceduto non potrà ven-dere l’immobile in quanto, a seguito del decesso, egli su-bentra negli stessi obblighi dell’acquirente.

L’articolo 1, comma 20, della legge n. 560 del 24/12/1993, configura il divieto di alienazione dell’immobile, come un obbligo di natura reale (o propter rem) e non personale, che riguarda essenzialmente l’alloggio e non la persona fisica dell’acquirente.

È irrilevante pertanto il decesso dell’acquirente e la conseguente successione ereditaria, posto che il vincolo permane a prescindere dagli eventi che coinvolgono il riscattante.

Scrive la sig.ra Eleonora la quale mi sottopone il se-guente problema:

Da sei anni convivo con una persona con cui, tre anni fa, ho avuto un figlio riconosciuto. Con il passare del tempo i rapporti fra noi si sono deteriorati, al punto che ritengo unica soluzione possibile la separazione. Come posso affrontare il problema? Mi spetta il mantenimen-to per me e mio figlio dato che in questo momento non lavoro? La ringrazio per una risposta sperando che lei mi possa aiutare.

Eleonora Cara Eleonora, la sua situazione famigliare ricade nel-

la tipologia della c.d. coppia di fatto convivente “more uxorio” e, pertanto, in mancanza di matrimonio, non ci può essere separazione, né il suo convivente è tenuto all’assegno di mantenimento nei suoi confronti.

Tra i due conviventi non ci sono obblighi reciproci di mantenimento, tuttavia siete tenuti a prendervi cura di vostro figlio.

È dunque opportuno che affrontiate la questione in maniera civile, concordando un contributo al manteni-mento del minore da parte del suo convivente che, se ho ben capito, risulta ad oggi l’unico soggetto produttivo di reddito all’interno della coppia.

Tenga però presente che tale capacità reddituale del suo convivente potrebbe costituire elemento affinché quest’ultimo rivendichi l’affidamento di vostro figlio.

È pertanto molto importante che scelte di tale natura avvengano in modo consensuale e ponderato, al fine di evitare inutili liti e ripicche che cagionerebbero soltanto un pregiudizio per la crescita del minore.

Qualora ciò non possa avvenire le consiglio di rivolger-vi ad un centro di mediazione famigliare, come previsto dall’art. 342 ter del Codice Civile, che si applica anche alle coppie di fatto.

Soltanto nel caso in cui anche questo tentativo di con-ciliazione fallisca, dovrà ricorrere all’autorità giudiziaria ai sensi dell’art. 342 bis cod. civ., richiedendo al Giudice un c.d. “ordine di protezione”, a tutela del minore.

L’AVVOCATO RISPONDE

Care lettrici e lettori,è entrata a far parte del pool di professionisti che collabora con la nostra rivista, l’avvocato Giu-

seppina Verduci, che metterà a vostra disposizione la sua espe-rienza nel risolvere i quesiti di volta in volta proposti. Aspettiamo le vostre domande indirizzate a: [email protected]

L’ Avvocato Risponde – Plus Magazine 11 – giugno 2009 71

Plus Magazine 11 – giugno 2009 – La Parola ai Lettori72

È mai possibile che questi sportelli siano progettati in modo così irrazionale? Per quale motivo vengono prodot-ti sportelli che sembrano fatti apposta per mascherare i lettori-spia e le microcamere in grado di leggere il codice segreto digitato dagli utenti?

Oreste Fiandino

Gent.mo Sig. Fiandino,La domanda entra in un campo tecnico che certamente

non mi appartiene, ma ho piacere di esprimere comunque il mio parere.

Per quanto dal punto di vista tecnologico si possa pro-gredire, la fazione opposta, cioè i malviventi non sta cer-tamente lì a guardare, se poi aggiungiamo che l’obiettivo è il puro contante, si tratta di una guerra infinita. Però i continui aggiornamenti hanno migliorato la situazione rispetto a qualche anno fa ed inoltre gli istituti di credito sono coperti da assicurazione e quindi gli eventuali am-manchi non ricadono quasi mai sui clienti.

8 Gent.mo DirettoreMi è sembrata inopportuna l’intervista a Vattimo nel

numero di marzo, come inopportune mi sono sembrate le sue affermazioni sul caso Englaro.

Franco Zuccoli

Gent.mo Sig. ZuccoliNumerose sono state le lettere e le mail che abbiamo ri-

cevuto per i contenuti dell’intervista al Prof. Vattimo. Tut-to sommato credo che avere pareri autorevoli e differenti, anche dai nostri, su questioni importanti sia una buona cosa, quando le opinioni vengono espresse con competen-za ed equilibrio e non si suona una sola campana.

8 Egregio Direttore,scrivo a lei, perché so che è a contatto con il mondo delle

banche, per chiederle se esiste qualche possibilità per mia nipote, (diplomata in Ragioneria nel 2008 con un buon punteggio) di essere assunta in qualche banca nel torinese, o è solo un’utopia.

Con tutte queste fusioni ed incorporazioni non sono così aggiornato e mi piacerebbe capire come stanno le cose.

Alessandro Lovato

Gent.mo Sig. LovatoNonostante il periodo di crisi economica e finanziaria

che stiamo vivendo, alcune aziende di credito continuano ad assumere, soprattutto per sostituire il personale anda-to in esodo o in pensione. Si tratta di contratti di apprendi-stato, che generalmente sfociano in assunzioni definitive.

8 Cara Paola,Complimenti per la rivista sfogliabile on line. È vera-

mente un’idea simpatica ed innovativa.FedericaGrazie Federica, girerò i complimenti al nostro consu-

lente webmaster.

8 Rivolgo questa domanda a voi bancari:Ho letto sulla Stampa dell’ennesima clonazione di carte

di credito per mezzo dei soliti strumenti applicati allo spor-tello bancomat.

LA PAROLA AI LETTORI

Situato in una splendida valle tra la Riviera dei Fiori e la Costa Azzurra,il raffinato Grand Hotel Pigna Antiche Terme è il luogo ideale per

trascorrere una vacanza in totale relax ed armonia. I principi beneficidell’acqua sulfurea per cicli di fangobalneoterapia e trattamenti inalatori,

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SPA & BeautyRegione Lago Pigo - 18037 Pigna - Imperia - Italy - Tel. +39 0184 240010

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PLUS MAGAZINE

11

GIUSY FERRERIUNA PROMESSA IN CERCA DI APPROVAZIONE

MASSIMO ALFANO L’ARTE COME AVVENTURA DI MARINA

MAPPAMONDO LE MAGIE DEL MESSICO

RECENSIONI FUMETTI, FILM, MOSTRE, LIBRI, TECNOLOGIA

FICARRA & PICONENON CI RENDIAMO CONTO CHE SIAMO CRESCIUTI

GIOVANNI ALLEVIUNA MUSICA DI IMMAGINI

SCOPRIRE L’UNIVERSOANNO INTERNAZIONALEDELL’ASTRONOMIA

MAURIZIO CHELI WORLD AIR GAMES A TORINO

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e -

Num

ero

XI -

Giu

gno

2009

Ficarra & Picone

IN QUESTO NUMERO:

RUBRICHEn DOSSIER IMPRENDITORI n HOBBY E PASSIONI n COMUNICAZIONE E IMMAGINE n MEDICINA E SALUTE n SPORT E TEMPO LIBERO n L’AVVOCATO RISPONDEn LA PAROLA AI LETTORI

PROPOSTEn APPUNTAMENTI n CONVENZIONI n VIAGGI E SPETTACOLI

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