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Casa di Riposo: la sentenza Tutte le manifestazioni della Contrada Sant'Antonio da Casorate costruzione: strade fognature asfalti pavimentazioni in record lavori edili impresa stradale impresa stradale 27021 Bereguardo (PV) TEL. 0335 71 14 164 27021 Bereguardo (PV) TEL. 0335 71 14 164 costruzione: strade fognature asfalti pavimentazioni in record lavori edili Impresa ALTER CASA s.r.l. Casorate Primo Via Santagostino, 57 02.900.97.264 CASORATE PRIMO - Appartamento consegna sett. 2001 di 3 locali + servizi + ripostiglio, possibilità box. Ampia scelta capitolato, L. 175.000.000. CASORATE PRIMO - Indipendente su un unico livello 3 lo- cali + servizi + lavanderia + locale hobby, con ampio cortile privato, L. 260.000.000. MOTTA VISCONTI - Appartamenti con ingressi indipenden- ti, da personalizzare: 2 locali + servizi + terrazzo, L. 200.000.000; 3 locali + servizi L. 220.000.000. CASORATE PRIMO - Villa a schiera di recente costruzione, composta da: soggiorno, cucina abitabile, 3 camere, doppi servizi, taverna, possibilità mansarda, box, giardino privato, L. 320.000.000. MOTTA VISCONTI - Villa singola: ampio soggiorno, cucina abitabile, 3 camere, doppi servizi, taverna di mq. 100 circa, box, legnaia, giardino. Libera subito L. 450.000.000. pagina 9 Casorate Primo - Sono due gli appuntamenti della tradizionale Festa di Sant’Antonio Abate organizzata dalla dinamicissima contrada con il patrocinio del Comune di Casorate in questo mese di gennaio: la “Straca- sorate”, quarta edizione, mar- cia podistica che si è svolta do- menica 14 gennaio, e la festa vera e propria della contrada, con tanto di appuntamenti ga- stronomici, in programma per domenica 21 gennaio 2001. Il tutto all'ombra del campanile della chiesa di Sant'Antonio che vanta sette secoli di vita. Anno II - N. 1 - Gennaio 2001 MENSILE DI INFORMAZIONE, ATTUALITÀ E CULTURA - GRATUITO Caffè Caffè Dama Blu snc di Davide Delcò e Giampaolo Garlaschelli. Località: Molino 163, Pietra Dé Giorgi - 27040 Pavia. Tel. 0385 85 158 Fax 0385 284 949 AR MILANO LA CASA DEL FERRO DA STIRO LE PROPONE: RIPARAZIONE IN GIORNATA Assi da stiro - Assi da stiro aspiranti e riscaldanti - Mobili per lo stiro Macchine da stiro professionali per: - La casa - La sartoria - Il ristorante - Piccole comunità CASORATE PRIMO (PV) Via Santagostino, 32 Tel. 02 900 59 084 - Cell. 0337 367 629 PREVENTIVI GRATUITI DI TUTTE LE MARCHE LAVORAZIONE ARTIGIANALE PRODUZIONE GRANA PADANO Via Montenero, 22 Calvignasco (MI) Tel./Fax 02 908 48 504 Vendita diretta al pubblico Orari di apertura: lunedì mattino 9 - 12.30; pomeriggio chiuso. Da martedì a sabato: mattino 9 - 12.30; pomeriggio 15.30 - 18.30 Piccoli Annunci I Nostri Indirizzi Il modulo per la pubblicazione di piccoli annunci da parte di privati è disponibile all'interno: debitamente compilato, può essere spedito o recapitato ai seguenti indirizzi: Redazione Punto di Vista via A. Moro, 9 - 27021 Bereguardo (PV) tel. 0382 930 524; centro di recapito, via P. Togliatti, 35 - 20086 Motta Visconti (MI). Casorate Primo per l'Honduras I frutti di un progetto umanitario che ha mobilitato l'intero paese Nove condanne e otto assoluzioni per il crollo dell'ospizio di Motta Visconti Ponte di barche chiuso dal 10 gennaio Bereguardo Distribuito il 2° dizionario in dialetto mottese Motta Visconti pagina 8 pagina 11 Il Comitato San Giovanni all'attacco: «L'antenna va spostata altrove» Sotto i cieli di Lhasa: il Tibet di Stefano Sassi Besate Intervista al medico di Besate in viaggio per l'affascinante paese oggi regione cinese pagina 14 Motta Visconti All'Interno pagina 6 pagine 2 e 3 Casorate Primo - Nella chiesa di S. Maria il giorno dell’Epifania il gruppo di Casorate con Carmen Schmidt ha allestito un’esposizione fotografica affiancata da una mostra-mercato dei lavori fatti dai ra- gazzi del centro di San Rafael in Honduras: i casoratesi hanno perciò potuto conoscere i risultati del progetto “Ninos de la Calle”. pagine 4 e 5 Motta Visconti - Con nove condanne ed otto assoluzioni termina il primo grado di giudi- zio del processo per il crollo della Casa di Riposo di Motta Visconti, un avvenimento dolo- roso impresso a fuoco nella me- moria collettiva del paese: la tra- gedia costò la vita a 27 anziani ospiti e alla cuoca. Sgomento per la distruzione del Presepe in piazza Marcignago pagina 11

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Casa di Riposo: la sentenza

Tutte le manifestazioni della Contrada

Sant'Antonio da Casorate

costruzione:

stradefognatureasfaltipavimentazioniin recordlavori edili

impresa stradaleimpresa stradale

27021 Bereguardo (PV)TEL. 0335 71 14 164

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costruzione:

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ALTER CASA s.r.l.Casorate Primo

Via Santagostino, 57

02.900.97.264

CASORATE PRIMO - Appartamento consegna sett. 2001 di3 locali + servizi + ripostiglio, possibilità box. Ampia sceltacapitolato, L. 175.000.000.

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MOTTA VISCONTI - Villa singola: ampio soggiorno, cucinaabitabile, 3 camere, doppi servizi, taverna di mq. 100 circa,box, legnaia, giardino. Libera subito L. 450.000.000.

pagina 9

Casorate Primo - Sono due gliappuntamenti della tradizionaleFesta di Sant’Antonio Abateorganizzata dalla dinamicissimacontrada con il patrocinio delComune di Casorate in questomese di gennaio: la “Straca-sorate”, quarta edizione, mar-cia podistica che si è svolta do-menica 14 gennaio, e la festavera e propria della contrada,con tanto di appuntamenti ga-stronomici, in programma perdomenica 21 gennaio 2001. Iltutto all'ombra del campaniledella chiesa di Sant'Antonio chevanta sette secoli di vita.

Anno II - N. 1 - Gennaio 2001MENSILE DI INFORMAZIONE, ATTUALITÀ E CULTURA - GRATUITO

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Casorate Primo per l'HondurasI frutti di un progetto umanitario che ha mobilitato l'intero paese

Nove condanne e otto assoluzioni per il crollo dell'ospizio di Motta Visconti

Ponte di barchechiuso dal10 gennaio

Bereguardo

Distribuito il2° dizionario indialetto mottese

Motta Visconti

pagina 8

pagina 11

Il Comitato San Giovanniall'attacco: «L'antennava spostata altrove»

Sotto i cieli di Lhasa:il Tibet di Stefano Sassi

Besate

Intervista almedico diBesate inviaggio perl'affascinantepaese oggiregione cinese

pagina 14

Motta ViscontiAll'Interno

pagina 6

pagine 2 e 3

Casorate Primo - Nella chiesa di S. Maria il giorno dell’Epifania ilgruppo di Casorate con Carmen Schmidt ha allestito un’esposizionefotografica affiancata da una mostra-mercato dei lavori fatti dai ra-gazzi del centro di San Rafael in Honduras: i casoratesi hanno perciòpotuto conoscere i risultati del progetto “Ninos de la Calle”.

pagine 4 e 5

Motta Visconti - Con novecondanne ed otto assoluzionitermina il primo grado di giudi-zio del processo per il crollodella Casa di Riposo di MottaVisconti, un avvenimento dolo-roso impresso a fuoco nella me-moria collettiva del paese: la tra-gedia costò la vita a 27 anzianiospiti e alla cuoca.

Sgomento perla distruzionedel Presepein piazza

Marcignago

pagina 11

2 Gennaio 2001 [email protected]

9 GENNAIO 20019 GENNAIO 200114 LUGLIO 199414 LUGLIO 1994

Tutte le vittimestavano facendo

colazione nellocale adiacente

alla cucina

CDamiano Negri

ULa causa dellasciagura

MOTTA VISCONTI 14 luglio 1994, ore 8: pochi secondi per avvertire il presagio di un'avvenuta strage

Il giorno più lungo di Motta Visconti:un boato sordo e poi le prime sirene

L'

Crollo della Casa di Riposo:9 condanne e 8 assoluzioni

PRIMO PIANO

MOTTA VISCONTI Giunta la sentenza del processodi primo grado per il crollo della Casa di Riposo diMotta Visconti, che provocò la morte di 28 persone

La tragedia di Motta Visconti

Condannati i dueex sindaci Giovanni

Andreoni e Roberto DeGiovanni, insieme a

tecnici e professionisti

MOTTA VISCONTI

Il senso diun ricordodecoroso

La sentenza del processo

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A sinistra, la strazianteimmagine dell'estrazionedi una delle vittime dallemacerie della Casa di Riposo.F

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on nove condanne edotto assoluzioni termi-na il primo grado digiudizio del processo

per il crollo della Casa di Ripo-so di Motta Visconti, un avve-nimento doloroso impresso afuoco nella memoria collettivadel paese.La tragedia, che costò la vita a27 anziani ospiti dell'istituto ealla cuoca Cinzia Rambaldi, hadunque avuto il suo primo epi-logo dopo quattro anni e mez-zo di dibattimento processualee a circa sei anni e mezzo daquando quel tragico mattino del14 luglio 1994 una sciagurataimplosione sconvolse l'esisten-za di un intero paese.Lo scorso nove gennaio, laquinta sezione del TribunalePenale di Milano ha stabilitocondanne e assoluzioni ai 17imputati coinvolti nel processo:la massima pena di 4 anni e 4mesi è stata inflitta all'ex sinda-co e vice sindaco socialista Ro-berto De Giovanni, alprogettista e direttore dei lavo-ri ingegner Roberto Rizzini, al-l'ex assessore ai lavori pubbliciAmedeo Negri; all'ex sindacodemocristiano, nonché onore-vole della Repubblica GiovanniAndreoni 3 anni, così come aFrancesco De Amici e Emanue-le Scotti, responsabili dell'Uffi-cio Tecnico comunale.A Carlo e Vincenzo Tarantola,responsabili del cantiere, 3 annie un mese, mentre 1 anno equattro mesi con la condiziona-le sono andati al procuratoredell'impresa titolare dell'appal-to, Aristide Tarantola.Assolti invece l'ex direttore dellaCasa di Riposo Roberto Lissi,il segretario comunale AntoninoChiarenza, gli imprenditori edi-li Gianfranco Montanari ed En-rico Olivares della ditta impe-gnata nei lavori, l'ex assessorePrimo Broccoli e Carlo Capel-lo, quest'ultimo progettista e di-rettore dei lavori per il cementoarmato, il segretario comunaleOnofrio Moscato ed AntoninoPatti, appaltatore ed esecutore

materiale delle opere. I condan-nati sono stati considerati colpe-voli di disastro colposo, omicidiocolposo plurimo e lesioni perso-nali colpose, mentre gli altri ottoimputati sono stati assolti poichéil fatto non sussiste o per non avercommesso il fatto. Il tribunale, chenon ha diffuso le motivazioni diquesta sentenza (saranno specifi-cate entro 90 giorni), non haquantificato per ora le somme chedovranno essere versate dai con-dannati in risarcimento alle fami-glie delle vittime, un importo chedovrebbe essere compreso dai 2ai 6 milioni per ogni persona en-trata nella causa di risarcimento.

FOTO: "LAPROVINCIA

PAVESE". Un paese che dedi-ca significativa-mente le proprievie alle "vittime

della mafia" e ai "caduti diRussia" non può e nondovrebbe dimenticarsi del-le vittime della sua trage-dia, quella della Casa di Ri-poso.Per il momento, tutto ciòche di commemorativo of-fre il comune di Motta Vi-sconti si riduce a quella pic-cola targa in vetro (tra l'al-tro rotta) posta ad alcunimetri dall'ingresso del cimi-tero, la cui installazioneprovocò a suo tempo ac-cese polemiche (è stataposizionata dall'ammini-strazione guidata dalla Li-sta Civica a poche settima-ne dalle elezioni comunalidel 1998).Peccato che in uno dei tanticonsigli comunali puntual-mente disattesi, svoltosi perla precisione nel settembredel 1997, fu lanciata l'ideadi organizzare un'assem-blea aperta ai cittadini che,essendo incentrata sulla si-tuazione di stallo del can-tiere della Casa di Riposo,avrebbe anche raccolto lamigliore proposta comme-morativa destinata alle vit-time del rovinoso crollo.«No, non se ne parla pro-prio di lapidi o targhe sulluogo del disastro», preci-sò subito il sindaco di allo-ra, Rinaldo De Bernardi, ilquale non si ritrovò neppu-re con l'idea dei pro-gressisti che proposero laposa di un albero, un sim-bolo tangibile di ricordoche non fosse un'arida la-stra di marmo ma esprimes-se la vita che continua. «Maquale albero», tuonò l'allo-ra consigliere di minoran-za del CDU Rosanna Vec-chio, «qui bisogna metter-ci una croce!», simbolo disacrificio e speranza.Come volevasi dimostrare,fu un dibattito che, cometanti, è finito nel dimenti-catoio, e di lì a poco sareb-be spuntata la lapide di ve-tro al cimitero comunale.

Niente lapidi,siamo mottesi

n jet dell'Aeronauticamilitare aveva appenasolcato rumorosa-mente a bassa quota i

cieli di Motta Visconti quando,quella mattina, intorno alle 8 del14 luglio 1994 il paese fu sor-preso da un boato sordo e tut-tavia avvertito, tanto che alcunipensarono si trattasse di un in-cidente accorso all'apparecchiopoco prima udito sfrecciare peraria. Dopo tre minuti comincia-rono a suonare insistenti le pri-me sirene dei soccorsi e, da quelmomento, cominciammo noi adavere il presentimento che fos-se accaduta una catastrofe. In-fine arrivò la notizia: una partedella Casa di Riposo, la nostracasa di riposo, non esisteva più,ed aveva seppellito sotto di ségran parte degli anziani che inquel momento stavano facendocolazione nel locale adiacente

alla cucina. L'intera zona fu im-mediatamente transennata e co-minciarono a confluire mezzi disoccorso: nessuno tuttaviaavrebbe in quel momento imma-ginato l'entità del disastro, con27 anziani morti insieme ad unagiovane dipendente che lavora-va per l'ente.Furono giorni drammatici, am-plificati dai media che per gior-ni monitorarono "in diretta" tut-te le fasi del recupero delle sal-me: infine i funerali con il Presi-dente della Repubblica OscarLuigi Scalfaro, e con tutte quellebare, allineate sotto il porticatodell'oratorio maschile.

apertura del processoper il crollo della Casadi Riposo avvenne il 25marzo 1997 davanti alla

quinta sezione penale del Tribu-nale di Milano e al pubblico mini-stero Piercamillo Davigo, ma fusubito rinviato al 15 dicembre se-guente. Dei 19 imputati che ini-zialmente comparirono davanti aigiudici, solamente nove eranopresenti alla prima udienza delprocesso; contrariamente, pochierano gli assenti tra i parenti delle

vittime, costituiti parte civile, e traquesti l'allora sindaco di Motta Vi-sconti, Rinaldo De Bernardi.La fiducia in una giustizia checonsentisse finalmente dopo annidi sapere la verità, di identificareresponsabilità e colpe, è statamessa a dura prova nel corso dellosvolgimento di un processo diffi-cile e complesso.L'implosione dello sfortunato edi-ficio, che si accartocciò su sé stes-so, fu prodotta da una fuga di gas,fuoriuscito da un tubo installatosotto il pavimento della cucina, incorrispondenza di una lavastovi-glie; le perdite dei liquami di scari-co dell'elettrodomestico avrebbe-ro con il tempo corroso questotubo, impregnando di gas ilvespaio sottostante alla cucina,una sorta di polveriera pronta adesplodere. Ma soprattutto occor-re sottolineare come questo localefu oggetto di un abusivo cambiodi destinazione d'uso, poiché se-condo il progetto, esso doveva di-ventare, invece che un'attrezzatacucina, una cappella per funzionireligiose. Con la sentenza delloscorso 9 gennaio è stata altresìrespinta la tesi delle irregolaritànell'assegnazioni degli appalti enella verifica dei collaudi, che erastata avanzata fin dall'inizio dalpubblico ministero Luca Villa.

FOTO:"ORDINE

E LIBERTÀ".

La Casa di Riposopoco dopo ilcrollo.

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Il Comune risarcirà ma sarà risarcitoDe Bernardi (1996): «Il Comune hasubito un danno di rilevante gravità,innanzitutto morale e poi economico»

MILANO In tribunale a porte chiuse

Un processo che «nonha rilevanza sociale»

MILANO Riesumazione? Una cosa sconcertante

Per Bertolazzi:«No comment».Laura Cazzola:«Un risultatoper il paese masoprattutto peri famigliari dellevittime»

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PRIMO PIANO○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○

i sembra giusto e do-veroso chiarire a tut-ti i cittadini il perchéil Comune (questa

on la delibera n. 250del 5 giugno 1996, laGiunta si è costituitaparte civile nel proce-

9 GENNAIO 20019 GENNAIO 200114 LUGLIO 199414 LUGLIO 1994

MOTTA VISCONTI Gli scontri tra le forze politichemottesi nel corso del processo: dalla costituzione aparte civile del Comune alla rappresentanza legale

Il Comune come parte Civile Le reazioni dei politici

La nuovaCasa di Riposo.

Nel processo per il crollo della Casa di Riposo, il Comunedi Motta Visconti era presente in una duplice veste: quel-la di responsabile civile per tutte le vittime del disastroma anche parte civile, così come la Giunta comunale gui-

MOTTA VISCONTI

Gestione?Tutto tace

Visto l'ampio reportagefotografico sul fogliodell'Amministrazionedata dall'ex sindaco Rinaldo De Bernardi volle costituirsi nel 1996.

Fu una decisione meditata che trovò consensi e contrarietà tra ibanchi del Consiglio comunale e che, col senno di poi, rappresen-tò una via obbligata per un'Amministrazione che, da un giornoall'altro, si trovò con un edificio pubblico polverizzato da un'esplo-sione con 28 persone sepolte dalle macerie.

MAmministrazione) si è costitui-ta parte Civile sul disastro av-venuto il 14 luglio 1994.Occorre dire che costituirsi par-te Civile non significa colpevo-lizzare, ma tutelare la personaoffesa dal reato. Il Comune diMotta Visconti ha subito undanno di rilevante gravità,innanzitutto morale e conse-guentemente patrimoniale edeconomico. Motta Visconti ave-va una Casa di Riposo, ora nonc'è più, sono decedute 28 per-sone e questo è un danno mo-rale per tutti i cittadini mottesi;inoltre 14 persone sono rimastesenza lavoro ed abbiamo cerca-to di sistemarle nel migliore deimodi.Il Comune, con atto deliberativodel dicembre 1994 era già inter-venuto nel procedimento pena-le quale persona offesa dal rea-to; ora, con delibera n. 250 del5 giugno 1996, quale atto do-vuto, si è costituito parte Civilenel suddetto processo e nei ri-guardi delle persone rinviate agiudizio dal giudice per le inda-gini preliminari. Abbiamo adot-tato questa procedura per otte-nere giustizia e verità sui fatti;la cittadinanza ha già pagatomoralmente e finanziariamente,quindi se qualcuno ha sbagliatoè giusto che ne sopporti le con-seguenze. Le conclusioni le la-scio ai mottesi, certo di aver fat-to la cosa più giusta nell'interes-se di tutti. Rinaldo De Bernardi allora sindaco di Motta V.

Cdimento per il crollo della Casadi Riposo. Certamente si trattadi un passo importante che as-sume un valore che va ben oltreal semplice atto amministrativo.In primo luogo avrebbe dovutoesserne investito il Consiglio co-munale invece, come al solito,tutto è stato giocato solo e sol-tanto in Giunta.Ulteriore segnale questo, se cene fosse ancora bisogno, di as-soluta noncuranza del Consigliocomunale da parte della Giunta.In secondo luogo, ed è ciò chelascia più perplessa la gente, que-sto atto indecoroso, oltre a get-tare ulteriore fango su alcuniconcittadini, si trasforma indebi-tamente in un atto d'accusa con-tro persone, elencate in delibe-ra, che a tutt'oggi dalla Magistra-tura non sono state ancora giu-dicate colpevoli e pertanto a tut-ti gli effetti sono innocenti: anzineppure rinviate a giudizio. (...)Mi sembra veramente eccessivoche un'Amministrazione comu-nale arrivi a un tale livello di in-sensibilità e di presunzione neiconfronti della persona umana ingenere e in particolare di concit-tadini. La gente del nostro paesenon chiede che sappiano fare ciòper cui sono stati eletti con tuttal'attenzione e la cura di cui sonocapaci, ma soprattutto con buonsenso. Ancora una volta risultaevidente che criteri non vengo-no utilizzati e per il buon sensobisogna avere pazienza. Rosanna Vecchioallora consigliere di minoranza

25 giugno 1996: così decisero i nostri politici

Parte civile sì oppure no?

"Il Giornale di Motta Viscon-ti", una cosa viene da chieder-si: ma quando, e a chi verràaffidata la gestione della nuo-va Casa di Riposo? Che lastruttura sia quasi ultimata,con un ritardo che ormai ab-biamo dimenticato di quanti-ficare, l'avevamo capito tutti:ciò che preme sapere ai citta-dini-elettori mottesi è l'effet-tiva messa in funzione delnuovo ricovero.

MOTTA VISCONTI Moderatamente soddisfatti per l'esito del processo i legali di parte civile. Delusi i famigliari

«Una sentenza, finalmente ci siamo»

La tragedia di Motta - Forum dei LettoriPer dire la vostra: [email protected]

Sei anni fa, il Cardina-le Carlo MariaMartini e il Presiden-te Scalfaro chiesero

giustizia per il paese e solida-rietà per i parenti delle vitti-me: le lungaggini di questoprocesso hanno spesso fattotemere alle parti civili coin-volte che, imboccato questolungo tunnel giudiziario, dif-ficilmente ne sarebbero usciticon risultati concreti.Ora una sentenza è arrivata,sentenza che ha solo parzial-mente soddisfatto i famigliaridelle vittime e GabrielaGiunzioni, l'avvocato di par-te civile, la quale ha dichiara-to: «Poteva andare peggio.Attestazione delle responsa-bilità a parte, ciò che interes-sa ai familiari delle vittime èil risarcimento e da questopunto di vista la condanna delComune ci pare una garanzia.Da chi altri potremmo aspet-tarci un risarcimento? Noncerto dalle persone fisiche, enon dalle società costrut-trici».Per Laura Cazzola, capo-gruppo della lista "Per il No-stro Paese" la sentenza liberail campo dai timori di un "col-po di spugna", che avrebbe

potuto mortificare le legitti-me richieste di giustizia dellefamiglie: «L'importante è es-sere giunti ad una sentenza:senza entrare nel merito del-le decisioni (le motivazioniverranno diffuse fra 90 gior-ni) esprimiamo apprezzamen-to per il tribunale che ha ri-conosciuto come, nel casospecifico, qualcuno abbia malsvolto il suo mestiere di po-litico».No comment del sindacoBertolazzi, che intende primaconfrontarsi con la propriamaggioranza prima di rila-sciare dichiarazioni; per il Sin-daco, la risposta migliore peril paese è la riapertura dellanuova Casa di Riposo. «Saràla fine di un incubo, indimen-ticabile e incancellabile perciascuno di noi». [dn]

Nel luglio scorso negato alla RAIdi riprendere con le sue telecamere

uò un processo che verte sulla strage di 28 persone non essereritenuto «di rilevanza sociale»? Sì, secondo il presidente dellaquinta sezione del Tribunale di Milano, Silvana Petromer, che

ha negato nel luglio scorso alla RAI di poter riprendere con le pro-prie telecamere alcuni passaggi del dibattimento in corso. Comeconsuetudine dai tempi di "mani pulite", per poter effettuare ripreseall'interno del palazzo di giustizia milanese, è necessario richiedereun nullaosta alla procura generale e al presidente di sezione in cuiavviene il processo. La Petromer ha respinto la richiesta non soloper l'opposizione di una delle parti che non voleva essere ripresa maricordando che oramai l'istruttoria dibattimentale poteva ritenersiconclusa, essendo entrati nella fase di discussione. La decisione hasuscitato perplessità tra i molti legali impegnati nella causa.

Ha raccolto solo indignazione la richiesta di riesumazione dellevittime della Casa di Riposo, chiesta all'inizio di novembre daldifensore del progettista e direttore dei lavori Roberto Rizzini,

l'imputato per il quale era chiesta la pena più elevata (sei anni e mezzoper omicidio colposo plurimo): secondo la provocatoria richiesta dellegale, poi accantonata, se si fosse ritrovato nei polmoni degli anzianil'odorante tipico del gas, sarebbe stato segno che le perdite ormaiincontrollate potevano essere un prezioso campanello d'allarme per prov-vedere a un preventivo intervento di messa in sicurezza degli anziani.

4 Gennaio 2001 [email protected]

a Giunta del Polo, igno-rando il parere contra-rio di TUTTA la Com-missione edilizia, e quin-

Tutti contro «l'orripilante antennone»

grazie": avrete davanti le vaschevolano delle fognature con i loro"profumi" e, a fianco, il tralic-cio che emetterà costantemen-te onde elettromagnetiche. Unbel sistema per "far sviluppare"questo paese!A Motta non esiste il problemadi mancanza di rete per il buonfunzionamento dei cellulari e nel2003, quando scadrà il contrat-to per le antenne poste sopral'acquedotto, si sarebbe potutodecidere saggiamente di spo-starle all'esterno del paese. Pernon correre il rischio che iMottesi potessero star bene,ecco invece la nostra Giuntache, prontamente, fa costruireun nuovo, orripilante antennonesopra le nostre teste.Non sarà che, in cambio di po-chi soldi, stiamo facendo un fa-vore a qualche paese vicino, cheinvece il problema della mancan-za di rete ce l'ha ma che, molto

MOTTA VISCONTI Riceviamo e pubblichiamo

Così si trasforma unalocalità in pattumiera

L

MOTTA VISCONTI Giorno di mercato:mercoledì

Provincia di MilanoC.A.P. 20086

CARABINIERI 02 90 000 004 (112) - EMERGENZA SANITARIA 118 - GUARDIA MEDICA 02 94 66 77702 90 000 063-402 90 000 73402 90 000 97402 90 000 00102 90 007 50502 90 009 130

MunicipioUfficio TecnicoPolizia MunicipaleBiblioteca ComunalePiscina ComunaleUfficio Postale

Parrocchia S. Giovanni B.Oratorio S. Luigi G.Asilo NidoScuola MaternaScuola ElementareScuola Media

FarmaciaVigili del FuocoAMAGAPunto di VistaD.ssa Paola VigoniMedico Veterinario

02 90 000 35102 90 000 33602 90 000 72602 90 000 23602 90 001 64902 90 000 266

02 90 001 79402 94 66 66602 94 96 06 630382 930 524

02 90 000 251

MOTTA VISCONTI L'installazione dell'antenna-prova presso il campo sportivo ha scatenato la rabbia dei residenti, tutt'altro che rassegnati a subire le onde dell'impianto

di anche dei Commissari di mag-gioranza, e infischiandosenedella proposta di possibili siti al-ternativi, ha deciso di affittareun'area del Comune, alle spalledel Campo Sportivo, perché siacostruito un traliccio (altezza 35metri) per il posizionamentodelle antenne dei telefonini(...come dice sempre il Sinda-co: «Chi comanda sono io!»...).Tutti i paesi d'Italia, preso attodei rischi per la salute dei citta-dini, stanno spostando fuori daicentri abitati queste strutture,ma a Motta no, si autorizza laloro costruzione in paese, allespalle del centro sportivo, dellapiscina, delle case esistenti edelle future lottizzazioni. Se viproporranno l'acquisto di unacasetta in zona, rispondete "no,

Chi acquisterà un'abitazione inquesto quartiere subirà gli olezzidelle vasche volano e l'elettrosmog

A lato, ilpresidente delComitato SanGiovanni, ildottor MauroMeropiali. Piùa destra,un'immaginedel banco perla raccoltafirme allestitola mattina disabato 13gennaioscorso, congli altrirappresen-tanti.

Malgrado il parere contrariodi tutta la Commissioneedilizia e senza interpellarei cittadini e il Consigliocomunale, il Sindaco e gliassessori hanno decisol'installazione dell'impianto

Le antenne per la telefoniacellulare, che possonocausare danni fisici epsichici soprattutto aibambini, renderannoal Comune solamente50 milioni di lire all'anno

NDamiano Negri

on hanno la minima in-tenzione di rinunciareai propri diritti i rap-presentanti del neo-

costituito "Comitato San Gio-vanni", che si oppone all'instal-lazione del nuovo traliccio perripetitori di telefonia cellulare etrasmissione dati di Omnitel eSiemens Communication.Il Comitato è composto dal Pre-sidente, il dottor Mauro Mero-piali (medico veterinario), dalvice presidente Roberto Berteri(infermiere), il tesoriere ClotildeLattanzio (imprenditrice) e dalconsigliere Giampiero Marco-netti. Il timore che serpeggia trai rappresentanti del ComitatoSan Giovanni, tutti residenti a

Motta Visconti ma che proven-gono da altri centri urbani, è lapericolosità, sempre più avva-lorata da studi e ricerche scien-tifiche, che impianti di questotipo rappresentano per la salutedelle persone, soprattutto diquelle residenti vicino ai ripeti-toriSe la prudenza avesse suggeri-to all'Amministrazione di con-sentire la posa dell'"antennone"presso il terreno di un privatoche sembra si fosse già accor-dato con l'azienda di telefonia,forse non si sarebbe scatenato ilgiustificato risentimento di unaparte consistente del paese, chesi sente minacciata dall'elettro-smog. «Premettendo che il no-stro Comitato è completamen-te apolitico e apartitico, voglia-mo che la scelta della Giunta diinstallare il traliccio a pochi

metri dalle nostre case, vengaannullata», precisa MauroMeropiali, «non siamo per nul-la soddisfatti dal modo con cuil'Amministrazione ha decisoignorando il parere della popo-lazione, e vogliamo impedireche si passi dall'impianto prov-visorio attuale già installato aquello definitivo».

L'esperienza dei ripetitori posti sull'acquedotto nonha insegnato nulla? «Ci opporremo fino all'ultimo»

R incara la dose ClotildeLattanzio: «In un pa-ese dove si spendono25 milioni per fare un

vocabolario di dialetto, non sicapisce che interesse abbia ilComune ad incamerare quattrosoldi di concessione affittandol'area dove vogliono metterel'antenna».In effetti il Comune ha previstoun introito di 50 milioni di lireannui per la concessione dell'im-

pianto, una somma assai mode-sto nel contesto del Bilanciocomunale. Prosegue Lattanzio:«Considerando che un privatoriesce ad ottenere dai 70 agli 80milioni, non hanno neanche con-dotto una trattativa vantaggio-sa». Indagini scientifiche com-provate suggeriscono il possibi-le instaurarsi di forme tumoralie leucemiche in corrispondenzaagli impianti di emissione pertelecomunicazioni e per questaragione è grande l'allarme tra iresidenti della zona. «Mia figliapassa la giornata a scuola sottoi ripetitori dei telefonini. Ades-so ci hanno messo un tralicciodi fronte alle finestre di casa:cosa ci tocca fare? Accettarepassivamente?».Fino alla giornata del 13 genna-io, sono state raccolte circa 600firme.

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opportunamente, cede a noil'onore di godere dell'antenna?Che sia questa la politica di pre-venzione della salute, sbandie-rata nei programmi elettorali delPolo?Di fronte a bilanci chiusi conavanzi miliardari, soldi non spesie milioni sprecati in iniziativeinutili, la Giunta del Polo hadeciso di svendere la nostra sa-lute e quella dei nostri figli per50 milioni annui, come se allecasse comunali mancassero que-sti quattro soldi!E' proprio vero che alle vergo-gnose scelte della Giunta delPolo di Motta non c'è mai fine. Per il Nostro Paese Gruppo politico locale

Stiamo facendo unfavore a qualche

paese vicino?

MOTTA VISCONTI Riceviamo e pubblichiamo

Assegni per studenti eper aiutare gli anzianiBuone notizie dalla Regione

er iniziativa della regione Lombardia, sono a disposizioneassegni di studio da un milione per gli studenti meritevolidelle Scuole Medie Superiori. La documentazione che vaP

presentata per poter usufruire di questo incentivo economico, vainviata entro il 31 gennaio 2001 presso il Protocollo della Regio-ne Lombardia a Milano, p.zza Duca d’Aosta, 5 / via Sassetti 32/2 / via Soderini 24. Il bando stabilisce i requisiti di merito (almenola media del 7 nel precedente anno scolastico o aver conseguito“distinto” negli esami di licenza inferiore) e di reddito familiare(massimo 40 milioni). E’ possibile richiedere fotocopia del bando(pubblicato nel B.U.R.L. n. 50 del 13.12.2000) al Settore AffariSociali, Educativi e Ricreativi. Entro il 31 marzo va invece presen-tata la richiesta per ottenere il Buono Anziani di 800mila liremensili, per famiglie che curano anziani non autosufficienti nelproprio nucleo famigliare. Per maggiori informazioni: Comunedi Motta Visconti, settore affari sociali educativi e ricreativi.

Il traliccio che svettasopra la piscina.

Costituito il Comitato "San Giovanni" che hapromosso con successo una petizione di firme

S

MINORANZE DIVISE

tà, il diritto al benessere dei citta-dini e via discorrendo. Non tuttele battaglie però vengono com-battute dagli stessi eserciti: nonsorprende infatti il silenzio dellaLista Civica, mai stata morbidacon il Polo per Motta, che nel1995 sotto l'Amministrazione gui-data dal suo sindaco Rinaldo DeBernardi, fece installare l'attualeimpianto sopra l'acquedotto. Al-tri tempi forse, le crociate control'elettrosmog erano appena co-minciate.Anche dal fronte leghista, nessunbellicoso comunicato stampa perdenunciare l'ennesima "catastro-fe" del Polo: evidentemente alCarroccio mottese l'antennonenon dispiace e questa, dopol'estenuante campagna condottacome dei paladini della salute con-tro la riapertura del pozzo DeGasperi, sembra una svolta assainetta.

alute pubblica: il princi-pale cavallo di battagliaper porsi a difesa degliinteressi della collettivi-

Cade la "linea"

5Gennaio [email protected]

Anno II - N. 1 - Gennaio 2001

Direttore ResponsabileElisabetta PelucchiCoordinamento EditorialeDamiano Negri

Collaboratori

Matilde Butti, AlfonsoD'Aloia, Andrea Maltagliati,Miriam Repossi, GiulianoScotti, Paola Vigoni

Edito da Edicom PiccolaS.C. a R. L. Incubatored'Impresa Progetto N.O.W.Libera/Mente SportelloDonna, Pavia. SedeLegale: via L. Spallanzani,15 27100 Pavia.Registrazione Tribunale diPavia n.503 del 31.12.1999

Redazione

Via Aldo Moro, 9 - 27021Bereguardo (PV).Tel. / fax 0382 930 524Email: [email protected]

Stampa: Centro StampaPavese S. C. a R. L., vialeCanton Ticino 16/18, Pavia.

Inserzioni pubblicitarie

Tel. / fax 0382 930524

Distribuzione

Punto di Vista è distribuito a:Motta ViscontiBesateMorimondoOzzeroBubbianoCalvignascoRosateVernateCasorate PrimoBereguardoMarcignagoTrivolzioTrovoZelataTorre d'IsolaZerbolò

E' vietata la riproduzionedi testi e immagini.

MI

PV

MOTTA VISCONTI Un mare di fango per l'inverno dei residenti nella zona

MOTTA VISCONTI

MOTTA VISCONTI L'Amministrazione spiega le ragioni che hanno indotto ad installare l'impianto in viale De Gasperi, rinunciando ad eventuali soluzioni alternative

I ripetitori? Fidatevi: «Tutto sotto controllo»

enerdì 12 gennaioalle ore 21 si è svol-to un interessanteincontro organizzato

MOTTA VISCONTI Serata con contestazione

Guado della Signora,adesso si riqualifica

V

Presentato alla popolazione il pianodi rifacimento degli argini, dell'areapicnic e del piazzale limitrofo

FOTO: "PARCO TICINO".

dall'Amministrazione comu-nale durante il quale è statopresentato alla cittadinanza ilpiano di recupero congiuntocon il Parco Ticino per lavalorizzazione e riqualifi-

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Apertura:LUNEDÌ a VENERDÌ dalle 16 alle 22SABATO: ore 9.30-12.30 e 15.30-19.30DOMENICA: ore 9.30-12.30

DDamiano Negri

al punto di vista stret-tamente procedurale,l'Amministrazione co-munale ha ricevuto

Il SindacoGiovanni Bertolazziconferma: chiestetutte le valutazionidi impattoambientale esanitario

dalla società di telecomunicazio-ni incaricata di vagliare le dispo-nibilità locali, la richiesta perpoter installare un nuovo tralic-cio per telecomunicazioni e te-lefonia cellulare.Spiega il Sindaco Bertolazzi:«Abbiamo valutato le varie pos-sibili ubicazioni e la scelta è ca-duta sull'area limitrofa al cam-po sportivo, quella che presen-ta un minore effetto impattantesull'ambiente circostante. LaCommissione edilizia, che ha unruolo solo consultivo, non haavanzato obiezioni tecniche,tantomeno ha bocciato la pro-posta ma ha suggerito altre aree,come l'area standard Guado del-la Signora».L'area standard Guado della Si-gnora non è, come erroneamen-te interpretato, la superficie in-teressata dal piano di recuperovoluto da Amministrazione co-munale e Parco Ticino, ossial'attuale piazzale parcheggio epercorsi attigui all'imbarcadero,ma è un lotto di terreno del Co-mune ubicato ancor prima delladiscesa, quindi a monte del Gua-do della Signora vero e proprio.Prosegue il Sindaco: «L'Ammi-nistrazione, una volta appurata

l'impossibilità di recuperareun'altra area, ha optato per l'in-stallazione in viale De Gasperi.Noi abbiamo richiesto tutte levalutazioni di impatto ambien-tale al Parco Ticino e sanitarieall'ASL. Tutta la documentazio-ne verrà trasmessa all'ARPA(agenzia regionale per la prote-zione dell'ambiente) che, sullabase di tutta la documentazione

fornita, potrà bloccare o consen-tire l'installazione dell'impiantodefinitivo. L'apparato mottese ènella norma, non intacca le abi-tazioni limitrofe poiché leemanazioni di elettrosmog pre-ventivate saranno inferiori del50% rispetto al minimo consen-tito dalla legge».Come già detto, solo nel mo-mento in cui l'ARPA darà il vialibera, verrà realizzata l'anten-na definitiva: «Il posizionamen-to di questo traliccio ci permet-terebbe di rimuovere anche pri-ma della sua scadenza naturale,il 2003, l'impianto presente sul-l'acquedotto, quello sì veramen-te vicino alle abitazioni».

«Le emanazionidi elettrosmog

saranno la metàdel minimopermesso»

Un'immagine dell'ultimaalluvione d'autunno che hacolpito pesantemente ancheil nostro territorio: larottura dell'argine in localitàGeraci, nel comune di MottaVisconti.

cazione ambientale della zonaGuado della Signora, comeanticipato da "Punto di Vista"di novembre.Duecento milioni il budgetcomplessivo a carico dei dueenti e un grosso impegnomateriale per cambiare aspet-to ad uno degli angoli piùdegradati del Parco. Via tut-te le macerie gettate sulle rivedel fiume, dalla darsena finoalla località Grillo Verde, chenon sarà più raggiungibile uti-lizzando l'attuale percorso:verrà infatti appprontata unanuova strada che, attraver-sando il Parco, vi sbucherà di-rettamente davanti. Inoltre,l'area picnic, attrezzata per ituristi, verrà fornita di ulterio-ri attrezzature. L'atmosferadella serata è stata surriscal-data dalla manifestazione diprotesta del Comitato "SanGiovanni" contro l'installazio-ne del nuovo traliccio: alla ri-chiesta avanzata dalle fami-glie di spostarlo il più lonta-no possibile dal centro abita-to, ha risposto il consigliereEnrico Arsoni: «L'antenna ègià fuori dal paese», eviden-temente non tenendo contodella ridotta distanza dalleabitazioni.Cir convallazione, ancora pazienza

Il Sindaco GiovanniBertolazzi e l'assessore

Giovanni De Giovanni.

problemi delle stra-de stanno più sottoil manto stradaleche sopra».«I

Dif ficile dar torto al SindacoBertolazzi, che non nasconde lasua delusione per non aver po-tuto provvedere alla sistemazio-ne della via Circonvallazione,ridotta da mesi in condizioniindescrivibili; imputabili i ritar-di essenzialmente all'ENEL, chedi sua iniziativa ha voluto ripri-stinare la rete dell'illuminazionepubblica con la sostituzione deipali e dei cavi interrati,approfittanto dei lavori di sosti-tuzione delle tubazioni idrauli-che. Se a questo si aggiunge unautunno eccezionalmente pio-voso si può intuire perché l'ope-ra che doveva essere ultimataper il Natale 2000 sia ancorapiuttosto indietro. «Avremmo

La via Circonvallazione.

Tutto doveva essere ultimato prima diNatale: adesso per la fine di gennaio

ABBIATEGRASSO

Nuovo numeroper la GuardiaMedica

Dal primo dicembre, ilservizio di GuardiaMedica a Motta Vi-

sconti è stato soppresso acausa di un nuovo riordinoin seno alla ASL dalla qua-le Motta Visconti dipende.Il nuovo numero telefoni-co per la reperibilità dellaGuardia Medica di Ab-biategrasso è il seguente:

02 94 66 777

MOTTA VISCONTI

Una nuova piazza

Due terzi del piazzale adi-bito a parcheggio, anti-stante al Municipio, sono

stati acquisiti dal Comune diMotta Visconti, praticamente acosto zero, per poter diventarein un futuro più o meno prossi-mo, la nuova piazza del paese.«E' stato un passaggio a tre, cheha coinvolto la società immobi-liare che cura il piano di recu-pero Marconi, la Parrocchia e ilComune», spiega il SindacoBertolazzi. «Anziché monetiz-zare, ci siamo fatti cedere unaporzione del piazzale, e vorrem-mo ora completare l'acqui-sizione del terzo mancante».Il progetto, che dovrebbe pre-vedere zone pedonali e parcheg-gi, sarà sviluppato con l'inten-zione di preservare il maggiornumero di posti macchina pos-sibili.

«Avremmopotuto riasfaltare

già, ma...»

anche potuto riasfaltare tutto,ma abbiamo preferito aspettareche tutte le imprese (acqua, luceecc.), terminassero i lavori».

VIA DON MINZONI, 18 - MOTTA VISCONTI (MI)ORARIO D'APERTURA: MARTEDÌ - SABATO 10.00/14.00 - 16.30/21.00

DOMENICA 16.30/21.00. LUNEDÌ CHIUSO

http://members.xoom.it/[email protected]

CONSEGNEA DOMICILIO02 9000 9372

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6 Gennaio 2001 [email protected]

Il genitore che ha sottoscrittol’articolo “Tu chiamala, se vuoi,incoerenza” (sarebbe buonanorma tuttavia sottoscrivere lepersonali considerazioni con ilproprio nome!), della conven-zione ricorda molto bene sola-mente una piccola parte delcapoverso in questione ed hafatto un poco di confusione trale 100 ore di utilizzo gratuitodegli impianti per manifestazio-ni previste in convenzione e le15 ore di lezione con istruttoreche suo figlio sta seguendocome da programma scolastico.Il capoverso in questione recitacosì: “L’Amministrazione co-munale si riserva l’utilizzo, a ti-tolo gratuito, degli impianti og-getto oggetto del presente ap-palto per manifestazioni dallastessa organizzati o patrocina-ti, fino ad un massimo di 100ore all’anno. Sarà cura dell’Am-ministrazione comunale concor-dare con la Ditta appaltatricecon congruo anticipo le date egli orari di svolgimento di talimanifestazioni per le quali laDitta stessa dovrà garantire ilfunzionamento dell’impianto el’assistenza del personale di va-sca e di servizio”.Per cui nessuna incoerenza ca-rissimo genitore, solamenteun’iniziativa che nell’attualeautonomia scolastica è fattibile,è stata approvata dal Consigliod’Istituto, è stata voluta dai ge-nitori, è svolta ad un costo van-taggioso, sta funzionando inmodo egregio e sta dando otti-mi frutti. Mi auguro di aver for-nito il chiarimento dovuto.

MOTTA VISCONTI Torna il secondo volume del vocabolario di dialetto edito dal Comune

SMaria Rosa De Giovanni *

Ciò che rimane ad un anno dallamorte di Bettino Craxi (19.01.2000)

MOTTA VISCONTI Riceviamo e pubblichiamo

Il giudizio della Storiasta aspettando ancora

Bettino Craxi.

È

MANCA1 ANNO

all'introduzionedell'EURO

1 Euro = 1936,27 lire

sempre con molto piacere che si leg-gono gli articoli della Sig.rina LidiaDe Giuli, perché scritti con il cuoredi chi sa cogliere l’essenza più si-

l Comune di Motta Visconti comunica l’aper-tura della Biblioteca comunale il sabato po-meriggio, dalle ore 14.00 alle ore 17.00 a

MOTTA VISCONTI

ono stata ad Hamma-met ai funerali diBettino Craxi, indecisasino all'ultimo ma poi

ho dovuto andarci. Ed ho fattobene.E' stata una gran lezione vederecome la morte trasforma la re-altà delle cose. Probabilmenteha portato con sé nella tombauna parte di quella storia d'Ita-lia che a molti fa comodo nonvoler vedere o nascondere e cheverrà allo scoperto solo tra qual-che tempo. "Mors tua, vitamea", recita un proverbio ed alpersonaggio in questione credoche ben si addica, visti i nume-rosi nemici che l'hanno combat-tuto, molti dei quali in manierasubdola. Del suo carattere sipoteva dire molto, ma la men-zogna non gli si addiceva.Era quello che era. Pur essendocapace di tessere i compromes-si necessari alla sua funzionepolitica non era una persona fal-sa e questo indisponeva molti.Se aveva qualche spigolositàcaratteriale la mostrava tranquil-lamente. E chi non ne ha? Mase perdoniamo questo al nostrofratello, perché non ad uno

persone rare con qualità difficilida trovare.Ho visto Hammamet: per unapersona come lui deve esserestata veramente dura quella re-altà, dove sicuramente gli han-no voluto bene, ma molto po-vera di stimoli in realtà. Per unapersona intellettualmente viva-ce come lui, deve essere statoveramente una pena, nonostan-te l'affetto degli amici che glisono stati vicino.Capisco il dolore dei famigliari,della figlia dagli occhi bruciantidi rabbia per ciò che ha dovutosubire. Spiace vedere che diffi-cilmente gli sarà dedicata alme-no una via, cosa che hanno fat-to solo ad Aulla in Toscana,dopo credo alcuni contrasti.

* Presidente della BibliotecaCivica di Motta Visconti

Segretaria PSI abbiatensee di Motta V. sino al 1993

Del suo caratteresi poteva diremolto ma la

menzogna non glisi addiceva

come lui che all'Italia ha datomolto, facendole guadagnare ilprestigio internazionale che nonha mai avuto?Ora che è morto, molti glieloconcederanno. Ma quanti han-no avuto il coraggio di farloquando era ancora in vita? Di-ventato un personaggio scomo-do ai più su cui scaricare gli sba-gli di un'intera classe politica.Durante il rito funebre è statoletto l'Inno all'Amore di SanPaolo ai Corinti. E' una delle piùbelle pagine delle letture, unapoesia. Ben gli si addiceva, per-ché credo che tanto sia statol'amore di questo leader per ilnostro Paese. Bettino Craxi hatentato di mischiare il reale conl'ideale, nonostante sembrinooggi volerselo ricordare in po-chi.L'uomo ha bisogno di sognareper consegnare ai suoi figli unmondo migliore. Probabilmen-te alcuni non gli hanno perdo-nato il rapporto di forza col qua-le lo faceva e le idee innovativeche avevano portato una venta-ta di freschezza nelle stanze diun potere ormai consolidato,quasi stagnante. Era un leader,

Ti abbiamo amato in tan-ti, Bettino, pur a voltecriticandoti, non soloperché eri un capo vero

ma per ciò che avevi nella testa esoprattutto nel cuore. Oggi è unapolitica che di ideali parla poco.Ti rimpiangeremo in diversi e nonscorderemo mai la tua lezione.Nella mia vita ho sempre combat-tuto i pregiudizi. Mi è parso giu-sto difenderti quando sei cadutoin disgrazia. Ho provato anch'io,nel mio piccolo, che cosa signifi-ca vedere gli amici andarsene nelmomento del maggior bisogno.Sei stato il capro espiatorio di unsistema intero. Strano forse che aricordarti oggi sono quelli che,come me, non sono mai stati allatua corte. Che cosa me lo fa fare?L'amore per una giustizia "inesi-stente" della quale sono stataanchi'io in qualche modo una vit-tima.Quella giustizia "giusta" per laquale, con tante altre persone, cisi era battuti insieme anni fa, nonancora conquistata. Lo hanno di-mostrato i fatti di questo ultimopezzo di storia italiana, tropporecente per essere veramente ca-pita e che forse solo i nostri figlipotranno analizzare con obietti-vità. Pensiamo infatti agli aspricontrasti che perdurano ancoraoggi quando si parla delle lotte diliberazione. Ciò che alcuni hannosostenuto da subito potrà esserericonosciuto dai più solo tra pa-recchio tempo. Come quel che tusostenevi è stato capito da tantisolo tempo dopo. Sei stato unprecursore dei tempi e questa nonè mai stata una posizione como-da. Ho pianto per te Bettino, maquelle lacrime erano forse ancheun pezzo di me stessa che se ne èandata con te ed il PSI.Ora la maggior parte dei politicipensano alla propria poltrona. Chisi farà portavoce di persone idea-liste come noi siamo state? Gliesami ce li hanno fatti ed ora l'opi-nione pubblica sa che ladri nonsiamo mai stati. Ai nuovi loscreening non è stato fatto. Sicu-ramente non saremo noi a chie-derlo. L'Italia ha bisogno di ritro-vare la fiducia ed è forse stranodetto da una come me che l'hapersa per tanto tempo. Non è coiprocessi ed i giudizi che si gover-na ma con la forza delle idee e deiprogetti.

Mottesi si nasce, edio modestamente...

opo aver letto il IIvolume di RacheleBossi, mia carissimaamica, vorrei propor-D

Matilde Butti

Distribuito alle famiglie "Al Mutaiö" (trad. "Il Mottese")

re alcune riflessioni.Sul destino del passato mottese,inteso come legame sociale chetiene insieme tradizioni e spe-

ranze, nessun dubbio ormai.Con la nascita di questo bellis-simo libro, i mottesi da ritenersifortunatissimi, hanno ora soltan-to il rischio di provare nostalgiaper un tempo in cui il loro dia-letto era il simbolo della genui-nità e della freschezza di comu-nicazione. Rachele ha saputovalorizzare, come soltanto lei safare, l'identità del paese di

Motta, del suo tessuto sociale,della sua memoria storica. Ri-volgo la mia attenzione ancheall'Amministrazione comunalecosì sensibile e aperta all'inizia-tiva di Rachele. Motta Viscon-ti, paese che ha sempre attrattocoloro che erano alla ricerca dimigliori opportunità di vita, èanche l'esempio di un paese"sempre presente". Con stima.

RacheleBossi.

Vecchio: «Lei della convenzione ricorda solo una parte»

MOTTA VISCONTI Riceviamo e pubblichiamo: la risposta dell'Assessore

Caro genitore, io la chiamo coerenza

URosanna Vecchio *

n chiarimento dovero-so all’articolo apparsosu “Punto di Vista” deldicembre 2000.

* Assessore alla Pub. Istruz.

Il Circolo di Motta Vi-sconti - Besate - Mori-mondo "Sergio Ramelli"

del commissiario del circolo lo-cale di AN, GianfrancoBardella, sono intervenuti tra glialtri il Senatore Franco Servello,Giovanni Bertolazzi (sindaco diMotta Visconti ed insegnante),l'Assessore Umberto Maerna eil professor Luca Lattanzi. Al

termine dell'incontro è segui-to un amichevole brindisi diauguri per le festività natali-zie: una "contraddizione",non inerente al nome del di-battito, ha riguardato l'assen-za dell'assessore alla pubbli-ca istruzione di Motta Viscon-ti, Rosanna Vecchio. «Sonomolto amareggiata», ha di-chiarato per il mancatocoinvolgimento. [dn]

MOTTA VISCONTI Organizzato dal movimento di destra un dibattito pubblico

AN parla di scuola senza l'assessore

I «Sono moltoamareggiata»

di Alleanza Nazionale, ha or-ganizzato lo scorso sabato 16dicembre 2000 alle ore 16.00presso la sala consiliare delComune di Motta Visconti ildibattito "La Riforma Scola-stica - Quali sono le contrad-dizioni e le controindica-zioni?". Al dibattito, a cura

MOTTA VISCONTI Riceviamo e...

Lidia, và doveti por ta il cuore

gnificativa di ogni cosa e la ripropone in pa-role semplici ma chiare, cercando di divul-gare ciò che viene fatto nella collettività diMotta Visconti. Ed è a Lei che giunge ungrande e caloroso “GRAZIE” per esserestrumento di comunicazione e divulgazio-ne, per chi ha occhi per vedere ed orecchieper udire. Il suo impegno è soprattuttoesperienziale perché ciò che scrive lo vivein prima persona, cogliendone sempre il latopositivo per poter costruire e non per di-struggere. Grazie per l’impegno costanteche doni incondizionatamente! Possa unraggio di sole illuminare sempre il tuo cam-mino, riscaldare sempre il tuo cuore animan-do le tue parole ed accompagnarti ovun-que, come un Angelo che non si allontanaMAI da colui che custodisce.Lidia, hai veramente tante persone che tivogliono bene e che ti augurano un feliceingresso nel nuovo millennio. Emanuela e… tanti Amici!

MOTTA VISCONTI Anche il sabato

Biblioteca? Di più

Ipartire dal 13 gennaio 2001 fino alla fine del mesedi maggio 2001. L’apertura è garantita grazie allacollaborazione dei volontari dell’Associazione“Massimiliano Kolbe” e la presenza di obiettoridi coscienza.La Biblioteca comunale, per domenica 25 feb-braio 2001 organizza una visita guidata alla mo-stra “Il Cinquecento Lombardo - da Leonardoa Caravaggio”. Le iscrizioni devono essere co-municate in Biblioteca entro il 30 gennaio 2001.

La Biblioteca Comunale di Motta Visconti organizza unaserata al Teatro Manzoni di Milano per assistere alla rap-presentazione della commedia “Ninotchka” di G. Sauvajone Melchior Lengyel con Claudia Koll nella parte della prota-

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MOTTA VISCONTI Con la Biblioteca Comunale

Lgonista e Giampiero Bianchi. La versione italiana è curata da L.Lunari, adattata da M. Costanzo con Riccardo Peroni e per laregia di Filippo Crivelli. La serata è fissata per sabato 10 febbraio2001 alle ore 20.45. Le prenotazioni dovranno pervenire in biblio-teca entro il 22 gennaio prossimo.

VENDO IN BLOCCO aprezzo simbolico (L.1.000) a copia, Rivista"Nuova Elettronica" anna-te dal 1991 al 1998 per untotale di 17 copie. Per in-formazioni 02 90 009 347.

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Fissate per questo mese agrande richiesta due ulteriorirepliche: avranno luogo il 27e 28 gennaio. I biglietti invendita dal 20 gennaio

MOTTA VISCONTI

MOTTA VISCONTI Grande successo per la commedia teatrale "Aggiungi un posto a tavola" della compagnia oratoriana

FOTOSTUDIO ANGELO TORESANI.

Alberto Scotti(al centro) inuna raffinata

immagine chedà il senso del

ritmo e delbuonumore del-

la commedia.

Aggiungi una poltrona in prima fila«CDamiano Negri

osa posso dire,sono moltosoddisfatto ecome me tutti

coloro che hanno partecipatoalla messa in scena di "Aggiun-gi un posto a tavola"».Così Alberto Scotti, protagoni-sta della famosa commedia mu-sicale tutta italiana, interpretal'accoglienza caloroso dimostra-to dal pubblico mottese, che hapermesso al Cine Teatro Arco-baleno di registrare il tutto esau-rito per due giornate consecuti-ve.Le vicende di un tranquillopaesino di montagna sconvoltoda un'improvvisa telefonata daparte di Dio (nientemeno), tur-ba gli abitanti che temono unnuovo diluvio universale. Acca-drà?Per tutti coloro che si fossero

persi la prima dello spettacolodiretto da Giovanni Gallotti einterpretato da Alberto Scotti,Marco Tesa, Cristina Omes,Antonio La Mattina, ClaudiaLissi, Rita Covone, AlbertoBuratti, Roberto Crivelli e Ste-fano De Giovanni, c'è la possi-bilità di prenotarsi per le pros-

sime due repliche, organizzateper sabato 27 gennaio alle ore21 e per domenica 28 gennaioalle 15.30. Le modalità di pre-notazione sono le seguenti: i bi-glietti sono disponibili presso laBiglietteria del Cine Teatro Ar-cobaleno da sabato 20 gennaiodalle ore 14 alle ore 16, e la set-

timana successiva dal lunedì alvenerdì precedente allo spetta-colo dalle ore 18 alle ore 19,sempre in Biglietteria.

I prezzi: leggermente ri-dotti per i posti in platea(L. 30.000), invariata lagalleria (L. 20.000).

I prezzi dei biglietti per lerepliche vanno dalle 20.000 lire perla galleria alle 30.000 della platea

IAlberto Scotti intende ringrazia-re tutti coloro che hanno pre-stato tempo, fornito materiale discena, partecipato direttamentein palcoscenico per l'ottima riu-

scita della manifestazione:- i ballerini: Aldo Berardi, Do-menica Buratti, FrancescoCaserio, Bianca Cavallotti,Enzo Conti, Adele Ferrario,Donatella Goi, GianmarioLorenzi, Clara Morandi, ElenaPegoraro, Laura Pozzi, RossanaPriori, Nancy Scotti, AndreaSelmoni, Rita Sinatra, ElenaTacconi, Paolo Tacconi, MinoTessera, Maria Grazia Vai,Nucci Zucca;- i musicisti: Fabio Alesi (tastie-

re), Franco Pagani (chitarra acu-stica), Carlo Caserio (chitarraelettrica), Giovanni Baroni (bas-so elettrico), Daniele Franchi(batteria);- il coro: Gabriela Formenti,Paolo Franchi, Giannina Fusi-nari, Luigi Gardini, Enzo Grip-pa, Milena Grippa, Paola Negri,Paolo Palmi, Paola Peretti,Katia Pisoni, Anna Zanellato,Franca Zuccotti;- dietro le quinte: MonicaCrippa (suggeritrice), IvanCaserini (scenografie), Dome-nico Ferrarese, EmanueleLazzarin (aiuto scene), PieroBertoletti, Enzo La Mattina,Pietro Liberali (insieme aCaserini, Ferrarese e Lazzarin,movimentazione scene), SilviaRespizzi (coreografie), Massi-mo Saottini, Pierluigi Buratti,Carlo Lissi (luci), NicolaAmbrosioni (audio), Robertocoiffeur (acconciature), Anna-lisa Lissi, Valentina Respizzi,Felicita Tacconi (trucco), An-gelo Toresani (fotografo di sce-na).

Cinema Arcobaleno: per informazionidell'ultim'ora sulla programmazione:www.demosdata.it/arcobaleno

Il Maestro Quaroni ha diretto il primo appuntamento di classica all'Arcobaleno

MOTTA VISCONTI Con un occhio al pubblico contemporaneo, un'ottima selezione di brani cinematografici

Capodanno in concerto tra Bernstein e Anderson

L'effetto cinema sembrasia diventato un obbli-go per rendere piùfamigliare e piacevole

al grande pubblico la partecipa-zione all'ascolto di esibizioni or-chestrali: è cosa risaputa che igrandi musical teatrali che, daqualche anno a questa parte,catturano l'attenzione degli spet-tatori siano tratti da film musi-cali entrati nella leggenda, da"Grease" a "Sette spose per set-te fratelli", da "Il Mago di Oz"a "Hello Dolly" e via dicendo.Non stupisce quindi la sceltaoperata dal Maestro AlbertoQuaroni per il primo Concertodi Capodanno, organizzato incollaborazione con l'Associazio-ne Amici della Musica di MottaVisconti, l'Amministrazione co-munale e la Pro Loco, con la di-sponibilità della Parrocchiamottese per l'utilizzo del bel ci-nema appena riaperto.L'ottima esecuzione dei branimusicali, ad opera dell'Orche-stra stabile Big Band e valoriz-zata da un'acustica particolar-mente efficace, ha compresoveri e propri classici contempo-ranei, tra i quali va sicuramentemenzionato lo splendido "W estSide Story" di LeonardBernstein, proposto in un'anto-

logia al "top": "Maria","Tonight", "America", "Some-where", frutto dell'impagabiletalento di Bernstein hanno ri-suonato poderosi tra le paretidell'Arcobaleno, seguiti dai leitmotiv di "Cabaret", "Rocky" eil famoso motivo della 'macchi-na da scrivere' che tutti ricorda-

no con simpatia dal film "Dovevai sono guai" con Jerry Lewis,unitamente ad una scelta di altribrani di Leroy Anderson, primadel finale "alla viennese" che perantonomasia significa "La Mar-cia di Radetsky".Presenti al concerto, condotto

A lato,l'eccezionaleproposta diMGM in DVD:"West SideStory" nellamiglioreedizione che sisia mai vista.Immagini distraordinariaqualità unitealla colonnasonora italia-na in monooppure inoriginale in unsuperbo DolbyDigital 5.1!Spettacolare!

con garbo ed eseguito dal mae-stro e dall'orchestra con profes-sionalità e partecipazione, il Sin-daco Bertolazzi e l'assessoreallo sport e tempo libero MarioBuratti, oltre naturalmente aicittadini rimasti positivamentesorpresi dalla bella iniziativa.

Sopra ilmaestroQuaroni altermine delconcerto conl'Orchestrastabile BigBand sulpalcoscenico.

MOTTA VISCONTI

Sopra Stefano Respizzi, pre-sidente dell'Associazione "Amicidella Musica" di Motta V.

Senza Limiti

L'assessore Mario Buratti siè scusato con il pubblicopoiché la prevista con-

duzione del concerto sarebbedovuta spettare a Paolo Limiti:«Invece lo abbiamo chiamatostamattina sul cellulare e ci hadetto che la Rai l'ha precettato,e andrà in onda col suo show.Grazie alla signorina che si è pre-stata all'ultimo momento per so-stituirlo: Limiti verrà la prossi-ma volta, addirittura gratis».

MOTTA VISCONTI Qualche incidente di percorso e un po' di disorganizzazione

Il Tombolone fa rima con bidone

La cornice era quella delnuovo Cine Teatro Ar-cobaleno, in occasionedell’Epifania di questo

inizio d’anno: ospiti d’onore,tutti i bimbi intervenuti. In col-laborazione con l’Amministra-zione comunale e la locale ProLoco, ha avuto luogo l’estra-zione della Tombolata in com-pagnia del Sindaco GiovanniBertolazzi, dell’Assessore allosport e tempo libero MarioBuratti e del "notaio".Va detto che, forse sorpresi dalgrande numero di partecipanti,

gli organizzatori hanno esauritoquasi subito tutte cartelle a dispo-sizione, indispensabili per “spun-tare” numero dopo numero un“bingo” vittorioso, ed è stato ne-cessario reperirne altre in grado disoddisfare la domanda dei moltibambini desiderosi di partecipare:con quattromila lire ci si aggiudi-cava una cartella, con diecimila ad-dirittura tre.E in questo frangente subentra unimprevisto: le nuove cartelle ven-dute erano diverse dalle preceden-ti, ma nessuno sembra accorgersidi questo particolare. Infatti un pic-

colo partecipante, possessore diuna di queste nuove cartelle, fa“tombola” e con comprensibile de-lusione, gli viene comunicato chenon è valida, in quanto le nuovecartelle come la sua poste in ven-dita, contenendo meno numeri (nehanno 10 anziché 15, come le al-tre) non possono fare “tombola”,se non in abbinamento con un rigodi un’altra cartella, riportando iltetto delle cifre da indovinare a 15.Grande confusione: il "notaio" (chenotaio non è... ma viene chiamatocosì) conferma che, secondo il suoparere, anche le cartelle a 10 cifre,

abbinate ad un rigo contenutosu un’altra cartella, possa rite-nersi conforme al regolamento.Ma… chi ha acquistato una solacartella del nuovo tipo, senza es-sere stato avvertito di questa“postilla” ha in sostanza pagatosenza nemmeno avere il dirittodi partecipare all’estrazione dellatombolata, con grande delusio-ne dei bambini e genitori furiosial seguito, che hanno voluto se-gnalarci questo episodio.«E' stato solo un incidente dipercorso», conferma il Sindaco,«il "notaio" era uno dei respon-sabili che hanno organizzato latombolata e i soldi raccolti sonoserviti alla Pro Loco perautofinanziare la manifestazio-ne». [dn]

LA LOTTERIA

E ffettuata l'estrazione dellalotteria di Capodanno perla ristrutturazione del Tea-

tro Arcobaleno: i numeri estrattisono visionabili all'ingresso dellachiesa parrocchiale.

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Casorate partecipa al progetto HondurasCASORATE PRIMO Fino al 24 febbraio una sottoscrizione a premi permetterà di raccogliere fondi e materiale per la partecipazione ad un importante progetto umanitario

ella chiesa di S. Mariail giorno dell’Epifaniail gruppo di Casoratecon Carmen Schmidt

Sono bambini che hanno conosciuto soltanto la violenzaquelli strappati alla strada ed accuditi presso il Centro diSan Rafael, anche grazie al contributo di Casorate Primo

NElisabetta Pelucchi

ha allestito un’esposizione foto-grafica affiancata da una mostra-mercato dei lavori fatti dai ra-gazzi del centro di San Rafaelin Honduras: i casoratesi hannoperciò potuto conoscere i risul-tati del progetto “Ninos de laCalle” al quale avevano contri-buito con generosità e slanciolo scorso anno, insieme all’Am-ministrazione Comunale e allaParrocchia.Tante belle foto che documen-tano i diversi momenti dellagiornata al centro, con i ragazzi

e gli educatori impegnati nei la-vori quotidiani, nella scuola enell’attività del laboratorio, maanche le occasioni di divertimen-to, i giochi, le partite al pallone,le gite; e poi gli edifici costruitie quelli in costruzione, il nuovolaboratorio finanziato daCasorate, la cisterna per l’ac-qua... E la partecipazione dellagente al progetto si è vista an-che dalla grandissima affluenzaalla mostra, dove i lavori dei ra-gazzi del centro - collanine,braccialetti, quaderni, block no-

tes tutti in materiali di recupero,quadri e sculture in legno - han-no realizzato il tutto esaurito perun incasso di circa 1.200.000,che servirà ad acquistare mate-riale didattico per il laboratorioartistico.Una sottoscrizione a premi,che durerà fino al 24 febbra-io, dove su 35 premi ben 15sono stati messi a disposizio-ne dai commercianti diCasorate, permetterà di rac-cogliere altri fondi per SanRafael.

esserlo: è il “Progetto Ninos dela Calle” di Padre Thomas, pa-dre diocesiano tedesco, che hacome scopo quello di strapparedalla strada i bambini, per resti-tuire loro una dignità, dare loroun istruzione, il calore di unagrande famiglia.«Il progetto è partito due annifa, ma ha già realizzato tantissi-me cose», dice Carmen Schmidt,anima casoratese del progettoche ha dedicato al San Rafael unanno di lavoro e che, tornata dapochi mesi, sta già organizzan-do la nuova partenza, «io dove-vo fermarmi tre mesi, ma poic’era così tanto da fare e il lavo-ro procedeva talmente bene chesono rimasta un anno».Sostenuto da aiuti soprattuttoitaliani e tedeschi, il progetto inItalia è portato avanti dal Grup-po Africa Valdisclave, insieme adaltri gruppi di volontariato di Ge-nova, di Alessandria oltre che diCasorate.A San Rafael i bambini arrivano

in seconda istanza, dopo che va-rie istituzioni statali o divolontariato, molte sostenute daaiuti stranieri soprattutto statu-nitensi, li hanno tolti dalla stra-da, li hanno curati e liberati dalladipendenza da colla (i vapori tos-sici di una particolare colla ven-

«Sì, perché al centro tutti si col-labora e si impara a fare di tutto,dai muratori ai cuochi, ognunodà una mano per quello che può,adulti e bambini».I bambini sono tutti adottati a di-stanza da famiglie di Genova equindi potranno sicuramentecontinuare gli studi e poi deci-dere se rimanere al centro comecollaboratori o rientrare nella so-cietà, con un’istruzione e unaprofessionalità: non ci sono limitidi età, se lo desiderano potrannorimanere per sempre. Studieran-no al mattino e al pomeriggio po-tranno imparare un mestiere af-fiancando operai o altri lavora-tori. «Il progetto è ambiziosoperché vuole radicarsi nella real-tà hondurena», continuaCarmen, «diventando un puntodi riferimento per la popolazio-ne, un modello di vita diversa edignitosa, un esempio tangibiledi come si possa vivere al di fuo-ri della strada, una possibilità diriscatto dalla miseria e dalla sot-tomissione; gli operai che lavo-rano nel centro, che sono unaventina e sono tutti hondureni,hanno capito questo e partecipa-no anima e corpo al progetto. Ilprogetto ha senso solo se il no-stro lavoro viene raccolto e por-tato avanti da persone del posto,che a loro volta lo insegnerannoad altre: anche la mia attività allaboratorio artistico ha un sensoperché viene continuata anchesenza di me, e così il lavoro ditutti gli altri, dagli operai aglieducatori». [ep]

zioni, partecipando alla sottoscrizione dello scor-so anno e di quest’anno, con i commercianti chehanno fatto a gara per donare i premi, ma anchemateriale di prima necessità da spedire al centrodi San Rafael. L’Amministrazione Comunale ave-va messo a disposizione tre milioni, che hannopermesso la realizzazione del laboratorio artisti-co, la Parrocchia e la cittadinanza avevano rac-colto un altro milione, servito per dotare il labo-ratorio di Carmen Schmidt di tutto il materialedidattico necessario, e in tanti avevano parteci-pato alla lotteria, che aveva raccolto tra tutti ivari centri 40 milioni, serviti per la costruzionedella cisterna dell’acqua e per acquistare tantis-

Genova saranno in venditaal prezzo di L.2.000 fino al24 febbraio presso i seguen-ti punti.A CasoratePrimo: Il La-boratorio dell’Arcobaleno -Foglio Panificio - SebriLandrani Non solo Pane -Macelleria Piero Vigo -Trattoria Corona -Manganiello Finizio Fruttae Verdura - Maroni CasaArredamenti - GraziellaSport - Beauty center -Edeja Moda - Idealfrutta 85di Invernizzi Diego e C. -Cartoleria Lo Scarabocchio- Edicola di piazza Contardi- Green Bar - Cartoleria IlCalamaio - Azienda agrico-la Cavallaro F.F. diCasorate Primo.Fuori Casorate: Arquati diVigevano - Gocce di Arco-baleno di San PietroCusico.A Bereguardo: SerenaStyle - Roberto Sport -Marisa Bovina tel. 0382/928672.Con la sottoscrizione delloscorso anno erano stati rac-colti 40 milioni, che sonoserviti, tra le tante cose, acostruire una cisterna perl’acqua.

CASORATE PRIMO Il raccondo dei volontari: «Il centro ora ha una serie di edifici quasi tutti costruiti da italiani»

Carmen Schmidt, anima casoratesedel progetto, ha dedicato un anno dilavoro all'iniziativa: «Ho curato unlaboratorio artistico di supporto aglieducatori per aiutare, attraverso ildisegno e altri lavori manuali, le ani-me malate dei bambini»

Uno slancio umanitario che guarda al futuro

Un progetto ambiziosocome solo i progettinati da un grande slan-cio umanitario sanno

CASORATE PRIMO

La gara disolidarietàpresso questinegozi

I biglietti della lotteriaorganizzata insieme alGruppo Africa Val-disclave e al gruppo di

gono aspirati e calmano la fameoltre a dare effetti allucinatori) edato loro un primo adattamentoalla vita.«Al San Rafael avviene il proces-so educativo», continua Carmen,«e infatti i bambini devono pri-ma di tutto imparare le regoledella civile convivenza, impara-re a lavarsi, a vestirsi, a mangia-re a tavola, ad avere cura del lorolettino, a svolgere i piccoli lavo-ri quotidiani di riordino e puliziadelle casette: sono bambini chenei primi anni della loro vita han-no conosciuto solo violenze esoprusi e non conoscono altreregole. In questa prima fase diadattamento, che di solito non èinferiore ai 6 mesi, i bambini im-parano a vivere in una comunitàe poi iniziano ad andare a scuo-la, oltre a seguire varie attivitàdi tipo ludico e ricreativo che in-seriscono i ragazzini in una vitasociale e di relazione».

insieme, c’è una cucina, una casagrande per gli ospiti e i laborato-ri, due case per i bambini, unacasa per i lavoratori, visto chepartecipano anche degli operaihondureni, la casa delle suorecon la cappella, due cisterne perl’acqua sempre costruite dagliitaliani, preziosissime nei perio-di di siccità. Gli italiani dellaValdisclave infatti raggiungono ilposto in una decina un mese al-l’anno per edificare operemurarie e strutture, e soprattut-to insegnare agli hondureni».Il lavoro di Carmen a San Rafael:«Ho curato un laboratorio dipsico-terapia artistica, di suppor-to per gli educatori, perché at-traverso il disegno e gli altri la-vori manuali i bambini riusciva-no ad esternare i loro disagi psi-cologici più profondi, sui qualipoi lavoravano e intervenivanoeducatori e psicologi. I risultatisono stati entusiasmanti, i bam-bini hanno una ricchezza interio-re che quando riesce ad emerge-re è addirittura esplosiva, hannodelle potenzialità intellettuali in-credibili, e i progressi mi hannoampiamente ripagata».

I bigliettidella lotteriain vendita qui

Tutti al lavoro Il centro ora ha una serie diedifici quasi tutti costruitida italiani: «C’è un grandespazio dove si mangia tutti

Sopra, un momento diattività nel laboratorio, con ibambini impegnati a realizza-re biglietti d’auguri. A sini-stra tutto il villaggio collabo-ra alla costruzione dellacisterna realizzata con partedei fondi della lotteria.Sotto la locandina dellasottoscrizione a premi diquest’anno.

«Sono riuscita acoinvolgere an-che le insegnantidella scuola, (che

è pubblica e dista tre chilometrida San Rafael) che dopo un’ini-ziale diffidenza hanno partecipa-to concretamente al lavoro. Ac-canto a me ha lavorato un ragaz-zo hondureno, José Rodolfo, chesta continuando in questo perio-do il programma educativo. Ab-biamo fatto anche una mostra aSan Pedro de Sula con l’aiuto dipittori hondureni, che ha fattoconoscere il progetto alla città egratificato i bambini che hannovisto i loro lavori esposti e am-mirati».Carmen è stata raggiunta dalmarito Moreno Muterle, che halavorato per avviare l’ufficio diVillanueva ma poi nelle numero-se emergenze di San Rafael hadovuto fare di tutto, come l’au-tista del camion per rifornimen-to sabbia e sassi, contrattandotempi di consegna e prezzi op-pure facendo l’inventario delmateriale giacente nei container.

«I bimbidevono impararele regole della

convivenza civile,lavandosi,vestendosi,

mangiando atavola e

riordinandole casette in cuisono ospitati»

CASORATE PRIMO Cittadini, Comune e Parrocchia insieme per la solidarietà

La grande generosità di un paese mobilitato

GTutto viene mandato al Centro San Rafael in Honduras

li italiani sono molto generosi e semprepronti ad aiutare: Casorate non ha fattoeccezione, ed ha appoggiato il proget-to fin dall’inizio, attivandosi con dona-

simo materiale tecnico (tubi, depuratori ecc.), at-trezzi e alimentari inviati nei due container cheannualmente raggiungono San Rafael. Grazie allasua partecipazione al Maurizio Costanzo Show,Padre Emilio di Genova ha raccolto 80 milioniche gli hanno permesso di creare a San Rafael undispensario medico con alcuni posti letto in gra-do di fornire assistenza (pronto soccorso, medi-cina di base, vaccinazioni ) non solo agli abitantidel centro ma a tutta la zona; alcuni medici vo-lontari si alterneranno a fianco di Padre Emilio,garantendo una continuità nell’assistenza medi-ca.

Per qualsiasi informazione, proposta di collaborazione, donazione, potete rivol-gervi, per il gruppo di Casorate, ad Alessia tel. 02/9051232 o a Stefano 02/9051014.

Per informazioni

Info Honduras

9Gennaio [email protected] CASORATE PRIMO

dalla dinamicissima contradacon il patrocinio del Comune diCasorate in questo mese di gen-naio: la “Stracasorate”, quartaedizione, marcia podistica chesi è svolta domenica 14 genna-io, e la festa vera e propria dellacontrada, con tanto di appunta-menti gastronomici, in program-ma per domenica 21 gennaio2001.Ma andiamo con ordine: l’ap-puntamento sportivo della“Stracasorate” è suddiviso inuna marcia podistica noncompetitiva aperta a tutti, conpercorsi di 7 e 14 chilometri, euna marcia podisticacompetitiva, riservata a tesseratie a enti di promozione sportiva,che si disputa su una distanza di14 chilometri.Ritrovo alle ore 8 in viaGaribaldi, presso la chiesetta diS.Antonio e premiazioni a par-tire dalle ore 11: ad ogni con-corrente che porta a termine lagara viene riconosciuto un pre-mio di partecipazione, una bot-tiglia di vino, e a tutti i gruppi

CASORATE PRIMO Incontro con Maria Tiziana Cornicia, titotale dei due negozi "Immagine Coiffeur", dove poter conoscere le ultime novità dell'acconciatura

Questione d'immagine, lo stile dei professionistiLa tendenza 2001? «Nessun colore

unico ma a striature, anche molto fortie contrastate con effetti colpi di sole»

Casorate Primo e aBereguardo nellecentralissime piazzaContardi e piazza

ta e le varie anomalie del cuoiocapelluto.«Per quest’anno le tendenze vo-gliono non un colore unico maa striature, anche molto forti econtrastate, con effetti colpi disole o flash» continua la titola-re, «come dire: viva la fantasiae la creatività».La clientela dei negozi “Imma-gine Coiffeur” è piuttosto varie-gata, sia per età che per sesso:si va dai 15 agli 80 anni e moltepersone vengono anche dai pa-esi limitrofi, perché quando si hafiducia nel proprio parrucchie-re, si ricevono consigli azzec-cati, si è soddisfatti della vogliadi nuovo o del proprio taglioormai collaudato, si affrontano

volentieri anche dei piccolispostamenti. Il negozio diCasorate fa orario continuatodalle 9 alle 19 da martedì a saba-to; il negozio di Bereguardo ap-plica il continuato solo al vener-dì e al sabato, mentre negli altri

APatrioti, i negozi “ImmagineCoiffeur” offrono la compe-tenza e la professionalità dichi da molti anni opera nelsettore delle acconciature

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Musica, birra e panini!Musica, birra e panini!

di Cristian Pelizzari

composti da almeno dodici con-correnti viene assegnata unacoppa più un premio a sorpre-sa. Inoltre ai primi tre classifi-cati di ogni categoria (donne euomini e varie fasce di età) vie-ne assegnato un premio specia-le in generi alimentari.

maschili e femminili.Aperto nel settembre del ’97, ilnegozio di Casorate è stato se-guito nel dicembre del ’99 dalnegozio di Bereguardo. «Abbia-mo voluto proporre a Bereguar-do un negozio di un certo stile,che prima mancava, con un’im-magine curata che è stata ap-

prezzata, visto che la clientelasta pian piano consolidandosi»spiega la titolare Maria TizianaCornicia. «Il nostro punto diforza è il costante aggiornamen-to sulle tendenze, sui tagli e leacconciature di moda, tanto chesia io che le dipendenti ognianno frequentiamo dei corsi diaggiornamento a Milano».Sì, perché l’esperienza (anche seè tanta come nel caso della si-gnora Cornicia, nel campo daoltre vent’anni) da sola non ba-sta, se non è di continuo rinno-vata e non sta al passo con lamoda. E questo vale anche perl’uso dei colori, delle permanen-ti, come per i trattamenti cura-tivi del capello, contro la cadu-

giorni è aperto dalle 8,30 alle12,30 e dalle 14,30 alle 19,30;nel negozio di Bereguardovengono effettuati anche trat-tamenti di manicure. Per en-trambi i negozi non è necessa-rio l’appuntamento.

Il negozio di Casorate Primo, in piazza Contardi.

Il negozio di Casorate Primo, in piazza Contardi.

CASORATE PRIMO Sette secoli di storia casoratese consacrati nella chiesa di Sant'Antonio: era in origine un'abitazione privata poi trasformata in cappella

S. Antonio, una contradamolto dinamicaLa tradizionale Festa di Sant'Antonioporta alla ribalta l'omonimo rione: ilclou delle manifestazioni domenica 21

SElisabetta Pelucchi

ono due gli appunta-menti della tradiziona-le Festa di Sant’Anto-nio Abate organizzata

nella storia più lontana; una ri-cerca effettuata nel maggio1916 da Don Giacinto Turazzane ricostruisce le tappe salienti,a partire dalla sua costruzioneavvenuta sul finire del 1300 pervolontà di Antonio Conte, chenel testamento ordinò che lacasa dove per lungo tempo ave-va vissuto da infermo venissetrasformata in una cappella in-titolata appunto a Sant’Antonio.

Il programma della dome-nica successiva invece siapre alle ore 11,30 con l’"Aperitiv dal gnimal", a

base di vin brulè e brusadèla cuigratùn, per poi proseguire alle12 con polenta e cassoela,cotechini, salame di fegato, mar-zapani, trippa, salamelle alla bra-ce e patatine fritte; nel pome-riggio alle 15,20 “Benedizionedegli animali e degli attrezziagricoli” con la tradizionale sfi-lata di cavalli e trattori, e in chiu-sura “Estrazione della Riffa diSant’Antonio” con ricchissimipremi.Il primo premio infatti è un viag-gio sul Mar Rosso e sul Nilo peruna persona, mentre il secondoè un quadro del pittoreGiancarlo Cagnola, il terzo unaparure in oro bianco e il quartoun orologio cronografo in ac-ciaio; gli altri 96 premi vengo-no comunicati al momento del-l’estrazione.Buon divertimento a tutti!

Notizie della chiesetta si ritro-vano poi in una lettera del 1470circa scritta dal Podestà al Go-vernatore di Milano; successi-vamente, come racconta DonGiacinto Turazza, “nel giorno 1

Domenica 14 gennaio 2001:un'immagine della Stracasorate

prima della partenza.CASORATE PRIMO

1980, nascela Contrada

Cgiare seriamente l’edificio, ro-vinando le pitture, delle qualiora sono visibili solo le testedi S.Anna e S.Mauro sulla pa-rete dell’altare. Nell’ottobre1980 gli abitanti della zonaadiacente si costituirono in“contrada” con lo scopo diraccogliere fondi, attraversovarie iniziative, per le neces-sità della “loro” chiesetta: in-fatti nel 1983 venne rifatta laparte esterna con il consensodel Prevosto Don SeverinoMaestri, e nove anni dopo pervolontà del Prevosto DonSante Torretta l’edificio ven-ne nuovamente risanato all’in-terno e nel 1998 furono re-staurate, ad opera di LuigiPercivaldi, le statue diS.Antonio, posta nella nicchiacentrale dietro l’altare, diS.Anna e S.Mauro.Volendo rendere un omaggioparticolare alla Reliquia diS.Antonio, in occasione dellafesta del gennaio 2000 icontradaioli hanno dotato lachiesetta di un nuovoreliquiario e hanno pagato lacroce lignea che era stata po-sta a fianco dell’altare l’annoprecedente. In una bachecadonata da due contradaioli èconservato lo stendardobiancorosso della contradacon l’effigie di S.AntonioAbate, dipinta dal pittoreGiancarlo Cagnola nel 1980e da lui restaurata nel novem-bre 2000.

ol passare del tempola mancata manuten-zione finì per danneg-

settembre 1597 fu fatta ricogni-zione e la annotazione di un grannumero di insigni e rare Reliquie(…) tra le quali la testa diS.Matteo Evangelista, avute daFra Felice della chiesa diS.Francesco a Milano. Altre poi,fra le quali tre teste di compa-gne martiri di S.Orsola (…). IlCardinale Federico Borromeocon l’atto di visita del 15 feb-braio 1605, ci fa conoscere chele dette Reliquie erano ben di-sposte in una cassa di legno di

CASORATE PRIMO La chiesa di Sant'Antonio, dalle origini alle visite pastorali

Un edificio che affonda le radici nella storia

Antico monumento ecuore dell’omonimacontrada, la chiesettaaffonda le sue radici

Le primericerche sono

state effettuatenel 1916 da donGiacinto Turazza

continua a pagina 10

10 Gennaio 2001 [email protected]

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che organizzano il famoso concor-so che porta soldi e quindi operedi bene nei canili della zona;I CITTADINI DI CASORATE EI CLIENTI DELLO ZOO DICASORATE che con la loro ge-nerosità e le numerose offerte indenaro, pane secco, coperte, cio-tole, hanno reso possibile quantosopra esposto;I CITTADINI DI MOTTA che sa-puto dell’iniziativa tramite la stam-pa ci hanno contattato direttamen-te;LE SCUOLE DI ROSATE chesollecitate dalla sempre vivida fan-tasia di Renato hanno organizza-to una raccolta di articoli per ani-mali che ha portato una montagnadi pappa ai canili.

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Un anno con gli Amici degli AnimaliCASORATE PRIMO Il bilancio al 31.12.2000 elenca tutti gli interventi i spesa sostenuti dall'Associazione nel corso dell'anno passato

L'impegno costante del Gruppo Cinofilo Casorate Primo è stato premiato dagli ottimi risultati

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Per l'attività di acquisto nel corsodel 2000 di beni di consumo hannobeneficiato numerosi animali sulterritorio comunale di CasoratePrimo, Travacò, Milano, Vigevano,Morimondo, Mede, MarianoComense e l'Associazione Diamo-ci la Zampa; sono stati acquistatinumerosi sacchi da 20 kg e sacchida 15 kg per cani e gatti; sono statisterilizzati tre gatti; curato un caneper la filariosi cardiovascolare; ste-rilizzata una gatta randagia; steri-lizzato un cane abbandonato; ac-quistati alimenti particolari; acqui-stati vaccini per 100 cani dislocatinel canile di Mariano Comense;acquistata una cassettina portamedicinali per l'Associazione Dia-moci la Zampa.Tutto questo e altro ancora è statopossibile grazie all’operato di:RENATO che si occupa del reca-pito della merce direttamente neicanili prescelti, oltre ad occuparegran parte del suo tempo libero neicanili stessi;DOTT.GALLOTTI E COLLA-BORATORI che si prestano a tito-lo gratuito a vaccinare gli animalie ad operare dietro semplice rim-borso spese gli animali bisognosi;LO ZOO DI CASORATE che rac-coglie le offerte, i materiali e fa datramite per l’acquisto a prezzo dicosto del necessario e che nel soloanno 2000 ha trovato casa ad oltre50 gattini e bastardini, chiedendoin cambio solo un’offerta libera chepoi è stata devoluta ad un canile;TUTTI I COMPONENTI DELGRUPPO CINOFILO AMICI DE-GLI ANIMALI DI CASORATE

cipresso formata in manie-ra di Icona, e custodite inun armadio presso l’altarein latere evangelii (…).Quelle reliquie venivanoesposte alla venerazione deifedeli nelle solennità di Pa-squa, di Natale e diS.Antonio, avendo ancheClemente VIII concedutaad decennium alla chiesettal’indulgenza plenaria neigiorni di S.Antonio e se-conda festa di Pasqua”. Neidocumenti del seicento sinarra come la chiesetta ab-bia le pareti dell’altareaffrescate con le immaginidella Vergine, dei SantiBarnaba, Domenico, Fran-cesco, Dionisio e Antonioe che la pala dell’altare por-ta le immagini della Vergi-ne, di S.Stefano e diS.Antonio; sulle pareti nordcompaiono, oltre alla Ma-donna, S.Rocco, S.PietroMartire e S.Lazzaro. Ricor-da Don Giacinto “che a queitempi nella festività di San-t’Antonio, il 17 gennaio, ilconcorso dei devoti era gran-dissimo ed i bergamaschi,che in questa regione tengo-no armenti e gregge, offriva-no vitelli e porchi, le qualiofferte restavano al Cappel-lano per la manutenzione edecorazione della chiesastessa”. Nei documenti pub-blici l’edificio viene frequen-temente citato fino agli ulti-mi anni del 1700; la ricercadi Don Giacinto si ferma qui,ma successivamente, nel1931, con il contributo ditutta la popolazione, lachiesetta venne restaurata edecorata in occasione dellavisita del Cardinale Schuster.

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L o “Zoo di Casorate” e il Gruppo Cinofilo “Ami-ci degli Animali” ci hanno chiesto di pubbli-care il bilancio per l’attività svolta per i loropiccoli assistiti nell’anno 2000. Lo facciamo vo-

lentieri per pubblicizzare il loro lodevole impegno eper informar e quanti in vario modo contribuisconocon donazioni di vario genere.

Lo Zoo di Casorate e ilGruppo Cinofilo Amici degli

Animali di Casorate

e vi sentite di fareun‘offerta per il canile,fatela a noi. I soldi rac-colti vengono trasfor-

mati in mangime, accessori, sa-lute per cani e gatti, dietro il no-stro diretto controllo e senza in-termediari, ma se volete portarepane secco, coperte, cibo percani va bene lo stesso. Contat-tate: Lucia allo Zoo di Casoratetel. 02/90097949 oppure Rena-to tel. 0339/5653495.

da una signora di Milano che in zona piazzaleCorvetto aveva riunito in un capannone unaquarantina di trovatelli, dedicando loro cure,cibo e affetto. Ma quando questa signora èvenuta a mancare, si è posto il problema ditrovare una nuova sistemazione ai cani e allo-ra ecco che alcuni volontari si erano attivatiper assisterli e allo stesso tempo trovare lorouna nuova casa. Grazie ad appelli, annunci e altam-tam della solidarietà erano riusciti a siste-marli tutti, ed erano rimasti solo Max e Cherie,perché erano sempre stati insieme e fino all’ul-timo si era cercato di non dividerli e di farliadottare dalla stessa famiglia; ma per il lorobene alla fine si sono dovuti separare e Cherieè stata accolta da una famiglia di Basiglio. Oraè rimasto solo Max, che sente moltissimo lamancanza della sorella e ha proprio bisogno ditrovare una casa e tanto affetto. Max è di ta-glia media, incrocio pastore tedesco, ha circatre anni ed è vaccinato: docile e affettuoso,aspetta solo di trovare una nuova famiglia. Chifosse interessato ad adottarlo può contattareRenato del Gruppo Cinofilo “Amici degli Ani-mali” di Casorate al numero 0339/5653495.

A destra Max,il cane che cercaancora una famiglia.

CASORATE PRIMO

Max sta cercandoancora una casa

Vi ricordate di Max e Cherie, i duefratelli di cui vi avevamo parlato nelnumero di settembre di “Punto di Vi-sta”? Erano stati salvati dalla strada

Purtroppo è statoseparato da Cherie

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BEREGUARDO Dopo un ritardo provvidenziale, parte il cantiere dell'importante collegamento tra Bereguardo e Zerbolò. E se ne vanno i barconi in calcestruzzo

10 gennaio: chiude il vecchio, apre il nuovo

MARCIGNAGO Il Presepe in piazza allestito dal gruppo della Biblioteca distrutto dai vandali a San Silvestro

Il Ponte di Bereguardo chiuso dal10 gennaio per i prossimi tre mesi(se tutto andrà come le previsioni)

Elisabetta Pelucchi

Come stabilito dall’in-contro di Parasaccodel 9 novembre orga-nizzato dal comitato

civico “Ticino 2000” con lo stafftecnico dell’AmministrazioneProvinciale, l’Assessore ai La-vori Pubblici Vittorio Poma e isindaci di Zerbolò e Bereguardo(di cui vi avevamo ampiamenteriferito nello scorso numero di“Punto di Vista”), il ponte dibarche è stato chiuso per la ri-costruzione il 10 gennaio everrà riaperto, se tutto procedecome previsto, tra tre mesi.Secondo il programma pre-al-luvione, il ponte avrebbe dovu-to essere chiuso a metà di otto-bre e per fortuna al momentodella piena non erano ancorainiziati i lavori, perché la violen-za dell’inondazione avrebbe tra-volto tutto.

sono stati prefabbricati nel can-tiere di Chioggia e poi traspor-tati via terra. E’ prevista anchela realizzazione di unlivellamento/sbarramento sulfondo del fiume per evitare chela ghiaia si accumuli attorno aibarconi o scivoli via di sotto aloro.Nei prossimi tre mesi si ripre-senteranno i consueti disagi diviabilità che la chiusura del pon-te, così come tutte le preceden-ti che nel corso degli anni si sonoverificate, porta ai cittadini chequotidianamente lo attraversa-no; costretti a lunghe deviazio-ni, visto che i punti di passag-gio più vicini, a parte Vigevano,sono il ponte dell’autostrada equello dell’Impero di Pavia, icittadini affronteranno chilome-tri in più e spese in più, di ben-

zina e pedaggio autostradale.L’assessore Poma aveva già asuo tempo contattato la dirigen-za della Milano-Serravalle pertrovare un accordo che preve-desse la percorrenza gratuita oper lo meno dei pedaggi agevo-

Ora il livello dell’acquapermette di partirecon i lavori, che dopole fasi di ancoraggio

del nuovo ponte, con ilposizionamento di 7 pali a mon-te e 5 a valle, procederanno conla demolizione e ricostruzione,in modo da riaprire il ponte conl’avvio della nuova stagione tu-ristica. Il ponte manterrà il suoaspetto tradizionale ma sarà re-alizzato con i più moderni pro-cedimenti tecnici: non più cal-cestruzzo per i barconi ma unacciaio speciale, con saldaturead altissima resistenza. La car-reggiata, a doppio senso di mar-cia, sarà larga 6 metri e 10 cen-timetri con limite massimo diportata di 12 tonnellate e non cisaranno più le strettoie all’im-boccatura del ponte. Sia i bar-coni che le varie parti del ponte

Un Natale che non si dimenticheranno

Era stato allestito con tan-ta cura e fantasia per al-lietare la piazza e i cuo-ri di tutti i cittadini, in

attesa di celebrare la festa piùbella dell’anno: stiamo parlan-do del bellissimo presepe realiz-zato dal gruppo della Bibliote-ca di Marcignago, guidato dal-l’instancabile PierangeloCarrera, che aveva tanto com-mosso grandi e piccini.La notte dell’ultimo dell’annodei vandali hanno pensato benedi distruggerlo: al mattino lospettacolo che si presentava eraa dir poco straziante, con tutte

le statuine rotte, la Madonninadecapitata e il Bambinello spa-rito e mai più ritrovato, i farettidi illuminazione divelti. Sembra-va vi fosse scoppiata una bom-ba.Dopo il primo momento di rab-bia e sconforto, il presepe è sta-to ricostruito, proprio per non

O

dare a quei delinquenti la sod-disfazione di lasciare il paesesenza la sua natività, ed è rima-sto in piazza fino al giorno del-l’Epifania.

ra noi ci chiediamo: chisi comporta in questomodo, che scopo ha?Si diverte solo se di-

lati per chi è costretto ad usarel’autostrada; la risposta era sta-ta negativa, con la giustificazio-ne che l’autorizzazione deveessere data dal Ministero delleFinanze e in ogni caso non esi-ste una normativa giuridica che

di automobilisti prima dicapodanno. Lasciando stare lepolemiche, che avvelenano glianimi e purtroppo non risolvo-no i problemi, i cittadini che uti-lizzano il ponte e gli operatorituristici della zona affrontano ilsacrificio sapendo che questachiusura sarà l’ultima, e permet-terà di avere, dopo anni di lun-gaggini e rinvii, progetti fatti erifatti, proposte e con-troproposte, una struttura mo-derna che non lascerà più nes-suno a piedi.

contempli una possibilità di que-sto genere. Come dire: arrangia-tevi. D’altronde non ci si pote-va aspettare grande sensibilitàda chi non ha fatto niente perridurre il maxi-ingorgo che habloccato in autostrada migliaia

In questeimmaginiil ponte di

barche, o quelche resta,dopo laviolenta

alluvione degliscorsi mesi.

Dal 10 gennaioè stato chiusoper lavori dirifacimento.

La chiesa parrocchiale di Marcignago.

strugge ciò che appartiene a tutti,e quindi oltre alle cabine telefoni-che, con i vetri regolarmente ri-dotti in frantumi, ai parchi citta-dini, dove gli scempi non si con-tano più, ai muri imbrattati discritte e segni di ogni genere, oratocca anche ai simboli della cristia-nità e del culto popolare. Dobbia-mo sempre a queste brave personela profanazione dei monumenti alcimitero di Bereguardo con tantodi percosse al custode che avevaosato intervenire? Sono gli esseripiù spregevoli, peggio dei delin-quenti, perché chi ruba o compiealtre azioni illegali ha per lo menouno scopo, quello di guadagnare ogabbare il prossimo. Ma questi in-dividui? Ci piacerebbe guardarli infaccia e chiedere loro: perché?

Bereguardo

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12 Gennaio 2001 [email protected]

BEREGUARDO Una legge quadro spesso disattesa: è quella che riguarda la prevenzione del randagismo, che dovrebbe tutelare i cani e i gatti da questa piaga

Quasi nessuncomune italianoapplica questalegge, mentre i

randagi continua-no a morire

GI quattr ocento villaggi

di SOS Kinderorf

SOLIDARIETÀ E INFANZIA In 50 anni di vita, sono stati realizzati in 130 paesi

otrebbe andare peggio,diciamo così. E' la situa-zione del randagismonei comuni italiani, Quasi nessun comune italiano in

realtà applica questa legge. Irandagi continuano a morire inincidenti stradali o a non rice-vere soccorsi, a uscire dai canilie dalle strutture ASL non steri-lizzati, a vivere e morire in ca-nili lager, a essere soppressi per

motivi discrezionali!Chi desidera un cane non è delresto incoraggiato ad adottarneuno perché i proprietari di caniincontrano spesso ostacoli e li-mitazioni a vivere accanto alloro animale nei locali pubblici,nelle spiagge, nei parchi cittadi-ni, nei condomini, nelle strade.Tutto questo non produce altroche randagismo, abbandono esofferenza facendo arricchire chidi questo fenomeno ne ha fattoun business: i canili lager priva-ti convenzionati con i Comuni espesso gestiti da individui sen-za scrupoli, i trafficanti di canie gatti con i paesi del Nord Eu-

ropa, i commercianti di ani-mali, i laboratori di vivisezio-ne.I SINDACI POSSONO EDEVONO IMPEGNARSI!Firma anche tu il nostro ap-pello affinché l’ANCI (Asso-ciazione Nazionale ComuniItaliani) impegni i sindaci aduna maggiore sensibilità e al-l’applicazione della leggequadro nazionale 281/91.Animalisti ItalianiVia degli Ontani, 32 00172RomaTel 06 23 23 25 69Fax 06 23 23 25 98E-mail: [email protected]://members.exploit.it/animalistiitccp. N. 99787004Il contributo comune può es-sere determinante.

Miriam Repossi

PBereguardo incluso.Dal 1991 la Legge 281 (“Leggequadro in materia di animali diaffezione e prevenzione delrandagismo”) dovrebbe tutela-re i cani ed i gatti randagi perprevenire questo fenomeno.

arantire un’infanziaserena a bambini cherischiano di restaresegnati per sempre

L'infanziadisagiata non èun'esclusiva del

terzo mondo

dalla carenza di affetto familia-re: è questo lo scopo che animaSOS Kinderorf, AssociazioneInternazionale riconosciutadall’Unesco, che in oltre 50 annidi vita ha realizzato, in più di130 paesi del mondo, oltre 400Villaggi SOS dove vengonoospitati bambini di tutte le raz-ze e religioni e dove questi bim-bi possono crescere serenamen-te, circondati dall’affetto e dal-l’amore di una vera famiglia.I Villaggi SOS sono formati cia-scuno da 10/12 case indipenden-ti, ognuna delle quali accoglieuna famiglia affidata ad una“Mamma SOS” che accudisceed educa i bambini che le sonoaffidati aiutandoli a crescere

come fossero veramente i suoifigli. I fratelli SOS vivono insie-me e conducono una vita nor-male, frequentando le scuolepubbliche e gli amici, e restanonella famiglia SOS fino al lororientro nella famiglia d’origine

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samente nelle pagine di Casorate)che si occupa di bambini di stra-da, durerà fino al 24 febbraio, emette in palio 35 bellissimi pre-mi, 15 dei quali generosamenteofferti dai commercianti diCasorate. Chi volesse acquistarea Bereguardo i biglietti della lot-teria (costo L.2000) potrà rivol-gersi ai negozi “Serena Style” e“Roberto Sport”, oppure con-tattare Marisa Bovina al nume-ro 0382/928672.A Casorate i biglietti si trovanonei seguenti punti: Il Laboratoriodell’Arcobaleno - Foglio Panifi-cio - Sebri Landrani Non solo

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Progetto "Ninos de la Calle": sisottoscrive anche a Bereguardo

BEREGUARDO La gara di solidarietà con l'Honduras continua qui

Vedere anche alle pagine di Casorate Primo (pag. 8)

Pane - Macelleria Piero Vigo -Trattoria Corona - ManganielloFinizio Frutta e Verdura - MaroniCasa Arredamenti - GraziellaSport - Beauty center - EdejaModa- Idealfrutta 85 di InvernizziDiego e C. - Cartoleria Lo Sca-rabocchio - Edicola di piazzaContardi- Green Bar - Cartole-ria Il Calamaio - Azienda agrico-la Cavallaro F.F. di Casorate Pri-mo.Fuori Casorate: Arquati diVigevano- Gocce di Arcobalenodi San Pietro Cusico.

Con la sottoscrizione dello scor-so anno erano stati raccolti 40milioni, che sono serviti, tra le tan-te cose, a costruire una cisternaper l’acqua. [mr]

Tutto ilvillaggio

partecipaalla costru-

zione diinfrastrut-

ture efabbricati di

pubblicautilità.

L a sottoscrizione a premia sostegno del centro SanRafael in Honduras (dicui parliamo diffu-

o fino a quando non sono in gra-do di provvedere a se stessi.Il primo Villaggio SOS è statorealizzato dal fondatore di SOSKinderorf International,Herman Gmeiner, nel 1949;oggi i villaggi nel mondo sonooltre 400, diffusi in più di 130Paesi, oltre ad un migliaio distrutture sociali tra scuole perl’infanzia (245), centri profes-sionali (272), case per i giovani(295), centri sociali (167) e cen-tri medici (65).Solo in Italia i Villaggi SOSsono sette e hanno cominciatoa operare nel 1963, e si trovanoa Trento, Ostuni, Vicenza,Roma, Saronno, Morosolo(VA) e Mantova.Per continuare ad aiutare i bam-bini in difficoltà di tutto il mon-do basta mettersi in contattocon: Associazione VillaggiSOS Italia, C.so III Novembre112, 38100 Trento, tel. e fax0461/926262; sito Internetwww.sositalia.it. Miriam Repossi

Il primo villaggio SOSè stato costruito dal fondatore di SOS

Kinderorf nel 1949; solo in Italiane esistono sette

Zelata

Riprendea nevicareSorpresa dimetà gennaio

Pochi centimetri di nevesul manto stradale resoscivoloso, non hanno

persuaso lo sfortunato guida-tore a rallentare: e così mer-coledì 17 gennaio, verso sera,al bivio tra Bereguardo eZelata la sbandata, col veico-lo fuori controllo precipitatonella roggia.

13Gennaio [email protected]

Bolidi in miniatura nonsolo per intenditori

PAVESE

PAVIA Incontro con Giorgio Santagostini, docente presso la scuola di automodellismo del capoluogo pavese, la seconda in Italia: attualmente conta 1200 iscritti

I

D

l numero è impressionan-te: 12 milioni. Sì, sono pro-prio 12 milioni i modellinidi auto in serie limitate che

Elisabetta Pelucchi

costituiscono il “parco macchi-ne” dell’Associazione Autocol-lezionisti Italiani, un’associazio-ne nata intorno al 1972 che riu-nisce 122 professionisti in tuttaItalia, di cui 12 in Lombardia.Ce ne parla il signor GiorgioSantagostini di Battuda: «Lacollezione completa dell’Asso-

dirizzarsi poi all’ingegneriamodellistica».La scuola ha avuto grandissimosuccesso, tanto che gli iscrittisono attualmente 1200; proprioquest’anno si concluderà il pri-mo ciclo e usciranno i primidiplomati.Alcune descrizioni sui modellinirappresentati dalle immagini:1) Modello “Ford T” del 1943(riproduzione dell’auto guidatada Stanlio e Ollio in un loro ce-lebre film); unico esemplare esi-stente al mondo, realizzato daun ingegnere americano che per

Sopra, la Dottoressa IsaMaggi, responsabile delloSportello Donna. A destraun'immagine dell'incontrosull'occupazione tenutosiil 24 novembre scorso.

ciazione è molto varia per epo-che, provenienze e tipologia; aseconda delle esigenze delle va-rie manifestazioni in cui siamochiamati a esporre, possiamopresentare modellini di una par-ticolare epoca o di una partico-lare categoria, oppure come èaccaduto in occasione del Festo-ne di Casorate Primo (a cui siriferiscono le foto di queste pa-gine) ripercorrere le tappe dellastoria dell’auto».

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Sono ben 12 milioni le auto dell'Associazione Autocollezionisti

costruirlo ha impiegato 752 oredi lavoro.2) “Ford Country” del secon-do dopoguerra, realizzato da uningegnere americano in circa832 ore lavorative. La partico-larità è che il legno usato è lostesso che veniva impiegato perla costruzione della macchinavera (erano gli scarti).3) Questo modellino di motoè stato dato dalla FondazioneAyrton Senna all’AssociazioneAutocollezionisti Italiani nel1994 al Motor Show di Bolo-gna; faceva parte del museo pri-vato di Senna e la Fondazioneche porta il suo nome vuole chevenga esposto il più possibileper far conoscere a tutti l’aspet-to umano e privato del grandepilota scomparso.I soldi che derivano dall’espo-sizione del modellino vanno permetà alla Fondazione AyrtonSenna che li impiega per scopiumanitari e l’altra metà all’As-sociazione Autocollezionisti cheli dona in beneficenza al Policli-nico S.Matteo di Pavia.Per maggiori informazioni, èpossibile contattare il signorGiorgio Santagostino al seguen-te numero: 0382 926502.

La scuolaprepara glistudenti

all'automodel-lismo oppureall'ingegneriamodellistica:quest'anno

i primi diplomatidel corso

a tre anni esiste aPavia una Scuola diAutocollezionismo(mentre prima esiste-

va solo a Roma) aperta a tutti iragazzi in età scolastica, a par-tire quindi dagli 8 anni fino al-l’università; ha sede in viaOlevano e dura tre anni. «Allascuola, dove io seguo i ragazzidagli 8 ai 12 anni», continuaSantagostini, «si insegnano 3lingue, fondamentali per tenerecontatti con tutto il mondo vi-sto che la nostra professione nonconosce frontiere, si insegna adistinguere un falso da un ori-ginale, e si è seguiti passo pas-so da un autocollezionistaesperto. Con questa scuola sipuò diventare collezionisti o in-

A sinistra, GiorgioSantagostini; sottoa destra, l'immagi-

ne complessivadella mostra al

Festone di CasoratePrimo, edizione

2000.

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PROBLEMI DI ALITO La causa è il tartaro

Il tartaro puòprovocare la

caduta del dente,ed indurre il gatto

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ivendo sempre a contat-to con gli animali dacompagnia e dividendocon loro l'ambiente,

cattivo odore emanato ininterrot-tamente dalla bocca durante la re-spirazione, è l'infezione della gen-giva che può portare alla cadutadel dente. Il dolore continuo pro-vocato dalla masticazione può an-che indurre il cane (o il gatto) arifiutare il cibo con immaginabiliconseguenze.Cosa fare per prevenire tutto que-sto? Prima di tutto stiamo attentiall'alimentazione, che deve esse-re varia: non alimentiamo il no-stro cane solamente con cibi inscatola umidi. Offriamo loro ognitanto qualche crocchetta secca la

molto spesso ci si imbatte nel pro-blema "alito cattivo".Il fenomeno è riconducibile nellamaggior parte dei casi alla forma-zione di tartaro sui denti. Il tarta-ro è una formazione durissima dicolore giallo-marrone che iniziaa formarsi alla base del dente eman mano lo ricopre quasi com-pletamente.Questa formazione è costituita daldeposito e dal consolidamento disostanze organiche (il residuo delcibo) e da altre inorganiche (i mi-nerali presenti nella saliva). Lacontinua presenza di batteri e laloro proliferazione oltre a contri-buire al cattivo odore, sono unafonte minacciosa di infezioni del-la bocca e non solo. La primaconseguenza del tartaro oltre al

cui azione meccanica favoriscel'abrasione del tartaro.Attenzione anche agli ossi! Fan-no eccezione quelli degli arti odelle articolazioni del bovino adul-to. L'unica accortezza è quella divalutare se il nostro amico sia ingrado di triturare l'osso stesso. Gliossi sminuzzati ed ingeriti se nonprocurano immediatamente dellelesioni all'apparato digerente, de-terminano sicuramente delle oc-clusioni intestinali tali da portareanche a morte l'animale se non ri-conosciute immediatamente.Una volta però che il tartaro si è

formato, l'unica cosa da fare è ri-volgersi al Veterinario che prov-vederà a toglierlo. Dopo aversomministrato dei tranquillanti ein alcuni casi anche una blandaanestesia, il Veterinario provve-derà all'ablazione del tartaro ma-nualmente mediante l'utilizzo diparticolari ferri chirurgici.Al risveglio il vostro amico con-tinuerà la sua vita di sempre macon una migliore igiene orale, unpericolo per la sua salute in menoed un sollievo per l'olfatto dei suoiamici che gli stanno vicino.

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14 Gennaio 2001 [email protected]

Sotto i cieli di Lhasa: viaggio in Tibet

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BESATE Appunti di viaggio attraverso l'affascinante e misteriosa regione cinese, dall'ambiente aspro e montuoso al calore dei tibetani

Besatesi, quasi avesserole vesti del poliziotto, co-noscono le mosse del loromedico e lo tengono d’oc-

chio. Si fa così per dire! Per di-mostrare che gli sono affezionatiavendo stabilito con lui un rap-porto cordiale ed affabile.Quando per tutti le vacanzesono ormai lontane, i Besatesisanno che il dott. Stefano Sassiprepara il suo viaggio e chi di-rettamente e chi indirettamente,ma tutti sconsolati, comincianoa fare domande. A dar loro ret-ta, per la verità, il dottor Sassiresterebbe inchiodato all’ambu-latorio senza né pause, né va-canze. Ma perché?Ecco una delle tante risposte:“Quando Sassi va via, pare chiil tetto mi crolli addosso”. Comenei romanzi di Cronin? Comenel film “E le stelle stanno aguardare”? Lì i minatori si sen-tivano soli e abbandonati ogniqualvolta il loro medico veniva

in conto almeno un giorno perraggiungere Kathmandu dal-l’Europa e circa 10 ore per rag-giungere la frontiera fra Nepale Tibet; dal confine a Lhasa oc-corrono poi altri tre giorni.D. Il Tibet ha un proprio ae-roporto internazionale di ri-ferimento?R. Si trova a Gongkar, situato aben 95 km dalla capitale. Il Tibetha collegamenti aerei principal-mente con città della Cinasudoccidentale. L’unico volointernazionale credo sia quellodiretto a Kathmandu.D. Come ci si sposta da unluogo all’altr o?R. E’ decisamente consigliabilemuoversi con mezzi fuoristradaper le grandi distanze da percor-rere, le frequenti devastazionidel fondo stradale ed anche glisporadici guadi. Tuttavia, inmezzo alla polvere delle pistetibetane è possibile incontrarequalche ciclista occidentale chepedala con la faccia stravolta.D. La lingua parlata dai tibe-tani?

Intervista a Stefano Sassi, medico a Besate e cittadino del mondo, alla sua ultima esperienza (per ora)

Matilde Butti

I

D

sostituito. Pec-cato che il mioarticolo esca suun solo giorna-le, altrimentitutto ciò avreb-be ispirato qual-che romanziere!Ma ecco il suogrande viaggio.ALTOPIANO

paese unico da diversi punti divista: ambientale, culturale, sto-rico; e per la voglia di vedere lepiù alte montagne del mondo.D. Quante ore di viaggio oc-corrono?R. La durata del viaggio dipen-de dal tipo di itinerario che sisceglie: è possibile arrivare dal-la Cina, in genere per via aerea,oppure dal Nepal per via aereao via terra. Io ho preferito laseconda soluzione, percorrendola cosiddetta “FriendshipHighway”, una strada che dallacapitale del Nepal, Kathmandu,arriva dopo oltre 800 chilome-tri alla capitale del Tibet, Lhasa.In questo caso bisogna mettere

Rpacifichi la divinità.D. L’attività economica prin-cipale, l’agricoltura, è pocomodernizzata?Risposta. Sull’altopiano è ovun-que presente una discreta quan-tità di bestiame, per cui la pa-storizia mi sembra l’attività pre-dominante. Lo yak, un bovinodotato di un mantello di lunghipeli, è l’animale tradizionale diquesta zona. L’agricoltura, pe-nalizzata dall’ambiente brullo,roccioso e freddo, è limitata aifondovalle, prevalentemente inaree adiacenti ai villaggi; qui icontadini dispongono solo diaratri, buoi e delle loro bracciaper coltivare i campi. Le attivi-tà industriali, per quello che hopotuto vedere, sono limitate econcentrate solo nelle grandicittà.D. Una domanda “tecnica”: lasituazione sanitaria di questapopolazione come si presenta?R. Purtroppo non ho avuto iltempo per valutarla. Potendoconstatare la povertà diffusa, èpresumibile che la vita media sia

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inferiore alla nostra e più alta siala prevalenza di malattie infetti-ve. Credo che l’unico vero ospe-dale si trovi a Lhasa. In Tibet,quindi, è meglio andare in buo-na forma fisica; se ci si ammalabisogna sapersi arrangiare.D. Che idea si è fatto del ca-ratter e e del comportamentodei tibetani?

di questa esperienza?R. Un viaggio in Tibet è da pre-parare con buon anticipo: diver-si possibili ostacoli dovrebberoessere conosciuti prima di par-tire. La severa burocrazia doga-nale, le eventuali tensioni sociali,la particolarità climatica, l’im-prevedibile percorribilità dellestrade, l’adattamento all’altitu-dine sono tutti fattori che pos-sono modificare il viaggio, senon addirittura mandarlo infumo. Bisogna tener presente cheil viaggiatore individuale è scorag-giato dalle autorità cinesi; mi ri-sulta attualmente che aKathmandu non vengono rilascia-ti visti individuali, ma solo visti digruppo. E’ necessario quindi for-mare un gruppo di viaggiatori(minimo 5) che viene “accompa-gnato” da una guida ufficiale delTibet Tourist Bureau. Questo puòessere vantaggioso in quanto eli-mina alcuni problemi di logisticae di lingua (raramente i tibetaniconoscono lingue europee) ma inpratica non si riesce più ad anda-re dove si vuole. In secondo luo-go non sono da trascurare i di-sturbi provocati dall’altitudine,soprattutto nel primo giorno; pos-so assicurare che viaggiando tra i4000 e 5000 metri il disagio è benavvertibile, seppure esista unavariabile individuale.

principali, si incontrano alcunipunti di ristoro: sono locali pic-coli e spartani, ma in grado difornire cibi caldi, acqua sicura etalvolta bibite gassate. Purtrop-po la cucina tibetana non è frale migliori al mondo. A Lhasac’è invece una discreta scelta diristoranti: qui si possono anchetrovare improbabili spaghettialla carbonara!Domanda. Il ricordo più vivoe le emozioni suscitate da que-sto paese…R. Rimane impresso il paesag-gio molto particolare: ampievallate in cui si percepisce soloil suono del vento ed il temposembra scorrere più lentamenteo l’imponente Everest che damillenni osserva i pasticci del-l’uomo. Anche la ricchezza ar-tistica e il silenzio dei monaste-ri, se non invasi da orde turisti-che schiamazzanti, ti spinge afermarti e pensare. Forse è pocacosa se si cerca il puro diverti-mento, ma l’atmosfera è a mioavviso straordinaria.

«E' un viaggiomolto impegnativo

che va preparatometicolosamente

ancora primadi partire»

«In mezzo allepolveri delle pistetibetane è possi-bile incontrarequalche ciclistaoccidentale»

DEL TIBETC’è una zona dell’AltaValtellina, Valdidentro nei pressidi Bormio, che è chiamata Pic-colo Tibet. Se tanto dà tanto,chissà che meraviglia è il Tibet.

omanda. Perché hascelto di visitare ilTibet?Risposta. Perché è un

R. La gente co-mune parla iltibetano, men-tre il cinese è lalingua ufficialedell’apparatostatale e milita-re: il Tibet è in-fatti una regio-ne annessa allaCina.D. Dal punto

di vista del “progresso”, comesi presenta questo paese adun’occidentale?R. In questo paese ho visto pa-esaggi incontaminati, facce an-tiche, attività lavorative e ritua-li religiosi probabilmenteimmutati da secoli. Quel po’ di“progresso” che ho trovato nellacapitale preferisco dimenticar-lo…D. Dove vivono per la mag-gior parte gli abitanti di que-sto paese?R. Gli agglomerati più tipicisono i villaggi rurali: qui le casesono semplici e si osserva unacerta armonia urbanistica. Lecostruzioni sono fatte in matto-ni essiccati al sole e pietre, bas-se, con pareti esterne sbiancatecon calce; alcune hanno finestree porte in legno intarsiato. Sultetto piatto spesso svettano lecaratteristiche bandiere colora-te, recanti la stampa di preghie-re; si pensa che lo sventolaredelle bandiere permetta il rila-scio delle preghiere nel cielo e

Risposta. I tibetani misono sembrati curiosi,molti sono disposti arisponderti con un

sorriso sincero anche se non ca-piscono di cosa parli; questo èindicativo del loro carattere, so-prattutto quando si vedono lecondizioni in cui vivono. Paredi cogliere in loro anche unasorta di rassegnazione esisten-ziale, ma non ho sufficiente co-noscenza del popolo tibetanoper approfondire l’argomento.D. Come sono i pasti del turi-sta in un paese così particola-re?R. Lungo la strada, nei paesi

Domanda. Quali sonostate le maggiori dif-ficoltà o imprevistiincontrati nel corso

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Anche la FriendshipHighway è spesso unproblema, in particola-re nel periodo delle

piogge monsoniche che arriva-no a lambire il Tibet. La stradaè semplicemente una striscia diterra battuta per almeno 600km, costellata di pozzangherefangose e talvolta interrotta dafrane. Altre difficoltà che pos-sono mettere a dura prova lapropria resistenza sono leestenuanti lentezze burocratichealla frontiera (non arrivate dopole 18, perché chiudono) e i ru-stici alberghi-ostelli del Tibetrurale (acqua gelida, igienetibetana e black-out frequenti,ma la bellezza del posto cancel-la gli inconventienti.Se poi si viaggia con persone fa-cilmente adattabili e con sensodell’umorismo, gli imprevisti di-ventano comici.In conclusione: un viaggio inTibet è da consigliare a chi è di-sposto ad accettare qualchescomodità; è un mondo così iso-lato e diverso nei ritmi e nell’am-biente di vita che non è possibi-le conoscere in poco tempo, male sensazioni che vi si sperimen-tano sono incancellabili.Devo comunque avvisare la miagentile intervistatrice: laValdidentro è molto bella e si af-faccia sulla Svizzera. Il Tibet èproprio un’altra cosa.

Il dottor Sassi è ritornato nelsuo ambulatorio il 15 di otto-bre: ho spalancato la porta per-ché intendevo salutarlo. Aspet-ta e spera!… la sala d’aspettocosì gremita era un segnale di“bentornato”. Gente in piedi,seduta, sulla porta, lungo ilmuro… Altro che la celebre saladove suonava l’orchestra diXavier Cugat! Grazie al dottorSassi.

L'immagine del servizioè tratta da "Atlante dei

Luoghi Misteriosi", editodall'Istituto Geografico De

Agostini di Novara.

Lhasa, capitale del Tibet.

15Gennaio [email protected]

BESATE In certe ore della giornata sembra un paese disabitato. Oppure no?

Besatesi, brava gente

Matilde Butti

M

BESATE

Pregi e virtù del paese per un nuovo anno da spendere conprofitto: dai talenti presunti a quelli indiscussi, il ritratto diuna comunità ancora indissolubilmente legata al passato

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tutto, perfino le lucertole e gliinsulti. Io quaggiù trovo la miapace. E siamo in tanti a trovarequi la via d’uscita dal gorgo deiMASS MEDIA, dalle NEWS,dalla PRIVACY, dai telefoninicon i loro messaggini…Qui, la vita è rimasta tranquilla.Tanto tranquilla che in certe oredella giornata sembra un paesedisabitato. Qui, io mi sento li-bera come le tribù degli HOPInei loro villaggi dove vissero illetizia fra “gli eterni pascoli delleTerre Felici”.I Besatesi sono brava gente,prudenti e non giudicano la gior-nata dal mattino ma aspettanoche si faccia sera. Sono rimastiattaccati alla tradizione e nellediscussioni non si sbilancianomai. C’è un proverbio tipico chedice: “Sta né sutt, né doss ma acaval del foss”. Non sta né sot-to, né addosso, ma a cavallo delfosso. Sentono il bisogno di ser-vire il prossimo e c’è chi sta nellaCroce Azzurra, nella CroceRossa, nella Croce Verde…I Besatesi sono pacifisti! Bastadire che non calpestano neppu-re l’erba sotto i passi. Durante iperiodi elettorali ti capita di ve-dere che per “scalare la monta-gna” i cittadini si fanno guerra.Ma alla fine, se non si sorrido-no non si sentono besatesi. Certipaesi sono diventati comeSodoma e Gomorra!I Besatesi apprezzano l’onestà,anche se in questo modo hannovisto l’esempio di chi mangiavaa quattro mani. E mentre in certipaesi si parla sempre di affari,solo di affari, qui è un po’ di-verso. Quando Rocco Barnabeidoveva essere giustiziato, iBesatesi parlavano del Gover-natore come dell’Anticristo esoffrivano, sospiravano e prega-vano. Pregano sempre. Un fiu-me di preghiere quando il mon-do è afflitto. Le chiesette sonosempre aperte per il Rosario ele Novene. Pregano per tutto etutti. Insomma, qui si vive dacristiani! La filosofia degli an-tenati, quella che si tramanda,dice: non preoccupatevi perquello che sarà, potrebbe nonaccadere mai. Sembra la saggez-za del Grande Spirito.Cara Besate, non ci sono i sa-lotti culturali, ma per tenerti“su” c’è “Piazza del Popolo ’98"che ogni volta fa il giro del tuo

mondo in 30 giorni. Giovani,giovanissimi raccontano la tuavita e per non dimenticare la di-gnità del tuo passato, ci sonoanch’io a vendere sogni e ricor-di… E c’è il direttore che leggei manoscritti e corregge e stam-pa e investe tempo a non finire.E’ uscito il libro sul conteBertoglio Pisani, grande bene-fattore di Besate e uomo di cul-tura.

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an mano che gli annipassano, Besate mipiace sempre di più.Di Besate mi piace

Punti di Vista Riceviamo e pubblichiamo

Gentile Redazione, approfitto gentil-mente dello spazio che viene messoa disposizione dei cittadini per ri-prendere un’iniziativa lanciata nel-

l’ottobre del 1998 da “Motta Notizie”, con-sistente in un sondaggio popolare che, con-trariamente a quanto poi affermato, non fu dicerto un successo (risposero solo in 78 su5800 abitanti).Quel sondaggio fu varato dopo appena 100giorni di governo del Polo per Motta e per-sonalmente nel numero di novembre che taleiniziativa aveva poco senso in quanto per ilcittadino non c’erano ancora le basi per uncorretto giudizio sull’operato fatto fino a quelmomento. Concludevo il mio intervento diallora con una proposta: un coupon con quan-to era stato fatto fino a quel momento dal-l’Amministrazione del Polo per Motta, inmodo che il cittadino avesse degli elementiconcreti per poter giudicare in tutta serenità,su quello che vedeva con i propri occhi. Ades-so sono passati quasi tre anni, e credo che seproprio si vuole fare un vero e serio sondag-gio, penso che questo sia il momento giusto;tempo ne è passato, di cose se ne sono dette,di cose se ne sono fatte o non fatte; non vo-glio entrare nel merito di questo, di certo ades-so il cittadino ha sufficienti elementi per farele sue valutazioni in tutta libertà.Tanto per rievocare i risultati di quel sondag-gio: il 55% dei 78 tagliandi pervenuti rivelòche erano soddisfatti del lavoro intrapreso da

sono sul territorio, “Motta Notizie”, in quanto fuil promotore del primo sondaggio, e “Punto diVista” in quanto il redattore di questo periodicofu l’organizzatore del primo sondaggio. Insom-ma, diamo per una volta la parola ai mottesi inmodo che si esprimano in tutta libertà, prima chela prossima campagna elettorale, che cominceràda qui a un anno, ci riempirà la testa di miriadi dipromesse e dichiarazioni di buoni intenti e la cas-setta postale di manifestini e programmi eletto-rali. Roberto Davanzo

«Adesso sonopassati tre anni emezzo e pensosia il momentogiusto per unsondaggio»

questa Ammini-strazione; alcunifacevano notarel’impoverimentodel tessuto eco-nomico del pae-se, le aziende chevorrebbero inse-diarsi qui nontrovano le condi-zioni ideali per

poterlo fare; si auspicava l’apertura a brevedella Casa di Riposo e della piscina; siauspicava lo Sportello del Cittadino e l’Uffi-cio Giovani; c’era chi voleva una pista ciclabilema in via Tacconi o la pedonalizzazione dipiazza San Rocco; chi voleva un’adeguata se-gnaletica per i monumenti ed edifici di inte-resse storico-artistico o chi desiderava lariasfaltatura delle varie arterie stradali («aspet-to che la Circonvallazione vengadoverosamente asfaltata») ecc.Da allora le problematiche da affrontare sonostate molte, sono state varate altre iniziative,altri progetti; questi progetti sono stati rag-giunti, sono stati portati avanti, sono stati unbuco nell’acqua, questo è un elemento di va-lutazione.Un altro elemento di valutazione è il paesenel suo complesso di vivibilità, le cose nuovedi cui la comunità sta beneficiando, l’impattovisivo come ordine, pulizia, funzionalità, traf-fico, servizi e sicurezza.Da valutare il rapporto tra Amministrazionee cittadini, il servizio offerto e i benefici otte-nuti. Credo che ce ne siano abbastanza di ele-menti per una seria, approfondita e serena va-lutazione personale, ogni mottese ha la possi-bilità di dire la sua; niente politica o macchi-nose manovre in stile elettorale. Qui si parlasolo di cittadini, di Amministrazione e di ser-vizio offerto: contenti o scontenti… punto.Questo invito lo faccio alle due testate che

L'idea del sondaggio popolare

Risponde Damiano Negri:caro Roberto, condivido pienamente la tua valuta-zione circa il discutibile esito del primo "sondag-gio popolare"; in effetti parlare apertamente difallimento non sarebbe fuori luogo. Tuttavia pensosia stata un'iniziativa che, nella sua"sperimentazione" abbia dimostrato la disaffezionedella gente nei confronti della cosa pubblica, dellapolitica e dei politici. Credo che qualunque citta-dino possa esprimere la propria opinione indipen-dentemente dai sondaggi, considerando il fatto che,nel nostro paese, di giornali non ne mancano.

in mostra, ma è la Besate “culcoeur in di man”. La Besatepopolare che fa e crea per il sologusto di creare e che affonda leproprie radici nel talento. Unaparte… cara, carissima… dacolpo di fulmine cui non saràmai riservata la tribuna d’ono-re. Perché? Ma perché il mon-do è fatto anche così.Caro concittadino, che stancodei campi di grano, digranoturco, di fieno e della so-lita pantomima monotona te nesei andato lontano… torna, orache sei in pensione. Questa è unastoria vecchia che si ripete sem-pre. Ascoltai allora i suoi ricor-di coronati di stanchezza e daun sentimento diffuso di speran-za: le partite a scopone e asettemezzo, le scorpacciate difunghi, le narcisate nei boschi,le mattinate sul barcé e nellelanche, le carpe allevate nellerisaie, le arborelle pescate nelNaviglio… Ancora un po’ e ba-ciava un lembo di terra. E neldire… si allontanò per la stradadel mulinetto, sotto i pioppimormoranti, mentre intorno…tutto gli ridestava l’anima deisuoi vent’anni.

Eper completare il qua-dro bisogna metterci loshow dei pittoribesatesi, uno più bravo

dell’altro. E per cantar vittoriaabbiamo il nostro scrittore na-zionale Renato Migliavacca,tutto besatese. E abbiamo: unacampionessa di karaté, abbiamobravissime baby sitter, artisti dellegno, del ferro e del “fai da te”,poeti e poetesse; re e regine delballo liscio, un’orchestrina albacio. Abbiamo pativi della bi-cicletta, eroi della famiglia, titanidella fede… Ci manca solo ilMago di Oz . E poi? Besatecome Fantasyland!E’ proprio questa la Besate chefa luce. Quella che non si mette

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16 Gennaio 2001 [email protected]

n un ipotetico bilanciodefinitivo, da questaprima parte di campiona-to si può considerare più

icuramente in linea conle aspettative, siconclude questa primaparte di campionato; ci

Così la Mottese chiusel'anno in bellezza

Vedremo sela squadra avràla forza di poter

ambire a qualcosadi meglio nel

ritorno

Giuliano Scotti

Ssi augurava che la Mottesepotesse navigare in acquetranquille e per il momentoquesto si è verificato. Staremoa vedere se la squadra avrà laforza di poter ambire nelgirone di ritorno a qualcosa dimeglio. Certamente i nostriragazzi hanno dimostrato dimeritare ampiamente laposizione raggiunta equantomeno di avere i mezziper poterla confermare…dunque un elogio mi sembraproprio doveroso, tanto piùche i numerosi infortunicapitati hanno indubbiamentelimitato la disponibilità di unorganico che pur a iniziostagione era folto. Ma rivivia-mo quest’ultimo mese didicembre che comincia nelpeggiore dei modi, con lapesante sconfitta di Villanova:quattro a uno il risultato finaledi una gara che ha vistoparadossalmente la nettasupremazia territoriale dellanostra compagine colpevoletuttavia di troppe disattenzionidifensive risultate poi fatali.

MOTTA VISCONTI Al termine dell'andata

Spicca il quarto postodei giovanissimi (chein realtà sono terzi)

Iche dignitoso il comportamen-to di tutte le formazionioratoriane che hanno saputoesprimersi su livelli accettabilioccupando prevalentemente lezone centrali nelle rispettivegraduatorie. L’unica vocefuori campo dal coro, èrappresentata dai giovanissimidi Massimo Luviè che insidia-no piuttosto seriamente ilprimato, in una competizioneun po’ falsata dalla presenza dialcune squadre fuori classifica;quindi il quarto posto ottenutosul campo dai nostri ragazziequivale per la federazione alterzo posto ufficiale, in quantoil Pro Vigevano, che occupa lapiazza d’onore a pari meritocon il Gropello dietro lacapolista Candia, vieneconsiderato fuori graduatoria.Dunque si fanno più concretele possibilità di vittoria finalevista anche l’esiguità dellosvantaggio: quattro punti dallaprima e due dalla seconda; maal di là di queste valutazioni,occorre sottolineare laprolificità della squadra checon i suoi 29 gol all’attivovanta il miglior attacco delcampionato. Peccato che infase difensiva si concedaqualche disattenzione ditroppo e le ventuno reti subitene sono una chiara testimo-nianza. Abbastanza simile ilrendimento dei pulcini e degliesordienti, questi ultimi sotto

Giuliano Scotti

S

la guida di Giuseppe Reina,dopo un brillante mese dinovembre, hanno ceduto conl’onore delle armi sui terrenidelle prime della classeMortara e Gropello, per poiottenere un pirotecnicopareggio nella gara interna conil Superga B, quattro a quattroil risultato finale.

Per le squadreoratoriane un

bilancio tuttaviadignitoso

A rriva poi il consuetopareggio interno, bencinque su setteincontri casalinghi;

avversario di turno è ilMarcignago contro il quale laMottese disputa un buonmatch nei primi settanta minutiandando meritatamente invantaggio, poi una voltaraggiunta la squadra sidisunisce e concede un paio dicontropiedi pericolosi cheavrebbero potut compromette-re anche il punto ottenuto.Ma la cigliegina sulla torta èrappresentata dalla trasferta diTravacò dove la nostraformazione gioca, lotta, soffre,e vince per due a uno su uncampo difficile sul quale anchela Medese prima in classificaaveva pagato dazio; compli-menti!Chiude bene l’anno anche laJuniores di Franco Stefaniniche nel mese di dicembrepareggiando a Voghera evincendo largamente in casacontro il Superga conquista ilquarto risultato utile consecu-tivo e raggiunge il centroclassifica. Complessivamentesi può dunque parlare di unbilancio positivo; nonostanteun inizio di campionato non

proprio entusiasmante i ragazzihanno saputo migliorarsiprogressivamente rendendosiprotagonisti di un finale diandata in crescendo. L’augurio

i è trattato invece diun dicembre all’inse-gna dell’X per ipulcini di Daniele

Franchi che, pareggiando conGambolò C, Gambolò B eBereguardo, si assestano ametà classifica con l’identicopunteggio totalizzato dagliesordienti. Chiudiamo questanostra classifica con laformazione degli allieviallenata da Claudio Conti cheseguita ad alternare buoneprestazioni come quella che leha consentito di espugnare ilcampo di Superga, ad altre piùopache ad esempio quellafornita in casa contro ilmodesto Robbio vittorioso peruno a zero. Tuttavia lasquadra occupa una posizionedi classifica dignitosa chepotrebbe essere ulteriormentemigliorata se i nostri ragazziriuscissero ad avere maggiorecontinuità nel loro rendimento.

SPORT

CALCIO La prestigiosa vittoria sul Travacò impreziosisce il carnet di fine anno della squadra mottese. Termina positivamente l'andata anche la Juniores

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più spontaneo è che la squadrasappia esprimersi sui livelli delleultime gare per potersi regalarequalche altra soddisfazione nelprosieguo del campionato.

28231927172016192324191521131311

2213335637678877

11866656646442211

15151515151515151515151515151515

35292624242222212020171611111010

Campionato di Seconda Categoria, girone "R"

Società punti vinte nulle perse g. fatti subitiMedeseCaseiMontebelloCastelnovettoTorre d'IsolaAudax MarcignagoCastelvillaAudax TravacòMotteseVillanovaTorrevilleseGropelloTromelleseGambolòMortaraOlimpia Dorno

giocate2586674382545577

11151022121714142024222427282325

Campionato Juniores, girone "A"

402932232823171414151724

011454655688

1087553432222

111111111111111111111111

312624171613131210977

Società punti vinte nulle perse g. fatti subitiGifravigorTorrevilleseMedeseRetorbidoGambolòMotteseCassoleseGropelloMortaraOzzeroSupergaNord Voghera

giocate123214133411

31116212619362324423424

18292214

6364

5543

12101111

16171313

Campionato CdG Motta Visconti

Posizione e Società punti vinte nulle perse g. fatti subiti(8°) Allievi(4°) Giovanissimi(7°) Esordienti(7°) Pulcini

giocate1214

22212620

17Gennaio [email protected]

Alfonso D'Aloia *

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Sorella Acqua, insostituibile fonte di benessereMINERALE PER ECCELLENZA Il corpo umano, costituito per la maggior parte di acqua, necessità di un continuo "rifornimento"

* Medico Chirurgo Specialista in Anestesiae Rianimazione, terapia del dolore e cefalee

La frattura del femor e nell'anzianoUNA SITUAZIONE FREQUENTE Anche in questo caso, la prevenzione gioca un ruolo molto importante: molto spesso banali cadute posso essere pericolose

Il datoallarmante è che

la frattura alfemore rappresen-

ta la causa piùimportante di ne-cessità di inter-

vento per soggettianziani

1234567890123456789123456789012345678912345678901234567891234567890123456789123456789012345678912345678901234567891234567890123456789123456789012345678912345678901234567891234567890123456789123456789012345678912345678901234567891234567890123456789123456789012345678912345678901234567891234567890123456789123456789012345678912345678901234567891234567890123456789

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stanza frequente: un anzianooltre gli ottanta anni ha infattiil 15% di probabilità diriportare una frattura delfemore.Il dato allarmante è che lafrattura del femore rappresen-ta la causa più importante dinecessità di intervento chirur-gico nei soggetti anziani, e chequesta situazione è gravata daun indice di mortalità elevato.Infatti l’entità del trauma edell’intervento chirurgico cheesso comporta, le possibili egravi complicanze, l’età e lecondizioni cliniche dell’anzia-no, rappresentano una misceladi fattori che denotano laparticolare gravità di questapatologia.Come spesso sottolineato inquesta rubrica, molto impor-tante è la prevenzione. Infattioltre ai grandi progressi che hacompiuto la chirurgia ortope-dico-traumatologica nell’inter-venire in queste situazioni (neparleremo diffusamente nelprossimo numero), molto sipuò fare per ridurre le causeprime di questo trauma.La terapia dell’osteoporosi(patologia che predispone allafrattura), ad esempio, traegiovamento dai vari compostia base di calcio, ma soprattut-to per le donne, particolar-mente colpite da questadegenerazione ossea, dallaterapia ormonale sostitutivapost menopausa.Sembra un dato oramai certoche anche l’uso di farmaciantidepressivi riduca il rischiodi cadute e quindi di fratturenell’anziano, mentre unaumento del rischio lo corronoi pazienti che assumonotranquillanti e sedativi.

a frattura del femore inun soggetto anzianorappresenta purtroppouna situazione abba-

Molto importante èanche l’attività fisicasvolta nella terzaetà, in particolare

con quella ginnastica specificaper gli anziani in grado dimantenere un valido tonomuscolare, una buona funzio-ne delle articolazioni, esoprattutto quei meccanismilegati all’equilibrio, la cuiperdita è spesso la causa dicadute accidentali. Anche altrefunzioni come quella dellavista (vedere bene vuol dir noninciampare), o quella respira-toria (meglio si respira e menoci si affatica), o quellacardiovascolare (gli sbalzipressori possono causarevertigini), sono da tenere ingrande considerazione.Non per essere ripetitivi, ma ècerto che i fumatori hannomaggiori probabilità di caderee quindi di fratturarsi: questolo si può spiegare con lamaggior affaticabilità e conalterazioni di tipo vascolare,che riducono l’apporto diossigeno al cervello, predispo-nendo quindi alle perdite diequilibrio.Un aspetto poco considerato èpoi quello della riduzione e sepossibile dell’eliminazione diquelle situazioni di pericoloper le cadute all’interno dellanostra abitazione: se vi sonopersone anziane in casa nondovrebbero esserci tappeti opeggio tappetini di piccoledimensioni su cui è facileinciampare o scivolare, se visono scale ripide è opportuno

ontani dai caloriestivi, dall’afa e dallegrandi sudate, neimesi invernali si tende

a bere poco, convinti chel’acqua sia necessaria alnostro organismo soloquando fa molto caldo:niente di più sbagliato,perché il nostro corpo ècostituito per la maggiorparte di acqua e non dobbia-mo mai fargliela mancare.Basti pensare che nel bambi-no l’acqua rappresenta l’80%del peso corporeo e anche sediminuisce col passare deglianni, è sempre intorno al60% anche nell’anziano.Nell’organismo vi è uncontinuo ricambio di liquidi;ogni giorno ne perdiamo uncerto quantitativo soprattuttocon le urine, la traspirazione,la respirazione e in piccolaparte con le feci. Un sogget-

to adulto, moderatamenteattivo, in un clima temperatoperde mediamente ognigiorno 1,5-2 litri d’acqua; èquindi necessario reintegrarele perdite con una quantitàd’acqua almeno pari. Lo sipuò fare bevendo acqua oaltre bevande, come latte, tè,caffè, succhi di frutta,spremute, bibite, oppure cibicremosi (yogurt, salse ecc.),o alimenti che possonocontenere acqua in diversequantità (minestre, frutta everdura). L’acqua corporea èdivisa tra quella contenutanelle cellule (acquaintracellulare) e quella che sitrova all’esterno delle cellule(acqua extracellulare) che in

parte è situata tra una cellulae l’altra (acqua interstiziale)e in parte costituisce la partefluida dei “liquidi biologici”,cioè di sangue, saliva,sudore, succhi gastrici,succhi intestinali, linfa eurine.Ecco perché bisogna bere inabbondanza, in ogni momen-to del giorno, a digiuno edurante il pasto: l'idealesarebbe bere senza aspettaredi avvertire sete, dato che lasete si fa sentire quando nelnostro corpo è già presenteun deficit. [ad'a]

Chi ha dettoche nei rigidimesi invernalioccorre berepoca o pochissimaacqua? Nulla dipiù falso:

Le statistiche purtroppo parlano chiaro: un anziano sopra gli ottanta anni ha il 15% di probabilità di fratturarsi il femore

dotarle di strisce adesiveantiscivolo e corrimanocomodi e robusti, e nel bagnoutilizzare quegli accessoricome maniglie, tappetiniantiscivolo e appositi sgabelli esedie per vasche. Sembranocose di poco conto, ma laquasi totalità di fratture difemore nell’anziano sonodovute a banali cadute che conpochi accorgimenti possonoessere evitate.

Fattori che aumentano il rischiodi fratture nell’anziano

· Osteoporosi· Sovrappeso· Fumo· Tranquillanti· Malattie respiratorie· Malattie cardiovascolari· Deficit sensoriali (vista, udito)· Solitudine· Condizioni socio-economiche

Prevenzione degli eventi traumatici nell’anziano

· Terapia dell’osteoporosi· Antidepressivi (quando indicati)· Attività specifica psicomotoria (ginnastica per la terza età)· Vita di relazione· Sicurezza in ambiente domestico (no tappeti, gradini, ecc.)· Cura dei deficit della vista· Fisioterapia respiratoria· Alimentazione

La frattura al femore

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li italiani sono iprimi consumatorial mondo di acqueminerali: nel 1999G

ne hanno consumati ben 155litri a testa.Nel nostro paese sonoproliferate le marche diacque minerali naturali egassate, tanto che sugliscaffali di negozi e supermer-cati se ne contano più di260.

Un individuo adulto,moderatamente attivo, in un climatemperato perde mediamente ognigiorno 1,5 - 2 litri d'acqua: è quindinecessario reintegrare le perdite con

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«Non avevo iniziato Psyco conl'intenzione di ottenere l'atmosfera diun vecchio film dell'orrore Universal»

I

UNIVERSAL DVD La coppia d'assi di Spielberg ma anche il "gladiatore" di Ridley Scott

Dinosauri in casa, da vedere ed ascoltare

L'

Usa-1993, di StevenSpielberg con Sam Neill,Laura Dern, Jeff Goldblum,Sir Richard AttenboroughLingue: italiano, inglese (entrambein magnifico Dolby Digital 5.1);sottotitoli: italiano, inglese.Grazie al DNA conservato negliinsetti contemporanei ai dinosauri,intrappolati nell'ambra di milioni dianni fa, un milionario eccentrico fiutal'affare e crea un parco preistorico,utilizzando invece dei soliti dinosaurifinti... quelli veri. Resta poco daaggiungere: tutti o quasi conosconola dino-mania esplosa in seguito alsuccesso di Jurassic Park, film diazione e fantascienza che è anchesatira e denuncia della cultura dimassa assuefatta dai parchi a tema,dove tutto funziona sempre (o quasi)allo stesso modo, comprese lereazioni emotive dei turisti.

Jurassic Park

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Conto alla rovesciaper l'attesissima"Alfred HitchcockDVD Collection"

edita da Universal

Immagini e testi di Damiano Negri

l terrore in bianco e neroirrompe dallo schermo,seppellendo la tradizionedel thriller barocco e

vittoriano: consideratoerroneamente dal pubblicocome il capolavoro di AlfredHitchcock, "Psyco" segnaquella svolta carognesca e unpo' furba che nel bene e nelmale cambia un genere, chedecide di aggredire diretta-mente lo spettatore conimmagini violente ed efferate ascapito di allusioni e sugge-stioni, tanto care alla Holly-wood dei tempi d'oro. L'orroreadesso abbandona per semprebui castelli e cimiteri dellebrughiere per trasferirsi incamere di motel, mescolandositra le automobili in corsanotturna verso un destinofatale, prendendo avvio comeun poliziesco della migliore

SCELTI PER VOI I migliori DVD dal catalogo di Universal Pictures

A sinistra il setdel film "Psyco"diventatostupenda attra-zione per turistidel parcocalifornianoUniversalCity Studios.

Dopo un inizialeperiodo diaffiancamentoalla Columbia-

TriStar, lo studioUniversal lancia, distri-buendo autonomamen-te, la propria library inDVD: per il pubblicouna vasta scelta diblockbuster, ma nonsolo. Nella magnificen-za delle immaginidigitali i migliori film diSteven Spielberg, "Ilgladiatore" di RidleyScott ed entro due mesi(per il momento solonegli Stati Uniti) diecicapolavori di AlfredHitchcock, di cui ora inItalia sono disponibilisolo "Vertigo" e "Psyco"

PSYCO Ovvero io, tu e la mammascuola hustoniana. La storia èquella di una impiegatamodello che, vinta dallatentazione, destina a se stessae al fidanzato un cospicuoquantitativo di denaro che ilsuo principale avrebbe volutodepositato alla banca. Fugge inauto ma colta dalla stanchezzala poverina sbaglia strada edecide sventuratamente disostare presso un sinistromotel, «l'unico rimasto daquando hanno deciso dideviare l'autostrada», almenosecondo quanto asserito daNorman Bates, il titolare.Purtroppo sarà la prima el'ultima notte in quel maledettomotel per Marion (Janet

Leigh), assassinatanella celebre scenadella doccia e affogatainsieme alla sua auto inuna palude lì vicino. Lasorella e il fidanzatodella vittima, indagan-do sulla scomparsadella ragazza, scopro-

Il Bates Motel oggi

no non solo che Norman èaffetto da sdoppiamento dipersonalità, ma anche che lasua cara "mammina" ciondolaimpagliata sulla sedia adondolo in cantina. Enormesuccesso al botteghino(prodotto dallo stessoHitchcock e distribuito a suotempo dalla Paramount, anchese il backlot in cui è stato

costruito l'impiantoscenografico è quello diUniversal City Studios),"Psyco" fu influenzato da unepisodio di cronaca realmenteaccaduto nel Wisconsin, da cuipoi fu tratto il romanzod'origine di Robert Bloch.Geniale l'idea iniziale del moteldestinato alla rovina daquando l'autostrada nelle suevicinanze è stata deviataaltrove, sinistra premonizioneper la "pericolosità" di unluogo volutamente evitatopersino dal traffico automobili-

stico che, per una societàmotorizzata come quellaamericana, significa civiltà eprogresso e, in mancanza diesso, regressione e barbarie(ricordate i montanari di "Untranquillo weekend di pau-ra"?).

Usa-1960, di AlfredHitchcock con Janet

Leigh, Anthony Perkins,John Gavin, Vera MilesLingue: italiano, spagnolo,

inglese, francese; sottotitoli:greco, francese, inglese.

Psyco

"Psyco" in DVDè proposto inwidescreen conextra e audiomonofonico inquattro lingue

Il DVD contieneil trailer speciale incui Hitchcock stessopresenta al pubblico

il set del film!

orizzontalità esquallore delmoderno motel deiBates si contrappone

alla verticalità della sinistra villain puro stile "goticocaliforniano" (pare che nellaCalifornia del Nord ogni tanto cisi imbatta in queste costruzioni)"edificio" che, visto da vicino,stupisce per le ridotte dimensio-ni: opera degli scenografiJoseph Hurley e RobertClatworthy, vi accorgerete chenel film nessun attore è maiinquadrato troppo vicino alla"casa" per non tradirne leridotte dimensioni. Ma "Psyco"è soprattutto un esempio ditecnica messa al servizio dellanarrazione cinematografica,laddove, come per lo scioccanteomicidio di Marion, essa fa usodi 70 inquadrature differenti percirca 40 secondi di film! Sullestar del film, ecco cosa AlfredHitchcock rivelò a FrançoisTruffaut nel mitico "Il cinemasecondo Hitchcock" (PraticheEditrice): «Scommetto tutto ciòche vuole che in una produzio-ne normale avrebbero dato aJanet Leigh l'altra parte, quelladella sorella che indaga, perchénon capita normalmente diuccidere la star ad un terzo delfilm. Io ho fatto apposta aduccidere la star, così l'assassi-nio risultava ancora piùinatteso. Del resto è per questoche ho poi insistito per nonlasciare entrare il pubblico insala dopo l'inizio del film,perché i ritardatari si sarebberoaspettati di vedere Janet Leighdopo che aveva lasciato loschermo con i piedi in avanti!».Indimenticabili la colonnasonora di Bernard Herrmann e ititoli di testa di Saul Bass. Asso-lutamente da avere in DVD.

Incontro ravvicinato conla finestra di "mamma" Bates.

FOTO:COFANETTODVD"PSYCO".

Usa-2000, di Ridley Scottcon Russell Crowe, JoaquinPhoenix, Connie NielsenLingue: italiano, inglese, spagno-lo (tutte in magnifico DolbyDigital 5.1); sottotitoli: italiano,inglese, spagnolo e portoghese.Massimo è un generale dell'eserci-to romano chiamato dall'impera-tore a sostituirlo: purtroppo perlui ci pensa il figlio a togliere ilpadre sovrano di torno. Da questomomento il "gladiatore" dovràfarsi valere. Un DVD a cinquestelle sotto tutti i punti di vista:già notevole di per sé dal punto divista estetico, "Il Gladiatore" inhome-cinema stupisce per laprovenienza dei suoni, calibrati daogni canale, con i sottofondimusicali che accompagnano eavvolgono lo spettatore. Da nonperdere!

Il Mondo Perduto

DVD: la purezza del Dolby Digital 5.1

Usa-1997, di StevenSpielberg con Jeff Goldblum,Julianne Moore, PetePostlethwaiteLingue: italiano, inglese (entrambein magnifico Dolby Digital 5.1);sottotitoli: italiano, inglese.«Sono passati quattro anni daldisastro di Jurassic Park e i dinosaurisono segretamente sopravvissuti suun'isola vicina. Ma un destino sinistroincombe su di loro e l'avventuraricomincia!». Come il precedente, unDVD che, oltre ad offrire immagini incorretto formato panoramico eaudio strepitoso, propone unricchissimo assortimento di conte-nuti extra, tra i quali dietro lequinte, scene eliminate, storyboard,bozzetti, disegni, trailer ecc.Insomma, se la storia non è ungranché resta un grande spettacoloda vedere ed ascoltare.

A sinistra la coppia "jurassica" inDVD. Il prezzo cadauno varia a se-conda del punto vendita: in alcunisupermercati si trovano a L. 36.900fino ad arrivare a L. 59.000 e oltrein videoteche e negozi audio-video!

Il Gladiator e

Novità

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Se "La donna che visse duevolte" ("Vertigo", vederePunto di Vista luglio-agosto2000) è stato uno dei primi

titoli lanciati sul mercato dallaUniversal, è di queste settimane lanotizia (ripresa dal mensile Ciak digennaio) che entro due mesi negli StatiUniti verranno diffusi in un colpo solodieci imperdibili titoli di AlfredHitchcock, tra i quali "La finestra sulcortile" ed altri straordinari capolavori.Come extra, inoltre, sono previsti gliepisodi della serie "Alfred Hitchcockpresenta"! Sul versante autori contem-poranei, segnaliamo su questo numerole ottime proposte dei dinosauri diSteven Spielberg, "Jurassic Park" e "IlMondo Perduto - Jurassic Park" chevanno ad aggiungersi al primo famosis-simo "Lo squalo", sempre dello stessoregista, già editato dalla casa. Da nonperdere, per gli amanti degli effettispeciali, specialmente sonori, "IlGladiatore" di Ridley Scott con RussellCrowe, il successo del 2000 presentatoin un'edizione per collezionisti.

Sul set del BRIVIDOBRIVIDOBRIVIDOBRIVIDOBRIVIDO

19Gennaio [email protected]

Allo Studio Universal,patria dei film della seriedi Sherlock Holmes e ditutti i personaggi horrormoderni, non potevamancare la famosa"Signora in Giallo"

GLI STUDIOS Tutti nacquero tra queste mura

E venne Frankenstein,Dracula, la Mummia...

J

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Immagini e testi di Damiano Negri

A CASA DI JESSICA FLETCHER Quattro passi per il set de "La signora in giallo" a Universal City Studios

E a due passi dal Bates Motelabita una vecchia conoscenza!

Sul set del BRIVIDOBRIVIDOBRIVIDOBRIVIDOBRIVIDO

FOTO ANGELALANSBURY:"L'ESPRESSOMOVIE TALK".

FOTO CASA DI JESSICA FLETCHER:"MURDER, SHE WROTE", A&G BOOKS.

essica Fletcher ama citarenel corso degli episodi de"La signora in giallo" i titolidi alcuni suoi bestseller, tra

D

in questi studios che nel corso del XX secolovennero alla luce tutte le icone horror e mysterydello schermo: nel 1931 la Universal produsse tra

uecentosessantaquattro episodiper diventare uno tra i piùfamosi personaggi polizieschiche la televisione ricordi: è

Jessica Beatrice Fletcher, interpretatadalla prima all'ultima avventura dall'otti-ma Angela Lansbury e conosciuta come"La signora in giallo" ("Murder, SheWrote" è il nome della serie in originale).A partire dal 30 settembre 1984 siaprono per lascrittrice di gialli,dilettante ma nontroppo, dodicianni di successiin patria e all'e-stero, confermatidagli alti indici diascolto e dallefrequenti repli-che. Soffia aria diarcheologia te-levisiva sul set di"Murder, SheWrote", ormai inutilizzato e pezzoforte per i turisti che si imbarcano nel"Backlot Tram Tour" a UniversalCity Studios. La visita alla "baia" diCabot Cove, la famosa cittadina di3560 abitanti immaginata nel Maine(che altro non è che un miserospecchio d'acqua dal quale emerge ilgommoso e ridicolo "Squalo" di

Spielberg, che fa più ridere cheimpressione), si articola nel percorsoguidato tra i fondali scenograficiesterni - il backlot - e le visiteall'interno dei capannoni di ripresa,con ricca esibizione di effetti speciali(terremoti, inondazioni, incendi ecc.).A Cabot Cove abita Jessica Fletcher,un personaggio che ricorda Miss

Marple inventato da Peter S. Fischer,Richard Levinson e William Link, chegià avevano alle spalle la creazione diun'altra serie di successo, il TenenteColombo. Jessica, vera "calamita"per i casi criminali, risolve unomicidio e un assassinio dietro l'altro,aiutata anche dallo sceriffo di CabotCove (Tom Bosley e poi Ron

Masak), il dottor Hazlett (WilliamWindom), anche se non disdegna ditanto in tanto a trasferire le sue gestaa New York o in giro per il mondo:dei 264 episodi, tre sono ambientatiin Italia ("Morte a Milano", incentra-to su un fantomatico festival delcinema, "Delitto in do di petto"ambientato a Genova e "Giallo aCinecittà" ambientato naturalmente aRoma). L'ultimo episodio dellasignora in giallo, che è anche il primofilm ed è disgiunto dalla serie, risale al1997 ed è intitolato "Vagone letto conomicidio": tuttavia in Italia la replicadella serie prosegue tutti i giorniregolarmente da almeno 15 anni.

Il "Tenente Colombo" e "La signora in giallo"sono nati dalla fantasia degli stessi autori

MOTT A VISCONTI

La Fletcher èin BibliotecaComunale

cui il plurimenzionato "Il cadavereballò a mezzanotte", ma anche"La cripta della morte", "Imessaggeri di mezzanotte" edaltri ancora. Per una stranacoincidenza la Lansbury decise diinterpretare il ruolo della famosainvestigatrice dopo aver recitatonella parte di Miss Marple in"Assassinio allo Specchio", in uncerto senso anticipando le sueavventure su carta proposte inlibreria dopo il successo dellaserie TV. Se la creatura di AgathaChristie divenne celebre grazie ailibri, anche "La signora in giallo"è disponibile sugli scaffali dellelibrerie ed anche alla BibliotecaComunale di Motta Visconti;questi i gialli pubblicati da DonaldBain e "Jessica Fletcher": "Lasignora in giallo - Brandy ePallottole", "La signora in giallo -Martini e Follia", "La signora ingiallo - Omicidi e Fantasmi", "Lasignora in giallo - Manhattan eOmicidi", "La signora in giallo -Rum e Delitti" editi da Sperling &Kupfer.

A sinistra lacasa di JessicaFletcher, sem-pre a UniversalCity, e unascena alla"baia" tratta daititoli di testadella fortunataserie.

Angela Lansbury,doppiata nella serie

dalla bravissimaAlina Moradei.

Èqueste mura il mitico "Dracula" con Bela Lugosi; seguiro-no poi nel 1932 "Frankenstein", il primo onirico "Lamummia" e il capolavoro "The Old Dark House" tutti conBoris Karloff, oltre a "Il dottor Miracolo" con Lugosi; nel1933 fu la volta de "L'uomo invisibile", il debutto sulloschermo per Claude Rains; nel 1934 "The Black Cat" conKarloff e Lugosi; nel 1935 "Dracula's Daughter" conLugosi e il celeberrimo "La moglie di Frankenstein" conElsa Lanchester e Karloff; nel 1939 l'inizio della serie diSherlock Holmes alla Fox (passera presto alla Universal) e"Il figlio di Frankenstein" con Karloff; nel 1940 arriva"L'uomo lupo" e si inaugura il genere "tutti dentro": titolicome "La casa di Dracula" con Dracula, Frankenstein, laMummia e l'uomo lupo contemporaneamente!

Gli studiosdella Universal, doveavvengono tutte leriprese in interni.

La "baia" di Cabot Cove: le sequenze girate quivenivano poi montate in alternanza a sequenzeriprese in esterni presso le vere coste del Maine.

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