Sostegno formazione mod 2

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Tutors coordinatori Prof. Giovanni Savia - Prof. Massimo Sottile PROGETTARE L’INCLUSIONE CONTESTI, DOCUMENTI, AZIONI, RESPONSABILITA’… 1 MODULO 2 Complesso edilizio «Le Verginelle» Aula 3 (19/12/2015 – 8,30-13,30) Percorso di specializzazione sostegno - a.a. 2014/2015

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Tutors coordinatoriProf. Giovanni Savia - Prof. Massimo Sottile

PROGETTARE L’INCLUSIONECONTESTI, DOCUMENTI, AZIONI, RESPONSABILITA’…

1

MODULO 2

Complesso edilizio «Le Verginelle» Aula 3(19/12/2015 – 8,30-13,30)

Percorso di specializzazione sostegno - a.a. 2014/2015

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Modulo 2Presentazione

Focus Miur - alunni disabili

Riflessione collettiva

Le parole contano

Contesti

Documenti

Azioni

Responsabilità

Lavori di gruppo

Condivisione

Conclusioni

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MIUR Focus integrazione alunni con disabilità

Andamento dell’inclusione scolastica negli ultimi anni

Tipologie di disabilità

Alunni con DSA

Rapporto alunni con disabilità e posti per il sostegno

Confronto europeo

Fonte: MIUR - Ufficio di Statistica"; "Fonte: elaborazione su dati MIUR - Ufficio di Statistica« – novembre 2015

Giovanni Savia - 3

Da 1,9 a 2,7 % (234.788)

Intellettiva(65,3%)

2,1 %(186.803) – Dislessia

1,85 per posto di sostegno

Inclusivo – Distinzione - Misto

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PROGETTARE

Progettare(gettare avanti)

fare il progetto di qualche cosa, cioè idearla e studiare le possibilità e i modi di eseguirla

Progètto

idea, proposito più o meno definito, riguardo a qualcosa che si ha intenzione di fare o d’intraprendere

Progettazióne

la preparazione, e anche la fase di elaborazione e realizzazione, di un progetto…

(www.treccani.it)

PROGETTAZIONE EDUCATIVA

Pensare intenzionalmente di trasformare e migliorare persone e contesti di vita

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PROGETTARE

PAROLE CHIAVE PER MIGLIORARE LA QUALITA’ DEL PROPRIO LAVORO

Contesto

Bisogni

Pensare

Progettare

Realizzare

Documentare

Valutare

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Perché progettare ?1. per limitare l’impulsività, la casualità

2. per evitare interventi frammentati

3. per costruire un metodo di lavoro intenzionale e strategicamente orientato

4. per coordinare le azioni

5. per analizzare, realizzare, documentare e verificare in maniera sistemica

_________________________

Ogni progetto di intervento educativo deve garantire flessibilità

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Inclusione

(Accessibilità Partecipazione attiva Risultato)

L’inclusione è un processo dinamico che coinvolge tutta la comunità scolastica in un approccio educativo che poggia su principi etici forti, sul rispetto della dignità

umana, delle pari opportunità, dell’equità, del diritto allo studio e su una serie di valori fondamentali del vivere

civile… valido per tutti gli alunni e non solo per coloro che sono «qualificati» come alunni con disabilità o altri

Bisogni Educativi Speciali.

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Con la Legge n. 18 del 3 marzo 2009, il Parlamento italiano ha ratificato laConvenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità(2006).

L'art 24, dedicato all'educazione riconosce “il diritto all’istruzione delle personecon disabilità (...) senza discriminazioni e su base di pari opportunità”garantendo “un sistema di istruzione inclusivo a tutti i livelli ed unapprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita, finalizzati:

(a) al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostimaed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e delladiversità umana;

(b) allo sviluppo, da parte delle persone con disabilità, della propria personalità,dei talenti e della creatività, come pure delle proprie abilità fisiche e mentali, sinoalle loro massime potenzialità;

(c) a porre le persone con disabilità in condizione di partecipare effettivamentea una società libera”.

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CONTESTI

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DOCENTE DI SOSTEGNO

Docenti

Dirigente/scuola

Famiglia

Operatori sanitari

Alunni/classe

Operatori sociali

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DOCUMENTISCUOLA E TERITORIO

POF(Piano dell’Offerta Formativa)(Rif. DPR 275/1999 Legge 107/2015)

PAI(Piano Annuale dell’Inclusività)

PdZ(Piano di Zona)(Legge 328/2000)

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Il piano e' il documento fondamentale costitutivo dell'identitàculturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicitala progettazione curricolare, extracurricolare, educativa eorganizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito dellaloro autonomia (art. 1, comma 14, L. 107/15)

è uno strumento che contribuisce ad accrescere la consapevolezza

dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei

processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi,

per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la

scuola “per tutti e per ciascuno”…(nota Miur 1551/2013)

«Piano regolatore del funzionamento dei servizi alle persone»(Comune-ASP-Scuola-Terzo settore)

RAV e PdM(DPR 80/2013)

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RIFLESSIONI…

RIFLESSIONI…

RIFLESSIONI…Giovanni Savia - 11

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Alunni con Bisogni Educativi Speciali(BES) presenti nelle classi ordinarie della scuola italiana

1

Tipologia di alunni Legge/direttive di riferimento Provvedimenti didattici Insegnante di sostegno

Disabilità certificata

Fisica

Psichica

Sensoriale

(2,7%... in aumento)

Legge n. 53/2003

Legge 104/1992

D.P.R. del 24 febbraio 1994

(atto di indirizzo)

Intesa stato-Regione del 2008

Nota MIUR del 4 agosto 2009(linee guida)

Diagnosi Funzionale(DF)

Profilo Dinamico Funzionale(PDF)

Piano Educativo Individualizzato(PEI)

Su base ICF

(obbligatorio)

Assegnato alla classe per un numero di

ore settimanali in base alla gravità o

numero di alunni certificati

&

Tutti i docenti

2

Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)

(2,1%... in aumento)

(Diagnosi)

Legge n. 53/2003

Legge 170/2010

D.M. n. 5669/2011 (linee guida) Piano Didattico Personalizzato (PDP)

(obbligatorio)

Non viene assegnato

il docente di sostegno

Tutti i docenti

3

Svantaggio socioculturale

Svantaggio socioeconomico

Svantaggio linguistico

Altri disturbi

(5-20%)

(Individuazione CdC)

Legge n. 53/2003

- Direttiva MIUR del 27/12/2012

- C.M. n. 8 del 6 marzo 2013

(indicazioni operative)

- Nota Miur n. 1551 del 27 giugno 2013

(chiarimenti)

- Nota MIUR n. 2563 del 22 novembre 2013

(chiarimenti)

Piano Didattico Personalizzato (PDP)

Non viene assegnato

il docente di sostegno

Tutti i docenti

4 ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder)

D.D.A.I. (Deficit da Disturbo dell’Attenzione e dell’Iperattività)

(1%)

Legge n. 53/2003

Direttiva MIUR del 27/12/2012 Piano Didattico Personalizzato (PDP)

Non viene assegnato

il docente di sostegno

Tutti i docenti

5

Funzionamento cognitivo limite

Disturbo evolutivo specifico misto

(2,5 %)

Legge n. 53/2003

Direttiva MIUR del 27/12/2012 Piano Didattico Personalizzato (PDP)

Non viene assegnato

il docente di sostegno

Tutti i docenti

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DOCUMENTIALUNNI/CLASSE - PROGETTAZIONE CURRICOLARE

DF(Diagnosi Funzionale)

PDF(Profilo Dinamico Funzionale)

PEI(Piano Educativo Individualizzato)

PSP(Piani di Studi Personalizzati)

PDP(Piano Didattico Personalizzato)

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Riferimenti legislativi:Legge 104/92

DPR 24/2/1994DPR 185/2006

Intesa Stato/Regione del 2008

Legge 53/2003D. Lgs 59/2004

Legge 170/2010Direttiva MIUR del 2012

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DOCUMENTI(art. 2) Diagnosi Funzionale DF

La Diagnosi Funzionale, predisposta ai sensi della legge 104/92, è l'atto di valutazione dinamicadi ingresso e presa in carica, per la piena integrazione scolastica e sociale. La Diagnosi Funzionaleè redatta secondo i criteri del modello bio-psico-sociale alla base dell'ICF dell'OrganizzazioneMondiale della Sanità, e si articola nelle seguenti parti:approfondimento anamnestico e clinico;descrizione del quadro di funzionalità nei vari contesti;definizione degli obiettivi in relazione ai possibili interventi clinici sociali ed educativi e delle idoneestrategie integrate di intervento;individuazione delle tipologie di competenze professionali e delle risorse strutturali necessarie perl'integrazione scolastica e sociale.

In questa nuova versione, la Diagnosi Funzionale include anche il Profilo Dinamico Funzionale e corrisponde, in coerenza coi i principi dell'ICF, al Profilo

di funzionamento della persona.(2008 – conferenza unificata ) Intesa tra il Governo, le Regioni,

in merito alle modalità e ai criteri per l'accoglienza scolastica e la presa in carico dell'alunno con disabilità.

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DOCUMENTI(art. 3) II Piano Educativo Individualizzato (PEI), di cui all'art. 12, comma 5 legge n. 104/92, è redattodall'intero consiglio di classe congiuntamente con gli operatori dell'Unità Multidisciplinare, gli operatori deiservizi sociali e in collaborazione con i genitori.

Tale documento contiene tutte le attività educative e didattiche programmate, con relative verifiche evalutazioni. Inoltre include gli interventi di carattere riabilitativo e sociale, in modo da integrare econdividere tra loro i diversi interventi. II Piano segnala la tipologia e la funzionalità delle esigenzecomplessive di risorse professionali, tecnologiche, di supporto all'autonomia scolastica, di riorganizzazionefunzionale degli ambienti.

II PEI è un impegno alla collaborazione fra tutti gli operatori coinvolti per il raggiungimento degli obiettiviindicati e condivisi.

Nel corso dell'anno scolastico i soggetti responsabili del PEI attuano una verifica di medio termine sulleattività realizzate e formulano gli eventuali adeguamenti.

II PEI è rivisto ed aggiornato all'inizio di ogni anno scolastico, effettuando una verifica dei progressi realizzati.

(2008 – conferenza unificata ) Intesa tra il Governo, le Regioni, in merito alle modalità e ai criteri per l'accoglienza scolastica e la presa in carico dell'alunno con disabilità.

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DOCUMENTIArticolo 4

(Coordinamento e integrazione delle risorse professionali e materiali)

Le istituzioni scolastiche garantiscono l'adozione di ogni possibile flessibilità didatticaed organizzativa nell'ambiente scolastico per lo sviluppo di tutti i potenziali individualidegli alunni con disabilità, favorendo l'integrazione delle prestazioni delle figureprofessionali disponibili all'interno delle istituzioni scolastiche stesse o su reti discuole: insegnanti, collaboratori scolastici, operatori sociali messi a disposizione dagliEnti Locali, altre figure professionali e di volontariato, secondo il modello di sistemaintegrato di interventi e servizi, già previsto all'art. 3 della legge n. 328/2000, anchecon riferimento all'istruzione domiciliare.

Gli operatori coinvolti partecipano in modo corresponsabile a tutte le fasidell'integrazione scolastica e sociale.

Inoltre, la scuola di frequenza dell'alunno e gli Enti Locali, per quanto di lorocompetenza, assicurano le risorse tecnologiche, gli strumenti e i servizi necessari perrealizzare ambienti favorevoli e senza barriere.

(2008 – conferenza unificata ) Intesa tra il Governo, le Regioni, in merito alle modalità e ai criteri per l'accoglienza scolastica e la presa in carico dell'alunno con disabilità.

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DOCUMENTI Sistema ICF(OMS, 2001) – versione CY(OMS, 2007)

INTERNATIONAL CLASSIFICATION OF FUNCTIONING Classificazione internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute

MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE(Approccio globale al funzionamento della persona)

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DOCUMENTISistema ICF – CY

(Ordinatore concettuale Funzionamento Ambiente

Alunno/a

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Strutture e funzioni corporee PartecipazioneAttività(capacità/performance)

Fattori ambientali(Facilitatore/barriera)

Fattori personali

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DOCUMENTISistema ICF – CY

Aree di lavoro

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Partecipazione

Attività

Fattori ambientali:Prodotti e tecnologiaAmbiente naturale

Relazioni e sostegno socialeAtteggiamenti

Servizi e sistemi

Fattori personali1.APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE DELLE CONOSCENZE2.COMPITI E RICHIESTE GENERALI3.COMUNICAZIONE4.MOBILITÀ5.CURA DELLA PROPRIA PERSONA6.VITA DOMESTICA7.INTERAZIONI E RELAZIONI INTERPERSONALI8.AREE DI VITA PRINCIPALI9.VITA SOCIALE, CIVILE E DI COMUNITÀ

Strutture e funzioni corporee

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DOCUMENTIICD-10(Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e dei Problemi Sanitari Correlati)

ALCUNI ESEMPI

Disturbi dello sviluppo psicologico (F80-F89)

F80 Disturbi evolutivi specifici dell’eloquio e del linguaggioF81 Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolasticheF82 Disturbo evolutivo specifico della funzione motoriaF83 Disturbo evolutivo specifico mistoF84 Disturbi evolutivi globaliF88 Disturbo dello sviluppo psicologico di altro tipoF89 Disturbo dello sviluppo psicologico non specificato

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Ritardo mentale (F70-F79)

F70 Ritardo mentale lieve

F71 Ritardo mentale di media gravità

F72 Ritardo mentale grave

F73 Ritardo mentale profondo

F78 Ritardo mentale di altro tipo

F79 Ritardo mentale non specificato

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AZIONIIL DOCENTE DI SOSTEGNO

CO-PROGETTACOMPARTECIPA

CO-GESTISCE CO-VALUTA

COLLABORACOSTRUISCE E PROMUOVE CULTURA INCLUSIVA

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RESPONSABILITA’

DIRIGENTE-DOCENTI-ATA

TUTTI I COMPONENTI DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA SONO RESPONSABILI DEL PROCESSO

DI INCLUSIONE DI OGNI ALUNNO/AGiovanni Savia - 22

Page 23: Sostegno formazione mod 2

CondivisioneCHI

COSA

COME (?)

QUANDO

PERCHE’

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