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SOPRINTENDENZA SPECIALE PER IL COLOSSEO,IL MUSEO NAZIONALE ROMANO E L’AREA ARCHEOLOGICA DI ROMA

Medagliere

LA COLLEZIONE DI VITTORIO EMANUELE III

collana on linea cura di

Silvana BalBi de Caro

GaBriella anGeli Bufalini

Numero 38 – Febbraio 2016

ROMA, MUSEO NAZIONALE ROMANO

LA COLLEZIONE DI VITTORIO EMANUELE III

La zecca di BoLogna

Parte VII

Da Paolo V (1605-1621) a Clemente X (1670-1676)

diStefano Di Virgilio

Sommario

la zeCCa di BoloGna. Parte VII. Da Paolo V (1605-1621) a Clemente X (1670-1676)

Paolo V (1605-1621) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p . 5Gregorio XV (1621-1623), Urbano VIII (1623-1644), Innocenzo X (1644-1655) . . » 7Alessandro VII (1655-1667), Sede Vacante (1667), Clemente IX (1667-1669) . . . . » 8Clemente X (1670-1676) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 9Errate letture nel CNI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10Note . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 10

CataloGo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 13

Abbreviazioni bibliografiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 241Indici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 242

BOLLETTINO DI NUMISMATICA ON-LINE

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MATERIALI

M i n i s t e r o d e i b e n i e d e l l e a t t i v i t à c u l t u r a l i e d e l t u r i s m o

MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI E DEL TURISMO

BOLLETTINO DI NUMISMATICAc/o Museo Nazionale Romano - Medagliere

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Direttore Silvana BalBi de Carosilvana .balbi@virgilio .it

Capo redattore e coordinatore di redazione GaBriella anGeli Bufalini

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Redazione Simone BoCCardi, faBiana lanna

Responsabile settore grafico Stefano ferrante

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Comitato tecnico-scientifico Ermanno A . Arslan, Renata Cantilena, Emanuela Ercolani Cocchi,Salvatore Garraffo, Giovanni Gorini, Andrea Saccocci, Aldo Siciliano

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Roma, Museo Nazionale Romano Collezione di Vittorio Emanuele III

BdN online, Materiali 38 (2016) Stefano Di Virgilio

La zecca di BoLogna

Parte VII

Da Paolo V (1605-1621) a Clemente X (1670-1676)

di Stefano Di Virgilio

Paolo V (1605-1621)I primi anni del secolo XVII cominciarono per la zecca di Bologna con una grande battitura

di quattrini: con chirografo papale del 29 marzo 1609 venne infatti concessa alla zecca la facol-tà di emettere queste monete per un quantitativo di 6000 scudi, che proseguì anche per gli anni successivi1 . L’appalto di zecca (Offitium magisterij primarij officine monetalis2) venne confermato alla famiglia Angeli, già in carica dal 1590, concedendolo a Carlo Angeli per un anno, nella seduta consigliare del 10 novembre 16123 . L’appalto venne in seguito confermato anche per tutto il 1614 e, constatati il grande zelo e l’affidabilità dello zecchiere Angeli, ulteriormente prolungato fino al 1618 . L’autonomia della zecca di Bologna venne perpetrata con questo nuovo appalto anche sotto il pontificato di Paolo V; vennero infatti rese esecutive le disposizioni di Clemente VIII il quale, pur concedendo la difformità peculiare di alcune tipologie monetarie bolognesi, pretese che non presentassero alcuna insegna papale, proprio per non confonderle con quelle romane . Secondo le disposizioni dell’appalto concesso all’Angeli, si sarebbero dovuti battere scudi et doble4 in oro, mezzi bolognini in rame, piastre (da 1 lira), bianchi, carlini e mezzi carlini . Come incisore operava Orazio Provagli, appartenente a un’importante famiglia di orefici, distintasi in città per lavori di no-tevole livello artistico, poi confermato a vita nel 1594: in quell’anno era infatti succeduto al defunto suocero Alessandro Menganti .

Le nuove monete dovevano testimoniare l’autonomia della zecca, e quindi della città di Bo-logna, e le disposizioni per il Provagli, dettate dalla Congregazione degli Assunti di Zecca (del 29 marzo 1613), erano chiare e dettagliate:

La Congregatione de’ SS.i Assunti sopra la Zecca ordina a ms. Oratio Provagli cuniatore, che pigli li disegni et mostre del cunio del san Petronio per farne uno dei migliori et de’ più belli che si possa conformi alli ricordi et avvertimenti datili per cuniare le Piastre d’argento da una banda et intorno vi siano le lettere S . Petronius Protect, et che per il rovescio vi si ponga una Felsina armata di corazzine e celata o elmetto con le lettere Bononia docet .

Per il Bianco si ponga da un lato il S. Petronio col raggio e con la Bologna e con le lettere S . Petronius Bonon, et per il rovescio un Leone rampante con lettere Bononia Mater studiorum .

Per il Carlino si faccia la S.a Madonna di S. Lucca da una parte con lettere…[sic]; et una targa con l’arma della città dell’altra parte et lettere Bononia docet .

Per il mezo Carlino si ponga un mezo S. Petronio, da una banda con lettere S . Petronius, et per rovescio lettere nel mezo d’una ghirlanda, con uno scudetto, la Croce dell’Arme della Città (et) Bononia docet5 .

Con data 1614 venne emessa la piastra (lira) anonima con san Petronio e la Felsina, coniata pure nel 1615; sempre nel 1615 venne emesso anche il bianco anonimo col busto mitrato di san Petronio e leone rampante, differente rispetto alle indicazioni degli Assunti . Inoltre, senza l’indicazione di data, vennero battuti anche i carlini e i mezzi carlini . Il bianco col san Petronio col raggio e con la Bologna potrebbe essere quello riportato da Malaguzzi Valeri6 con data 1615, il quale a sua volta cita sia Cinagli

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che Schiassi; anche Guido Antonio Zanetti nel suo manoscritto riproduce questa moneta (fig. 1) della quale oggi, purtroppo, non è conosciuto alcun esemplare, ma a differenza di quanto riportano suc-cessivamente Schiassi, Cinagli e Malaguzzi Valeri, dal disegno si vede chiaramente che la data è 16147 .

Figura 1 - Paolo V, bianco, 1614 (da zanetti, Indice)

Il Legato dell’epoca, cardinale Luigi Capponi, pensando di fare cosa gradita, nell’agosto del 1615 fece inviare alcuni esemplari di queste monete a Roma, affinché fossero mostrate al papa: Paolo V, quando vide che su questi esemplari del nuovo circolante bolognese non appariva alcun segno dell’autorità papale, con straordinaria alteratione et con parole di molta indignatione reagì violentemente di fronte all’ambasciatore a Roma Silvio Albergati . L’ambasciatore si scusò con grande deferenza, cercando di spiegare al Papa che la decisione presa a Bologna derivava proprio dalle direttive del Pontefice precedente, che imponevano che le monete bolognesi non dovessero con-fondersi con quelle romane . Le scuse però non valsero a nulla e Paolo V ordinò che si sospendes-sero immediatamente le coniazioni . Nei giorni successivi a questa sfuriata, nonostante le suppliche, l’ambasciatore Albergati non venne nemmeno ricevuto in udienza ma, grazie all’intercessione del cardinale Giacomo Serra (che di lì a poco sarebbe stato nominato Legato a Ferrara), alla fine Paolo V trovò un accomodamento . Il 22 agosto 1615 convocò l’ambasciatore Albergati al quale ordinò di riferire alle autorità preposte alla zecca di Bologna che … delli bianchi, Carlini e mezi Carlini, se ne ribattano solamente mille scudi con l’Arma di S. S.à da una parte, ma che le Piastre si ribattano tutte con la detta Arma, aggiongendovi littere che dicano venti bolognini, per sfuggire la confusione de’ Testoni et che del restante dell’Argento che si trova in Zecca si battano tanti Testoni e giulij8 .

In pratica si riproponeva la problematica della lira coniata a Bologna sotto Clemente VIII, molto simile al testone romano ma di lega più bassa, che poteva in effetti indurre a confusione . Per evitare il ripetersi di questa situazione, Paolo V impose sì lo stemma papale e del Legato, ma anche la chiara dicitura che si trattava di moneta bolognese, col valore quindi espresso in bolognini, par-ticolare che rimase per molte emissioni d’argento bolognesi, anche negli anni seguenti . Col resto dell’argento che eccedeva questa battitura straordinaria di 1000 scudi si sarebbero dovuti coniare testoni e giulii i quali, era sottinteso, dovevano essere equivalenti ai testoni e giulii romani .

Pur con direttive all’apparenza opposte a quelle di Clemente VIII, che non voleva nessun rife-rimento papale sulle monete bolognesi, anche Paolo V cercava con una certa risolutezza di unifor-mare le emissioni bolognesi a quelle romane, smantellando le ultime “resistenze” . Venne imposta la lega d’argento romana, ma i nominali tradizionali bolognesi riuscirono ancora una volta a soprav-vivere, dando vita nuovamente a due monetazioni “parallele” . A seguito di questa risoluzione, a partire dalla seconda metà del 1615, vennero coniate le nuove lire da 20 bolognini, carlini, mezzi carlini, testoni e giulii “alla romana” e i bianchi, ma tutti questi nominali recavano il ritratto o lo stemma del Pontefice . Solo i mezzi bolognini e i quattrini in rame sfuggirono a questa riforma, pro-babilmente perché non c’era pericolo che uscissero dall’ambito locale . Monete d’oro invece sotto questo Pontefice non ne vennero emesse e nemmeno sotto i successivi Gregorio XV e Urbano VIII, sebbene fosse stata prevista la battitura di scudi e doppie .

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Gregorio XV (1621-1623), Urbano VIII (1623-1644), Innocenzo X (1644-1655)Sotto questi tre Pontefici, il cui governo si estese per oltre trent’anni, l’attività della zecca di Bo-

logna si fece relativamente più sporadica rispetto alla varietà di tipologie emesse sotto Paolo V . Di Gregorio XV (1621-1623), il bolognese Alessandro Ludovisi, Malaguzzi Valeri ricorda solamente la breve staffetta tra gli zecchieri Carlo Angeli, riconfermato fino al giugno del 1620, al quale successe per breve tempo tale G . B . Bassano, che a sua volta cedette il posto all’Angeli . Per questo Pontefice sono noti, della zecca di Bologna, solo un mezzo bolognino e un quattrino, entrambi battuti nel 1621 .

In data 11 maggio 1623 venne eletto come titolare della zecca di Bologna, per un triennio, il modenese Ludovico Selvatici, che aveva già diretto la zecca di Modena ma che, dal 1613, si era rifugiato a Bologna per un gravissimo contenzioso con la zecca degli Estensi . Assieme ai fratelli Antonio e Alfonso, Ludovico Selvatici conduceva la zecca di Modena dal 1608; nel corso degli anni i Selvatici si arricchirono enormemente, acquisendo un numero considerevole di terreni e immobili vari nel Ducato estense . Nell’estate del 1612 venne pubblicata una tariffa, secondo la quale nel confinante Stato della Chiesa era stato rilevato che le lire e i ducatoni modenesi, battuti proprio sotto la loro locazione, erano calanti nel peso e nel titolo . Fu una tegola imprevista e gravissima per gli zecchieri Selvatici: i fratelli si impegnarono a ritirare tutte le monete incriminate, per cam-biarle e ribatterle al titolo e peso giusto, affidando il compito anche a diverse persone di fiducia, ma l’impegno si rivelò molto più gravoso del previsto . Da qui la decisione finale di scappare a Bologna con oro, argenti e gioie . Nel 1618 a Modena cominciò il processo nei loro confronti che si concluse con la confisca e la vendita di tutti i loro beni e la condanna al risarcimento con gli interessi dei danneggiati9 . Nonostante le tristi vicende, Ludovico Selvatici godeva comunque di un’ottima reputazione, sia come gestore di una zecca, sia come incisore di notevole bravura . Pare che, anche dalla sua latitanza bolognese, venisse ancora interpellato come consulente su questio-ni monetarie dallo stesso Duca di Modena10; per questi motivi gli venne assegnata la conduzione della zecca di Bologna, mossa che, considerato il suo recente passato, poteva sembrare incauta . Il Selvatici a Bologna si comportò invece molto bene e la direzione della zecca gli venne rinnovata fino al 1634 .

Secondo il nuovo appalto di zecca, datato 28 novembre 1624, al Selvatici venne ordinato di co-niare nuovi tipi di monete: il Ducatone nuovo di Bologna da 10 bianchi e mezo, il mezzo Ducatone, il Gabellone da 3 bianchi (da lire 1 e soldi 10), la Piastra (da 1 lira), il Bianco (10 soldi), il Mezzo bian-co overo Carlino (5 soldi), il quarto di bianco overo mezo carlino (2 soldi e mezzo)11 . Di tutte queste monete, a nome di Urbano VIII vennero coniati solamente il gabellone e il bianco che nell’aspetto erano in tutto simili rispettivamente ai testoni e ai giulii romani . Del ducatone o scudo da 105 bolo-gnini, e del suo mezzo, invece non se ne fece nulla12 . Nel frattempo il bolognino si era svalutato fino a raggiungere la perfetta parità col bolognino romano e, con le nuove direttive imposte alla zecca, si raggiunse finalmente l'uniformità tra la moneta romana e quella bolognese: di autonomo a queste monete bolognesi restò in pratica solo il nome . D’altra parte, l’autonomia delle città emiliane, in par-ticolare Bologna e Ferrara, nei confronti del Papato aveva subito un grosso ridimensionamento, che era di fatto cominciato con la devoluzione del Ducato di Ferrara del 1598; addirittura negli ambienti romani non si faceva mistero che l’obiettivo era proprio quello di arrivare prima o poi alla chiusura della zecca di Bologna, traguardo che però sembrava ancora piuttosto lontano .

Nel 1635 l’appalto di zecca, al quale concorsero sia Ludovico Selvatici che Orazio Provagli, ven-ne vinto dal bolognese che riuscì a mantenere quest’incarico per i tre anni successivi e ad estenderlo fino al 1653, quando gli succedette infine il figlio Bartolomeo13, che era anche “pubblico architetto del Senato”, oltre che esperto di macchine idrauliche14 . Così come il Selvatici, anche il Provagli era un va-lente incisore e come assaggiatore si valse invece della collaborazione di un altro orefice: Paolo Riva15 .

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Sotto il pontificato di Innocenzo X (1644-1655), che succedette a Urbano VIII, inizialmente ven-nero battute quantità considerevoli di monete di basso valore (bolognini, mezzi bolognini, quattrini e muraiole) e nel 1654, dopo quasi sessant’anni, finalmente si tornarono a coniare monete d’oro di cui evidentemente si sentiva una pressante necessità . Nel maggio del 1653 Bartolomeo Provagli succedette a suo padre e le quadruple, le doppie e gli scudi d’oro per Innocenzo X vennero emessi sotto la sua locazione, con un ordine che ne prevedeva un quantitativo ammontante a 25 .000 scu-di16 . Con la guida di Bartolomeo Provagli cominciò anche un grande lavoro di rinnovamento delle attrezzature, ormai desuete e insufficienti, della zecca bolognese17 .

Con l’argento, a nome di Innocenzo X, venne coniata solamente la lira, datata 1650 e conosciu-ta per il solo esemplare presente al Museo Civico Archeologico di Bologna, ex collezione Palagi18 . Questa particolarissima moneta meritava un ulteriore approfondimento; non è coerente, ad esem-pio, la presenza delle iniziali B p dello zecchiere Bartolomeo Provagli su una moneta datata 1650, in quanto il Provagli sarà nominato zecchiere solo tre anni più tardi . Anche il suo peso, di g 9,08, non sembra consono a quello delle lire del periodo, ma decisamente eccessivo . Infine sarebbe stato estremamente improbabile, dopo che Paolo V aveva imposto alla zecca di apporre chiaramente le insegne papali, che a Bologna venisse coniata nel 1650 una moneta senza alcun riferimento all’au-torità pontificia . Presa diretta visione dell’esemplare del Museo Civico Archeologico di Bologna, si è potuto appurare trattarsi di un falso collezionistico, completamente artefatto, costituito dall’unione di un rovescio di una lira di Alessandro VII degli anni Sessanta del XVII secolo e dal rovescio di una lira di Paolo V, alla quale è stata cancellata la data . L’aspetto in generale si presenta pasticciato, probabilmente non a caso, a cominciare dalla data di incerta lettura e presumibilmente ritoccata; sul bordo inoltre si intravede ancora abbastanza bene la linea di unione delle due facce delle monete, tagliate e saldate insieme in qualche modo . Allo stato attuale si può concludere con buona certezza che la lira di Innocenzo X per Bologna sia semplicemente inesistente .

Alessandro VII (1655-1667), Sede Vacante (1667), Clemente IX (1667-1669)Fin dall’inizio del pontificato di Alessandro VII la zecca di Bologna emise monete in grande

quantità, sia in oro che in argento . In oro vennero emessi dobloni (quadruple da 4 scudi), doble (doppie da 2 scudi) e scudi; tutte queste coniazioni avevano un’identica impostazione nei tipi, mol-to chiara e di facile lettura, con lo stemma papale al dritto e una croce gigliata al rovescio, con la data e le armette del Legato e della Città . Non mostravano indicazioni di valore, ma come tutte le monete d’oro dell’epoca, erano riconosciute in base al diametro e al peso . Alla guida della zecca venne nuovamente confermato Bartolomeo Provagli fino a tutto il 165919, mentre come incisore venne scelto Cristoforo Quercia, di origine germanica; dal 1666 come incisore viene invece citato il modenese Lorenzo Tinti20 . Con l’argento, sotto Alessandro VII, vennero battute considerevoli quan-tità di monete da una lira, a partire dal 1655 e fino al 1666; venne altresì battuta anche la mezza lira (da 10 soldi) . Questi nominali, pur conservando al dritto lo stemma papale, erano monete tipicamente bolognesi e mostravano al rovescio sia l’indicazione del valore che simboli legati alle emissioni cittadine, ovvero il leone rampante (sulle lire) e la Madonna di san Luca sulle mezze lire . La lira bolognese di Alessandro VII circolò anche nelle legazioni confinanti a quella di Bologna e venne anche massicciamente falsificata nel 166621; fu un episodio non da poco che costrinse il Legato di Ferrara dell’epoca, Girolamo Buonvisi, ad intervenire pubblicando un bando, col quale si intimava ai possessori delle lire bolognesi di portarle in zecca, dove le false sarebbero state tagliate, mentre le buone sarebbero state contromarcate con un giglio . In Collezione Reale si trovano due esemplari con questa contromarca di verifica, uno datato 1656 e uno 1665 .

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Sotto il pontificato di Alessandro VII, a diversi decenni di distanza rispetto agli ultimi coniati da Paolo V, ricomparvero anche i carlini con lo stemma cittadino e l’immagine della Beata Vergine di san Luca; a differenza dei precedenti, i carlini di Alessandro VII, a causa della svalutazione del bolognino, non valevano più 5 bolognini (un quarto di lira) ma 6 bolognini . Erano comunemen-te chiamati madonnine o madonnelle e, in ragione della grande venerazione dei Bolognesi per l’effigie della Madonna di san Luca, erano spesso usati come medaglie devozionali, tanto che gli esemplari forati sono comunissimi nelle collezioni22 .

Con la Sede Vacante del 1667 la zecca bolognese batté un prototipo di lira col padiglione, le armi del Legato e della Città al dritto e, al rovescio, la figura di san Petronio inginocchiato accanto alla veduta della città di Bologna in miniatura; l’immagine del rovescio, che richiama quel san Pe-tronio col raggio e con la Bologna delle disposizioni degli Assunti alla Zecca del 1613, sarà nuova-mente usato anche per le lire della Sede Vacante del 1691 e del 1700 .

Anche sotto il breve pontificato di Clemente IX (1667-1669) fu sperimentato un altro prototipo di lira: in questo caso venne riprodotto al dritto lo stemma papale e al rovescio san Petronio stan-te e frontale, del tutto inusuale per il periodo, affiancato dalle armette del Legato e della Città . Di questo nominale si conosce il solo esemplare del Museo Civico Archeologico di Bologna, tanto che forse lo si potrebbe ritenere una prova .

Clemente X (1670-1676)Sotto il nuovo pontefice Clemente X (Emilio Bonaventura Altieri) riprendono alla zecca bolo-

gnese le emissioni in notevole quantità di monete d’argento, soprattutto di lire e carlini . A queste si aggiungono anche, in quantitativi più modesti, battiture di monete più grosse, scudi e mezzi scudi e, in misura ancora più ridotta, di pezzature in oro . Bartolomeo Provagli venne riconfermato alla guida della zecca anche per il 1671 e proprio in quell’anno, a seguito delle disposizioni di zecca da-tate 24 novembre 167123, venne deliberata la coniazione di due nuovi nominali col valore espresso in bolognini: lo scudo da 4 lire (80 bolognini) e il mezzo scudo da 2 lire (40 bolognini) . Assieme a queste monete, con la stessa data, vennero emessi lire e carlini . L’impostazione dei due nuovi gros-si nominali d’argento richiamava in tutto quella degli scudi d’oro e multipli, con lo stemma papale al dritto e una grossa croce gigliata al rovescio, con la data e le armette del Legato e della Città; in osservanza alle precedenti disposizioni di Paolo V sulla monetazione bolognese, veniva riportato su entrambi i pezzi il valore espresso in bolognini, ovvero 80 e 40 .

Con data 1671 esiste un solo esemplare superstite dello scudo da 80 bolognini con le iniziali B p del Provagli24 che morì improvvisamente nel gennaio del 1672: Gian Carlo Gualcheri, già da tempo collaboratore del Provagli, fu scelto, dal 1673, per sostituirlo come zecchiere25 . Prima del suo decesso, Provagli era riuscito a realizzare un buon miglioramento dei macchinari; fece costruire personalmente due trafile, una a mano e un’altra mossa con la forza del cavallo per tirare le lastre, quattro taglioli per tagliare i tondelli a mano e due nuovi torchi26 . In base al nuovo contratto di zecca il Gualcheri si impegnava ad acquistare dagli eredi Provagli tutti i macchinari di zecca e a migliorarli; lo stesso appalto prevedeva che il nuovo zecchiere rimanesse in carica per nove anni in-vece dei consueti tre27 . Il Gualcheri, secondo i nuovi accordi, si impegnava a coniare monete d’oro, d’argento, quattrini, solo su precisa richiesta, e bagaroni28 . Come maestro incisore venne assunto, sempre nel 1673, il veneziano Pietro Todeschi, al quale seguì nel 1675 il ferrarese Angelo Faccini29 .

Tra le emissioni bolognesi sicuramente degne di nota effettuate durante il pontificato di Cle-mente X vi sono alcuni pezzi in oro, dei quali purtroppo oggi non si conosce alcun esemplare, ma che sicuramente furono coniati30 . A dimostrazione di ciò vi sono non solo alcuni conii superstiti

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ma anche le notizie che ne danno gli studiosi numismatici che devono aver visto dal vero questi pezzi, come Saverio Scilla e Guido Antonio Zanetti . A ulteriore conferma di queste emissioni, oggi perdute, vi sono anche le estrazioni di zecca che testimoniano che tra gli anni 1671 e 1674 siano stati coniati, pur se in quantitativi davvero irrisori, esemplari di quadruple, doppie e scudi d’oro . Sia Scilla che Zanetti inoltre riferiscono di un pezzo da 8 scudi del 1671, ma nessun documento di zecca ne dà conferma e pertanto potrebbe trattarsi di un errore ripetuto da entrambi i numismatici .

Errate letture nel CNIL’attuale riesame di questa partizione della Collezione Reale relativa alla zecca di Bologna è

risultato utile anche a correggere diversi errori di lettura commessi dagli estensori del CNI e per-petrati nella bibliografia specializzata . Il presunto quattrino del 1622 di Gregorio XV31, conosciuto solo per questo esemplare, si è invece rivelato essere del 1620 e battuto quindi durante il pontificato di Paolo V (cat . n . 1291) . Ancora di Gregorio XV un’altra moneta di cui si dubitava l’esistenza è il mezzo bolognino del 1622 (cat . n . 1292), che è invece del 1621, letto male per una banale ribattitura della data . Per Urbano VIII tutta la bibliografia consultata citava un quattrino del 164332, anch’esso conosciuto per il solo esemplare della Collezione Reale; anche questo pezzo (cat . n . 1328) si è ri-velato essere in realtà del 1648 e l’errata lettura frutto di una doppia battitura dell’ultima cifra “8” .

Per Alessandro VII sia il Corpus che Muntoni riportano, senza immagine, un quattrino del 166333 conosciuto per il solo esemplare della Collezione Reale; anche in questo ennesimo caso si tratta di un’errata lettura . Il quattrino in questione (cat . n . 1402) infatti è datato 1667 e non 1663 . Del rarissimo quattrino del 167634, probabilmente emesso sotto il pontificato di Clemente X, ne sono infine stati individuati due: uno è quello citato nel Corpus35 e in seguito da Muntoni, ma senza foto (cat . n . 1456), il secondo (cat . n . 1455) è anch’esso frutto della correzione di un’errata lettura: classificato come 1616 (quindi di Paolo V) è invece proprio del 1676 .

NOTE

1 malaGuzzi valeri 1901, p . 95 .2 Ibidem .3 Ibidem .4 malaGuzzi valeri 1901, pp . 96-97 .5 malaGuzzi valeri 1901, pp . 97-98 .6 malaGuzzi valeri 1901, p . 329 n . 8; SChiaSSi 1839, p . 46 n . 3; CinaGli 1848, p . 198 n . 138 .7 zanetti, Indice . Riguardo ai disegni e agli scritti di Zanetti vedi anche Chimienti 2011, in particolare pp . 187-188 sul manoscritto B 1158 .8 malaGuzzi valeri 1901, pp . 99-100 .9 Corradini 1998, pp . 62-64 .10 CreSpellani 1884, p . 93: Volendo egli (il duca di Modena Francesco I – N.d.A.) dare esecuzione alle proprie idee sul sistema monetario dello Stato con senno e prudenza, fece consultare sul principio del 1630 Lodovico Selvatico assai competente in siffatta materia, ed in allora residente in Bologna presso quella zecca .11 malaGuzzi valeri 1901, p . 101 .12 A Modena nel 1646 venne invece effettivamente coniato uno scudo simile, col valore riportato sulla moneta di 103 soldi (bolognini modenesi) .13 malaGuzzi valeri 1901, p . 102 .14 Chimienti s .d . [ma 2008], p . 75 .15 malaGuzzi valeri 1901, p . 102 .16 malaGuzzi valeri 1901, p . 104 .17 Ibidem .

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NOTE ALLE SCHEDEPer l’esatta raffigurazione grafica dei segni di abbreviazione e interpunzione delle leggende si rimanda alle immagini delle monete presenti in ciascuna scheda .L’acquisizione in digitale delle immagini è stata effettuata da Gianfranco Boscarino, Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l’Area Archeologica di Roma .

18 Chimienti 2009, p . 296 n . 482 .19 malaGuzzi valeri 1901, p . 105 .20 Chimienti 2009, p . 49 .21 Chimienti 2009, p . 308 .22 Chimienti 2009, p . 309 .23 malaGuzzi valeri 1901, p . 105 .24 Presso il Museo Civico Archeologico .25 Chimienti s .d . [ma 2008], p . 85 .26 Chimienti s .d . [ma 2008], p . 83 e anche malaGuzzi valeri 1901, p . 105 .27 Chimienti s .d . [ma 2008], p . 85 .28 Con questo termine venivano identificati i mezzi bolognini .29 malaGuzzi valeri 1901, p . 106; Chimienti 2009, p . 49 .30 Su questo argomento vedi Chimienti 2015, pp . 41-47 .31 Con questa data viene riportato anche in muntoni 1972-1973, II, p . 164 n . 37a, in BelleSia 2007, p . 42 e in Chimienti 2009, p . 90 n . 462 .32 muntoni 1972-1973, II, p . 201 n . 239; BelleSia 2007, p . 44; Chimienti 2009, p . 294 n . 478 .33 Lo stesso quattrino viene riportato anche da BelleSia 2007, p . 44, mentre M . Chimienti lo cita in via dubitativa (Chi-mienti 2009, p . 311 nota 63) .34 muntoni 1972-1973, II, p . 249 n . 61; BelleSia 2007, p . 46; Chimenti 2009, p . 320 n . 565, citato come di dubbia esistenza .35 Nel Corpus questo quattrino viene classificato tra le monete di Innocenzo XI (CNI X, p . 181 n . 4) .



13Le immagini sono di proprietà della Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano

e l’Area Archeologica di Roma e protette dalle leggi italiane ed internazionali sul copyright .

Stato della ChiesaPaolo V (1605 - 1621)

Bologna

1229. Quattrino, 1609Rame g 3,00 mm 22,45 inv . SS-Col 603681

D/ Leone vessillifero andante a s .

R/ Nel campo, su tre righe, BONO / NIA / DOCET; in esergo, 1609

Annotazioni d’epoca: [Ortensio] Vitalini, 1912

BiBlioGrafia: CNI X, p . 140 n . 4BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 288 n . 452






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Annotazioni d’epoca: 1896







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R/ Nel campo, su tre righe, [B]ONO / NIA / DOCE[T]; in esergo, 1609

Annotazioni d’epoca: Berarducci, 1897







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Annotazioni d’epoca: Reale Raccolta Privata, 1901







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Annotazioni d’epoca: [Eugenia] Majorana, 1930

BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 140 n . 6BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 288 n . 453note: Al R/, ribattitura della data: 1610 / [ .]610 .






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1235. Mezzo bolognino, 1612Rame g 8,80 mm 28,80 inv . SS-Col 603685

D/ BONONIA DOCETStemma semiovale inquartato della città con volute, sormontato da due rosette

R/ MEZO BOLOGNINOProtome di leone rampante a s . su cartiglio recante la data MDCXII

Annotazioni d’epoca: Santoni, 1939

BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 141 n . 9BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 287 n . 448






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D/ BONONIA [D]OCETStemma semiovale inquartato della città con volute, sormontato da due rosette

R/ MEZO BOLOGNINOProtome di leone rampante a s . su cartiglio recante la data MDCXII

Annotazioni d’epoca: Raccolta Marignoli, 1900







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Bologna



R/ MEZ[O] BOLOGNINOProtome di leone rampante a s . su cartiglio recante la data MDCXIII


BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 141 n . 11BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 288 n . 449 (dove la moneta è considerata inesistente)






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1239. Carlino, 1614-1615Argento g 1,71 mm 24,01 inv . SS-Col 603901

D/ BONONIA DOCETStemma ovale inquartato della città entro cornice; in alto, due rosette

R/ PRAESIDIVM ET DECVSMezza figura della Madonna di san Luca col Bambino


BiBlioGrafia: CNI X, p . 216 n . 1BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 286 n . 445note: Forata .






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D/ BONONIA DOCETStemma ovale inquartato della città entro cornice; in alto, due rosette

R/ PRAESIDIVM ET DECVSMezza figura della Madonna di san Luca col Bambino








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1241. Mezzo carlino, 1614-1615Argento g 0,93 mm 17,25 inv . SS-Col 603903

D/ S • PETRONIVS (croce)Mezzo busto mitrato e nimbato di san Petronio

R/ Nel campo, su tre righe, BONO / NIA / DOCET, entro ghirlanda; in basso, l’armetta della città


BiBlioGrafia: CNI X, p . 217 n . 5BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 287 n . 447note: Il mezzo carlino anonimo e senza data venne emesso sotto Paolo V per la prima volta nel 1614 . In seguito se ne trova di nuovo traccia in un appalto del 1624 e poi dal 1666 con diverse emissioni che seguirono fino all’ultima del 1686 . E’ molto difficile distinguere quello emesso da Paolo V nel 1614 dagli altri; M . Chimienti ipotizza che il mezzo carlino coniato durante il pontificato di Paolo V sia distinguibile per il segno di zecca a forma di croce (o rosetta) alla fine della leggenda PETRONIVS . Secondo le indicazioni della Congregazione degli Assunti sopra la Zecca, citati da F . Malaguzzi Valeri, viene indicato precisamente come “rovescio” quello che presenta “lettere nel mezo d’una ghirlanda, con uno scudetto, (e) Bononia docet” .






Bologna


D/ S • PETTRONIVS (croce)Mezzo busto mitrato e nimbato di san Petronio



BiBlioGrafia: CNI X, p . 217 n . 5BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 287 n . 447note: Il mezzo carlino anonimo e senza data venne emesso sotto Paolo V per la prima volta nel 1614 . In seguito se ne trova di nuovo traccia in un appalto del 1624 e poi dal 1666 con diverse emissioni che seguirono fino all’ultima del 1686 . E’ molto difficile distinguere quello emesso da Paolo V nel 1614 dagli altri; M . Chimienti ipotizza che il mezzo carlino coniato durante il pontificato di Paolo V sia distinguibile per il segno di zecca a forma di croce (o rosetta) alla fine della leggenda PETRONIVS . Secondo le indicazioni della Congregazione degli Assunti sopra la Zecca, citati da F . Malaguzzi Valeri, viene indicato precisamente come “rovescio” quello che presenta “lettere nel mezo d’una ghirlanda, con uno scudetto, (e) Bononia docet” . Ribattitura della leggenda del D/ .






Bologna


D/ S • PETRONIVS (croce)Mezzo busto mitrato e nimbato di san Petronio


Annotazioni d’epoca: Clerici, 1912

BiBlioGrafia: -BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 287 n . 447note: Esemplare non censito nel CNI (cfr . CNI X, p . 217 n . 5) . Il mezzo carlino anonimo e senza data venne emesso sotto Paolo V per la prima volta nel 1614 . In seguito se ne trova di nuovo traccia in un appalto del 1624 e poi dal 1666 con diverse emissioni che seguirono fino all’ultima del 1686 . E’ molto difficile distinguere quello emesso da Paolo V nel 1614 dagli altri; M . Chimienti ipotizza che il mezzo carlino coniato durante il pontificato di Paolo V sia distinguibile per il segno di zecca a forma di croce (o rosetta) alla fine della leggenda PETRONIVS . Secondo le indicazioni della Congre-gazione degli Assunti sopra la Zecca, citati da F . Malaguzzi Valeri, viene indicato precisamente come “rovescio” quello che presenta “lettere nel mezo d’una ghirlanda, con uno scudetto, (e) Bononia docet” .






Bologna

1244. Testone, 1615Argento g 9,44 mm 30,45 inv . SS-Col 603723

D/ PAVLVS • V • PONT • MAX •Busto di Paolo V a s . con piviale

R/ BONONIA DOCET MDCXVStemma semiovale inquartato della città, tra festoni di fiori, sormontato da giglio, volute e ma-schera


BiBlioGrafia: CNI X, p . 142 n . 15BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 283 n . 434note: Di valore nominale equivalente al testone romano .






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1245. Testone, 1615Argento g 9,19 mm 29,70 inv . SS-Col 603688


R/ BONONIA DOCET MDCXVStemma semiovale inquartato della città, tra festoni di fiori, sormontato da giglio, volute e ma-schera


BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 142 n . 15BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 283 n . 434note: Di valore nominale equivalente al testone romano .






Bologna

1246. Piastra da 1 lira, 1615Argento g 7,21 mm 29,59 inv . SS-Col 603690

D/ BONONIA DOCET •Felsina galeata e armata con vessillo

R/ S • PETRONIVS PROTECT •San Petronio seduto con pastorale nella s . e la città nella d .; in esergo, MDCXV








Bologna


D/ PAVLVS • V • • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Luigi Capponi e, a d ., della città; sotto, BOL • XX

R/ S • PETRONIVS PROTECTSan Petronio seduto con pastorale nella s . e la città nella d .; in esergo, MDCXV








Bologna

1248. Bianco, 1615Argento g 3,79 mm 28,82 inv . SS-Col 603691

D/ SANCTVS PETRONIVSBusto mitrato di san Petronio di tre quarti a s .

R/ BONONIA MATER STVDIORVMLeone vessillifero andante a s . con la zampa s . poggiata sullo stemma della città; in esergo, 1615


BiBlioGrafia: CNI X, p . 143 n . 19BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 285 n . 439note: Secondo le indicazioni della Congregazione degli Assunti sopra la Zecca, citati da F . Malaguzzi Valeri, viene in-dicato precisamente come “rovescio” della moneta quello che presenta il leone rampante, impostazione che richiama quella dei bianchi precedenti battuti a Bologna .






Bologna


D/ [SANC]TVS PETRONIVSBusto mitrato di san Petronio di tre quarti a s .

R/ BONONIA MATER STVDIORVMLeone vessillifero andante a s . con la zampa s . poggiata sullo stemma della città; in esergo, 1615


BiBlioGrafia: CNI X, p . 143 n . 20BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 285 n . 439note: Secondo le indicazioni della Congregazione degli Assunti sopra la Zecca, citati da F . Malaguzzi Valeri, viene in-dicato precisamente come “rovescio” della moneta quello che presenta il leone rampante, impostazione che richiama quella dei bianchi precedenti battuti a Bologna . Ribattitura della data al R/ .






Bologna

1250. Giulio, 1615Argento g 3,04 mm 26,43 inv . SS-Col 603726

D/ [P]AVLVS • V • PONT • MAX •Busto di Paolo V a s . con piviale

R/ BONONIA DOCETStemma ovale inquartato della città entro cartiglio con volute


BiBlioGrafia: CNI X, p . 146 n . 44BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 286 n . 443note: Di valore nominale equivalente al giulio (o paolo) romano .






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R/ BONONIA DO[CE]TStemma ovale inquartato della città entro cartiglio con volute


BiBlioGrafia: CNI X, p . 146 n . 44BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 286 n . 443note: Di valore nominale equivalente al giulio (o paolo) romano . Al R/, ribattitura nella leggenda: BBONOIA DO[CE]T .






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D/ [P]A[V]LVS [• V] • PONT • MA[X •]Busto di Paolo V a s . con piviale


Annotazioni d’epoca: [Rodolfo] Ratto, 1917







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D/ PAVLVS • V • • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara

R/ PRAESIDIVM ET DECVSMezza figura della Madonna di san Luca col Bambino; in basso, l’armetta della città








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Annotazioni d’epoca: [Tommaso] Maggiora Vergano, 1925







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D/ PAVLVS • V [•] • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara









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D/ PAVLVS • V • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara









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D/ PAVL • V • • [P]ONT • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara









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D/ PAVL • V • • PONT • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara









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R/ BONONIA MATER STVDIORVMLeone vessillifero rampante a s . con la zampa s . che poggia sull’armetta del cardinale legato Luigi Capponi; in esergo, 1616








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Annotazioni d’epoca: [Enrico] Dotti, 1907







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BiBlioGrafia: CNI X, p . 172 n . 9BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 289 n . 456note: Il CNI censisce il pezzo sotto Clemente IX a causa dell’errata lettura dell’anno: 1668 in luogo di 1618 .






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D/ PAVLVS • V • • [P]ONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Luigi Capponi e, a d ., della città; sotto, BOL • XX

R/ S • PETRONIVS PROTEC[T •]San Petronio seduto con pastorale nella s . e la città nella d .; in esergo, MDCXIX

Annotazioni d’epoca: Valente, 1931

BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 144 n . 30BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 284 n . 438note: Nella leggenda di D/, per un salto di conio, manca la P iniziale di PONT ed è raddoppiato il globetto dopo PAVLVS .






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R/ S • PETRONIVS PROTECT •San Petronio seduto con pastorale nella s . e la città nella d .; in esergo, MDCXIX








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R/ S • P[E]TRONIVS PROTECT •San Petronio seduto con pastorale nella s . e la città nella d .; in esergo, MDCXIX


BiBlioGrafia: CNI X, p . 738 n . 32aBiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 284 n . 438note: Al R/, ribattitura nella leggenda: la E di PETRONIVS, ribattuta, ha fatto redigere ai compilatori del CNI la leggenda come PIETRONIVS .






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D/ PAVLVS • • V • • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Luigi Capponi e, a d ., della città; sotto, BOL • XX



BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 144 n . 30BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 284 n . 438note: Al D/, ribattitura nella leggenda: PAVLVSS e doppio globetto seguente .






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R/ S • PETRONIVS PROTECT •San Petronio seduto con pastorale nella s . e la città nella d .; in esergo, MDCXIX . Nel campo, contromarca a forma di “7 o L” (?)








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Annotazioni d’epoca: [Pietro] Oddo, 1933







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R/ S • PETRONIVS PROTECT •San Petronio seduto con pastorale nella s . e la città nella d .; in esergo, MDCCXIX


BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 144 n . 30BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 284 n . 438note: Ribattitura della data al R/ .






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R/ S • PETRONIVS PROTECT •San Petronio seduto con pastorale nella s . e la città nella d .; in esergo, MDCX[IX]


BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 144 n . 30BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 284 n . 438note: Forata . Data illeggibile ma con ogni probabilità si tratta del 1619 .






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BiBlioGrafia: CNI X, p . 145 n . 33BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 284 n . 438note: Al D/, slittamento del conio: la T di PONT sulla M di MAX ha fatto redigere ai compilatori del CNI la leggenda come PONTNAX .






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D/ [PAV]LVS • V • • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Luigi Capponi e, a d ., della città; sotto, BOL • XX









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R/ BONONIA MA[TE]R STVDIORVMLeone vessillifero rampante a s . con la zampa s . che poggia sull’armetta del cardinale legato Luigi Capponi; in esergo, 1619


BiBlioGrafia: CNI X, p . 145 n . 34BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 285 n . 442note: Al R/, l’armetta del Cardinale Legato è completamente logora e non visibile .






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Annotazioni d’epoca: [Giuseppe] Morchio, 1897







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R/ BON[O]NIA MATER STVDIORVMLeone vessillifero rampante a s . con la zampa s . che poggia sull’armetta del cardinale legato Luigi Capponi; in esergo, 1619


BiBlioGrafia: CNI X, p . 145 n . 35BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 285 n . 442note: Al R/, ribattitura nella leggenda BONONIA (salto della seconda O) .






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R/ MEZO BOLOGNINOProtome di leone rampante a s . su cartiglio recante la data MDCXIX








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R/ MEZO BOLOGNINOProtome di leone rampante a s . su cartiglio recante la data MDCXX








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Annotazioni d’epoca: Dono del G .le Ugo Brusati, 1908

BiBlioGrafia: CNI X, p . 147 n . 6BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 290 n . 462 (indicandola di dubbia esistenza)note: Questo quattrino è classificato nel CNI tra le emissioni di Gregorio XV per via della data, letta come 1622 . Si tratta di una moneta di difficile lettura a causa di diffuse incrostazioni: sembrerebbe essere datata 1620, anche perchè in tutto simile all’esemplare cat . n . 1290, recante la stessa data .





Stato della ChiesaGregorio XV (1621 - 1623)

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R/ MEZO BOLOGNINOProtome di leone rampante a s . su cartiglio recante la data MDCXXI


BiBlioGrafia: CNI X, p . 147 n . 5BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 290 n . 460 (indicandola di dubbia esistenza)note: Al R/, l’ultima cifra (I) della data MDCXXI è evidentemente ribattuta . Nel CNI questa moneta è classificata tra le emissioni del 1622, ma è più probabile che la data riportata sia 1621 .






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Annotazioni d’epoca: San Romè, 1914







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Stato della ChiesaUrbano VIII (1623 - 1644)

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1298. Gabellone da 3 bianchi, 1624Argento g 9,30 mm 30,83 inv . SS-Col 603743

D/ VRBANVS • VIII • PONT • MAX •Busto di Urbano VIII a d . con piviale; sotto, L • S •

R/ BONONIA DOCETStemma semiovale inquartato della città, sormontato da due figure sedute sulla cimasa e con due rosoni pendenti ai lati; in basso, 16 - 24

Maestro di Zecca: Ludovico SelvaticiSigla/Simbolo del Maestro di Zecca: L S


BiBlioGrafia: CNI X, p . 148 n . 1BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 291 n . 463note: Nominale da 30 bolognini, equivalente al testone romano da 30 baiocchi .






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R/ MEZO BOLOGNINOProtome di leone rampante a s . su cartiglio recante la data 1624








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BiBlioGrafia: CNI X, p . 148 n . 6BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 293 n . 471note: Al D/, ribattiture .






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BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 149 n . 7BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 291 n . 464note: Nominale da 30 bolognini, equivalente al testone romano da 30 baiocchi .






Bologna


D/ VRBANVS • VIII • [PONT •] MAX •Busto di Urbano VIII a d . con piviale; sotto, L • S •




BiBlioGrafia: CNI X, p . 149 n . 7BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 291 n . 464note: Nominale da 30 bolognini, equivalente al testone romano da 30 baiocchi . Calante di peso per tosatura .






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R/ BONONIA DOCET MDCXXVStemma ovale inquartato della città entro cartiglio con volute



BiBlioGrafia: CNI X, p . 149 n . 9BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 291 n . 465note: Nominale da 10 bolognini, equivalente al giulio (o paolo) romano da 10 baiocchi .






Bologna



R/ BONONIA DOCET MDCXXVStemma ovale inquartato della città entro cartiglio con volute



BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 149 n . 9BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 291 n . 465note: Nominale da 10 bolognini, equivalente al giulio (o paolo) romano da 10 baiocchi .






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D/ VRBANVS VIII PONT MAXBusto di Urbano VIII a d . con piviale; sotto, L • S •

R/ [BO]NONIA DOCE[T] MDCXXVStemma ovale inquartato della città entro cartiglio con volute



BiBlioGrafia: CNI X, p . 149 n . 8BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 291 n . 465note: Nominale da 10 bolognini, equivalente al giulio (o paolo) romano da 10 baiocchi .






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BiBlioGrafia: CNI X, p . 150 n . 16BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 294 n . 477note: Lettura errata della data nel CNI: 1630 in luogo di 1636 .






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Stato della ChiesaInnocenzo X (1644 - 1655)

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Annotazioni d’epoca: [Francesco] Sarti, 1928







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BiBlioGrafia: CNI X, p . 151 n . 24BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 298 n . 489note: Questo quattrino è stato erroneamente classificato nel CNI sotto Urbano VIII, con data 1643, a causa della ribat-titura della data al R/ .






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Annotazioni d’epoca: Anda [principessa Iolanda di Savoia], 11-XI-1912







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1331. Quadrupla (o doblone), 1654Oro g 13,12 mm 29,51 inv . SS-Col 603775

D/ INNOCENTIVS • X • PONT • MAXStemma sormontato da chiavi decussate e tiara; ai lati, 16 - 54

R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città; sotto, B (stella a 6 punte) P

Maestro di Zecca: Bartolomeo ProvagliSigla/Simbolo del Maestro di Zecca: B P








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1332. Scudo d’oro, 1654Oro g 3,21 mm 24,33 inv . SS-Col 603776

D/ INOCENT • X • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; ai lati, 16 - 54

R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomel-lini e, a d ., della città; sotto, B (stella a 6 punte) P









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1333. Muraiola da 2 bolognini, 1647-1655Mistura g 1,59 mm 19,76 inv . SS-Col 603778

D/ INNOCENTIVS • X • PONT • MAXBusto di Innocenzo X a d . con piviale

R/ S • P[ETRONIVS •] DE • BON •San Petronio stante con la città nella mano s . e il pastorale nella d .

Annotazioni d’epoca: Regina [madre, Margherita] da Segre, 1900







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D/ INNOCENTIVS • X • PONT • [MAX]Busto di Innocenzo X a d . con piviale

R/ S • PETRONIVS • DE • [BON •]San Petronio stante con la città nella mano s . e il pastorale nella d .








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D/ INNOCENTIVS X • PONT • MAXBusto di Innocenzo X a d . con piviale

R/ [S • PE]TRONIVS • DE • BON •San Petronio stante con la città nella mano s . e il pastorale nella d .








Bologna


D/ INNOCENTIVS • X • [PONT • MAX]Busto di Innocenzo X a d . con piviale

R/ S • PETRONIV[S •] DE • BON •San Petronio stante con la città nella mano s . e il pastorale nella d .








Bologna


D/ INNOCENTIVS • X • PONT • MABusto di Innocenzo X a d . con piviale

R/ S • PETRONIVS • DE • BON •San Petronio stante con la città nella mano s . e il pastorale nella d .







Stato della ChiesaAlessandro VII (1655 - 1667)

Bologna


D/ • ALEXANDER • VII • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara

R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città . In alto, ai lati della croce, 16 - 55; sotto, B (stella a 6 punte) P









Bologna


D/ • ALEXANDER • VII • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara










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D/ ALEXANDER • VII • PON • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; cimasa dello stemma con testina e conchiglia



Annotazioni d’epoca: Dalla Collezione Doria . [Ortensio] Vitalini, 1904







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D/ • ALEXANDER • VII • PON • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; cimasa dello stemma con testina e conchiglia

R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 55; sotto, B (stella a 6 punte) P









Bologna

1342. Doppia, 1655Oro g 6,54 mm 25,12 inv . SS-Col 603787

D/ • ALEXANDER • VII • PON • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara

R/ • BONONIA DOCET •Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 55; sotto, B (stella a 6 punte) P


Annotazioni d’epoca: [Pietro] Stettiner, 1900







Bologna


D/ • ALEXANDER (stellina a 6 punte) VII • P • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara

R/ • BONONIA DOCET •Croce filettata e gigliata; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomel-lini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 55; sotto, B (stella a 6 punte) P









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D/ • ALEXANDER VII • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; sopra la tiara, stellina a 6 punte

R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomel-lini e, a d ., della città . In alto, ai lati della croce, 16 - 55; sotto, B (stella a 6 punte) P









Bologna

1345. Lira, 1655Argento g 6,25 mm 28,20 inv . SS-Col 603789

D/ ALEXANDER • VII • P • MStemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina

R/ • BONONIA DOCET 1655Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe; in esergo, 20








Bologna


D/ • ALEXAN[D]ER • VII • P • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina

R/ • BONON[I]A DOCET 1655Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe; in esergo, 20


BiBlioGrafia: -BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 304 n . 522note: Esemplare non censito nel CNI (cfr . CNI X, p . 156 n . 17) . Forata (foro otturato) .






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R/ BONONIA DOCETCroce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 56; sotto, B (stella a 6 punte) P









Bologna



R/ • BONONIA • DOCETCroce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 56; sotto, B (stella a 6 punte) P









Bologna


D/ • ALEXANDER • VII • PON • MAXStemma sormontato da chiavi decussate e tiara; cimasa dello stemma con testina e conchiglia

R/ BONONIA • DOCETCroce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 56; sotto, B (stella a 6 punte) P


Annotazioni d’epoca: Dono del Conte Foulcoult du Daugnon . Roma, 14 marzo 1912







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R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 56; sotto, B (stella a 6 punte) P









Bologna


D/ ALEXANDER • VII • PON • MAXStemma sormontato da chiavi decussate e tiara

R/ BONONIA DOCET •Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 56; sotto, B (stella a 6 punte) P









Bologna


D/ ALEXANDER • VII • P • MStemma sormontato da chiavi decussate e tiara

R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomel-lini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 56; sotto, B (stella a 6 punte) P









Bologna



R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomel-lini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 56; sotto, B (stella a 6 punte) P









Bologna


D/ ALEXANDER (stellina a 6 punte) VII • P • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara

R/ BONONIA DOCETCroce filettata e gigliata; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomel-lini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 56; sotto, B (stella a 6 punte) P


Annotazioni d’epoca: Possi [regina Elena], Pasqua 1931







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D/ • ALEXANDER • VII • P • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina

R/ • BONONIA DOCET 1656Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe; in esergo, 20








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R/ BONONIA DOCET 1656Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe; in esergo, 20 . Nel campo, a d ., contromarca di verifica


BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 159 n . 37BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 304 n . 523note: Nel 1666, a causa di un’imponente falsificazione delle lire di Alessandro VII, si ordinò di ritirare tutti gli esemplari in circolazione e di portarli in zecca . Gli esemplari falsi sarebbero stati distrutti, mentre quelli buoni sarebbero stati con-tromarcati come questo (v . Chimienti 2009, p . 308 nota) .






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R/ • BONONIA DOCET •Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 57; sotto, B (stella a 5 punte) P









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Bologna


D/ ALEXANDER (stella a 6 punte) VII • P • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara










Bologna



R/ BONONIA DOCET 1657Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe; in esergo, 20








Bologna


D/ ALEXANDER • VII • P • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomellini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina

R/ BONONIA DOCET 1657Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe; in esergo, 20








Bologna



R/ • BONONIA • DOCETCroce filettata e gigliata; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Giovanni Girolamo Lomel-lini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 58; sotto, B (stella a 5 punte) P



BiBlioGrafia: CNI X, p . 161 n . 55BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 302 n . 512note: Errata identificazione nel CNI dell’armetta cardinalizia: si tratta di Lomellini e non Farnese .






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R/ BONONIA DOCET 1658Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe . In basso, ai lati della punta dello stemma, B - P; in esergo, 20









Bologna


D/ • ALEXANDER • VII • PON[T • M]AXStemma sormontato da chiavi decussate e tiara

R/ BONONIA DOCETCroce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Girolamo Farnese e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 59; sotto, B (stella a 5 punte) P









Bologna


D/ ALEXANDER • VII [• P •] MStemma sormontato da chiavi decussate e tiara

R/ • BONONIA DOCETCroce filettata e gigliata; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Girolamo Farnese e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 59; sotto, B (stella a 5 punte) P









Bologna


D/ • ALEXANDER • VII • PON • MAXStemma sormontato da chiavi decussate e tiara



Annotazioni d’epoca: Mafalda [principessa Mafalda di Savoia], Pasqua 1911







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D/ • ALEXANDER • VII • P • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara .; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Girolamo Farnese e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina

R/ BONONIA • DOCET 1660Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe . In basso, ai lati della punta dello stemma, B - P; in esergo, • 20 •









Bologna


D/ • ALEXANDER • VII • PON • MAXStemma sormontato da chiavi decussate e tiara

R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Girolamo Farnese e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 61; sotto, B (stella a 5 punte) P


Annotazioni d’epoca: Dono della Regina [Elena] . Natale 1904







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Annotazioni d’epoca: Possi [regina Elena], [Rodolfo] Ratto, Pasqua 1906







Bologna



R/ BONONIA DOCETCroce filettata e gigliata; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Girolamo Farnese e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 61; sotto, B (stella a 5 punte) P


Annotazioni d’epoca: [Rodolfo] Ratto, 1899







Bologna


D/ • ALEXANDER • VII • P • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Pietro Vidoni e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina

R/ • BONONIA DOCET • 1662Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe . In basso, ai lati della punta dello stemma, B - P; in esergo, 20









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1372. Mezza lira, 1658-1662Argento g 2,83 mm 24,29 inv . SS-Col 603841

D/ [• A]L[EX •] • VII • P • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Pietro Vidoni e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . Sotto la punta dello stemma, 10

R/ • PRAE[SID • ET • DE]CVS • BONONMezza figura della Madonna di san Luca col Bambino








Bologna


D/ • ALEX • • VII • [P • M •]Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Pietro Vidoni e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . Sotto la punta dello stemma, 10

R/ • PRAESI[D • ET • DECVS • B]ONONMezza figura della Madonna di san Luca col Bambino








Bologna



R/ • BONONIA • DOCET • 1663 •Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe . Ai lati della zampa posteriore d ., B - P; in esergo, 20



BiBlioGrafia: CNI X, p . 165 n . 85BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 306 n . 531 Variante I






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R/ • BONONIA • DOCET • 1663 •Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe . In basso, ai lati della punta dello stemma, B - P; in esergo, • 20 •









Bologna



R/ • BONONIA D[OC]ET • 1663Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe . In basso, ai lati della punta dello stemma, B - P; in esergo, 20









Bologna


D/ • ALEXANDER • VII • PON • MAXBusto di Alessandro VII a d . con piviale

R/ S • PETRONIVS DE BONSan Petronio stante con la città nella mano s . e il pastorale nella d .








Bologna


D/ • ALEXANDER • VII • PON • MAXBusto di Alessandro VII a d . con piviale

R/ S • PETRONIVS • DE • BON • San Petronio stante con la città nella mano s . e il pastorale nella d .








Bologna


D/ • ALEXANDER • VI[I • PON • MAX]Busto di Alessandro VII a d . con piviale

R/ S • PETRONIVS• DE • BON • San Petronio stante con la città nella mano s . e il pastorale nella d .








Bologna


D/ • ALEXANDER • VII • PON • MAX •Busto di Alessandro VII a d . con piviale

R/ S • PETRONIVS • DE • BONSan Petronio stante con la città nella mano s . e il pastorale nella d .








Bologna



R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Pietro Vidoni e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 64; sotto, B (stella a 5 punte) P









Bologna



R/ • BONONIA • DOCET • 1665 •Leone andante a s . con grosso stemma della città inquartato e decorato da volute tra le zampe; in basso, ai lati della punta dello stemma, B - P; nel campo, a d ., contromarca di verifica; in esergo, • 20 •



BiBlioGrafia: CNI X, p . 166 n . 100BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 307 n . 533note: Nel 1666, a causa di un’imponente falsificazione delle lire di Alessandro VII, si ordinò di ritirare tutti gli esemplari in circolazione e di portarli in zecca . Gli esemplari falsi sarebbero stati distrutti, mentre quelli buoni sarebbero stati con-tromarcati come questo (v . Chimienti 2009, p . 308 nota) .






Bologna












Bologna


D/ • ALEXANDER • VII • P • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Carlo Carafa della Spina e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina










Bologna












Bologna


D/ • ALEX • • VII • P • M •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Pietro Vidoni e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . Sotto la punta dello stemma, 10

R/ • PRAESID • ET • DECVS • BONONMezza figura della Madonna di san Luca col Bambino








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1390. Lira (falso d’epoca), 1666Argento (?) g 4,17 mm 25,65 inv . SS-Col 603827




Annotazioni d’epoca: Possi [regina Elena], 11-XI-1914

BiBlioGrafia: CNI X, p . 167 n . 108BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 307 n . 535 e nota a p . 308note: Falso d’epoca .






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1391. Carlino (o madonnina), 1666Argento g 1,85 mm 21,75 inv . SS-Col 603828

D/ (stella a 6 punte) BONONIA D[OCE]T • 1666 (stella a 6 punte)Stemma ovale inquartato della città entro cornice

R/ PRAESIDIVM • ET • DECVS •Mezza figura della Madonna di san Luca col Bambino








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D/ (stella a 6 punte) BONONIA DOCET • 1666 (stella a 6 punte)Stemma ovale inquartato della città entro cornice

R/ • PRAESIDIVM • ET • DECVS •Mezza figura della Madonna di san Luca col Bambino








Bologna











Bologna


D/ • BONONIA • DOCET • 1666 •Stemma ovale inquartato della città entro cornice









Bologna


D/ (stella a 5 punte) BONONIA • DOCET • 1667 (stella a 5 punte)Stemma ovale inquartato della città entro cornice



BiBlioGrafia: CNI X, p . 172 n . 5BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 310 n . 540note: L’esemplare è classificato nel CNI tra le monete di Clemente IX .






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Annotazioni d’epoca: Tozzi Giacomo da Faenza, 1913







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1399. Carlino (o madonnina) (falso d’epoca), 1667Argento (?) g 1,85 mm 20,52 inv . SS-Col 603836



Annotazioni d’epoca: Falso . [Oscar] Rinaldi, 1942

BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 168 n . 113BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 310 n . 540note: Falso d’epoca .









Annotazioni d’epoca: Falso . [Francesco] Nuvolari, 1941










Annotazioni d’epoca: Falso . [Oscar] Rinaldi, 1942







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BiBlioGrafia: CNI X, p . 165 n . 90BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 311 n . 543note: Errata lettura della data nel CNI: si tratta del 1667 e non del 1663 . A tal proposito è opportuno sottolineare quanto affermato da M . Chimienti in nota a questi e simili quattrini successivi (Chimienti 2009, p . 311 nota 64): per alcuni anni di passaggio da un pontificato ad un altro è impossibile stabilire a quale Pontefice debbano effettivamente essere attribuiti i quattrini solo in base alla data che riportano . Nel caso specifico, ovvero quelli del 1667, in teoria potrebbero essere stati emessi sotto Alessandro VII, Sede Vacante (1667) o Clemente IX .






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BiBlioGrafia: CNI X, p . 172 n . 7BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 311 n . 543note: L’esemplare è classificato nel CNI tra le monete di Clemente IX . M . Chimienti afferma in nota a questi e simili quattrini successivi (Chimienti 2009, p . 311 nota 64): per alcuni anni di passaggio da un pontificato ad un altro è impos-sibile stabilire a quale Pontefice debbano effettivamente essere attribuiti i quattrini solo in base alla data che riportano . Nel caso specifico, ovvero quelli del 1667, in teoria potrebbero essere stati emessi sotto Alessandro VII, Sede Vacante (1667) o Clemente IX .






Bologna




Annotazioni d’epoca: Dono del sig . Luigi Montefiore di Bologna (Tunisi), 1904

BiBlioGrafia: CNI X, p . 172 n . 7BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 311 n . 543note: L’esemplare è classificato nel CNI tra le monete di Clemente IX . M . Chimienti afferma in nota a questi e simili quattrini successivi (Chimienti 2009, p . 311 nota 64): per alcuni anni di passaggio da un pontificato ad un altro è impos-sibile stabilire a quale Pontefice debbano effettivamente essere attribuiti i quattrini solo in base alla data che riportano . Nel caso specifico, ovvero quelli del 1667, in teoria potrebbero essere stati emessi sotto Alessandro VII, Sede Vacante (1667) o Clemente IX .





Stato della ChiesaSede Vacante (1667)

Bologna


D/ (stella a 5 punte) SEDE • VACANTE • 1667Chiavi decussate sormontate da padiglione; in basso, le armette affiancate, a s ., del cardinale legato Carlo Carafa della Spina e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . Tra i due stemmi, B (stella a 5 punte) P

R/ S • PETRON • DE BONON •San Petronio genuflesso in preghiera, nimbato e col pastorale sulla spalla; in esergo, • XX •









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D/ (stella a 5 punte) SEDE • VACANTE • 1667 (stella a 5 punte)Chiavi decussate sormontate da padiglione; in basso, le armette affiancate, a s ., del cardinale legato Carlo Carafa della Spina e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . Tra i due stemmi, B (stella a 5 punte) P










Bologna












Bologna






BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 171 n . 1BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 312 n . 544note: Al D/ e al R/, ribattiture nelle leggende .





Stato della ChiesaClemente IX (1667 - 1669)

Bologna


D/ • CLEMENS • IX • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara

R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Carlo Carafa della Spina e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 67; sotto, B (stella a 5 punte) P








Stato della ChiesaClemente X (1670 - 1676)

Bologna


D/ • CLEMENS X • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Lazzaro Pallavicini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina

R/ • BONONIA DOCET • 1671 •Leone rampante a s . con vessillo; in esergo, • 20 •








Bologna


D/ • CLEMENS X • PO[N]T • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Lazzaro Pallavicini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina









Bologna


D/ • [CLE]MENS X • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Lazzaro Pallavicini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina









Bologna


D/ (stella a 6 punte) BONONIA DOCET (stella a 6 punte)Stemma ovale inquartato della città entro cornice; sotto, 16 - 71









Bologna











Bologna


D/ [(stella a 6 punte) B]ONO[NI]A DOCET (stella a 6 punte)Stemma ovale inquartato della città entro cornice; sotto, [16] - 71

R/ • PRAESID[IVM • ET •] DECVS •Mezza figura della Madonna di san Luca col Bambino








Bologna

1416. Scudo da 4 lire, 1673Argento g 25,50 mm 39,72 inv . SS-Col 603861

D/ • CLEMENS X • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; sotto, • G • C • G •

R/ (stella a 6 punte) BONONIA DOCET (stella a 6 punte)Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Lazzaro Pallavicini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 73; sotto, • 80 •

Maestro di Zecca: Gian Carlo GualchieriSigla/Simbolo del Maestro di Zecca: G C G








Bologna

1417. Mezzo scudo da 2 lire, 1673Argento g 12,70 mm 33,76 inv . SS-Col 603862

D/ • CLEMENS • X • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; sotto, • G • C • G •

R/ (stella a 6 punte) BONONIA DOCET (stella a 6 punte)Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti, in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Lazzaro Pallavicini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 73; sotto, • 40 •









Bologna



R/ (stella a 6 punte) BONONIA DOCET (stella a 6 punte)Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Lazzaro Pallavicini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 73; sotto, • 40 •


Annotazioni d’epoca: Vendita Guerrini, Roma 1914







Bologna



R/ • BONONIA DOCET 1673 •Leone rampante a s . con vessillo; tra le zampe, G C G; in esergo, • 20 •


Annotazioni d’epoca: Helbing, 1898







Bologna



R/ • BONONIA • DOCET • 1673 •Leone rampante a s . con vessillo; tra le zampe, G • C • G; in esergo, • 20 •









Bologna


D/ CLEMENS • X • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Lazzaro Pallavicini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina










Bologna


D/ • CLEMENS • X • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Lazzaro Pallavicini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina










Bologna


D/ • CLEMENS • X • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Lazzaro Pallavicini e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina

R/ • BONONIA DOCET • 1673 •Leone rampante a s . con vessillo; tra le zampe, G C G; in esergo, • 20 •


Annotazioni d’epoca: [Francesco] Sarti, 1928







Bologna



R/ (stella a 6 punte) BONONIA DOCET (stella a 6 punte)Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Bonaccorso Bonaccorsi e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 73; sotto, • 80 •









Bologna


D/ • CLEMENS X PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; sotto, • G • C • G •

R/ (stella a 6 punte) BONONIA DOCET (stella a 6 punte)Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Bonaccorso Bonaccorsi e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 73; sotto, • 80 •









Bologna


D/ CLEMENS • X • PONT • MAXStemma sormontato da chiavi decussate e tiara; sotto, • G • C • G •

R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Bonaccorso Bonaccorsi e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 73; sotto, • 40 •









Bologna


D/ CLEMENS • X • PONT • MAXStemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Bonaccorso Bonaccorsi e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina










Bologna


D/ • CLEMENS • X • PONT • MAX •Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Bonaccorso Bonaccorsi e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina

R/ BONONIA DOCET • 1673Leone rampante a s . con vessillo; tra le zampe, G • C • G •; in esergo, • 20 •









Bologna












Bologna


D/ • CLEMENS • X • PONT • MAXStemma sormontato da chiavi decussate e tiara; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Bonaccorso Bonaccorsi e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina

R/ • BONONIA DOCET • 1673Leone rampante a s . con vessillo; tra le zampe, G • C • G; in esergo, • 20 •









Bologna



R/ • BONONIA DOCET • 1673 •Leone rampante a s . con vessillo; tra le zampe, • G • C • G; in esergo, • 20 •









Bologna



R/ • BONONIA DOCET 1673 •Leone rampante a s . con vessillo; tra le zampe, G C G; in esergo, • 20 •









Bologna



R/ • BONONIA • DOCET • 1673Leone rampante a s . con vessillo; tra le zampe, G • C • G; in esergo, • 20 •









Bologna












Bologna


D/ (stella a 6 punte) BONONIA • DOCET (stella a 6 punte)Stemma ovale inquartato della città entro cornice; sotto, 16 - 73









Bologna



R/ (stella a 6 punte) PRAESIDIVM • ET DECVS (stella a 6 punte)Mezza figura della Madonna di san Luca col Bambino








Bologna











Bologna





BiBlioGrafia: CNI X, p . 178 n . 38BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 319 n . 561note: Nel CNI, per un refuso, la moneta è classificata come lira e non come carlino .






Bologna



R/ • BONONIA • DOCET •Croce filettata e gigliata, accantonata da quattro giglietti; in basso, a s ., l’armetta del cardinale legato Bonaccorso Bonaccorsi e, a d ., della città, con cimasa sormontata da testa leonina . In alto, ai lati della croce, 16 - 74; sotto, • 40 •









Bologna



R/ • BONONIA • DOCET • 1674Leone rampante a s . con vessillo; tra le zampe, G C G; in esergo, 20









Bologna












Bologna



R/ (stella a 5 punte) PRAESIDIVM ET DECVS (stella a 5 punte)Mezza figura della Madonna di san Luca col Bambino








Bologna


D/ (stella a 6 punte) BON[ONIA DOCET] (stella a 6 punte)Stemma ovale inquartato della città entro cornice; sotto, 16 - 74









Bologna


D/ (stella a 6 punte) BONONIA [D]OCET (stella a 6 punte)Stemma ovale inquartato della città entro cornice; sotto, 16 - 74

R/ • PRAESIDI[VM] ET DECVS •Mezza figura della Madonna di san Luca col Bambino








Bologna











Bologna





BiBlioGrafia: CNI X, p . 179 n . 52BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 320 n . 563note: L’esemplare potrebbe anche essere stato coniato sotto il successivo pontificato di Innocenzo XI (v . Chimienti 2009, p . 320 n . 563 nota) .






Bologna


D/ (stella a 6 punte) BONONIA • DO[CET (stella a 6 punte)]Stemma ovale inquartato della città entro cornice; sotto, 16 - 76



BiBlioGrafia: cfr . CNI X, p . 179 n . 52BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 320 n . 563note: L’esemplare potrebbe anche essere stato coniato sotto il successivo pontificato di Innocenzo XI (v . Chimienti 2009, p . 320 n . 563 nota) .






Bologna


D/ [(stella a 6 punte) B]ONONIA • DOCET (stella a 6 punte)Stemma ovale inquartato della città entro cornice; sotto, [16] - 76









Bologna











Bologna


D/ CLEMENS • X • PONT • MAX •Busto di Clemente X a d . con piviale

R/ S • PETRONIVS • DE BON •San Petronio stante con la città nella mano s . e il pastorale nella d .








Bologna





BiBlioGrafia: CNI X, p . 144 n . 27BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 320 n . 565note: Nel CNI la moneta è classificata sotto Paolo V a causa dell’errata lettura dell’anno: 1616 in luogo di 1676 .






Bologna




Annotazioni d’epoca: Dono del Colonnello Ettorre, 1906

BiBlioGrafia: CNI X, p . 181 n . 4BiBlioGrafia di Confronto: Chimienti 2009, p . 320 n . 565note: L’esemplare potrebbe anche essere stato coniato sotto il successivo pontificato di Innocenzo XI: infatti gli estensori del CNI lo classificano tra le monete di questo Pontefice .

241



aBBreviazioni BiBlioGrafiChe

BelleSia 2007l. BelleSia, Evoluzione e rarità del quattrino bolognese dal 1604 al 1758 – prima parte, in Panorama Numismatico 221 (settembre 2007), pp . 37-49 .

Chimienti s .d . [ma 2008]m. Chimienti, La zecca di Bologna e le sue macchine, Bologna s .d . [ma 2008] .

Chimienti 2009m. Chimienti, Monete della zecca di Bologna, Bologna 2009 .

Chimienti 2011m. Chimienti, Guido Antonio Zanetti. Un numismatico all’epoca dell’Illuminismo, Bologna 2011 .

Chimienti 2015m. Chimienti, Le monete scomparse della zecca di Bologna, in Panorama Numismatico 307 (giugno 2015), pp . 41-47 .

CinaGli 1848a. CinaGli, Le monete de’ Papi descritte in tavole sinottiche, Fermo 1848 .

CNI XCorpus Nummorum Italicorum. Primo tentativo di un catalogo generale delle monete medioevali e moderne coniate in Italia o da Italiani in altri Paesi, X, Parte II. Bologna e Ferrara – Ravenna e Rimini, Roma 1927 .

Corradini 1998e. Corradini, Gli zecchieri degli Estensi (1598-1660), in Bollettino di Numismatica 30-31 (1998), pp . 59-71 .

CreSpellani 1884a. CreSpellani, La zecca di Modena, Modena 1884 .

malaGuzzi valeri 1901f. malaGuzzi valeri, La zecca di Bologna, Milano 1901 .

muntoni 1972-1973f. muntoni, Le monete dei papi e degli stati pontifici, voll . I-IV, Roma 1972-1973 .

SChiaSSi 1839f. SChiaSSi, De moneta bononiensi dissertatio, Bononiae 1839 .

zanetti, IndiceG. a. zanetti, Indice delle monete di Bologna di Guido Antonio Zanetti (Bologna . Biblioteca dell’Archiginnasio, ms . B 1158) .

242



indiCi

Stato

Stato della Chiesa: 1229-1389, 1390 (falso d’epoca), 1391-1398, 1399-1401 (falso d’epoca), 1402-1456

autorità

Alessandro VII: 1338-1389, 1390 (falso d’epoca), 1391-1398, 1399-1401 (falso d’epoca), 1402-1404Clemente IX: 1409Clemente X: 1410-1456Gregorio XV: 1292-1297Innocenzo X: 1321-1337Paolo V: 1229-1291Sede Vacante (1667): 1405-1408Urbano VIII: 1298-1320

zeCCa

Bologna: 1229-1389, 1391-1398, 1402-1456

nominale

Bianco: 1248-1249, 1262, 1281-1284, 1309-1311Bolognino

- mezzo: 1235-1236, 1238, 1285, 1287-1288, 1292-1296, 1300-1301, 1312-1313, 1316, 1321-1322, 1325-1326, 1329Carlino: 1239-1240, 1254-1259

- mezzo: 1241-1243, 1260-1261Carlino (o madonnina): 1391-1398, 1399-1401 (falso d’epoca), 1413-1415, 1435-1438, 1444-1452Doppia: 1342, 1350-1351, 1357, 1366, 1369Gabellone da 3 bianchi: 1298-1299, 1304-1308Giulio: 1250-1253Lira: 1345-1346, 1355-1356, 1360-1361, 1363, 1367, 1371, 1374-1376, 1382-1386, 1389, 1390 (falso d’epoca), 1405-1408, 1410-1412, 1419-1423, 1427-1434, 1440-1443

- mezza: 1372-1373, 1387-1388 Muraiola da 2 bolognini: 1333-1337, 1377-1380, 1453-1454Piastra da 1 lira: 1246-1247, 1266-1280Quadrupla (o doblone): 1331, 1338-1341, 1347-1349, 1364, 1368, 1409Quattrino: 1229-1234, 1237, 1263-1265, 1286, 1289-1291, 1297, 1302-1303, 1314-1315, 1317-1320, 1323-1324, 1327-1328, 1330, 1402-1404, 1455-1456 Scudo

- da 4 lire: 1416, 1424-1425- mezzo (da 2 lire): 1417-1418, 1426, 1439

Scudo d’oro: 1332, 1343-1344, 1352-1354, 1358-1359, 1362, 1365, 1370, 1381Testone: 1244-1245

annotazioni d’epoCa

1896: 1230, 1234, 1237, 1239, 1251, 1255, 1263, 1267, 1281, 1285-1287, 1290, 1293, 1299, 1311-1313, 1316, 1320, 1324, 1337, 1348, 1350, 1353, 1355, 1364, 1367, 1377, 1386, 1388, 1391, 1396, 1402, 1410, 1413, 1425-1426, 1428, 1431, 1446, 1454 Anda [principessa Iolanda di Savoia]: 1329Berarducci: 1231Brusati, Ugo: 1291Clerici: 1243Doria, raccolta: v . Vitalini, [Ortensio]Dotti, [Enrico]: 1264-1265, 1271, 1292, 1330, 1346, 1360, 1375-1376, 1380, 1383, 1408, 1422, 1430, 1432, 1438, 1455Ettorre, colonnello: 1456Foulcoult du Daugnon, conte: 1349Guerrini, vendita: 1418Helbing: 1419

243



Iolanda di Savoia: v . AndaMaggiora Vergano, [Tommaso]: 1256, 1268, 1270, 1278, 1284, 1310, 1314, 1323, 1328, 1335, 1435 Mafalda [principessa Mafalda di Savoia]: 1366Majorana, [Eugenia]: 1233, 1245, 1280, 1442, 1450Margherita: v . Regina [madre]Marignoli, raccolta: 1236, 1240-1241, 1246-1248, 1252, 1254, 1262, 1269, 1275-1276, 1279, 1288-1289, 1294-1295, 1297, 1301-1304, 1306, 1309, 1315, 1317-1319, 1322, 1325, 1327, 1331, 1334, 1336, 1338-1339, 1341, 1345, 1351-1352, 1357, 1359, 1361, 1363, 1371, 1373-1374, 1378-1379, 1382, 1384, 1389, 1392, 1395, 1403, 1406-1407, 1409, 1411, 1414-1417, 1420-1421, 1424, 1427, 1433-1434, 1436, 1440-1441, 1444, 1447-1449, 1451, 1453Montefiore, Luigi: 1404Morchio, [Giuseppe]:1282Nuvolari, [Francesco]: 1400 (falso d’epoca)Oddo, [Pietro]: 1273-1274, 1277, 1307, 1437Possi [regina Elena]: 1354, 1390

- Ratto, [Rodolfo]: 1369 Ratto, [Rodolfo]: 1253, 1369 (v . Possi), 1370Reale Raccolta Privata: 1232, 1242, 1249-1250, 1257-1261, 1283, 1300, 1305, 1332, 1347, 1358, 1372, 1385, 1387, 1394, 1405, 1412, 1429, 1443, 1445, 1452Regina [madre, Margherita]: 1333 Regina [Elena]: 1368Regina Elena: v . PossiRinaldi, [Oscar]: 1399 (falso d’epoca), 1401 (falso d’epoca)San Romè: 1296Santoni: 1235, 1238, 1326, 1356Sarti, [Francesco]: 1321, 1423Stettiner, [Pietro]: 1342Tozzi, Giacomo: 1397Valente: 1266, 1272, 1398 Vitalini, [Ortensio]: 1229, 1244, 1298, 1308, 1343-1344, 1362, 1393, 1439

- raccolta Doria: 1340, 1365, 1381

244



CNI n. Cat.

X, p . 140 n . 3 1232

X, p . 140 n . 3 1230

X, p . 140 n . 3 1231

X, p . 140 n . 4 1229

X, p . 140 n . 6 1234

X, p . 140 n . 6 (cfr.) 1233

X, p . 141 n . 9 1236

X, p . 141 n . 9 (cfr.) 1235

X, p . 141 n . 10 1237

X, p . 141 n . 11 (cfr.) 1238

X, p . 142 n . 15 1244

X, p . 142 n . 15 (cfr.) 1245

X, p . 142 n . 17 1246

X, p . 143 n . 18 1247

X, p . 143 n . 19 1248

X, p . 143 n . 20 1249

X, p . 144 n . 26 1262

X, p . 144 n . 27 1455

X, p . 144 n . 28 1263

X, p . 144 n . 29 1264

X, p . 144 n . 30 1279

X, p . 144 n . 30 1275

X, p . 144 n . 30 1269

X, p . 144 n . 30 (cfr.) 1280

X, p . 144 n . 30 (cfr.) 1277

X, p . 144 n . 30 (cfr.) 1274

X, p . 144 n . 30 (cfr.) 1273

X, p . 144 n . 30 (cfr.) 1272

X, p . 144 n . 30 (cfr.) 1271

X, p . 144 n . 30 (cfr.) 1268

X, p . 144 n . 30 (cfr.) 1266

X, p . 144 n . 31 1276

X, p . 144 n . 31 1267

X, p . 145 n . 33 1278

X, p . 145 n . 34 1281

X, p . 145 n . 34 1282

X, p . 145 n . 34 1283

X, p . 145 n . 35 1284

taBella di ConCordanza CNI / n . Cat .

CNI n. Cat.

X, p . 145 n . 36 1285

X, p . 145 n . 37 1286

X, p . 145 n . 39 1287

X, p . 145 n . 40 1288

X, p . 146 n . 41 1290

X, p . 146 n . 41 1289

X, p . 146 n . 42 1297

X, p . 146 n . 44 1252

X, p . 146 n . 44 1251

X, p . 146 n . 44 1250

X, p . 146 n . 45 1253

X, p . 146 n . 46 1259

X, p . 146 n . 46 1258

X, p . 146 n . 46 1257

X, p . 146 n . 46 1255

X, p . 146 n . 46 1254

X, p . 146 n . 48 1256

X, p . 147 n . 49 1261

X, p . 147 n . 49 1260

X, p . 147 n . 1 1293

X, p . 147 n . 2 1296

X, p . 147 n . 2 1295

X, p . 147 n . 3 1294

X, p . 147 n . 5 1292

X, p . 147 n . 6 1291

X, p . 148 n . 1 1299

X, p . 148 n . 1 1298

X, p . 148 n . 3 1301

X, p . 148 n . 3 1300

X, p . 148 n . 5 1302

X, p . 148 n . 6 1303

X, p . 149 n . 7 1308

X, p . 149 n . 7 1306

X, p . 149 n . 7 1305

X, p . 149 n . 7 1304

X, p . 149 n . 7 (cfr.) 1307

X, p . 149 n . 8 1311

X, p . 149 n . 9 1309

245



Segue: taBella di ConCordanza CNI / n . Cat .

CNI n. Cat.

X, p . 149 n . 9 (cfr.) 1310

X, p . 149 n . 11 1313

X, p . 149 n . 11 1312

X, p . 149 n . 13 1315

X, p . 149 n . 14 1314

X, p . 150 n . 15 1316

X, p . 150 n . 16 1319

X, p . 150 n . 17 -

X, p . 150 n . 18 1317

X, p . 150 n . 19 1318

X, p . 150 n . 20 1320

X, p . 151 n . 24 1328

X, p . 151 n . 2 1322

X, p . 151 n . 2 (cfr.) 1321

X, p . 152 n . 3 1324

X, p . 152 n . 3 (cfr.) 1323

X, p . 152 n . 4 1325

X, p . 152 n . 4 (cfr.) 1326

X, p . 152 n . 5 1327

X, p . 152 n . 7 1329

X, p . 152 n . 8 1330

X, p . 153 n . 10 1331

X, p . 153 n . 16 1332

X, p . 154 n . 18 1334

X, p . 154 n . 18 1333

X, p . 154 n . 18 (cfr) . 1335

X, p . 154 n . 20 1336

X, p . 154 n . 21 1337

X, p . 154 n . 1 1339

X, p . 154 n . 1 1338

X, p . 155 n . 3 1340

X, p . 155 n . 4 1341

X, p . 155 n . 7 1342

X, p . 156 n . 11 1344

X, p . 156 n . 13 1343

X, p . 156 n . 17 1345

X, p . 157 n . 22 1347

X, p . 157 n . 23 1348

CNI n. Cat.

X, p . 157 n . 24 1349

X, p . 158 n . 27 1351

X, p . 158 n . 28 1350

X, p . 158 n . 32 1353

X, p . 158 n . 32 1352

X, p . 159 n . 36 (cfr.) 1354

X, p . 159 n . 37 1355

X, p . 159 n . 37 (cfr.) 1356

X, p . 159 n . 42 1357

X, p . 160 n . 44 1358

X, p . 160 n . 45 1359

X, p . 160 n . 48 1361

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È vietata la riproduzione, con qualsiasi procedimento, della presente opera o di parti di essa . Ogni abuso verrà perseguito ai sensi di legge .

ISSN: 0392-971X Registrazione Tribunale di RomaEsemplare non cedibile n . 441/84 del 12 dicembre 1984

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