SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava...

20

Transcript of SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava...

Page 1: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».
Page 2: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

in collaborazione con

SOPRINTENDENZAPER I BENI STORICI ARTISTICI ED

ETNOANTROPOLOGICIDELLA PUGLIA

CITTA’ DI BRINDISIAssessorato alla Cultura

COLLEGIATA“MARIA SS. ANNUNZIATA”

IN LEVERANO

CHIESA DI“TUTTI I SANTI”IN MESAGNE

Direzione Scientifica

Elsa Martinelli

INGRESSO L IBERO

CHIESA“MARIA SS. AUSILIATRICE”IN MONTERONI DI LECCE

REGIONE PUGLIAAssessorato al Mediterraneo

Pace e Attività Culturali

COMUNE DIMONTERONI DI LECCE

Assessorato alla Cultura

PROVINCIA DI LECCEAssessorato alla Cultura

PAOLO TOLLARIRESTAURATOREBENI CULTURALI

Page 3: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

Come per le precedenti edizioni della rassegna di concerti-confe-renza “MusiCultura”, giunta alla sua quinta stagione, la Provincia di Lecce affianca con entusiasmo l’iniziativa culturale promossa dal Conservatorio “T. Schipa” di Lecce, quest’anno tessuta sul filo tematico dei paesaggi sonori. Impronte musicali variegate e significative che si snodano lungo itinerari noti e meno noti, familiari e inconsueti, popolari e colti, tesi a il-lustrare luoghi e ambienti caratteristici, a raccontare tradizioni antiche e profonde. Un tour d’horizon come atto che svela il paesaggio sensibile.

Riprendendo il pensiero dell’illustre geografo Giuseppe Barbieri: «... il paesaggio non ha solo interesse per i singoli fatti di cui è composto, ma ha soprattutto valore come espressione globale di una data cultura, di una data storia civile, di un particolare rapporto uomo-natura, rap-presenta cioè un documento di cultura, una “testimonianza materiale avente valore di civiltà”».

I panorami musicali e culturali proposti dalla quinta edizione di “MusiCultura”, tramite una serie di concerti ospitati in diverse sedi del territorio salentino (chiese, piazze e contenitori culturali) affidati alle cure esecutive e interpretative di artisti e specialisti accreditati sul territorio na-zionale e internazionale, coinvolti e coordinati con impegno e dedizione dalla curatrice della rassegna, danno modo di valorizzare luoghi civili ed ecclesiastici come strumenti storici a noi cari, riascoltare suoni e timbri che sono parte della nostra storia e della nostra identità, come di aprirsi a mondi culturali altri in un mosaico di emozioni pluri-cromatico che ristora e arricchisce l’animo degli ascoltatori.

Gli orizzonti che si possono osservare riconfermano valori e patrimo-ni assoluti della storia della musica che vanno custoditi e tramandati.

Avv. SIMONA MANCAVice Presidente della Provincia di Lecce

Assessore alla Cultura

MusiCultura5 a Edizione

“SOUNDSCAPES”Autori, Opere, Strumenti e Interpreti

dall’Età Barocca al Novecento

Page 4: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

Con il sottotitolo “Soundscapes” la quinta edizione di “MusiCultura” propone al pubblico una serie di concerti-conferenza sul tema unitario dei paesaggi sonori: luoghi, atmosfere, sonorità, ambienti culturali, corti, città, luoghi reali e concreti, luoghi mentali e del cuore, echi e risonanze permeati da suggestioni antiche e universali, melodie e armonie note e popolari frammiste a suoni colti e raffinati.

Dalle pagine musicali trascelte riemergono i paesaggi sonori e il “cantar sensibile” della musica concepita ed eseguita alla corte di Fede-rico II di Prussia, monarca illuminato con il sogno di uno stato forte. Federi-co il Grande scriveva poesie, suonava il flauto e componeva musica con talento, ospitava il sommo Bach e ne stimolava la creatività: proprio nella residenza federiciana di Sans Souci (a Potsdam) nacque l’idea dell’Offer-ta musicale, tra i capolavori assoluti della storia della musica, composta da Bach partendo da un tema proposto dal re.

Dilettante di musica, sotto la guida di Quantz (il solo cui fosse con-cesso applaudire il regale allievo), Federico il Grande eccelleva nei movi-menti lenti, come nella memoria di Charles Burney: «La sua imboccatura era chiara e regolare, le sue dita brillanti e il suo gusto schietto e naturale; provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

Richiamando idealmente prassi musicali proprie dell’Oude Kerk, la più antica chiesa di Amsterdam, si rinnovano atmosfere e sonorità orga-nistiche oscillanti tra Italia e Paesi Bassi. Proprio lì, in quella vetusta chiesa gotica che vanta un organo a canne in stile barocco tra i più belli d’Euro-pa (dei tre strumenti in dotazione nella medesima chiesa), suonò “l’Orfeo di Amsterdam”, l’organista e compositore Jan Pieterszoon Sweelinck.

Restato un po’ in ombra rispetto ad altri grandi musicisti artefici di notevoli creazioni per le tastiere dell’organo e del clavicembalo (qua-li Byrd, Frescobaldi, Froberger e Johann Sebastian Bach), Sweelinck fu

“Un paesaggio è uno stato d’animo”. H.-FR. AMIEL, Journal intime (1839/81).

MusiCultura5 a Edizione

“SOUNDSCAPES”

Page 5: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

autore di una ragguardevole produzione strumentale che, pur ponen-do le basi della futura scuola cembalo-organistica nordica, culminata nell’opera magistrale di Buxtehude, restò del tutto inedita ai suoi tempi. Gli echi delle musiche del maestro fiammingo sono presentati attraverso la produzione di allievi ed epigoni della scuola organistica romana.

Le universali note della canzone napoletana che prendono il cuo-re e avvincono con i loro struggimenti, i loro versi malinconici e appas-sionati (da Bovio a Di Giacomo, da Cordiferro a De Curtis), i loro ritmi e accenti briosi o cantilenanti, vivaci o cullanti, in parallelo con il peculiare repertorio della scuola organistica partenopea presentato nei suoi più alti fasti (da Scarlatti a Paisiello, da Giordani a Bellini), tratteggiano un tipico panorama sonoro che parla di Napoli, della sua storia e della sua cultura, schietta e popolare o alta e ricercata, in un affresco di temi e sonorità che lasciano il segno.

Con una produzione di oltre cinquecento brani, i cui testi furono vergati da poeti quali Fogazzaro o D’Annunzio, le coinvolgenti “melodie” di Tosti, o romanze per canto e pianoforte, risuonarono nei salotti borghesi della Belle Époque italiani e stranieri (nell’Inghilterra vittoriana il musicista abruzzese fu maestro di canto alla corte della regina), divenendo colon-na sonora di ambienti raffinati quanto eleganti, di un mondo con una cifra stilistica e sonora peculiare e inconfondibile.

Le impressioni di viaggio di Franz Liszt, trasposte nelle sonorità inau-dite del suo prodigioso virtuosismo pianistico in forma di “diari” musicali, vivificano suoni, immagini e panorami elvetici, facendo sinesteticamente percepire voci, scene, montagne, valli, foreste, laghi, rintocchi di campa-ne dei paesaggi svizzeri visitati dal musicista ungherese attorno al 1835.

Mettendo in versi emozioni personali sui temi della natura, della bel-lezza e della spiritualità, l’esperienza poetica di un autore salentino con-temporaneo offre al lettore la visione e l’ascolto di paesaggi del cuore e dell’anima dal valore universale.

Un grato pensiero agli artisti e studiosi che hanno inteso mettere la propria professionalità al servizio di un’idea culturale nel nome di un “oriz-zonte” vasto e variopinto, alle autorità ecclesiastiche per la partecipe disponibilità, agli enti e sponsor che hanno voluto sostenere tale iniziativa pur in un momento non facile per gli equilibri di bilancio.

Al pubblico attento e affezionato l’augurio di un buon ascolto.ELSA MARTINELLI

Conservatorio “T. Schipa” di Lecce

Page 6: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

MusiCultura5 a Edizione

MESAGNE

CHIESA DI “TUTTI I SANTI”sabato 28 aprile 2012 - ore 20.00

sab

ato

28

ap

rile

201

2 -

MES

AG

NE

- C

HIE

SA D

I “TU

TTI

I SA

NTI

“ATMOSFERE E SONORITÀ ORGANISTICHE TRAITALIA E PAESI BASSI”

L’influenza dell’opera di Sweelinck e allievi nella scuola romana

“Avevo sentito parlare con entusiasmo della vox humana dell’organo della chiesa nuova [Oude Kerk] ed avevo quindi deciso di ascoltarlo prima di lasciare Amsterdam;

l’organista, signor Linzen, acconsentì gentilmente a soddisfare la mia curiosità. Si trattava di uno dei più grandi e antichi strumenti della città. Avevo già ascoltato il bellissimo coro che

accompagna i fedeli nel loro salmodiare durante il servizio divino. Bisogna riconoscere che questa vox humana è uno dei migliori registri di questo tipo che abbia mai ascoltato”.

CH. BURNEY, Viaggio musicale in Germania e Paesi Bassi (1773).

Page 7: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

“SOUNDSCAPES”

JAN PIETERSZOON SWEELINCK Toccata(Deventer, 1562 – Amsterdam, 1621) Variazioni: “Unter der Linden grune” Corale: “Puer nobis nascitur”

GIACOMO CARISSIMI Praeambulum e 2 versi(Marino, 1605 – Roma, 1674) Praeambulum e verso Fughetta

BERNHARD SCHMID Passomezzo und Saltarello(Alsazia, 1535 – 1592)

GIOVANNI PICCHI Todesca(Venezia, 1571/72 – ivi, 1643)

JOHN BULL A Gigge(Hereford, 1562 – Anversa, 1628)

GILES FARNABY A Toye(Truro, 1563 – Londra, 1640) The New Sa-Hoo

Farnabye’s Conceit

GIROLAMO FRESCOBALDI Toccata sesta (primo libro 1637)(Ferrara, 1583 – Roma, 1643) Canzon prima alla francese (1645) Canzon sesta alla francese (1645) Toccata quinta (secondo libro 1637)

Riccardo Tanesiniorgano

Organo «Tommaso Mauro-Ferdinando De Simone» (1793)restaurato nel 2010 dal M° organaro Paolo Tollari di Fossa di Concordia

Page 8: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

MusiCultura5 a Edizione

LEVERANO

COLLEGIATA “MARIA SS. ANNUNZIATA”sabato 19 maggio 2012 - ore 20.00

“I FASTI DELLA SCUOLA NAPOLETANAPER TASTIERA”

“Il disegno della Chiesa fu fatto da Gio: Giacomo Conforto sul cominciare del passato secolo. È tutta di stucchi i più dilicati che mai desiderar si possono. […]

Dietro il maggiore Altare, e proprio sopra dell’organo, sta situata l’antica immagine di S. Maria della Verità: nelle mura del Coro sotto l’organo suddetto, di prospetto vi sono

due quadri coll’Annunciazione e Visitazione della B. Vergine”.

G. SIGISMONDO, Descrizione della città di Napoli e suoi borghi (1789).

sab

ato

19

ma

gg

io 2

012

- L

EVER

AN

O -

CO

LLEG

IATA

“M

ARI

A S

S. A

NN

UN

ZIA

TA”

Page 9: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

“SOUNDSCAPES”

ANONIMO Tenor di Napoli(sec. XVII – XVIII)

ALESSANDRO SCARLATTI Toccata(Palermo, 1660 – Napoli, 1725) Canzona in sol Fuga del Primo Tono

GIOVANNI PAISIELLO Inno del Re di Napoli(Taranto, 1740 – Napoli, 1816) Sonata per organo

TOMMASO GIORDANI Caro mio ben(Napoli, 1730 – Dublino, 1806)

NICCOLÒ PICCINNI Sonata in fa(Bari, 1728 – Parigi, 1800) Sinfonia dall’opera “La Cecchina”

ANONIMO Chacona(Spagna, sec. XVII)

VINCENZO BELLINI Toccata (Catania, 1801 – Puteaux, 1835)

Francesco Di Lerniaorgano

Organo «Carlo Sanarica» (1750)restaurato nel 2009 dal M° organaro Paolo Tollari

di Fossa di Concordia

Page 10: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

MusiCultura5 a Edizione

MONTERONI DI LECCE

PIAZZA CANDIDOvenerdì 25 maggio 2012 - ore 20.00

“SI ’STA VOCE TE CANTA D’INT’O CORE”Luoghi, atmosfere e sonorità partenopee

“Nella luminosa e calda ora pomeridiana, il paesaggio napoletano aveva dormito assai, deserto, silenzioso, immobile sotto il leonino sole di agosto. Nella lunga siesta, da mezzogiorno alle quattro, nessuna ombra d’uomo si era veduta, apparendo e sparendo, sulla gran pianura verde dei Bagnoli; sulla larga via bianca, a sinistra, che viene da Posillipo, rasentando l’ultimo spalto di quella collina che è anche un capo, larga via che è la delizia di quanti amano Napoli, stranieri

e indigeni, non una carrozza, non un carretto sulla dritta via, chiamata di Fuorigrotta, e che ai Bagnoli trova il suo primo angolo, voltando per andare a Pozzuoli, a Cuma, a Baia; non una nave sul mare, che sorpassasse il bellissimo capo di Posillipo, per andarsene lontano, linea nera filante,

sormontata da un vago piumetto di fumo; non una vela bianca nel canale di Procida;non una barchetta intorno alla verde isola di Nisida, che prospetta,

in tutta la sua lunghezza, la spiaggia dolce dei Bagnoli”.

M. SERAO, Racconti napoletani (1889).

vene

rdì 2

5 m

ag

gio

201

2 -

MO

NTE

RON

I DI L

ECC

E -

PIA

ZZA

CA

ND

IDO

Page 11: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

“SOUNDSCAPES”

GIAMBATTISTA DE CURTIS “Torna a Surriento” (1904)ERNESTO DE CURTIS

EDUARDO NICOLARDI “Voce ’e notte” (1904)ERNESTO DE CURTIS

VINCENZO RUSSO “I’ te vurria vasà” (1900)EDOARDO DI CAPUA

ALESSANDRO SISCA (CORDIFERRO) “Core ’ngrato” (1911)SALVATORE CARDILLO

GIOACHINO ROSSINI La danza – tarantella (1835)(Pesaro, 1792 – Parigi, 1868)

TITO MANLIO “Anema e core” (1950)SALVATORE D’ESPOSITO

PEPPINO TURCO “Funiculì, funiculà” (1880)LUIGI DENZA

SALVATORE DI GIACOMO “A Marechiare” (1886)FRANCESCO PAOLO TOSTI

LIBERO BOVIO “Passione” (1934)NICOLA VALENTEERNESTO TAGLIAFERRI

RAFFAELE GERVASIO Tarantella – carosello napoletano (1950)(Bari, 1910 – Roma, 1994)

ENZO FUSCO “Dicitencello vuje” (1951)RODOLFO FALVO

GIGI PISANO “’Na sera ’e maggio” (1938)GIUSEPPE CIOFFI

Page 12: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

MusiCultura5 a Edizione

SALVATORE DI GIACOMO “Era de maggio” (1885)MARIO PASQUALE COSTA GIOVANNI CAPURRO “’O sole mio” (1898)EDUARDO DI CAPUA

Maria Luisa Lattantesoprano

Theodoros Moutevelistenore

Orchestra di flauti “FORTUNAE FLATUS”

diretta dal

M° Luigi Bisanti

ORCHESTRA

Flauto e Ottavino: Gabriele Guerrieri Flauto: Clara Calignano, Angela Caricato, Marianna Craca, Loris De Car-lo, Mattia De Luca, Carmen De Vitis, Irene Guido, Gianmarco Ingrosso, Maria Elisabetta Mormile, Sabrina Morrone, Giada Pacifico, Giulia Pensa, Noemi Renna, Antonella Schina, Carmelo Stasi, Vincenzo Zecca Flauto contralto: Maria Vittoria Dell’Anna, Mattia RamundoFlauto basso: Roberto Panzera

Trascrizioni a cura delM° Valerio De Giorgi

Page 13: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

“SOUNDSCAPES”

MONTERONI DI LECCE

“MARIA SS. AUSILIATRICE”mercoledì 30 maggio 2012 - ore 19.30

“IL CANTAR SENSIBILE”Musica alla corte di Federico II di Prussia

nel terzo centenario della nascita

“Una sera, proprio nel momento in cui aveva finito di preparare il suo flauto e i musicisti

erano pronti, un domestico gli porse l’elenco degli ospiti che erano arrivati. Con il flauto in mano

diede un’occhiata all’elenco, ma immediatamente si rivolse verso i musicisti riuniti e disse, con una certa emozione: “Signori, è arrivato il vecchio Bach”. Il flauto fu messo da parte e il vecchio Bach,

che alloggiava in casa del figlio, venne immediatamente convocato a palazzo. Il re [Federico II]

quella sera rinunciò al suo concerto, e invitò Bach, già allora detto “il vecchio Bach”, a provare i suoi fortepiano costruiti da Silbermann, che si trovavano in varie stanze del palazzo. I musicisti

passarono con lui da una stanza all’altra e in ognuna Bach era invitato a provare gli strumenti e a improvvisare. Dopo un certo tempo Bach chiese al re di dargli un tema per una fuga che egli intendeva eseguire subito, senza alcuna preparazione. Il re ammirò la raffinatezza con cui il suo

tema fu usato nella fuga improvvisata e, probabilmente per vedere dove poteva giungere una simile arte, espresse il desiderio di sentire una fuga a sei voci obbligate. Ma poiché non ogni tema

si presta a sostenere un’armonia così ricca, Bach scelse un altro tema e, con grande meraviglia di tutti i presenti, lo eseguì immediatamente, nello stesso modo sublime e raffinato con cui aveva

eseguito il tema del re. Sua Maestà desiderava sentirlo anche all’organo. Perciò il giorno dopo

me

rco

led

ì 30

ma

gg

io 2

012

- M

ON

TERO

NI D

I LEC

CE

- “M

ARI

A S

S. A

USI

LIA

TRIC

E”

Page 14: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

MusiCultura5 a Edizione

Bach dovette suonare tutti gli organi di Potsdam, così come il giorno prima era accaduto con i fortepiano di Silbermann. Dopo il ritorno a Lipsia, egli compose il tema ricevuto dal re a tre e a sei

voci, aggiunse vari passaggi in canone stretto, lo fece stampare con il titolo Musicalisches Opfer, e lo dedicò al suo inventore”.

J. N. FORKEL, Sulla vita, l’arte e le opere di Johann Sebastian Bach (1802).

JOHANN JOACHIM QUANTZ Triosonata in do magg.(Oberscheden, 1697 – Potsdam, 1773) per flauto a becco, flauto traverso e basso continuo Affettuoso – Alla breve – Larghetto – Vivace

CARL PHILIPP EMANUEL BACH Sonata in re magg. Wq. 83 H. 505(Weimar, 1714 – Amburgo, 1788) per flauto traverso e clavicembalo obbligato Allegro un poco – Largo – Allegro

FEDERICO II DI PRUSSIA Sonata in mi min.(Berlino, 1712 – Potsdam, 1786) per flauto traverso e basso continuo Grave – Allegro assai – Presto

FRANZ BENDA Trio in sol magg.(Benatek an der Iser, 1709 – Potsdam, 1786) per due flauti traversi e basso continuo Allegro – Andante – Allegro

“ACCADEMIA DEI SERENATI”

Lucia Rizzelloflauto traverso

Luigi Bisantiflauto a becco e traverso

Giovanni La Marcavioloncello barocco

Corrado de Bernartclavicembalo

Page 15: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

“SOUNDSCAPES”

vene

rdì 8

giu

gno

201

2 -

BRI

ND

ISI -

EX

CO

NV

ENTO

DI S

. CH

IARA

BRINDISI

EX CONVENTO DI S. CHIARAvenerdì 8 giugno 2012 - ore 20.30

“ATMOSFERE E SONORITÀDELLA BELLE ÉPOQUE”

Melodie di Francesco Paolo Tosti

“La musica era il balsamo lenitivo per l’anziana duchessa nei giorni del suo declino, ed era fornito quasi esclusivamente dal mio amico, il bel noto autore di romanze F. Paolo Tosti. Ogni pomeriggio, verso l’ora del tè, con la regolarità di un orologio, Tosti andava al palazzo St. James

per intrattenere la duchessa con quel suo squisito gorgheggiare delle proprie incantevoli romanze, per cui egli era allora straordinariamente di moda”.

H. KLEIN, Trent’anni di vita musicale a Londra 1870-1900 (1903).

Page 16: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

MusiCultura5 a Edizione

FRANCESCO PAOLO TOSTI “Vorrei morir” (1878)(Ortona, 1846 – Roma, 1916) “Non t’amo più” (1884) “L’ultima canzone” (1905)

ADOLFO FUMAGALLI Casta diva(Inzago,1828 – Firenze,1856) da “Norma” di Vincenzo Bellini (per sola mano sinistra)

“L’alba separa dalla luce l’ombra” (1907) “Malia” (1887) “Ideale” (1882)

ALEXANDER SCRIABIN Preludio e Notturno op. 9 nn.1-2 (Mosca, 1872 – ivi, 1915) (per sola mano sinistra)

“’A vucchella” arietta di Posillipo (1907) “A Marechiare” (1886)

Antonio Pellegrinotenore

Valerio De Giorgipianoforte

esposizione di strumenti musicali, spartiti e cimeli d’epocadal museo etnografico “Arte In Salento” in Tricase di

Donato Antonaci Dell’Abate

Page 17: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

“SOUNDSCAPES”

ma

rte

dì 1

2 g

iug

no 2

012

- B

RIN

DIS

I - E

X C

ON

VEN

TO D

I S. C

HIA

RA

BRINDISI

EX CONVENTO DI S. CHIARAmartedì 12 giugno 2012 - ore 20.30

“LUOGHI, ATMOSFERE E SONORITÀ ELVETICHE”

“Viaggiando recentemente in più paesi, in contesti e luoghi diversi, ho tentato di tradurre in musica qualcuna delle mie più forti emozioni

e vivaci impressioni”.

F. LISZT, pref. “Années de pèlerinage” (1848/55).

FRANZ LISZT da “Années de pèlerinage”(Raiding, 1811 – Bayreuth, 1886) première année – Suisse (1848/55)

Au lac de Wallenstadt Vallée d’Obermann Le mal du Pays Chapelle de Guillaume Tell

Roberto Corlianòpianoforte

Page 18: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

MusiCultura5 a Edizione

sab

ato

16

giu

gno

201

2 -

MA

GLI

E -

LIBR

ERIA

“LI

BRI &

MU

SIC

A”

MAGLIE

LIBRERIA “LIBRI & MUSICA”sabato 16 giugno 2012 - ore 19.30

“PAESAGGI POETICI”Natura, bellezza e spiritualità tra immagine, poesia e musica

“È in noi che i paesaggi hanno paesaggio. Perciò se li immagino li creo; se li creo esistono; se esistono li vedo”.

F. PESSOA, Il libro dell’inquietudine (1913/35)

proiezione-readingintorno all’opera poetica di

Rocco Aldo Corinaalla presenza dell’autore

Gianni Ravazzanivoce recitante

Dott.ssa Francesca Rinaldimusicologa

Page 19: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».

Ufficio Pubbliche Relazioni

Maria Giuseppina Solazzo

Coordinamento generale e cura editorialeElsa Martinelli

Progettazione e stampaGrafiche Spagnolo – Tricase

Infolinewww.conservatoriolecce.it

[email protected]@libero.it www.arteinsalento.it

+ 39 0832.344267+ 39 338.1308394

LocationsEx Convento di S. Chiara – via S. Chiara, 1 Brindisi

Collegiata “Maria Ss. Annunziata” – via V. Perrone Leverano (LE)Libreria “Libri & Musica” – via Indipendenza, 1 Maglie (LE)

Chiesa di “Tutti i Santi” – piazza 4 Novembre Mesagne (BR)Chiesa di “Maria Ss. Ausiliatrice” – via Asmara, 2 Monteroni di Lecce (LE)

Piazza Candido – Monteroni di Lecce (LE)

In copertinaREBECCA CIVIL, “SONIC SOUNDSPACE - GRAPHIC MAP” (2011)

Page 20: SOPRINTENDENZA...provai grande piacere, e finanche stupore per il modo spigliato con cui suonava gli allegri e anche per l’intensità espressiva da lui raggiunta negli adagi».