Sono tutti nel Nord, eccetto due in Toscana · mona e Pavia. Il comune ... San Pietro Mussoline...

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IlSole-240re Lunedì 7 Settembre 2009 - N. 246 la, Secondo i dati Istat la media nazionale è ferma al 5,7% 9 9 tìetnici cinque Sono tutti nel Nord, eccetto due in Toscana Francesca Milano Lo si nota sull'autobus, al parco, in coda alle poste, ma so- prattutto davanti alle tastiere dei citofoni: ogni quattro cogno- mi italiani ce n'è uno straniero. È l'Italia che verrà, ma anche quella che già esìste in diciasset- te piccoli comuni del Nord, do- ve gli stranieri superano il 20% del totale dei residenti. PIÙ UOMINI CHEDONNE Soprattutto in Lombardia gli extracomunitari che vivono nei piccoli borghi sono in maggioranza maschi occupati nell'edilizia Un dato molto elevato rispet- to alla media italiana: secondo l'Istat gli stranieri residenti nel 2008 erano il 5,7% della popola- zione nazionale. Si tratta di piccoli paesi dove la popolazione residente non supera mai gli Smila iscritti all'anagrafe. In alcuni casi, inol- tre, non si tratta di immigrati, ma di stranieri comunitari, co- me nel caso di Airole, un picco- lo borgo in provincia di Impe- ria. «Qui - racconta il sindaco Fausto Molinari - hanno scelto di trasferirsi molti olandesi e te- deschi in pensione. Sono il 27% della popolazione, ma tra loro non ci sono extracomunitari». Diverso è, invece, il caso di Castelcovati, un comune di 6.500 abitanti in provincia di Brescia. «Il 20,6% è immigrato - spiega il sindaco Camilla Grit- ti -. Si tratta soprattutto di alba- nesi che lavorano nell'edilizia». Il tipo di lavoro incide molto anche sul genere degli stranieri: SULJOO residenti, oltre 800 sono uomini. «Finora non abbiamo mai avuto problemi - racconta il sindaco - anche se il comune non può fare molto per l'integra- zione, perché non ci sono soldi da investire in progetti». Secon- do Camilla Gritti, sul numero de- gli stranieri ha influito la crisi dell'ultimo anno: «Fino a un an- no fa gli extracomunitari erano in costante aumento, dall'inizio dell'anno invece la crisi che ha investito il comparto dell'edili- ziahapesato anche sugli stranie- ri e molti hanno scelto di torna- re nel proprio paese». In provincia di Pavia, a Roc- ca de' Giorgi, bastano 20 stra- nieri a far salire il tasso di mul- tietnicità del comune al 23 per cento. «Sembrano tanti per- ché in realtà siamo noi che sia- mo pochi - chiariscono dal co- mune -. Qui gli stranieri lavo- rano quasi tutti nelle aziende agricole. Vengono dalla Cina, dallo Sri Lanka, dalla Repub- blica Dominicana, ma soprat- tutto dalla Colombia». A Pietrabruna, invece, c'è una numerosa comunità di tur- chi, arrivati nel paesino in pro- vincia di Imperia nella seconda metà degli anni 90, quando la vecchia polveriera militare di- smessa venne trasformata in un centro di accoglienza per profu- ghi curdi. In realtà dopo quel pe- riodo i profughi ripartirono. Ne rimasero pochissimi, che però anno dopo anno hanno fatto ar- rivare i parenti. Nel 2008, su sei nati a Pietrabruna cinque sono turchi ed è grazie a loro se si rie- sce a tenere aperta la scuola. Imperia è la provincia con più "comuni multietnici": ben quattro su 17. Ma è la Lombar- dia il territorio di maggior con- centrazione di questiborghi: so- no sette, divisi tra le province di Brescia, Bergamo, Como, Cre- mona e Pavia. Il comune multietnico più a sud si trova in provincia di Sie- na. A Monticiano gli stranieri sono il 22,8% deiresidenti. «So- no soprattutto albanesi, koso- vari, marocchini e rumeni - raccontano dal comune - im- piegati nel campo forestale co- me tagliaboschi, anche se c'è chi vive qui e lavora in comuni limitrofi, magari nell'edilizia o nel turismo». L'amministra- zione rivolge una particolare attenzione agli stranieri: «Or- ganizziamo incontri e abbia- mo uno sportello dedicato ai loro problemi - spiegano -, ma soprattutto cerchiamo di mi- gliorare l'integrazione dei bambini immigrati, che spes- so tendono a rinchiudersi nel proprio gruppo etnico». [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Page 1: Sono tutti nel Nord, eccetto due in Toscana · mona e Pavia. Il comune ... San Pietro Mussoline (Vi) Monticiano(S.i) ... nel quartiere residenziale di Verdellino, anche se hanno colonizzato

IlSole-240reLunedì 7 Settembre 2009 - N. 246

la, Secondo i dati Istat la media nazionale è ferma al 5,7%• 9 9tìetnicicinque

Sono tutti nel Nord, eccetto due in Toscana

Francesca Milano

Lo si nota sull'autobus, alparco, in coda alle poste, ma so-prattutto davanti alle tastieredei citofoni: ogni quattro cogno-mi italiani ce n'è uno straniero.È l'Italia che verrà, ma anchequella che già esìste in diciasset-te piccoli comuni del Nord, do-ve gli stranieri superano il 20%del totale dei residenti.

PIÙ UOMINI CHE DONNESoprattutto in Lombardiagli extracomunitariche vivono nei piccoli borghisono in maggioranza maschioccupati nell'edilizia

Un dato molto elevato rispet-to alla media italiana: secondol'Istat gli stranieri residenti nel2008 erano il 5,7% della popola-zione nazionale.

Si tratta di piccoli paesi dovela popolazione residente nonsupera mai gli Smila iscrittiall'anagrafe. In alcuni casi, inol-tre, non si tratta di immigrati,

ma di stranieri comunitari, co-me nel caso di Airole, un picco-lo borgo in provincia di Impe-ria. «Qui - racconta il sindacoFausto Molinari - hanno sceltodi trasferirsi molti olandesi e te-deschi in pensione. Sono il 27%della popolazione, ma tra loronon ci sono extracomunitari».

Diverso è, invece, il caso diCastelcovati, un comune di6.500 abitanti in provincia diBrescia. «Il 20,6% è immigrato- spiega il sindaco Camilla Grit-ti -. Si tratta soprattutto di alba-nesi che lavorano nell'edilizia».

Il tipo di lavoro incide moltoanche sul genere degli stranieri:SULJOO residenti, oltre 800 sonouomini. «Finora non abbiamomai avuto problemi - racconta ilsindaco - anche se il comunenon può fare molto per l'integra- •zione, perché non ci sono soldida investire in progetti». Secon-do Camilla Gritti, sul numero de-gli stranieri ha influito la crisidell'ultimo anno: «Fino a un an-no fa gli extracomunitari eranoin costante aumento, dall'iniziodell'anno invece la crisi che hainvestito il comparto dell'edili-

ziahapesato anche sugli stranie-ri e molti hanno scelto di torna-re nel proprio paese».

In provincia di Pavia, a Roc-ca de' Giorgi, bastano 20 stra-nieri a far salire il tasso di mul-tietnicità del comune al 23 percento. «Sembrano tanti per-ché in realtà siamo noi che sia-mo pochi - chiariscono dal co-mune -. Qui gli stranieri lavo-rano quasi tutti nelle aziendeagricole. Vengono dalla Cina,dallo Sri Lanka, dalla Repub-blica Dominicana, ma soprat-tutto dalla Colombia».

A Pietrabruna, invece, c'èuna numerosa comunità di tur-chi, arrivati nel paesino in pro-vincia di Imperia nella secondametà degli anni 90, quando lavecchia polveriera militare di-smessa venne trasformata in uncentro di accoglienza per profu-ghi curdi. In realtà dopo quel pe-riodo i profughi ripartirono. Nerimasero pochissimi, che peròanno dopo anno hanno fatto ar-rivare i parenti. Nel 2008, su seinati a Pietrabruna cinque sonoturchi ed è grazie a loro se si rie-sce a tenere aperta la scuola.

Imperia è la provincia conpiù "comuni multietnici": benquattro su 17. Ma è la Lombar-dia il territorio di maggior con-centrazione di questiborghi: so-no sette, divisi tra le province diBrescia, Bergamo, Como, Cre-mona e Pavia.

Il comune multietnico più asud si trova in provincia di Sie-na. A Monticiano gli stranierisono il 22,8% deiresidenti. «So-no soprattutto albanesi, koso-vari, marocchini e rumeni -raccontano dal comune - im-piegati nel campo forestale co-me tagliaboschi, anche se c'èchi vive qui e lavora in comunilimitrofi, magari nell'edilizia onel turismo». L'amministra-zione rivolge una particolareattenzione agli stranieri: «Or-ganizziamo incontri e abbia-mo uno sportello dedicato ailoro problemi - spiegano -, masoprattutto cerchiamo di mi-gliorare l'integrazione deibambini immigrati, che spes-so tendono a rinchiudersi nelproprio gruppo etnico».

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FOTOGRAMMA

La storia. L'esperienza di Verdeilino (Bergamo)

I paesi del record

Comune

Airole(Im)

Pregelato (To)

Viganella (Vb)

Sassetta (Li)

Rocca De' Giorgi (Pv)

San PietroMussoline (Vi)

Monticiano(S.i)

Veleso(Co)

Pietrabruna (Im)

Telgate (Bg)

Vessalico(Im)

Corte De'Cortesicon Cignone (Cr)

Castelcovati (Bs)

Verdellino (Bg)

Chiusavecchia (Im)

San Gervasiobresciano (Bs)

Monchiero(Cn)

Residentistranieri

130

164

46

132

20

363

358

62

130

1.050

70

222

1.329

1.509

108

436

117

Totaleresidenti

480

690

196

572

87

1.589

1.570

274

578

4.706

317

1.076

6.455

7.435

537

2.181

586

% stranierisu residenti

27,1

23,8

23,5

23,1

23,0

22,8

22,8

22,6

22,5

22,3

22,1

20,6

20,6

20,3

20,1

20,0

20,0

«Siamo l'esempiodell'Italia futura»

i

Fonte: elaborazione II Sole 24 Ore su dati Istat 2008

amminare per le stradedi Verdellino è comecamminare nell'Italia

che verrà. Qui, nella zona asud-ovest di Bergamo, glistranieri sono più di 1.500, oltreil 20% del totale dei residenti.

Si concentrano soprattuttonel quartiere residenziale diVerdellino, anche se hannocolonizzato tutta l'area diZingonia, la new towncostruita negli anni 60dall'imprenditore RenzoZingone che comprendecinque comuni (Verdellino,Verdello, Ciserano, Boltiere eOsio Sotto).

«Una città nata dal nulla,senza tradizioni, è una terra diconquista- spiega GiovanniBacis, che da tre anniamministra il comune diVerdellino -. E così sonoarrivati gli stranieri, attrattidalle tante opportunità dilavoro che la zona offre e dallapossibilità di trasferirsi in unacittà in cui nessuno è stranieroperché nessuno vi è radicato».

Il boom c'è stato negli ultimisette anni e l'immigrazione quiha cambiato pelle: «Prima -racconta il sindaco - c'eranosoprattutto uomini, immigratidi passaggio. Persone chevenivano per lavorare,mandavano i soldi a casa èprima o poi ci tornavano

anche». Adesso, invece, apopolare le strade diVerdellino sono soprattuttofamiglie immigrate. Un terzodegli iscritti a scuola èstraniero, e le tante industriedella zona non possono piùfare a meno della manodoperadegli extracomunitari. Sonosoprattutto senegalesi,pachistani, indiani, egiziani emarocchini, anche se in totalele nazionalità presenti aVerdellino sono oltre 40.

La dipendenza del tessutoproduttivo di Zingonia daglistranieri, però, fa a pugni con icontrasti condominiali. «Inpaese c'è rispetto e tolleranza-spiega il sindaco -, ma iproblemi di convivenzaesistono: quando in uncondominio gli stranieridiventano troppi, gli italiani sitrasferiscono, trasformando difatto interi palazzi in ghetti».

Per migliorare l'integrazioneil comune fa quello che può: daicorsi di mediazione culturaleperle mamme immigrate alleiniziative sportive per i bambini.

«Certo - avremmo bisognodi un maggiore supporto daparte di provincia e regione -lamenta il sindaco -, In fondo,siamo l'incubatore dell'Italiadel futuro».

Fr.Mi.f. :.R' r. :-:riDUZIQNERISEHVATA