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Sommario

Presentazione

2Presentazione di Don Dario Russo

Messaggi

4Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI

8Messaggio dell’Arcivescovo

Testimonianze

10Porto dentro quei sor-risi, i gesti, gli sguardi, i visidi Brigida Cangelosi

Progetti

15Cooperazione tra le Chiese

17Opera San Pietro Apo-stolo

22Ordinazioni Sacerdotali

12Un’infermiera ed un’ostetrica in mis-sione di Marianna Altamonte e Eleonora Selmi

24Pontificia Opera Infan-zia MissionariaCentro Missionario

Diocesano

Missio Giovanidi Rossana Ragusa

La Chiesa Monrealeseper la missione ad gentes

Sussidio a cura dell’Ufficio Missionario di Monreale

Progetto grafico e impaginazione:Luca Faraone

Redazione e amministrazione:Piazza Santa Caterina, 990047 Partinico (PA)

C.C.P. 14565907 Intestato a:Ufficio Diocesano MissionarioPiazza Santa Caterina, 990047 Partinico (PA)

Direttore:Don Dario [email protected]

Hanno collaborato:Brigida Cangelosi, Eleonora Selmi, Marianna Altamonte, Rossana Ragusa.

Copertinaa cura di Agarthi 14

Tabulati

Adozioni

Resoconto dettagliato delle offerte

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32Graduatoria delle Dio-cesi 2011

Pubblicazione curata dall’ufficio Missionario della Curia ArcivescovileMONREALE - ANNO 2011/2012

La ChiesaMonrealese

Per la missione “ad gentes”“Ho creduto, perciò ho parlato”

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Presentazione

In tempi di crisi economica, dove tutti cerchiamo di “stringere la cinghia” per risparmiare, per andare incontro ad un futuro incerto, il mondo missionario e della carità verso il nostro prossimo, sia vicino che lontano, sembra non essere scalfito molto da questa situazione. Il pensare che “c’è qualcuno che sta sempre peggio di noi” ci spinge, nonostante tutto, alla generosità e, per andare incontro a questi fra-telli più bisognosi, si è pronti a mettere mano al portafoglio sia in occasione di situazioni straordinarie provocate da terremoti o allu-vioni sia per sostenere l’evangelizzazione e la promozione umana del mondo missionario. San Giovanni ci ricorda nella sua prima lette-re: “Ma se uno ha ricchezze di mesto mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l’amore di Dio? Figliuoli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità” (1 Gv 3,17-18). A tal proposito, una cosa che ha colpito i giovani che questa estate hanno voluto fare un esperienza missionaria con me in Africa, è sta-ta la grande generosità della gente, malgrado il bisogno e la situazione di povertà in cui loro stessi si trovano; il vedere materializzarsi il brano biblico della vedova - elogiata da Gesù perché da, tutto quanto aveva, come offerta al tempio - nelle lunghe pro-cessioni offertoriali, dove si portava di tutto e con generosità, ha fatto esclamare ad uno di loro: “ecco i poveri che danno ai poveri”!

Non sono mancati, anche quest’anno, gli incontri formativi missionari per i gio-vani, portati avanti dal Movimento Giovanile Missionario – Missio Giovani, nel-la persona di Antonio Di Lisi come anche le richieste da parte di giovani della nostra diocesi di fare una esperienza forte in terra di missione. I parroci che volessero fare una esperienza missionaria o hanno giovani desiderosi di donare un mese della loro vita alle missioni, possono rivolgersi al nostro Centro Missio-nario Diocesano entro il mese di febbraio.Continua inoltre la Cooperazione Missionaria con la Chiesa di Iringa in Tanzania attraverso il sostegno del progetto “Scuola per la formazione di maestre d’asilo”, per il quale, io stesso, questa estate ho portato le offerte raccolte in diocesi lo scorso anno pastorale. Da sottolineare, è anche la crescita a livello diocesano del numero di coloro che

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Presentazione

fanno la richiesta di sostenere seminaristi in terra di missione, attraverso la Pon-tificia Opera San Pietro Apostolo.Un aiuto valido, a livello parrocchiale, per l’animazione missionaria è dato dai vari sussidi che ci pervengono dal centro nazionale e che facciamo avere, come centro diocesano, alle varie parrocchie. Essi propongono momenti di preghiera, adorazioni Eucaristiche, veglie, rosario missionario, via crucis ed altri spunti per poter parlare di missione anche nei vari gruppi e movimenti che sono presenti in parrocchia.

Sac. Dario Russo

Direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano

Il cammino attraverso la foresta non è mai

lungo se si ama la persona che si va a tro-

vare.

Proverbio del Congo

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MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI per la Giornata Missionaria Mondiale 2012

“Chiamati a far risplendere la Parola di verità” (Lett. ap. Porta fidei, 6) Cari fratelli e sorelle!La celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale si carica quest’anno di un significato tutto particola-re. La ricorrenza del 50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II, l’apertura dell’Anno della fede e il Sinodo dei Vescovi sul tema della nuova evange-lizzazione concorrono a riaffermare la volontà della Chiesa di impegnarsi con maggiore coraggio e ardore nella missio ad gentes perché il Vangelo giunga fino agli estremi confini della terra.

Il Concilio Ecumenico Vaticano II, con la partecipa-zione dei Vescovi cattolici provenienti da ogni angolo della terra, è stato un segno luminoso dell’universalità della Chiesa, accogliendo, per la prima volta, un così alto numero di Padri Conciliari provenienti dall’A-sia, dall’Africa, dall’America Latina e dall’Oceania. Vescovi missionari e Vescovi autoctoni, Pastori di comunità sparse fra popolazioni non cristiane, che portavano nell’Assise conciliare l’immagine di una Chiesa presente in tutti i Continenti e che si facevano interpreti delle complesse realtà dell’allora cosiddetto “Terzo Mondo”. Ricchi dell’esperienza deriva-ta dall’essere Pastori di Chiese giovani ed in via di formazione, animati dalla passione per la diffusione del Regno di Dio, essi hanno contribuito in maniera rilevante a riaf-fermare la necessità e l’urgenza dell’evangelizzazione ad gentes, e quindi a portare al centro dell’ecclesiologia la natura missionaria della Chiesa.

Ecclesiologia missionaria

Questa visione oggi non è venuta meno, anzi, ha conosciuto una feconda riflessione teologica e pastorale e, al tempo stesso, si ripropone con rinnovata urgenza perché si è dilatato il numero di coloro che non conoscono ancora Cristo: “Gli uomini che atten-dono Cristo sono ancora in numero immenso”, affermava il beato Giovanni Paolo II nell’Enciclica Redemptoris missio sulla permanente validità del mandato missionario,

Messaggi

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e aggiungeva: “Non possiamo restarcene tranquilli, pensando ai milioni di nostri fra-telli e sorelle, anch’essi redenti dal sangue di Cristo, che vivono ignari dell’amore di Dio” (n. 86). Anch’io, nell’indire l’Anno della fede, ho scritto che Cristo “oggi come allora, ci invia per le strade del mondo per proclamare il suo Vangelo a tutti i popoli della terra” (Lett. ap. Porta fidei, 7); proclamazione che, come si esprimeva anche il Servo di Dio Paolo VI nell’Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi, “non è per la Chiesa un contributo facoltativo: è il dovere che le incombe per mandato del Signore Gesù, affinché gli uomini possano credere ed essere salvati. Sì, questo messaggio è necessario. È unico. È insostituibile” (n. 5). Abbiamo bisogno quindi di riprendere lo stesso slancio apostolico delle prime comunità cristiane, che, piccole e indifese, furono capaci, con l’annuncio e la testimonianza, di diffondere il Vangelo in tutto il mondo allora conosciuto.

Non meraviglia quindi che il Concilio Vaticano II e il successivo Magistero della Chie-sa insistano in modo speciale sul mandato missionario che Cristo ha affidato ai suoi discepoli e che deve essere impegno dell’intero Popolo di Dio, Vescovi, sacerdoti, dia-coni, religiosi, religiose, laici. La cura di annunziare il Vangelo in ogni parte della terra spetta primariamente ai Vescovi, diretti responsabili dell’evangelizzazione nel mondo, sia come membri del collegio episcopale, sia come Pastori delle Chiese particolari. Essi, infatti, “sono stati consacrati non soltanto per una diocesi, ma per la salvezza di tutto il mondo” (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redemptoris missio, 63), “messaggeri di fede che portano nuovi discepoli a Cristo” (Ad gentes, 20) e rendono “visibile lo spirito e l’ardore missionario del Popolo di Dio, sicché la diocesi tutta si fa missionaria” (ibid., 38).

La priorità dell’evangelizzare

Il mandato di predicare il Vangelo non si esaurisce perciò, per un Pastore, nell’attenzio-ne verso la porzione del Popolo di Dio affidata alle sue cure pastorali, né nell’invio di qualche sacerdote, laico o laica fidei donum. Esso deve coinvolgere tutta l’attività della Chiesa particolare, tutti i suoi settori, in breve, tutto il suo essere e il suo operare. Il Concilio Vaticano II lo ha indicato con chiarezza e il Magistero successivo l’ha ribadito con forza. Ciò richiede di adeguare costantemente stili di vita, piani pastorali e organiz-zazione diocesana a questa dimensione fondamentale dell’essere Chiesa, specialmente nel nostro mondo in continuo cambiamento. E questo vale anche per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, come pure per i Movimenti ecclesiali: tutte le componenti del grande mosaico della Chiesa devono sentirsi fortemente interpellate dal mandato del Signore di predicare il Vangelo, affinché Cristo sia annunciato ovun-que. Noi Pastori, i religiosi, le religiose e tutti i fedeli in Cristo, dobbiamo metterci sulle orme dell’apostolo Paolo, il quale, “prigioniero di Cristo per i pagani” (Ef 3,1), ha lavorato, sofferto e lottato per far giungere il Vangelo in mezzo ai pagani (cfr Col 1,24-29), senza risparmiare energie, tempo e mezzi per far conoscere il Messaggio di Cristo.

Anche oggi la missione ad gentes deve essere il costante orizzonte e il paradigma di ogni attività ecclesiale, perché l’identità stessa della Chiesa è costituita dalla fede nel

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Mistero di Dio, che si è rivelato in Cristo per portarci la salvezza, e dalla missione di testimoniarlo e annunciarlo al mondo, fino al suo ritorno. Come san Paolo, dobbiamo essere attenti verso i lontani, quelli che non conoscono ancora Cristo e non hanno spe-rimentato la paternità di Dio, nella consapevolezza che “la cooperazione missionaria si deve allargare oggi a forme nuove includendo non solo l’aiuto economico, ma anche la partecipazione diretta all’evangelizzazione” (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Redem-ptoris missio, 82). La celebrazione dell’Anno della fede e del Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione saranno occasioni propizie per un rilancio della cooperazione missionaria, soprattutto in questa seconda dimensione.

Fede e annuncio

L’ansia di annunciare Cristo ci spinge anche a leggere la storia per scorgervi i problemi, le aspirazioni e le speranze dell’umanità, che Cristo deve sanare, purificare e riempire della sua presenza. Il suo Messaggio, infatti, è sempre attuale, si cala nel cuore stesso della storia ed è capace di dare risposta alle inquietudini più profonde di ogni uomo. Per questo la Chiesa, in tutte le sue componenti, deve essere consapevole che “gli orizzonti immensi della missione ecclesiale, la complessità della situazione presen-te chiedono oggi modalità rinnovate per poter comunicare efficacemente la Parola di Dio” (Benedetto XVI, Esort. ap. postsin. Verbum Domini, 97). Questo esige, anzitutto, una rinnovata adesione di fede personale e comunitaria al Vangelo di Gesù Cristo, “in un momento di profondo cambiamento come quello che l’umanità sta vivendo” (Lett. ap. Porta fidei, 8).

Uno degli ostacoli allo slancio dell’evangelizzazione, infatti, è la crisi di fede, non solo del mondo occidentale, ma di gran parte dell’umanità, che pure ha fame e sete di Dio e deve essere invitata e condotta al pane di vita e all’acqua viva, come la Samaritana che si reca al pozzo di Giacobbe e dialoga con Cristo. Come racconta l’Evangelista Giovanni, la vicenda di questa donna è particolarmente significativa (cfr Gv 4,1-30): incontra Gesù, che le chiede da bere, ma poi le parla di un’acqua nuova, capace di spe-gnere la sete per sempre. La donna all’inizio non capisce, rimane a livello materiale, ma lentamente è condotta dal Signore a compiere un cammino di fede che la porta a riconoscerlo come il Messia. E a questo proposito sant’Agostino afferma: “dopo aver accolto nel cuore Cristo Signore, che altro avrebbe potuto fare [questa donna] se non abbandonare l’anfora e correre ad annunziare la buona novella?” (In Ioannis Ev., 15, 30). L’incontro con Cristo come Persona viva che colma la sete del cuore non può che portare al desiderio di condividere con altri la gioia di questa presenza e di far-lo conoscere perché tutti la possano sperimentare. Occorre rinnovare l’entusiasmo di comunicare la fede per promuovere una nuova evangelizzazione delle comunità e dei Paesi di antica tradizione cristiana, che stanno perdendo il riferimento a Dio, in modo da riscoprire la gioia del credere. La preoccupazione di evangelizzare non deve mai rimanere ai margini dell’attività ecclesiale e della vita personale del cristiano, ma ca-ratterizzarla fortemente, nella consapevolezza di essere destinatari e, al tempo stesso, missionari del Vangelo. Il punto centrale dell’annuncio rimane sempre lo stesso: il Kerigma del Cristo morto e risorto per la salvezza del mondo, il Kerigma dell’amore

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di Dio assoluto e totale per ogni uomo ed ogni donna, culminato nell’invio del Figlio eterno e unigenito, il Signore Gesù, il quale non disdegnò di assumere la povertà della nostra natura umana, amandola e riscattandola, per mezzo dell’offerta di sé sulla croce, dal peccato e dalla morte.

La fede in Dio, in questo disegno di amore realizzato in Cristo, è anzitutto un dono e un mistero da accogliere nel cuore e nella vita e di cui ringraziare sempre il Signore. Ma la fede è un dono che ci è dato perché sia condiviso; è un talento ricevuto perché porti frutto; è una luce che non deve rimanere nascosta, ma illuminare tutta la casa. E’ il dono più importante che ci è stato fatto nella nostra esistenza e che non possiamo tenere per noi stessi.

L’annuncio si fa carità

“Guai a me se non annuncio il Vangelo!”, diceva l’apostolo Paolo (1 Cor 9,16). Que-sta parola risuona con forza per ogni cristiano e per ogni comunità cristiana in tutti i Continenti. Anche per le Chiese nei territori di missione, Chiese per lo più giovani, spesso di recente fondazione, la missionarietà è diventata una dimensione connaturale, anche se esse stesse hanno ancora bisogno di missionari. Tanti sacerdoti, religiosi e religiose, da ogni parte del mondo, numerosi laici e addirittura intere famiglie lasciano i propri Paesi, le proprie comunità locali e si recano presso altre Chiese per testimo-niare e annunciare il Nome di Cristo, nel quale l’umanità trova la salvezza. Si tratta di un’espressione di profonda comunione, condivisione e carità tra le Chiese, perché ogni uomo possa ascoltare o riascoltare l’annuncio che risana e accostarsi ai Sacramenti, fonte della vera vita.

Insieme a questo alto segno della fede che si trasforma in carità, ricordo e ringrazio le Pontificie Opere Missionarie, strumento per la cooperazione alla missione universale della Chiesa nel mondo. Attraverso la loro azione l’annuncio del Vangelo si fa anche intervento in aiuto del prossimo, giustizia verso i più poveri, possibilità di istruzione nei più sperduti villaggi, assistenza medica in luoghi remoti, emancipazione dalla miseria, riabilitazione di chi è emarginato, sostegno allo sviluppo dei popoli, superamento delle divisioni etniche, rispetto per la vita in ogni sua fase.Cari fratelli e sorelle, invoco sull’opera di evangelizzazione ad gentes, ed in partico-lare sui suoi operai, l’effusione dello Spirito Santo, perché la Grazia di Dio la faccia camminare più decisamente nella storia del mondo. Con il beato John Henry Newman vorrei pregare: “Accompagna, o Signore, i tuoi missionari nelle terre da evangelizzare, metti le parole giuste sulle loro labbra, rendi fruttuosa la loro fatica”. La Vergine Maria, Madre della Chiesa e Stella dell’evangelizzazione, accompagni tutti i missionari del Vangelo.

Dal Vaticano, 6 gennaio 2012, Solennità dell’Epifania del Signore

BENEDICTUS PP. XVI

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Messaggi

MESSAGGIO DELL’ARCIVESCOVOper la Giornata Missionaria Mondiale 2012

Fratelli e sorelle carissimi dell’Arcidiocesi di Monreale, il tema della Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno è importante e affascinan-te: “Ho creduto, perciò ho parlato”. La dichiarazione è di San Paolo. Afferma anzi-tutto che la fede è presupposto indispensabile del-la predicazione. Sant’Ambrogio, commentando il vangelo di Luca, non esita ad attribuire al dubbio di fede di Zaccaria, padre di Giovanni Battista, il suo essere rimasto muto dopo l’apparizione dell’ange-lo. “Chi non ha fede - sentenzia il grande vescovo di Milano - non ha diritto di parlare”. Ma l’Apo-stolo vuole anche dire un’altra cosa, e cioè che l’a-ver creduto non può rimanere senza conseguenza: è qualcosa che esige la predicazione. “Guai a me se non annuncio il vangelo!”, esclama altrove lo stesso apostolo. Naturalmente, credere è un dono di Dio; è però an-che la conclusione di una faticosa e perseverante ricerca personale. Il dono non esclude l’impegno umano e l’impegno umano a nulla approderebbe senza il dono. L’annuncio e la testi-monianza che scaturiscono dalla fede (quella semplice e piccola che abbiamo ricevu-ta nel battesimo) hanno la straordinaria capacità di avviare a maturità la fede stessa, istaurando un circolo virtuoso secondo cui la testimonianza diviene tanto più credi-bile quanto più vera è la fede testimoniata e la fede tanto più si fortifica quanto più è donata attraverso la parola e i fatti. È proprio ciò che scriveva al suo tempo san Gre-gorio Magno: “La fede si rafforza col donarla”. E aggiungeva da pastore: “Perciò, se ritenete di aver compiuto un qualche progresso nella vostra fede, attirate anche altri con voi e fateveli compagni sulla via di Dio”. Nel suo messaggio per la Giornata Missionaria 2012 il Santo Padre ci ricorda che “oggi la missione ad gentes deve essere il costante orizzonte e il paradigma di ogni attività ecclesiale, perché l’identità stessa della Chiesa è costituita dalla fede nel Mistero di Dio, che si è rivelato in Cristo per portarci la salvezza, e dalla missione di testimoniarlo e annunciarlo al mondo, fino al suo ritorno”.

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Messaggi

È dunque importante che parliamo dell’urgenza missionaria. Dell’urgenza che la chiesa concreta, che siamo tutti noi, esca dalla sua pigra introversione e diventi dav-vero quella chiesa estroversa che i grandi apostoli delle sue origini e i tantissimi santi missionari della sua lunga storia hanno saputo rappresentare al vivo con il loro forte impegno di fede e di carità. Occorre perciò scommettere sulle potenzialità e sui ca-rismi di ognuno. Senza paura per i fallimenti – spesso solo apparenti o passeggeri –, aprendoci con fiducia alla potenza della grazia, “pronti sempre a rispondere a chiun-que ci domanda ragione della Speranza che è in voi”(1Pt 3,15). Solo così potremo, con l’aiuto immancabile di Dio, creare nuove reti di relazioni autenticamente umane e provocare risposte pronte e generose alle sue diversificate chiamate alla nuova evangelizzazione nel mondo, nella nostra Europa, nel nostro paese. Oggi non ci è più consentito attardarci ad una pastorale di pura conservazione di ciò che rimane ancora di cristiano nelle nostre comunità. Si tratta di guardare verso l’oltre e di pensare e osare in profondità e in grande. La celebrazione dell’Anno della fede e del Sinodo dei Vescovi sulla nuova evangelizzazione, ambedue fortemente voluti dal Santo Padre, potranno essere davvero “occasioni propizie per un rilancio della cooperazione missionaria, come partecipazione diretta all’evangelizzazione”, da cui è lecito aspettarsi un risveglio di fede seria e creativa. Nel chiudere questo messaggio non voglio rinunciare a richiamare la vostra atten-zione sul progetto “Scuola per la formazione di maestre d’asilo” ideato nell’ambito della cooperazione missionaria della nostra diocesi con quella di Iringa in Tanzania. Il progetto è già operativo con l’inizio della costruzione. Cercheremo di sostenerlo durante quest’anno pastorale sia economica-mente sia con quell’incentivo di testi-monianza della fede che consiste nella partecipazione persona-le di sacerdoti, laici e famiglie che, incarnando un modello di concretizzazione missionaria da tempo seguito in diverse regioni d’Italia, si fanno espressione genuina della vitalità delle nostre chiese.

+ Salvatore Di CristinaArcivescovo

Il cristiano è l’uomo che non ha bisogno di

riuscire quaggiù.

Primo Mazzolari

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Porto dentro quei sorrisi, i gesti, gli sguardi, i visi

Tante volte, nel corso di questo mese (già) trascorso dal ritorno dalla Tanzania, mi sono sentita ripetere, magari in forme diverse, la stessa domanda: “Ma come è L’A-frica?” ! Puntualmente mi sono ritrovata a non riuscire ad esprimere con le parole ciò che avrei voluto dire, né a dare un ordine al turbine di emozioni e sensazioni che, a quel punto, inizia a girare nella mia mente.È come se ognuna di quelle sensazioni cercasse di farsi spazio spingendo le altre, che naturalmente non vogliono cedere il loro posto, nel tentativo di ritrovarsi in prima fila, per poter essere ricordata per prima; un po’ come succedeva in mezzo ai bambini, ai “watoto”, di Kitanewa e Migoli, che si facevano largo tra gli altri, per poter essere visti per primi e stare il più vicino possibile, per attaccarsi alle braccia e alle mani, uno per ogni dito.Ci vuole un attimo in Africa per passare dall’essere soli all’essere circondati da decine di bambini che con le loro grida, i loro sorrisi, pianti e canti riempiono qual-siasi silenzio o solitudine, cosa che peraltro è quasi impossibile sentire.Diverse volte, negli incontri fatti prima della partenza, avevo ascoltato tanti consi-gli e spiegazioni per affrontare al meglio questa “esperienza”; credevo di aver quasi capito cosa significasse uscire dalla nostra cultura per entrare in un’altra.Sono partita per la Tanzania convinta di portare con me quello “zaino vuoto” di cui

tanto avevo sentito parlare e che credevo di essere riusci-ta a svuotare per bene da tan-te radicate convinzioni.La scoperta più sconvolgen-te mi si è presentata quando, dopo la prima settimana tra-scorsa a Kitanewa in com-pagnia di tanti ragazzi ita-liani e compagni di viaggio, sono salita sulla jeep che mi avrebbe accompagnata a Mi-goli dove sarei stata la sola ad essere alla “prima espe-

rienza in terra di missione”, quindi anche la sola a disconoscere la cultura e a non capire-parlare la lingua swahili, eccezion fatta per i saluti e i ringraziamenti.Da un giorno all’altro, mi sono ritrovata a passare dal dialogo continuo con i ragaz-zi con cui avevo condiviso la prima settimana, a trascorrere la maggior parte del tempo stando in silenzio, pur essendo circondata da persone che parlavano tra loro.Questo silenzio “forzato”, mi ha portato a riguardare con più attenzione dentro allo “zaino” che credevo vuoto, per accorgermi che invece era rimasto pieno di tante

Testimonianze

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parole, che credevo essere indispensabili e che in realtà, in quel momento, non servivano quasi a nulla.Per la prima volta nella mia vita, ho dovuto rinunciare a quello che per me è sempre stato strumento fondamentale per confrontarmi; il bisogno di tante parole e di tanti discorsi per poter tentare di esprimere e spiegare ogni cosa, ha iniziato a lasciar spazio alla ricerca di un modo diverso per confrontarmi, per conoscere le persone, per cercare di capire e di farmi capire. L’Africa con tutti i suoi suoni, voci, risa, mi ha insegnato a stare zitta, e poi sco-prirmi in quel silenzio ad ascoltare tanti suoni che altrimenti sarebbero stati coperti dalle mie parole; mi ha inse-gnato che per sentire bastano le orecchie ma per ascoltare servono anche gli occhi.Le donne, gli uomini e i bam-bini che ho conosciuto mi hanno insegnato che non ba-stano solo le parole per dare un senso ai nostri discorsi, perché tante parole in una lingua sconosciuta diventano solo dei bei suoni che si ri-petono, come un sottofondo musicale. Ho imparato che il senso vero a ciò che si vuole esprimere è dato da tante altre cose, che si ascoltano solo quando le parole perdono il loro significato: le sfumature della voce, gli sguar-di, i gesti, i sorrisi, i movimenti degli occhi, delle mani e dei visi che incorniciano quelle voci.Ho capito che nessun bel discorso, anche se fatto con linguaggio forbito e convin-cente, potrà mai eguagliare il sentimento trasmesso dal sorriso felice di un bambino quando ti vede o dall’abbraccio di chi, dopo tanti giorni passati insieme, in silenzio ti saluta al momento della partenza.In Africa, forse per la prima volta, ho iniziato a comprendere un po’ di più il senso del dono. Nulla che può essere comprato a caro prezzo, avrà mai un valore simile a qualcosa che viene dato col cuore, fosse anche una piccola pietra, il tappo di una bottiglia, un sorriso, un bacio o un pezzetto di legno per poter giocare insieme.... Chissà, forse è proprio aprirsi agli altri il primo passo per poter poi “donare se stessi”.

Brigida Cangelosi

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Un’infermiera ed un’ostetrica in missione Tante sono ogni anno le persone che decidono di partire per andare in Africa tutte spinte da una motivazione sicuramente valida e profonda e quando questa è l’amore per l’altro si riesce ad apprezzare qualsiasi situazione, o cosa nuova, che ancora non si conosce. Anche se sono diverse quelle tra noi, me Marianna l’infermiera ed Eleonora l’ostetrica il destino ha voluto che ci incontrassimo proprio in terra di missione. Dopo un’accoglienza calorosa fatta di canti, balli ed abbracci come se ci conoscessimo da tanto tempo abbiamo appreso la notizia di poter svolgere le nostre mansioni di infermiera ed ostetrica. Allora a quel punto ho chiesto al Sacerdote: “Ma qui vicino c’è un ospedale?”. Lui mi ha risposto cosi: “Vedi cara, i missionari sono presenti proprio dove c’è maggiore bisogno, dove non c’è nessuno e dove le diffi-coltà della popolazione locale sono estreme”. La situazione socio sanitaria sarebbe drammatica se non ci fossero i “Dispensari” (una sorta di ambulatorio di primo soc-corso, un centro per i parti e una farmacia) e grazie alla volontà di chi aiuta senza un secondo fine è stato possibile costruirne uno nel villaggio vicino. Ed è cosi che co-mincia la nostra avventura. Ogni mattina dopo aver fatto colazione e aver sistemato l’occorrente nello zaino percorrevamo circa un ora di strada a piedi, attraversavamo il villaggio, che con i suoi abitanti ci dava il buongiorno e ci augurava buon lavoro ed eravamo così immersi nella natura che, anche le galline, libere di scorazzare sembravano salutarci. Quando arrivavamo al dispensario eravamo accolte sempre come se fosse il primo giorno! Il personale composto principalmente dalla Dotto-ressa e dall’Infermiera si occupava di tutto e veramente facevano del loro meglio

nonostante la povertà di quel luogo. Vi erano due strutture composte entrambe da poche stanze. Nella prima avveniva-no le visite generali di routine, le vaccinazioni e gli interventi di primo soccorso. L’altro pic-colo edificio era adibito invece per assistere “le maternità”: in una stanza avvenivano le visite per le future mamme, nell’altra invece avvenivano i parti e le degenze post partum. Queste strutture sono molto distanti

dalle nostre realtà, non c’è luce ne acqua corrente, spesso mancano i farmaci e il materiale per poter suturare qualche ferita. Non c’è neanche lo sterilizzatore dei ferri chirurgici, che vengono disinfettati con antisettici in dei bidoni di plastica, ma possiamo dire che una cosa avevano che nei nostri ospedali si sta perdendo: l’uma-

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Testimonianze

nità fraterna! La dottoressa e l’infermiera infatti vivono accanto al dispensario ed erano sempre disponibili a qualsiasi ora. Nel dispensario si accettavano tutti, soprat-tutto chi non si poteva permettere di pagare dato che questi ultimi rappresentavano la maggioranza. Veniva gente di tutte l’età, dai bambini di 7 anni agli adulti ed an-ziani che non sapevano neanche la loro età! C’era un grosso registro dove si scrive-va tutto: nome, cognome, diagnosi e terapia. Ogni paziente portava un quadernino “l’exercise book”, comprato nella bancarella del paese, nel quale la dottoressa scri-veva tutto: data, sintomi dia-gnosi e terapia. Dopodichè i pazienti passavano dall’infer-miera a ritirare i farmaci pre-scritti anche se purtroppo non sempre erano presenti e quin-di non era possibile darglieli, anche perché non si poteva stimare mai il tempo esatto in cui sarebbero arrivate le scor-te. E allora via… i “malati” si rimettevano subito in marcia per tornare nel loro villaggio, ripercorrendo tanti kilometri, anche senza la cura necessaria per guarire! Molti sono ancora gli ostacoli e le dif-ficoltà che devono affrontare questi piccoli dispensari per riuscire a garantire un servizio adeguato alla comunità, ma un aspetto molto importante da sottolineare e che gli europei che arrivano in missione non hanno il solo intento di aiutare, ma arrivano li anche per formare, studiare insieme a loro le principali patologie presenti nella zona e capire quali possono essere le principali cure o precauzioni da adottare, tenendo sempre conto delle risorse disponibili. La notizia positiva è che da qualche anno gli africani hanno realmente capito l’importanza dell’informazione e dello studio e questo deve diventare il motore per un maggiore sviluppo. Moltissimi sono i punti che potrebbero essere approfonditi sulla sanità africana, ma la verità è che quando arrivi in questo posto esso ti coinvolge fino in fondo per la sua semplicità, per il calore delle persone, per i meravigliosi tramonti e per l’intensità con cui si vivono piccoli gesti che ormai nella nostra società non riusciamo più ad apprezzare. Per tali ragioni ti innamori di questo continente e a tal proposito mi viene in mente una frase che mi ha regalato una mia amica poco prima di partire: “L’Africa si tiene sempre un pezzo di te e dicono che se ci torni te lo restituisce”. Solo dopo aver vis-suto questa esperienza ho compreso fino in fondo il vero significato, anche se non credo che la voglia di tornare potrà finire, piuttosto penso che potrà solo aumentare!

Marianna Altamonte e Eleonora Selmi

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Missio Giovani

Mi è stato chiesto di scrivere un articolo sulla mia esperienza Missio. Avete presente i temi delle elementari? “Parla della tua esperienza Missio”: questo è il mio compi-to… come se fosse elementare porre nero su bianco il fiume di emozioni e ricordi che associo alla Missio. Ad ogni modo, ci proverò. Sono entrata a far parte della Missio circa un anno fa. Ho partecipato a un week-end di formazione con altri ragaz-zi provenienti da tutta la Diocesi di Monreale. Quando sono arrivata non conoscevo nessuno e, a dirla tutta, mi sentivo un pò spaesata. Non riuscivo a capire perché tutti fossero così esageratamente felici di essere lì. Quando poi ascoltai le parole dei re-latori di quelle giornate rimasi ancor più sbalordita: il loro modo di parlare, le loro parole, la loro sicurezza…ero affascinata da quel mondo per me nuovo. Alla fine di quel week-end ero stata totalmente coinvolta dall’entusiasmo e dalla carica Missio: non vedevo l’ora di rivedere i miei nuovi amici e di conoscere cose nuove sulla Pa-rola di Dio e su Gesù. Ci siamo incontrati periodicamente (una volta al mese circa) e in quegli incontri sentivo Cristo con noi. Molte persone si definiscono cattolici praticanti pensando che il loro compito sia unica-mente quello di andare a mes-sa tutte le Domeniche; ecco la Missio mi ha trasmesso che gli insegnamenti pervenutoci da Cristo devono essere messi in pratica: non importa quanto sia ampio il tuo raggio di azione, è essenziale che tu agisca, qui e subito. Poi è arrivata la proposta di partecipare al Co.Mi.Gi. (Convegno Missionario Giovani). Inizialmente pensavo che non sarei an-data, ma pietra dopo pietra (riprendendo il tema del convegno: la parabola di Pietro) il 28 Aprile mi sono ritrovata a Frascati! Centinaia i ragazzi da tutta Italia arrivati lì, con Cristo e la Missio nel cuore. Spesso si dice che tutti i giovani del nostro secolo sono troppo distanti dalla Chiesa: sbagliato! Al convegno abbiamo dimostrato che una gran parte di ragazzi ama Dio e, di conseguenza, vuole imparare a incontrarlo. Grazie al Co.Mi.Gi. ho capito che per dimostrare a Dio il nostro amore dobbiamo rispondere alla Sua chiamata, Lui ci accetterà con le nostre debolezze, i nostri dubbi, proprio come ha fatto con Pietro. Lui ci ama e per questo ci chiama ad agire nel Suo nome. Tornata a casa dopo questa esperienza mi sentivo più forte, cosciente dell’im-mensità dell’amore di Dio, che ci spinge ad agire nel Suo nome. Grazie alla Missio il mio essere cristiana è cambiato, maturato. E dopo un anno eccomi qui, a scrivere questo articolo aspettando con ansia il prossimo incontro mensile. Cos’altro dire? Con la Missio nel cuore, sempre!

Rossana Ragusa14

Centro Missionario Diocesano

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Cooperazione tra le Chiese

A sua Ecc.za ReverendissimaMons. Salvatore Di Cristina

Arcivescovo di Monreale

Carissimo Mons. Di Cristina,nella tua persona sento il bisogno di ringraziare anche i fedeli della tua diocesi che con la loro carità opero-sa stanno contribuendo alla realizzazione del proget-to “Scuola per la formazione di maestre d’asilo” che verrà realizzato nel villaggio di Ilole nella mia diocesi di Iringa.Don Dario mi ha fatto avere la somma di 1.150 euro che insieme a quella che avete raccolto l’anno scorso servirà per gettare le fondamenta di questa costruzio-ne.Nella speranza che la Provvidenza ci aiuti a portare al termine quest’opera, Ti auguro un fecondo apostolato.Con affetto fraterno.

Iringa 08/08/2012

Offerte Pervenute

Vicaria di Partinico: Veglia di Avvento 270 euroVicaria di Partinico: Stazione Quaresimale 180 euroGiornata Diocesana Giovani e Famiglie 2012 700 euro

+ Tarcisius J. M. Ngalalekumtwa

Progetti

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VICARIATO DI MONREALEMONREALEUfficio Diocesano Missionario

SEMINARIOSac. Antonino Licciardi

PARROCCHIA CATTEDRALE Arena Caterina Ferraro GiuseppinaMazzola Grazia Maria

CHIESA DEL ROSARIOMessina VincenzaPitti Rosa

PARROCCHIA SS. FRANCESCO E VITOSac. Rosario Bacile

PIOPPOPARROCCHIA S. ANNAAnello PieraBiondo RosamariaLa Corte Francesco Scuderi Matteo e Nunzia Utech GennaroBurbulia LillyGarda Franco e ConettaTirrito Franco e Cristina

ALTOFONTEGruppo Missionario

VILLACIAMBRAGiulia Segreto

MALPASSOComunità ParrocchialeBologna Giovanni

VICARIATO DI CARINICARINIAssociazione Hakuna Matata ONLUSBasile ConcettaPassalacqua Maria Scavo Rosa

PARROCCHIA S. CUOREAlaimo Salvo e AdeleAmato GiovannaAmato Giuseppe e ElenaCalamia MariaCusumano Salvatore e Maria StellaFamiglia Cusumano-RussoFerranti MariaLentini Caterina e SorelleLiberto GaetanoNania RossellaOliveri GiuseppePellerito GiuseppaRandazzo Andrea e RossellaRinnovamento nello SpiritoRusso Maria StellaVitale Rosaria

Opera San Pietro ApostoloLe adozioni dei Seminaristi in terra di Missione sostenute

dalla nostra Diocesi

Comunichiamo, con grande piacere, i nominativi dei padrini e delle madrine della nostra diocesi che accompagnano con la preghiera e i loro sacrifici il cammino vo-cazionale di tanti giovani delle Chiese sparse in tutto il mondo. L’impegno, oltre la preghiera, comporta un contributo minimo di 60,00 euro l’anno. Per ulteriori infor-mazioni ed adesioni rivolgetevi ai vostri parroci o direttamente all’Ufficio Missio-nario Diocesano.

Opera San Pietro Apostolo

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CHIESA DEL ROSARIOMaria SS. del Rosario

CINISIPARROCCHIA S. FARAAgisci-ClanAlfano RosaAlfano SabatinoAzzolina AntoninoBadalamenti MaddalenaBartolotta CaterinaBartolotta Giuseppe Bartolotta LillaBistori AntoninoBiundo AntoninaBiundo FaraBiundo LauraCancelliere CalogeroCaritas ParrocchialeCavataio CristinaCavataio GiuseppeCavataio Maria GiovannaChirco RosmaryCirino AngeloConigliaro SerafinaCurcurù SalvatoreCusumano GiuseppinaD’Arpa SalvatoreDalla Costa FernandaDi Santo AngelaEvola MarioEvola VincenzoFerrara CaterinaGaglio Giovanna Gaglio GiuseppinaGaglio Sac. VincecnzoGaglio Teresa Ganci Castrenza MariaGeraci Sr. Maria Giambanco AnnaGiambanco VitoGiannola GiuseppinaGiannola VitoIacopelli CristoforoIacopelli Giuseppe

Impastato GiuseppeLeone RosaliaMaltese VitoMarletta Maria e FrancoManzella FrancoMazzola Fara MariaMicale M. Antonietta Monacò MargheritaNovo BenedettaPalazzolo CaterinaPalazzolo Caterina MariaPalazzolo EmanuelePalazzolo EnzaPalazzolo Faro MarcelloPalazzolo GiovannaPalazzolo GraziaPalazzolo Maria ConcettaPalazzolo Vincenzo EttorePassalacqua RosaliaPorretto AnnaPrestigiacomo AntoninoPusateri Anna MariaRandazzo Mara AntoninaRandazzo Maria StellaRiccoboni Maria AntoniettaSapienza Vito e GraziaSerughetti GianniSerughetti GiuseppinaSilvestri AurelioSiragusa AngelaSorce MariaVenuti GiuseppeVitale GiuseppaZerilo GiuseppinaZito Tommaso

TORRETTAComunità Parrocchiale

VICARIATO DI SAN GIUSEPPE JATOROCCAMENAPARROCCHIA SS. SALVATORESac. Luigi Accardo

Opera San Pietro Apostolo

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VICARIATO DI BISACQUINOBISACQUINOPARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTACaronna GiuseppaParrocchia S. Giovanni Battista

PARROCCHIA MARIA SS. DEL RO-SARIOCampisi Margherita e Cataldo AnnaCannella GiuseppaCannella Sac. IgnazioCaronna MariannaCaronna RosannaDi Leonardo MariaGannuscio AgnesePerrone FrancescaPlaia LeonardaRogato RosaScarpulla RosariaTamburello Girolama

CHIUSA SCLAFANIPARROCCHIA SAN NICOLO’ DI BARIAlduino SantinaAssociazione Sacro CuoreCacioppo LauraCacioppo MichelinaCalia Carmela Cammarata GiacomoCammarata GiuseppaCascio Ingurgio GiovannaCascio Ingurgio MariaCascio Maria AntoninaCianimino Francesca Colletti SaverioDi Benedetto ConcettaDi Natale SantoDi Pino RosaliaFrusteri GiuseppinaGendusa Giuseppe e SantinaGendusa RosaGenovese LillaGiaccone Enza

Lo Piparo NicolòManfré ConcettaManfré MariaManiscalco AntoniettaManiscalco GiuseppaManiscalco VincenzoMarino GiuseppeMasseria FrancaMendola EnzoPuccio VincenzaRagusa Anna

CHIESA SANTA CATERINACatalano GinaConfr. S. CaterinaFrusteri Lilla Geraci ElisenaLascari MelchiorrePizzolato Rosalia

SAN CARLOPARROCCHIA SAN CARLOComunità ParrocchialeSac. Ignazio PizzitolaSalvo LinaSalvo Maria

CAMPOFIORITOPARROCCHIA SAN GIUSEPPEAloisio Maria CarmelaBongiorno GinaBongiorno GiovannaBongiorno RosaliaBono Pippo e AgataBoscarino Francesca - Farina BernardinaButera Maria Catanese Noto PinaColletti Giuseppa GiordanoCongregazione Madonna del RosarioCorso AnnaCorso Giusto e AntoninaCorso MariaDorzì Salvatore e Nocera M. RitaFailla AntoninaFazio Catania Giuseppina

Opera San Pietro Apostolo

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Fazio Giuseppe e LinaFazio RosettaGiaccone Giordano Francesco e GiovannaGiaccone SalvatoreGiordano MaurizioGreco GiuseppeGuadagnino GiovannaLeto Maria Lo CiceroLombardo DarioLombardo Lorenzo e Giaccone RosaMagliocco FilippaMoscarelli GiovanniNaro IreneNocera GinaNoto Vincenzo e Fazio Maria PiaNucera Gaetano Oddo CaterinaPizzo DamianaPresti CleliaRadosti Antonina Radosti Calogero e Romano VincenzaRiotta ErnestoRomano Gina e NicolòScianna BiagiaTassi GraziellaTinnirello Colletti VincenzaVento Di Sciacca GiuseppinaVetrano Maria TeresaVitrano Anna

GIULIANAPARROCCHIA MARIA SS. ASSUN-TABalistreri Salvatore e Sr. GemmaBecchina RosariaBella ConcettaCacioppo GraziaCacioppo Leonarda e Altamore AudenziaCacioppo Suor Teresa Calandrino Pietra Carlino AntonioCarlino GiuseppeCavallino Caterina e Altamore GiuseppeCavallino Santino e Mortillaro Giuseppina Cicchirillo Angela e Giuseppina

Ciravolo Pietra e Cacioppo GiuseppeDi Fede SantaGiaccone Sac. MarianoGiarracco Lucia e Scarpinato GiovanniGuella MariaMarcianti Silvestre e Cacioppo MariannaMartorana FrancescoMusso DoroteaMusso RosettaPurrazzella EmanuelaPurrazzella GiacominaPurrazzella Leonardo e Marianna

VICARIATO DI PARTINICOPARTINICOPARROCCHIA DEL CARMINEFamiglia Anselmo AielloGiuca AngelaLombardo FrancescaSac. Salvatore SalviaTerz’Ordine CarmelitanoIna e Gemma AielloVitale Ghita

PARROCCHIA MARIA SS. DEL RO-SARIOSac. Antonino Arcuri

PARROCCHIA MARIA SS. DEGLI AGONIZZANTISac. Salvatore Giamporcaro

PARROCCHIA SANTA CATERINAAdozione comunitariaAzione Cattolica AdultiD’Asaro GiovannaFerrara Ficano GiovannaOliveri Motisi FrancescaRusso Caterina

SANTUARIO BEATA PINA SURIA-NOSac. Giuseppe Geraci

Opera San Pietro Apostolo

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Opera San Pietro Apostolo

BORGETTOPARROCCHIA S. MARIA MADDA-LENAArmetta sac. RosarioComunità Parrocchiale

MONTELEPREPARROCCHIA MARIA SS. DEL RO-SARIOSac. Gaspare Randazzo

PARROCCHIA S. ROSALIASac. Santino Terranova

VICARIATO DI CORLEONECORLEONEPARROCCHIA SAN MARTINOCortimiglia GiovannaPamelia CarmeloPizzitola Sac. Vincenzo Confraternita SS. Sacramento

PARROCCHIA SANTA MARIABriganti SalvatriceCottone RosettaDi Nino TeresaManicchia AngelaMajuri GiovannaNavigati BiagiaParrino RosettaPiazza CarmelaPiazza FrancaZabbia Rosa

CHIESA SANTA ROSALIAAlfieri Milone GiuseppinaCaritas ParrocchialeConfraternita SS. Crocifisso della CatenaConfraternita Maschile S. MicheleDelo MariannaDi Palermo CalogeroDiscepole del Crocifisso della CatenaGallina FrancaGrizzaffi MariaGrizzaffi Pino e Sabatino VittoriaGruppo AC

Gulotta AntonellaLeone Giuseppe e Paternostro CalogeraMaringo SalvatriceMattias AnnaMilone OlivaMilone SalvatorePasqua Colletti LuciaPasqua PaolinoPiranio GiovannaTortorici MariaZimbardo BiagiaZimbardo Paola

FICUZZAPARROCCHIA S. ROSALIAInglima RitaOcchipinti BrunoOrlando ChiaraOrlando MarialuisaParrocchia S. RosaliaScianna VincenzaSpinella Inglima Letizia

PRIZZIPARROCCHIA S. ROSALIACarlino Sac. FrancescoCerta Pietro e GabriellaDe Marco TeresaFucarino GiovannaGruppo CatechistePetralia Marianna

I poveri, gli ultimi sono il luogo dove Dio continua a vivere in

clandestinità. Tonino Bello

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Opera San Pietro Apostolo

CARINIPicone Maria

BISACQUINOFilippone Titina e Lo Voi Anna

PARTINICOPARROCCHIA SS. SALVATORECenacolo dell’Amicizia

MONREALECATTEDRALETamburello VitaTamburello Maria

PIOPPOAnello Piera

CORLEONEPARROCCHIA SANTA MARIA DI GESU’Misuraca Chierina

TERRASINIPARROCCHIA MARIA SS. DELLE GRAZIESac. Raffaele Speciale

ADOZIONI PERSONALI

Queste persone hanno scelto la forma di Cooperazione missionaria più impegnativa offrendo un contributo minimo di € 520.00 ogni anno. Esse seguiranno il loro figlio adottivo per tutto il corso degli studi di filosofia e teologia.

CariniLentini Caterina e SorelleOliveri GiuseppeVitale Rosaria

CinisiAlfano Sebastiano Azzolina Antonino Caritas Parrocchia S. Fara Giannola Giuseppina Giannola Vito Leone Rosalia Manzella Franco Marletta Maria e FrancoPalazzolo EmanuelePalazzolo Giovanna Palazzolo Grazia

BorgettoArmetta Sac. RosarioParrocchia S. Maria Maddalena

PioppoBurbulia LillyGarda Franco e Concetta

Ficuzza Inglima RitaOcchipinti BrunoOrlando ChiaraOrlando MarialuisaParrocchia S. RosaliaScianna VincenzaSpinella Inglima Letizia

NUOVE ADOZIONI

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Ordinazioni Sacerdotali

ORDINAZIONI SACERDOTALI

Di anno in anno la nostra Diocesi assicura alla Chiesa Universale l’ordinazione sacerdotale di un bel gruppo di giovani che nelle loro Chiese Locali celebreranno l’Eucaristia, annunceranno la parola di Dio e, come pastori, si prodigheranno per il bene del Popolo di Dio affidato alle loro cure. Ne diamo pubblica lode al Signore.

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AA BB CC DD EE

MADRINA - PADRINO FIGLIO ADOTTIVO ORDINAZIONE SEMINARIO STATOCARINIColletta Francesco Antony Lawrence 25/10/11 Poonamallee India

Amato Angela e Rosa Adelard Mkami 04/04/12 Kipalapala TanzaniaCiviletti Giuseppe Dinto Jose Plackel 02/01/12 Alwaye-Kerala IndiaConigliaro Giuseppa Augustinus Siswani Iri 30/05/12 Ende Indonesia

Cusumano Salvatore e Maria Stella Kone Josias 11/11/12 Tamale GhanaGruppo Fanciulli S. Cuore Jude Thaddeus Ategaka 16/07/11 Ggaba-Kampala UgandaLiberto Gaetano Serge Aime N'do 04/04/12 Koumi Burkina FasoMannino Vito David Mampatu 19/03/12 Kinshasa CongoNania Rosaria e Giuseppe Nasir William 24/05/12 Karachi Pakistan

Paliotti Nunzio e Rosa Alphonse Namahoro 10/04/12 Kyakibanda RwandaPrano Monterosso Anna Stanley Chinnadurai 11/04/12 Poonamallee IndiaRandazzo Maria Stella Innocent Bitama 16/02/12 Gitega BurundiSgoi Giuseppe e Grazia Modeste Kafando 04/04/12 Koumi Burkina FasoTaormina Crocifissa Victor Amerika 20/02/12 Nyakibanda Rwanda

Zimbardo Giuseppa Michael Chipoya 02/07/12 Zomba MalawiCHIUSA SCLAFAMICascio Ingurgio Giovanna Jules Nzanzu 19/03/12 Kinshasa CongoDonne di AC Chiesa Madre Louis Malliar 25/10/11 Poonamallee IndiaFici Giuseppa Andrew Mugambi 25/05/12 Nairobi KenyaFici Mario Augustin Gnonhossou 29/02/12 Ouidah BeninFrusteri Giuseppina Luc Dossou Zingan 29/02/12 Ouidah Benin

Gendusa Bernarda Boniface Myron Rai 27/04/11 Barrackpore IndiaGendusa Margherita Richard Marcel I. 11/04/12 Poonamallee IndiaGendusa Rosa Lawrence Driwale 20/08/11 Ggaba-Kampala UgandaGenovese Lilla Benedict Toppo 15/09/11 Barrackpore IndiaGiaccone Rosalia e Antonina Jean Pierre Mongambi 16/03/12 Kinshasa CongoGiammalva Maria Rita Raphael Katanga 21/02/12 Nyakibanda RwandaGiglio Caterina Iowane Koroi 23/05/12 Suva FijiGiglio Giuseppe e Vincenza Fernando Ezequiel Cabello 23/05/12 Padre Las Casas CileMarchese Cenzina Pascal Zougmore 04/04/12 Koumi Burkina Faso

Perrino Patrizia Michele e Alessandro Roy D. Buruanga 04/10/11 Tagaytay City FilippinePinzarrone Sebastiana Patrice Ikalaba 19/03/12 Kinshasa Congo

Tortorici Rosalia Jasper Lahan 24/10/11 Puerto Princesa City Filippine

BISACQUINOCannella sac. Ignazio Salle Didier 03/07/11 Tamale Ghana

Certa Giuseppe Michael Augustine 18/10/11 Poonamallee IndiaCongreg. Madonna delle Grazie Francois Madinda 19/03/12 Kinshasa CongoGannuscuio Agnese Virgile M. Klimpin 11/06/12 Ouidah BeninOddo Luigi Richard Kamana 19/03/12 Kinshasa CongoPizzitola Sac. Ignazio Augustine Gama 24/05/12 Peramiho TanzaniaPARTINICOSantoro Francesco e Rosaria Eugine Musisi 16/07/11 Ggaba-Kampala UgandaGaglio Teresa Augustine Bara 15/09/11 Barrackpore IndiaLombardo Francesca Perenne Musimu 16/03/12 Kinshasa Congo

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Ordinazioni Sacerdotali

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AA BB CC DD EECORLEONEAzione Cattolica "S. Rosalia" Simon Mikhail 02/07/12 Jerusalemme IsraeleConfraternita S. Lucia Julien Slanon 29/02/12 Ouidah BeninDi Palermo Calogero Arundas Thottuval 25/10/11 Poonamallee IndiaGrizzaffi Pino e Vittoria Jean-Marc Martins 02/04/12 Ouidah BeninGulotta Antonella Nicodeme Dushimirimana 16/02/12 Gitega BurundiManicchia Angela Remigius Rutashubanyuma 02/04/12 Kipalapala TanzaniaMaringo Salvatrice Ramez Sobhi Yousef 02/07/12 Jerusalemme IsraeleMilone Salvatore Michael M. Pthagar 20/01/12 Bangalore IndiaPasqua Colletti Lucia Christopher Ignatious 25/10/11 Poonamallee IndiaZabbia Rosa Theophor Ndunguru 24/05/12 Peramiho TanzaniaZimbardo Biagia Alexandre Kono Mvondo 24/05/12 Maroua Camerun

GIULIANACacioppo Suor Teresa James Kabosa 03/04/12 Kipalapala TanzaniaCavallino Caterina e Altamore Giuseppe Peter Madeya 02/07/12 Zomba MalawiCiravolo Pietra e Cacippo Giuseppe Gilbert Kwitonda 10/04/12 Kyakibanda RwandaDi Fede Santa Denis Kauina 02/07/12 Zomba MalawiMartorana Francesco Bvienvenu Ahouandjinou 29/02/12 Ouidah BeninPurrazzello Benedetto Martin Djigda 24/05/12 Maroua Camerun

CAMPOFIORITOBongiorno Rosalia Deogratas Bahizi 10/04/12 Nyakibanda RwandaCatanese Noto Pina Adrianus Kaimukirwa 03/04/12 Kipalapala TanzaniaFazio Catania Giuseppa Frederick Tantie 20/01/12 Tamale Ghana

Radosti Calogero e Romano Vincenza Augustinus Bere Lau 30/05/12 Ende IndonesiaTraina Maria Vittoria Barthelemy Lukusa 19/03/12 Kinshasa Congo

CINISIAlfano Rosa Dieudonne Kristuhambaye 17/02/12 Gitenga BurundiBiundo Laura Joemon Kurisingal 25/10/11 Poonamallee IndiaCandido Salvatore Pabriel Christy A. 25/10/11 Poonamallee IndiaCavataio Maria Giovanna Mark Marceline 25/10/11 Poonamallee IndiaCirino Angela Bipin K. Barla 28/04/11 Barrachpore IndiaCucinella Pietro Britius Kadvavunkal 25/10/11 Poonamallee IndiaGaglio Sac. Vincenzo Adam Joseph Kone 11/11/12 Tamale GhanaGiambanco Anna Titus Mohan M. 20/01/12 Poona IndiaMaltese Vito Antony Irudaya 20/01/12 Poona IndiaPalazzolo Vincenzo Devanesan Mariadoss 25/10/11 Poonamallee IndiaPusateri Anna Maria Bandanadam Premkumar 25/10/11 Poonamallee IndiaRiccoboni Maria Antonietta Vanga V B. Reddy 25/10/11 Poonamallee IndiaSapienza Vito e Grazia Johny Sami Bahbah 02/07/12 Jerusalem Israele

MONREALEMazzola Grazia Maria Peter Pastin Xavier 07/10/11 Tiruchirapalli IndiaParrocchia SS. Vito e Francesco Jeyaseelan Maria Michael 07/10/11 Tiruchirapalli India

PIOPPOLa Corte Francesco Bernard Makutano 03/04/12 Kipalapala Tanzania

PALERMODi Cara Giovanni e Cutrera Angela David Ajayi 29/05/12 Ibadan Nigeria

PRIZZINuccio Marianna Machenry Ayamga 08/10/11 Tamale Ghana

VILLACIAMBRASegreto Giulia Bernard Mlaponi 24/05/12 Peramiho Tanzania

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Pontificia Opera Infanzia Missionaria

. . .per amare da vic ino

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Pontificia Opera Infanzia Missionaria

CHIUSA SCLAFANI Adozione comunitaria: Concetta Di Benedetto Rosa GendusaAnna RadostaGiuseppina Masseria Concetta Cascio Mariana

Adozione Comunitaria: Cacioppo Laura Cascio Ingurgio Gio-vanna Cacioppo Michela Cammarata Giuseppa Giglio Giuseppa

Puccio Vincenza Fam. Franzoni - Di Maria Vincenza

ALTOFONTE Daidone Giovanna M. GraziaGiardinello Giuseppe

CORLEONEConfraternita Maria SS. AddolorataLanza Lina e Rizzotto StefanoVintaloro Giuseppe e Marino Rossella

I Cantatori delle Stelle, seminatori di speranza e di gioia.Con l’azione “Cantatori delle stelle” cui hanno partecipato le catechiste con alcu-ni ragazzi, sono stati raccolti inoltre, da destinare a uno dei progetti dell’ Opera Infanzia Missionaria.

Da Pioppo 140 euro

PONTIFICIA OPERA INFANZIA MISSIONARIAUFFICIO MISSIONARIO DIOCESANO

MONREALE

Sostegno a Distanza...…...per amare da vicino

Il contributo richiesto è di 260 € all’anno!Anche tu puoi aderire al sostegno a distanza e contribuire così alla crescita umana di un bambino. Non è un’adozione a distanza, perché non ci sembra giusto pri-vilegiare solo alcuni bambini. Noi adottiamo un progetto (Scuola, orfanotrofio, centro nutrizionale, scuola di catechesi) e ci impegniamo per tre anni a sostenerlo. Periodicamente riceverai a casa un Notiziario informativo, con fotografie e lettere dei responsabili dei progetti, così sarai sempre aggiornato su quanto accade nella missione.

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22,0

013.6

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3,0

0

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27

TabulatiVI

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0,00

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0,00

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.818

,00

-2.8

93,0

0

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28

Tabulati

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,21

3.32

2,43

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29

TabulatiV

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0-2

.748,0

0

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30

Tabulati

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31

Tabulati

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3.630,00

9.693,00

10.473,00

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SAN

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32

Tabulati

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