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ECONOMIA, NORMATIVE, OPPORTUNITÀ E OBIETTIVI ALL’ESTERO PER LE IMPRESE ITALIANE Sommario Anno 5° - 10 agosto 2011 n. 11 Realizzata dal Sole 24 Ore in collaborazione con la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese - Ufficio I - Coordinamento delle iniziative di internazionalizzazione del Sistema Paese - [email protected] INIZIATIVE Obiettivo sicurezza: il MAE al servizio delle imprese pag 2 SLOVACCHIA Bratislava, migliorano le previsioni del Pil. Per Fitch il rating è stabile (A+) pag 17 MESSICO Techint cresce con Tenaris e Ternium pag 10 GERMANIA Intesa Sanpaolo, showcase di start up in nanotecnologie pag 15 STATI UNITI Con il 'network' dei professionisti italiani, Boston apre alle Pmi pag 5 Un network di italiani nel mondo basato sulla meritocrazia pag 8 AUSTRALIA Canberra diventa gigante mondiale Gnl pag 12 GUATEMALA A ottobre conferenza su zone franche e OMC pag 16 SERBIA Benetton acquisisce una fabbrica a Nis pag 14 SETTORI E AZIENDE Aerospazio Costruzioni e infrastrutture Energia Finanza Formazione e servizi Telecomunicazioni Trasporti pag 18 Cipro Lituania Lussemburgo Mozambico Panama Qatar pag 21 PAESI E MERCATI Iniziativa pilota a favore di un gruppo di giovani imprenditori campani organizzata da PIB, un'associazione a cui aderiscono docenti universitari, professionisti e imprenditori. Obiettivo: “accompagnarli” nell'esplorazione del mercato Usa. a pagina 5 Con il 'network' dei professionisti italiani Boston apre le porte alle nostre Pmi STATI UNITI Obiettivo sicurezza: il MAE al servizio delle imprese L'Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri mette a disposizione una pluralità di canali che consentono di restare in contatto con imprese e singoli dislocati all'estero, in caso di difficoltà. È utile conoscerli e iscriversi ai relativi siti a pagina 2 La mappa interattiva della homepage del sito www.viaggiaresicuri.it. I punti blu indicano i Paesi relativi agli ultimi avvisi pubblicati Ministero degli Affari Esteri

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E C O N O M I A , N O R M A T I V E , O P P O R T U N I T À E O B I E T T I V I A L L ’ E S T E R O P E R L E I M P R E S E I T A L I A N E

Sommario

Anno 5° - 10 agosto 2011

n. 11

Realizzata dal Sole 24 Ore in collaborazione con la Direzione Generale per la Promozionedel Sistema Paese - Ufficio I - Coordinamento delle iniziative di internazionalizzazione

del Sistema Paese - [email protected]

INIZIATIVEObiettivo sicurezza: il MAEal servizio delle imprese

pag 2

SLOVACCHIABratislava, migliorano leprevisioni del Pil. PerFitch il rating è stabile (A+)

pag 17

MESSICOTechint cresce con Tenaris e Ternium

pag 10

GERMANIAIntesa Sanpaolo, showcasedi start up in nanotecnologie

pag 15

STATI UNITICon il 'network' dei professionisti italiani, Boston apre alle Pmi

pag 5Un network di italiani nel mondo basato sulla meritocrazia

pag 8

AUSTRALIACanberra diventa gigantemondiale Gnl

pag 12

GUATEMALAA ottobre conferenza su zone franche e OMC

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SERBIABenetton acquisisce una fabbrica a Nis

pag 14

SETTORI E AZIENDEAerospazioCostruzioni e infrastruttureEnergiaFinanzaFormazione e serviziTelecomunicazioniTrasporti

pag 18

CiproLituaniaLussemburgoMozambicoPanamaQatar

pag 21

PAESI E MERCATI

Iniziativa pilota a favore di un gruppo di giovani imprenditori campani organizzata da PIB,un'associazione a cui aderiscono docenti universitari, professionisti e imprenditori. Obiettivo:“accompagnarli” nell'esplorazione del mercato Usa.

a pagina 5

Con il 'network' dei professionisti italiani Boston apre le porte alle nostre Pmi

STATI UNITI

Obiettivo sicurezza: il MAE al servizio delle impreseL'Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri mette a disposizione una pluralità di

canali che consentono di restare in contatto con imprese e singoli dislocati all'estero,

in caso di difficoltà. È utile conoscerli e iscriversi ai relativi siti

a pagina 2

La mappa interattiva della homepage del sito www.viaggiaresicuri.it. I punti blu indicano i Paesi relativi agli ultimi avvisi pubblicati

Ministero degli Affari Esteri

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Tra i servizi erogati dal Ministero degliAffari Esteri a favore della internazio-nalizzazione, rientra il supporto fornitoper garantire la massima sicurezza pos-sibile a dipendenti, manager e impren-ditori italiani, quando si recano in altriPaesi, per attività di lavoro.A questo compito è preposta un'apposi-ta struttura, l'Unità di Crisi, che operaattraverso tre canali di comunicazione:il sito "Viaggiare Sicuri" con informa-zioni sempre aggiornate sui diversi Pae-si; il portale "Dove siamo nel mondo",che consente a qualunque cittadino, disegnalare la propria presenza all'este-ro, in modo da poter essere contattato e

supportato più efficacemente in caso dinecessità e infine il servizio di contattodiretto con l'Unità stessa, che risponde24 ore su 24 al numero 06 36225.

Viaggiare Sicuri

Il portale "Viaggiare Sicuri" (www.viag-giaresicuri.it) è il punto di partenza perchi deve spostarsi all'estero e intendefarlo in modo sicuro e responsabile. Of-fre informazioni su tutti i Paesi del mon-do, con indicazioni sulla documentazio-ne richiesta per l'ingresso, le condizionidi sicurezza, le aree da evitare, il clima,

SICUREZZA

Obiettivo sicurezza: il MAE al servizio delle imprese

La homepage del portale Viaggiare Sicuri. Il sito mette a disposizione del cittadino informazioni di carattere generale sui Paesi esteri, compresequelle relative alla situazione di sicurezza. Le schede e gli avvisi per i viaggiatori che si recano all'estero sono basati su informazioni ritenute affidabili e disponibili alla data della loro pubblicazione e sono curate dal Ministero degli Affari Esteri e dall'ACI nell'ambito delle rispettive competenze.

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le condizioni e le eventuali precauzionisanitarie. Riporta anche i contatti delleAmbasciate e Consolati italiani presen-ti in ogni Paese, inclusi i numeri di cel-lulare da chiamare in caso d'emergen-za. È utile che tali dati siano annotati pri-ma di partire: tutte le informazioni pos-sono essere stampate e inserite nelladocumentazione di viaggio. Il sito è mo-nitorato e aggiornato di continuo, con in-dicazioni aggiuntive ("avvisi") per Pae-si e situazioni che richiedono un'atten-zione specifica e che possono configu-rare casi di grave emergenza. È possi-bile anche (e molto utile) iscriversi al si-to inserendo il proprio numero di cellu-lare e/o indirizzo email in modo da rice-vere in automatico gli avvisi di emergen-za relativi ai Paesi dove ci si reca.

Rendersi reperibili

Un ulteriore supporto è fornito dal sito"Dove siamo nel mondo" (www.dove-siamonelmondo.it) che consente a

chiunque si rechi all'estero, di registra-re gli estremi del proprio viaggio e, so-prattutto, di inserire un numero di cellu-lare (o indirizzo email) per ricevere co-municazioni d'emergenza. Ciò mette ingrado l'Unità di Crisi di effettuare una te-lefonata, o inviare un sms, nel caso chesi verifichi un problema grave, dando in-dicazioni pratiche su come mettersi alsicuro, come è avvenuto ripetutamente,ad esempio, durante le recenti rivoluzio-ni in Tunisia ed Egitto. Oltre ad esseregratuito il servizio è anche riservato per-ché, in base alla normativa sulla tuteladei dati, tutte le informazioni registratevengono cancellate due giorni dopo ladata di rientro indicata. Il sito consentela registrazione di viaggi di lavoro ed of-fre anche un'area riservata alle aziende,dove i responsabili del personale, conun proprio codice d'accesso, possonoregistrare i dipendenti in partenza. Que-sti, se lo desiderano, possono a loro vol-ta inserire autonomamente gli estremidella propria missione nella categoria ri-servata ai "lavoratori".

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"Dove siamo nel mondo" è un servizio del Ministero degli Affari Esteri che consente agli italiani che si recano temporaneamente all'estero di se-gnalare - su base volontaria - i dati personali, al fine di permettere all'Unità di Crisi, nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergen-za, di pianificare con maggiore rapidità e precisione interventi di soccorso. In tali circostanze di particolare gravità è evidente l'importanza di es-sere rintracciati con la massima tempestività consentita e - se necessario - soccorsi.

Per iscriversi a questa newsletter compilate il modulo all’indirizzo www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese/

DiplomaziaEconomica/Newsletter/

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Una mappa per chi lavora all'estero

Dal 2010 una nuova funzione, dedicataai "Residenti temporanei", permette an-che di indicare su una mappa il puntoesatto dell'abitazione (o cantiere, o uffi-cio) del dipendente: uno strumento de-cisivo per intervenire più efficacementein caso di cataclismi o altri eventi ecce-zionali. I due siti sono in costante ag-giornamento ed entro il 2011 diverràoperativa anche un'applicazione per tut-ti gli "smartphone" che consentirà di re-gistrarsi su "Dove siamo nel mondo"dal proprio cellulare e di visualizzare im-mediatamente le pagine di "ViaggiareSicuri" dal Paese da cui ci si collega.

A completamento di tali strumenti l'Uni-tà di Crisi ha anche messo a punto uncorso di formazione "on line" sulla sicu-rezza all'estero, rivolto ai dipendenti delMinistero degli Affari Esteri. È allo studio una versione "aperta" e gra-tuita per le aziende. Chi fosse interes-sato a consultare la versione attuale lapuò facilmente richiedere scrivendo [email protected] o telefonando allo06 36225. Tale numero, naturalmente, resta disponi-bile anche in situazioni di crisi ma, dato che"prevenire è meglio che curare", i lettori so-no caldamente invitati a chiamarlo nei pe-riodi di calma, per richieste e consulenzesui servizi offerti e per segnalare, se lo de-siderano, missioni all'estero in contesti diparticolare delicatezza.

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Il portale dell’unità di crisi

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L’iniziativa non ha precedenti: un grup-po di giovani imprenditori napoletani conattività diverse che vanno dalla ristora-zione e produzione alimentare, all’inge-gneria, all’attività alberghiera e al softwa-re, è stata accompagnata per mano daun gruppo di connazionali che non cono-scevano, dapprima a Boston, nel tempiodell’ hi-tech e della cultura managerialeamericana e successivamente a NewYork dove hanno potuto incontrare ban-che, avvocati, investitori, partner poten-ziali ricevendo un trattamento solita-mente riservato ai manager di grandiaziende. Sono i miracoli del networking. Nel caso specifico, l’iniziativa è nata,con il supporto del Consolato d’Italia a

Boston, da un’organizzazione chiama-ta PIB (Professionisti Italiani a Bo-ston) formata da professionisti, profes-sori universitari, studenti, imprenditori disuccesso che parlano italiano e condi-vidono un obiettivo: mettere in comunela rete di conoscenze specifiche e di re-lazioni che hanno acquisto nella loroesperienza americana, mantenendo pe-rò i contatti anche con l’Italia. Lo scopoè di creare un ‘ponte’ tra di due Paesiche possa aprire la strada anche ad al-tri connazionali, che si tratti di impren-ditori, scienziati, studenti, artisti, profes-sionisti, ricercatori, purché interessatiad allargare i propri orizzonti anche sul-l’altra sponda dell’Atlantico.

INIZIATIVE

Con il 'network' dei professionisti italiani, Boston apre alle Pmi

Boston - Veduta notturna

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Spiega Giovanni Abbadessa, coordi-natore di PIB. “Il programma è statomesso a punto in occasione di un incon-tro con il Gruppo Giovani Imprendito-ri dell’Associazione Industriali di Na-poli. E i giovani, è noto, sono general-mente più motivati a innovare cercandodi aprire nuove strade per l’attività chesi trovano a svolgere”.

L’importanza di una corretta presentazione

E così, a Boston, PIB si è messa in mo-to. Grazie soprattutto alle relazioni lo-cali dei diversi soci è riuscita a raccoglie-re una vasta platea di aziende e profes-sionisti americani interessati a incontra-re i giovani imprenditori italiani: partnerpotenziali, banche e fondi di privateequity, avvocati società di consulenza,Camera di Commercio. Non solo, masi è fatta carico di organizzare l’informa-zione relativa alle aziende campanesupportandole nella produzione di sche-de di presentazione delle rispettive atti-

vità e dei rispettivi progetti e riguardan-ti una possibile attività negli (o con gli)Stati Uniti. “Non sono dettagli: la capa-cità di presentarsi in modo efficace, sul-la base dei parametri e delle attese del-le persone e della cultura imprenditoria-le o anche professionale e accademicastatunitense è una premessa irrinuncia-bile per suscitare attenzione e averesuccesso in questo Paese. Lo sappiamoper esperienza diretta: il superamentodel ‘gap’ culturale con l’Italia è spessola difficoltà maggiore che i nostri conna-zionali devono affrontare quando ven-gono negli Stati Uniti”, sottolinea Abba-dessa. Aggiunge Salvatore Mascia, PIB co-fondatore,che ha coordinato l’ evento-dei giovani imprenditori Italiani a Boston.“Tali iniziative di internazionalizzazionedi piccole, medie imprese vengonospesso coordinate da compagnie di con-sulenza che richiedono pagamenti mol-to sostanziosi.Non capita tutti i giorni diavere un gruppo di colleghi professioni-sti, che malgrado gli impegni di lavorogiornaliero, dedichino gratuitamentegran parte del proprio tempo libero a ta-

Lo skyline di Boston visto dalla baia

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li iniziative. I nostri amici imprenditori diNapoli sono rimasti entusiasti dell’ op-portunita’ ricevuta che ha dato loro nonsolo contatti per un eventuale espansio-ne del proprio business negli USA maanche la conoscenza di una realta’ pro-fessionale ed un modello di lavoro di-versi dai quali promuovere la crescitadelle loro aziende”.

Appuntamento all'Umass Club

Così, sbarcati a Boston, i giovani im-prenditori napoletani si sono trovati difronte a un fitto programma di incontricon i migliori studi legali e di consulen-za della città, con aziende e operatorilocali che avevano manifestato l'interes-se a incontrarli, sempre guidati da uncollega italiano di PIB, resosi disponibi-le per offrire il proprio supporto di cono-scenza del contesto locale oltre che lin-guistico. "Uno dei maggiori limiti che gliitaliani devono superare, è la mancan-za di una sufficiente padronanza dellalingua inglese", rileva Abbadessa. "Incambio ci sono alcune differenze che

hanno un impatto positivo. Ad esempio,nel corso degli incontri con la missionenapoletana, le controparti locali hannomolto apprezzato il fatto che le impreseche abbiamo presentato siano di pro-prietà famigliare, con imprenditori cheinvestono e rischiano il proprio patrimo-nio. Questa è una garanzia di impegnoe responsabilità personale poco diffusanegli Stati Uniti dove il rischio imprendi-toriale viene assunto prevalentementeda fondi e finanziatori esterni". Momento culminante di tutta l'iniziativaè stata la presentazione di tutte le azien-de seguita da un cocktail con un centi-naio di invitati presso il prestigiosoUmass Club, la sala di ritrovo del Clubdel Massachusetts Institute of Te-chnology, con una successiva sessio-ne di incontri business-to-business.Conclusi gli incontri a Boston, i giovaniimprenditori italiani si sono poi recati aNew York dove erano già pronti altri ap-puntamenti con società specializzate inaspetti fiscali, di gestione delle risorseumane e via dicendo.

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www.consboston.esteri.it

La University of Massachussets

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PIB si propone di valorizzare l'enormecapitale umano (esperienze, opportuni-tà, contatti) rappresentato dalle decinedi migliaia di professionisti, manager,imprenditori, ricercatori, universitari, ar-tisti italiani che hanno acquisito posizio-ni di rilievo nel mondo. Il caso di Boston e del Massachusetts èesemplare: su 500 associati a PIB più diottanta occupano posizioni pari o supe-riori a quelle di Vicepresidente o ChiefExecutive nelle aziende in cui operano,oppure sono partner di studi e organismiprofessionali, oppure ricoprono la cari-ca di Direttore di ricerca o comunque diProfessore associato o ordinario in isti-tuzioni accademiche e affini. Nell'Advisory Board figurano personali-tà come Giulio Draetta, ex Vicepresi-dente dei laboratori Merck che attual-mente guida il Dipartimento del DanaFaber Cancer Institute che si occupa

degli sviluppi applicativi delle ricercheeffettuate. O come l'economista Alber-to Alesina che ha guidato il Dipartimen-to di Economia Politica dell'Universitàdi Harvard. Queste e altre sono le persone che han-no raggiunto posizioni di eccellenza, mal'obiettivo per l'insieme degli associatitra cui figurano borsisti, ricercatori e ma-nager all'inizio della propria carriera, èdi cooperare in più direzioni: coltivare icontatti anche con iniziative sociali,scambiare esperienze, individuare op-portunità comuni. Ma c'è di più, PIB ha deciso di mettersia disposizione di altri italiani meritevolie capaci, che stanno iniziando un'espe-rienza in loco, con una vera e propriaopera di “tutoraggio” nei loro confronti.E soprattutto continua a coltivare i rap-porti con l'Italia per offrire e proporre adaltri connazionali le stesse opportunità.

INIZIATIVE

Un network di italiani nel mondo basato sulla meritocraziaGli associati a PIB puntano a scambiare esperienze eindividuare opportunità comuni. Iniziative analoghe sonooperanti a New York, Montreal e Cambridge (GB). Altre stannosorgendo in diverse città straniere

Favorire- l'integrazione degli Italiani espatriati con ilcontesto sociale e umano locale;- la collaborazione e l'individuazione di oppor-tunità con e attraverso i membridell'associazione;- valorizzare le rispettivereti di rapporti sociali a li-vello internazionale.

Promuovere- L'identità e cultura italiana a Boston;

- I collegamenti tra l'Italia e larete dei professionisti italiani aBoston.

Obiettivi dell'Associazione dei Professionisti italiani a Boston

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"In particolare", spiega Abbadessa,"Stiamo cercando di coinvolgere le di-verse realtà accademiche, aziendali eprofessionali locali per aprire degli sta-ge pagati a persone capaci e meritevo-li provenienti dall'Italia".L'impressione, insomma, è quella di unamacchina in rapido movimento capace an-che di promuovere l'immagine e una mag-giore conoscenza dell'Italia all'estero. Nel corso dell'ultimo anno, PIB ha invi-tato nei suoi incontri aperti alla Comuni-tà locale, personaggi diversi dell'Italiadel business, della politica della culturae spettacolo come Carmen Consoli,Romano Prodi, Ennio Doris e DaciaMaraini, mentre per l'autunno sono at-tesi Lamberto Andreotti e Rodolfo DeBenedetti.

L'iniziativa, nata a Boston come PIB (magruppi analoghi sono già operanti a NewYork, Montreal e Cambridge - GB) staper partire a Chicago e Madrid; sono av-viati anche i contatti per aggiungere Mo-sca, Washington, Filadelfia, Houston."Ma in linea di principio non ci sono li-miti e infatti stiamo pensando anche aLondra, Stoccolma, Buenos Aires, SanPaolo, Miami", conclude Abbadessa. "Inquesto modo si sta consolidando una re-te globale. Si chiama PIE: Professioni-sti Italiani all'Estero". S

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Alcuni eventi organizzati dal PIB.Dall’alto in basso, da sinistra a destra: L’incontro con Ennio DorisLa tradizionale uscita in barcaUn momento dell’incontro con CarmenConsoli e con Dacia Maraini

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È diventato operativo in Messico il nuo-vo impianto di laminazione a Veracruzdella Tamsa, la cui catena di controllofa capo a Tenaris.Il Messico, nonostante la crisi che atta-naglia gli Stati Uniti, che sono il princi-pale mercato di sbocco delle produzio-ni industriali e petrolifere del Paese, ècaratterizzato da una notevole stabilità.Il tasso di crescita del PIL che nel 2010è stato pari al 5,5% e che è proseguitosu livelli analoghi (+ 5%) anche nel pri-mo trimestre del 2011 consentendo lacreazione di 272mila posti di lavoro. Il tasso di inflazione è pari al 3,3% e puòessere contenuto grazie anche a un de-bito pubblico particolarmente limitato.

Il Presidente messicano Felipe Calde-ron, in occasione dell'inaugurazione delnuovo impianto per la produzione di tu-bi senza saldatura, che ha una capaci-tà annua di 450 mila tonnellate destina-te per il 70% ai mercati di esportazione,ha riconosciuto al Presidente di Tena-ris, Paolo Rocca, di aver creduto nelpotenziale del Paese in un periodo par-ticolarmente difficile, varando, nel 2008,un massiccio piano pluriennale di inve-stimenti nonostante la contrazione in at-to della domanda siderurgica mondiale,e avviando l’anno successivo la costru-zione del nuovo impianto Tamsa che hacomportato un investimento di 860 mi-lioni di dollari.

SIDERURGIA

Techint cresce con Tenaris e TerniumComplessivamente l'attività delle controllate messicane delle duesocietà copre una quota pari al 15% del PIL messicano

Uno stabilimento di Tenaris Tamsa

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Tamsa (Tubos de Aceros de Mexico) erastata avviata nel 1950, insieme ad altripartner, da Agostino Rocca, ex Ammi-nistratore Delegato della Dalmine. Emi-grato in Argentina dopo la guerra vi fon-dò nel 1946 il gruppo Techint cresciutocon successive acquisizioni nei decen-ni seguenti confluite per la maggior par-te nell'odierna Tenaris di cui mantiene ilcontrollo. Negli anni '70 Tamsa entrò inuna fase di declino e Techint diminuìprogressivamente la sua quota di capi-tale per poi rientrare alla fine degli anni'80 posizionandosi nuovamente comesocio di riferimento. Le attività di Techint Messico non so-no peraltro limitate alla sola Tamsa. Nel2005 il gruppo, guidato in Sudamericada Paolo Rocca, decide infatti di porsialla testa del processo di consolidamen-to della siderurgia messicana caratte-rizzata da una forte fase di espansionema con problemi di esposizione finan-ziaria e acquista per 2,23 miliardi di dol-lari dal Gruppo A (controllato da un po-ol di famiglie locali) la Hylsamex, se-condo produttore siderurgico integratodel Paese, con un impianto a Puebla e3 a Monterrey. Nel 2008 a Techint si ag-giunge l'acquisizione, per 3,2 milioni didollari, della Imsa, un'altra azienda si-derurgica messicana, controllata dallafamiglia Canales Clariond. Entrambele società, assieme ad altre partecipatedi Techint in America Latina (Argentina,Guatemala, Colombia e Brasile) e negliUsa (Shreveport) sono poi confluite in

una nuova holding, Ternium, quotata aWall Street, ma sempre controllata dal-la stessa Techint.Recentemente Ternium, che in Messicodispone di diversi giacimenti di minera-le di ferro e carbone e produce circa piùdi 7 milioni di tonnellate di laminati, ac-ciai ricoperti, tubi e profilati in acciaio, haavviato i lavori per la costruzione dellaprima tranche di un nuovo laminatoio,sempre a Monterrey, con un investimen-to iniziale di 400 milioni di dollari, a cuidovrebbero fare seguito due ulterioritranches con investimenti per 600 e 300milioni di dollari. La fabbrica sta sorgen-do su un'area di 437 ettari e avrà una ca-pacità installata iniziale pari a 400 milatonnellate annue di lamiere destinatequasi interamente all'industria dell'au-tomobile. La costruzione dell'impianto,che dovrebbe entrare in produzione nel2013, darà lavoro a 3.500 addetti, di cui500 a tempo indeterminato. Secondoquanto indicato dallo stesso PresidenteCalderon, la produzione congiunta del-le controllate del gruppo Rocca-Techintattraverso Ternium e Tenaris in Messi-co, copre il 15% del PIL manifatturierodel Paese ed occupa oltre 17mila per-sone nei diversi stabilimenti. Comples-sivamente l'ammontare degli investi-menti annunciato nel 2008 dalle due so-cietà e in fase di graduale completamen-to, ammontava a 6,6 miliardi di dollari.

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Gli uffici della Techint a Città del Messico

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Il Ministro dell'Ambiente federale austra-liano Tony Burke ha dato il via libera alprogetto "Ichthys Browse Basin GNL"promosso dalla Società giapponese In-pex e dalla francese Total. Il Progettoha un investimento previsto stimato di24 miliardi australiani (17,5 miliardi di eu-ro) e prevede la costruzione di un im-pianto di liquefazione onshore a BlaydinPoint, vicino Darwin, e di un gasdotto dicirca 900 km per il trasporto del gas daibacini offshore del Browse Basin. Il Pro-getto ha una capacità stimata di 8,4 mi-lioni di tonnellate annue di gas naturaleliquefatto (GNL). La decisione finale diinvestimento è prevista per l'ultimo se-mestre del 2011, non appena sarannoconclusi tutti i contratti di vendita del gas.L'approvazione segue il via libera datodal Governo del Western Australia alProgetto Wheatstone GNL da realizzar-si a Onslow nella regione di Pilbara. IlProgetto, ora soggetto alla valutazionedel Governo federale, è promosso dallaChevron, con la compartecipazione di

Apache, Kuwait Foreign PetroleumExploration Company e Shell, e ha uncosto stimato di 30 miliardi per una pro-duzione di 9 milioni di tonnellate annuedi GNL.Qualora fossero realizzati, i due Proget-ti contribuirebbero considerevolmenteal raggiungimento dell'obiettivo austra-liano di diventare, entro il 2020, il secon-do esportatore mondiale di gas natura-le (dopo il Qatar) con un export annuoprevisto pari a circa 60/70 milioni di ton-nellate.Sono infatti già in fase di realizzazione iseguenti Progetti:- Gorgon GNL: costo di 43 miliardi; pro-mosso da Chevron, Shell, ExxonMo-bil; capacità di 15 milioni di tonnellateannue;- Pluto GNL: investimento previsto di 12miliardi; promosso da Woodside Petro-leum; capacità di 4,3 milioni tonnellateannue;- Australian Pacific GNL: investimentoprevisto di 35 miliardi; promosso da Co-

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Canberra diventa gigante mondiale GnlNulla osta ambientale del Governo a due nuovi megaprogetti.Saranno localizzati nella Regione di Pilbara e a Darwin. Gliinvestimenti previsti ammontano a 54 miliardi di dollariaustraliani per un totale di 54 miliardi di dollari e 17,4 milioni ditonnellate annue

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nocoPhillips e Origin Energy; capaci-tà di 18 milioni di tonnellate annue;- Gladstone GNL: investimento previstodi 16 miliardi; promosso da Santos; ca-pacità di 10 milioni di tonnellate annue;- Curtis Island GNL: investimento pre-visto di 15 miliardi; promosso da BritishGas; capacità di 14 milioni di tonnellateannue;- Prelude Floating GNL: investimento pre-visto di 11 miliardi; promosso da Shell; ca-pacità di 5,3 milioni di tonnellate annue;- North Rankin Redevelopment Pro-ject: investimento previsto di 5,1 miliar-di; promosso da Woodside Petroleum;ammodernamento dell'impianto esisten-te con una capacità di 16,3 milioni di ton-nellate annue;- Macedon GNL: investimento previsto di1,5 miliardi; promosso da BHP Billiton;capacità di 500 mila di tonnellate annue.Sono inoltre in fase di approvazione de-finitiva, oltre a Ichthys Browse Basin GNLe Wheatstone GNL, i seguenti Progetti:- Browse GNL Project: investimentoprevisto stimato di 30 miliardi, promos-

so da Woodside Petroleum; capacitàstimata di 12 milioni di tonnellate annue;- Sunrise GNL: investimento previstostimato di 14 miliardi; promosso da Wo-odside Petroleum, Conoco Phillips,Shell e Osaka Gas; capacità stimata di5 milioni di tonnellate annue;- Scarborough GNL: investimento pre-visto stimato di 24 miliardi; promosso daExxonMobil e BHP Billiton; capacitàstimata di 6 milioni di tonnellate annue;- Bonaparte GNL: investimento previstostimato di 8 miliardi; promosso da GDFSuez e Santos; capacità stimata di 2 mi-lioni di tonnellate di GNL;- Arrow GNL: investimento previsto sti-mato di 15 miliardi; promosso da Shelle PetroChina; capacità stimata di fino a16 milioni di tonnellate annue;- Kipper Gas Project: investimento previ-sto di 1,4 miliardi; promosso da ExxonMo-bil, BHPBilliton e Santos; capacità stima-ta di mezzo milione di tonnellate annue.

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Diplomazia Economica Italiana - n. 11 - 10 agosto 2011 13

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Il Primo Ministro australiano Julia Gillard haannunciato il finanziamento di due nuovi me-ga-Progetti di sviluppo nel campo dell'energiasolare, selezionati nell'ambito della Prima fa-se del Solar Flagships Program, lanciato dalGoverno federale australiano nel 2009.Il Progetto Solar Dawn (www.solardawn.com.au)promosso dalla Società francese Areva Solar, inconsorzio con le società australiane CS Energy eWind Prospect, prevede la costruzione di un cen-trale ibrida gas/solare termale da 250 megawatt aChinchilla nel Queensland. Riceverà un finanzia-mento federale pari a 464 milioni di dollari austra-liani su un costo complessivo di 1,2 miliardi. Il Progetto Moree Solar Farm (www.moreeso-larfarm.com.au) promosso dalla multinaziona-le inglese BP Solar, in consorzio con la spagno-la Fotowatio e l’australiana PacificHydro, prevede invece la co-struzione di un parco fotovol-taico da 150 MW a Moree nelNew South Wales. Riceverà unanalogo finanziamento federa-le pari a 464 milioni su un costo

complessivo di 923 milioni. Una volta completa-ta, la Moree Solar Farm sarà il parco fotovoltai-co più grande al mondo. Contestualmente, il Governo federale austra-liano ed il Governo statale del Victoria hannoannunciato un finanziamento complessivo di125 milioni per il Progetto Mildura Solar Farm,che prevede la costruzione di una centrale so-lare da 100MW da parte della Società austra-liana Silex Systems. Un finanziamento iniziale pari a 52 milioni, conun potenziale esborso aggiuntivo di 333 milio-ni per la Fase 2, è stato invece stanziato l'11giugno scorso per la Fase 1 del Progetto di-mostrativo per la cattura e stoccaggio dell'ani-

dride carbonica CollieSouth West Hub CCS inWestern Australia. Il finan-ziamento rientra nell'am-bito del Carbon Captureand Storage FlagshipsProgram lanciato dalGoverno federale au-straliano nel 2009.

Canberra finanzia nuovi progetti per energia solare e carbone pulito

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Benetton cresce in Serbia, a seguitodell'acquisizione degli impianti della Ni-tex, una fabbrica tessile con oltre un se-colo di tradizione, fondata nel 1897 e am-piamente modernizzata negli anni '90.Localizzata nelle prossimità dell'aero-porto di Nis , 250 chilometri a sud di Bel-grado, Nitex attualmente produce capidi abbigliamento e tessuti a maglia (600tonnellate anno), in spugna (1.00 tonnel-late anno), in cotone e misto cotone, con870 dipendenti. L'operazione si è conclusa a seguito diuna trattativa durata più di un anno e diun'asta di privatizzazione della società,in cui Benetton è risultato come unico of-ferente in quanto, per agevolare l'ingres-so del gruppo italiano, su cui il Governoserbo punta per rilanciare il distretto tes-sile di Nis, era stata posta come condi-zione che il compratore potesse docu-mentare un fatturato annuo superiore a900 milioni di euro e un'esperienza nelsettore tessile abbigliamento di almeno40 anni. Il prezzo di acquisizione è estre-mamente contenuto: 3 milioni di euro. Il gruppo di Ponzano Veneto si è peròimpegnato con il Ministro dell'Economia

Ciric a effettuare nuovi investimenti per47 milioni di dollari; in particolare è pre-visto l'avvio di una nuova linea di produ-zione di tessuti, maglie e capi di abbi-gliamento in lana.A programma completato, Benetton pre-vede di arrivare a occupare, nel nuovostabilimento, 2700-3.000 dipendenti (at-tualmente sono meno di mille) per unaproduzione annua di 6 milioni di capi an-no e un volume di esportazioni pari a 80milioni di euro. Per ogni nuovo assuntoè previsto un incentivo a fondo perdutoda parte dell'Agenzia serba per gli in-vestimenti (Siepa) pari a 9mila euro. La produzione per conto di Benetton do-vrebbe essere avviata già nel mese diagosto di quest'anno. Il distretto tessiledi Nis, supportato da un programma del-la cooperazione danese include una set-tantina di aziende che producono capi diabbigliamento, calzetteria, biancheriaper la casa. Si tratta in buona parte di la-boratori semiartigianali, ma vi sono an-che un quindicina di aziende con un nu-mero di dipendenti superiore a 40 unità.

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Diplomazia Economica Italiana - n. 11 - 10 agosto 2011 14

TESSILE

Benetton acquisisce una fabbrica a Nis

Nis - La fabbrica rilevata da Benetton

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Si è tenuta recentemente a Francoforteuna nuova edizione dell'Investor ArenaMeeting, organizzato dal Gruppo IntesaSanpaolo con il patrocinio dell'Amba-sciata d'Italia, finalizzato a illustrare, apotenziali investitori tedeschi, progetti im-prenditoriali italiani nel settore delle nano-tecnologie. Nel corso dell'evento sono state presen-tate a una platea di investitori ed espertitedeschi cinque giovani imprese italiane,che hanno sviluppato soluzioni tecnologi-che innovative nel campo delle nanotec-nologie suscettibili di valide applicazioniindustriali e commerciali. I settori versocui queste aziende puntano per il loro svi-luppo commerciale sono molteplici: edili-zia, aeronautica, costruzioni navali, me-dicina e biologia, strumenti meccanici diprecisione per l'industria.L'evento si inserisce in una più ampia ini-ziativa di Intesa Sanpaaolo (Start Up Ini-ziative) che ha lo scopo di attirare investi-menti stranieri in Italia in settori tecnolo-gicamente innovativi.

La prima tappa tedesca di questa inizia-tiva si era tenuta il 23 marzo ed era statadedicata al settore delle tecnologie verdi. La Germania è attualmente il terzo Pae-se al mondo, dopo USA e Giappone, perlo sviluppo di nanotecnologie. Sono circa1.000 le aziende tedesche impegnate inquesto campo, 60.000 i posti di lavorocreati e 13 miliardi di euro il fatturato ge-nerato (dati riferiti al 2010). Consistentisono anche gli investimenti privati nella ri-cerca scientifica e tecnologica: circa il10% dei 13 miliardi di fatturato sopra ci-tati è infatti impiegato nello sviluppo dinuove tecnologie e prodotti. Di rilievo èanche l'impegno pubblico. Il Ministero fe-derale per l'Istruzione e la RicercaScientifica ha approvato un "Piano diAzione per le Nanotecologie" che pre-vede contributi pubblici a progetti di ricer-ca e pilota per un valore di 400 milioni dieuro da spendere entro il 2015.

INIZIATIVE

Intesa Sanpaolo, showcase di start up in nanotecnologie

Il logo dell’iniziativa

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Si terrà nella città di Antigua, dal 26 al 28ottobre prossimo, la Conferenza latinoa-mericana sulle zone franche. L'evento, or-ganizzato con cadenza annuale a rotazio-ne fra i Paesi del Centro America, ripren-derà le tematiche affrontate nell'appunta-mento del 2010 a Punta Cana, nella Re-pubblica Dominicana. Il dibattito verteràprincipalmente sulla eliminazione, richie-sta dall'Organizzazione Mondiale delCommercio (OMC), di alcuni incentivi fi-scali che i Paesi offrono per attrarre inve-stimenti in regimi speciali. I nuovi requisitiOMC dovrebbero entrare in vigore a parti-re dal 2015 eliminando quelli che possanoessere considerati come sussidi alle indu-strie esportatrici. Tali agevolazioni, infattihanno indotto, negli ultimi anni, alcuni Pae-si a chiudere i propri mercati ai prodottiesteri sussidiati. L'analisi si incentrerà su Stati Uniti e Mes-sico per la particolare natura ed estensio-

ne degli incentivi, non solamente alleesportazioni ma a tutti i settori produttivi.Ma anche per il Guatemala le zone fran-che sono un tema sensibile. Il Paese a og-gi annovera 17 zone a libero scambio in cuisono attivi 259 insediamenti produttivi chegarantiscono 2.500 impieghi. Altre cinquezone sono in processo di attivazione(Quetzaltenango nella regione di Chortì,Morales del Dipartimento di Izabal, Puer-to Quetzal e Ayutla nel Dipartimento di SanMarcos). Gli incentivi fiscali concessi alleimprese che operano nelle zone franchesono stati nel 2009 pari a 100,8 milioni diquetzales (equivalenti grosso modo a 10milioni di euro). Negli ultimi anni, a causasoprattutto delle problematiche relative al-la sicurezza, diverse imprese hanno chiu-so i battenti e si sono trasferite dal Guate-mala verso Honduras, Nicaragua e Haiti.

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La Antigua - La chiesa di San Pedro

A ottobre conferenza su zone franche e OMC

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INIZIATIVE

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La Banca Centrale Slovacca (NBS) hacorretto al rialzo le previsioni sull'anda-mento dell'economica del Paese. Il Pil slo-vacco, secondo NBS, crescerà del 3,6%quest'anno, mentre le precedenti stime dimarzo si attestavano al 3,3%. NBS sostie-ne che il piano del Governo per consolida-re le finanze pubbliche non ha avuto effet-ti sulla correzione della stima. Principaleforza trainante della crescita economica diquest'anno dovrebbero continuare ad es-sere le esportazioni nette, mentre la do-manda interna contribuirà solo in minimaparte. Anche le previsioni di crescita delPIL per i prossimi anni sono migliorate:4,7% per il 2012 e 5,3% nel 2013. NBS hacorretto anche le stime relative all'inflazio-ne che dovrebbe salire al 4,1% rispetto al3,8% indicato nel marzo scorso. L'inflazio-ne del prossimo anno è ora prevista al3,3%, contro il 2,9 delle precedenti stime,e al 2,5% per il 2013.

In questo contesto, l'Agenzia di rating in-ternazionale Fitch ha recentemente con-fermato il rating del credito slovacco in A+con una previsione stabile. Fitch ha riferito che i fattori principali delladecisione sono stati alta crescita econo-mica, la bassa inflazione ed il settore ban-cario slovacco relativamente forte. L'Agenzia ha comunque notato che il de-ficit delle finanze pubbliche dello scorsoanno ha raggiunto il 7,9% del Pil un risul-tato decisamente peggiore rispetto alleproiezioni originarie del 5,5%. La Repubblica Slovacca dovrà ora conti-nuare nei piani di consolidamento fiscalese vorrà evitare un deterioramento del ra-ting. Per il 2011 il Governo prevede che ildeficit si attesti al 4,9% del PIL, e pianificadi abbassarlo ancora in futuro, al 3,8% nel2012 ed al 2,9 nel 2013.

Bratislava, migliorano le previsioni del PilPer Fitch è stabile il rating (A+)

ECONOMIA

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Bratislava - La Rocca vista dal fiume

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AEROSPAZIO

Kazakistan: Thales Alenia vinceuna commessa da 180 milioni $

La società franco-italiana Thales Ale-nia Space, in collaborazione con la so-cietà russa ISS, fornirà la componenti-stica di telecomunicazioni per il nuovosatellite kazako KAZSAT3 nell'ambito diun contratto, pari ad un importo totale dicirca 180 milioni di dollari, aggiudicatodalla società licitante kazaka RCSC, di-pendente dall'ente pubblico kazakoKazCosmos. La ex-Alenia Spazio aveva già realizza-to altri due satelliti per telecomunicazio-ni: KazSat1 e KazSat2 (quest'ultimo an-cora in attesa di lancio).

COSTRUZIONI E INFRASTRUTTURE

Turchia: in agosto apre una garaper nuova linea metro Istanbul

La Municipalità Metropolitana di Istan-bul ha annunciato alla stampa che la ga-ra per la costruzione della tratta di me-tropolitana Üsküdar-Ümraniye-Çekme-köy nella parte asiatica della città sarà uf-ficialmente bandita nel mese di agosto. La costruzione della nuova linea, checomprenderà 16 stazioni, dovrebbe es-sere completata entro 38 mesi. Gare per altri cinque nuovi progetti pre-visti per la parte europea della città po-trebbero essere annunciate nel corso diquest'anno.

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Istanbul - Il Galata Bridge

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ENERGIA

Albania privatizzerà cinque centrali idroelettriche

Il Governo di Tirana ha annunciato laprossima privatizzazione del 100% di 5centrali idro-elettriche attualmente ge-stite dalla Albanian Energy Corporate(AEC) controllata dallo Stato tramite laKesh (Korporata ElektroenergjitikeShqiptare) situate nelle località di Ulez,Shkopet, Bistrica e Lanabregasi con unapotenza complessiva di circa 77 MW. Iprofitti generati dall'attività delle suddet-te centrali ammontano a circa 10 milio-ni di euro annui. In giugno è stato appro-vato un disegno di legge che, sottrae lecentrali al controllo di AEC, rendendoledisponibili all'intervento di investitori pri-vati. Entro breve sarà assegnata ad unasocietà di consulenza internazionalel'incarico di delineare le modalità dellaprivatizzazione, che potrà concretizzar-si in una vendita vera e propria o in unaconcessione, da realizzarsi attraversouna successiva gara.Le centrali costituiscono solo una partedel programma di privatizzazioni annun-ciate dal Primo Ministro Berisha, che in-clude anche la compagnia petrolifera Al-bpetrol, la società assicurativa Insig,nonchè l'attività di manutenzione di im-portanti arterie stradali quali la Durazzo-Kukes e la Tirana-Fier.

Qatar vara progetti per l’ambiente(gas flaring e rifiuti urbani)

Il Ministero dell'Ambiente del Qatar haavviato la predisposizione di un pianoquinquennale a difesa dell'ambiente ar-ticolato in una serie di progetti suddivi-si per priorità e macrocategorie (biodi-versità, energia, cambiamenti climatici,inquinamento e gestione delle acque edei rifiuti). Tra gli obiettivi immediati, lariduzione del gas flaring nell'industriapetrolifera e un maggior ricorso al rici-clo dei rifiuti solidi urbani.

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Operatori della Borsa di Doha

FINANZA

Qatar avvierà una Borsa dedicata alle Pmi

Il Governo del Qatar ha annunciato lacreazione di un mercato finanziario pa-rallelo al Qatar Exchange (la Borsa diDoha) riservato alle aziende di limitatacapitalizzazione. Dall'iniziativa ci si attende una crescitasignificativa dl contributo delle Pmi, cheallo stato hanno un ruolo molto limitatonell'economica del Paese.

Qatar promette investimenti in Egitto per 10 miliardi di USD

In occasione di una recente visita al Cai-ro di una delegazione imprenditorialeqatarina guidata dal Ministro della Coo-perazione Internazionale del Qatar,Khalid bin Hamad Al Attiyah si è im-pegnato a investire 10 miliardi di dolla-ri in Egitto per contribuire attivamente alrilancio dell'economia del Paese attra-verso il co-finanziamento di importantiprogetti infrastrutturali tra cui il futuronuovo porto di Alessandria.

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work Company (Q.NBN) con accesso aInternet tramite protocollo STM1. Entro il 2015 dovrebbe coprire il 95%dell'utenza. Il programma è stato con-cordato con i due maggiori operatori te-lefonici del Paese (QTEL e Vodafone).Contestualmente ictQatar (ConsiglioSupremo del Qatar per le Tecnologieict) cercherà di promuovere altri sogget-ti e operatori nella realizzazione di con-tenuti e applicazioni da veicolare attra-verso la nuova rete. Nel 2013 è previstoinoltre il lancio di Eshail, il primo satel-lite indipendente di proprietà del Qatar.

TRASPORTI

Panama: cresce COPA Airlines

La compagnia aerea panamense COPAAirlines, quotata a Wall Street, sta be-neficiando del rafforzamento del ruolodi hub internazionale del Paese e il Pre-sidente esecutivo, Pedro Heilborn, haannunciato che nel corso del 2011 sa-ranno acquistati 10 nuovi velivoli Bo-eing 737-800 per un costo complessivodi 500 milioni di dollari USA, con l'obiet-tivo di portare a 57 le destinazioni rag-giunte in 28 paesi del Continente ame-ricano per fine anno.

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FORMAZIONE E SERVIZI

Angola: Prodit realizzerà laboratori di formazione

Prodit, società che opera nel settoredella formazione tecnica per conto di isti-tuzioni e aziende internazionali, ha con-cluso un accordo con il Ministero delLavoro angolano per la costituzione diuna joint-venture con un capitale socia-le iniziale di circa un milione di dollari,(51% quota angolana e 49% italiana)che realizzerà una serie di laboratori“chiavi in mano” per diversi iter formati-vi. Il Governo angolano intende promuo-vere successivamente questa iniziativaanche ad altri Paesi africani. Prodit for-nirà know how e attrezzature per la rea-lizzazione dei laboratori.

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Leggi gli aggiornamenti suwww.notiziariofarnesina.ilsole24ore.com

TELECOMUNICAZIONI

Qatar avvia rete a banda largae lancerà un satellite tlc

Il Governo del Qatar ha annunciato unprogramma di investimenti per 1,64 mi-liardi di dollari per sviluppare una rete ditelecomunicazione a banda larga in fibraottica che sarà realizzato dalla neocosti-tuita Qatar National Broadband Net-

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CIPRO

Qatar investirà in alberghi e uffici a Nicosia

Qatar e Cipro hanno siglato un accordoper la costruzione di un complesso resi-denziale comprensivo di hotel e uffici nel-la capitale cipriota Nicosia.L'investimento iniziale dovrebbe superarei 150 milioni di dollari e il progetto sarà rea-lizzato grazie a una joint venture fra il go-verno cipriota e Qatari Diar, la divisioneimmobiliare del fondo sovrano qatarino.

LITUANIA

L’ex-prigione di Vilnius saràceduta a operatori immobiliari

Appartamenti di lusso, uffici e alberghial posto delle vecchie carceri di Luki-skes in pieno centro di Vilnius: il Gover-no lituano sta preparando la cessionesul mercato del vecchio edificio di epo-ca zarista, dove sono detenuti ancoraun centinaio di carcerati, per un'opera-zione di valorizzazione immobiliare.Contestualmente è prevista un'opera-zione in partnership con gruppi privatiper concentrare la popolazione carce-raria in un complesso già esistente, lo-calizzato a Kaunas. L'intervento rientrain un programma complessivo di ristrut-turazione dei complessi carcerari esi-stenti (sei) e di costruzione di nuove car-ceri (quattro).

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Cipro - Il Palazzo di Pafos (Foto Marco Badotti)

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LUSSEMBURGO

Italia "Paese Ospite" a Oekofoire(sviluppo sostenibile)

L'Italia è stata designata quest'annoPaese ospite di Oekofoire, Fiera del-l'Ecologia e dello Sviluppo Sostenibileche si terrà dal 16 al 18 settembre pros-simi presso i locali della Fiera di Lus-semburgo. La manifestazione, ormai giunta alla sua24 edizione, è organizzata dal Movi-mento Ecologico e dalla FondazioneOeko Ltzebuerg con il patrocinio delMinistero dello Sviluppo Durevole edel Ministero dell'Economia lussem-burghesi. Raccoglie circa 200 esposito-ri e richiama più o meno 15mila visitato-ri provenienti dal Lussemburgo ma an-che da Francia, Belgio e Germania. Lostand ufficiale italiano è curato dalla Ca-mera di Commercio Italo Lussembur-ghese e vedrà la presenza di aziende,istituzioni italiane (CCIAA, Province eComuni), associazioni, organismi dicontrollo dei settori dell'ecologia, del-l'eco-design, dell'energia rinnovabile,delle nuove tecnologie, del turismo eco-sostenibile e della cosmesi.

MOZAMBICO

L’Ambasciata di Maputo aggiorna la Guida agli affari

L'Ambasciata italiana a Maputo harealizzato una nuova edizione della gui-da "Fare affari in Mozambico" che sa-rà presentata e diffusa al pubblico in oc-casione della Fiera Internazionale diMaputo (FACIM) che quest'anno si ter-rà dal 29 agosto al 4 settembre. Oltre atutti gli aggiornamenti normativi inter-corsi nell'ultimo anno, fornirà una seriedi approfondimenti su argomenti praticidi immediato interesse per le aziendeinteressate ad operare in Mozambico(opportunità d'investimento, procedureburocratiche per la creazione di una so-cietà di diritto mozambicano, esenzionifiscali, ecc.). Nel 2010, l'interscambio commercialetra Italia e Mozambico è più che raddop-piato rispetto al 2009, passando da199,6 a 468,5 milioni di euro.

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www.amblussemburgo.esteri.it Città del Lussemburgo - Veduta notturna

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Diplomazia Economica Italiana - n. 11 - 10 agosto 2011 23

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PANAMA

Economia panamense in forte crescita (+ 9,7%)

Secondo gli ultimi dati rilasciati dal Gover-no panamense, il PIL del Paese sarebbecresciuto nel primo trimestre del 2011 del9,7%, superando ampiamente i pronosticiin precedenza formulati. I settori più dinamici sono stati quello mine-rario (+14,1%, rispetto ai dati dello stessoperiodo del 2010), le costruzioni (+15,3%),i trasporti e comunicazioni (+16%), il com-mercio (+9,5%), l'intermediazione finanzia-ria (+6,9%), Hotel e ristoranti (+6,8%). Incontrotendenza il settore agricolo (-0,4%)e quello dell'allevamento (-5,9%).Secondo le previsioni del Ministro dell'Eco-nomia, Alberto Vallarino, per fine annol'economia panamense crescerà del 9%.Le preoccupazioni maggiori riguardanol'andamento dell'inflazione che mostra untrend in netta crescita. Le Autorità pana-mensi però confidano nell'atteso effettocalmierante che il Trattato Commercialecon gli USA(che dovrebbe entrare in vigo-re nei prossimi mesi) potrà esercitare suiprezzi, segnatamente su quei prodotti cheattualmente vengono importati da questoPaese.

QATAR

Doha avvia lo smantellamentodei monopoli dell’import

Il Governo del Qatar ha deciso di sman-tellare il sistema di contratti di importa-zione e distribuzione in esclusiva di pro-dotti e servizi stranieri con l'obiettivo diaprire il Paese a una maggiore concor-renza, nonostante le forti resistenze del-la locale Camera di Commercio.L'obiettivo atteso è anche di contenerel'aumento dei prezzi e di far beneficiarei consumatori di una maggiore aperturadel mercato.

In Qatar tornano a crescere i prezzi

Dopo due anni di prezzi in calo, i dati re-lativi ai primi mesi del 2011 confermanouna ripresa moderata dell'inflazione inQatar. A far salire l'indice dei prezzi alconsumo (+1,5% da marzo 2010 a mar-zo 2011) soprattutto il costo dei carbu-ranti e, di conseguenza, dei trasporti. Se-condo uno studio di QNB Capital (divi-sione del maggiore istituto bancario qa-tarino), il costo dei trasporti e delle co-municazioni dovrebbe salire del 6,9%quest'anno contribuendo in maniera so-stanziale ad un aumento previsto del tas-so d'inflazione pari a circa il 3,3%. Pre-visto in salita anche il costo dei generi ali-mentari mentre il mercato immobiliaredovrebbe definitivamente stabilizzarsi.

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Newsletter quindicinale Realizzata dal Sole 24 Ore in collaborazione con la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese Ufficio I - Coordinamento delle iniziative di internazionalizzazione del Sistema Paese – [email protected] www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese

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