SommarioNon è passato nemmeno un anno dal 22 febbraio 2011 quando ci ha lasciati Maria Benassi, per...

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Sommario Chi siamo pag. 2 Annales pag. 3 I cattolici in politica pag. 6 Bozza per una riflessione pag. 7 Un funerale laico pag. 9 Tre giorni a Crocette pag. 10 Marcatino - Tri e Trac - Insieme in quartiere pag. 12 Foglie e poesie pag. 12 Prima domenica d’Avvento pag. 13 L’incontro dei giovani al Villaggio pag. 14 l carcere entra a scuola pag. 15 Gruppo lavoratori - Agosto a Vezza pag. 16 Cuore di Dio cuore dell’uomo pag. 17 ... e l’asino continua a sorridere pag. 19 Edizioni del Villaggio pag. 20

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Sommario

Chi siamo pag. 2Annales pag. 3I cattolici in politica pag. 6Bozza per una riflessione pag. 7Un funerale laico pag. 9Tre giorni a Crocette pag. 10Marcatino - Tri e Trac - Insieme in quartiere pag. 12Foglie e poesie pag. 12Prima domenica d’Avvento pag. 13L’incontro dei giovani al Villaggio pag. 14l carcere entra a scuola pag. 15Gruppo lavoratori - Agosto a Vezza pag. 16Cuore di Dio cuore dell’uomo pag. 17... e l’asino continua a sorridere pag. 19Edizioni del Villaggio pag. 20

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CHI SIAMO

La Comunità cristiana di base del Villaggio Artigiano ha vissuto anche quest’anno come una piccola realtà legata al territorio. Era nata “ufficialmente” nel 1975.Venivano chiamati ‘gruppi spontanei’, ‘cristiani critici’, ‘comunità di base’ i cristiani che sull’onda del Concilio cercavano di rinnovare la chiesa dalla base sottolineando l’aggregazione al di fuori delle strutture (parrocchie e associazioni tradizionali); attraverso la democrazia e la partecipazione diretta dei membri, la laicità e la disponibilità a lavorare sul territorio.Oggi si chiama ancora comunità cristiana: ogni domenica alle 11 propone una liturgia preparata a turno da quattro gruppi. Qualche domenica un prete amico partecipa alla liturgia della domenica mattina e celebra l’eucarestia.Nella sala di quartiere in via Curie può entrare chi vuole, anche gente di passaggio. Non è un gruppo né scismatico, né protestante, teniamo alla nostra libertà di scelta e di parola e ci riteniamo parte della chiesa locale di Modena, abbiamo un collegamento stabile con alcune parrocchie, gruppi e cristiani della provincia. E’ stato chiesto al nostro vescovo di incontrarci per avere come con i vescovi precedenti un dialogo diretto.La Cdb del Villaggio propone iniziative culturali al quartiere per lo più legate all’esperienza religiosa del gruppo, come si può leggere negli Annales. Tra i nostri impegni c’è anche quello di creare aggregazione sul territorio e di porsi ai margini della politica e della religione per diventare collante e cerniera.La Comunità esprime le sue proposte politiche e religiose anche con documenti che pubblica sui giornali e distribuisce agli amici via internet.La comunità pur non gestendo in proprio nessuna associazione di volontariato partecipa direttamente e indirettamente a vari gruppi e iniziative della Circoscrizione o della città ad esempio: Gruppo Carcere e Città, Insieme in quartiere per la città, Gruppo Pace, Comitato del Villaggio ecc.La Comunità è aperta non solo alla cinquantina di amici che abitualmente partecipano ma a tutti coloro che o saltuariamente o in modo sistematico vogliono impegnarsi o anche solo incontrarci per conoscerci.

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ANNALES 2011(a cura di Beppe e Doranna)

Febbraio- L’ultimanotiziadelmesedidicembredell’annoscorsoricordavadon Carlo Bertacchini

gravementemalatoall’ospedale.‘Finalmente’il5febbraiodopounalunghissimamalattiaèmortonell’ospedalediBaggiovaraall’etàdi78anni.EranatoaMagretanel1933,or-dinatopretenel1956fucappellanoaFormigine,poirimaseinmontagnafinoallamorte,parrocodellapiccolaparrocchiadiMorano.LochiamavamodonCamilloTorresunpreteguerriglierodellaBolivia.Visseinfattitralasuagentepredicandoconl’esempio,laparolaegliscrittiilvangelocomeS.Francescosenzatanteinterpretazioni.Avrebbevolutoun“funeralecivile”cioèfattosenzatantipretienoninchiesa.Lesuevolontàsonostatesoloparzialmenteeseguite.Ha lasciatodue librichecontengono lasua teologiapopolare:Testamento spirituale di un parroco di montagnaeAve Maria.

- Domenicamattina13,20e27FebbraioValeria Pugni,medicoendocrinologo;Giovanna Manni,ricercatrice;Giacomo GenesinirestauratoreeVincenzo De Lucamuratore:quattrogiovanilegatiallanostracomunità,hannoraccontatoleloroesperienzelavorative.Laformulasembraindovinata:domenicamattinaalleore10,presenzadialtriamicigiovani,racconti.Unmododirettopertenercicollegatialmondodeigiovani,nostrifigli.Manonbasta.Dapartedellacomunità,inparticolaredichihaancorafigli“giovani”sichiedeconinsistenzachelacomunitàcerchidiinteragire,interessarsiecoinvolgereigiovanifiglieiloroamici.Malorosonopoiinteressati?(Vedipag.10)

- ÈmortaMaria PounaanticacompagnadistradaprimanellaparrocchiadelVillaggioepoinellacomunità.Èstatamaestradifedepertuttinoi.LaricordacosìElisa.

Non è passato nemmeno un anno dal 22 febbraio 2011 quando ci ha lasciati Maria Benassi, per tutti Maria Po, il suo cognome da sposata. Aveva solo 71 anni.La vogliamo ricordare per l’esempio che ci ha dato, come madre premurosa di Laura e Mas-simo, come moglie attenta e comprensiva, come nonna di Monica la nipote a cui era partico-larmente legata. E ancora come catechista, come amica, cara e affettuosa specialmente di noi donne del gruppo di Beppe.Maria era la nostra “mistica” nella lettura e nell’interpretazione dei Vangeli. Lei cercava sem-pre di andare oltre, puntava all’aspetto spirituale delle parole e delle cose, ed era abbastanza severa con chi non si comportava di conseguenza. Era una persona sempre disponibile, dolce ed onesta.Ma più che la sua vita sono state la sua malattia e la sua morte a esserci di lezione. Il suo atteggiamento di accettazione delle sofferenze e del suo male inesorabile. Il male accettato come parte della vita datale da Dio. Mesi e mesi è durata la sua agonia, prima i piedi e le mani sempre più doloranti e senza forza, poi la perdita dell’appetito, della voce, della vista. E in questa tragedia lei non si è mai persa d’animo, anzi si è totalmente abbandonata nelle mani del Signore, continuando a pregare non per sé, non per guarire, ma per chiedere perdono a Dio per tutti noi.Se più delle parole vale l’esempio lei ce ne ha dato in abbondanza. A noi ora trarne profitto. Elisa

- Nel mese di febbraio la Comunità ha preparato un documento indirizzato al nuovoVescovodiModena.Aluieaglialtrivescovisichiedevadidareunatestimonianzanelcontestopoliticoitalianoavvelenatodalberlusconismo.Ildocumentohaavutouncertospaziosullastampalocalee,grazieaicollegamentiinternet,intuttaItalia.

- Il15aprileèstatofattounincontrosulcontenutodeldocumento.Purtroppodapartedimons.AntonioLanfranchinoncisonostaterisposte.

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Aprile - Giugno- Una iniziativa da ripetere. Nel mese di aprile e giugno, in occasione dei 150 anni

dell’unificazioned’Italia,laComunitàhapropostodueiniziative.UnfilmeunaproiezionedifotosullabandieraaModena.L’iniziativaèpartitadaun’ideadiS.Vesce.Specialmentelaprima,laproiezionedelfilm“Nata ieri”hariscossograndesuccesso:saladelcentrocivico pienissima.Considerazioni: la gente ha bisogno di tornare al cinema, vicino acasa,diritrovarsiediparlareinsieme.

- Festa della comunità 12Giugno: ore 11 eucarestia con la presenza dell’amico donAlbertoGarau e poi tutti in piazzaGuidoRossa, all’ombra degli alti tigli, amangiaregnoccoetigelle,ospitidellatradizionaleFestadiPrimavera.

Ogniannoametàgiugno,nelgiornodipentecostelacomunitàdelVillaggiofa lasuasagra.Ricordailgiornodellasuanascitaufficiale:“In die dominica quindicesima mensi Iunii, Johanne Leone presidente reipubblicae, Aldo Moro presidente consilii, Paolo VI Pontifice infelicemente regnante, Germanio de Bulgarellibus borgomastro mutinensi, Bruno Foresti indifferente Episcopo, Communitas Vilagi Artesiani salutabat paroeciam et se refugabat in aula in via formiginensa, et postea in casa rurali dicta Casona, in illo tempore in loco hodie nomato parco Londrina, anno domini MCMLXXV”.Lasuddettacomunitànonostanteipronosticifunestidivescovieparrociètuttoravivaevitale.

Agosto

- Il“Sorriso dell’Asino”èiltitolodell’ultimolibrodiBeppeMannicheèstatopresentatoaVezzad’Oglioil12Agostoinunasalapienadivezzesi,modenesi,fiancheggiatorivariepoialVillaggioGiardinodiModenanellasaladiviaCurieil17novembre.

- Nellanottedel20agosto èmorto Antonio Frassineti. Giorgio Domenicaliloricordacosì:

Nella notte del 20 agosto Antonio Frassineti ci ha lasciato, aveva 88 anni. Un caro amico, una bella figura di uomo e di credente.Una vita dedicata alla professione di radiologo, molto apprezzato, con diverse pubblicazioni scientifiche; carriera iniziata a Reggio E., poi a lungo primario all’Ospedale di Castelfranco Emilia, infine in cliniche ancora di Reggio. Orgoglioso della sua attività militare di alpino.Attivo in Organismi sociali e sindacali, in strutture di ispirazione religiosa, vedi: Presidente della FUCI a Bologna, membro del Consiglio Pastorale Diocesano di Reggio E.Parrocchiano presente e determinato; ricordo, per esemplificare, la sua iniziativa (in Maria Immacolata) di introdurre don Pietro Lombardini a conversare dei Testamenti; poi la preghiera, fatta in Messa domenicale, perché le enormi somme impegnate in grandi allestimenti per la visita in Germania di Giovanni Paolo II, fossero meglio destinate ad opere di bene.Negli ultimi tempi, colpito da malattia, ci siamo frequentati più spesso, conversando di religione, di politica, degli accadimenti rilevanti, camminando faticosamente verso il giornalaio, la Chiesa, attorno all’isolato; poi, obbligato in casa, ancora portato ad approfondire uno studio di Carlo Saccone: “Allora Ismaele s’allontanò nel deserto”, per elaborarne una parziale sintesi in “Cenni storici e socio-religiosi sull’Islam”, documento rintracciabile sul sito gesuredentore.it.Una grande perdita.Lo piangono la moglie, quattro figli e ben undici nipoti. Lo salutiamo nel cimitero di famiglia a Marola di Carpineti nel reggiano.

Giorgio, il 19 dicembre 2011

Settembre

- Il4settembreospitedellacomunitàdon Pino prete di Gioia Taurocheassiemeaisuoiparrocchianilottacontrolemafielocaliimpiantandoaziendeecreandooccasionidilavo-roperigiovanilocali.Fapartedell’associazioneLiberadidonCiotti.

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- Tre giorni a Crocette conAlberto Garau: unadecinadi amici eamichenei giorni23,24,25settembrehannofattotregiornidiesercizispiritualiconAlberto.

Ottobre- Il22ottobreèmortodon Enzo Mazzifondatoredellacomunitàdell’IsolottodiFirenze.

AbbiamoscrittoallaComunitàdell’Isolotto“Cari amici Domenica nell’incontro di preghiera della comunità, abbiamo ricordato Enzo. La nostra co-munità del Villaggio ha avuto una storia simile a quella dell’Isolotto. Nata in un parrocchia di operai e artigiani, abbiamo cercato di radicarci sul territorio partecipando alle lotte operaie. Cercando spazi comuni e laici sul territorio per doposcuola, biblioteca, luoghi per i giovani, mensa operaia, feste ecc. Tutti i preti erano anche operai. All’interno della chiesa abbia-mo tentato di innovare e portare avanti l’impegno per la democrazia, la libertà e la fedeltà al Concilio. Poi siamo usciti nel 1975. Ancora oggi continuiamo ad incontrarci la domenica mat-tina ospiti della sala del quartiere, a piano terra dove tutti possono partecipare e incontrarci. Partecipiamo ad iniziative e proponiamo incontri.La vostra esperienza è sempre stata per noi un esempio importante. Il catechismo dell’Isolotto è stato alla base dell’annuncio di fede non solo per i ragazzi. Enzo è venuto diverse volte nella nostra comunità e lo abbiamo incontrato nei coordinamenti e nelle assemblee nazionali. Ab-biamo sempre apprezzato oltre alle parole, all’impegno e alla testimonianza sua e della vostra comunità, il suo atteggiamento di dolcezza, ascolto e disponibilità.Enzo ci manchi. Grazie del vostro lavoro.

La Comunità di Base del Villaggio Artigiano di Modena”

- Le cene:conAlberto,pericarcerati,perSanMartino.Sonobuonetutteleoccasioniperstareinsieme,pranzareocenare,cantare,raccoglierequalchesoldo.Nellecaseprivate,aBaggiovarapressodonGianni,nellasaladegliorti.NellaparrocchiadellaBVAdell’amicodonPaolo,il4dicembredopol’EucarestiaconAlbertoGarau.

- I Mercoledì del Villaggio:il23novembreinunasalapienailprof.PaoloBosi,espertoineconomiafinanziaria,ha“tentato”dispiegareaunattentoenumerosopubblico,lasituazioneeconomicaitaliana;il6dicembreilprof.LucianoGuerzonihatrattatoiltemadellapresenzadeicattoliciinpolitica.Pubblicoattentoeinformatomapoconumeroso(vedirelazionepag.6)

- A volteladomenicamattinaalleore10.ÈormaiabitudinenelledomenichediAvventoediquaresimaanticiparel’appuntamentodellamattinaallediecipertrattareparticolariargomenti:Pierhaspiegatouncapitolodel librodiPietroLombardini“CuorediDioCuoredell’uomo”;sièpreparataunatracciadiundocumentodamandarealvescovosu“I cattolici in politica”;sièparlatodelGiornalino2011;deigiovaninellacomunità;delbilancioecc.

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Cisitrovainunmomentosocio-politicoincuisiintreccianonovitàevecchiestorie:sialapoliticacheicattolicisitrovanoinunimpasse.Il discredito della politica ha raggiunto livelliinusitati,mentre la chiesa cattolicavedeaccen-tuarsilapropriacrisi(igiovanisenevannodalleparrocchie,mancanoipreti):ilrisultatoèchelachiesaelesuegerarchietemonodinonriuscirepiùadesserepresentinellasocietà(timorediin-significanza).La reazione che hanno avuto è stata quella dispingereadunritornodell’impegnodeicattoli-ci inpolitica(BagnascoaTodied interventodiScolaperSant’Ambrogio),nonpiù(invero)sottol’egidadiunpartitocattolico,tuttaviaconilvin-colodelladottrinasocialedellachiesaelaprete-saditrascrivereinleggeiprincipicosiddettinonnegoziabili:sullavita,lafamiglia,lascuola,ecc.Maèancorapossibilel’impegnodeicattolici,inquantotali,inpolitica?Inrealtàoccorrepartiredalfattochelapoliticaèmediazione;dunquenonc’èspaziopericattoliciinpoliticasenonhannolapossibilitàdellame-diazione.BagnascoaTodihadettocosecherendonopres-sochéimpraticabilequestapossibilità.Lostessointervento di Scola per Sant’Ambrogio è nellalineadiimporreaicattolicil’atteggiamentointe-graledelladottrinasocialedellachiesa.Cosìnonci si allontana molto dalla posizione del Card.Ruini che brutalmente diceva che la politica lafadirettamentelachiesa.Erisultadeltuttogiu-stificato ilpessimismodelgiuristacattolicoAr-turoCarloJemolo,quandodicevachelachiesapuòconcederetuttodovunque,manoninItalia,perchéquituttodeveesseretranquilloedirreggi-mentato.Del resto, più ancora della Chiesa, sono stati imovimentisociali(CISL,LAPAM,ecc.)aporta-

reavantiquestidiscorsidichiusura.Infattilage-rarchiahadifattodecapitatoillaicatonegandonel’opinione,tacciandolevocicritichedirelativi-smo.Negliultimitredecenniillaicatocattolicoèstatoinesistenteinpolitica:eperfareun’assem-bleadilaicicattoliciaTodic’èvolutalaconvoca-zionedeivescovi.Epoi,senzaalcunaparoladiautocriticaperaverappoggiatoBerlusconieilsuogoverno,lagerar-chiahacambiatotranquillamenteilpropriocom-promessoconilpotere,manifestandoancoraunavoltalapropriaattitudinestrutturalealconnubiocolpoterestesso.La“chiesa”nonhafattoalcungestodirinunciasul temadell’ICI,odell8permille,maneppure ilnuovogoverno,cosiddettotecnico,haancoraassuntounachiaraposizionesultema.Negliinterventienelleconclusionisièstatid’ac-cordonel sostenere che i valori cristiani vannoespressievissutisenzaalcunbisognodialzarelapalettadicattolico.Purtroppo,apartealcunevociisolate(adesempioilmodeneseGorrieri), i cattolici si sonospessodisinteressatidellagiustiziasociale.Latradizionecattolicahainfattiimpegnatoi“laici”aspendersiprevalentementenelvolontariatoenell’assisten-za. Inveritàoggi ibisognisociali sonostati ri-conosciuticomediritti(istruzione,lavoro,casa),maselarispostaaquestidirittivieneaffidataalvolontariatocessanodiesseretali.

L’incontro è stato organizzato dalla Comunità Cri-stiana di Base del villaggio Artigiano nella sala del centro civico in Via Curie. Ha coordinato la serata Sandro Desco che ha introdotto presentando lo stato attuale della questione cattolica in Italia. Ricca la di-scussione che ne è seguita. I presenti alla fine hanno espresso il desiderio di scrivere una memoria-docu-mento.

(Claudio Malagoli)

I cattolici in politicaIncontro con il prof. Luciano Guerzoni

nel ciclo “I mercoledì del Villaggio” - 7 dicembre 2011

Guerzoni è un esperto della questione cattolica in Italia, docente di di-ritto ecclesiastico all’università di Modena, ha attraversato gli ultimi 50 anni di politica italiana partecipando in prima linea nel movimento del cristianesimo democratico, è stato deputato in diverse legislature dal 1983 al 1996; sottosegretario alla pubblica istruzione nei governi Prodi e D’Alema; è oggi presidente della fondazione Ermanno Gorrieri di Modena.

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Pace, giustizia e salvaguardia del creato:sonoquesti gli ambiti di impegno che ilmovimentoecumenicohaindicatoaicristianieuropei,ormaidamolti anni.A livello personale, professiona-lemaanchealivellocomunitario,comeChiese.Compreso l’impegno politico nelle istituzioni,impegno raccomandato e sollecitato anche davescoviepapi.Delresto era stato lostessoConcilio,50anni fa, a ricono-scere lacompeten-zadei laicicattoli-ci nella cura delle“cose delmondo”,in autonomia e inpienalibertàdico-scienza, da cristia-niadulti.In Italia però lospiritodelConcilioè stato sterilizzatoda tempo, il laica-topiùvivo indottoal silenzio, i cat-tolici impegnatiin politica (spessoaffiancati da im-provvisati e inte-ressatineo-conver-titi)visticomepuriguardianiasalvaguardiadeicosiddetti“principinonnegoziabili” usati comemercedi scambionell’agonepolitico,lapoliticachecontaportataavantiinprimapersonadallaCEIodallaSegre-teriadiStato.Lasostanzialealleanzaconilsiste-madipotereberlusconianoneèstatouncorolla-rio.Questoèquellocheabbiamovistoinquestilunghi anni di restaurazione ruiniana. Forse traunpo’ditempocisirenderàcontodeigravidan-niarrecati,allaChiesaeallasocietàitaliana.

Oggi, tardivamente come sempre, assistiamo aunapresadidistanzae al tentativodellagerar-chia di riposizionarsi anche sulla spinta di uncrescentedisagioedesplicitodissensodapartediampisettoridelmondodell’associazionismoedelleparrocchie.Noicrediamochetutticolorochesiimpegnano

in politica, cat-tolicionon,deb-bano recuperareil senso del ser-vizioallacollet-tività,svoltoconcompetenza,consobrietà,conca-pacitàdiascoltoe di dialogo, di-sposti alla faticadella mediazio-ne, virtù essen-ziale in questocampo.A nessuno èchiestodirinun-ciare alla pro-pria identità, aipropri valori diriferimento. Manessunopuòsot-trarsi al metododel confronto,

affermando presunte verità assolute: laicità infondosignifica,purpartendociascunodaipropriconvincimentiideali,averel’attitudinementaleaconsiderarecheledecisionidellasferapubblicadevonoesserepreseinsieme.Lelegginonsonounassoluto:sonoilfruttodell’incontrotraleco-noscenzedisponibilialmomentoincuivengonoelaborate,gliorientamentidell’opinionepubbli-ca,irapportidiforzapoliticidelmomento.Daipoliticiedagliamministratoripubblici,ea

Bozza per una riflessionea che cosa servono i cattolici in politica?

È stata preparata una prima bozza della memoria-documento sul tema dei cattolici in politica. È stata discussa in un incontro della “domenica mattina” e le osservazioni sono state tante. Abbiamo pen-sato però di pubblicarla lo stesso perché possa servire da stimolo ad altre osservazioni, possibilmente scritte, da cui ripartire per stilare un documento più incisivo ed efficace da mandare al Vescovo e alle varie organizzazioni cattoliche per favorire una riflessione più ampia.

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maggiorragionedaquellichesidichiaranocat-tolici,dobbiamopretenderemolto.Comebasediimpegno comune, riteniamo utile proporre i tregrandi temi indicati dal movimento ecumenicocheabbiamorichiamatoall’inizio.

1)Sappiamochelapaceèunbenepreziosopertuttiechedaquestatuttodipende.Controlavio-lenzacheinquinairapportiumaniaognilivellooccorrel’impegnoditutti.Chisidichiaraparti-colarmentesensibileaitemilegatiallatuteladel-lavita,nonpuònonfarsipromotorediiniziativelegislativechecontrastinoiltrafficodiarmi,cheriducanodrasticamente,soprattuttoinquestafasedi tagliallostatosociale, lespesepergliarma-menti, strumenti dimorte, che favoriscano rap-portipacificiconglialtripopoli.

2)Lagiustiziasocialeèunaltroaltissimovaloredapromuovere.Inquestianni,incuil’ideologiadelcapitalismoinversioneliberistasièimpostaintuttalasuabrutalità,ledisuguaglianzesocialisisonoenormementeaccentuate,anchenellano-strasocietà.Chiediamocheicredentiimpegnatiinpolitica,destinatariprivilegiatidiunmessag-giodi fratellanza ediuguaglianza, si spendanosuquesto terreno, promuovendo reali interventiperequativiafavoredellefascesocialipiùdebo-liedunariformadellostatosocialecheelimi-niglisprechieiprivilegioveesistonomachemantengaicaratteridell’universalismo.Nonunostato sociale caritatevole, soloper i ceti socia-lipiùdeboliedemarginati,maunostatosocialepertutteetutti.Occorreesseretantoconvintida

poter convincere tutti che è giusto e necessariochechihadipiùdiadipiù.Ciòèparticolarmenteurgentevistalagravitàdellacrisieconomicaefi-nanziaria.Ciaspettiamocheicredentiimpegnatiinpoliticadianoperprimieinprimapersonaillorocontributorinunciandopubblicamenteeau-tonomamente a tuttiqueiprivilegiche lamag-gioranzadeicittadinigiudicaormaiinaccettabili.

3)Per icredenti, laTerraèdiDio, tuttoèstatocreatobuonoedèstatoaffidatoall’Uomoperchél’operadiDiovengacustoditaconcuraeprotet-ta.Anche questo dunque è un compito di tutti,ma principalmente e più direttamente politico,perchérichiedeazionipolitichespecifichevolteallasalvaguardiadelterritorio,delpaesaggio,deiterreniagricoli,dellabiodiversità,nelrispettodeiciclinaturaliedell’equilibrioambientale.Suquestiterreni,eanchesualtriugualmentede-cisivi,comeadesempioiltemadeibenicomu-ni,èimportantemisurarelavolontàelacapacitàdegliuominiedelledonnechesiimpegnanoinpoliticaesuquestistessiterreninonsaràdiffici-letrovareconvergenzetralediverseprovenien-zeculturali,senzalanecessitàdiesibirepatenti“cattoliche”.Perché l’alberobuonosi riconoscedai frutti, non dalle radici.”Io non sono che unuomo”,dicevaPadreE.Balducci,inunafeliceespressionesempreattuale.

Sandro e MicheleComunità cristiana di base del Villaggio Artigiano

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Lalla Reggiani era sindaco di CastelnuovoRangoni un paese a 14 chilometri daModena.Eletta nelle liste del PD si era impegnataper rinnovare la politica con coraggio edeterminazione. Purtroppo un male incurabilehaminato lasuasalute.Sapevadiavere imesie i giorni contati. Mi ha chiamato e al lettodell’ospedale mi ha detto: “Beppe non vogliounfuneraleinchiesa,mavorreiunapreghieraeunabenedizionedate:comepossiamofare?MipiacerebbechefossepresenteanchedonIsaccoilparrocodiCastelnuovo:siamolegatidastimaedamicizia”.“CaraLalla, il luogopiùappropriatoperl’ultimosalutoèlapiazzadeltuopaesedovetuhaiincontratoituoicittadini,vicinoainegozie ai bar dove tu amavi discutere le tue sceltepoliticheconicastelnovesi.E’unospazioliberoe laico equidistante dalla chiesa e dal palazzocomunale”.

Lesueultimevolontàsonostateaccolteallaletteradalla famiglia, la figlia Valeria e il compagnoMarioedagliamministratoricomunali.DopotregiorniLallamoriva.Lunedì31ottobre,labaraèarrivataalleore14inunapiazzapienadigente.C’erailsole.IsindacideipaesiiModenaedellaTerra dei Castelli, con il tricolore, i gonfaloni,gli amici. I cittadini hanno applaudito mentresuonaval’innoFratellid’Italiaelacanzonecheavevaaccompagnatolasuacampagnaelettorale.Poihannoparlatoduegiovanicollaboratoridelsindaco e una signora dell’opposizione, chehanno ricordato commossi la testimonianza delsuo grande impegno civile e il coinvolgimentodeigiovani.Nellasecondapartedellacerimoniaabbiamolettotrebranibiblici:laparaboladeiduefiglidelvangelo(Dioaccoglieilfigliochefaciòcheluidice,nonchiprometteepoisenevaperifattisuoi)…,ilQoelet(C’èuntempopernascereeuntempopermorire…),l’Apocalisse(Cielieterranuovi…).Epoiunbrevecommento:“Dioaccogliechifalasuavolontà,chiservegliultimi;chisiimpegnaperlapaceelagiustizia.Eilveropovero èoggi ilmalato chepuòconfidare solonel Signore, e tu Lalla hai sperimentato nella

tua carne la sofferenza della croce. Per tutti ciaspettalasperanzadiunmondorinnovatodovenoncisaràpiùnèlacrimenémorte.Dov’èoralanonna,chiedevalanipoteAurora:èquivicinaate,leharispostosuamadre,eognivoltachevuoiparlareconleitiascoltaetirispondenelcuore”.Laliturgialaica-religiosa-civilesièconclusaconla recitacoraledell’anticapreghierauniversale:ilpadrenostroeilsegnodellacroce.

Viraccontotuttoquestopercondividereconvoialcuneriflessioni.

Nonèverocheogginonc’èpiùfede:forsemoltinon si ritrovano in liturgie e modi di pregaretradizionali o si sono allontanati dalla “chiesa”per comportamenti o scelte morali e politicheche non condividono; ma non dalla fede. Cisono altri spazi e altre modalità per offrire achi lo vuole non solo la consolazione dellapreghierama anche la speranza della parola diGesù. Ci vuole coraggio e fantasia. La piazzalaica di Castelnuovo, ha accolto in silenzio leparole della Bibbia, i commenti; si è ritrovatanella recita del PadreNostro: non ha avvertitoviolenze o contrapposizioni. Mi sembra che ipresentididiversaestrazionepoliticaereligiosa,abbianoritrovatosenzaforzatureleradicidiunareligiositàanticaecondivisa.

Nellamiaormaiquarantennaleesperienzadipretesenza tonaca e di predicatore senza tesserino,ho incontrato sempregrande interessealla fedee alle problematiche religiose. Ma mi sonosemprepostocomeunascoltatoreattento,senzapregiudiziali,dogmidadifendereopossessorediverità non negoziabili invalicabili. E ho potutocostatareche labontà, laveritàe labellezza,èstatadistribuitaalarghemanisututtiiviandanticheincontriamosullanostrastrada.

Beppe Manni

(Pubblicato il 4 dicembre 2011, sulla rivistadehonianaSettimana).

Un funerale laico

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Dal23al26Settembre,cisiamoritrovati,comeormaidadiversianni,aCrocettediPavullopergliesercizispiritualitenutidaPadreAlbertoGa-rau.Ilgruppoeraformatoda:Donata,Laura,LuisaC.eLuisaB.,Olga,Mirka,ValerioeFederico

Ci siamo accostati alle “Scritture” immersi nelsilenzio,rottoditantointanto,daqualcunochesi lasciava tentare dal bisogno di “cianciare”comediceAlberto.Nonostantequestadebolezza,credochecifossedapartenostraildesideriodiricavaredaquestointenso lavoro, la possibilità di portarci a casaqualcosachepossaalimentarelanostraspiritua-lità,tantominacciatadalfrastuonoquotidiano.

Iltemadiquest’annoerala“Resurrezione”sen-zalaquale,comedicePaolo,vanasarebbelano-strafede.Senzalaresurrezionenonsarebbestatoscritto ilNuovoTestamento. La resurrezione è

l’espressioneultimadell’alleanzadiDio con ilsuopopolo,poichéDioè ilDiodeivivienondeimorti.

LafedenelDiochefarisorgereèmaturataneltempo con l’intuizione che lamorte crea sepa-razionefralacreaturachemuoreeilVivente,epoichéDioèfedelenonpuòpermetterequesto.La resurrezione è inclusa nell’agire creativo diDiochenonhalasciatoilmartirefraimorti.Questafedeèmaturatacomeconsapevolezzadiunagrazia.GraziachedobbiamochiedereaDioattraverso la preghiera. Preghiera come comu-nioneconDiodavantialqualeogniuomodevecercarediesseresestessoconquellafiduciacheconsente di creare un vero rapporto. Una pre-ghierachedeveinfluiresullastoriaperchésenepossanoosservareifruttie,nellastoria,“l’alta-redelsacrificio”èrappresentatodallerelazioniumanedove,attraversoilvoltodell’altro,trovia-moDio.

Tre giorni a Crocette

Le riflessioni che seguono sono di Laura, scarabocchiate in fretta sul taccuino degli appunti mentre Alberto proponeva le sue spirituali e pro-fonde meditazioni.È solo l’inizio di una collaborazione molto gradita.

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Le attività dei gruppi di quartiereMercatino – Tric e Trac – “Insieme in quartiere per la città”

Si fermano in fila e prima di accedere all’isolaecologica scendono aprono il baule dell’auto ecichiedono:“c’èqualcosachevipuòservire?”;“questo si,questono,questopuòandare, scari-chiamo”.Siscaricainsiemepoinoiregistriamoilnominativodeldonatoree“vuolequalcosaincambio?”risposta:“nograzie,l’importanteècheservaaqualchealtrapersona!”.Daunapartesolleviamo ildonatoredall’insanogestodel“buttarealmacero”moltideglioggettidiventati“vecchi”dall’altradiamolapossibilitàagli oggetti di vivere ancora in case diverse daquellevissutefinoadoraperaccompagnareper-sonenuoveediversenelloropercorsodivita.AlTric e Tracsiscambianooggettienellostessotemposiincontranopersoneconinteressi,storie,

tradizionidiverse.Unlavellodacucinadismessoprende la via di una abitazione appena affittatao le vie di altre terre lontane.Noi volontari nesiamoiltramite.IlTric e Tracèilrovesciodellapubblicitàpiùomenopatinatachevieneconsegnataadomicilioquotidianamente; di più da noi non si consumacartanèsportinediplastica,solorobadisecondamano.IlTric e Tracè ilcontrariodell’egoismochecifaincominciareconun“io”ognifattooraccontocheciècapitato.IlTric e Tracèilcontrariodell’usaegettaperchéognicosachetubuttipuòservireaqualchealtrapersona.

Eugenio

Stiamo raccogliendo le foglie al VillaggioGiardino. Un buon numero di cittadini delquartiere ha raccolto l’invito dell’associazione(insiemeinquartiereperlacittà)adareunamano.Traloroc’èancheMustapha.Forsel’avetevistoimpegnatonelmercatinodel sabato, lavorarealTric e Trac,rastrellarefoglieospalareneve.Vestesempreinmodosobrioe“distinto”, ha tonodivocepacato,piùsilenziosocheloquace.Duranteuna pausa mi fa vedere alcuni foglietti scrittifittamente, sono cose sue,mi dice e decidiamodi incontrarci per parlarne. Lui arriva con unlibriccino fitto fitto di una scritturaminuta…..ecosìscoprocheMustaphaèunpoeta.MoustaphaMoumni,Tunisino,56anni,inItaliadal2007,daanni scrive poesie in arabo, francese e italiano.Questiversinasconodaesperienzesueedellasuagente,esprimonosofferenze,desideriodilibertàepacificazione.IlsuopaesediorigineèTabarkasullacostanorddellaTunisia;nutreamoreperlasuaterrache,dice,èevolutaeapertaall’influenzadi Francia e Italia. Ritiene positiva la suaesperienza,rifarebbetuttoquellochehafatto(unsolorimpianto,perigenitoririmastiinTunisia).Insomma in Italia e a Modena in particolaresi trova molto bene. Ci tiene a sottolineare laperfetta integrazione della sua famiglia sulterritorio,lavarietàdelleamicizie,unareligione(musulmana) che non è mai chiusura o rifiuto.

Tuttavia considera il suo soggiorno in Italia“temporaneo”. Ha un “progetto” per sé e per isuoifigli che li riporterà inTunisia fra qualcheanno. E se i figli sceglieranno diversamente?Gli chiedo. Non si opporrà, risponde, (ma nonsorride)ognunohadirittoallesuescelte.QuestoèMustaphaoalmenoquellochehavolutodirciequellochediconolesuepoesie.C’èdell’altro?Quantasofferenzac’ènelnondettodiMustapha?Luimisalutasorridendo.

Cicci

Foglie e poesie

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La marcia della speranzaC’eraungruppoafricanoVolevatentarelasuafortunaFacevaunosforzograndeAttraversavaildesertoorrendoSottoibruciorideiraggidelsoleNell’ambientedicaloreintensoConunpo’diciboedacquaResistevaduranteillungotragittoCamminavatraserpentiedanimaliferoci...Allacostasudarrivava,stancoUnaseraimbarcavadariva/rocciosa...Nell’oscuritàdellanottelanave/avviava...Sirotolavacontroilvento/dinord...Ilgruppoècoraggiosonontemevaniente...Semprepensavaallapaceallaterradisicurezzaediritti...Malaguardiadelsuderapreparataesollecita...Subito,fermavaquelviaggio/diabolico...edistruggevailsuosognoprimaancoradivedere/laluce...Ilsolesorgeva,ilgrupposiritrovavanellostessocampo...Trapoco,cercheràdinuovo,dinuovoSeilviaggiononècompiutoproveràancora…

L’arrivoGliimmigratisonoscappatidaguerracivileepovertàviolenzaedittaturefameemalattia…Nonc’èuscitamenopericolosadelnostroMediterraneo.Quellobellomaresemprenonagitatocheunisceenondividelagente....L’hannotrapassatocongrandedifficoltàehannoinvasoilcampofertiledeiRomani......Sonovenutiincercadirifugio....Laleggeliavràprotetticomesideve.....gliavràfornitotuttiidiritti‘Dopo,lorosiabbarbicheranno...poiamerannolaterraelasuagrandestoria...InfinesiinnamorerannoIlregnod’amore....Verona:cittàdiRomeoeGiulietta

Mustapha Moumni,

“La testimonianza del Messia si è stabilita tra voi così saldamente che nessun dono di grazia più vi manca”. Questo che Paolo dice ai Corinzi, valesolo per loro? Soltanto loro, come conseguenzadell’efficacia della fede, sono stati “arricchiti di tutti i doni”?Enoi?Dobbiamo stare molto attenti a pensarci esclusi,perché se da un lato il Vangelo condanna ilFariseo che si vanta, dall’altro lato che annunciodisalvezzasarebbequelloevangelicosenondessefruttipalpabili.Facendounparagoneconlasalutefisica, se noi che abbiamo creduto non abbiamomessosuunabellaceranonerabuonciboquelloche abbiamo assunto, la buona alimentazione dàfloridezza,pochestorie.Invece è buono il cibo del Signore, per nostrafortuna. Così io loderò voi, come Paolo fa coiCorinzi,non inventandominiente, semplicementeconstatando.Fatementelocale.IlVillaggiononhamaipersotempoinliti,rivalitàpersonali,esclusioni,scissioni. Pensate a quale dono di Dio è questo.Domandatevi cosa avrebbe potuto combinarel’Italia se non avesse passato questi decenni acoltivare la guerra al suo interno. C’è scritto in

grandenellasalaconsiliarediFormigine:“Conlaconcordiacresconopiccolecose,con ladiscordiasvanisconoquellefondamentali”.Altro riscontro del dono di Dio (a volte ci hoscherzato,imputandolacosaaltassodiradioattivitàinviaCurie):nellacomunitàdelVillaggiononcisono divorzi, né annullamenti, né separazioni, cistringe solo l’aureola ogni tanto (roba da sentirsiin colpa, la fatica che abbiamo fatto sprecare aivescovichehannotantolottatoperchélaleggedeldivorziononpassasse:èpassataenoiniente,nonabbiamodivorziato).Persino i figli, al netto delle critiche dei proprigenitori,sonovenutisubene,sevifidatedimechel’invernoscorsohoavutooccasionedicontattarnediversi.Néspiritodifferentelacomunitàhadimostratoversol’esterno, collaborando sempre il più possibile eaprendosisiaasingolicheadaltrerealtàorganizzate.Lasciatemi concludere, con Paolo: “Ringrazio continuamente il mio Dio per voi a motivo della grazia di Dio che vi è stata data nel Messia Gesù. Egli (il Padre) vi confermerà sino alla fine”.

Sandro V.

Prima domenica d’Avvento

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UnaseramihatelefonatoSandroVesce.Lapri-mareazioneèstatadistupore:perchémaiSandroVescedovrebbevolerparlareconme,hopensa-to…Così un giorno – tra la curiosità e il “timore”–sonoandataadincontrarlonelsuostudio.Cosìcomeme,ancheGiovanna,GiacomoeVin-cenzolohannoincontratoedintalmodoènatounciclodiincontriincuinoi“giovani”avremmoparlatoalla“ComunitàdelVillaggio”dellanostraesperienzaformativaelavorativa.Io e Giovanna abbiamo parlato dicome,dopounperiododistudilungoespecifico,siadifficiletrovareunla-vorocoerenteconlapropriaformazio-ne(Giovanna)ocomunquetrovareunimpiegostabilenelsettoredellasanitàpubblica(Valeria).Giovanna tuttavia, parlando del suolavoro a Decathlon, ha descritto unasituazione lavorativa anomala per larealtàitaliana,nellaqualeancheiruoliorganizzativi e dirigenziali sono affi-datiaigiovani.Nonostantequestoaspettopositivo,haevidenziatoladifficoltàaconciliaregliimpegni lavorativi equelli famigliariin particolare in un’età (post laure-am)nellaqualeèrichiestoilmassimoimpegno lavorativoper investire sul-la propria crescita professionale, chetuttaviacoincideconl’etànellaqualesarebbedesiderabilededicarsiallaco-struzionediunanuovafamiglia.Aconfermaditaleaspetto,ancheidaticheemer-gonodallasuatesidilaureainscienzestatistichedipingono degli “adulti anagrafici” che ancoranonhannoraggiuntotuttigliobiettiviconsideraticaratteristici della vita adulta (lavoro, indipen-denza economica ed uscita dalla casa dei geni-tori).GiacomoeVincenzohannodescrittounacondi-zionediversa,manonperquestocaratterizzatadaminoricriticità.Giacomo,artigianorestauratoredimobili,hapar-lato della difficoltà nell’autofinanziamento deicorsi di perfezionamento in particolari tecnichedi restauro e Vincenzo (muratore) ha descrittoinpieno“la crisi”:gli capita frequentementedi

completareilavoricommissionatisenzariceverealcunpagamentodapartedeiclienti.Haquindidovuto escogitare un brillante escamotage: co-municaalclientechenelcasosiaimpossibilitatoapagarlo, sivedecostrettoquantomenoa recu-perareilmaterialeutilizzatodistruggendocosìillavoroappenacompletato…Entrambi hanno lamentato una situazione eco-nomica insicura,maugualmentehannoavuto ilcoraggiodiprendereun impegno iniziandounaconvivenza con le rispettive compagne, nono-

stantegliinterrogativisulfuturo.Nel complesso, trovo che sia stata positivo edinusualepoterparlaredeinostridesideriedaspet-tativeinun’epocaincuiigiovanivengonocomu-nementeconsideratiprividivaloriedobiettivialungotermine.Inoltre è stato importante rendersi conto che lagenerazione che siamo abituati ad ascoltare hamostrato interesse ad ascoltare noi, rendendociperunavoltaiprotagonistienonsemplicementeifruitoridiun’iniziativapubblica.Cosìadessomistupiscounpo’menoquandomitelefonaSandroVesce…

Valeria Pugni

L’incontro dei giovani al Villaggio

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Nonsonoancorale10quandoFranciscoeMoha-med(inomisonodifantasia)esconodalcancel-lodellacasacircondarialeS.AnnaperesseredameaccompagnatiallaCittàdeiRagazzi,classe4elettromeccanica.Conl’appoggiodell’assesso-ratopolitichesociali–settoreprevenzioneareaadulti–siècostruitounbrevepercorsochepre-vedel’incontrotraragazzidetenutieglistudentididueclassidellostessoIstituto.MohameddiorigineTunisinaeFrancisconatoaParigidagenitoriSudamericani.Sonoallaloroprimauscita, l’unodopo43mesidi reclusione,l’altrodopo26.Mancapocoallorofinepenaehannoaccettatoquestabreve,brevissimauscita(3oreogniuscitaper4 incontri),permettereadisposizionedialtrigiovanicomelorolapropriaesperienza, la propria storia, ipropri errori. Non è facile ri-conoscere di avere sbagliato,soprattuttononèfacilefarloadaltavoce,davantiasguardicu-riosi,giudicantieavolteancheimpietosi.“Perchélohaifatto?”“Nonhaimaipensatochepote-vano prenderti?” “Come vive-vi?” “Che hai pensato quandosei entrato in carcere? e quan-dohaipresotuttiqueglianni?”“Checosatièmancatodipiùincarcere?”“Cosasifaognigior-no?”e“Tiè servito stareden-tro?” “Èvero che non ci sonoragazze?”“...Ecomesifa!?”eancoratantoaltroinquelledo-mande.Enellerisposteunoscavarsidentrodolo-rosoeancoraunavoltacercaredicapireperchétuttoquelloerasuccesso.Rispostedatealledo-mandedei ragazzi,masoprattuttoasestessi,avocealta,ancheperdifendersi.PerMohamedeFranciscononèstatofacilenem-menorientrareincarcere.All’uscitasuccessiva,dopounasettimana,midiranno“...seavessimosaputoqualiemozioni,qualeconfusionedisen-timenti,chenervosismoora…”Vederelalibertà,respirarel’ariadel“fuori”,sentirelavocedeifa-miliari,degliamiciinpochiminutiditelefonatefatte in fretta, troppo in fretta, scambiandosi ilcellulareinmacchina,mentresirientra...inga-lera!Èunpo’ comequando ti hanno arrestato,

senti nuovamente di interrompere bruscamentequalcosa,dilasciarloinsospeso,là,fuorieaveviancoratantodadire.Epoic’èanchelapauraperildopo.Mohamedproveràacercareunlavoro,anche innero,comeavevafattoprima, inSici-lia,poilaraccoltadelpomodoro,poigliamiciaTrentochemihannoinsegnatoa“vendere”.Lorono,nonlicercheròpiù,madasolocelafarò?Iociprovo,senoandròacercareiparentichestannoinEuropaoppuretrovounaragazzaitalianaelasposo(nehovistaunaintribunalel’altrogiorno,oralestoscrivendo,menesonoinnamorato,ca-piscimi,dopo43mesi!!!)Mohamedsabenecheselastaraccontando:usciràsenzaunsoldoedo-vràtrovarequalcunocheloaiuti...eventualmenteancheatornaredallamadrechehasaputoessere

malata… e poi in Tunisiadiconochec’èstatalarivo-luzione… Per Francisco èdiverso,piùfacile,forse.AParigilamadrelostaaspet-tando.Èun’artistaeluihastudiatofinoall’università,trovareun lavorononsaràdifficile e anche la sua ra-gazzagliharispostoalcel-lulare!Tutto bene sembra,ma“noncelafacciopiùastare dentro”. “Ho parla-toancheconl’avvocatoinFranciae se la legge fran-cesemiconsentiràditorna-reescontaregliultimimesifuoriiochiedoditornare!”

“Oforseno,èmegliochefiniscadiscontarequilamiapena,inFranciahoancoralafedinapenalepulita…”Parlaaffannosamente,neppureiltem-podiingoiareunKebabcheMohamedhacom-peratoancheperluiechestaingoiandonelsediledietro dellamiamacchina. ”Non ricordavo piùchegustoaveva!Nemangiavoalmenounoognigiornoquandoerofuori!”Agennaiocisarà l’ultimoincontroconglistu-denti. Sono certa che questi incontri hanno la-sciatounsegnonegliunieneglialtri.Iohovistoquello,inquietoedoloroso,lasciatonegliocchienellavocediMohamedeFrancisco.Lasperanzapuòfarsistradaanchesuunsolcodidolore?

Paola

Il carcere entra a scuola

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Gruppo lavoratori - Agosto a VezzaQuest’anno,conquindicigiornidianticipo,ab-biamoapertolacasaio,VittorinoeLeide.AMo-dena un caldo soffocante, aVezza tutti i giorniun temporale, due nevicate sopra i 2000metri,ilBaitonetuttobiancoeralameravigliadiquan-dosiaprivalafinestraalmattino.Vittorinosièmessoallavorosubitorimettendoanuovotuttelepanchedellacasa,mentrenoiduedavamounaripassata a tutta la casa in attesa degli arrivi diAgosto.Il primo agosto si è rimessa inmoto l’organiz-zazione “classica” del campeggio: camminarechiacchierando,lasostaperilpranzosiaincasache fuori.Epoi l’oradi riflessione alle 19del-la sera.Nell’estate del 2010gli incontri furonogestiti dalle donne.Quest’anno dagli “uomini”.Partendodalleparabolehannoparlatodivolonta-riatoediimpegnonelsociale.Pertreserel’incontroprimadicenaèstatogesti-todaAlbertoGarau,chehaparlatodellafedeedell’obbedienzadiGesùalPadre.AmetàagostoabbiamoospitatoGiovanniBianchiconilqualeabbiamo lungamente riflettuto sulla situazionepoliticaedeconomicadell’Italia.Claudiohadiretto legitepergiovanienonpiùgiovaniconleclassichemete:S.Clemente,lagod’Aviolo,ValGrande,Paghera(congrigliae‘rac-coltadifunghi’chenonvolevanouscire),Belve-dere,SaverioOcchi,PassodiPietrarossa,Case

diViso,S.Apollonia.LaserapiùsignificativaèstatalapresentazionedellibrodiBeppe“Il sorriso dell’asino”cherac-contalastoriadelgruppolavoratoridaquandoènatoaColleS,Lucia,aCasadaePellizzanoepoii40annipassatiinAgostoaVezza.Raccoglieinostripensierielanostrateologiaunpo’ruspantecheabbiamomaturatointantiannidivitavissutainsieme,inmontagnaeaModena;dei“vecchi”edeigiovanichesubentrano.Iltitolodellibroènatodauna‘santella’,unama-està,danoipredilettasulsentierochedaTùpor-taall’Acquacaldaecherappresenta ilpresepioconl’asinellosorridente.NellasaladellescuoleeranopresentiilSindaco,ilparroco,l’assessoree150persone.Interessantigliinterventideipre-sentichestentavanoacapirecomepertantiannipossa consolidarsi una amicizia e autogestirsi eproseguireper40anniprimatragiovani,poitrasposatiepoiconfiglieoraconifiglideifigli.Lafestadelcampeggioètradizionalmenteil15agostoconeucarestiadiAlberto,pranzo,fotodigruppoeconsegnadellemedagliecheogniannoricordanonel disegnoun fatto caratteristicodelcampeggio: il temadel2011èstato l’asinocherideritrattoinmillemodidallebraveartisteLau-raeCettiaiutatedaaltrigiovanipennelli..

Maria

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Mihacolpitomolto,tempofa,unanotainmar-gineaunodeitestimanoscrittidiPietro.Sem-brava non solomarginale,ma anche non atti-nentealtesto:“autobiografia del popolo come autobiografia di Dio”, ilpopoloèovviamentequellodiIsraele.Daquelmomentol’horitenutalachiavediletturafondamentaledituttal’operadiPietro.Pensavo di poterla trovare facilmente, perchévisivamente ho ben presente come si collocanellapagina,mainunmaredipiùdi2500foglinonmièstatopossibilerintracciarla.Iduetermini,nellariflessionediPietrosonoin-scindibili.ParlaredelpopolodiIsraeleèparlaredelsuoDioeviceversa.Ecosìnonusamaiiter-miniastrattidellinguaggioteologicochedefini-sceechiudeildiscorso,larelazioneuomoDio(eanchetragliuominieleculture),macollocaogniproblemadentrolevicendedellastoriadiIsraele,dentroleparolechelaBibbiaoimaestrid’Israele usano per presentarli. Per questo chileggeècostrettoafamiliarizzarsiconiterminiebraicisempreesaminaticonrigorefilologico,analizzati con competenza, per cercare quellochehannodadireoggianoi,alpiccologruppodiamiciaiqualinormalmentesirivolgeva.

C’è un’altra formula a questo proposito cheritorna spesso nei suoi scritti: “l’Essere-ori-gine-che-si-fa-Parola”1. La Parola entra cosìnelladefinizionediDio(se così si può dire!)edell’uomo,definito“carne parlante”2.Èlapa-rolaudita–pronunciata(taciutaquandositrattadelNome)cherendepossibilelarelazione.Apartiredaquestaintuizione“si forma nel giu-daismo quell’idea di essere il popolo dell’Al-leanza portatore di una rivelazione universale perché primo uditore di una parola scaturita dall’Essere: l’Essere che si fa parola”3. Vive-re in Alleanza, dentro l’osservanza dei precet-

1 Cfr soprattuttoGerusalemme città dell’altro, pp.119ss.

2 Il corpo,pp33ss.3 Gerusalemme città dell’altro,p.125.

ti, è allora il centro e il fondamento della re-lazione tra l’Ebreo e il suo Dio4. E da qui si sviluppa in modo molto originale e rispettoso, anche se complesso e pieno di tensioni, il rap-porto tra Israele e le Nazioni, il particolare e l’universale: il limite che li separa è innalzato per preservarli nella loro identità e, nello stes-so tempo, metterli in relazione5.C’èinfattiunastrettacorrelazionetral’Alleanzasinaitica(conIsraele)equellaconNoè,lanatura,l’umanità.Inambedueicasic’èun’autolimitazionediDiochequasisiritiraperrispettarel’autonomiadelmondochehacreato,delpopolochehainvitatoa“vivereinAlleanza”.PietroamamoltounpassodiIsaiache,parlan-dodeiduepopolioppressoripereccellenza,siconcludeinquestomodo:“Li benedirà il Signo-re delle schiere: benedetto sia l’egiziano, mio popolo, l’assiro opera delle mie mani e Israele, mia eredità”Is19,23-256.

L’elezioneel’Alleanzasonopresentatesoprat-tutto attraverso lametafora sponsale, indagataintuttelesuepieghe,ripetutatuttelevoltechePietro prende la parola, per tentare di capire“cosadiceilcuorediDioalcuorediIsraele.“È una metafora,dicePietro,ma una metafora che non solo illumina e dà senso, ma anche “ap-prossima” due desideri, di cui almeno uno non può fare a meno della corporeità e l’Altro (il Diverso) sposa tutti i meandri, e li sperimenta in sé, del primo”.7Lacorporeitànonèquindieliminabileounaccessoriodell’essere-uomo.

Lametaforasponsalenonrichiamaperòl’idil-lio, suggerisce invece una tensione continuaversounostatodiperfezione,diunione,desi-deratoenondeltuttoposseduto,è“in stato di invocazione”,dicePietro.Perché l’uomoè in-compiuto,nondeltuttofatto,c’èinluiancora

4 ÈquestoiltemadiBibbia e tradizione,pp.165ss,5 L’universale e il particolare nella Bibbia ebraica,

pp.135ss.6 Ibidem,p136eGerusalemme…p.1317 Cuore di Dio, cuore dell’uomo,p.65

Cuore di Dio cuore dell’uomoUna lettura personale

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moltodiin-umano.8Sitratta,infondo,diunastoriad’amoreelesto-rie d’amore, si sa, sono tutte private, personali.Adonaicomprometteilsuocuore(enonpuòfarealtrimenti)“in un’unica, irripetibile, eterna storia d’amore con Israele”9. Unastoriaparticolare,contuttiicaratteridiunrapportoprivato,tempestosoedespostoatuttiirischi,ancheaquelloestremodel tradimento, non però a quello dell’abbando-no…Sìaquellodellagelosia:diAdonaiperIsraelesesiallontanadaLuiesiprostituiscenell’idolatria,maanchedeipopoli,perquestorapportocosìsingola-recheunisceIsraeleconilsuoDio.La tensione universale-particolare così si lega aquesta storia d’amore e si sviluppa a partire daessa.Pietrosottolineaconinsistenza,elofanonsolosullascortadeisaggidiIsraele,maanchedeisuoimaestri10,che“l’Alleanza con Israele non è che l’intensificazione e il diventar-vero (perché reale è solo il concreto-particolare) dell’Alleanza con tutta l’umanità”.Lagelosiaperònonhasostaesegnadolorosamen-te,finoadoggi,tuttalastoriadelpopolo11.

Iltemadellagelosiaèsottintesoanchenelproble-madelnome.NeitestidiPietrosipassacostante-mentedall’usodel termineDioaquellodiAdo-nai.Dioèpiùquotidiano,piùconsueto,siponeinrelazionenonsoloallaragione,maallinguaggiocomune;èuniversale.IlpassaggioadAdonaiavvienequandosiparladelDiodiIsraele,quandosiimponeilsensodellimi-te,cheècondizioneefondamentodiognirelazio-ne (limitedellanostraconoscenzadiDio, limitecheDioimponeasestessoperrivelarsiomettersiin relazione con noi12 e ci appare unDio perso-nale(difrontealquale inostrisensi–gliocchi,leorecchie–diventano insufficientio impotenti,

8 CfrAlla ricerca della relazione reciproca,pp17ss.9 Il Dio di Mosè,p.16010 InparticolareLohfink11 CfrsoprattuttoIl dio di Mosè.12 CfrAlla ricerca della relazione reciproca.

(divietodelleimmagini,divietodelnome)13.Stra-namente però questa consapevolezza (e il nomenonpronunciato,sostituitodaparoleallusive…),lungidall’allontanareilSignoredanoi,diventaunformidabile strumento per entrare in confidenza,in“prossimità”conlui.Anchesenonèsenzapro-blemi,perché“la difficoltà di vivere con un Dio personale”,cheportainsétuttiidifettidelcuoredell’uomo,tantocheleloroparolesiconfondonoenonsiriesceadistinguere“se è Dio che parla o l’Uomo”,nonèirrilevante,matantoesigel’essereaSuaimmagineesomiglianza.Nerisultanell’insiemeuna“lettura non innocen-te”,nonneutraledeitestidellaTorah,macalatainunaappassionatadifesadelDiodiMoséfindentroilgrovigliodellediscussioniculturaliepolitichedioggi.EnonraramentePietrosisente“in trincea (anche) per difendere Israele, per difendere non tanto il suo onore (cosa che spetta a Israele stes-so), ma il mio onore di cristiano…”,dice14.

Ultima annotazione: il suomodo di procedere èsempremoltolaicoeilsuodiscorsosirivolgeconugualeefficaciaa tutti, ebreiecristiani,credentienon.Nonmancamaiperòunaccenno,una ri-flessioneinpiù,introdottaspessodalcondizionale“se credenti”,ealloracisonoconsiderazionicheinteressanosoprattutto loroeancheun’altra,cherivolgeanzituttoasestesso,“per noi cristiani”.Ènormalmenteunmonitoanonriteneresuperatiperlasuachiesagliammonimentieleaccusediinfe-deltàcheiprofetioilDthannorivoltoaIsraele.

Pier

(Le riflessioni svolte si riferiscono al li-bro di Pietro Lombardini, Cuore di Dio cuore dell’uomo. Le note rimandano ai titoli dei capitoli del libro).

13 CfrIl Dio di Mosè.14 Il Dio di Mosè,p.146.

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Il 17 novembre alla Sala Curie del VillaggioGiardinoèstatapresentataaunattentoeparte-cipepubblicol’ultimafatica(secosìpossiamochiamarla...)diBeppeManni.Questavoltasot-tol’enigmaticoeaccattivantetitolo,“Ilsorrisodell’asino”, viene ripercorsa la pluridecennalevicendadel“GruppoLavoratori”,ungruppodiimpegno sociale cristiano nato all’inizio deglianni‘60chehafinitobenprestoperconcentrar-siinunastraordi-naria esperienzadi casa-vacanzeautogestita, nelpaese di Vezzad’Oglio in altaValcamonica (sì,propriodovenonsi sente che can-tar, e in effettimolto si cantaanche al GruppoLavoratori). Sin-golareesperienzaimperniatasuva-loricristianicon-divisi secondo lesottolineature eglistimoliall’im-pegno sociale epolitico che ve-nivano dal Con-cilio. Nel girodi alcuni anni ilgruppo di giova-nieragazzesiètrasformatosostanzialmenteinuninsiemedifamiglieconuncrescentenumerodibambini,cheorasonogiovaniadultiinbuo-naparteancoralegatiaquestaintensaformadiconvivenzaestivafattadigite,convivialità,pre-ghiera,riflessione,divertimentoecreatività.DiquestoealtroparlaillibrodiBeppeManni,cheBepiCampanahaintrodottodaparsuoindi-viduandonel’originalitàeilmeritoproprionelsuocaratterecomposito:nell’averecioèsceltoun generemisto che passa dalla ricostruzionestoricaallariflessione“sapienziale”,dallenote

dicoloreebenevolmenteironichesuinumerosiprotagonisti,allecitazionibiblichecapaciditra-sformarsi in attualizzazioni di notevole effica-cia.Dunquenonsemplicementeunpurapprez-zabileesempiodimemorialistica(colrischiodicadere nel “come eravamo...”) ma un maturobilanciodiunaesperienzachecontinuasianeisoggiorniestivieinvernali,siasoprattuttonellaricchezzadistimolicheisingolipartecipantine

hanno trattoperla propria vita,la propria pro-fessione, il pro-prio impegnonella società enellaChiesa.Non a caso allapresentazionee alla lettura ditesti commen-tata dall’auto-re hanno fattoseguito nume-rosi interventidi protagonistiimportanti delGruppoLavora-tori,comeifra-telli Lodesani,GiuseppeGilli,MariaNevianiealtri ancora chel’autore di que-ste note in que-

stomomentononricorda,esenescusa.Un’ultima osservazione: il libro si fa leggeremolto bene, perché il suo carattere compositofattodirichiami,parentesi,associazionidiidee,citazionicoltevienebilanciatodallaforteeama-bileenergianarrativadel“burattinaio”Beppe.

Gei Kappa

...e l’asino continua a sorridere!

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- Pier GiorGio Vincenzi Da Nazareth a Betlemme-Diariodiviaggio,maggio2011.

- GruPPo carcere cittàBuona Condotta.Sonouscitiinumeriottoenovedelgiornalinodiappuntiespuntisugiustizia,sicurezzaelegalità.

IlBlogè:www.buonacondotta.it.

- Sandro deSco Due pellegrini sulle strade di Santiago. (Cronaca di un pellegrinaggio a piedi di Sandro e Maurizia da Leòn a Santiago),marzo2011.

Ilsuccessodell’operaèstatotalecheharichiestounaristampaindicem-bre.

- GiorGio domenicali Amarcord,maggio2011. Vecchiecartechetornanoallaluce,undiariotenutonell’apriledel1945

daunragazzodi16anni,Giorgioappunto,chescrivedibombardamen-ti,guerra,liberazione...echeadessovengonoripropostiallaletturadegliamici.

- BePPe manni Il sorriso dell’asino - Una teologia leggera per cercatori scalzi GabrielliEditori,luglio2011.

- Pietro lomBardini Cuore di Dio cuore dell’uomo - Letture bibliche su sentimenti e passioni nelle Scritture ebraiche,acuradidaniele Gianotti.

EdizioniDehonianeBologna,marzo2011.

“Mi trovavo davanti un solo Libro e due eredi dello stesso: l’erede ebraico e l’erede cristiano. Problema complesso, perché ritenersi gli eredi legit-timi non significa essere eredi buoni. Qui per me, esistenzialmente, vi è stato l’insorgere di un paradosso che dura tuttora e che intendo mantenere aperto: imparare a riconoscere l’altro che è in me rispettandolo come al-tro, diverso, senza sopprimerlo, accogliendolo e riconoscendolo come fra-tello, come partner di una stessa elezione e di una stessa alleanza, anche se vissuta per due strade diverse”.

(dallaPresentazione).

- PietroLombardini Le donne nel cristianesimo delle origini,acuradiFiliPPo manini. EdizioniS.Lorenzo,ottobre2011. Si tratta per certi aspetti della continuazione ideale diFigure femminili

nella Bibbia, infattivitroviamodelineatelefigurediSaraediMariadiNazareth.NellaterzapartePietrocercadi“rispondere alla domanda sul ruolo e sulla posizione della donna nelle prime generazioni cristiane”.Edice:“Attraverso la meditazione-ascolto dei testi neotestamentari, collo-cati nel loro contesto storico, cercherò di riannodare un dialogo tra i no-stri problemi e quelli delle prime generazioni cristiane. È certo che non ci troveremmo qui a discutere di questo tema se quello che è stato chiamato “il disagio delle donne” nella Chiesa attuale non avesse fatto sorgere la domanda: cosa dice la Bibbia sul ruolo, sulla posizione della donna nella Chiesa (e nella società)?”

EdizionidelVillaggio2011