Sommario · "muro" di comprensione che appare invalicabile, per la presenza di codici comunicativi...

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Sommario

• L'Editoriale Assemblea dei soci: 9 aprile 2005 pag. 3

• Cultura e Comunicazione dell'Handicap L'osservazione come premessa per l'elaborazione di pag. 4 una diagnosi funzionale Orbo veggente - La cecità nei testi sacri del buddhismo pag. 6 Dalla Poesia alla Musica pag. 8

La memoria dell'antico - Dapres l'antique pag. 9

Politiche di sviluppo sostenibile per il territorio e la persona pag. 10

Finalmente il CIP è una realtà - Il Movimento sportivo disabili pag 12

L'occhio secco pag. 13

• Attività Associative L'azienda Ciavolich lancia l'etichetta Braille per il vino

pag. 14 Notizie Informative pag. 15

Reg. del Tribunale di Pescara N 13 del 1996

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L'Editoriale

ASSEMBLEA DEI SOCI: 9 APRILE 2005

II 9 aprile u.s., presso i locali del Grand HotelAdriatico di Montesilvano si è svolta l'AssembleaPrecongressuale dei soci dell'Unione Italiana deiCiechi di Pescara, nel corso della quale si è proce-duto al rinnovo del Consiglio, all'elezione di unc o mpo n e n t e d e l Consiglio R e g i o n a l eU I C d'Abruzzo ed all'elezione del delegato alprossimo Congresso Nazionaledell'Associazione in programma ad Orosei, inprovincia di Nuoro, dal 16 al 20 novembre 2005. Prima delle operazioni di voto, seguendo l'ordinedel giorno dei lavori, l'Assemblea ha esaminato edapprovato la Relazione Morale e Finanziaria ed ilBilancio Consuntivo anno 2004. Con la Relazione il Consiglio ha fatto il puntosulla situazione associativa ed ha riassunto lenumerose attività svolte tra le quali spiccano iservizi assicurati agli studenti minorati dellavista inseriti nelle scuole pubbliche e nei confrontidei ciechi con pluriminorazioni aggiuntiveresidenti nella provincia, gli interventi espletati afavore di tutte quelle persone che si sono rivolteall'Associazione, le iniziative poste in essere sul territorio volte alla prevenzione della cecità e,non ultimo, l'organizzazione di incontri ricreativie di attività socio culturali tra le quali è opportunosegnalare la gita vacanza svoltasi in Sicilia nelsettembre 2004. L'Assemblea dei soci del 18 marzo 2001, diedevita ad un processo di cambiamento e di ringio-vanimento dei quadri dirigenti segnando una tappa importante per la responsabilizzazione ela partecipazione dei giovani e, soprattutto delledonne, all'attività associativa. L'Assemblea del 9 aprile 2005 ha confermato che è opportunoandare avanti su questa linea, facendo tesorodell'esperienza maturata, per operare con impe-gno e responsabilità. Il giorno 20 aprile u.s. si è svolta presso la sede sociale di Via Palermo, 8, la riunione di insedia-mento del nuovo Direttivo formato da ANTO NACCI MARCELLO, BASSETTA LEONARDO, CHIAVARINI ANTONIO, CIARDONE FRANCESCO, FONZO ANTONIETTA, PROFETA MARIA e VOLPE FERNANDA. L'Ufficio di Presidenza è risultato così costituito:Presidente Antonacci Marcello, Vice PresidenteProfeta Maria, Consigliere Delegato Chiavarini Antonio.

L'Assemblea del 9 aprile u.s. ha altresì eletto BUCCIONE DOMENICO Consigliere Regionale UIC d'Abruzzo e Delegato al prossimo XXI' Con-gresso Nazionale. Il neo Direttivo tra i suoi primi impegni ha posto il rilancio delle attività sportive tra i giovani minorati della vista della provincia, l'organizzazione della gita vacanza in Sardegna in programma dal 4 al 10/9/2005, I'organizzazione e lo svolgimento di un Corso di Alfabetizzazione Informatica (periodo realizzabile per la disponibilità degli insegnanti è il mese di Ottobre 2004), l'organizzazione di un corso di aggiornamento per le assistenti domiciliari dei ragazzi scolarizzati (da svolgere in autunno), ed un ampia attività di sensibilizzazione dei minorati della vista della provincia verso l'opportunità di essere sempre più compatti nell'Unione Italiana dei Ciechi, solidali e partecipi delle sue iniziative.

Marcello Antonacci

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Cultura e comunicazione dell'Handicap

L'OSSERVAZIONE COME PREMESSA PER L'ELABORAZIONE DI UNA DIAGNOSI FUNZIONALE

L'osservazione, pur non costituendo l'unicocontributo per una valutazione clinica efunzionale di un bambino nell'ambito dellaneuropsichiatria infantile, tuttavia ne rappresental'elemento portante. Ritengo che ci siano molti modi di osservare, aFondamentalmente tali modalità possonoessere raggruppate in due prospettivesufficientemente differenziate. Mi riferiscoall'osservazione oggettiva e a quella definitaattenta e partecipe. Nel primo caso, l'oggettività presuppone unarelativa asetticità dell'osservatore. Credo siauna prospettiva ottimale per lo studio delcomportamento. La massima precisione nelladescrizione del maggior numero dei dettaglidiventa lo scopo principale. La precisione nell'esposizione delle sequenzecomportamentali può essere incrementata conl'uso della telecamera. Anche l'utilizzo di unospecchio uni-direzionale, facilita l'oggettivitàdell'osservazione, in cui I'osservatore è al difuori (e deve esserlo) del campo osservativo. Un altro vantaggio dall'uso della video-registrazione è poter condividere ilfilmato tra più operatori. Può essere osservato un singolo soggetto, maanche una relazione. L'osservazione oggettivapermette di accedere ad un livello interattivodi superficie, ad esempio può cogliereanomalie dei sistemi di regolazione tral'ambiente umano e un lattante o un bambinopluriminorato. Pur essendo precisa, tuttaviatale modalità osservativi (oggettiva) nonpermette di accedere al mondo interno,quello delle fantasie, dei conflitti, degli affetti. In questo senso l'osservazione attenta epartecipe facilita l'accesso al livelloemozionale profondo, che ha a che farecon il sistema inconscio della madre e delbambino. Non è certo mia intenzionestabilire una graduatoria di validità traquesti due modi di osservare. Ognuno ha deivantaggi sull'altro. Dipende da cosa vogliamoosservare. In ogni valutazione diagnostica idue metodi possono integrarsi. Non c'èdunque da parte mia nessun proposito diconsiderazione una prospettiva osservativasostitutiva dell'altra. Tuttavia in questa sedetratterò soprattutto del modo di osservarepiù soggettivo, che richiede la partecipazioneemotiva dell'osservatore. Questa mia sceltadipende dal fatto che sto

facendo riferimento a quella situazione clinicain cui il soggetto da osservare è il bambino nonvedente pluriminorato e il suo rapporto conl'ambiente umano. So per esperienza che,all'interno della pluriminorazione, ci sono dellecondizioni che riguardano anomalie di strutturadella personalità, a volte particolarmente gravi(autismo infantile, psicosi). In questi casi èparticolarmente difficile la gestione dellarelazione da parte degli educatori (così comeda parte dei clinici), molto più che nellesituazioni in cui alla minorazione visiva siassociano disturbi motori o intellettivi. E' di frontealla presenza dei gravi disturbi del Sé chel'operatore è costretto a entrare in gioco anchesuo malgrado. La cecità congenita e i disturbidi integrazione del Sé determinano(rafforzando a vicenda gli effetti) una gravedistorsione del rapporto con la realtà. La tecnicadell'infant observation, che richiede lapartecipazione emotiva dell'osservatore, èstata utilizzata fin dal 1964 da E. Bick nellascuola inglese per la formazione deglipsicoterapeuti dell'infanzia ad indirizzo psicoanalitico. In seguito si è potuta estendere einteressare quegli operatori che desideravanoentrare in contatto con il mondo emotivo deibambini. Cercherò di illustrare in cosa consiste taleapproccio osservativo. Questo presuppone unatteggiamento interno molto recettivo, da partedell'osservatore. Faccio riferimento alla presenzadi un "occhio" e "orecchio" interni, psichici, ingrado di accogliere dentro parti del mondointerno dell'altro. In questo senso è moltoimportante l'empatia, cioè la disposizione amettersi nei panni dell'altro, ad identificarsi con lui.Questo atteggiamento mentale non è affattoestraneo alla natura umana: Soprattutto neiconfronti di un bambino molto piccolo (neonato,lattante) la madre si dispone in maniera dacomprenderlo, che (come sostiene Winnicott) èun capire intuitivo, non razionale, che permettedi percepire, sentire quel bambino e suoibisogni al di là delle parole, in una situazioneumana in cui il simbolo ed il linguaggio verbalesono solo una potenzialità. Ecco perchéconsidero l'osservazione partecipe moltofruttuosa per entrare in contatto con un bambinopluriminorato che, nei casi più gravi vive inuna condizione mentale molto arcaica che cirichiama alle prime epoche della vita

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post-natale, ma anche neonatale e pre-natale.Spesso in presenza di un bambino non vedentepluriminorato, specie se con unacompromissione psicotica, l'educatore (oqualunque operatore) si trova al cospetto di un"muro" di comprensione che appareinvalicabile, per la presenza di codicicomunicativi così diversi che risulta difficile oimpossibile la traduzione. La stessa incomunicabilità sembra essere beneespressa nel recente film "Stargate", che fariferimento alla presenza di una porta cheguarda lo spazio interstellare. Nel film il ritornosulla terra alcuni terrestri da un pianeta postoagli antipodi dell'universo, è legato allapossibilità di porre in sintonia (decodifica) icodici di accesso alle due porte stellari, quellaposta sulla terra e quella sul pianeta lontano. L'eventuale impossibilità di decodificacomporterebbe la catastrofe del pianeta terra(leggi catastrofe psicotica) e il ritorno di queiterrestri (leggi scambio comunicativo) sarebbe impossibile: nel film l'ermafrodita che impersona il malefico dio Rha, proponeI'ambiguità tra il volto (attuale e ibrido) e lavoce (metallica e cavernosa) che sembraprovenire da un mondo lontano nel tempo enello spazio. Tale è la provenienza di quel falsodio, la cui origine risale a milioni di anni. Lastessa ambiguità e asincronia l'avevo tempo fapercepita in una bambina autistica di 8-9anni, muta e cieca, quando, nel corso di unaseduta, aveva prodotto forse una parola, maindecifrabile, con una voce (?) così poco umanache sembrava provenire dal profondo, quasiviscerale, e che denotava l'assenza diqualunque modulazione. Come se nessuno (equesto risultava dalla storia) avesse mai potutoaccostarsi, riconoscendolo o immaginandolo, almondo emotivo di quella bambina, prima che leemozioni potessero diventare tali. Quella voce,senza modulazione, sembrava provenire dadistanza abissale. Un frequente "ingombro" nella mente di chiosserva (operatore, educatore) è rappresentatodalla convinzione che uno dei due elementidella relazione, il bambino o i genitori, sia "colpevole" di qualche cosa. Ho soprattuttonotato la presenza dell'idea che il genitore sia"colpevole" per un suo comportamento ritenutodall'osservatore poco educativo. Taleatteggiamento se è troppo rigido, impedisceall'operatore di porsi nei panni di quel genitoree lo porta ad esprimere un eccessivo bisogni dicercare i l res ponsabile, senza capire.L'operatore, I'educatore rischiano così disovrapporsi, sostituirsi ai genitori, incrinando la

relazione con loro, sostenuti dalla convinzioneche la propria scala di valori sia migliore. Unatteggiamento troppo rigido impedisce l'ascolto.Porta per lo più a intervenire, giudicare moltoprima di comprendere. Sottolineo l'importanza dell"'ascoltare", prima diintraprendere qualunque azione che potrebberisultare dannosa se non c'è, da partedell'osservatore, la capacità di "sentire" l'altrocome persona. possono essere altri motivi che occupano lamente di chi osserva. Motivi personali, per lo piùinconsci, derivati da conflittualità non risolte.Cosa evoca quel bambino non vedentepluriminorato nel mondo interno di quell'adulto?Quali parti di sé infantili, danneggiate entrano inrisonanza? E quel genitore, così attaccato ebistrattato dall'operatore, che significato ha perlui, perché è così difficile mettersi nei suoipanni? Che non siano quelli del "poveretto, conun figlio così". Non dimentichiamo che nellascelta del ruolo di educatore entrano spesso ingioco processi di identificazione con l'omonimafunzione genitoriale, quella di educare. Datequeste premesse, l'osservatore dovrebbeentrare nel campo di osservazione, con ilproprio mondo interno, i propri conflitti, le suecapacità di fantasticare che si producono inrelazione all'altro. Tale atteggiamento èindispensabile per accedere all'intimità di unbambino che, per la sua condizione clinica edumana, vive in un mondo di protosimboli ed usamodalità pre-verbali per comunicare. Nellacoppia madre (ambiente) e bambinopluriminotato a volte si può cogliereimpossibilità di codifica dei segnali comunicativi reciproci, con gravealterazione del processo di significazione. Nonc'è alcuna sintonia in questi casi; o due ritmitotalmente distanti, o un unico ritmo (fusionesenza scambio). La riduzione del processo disignificazione comporta l'instaurarsi di manovredi isolamento del bambino. L'atteggiamentoemotivamente partecipe, che rende possibileporsi in sintonia con l'altro senza perdere lapropria identità o dimensione adulta, è ben diverso dall'eccessivocoinvolgimento (stravolgimento) emozionale,che comporta l'azzeramento di ogni distanza trail soggetto e l'oggetto: Questa situazione puòportare, ad esempio, l'osservatore a piangereinsieme all'altro, in una sorta di "affogare insieme". Una eccessiva identificazione può portare a facili manipolazioni o collusioni. Per esempio una insegnante di sostegno identificandositotalmente con un bambino pluriminortato che

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inconsciamente rappresenta per lei parti di sé,può essere portata ad avere un atteggiamentovolto a difendere a spada tratta quel bambino(parte di sé) contro tutto e contro tutti (colleghe,genitori), favorendo, senza volerlo,I'emarginazione di se stessa e di quel bambino.Un forte coinvolgimento emotivo puòdeterminare nell'insegnante livelli di angosciainsostenibile. L'essere invischiati in tensioni troppo elevare rende difficoltoso il mantenimento del proprio ruolo. Sonoperfettamente consapevole che una diagnosifunzionale non si esaurisce con l'osservazione.Ci sarebbe dell'altro da dire.

Ma penso che le varie voci costitutive di unadiagnosi funzionale (assetti sensoriali,motorio - prassico, linguistico, neuro -psicologico - memoria, attenzione,organizzazione temporo - spaziale -cognitivo, affettivo - relazionale, autonomia)siano abbastanza conosciute daglieducatori e che, nell'economia di unmomento di riflessione e aggiornamento,possano anche essere lasciate momentaneamente in disparte. Ho consideratopiù proficuo soffermarmi su un particolare tipodi osservazione che include I'osservatorestesso (e il suo mondo interno) nel campo diosservazione.

Prof. Riccardo Chiarelli

ORBO VEGGENTE

LA CECITA' NEI TESTI SACRI DEL BUDDHISMO

"II mondo è quello che è occorre liberarsene".E' questo il principio iella dottrina che hacostituito una tappa fondamentale dello spiritoumano ad opera di Siddharta (=Colui che haraggiunto lo scopo) Gautama (= il discendentedi Gotama, saggio vedico) , detto Buddha che inlingau sanscrita significa "il risvegliato, I'illurinato". Buddha nacque intorno al 563 a.C. aKapilavastu, cittadina nell'india settentrionale aduecento chilometri a nord di Benares, sulconfine nepalese, dalla nobile famiglia degliShakya. Fu contemporaneo, in Oriente, diConfucio e di Lao Tzù; in Occidente di Pitagora,Eraclito da Efeso, gli Eleati. La madre Mayadevi morì dopo una settimanadal parto avvenuto con segni premonitori nellanotte di plenilunio di aprile-maggio. il neonatofu allora allevato dalla zia Mahaprajapati edi sacerdoti riconobbero nel corpicino i varisegni preannuncianti che sarebbe stato o un reuniversale (cakravartin = volgitore della ruota) oun Buddha (=il risvegliato )con il compito dirivelare ad ogni grane ciclo storico ilDharma, ossia la dottrina salvatrice. ll nuovoBuddha (Maitreya = guida dell'umanità)apparirà nel prossimo evo dopo cinquemilaanni dal precedente.

Il padre Suddhodana, temendo che il figlioscegliesse la vita ascetica anziché quella di re,lo fece crescere in un grande parco fioritonelle varie stagioni e sorvegliato da sentinellearmate. Ma il giovinetto Buddha, nonostante taliprecauzioni del genitore, uscì dal recinto doratoe si imbattè in un vecchio, in un malato, in uncadavere che veniva portato alla cremazione ein un asceta vagabondo, conoscendo in talmodo i lati negativi della realtà del mondo. Fucosì che "il Risvegliato" abbandonò la vitafamigliare, gli agi di corte per intraprenderela ricerca della verità attraverso uno stato dipovertà ascetica. Dopo aver avuto vari maestridi meditazione, l'ormai giovane Buddhaconcepisce un proprio percorso per rettificareil rapporto conoscitivo tra uomo e mondo,per estinguere così l'attaccamento ad esso,ciò che va sotto la dizione di AugustoOttuplice Sentiero, ovvero: 1) retta visione; 2)retto pensiero; 3) retta parola; 4) retta azione;5) retta condotta di vita; 6) retto sforzo; 7) rettapresenza di spirito; 8) retta pratica dellameditazione. Tale percorso si basa su di unaconstatazione esistenziale e psicologica insitanelle seguenti Quattro Sante Verità: 1)l'universalità del dolore; la causa dei dolore;3) la soppressione del dolore; 4) l'esistenza di

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un sentiero che porta alla soppressione del dolore. Nei Sutra (=raccolta di scritti indianicontenenti discorsi, aforismi, trattati,etc.)buddhistici non si riscontrano parabole oallegorie particolari afferenti la cecità, bensìcitazioni filosofiche supportate dall'organodella vista, più in generale dalla luce. Infattinel sutra detto "II Discorso sulla pratica delrammemoramento" (Sati-Patthana-Sutta),considerato il cuore della meditazionebuddeista, capo IV: La contemplazione deglioggetti mentali, punto 3: Le Sei Facoltà interne ele Sei Facoltà esterne, terzo capoverso si legge-<A questo punto, o monaci, un bhikkhu(=sacerdote) conosce l'occhio e la formavisiva ed il legame relativo a loro egliconosce l'orecchio e i suoni, il naso e gliodori, la lingua ed i sapori, il corpo e glioggetti di tatto, la mente e gli oggetti dellamente e, così pure, il legame nascente dacodeste cinque coppie>. Come dire unesercizio ante litteram di semioticalinguistica di tutto rispetto concernente i lcontenuto ed i l contenente,ovvero l'attore eI'attante di greimasiana memoria. Più in là, nel Dramma-Pada (I versetti dellalegge),una raccolta di 423 strofe da mandare amemoria, ancora oggi,prima dell'ordinazionea monaco buddhista, cap.XX: Magga-Vagga(La via),strofa 273, si afferma:< Delle vie, laOttuplice è la migliore, delle verità, le quattroparole; l'assenza di passioni è la miglioredelle dottrine e, fra i bipedi, il migliore è coluiche ha occhi per vedere>; e alla strofa 281 sisancisce: <Sorvegliando la parola, bencontrollato nella mente, non compirà delmale nemmeno col corpo. Purifichi questi tresentieri per l'azione: percorra la viainsegnata dai Veggenti>, ammettendo, conquesto ultimo sostantivo, l'esistenza di Saggiprimordiali, ispiratori dei testi Veda, moltovalidi per l'insegnamento buddhico. Interessanti, nell'Anapana-Sati (=11 Discorsocirca la consapevolezza nel respiro) checostituisce un fattore importante dello Yoga

classico basato appunto sul controllo del respiroin quanto energia pura, sono i capitoli: Laperfezione dei sette fattori dell'illuminazione eLa perfezione della Visione Intuitiva e dellaLiberazione, ove i termini Illuminazione eVisione indicano rispettivamente laconsapevolezza di risvegliana energia cheporta ad un rapimento meta tisico e ad unaperfetta equanimità contemplativa sì dagiungere a perfezione, nonché il distacco, losvanimento, la cessazione che conduconoall'abbandono ed alla Liberazione. Buddha si spense a Kusinagara in una notte diplenilunio dell'anno 480 a.C. per un attaccointestinale con emorragia, pronunciando questeparole: <Monaci, io vi dico: tutte le coseperiscono. Combattete senza tregua. La notte ègià in mezzo; voi non udrete più la mia voce>.I seguaci della sua dottrina oggi nel mondosono 330 milioni.

In sintesi, il controllo della propria mente el'esercizio costante della meditazionecostituiscono i capisaldi fondamentali delBuddhismo incentrato su Otto Precetti, così comescritto nel "Sutra della messa in moto dellaruota della legge (=Dharma-cakra-pravartana-sutra)": 1)abbandonare i parenti, per cercareSalvezza, senza dover contendere col mondo,né essere turbato da passioni; 2) non avere duelingue né dire male parole, né dire i lfalso, né (are discorsi ingannevoli, nécanticchiare, né scherzare- 3) non uccidereesseri viventi, non togliere (a roba altrui, nonavere pensieri osceni; 4) non essereparziale, né iroso, né tonto, né cùpido; 5)non invidiare il bene degli altri e non tareingiustizia con gli altri; 6) non aggravarel'infelicità degli uomini pensandone male; 7) non perdere tempo, né farsi prendere dallapigrizia, non indugiare a letto, né cercarevivande prelibate; 8) aver sempre fisso ilpensiero sulla dolorosa vicenda della vita, dellavecchiaia, dell'infermità e della morte.

Mario Nardicchia

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DALLA POESIA ALLA MUSICA

Immagino un circolo culturale aperto ai non vedenti della nostra regione appassionati di arte, ma anche agli amici vedenti che volessero dare il loro prezioso apporto di competenza e grande sensibilità. Lo immagino aperto a tutte le fasce di età: giovani e meno giovani accomunati da un'unica passione. La realizzazione di questa iniziativa darebbe nuova linfa alla nostra associazione, che vedrebbe coinvolti anche coloro che attualmente non vivono pienamente la vita associativa all'interno dell'UIC. Gli aderenti avrebbero l'opportunità di immergersi nel mondo dell'arte e conoscere, ad esempio, opere musicali e teatrali, facilmente reperibili presso la Biblioteca Nazionale di Monza e la Stamperia Braille di Firenze. Potrebbero fruire della rivista trimestrale "SUONI" di musica leggera, canti tradizionali, folcloristici e liturgici in edizione braille (musiche e parole).

Qualche anno fa ho immaginato che sarebbe statomolto interessante creare all'interno dell'UnioneItaliana dei Ciechi un club culturale di ampiezzaregionale, che avesse come scopo la fruizione e lapratica delle diverse forme artistiche... "dalla poesia alla musica". Immaginavo un contesto ideale che avrebbe accoltotutti gli amatori delle molteplici espressionidell'arte: del canto, della musica, della poesia edel teatro, uniti nella condivisione della passionedell'arte; un luogo ove ciascuno potesse esprimerele proprie potenzialità artistiche. Qualche tempo fa feci una sorte di indagine sulterritorio abruzzese a carattere informale, che miconfermò che l'interesse per una simile iniziativa eraampiamente sentito e dunque l'ipotizzato potevarealmente concretizzarsi. Infatti ricevetti il consensoda parte degli interpellati e il contributo dicollaborazione di alcuni artisti locali.

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Tale progetto, oltre a contribuire all'arricchimento culturale di ciascun aderente, potrebbe costituire un'opportunità di socializzazione piena per quanti quotidianamente devono superare ostacoli e difficoltà di natura pregiudiziale. Auspico che tale progetto possa essere realmente realizzato con l'apporto ed il sostegno del Consiglio Regionale e di tutte le Sezioni Provinciali dell'Unione It liana dei Ciechi d'Abruzzo.

Domenico Buccione

I più giovani potrebbero scoprire che la praticadella musica da parte dei non vedenti ha radici che si perdono nella tradizione più lontana. Essi, ancoraoggi, come in passato, suonano l'organo in chiesacurando il coro parrocchiale, suonano vari strumenti sia come solisti che con gruppi musicali e orchestre,riscotendo l'apprezzamento e la stima da parte dell'intera collettività. Inoltre, per alcuni di essi, lapratica musicale costituisce una vera fonte occupazionale. All'interno del club potrebbe nascere un gruppomusicale, un laboratorio teatrale, che col tempopotrebbe socializzare quanto prodotto nell'ambitodi manifestazioni locali.

"LA MEMORIA DELL'ANTICO. DAPRES L'ANTIQUE" Dal Museo del Louvre

Ancona, Mole Vanvitelliana 12 marzo - 26 giugno 2005

contemporanea: "Omaggio a Vittorio Morelli" (12 marzo - 17 aprile) e"Trama di legni" (23 aprile - 26 giugno). I protagonisti, gli scultori Vittorio Morelli e Loreno Sguanci, entrambi legati al territorio delle Marche, hanno infatti diversamentetradotto nelle loro opera l'eredità della tradizione classica: il primo, rimanendo fedele alla linea figurativa, il secondo, passando alla sperimentazione concettuale. Una rassegna, quella della Mole Vanvitelliana, che intende rimarcare la continuità dell'arte nell'evolvere della scultura. Sono. previste visite guidate e attività didattiche organizzate dallo staff del Museo Tattile Statale Omero, per tutto il periodo della mostra fino al 26 giugno.

Roberto Farroni Presidente del Museo Tattile Statale Omero

Via Tiziano, 50 60125 - Ancona

E' stata inaugurata sabato 12 marzo 2005, alle ore 17.30, presso la Mole Vanvitelliana di Ancona,la mostra "La Memoria dell'Antico. D'après l'Antique", organizzata dal Museo Tattile Statale Omero in collaborazione con il Museo delLouvre e la Soprintendenza per i BeniArcheologici delle Marche. La mostra, che rimarrà aperta fino al 26 giugno ed è fruibile tattilmente, prende avvio da quellache per circa due anni è stata allestita nelmuseo parigino con il titolo "D'après l'Antique",di cui ne raccoglie la filosofia e il significato:raccontare come l'antichità classica abbia segnatocon la sua impronta gran parte della creazioneartistica occidentale. A tale scopo il percorso elaborato in Francia da Cyrille Gouyette e Geneviève Bresc-Bautier, affiancava celebri opered'arte antica a quelle di artisti, che dall'epocaromana ai nostri giorni, le hanno variamentecopiate, riprese e interpretate. Con il medesimo intento la mostra allestita allaMole comprende calchi e copie del Louvre e delMuseo Omero accanto a preziose opere dellaSoprintendenza per i Beni Archeologici delleMarche e a due esposizioni d i arte

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POLITICHE DI SVILUPPO SOSTENIBILE PER IL TERRITORIO E LA PERSONA

Cosa succede in Città: nuove iniziative ed un impegno concreto per Montesilvano

Il Comune di Montesilvano, con l'attualeAmministrazione, guarda al cittadino conrinnovata attenzione e vicinanza. Politichededicate all'integrazione sociale, alla valorizzazione delle diverse abilità, allafruizione del territorio ed una risposta concretaalla solitudine delle persone a rischioemarginazione, con il "dopo di noi", sono unobiettivo reale da perseguire. In tal senso, ilDott. Marco Savini, Vice Sindaco del Comunedi Montesilvano, sta approntando una rete diassociazioni, imprenditori e servizi checollaborano con l'Ente, incrementandosoluzioni di un globale accesso/fruibilità delterritorio, per una autonomia personale daparte di disabili ed anziani, nonchèl'attivazione di circuiti dedicati al TurismoSociale. Il tutto viene arricchito da unquadro di attività e di proposte culturalicompetitive e di qualità. L'Assessore allePolitiche Sociali, Gianni Bratti, in un fruttuososcambio con gli attori del non - profit locale; inparticolare con l'associazione Auser e la QuoVadis?, con Elisabetta Canonico el'Associazione Vivere Insieme, per l'autismo, conil presidente Vittorio Puzone, Bratti sta oggilavorando per la creazione di alcuni centri diurnidi aggregazione sociale, per persone disabili edanziani, nonchè per strutture più complessedestinate all'accoglicenza del "dopo di noi".Risulta di grande attualità la questione dellaqualità della vita del cittadino, che si misura inbase alla tipologia di offerta dei servizi inrapporto al territorio, destinati alla famiglia, lepersone disabili e gli anziani, viste tra l'altrole prospettive di longevità verso cui lapopolazione si dirige: c'è bisogno di politichedi attenzione costante per la salute -accudimento della persona, che puntinoverso la produzione di servizi dinamici,flessibili, adattabili alle più differenti tipologiedi problematicità e ricchi di concretezza, percoloro che si trovano in situazione di bisogno.L'handicap è costituito per lo più dall'insiemedelle barriere che la società contrappone allapersona con problemi, che vanno dall'organizzazione del sistema - città, allaconcezione dello spazio la semplicità d'usodei servizi pubblici di mobilità urbana, lafruibilità delle strutture balneari e viadiscorrendo. Dunque, grazie alle sinergieattivate sul territorio con Associazioni delsettore non -

profit ed anche con il prezioso apportodell'U.I.C. di Pescara si sta concretizzando, nelpanorama locale, un nuovo sistema territorialesostenibile, costituito da gru pi di lavoro che sirelazionano tra loro, in grado di animare,dietro opportuno coordinamento dell'Ente, lacittà tutta. Proprio nel gruppo della rete èpresente l'U.I.C. di Pescara, che porta in campola propria specificità per una costanteattenzione e risoluzione dei problemi dei nonvedenti. Per proseguire in termini diconcretezza, parliamo ora di una iniziativache affonda le proprie radici nel turismo sociale.Facciamo riferimento a differenti modelli dipensare e fruire il territorio, di politiche socialilegate allo sviluppo locale, soprattutto per lepersone a rischio emarginazione. L'iniziativa in oggetto, in tema di innovazionediretta all'integrazione sociale, è il progetto"Cala di Ulisse", promosso da partedell'Assessorato alle Politiche Sociali di GianniBratti ed ideato dall'omonima Associazione, consede a Montesilvano, con il Presidente Dott.Oriano Notarandrea, Responsabile dell'Agenziaper la Promozione Culturale della RegioneAbruzzo, sede di Pescara. I l Progetto èstato presentato uff ic ialmente in unconvegno dalt i to lo "Oltre i l mare del l ' indi f ferenza e del pregudizio", incol laborazione con l'Associazione "VivereInsieme" di Montesilvano ed il suo Presidente,Sig. Vittorio Puzone. Al convegno, tenutosipresso la Sala Consiliare del Comune diMontesilvano lo scorso 5 Marzo, era presenteanche l'Assessore alle Politiche Sociali dellaProvincia di Pescara il Dott. Mauro di Zio,anch'egli interessato ai progetto nella dimensioneprovinciale. Sono intervenuti al tavolo dei lavori, politicilocali, tecnici e docenti universitari, tutti peraltrodirettamente legati alla realizzazionedell'iniziativa, i quali hanno trattato e sviluppatogli argomenti incentrati sulla diversa abilità,considerandola quale risorsa, affrontando ildiscorso sotto vari punti di vista. Ad esempio si èdiscusso in relazione all'aspetto del turismosociale, che è per definizione una possibilità didivertimento e relax all'insegna delle pariopportunità che, ad opera di sostanzialiaccorgimenti, permetta di fare vacanzeaccessibili attraverso la fruizione totale deglispazi per la collettività, urbani e non e diservizi

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Così riesce ad emergere il potenziale sommersodella persona disabile, che diventa in grado disviluppare autonomia e nuove competenze,migliorando l'interazione con il proprioambiente e la propria quotidianità. NelConvegno si è in tal senso parlato del "marecome ambiente psicosociale e coninfrastrutture accessibili.". L'argomento è statoaffrontato dai docenti ed i tecnici dell'UniversitàD'Annunzio di Pescara, partendodall'analisi del pre - giudizio sulla disabilità,proseguendo sugli ostacoli dell'ambiente divita quotidiano ed il loro abbattimento. Sono intervenuti il Dott. Salvatore Sasso per lacattedra di Psicologia, il Dott. Pitocco per lafacoltà di Achitettura/Dipartimento diTecnologie per l'Ambiente Costruito con acapo il Prof. Di Sivo (D.I.T.A.C.), il Dott. AchilleDi Girolamo, ingegnere Delegato delConsorzio Multimedia di Chieti Scalo, che haprodotto un Modello innovativo di ricettivitàdenominato "Odisseo". Si è poi passatiall'intervento della Dott.ssa Patrizia Splendianiche ha riportato l'esperienza dell'Equal Polisdel Comune di Pescara, con gli Assessorati Politiche Comunitarie e Politiche Sociali, iniziativainternazionale diretta all'integrazionelavorativa dei disabili nei filoni dello sport e delturismo sociale, con la proiezione di unbreve video sui nodi di rete del progetto.Infine per I'U.I.C. era presente il sig. DomenicoBuccione che ha posto l'accento sulleproblematiche delle persone con deficit dellavista e che, con il proprio intervento, harichiamato l'attenzione degli intervenutiper spronare tutti i presenti, appartenenti adistituzioni e non, a fare sempre di più e meglio.

Patrizia Splendiani

"all access". E' sostanzialmente il contrario delturismo per pochi, nel rispetto della persona,delle proprie specificità o problematiche, dellapropria globalità psico - fisica, che producabenessere diffuso, in ordine alle vigenti leggi perl'abbattimento delle barriere architettoniche,anche mentali! Nell'intervento "il territorio e la diversaabilità", il Dott. Notarandrea - psicologo, hapresentato le attività del progetto svoltesi nellafase sperimentale dello scorso anno. Ilprogetto, nella sua specificità, è una assolutainnovazione oltre a rappresentare una bellainiziativa localizzata sulla spiaggia libera diMontesilvano con caratteri di solidarietà, diaccoglienza, di integrazione sociale e diservizio alla persona diversamente abile (inparticolare autistici) ed alle rispettive famiglie.Grazie alla creazione di un "punto spiaggialibera attrezzato", dotato di servizi con alaggionatanti ed attività di integrazione ludico -ricreative per tutti, La Cala Di Ulisse è unluogo di crescita e di sviluppo della persona,abile e disabile; l'obiettivo che si prefigge è lapromozione delle competenze della personacon problemi, combattendo il pregiudizio neiconfronti della diversità da parte della comunitàlocale e non. Il punto spiaggia offre un servizio barca chepermette di fare l'esperienza "terapeutica" delbag ,no a largo, in collaborazione con ititolari del limitrofo stabilimento "La Saturnia",collegati all'Associazione Vivere Insieme.Grazie a questo stratagemma infatti, èpossibile addirittura abbattere le stereotipieche caratterizzano il fenomeno dell'autismo,nelle persone che ne sono affette. Passando per ildivertimento e la condivisione del tempo libero,si tessono i rapporti di relazione tra le personecon percorsi di naturale prosocialità.

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FINALMENTE IL CIP E' UNA REALTA'

rappresentante del CONI sieda in GiuntaNazionale del CIP e viceversa. Ora manca la ciliegina sulla torta, ovvero ilriconoscimento da parte dello Stato dellavalenza pubblicistica dell'Ente. La nuovastruttura organizzativa del CIP prevede che lediverse discipline sportive siano accorpate peraffinità in 9 Dipartimenti Sportivi, retticiascuno da un Presidente e da unConsiglio formato da 4 consiglieri. OgniDipartimento può contare su di un budgetmesso a sua disposizione dal CIP e può disporredi esso come meglio crede in ambito tecnico edorganizzativo. La storia dello sport per disabili inItalia ha inizio ufficialmente (ovvero riconosciutia pieno titolo dal CONI) il 18 novembre 1990quando, nel corso di un'affollataassemblea, è stata decretata l'unificazione trale precedenti anime dello sport per disabili (idisabili fisici e psichici, i ciechi e i sordomuti).Da quel giorno molta acqua è passata sotto iponti, molta strada è stata fatta sulla via dellapari dignità delle realtà rappresentative dellediverse disabilità, molto cammino è statopercorso per veder riconosciuto lo sport perdisabili a livello mediatico e di considerazioneda parte del mondo politico e, finalmente, ilgrande giorno del Comitato ItalianoParalimpico.

Con l'effettuazione dell'assemblea elettiva,tenutasi a Tivoli il 12 febbraio scorso, si èformalmente costituito il CIP (Comitato ItalianoParalimpico). Il risultato ottenuto è da considerarsi diun'importanza storica, in quanto dà dignità atutto il movimento sportivo italiano. Il traguardoraggiunto non è solo formale e di facciata, mariveste un carattere sostanziale, in quanto ilComitato Italiano Paralimpico, riconosciuto perlegge dal Ministero dei Beni e delle AttivitàCulturali, è a tutti gli effetti l'unico organismopreposto alla pratica e alriconoscimento dello sport per disabili su tutto ilterritorio nazionale. Non più, quindi, (o meglio, non solo) una delle42 Federazioni el C.O.N.I., anche se con ilComitato Olimpico rimarranno ottimi rapportidi collaborazione (soprattutto per le grandimanifestazioni internazionali come leParalimpiadi, laddove CONI e CIPcollaboreranno gomito a gomito perl'organizzazione, la Ditta che vincerà l'appaltoper l'abbigliamento vestirà atleti olimpici eparalimpici, ecc.), ma un'entità a sé stante,con completa autonomia organizzativa, tecnicaed amministrativa. Come si diceva i rapporti con il ComitatoOlimpico rimarranno stretti al punto che irispettivi statuti prevedono che un

IL MOVIMENTO SPORTIVO DISABILI

Nasce in Inghilterra alla fine della PrimaGuerra Mondiale, come metodo diriabilitazione fisica e psicofisica per i reduci cheavevano subito delle menomazioni. Tuttavia ilvero, grande sviluppo dello sport disabili si hanegli Stati Uniti alla fine della guerra delVietnam. Le origini del movimento paralimpicorisalgono, invece, al 28 luglio 1948, quando SirLudwig Guttmann, neurologo britannico efondatore nel 1944, a Stoke Mandeville, di unospedale per la cura delle lesioni al midollospinale, decide di organizzare, inconcomitanza con i Giochi Olimpici diLondra, i primi Giochi di Stoke Mandeville,una competizione per Veterani disabili dellaSeconda Guerra Mondiale. Ancora oggi, aStoke Mandeville, esiste un importante centrodi recupero funzionale, basato sullo sport. Quattro anni più tardi, nel 1952 si tengono aStoke Mandeville i Giochi Internazionali susedia a rotelle e nel 1960, a Roma, terminati i

Giochi Olimpici, hanno luogo i primi GiochiParalimpici, cui partecipano 400 atletiprovenienti da 23 nazioni. All'inizio lecompetizioni sono riservate a soli atleti incarrozzina, ma nelle successive edizioni siaggiungono altre categorie di disabili conhandicap motori e visivi. Il termine Paralimpiadideriva dal greco para, "con", e dalla parolaOlimpiadi, a significare Olimpiadi parallele ocomplementari. Nel 1982 le quattroorganizzazioni che raggruppano le variecategorie di disabili, danno vita al ICC,Comitato Internazionale di Coordinamentodelle Organizzazioni Mondiali per gli SportDisabili, che cinque anni più tardi è sostituitodall'attuale IPC, International ParalympicCommittee (omologo del CIO), ufficialmentefondato a Dússeldorf, Germania, nel 1989.

Remo Breda

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L'OCCHIO SECCO

II termine "occhio secco" viene utilizzato perdescrivere una gamma di alterazioni di tipoqualitativo e/o quantitativo del film lacrimale.Il film lacrimale ha tre componenti: lipidicaprodotta dalle ghiandole tarsali di Meibomio,mucosa prodotta dalle cellule caliciformicongiuntivali e acquosa prodotta dalleghiandole principali ed accessorie. Lastragrande maggioranza dei casi di "occhiosecco" è dovuta ad un deficit dellacomponente acquosa e va dall'assenzacompleta di lacrime all'iposecrezione lacrimale.Questa sindrome si manifesta nelle forme lievicon sintomatologia caratterizzata da senso dicorpo estraneo, arrossamento oculare,fotofobia e, talvolta, lacrimazione paradossa(essendo la quantità o la qualità della lacrimainsufficienti a bagnare la superficie oculare, siha un eccesso di lacrimazione indotta dafenomeni riflessi innescati dall'irritazioneprodotta dalla ridotta lubrificazione dellasuperficie oculare); nelle forme severe lasintomatologia è espressione dei danni acarico della superficie corneale comeerosioni dell'epitelio (strato superficiale dellacornea), con coinvolgimento degli stratiintermedi (stroma) con formazione di ulcere,fino alla perforazione della cornea.L'iposecrezione mucosa è, perlopiù, conseguenza di esiti cicatriziali a carico dellacongiuntiva secondari a malattie sistemiche elocali, come ad esempio: eritema multiforme,pemfigoide oculare, ustioni chimiche, usocronico o abuso di colliri (attenzione aiconservanti), o infezioni oculari come iltracoma. Più rare, invece, sono le forme di

iposecrezione lipidica dovute soprattutto a casidi displasia ectodermica. L'iposecrezione della componente liquida delfilm lacrimale viene attribuita a vari fattori:l'età, la menopausa, l'uso di ormoni estro-progenistici o di farmaci con effetti collateralianticolinergici, l'uso di colliri beta-bloccanti,ma anche condizioni che determinanoun'eccessiva evaporazione della componenteacquosa, come le malposizioni palpebrali(lagoftalmo post-traumatico, paralitico) o lecondizioni ambientali sfavorevoli (fumo,condizionamento dell'aria), o dell'uso di lenti a

Un'altra causa importante di "occhio secco" èl'iposecrezione acquosa secondaria a malattieautoimmunitarie sistemiche, che configurano lasindrome di Sjogren. Quest'ultima si manifesta con una triadesintomatologia caratterizzata da cheratocongiuntivite secca, secchezza dellamucosa orale (xerostomia) e disordini deltessuto connettivo come artrite reumatoide,granulomatosi di Wegener, sclerodermia,connettivite mista, fibromialgia. L'oculista ha adisposizione test diagnostici che consentono ladistinzione tra disordini qualitativi equantitativi del film lacrimale; i più comuni sonola valutazione del BUT, test di Schirmer, test diJones I e li, test di felcizzazione • test del "rosa bengala". La terapia è più frequentemente di tipomedico, basata essenzialmente sull'utilizzo disostituti lacrimali per compensare il deficit diproduzione lacrimale, mentre nei casi piùostinati si utilizza l'occlusione meccanica deipuntini lacrimali di deflusso. Tecnichechirurgiche quali la tarsorrafia si utilizzano perla correzione di eventuali malocclusionipalpebrali che determinano iperevaporazionedel film lacrimale. Le terapie sistemichesfruttano l'utilizzo di corticosteroidi nei casi diocchio secco secondario a patologieautoimmunitarie. Il "sintomo occhio secco"interessa un gran numero di persone ed è tra lemotivazioni più frequenti per cui i pazientiricorrono all'oculista • non va sottovalutato in quanto può essere spiadi patologie sistemiche importanti cherichiedono una valutazione globale del paziente•che possono coinvolgere anche ilreumatologo, il dermatolo e l'internista. IIpaziente affetto da sindrome di secchezzaoculare deve essere edotto della suacondizione: la sua è una "disfunzione"cronica, che richiede un trattamentocontinuato ed adeguato alla gravità del caso.La terapia è sintomatica. Non esistono farmaciche possono consentire la guarigione.Pertanto, una vota iniziata la terapia (edè necessario farlo), non si potrà piùsospendere.

Pierdomenico D'Andrea

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Attività associative

L'AZIENDA CIAVOLICH LANCIA L'ETICHETTA BRAILLE PER IL VINO

questa avventura ha scelto due vitigniinternazionali, lo chardonnay e il cabernetsauvignon ha riscosso grande successo anchealla manifestazione Vinitaly di Verona, con unincontro stampa dedicato ai giornalisti nazionaliche ha avuto s t a n a il giorno giornalisti u.s.. In occasione dell'Assemblea precongressuale svoltasi il 9 aprile u.s. presso il Grand Hotel Adriatico, dirigenti e soci, durante il pranzo sociale hanno degustato i vini offerti dall'Azienda Ciavolich ed hanno espresso giudizi positivi per l'iniziativa posta in essere. II neo direttivo UIC pescarese esprime ringraziamenti per il generoso gesto e per il contributo che la Ditta Ciavolich ha dato nel contesto dell' auspicata autonomia dei diversamente abili.

Rappresenta un'assoluta anteprima perI'Abruzzo quella dell'azienda Ciavolich dicreare una etichetta braille per il vino.L'iniziativa è stata presentata nel corso di unaconferenza stampa alla quale erano presentianche il dr. Tito Cieri Presidente dell'EnotecaRegionale d'Abruzzo e il sig. MarcelloAntonacci Presidente dell'Unione italiana deiCiechi di Pescara che ha collaborato allarealizzazione di questa iniziativa. E' statorealizzato un giusto compromesso trainnovazione imprenditoriale e impegnosociale: le etichette in braille consentono la dgretta lettura delle caratteristiche del vino ancheai minorati della vista i quali possono sceglierein maniera autonoma. L'Azienda Ciavolich, che per intraprendere

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RINNOVO TESSERA SOCIALE La quota sociale per l'anno 2005 resta fissata in € 49,58. Il versamento, come di consuetudine, potrà essere effettuato direttamente presso la Segretaria Sezionale o a mezzo bollettino di C/C Postale N° 11760659 intestato a "Unione Italiana Ciechi - Via Palermo, 8- 65100 PESCARA". SOGGIORNO VACANZA PER CIECHI ANZIANI ANNO 2005 Dal 25 giugno al 2 luglio 2005, organizzato dal Consiglio Regionale UIC d'Abruzzo si svolgerà, a Fiuggi (FR) presso l'Hotel Tobruk e Bardia snc (struttura dotata di ogni confort, un soggiorno vacanza per ciechi anziani. Sarà presente un Dirigente del Consiglio Regionale con il compito di coordinare ed animare il gruppo vacanziero costituito, come nelle edizioni precedenti, da quaranta persone tra soci e accompagnatori. II costo complessivo per il socio e per il relativo accompagnatore è stabilito in € 200,00 procapite. In caso non si raggiunga il numero minimo dei quaranta partecipanti, sarà possibile aggregare familiari ed amici, senza limiti di età, e soci provenienti da fuori regione con una quota procapite di € 252,00. Le adesioni devono pervenire presso la nostra Segreteria Sezionale entro il 30 maggio p.v. unitamente ad un anticipo sulla quota pari a€ 50,00 procapite. Per le ammissioni si terrà conto dell'ordine delle prenotazioni. RILANCIO DELLE ATTIVITA' SPORTIVE La Sezione di Pescara è stata la prima in Abruzzo a costituire una Polisportiva per consentire ai minorati della vista la pratica delle attività sportive raggiungendo lusinghieri risultati. Ha fatto seguito un periodo di ferma delle attività a causa della scarsa partecipazione degli associati. Ora, a seguito di sollecitazioni giunte da più parti, è giunto il momento di rilanciare la pratica sportiva mediante la ricostituzione della Polisportiva secondo le recenti disposizioni della Federazione Italiana Sport Disabili. Si invitano, pertanto, i giovani interessati alla pratica dello sport ad una prima riunione organizzativa in programma presso la sede sociale UIC di Via Palermo, 8, mercoledì 25 maggio alle ore 16.30. Si raccomanda una puntuale partecipazione.

LEGGE 104/92 - PERMESSI RETRIBUITI DI CUI ALL'ART. 33 COMMI 2 E 3 Si informa che il dipartimento della Funzione Pubblica, ufficio per il personale della Pubblica Amministrazione, con circolare n. 208 dell'8 marzo 2005, ha precisato che "la tredicesima mensilita' dei dipendenti pubblici non subisce decurtazioni o riduzioni per il fatto di avere usufruito dei permessi previsti dalla legge per assistere i portatori di handicap nonche' per i familiari che li assistono". INIZIATIVA TIM ITALIA S.p.A. La TIM Italia è sa sempre impegnata nel sociale affinché anche i diversamente abili fruiscano dei servizi riservati alla generalità degli utenti. In particolare, in questo periodo, propone per coloro che acquisteranno un "Nokia 6600" la fornitura gratuita dello "screen reader Taikas" (sintesi vocale). L'offerta (costo circa 260,00 IVA 4% inclusa) è riservata ad un numero di 50 non vedenti che per l'acquisto dell'apparecchio si recheranno presso la ditta IL TELEFONINO, C.so Umberto, 76 Pescara. RIVISTA MUSICALE "AMADEUS" La Biblioteca Italiana per i Ciechi intende mettere a disposizione dei non vedenti che sottoscriveranno un regolare abbonamento la rivista musicale "Amadeus" in caratteri Braille (volume di circa 150 pagine) o su supporto informatico (dischetto da 1,44MB). La rivista comprendera' anche la trascrizione del libretto inserito all'interno del CD musicale. La condizione affinche' l'iniziativa possa andare in porto e' il raggiungimento di almeno 50 abbonati. II costo annuale per i 12 numeri sara' di € 60,00. Tutti coloro che sono interessati all'iniziativa devono confermare per iscritto tramite lettera, e-mail o fax la loro adesione a: Biblioteca Italiana per i Ciechi "Regina Margherita" (Polo Musicale) - Via G. Ferrari 5/A - 20052 Monza (Mi) Per ulteriori chiarimenti il personale del "Polo Musicale" della Biblioteca (tel. 039833253/54) è a completa disposizione. SEMINARI INFORMATIVI PER I GENITORI DEI BAMBINI E RAGAZZI MINORATI DELLA VISTA DELLA REGIONE Sono in piena fase di svolgimento una serie di Seminari informativi per genitori dei bambini e dei ragazzi non vedenti ed ipovedenti residenti nella nostra regione, deliberati dal Consiglio Regionale UIC d'Abruzzo nel corso della riunione del 15 marzo u.s., ed organizzati in collaborazione con le Sezioni Provinciali UIC. Detti Seminari si svolgono secondo il seguente programma presso l'aula magna del Liceo Statale "G. D'Annunzio" di Pescara ( Via Venezia, 41 ): - sabato 16 aprile 2005 (ore 15,30-18.30): Dr. Riccardo Chiarelli "I rapporti tra la famiglia e i soggetti minorati della vista nel corso dell'età evolutiva" - sabato 30 aprile 2005 (ore 15.30-18.30): Ins. Armanda Sivitilli "Autonomia: come recitare un ruolo da protagonisti nel processo di acquisizione dell'autonomia e delle condotte di base"; - sabato 7 maggio 2005 (ore 15.30-17.30): Ins. Gabriele Medori "Attività motoria: gli ostacoli che si frappongono al suo naturale sviluppo e le strategie da mettere in atto per favorirla e stimolarla"; (ore 17-19.30) Avv. Fabrizio Lazzaro 'I diritti e le agevolazioni in favore delle famiglie dalla L.104/92 e da altre ad essa correlate. Quali aiuti si possono avere da Enti Locali e strutture territoriali

; - sabato 21 maggio 2005 (ore 15.30-18.30): Prof. Vincenzo Bizzi "II rapporto' tra la disabilità visiva e I'apprendimento". Gli interessati possono liberamente partecipare.

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