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FOCUS SABIN

SCUOLA PRIMARIA “A.SABIN” I.C. MATTEOTTI—RIVOLI—

SOMMARIO

SIAMO TORNATI!!… PRIMA EDIZIONE DELL’ANNO DEL NOSTRO

GIORNALINO DI PLESSO!

Seguire attentamente le “prescrizioni” per una scuola in buona

salute:

5 Gocce di ATTIVITÀ QUOTIDIANE SCOLASTICHE;

Q.B. LAVORI DEI NOSTRI ALUNNI;

Integrare con NOTIZIE;

SPUNTI DI RIFLESSIONE in pillole;

Prendere nota dei prossimi APPUNTAMENTI;

COME SEMPRE, GRAZIE A TUTTI GLI ALUNNI E I DOCENTI CHE

HANNO COLLABORATO E BUONA LETTURA!

RICORDIAMO CHE POTETE TROVARE TUTTE LE NOTIZIE AG-

GIORNATE RIGUARDANTI IL NOSTRO ISTITUTO SUL SITO:

https://www.icmatteotti.gov.it/

IN PARTICOLARE SULLA PAGINA DELLA SABIN, CLICCANDO SUL

NOSTRO PLESSO A SINISTRA NELLA HOME.

EDIZIONE N.1 anno II GENNAIO 2019

“La mia scuola” ……………………...2

“Cerimonia dell’accoglienza”....4

“Albert Sabin”……………………......5

“Autunno in classe”………..….…..6

“Visita al MUSLI”…………………....7

“Poesia”…………….……………….....8

“Il nostro diario”.…………………...9

“Io leggo perché”…………...….…10

“Perché io leggo”..………..……...11

“Sabin News”………………………..12

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TESTO COMPOSTO ESTRAPOLANDO LE FRASI DAI RACCONTI DEGLI ALUNNI DELLA CLASSE 4^

La mia scuola

La scuola Albert Sabin: una scuola molto bella ed emozionante, tutta da vivere! Anche

se solo più per un anno ...

Si chiama “Albert Sabin” a ricordo dello scienziato che ha inventato il vaccino contro la

poliomielite. E’ situata in via Adamello 10, in Borgo Nuovo, vicino all’ asilo nido Melo-

grano e alla scuola Piaget.

La maggior parte delle volte la raggiungo a piedi, di solito con mia mamma o mio papà,

raramente con mio nonno.

La scuola all'esterno è abbastanza grande e un po' moderna.

Quando entro sento odore di pulito e a volte “sento” se sarà una giornata bella o no;

quando esco percepisco l’odore dei termosifoni accesi. Mi piace il suono della campa-

nella che a volte noi confondiamo, o fingiamo di confondere, con il campanello. A mez-

zogiorno sentiamo le campane della chiesa San Francesco che annunciano che la

mattinata scolastica è quasi conclusa.

All' interno è spaziosa, ha un bel pavimento a scacchi grigio chiaro e

grigio scuro.

Ci sono diversi tipi di aule: quelle per le cinque classi, la sala pittura,

il laboratorio di scienze, la biblioteca, la sala informatica, quattro

bagni,la mensa (che non mi convince tanto) l'infermeria e la pale-

stra che è un po' piccola per noi che… occupiamo molto spazio.

Mi ricordo che un giorno in prima mi sono perso, ma la maestra mi

ha ritrovato.

Negli intervalli si sentono urla, palloni che rimbalzano, gli scoppi

degli involucri delle merendine e qualcuno che suona il flauto.

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Quando entro o esco dalla scuola saluto sempre i bidelli e mi piace, perché è un gesto spontaneo; ogni

mattina le maestre sono già in classe ad aspettarci.

A volte quando il bidello Alfio entra in aula e porta le schede o altro, ci chiede: -Allora che voto mi date?-

Spesso sulla sbarra davanti alla palestra ci sono felpe e magliette bellissime e l’enigma è che nessuno le

riconosce, ma allora di chi sono?

Ma soprattutto: ci sono tanti bambini con cui fare amicizia! E' bello quando ci riuniamo nell’atrio dell’in-

gresso per fare le feste, ad esempio la Festa dell’Accoglienza, il prossimo anno accoglieremo alcuni nostri

fratellini e sorelline che faranno prima!

La “mia” scuola è interessante anche perché è circondata da un giardino enorme con due pini, un salice

piangente, parecchi tigli, un pungitopo, quattro piante di rose. C’è anche il mistero della palla sull’albero,

infatti da due anni su un tiglio c’è una palla colorata che nemmeno il vento riesce a buttare giù.

Nel cortile ci sono un campo da basket, un campetto, una rotonda e due costruzioni a forma di casetta. Là

a volte ci sono delle vespe e mi fa ridere vedere le facce dei bambini che le scorgono; a quanto pare le

casette piacciono anche agli insetti!

Se io potessi progettare la scuola ideale la farei a quattro piani: al

primo piano le aule per chi frequenta la scuola primaria; al secon-

do piano le aule per la scuola secondaria; al terzo piano dove si fa

musica ( flauto, chitarra...); al quarto piano una sala caffè per le

maestre.

Vorrei tre maestre per classe, una palestra gigante, meno lezioni e

più intervalli, vorrei che la mia classe fosse sempre al primo turno

in mensa; vorrei un grande laboratorio di scienze dove fare tanti

esperimenti e uno spazio con degli animali con cui giocare.

Ma tutto sommato mi piace anche così com'è ora, ci sono molto

affezionato e di sicuro piangerò quando dovrò lasciarla.

Vi ho fatto venire voglia di conoscerla?

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CERIMONIA DELL’ACCOGLIENZA 2018

Ormai diventata un “must” , nelle prime settimane di scuola gli alunni delle classi pri-

me e tutti i nuovi alunni, insegnanti ed operatori che entrano nella scuola Sabin vengo-

no accolti con un “momento” che vede riunito tutto il plesso.

Tutti i bambini hanno collaborato a realizzare delle speciali foglie del nostro albero (si

trova all’ingresso della scuola), tutti uniti da radici ben salde alla base, la base del per-

corso scolastico di chi fa parte della Sabin.

Quest’anno abbiamo rispolverato e sottolineato la storia di Albert Sabin, a cui è inti-

tolata la nostra scuola….

Le classi quarta e quinta hanno dedicato ai compagni canzoni e balli e i ragazzi dell’ulti-

mo anno hanno preparato un segnalibro con origami per ogni nuovo alunno ..

“passando il testimone”.

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LA NOSTRA SCUOLA È DEDICATA AD ALBERT SABIN……..

CHI ERA QUEST’UOMO?

Albert Bruce Sabin è famoso per aver messo a punto il vaccino orale contro il virus della poliomielite, una malattia invalidante e mortale, soprattutto quando colpisce i bambini. Il virus si annida nell'intestino, come Sabin dimostrò nel 1939.

FINO AD ALLORA I MEDICI ERANO CONVINTI CHE SI TRATTASSE DI UN VIRUS POLMONARE, PERCHÉ ERA STATO PIÙ VOLTE RITROVATO AL LIVELLO DELLA FARINGE E DELLE TONSILLE.

Albert Bruce Sabin era nato nel 1906 in una famiglia ebrea del ghetto di Białystok, una provincia dell'Impero Russo oggi appartenente alla Polonia, ma emigrò negli Stati Uniti nel 1921 con la sua famiglia dove acquisì, qualche an-no dopo, la cittadinanza statunitense. Il padre Jacob, un artigiano, aveva deciso di lasciare la Russia quando l’atteggiamento verso gli Ebrei era diventa-to troppo duro da sopportare, e lo stesso Albert ne aveva fatto le spese. Sin dalla nascita, Sabin, infatti, non vedeva dall'occhio destro e un coetaneo, per cattiveria, gli aveva scagliato contro una pietra mirando a colpire l'occhio sano, rischiando, perciò, di accecarlo. Un ricco parente dei Sabin si offrì di pagare gli studi al giovane Albert, sperando che poi egli potesse andare a la-vorare con lui come dentista. A 20 anni Albert Sabin era un brillante studente di odontoiatria alla New York University. Tempo dopo, però, la lettura di un libro, “ I cacciatori di microbi “, lo affascinò a tal punto che decise di dedica-re la sua vita alla MICROBIOLOGIA e si iscrisse alla Facoltà di Medicina. Si racconta che coltivasse la sua passione anche al di fuori dell'università, raccogliendo microbi un po’ dappertutto (stagni, polvere, cassonetti della spazzatura, ...).

Nel 1928 si laureò e si dedicò allo studio delle infezioni batteriche.

Nel 1931 a New York, scoppiò un'epidemia di poliomielite ed egli concentrò la sua ricerca sulla poliomielite e su

altre infezioni che colpivano il sistema nervoso.

Dopo aver partecipato alla Seconda Guerra Mondiale, Albert Sabin tornò ai suoi studi e mise a punto un vaccino in cui i virus erano vivi, ma attenuati nella loro patogenicità: ciò poteva evitare lo sviluppo della malattia e pro-teggere le persone vaccinate per tutta la vita. Questo vaccino fu prima sperimentato in Unione Sovietica, poi negli altri paesi dell’ Est Europeo, infine, nel 1960, a tre anni dalla sua scoperta, il vaccino fu esteso agli Stati Uniti e a tutto il resto del mondo. Sabin non ebbe mai alcun vantaggio economico da questa rivoluzionaria scoperta: scelse di garantire a tutti, gra-zie alla vaccinazione di massa, la possibilità di difendersi contro la poliomielite, piuttosto di arricchirsi personal-mente. Morì nel 1993 a Washington.

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AUTUNNO IN CLASSE 1^

Le stagioni, il ciclo del tempo, sono argomento di studio e di lavoro che fa da sfondo al

percorso scolastico della classe prima…

ESPLORIAMO LA NATURA

PORTIAMO L’ESPERIENZA IN CLASSE

STUDIAMO, OSSERVIAMO, RAPPRE-

SENTIAMO

ARTE E COLORE IN AUTUNNO

POESIA AUTUNNALE

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CLASSE 3^ A VISITA AL MUSEO

Martedì 6 novembre la classe terza della Vittorino Da Feltre e la terza della Sabin si sono recate in mattinata al Musli di Torino. Il Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia propone laboratori didattici per

coinvolgere direttamente i bambini in attività prati-che. Il laboratorio scelto da entrambe le classi “ Scrivere in bella” propone una tipica situazione di “ Lezione di buona scrittura” con l’utilizzo degli strumenti didattici del tempo: pennino, inchiostro e calamaio.

Un divertente gioco di simulazione per tornare indietro nel tempo e fare un confronto tra la scuola di Ieri e la scuo-la di Oggi.

Gli alunni hanno dimostrato curiosità ed interesse durante la visita al Museo e durante le attività pratiche.

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Gli alunni della classe 5a, quest’anno, hanno lavorato sulla poesia. Dopo avere letto e analizzato alcune poesie, hanno cominciato a capire quali “strumenti” usano i poeti, e a riconoscere le simili-tudini, le metafore e le personificazioni. L’insegnante ha quindi proposto agli alunni di cimentarsi con la scrittura di queste figu-re retoriche. Ecco alcuni risultati. SIMILITUDINI. Un fiore in mezzo a un prato è come una lacrima in mezzo all’oceano. Il prato è come una distesa di vernice verde . Il prato è come un morbido letto verde. Il prato è come un coniglio. Il prato è come un tappeto verde.

METAFORE Il fiore è parco per gli insetti. Il prato è un paradiso per i bambini. La foglia è una goccia di caffè dentro una tazza. Il prato è un pianeta morbido. Il prato è un oceano verde. Il prato è un gomitolo di lana verde. Il prato è un amico che non mente mai. Il prato è una spugna che assorbe la pioggia. Il mare è un letto di felicità.

PERSONIFICAZIONI. Il fiore nasconde la storia della natura. Il prato ti abbraccia quando ti sdrai. Il prato ti accarezza le caviglie. Il prato ti solletica il naso quando ti sdrai. Il prato accoglie alberi e fiori. Il prato culla le foglie quando c’è il vento.

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PRIMA EDIZIONE DEL DIARIO D’ISTITUTO

Una delle grandi novità dell’anno scolastico in corso (2018/2019) è il Diario d’Istituto.

Interamente progettato da una commissione di docenti del nostro I.C., il diario contiene

spaziose pagine per scrivere

Modulistica di vario genere

spazi per la comunicazione scuola famiglia

E….soprattutto i disegni e le opere dei nostri alunni che hanno lavorato sul tema dei COLORI , in tutte le sue varian-

ti…

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IO LEGGO PERCHÉ 2018

La nostra scuola ha aderito quest’anno per la prima volta al pro-getto IO LEGGO PERCHÉ, pensato dall’Associazione Editori Italia-ni (AIE) per potenziare le biblioteche scolastiche e promuovere in questo modo il PIACERE DI LEGGERE fin dai primi anni della scuola dell’obbligo. Ogni scuola aderente, dopo l’iscrizione, doveva “gemellarsi” con una o più librerie e coinvolgere il maggior numero di famiglie nell’iniziativa, prevista nella settimana dal 20 al 28 ottobre. Le librerie con cui eravamo gemellati erano due piccole librerie indipendenti, una ad Avigliana e una a Rivalta. La classe-pilota è stata la seconda. Grazie al coinvolgimento di alunni e genitori sono giunti nella nostra biblioteca scolastica 25 nuovi volumi e nel mese di marzo ne riceveremo altrettanti offerti in omaggio dall’AIE!

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CLASSE 2^

Gli alunni della classe 2^ si sono chiesti…

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Classe 1^

Progetto psicomotricità

Incontri di mini basket con l'associazione Don Bosco

Attività di educazione ambientale con il Miscarlino

Attività presso agriturismo “Il Frutto Permesso” locanda La Sia a Bagnolo (CN)

Attività di panificazione presso agriturismo La Vigna di Rivoli (aprile) Classe 2^

Progetto “Giochi cooperativi”

Rugby

Incontri di mini basket con l'associazione Don Bosco

Uscita didattica presso agriturismo “La Soldanella” Rosta Classe 3^

Progetto teatro

Incontri di mini basket con l'associazione Don Bosco Classe 4^

Visita guidata al Museo Egizio, 8 febbraio

Laboratorio presso la biblioteca civica di Rivoli: "Quel gran genio di Leonardo"

Progetto didattico "Doppiando si impara"

Laboratori di educazione ambientale con il CIDIU

Incontri di mini basket con l'associazione Don Bosco

Attività di educazione ambientale con il Miscarlino "Una giornata da apicoltore"

Prosecuzione delle attività di atletica con la Polisportiva di Rivoli e avvio di alcuni

incontri di mini basket con l'associazione Don Bosco

Classe 5^

Insieme alla 5a della Vittorino da Feltre, un soggiorno ad Aosta, il 4 e 5 aprile. In quei giorni visiteremo Aosta romana, Pont st. Martin, il Castello di Fenis e parte-ciperemo a un laboratorio presso l’osservatorio astronomico di Nus.

Basket

Giochi nella rete

Progetto didattico "Doppiando si impara" Tutte le classi parteciperanno

Spettacolo teatrale in inglese presso il nostro Istituto

Uscita didattica di plesso (mese di maggio)

Premio: ”Giotto: la matita delle idee”

Laboratori artistici con gli esperti del Castello di Rivoli –Dipartimento Educazione Grazie a tutte le famiglie con i punti raccolti con Auchan e Coop abbiamo ordinato per la nostra scuola: un PC fisso, un tablet10”, un set di percussioni e un leggio. GRAZIE A TUTTI PER LA COLLABORAZIONE!!

ATTIVITA , PROGETTI, USCITE...

SABIN NEWS

SPAZIO ALLE

NOTIZIE

SCUOLA PRIMARIA SABIN

VIA ADAMELLO 10

10098 RIVOLI TO

011-9536226

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RICORDIAMO CHE presso la Sede dell'I.C.Matteotti, via Monte Bianco, (secondo calendario) è attivo

uno Sportello d’ascolto gratuito con la Dottoressa Borgi (psicologa-psicoterapeuta) rivolto a DOCENTI E GENITORI DELLA SCUOLA PRIMARIA.

L’attività si costituirà come uno spazio di confronto e incontro, un servizio di prima accoglienza e breve consulenza focalizzata su specifiche tematiche psicologiche e psico-educative (area apprendimento, attentiva, comportamentale, emotiva e relazionale, ma anche in altre possibili sfere che emergeranno dalle diverse richieste).

Le famiglie interessate potranno richiedere il colloquio all’entrata del plesso di appartenenza, inserendo la propria richiesta nella scatola messa a disposizione indicando nome cognome e numero di telefono. Verranno quindi contattate per stabilire un appuntamento.