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Sommario

Dichiarazione ..................................................................................................................................................... 2

Allegato tecnico-cartografico ............................................................................................................................ 5

Premessa ....................................................................................................................................................... 5

Inquadramento territoriale ........................................................................................................................... 8

Descrizione dell’intervento.......................................................................................................................... 10

Uso del suolo ............................................................................................................................................... 11

Immagine aere e rilievo fotografico ............................................................................................................ 12

Esame delle specie di interesse di cui alla DGR 2200/2014 ............................................................................ 16

Conclusioni ...................................................................................................................................................... 23

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Dichiarazione

PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA MODELLO PER LA DICHIARAZIONE DI NON NECESSITÀ

DI VALUTAZIONE DI INCIDENZA

Il sottoscritto Dott. Ing. Fanton Roberto

nato a Padova

il 13/07/1951 e residente in Via S. Andrea 85

nel Comune di Albignasego (PD)

CAP 35020

in qualità di

tecnico incaricato per la redazione del progetto del Piano Urbanistico Attuativo denominato” Zona

residenziale C2/38 Via Roma della dichiarazione di non incidenza (DGR 2299/2014)

DICHIARA

che per l'istanza presentata NON è necessaria la valutazione di incidenza in quanto riconducibile

all’ipotesi di non necessità di valutazione di incidenza prevista dell’Allegato A, paragrafo 2.2 della D.G.R.

n° 2299 del 09/12/2014 al punto

“…….piani, progetti e interventi, nelle aree a destinazione d’uso residenziale, espressamente individuati e valutati non significativamente incidenti dal relativo strumento di pianificazione, sottoposto con esito favorevole a procedura di valutazione di incidenza, a seguito della decisione dell’autorità regionale per la

valutazione di incidenza” Alla presente si allega l’allegato cartografico dal titolo: Allegato tecnico-cartografico

DATA Il DICHIARANTE

27/01/2016 Dott. Ing. Fanton Roberto

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Informativa sull’autocertificazione ai del D.P.R. 28/12/2000 n. 445 e ss.mm.ii.

Il sottoscritto dichiara inoltre di essere a conoscenza che il rilascio di dichiarazioni false o mendaci è punito ai sensi dell'art. 76 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445 e ss.mm.ii., dal Codice Penale e dalle leggi speciali in materia. Tutte le dichiarazioni contenute nel presente documento, anche ove non esplicitamente indicato, sono rese ai sensi, e producono gli effetti degli artt. 47 e 76 del DPR 445/2000 e ss.mm.ii.

Ai sensi dell’art. 38 del DPR 445/2000 ss.mm.ii., la dichiarazione è sottoscritta dall’interessato in presenza

del dipendente addetto ovvero sottoscritta o inviata insieme alla fotocopia, non autenticata di un documento d’identità del dichiarante, all’ufficio competente Via fax, tramite un incaricato, oppure mezzo posta.

DATA Il DICHIARANTE

27/01/2016 Dott. Ing. Fanton Roberto

Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 I dati da Lei forniti saranno trattati - con modalità cartacee e informatizzate - per l’archiviazione delle istanze

presentate nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa e non costituiranno

oggetto di comunicazione o di diffusione.

I dati raccolti potranno essere trattati anche per finalità statistiche.

Il Titolare del trattamento è: Dott. Ing. Fanton Roberto

con sede professionale in

Via S. Andrea 85/a

Il Responsabile del trattamento è : Dott. Ing. Fanton Roberto

con sede in Albignasego (PD)

Via S. Andrea 85/a

Le competono tutti i diritti previsti dall'articolo 7 del D.Lgs. n.196/2003. Lei potrà quindi chiedere al Responsabile del trattamento la correzione e l’integrazione dei propri dati e, ricorrendone gli estremi, la cancellazione o il blocco.

DATA Il DICHIARANTE

27/01/2016 Dott. Ing. Fanton Roberto

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Allegato tecnico-cartografico

Premessa L’intervento del PUA C2/38, come evidente dagli estratti cartografici seguenti rientra tra le azioni di carattere residenziale già individuate nel PRG vigente e confermate nel PAT ed in esso valutate. Il Piano di Assetto del Territorio del Comune di Albignasego alla Tavola n.°4 delle Trasformabilità individua l’area come inserita tra gli ambiti che riconfermano le linee preferenziali di sviluppo del PRG. L’area

individuata nell’ATO 1 San Tommaso – San Lorenzo - Ferri, appartiene ad un contesto di urbanizzazione consolidata a prevalenza residenziale al margine con un contesto territoriale destinato alla realizzazione di programmi complessi e di un percorso storico ambientale di interesse sovracomunale di progetto compreso tra le barriere infrastrutturali di primo grado lineari ed il tracciato autostradale della A13 Padova-Bologna.

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Si osserva inoltre come dalla tavola delle Invarianti del PAT del Comune di Albignasego non emergono elementi di rilevanza di natura paesaggistica-ambientale per l’area di studio.

Estratto tavola delle Invarianti del PAT del Comune di Albignasego

Area di intervento

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Inquadramento territoriale

Dall’analisi degli ambiti tutelati si evince che il territorio di Albignasego non è interessato da nessun sito della

Rete Natura 2000. Nelle seguenti immagini è visibile la posizione relativa dell’area oggetto di Studio e le

aree della Rete Natura 2000. Si specifica che il territorio del Comune di Albignasego rispetto gli ambiti tutelati si localizza ad una distanza di oltre 3 Km e precisamente: distanza dell’area di intervento di circa 6,633 km rispetto al sito IT3260017 – Colli Euganei, Monte Lozzo, Monte Ricco.

Le aree oggetto di intervento residenziale quindi, non sono interessate direttamente o indirettamente da siti appartenenti alla Rete Natura 2000.

Area di intervento

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Rete Natura 2000-Regione Veneto

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Descrizione dell’intervento

Il progetto del Piano di Lottizzazione dell’area C2/38 investe l’intera area residenziale di espansione a ciò

destinata dal vigente PRG, che si colloca nel centro del capoluogo. Interessa una superficie territoriale che

il complessivamente indica di mq 39.146 ed un volume massimo edificabile di mc 23.649

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Uso del suolo La tipologia di progetto prevede la realizzazione di un’area residenziale in un’area di 38.486 m2 per un

complessivo volume di 22.749 m3. L’area interessata dal Piano di Lottizzazione è suddivisa in n. 26 lotti, di cui due destinati a verde privato. Come evidente dalle immagini di seguito riportate l’intervento non occupa suolo con particolare vocazione naturalistica, in quanto l’area è da sempre caratterizzata da destinazione agricola (categoria 212000 – terreni arabili in aree irrigue” e risulta inserita in un contesto residenziale costituito da fabbricati di modeste dimensioni inseriti in vaste porzioni di territorio adibite ancora a coltivazioni. Come si nota dall’uso del suolo secondo l’aggiornamento del 2012 della Regione Veneto nell’ambito di analisi a scala vasta si individua un contesto caratterizzato in predominanza da un tessuto urbano discontinuo alternato a terreni arabili in aree irrigue. Il limite fisico di tale ambito è rappresentato dall’asse viario dell’autostrada A12 Padova-Bologna individuata a sud dell’area di studio.

L’area di intervento a scala di dettaglio è costituita in predominanza da terreni arabili in aree irrigue.

Area di intervento

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Immagine aere e rilievo fotografico

L’area oggetto di lottizzazione è individuata nella porzione centrale del Comune di Albignasego ed è costituita da un’area pianeggiante, a quota pressoché costante, delimitata a nord da Vicolo Boito,

a ovest da Via Roma e Vicolo Tartini. Il contesto urbano circostante è caratterizzato su tre lati, est, ovest e nord, da aree caratterizzate edilizia residenziale di piccole dimensioni di non recente realizzazione; a sud si individua una limitata area agricola coltivata prevalentemente a seminativo che confina con l’Autostrada A13.

La sovrapposizione del progetto con la foto area evidenzia l’estrema contiguità degli interventi di ai fabbricati esistenti e l’assenza di elementi naturalistici di qualche rilevanza.

Dettaglio ambito oggetto di intervento

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VISTA AEREA CON INDIVIDUAZIONE DELL’AMBITO

INSERIMENTO PROGETTO SU VISTA AEREA

RENDERING INTERVENTO

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ESTRATTO TAVOLA DELLE TRASFORMABILITÀ DEL PAT DEL COMUNE DI ALBIGNASEGO (PD) CON INDIVIDUAZIONE PERIMETRO DELL’AREA DI

INTERVENTO

ESTRATTO TAVOLA DEL PRG DEL COMUNE DI ALBIGNASEGO (PD)

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Di seguito si inseriscono le tavole del PAT del Comune di Albignasego in cui si evidenzia in particolare ed in estrema sintesi l’assenza di elementi di rilevanza sotto il profilo ambientale.

Planimetria con individuazione coni visuali

Foto n°1

Foto n°2

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2 3 4

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Foto n°3

Foto n°4

Foto n°5

Foto n°6

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Foto n°7

Foto n°8

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Esame delle specie di interesse di cui alla DGR 2200/2014

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SPECIE ALLEGATI PRIOR N2K_CODE TAX_CODE VOCAZIONE Habitat ed ecologia IUCN Anacamptis pyramidalis II-IV N H-6302 003P non habitat Suoli aridi e calcarei (prati, cespuglieti, radure ai margini del bosco). Dal mare a 1900 m di

quota.

Himantoglossum adriaticum II-IV N H-4104 003P non habitat

This orchid is found in open oak forests and dry grassland. It often occurs in secondary habitats such as road sides, vineyards and abandoned mines. It can be found from lowland to hill regions. The following habitats from the Habitats Directe are suitable for this species (Commission of the European Communities 2009): •40A0 Subcontinental peri-Pannonic scrub •6210 Semi-natural dry grasslands and scrubland facies on calcareous substrates (Festuco-Brometalia) •6240 Sub-Pannonic steppic grasslands •91H0 Pannonian woods with Quercus pubescens

Lycaena dispar II-IV N H-1060 005I non habitat Grows in a wide range of damp habitats (wetlands).

Barbus plebejus II-V N H-1137 006F non habitat

Ciprinide reofilo caratteristico del tratto medio e superiore dei fiumi planiziali. Specie legata ad acque limpide, ossigenate, a corrente vivace e fondo ghiaioso e sabbioso, tipiche della zona dei ciprinidi a deposizione litofila, di cui il barbo è una delle specie caratterizzanti. L'habitat di questa specie è talmente tipico da essere comunemente indicato come "zona del barbo". La specie ha comunque una discreta flessibilità di adattamento

Cobitis bilineata II N H-5304 006F non habitat

Specie a notevole valenza ecologica, in grado di colonizzare una vasta gamma di ambienti. Si incontra dai corsi d'acqua pedemontani ai fiumi planiziali e nei laghi di maggiori dimensioni. Habitat di preferenza è comunque costituito da corsi d'acqua d'alta pianura, a cavallo tra la zona dei ciprinidi reofili e quella dei ciprinidi a deposizione fitofila, a corrente moderata e con tratti di substrato molle dove i pesci possano infossarsi. Nell'ambito del corso d'acqua, C. bilineata si distribuisce in modo non uniforme, collocandosi in microambienti di acque poco profonde, a substrato prevalentemente composto da depositi sabbiosi e da materiali organici fini.

Sabanejewia larvata II N H-1991 006F non habitat

Specie bentonica fossoria, diffusa principalmente in fiumi di media portata e torrenti di pianura, canali e risorgive, in acque chiare, moderatamente vegetate, e con substrato prevalentemente fangoso misto a roccia, sabbia e ghiaia. Rara in fiumi di grande portata e nei laghi, dove staziona solitamente in prossimità di immissari ed emissari. Stanziale e notturna, è attiva dall'alba al crepuscolo, od in condizioni di cielo coperto. Durante le ore di maggiore insolazione si nasconde nel substrato o tra gli anfratti del fondo. Da primavera alla fine dell'autunno si trattiene in acque poco profonde, con corrente lenta o moderata. Durante i periodi più rigidi dei mesi invernali, resta in stato latente sepolta nel substrato. La stagione riproduttiva avviene da maggio a luglio. Le femmine sono più grandi dei maschi ma il dimorfismo sessuale nella taglia non è così evidente come in C. bilineata con cui S. larvata spesso si trova in simpatria.

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Triturus carnifex II-IV N H-1167 007A

non habitat per assenza di

ambienti acquatici e/o umidi

Gli adulti sono legati agli ambienti acquatici per il periodo riproduttivo. Durante il periodo post-riproduttivo, vive in un'ampia varietà di habitat terrestri, dai boschi di latifoglie ad ambienti xerici fino ad ambienti modificati. La riproduzione avviene in acque ferme, permanenti e temporanee (Temple & Cox 2009). Alcuni individui possono rimanere in acqua durante tutto l'anno

Bombina variegata II-IV N H-1193 007A

non habitat per assenza di

ambienti acquatici e/o umidi

Ha abitudini prevalentemente acquatiche, legata alle opere di natura antropica; utilizza molti tipi di zone umide: inclusi laghi, pozze, paludi, fiumi, torrenti, sorgenti, cisterne e anche acque temporanee quali copertoni pieni d' acqua piovana. Si trova in boschi decidui, di conifere e misti, in cespuglietti, praterie, piane alluvionali. L' habitat riproduttivo tipico è rappresentato da pozze temporanee soleggiate in prossimità di boschi. La specie può tollerare un lieve grado di inquinamento delle acque (A.R. Di Cerbo & N. Bressi in Lanza et al. 2007).

Bufo viridis IV N H-1201 007A

non habitat per assenza di

ambienti acquatici e/o umidi

Uno degli anfibi più adattabili del Paleartico, è presente in una varietà di ambienti tra cui boschi, cespuglieti, vegetazione mediterranea, prati, parchi e giardini. Di solito si trova in aree umide con vegetazione fitta ed evita ampie aree aperte. Si riproduce in acque temporanee e permanenti. È presente anche in habitat modificati incluso il centro di gradi aree urbane (Temple & Cox 2009).

Hyla intermedia IV N H-5358 007A

non habitat per assenza di

ambienti acquatici e/o umidi

Predilige sostare sulla vegetazione erbacea, nei canneti, sulle macchie arboree ed arbustive non troppo lontane dai biotopi riproduttivi. Associata con boschi di fondovalle, si riproduce in acque stagnanti (L. Lapini in Lanza et al. 2007). Capace di utilizzare anche habitat modificati (L. Emanueli in Sindaco et al. 2006, Temple & Cox 2009).

Rana dalmatina IV N H-1209 007A

non habitat per assenza di

ambienti acquatici e/o umidi

Vive per tutto l'anno in prati, campi e boschi, entrando in acqua solo per il periodo strettamente necessario alla riproduzione. In pianura vive nei boschi ripariali o comunque igrofili, anche se d'origine antropica, come ad esempio i pioppeti, o negli incolti ai margini dei campi. In collina viene spesso osservata all'interno dei boschi misti e dei castagneti; in montagna preferisce boschi a latifoglie, come ad esempio le faggette (F. Barbieri, F.M. Guarino, O. Picariello in Lanza et al. 2007).

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Rana latastei II-IV N H-1215 007A

non habitat per assenza di

ambienti acquatici e/o umidi

L' habitat originale della specie è costituito dalla foresta semi-igrofila della Pianura Padana (quasi completamente scomparsa). La specie è attualmente associata a boschi decidui umidi lungo i corsi d' acqua, dove la vegetazione è abbondante. Può adattarsi localmente anche alle coltivazioni di pioppo, purchè con sottobosco non lavorato. Iberna a terra anche a 1 km dall' acqua. Si riproduce prevalentemente in acque debolmenti correnti o alimentate da falda (lanche fluviali) in aree boschive. Può adattarsi ad habitat modificati come i canali di irrigazione, ma solo se questi si trovano vicino a residui di bosco necessari per lo svernamento (Temple & Cox 2009).

Emys orbicularis II-IV N H-1220 008R

non habitat per assenza di

ambienti acquatici e/o umidi

Si trova prevalentemente in due tipologie di habitat umidi: stagni, pozze, paludi, acquitrini; oppure canali anche artificiali, incluse piccole aree incolte tra le risaie. Nell'Italia settentrionale è presente quasi esclusivamente in pianura mentre in quella centrale e meridionale si trova anche in collina e montagna (S. Mazzotti & M. Zuffi in Sindaco et al. 2006). È un animale molto longevo e la maturità sessuale si registra a circa 7-11 anni.

Lacerta bilineata IV N H-5179 008R si

Presente in fasce ecotonali tra prato e bosco e tra prato e macchia, versanti aperti e soleggiati con rocce e cespugli, aree coltivate e incolti marginali, filari lungo i corsi d'acqua, sponde di raccolte d'acqua con una buona copertura di vegetazione erbacea e arbustiva. E' possibile osservare questa specie in boscaglie o all'interno di boschi luminosi e ai margini delle strade, su rami bassi di arbusti e presso muretti o ruderi. Può trovarsi anche in ambienti antropizzati (parchi urbani e suburbani, giardini privati) (A. Venchi, A. R. Di Cerbo, R. Mabel Schiavo in Corti et al. 2010).

Podarcis muralis IV N H-1256 008R si

In Italia settentrionale è l'unica specie di rettili facilmente rinvenibile nelle aree urbane (Bernini et al., 2004) ed è ampiamente diffusa dal livello del mare fino ai 2000m, frequentando sia ambienti aperti (greti fluviali, ghiaioni, muri etc.) sia ambienti alberati, con preferenza per habitat più xerici alle quote elevate. In Italia meridionale la distribuzione diviene discontinua e prevalentemente legata alla dorsale appenninica e la specie tende a frequentare zone più umide e ombrose (M. Biaggini, P. Bombi, M. Capula, C. Corti in Corti et al. 2010).

Hierophis viridiflavus IV N H-5670 008R non habitat Si trova in ogni tipo di habitat naturale e semi-naturale. Predilige ambienti aridi, aperti e con

buona copertura vegetazionale: cespuglieti, macchia, boschi aperti (decidui e misti), aree coltivate, giardini rurali, strade, rovine (S. Vanni & M. A. L. Zuffi in Corti et al. 2010).

Coronella austriaca IV N H-1283 008R non habitat

Predilige aree meso-termofile dove utilizza prevalentemente fasce ecotonali, pascoli xerici, pietraie, muretti a secco, manufatti e coltivi. Sembra essere più frequente in zone pietrose e con affioramenti rocciosi. A volte colonizza le massicciate ferroviarie (M. Semenzato in Sindaco et al. 2006).

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Ixobrychus minutus I N B-A022 009B non habitat

Nidifica in zone umide d'acqua dolce, ferma o corrente. Si rinviene prevalentemente presso laghi e stagni eutrofici, con abbondante vegetazione acquatica ed in particolare canneti a Phragmites.

Nycticorax nycticorax I N B-A023 009B non habitat Nidifica in boschi igrofili ripari (come ontaneti o saliceti) circondati da risaie. In Sardegna

anche in canneti, in associazione con altre specie di ardeidi.

Egretta garzetta I N B-A026 009B non habitat Nidifica in boschi igrofili ripari (come ontaneti o saliceti). Circus aeruginosus I N B-A081 009B non habitat Nidifica in zone umide ricche di vegetazione palustre emergente, soprattutto fragmiteti

(Brichetti & Fracasso 2003) .

Falco peregrinus I N B-A103 009B non habitat Specie tipicamente rupicola, nidifica in zone dove sono presenti pareti rocciose, dalla costa alle zone montuose interne (canyon fluviali).

Caprimulgus europaeus I N B-A224 009B non habitat Nidifica in ambienti xerici a copertura arborea e arbustiva disomogenea.

Alcedo atthis I N B-A229 009B non habitat La specie è legata alle zone umide quali canali, fiumi, laghi di pianura o collina. Frequenta anche lagune costiere (Boitani et al. 2002).

Lanius collurio I N B-A338 009B non habitat Specie ecotonale, tipica di ambienti aperti cespugliati o con alberi sparsi.

Emberiza hortulana I N B-A379 009B non habitat

Preferisce ambienti aridi aperti come aree agricole intervallate da vegetazione naturale, aree occupate da coltivazioni arboree e aree ecotonali in transizione verso formazioni boschive (Boitani et al. 2002).

Rhinolophus ferrumequinum II-IV N H-1304 010M non habitat

Predilige zone calde e aperte con alberi e cespugli, in aree calcaree prossime ad acque ferme o correnti, anche in vicinanza di insediamenti umani; si spinge eccezionalmente anche oltre i 2.000 m, ma per lo più si mantiene a quote non superiori agli 800 m. Rifugi estivi in edifici, fessure rocciose, cavi degli alberi e talora in grotte e gallerie minerarie; svernamento in cavità sotterranee naturali o in edifici (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999, Agnelli et al. 2004).

Myotis bechsteinii II-IV N H-1323 010M non habitat

Predilige i querceti e si incontra sovente anche nelle faggete, ma può osservarsi anche in altri habitat forestali e talora in giardini e parchi, spingendosi sino a 1350 m di quota nella buona stagione e sino a 1800 m in inverno. Rifugi estivi e colonie riproduttive nei cavi degli alberi e nelle bat- e bird-box, meno spesso nelle costruzioni e di rado nelle cavità delle rocce. D' inverno si rifugia soprattutto in cavità sotterranee, naturali o artificiali, molto umide e con temperature di 7-8 (10) °C, occasionalmente anche nei cavi degli alberi (Lanza 2012).

Pipistrellus kuhlii IV N H-2016 010M si

Specie spiccatamente antropofila, in alcune regioni addirittura reperibile solo negli abitati, dai piccoli villaggi alle grandi città, ove si rifugia nei più vari tipi di interstizi presenti all' interno o all' esterno delle costruzioni, vecchie o recenti che siano (e anzi con un' apparente predilezione per quest' ultime), talora dentro i pali cavi di cemento. La perdita dei legami con i rifugi naturali non è tuttavia totale (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999, Lanza 2012).

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Pipistrellus nathusii IV N H-1317 010M non habitat

La specie, essenzialmente boschereccia, frequenta soprattutto le radure e la fascia marginale dei boschi, sia di aghifoglie sia di latifoglie, mostrando una netta predilezione per quest' ultimi e in particolare per quelli situati lungo i fiumi o nelle loro vicinanze; la si trova anche nei parchi e, forse con minore frequenza, negli abitati; sebbene sia reperibile dal livello del mare a quote superiori ai 2.000 m, che presumibilmente raggiunge solo in corso di migrazione, essa preferisce vivere nelle vallate di bassa altitudine (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999, Lanza 2012).

Pipistrellus pipistrellus IV N H-1309 010M si

It forages in a variety of habitats including open woodland and woodland edges, Mediterranean shrubland, semi-desert, farmland, rural gardens and urban areas. It feeds on small moths and flies. Summer roosts are mainly found in buildings and trees, and individuals frequently change roost site through the maternity period. Most winter roost sites are located in crevices in buildings, although cracks in cliffs and caves and possibly holes in trees may also be used. It is not especially migratory in most of its range, but movements of up to 1,123 km have been recorded (Buresh 1941 in Hutterer et al. 2005). In at least parts of its range it seems to benefit from urbanisation (M. Sharifi pers. comm. 2005).

Nyctalus noctula IV N H-1312 010M non habitat

Specie tipicamente boschereccia, ma dotata di tendenze antropofile abbastanza spiccate, nettamente più sviluppate che in Nyctalus leisleri, tanto che più spesso di questa trova rifugio anche negli abitati, grandi città comprese, specialmente se ricche di parchi; predilige comunque i boschi umidi di latifoglie o misti, meglio se prossimi a corpi d' acqua, pur non disdegnando, a differenza del N. leisleri, di frequentare anche boschi di crinale relativamente secchi; nelle aree boschive si mantiene soprattutto nella fascia marginale piuttosto che nell' interno. Si trova per lo più a bassa e media altitudine, dal livello del mare a 500-1000 m di quota, come ad esempio in Val Camonica e in Val Seriana (Lombardia), ma durante gli spostamenti migratori può raggiungere l' alta montagna, come al valico del Col de Bretolet (1923 m, Alpi franco-svizzere) (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999, Lanza 2012).

Hypsugo savii IV N H-5365 010M non habitat Specie nettamente eurieca ed eurizonale, presente dal livello del mare ai 2.600 m di quota sulle Alpi; frequenta le zone costiere, le aree rocciose, i boschi e le foreste di ogni tipo, nonché i più vari ambienti antropizzati, dalle zone agricole alle grandi città (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999, Lanza 2012).

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Eptesicus serotinus IV N H-1327 010M non habitat

Found in a variety of habitats across its wide range including semi-desert, temperate and subtropical dry forest, Mediterranean-type shrubland, farmland and suburban areas. Favoured feeding areas include pasture, parkland, open woodland edge, tall hedgerows, gardens, and forested regions. Feeds on larger beetles, moths and flies. Most summer (maternity) colonies are in buildings and occasionally tree holes or rock fissures. In winter it roosts singly or in small numbers in buildings and rock crevices, or often in underground habitats in north central Europe. Winter roosts are usually in fairly cold, dry sites. It is a largely sedentary species, with movements to 330 km recorded (Havekost 1960 in Hutterer et al. 2005).

Plecotus auritus IV N H-1326 010M non habitat

Specie tipicamente boschereccia, abita i boschi radi di latifoglie ed aghifoglie, i parchi e i giardini di villaggi e città, ma, a differenza del Plecotus austriacus, non è altrettanto fortemente legata agli insediamenti umani; nettamente eurizonale, è stata trovata dal livello del mare a 2300 m sulle Alpi. Durante la buona stagione i rifugi, ivi compresi quelli delle colonie riproduttive, sono rappresentati dai cavi degli alberi, talora situati quasi al livello del suolo, e dai nidi artificiali, in ambedue i casi anche quando hanno l' apertura coperta da rami o fogliame; occasionalmente dalle fessure delle rocce; negli edifici frequenta i sottotetti, ove, almeno in certe regioni, occupa preferibilmente le crepe dei muri e interstizi vari piuttosto che gli spazi aperti, in gruppi di 5-10 (di rado 20-25) esemplari, anche in ciò differendo dal P. austriacus; questo, negli stessi ambienti, occupa infatti più di frequente gli spazi aperti e forma gruppi di regola più numerosi, di (5-10) 10-20 (30-40) esemplari. I quartieri d' inverno - ove gli animali si trovano per lo più isolati (soprattutto se maschi), di rado in gruppetti di 2-3, anche misti ad altre specie - sono rappresentati da cavità sotterranee naturali (grotte) o artificiali (miniere, cantine), raramente da cavi d' albero (purchè con pareti spesse) (B. Lanza & P. Agnelli in Spagnesi & Toso 1999, Lanza 2012).

Tadarida teniotis IV N H-1333 010M non habitat

It usually forages at 10 to 50 m above the ground over temperate to semi-desert habitats, although it also occurs in humid habitats in some areas (e.g., Turkey: A. Altiparmak pers. comm. 2005). It feeds on aerial drifts of insects including moths and neuropterans. Summer and winter roosts: fissures and hollows in rock outcrops, quarries and cliffs. Common in some urban areas, roosts also in artificial structures including bridges and buildings. In North Africa it prefers rocky habitats and is not found in caves. The species is probably sedentary in Europe (Hutterer et al. 2005), although it may be a partial migrant in North Africa (GMA Africa Workshop 2004).

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Conclusioni

L’area interessata dal progetto oltre al essere notevolmente distante dai Siti Natura 2000 non presenta

carattere di naturalità e di vocazione ambientale tali da ospitare habitat di specie o specie (di cui allegato II,IV alla Direttiva 92/43Cee e Allegato I alla Direttiva 2009/147/Ce) così come rilevato dalla D.G.R. 2200/2014 per l’area in esame.

In particolare dall’esame delle specie di cui all’elenco del capitolo precedente in relazione alla descrizione

degli habitat ed ecologia delle specie (fonte IUCN) si evidenzia che l’ambito interessato caratterizzato da

categorie 21200 – terreni arabili in aree irrigue, con coltivazione intensiva e senza la presenza di scoline, fossi o corsi d’acqua non costituisce ambiente idoneo ad ospitare specie di cui alla Direttiva 92/43Cee e 2009/147/Ce fatta eccezione per la Lucertola muraiola (Podarcis muralis) ed il Ramarro occidentale (Lacerta bilineata) che troveranno comunque nell’ambito del progetto, considerate le loro attitudini, habitat idonei ed il pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii) che trova rifugio nei più vari tipi di interstizi presenti all' interno o all' esterno delle costruzioni, vecchie o recenti ed il pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus) che trova habitat ideale nelle aree urbane. Anzi la presenza di orti famigliari, giardini aree verdi urbane con muretti, case di abitazioni potrà essere di vantaggio alla popolazione locale per cui l’attuazione dell’intervento in

argomento non determina variazioni strutturali e funzionali agli ambienti frequentati dalla specie.

Sono pertanto interventi per i quali non risultano possibili effetti significativi negativi sui siti della rete Natura 2000 e su habitat di specie o specie di cui alla D.G.R. 2200/2014 visto e considerato anche che per l’impianto di specie arboree ed arbustive avverrà con specie autoctone ed ecologicamente coerenti con la flora locale e l’acquisto delle stesse avverrà al centro regionale di Montecchio sulla base del seguente

elenco:

http://www.venetoagricoltura.org/upload/Centro%20di%20Montecchio/Listino%20piante%20forestali.pdf