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Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello Solennità di S. Gregorio VII Sovana 25 maggio

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Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello

Solennità di S. Gregorio VII

Sovana 25 maggio

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A cura dell’Ufficio liturgico diocesano

Nulla osta per i testi biblici e liturgici Guglielmo Borghetti – Vescovo

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Celebrazione eucaristica

Antica Cattedrale di Sovana

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RITI DI INTRODUZIONE Quando il popolo si è radunato, il vescovo con i ministri si reca all’altare; intanto si esegue il CANTO

D’INGRESSO.

Giunto all’altare, il vescovo con i ministri fa la debita riverenza, bacia l’altare in segno di venerazione e lo

incensa. Poi, con i ministri si reca alla cattedra.

Terminato il canto d’ingresso, vescovo e fedeli, in piedi, fanno il SEGNO DELLA CROCE.

Il vescovo dice:

Nel nome del Padre del Figlio

e dello Spirito Santo.

Il popolo risponde: Amen.

Il vescovo dice: La pace sia con voi.

Il popolo risponde: E con il tuo spirito.

Il Vescovo saluta i presenti ed introduce la celebrazione.

Si fa una breve pausa di silenzio.

Poi tutti insieme fanno la confessione:

Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli,

che ho molto peccato

in pensieri, parole, opere e omissioni,

e, battendosi il petto, dicono:

per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.

E proseguono:

E supplico la beata sempre vergine Maria,

gli angeli, i santi e voi, fratelli,

di pregare per me il Signore Dio nostro.

Segue l’assoluzione del vescovo:

Dio onnipotente abbia misericordia di noi,

perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Il popolo risponde: Amen.

Kyrie, eleison.

Kyrie, eleison.

Christe, eleison.

Christe, eleison.

Kyrie, eleison.

Kyrie, eleison.

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Gloria in excelsis Deo

et in terra pax hominibus bonae voluntatis.

Laudamus te,

benedicimus te,

adoramus te,

glorificamus te,

gratias agimus tibi propter magnam gloriam tuam,

Domine Deus, Rex caelestis Deus Pater omnipotens,

Domine Fili unigenite, Iesu Christe,

Domine Deus, Agnus Dei, Filius Patris,

qui tollis peccata mundi, miserere nobis;

qui tollis peccata mundi, suscipe deprecationem nostram.

Qui sedes ad dexteram Patris, miserere nobis.

Quoniam tu solus Sanctus,

tu solus Dominus,

tu solus Altissimus, Iesu Christe,

cum Sancto Spiritu: in gloria Dei Patris.

Amen.

Dopo l’inno, il vescovo dice l’orazione:

Preghiamo

Dona alla tua Chiesa, Signore,

lo Spirito di fortezza e l’ardore per la giustizia,

che hai fatto risplendere

nella vita del papa San Gregorio VII,

nostro concittadino e patrono,

perché rifiutando ogni compromesso

ci dedichiamo con piena libertà al servizio del bene.

Per il nostro Signore Gesù Cristo…

R.: Amen

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LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura

Dagli Atti degli Apostoli

In quei giorni, da Mileto Paolo mandò a chiamare a Èfeso gli anziani della

Chiesa. Quando essi giunsero presso di lui, disse loro: "Voi sapete come

mi sono comportato con voi per tutto questo tempo, fin dal primo giorno in

cui arrivai in Asia: ho servito il Signore con tutta umiltà, tra le lacrime e le

prove che mi hanno procurato le insidie dei Giudei; non mi sono mai tirato

indietro da ciò che poteva essere utile, al fine di predicare a voi e di

istruirvi, in pubblico e nelle case, testimoniando a Giudei e Greci la

conversione a Dio e la fede nel Signore nostro Gesù. Ed ecco, dunque,

costretto dallo Spirito, io vado a Gerusalemme, senza sapere ciò che là mi

accadrà. So soltanto che lo Spirito Santo, di città in città, mi attesta che mi

attendono catene e tribolazioni. Non ritengo in nessun modo preziosa la

mia vita, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu

affidato dal Signore Gesù, di dare testimonianza al vangelo della grazia di

Dio.

E ora, ecco, io so che non vedrete più il mio volto, voi tutti tra i quali sono

passato annunciando il Regno. Per questo attesto solennemente oggi,

davanti a voi, che io sono innocente del sangue di tutti, perché non mi sono

sottratto al dovere di annunciarvi tutta la volontà di Dio.

Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito

Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio,

che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio. Io so che dopo la mia

partenza verranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge;

perfino in mezzo a voi sorgeranno alcuni a parlare di cose perverse, per

attirare i discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre

anni, notte e giorno, io non ho cessato, tra le lacrime, di ammonire

ciascuno di voi.

E ora vi affido a Dio e alla parola della sua grazia, che ha la potenza di

edificare e di concedere l'eredità fra tutti quelli che da lui sono santificati.

Non ho desiderato né argento né oro né il vestito di nessuno. Voi sapete

che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto

queste mie mani. In tutte le maniere vi ho mostrato che i deboli si devono

soccorrere lavorando così, ricordando le parole del Signore Gesù, che

disse: "Si è più beati nel dare che nel ricevere!"".

Dopo aver detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio

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SALMO RESPONSORIALE Dal Salmo 23

R. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Su pascoli erbosi mi fa riposare,

ad acque tranquille mi conduce.

Rinfranca l'anima mia,

mi guida per il giusto cammino

a motivo del suo nome. R.

Anche se vado per una valle oscura,

non temo alcun male, perché tu sei con me.

Il tuo bastone e il tuo vincastro

mi danno sicurezza. R.

Davanti a me tu prepari una mensa

sotto gli occhi dei miei nemici.

Ungi di olio il mio capo;

il mio calice trabocca. R.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne

tutti i giorni della mia vita,

abiterò ancora nella casa del Signore

per lunghi giorni. R.

Seconda lettura

Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Filippesi

Fratelli, comportatevi in modo degno del vangelo di Cristo perché, sia che

io venga e vi veda, sia che io rimanga lontano, abbia notizie di voi: che

state saldi in un solo spirito e che combattete unanimi per la fede del

Vangelo, senza lasciarvi intimidire in nulla dagli avversari. Questo per loro

è segno di perdizione, per voi invece di salvezza, e ciò da parte di Dio.

Perché, riguardo a Cristo, a voi è stata data la grazia non solo di credere in

lui, ma anche di soffrire per lui, sostenendo la stessa lotta che mi avete

visto sostenere e sapete che sostengo anche ora. Se dunque c'è qualche

consolazione in Cristo, se c'è qualche conforto, frutto della carità, se c'è

qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di

compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la

stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o

vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri

superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l'interesse proprio, ma anche

quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù.

Parola di Dio. Rendiamo grazie a Dio

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Canto al Vangelo

R. Alleluia, alleluia.

Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli

inferi non prevarranno su di essa.

R. Alleluia.

Vangelo Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.

Dal vangelo secondo Matteo

Mt 16,13-19

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò

ai suoi discepoli: "La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?".

Risposero: "Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o

qualcuno dei profeti". Disse loro: "Ma voi, chi dite che io sia?". Rispose

Simon Pietro: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente".

E Gesù gli disse: "Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né

sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.

E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le

potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del

regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto

ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli".

Parola del Signore. Lode a te o Cristo.

Mentre si ripete l’Alleluia, il Vescovo benedice l’assemblea con il libro dei Vangeli.

Omelia del Vescovo

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PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,

creatore del cielo e della terra,

di tutte le cose visibili e invisibili.

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,

unigenito Figlio di Dio,

nato dal Padre prima di tutti i secoli.

Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero;

generato, non creato,

della stessa sostanza del Padre;

per mezzo di lui tutte le cose sono state create.

Per noi uomini e per la nostra salvezza

discese dal cielo;

Alle parole: e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo, tutti si inchinano.

e per opera dello Spirito Santo

si é incarnato nel seno della Vergine Maria

e si é fatto uomo.

Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,

morì e fu sepolto.

Il terzo giorno é risuscitato, secondo le Scritture;

é salito al cielo, siede alla destra del Padre.

E di nuovo verrà, nella gloria,

per giudicare i vivi e i morti,

e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo, che é Signore e da la vita,

e procede dal Padre e dal Figlio

e con il Padre e il Figlio é adorato e glorificato,

e ha parlato per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica.

Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.

Aspetto la risurrezione dei morti

e la vita del mondo che verrà. Amen.

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PREGHIERE DEI FEDELI

C – Fratelli e sorelle, siamo consapevoli che tutta la vita cristiana

è un grande pellegrinaggio verso la casa dei Padre e l'unica via è

Cristo. Ora innalziamo al Padre la nostra supplica per essere degni

di rispondere a questa chiamata.

Lettore - Preghiamo insieme e diciamo:

Ascoltaci, o Signore.

1. Perché il Signore, doni alla Chiesa la sua luce per annunziare

con la parola e i sacramenti la salvezza, preghiamo.

2. Perchè nella nostra Chiesa diocesana non manchino mai pastori

degni del tuo nome, sempre fedeli e servi del tuo Vangelo,

preghiamo.

3. Perché coloro che hanno responsabilità civili, promuovano

sempre il bene comune in questo particolare momento storico

segnato dall’egoismo e operino sempre con onestà, preghiamo.

4. Perché il Signore sostenga e faccia nascere vocazioni al

sacerdozio e alla vita consacrata, e ogni persona corrisponda alla

chiamata con amore, preghiamo.

5. Per noi qui presenti, perchè attingiamo dalla Parola e

dall'Eucaristia la forza per corrispondere alla nostra vocazione di

cristiani, preghiamo.

C – Ascolta, o Padre le nostre invocazioni, le presentiamo a Te,

per Cristo nostro Signore.

R. Amen.

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LITURGIA EUCARISTICA

Pregate, fratelli e sorelle, perché questa nostra famiglia, radunata nel nome

di Cristo, possa offrire il sacrificio gradito a Dio Padre onnipotente.

Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo

nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.

Il vescovo dice l’orazione sulle offerte:

Signore, i doni che ti offriamo per la celebrazione del sacrificio, siano a te

graditi per intercessione di san Gregorio VII, che, per la tua gloria, molto

soffrì nell’anima e nel corpo. Per Cristo nostro Signore. R.: Amen.

PREGHIERA EUCARISTICA

V. Il Signore sia con voi.

R. E con il tuo spirito.

V. In alto i nostri cuori.

R. Sono rivolti al Signore.

V. Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.

R. E’ cosa buona e giusta.

E’ veramente cosa buona e giusta,

nostro dovere e fonte di salvezza,

lodarti e ringraziarti sempre,

Dio onnipotente ed eterno,

per Cristo Signore nostro.

Tu doni alla tua Chiesa

la gioia di celebrare la solennità di san Gregorio VII,

con i suoi esempi la rafforzi,

con i suoi insegnamenti l’ammaestri,

con la sua intercessione la proteggi.

Per questo dono della tua benevolenza,

uniti agli angeli e ai santi,

con voce unanime

cantiamo l’inno della tua lode:

Sanctus, Sanctus, Sanctus Dominus Deus Sabaoth.

Pleni sunt caeli et terra gloria tua.

Hosanna in excelsis.

Benedictus qui venit in nomine Domini.

Hosanna in excelsis.

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PREGHIERA EUCARISTICA III

Il Vescovo, con le braccia allargate, dice:

CP Padre veramente santo,

a te la lode da ogni creatura.

Per mezzo di Gesù Cristo,

tuo Figlio e nostro Signore,

nella potenza dello Spirito Santo

fai vivere e santifichi l'universo,

e continui a radunare intorno a te un popolo,

che da un confine all'altro della terra

offra al tuo nome il sacrificio perfetto.

Congiunge le mani, e tenendole stese sulle offerte, dice:

CC Ora ti preghiamo umilmente:

manda il tuo Spirito

a santificare i doni che ti offriamo,

congiunge le mani e traccia un segno di croce sul pane e sul calice, dicendo:

perché diventino il corpo e il sangue

di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,

congiunge le mani

che ci ha comandato

di celebrare questi misteri.

Nelle formule seguenti le parole del Signore siano dette con voce chiara e distinta, come è

richiesto dalla loro natura.

Nella notte in cui fu tradito,

prende il pane, e tenendolo alquanto sollevato sull’altare, prosegue:

egli prese il pane,

ti rese grazie con la preghiera di benedizione,

lo spezzo, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

inchinandosi leggermente

Prendete, e mangiatene tutti:

questo è il mio Corpo

offerto in sacrificio per voi.

Presenta al popolo l’ostia consacrata, la depone sulla patena e genuflette in adorazione.

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Poi continua:

Dopo la cena, allo stesso modo,

prende il calice, e tenendolo alquanto sollevato sull’altare, prosegue:

prese il calice e rese grazie,

lo diede ai suoi discepoli, e disse:

inchinandosi leggermente

Prendete, e bevetene tutti:

questo è il calice del mio Sangue

per la nuova ed eterna alleanza,

versato per voi e per tutti

in remissione dei peccati.

Fate questo in memoria di me.

Presenta al popolo il calice, lo depone sul corporale e genuflette in adorazione.

Poi dice:

CP Mistero della fede.

Il popolo acclama dicendo:

Annunziamo la tua morte, Signore,

proclamiamo la tua risurrezione,

nell'attesa della tua venuta.

Poi il Vescovo insieme con i concelebranti, con le braccia allargate, prosegue:

CC Celebrando il memoriale del tuo Figlio,

morto per la nostra salvezza,

gloriosamente risorto e asceso al cielo,

nell'attesa della sua venuta

ti offriamo, Padre, in rendimento di grazie

questo sacrificio vivo e santo.

Guarda con amore

e riconosci nell'offerta della tua Chiesa,

la vittima immolata per la nostra redenzione;

e a noi, che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio,

dona la pienezza dello Spirito Santo

perché diventiamo, in Cristo,

un solo corpo e un solo spirito.

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1C Egli faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito,

perché possiamo ottenere il regno promesso

insieme con i tuoi eletti:

con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio,

con i tuoi santi apostoli,

i gloriosi martiri,

san Gregorio VII e tutti i santi,

nostri intercessori presso di te.

2C Per questo sacrificio di riconciliazione

dona, Padre, pace e salvezza al mondo intero.

Conferma nella fede e nell'amore

la tua Chiesa pellegrina sulla terra:

il tuo servo e nostro Papa Francesco,

il nostro Vescovo Guglielmo, il collegio episcopale,

tutto il clero e il popolo che tu hai redento.

Ascolta la preghiera di questa famiglia,

che hai convocato alla tua presenza.

Ricongiungi a te, padre misericordioso,

tutti i tuoi figli ovunque dispersi.

Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti

e tutti i giusti che, in pace con te,

hanno lasciato questo mondo;

concedi anche a noi di ritrovarci insieme

a godere per sempre della tua gloria,

congiunge le mani

in Cristo, nostro Signore,

per mezzo del quale tu, o Dio,

doni al mondo ogni bene. Prende la patena con l’ostia, il diacono prende il calice ed elevandola insieme, dice:

CP Per Cristo, con Cristo e in Cristo,

e a te, Dio Padre onnipotente

CC nell'unità dello Spirito Santo

ogni onore e gloria

per tutti i secoli dei secoli.

Il popolo acclama:

Amen.

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RITI DI COMUNIONE

Deposto il calice e la patena, il vescovo, a mani giunte, dice:

Obbedienti alla parola del Salvatore

e formati al suo divino insegnamento,

osiamo dire:

Con le braccia allargate, dice insieme al popolo:

Padre nostro, che sei nei cieli,

sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,

come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti

come noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Solo il vescovo, con le braccia allargate, continua:

Liberaci, o Signore, da tutti i mali,

concedi la pace ai nostri giorni;

e con l'aiuto della tua misericordia,

vivremo sempre liberi dal peccato

e sicuri da ogni turbamento,

nell'attesa che si compia la beata speranza,

e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo.

Congiunge la mani.

Il popolo conclude la preghiera con l’acclamazione:

Tuo é il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.

Il vescovo, con le braccia allargate, dice ad alta voce:

Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli:

"Vi lascio la pace, vi do la mia pace",

non guardare ai nostri peccati,

ma alla fede della tua Chiesa,

e donale unita e pace secondo la tua volontà.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Il popolo conclude la preghiera con l’acclamazione:

Amen.

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Il vescovo, allargando e ricongiungendo le mani, dice:

La pace del Signore sia sempre con voi.

Il popolo risponde:

E con il tuo spirito.

il diacono, aggiunge:

Scambiatevi un segno di pace.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi: miserére nobis.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi: miserére nobis.

Agnus Dei, qui tollis peccata mundi: dona nobis pacem.

Genuflette, prende l’ostia, e tenendola alquanto sollevata sulla patena, rivolto al popolo, dice ad alta

voce:

Beati gli invitati alla Cena del Signore.

Ecco l'Agnello di Dio,

che toglie i peccati del mondo. E continua, dicendo insieme con il popolo:

O Signore, non sono degno

di partecipare alla tua mensa:

ma di' soltanto una parola

e io sarò salvato.

Dopo la Comunione il Vescovo dice:

Preghiamo

O Padre,

che ci hai saziati con il pane di vita eterna, cibo dei forti,

concedici di servirti con libertà e fedeltà,

secondo l’esempio di san Gregorio VII,

nostro avvocato presso di te.

Per Cristo nostro Signore.

T.: Amen.

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RITI DI CONCLUSIONE

V. Il Signore sia con voi.

R. E con il tuo spirito.

V. Sia benedetto il nome del Signore.

R. Ora e sempre.

V. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.

R. Egli ha fatto cielo e terra.

V. Vi benedica Dio onnipotente,

Padre e Figlio e Spirito Santo.

R. Amen.

Il diacono congeda l’assemblea:

Nel nome del Signore, andate in pace.

Il popolo risponde:

Rendiamo grazie a Dio.

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PREGHIERA A SAN GREGORIO VII

O insigne S. Gregorio VII,

pastore buono interamente consumato

per la gloria di Dio, il bene eterno delle anime

e la libertà della Chiesa,

che hai servito con amore quale sposa di Cristo

e vero sacramento di salvezza per tutti gli uomini:

per la tua potente intercessione, concedici:

di coltivare una profonda familiarità

con il Mistero della Redenzione, dono ineffabile di Gesù Cristo;

di amare l’Eucaristia come l’hai amata tu:

celebrandola con fede,

adorandola nel suo mistero di presenza reale

del Signore Risorto, testimoniandola nella carità;

di possedere un cuore libero e audace

che mai metta al primo posto l’interesse personale

o ceda a compromessi con la coscienza e con la fede;

di promuovere con passione la bellezza della vita

spesa nel ministero sacerdotale vissuto con cuore indiviso e disinteressato.

La tua preghiera ci procuri numerose e sante vocazioni

alla vita sacerdotale e consacrata.

Chiedi per noi quello stesso spirito di fortezza

che ti ha sostenuto nel subire le dolorose prove

e il triste esilio senza mai tradire la rettitudine interiore

e la fedeltà alla tua missione di Pastore.

Prega, infine, affinché al termine della nostra vita

possiamo presentarci al cospetto di Dio,

con le tue stesse parole: "Ho amato la giustizia e ho odiato l’iniquità"

e così godere con te la beatitudine eterna. Amen!

Guglielmo, vescovo

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