Sol d'oleandro voglio laurearmi

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Concorso internazionale ‘Le parole di d’Annunzio’ Abbiamo un vincitore al Marconi-Hack! Un neologismo dannunziano. Un massimo di cinquecento parole. Un testo creativo. Questi i numeri necessari a partecipare al concorso internazionale letterario ‘Le parole di d’Annunzio’ indetto dal Centro Nazionale di Studi Dannunziani e la Fondazione Edoardo Tiboni per la Cultura, in occasione della 42^ edizione del Convegno internazionale dannunziano. Gli studenti delle scuole secondarie italiane di secondo grado, operanti in Italia e all’estero, a cui è stato rivolto, hanno avuto il compito di illustrare ed interpretare il significato di un termine coniato dallo scrittore Gabriele d’Annunzio componendo un elaborato che non superasse le 500 parole. Tra tutti i testi pervenuti, dodici selezionati sono stati somministrati ad una autorevole commissione che ha decretato i vincitori. Tra di essi compare al 2° posto ex æquo lo studente Francesco Ranieri della VsB del nostro liceo scientifico, allievo della docente di Letteratura Italiana prof.ssa Mele, il quale si è aggiudicato un premio in libri donati dal Centro. Lo scritto premiato consiste in un breve testo teatrale incentrato sul termine “Aurum”, l’affascinante nome che il poeta pescarese attribuì ad un celebre liquore della sua città, all’essenza d’arancia. Il liquore dal colore dell’oro è stato protagonista di una vicenda che ha intelligentemente rielaborato i temi e le ambientazioni caratteristiche dei romanzi dannunziani, calandoli in una scena dalle dinamiche proprie del genere drammatico favorito dallo scrittore, la tragedia. Il tutto in uno stile e un taglio coerenti con i contenuti tipici dannunziani ma allo stesso tempo personalissimi e originali. Complimenti!

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Concorso internazionale

‘Le parole di d’Annunzio’

Abbiamo un vincitore

al Marconi-Hack!

Un neologismo dannunziano. Un massimo di

cinquecento parole. Un testo creativo. Questi i

numeri necessari a partecipare al concorso

internazionale letterario ‘Le parole di

d’Annunzio’ indetto dal Centro Nazionale di

Studi Dannunziani e la Fondazione Edoardo

Tiboni per la Cultura, in occasione della 42^

edizione del Convegno internazionale

dannunziano. Gli studenti delle scuole secondarie italiane di secondo grado,

operanti in Italia e all’estero, a cui è stato rivolto, hanno avuto il compito di illustrare

ed interpretare il significato di un termine coniato dallo scrittore Gabriele

d’Annunzio componendo un elaborato che non superasse le 500 parole.

Tra tutti i testi pervenuti, dodici selezionati sono stati somministrati ad una autorevole

commissione che ha decretato i vincitori. Tra di essi compare al 2° posto ex æquo

lo studente Francesco Ranieri della VsB del

nostro liceo scientifico, allievo della docente

di Letteratura Italiana prof.ssa Mele, il quale si

è aggiudicato un premio in libri donati dal

Centro.

Lo scritto premiato consiste in un breve testo

teatrale incentrato sul termine “Aurum”,

l’affascinante nome che il poeta pescarese

attribuì ad un celebre liquore della sua città,

all’essenza d’arancia. Il liquore dal colore

dell’oro è stato protagonista di una vicenda

che ha intelligentemente rielaborato i temi e

le ambientazioni caratteristiche dei romanzi

dannunziani, calandoli in una scena dalle

dinamiche proprie del genere drammatico

favorito dallo scrittore, la tragedia. Il tutto in

uno stile e un taglio coerenti con i contenuti

tipici dannunziani ma allo stesso tempo

personalissimi e originali. Complimenti!