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Versione 14 marzo 2012 1 Università degli studi di Milano – Bicocca Corso di laurea in Servizio sociale Sociologia - Elementi di Sociologia 2 a.a. 2011-12 Prof. Paolo Trivellato SILLABO Versione 14 marzo 2012 Queste note costituiscono il filo conduttore del corso, con due scopi: rendere esplicito l’itinerario disciplinare e concettuale; mettere in evidenza gli argomenti, i concetti e gli indicatori più importanti. Il contributo della Sociologia nel curriculum di Servizio sociale riguarda la conoscenza dei processi sociali che portano a marginalità, isolamento o esclusione; pensiamo per esempio a disoccupazione, povertà, problemi abitativi, malattia, mancanza di istruzione, disabilità. La parte del corso denominata “Elementi di Sociologia 2” si concentra quest’anno 201-12 sui processi sociali che possono portare a marginalità, isolamento o esclusione associati a mancanza di istruzione, disoccupazione, povertà. In altre parole si esamina l’esposizione a tre tipi di rischi sociali: il rischio alfabetico, il rischio lavoro, il rischio reddito. I testi per la preparazione dell’esame sono: Facchini C. (a cura di), Tra impegno e professione. Gli assistenti sociali come soggetti del welfare, il Mulino, 2010, capp. 1, 4, 6, 7, 10 e 12. Schizzerotto A. e C. Barone, Sociologia dell’istruzione, il Mulino, 2006, capp 1, 4, 5. Bagnasco A., Barbagli M. e A. Cavalli, Elementi di Sociologia, il Mulino, 2004, pp. 279- 300. Gallina V. (a cura di), La competenza alfabetica in Italia, FrancoAngeli, 2002, capp 1, 2, 3, 4; opera fuori catalogo, estratto disponibile presso copisteria fronte-retro. Dal Pra Ponticelli M., Dizionario di servizio sociale, Carocci Faber, 2005;. voci: : Cittadinanza, Esclusione sociale, Politiche sociali, Segretariato sociale, Terzo settore, Welfare state Viene richiesta anche la conoscenza di alcuni indicatori presentati in: Istat, Noi Italia 2011 - 100 statistiche per capire il paese in cui viviamo, 2011, scaricabile gratuitamente da www.istat.it (indicatori scelti relativi a istruzione e mercato del lavoro). Istat, La povertà in Italia - anno 2010, Istat 2011, scaricabile gratuitamente da www.istat.it Di seguito viene indicata la sequenza di temi, con i relativi argomenti e riferimenti.

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Versione 14 marzo 2012 1

Università degli studi di Milano – Bicocca Corso di laurea in Servizio sociale

Sociologia - Elementi di Sociologia 2

a.a. 2011-12

Prof. Paolo Trivellato

SILLABO Versione 14 marzo 2012

Queste note costituiscono il filo conduttore del corso, con due scopi: rendere esplicito l’itinerario disciplinare e concettuale; mettere in evidenza gli argomenti, i concetti e gli indicatori più importanti.

Il contributo della Sociologia nel curriculum di Servizio sociale riguarda la conoscenza dei processi sociali che portano a marginalità, isolamento o esclusione; pensiamo per esempio a disoccupazione, povertà, problemi abitativi, malattia, mancanza di istruzione, disabilità. La parte del corso denominata “Elementi di Sociologia 2” si concentra quest’anno 201-12 sui processi sociali che possono portare a marginalità, isolamento o esclusione associati a mancanza di istruzione, disoccupazione, povertà. In altre parole si esamina l’esposizione a tre tipi di rischi sociali: il rischio alfabetico, il rischio lavoro, il rischio reddito. I testi per la preparazione dell’esame sono:

• Facchini C. (a cura di), Tra impegno e professione. Gli assistenti sociali come soggetti del welfare, il Mulino, 2010, capp. 1, 4, 6, 7, 10 e 12.

• Schizzerotto A. e C. Barone, Sociologia dell’istruzione, il Mulino, 2006, capp 1, 4, 5. • Bagnasco A., Barbagli M. e A. Cavalli, Elementi di Sociologia, il Mulino, 2004, pp. 279-

300. • Gallina V. (a cura di), La competenza alfabetica in Italia, FrancoAngeli, 2002, capp 1, 2, 3,

4; opera fuori catalogo, estratto disponibile presso copisteria fronte-retro. • Dal Pra Ponticelli M., Dizionario di servizio sociale, Carocci Faber, 2005;. voci: :

Cittadinanza, Esclusione sociale, Politiche sociali, Segretariato sociale, Terzo settore, Welfare state

Viene richiesta anche la conoscenza di alcuni indicatori presentati in:

• Istat, Noi Italia 2011 - 100 statistiche per capire il paese in cui viviamo, 2011, scaricabile gratuitamente da www.istat.it (indicatori scelti relativi a istruzione e mercato del lavoro).

• Istat, La povertà in Italia - anno 2010, Istat 2011, scaricabile gratuitamente da www.istat.it Di seguito viene indicata la sequenza di temi, con i relativi argomenti e riferimenti.

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UnimiB – CdL in Servizio Sociale Elementi di Sociologia 2

il percorso

A – SOCIOLOGIA e SERVIZIO SOCIALE

B – L’ISTRUZIONE: DISUGUAGLIANZE di OPPORTUNITÀ e di RISULTATI

C – MERCATO DEL LAVORO, FORME di OCCUPAZIONE, L’OCCUPAZIONE

delle DONNE

D – IL PROFILO della PROFESSIONE di

ASSISTENTE SOCIALE

E – DISTRIBUZIONE del REDDITO e POVERTÀ

A) SOCIOLOGIA E SERVIZIO SOCIALE Questa breve introduzione mostra come la prospettiva sociologica sia di aiuto alla formazione professionale e personale dell’assistente sociale.

Argomenti e riferimenti Organizzazione sociale come oggetto della sociologia. Le ragioni della scelta di istruzione, lavoro e reddito. Valenza generale a valenza specifica della Sociologia per Servizio sociale. Le origini sociali del disagio. La prospettiva sociologica, le origini del disagio sociale. I rischi sociali, le istituzioni che li coprono. Ruolo sociale, i diversi ruoli dell’assistente sociale [Unit 1].

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B) DISUGUAGLIANZE di OPPORTUNITÀ E di RISULTATI NELL’ ISTRUZIONE E NELLA FORMAZIONE – IL “RISCHIO ALFABETICO”.

L’obiettivo di questa parte è mostrare da un lato caratteristiche e ordine di grandezza dei gruppi a rischio dal punto di vista della loro dotazione di istruzione e dall’altro lato se e in che misura persistano disuguaglianze nelle opportunità e nei risultati dei processi formativi.

Argomenti e riferimenti Socializzazione, educazione, formazione e istruzione. I compiti delle istituzioni scolastiche [Schizzerotto e Barone (2006) cap. 1 (par. 1, 2), cap. 3 (par. 1)]. Il grado di scolarizzazione della popolazione italiana in comparazione con l’Europa. Indicatori: tasso di iscrizione 20-29enni, tasso di immatricolazione, laureati 30-34enni:, diffusione Lifelong Learning. Funzioni e vantaggi dell’istruzione universitaria. Il rapporto del sistema scolastico con la società che lo ospita (diagramma a blocchi) I gruppi sociali a rischio. Indicatori: 25-64enni con max terza media, 18-24enni con max terza media, abbandoni dopo 1° a. SSS, 15-29enni NEET [Doc 1 - Istat Noi-Italia, parte istruzione; Unit 2;, Unit 2bis]. Come si spiega la crescita dei sistemi di istruzione. Istruzione e disuguaglianza: origine sociale e disuguaglianze verticali. Origine sociale e disuguaglianze orizzontali. Perché i figli delle classi basse proseguono più raramente gli studi? Commento alle slide 16 e 18 della Unit 3. Disuguaglianze territoriali e di genere [Schizzerotto e Barone (2006) cap.4 (tranne par.3), Unit 3]. Istruzione e allocazione delle persone nella stratificazione occupazionale: le teorie del capitale umano, della chiusura sociale, teoria credenzialista. I rendimenti occupazionali dell’istruzione: tassi di attività, rischi di disoccupazione, durata della disoccupazione, rapporti di impiego irregolare, scelta del coniuge (commento alle slide) [Schizzerotto e Barone (2006) cap. 5 (ad esclusione dei par.4 e 5); Unit 4]. IL RISCHIO ALFABETICO – Alfabetismo e literacy. Implicazioni per i diritti di cittadinanza. Le scale di competenza alfabetica funzionale nell’indagine SIAL. La competenza alfabetica funzionale della popolazione italiana nella comparazione internazionale. Dati nazionali e per classi di età, indicatori: quota della popolazione al livello 1 [Gallina, cap 1 (solo testo), cap 2 (esclusi par 2.6, 2.7, 2.8), cap 3; Unit 5].

C) L’OCCUPAZIONE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI E IL MERCATO DEL LAVORO - “IL RISCHIO LAVORO”

In questa parte vengono forniti i rudimenti sociologici in tema di mercato del lavoro mostrando come il funzionamento di questo possa in certi casi dar luogo a marginalità, isolamento o esclusione. Il punto di partenza è l’analisi dei modi di inserimento lavorativo degli assistenti sociali come rilevato in occasione della ricerca Tra impegno e professione. Gli assistenti sociali come soggetti del welfare, a cura di C. Facchini, il Mulino, 2010.

Argomenti e riferimenti Il lavoro degli assistenti sociali: forme contrattuali e canali di accesso alla professione; differenze per coorte di conseguimento del titolo (commento alle slide della Unit 7). [Cacioppo e May in Facchini (2010) cap. 4; Unit 7].

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Il mercato del lavoro in generale: domanda e offerta; occupati, disoccupati, popolazione attiva. La rappresentazione grafica del mercato del lavoro. Tassi di attività e di occupazione. [Unit 8; Doc 1 - Istat Noi-Italia, parte lavoro, indicatori n° 98, 101, 104, 105 (comparazione con EU opzionale) ]. IL RISCHIO LAVORO – Il lavoro atipico. Diverse forme di flessibilità del lavoro. Lavoro a domicilio e lavoro part-time. Il lavoro temporaneo: settori, popolazione coinvolta (indicatore: % sul totale). Lavoro interinale: caratteristiche, perché le imprese vi ricorrono, ragioni del ricorso, diffusione (indicatori: % sul lavoro temporaneo e % sull’occupazione totale). Una tipologia tripartita. [Unit 11]. Il mercato nello schema di integrazione tra economia e società di Polanyi: reciprocità, redistribuzione e scambio. Famiglia, welfare state e mercato come istituzioni destinate a soddisfare i bisogni sociali. Condizioni di esistenza del mercato. Le resistenze culturali al mercato. I diversi tipi di economia informale [Unit 9; Unit 10; Doc 2 - Bagnasco, Barbagli e Cavalli cap. 12]. Il lavoro delle donne: cambiamenti sociali all’origine del rientro delle donne sul mercato. Gli obiettivi di Lisbona. Caratteristiche della partecipazione, disuguaglianza di genere, posizione dell’Italia in Europa. (Indicatori: tasso di occupazione: Italia, Nord, Centro, Sud. Tasso di occupazione per livello di istruzione e per età. La variabilità del tasso di occupazione femminile a seconda dell’età, del livello di istruzione, dell’area geografica). Il ruolo del part-time (indicatore: % di diffusione) [Unit 12, Unit 13 (opzionale)].

D) IL PROFILO DELLA PROFESSIONE di ASSISTENTE SOCIALE Quella dell’assistente sociale è una professione? Per rispondere esaminiamo i dati sugli utenti, sui redditi da lavoro, sul grado di chiusura esercitato.

Argomenti e riferimenti I diversi tipi di enti che occupano assistenti sociali. L’utenza prevalente nei diversi enti e per dimensione demografica del comune. Orario di lavoro settimanale, ripartizione tra diverse attività (indicatori: media delle ore dedicate, in complesso e per attività). Uso della strumentazione informatica. La soddisfazione del lavoro [Facchini (2010) cap. 7; Dal Pra: voce Segretariato sociale e voce Esclusione sociale]. Il reddito da lavoro degli assistenti sociali per tipo di contratto e per anzianità di lavoro (indicatore: reddito mensile per classi).[Fiore e Puccio in Facchini (2010) cap. 6, par 3 e 5]. Professioni e chiusura sociale. Gli elementi della professione di assistente sociale. Le competenze specifiche dell’assistente sociale. Il profilo degli assistenti sociali italiani: la «tipologia capacità».. In conclusione: è una professione? La soddisfazione del lavoro. (dati: iscritti all’ordine degli assistenti sociali e iscritti ad altri ordini. [Trivellato e Lorenz in Facchini (2010) cap. 12].

E) DISTRIBUZIONE DEL REDDITO E POVERTÀ – IL “RISCHIO REDDITO”

Dopo aver esaminato alcune forme di disuguaglianza in tema di istruzione e di lavoro, il nostro percorso si conclude con una breve descrizione delle disuguaglianze di reddito, inserite nel contesto delle politiche sociali dei welfare state contemporanei.

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Argomenti e riferimenti IL RISCHIO REDDITO - Le misure di disuguaglianza del reddito. Curva di Lorenz, indice C di Gini. La povertà in Italia. Soglia di povertà relativa, scale di equivalenza. (indicatori: % famiglie povere, quasi povere, appena povere; % persone povere in complesso e per area geografica). Soglia di povertà assoluta (indicatori: % di famiglie e di persone assolutamente povere). [Unit 16; Doc 4 - Istat, La povertà in Italia - anno 2010, Istat 2011]. Politiche di sostegno al reddito nei diversi tipi di welfare state. Caratteristiche dei paesi e modelli di spesa pubblica rispettivamente per il modello liberale anglosassone, socialdemocratico scandinavo, corporativo continentale, familistico sud-europeo. Le difficoltà dei welfare state, il c.d. terzo settore e welfare mix. [Facchini (2010) introduzione; Doc 5 – Tabella Kazepov; Dizionario di servizio sociale, voci: Terzo settore, Welfare state ].