Sociologia del giornalismo Newsmaking Professione Routines produttive.
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Transcript of Sociologia del giornalismo Newsmaking Professione Routines produttive.
Sociologia del giornalismo
Newsmaking
Professione
Routines produttive
Parole-chiave del giornalismo
Notizia: resoconto di un evento Notiziabilità Gatekeeper Routines produttive: 3 fasi
(raccolta, selezione, presentazione) Bias (personalizzazione,
drammatizzazione, frammentazione, normalizzazione)
Notiziabilità
Insieme di requisiti che un evento deve possedere per diventare notizia
Valori-notizia: criteri di valutazione usati nella selezione degli eventi
Criteri di selezione delle notizie
Criteri relativi alle persone
Criteri relativi al luogo
Criteri relativi al tempo
Criteri di selezione delle notizie
Importanza e interesse dell’evento connesse a :
Potere e popolarità dei personaggi coinvolti nell’evento.
Luogo dell’evento: vicinanza geografica e culturale.
Impatto sulla nazione.
Modelli di giornalismo (M.Schudson)
Market: informazione come merce; imperativo di attrarre audience; prevale la logica del profitto e della concorrenza
Advocacy: il giornalista partecipa come protagonista alla vita politica e da’ voce ad un punto di vista specifico
Trustee: il giornalista è il depositario della fiducia dei cittadini; watchdog; obiettività
Ruoli del giornalista
Neutrale/impegnato
1. Interprete2. Divulgatore3. Avversario
Le quattro teorie della stampa(Siebert, 1956)
Teoria libertaria Teoria della responsabilità sociale Teoria autoritaria Teoria sovietica
Teoria della responsabilità sociale dei media
Ruolo sociale della stampa: essenziale nella vita pubblica
Commercializzazione Principio di libertà + responsabilità1947: Commission on the
Freedom of the Press1993: Decalogo di Deontologia
giornalistica (Unesco)
Responsabilità sociale della stampa
I principi della Commission on the freedom of the Press (USA - 1947) Fornire un resoconto completo, fedele,
esauriente e intelligente degli avvenimenti quotidiani in un contesto che renda possibile la loro comprensione;
Fungere da tribuna per lo scambio di opinioni e critiche e da veicolo per l’opinione pubblica;
Rappresentare la complessità della realtà sociale, diffondere e spiegare gli obiettivi e i valori della società
Decalogo di deontologia giornalistica (UNESCO)
Diritto ad un’informazione vera. Diritto alla libera espressione attraverso i mass media
Dedizione del giornalista alla realtà obiettiva (fornire materiale utile alla formazione dei un’immagine completa ed accurata della realtà)
Responsabilità sociale del giornalista (l’informazione è un bene sociale e non solo una merce)
Integrità professionale del giornalista (non tradire le proprie convinzioni e la propria visione etica)
Accesso e partecipazione del pubblico (diritto di rettifica e di replica)
Decalogo di deontologia giornalistica (UNESCO)
Rispetto della privacy e della dignità umana Rispetto dell’interesse pubblico (tutela della
comunità nazionale, delle sue istituzioni e della morale pubblica)
Rispetto dei valori universali e del pluralismo culturale (diritti umani, pace, democrazia, etc.)
Non giustificazione della guerra, dell’aggressione, dell’odio, della discriminazione
Promozione di un nuovo ordine mondiale dell’informazione e della comunicazione (decolonizzare e democratizzare l’informazione)
“Interesse pubblico” dei media I media non sono un business o una qualsiasi
azienda di servizi ma svolgono compiti che concorrono al più generale progresso di tutta la società, in special modo nella sfera culturale e politica, in aggiunta ai loro normali obiettivi industriali.
In una società democratica l’orientamento all’interesse pubblico è il risultato di un costante dibattito e del riferimento ad alcuni valori comuni.
Il passaggio dall’idea di servizio pubblico a quella di interesse pubblico dei media è fondamentale in una fase di deregulation e di attenuazione delle barriere nazionali.
Qualità delle notizie Requisiti di libertà
La libertà non è un semplice criterio di prestazione ma la condizione necessaria. L’idea di libertà di comunicazione implica:
Assenza di censura e controlli da parte dell’autorità politica
Diritto alla comunicazione: pari opportunità di accesso alle notizie, alle opinioni, al sapere, etc.
Possibilità per i media di ottenere informazioni dalle varie fonti
Assenza di influenza da parte dei proprietari e/o degli inserzionisti delle imprese mediali
Politica editoriale e redazionale indipendente e critica
Il principio di eguaglianza implica - per l’ambito pubblico-politico - che non vengano favoriti in alcun modo i detentori del potere e che l’accesso ai media (spazi sufficienti su canali differenti) sia garantito in maniera tendenzialmente paritaria per le posizioni contrapposte e/o “devianti”.
Nell’ambito industriale impone parità di condizioni per tutti gli inserzionisti.
Rispetto alla dimensione del “servizio universale” delle telecomunicazioni implica parità di accesso e di costo per l’utilizzo del servizio.
Qualità delle notizie Requisiti di eguaglianza
I media debbono rispecchiare le varie realtà economico, sociali, culturali delle società in cui operano
I media debbono offrire possibilità di accesso sostanzialmente eguali alle voci delle minoranze sociali e culturali
I media debbono fungere da tribuna pubblica per i differenti interessi e punti di vista
I media debbono offrire scelte di contenuto adeguate - e varietà nel tempo dei contenuti - in modi da soddisfare bisogni ed interessi in evoluzione dei loro pubblici.
Qualità delle notizieRequisiti di diversità
È storicamente il concetto più solido rispetto alla qualità dell’informazione ed è connesso ai principi di libertà, eguaglianza, diversità. È utile distinguere:
Fattualità: presentare eventi verificabili alla fonte tenendoli separati dal commento; si estrinseca rispetto ai criteri di verità informatività rilevanza
Imparzialità: atteggiamento che combina equilibrio (pari o proporzionale tempo/spazio/enfasi) tra posizioni opposte e neutralità rispetto alle stesse.
Qualità delle notizieRequisiti di obiettività