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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
Società, politica e
movimenti
Prof. Stefano Nobile Corso di Sociologia generale
Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Lo Stato
• Lo stato – la principale istituzione politica,
attorno al quale ruota la politica moderna –
ha il monopolio dell’uso legittimo della
forza.
• Ciò significa due cose: – Che lo Stato sottrae a qualsiasi altro gruppo
l’uso della forza;
– Che è possibile l’uso della forza per ottenere
obbedienza.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Stato e società civile
• La politica produce comandi vincolanti, riguardanti
l’organizzazione e il governo della società, che
devono essere rispettati da tutti: la minaccia
dell’uso della forza è garanzia che questi comandi
siano obbediti.
• Questo potere rende necessario che la stessa
politica debba, con le sue leggi, fissare i propri
confini, al fine di non invadere gli spazi della
società civile = relazioni, istituzioni, associazioni
che non sono politiche, ma culturali o economiche.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Lo Stato moderno
• I caratteri dello stato moderno che
sono andati affermandosi
progressivamente sono: – differenziazione
– sovranità
– centralizzazione
– nazionalità e cittadinanza
– legittimazione democratica
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
I caratteri dello stato
moderno
• Differenziazione = distinzione tra società civile e stato: lo stato regola in
generale e in astratto i comportamenti dei cittadini, ma riconosce e tutela il
loro diritto a perseguire fini privati e di interesse generale, associandosi
liberamente in ambiti e per attività intese come ‘non politiche’.
• Sovranità = il monopolio del controllo politico di una società in un certo
territorio: la facoltà di governarla e organizzarla nel suo insieme, con la
risorsa in ultima istanza del monopolio della coercizione legittima
• Centralizzazione = omogeneizzazione di regole, organizzazione unitaria del
governo articolato in un’organizzazione centrale e in organismi periferici
• Cittadinanza = insieme di diritti e doveri che definiscono la condizione di
appartenenza a uno stato: dimensione politica (civile, politica, sociale)
• Nazionalità = le comuni radici etniche, ovvero storiche, religiose,
linguistiche: dimensione culturale
• Legittimazione democratica = la democrazia è un regime politico basato sul
consenso popolare e sul controllo dei governanti da parte dei governati
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica I diritti
• Diritti civili: si riferiscono alle libertà individuali
fondamentali (di opinione, di culto, di tutela
contro l’arbitrio dello Stato). Si sono sviluppati a
partire dal Settecento.
• Diritti politici: consistono nella facoltà di votare e
di essere eletti. Si sono affermati nell’Ottocento.
• Diritti sociali: si riferiscono ai benefici e servizi
assicurati dallo Stato ai cittadini su basi di
uguaglianza (scuola, sanità, pensioni…). Si
sono sviluppati nella seconda metà del
Novecento, soprattutto in Europa. Prof. Stefano Nobile Società, politica e movimenti 6
Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
Il livello base di partecipazione
politica: il voto
• Il voto può essere classificato sulla base
delle caratteristiche formali della relazione
che lega votante e votato.
• Esistono tre tipi di voto: – di opinione
– di appartenenza
– di scambio
• A questi va aggiunto il non-voto, ossia il
voto di protesta
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Tipi di voto
Voto di opinione
• è chiesto sulla base di un programma.
Voto di appartenenza
• testimonia e ribadisce un’identità.
Voto di scambio
• è una transazione nella quale si ha un votante che avanza una richiesta personale da soddisfare e per la quale è pronto a barattare il voto, e un candidato che ha la risorsa e la possibilità, una volta eletto, di soddisfare la richiesta.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Il diritto di voto
• Si distingue in attivo (poter votare) e
passivo (poter essere eletti).
• Nelle democrazie moderne, il diritto di
voto si è progressivamente allargato:
prima ai maschi adulti, poi alle donne
(in Italia nel 1946), poi ai giovani dai
18 anni in su (1975).
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Gruppi di interesse e gruppi
di pressione
• Gruppo di interesse: un insieme di
persone che si aggregano volontariamente
per difendere i propri specifici interessi.
• Gruppo di pressione (in inglese lobby):
quando il gruppo per affermare i propri
interessi mobilita delle risorse (es.: la
promessa di appoggio elettorale) per
influenzare le decisioni politiche.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Partito politico: definizioni
• Weber [1922]: “…associazioni fondate su una
adesione libera, costituite al fine di attribuire ai
propri capi una posizione di potenza all’interno di
un gruppo sociale e ai propri militanti attivi le
possibilità per il per perseguimento di fini oggettivi
o per il perseguimento di vantaggi personali, o per
tutti e due gli scopi”.
• Downs [1957] “… una compagine di persone che
cercano di ottenere il controllo dell’apparato
governativo a seguito di regolari elezioni”
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Le funzioni dei partiti
Strutturazione del voto
Socializzazione politica
Reclutamento dei governanti
Controllo sul governo
Partecipazione alla formazione delle
politiche pubbliche
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
Evoluzione storica dei
partiti politici
Partito di notabili
partito di massa
Partito pigliatutto
(Kirchheimer)
Partito professionale-
elettorale (Panebianco)
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Il partito dei notabili
Personale dotato di risorse
autonome
Attività saltuaria
Deferenza verso i politici
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Il partito di massa
Politici di professione
Attività permanente
Delega ai politici
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Il partito di massa
• L’avvento dei partiti di massa ha comportato: – la professionalizzazione della politica, in quanto coloro che sceglievano
di svolgere questa attività non disponevano di rendite proprie ed
avevano quindi bisogno di trarre da essa le risorse per garantirsi la
sopravvivenza;
– l’elaborazione di una stabile struttura organizzativa, articolata in
«cellule» all’interno delle fabbriche e in «sezioni» nella società civile,
capace di adattarsi alle esigenze della base del partito e di costituire sia
un punto di incontro per determinate forze sociali, sia un luogo di
programmazione e di attuazione dell’azione politica; venne
istituzionalizzata anche l’adesione al partito, attraverso una tessera e il
versamento di una quota annua d’iscrizione;
– lo svolgimento di una funzione di integrazione sociale, in quanto esso
non rappresentava più soltanto i propri iscritti, ma veniva a offrire una
possibilità di identificazione a tutti coloro che condividessero gli stessi
ideali politici; promuoveva inoltre un attivismo concreto, finalizzato
all’educazione politica degli iscritti, alla raccolta di fondi
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica L’indice di Alford
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
Dal partito burocratico di massa
al partito professionale-elettorale
(Panebianco, 1982)
Partito burocratico di massa
Centralità della burocrazia
Partito di membership
Preminenza dei dirigenti interni
Finanziamento tramite tesseramento ed attività
Accento sull’ideologia
Partito professionale-elettorale
Centralità dei professionisti
Partito elettorale
Preminenza dei rappresentanti pubblici
Finanziamento tramite gruppi di interesse e fondi pubblici
Accento su issues e leadership
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica La crisi del partito di massa
La legge ferrea
dell’oligarchia [Michels
1909]
Il partito pigliatutto
[Kirchheimer 1966]
Il partito professionale-elettorale [Panebianco
1982]
Il Cartel party [Katz e Mair 1995]
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Il partito pigliatutto (catch
all party, Kirchhemeir 1966)
Ridimensionamento del
supporto ideologico
Rafforzamento della
leadership
Ridimensionamento
dell’attivismo partitico
Messaggi rivolti a un
pubblico più ampio
Apertura a diversi
gruppi di interesse
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
Come si vince in Italia
(Camera dei deputati)
0,0
5,0
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45,0
50,0
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Il cartel party
• Organizzazione sempre più leggera
• Concentrazione del lavoro sul profilo
elettorale
• Finanziamento pubblico come risorsa
principale
• Diminuzione ulteriore degli assetti ideologici
• Predominio del messaggio sul programma
• Pieno controllo sui mezzi della
comunicazione politica
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica La tipologia di Sartori (1976)
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Il cartel party
• I partiti, soprattutto quelli attorno all’area di
governo, tendono a sviluppare tra di loro
strategie collusive e di protezione,
piuttosto che di aperta competizione, allo
scopo di assicurarsi le risorse necessarie
→ crescita del sentimento antipartitico e
opportunità per l’affermazione di partiti
radicali ed estremisti
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Il cartel party
• Sottolinea la crescente collusione tra i partiti, che
formano “cartelli”, cioè alleanze per ottenere risorse
pubbliche
• Si accresce la reciproca penetrazione tra stato e
partiti
• Si riduce la competizione inter-partitica
• Si riduce il bisogno delle risorse offerte dai militanti
• Se il partito dei notabili era un organismo interno alla
società civile, quello di massa una organizzazione
intermedia tra società civile e stato, il cartel party è
una struttura sempre più interna allo Stato
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Il cartel party
• Personalizzazione come strategia per riconquistare il
consenso, soprattutto degli elettori meno interessati e più
marginali
• Utilizzazione di un linguaggio antipolitico
• Appelli populistici: sfruttano la bassa identificazione partitica e
la sfiducia nella politica istituzionale
• La riduzione dei contributi dei militanti, sia in termini di risorse
pubbliche che di lavoro volontario, aumenta il bisogno di
finanziamenti pubblici
• Accordandosi per aumentare il finanziamento pubblico, i
partiti sono entrati in rapporti di reciproca complicità, facilitata
anche da una riduzione della distanza ideologica e da una
sempre maggiore convergenza dei programmi
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
La somiglianza dei programmi
di partito (Nobile, 2013)
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Analisi delle
corrispondenze lessicali
dei programmi dei
maggiori partiti
presentatisi alle elezioni
politiche del 2013. si noti
la quasi perfetta
sovrapposizione tra Lega
Nord e Popolo delle
Libertà e il
posizionamento nel
secondo quadrante di
Fratelli d’Italia e Sinistra
e Libertà
Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
Finanziamento pubblico ai
partiti, 1994-2010
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Il 2 x 1000 ai partiti nel 2018
(fonte: Agenzia delle Entrate)
Partito 2 x 1000 Partito Democratico 7.002.826 Lega per Salvini Premier 2.040.528 Lega Nord per l’Indipendenza della Padania 922.040 Fratelli d’Italia 720.437 Movimento politico Forza Italia 637.130 Rifondazione Comunista 547.426 Articolo 1 Movimento Democratico e Progressista 349.516 Sinistra Italiana 316.960 Sudtiroler Volkspartei 287.329 Federazione dei Verdi 257.919 Energie per l’Italia 85.443 Movimento La Puglia in Più 60.254 Italia dei Valori 50.785
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
Lo scollamento tra partiti e
base
• Nelle democrazie contemporanee si assiste
ad un forte allentamento del rapporto tra i
partiti e la loro base sociale: – riduzione del numero di iscritti
– indebolimento del sentimento di identificazione
partitica
– aumento del tasso di astensionismo elettorale
– Atomizzazione della base (= partecipazione
individuale, non strutturata) > quadri intermedi
superflui > maggior potere alla leadership
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
La disaffezione alla politica:
Exit e Voice (Hirschman)
• Due vie fondamentali per esprimere
insoddisfazione: – Exit (defezione). È la risposta economica.
Quando un prodotto non soddisfa, si smette di
acquistarlo. Costa poco, ma incide poco.
– Voice (protesta). È la risposta politica.
Consiste nelle iniziative di pressione per
ottenere un cambiamento rispetto all’oggetto
di insoddisfazione. Richiede tempo e
impegno.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
L’astensionismo e il voto di protesta in Italia
(elaborazioni su dati del Ministero dell’interno,
Camera, elezioni 1948-2018)
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
35,0
astensionismo bianche e nulle Totale voto di protesta e non voto
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Astensionismo Camera e
Senato (elezioni 1948-2018)
0,0
5,0
10,0
15,0
20,0
25,0
30,0
Astensionismo Senato Astensionismo Camera
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica I movimenti sociali
• I movimenti sociali sono forme di azione
collettiva non istituzionalizzata, che
propongono cambiamenti delle regole, dei
valori, dei ruoli e degli obiettivi sociali,
della allocazione delle risorse.
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Tipi di movimenti sociali
• è una reazione a un precedente orientamento di cambiamento sociale.
Movimento di restaurazione
• mettono in discussione i valori sociali dominanti in una società, cercando di affermarne degli altri.
Movimenti rivoluzionari
• perseguono un cambiamento nell’allocazione delle risorse o di valori, ma all’interno del sistema stesso.
Movimenti riformatori
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
Una tipologia dei movimenti
sociali (Tarrow, 1996)
Livello di opposizione alle istituzioni
Parziale Totale
Tipo di rapporto con le istituzioni
Conflittuale Movimenti espressivi
Movimenti integralisti
Pacifico Movimenti di
riforma Movimenti comunitari
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Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Alcuni esempi di movimenti
• Movimenti pacifisti ambientalisti femministi
• No global
• Occupy wall street
37 Prof. Stefano Nobile Società, politica e movimenti
Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica
Evoluzione storica dei
movimenti sociali
• Per buona parte del ‘900, sono rientrati nell’ambito
del movimento operaio.
• Intorno al ’68, sono comparsi i “nuovi movimenti
sociali”: più autonomi, legati a scelte ed
esperienze soggettive (pacifisti, ambientalisti…).
• Si sviluppano movimenti single issue (es.:
animalisti).
• Verso la fine degli anni ’90, ritornano alla ribalta
istanze economiche e sociali (NO global,
Occupy…).
Prof. Stefano Nobile Società, politica e movimenti 38
Bagnasco, Barbagli, Cavalli, Corso di sociologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XXI. Stato e interazione politica Per approfondire
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Prof. Stefano Nobile Società, politica e movimenti 39