SOCIETÀ FILARMONICA TRENTO Stagione Concerti …...U n cartellone compilato con cura e piacere...

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Sala Filarmonica, Via Verdi 30 ‐ 38122 ‐ Trento Inizio concerti: ore 20.30 SOCIETÀ FILARMONICA TRENTO Stagione Concerti 2018

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Sala Filarmonica, Via Verdi 30 ‐ 38122 ‐ TrentoInizio concerti: ore 20.30

SOCIETÀ FILARMONICA TRENTOStagione Concerti 2018

Informazioni: Società FilarmonicaVia Verdi 3038122 TrentoTel. 0461.985244info@filarmonica‐trento.itwww.filarmonica‐trento.it

Iniziativa realizzata con il sostegno di:Comune di TrentoProvincia autonoma di TrentoRegione autonoma Trentino Alto AdigeMinistero per i Beni e le Attività Culturali

Un cartellone compilato con cura e piacere scegliendo da ogniletteratura e scuola le eccellenze più luminose, i talentiappena sbocciati e quelli già sedimentati. Così si presenta

per il 2018 la Stagione dei concerti della Filarmonica di Trento.Un’offerta artistica che attraversa epoche e stili inseguendo qualitàesecutiva insieme a valori estetici. Per il pubblico ci sarà il piaceredel riascolto, ma pure novità interessanti e curiose. Tra queste lospazio, anche istituzionalmente ritagliato con uno speciale abbona‐mento (New Stars), dedicato a un nucleo di giovani artisti emergenti,che si stanno rapidamente affermando nel concertismo internazionalee che Trento ospita con entusiasmo per la prima volta, felice dellaloro vitalità e passione. La voce freschissima della soprano calabreseFrancesca Aspromonte ha già meravigliato il pubblico della Carnegiee Wigmor Hall, del Musikverein di Vienna e del festival ad Aix‐en‐Provence; un pianismo smagliante ma controllato ha già consegnatoal poco più che ventenne Filippo Gorini – al cui invito ha contribuitol’inedita collaborazione con lo Steinway Prizewinner Concerts Network(SPCN) – il prestigioso premio Beethoven di Bonn mentre lo JosefSuk Piano Quartet ha conquistato il “Premio Trio di Trieste” per lamusica da camera; infine il Quartetto Van Kuijk, fondato a Pariginel 2012, appena nominato “Rising Star” per la stagione 2017‐18dalla Philharmonie di Parigi. Nel sempre affollato panorama internazionale delle formazioni dacamera offerto dalla Stagione di Trento, un posto d’assoluta premi‐nenza merita il ritorno di tre violinisti speciali: Leōnidas Kavakos,Isabelle Faust e Clara Jumi‐Kang, la ‘nobiltà’ più frizzante del vio‐linismo mondiale, espressione di tre generazioni (pur anagraficamentevicine) d’interpreti. Accanto a loro, ma non in secondo piano, ac‐compagnatori sensibilissimi come Enrico Pace e Alexander Melnikov.Lasciando ai lettori il gusto di sfogliare il programma nel dettaglio,ci piace anche richiamare due appuntamenti riservati alla musicaante Ottocento, proposta con interpretazioni filologiche. In primaveraascolteremo il Concerto de’ Cavalieri diretto da Marcello Di Lisa,affiancato da Maurice Steger: una formazione giovanissima fondataa Pisa, affermatasi rapidamente in tutta Europa per una specialeaggressività ritmica e qui presente con il massimo virtuoso almondo di flauto dolce, lo svizzero Maurice Steger ormai accostatoa Paganini e Liszt per la sua disarmante scioltezza tecnica. E dopoil brivido della velocità, ecco, in autunno, l’incanto della melodiagrazie alla collaborazione tra Francesca Aspromonte e il complessostrumentale Il Pomo d’oro diretto da Enrico Onofri che riuniscealcuni tra i migliori giovani musicisti al mondo per quanto riguardal’utilizzo di strumenti d’epoca. In locandina capolavori assoluti diCorelli, Beethoven, Brahms, Ligeti e Debussy e altrettanti celebritàcome Alexander Lonquich, Yulianna Avdeeva, Lukáš Vondráček,Beatrice Rana, Adolfo Gutiérrez Arenas e un altro gradito ritorno,quello della incantevole organista Iveta Apkalna unita al corosimbolo della Lettonia, il Latvian Radio Choir… buon ascolto atutti! Lorenzo Arnoldi Antonio Carlini Presidente Direttore artisticoS

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Programma

R. SchumannTema e Variazioni

in Mi bem. magg. WoO 24 “Geistervariationen”

J. Brahms7 Fantasie op. 116

L. van BeethovenSonata n. 29

in Si bem. magg. op. 106 “Hammerklavier”

■ LUNEDÌ 15 GENNAIO

Nel segno di unascuola pianistica ita‐liana in decisa asce‐

sa in questi ultimissimi anni(si pensi alla carriera stre‐pitosa di Beatrice Rana chia‐mata poi a chiudere la no‐stra stagione) Filippo Go‐rini è l’ultimo tra i talentiemergenti sulla scena mu‐sicale internazionale. Si pen‐si che, dopo la vittoria nel2015 al concorso “Telekom‐Beethoven” di Bonn, il mi‐tico Alfred Brendel si offersedi insegnare al giovane Go‐rini (classe 1995) che ora la‐vora regolarmente con ilMaestro austriaco nato nel1931! Mosca, Londra, Ber‐lino, Lipsia, Parigi lo hannogià salutato e ammirato, co‐gliendo l’immaginazione vi‐vida delle sue interpreta‐zioni, ma Filippo Gorinicontinua i propri studi conBrendel, ma pure con la suaprima insegnante al Liceomusicale di Bergamo MariaGrazia Bellocchio e purecon Pavel Gililov al “Mo‐zarteum” di Salisburgo. Pre‐ziose, in questo suo percorsodi formazione, sono le borsedi studio meritate e offerte,ad esempio, dalla Interna‐tional Music Academy delLichtenstein. Il pubblico diTrento potrà ammirarne lerare qualità artistiche ascol‐tando uno delle sue paginepiù amate, la celebre Ham‐merklavier di Beethoven.

Steinway Prizewinner Concerts

Filippo Gorinipianoforte

■ MARTEDÌ 23 GENNAIO Programma

L. JanáčekSonata per violino

e pianoforte

F. SchubertFantasia in Do magg.

D 934

O. MessiaenThème et variations

L. van BeethovenSonata n. 10 in Sol

magg. op. 96

Kavakos: fo

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Leōnidas Kavakosviolino

Enrico Pacepianoforte

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5

L’originalità del talento, l’energiacomunicativa, abbagliante e tra‐volgente di Leōnidas Kavakos sono

state appena consacrate dalla consegnaal violinista greco del Premio Léonie Sonningavvenuta a Copenaghen nel gennaio del2017. Un riconoscimento nel passato as‐segnato a filosofi, scrittori e architettiquali Karl Popper, Günter Grass, RenzoPiano e artisti come Leonard Bernstein,György Ligeti, Mstislav Rostropovich eDaniel Baremboim. L’azione sul palco‐scenico di Kavakos rimane irresistibileper il pubblico, abbagliato dal fascinoarcano del suo prezioso strumento (loStradivari ‘Abergavenny’ del 1724), dallasua postura e da letture sorprendente‐mente equilibrate fra energia sonora eprofondità di sentimento. Collaboratorestabile delle orchestre più importanti almondo – ultima in ordine di tempo latournée europea con la Filarmonica dellaScala – registra in esclusiva per DeccaClassics. Nato e cresciuto in una famigliadi musicisti ad Atene, dove ancora risiede,Leonidas Kavakos dedica parte della suaattività all’insegnamento (una prestigiosamasterclass di violino e musica da cameraa cadenza annuale) praticando semprepiù la direzione d’orchestra e la concer‐tazione. Suo collaboratore prezioso al pianoforteper la musica da camera è da anni il pia‐nista, nato a Rimini, Enrico Pace allievodi Franco Scala e vincitore nel 1989 delPrimo Premio al Concorso Internazio‐nale Franz Liszt di Utrecht. Un compa‐gno di grande prestigio, dotatosoprattutto di una profonda sensibilitàstilistica capace di riverberarsi felice‐mente in ogni esibizione, appena pre‐miata dalla critica italiana che al duo (perl’incisione Decca delle sonate beethove‐niane) ha assegnato il Premio Abbiati.

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■ LUNEDÌ 29 GENNAIO

Programma

Adolfo Gutiérres Arenasvioloncello

Nicola Eimerpianoforte

E. BlochDalla vita ebraica

Tre schizziJ. Brahms

Sonata n. 2 in La magg. op. 100 ‘Thun’

L. van BeethovenSonata op. 5 n. 1

J. BrahmsSonata n. 3 in re min.

op. 108

Adolfo Gutiérrez Arenas,nato a Monaco nel 1975da genitori spagnoli, è

stato ospite della Filarmonicadi Trento già nel 2015, richia‐mato dopo una serata entusia‐smante. Al 2010, dopo lunghianni di studio e di affermazioniai concorsi più ardui per il vio‐loncello, risale il suo debuttocon una grande orchestra, laLondon Symphonic, subito se‐guito da un invito della RoyalPhilharmonic e della Gewan‐dhausorchester. Più recente èla sua affermazione in America,dove è ormai invitato regolar‐

mente dalle grandi compagini sinfonichedi Los Angeles, New York, Boston, Dallase San Diego. Accanto al più spettacolarerepertorio sinfonico, Arenas coltiva pari‐menti la più meditata letteratura cameri‐stica, frequentando le sale acusticamentepiù ricercate d’Europa suonando un ma‐gnifico violoncello ‘Francesco Ruggeri’del 1673. Ad un pubblico più vasto sonoriservate le numerose registrazioni riservatealle opere violoncellistiche di Barber, Ra‐chmaninov, Piazzola e Bach. Recentissimaè la registrazione integrale delle Sonatedi Beethoven con il pianista ChristopherPark. Prestigiosa e multiforme è la carriera dellapianista inglese Nicola Eimer. Laureatasialla Royal Academy of Music di Londraha conseguito un secondo analogo titolopresso la Juilliard School di New York edal 2005 è docente di pianoforte e musicada camera alla Royal Academy di Londra.Intensa e di alto profilo è la sua carrieraconcertistica equamente distribuita fra so‐lismo e collaborazioni cameristiche.

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Programma

L. van BeethovenTrio n. 3 in do min.

op. 1 n. 3

L. van BeethovenTrio n. 6

in Mi bem. magg.op. 70 n. 2

A. Dvořák Dumky

Trio in mi min. op. 90

■ MARTEDÌ 6 FEBBRAIO

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Il mondo della musica da camera ri‐corda ancora con deferenza il TrioBeaux Arts (attivo dal 1955 al 2008

e ascoltato anche a Trento) punto diriferimento assoluto per gli appassionatia questa formazione. Oggi, sulla stradaaperta dal mitico Menahem Pressler,cammina in testa il Trio Sitkovetsky,primo vincitore del Premio interna‐zionale Chamber Music Award 2008 edel Mecklenburg Vorpommern Festival2009. Forma d’intrattenimento aristo‐cratico (come risulterà dall’ascolto diBeethoven), fatto proprio dal romanti‐cismo più intimo e politicamente im‐pegnato, il Trio con pianoforte si pre‐senta nella serata riservata a Trentocon alcune delle sue pagine più signi‐ficative. Opere frequentate abitualmentedal Sitkovetsky Piano Trio, portate ormaia un altissimo grado di intensità espres‐siva come il capolavoro ‘nazionalistico’(o ‘folclorico’) di Dvořák . Le grandisale internazionali – Wigmore Hall,Concertgebouw di Amsterdam, AlteOper di Francoforte, Palais des BeauxArts di Bruxelles, Lincoln Center ecc.– non hanno per loro più segreti. “Loro”sono tre dinamici musicisti dalle dif‐ferenti lingue e culture incontratisi allaYehudi Menuhin School, assieme dal2007 e sostenuti da diverse fondazioniinternazionali come l’Hattori, il FidelioTrust, la Musica Benevolent Fund, at‐tente al talento dei giovani virtuosi.Per parte loro si prestano volentieri ainiziative didattiche all’interno dellaRoyal Academy Music o al Trinity Col‐lege London. Già ospiti della Filarmo‐nica nell’ottobre 2015 – anno del lorodebutto negli Stati Uniti d’America ein Australia – vengono ora richiamatidopo una performance dinamica, adalta energia, capace di lasciare negliascoltatori un ricordo indelebile.

Trio Sitkovetsky

Alexander Sitkovetskyviolino

Isang Enders violoncellovioloncelloWu Qianpianoforte

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Programma

J. S. BachToccata in Re magg. BWV 912

J. S. BachOverture in stile francese

BWV 831

F. ChopinTre mazurche op. 59

F. ChopinSonata n. 3 in si min. op. 58

Yulianna Avdeevapianoforte

■ MERCOLEDÌ 14 FEBBRAIO

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La popolarità internazionale di Yu‐lianna Avdeeva si deve alla suaindiscutibile vittoria al concorso

Chopin del 2010, prima donna a trionfarein 45 anni dopo Martha Argerich. Da al‐lora la pianista russa, nata a Mosca nel1985, ha intrapreso una carriera di livellomondiale percorsa con discrezione, senzanessuna frenesia. Avdeeva, ebbe a scrivereil “Financial Times”, è un’artista chelascia “respirare la musica”: con modestia,eleganza e intelligenza conquista il pub‐blico di tutte le sale imponendosi per uncarattere del tutto particolare. Nelle sueletture l’aspetto emotivo è sempre con‐trollato, mai esasperato. Frutto di unascuola severa seguita alla Gnessin SpecialSchool di Mosca e alla Hochschule derKünste di Zurigo nella classe di Kon‐stantin Scherbakov chiusa con un brillantediploma nel 2008. E ancora, a seguire,l’Accademia Internazionale di Piano delLago di Como: un percorso lungo, du‐rante il quale ha sempre cercato le ragionipiù profonde delle scritture musicali, in‐dagando i contesti più profondi dell’agireartistico. Ospite delle sale internazionali più quo‐tate – dalla Salle Cortot di Parigi allaTonhalle di Zurigo – a fianco pure di or‐chestre prestigiose quali la New YorkPhilharmonic, Yulianna Avdeeva saràprotagonista assoluta a Trento, impe‐gnata nella lettura di due autori permolte ragioni assai vicini, Bach e Cho‐pin. Per tutti gli appassionati, un appun‐tamento assolutamente da non perdere.

Il Concerto Concertode’ Cavalieri si è ra‐pidamente imposto

all’attenzione del pubbli‐co come una delle for‐mazioni di maggiore in‐teresse nel panorama del‐la musica antica italiana.Il nuovo ensemble è statofondato a Pisa, presso laScuola Normale Supe‐riore, dove Marcello DiLisa ha riunito musicistiattivi, anche come solisti,in importanti realtà dimusica antica in Italia edEuropa. A motivare il rapido successodel gruppo è stata un’interpretazioneche coniuga intensa vitalità, forti con‐trasti, brio e ricchezza di suono a unaprofonda ricerca filologica e rispettodella prassi esecutiva su strumentioriginali. L’attività dell’ensemble siestende dal repertorio tardo seicentesco

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■ LUNEDÌ 19 FEBBRAIO

OrchestraConcerto deʹ Cavalieri

Maurice Stegerflauto

Marcello Di Lisadirettore

delle diverse scuole mu‐sicali italiane ed euro‐pee alla musica del pri‐mo Romanticismo. Unlavoro strettamente le‐gato anche alla ricerca,a progetti precisamenteindirizzati alla riscoper‐ta e diffusione di spe‐cifici repertori comequello romano firmatoda Alessandro Scarlatti.Presente nel mondo di‐scografico con l’etichettadella Sony, il Concertode’ Cavalieri nelle sueormai numerose tour‐née internazionali col‐labora regolarmentecon solisti come DanielaBarcellona o, come suc‐cede per Trento, l’in‐credibile flautista sviz‐zero Maurice Steger.

Nato a Winterthur nel1971, Maurice Steger hastudiato alla Musikho‐chschule di Zurigo.Dopo aver vinto i premipiù prestigiosi ha con‐quistato le platee delmondo intero, passan‐do dall’Europa all’Ame‐rica suonando assiemeall’Akademie für AlteMusik, Europa Galante,Accademia Bizantina oI Barocchisti con artistiquali Hilary Hahn, Fa‐bio Biondi, Diego Fa‐solis, Andreas Scholl,Thomas Quasthoff eCecilia Bartoli. Assolu‐tamente affascinante eseducente il suo virtuo‐sismo, qui unito a unsuono orchestrale al‐trettanto intenso.

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Programma

A. CorelliConcerto grosso

op. 6 n. 4A. Vivaldi

Concerto per flauto e archi RV 437D. Scarlatti

Concerto grosso n. 1in fa min.

A. VivaldiConcerto per archi

RV 121D. Sarro

Concerto per flauto2 violini, viola e b.c.

in la min.A. Vivaldi

Concerto per archi RV 156

T. AlbinoniSinfonia in sol min.

A. VivaldiConcerto per flautinoRV 443 in Do magg.

Un gesto asciutto, preciso,sempre elegante: il muo‐versi sul palcoscenico di

Isabelle Faust rimane indelebileal pari del suono del suo Stradivaridatato 1704 ben noto per il nomesognante di “Bella Addormentata”perché dimenticato in una cassaper ben 150 anni! Il suo stile, estra‐neo ad ogni sfacciata esibizione, èla nota personale d’un’assoluta ori‐ginalità capace di conquistare ilpubblico delle sale più prestigioseal mondo, ma anche d’imporsisulle orchestre più autorevoli d’oggi(Berliner, Wiener, Orchestra of theAge of Enlightenment…) con lequali continua ad esibirsi sotto ladirezione dei più ricercati direttori.Nata ad Esslinger in Germania,appena ventenne nel 1993 vincevail Concorso Paganini di Genova,avviando una carriera anche ca‐meristica di altissimo livello riser‐vata non solo al repertorio tradi‐zionale ma ricca di pregiate incur‐sioni nella letteratura contempo‐ranea. Suo abituale partner al pia‐noforte è Alexander Melnikov,diplomato al Conservatorio di Mo‐sca e particolarmente legato a Svja‐toslav Richter. Le vittorie ai concorsi‘Robert Schumann’ a Zwickau(1989) e ‘Reine Elisabeth’ di Bru‐xelles (1991) testimoniano da solele doti e qualità strumentali, so‐stenute da una coscienza filologicae storica del tutto particolari. ConIsabel Faust nel 2010 Melnikov hainciso le Sonate di Beethoven, pre‐miate da un Gramophone Awarde un ECHO Klassik in Germania.Altrettanto successo ha meritato illoro ultimo album con quelle Sonatedi Brahms proposte integralmentea Trento. 14

■ VENERDÌ 2 MARZO

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Isabelle Faustviolino

Alexander Melnikovpianoforte

Programma

SchumannBrahmsDietrich

Sonata F‐A‐EJ. Brahms

Sonata n. 1 in Sol magg.

op. 78 ‘Regenlied’J. Brahms

Sonata n. 2 in La magg.

op. 100 ‘Thun’J. Brahms

Sonata n. 3 in re min. op. 108

Programma

F. MendelssohnQuartetto n. 4

in mi min. op. 44 n. 2

G. LigetiQuartetto n. 1

C. DebussyQuartetto in sol min.

op. 10

■ MARTEDÌ 13 MARZO

Fondato nel 2012 a Parigi, il Quar‐tetto Van Kuijk ha vinto nel 2015il Primo premio al “Concorso in‐

ternazionale per quartetto d’archi”della Wigmore Hall di Londra, nelquale si è aggiudicato anche i duepremi speciali per la miglior esecu‐zione di opere di Beethoven e Haydn.Entrato subito nei “BBC 3 New Gene‐ration Artists” per il triennio 2015‐17,è stato scelto pure dalla Philharmoniedi Parigi quale “Rising Star” per la sta‐gione 2017‐18, nomina che prevede unfitto programma di concerti nelle piùprestigiose sale europee. Questi rico‐noscimenti si aggiungono al Primopremio e premio del pubblico ottenutinel 2013 al “Concorso di musica da ca‐mera” di Trondheim in Norvegia e, inFrancia, alla vittoria del “Fnapec‐Mu‐siques d’Ensembles”, e alla nominaquali migliori allievi “lauréats” 2014dell’Accademia del Festival di Aix‐en‐Provence. Il quartetto è “in residenza” dal 2014presso l’Associazione Proquartet diParigi, dove ha avuto l’opportunità diseguire gli insegnamenti di quartettileggendari come il Quartetto Berg,Hagen e Artemis. Dopo gli studi ini‐ziali con il Quartetto Ysaÿe, si è perfe‐zionato presso l’Escuela Superior deMùsica Reina Sofia di Madrid conGünter Pichler (Quartetto Berg). Già presente sulla grande scena inter‐nazionale, e frequente ospite dellaWigmore Hall di Londra, il quartettosi è esibito alla Philharmonie di Ber‐lino, al Musikverein di Vienna, allaTonhalle di Zurigo, all’Auditoriumdel Louvre di Parigi e ai festival diLockenhaus, Heidelberg, Aix‐en‐Provence e Verbier. Una formazionenata adulta, si direbbe, ma con tutte lequalità di energia, entusiasmo e sor‐riso di un felice gruppo giovanile. 16

Quartetto Van Kuijk

Nicolas Van Kuijk, violinoSylvain Favre‐Bulle, violinoEmmanuel François, violaFrançois Robin, violoncello

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■ LUNEDÌ 19 MARZO

Organista d’eccezione nata nel1976 a Rezekne (Lettonia) nellaperiferia più estrema dell’Eu‐

ropa – imprevedibile quanto produttivoatelier di creatività e sperimentazionesin dai tempi di Gidon Kremer – IvetaApkalna si è imposta di allargare losplendore della musica organistica aldi là delle pareti della chiesa e dellesale da concerto. Anni intensi di studioal pianoforte e all’organo prima in pa‐tria presso l’Academy of Music e poialla London Guildhall School of Musicin Inghilterra, quindi l’arrivo inaspet‐tato di una borsa di studio da partedell’Academic Exchange Service e l’ap‐prodo all’Accademia di Musica diStoccarda per continuare al megliol’approfondimento delle sue doti arti‐stiche innate. Doti subito riconosciutenel selettivo mondo delle giurie inter‐nazionali che le hanno assegnato ilpremio Johann Sebastian Bach nel2002, il Latvian Great Music Awardnel 2003 e un Music Award nel 2005.Ma a consacrarla definitivamente sonostate le grandi sale da concerto di tuttoil mondo, dove si è ormai esibita afianco delle orchestre più prestigiose,da Vienna, Berlino, Amburgo, Lipsia,

Lucerna a San Francisco o Mosca conla Berlin Philharmonic o la KremerataBaltica. Oggi, attraverso le sue perfor‐mance effervescenti per brillantezzatecnica, intelligenti per scelte program‐matiche e grazie a una non secondariapresenza scenica carismatica, IvetaApkalna è riuscita a ottenere uno statusdi star, un privilegio di solito riservatoai direttori d’orchestra, cantanti, pianistio virtuosi del violino realizzando pie‐namente il suo sogno di fanciulla. Peril suo secondo invito alla Filarmonicadi Trento Iveta Apkalna è accompa‐gnata da uno dei migliori cori da ca‐mera professionali in Europa, il LatvianRadio Choir diretto da Sigvards Kļava,manager e musicista estremamentecapace e creativo che ha allargato ilrepertorio della formazione, ora sempreequilibrato fra partiture tradizionali escritture contemporanee, ospite delConcertgebouw, della Berliner Kon‐zerthaus e alla Philharmonie, a Mon‐tpellier e al Théâtre des Champs‐Ély‐sées come a New York e alla Biennaledi Venezia. Un privilegio e un’occasioneunica per Trento accogliere artisti sen‐sibili e innovativi come quelli sopranominati.

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Programma

Musiche corali dei paesi baltici

e pagine per organodi J. S. Bach

Iveta Apkalna organoLatvian Radio ChoirDir.: Sigvards Kļava

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uattro sassofostistellari, quattro ra‐gazzi dall’aspetto

irriverente che esibisco‐no la stessa sicurezzadei quattro Beatles. Cosìsi legge dopo un con‐certo sull’“HamburgerAbendblatt”. I quattromusicisti del SignumSaxophone Quartet sisono incontrati a Colo‐nia nel 2006 e osservan‐do i percorsi dei grandi

quartetti d’archi giova‐nili hanno impostato illoro viaggio di studio.Dopo aver vinto i premiinternazionali di Luga‐no e Berlino, il Signumintraprende la sua car‐riera concertistica, arri‐vando prestissimo(2013) alla CarnegieHall di New York e me‐ritandosi il Premio Ri‐sing Stars 2014/2015 dal‐l’organizzazione con‐

■ GIOVEDÌ 12 APRILE

Signum Saxophone Quartet

Blaž Kemperle sopranoErik Nestler altoAlan Lužar tenore Guerino Bellarosabaritono

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certistica europea(Echo), con il quale con‐quistano i più famosipalcoscenici internazio‐nali, dal Centro Barbi‐can di Londra al Kon‐zerthaus di Vienna,Concertgebouw di Am‐sterdam, Palais des Be‐aux‐Arts di Bruxelles. Un percorso di successilineare, arricchito danuove esperienze gra‐zie all’incontro di nuovi

compositori e alla spe‐rimentazione di sono‐rità inedite nate dallacollaborazione con or‐chestre, virtuosi dellafisarmonica o del ban‐doneon, di ballerini,pianisti, violoncellisti ocompositori estrosicome Philip Glass. Iltutto sempre sorrettoda un suono meravi‐gliosamente morbido eammaliante.

Programma

J. HaydnQuartetto in si min.

op. 33 n. 1J. S. Bach

Concerto italiano BWV 971

A. PiazzollaFour, for Tango

G. LigetiSei Bagatelle

A. GinasteraDanze argentine

M. Zarvos“Memory”

aus Nepomuk’s DancesC. Corea

Spain

■ VENERDÌ 12 OTTOBRE

Orchestra Il pomo d’oro Francesca AspromontesopranoEnrico Onofri violino e direttore

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L’orchestra Il pomod’oro è stata fon‐data nel 2012 rac‐

cogliendo i migliori inter‐preti a livello internazionale.È un ensemble di qualitàche combina conoscenza sti‐listica, tecnica ed entusiasmoartistico. Dal 2016 è guidato

dal russo Maxim Emelya‐nychev, clavicembalista,pianista e cornettista.

L’orchestra si dedica allariscoperta e alla regi‐

strazione dei capo‐lavori musicali del

periodo Barocco,Classico e Bel‐

cantistico, col‐

laborando con cantanti af‐fermati a livello internazio‐nale. Direttori ospiti sonoEnrico Onofri, Stefano Mon‐tanari e Francesco Corti. Adoggi ha registrato un’ampiavarietà di musica strumen‐tale e vocale, riproposta insale come Wigmore Hall,Theater an der Wien, Théâ‐tre des Champs Elysées,Carnegie Hall, Concertge‐bouw. Per le sue produzionil’orchestra si è meritata nu‐merosi premi, dal Diapasond’or al GrammophonAward. Il nome richiama iltitolo di un’opera di Mar‐c’Antonio Cesti, scritta a

Vienna nel 1666 per le nozzedell’Imperatore Leopoldo I. Dopo gli studi di pianofortee clavicembalo, FrancescaAspromonte, classe 1991, haintrapreso lo studio del cantocon Maria Pia Piscitelli di‐plomandosi al Mozarteumdi Salisburgo. Allieva suc‐cessivamente dell’Opera Stu‐dio di Renata Scotto all’Ac‐cademia Nazionale di SantaCecilia, si è specializzata conBarbara Bonney, LucianaSerra e Gloria Banditelli. ConSir John Eliot Gardiner, Leo‐nardo Garcia Alarcon, Ste‐fano Montanari, ChrostopheRousset... si è esibita in teatri

e sale da concerto comel’Opéra Royal de Versailles,Opéra di Vichy, Parco dellaMusica (Roma), Bozar diBruxelles, Opéra National diMontpellier e festival comeAix‐en‐Provence. EnricoOnofri è nato a Ravenna.Ancora studente veniva in‐vitato da J. Savall quale pri‐mo violino de La Capilla Reial.Da allora ha diretto alcunidei gruppi più prestigiosi dimusica barocca collaborandocon artisti quali Cecilia Bar‐toli, Harnoncourt e Leon‐hard. Dal 1987 al 2010 è statoconcertmaster e solista de’ IlGiardino Armonico.

Programma

C. MonteverdiToccata & Prologo

da L’Orfeo

G. CacciniPrologo

(La Tragedia) da L’Euridice

F. CavalliSinfonia & Prologo

da Didone

F. CavalliPrologo da Eritrea

L. RossiPrologo (La Pittura) da Il Palazzo di Atlante

D. CastelloSonata Decimasesta

a quattro per stromenti d’arco

B. FerrariAmanti, io vi so dire

ciaccona per voce e strumenti

F. CavalliSinfonia & Prologo

(L’Armonia) da Ormindo

A. CestiSinfonia & Prologo

(La Gloria Austriaca) da Il pomo d’oro

A. StradellaSinfonia in la minor per due violini e continuo

A. CestiSinfonia & Prologo

(Amore) da Argia

A. ScarlattiSinfonia & Prologo

(Venere) da La Rosaura

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“Prologhi”

■ LUNEDÌ 22 OTTOBRE

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Dal successo ottenuto nel 2012 al “Con‐corso Internazionale ARD” di Monaco,nel quale il Quartetto Armida si è

aggiudicato il Primo Premio, oltre a quellodel pubblico e altre sei menzioni speciali, lacarriera internazionale del giovane quartettoberlinese è compiutamente sbocciata. Fon‐dato nel 2006 a Berlino, il quartetto prendeil nome da un’opera di Haydn, il “padredel quartetto d’archi”. Il quartetto si è per‐fezionato studiando perdiversi anni con i compo‐nenti del Quartetto Arte‐mis e ha seguito inoltregli insegnamenti di RainerSchimdt (Quartetto Ha‐gen) e Reinhard Goebel.Il Quartetto Armida hainoltre vinto nel 2011 ilPrimo Premio al “Con‐corso Internazionale diGinevra” e ha potuto usu‐fruire di alcune borse distudio, prime fra tutte la“Irene Steels‐WilsingFoundation” e la “Got‐thard‐Schierse Foundation” di Berlino. Per il triennio 2014‐16 è inoltre entrato a farparte della lista dei “BBC New GenerationArtists” e per la stagione 2016‐17 è stato se‐lezionato dalla European Concert Hall Or‐ganisation (ECHO) quale artista “RisingStar”, con il relativo fitto calendario di con‐certi nelle più importanti città europee.Dopo aver incontrato il pubblico più raffi‐nato delle sale ‘nobili’ del camerismo – Kon‐zerthaus di Berlino, Wigmore Hall diLondra, Concertgebouw di Amsterdam,Cité de la Musique di Parigi – si è presentatoal grande pubblico internazionale con trecelebrate registrazioni discografiche riser‐vate sia ad autori moderni come Bartok, Li‐geti e Kurtág che ai grandi classici, daMozart a Beethoven. Il programma sceltoper Trento offrirà un prezioso saggio delleloro sapienti e ammalianti letture.

Quartetto Armida

Martin FundaviolinoJohanna StaemmlerviolinoTeresa SchwammviolaPeter Philipp Staemmlervioloncello

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Programma

L. van BeethovenQuartetto

in do min. op.18 n. 4S. ProkofievQuartetto n. 2

in Fa magg. op. 92F. Schubert

Quartetto n. 15 in Sol magg. D. 887

©Felix-Broede

Cristina Barbutie A l e x a n d e rLonquich sono

compagni di vita dal1991. Grazie alla co‐mune passione per ilteatro, nel 1999 ha ini‐zio la loro collabora‐zione artistica. Hannofondato con altri artistiprovenienti da campidiversi il Villon Ensem‐ble, gruppo che si de‐dica a laboratori di in‐dagine sull’espressivitàrivolti a bambini, ado‐lescenti e adulti nonsolo musicisti. Nel2002, in questo specialecontesto teatrale, ha ini‐zio la costante attivitàconcertistica del duopianistico. Da allora il duo ha af‐finato un repertorio siaa quattro mani sia perdue pianoforti semprepiù vasto, partendodalla letteratura classicae francese fino alla So‐nata di Bartok per duepianoforti e percussio‐ni, opere di Ligeti e Be‐rio, sempre mantenen‐do al centro della lororicerca l’opera per pia‐noforte a quattro manidi Franz Schubert. Cri‐stina Barbuti e Alexan‐der Lonquich appaionoinsieme nelle più pre‐stigiose stagioni con‐

certistiche in Italia,Svizzera, Austria, Nor‐vegia, USA e Germaniae si sono esibiti durantei festival più illustri dimusica da cameracome quello di Locken‐haus. Il duo ha regi‐strato per le più im‐

portanti emittenti ra‐diofoniche europee ecollaborato con nume‐rose orchestre, dallaStuttgarter Kammeror‐chester all’Orchestra daCamera di Mantova ela Camerata AcademicaSalzburg.

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■ MARTEDÌ 30 OTTOBRE Cristina BarbutiAlexander Lonquichpianoforte

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Programma

I. StravinskyLe sacre du printemps (pianoforte a quattro mani)

C. DebussyEn blanc et noir (due pianoforti)

M. RavelLa valse (due pianoforti)

■ LUNEDÌ 12 NOVEMBRE

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Tutti ricordano l’affasci‐nante esibizione di ClaraJumi‐Kang lo scorso

anno a fianco di Gidon Kremersul palcoscenico della Filar‐monica di Trento con la Kre‐merata Baltica. Una presenzaincantevole che ha spinto laFilarmonica a un immediatoreinvito, questa volta gestitoin perfetta autonomia dallagiovanissima violinista di ori‐gine coreana ma nata a Man‐nheim nel 1987. La sua carrieraha il sapore forte della genia‐lità precoce. Imbraccia il vio‐lino a tre anni; a quattro siiscrive alla Mannheim Musi‐khochschule studiando colgrande Valerie Gradov; a setteè accettata alla Juilliard Schooldi New York; conclude suc‐cessivamente gli studi conNam Yun Kim presso la Na‐tional University of Arts co‐reana. Anni giovanili, segnatida una incredibile collezionedi primi premi nei concorsipiù ardui, dal ‘Tibor Varga’ aquello di Indianapolis. Ma adarle fama sono gli inviti dellegrandi orchestre sinfoniche diDresda, Tokio, Mosca… conle quali esplora l’intero reper‐torio dei concerti per violino,mentre con Gidon Kremer,Gautier Capucon, Maxim Ry‐sanov… coltiva l’altro preziosorepertorio, quello cameristico.Dal 2011 risiede a Monaco diBaviera. Suona un violino Stra‐divari ‘Ex‐Strauss’ del 1708,concessole in prestito dalla‘Samsung Cultural Founda‐tion of Korea’. Sunwook Kim deve la fama

internazionale alla vittoria alConcorso pianistico di Leedsnel 2006, all’età di soli 18 anni.Da allora Sunwook Kim si èimposto come uno dei pianistipiù sopraffini della sua gene‐razione, esibendosi al fiancodi orchestre prestigiose qualila London Symphony Orche‐stra, RSB di Berlino, RoyalConcertgebouw di Amster‐dam, Philharmonique de Ra‐dio France. Nato a Seul nel1988, si è diplomato all’Uni‐versità di Belle Arti nel feb‐braio 2008 e ha completatoun master in direzione d’or‐chestra alla Royal Academyof Music. Prima del Leeds,altri riconoscimenti interna‐zionali includono il primo pre‐mio al concorso Ettlingen(Germania) nel 2004 e al ClaraHaskil (Svizzera) nel 2005. En‐tusiasticamente applauditisono stati i suoi debutti dasolista nelle sale più illustridel concertismo: Salle Pleyeldi Parigi, Wigmore Hall, Kon‐serthuset di Stoccolma, KioiHall di Tokyo, Beethoven‐Haus di Bonn.

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Programma

L. van BeethovenSonata per violino e pianoforte n. 1

in Re magg. op. 12 n. 1O. Respighi

Sonata in si min. per violino

e pianoforte P 110R. SchumannTre Romanze

op. 94Brahms

Sonata n. 3 in re minoreper violino

e pianoforte, op. 108

Clara Jumi‐Kangviolino

Sunwook Kim pianoforte

■ GIOVEDÌ 22 NOVEMBRE

L’Ottetto op. 20, scritto da unFelix Mendelssohn di solisedici anni, è uno dei mi‐

steri più affascinanti consegnato allastoria dall’uomo. Una gioia e unalimpidezza incontenibile percorrequesta partitura lieve lieve, per ese‐guire la quale la Filarmonica diTrento ha chiamato due quartetti digrande esperienza e sensibilità, ca‐paci di dipanare un tessuto musicalefinissimo e di ampio respiro. IlQuartetto Gringolts è il punto d’in‐contro di quattro personalità artisti‐che provenienti da ambiti culturalied esperienze professionali diverse(il russo Ilya Gringolts, primo pre‐mio al Concorso Paganini di Ge‐nova, l’armena Anahit Kurtikyan,prima parte nell’Orchestra del‐

l’Opera di Zurigo, la rumena SilviaSimionescu, primo premio al Con‐corso di Osaka, il tedesco ClaudiusHermann, primo violoncello del‐l’Opera di Zurigo), ma legati da unacomune, forte passione per il quar‐tetto d’archi. Un quartetto premiatonel 2016 col Diapason d’Or. Il Meta4 Quartet, formatosi nel2001, è uno dei complessi finlandesidi maggior successo al mondo, giàvincitore, nel 2007, del primo pre‐mio al Concorso Internazionale Jo‐seph Haydn di Vienna. Meta4suona regolarmente in tutte le piùimportanti sale da concerto, chia‐mati, ultimamente, alla Konzerthausdi Vienna, alla Wigmore Hall e alKing’s Place di Londra e alla Citè dela Musique di Parigi.

Gringolts QuartetIlya Gringolts, violinoAnahit Kurtykian, violinoSilvia Simionescu, violaClaudius Hermann, violoncello

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Programma

Meta4 QuartetAntti Tikkanen, violinoMinna Pensola, violinoAtte Kilpeläinen, violaTomas Djupsjöbacka, cello

F. MendelssohnOttetto in Mi bem. magg.

per archi op. 20

J. KuusistoPlay III

(prima esecuzione italiana)

G. EnescuOttetto in Do magg.

per archi op. 7

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■ VENERDÌ 30 NOVEMBRE

Programma

W. A. MozartQuartetto

con pianoforte in sol min. KV 478

F. D’AmicoQuartettsatz

(2017)

A. Dvořák Quartetto

per pianoforte in Mi bem. magg.

op. 87

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Josef Suk Piano Quartet

Radim Kresta, violinoEva Krestová, violaVáclav Petr, violoncelloVáclav Mácha, piano

La storia artisticadello Josef Suk af‐fonda nella tradi‐

zione più profonda dellamusica ceca arrivando,attraverso i maestri deicomponenti, direttamen‐te al grande AntoninDvořák Comincia nel2007 quando si riuniscenella forma del Trio, tra‐sformato, nel 2012, nellaforma attuale del Kla‐vierquartet. La matura‐zione avviene alla scuoladei cameristi cechi sto‐rici: da Škampa a Mo‐ravec, Veis e Kaňka. L’af‐fermazione internazio‐nale giunge con la vit‐toria nel 2013 del “Pre‐mio Trio di Trieste” allaquale segue, nel 2016,l’affermazione alla “Lon‐don Grand VirtuosoCompetition”. In Italialo Josef Suk Piano Quartetha già riscosso notevolisuccessi: chiamato piùvolte al Teatro Verdi diTrieste, si è esibito aiConcerti del QuirinaleRadio3 Rai, alla Biennaledi Musica di Venezia, alBologna Festival, semprecon grandi successi.Sull’onda dei premi me‐ritati l’ensemble ha in‐tensificato significativa‐mente l’attività concer‐tistica non solo in Euro‐pa, ma pure negli StatiUniti d’America.

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@Irene Kim

Dotato di un talento stra‐ordinario e precocissimo,il pianista Lukáš Von‐

dráček – nato a Opava (Repub‐blica Ceca) nel 1986 – si è formatoalla Hochschule di Vienna e al‐l’Accademia di Musica di Kato‐wice per completare il suo ciclodi studi al New England Con‐servatory di Boston, dopo il tra‐sferimento in America nel 2009.A venticinque anni Lukáš potevacontare già 900 concerti tenutiin 25 paesi diversi. Una carrieralanciata dall’affermazione a con‐corsi prestigiosi, ultimo dei quali,nel 2016, l’autorevolissimo ReginaElisabeth di Bruxelles giunta su‐bito dopo la vittoria nel ConcorsoRepubblica di San Marino: unacompetizione, quest’ultima, isti‐tuita solo nel 2004, ma oggi trale più prestigiose in assoluto, so‐prattutto dopo aver laureato ar‐tisti quali Beatrice Rana, AlexeiMelnikov, Daniil Trifonov e, per

l’appunto, Lukáš Vondráček.Questo 2018, anno del suo arrivoa Trento, è assolutamente im‐portante per il pianista ceco, chedebutta con l’Orchestra di Tokyoalla Suntory Hall, con l’OrchestraSinfonica di Stato di Mosca nellaGrande Sala del Conservatoriodi Mosca e con la NetherlandsPhilharmonic Orchestra al Con‐certgebouw di Amsterdam. Ilsuo arrivo a Trento susciterà unsicuro interesse perché il suomodo di suonare non è scontato,dettato da una personalità deci‐samente peculiare. Lukas Von‐dráček non cerca sonorità con‐templative, ma si immerge to‐talmente nella partitura dandol’impressione anche fisica di volerentrare nel pianoforte. A rapiregli ascoltatori saranno i suoi im‐provvisi scatti di energia distri‐buiti con passione nelle scritturesempre analizzate nei loro mi‐nimi particolari.

Lukáš Vondráčekpianoforte

■ MARTEDÌ 4 DICEMBRE

Programma

F. ChopinPolonaise‐Fantasiein La bem. magg.

op. 61

L. v. BeethovenSonata per pianoforte

n. 30 in Mi magg. Op. 109

F. SchubertSonata n. 21

in Si bem. magg. D 960

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In un panorama eccezionalmentericco di giovanissime star inter‐nazionali, l’apparizione della ta‐

lentuosa pianista salentina BeatriceRana rende onore al sistema for‐mativo italiano. Nata nel 1993 si èdiploma a sedici anni sotto la guidadi Benedetto Lupo presso il Con‐servatorio Nino Rota di Monopoli,dove ha studiato anche composi‐zione. Nel giugno del 2013 si è ag‐giudicata il secondo premio e quellodel pubblico al Concorso pianisticoInternazionale Van Cliburn, enne‐simo riconoscimento di rilievo nellasua già sorprendente carriera. OggiBeatrice Rana è ricercata ospite dellepiù celebrate sale concertistiche,dalla Tonhalle di Zurigo, WigmoreHall di Londra, Società dei Concertidi Milano. Ha pure iniziato a colla‐borare con le grandi orchestre (LosAngeles Philharmonic, Detroit Sym‐

phony, London Philharmonic, Or‐chestra dell’Accademia di SantaCecilia) per il repertorio sinfonico.A Trento, dove ritorna dopo il suodebutto nel 2016, sarà accompagnatada uno dei più qualificati quartettial mondo, il Quartetto Modigliani. Fin dalla sua uscita dal Conservatoiredi Parigi (2003) il Modigliani ha at‐tirato l’attenzione della critica in‐ternazionale vincendo, subito dopo,il concorso “Frits Philips” di Ein‐dhoven (2004), seguito, nel 2006,dallo “Young Concert Artists Au‐ditions” di New York. Certezze chehanno indirizzato i quattro artistiverso un lavoro ancor più severosotto la guida sicura del QuartettoYsaÿe, del Levin, del Kurtag e delQuartetto Artemis presso l’Univer‐sitat der Künste di Berlino. Oggi èospite fisso delle sale e stagioni piùprestigiose del mondo.

■ GIOVEDÌ 13 DICEMBRE

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Programma

Beatrice RanapianoforteQuartetto ModiglianiAmaury CoeytauxviolinoLoic Rioviolino Laurent Marfaingviola François Kieffervioloncello

R. Schumann

Quartettoper archi

in La magg.op. 41 n. 3

Quartettoper pianoforte

violinoviola

e violoncello in Mi bem. magg.

op. 47

Quintetto per pianoforte

e quartettod’archi

in Mi bem. magg.op. 44

Ecco la novità 2018 l’abbonamento “NEW STARS”. Quattro serate dove avrete la possibilità d’incontrareartisti “emergenti”, vincitori di concorsi e premi inter-nazionali ma nelle prime fasi della loro carriera. Un pacchetto di quattro concerti di grande qualità alprezzo facilitato di soli 35 Euro.

15 GENNAIO Filippo Gorini, pianoforte

Vincitore del 1 ° premio e del premio delpubblico alla competizione internazio-nale Telekom Beethoven Bonn 2015

13 MARZO Quartetto Van Kuijk

Ha vinto nel 2015 il Primo premio al“Concorso internazionale per quartettod’archi” della Wigmore Hall di Londra,Entrato subito nei “BBC 3 New Genera-tion Artists” per il triennio 2015-17

12 OTTOBRE F. Aspromonte, soprano - Orchestra Il pomo d’oro

L’orchestra Il pomo d’oro raccoglie i mi-gliori interpreti a livello internazionale.L’Aspromonte si è già esibita nei mag-giori teatri e sale da concerto.

30 NOVEMBRE Josef Suk Piano Quartet

Con la vittoria nel 2013 del “Premio Triodi Trieste” alla quale segue, nel 2016,l’affermazione alla “London Grand Vir-tuoso Competition”.

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La Società Filarmonica

Consiglio di direzione

PresidenteLorenzo ArnoldiVicepresidenteCristina GeierDirettore ArtisticoAntonio CarliniTesoriereAntonio DivanSegretarioRosella NiccoliniConsiglieriTiziana Dal LagoNicola Segatta

Revisori dei ContiCorrado FedrizziGiorgio PedinelliNicola Rizzi

Modalità di abbonamento

ABBONAMENTI: da mercoledì 13 dicembre presso la Sede di via Verdi 30 oppure su pre‐notazione via mail o telefono 0461.985244.

Abbonamento intero: Euro 200 Abbonamento ridotto: Euro 170New Stars Euro 35Biglietto d’ingresso: Euro 25Biglietto d’ingresso ridotto Euro 18Ingresso universitari Euro 8

se in possesso della Carta dello studentePass dell’ Opera Universitaria.

Tutti i concerti avranno inizio alle ore 20.30

Possono usufruire della riduzione i giovanifino ai 25 anni e le persone che abbiano com‐piuto i 65 anni.Quota sociale (solo abbonati): Euro 10.I Soci partecipano alle Assemblee della So‐cietà, della quale sono sostenitori. Possonoeleggere ed essere eletti nel Consiglio di Di‐rezione.La Società si riserva di apportare ogni varia‐zione che si rendesse necessaria in dipen‐denza di ragioni tecniche e organizzative.

Sala Filarmonica, Via Verdi, 30 ‐ 38122 ‐ Trento ‐ Inizio concerti: ore 20.30� 0461.985244 ‐ info@filarmonica‐trento.it ‐ www.filarmonica‐trento.it