Social Media per la Formazione e il Lavoro: le Comunità di Apprendimento e di aiuto
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Pia$aforme e social media Lo scenario, il contesto
1 Proge&o Social Media 2012
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Biomedia<ca al centro dei Social
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Lo specchio del Web I Media siamo Noi
Nell’“era biomedia1ca” sono centrali la trascrizione virtuale e la
condivisione telema<ca delle biografie personali. L’individuo si specchia nei media e crea i propri palinses< personali
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X Rapporto Censis sulla Comunicazione -‐ 2012
Il Rapporto Censis, presentato ad ODobre del 2012, meDe in evidenza alcuni fenomeni fondamentali per comprendere le evoluzioni dei processi di comunicazione degli italiani.
La sintesi: • Su Internet il 62,1% degli italiani (+9% in un anno)
• +10% ha uno smartphone (li usa il 54,8% dei giovani)
• Emorragia di leDori per i quo<diani (-‐2,3%) • 50% legge almeno un libro all’anno Prolifera il Web 2.0 e i social network; Miniaturizzazione dei disposi1vi hardware e sviluppo mobile; diventa centrale la condivisione telema<ca delle biografie personali
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L’individuo si trasforma in un hub che catalizza le informazioni provenien1 da molteplici fon1 e, in funzione degli interessi, produce informazioni e contenu1.
L’autoproduzione di contenu< nell’ambiente web privilegia in massima parte l’esibizione del sé, ovvero l’utente è il contenuto.
Censis Comunicazione senza confini
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Assis<amo all’integrazione progressiva degli strumen< di comunicazione
Censis -‐ Cara$eris<ca principale dell’habitat media<co
> Diffusione Apps per SmartPhone > Delocalizzazione in una sede remota dei contenu< (Cloud Compu<ng) > Smaterializzazione e miniaturizzazione delle macchine che diventano un prolungamento dell‘individuo che ne amplia le funzioni, ne potenzia le facoltà, ne facilita l’espressione e le relazioni per lo sviluppo dell’ERA BIOMEDIATICA
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• Auto produzione • Auto Ges<one
Un esempio?
Censis La logica dell’informazione
Top Down
Forum
Blog Social network
Enciclopedie
Community
Socware liberi
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Censis -‐ Siamo tud giornalis<
YouReporter è la prima piaDaforma italiana di videogiornalismo partecipa<vo, segui1ssima da tu] i principali mezzi d'informazione. Grazie a contributo dei singoli, YouReporter amplia gli orizzon1 della comunicazione, mol1plicando i pun1 di vista su ogni evento e no1zia
hDp://www.youreporter.it/il_progeDo.php
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La persona è sogge$o e ogge$o della comunicazione e coinvolge nelle sue advità una rete estesa di relazioni a cui è collegato
Censis -‐ Fenomenologia dello sharing
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Censis -‐ I Consumi media<ci
Oggi, gli unici mezzi che riscuotono un successo crescente e incrementano la loro utenza sono quelli che integrano le funzioni dei vecchi media nell’ambiente di Internet, come gli smartphone (telefono e web) e i tablet (schermo della tv, LeDura di libri e giornali, pc, web)
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Da< più salien< Radio: cresce la Radio + 3,7% e la ascolta l’83,9%, Radio via Web + 2,3%, + 1,4 a$raverso i cellulari Da< più salien< TV: cresce la Web TV + 1,2% e la Mobile TV + 1,6% Tra gli italiani collega1 a internet, 1 su 4 vede programmi televisivi via internet e il 42% li cerca su YouTube (per costruirsi palinses1 personalizza1). I Giovani tra i 14 e i 29 sono quelli a incarnare maggiormente queste nuove tendenze (grafico)
I Risulta< della ricerca Censis La TV e la Radio
0 25 50 75 100
Dai siti web delle emittenti Tv
Da youTube e altri siti simili
Ha seguito programmi scaricati da altri
Totale Giovani Giovani 35,3%
Giovani 56,6%
20,7%
Tot 24,2%
Tot 42,4 %
13,1
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Censis -‐ Cellulari e Tablet
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20,7%
Tot 24,2%
Tot 42,4 %
13,1
Da< più salien< Cellulari: usa1 a 8 italiani su 10, crescono + 2,3%, Smartphone + 10% ogge$o posseduto da più della metà dei giovani 14/29 anni (54,8%) Da< più salien< Tablet: i giovani u<lizzano il tablet per il 13,1% (media 7,8%) Per entrambe è frequente il download di app (lo fa spesso il 16,4%) Le app più scaricate sono:
giochi, meteo, mappe, social network (27,4%), news, sistemi di comunicazione telefono messaggi.
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Censis -‐ Facebook e YouTube Giornali e libri
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Da< più salien< Facebook: iscriDo a Facebook il 66,6% degli uten1 di internet contro il 49% dell’anno precedente, ovvero il 41,3% dell’intera popolazione e il 79,7% dei giovani Da< più salien< YouTube: usa YouTube il 61,7% degli uten1 di internet contro il 51,7% dell’anno precedente, ovvero il 38,3% dell’intera popolazione Da< più salien< sui giornali e libri: -‐2,3% i leDori di quo1diani (45,5%); + 2,1 quo1diani on line (20,3%). Meno della metà degli italiani legge un libro all’anno e profonda è la disaffezione dei giovani (fascia 14/29 anni, in diminuzione sia i leDori di libri (57,9%) che di giornali (33,6%)
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Censis -‐ La dieta media<ca degli italiani
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Il conceDo di “dieta media<ca” indica il fiDo sistema di relazioni e interazioni che si determinano in ciascun soggeDo in base alla sua capacità di orientarsi nel mondo, non solo grazie all’impiego di un numero più o meno ampio di media, ma anche in base alla qualità intrinseca dei mezzi di comunicazione usa< in prevalenza
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Censis -‐ Internet vs TV/Radio
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Tot 24,2%
Tot 42,4 %
13,1
La dieta media1ca degli italiani negli ul1mi 10 anni si è profondamente trasformata a favore del web. Tra i giovani (14-‐29 anni) solo il 7% si orienta su una dieta media<ca basata essenzialmente sugli audiovisivi, così come il 9,7% dei sogge] più istrui1 (diploma1 e laurea1)
0 15 30 45 60
Audiovisivi 46,6%
Web 35,3%
2002
2012
Web 55,5 %
Audiovisivi 25,2%
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Censis -‐ Internet vs TV/Radio
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Giovani 56,6%
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Tot 42,4 %
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Il cultural divide ‒ la condizione di vissuta da chi “si nutre” con una dieta media1ca assor1ta solo con tv e radio -‐ non rappresenta quindi più il traDo dis1n1vo degli italiani. Solo il 13,4% di giovani e il 23,9% di sogge] più istrui1 non hanno confidenza con le nuove tecnologie.
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Censis -‐ Press Divide
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20,7%
Tot 24,2%
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Nel 2006 le persone estranee ai mezzi a stampa rappresentavano il 33,9% della popolazione, nel 2012 sono diventate il 45,5%. Il 36% di giovani che navigano in Internet non sente il bisogno di leggere libri e giornali. Un terzo dei diploma1 e dei laurea1 non legge libri e giornali
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Censis -‐ Le nuove strade dell’informazione e i rischi del Web
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Comportamen< a rischio: il solipsismo di Internet e i processi di introflessione Solipismo: teoria secondo la quale il soggeDo pensante si pone come la sola realtà, per cui il mondo esterno appare solo come una sua momentanea percezione contestualizzato alla rete…. La propensione ad eleggere il web come luogo di rifugio in cui appartarsi per trovare sollievo da problemi quo1diani, secondo una modalità che potenzialmente potrebbe aumentare le possibilità che la Rete conquis< fe$e sempre più ampie del tempo delle proprie giornate. La rete diventa la rete come strumento nel quale si cercano le conferme delle opinioni, dei gus<, delle preferenze che già si possiedono in modo autoreferenziale
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Censis -‐ Le nuove strade dell’informazione e i rischi del Web
Giovani 35,3%
Giovani 56,6%
20,7%
Tot 24,2%
Tot 42,4 %
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E la privacy? Il 75,4% di chi accede a Internet ri1ene che esista il rischio che la propria privacy possa essere violata sul web. Principali preoccupazioni: Pubblicare nei social network contenu1 e immagini che li riguardano (45,3%); La registrazione da parte dei motori di ricerca dei percorsi di navigazione (23,5%); L’acquisizione e all’u<lizzo da parte delle applicazioni di informazioni che li riguardano (21,4%); Il 14,7% sospeDa la geolocalizzazione, cioè la possibilità che hanno alcune applicazioni di registrare la posizione dell’utente. Il 74,3% afferma che ognuno ha il diri$o di essere dimen<cato e che le informazioni personali sul nostro passato, se nega<ve o imbarazzan<, dovrebbero poter essere eliminate dal web. Proge&o Social Media 2012
Comunità virtuali
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Re< Crea<ve e Smart Mobs
Le “smart mobs” (Howard Rheingold, guru High Tech e autore di Mind Amplifier, oDobre 2012) sono gruppi virtuali temporanei lega1 alla possibilità di usare i nuovi media per un proprio vantaggio e diventano comunità quando il gruppo diventa l’occasione per raggiungere uno scopo comune e assume quindi propria iden1tà e porta all’incremento della conoscenza. La maggior parte delle smart obs sono di caraDere poli1co-‐sociale ma non mancano esemplificazioni ludiche o di caraDere scien1fico. Un caso di grande richiamo fu quello delle elezioni nelle Filippine dove il presidente Estrada venne des1tuito da una folla autoconvocata e in contaDo via SMS. Per avere un’idea del fenomeno: www.smartmobs.com
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I nuovi fenomeni della rete Le Comunità virtuali per il Knowledge Sharing
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Re< Crea<ve: le Comunità di pra<ca e di Interesse Le re1 crea1ve emergono inizialmente da gruppi di individui che si riuniscono e si cimentano in appassionate discussioni. Le interazioni colle]ve consentono di liberare il potenziale crea1vo delle singole persone e di realizzare una piaDaforma di conoscenze condivise su cui si basano gli ulteriori sviluppi crea1vi (Gaggioli-‐ Zurlo 2010). Ci sono due 1pi di re1 crea1ve: le Comunita di Pra:ca (CoP) e le Comunita di Interesse (CI). Le CoP consistono di membri che condividono un insieme di interessi, problemi, e conoscenze che vengono progressivamente approfondite aDraverso l’interazione reciproca tra i membri. Gli individui sono coinvol1 in discussioni e si aiutano reciprocamente. Le CI hanno una natura piu estemporanea poiche sono formate nel contesto di proge] specifici e vengono disaggregate quando ques1 proge] finiscono: un punto di forza delle CI è rappresentato dal loro potenziale crea1vo, perche diversi background e diverse prospe]ve possono significa1vamente condurre alla creazione di conoscenza colle]va e sviluppo. Un esempio di CoP? Magellano.it, un sistema di ges1one della conoscenza su piaDaforma web appositamente pensato per la Pubblica Amministrazione, volto ad o]mizzare la condivisione e diffusione della conoscenza all’interno di una comunita di uten1. Link: hDp://www.magellanopa.it/default.aspx?Page=3
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I nuovi fenomeni della rete Il Web scende in Piazza
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Smart Mobs Le Smart Mobs o Flash Mob finalizza<, cioe Flash Mob con scopi precisi, sono sta1 classifica1 secondo alcuni (ad esempio il sociologo Howard Rheingold) come Smart Mob. Lo Smart Mob parte da e su un (o piu) New Media, scende in piazza (fisica), rimbalza sui Mass Media tradizionali (Stampa, radio , televisione), torna sui New Media con effe] fortemente virali grazie alla doppia notorieta, rimbalza di nuovo sui Media tradizionali s1molando comportamen1 emula1vi e, quindi, riscende ancora in piazza ... incrocia la vita delle persone in maniera inaspeData s1molando una intera]vita, non solo virtuale. Un esempio? Le proteste in Europa contro le riforme universitarie dove le persone si davano appuntamento via SMS, via internet, email, forum ecc..
Fonte: Università la Sapienza di Roma, Pianificazione dei media, M Stanca:, h&p://www.comunicazione.uniroma1.it/materiali/17.55.50_MicrosoN%20PowerPoint%20-‐%20New%20Media1.pdf
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Sei connesso? Le leggi del Web e il valore della rete
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Il valore delle connessioni
Sarnoff, Metcalfe e Reed sono i nomi di tre leggi che definiscono il valore di una rete con riferimento al numero di connessioni. Legge di Reed afferma che: “quando una rete ha lo scopo di diffondere qualcosa che ha un valore per le persone, il valore dei servizi è lineare; se la rete invece consente transazioni tra i nodi individuali, il valore aumenta al quadrato, se essa include la possibilità che gli individui formino gruppi, il valore è invece esponenziale”. David Reed, ricercatore del MIT ha osservato che il valore di una rete, Internet in par1colare, cresce in modo esponenziale se associato a gruppi con interessi comuni, che condividono idee, interessi, obie]vi e con un senso di appartenenza.
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Le 3 leggi della Rete
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Il valore di una rete dipende dall'uso che ne viene faDo. Se viene solo distribuito contenuto il valore è lineare (legge di Sarnoff, es.. On Sale). Se sono a]vate transazioni, come per il commercio eleDronico, il valore è quadra1co (legge di Metcalfe, tra i creatori del protocollo Ethernet, applicata principalmente per la produzione di contenu< – es. Yahoo!, Email, ). Con lo sviluppo delle comunità la Rete diventa invece esponenziale (Legge di Reed – Es. eBay, Chat Rooms). Ciò spiega perchè tan1 si affannino a u1lizzare o evidenziare la componente “social” delle loro idee: per coinvolgere/raggiungere il maggior numero di uten1 (“Network Marke1ng”). Quel che pare oggi contare -‐ oltre alla numerosità dei contad -‐ è la creazione di comunità, anche non par<colarmente numerose, basate sul senso di appartenenza e condivisione. Il fa$ore umano e sociale rimane di grandissimo peso.
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I principi di relazione sui social Gratuità: donare, ricevere, contraccambiare
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La caraDeris1ca fondamentale dei beni relazionali è l’aspeDo della gratuità e della spontaneità, in quanto hanno la loro origine nel comportamento di dono dato dall’unione di tre componen< che sono il donare, il ricevere e il contraccambiare. L’ aspeDo più importante del dono risiede quindi nella sua totale libertà, dal momento che io scelgo di farlo ma non ho la certezza di essere contraccambiato. Nei social network questo può accadere anche nei confron1 di legami deboli; spin1 da un senso di responsabilità sociale nei confron1 della comunità di uten1 del social network che porta a meDere a disposizione proprie conoscenze, informazioni, contenu1. L’ obiedvo degli individui in quest’odca, è il mantenimento della comunità e l’ interesse individuale si realizza insieme a quello degli altri (intenzione colledva). Un esempio? Una richiesta di aiuto sulla propria bacheca di Facebook origina pra1camente sempre offerte di intervento da parte di amici e lo stesso accade nei Forum tema1ci dei professionis1 di Linkedin.
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I gradi di separazione
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Nel 1967 il sociologo americano Stanley Milgram tentò di testare un’ipotesi formulata per la prima volta nel 1929 dallo scriDore ungherese Frigyes Karinthy e poi ripresa negli anni cinquanta da Ithiel de Sola Pool (MIT) e Manfred Kochen (IBM) che cercarono di provare la teoria matema1camente. Essa è comunemente conosciuta come la “teoria dei sei gradi di separazione” e consiste in un’ipotesi secondo cui qualunque persona può essere collegata a qualunque altra persona aDraverso una catena di conoscenze che comprende non più di 5 intermediari.
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I gradi di separazione
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Milgram ideò un nuovo sistema per testare la teoria, che egli chiamò “teoria del mondo piccolo”. Selezionò casualmente un gruppo di americani del Midwest e chiese loro di mandare un paccheDo a un estraneo che abitava nel MassachuseDs, a diverse migliaia di chilometri di distanza. Ognuno di essi conosceva il nome del des1natario, la sua occupazione, e la zona in cui risiedeva, ma non l’indirizzo preciso. Fu quindi chiesto a ciascuno dei partecipan1 all’esperimento di mandare il proprio paccheDo a una persona da loro conosciuta, che a loro giudizio avesse il maggior numero di possibilità di conoscere il des1natario finale.
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3,74
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Quella persona avrebbe faDo lo stesso, e così via fino a che il paccheDo non venisse personalmente consegnato al des1natario finale. I promotori dello studio si aspeDavano che la catena comprendesse perlomeno un cen1naio di intermediari, mentre invece, per far arrivare il paccheDo, ci vollero in media solo tra i cinque e i seDe passaggi. Non c’era neanche l’ombra di ambien1 virtuali e relazioni digitali. Fino a quando nel febbraio 2004 un diciannovenne studente dell’Università di Harvard crea il social network più popolare al mondo. Nel 2011 un gruppo di informa1ci dell’Università degli studi di Milano, in collaborazione con due informa1ci di Facebook decide di effeDuare un esperimento su scala planetaria per calcolare il grado di separazione tra tuDe le coppie di individui su Facebook: i gradi di separazione sono risulta1 essere 3.74, molto meno di quanto l’esperimento di Milgram facesse pensare.
Oggi, il mondo è davvero piccolo.
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La novità ha 12 anni Nasce il Facebook italiano
ODobre 2012 -‐ Giovanni Villa, 12 anni, ha creato un nuovo social network «per dare la giusta voce a chi non ha i mezzi per farsi
sen1re»: si chiamerà The Voice. Giovanni è un ragazzino molto modesto e leggermente au<s<co. Ma è bravissimo nel prendere codici informa<ci da internet e nel modificarli, e ha un grosso talento per la matema1ca. La sua idea è quella di dare voce a chiunque, in ogni parte del mondo, specialmente alle persone che si trovano in difficoltà. Il sito dovrebbe essere online entro la fine del 2012. Il padre ha faDo registrare il dominio internet, e ha depositato i breved rela1vi al codice del programma sia in Italia sia negli Sta< Uni<. Fon:: www.mondoinformazione.com; h&p://www.le&era43.it, o&obre 2012
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La pagina Facebook di Giovanni
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La Community di COMUNICAMente
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Il gruppo di Comunicamente
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Il gruppo ha l’obie]vo di favorire lo scambio di esperienze professionali e dei contenu1 dida]ci tra i partecipan1 ai corsi di formazione. La Community ha due finalità: la prima di condividere informazioni e know how, la seconda di favorire la conoscenza tra i membri della Community e di creare relazioni che possano diventare con1nua1ve e funzionali a sostenere lo sviluppo dei singoli partecipan1 così come a migliorare le prestazioni dei singoli per lo sviluppo dei proge] e la soluzione di problemi (in un’o]ca di Crowding).
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Il gruppo d Comunicamente
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Grazie a tud per l’a$enzione e a presto on line
Laura Colombo
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