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Aiuto mio figlio è sui social!...K12 e Coderdojo Brianza K12 APS è l’associazione di Promozione...
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Aiuto mio figlio è sui social! Riflessioni e suggerimenti di lettura per genitori
Debora Mapelli, stagione CoderDojo Brianza 2018-2019
Mi presento
● Sono una bibliotecaria. Da oltre 16 anni lavoro al Centro Sistema, Helpdesk del Sistema Bibliotecario CUBI (già Sistema Vimercatese)
● Nel 2014 ho fondato Coderdojo Brianza e nel 2015 sono diventata Champion del nostro club
● Nel 2016, insieme agli altri volontari di CoderDojo Brianza, ho fondato l’associazione K12 APS, di cui sono Presidente
● Sono social media manager di diverse pagine su FaceBook e profili Twitter, legati al mio mondo professionale e di volontariato
● Dal 2015 faccio parte del gruppo nazionale dell’Associazione Italiana Biblioteche per la promozione del gioco e videogioco in biblioteca
● Sono anche mamma di un pre-adolescente e di un altro piccolo in arrivo
K12 e Coderdojo Brianza
K12 APS è l’associazione di Promozione Sociale, riconosciuta come Ente Non Profit anche negli USA, nata per supportare le attività di CoderDojo Brianza.
Coderdojo Brianza è un club in cui, adulti volontari (mentor) insegnano a bambini e ragazzi
le basi della programmazione informatica.
Non vogliamo piccoli programmatori, ma giovani “fluenti” nelle nuove tecnologie
Di cosa parleremo oggi
● i pericoli sono solo quelli della Rete?
● cosa sono i social network
● la privacy online. Riflessioni
Qual è la paura più grande che avete, pensando a vostro figlio sui social?
La vita reale è poi così diversa da quella virtuale?
Alcuni esempi che aiutano a farci riflettere
Che tipo di auto fareste guidare a vostro figlio?
Permettereste a vostro figlio di giocare o parlare da solo con uno sconosciuto?
La parola ai libri
Una email misteriosa avverte la giovane Biancaneve: la Regina, gelosa della popolarità della figliastra, ha deciso di farla uccidere... Inizia così un'avventurosa fiaba alla scoperta delle opportunità e delle insidie del mondo di internet, tra colpi di scena e nuove tecnologie. Uno specchio magico che somiglia molto a un tablet, un cacciatore dotato di GPS, sette nani che lavorano in una miniera di silicio, una chiavetta USB contenente un virus informatico, un sito internet che vende torte avvelenate... Ci sono tutti gli ingredienti della più classica delle fiabe, rivisitati in chiave contemporanea in un racconto ironico e avventuroso, per capire come funzionano gli strumenti tecnologici che usiamo ogni giorno e scoprire il bello e il brutto del mondo del web
C’è qualche differenza con il cyberbullismo?
I social network
Cerchiamo di saperne di più
Che sono i social network?
● SOCIAL: detto di rete o sito tramite il quale un gruppo di utenti può scambiare messaggi o condividere testi, immagini, video, ecc. | Detto di attività che implica lo scambio di opinioni, commenti, ecc. tra utenti.
● SOCIAL NETWORK: sito che consente di stabilire relazioni interpersonali intorno ad argomenti di comune interesse
Conoscete / usate qualche social?
La parola ai libri...
Philip Larrey è docente di filosofia presso la Pontificia Università Lateranense. Sacerdote nella diocesi di Roma, da diversi anni si occupa di tecnologia ed era digitale. Sul tema ha già pubblicato Futuro ignoto. Conversazioni sulla nuova era digitale (2014)
I filosofi, ingegneri, giornalisti, pubblicitari e piloti presenti in questo libro offrono considerazioni complesse e articolate, provocatorie, a tratti inconciliabili, ottimistiche o sfiduciate sulla tecnologia digitale e i suoi utilizzi. Il filo rosso che unisce i singoli interventi sembra però suggerirci che la direzione verso cui scegliamo di procedere dipende esclusivamente dalla nostra volontà.
Destinatari d’uso
FACEBOOK Cerchiamo di rendere Facebook disponibile a
tutti, ma il suo uso è proibito a:
● Utenti che hanno meno di 13 anni● Utenti condannati per violenza sessuale
● Utenti con account disabilitati in
precedenza per violazione delle nostre
condizioni o normative
● Utenti non autorizzati dalla legge in vigore a
ricevere i nostri prodotti, servizi o software
Destinatari d’uso
Puoi utilizzare i Servizi solo se accetti di stipulare
un contratto vincolante con Twitter e se non sei una persona a cui è vietato ricevere i servizi secondo le leggi della giurisdizione applicabile.
Ad ogni modo, devi avere almeno 13 anni di età, o
nel caso di Periscope 16 anni di età per utilizzare i
Servizi.
Destinatari d’uso
INSTAGRAM ● L'utente deve avere almeno 13 anni.
● Non devono gravare sull'utente divieti relativi alla
ricezione di qualsiasi aspetto del nostro Servizio
ai sensi della legge in vigore o allo svolgimento di
attività di pagamento correlate ai Servizi se
l'utente figura su una lista di parti con divieti
applicabile.
● L'account dell'utente non deve essere stato
disabilitato per violazione della legge o di una
delle nostre normative.
● L'utente non deve essere stato condannato per
violenza sessuale.
Destinatari d’uso
SNAPCHAT Nessuno al di sotto dei 13 anni d'età può creare un
account o utilizzare i Servizi.
Utilizzando i Servizi, dichiari di:
● Poter stipulare un contratto vincolante con Snap Inc.● Non essere una persona a cui è stato negato l'utilizzo dei Servizi
secondo le leggi degli Stati Uniti o di altra giurisdizione applicabile; ovvero di non essere incluso/a nell'elenco del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti tra gli "Specially Designated Nationals" né di dover sottostare ad altro analogo divieto.
● Osservare i presenti Termini e tutte le leggi, le norme e i regolamenti locali, statali, nazionali e internazionali applicabili.
Destinatari d’uso
TINDERÈ necessario avere almeno 18 anni di età per creare un
account su Tinder e utilizzare il Servizio. Con la creazione di
un account e l'utilizzo del Servizio, l'utente dichiara e garantisce che:
● è possibile stipulare un contratto vincolante con Tinder,● non è un soggetto impossibilitato a utilizzare il servizio in base alle
leggi degli Stati Uniti o in base a qualsiasi altra giurisdizione applicabile – ovvero non appare nell'elenco Specially Designated Nationals del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti o di affrontare qualsiasi altro divieto analogo,
● di conformarsi al presente Contratto e a tutte le leggi, le norme e i regolamenti applicabili a livello locale, statale, nazionale e internazionali e
● di non essere mai stato condannato per un crimine o reato perseguibile (o reati di simile gravità), un crimine a sfondo sessuale, o qualsiasi crimine che coinvolga l'uso di violenza e che non è tenuto a registrarsi come criminale sessuale nei registri statali, federali o locali.
Destinatari d’uso
MUSICALLY
ORA TIKTOK
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an account with us. When you create this account, you
must provide accurate and up-to-date information. It is
important that you maintain and promptly update your
details and any other information you provide to us, to
keep such information current and complete.
Destinatari d’uso
WHATSAPP Età: se si risiede in Paese nella Regione europea,
l’utente deve avere almeno 16 anni per utilizzare i
nostri Servizi (o l’età superiore necessaria nel suo Paese
affinché sia autorizzato a registrarsi e a usare i nostri
Servizi) [...] Oltre ad avere l’età minima richiesta per
usare i nostri Servizi in base alle leggi applicabili, ove
l’utente non abbia l’età richiesta per poter accettare i
Termini nel suo Paese, il suo genitore o il suo tutore
devono accettarli a suo nome.
Destinatari d’uso
YOUTUBE2.3 Non potranno utilizzare il Servizio ed accettare i
Termini gli utenti: (a) che non abbiano l'età prevista dalla legge per stipulare un contratto con YouTube, o
(b) ai quali sia vietato o in altro modo legalmente inibito
utilizzare o ricevere il Servizio ai sensi della legge
italiana nonché delle leggi del paese in cui sono
residenti o da cui accedono o utilizzano il Servizio.
Destinatari d’uso
TUMBLRL’Età minima è (i) tredici (13) anni o (ii) sedici (16) anni per gli utenti nell’Unione europea (o l’età più bassa prevista dal
paese dell’utente per fornire il consenso al trattamento dei
dati personali). È possibile utilizzare i Servizi solo se
l'utente è in grado di stipulare un contratto vincolante con
Tumblr e, pertanto, non sia nella condizione in cui gli venga
proibito legalmente di utilizzare tali Servizi.
Devi aver raggiunto l’Età minima per utilizzare Tumblr.
Questa regola deve essere assolutamente rispettata. "Ma io sono abbastanza grande!" potresti dire. No, ci dispiace. Se non hai raggiunto l’Età minima, non utilizzare Tumblr. Chiedi ai tuoi genitori una Playstation 4 o prova a leggere dei libri.
Perché l’età minima?
QUINDI… ATTENZIONE DOPPIA ALLA PRIVACY DEI
NOSTRI FIGLI!
La parola ai libri
Federica De Stefani: è avvocato e autrice di pubblicazioni
giuridiche. Si occupa di diritto della rete, diritto civile,
diritto del lavoro e contrattualistica, nazionale e
internazionale.
Le regole della rete presenta una panoramica sulle
principali tematiche che riguardano la normativa vigente:
la privacy, la pubblicazione dei contenuti su internet o sui
social network, le offese in rete, il diritto d’autore.
Come navigare tranquilli in 5 punti1. Stai per entrare in rete? Ricordati che:● ci sono delle regole da rispettare● ogni violazione comporta una sanzione● online, così come nella vita reale, ciascuno risponde delle
proprie azioni● bisogna essere coerenti con la propria identità reale
(questo consente di trasferire online anche le proprie competenze giuridiche che, in certi frangenti, possono evitare molti guai)
Come navigare tranquilli in 5 punti2. Stai per aprire un blog? Ricordati che:
● siamo tutti blogger (avere un blog ed esercitare la professione di blogger sono cose molto diverse)
● Blogger non ci si improvvisa● I diritti che si possono esercitare nel proprio blog non sono illimitati, ma finiscono
esattamente dove inizia il diritto altrui● Il blog non è una testata giornalistica● Devi analizzare attentamente i contenuti presenti sul blog perché attraverso questa
analisi passa la corretta costruzione del disclaimer e della privacy online● Bisogna valutare attentamente come gestire i commenti (sei responsabile di ciò che
viene pubblicato)● Bisogna fare attenzione alle parole che vengono utilizzate sia nei post che nei
commenti● Blog e diritto di cronaca non vanno automaticamente a braccetto
Come navigare tranquilli in 5 punti3. Stai per visitare un sito? Ricorda che:● Hai la possibilità di disattivare i cookie, quindi leggi
attentamente banner e informativa se intendi farlo● I contenuti pubblicati online non sono tutti liberamente
utilizzabili● Se devi commentare un post devi rispettare alcuni limiti,
non puoi scrivere tutto quello che vuoi e come vuoi.
Come navigare tranquilli in 5 punti4. Stai per entrare in un social network? Ricorda che:
● È necessario leggere attentamente le condizioni di utilizzo (se non conosci le regole come puoi rispettarle?)
● Tutto quello che viene postato sui social non è liberamente utilizzabile● Anche se utilizzi un profilo fake sei sempre individuabile e rintracciabile● Devi fare attenzione tra profilo privato e pagine per quanto riguarda FB● Hai la possibilità di impostare le restrizioni della privacy e decidere con chi
condividere i contenuti● Prima di iniziare a pubblicare devi valutare attentamente come gestire la privacy su
quel social● Non c’è alcuna violazione della privacy in riferimento ai contenuti che hai deciso di
condividere● Guardare il profilo altrui non è reato
● Per condividere i contenuti altrui utilizza gli strumenti della condivisione
dei vari social, in questo modo eviti di violare l’eventuale diritto d’autore
● Anche sui social network è assolutamente da evitare il copia-incolla
● Il diritto di cronaca può essere invocato solo da chi esercita l’attività
giornalistica
● Per i post e per i commenti valgono le stesse regole che valgono in
generale per internet: si devono rispettare alcuni limiti, non si può
scrivere tutto quello che si vuole e come si vuole. Il diritto di espressione
non è illimitato, ma si ferma nel punto esatto in cui inizia il diritto di
qualcun altro (per esempio a non essere offeso)
● Non si possono condividere screenshot di conversazioni che avvengono
privatamente sui social network perché sono equiparati alla
corrispondenza e, pertanto, non possono essere diffusi
Come navigare tranquilli in 5 punti5. Stai per invocare la violazione di qualche diritto? Ricorda
che● I diritti che puoi invocare sono solo quelli previsti da una norma specifica (non esiste,
per esempio, il diritto a conoscere tutte le informazioni della vita di una persona)● Non puoi invocare il diritto se tu stesso hai violato una norma● I diritti hanno limiti ben precisi, non sono mai illimitati● Il diritto che invochi vale, al contrario, anche per te (se ritieni che sia stato copiato un
tuo contenuto perché online non si deve copiare, nello stesso identico modo anche tu non dovrai copiare contenuti altrui)
● Se vuoi far valere un diritto devi essere in grado di dimostrare la sua esistenza (se invochi, per esempio, il diritto d’autore devi essere in grado di dimostrare che quel contenuto è effettivamente tutelato dal diritto d’autore perché ci sono i requisiti richiesti dalla legge)
● Se vuoi far valere la violazione di un diritto devi dare la prova della
violazione stessa (se sostieni che ti abbiano copiato un lavoro, riesci a
dimostrare che sia stato copiato?)
● Se ritieni che ci sia stata una violazione del diritto d’autore devi fare
attenzione di non aver permesso tu stesso l’utilizzo del contenuto che
ritieni che ti abbiano copiato.
La parola ai libri
Giovanni Ziccardi è professore di Informatica Giuridica presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano, dove coordina il corso di di Perfezionamento in Computer Forensics e Investigazioni Digitali.
Social media: tutte le norme per vivere nella maniera più sicura e tranquilla possibile la propria attività in rete. Dai rischi per i bambini e adolescenti nell’uso dei social network alle norme che proteggono il diritto d’autore, dalla tutela della privacy (propria e altrui) fino ai veri e propri crimini informatici, dalle cautele da adottare quando si acquista merce in rete per evitare di essere truffati per arrivare ai temi del cyberbullismo e dello stalking.
La parola ai libri
Bello il web! Ma... Luca, Lara e Matteo, grandi "smanettoni" ed espertissimi navigatori, inciampano purtroppo in qualche guaio. Ne usciranno più attenti e, di sicuro, veramente più esperti. Una divertente storia con dentro un piccolo manuale o, se volete, un piccolo manuale raccontato come una storia, con l'aiuto di fumetti, quiz e laboratori. Un libro utile per imparare a difendersi da chi in rete vuole darci fastidio, o da chi vuol farci del male, ma anche per capire quando siamo noi a sbagliare. Senza paura, ma sempre con gli occhi bene aperti!
GENITORI E FIGLI ONLINE
Com’è il nostro rapporto con la tecnologia?
La parola ai libri
Bart ha dieci anni, è molto intelligente e vive in un futuro forse non troppo remoto, in cui la vita è scandita dalla tecnologia e ogni fase della giornata è regolata dalle macchine. È sempre solo: vede i genitori lontani per lavoro solo attraverso un monitor e l'unico contatto che gli trasmette un po' di calore è quello del suo orsetto Kapok. Ma ben presto anche questo conforto, giudicato dalla madre un'inutile distrazione, gli viene sottratto. Per il piccolo Bart le giornate scorrono sempre uguali, costrette in una frenetica sequenza di impegni, corsi ed esercizi. Ma l'incontro con una buffa gallina scappata dal suo cubicolo e in cerca di libertà lo scaraventa in un'avventura incredibile, che comincerà con un tuffo... nelle pagine di un libro misterioso. Un viaggio di formazione attraverso mondi fantastici che rivelerà a Bart la verità sulle proprie origini.
Il tempo del web: adolescenti e genitori online. Indagine Telefono Azzurro - DoxaKids, febbraio 2016
SHARENTING
creativa parola nata dalla
combinazione di parenting e
sharing che indica quella
diffusissima tendenza dei genitori
a condividere sul web tutto ciò
che riguarda i figli: dal momento
della nascita alla prima poppata,
dal primo sorriso alle prime
parole, dai primi passi al primo
compleanno e via dicendo.
Parenting in the digital Age by Parent zone, ottobre 2017
Parent Zone è un’impresa sociale con sede in Gran Bretagna. Vi lavorano esperti di digitale e offrono consulenza alle famiglie, ai ragazzi e ai professionisti del mondo dell’educazione, in merito alle tematiche digitali che stanno cambiando il mondo.
Nel 2017 hanno presentato uno studio con le risposte di 1000 ragazzi tra i 12 e i 16 anni, curato da Eleanor Levy che si intitola “Genitori nell’era digitale: cosa stiamo facendo?”
Fai come dico, non come faccio io
I tuoi genitori stabiliscono delle regole per usare i dispositivi digitali? Pensi che le regole che ti hanno dato per
usare i dispositivi digitali siano giuste e ragionevoli?
Pensi che i tuoi genitori seguano le loro stesse regole nell’uso dei dispositivi?
● “I miei genitori sono sempre al telefono ma è come… “Sto lavorando. Sto facendo shopping. Stai zitto”
● “Ho dei giorni “no tech”. Come se fosse una malattia”● “Pensano che non lo notiamo e invece lo notiamo. Li usano più di me”
I tuoi genitori hanno mai condiviso una tua foto imbarazzante online?
Hai chiesto loro di rimuoverla?
Pensi che i tuoi genitori rispettino la tua privacy online?
Cosa fanno per darti la sensazione che invadano la tua privacy?
● “Fondamentalmente vogliono sapere cosa faccio online tutto il tempo. Non mi sento libero. Pensano solo che io incontri pedofili o faccia cavolate”
● “Mi stalkerano. Specialmente mia madre”● “Cercano di tracciare quello che faccio, così io uso account
falsi per avere un po’ di privacy”● “Ci provano, ma io sono invisibile”● “Non voglio che facciano i miei amici. Ho gli amici per questo”
Trovi utile che i tuoi genitori ti parlino delle cose che accadono online?
Conclusioni dello studio
“Innanzitutto, il fatto che metà dei giovani con cui abbiamo parlato (51,3%) ha affermato di essere stato aiutato dal parlare con i propri genitori di questioni sorte online è incoraggiante.Una genitorialità solidale e di supporto è vitale per costruire la resilienza digitale dei bambini. Si pone anche la domanda, come possiamo aiutare il 48,7% a cui i colloqui non sono stati d'aiuto? E come incoraggiare coloro che non hanno mai avuto quelle conversazioni a farle?In secondo luogo, i nostri risultati mostrano che oltre i tre quarti dei giovani con cui abbiamo parlato (77,6%) ritengono che i loro genitori non capiscano le loro vite online.Questo non significa che mamma o papà dovrebbero immediatamente iniziare a caricare video di se stessi su un nuovo canale Youtube mentre scartano la loro nuova falciatrice,ma suggerisce che mostrare comprensione e rispetto per ciò che i loro figli fanno online sarebbe apprezzato(Il 77,4% dei nostri intervistati ha detto questo) e sarebbe un passo positivo verso una migliore comunicazione”.
5 regole di Parent Zone
1. Mostra interesse per la vita online dei tuoi figli, ma non essere troppo invadente
2. Cerca di conoscere le app e gli strumenti che usano3. Impara a parlare di argomenti difficili mettendo tuo figlio
a suo agio4. Dai il buon esempio. Non più “Fai come ti dico, non come
faccio”5. Offri ai bambini la libertà di esplorare - ma definisci
confini e una strategia di sicurezza se dovesse andare male.
La parola all’esperto
Gianluigi Bonanomi ha parlato di sharenting in una puntata di “Genitorialità e tecnologia”, ascoltiamo attentamente cosa ha raccontato.
https://www.spreaker.com/user/gianluigibonanomi/1x06sharenting
La parola ai libri
Gianluigi Bonanomi: giornalista high-tech, ha lavorato per una dozzina d’anni nel settore dell’editoria informatica. Sul tema della tecnologia e della genitorialità ha scritto il libro “Navigazione familiare”.
Fiorenzo Pilla: ha da tempo esteso la propria attività di studio e ricerca all’evoluzione della società via web. Autore di “Io digitale”, “Social Family” e “Manuale per difendersi dalla post-verità”, è stato fondatore dei contenuti web “Pagine digitali” e “Nuove conversazioni”
Prontuario per genitori di nativi digitali: 100 domande su tecnologia e genitorialità.
Gli invisibili
Mary Aiken, cyberpsicologa forense, ha definito i bambini in rete “gli invisibili”.
Nel suo ultimo volume “The Cyber effect” cita un’indagine condotta in 22 Paesi europei fra il 2011 e il 2014: stando ai dati, un quarto dei bambini tra i 9 e 10 anni e la metà di quelli tra gli 11 e i 12 anni usano Facebook.
La parola ai libri
Ashley: A essere del tutto sincera al cento per cento, io proprio non lo capisco come abbia fatto la mamma a innamorarsi di Léonard. Ma dato che non si era mai accorta che mio padre è gay, forse non dovrei stupirmi tanto. Solo che ora tocca a me subirne le conseguenze: Léonard e quel nanerottolo di suo figlio Stewpidart si sono trasferiti a casa nostra! Aiuto! I miei genitori vogliono rovinarmi la vita! Stewart: Al mondo ci sono molti misteri che la scienza ancora non ha spiegato. Per esempio: la mia quasi-sorella Ashley è sorda, o finge di non sentirmi? Perché sbaglia sempre il mio nome e quello del mio gatto Schrödinger? Ma soprattutto: perché mi odia? Ora che io e papà ci siamo trasferiti a casa sua, andiamo anche alla stessa scuola. Speriamo bene... Ashley e Stewart si ritrovano a far parte della stessa famiglia. Cosa può succedere quando due mondi così lontani entrano in rotta di collisione?
La parola ai libri
Nunzia Ciardi: dirigente della Polizia di
Stato, è direttrice della Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Rosita Rijtano: giornalista, scrive soprattutto di tecnologia e scienza.
Web e social sono un fantastico spazio da esplorare, a patto di saperli usare ed essere consapevoli dei pericoli. In questo libro le regole e i consigli degli esperti per proteggere i ragazzi dai rischi del web, dal sexting ai giochi mangiasoldi, dal cyberbullismo alle fake news.
La parola ai libri
Alberto Pellai: medico e psicoterapeuta dell’età evolutiva, è ricercatore presso il Dipartimento di scienze biomediche dell’Università degli Studi di Milano, dove si occupa di prevenzione in età evolutiva.
Questo libro prova a fornire ai genitori gli strumenti utili per captare i messaggi e affrontare comportamenti a rischio in una guida all’educazione sessuale 2.0 che prende le mosse da una serie di casi reali per offrire spunti di riflessione, consigli pratici e risposte su temi caldi.
La prossima volta...
Analisi delle privacy policy e termini d’uso di:
● Facebook● Instagram● You Tube● Tik Tok● Fortnite● Roblox
tocca voi!