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1 La Biblioteca del Dipartimento formazione e apprendimento e il Laboratorio ricerca storico-educativa, documentazione, conservazione e digitalizzazione

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La Biblioteca del Dipartimento formazione e apprendimento e il Laboratorio ricerca storico-educativa, documentazione, conservazione e digitalizzazione

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Indice

1. La storia della Biblioteca 4

2. I Fondi Scolastici Ticinesi della Biblioteca 7

3. Il Fondo Antico della Magistrale 12

4. Il Fondo Gianini 13

Bibliografia 15

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La Biblioteca del Dipartimento formazione e apprendimento è un’istituzione educativa che arricchisce e completa l’educazione permanente, è però anche un Laboratorio di ricerca, documentazione conservazione e digitalizzazione (RDCD) della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI).

Conoscere e comprendere la suastoria permette di scoprirne la malleabilità e adattabilità alle nuove esigenze pedagogico-didattiche e ai cambiamenti istituzionali.

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1. La storia della biblioteca

1873 – Istituzione della Scuola Magistrale a Pollegio, con due sezioni: maschile e femminile. Nel 1852 il Gran Consiglio ave-va varato la legge sulla secolarizzazione degli istituti religiosi fra i quali il seminario di Pollegio. Diventato proprietà dello Stato, quest’ultimo fu poi trasformato in ginnasio laico fino al 1873, anno nel quale venne sostituito dalla Scuola magistrale mista.

1876 – Prima notizia dell’esistenza di una «misera» biblioteca dell’istituto [FIORI 1980: 54, 57].

1878 – Il Consiglio di Stato propone la divisione della Magistrale in “Normale maschile” e “Normale femminile”. Trasferimento della sezione maschile a Locarno nell’ex convento di San Francesco. Pietro De Nardi è direttore della Normale Maschile e insegna pe- dagogia e metodica nelle normali di Lo- carno e Pollegio (Conti-resi ufficiali pubblicati dal Dipartimento di pubblica educazione del Cantone Ticino, 1879-1881).

1881 – Trasferimento della sezione femminile a Locarno nella casa “Il Belvedere” di proprietà di Carlo Franzoni (oggi Centro professionale commerciale di Locarno).

1893 – “L’insegnamento della StoriaSvizzera alle allieve del primo anno della normale femminile, senza l’aiuto di alcun testo, e sotto dettato è apparso in più d’una parte arido e deficente, comecché nona sufficienza accompagnato dalle causali dei più importanti fatti ed avvenimenti.” (Conto-reso del Dipartimento di pubblica educazione, anno 1893, p. 7, corsivo nostro.)

1910 – Fusione della biblioteca della Normale Maschile con la biblioteca della Scuola tecnica. Il direttore della Scuola Normale Mario Jäggli costituisce la Mostra didattica, appoggiandosi in particolare sul lascito di libri lasciato dal vicedirettore Francesco Gianini (defunto nel 1908). Molti di quei testi si trovano oggi nel Fon- do Gianini del Dipartimento formazione e apprendimento (DFA).

1911 – La biblioteca possiede 2845 volumi e 1576 fascicoli di riviste (16 titoli). Tra le nuove acquisizioni si trova una copia del recentissimo libro di Maria Montessori, Metodo della pedagogia scientifica applicata all’educazione infantile nelle case dei bambini (1909).

1968 – Occupazione dell’Aula 20. Tra le rivendicazioni degli studenti anche quella di avere una Biblioteca funzionante. Essi deplorano il cattivo stato della biblioteca. I volumi si recuperano difficilmente. Non esiste un catalogo aggiornato.

1985 – Viene trasferito a Locarno e incluso negli attuali fondi il fondo librario della Magistrale di Lugano in seguito alla chiu- sura di quest’ultima.

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1994 – Inizio della catalogazione informatica (DOBIS LIBIS, VTLS, ALEPH).

2001 – Fusione della biblioteca della Magistrale con il Centro didattico cantonale e la biblioteca dell’Istituto per le abilitazioni e l’aggiornamento dei docenti (IAA).

2003 – Passaggio dal catalogo Sistema bibliotecario ticinese (SBT) scolastico a quello cantonale e inizio del prestito automatizzato.

2009 – La biblioteca cambia nome e istituzione. Diventa Centro didocumentazione SUPSI Dipartimento formazione e apprendimento. Inizio dei prestiti interbibliotecari tramite formulario on-line.

2010 – Le nuove acquisizioni sono segna- late su Twitter.

2011 – Il Centro di documentazione acqui- sta due tablet e un e-reader.

2014 – Pensionamento del bibliotecario Elia Martini di Bignasco (Valle Maggia) che ha contribuito alla selezione e all’al-lestimento del Fondo Gianini e ha rac-colto le prime informazioni sulla storia della Biblioteca della Magistrale che hanno ispirato questa guida.

2015 – Il Centro di documentazione diventa Biblioteca formatrice. Arrivo di un’apprendista. Creazione di un nuovo spazio denominato “Sala delle arti”.

2016 – Il Centro di documentazione cambia nuovamente nome e diventa Biblioteca. Si pubblica la prima Gui-da alla Biblioteca. Costituzione della Commissione biblioteca formata da sette membri nominati dal Consi-glio di direzione.

2017 – La Biblioteca si apre ai social media: Instagram e Facebook. Si realizza il primo filmato sulla biblioteca in col- laborazione con il Servizio risorse didat- tiche, eventi e comunicazione (REC) del Dipartimento formazione e apprendimento.

2018 – Durante il corso dell’estate 2018 la Biblioteca esce dal Sistema bibliotecario ticinese per entrare in NEBIS, la rete delle biblioteche e dei centrid’informazione svizzeri, la cui sede centrale si trova a Zurigo. Nata inizialmente con un forte orientamento tecnico e scientifico a supporto dell’ETH, oggigiorno NEBIS vede partecipare una grande varietà di biblio-teche di Università e Alte scuole pedago- giche, ultima delle quali la Mediateca dell’Alta Scuola pedagogica di Coira. L’a- desione ci allinea con le altre bibliote-che SUPSI, che vi partecipano sin dalla lo- ro nascita, e ci permette di potenziare le richieste di prestiti interbibliotecari con un servizio di posta diretto e di entrare a far parte di un sevizio universitario consolida- to e molto importante a livello svizzero.

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2018 – L’Aula della arti e l’Aula di informatica Mac lasciano il posto all’Aula che non c’è, inaugurata nel mese di giugno. Il nuovo spazio didattico caratterizzato da una gradonata in larice è multifunzionale, co- lorato, amplio e luminoso, disponibile su riservazione per formatori e studenti del DFA e per tutti i docenti della scuo-la dell’obbligo che volessero utilizzarlo.

2018 – La Biblioteca riceve il certificato di idoneità a formare apprendisti GID (Gestori all’informazione e alla docu- mentazione AFC) e Assistenti d’Ufficio certificato federale di formazione pratica (CFP). Assunzione di due apprendisti Assistenti d’Ufficio CFP, di una apprendista GID e di un stagista GID per sei mesi. Dichiarazione d’intenti tra la Biblioteca del Dipartmento formazione e apprendi-mento e la Mediateca Alta scuola peda- gogica dei Grigioni (PHGR) di Coira. Donazione di 100 libri per il Fondo Gianini da parte della Biblioteca cantonale di Bellinzona. Su decisione del Consiglio della SUPSI, il 4 luglio 2018 nasce il Laboratorio ricerca documentazione conservazione e digitalizzazione (RDCD).

Il Laboratorio riunisce il professore in storia della didattica e i collaboratori della Biblioteca, nell’ottica di un centro di ricerca e servizi alla ricerca. La sua attività di ricerca verte sulla storia dell’educazione del sistemo educativo ticinese e svizzero. A tal fine cura un archivio storico-educativo (Fondo Gianini), promuove la conservazione del patrimonio storico-educativo della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e assicura la digitalizzazione dei materiali nell’ottica di un accesso aperto a materiali, dati e meta-dati e il loro utilizzo in modalità di insegnamento moderne su piattaforme web. L’attività di insegnamento, nei corsi di laurea della SUPSI e in altre formazioni per insegnanti, bibliotecari e figure professionali affini, verte sulla storia dell’educazione e sull’evoluzione storica dei sistemi educativi. Il Laboratorio fa parte della rete accademica dei ricercatori in storia dell’educazione in Svizzera ed è aperto a collaborazioni con chiunque in Svizzera e all’estero abbia interesse per la ricerca storico-educativa.

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2. I Fondi Scolastici Ticinesi della Biblioteca

Il Fondo Gianini è il nostro archivio del materiale scolastico ticinese che copre quasi due secoli di scuola ticinese, ovvero un periodo che va dal 1750 al 1950. Dopo anni di conservazione in locali poco adatti, nel 2011-2012 questo prezioso materiale è stato riscoperto grazie a un lavoro in co- mune tra bibliotecari e ricercatori che hanno potuto usufruire per due anni di un finanziameto interno del Dipartimento formazione e apprendi-mento per il lavoro di recupero, esplorazione e valorizzazione del Fondo. Si è arricchito negli anni di diverse donazioni e ora la collezione com-prende quasi 3’000 volumi, quaderni o manoscritti conservati presso la Biblioteca.

Fig.1Epigrafe di Luigi Imperatori (chiostro del Dipartimento formazione e apprendimento – DFA)

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1909 – Francesco Gianini era insegnante e vicedirettore della Scuola Normale maschile di Locarno e un anno dopo la sua morte, nel 1909, la sua vedova, la maestra Rosina, scriveva a Mario Jäggli diret- tore della Magistrale di Locarno dal 1907 al 1915 per lasciare una trentina di documenti (libri, opuscoli, manoscritti e alcune tesi appar-tenute al direttore della Normale maschile Luigi Imperatori che dal 1888 al 1900 ricoprì la carica di direttore della Scuola normale).

Fig.3A destra: Luigi Imperatori, 1844-1900.

Fig.2A sinistra: Francesco Gianini, 1860-1908.

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1993 circa – Una piccola parte (ca. 200 testi) del fondo storico viene catalogato sotto il nome “Archivio Gianini-Imperatori” e rimane in tal modo unito anche durante i diversi traslochi della biblioteca. Molti altri materiali storici vengono messi in scatoloni e sistemati alla rinfusa nelle cantine.

2010– Riordino del materiale depositato nelle cantine sotto la palestra dello stabile dell’ex Magistrale e creazione del Fondo Gia-nini all’interno della Biblioteca, dopo un ampliamento degli spazi per accoglierlo. Terminata l’immissione dei testi nel sistema bibliote-cario ticinese il materiale è stato messo a disposizione degli studiosi.

2015 – Inizio della digitalizzazione di parte dei testi nel portale e-rara (www.e-rara.ch) dell’ETH di Zurigo. Vengono acquisiti e catalogati nuovi fondi storici, come ad esempio quello della ex-scuola Mene-ghello di Tesserete, e integrati nel Fondo Gianini.

2017 – Con l’assistenza del servizio informatica di gestione della SUPSI nasce il repository fondo-gianini.supsi.ch quale interfaccia di- gitale del Fondo Gianini, destinato ad accogliere tutti i documenti digitali che i ricercatori del Dipartimento formazione e apprendimen-to producono per l’attività scientifica e didattica in storia dell’edu- cazione.

Esempi di testi disponibili:Per il cuore e per la mente: libro di lettura ad uso delle scuole primarie ticinesi maschili e femminili / Patrizio Tosetti. Bellinzona: El. Em. Colombi & C., 1903-1904.

Fig.4Gianini, Francesco. - L’insegnamento della grammatica nelle scuole elementari: lezioni teorico-pratiche / Francesco Gianini. - Bellinzona: Tip. e Lit. El. Em. Colombi e C., 1897.

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Fig.5Pedrotta, Giuseppe. - Nuovo compendio di geo- grafia: esposto con ordine nuovo ad uso del- le scuole primarie / da Giuseppe Pedrotta. - Locarno: Tipografia di D. Mariotta, 1881.

Sin dalla sua costituzione il Fondo Gianini è oggetto di un’inten- sa attività di esplorazione scientifica coordinata da Wolfgang Sahlfeld, docente di didattica dell’italiano e (dal 2016) professore in storia della didattica al Dipartimento formazione e appren- dimento. Responsabile di diversi progetti di ricerca sulla storia dell’educazione in Ticino e in Svizzera, Sahlfeld ha pubblicato numerosi saggi storici, creato un sito web ricco di informazioni sull’evoluzione storica dei curricoli e contribuito alla nascita del repository fondo-gianini.ch quale interfaccia digitale del Fondo. Anche gli studenti del Dipartimento formazione e apprendimento utilizzano i materiali storici del Fondo Gianini per le loro tesi.

Lo studio degli ex-libris e dei formulari pervenutici in diversi libri del Fondo Gianini ci permette di affermare che molti libri furono esposti all’Esposizione nazionale svizzera di Zurigo del 1883 e all’Esposizione nazionale di Ginevra del 1896. La prima esposizione nazionale (Zurigo 1883) era incentrata sull’importanza della scuola e dell’istruzione come fattori di crescita economica e richiamò quasi due milioni di visita-tori. L’occasione per organizzarla venne offerta dall’inaugurazione della ferrovia svizzera del Gottardo nel 1882 (fonte: Archivio federale sviz-zero). Sfortunatamente non ci è pervenuto l’insieme dei libri e mate-riali ticinesi esposti, ne abbiamo però l’elenco nella rivista L’Educatore della svizzera italiana del 1883 (p 349). Tentativi di rintracciare anche i docu-menti dispersi sono ad oggi rimasti vani. Sempre l’esame degli ex libris ci permette di dire che il Canton Ticino partecipò con regolarità anche ad altre esposizioni: Como 1873, Berna 1914, ecc. Gli ex-libris permetto-no anche di risalire alla provenienza dei libri che costituiscono il Fondo Gianini.

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Fig.6L’avvocato Felice Bianchetti; la maestra e moglie di Francesco Gianini, Rosina; Luigi Imperatori, diretto-re della normale Maschile; Esposizione nazionale di Zurigo (1883); Augusto Ugo Tarabori (1891-1968), segretario del DPE, ecc.

Alcuni esempi:

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3. Il Fondo Antico della Magistrale

Nel 2001 al momento della fusione tra la biblioteca della Magistrale, la biblioteca dell’Istituto per le abilitazioni e l’aggiornamento dei docenti (IAA) e il Centro didattico cantonale di Locarno, fu deciso uno spurgo del materiale per questioni di spazio. Il fondo antico di letteratura italiana della biblioteca della Magistrale si trasferì alla Biblioteca cantonale di Bellinzona. Nel 2016 sempre per necessità di nuovi spazi la biblioteca cantonale di Bellinzona rinuncia al fondo e questo è ricollocato presso la Biblioteca del Dipartimento formazione e apprendimento di Locarno con la denominazione Fondo Antico Magistrale. Vi troviamo diverse opere del Seicento o del Settecento. Il corpo centrale è però costituito da pubblicazioni dell’Ottocento. Oggi, interamente catalogato in Nebis, è fruibile su richiesta, per sola consultazione. Per il futuro non si esclude di digitalizzare qualche edizione pregiata.

Esempi di libri disponibili:Bartoli, Daniello. - Dell’huomo di lettere Difeso, & Emendato al molt’illustre signore, e Padron Colendissimo il signor Giuseppe Ridolfi Regio Cancelliero dell’Il-lustrissimo Tribunale della Sanità della Città, e Stato di Milano: Parti due / del P. Daniello Bartoli della Compagnia di Giesu. - Milano: Nella Stampa di Lodovico Monza, 1666.

Zeno, Apostolo. - Poesie sacre drammatiche: Istorico e Poeta Cesareo, cantate nella Imperial Cappella di Vienna. Aggiuntovi, in questa nuova Edizione L’Ezechia / di Apostolo Zeno. - Venezia: presso Giuseppe Bettinelli, 1741.

Tassoni, Alessandro: La secchia rapita. Parigi: Apresso Marcello Prault , 1769. 386 p.: ill.

Parini, Giuseppe. - Il Mattino il Mezzogiorno e le Odi / dell’abate Giuseppe Parini. - Milano: nella tipografia Pirola, 1791.

Verri, Pietro 1728-1797. - Scritti inediti / del conte Pietro Verri, Milanese. - Londra [i.e. Lugano]: [s.n.], 1825.

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4. Il Fondo Gianini

Oggi il Fondo Gianini, valorizzato dall’attività scientifica del Laboratorio, comprende circa 2400 titoli, tra programmi scolastici, libri di testo, quaderni, manoscritti, libri di pedagogia e altro materiale didattico. Tutti i documenti sono catalogati nel catalogo NEBIS. Il numero di docu-menti aumenta costantemente grazie a donazioni e lasciti. Il materiale è conservato in un compactus chiuso presso la Biblioteca del Diparti-mento formazione e apprendimento (DFA), e consultabile in sede su richiesta.

Repository del Fondo Gianinihttp://fondo-gianini.supsi.ch/

Grazie a un progetto di ricerca Fondo Nazionale Svizzero Sinergia, molti dei materiali del Fondo Gianini e in particolare i programmi scolastici, le circolari e altri documenti ufficiali, sono stati digitalizzati e resi disponi-bili in una forma interrogabile sul sito del progetto. Inoltre è stata avvia-ta la digitalizzazione di libri scolastici e manoscritti del Fondo Gianini tra- mite la piattaforma digitale e-rara.

Il Repository del Fondo Gianini è dunque l’interfaccia digitale del Fondo. Nella scheda di ogni singolo documento si trovano pertanto non solo il file digitale e le informazioni sul luogo di conservazione del documento originale, ma anche l’indicazione degli altri luoghi di pubblicazione digitale (ad esempio www.e-rara.ch), dove si possono trovare ulteriori informazioni e contestualizzazioni.

Il Repository è l’archivio digitale istituzionale del Laboratorio che rende accessibili e visibili le pubblicazioni digitali a fini didattici e di ricerca, garantendone la conservazione nel tempo.

La ricerca avviene per “parola chiave”, il termine selezionato si introduce nella stringa in alto a destra. L’utente SUPSI o USI può introdurre il suo NetID nel login esistente e accedere così a tutti i documenti del Repository. L’utente esterno che dovesse riscontare delle difficoltà può scrivere a [email protected]

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Sito web “StoriaScuola”www.storiascuola.supsi.ch

Nato in origine come sito del progetto SNF-Sinergia “Il sapere della scuola”, il sito è oggi uno strumento di ricerca polivalente e completo chedocumenta l’evoluzione della legislazione e degli ordinamenti della Scuola ticinese, attraverso una presentazione funzionale e concreta degli strumenti di ricerca (bibliografia, sitografia, link verso banche dati e repositories di altri enti di ricerca) e delle fonti principali: piani di studio, leggi e regolamenti, circolari, rapporti di commissioni, eccetera.

Ogni documento è presentato su una pagina che lo introduce e con-testualizza, e contiene un link verso il luogo di conservazione digitale nel repository Fondo Gianini.

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Bibliografia1

Silvana FIORI (1980). Il trasferimento della Scuola magistrale maschile (1878) e femminile (1881) da Pollegio a Locarno (lavoro personale per il conse-guimento della patente di scuola maggiore), Università di Pavia.

Alessandro FRIGERI, Marcello OSTINELLI, Wolfgang SAHLFELD (2013). Fonti e materiali per la storia della scuola ticinese, rapporto finale di un progetto di ricerca DFA.

Ornella MONTI, Wolfgang SAHLFELD (2016). Un pezzo di storia ticinese a Locarno. Il Fondo Gianini al Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI, in: “Rivista di Locarno”, aprile 2016, pp. 24-25.

1. I testi sono ottenibili su richiesta presso la Biblioteca.

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InformazioniSUPSI, Dipartimento formazione e apprendimentoLaboratorio ricerca storico-educativa, documentazione, conservazione e digitalizzazione

Piazza San Francesco 16, CH-6600 Locarno T +41 (0)58 666 68 23/24 www.supsi.ch/dfa/ricerca/laboratori/rdcd.html

supsi.ch/dfanebis.chsbt.ti.chtesi.supsi.ch e-rara.ch samara.ti.chfacebook.com/biblioteca.dfatwitter.com/BibliotecaDfainstagram.com/biblioteca_dfa/

Testi e immagini: Ornella Monti, Stefania Petralia, Wolfgang Sahlfeld.

Grafica: Jessica Gallarate.

Dipartimento formazione e apprendimentoScuola universitaria professionale della Svizzera italianawww.supsi.ch/dfa

Locarno, ottobre 2018