Smodem 1 - 2013: Oggetto in-utile

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TRIMESTRALE iscritto al n° 789 del Registro Periodici, Tribunale di Lucca - Direttore Responsabile: Vera Caruso cinque per mille alla cooperativa C.RE.A. Il codice fiscale è 00985350461 - Grazie Via Virgilio 222 55049 Viareggio Tel. 0584 384077 Fax 0584 397773 [email protected] www.coopcrea.it CREA soc. coop. sociale n° 1 anno 2013 oggetto in - utile ? L’utilità sociale delle attività svolte da C.RE.A è legata alla loro stessa natura tuttavia nel modo in cui queste vengono svolte e nell’approccio degli operatori nel gestirle è possibile individuare un di più, un valore che va oltre l’attività svolta ed oltre il confine definito dalla prestazione. Nel 2012 abbiamo organizzato molti eventi, come si vede nelle pagine centrali che raccolgono gli inviti e le locandine delle iniziative. Abbiamo inaugurato il nuovo Centro Diurno di Camaiore, abbiamo inaugurato pannelli e mostre, fatto feste e spettacoli, organizzato mostre di strumenti musicali, seminari di studio sul mondo dei giovani e incontri sui centri di aggregazione giovanile per scoprire chi sono e di che cosa hanno bisogno i giovani del nostro tempo. Poi c’è stato il 4 ottobre, il compleanno della C.RE.A: trenta anni di attività festeggiati con un concerto di musica medievale e la premiazione dei soci anziani. Abbiamo organizzato alcune iniziative-incontri sul tema del “Dopo di noi” ed è partita la sperimentazione di “Turisti per caso”, un evento di vacanza ma anche di ricerca, un nuovo progetto per essere protagonisti della vita che cambia. Spesso le iniziative sono state accompagnate da articoli sulla stampa locale e di tutte abbiamo dato conto sul sito www.coopcrea.it e sulla nostra pagina Facebook. Soddisfazione e leggerezza per noi e per tutti quelli che ci seguono, ma anche momenti di cambiamento, occasioni di scambio e di trasformazione, momenti di gioia in un panorama economico, politico e sociale particolarmente triste e pesante. Le nostre attività infatti si sviluppano soprattutto in ambito dei servizi pubblici e quindi subiscono le restrizioni e le preoccupazioni della crisi economica e le misure di revisione della spesa. I servizi che gestiamo sono tutti sotto pressione e ogni giorno lavoriamo al miglioramento e al contenimento dei costi, spesso senza sapere se potremo continuare perché gli impegni economici dei Comuni sono presi mese per mese. In questo clima continuiamo ad organizzare eventi perché auspichiamo che qualcosa accada, noi vogliamo far accadere in un certo luogo ed in un certo momento qualcosa: manifestazioni in piazza, cene, lotterie, mercatini, inaugurazioni, mostre, feste, sempre con l’intento di provocare un cambiamento nella gente e in noi stessi. Gli eventi per la cooperativa sono occasione per farci conoscere, per socializzare e fare integrazione, rappresentano la costruzione di un nodo di relazione, di ponti fra le persone perchè vogliamo produrre e stare insieme con una particolare attenzione ai valori e alle idee. E al tempo stesso vogliamo progettare e sperimentare con tutta la ricchezza di capitale umano e di patrimonio sociale che abbiamo: siamo davvero molto lontani dall’essere un oggetto inutile. Vera Caruso, presidente CREA INUTILI

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INUTILI L’utilità sociale delle attività svolte da C.RE.A è legata alla loro stessa natura tuttavia nel modo in cui queste vengono svolte e nell’approccio degli operatori nel gestirle è possibile individuare un di più, un valore che va oltre l’attività svolta ed oltre il confine definito dalla prestazione.

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TRIMESTRALE iscritto al n° 789 del Registro Periodici, Tribunale di Lucca - Direttore Responsabile: Vera Caruso

cinqueper

millealla cooperativa C.RE.A. Il codice fiscale è 00985350461 - Grazie

Via Virgilio 22255049 Viareggio

Tel. 0584 384077Fax 0584 [email protected]

CREA soc. coop. sociale

n° 1 anno 2013

oggettoin - utile ?L’utilità sociale delle attività svolte da C.RE.A è legata alla loro stessa natura tuttavia nel modo in cui queste vengono svolte e nell’approccio degli operatori nel gestirle è possibile individuare un di più, un valore che va oltre l’attività svolta ed oltre il confine definito dalla prestazione.

Nel 2012 abbiamo organizzato molti eventi, come si vede nelle pagine centrali che raccolgono gli inviti e le locandine delle iniziative. Abbiamo inaugurato il nuovo Centro Diurno di Camaiore, abbiamo inaugurato pannelli e mostre, fatto feste e spettacoli, organizzato mostre di strumenti musicali, seminari di studio sul mondo dei giovani e incontri sui centri di aggregazione giovanile per scoprire chi sono e di che cosa hanno bisogno i giovani del nostro tempo. Poi c’è stato il 4 ottobre, il compleanno della C.RE.A: trenta anni di attività festeggiati con un concerto di musica medievale e la premiazione dei soci anziani. Abbiamo organizzato alcune iniziative-incontri sul tema del “Dopo di noi” ed è partita la sperimentazione di “Turisti per caso”, un evento di vacanza ma anche di ricerca, un nuovo progetto per essere protagonisti della vita che cambia. Spesso le iniziative sono state accompagnate da articoli sulla stampa locale e di tutte abbiamo dato conto sul sito www.coopcrea.it e sulla nostra pagina Facebook.

Soddisfazione e leggerezza per noi e per tutti quelli che ci seguono, ma anche momenti di cambiamento, occasioni di scambio e di trasformazione, momenti di

gioia in un panorama economico, politico e sociale particolarmente triste e pesante. Le nostre attività infatti si sviluppano soprattutto in ambito dei servizi pubblici e quindi subiscono le restrizioni e le preoccupazioni della crisi economica e le misure di revisione della spesa. I servizi che gestiamo sono tutti sotto pressione e ogni giorno lavoriamo al miglioramento e al contenimento dei costi, spesso senza sapere se potremo continuare perché gli impegni economici dei Comuni sono presi mese per mese.

In questo clima continuiamo ad organizzare eventi perché auspichiamo che qualcosa accada, noi vogliamo far accadere in un certo luogo ed in un certo momento qualcosa: manifestazioni in piazza, cene, lotterie, mercatini, inaugurazioni, mostre, feste, sempre con l’intento di provocare un cambiamento nella gente e in noi stessi.

Gli eventi per la cooperativa sono occasione per farci conoscere, per socializzare e fare integrazione, rappresentano la costruzione di un nodo di relazione, di ponti fra le persone perchè vogliamo produrre e stare insieme con una particolare attenzione ai valori e alle idee. E al tempo stesso vogliamo progettare e sperimentare con tutta la ricchezza di capitale umano e di patrimonio sociale che abbiamo: siamo davvero molto lontani dall’essere un oggetto inutile.

Vera Caruso, presidente CREA

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Redazione:

Barbara Argentieri, Cristiano Barducci, Vera Caruso, Duri Cuonz, Serena Del Cima, Anna Greco, Andrea Peruzzi, Luigi Sonnenfeld Hanno partecipato a questo numero:Vera Caruso, Serena Del Cima , Silvia Panzera, Alessandra Belluomini Pucci

Grafica e impaginazione:Duri Cuonz - Cooperativa C.RE.A

Consulente per la comunicazione:Barbara Argentieri

Smodem è consultabile su www.coopcrea.it

La nostra storia non può prescindere dal percorso intrapreso sul territorio da oltre 30 anni e quindi dalla tela di relazioni tessuta anche con gli istituti scolastici presenti in Versilia.Questo ci ha portato al raggiungimento di importanti risultati con progetti di interazione tra gli ospiti dei laboratori delle differenze e gli alunni delle classi coinvolte nelle singole esperienze progettuali. Le nostre collaborazioni hanno coinvolto Istituti per l’infanzia, Scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, dove i nostri laboratori, dalla tessitura alla ceramica, dalla cartapesta alla decorazione pittorica fino alla lavorazione del legno, si sono integrati con i programmi ufficiali delle scuole.I responsabili dei diversi laboratori si sono coordinati con gli insegnanti per coinvolgere gli utenti e gli alunni nella realizzazione di oggettistica ma anche minuteria, elementi scenografici e pannellatura in ceramica oppure in cartapesta.Tutto questo perchè? Per aprirci all’esterno, al territorio ad altre realtà. Andare a scuola significa portare il nostro “saper fare” fuori dal Centro, ma significa anche educare alla diversità, per il superamento dei pregiudizi e dei luoghi comuni. Significa lavorare per l’integrazione e per una cultura senza barriere.

Quanto abbiamo imparato lavorando insieme? Quante parole ci siamo scambiati, quanti pensieri. Ed i sogni, quante volte ce li siamo raccontati. C’è un camper nel luogo dei sogni che ci aspetta da diversi anni e con cui partiremo in viaggio. Dovremmo andare in Sicilia, nella terra d’origine di Monia e di Tonino. Poi andremo al Louvre, perchè Tonino è innamorato della Gioconda. Che cosa è Federica, questa cosa che sentiamo quando parliamo fitte fitte di quello che vediamo scorrere fuori dal finestro del pulmino, e tutte queste canzoni che sappiamo cantare, ma perché le stiamo cantando? Tu dici che è bello, la Monia dice che è la felicità. Io anche dico che questo stare a parlare fitte fitte e ridere e cantare, mentre andiamo a fare un sacco di cose nella vita e nel mondo, anche per me è la felicità. Fra queste nostre cose nella vita e nel mondo, un giorno abbiamo iniziato a giocare al teatro. Abbiamo seminato un pensiero, un sogno, un’idea e questo è cresciuto. Questa pianta l’abbiamo accompagnata nei teatri ed è stata presentata come nostro segno. Parla di noi questo “Segni”. Il martedì è il giorno del laboratorio di teatro. Il tempo delle prove che a volte diventa poco poco a causa degli imprevisti e degli impegni di tutti. Eppure i palchi delle nostre rappresentazioni si susseguono. L’emozione dell’inizio quando il sipario è chiuso, la platea piena e noi attori (dietro il sipario) in silenzio a respirare insieme e a lanciarci i baci da quinta a quinta . Com’era piccolo lo spazio scenico nel teatro dei Rassicurati a Montecarlo ad ottobre 2012. Pioveva terribilmente e già scendere per le stradine bagnate del paese ed accedere all’entrata del teatro sembrava un’impresa. Ero così preoccupata per tutti noi. Poco tempo per digerire tante indicazioni, per prendere le nuove misure. Oggi so che non avro’ piu’ paura prima dell’inizio. Perchè Angelo, Monia, Laura, Roberta, Giovanna, Federica, Angelo, Alessandro e l’altro Alessandro, Domenico hanno coltivato il mio coraggio nutrendolo del loro. Ci vuole coraggio e consapevolezza per stare su un palco. Mettersi in gioco ogni volta e avere fiducia in quelli che sono a raccontare insieme a te. Completa fiducia.

Solo cosiì le storie diventano esperienza e vita per chi le rappresenta e per chi ne è spettatore. Il coraggio della fiducia nelle competenze di ognuno, il credere nelle nostre possibilità, il tentativo di dare corpo al nostro crescere insieme. Questo nostro segno, questo nostro quotidiano lavorare, cantare, sognare, creare, giocare al teatro lo chiamerai stare nella vita con coraggio. Definirei questo segno come qualcosa di prezioso. In quanto prezioso necessita di cura e di attenzione, necessita di impegno. Non è sbocciato da solo. Lo abbiamo accompagnato alla nascita e adesso lo accudiamo perché cresca sano e forte.

Serena Del Cima, coordinatrice centro diurno

Di un sacco di cose… del parlare del TEATRO

A SCUOLA DI INTEGRAZIONE

In occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani ha realizzato, in collaborazione con C.RE.A Cooperativa Sociale, l’iniziativa dal titolo “L’Abile Arte. C.RE.A alla GAMC”. Per la prima volta la Galleria ha fatto conoscere e ha mostrato nelle sale museali, dove sono esposte le opere dei più importanti artisti nazionali e internazionali del Novecento, gli elaborati artistici e le performance degli ospiti del centro diurno.

L’iniziativa ha dimostrato che la GAMC è spazio di tutti coloro che in qualsiasi forma desiderano esprimere le proprie inclinazioni artistiche, anche attraverso linguaggi non comuni. “L’Abile Arte” è stato, infatti, un evento nel quale gli ospiti della C.RE.A in forma collettiva ed individuale sono stati capaci di offrire delle visioni originali del mondo attraverso la loro straordinaria sensibilità e il loro sguardo inimitabile.La manifestazione ha presentato diverse esperienze e testimonianze esemplari: sculture, pitture, performance, tante discipline che hanno rappresentano strumenti di comunicazione, di espressione, di conoscenza della dimensione personale più vera e più autentica della disabilità.

Una collaborazione importante quella tra la GAMC e la C.RE.A e un progetto che auspichiamo essere il primo di una lunga serie, la cui finalità è quella di porre all’attenzione della collettività, attraverso manifestazioni di interesse pubblico, il problema della disabilità e far scoprire modalità espressive differenti.

Alessandra Belluomini PucciResponsabile GAMC

per crescere insieme

Silvia Panzera, coordinatrice centro diurno

L’ABILE ARTEC.RE.A alla GAMC

GAMC

GALLERIA D’ARTEMODERNA ECONTEMPORANEALORENZO VIANI