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Reg. Tribunale di Treviso n° 1048 del 7/1/1998 - Direttore resp. Daniele Rea - “Po- ste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB TV” - Edit. Cgil Camera del Lavoro Territoriale di Treviso MENSILE TREVIGIANO DI INFORMAZIONE Anno IX n. 2 Febbraio 2006 Notizie CGIL sito internet www.cgil.it/treviso e-mail [email protected] fax 0422.403731 telefono 0422.4091 RICOSTRUIRE IL PAESE Lavoro, saperi diritti, libertà INSERTO PENSIONATI EDITORIALE DI PIPPO CASTIGLIONE C’é da scialare, signor Presidente Siamo nati tutti dallo stesso biso- gno, il sindacato, le cooperative di mutuo soccorso, le cooperative agri- cole e artigiane, i primi movimenti socialisti. Siamo nati a fine 800 dal bisogno di tutela: tutela della salute, tutela del lavoro, tutela del prodotto del lavoro agricolo e artigianale, tu- tela della libertà e della dignità uma- na. L’unione fa la forza; insieme si vin- ce, divisi si perde. E’ questa storia innanzi tutto che fa la differenza tra Nord e Sud, è questa cultura che ha portato progresso e emancipazione dove si è affermata, arretratezza e sudditanza, mafia, ‘ndrangheta e camorra dove non è stato consentito che mettesse radici. Non è mai piaciuta ai padroni e ai fascisti questa cultura, perchè è giu- sto l’opposto del “faso tuto mi”. Sono collaterali alle cooperative sindacati e partiti di sinistra e di tra- dizione cattolica? Non sono laterali né sopra né sotto, sono consangui- nei, apparentati per parte di solida- rietà. Berlusconi ce li segna a dito per distrarci, ma noi non perdiamo di vi- sta la luna e mettiamogli anche que- sto in conto. Cosa può saperne Berlu- sconi di solidarietà, il solo che ha tri- plicato in cinque anni le sue fortune, il resto dell’Italia arranca faticosa- mente. I metalmeccanici, 1.800.000 lavo- ratori, per tredici mesi hanno inse- guito un contratto, rimettendoci son- no e denari, ma il Presidente del Con- siglio non li ha visti né sentiti, aveva da pensare ad altro, a fare il giro del- le sette TV e delle radio, uno mattina, due sera, tre pomeriggio…e a spre- mere inchiostro, come le seppie, per confonderci. Dal 1° gennaio prezzi e tariffe sono aumentati, le autostrade del 2,81% - è scritto ai caselli - ma l’aumento in certe tratte è del 10 %. Anche le pen- sioni sono cresciute, dell’1,7%: c’è da scialare, signor Presidente. METALMECCANICI SCONFITTO IL DISEGNO DI FEDERMECCANICA Dopo 13 mesi e 60 ore di sciopero i lavoratori conquistano il contratto ■ ■ UN RISULTATO POSITIVO. Il risultato positivo è dovuto in pri- mo luogo alle iniziative di lotta so- stenute dai lavoratori e dalle lavo- ratrici in questa lunghissima ver- tenza, ma anche e soprattutto al crescere della mobilitazione. di CANDIDO OMICIUOLO pagina 5 ■ ■ L’ECONOMIA TREVIGIANA. Il sistema produttivo fondato su un modello scarsamente specializzato e su aziende di piccole dimensioni è oggi del tutto inadeguato. di MAURO MATTIUZZO pagina 3 PAGINA 12 Intervista al sindaco di Asolo di MARIA GRAZIA SALOGNI PAGINA 13 Un intervento del sindaco di Godega S.U. di DONATELLA SANTAMBROGIO ■ ■ L’INTERVISTA. Paolino Barbiero ricostruisce il percorso congressuale, presenta le idee forza della CGIL, a fronte del- la crisi che attraversa il paese. di PIPPO CASTIGLIONE pagina 2 Il Congresso regionale di GIANNI SPERANZA __________________ pagina 7 Tutti i vantaggi per gli iscritti allo Spi di MARIO BONATO __________________ pagina 8 Un programma di rivendicazioni di FRANCO PIACENTINI __________________ pagina 9 Recapiti Spi Cgil nella nostra provincia Orario del servizio _______________ pagina 10 Rimini 2006 ■ ■ IL WELFARE. La CGIL difende il valore di uno stato sociale solidale contro la po- litica dei bonus e delle mance del governo Berlusconi. di GIANCARLO CAVALLIN pagina 4 ■ ■ IL DIBATTITO. Il 3° congresso provinciale della CGIL ha offerto due giorni di am- pio dibattito e un documento con- clusivo unitario. di MARIA RUGGERI pagina 3 PAGINA 11 Contratto unico per autotrasporto spedizione e logistica di KATIA BASSO

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  • Reg. Tribunale di Treviso n° 1048 del 7/1/1998 - Direttore resp. Daniele Rea - “Po-ste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)art. 1, comma 2, DCB TV” - Edit. Cgil Camera del Lavoro Territoriale di Treviso MENSILE TREVIGIANO DI INFORMAZIONE Anno IX n. 2Febbraio 2006

    NotizieCGILsito internetwww.cgil.it/trevisoe-mail [email protected] 0422.403731telefono 0422.4091RICOSTRUIRE IL PAESE

    Lavoro, saperidiritti, libertà

    INSERTO PENSIONATI EDITORIALE DI PIPPO CASTIGLIONE

    C’é da scialare, signor PresidenteSiamo nati tutti dallo stesso biso-

    gno, il sindacato, le cooperative dimutuo soccorso, le cooperative agri-cole e artigiane, i primi movimentisocialisti. Siamo nati a fine 800 dalbisogno di tutela: tutela della salute,tutela del lavoro, tutela del prodottodel lavoro agricolo e artigianale, tu-tela della libertà e della dignità uma-na.

    L’unione fa la forza; insieme si vin-ce, divisi si perde.

    E’ questa storia innanzi tutto che fala differenza tra Nord e Sud, è questacultura che ha portato progresso eemancipazione dove si è affermata,arretratezza e sudditanza, mafia,

    ‘ndrangheta e camorra dove non èstato consentito che mettesse radici.

    Non è mai piaciuta ai padroni e aifascisti questa cultura, perchè è giu-sto l’opposto del “faso tuto mi”.

    Sono collaterali alle cooperativesindacati e partiti di sinistra e di tra-dizione cattolica? Non sono lateraliné sopra né sotto, sono consangui-nei, apparentati per parte di solida-rietà. Berlusconi ce li segna a dito perdistrarci, ma noi non perdiamo di vi-sta la luna e mettiamogli anche que-sto in conto. Cosa può saperne Berlu-sconi di solidarietà, il solo che ha tri-plicato in cinque anni le sue fortune,il resto dell’Italia arranca faticosa-

    mente.I metalmeccanici, 1.800.000 lavo-

    ratori, per tredici mesi hanno inse-guito un contratto, rimettendoci son-no e denari, ma il Presidente del Con-siglio non li ha visti né sentiti, avevada pensare ad altro, a fare il giro del-le sette TV e delle radio, uno mattina,due sera, tre pomeriggio…e a spre-mere inchiostro, come le seppie, perconfonderci.

    Dal 1° gennaio prezzi e tariffe sonoaumentati, le autostrade del 2,81% - èscritto ai caselli - ma l’aumento incerte tratte è del 10 %. Anche le pen-sioni sono cresciute, dell’1,7%: c’è dascialare, signor Presidente.

    METALMECCANICI SCONFITTO IL DISEGNO DI FEDERMECCANICA

    Dopo 13 mesi e 60 ore di scioperoi lavoratori conquistano il contratto■ ■ UN RISULTATO POSITIVO.Il risultato positivo è dovuto in pri-mo luogo alle iniziative di lotta so-stenute dai lavoratori e dalle lavo-ratrici in questa lunghissima ver-tenza, ma anche e soprattutto alcrescere della mobilitazione.

    di CANDIDO OMICIUOLO pagina 5

    ■ ■ L’ECONOMIA TREVIGIANA.Il sistema produttivo fondato su unmodello scarsamente specializzatoe su aziende di piccole dimensioniè oggi del tutto inadeguato.

    di MAURO MATTIUZZO pagina 3

    PAGINA 12

    Intervista al sindacodi Asolodi MARIA GRAZIA SALOGNI

    PAGINA 13

    Un interventodel sindacodi Godega S.U.di DONATELLA SANTAMBROGIO

    ■ ■ L’INTERVISTA.Paolino Barbiero ricostruisce ilpercorso congressuale, presenta leidee forza della CGIL, a fronte del-la crisi che attraversa il paese.

    di PIPPO CASTIGLIONE pagina 2

    Il Congresso regionale

    di GIANNI SPERANZA__________________ pagina 7 Tutti i vantaggi per gli iscritti allo Spi

    di MARIO BONATO__________________ pagina 8 Un programmadi rivendicazioni

    di FRANCO PIACENTINI__________________ pagina 9Recapiti Spi Cgilnella nostra provinciaOrario del servizio_______________ pagina 10

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    ■ ■ IL WELFARE. La CGIL difende il valore di unostato sociale solidale contro la po-litica dei bonus e delle mance delgoverno Berlusconi.

    di GIANCARLO CAVALLIN pagina 4

    ■ ■ IL DIBATTITO.Il 3° congresso provinciale dellaCGIL ha offerto due giorni di am-pio dibattito e un documento con-clusivo unitario.

    di MARIA RUGGERI pagina 3

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    Contratto unico per autotrasportospedizionee logisticadi KATIA BASSO

  • febbraio 2006

    RICOSTRUIRE IL PAESE

    Lavoro, saperi, diritti, libertàla Cgil forza di cambiamento

    Il 17 e 18 febbraio la CGIL del-la provincia di Treviso ha por-tato a termine il suo percorsocongressuale. E’ stata una occa-sione per valutare le condizionidi salute del maggior sindacato,lo stato dell’organizzazione, illivello di partecipazione, gliumori della “base”.

    Qual è il bilancio che netrae il Segretario Paolino Bar-biero?

    Il congresso della CGIL hasegnato un importante passag-gio della sua storia centenariaa livello nazionale ed ha aper-to la strada per arrivare “in for-ma” nel 2011 quando anche laCGIL trevigiana compirà 100anni.

    Il 17 e 18 gennaio a Mona-stier la platea congressuale siè confrontata con i rappresen-tanti delle istituzioni, dei parti-ti, delle categorie economiche,delle associazioni, con gli ami-ci di CISL e UIL e con un ospiteimportante come il Vescovo.

    Nonostante ci siano opinionidiverse, tra la nostra organiz-zazione e gli interessi rappre-sentati dai vari ospiti, abbia-mo ritenuto utile un confrontosereno per favorire la ricercadi denominatori comuni in gra-do di dare risposte condivisesui temi del lavoro, della fami-glia, dell’economia, del welfa-re state riaffermando il valoredei saperi e delle libertà sinda-cali, politiche e religiose.

    Il confronto ha avuto un ri-scontro positivo sulle tesi chela CGIL ha elaborato per con-trastare gli effetti maligni dellaglobalizzazione e sui temichiave dell’attuale situazioneeconomico-politica e socialeche sta attraversando l’Italia.

    Spetta a noi continuare concoraggio il compito di afferma-re nella società trevigiana il va-lore del lavoro contrappostoalla rendita, alla chiusura cor-porativa, alla difesa dei privile-gi, allo sfruttamento senzaconfini delle persone, del terri-torio e dell’ambiente.

    La Provincia di Treviso at-traversa un difficile passag-gio del suo assetto economicoe produttivo. Come vivono ilavoratori questo momento?

    Le trasformazioni dell’attua-le assetto economico e pro-duttivo sono vissute con mol-ta preoccupazione non solodai lavoratori ma anche daipensionati e dai loro nipotiche non vedono davanti a sèprospettive di buona occupa-zione con reddito dignitoso ingrado di garantire un’autono-mia propria per formare unanuova famiglia.

    Purtroppo la crisi non è fini-ta e anche nei prossimi annidovremo fronteggiare ricadu-te occupazionali nei settoripiù maturi ed esposti alla com-petizione dei paesi emergentidove la manodopera costa po-co, i diritti sindacali non ci so-no e non esistono le protezionisociali che i lavoratori e le la-voratrici italiani si sono con-quistati dal dopoguerra a oggi.

    Per certi versi gli effetti dellamutazione del sistema produt-tivo sono inediti e non ci sonoricette sicure per risolvere idifficili problemi che ricadonoprincipalmente sui lavoratorilicenziati, uomini e donne over45 con professionalità obsole-te e quasi impossibili da ricon-vertire.

    Il congresso offre anche aun sindacato l’occasione permettere a punto le linee pro-grammatiche. Quali sono leidee forza che lancia la CGIL?

    Sia nella relazione di apertu-ra del congresso che nel docu-mento finale approvatoall’unanimità dagli oltre 300delegati abbiamo ribadito le li-nee programmatiche che laCGIL di Treviso vuole afferma-re attraverso nuove forme diqualificazione delle relazioniindustriali e dei sistemi di con-certazione tra le parti

    sociali/istituzionali, per garan-tire maggior attenzione e inci-sività verso le politiche del la-voro, del sociale e dello svi-luppo locale.

    Le idee forza che abbiamolanciato si possono così assu-mere:

    • favorire una internalizza-zione dei diritti e generare unamaggiore qualità del lavoronel nostro territorio, svilup-pando il “made in Italy” chepromuova la crescita del capi-tale umano;

    • prevenire la disoccupazio-ne di lunga durata degli over45, delle donne e della profes-sionalità in via di estinzione;

    • aumentare il tasso di occu-pazione con l’estenzione delpart time, del lavoro di cura eassistenza e di manutenzionedei beni pubblici e ambientali;

    • promuovere la valorizza-zione delle responsabilità del-le imprese verso il territorioche le ospita agendo sulla qua-lità delle infrastrutture, dellalogistica, della ricerca e inno-vazione, dei sistemi di istru-zione e formazione;

    • creare nuova occupazionenei settori della Old e New Eco-nomy realizzando a breve unpiù intenso ricorso alle risorsedi conoscenza implicita, di tra-sferimenti tecnologici, di for-mazione universitaria per ac-crescere rapidamente il valoreaggiunto del sistema produtti-vo e distributivo.

    Questa primavera si torna avotare dopo 5 anni di gover-no Berlusconi. Come è cam-biato il nostro paese? La CGILchiede una inversione di rot-ta delle politiche governati-ve, in che senso?

    Il paese è cambiato in questi5 anni purtroppo a scapito deilavoratori, dei pensionati edelle nuove generazioni. Il ber-lusconismo ha premiato glievasori con i condoni fiscali,

    truffato i risparmiatori con gliscandali finanziari, ridotto letutele sociali con i tagli alle ri-sorse per sostenere lo statosociale, aumentando la preca-rietà nel lavoro con la riduzio-ne dei diritti sindacali e con-trattuali.

    C’è un clima di insofferenzaverso l’insieme delle finte pro-messe e di provvedimenti legi-slativi che rispondono soloagli interessi del “Padrone Ber-lusconi” e dei poteri forti chelo sostengono. Penso ai proprisoldi, alle proprie televisioni,alla propria intangibilità, tuttoquesto è intollerabile, è una si-tuazione politica che va affron-tata con durezza altrimenti as-sisteremo a un nuovo tentati-vo del centro destra di soffo-care l’attività sindacale peravere mano libera nei confron-ti dei lavoratori e dei pensio-nati.

    Per questo con il voto diaprile bisogna mandarlo a ca-sa nella speranza che dalle ur-ne esca una maggioranza ingrado di risolvere i problemidel popolo e riconoscendo ilruolo del sindacato si confron-ti con le priorità che CGIL-CI-SL-UIL hanno più volte indica-to all’attuale governo.

    E’ necessario interveniresulla ridistribuzione del reddi-to a favore del lavoro, darecertezze ai risparmiatori, con-tenere le tariffe pubbliche, am-modernare le infrastrutture esostenere lo sviluppo econo-mico nelle attività più avanza-

    te del primario, terziario, dellacooperazione e del pubblicoimpiego.

    Il governo locale è statoall’altezza di questo difficilepassaggio? Qual è il tuo giu-dizio?

    La Lega da oltre 10 anni go-verna la provincia di Trevisocavalcando le spinte corpora-tive delle categorie economi-che che si sono beatificate sulsuccesso del piccolo è bello,sulla svalutazione della lira,

    sulle zone industriali in ognifrazione, sull’export di prodot-ti a bassa redditività e sullosfruttamento intensivo di ma-nodopera importata e deloca-lizzata con scarsa professiona-lità.

    Politicamente la Lega non hasaputo leggere gli effetti dellaglobalizzazione e ancora ades-so propone ricette populistecome i dazi o il rientro in pa-tria dei lavoratori migranti e illavoro ai veneti.

    C’è la necessità di una nuovadirezione politica in provinciadi Treviso per fa ripartireun’economia di qualità, riqua-lificando il territorio e le areeindustriali con la riprogetta-zione dei distretti in un siste-ma di filiera internazionale so-stenuta da efficiente governan-ce pubblica per modernizzarelo sviluppo locale cogliendo leopportunità del mercato glo-bale.

    Il direttivo, eletto dal con-gresso, nella sua prima riu-nione ti ha confermato segre-tario della CGIL trevigiana.Vuoi rivolgere un messaggioagli iscritti, nostri lettori?

    Ai nostri iscritti rivolgo unparticolare messaggio di spe-ranza in occasione del centesi-mo anniversario della nascitadella CGIL. Possiamo afferma-re che abbiamo fatto tantastrada assieme, rischiando espesso pagando di personapur di rendere più grande, piùforte, più multietnica, più rico-nosciuta nella società la CGIL

    di Treviso che ha raggiunto i68.500 iscritti.

    A tutti gli iscritti lancio unforte appello perché continui-no a impegnarsi nei luoghi dilavoro e nel territorio per con-vincere chi sta alla finestra diiscriversi alla CGIL perché laconquista dei contratti, dei di-ritti individuali e delle tutelesociali si sono sempre ottenu-ti con le lotte democratiche ela partecipazione dei giovani,dei lavoratori e dei pensionati.

    di PIPPO CASTIGLIONE

    Congresso Nazionale della CGIL

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  • Congresso Nazionale della CGIL

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    L’ECONOMIA TREVIGIANA IL MODELLO DELLA PICCOLA AZIENDA È ORMAI INADEGUATO

    La delocalizzazione selvaggiaprovoca disastri occupazionali

    Il congresso provinciale si èconcluso con un documentofinale unitario, che oltre a sin-tetizzare il dibattito, rilanciacon fermezza le posizioni e lepriorità che la Cgil da qualchetempo va affermando, sia perle situazioni internazionali,nazionali e locali. Ferma è lapropria contrarietà a qualsia-si tipo di guerra, come altret-tanto netta è la condanna adogni forma di terrorismo. Perquesto la Cgil continua a chie-dere con forza il ritiro imme-diato delle truppe italianedall’Iraq, per una pace defini-tiva e per l’affermazione deivalori di solidarietà e dellaconvivenza civile tra i popoli.Per quanto riguarda la situa-zione nazionale, la Cgil di Tre-viso considera del tutto inac-cettabile le politiche del go-verno di Centrodestra e le

    scelte attuate compresa l’ulti-ma finanziaria che hanno por-tato l’Italia in una situazionedi declino economico, di per-dita di competitività e con pe-santi conseguenze per i lavo-ratori e i pensionati. L’intro-duzione di alcune leggi comela legge 30 sul mercato del la-voro, la legge Moratti ecc..,hanno contribuito non poco aquesta situazione allargandole disuguaglianze nel nostroPaese.

    In quest’ambito l’abroga-zione della legge 30, della Bos-si-Fini e della legge Moratti ela realizzazione di una nuovalegislazione di estensione deidiritti, sono l’asse portantedelle proposte che sonoemerse dal congresso dellaCgil.

    Per quanto riguarda la si-tuazione socio-economicatrevigiana, come Cgil, ritenia-mo che lo sviluppo dell’eco-nomia locale vada rivisto va-

    lorizzando e riportando allacentralità il lavoro. Il sistemaproduttivo, di massimo pro-fitto, fondato su un modelloscarsamente specializzato esu aziende di piccole dimen-sioni, è del tutto inadeguato esuperato per un’economiaglobale come quella attuale.

    Dall’altra parte c’è la neces-sità di controllare e fermare ladelocalizzazione selvaggiache sta provocando un vero e

    proprio e disastro occupazio-nale. Dobbiamo puntare adun nuovo sviluppo e al rilan-cio dell’occupazione nella no-stra provincia, che veda l’in-dustria e le attività produttivepuntare su ricerca e innova-zione, passando per una ri-qualificazione e una formazio-ne dei lavoratori al fine di unaloro più facile ricollocazione.

    Grande interesse è stato ri-volto in congresso anche ai

    di MAURO MATTIUZZO

    Il 3° congresso provincialedella CGIL di Treviso svolto-si a Monastier il 17 e 18 gen-naio ha offerto due giorni diampio dibattito, al terminedei quali il segretario gene-rale uscente Paolino Barbie-ro è stato riconfermato a lar-ghissima maggioranza.

    All’apertura dei lavorihanno partecipato numero-si ospiti: i segretari generalidi CISL e UIL di Treviso, ilpresidente vicario della Pro-vincia, il vescovo di Treviso,nonché numerosi rappre-sentanti dei partiti e dellecategorie economiche dellanostra provincia. L’ampia earticolata relazione del se-gretario generale ha toccatotutti i principali temi di inte-resse sindacale e ha fatto te-soro del prezioso dibattitosvoltosi nelle assembleecongressuali. Queste, infat-ti, hanno evidenziato il cre-scente disagio di lavoratorie pensionati alla prese conredditi che non crescono al-lo stesso ritmo di prezzi e ta-riffe e con lavori sempre piùprecari e meno garantiti, sia

    sul fronte della stabilità chesu quello della sicurezza. E’risultata anche evidente lanecessità di implementare imomenti di ascolto e di con-fronto con i lavoratori, inparticolare con i più giovanie con i cosiddetti “atipici”.Riuscire a rappresentare etutelare queste categorie èla nuova sfida per un sinda-cato confederale come laCgil che, nei suoi cento annidi storia, ha saputo tenereinsieme tutele individuali ecollettive, diritti del lavoro ediritti di cittadinanza.

    Il documento conclusivodel congresso elenca le re-sponsabilità del governo dicentro destra nella pesantesituazione di declino del no-stro Paese, così come l’as-senza di serie politiche disostegno allo sviluppo daparte della regione e dellaprovincia. La Cgil di Trevisoritiene che sia sempre piùurgente riuscire ad integra-re gli interventi che - ai varilivelli - tentano di costruirerisposte adeguate alle crisioccupazionali e sottolinea lanecessità che la Provincia,Unindustria e le altre cate-gorie economiche non elu-

    dano gli impegni presi con lasottoscrizione di importantiaccordi sulle politiche dellavoro.

    Anche rispetto alle politi-che delle istituzioni trevi-giane nei confronti degli im-migrati il nostro giudizio èmolto negativo. Si sono pri-vilegiati interventi di emer-genza considerando gli im-migrati un peso e non una ri-sorsa. Si sono aggravati iproblemi di inserimentonon riconoscendo gli ele-mentari diritti di cittadinan-za, come dimostrato dallagestione del rilascio e rinno-vo dei permessi di soggior-no che, nella nostra provin-cia, comportano almeno unanno di attesa, con graviconseguenze sul diritto alla

    mobilità, alla casa, al lavoro,al credito.

    Guardando, infine, al no-stro interno, nel constatarecon orgoglio come in questianni la Cgil di Treviso siacresciuta sia in termini diiscritti che di ruolo, il con-gresso ha sottolineato la ne-cessità di prepararsi al futu-ro incentivando il ricambiogenerazionale del gruppo di-rigente e aumentando lapresenza femminile e degliimmigrati in maniera ade-guata alla loro presenza tra inostri iscritti. L’elezione nelnuovo comitato direttivo di36 donne e 3 immigrati su 87componenti testimoniano laconvinzione e la determina-zione che ci guidano su que-sto cammino.

    Anno IX - N. 2 - Febbraio 2006Autorizzazione Tribunale di Treviso

    Numero 1048 del 7.1.1998

    DirettorePIPPO CASTIGLIONE

    Direttore responsabile

    DANIELE REA

    Comitato di redazione:G. Baccichetto, P. Barbiero, M. Bonato, P.

    Cacco, G. Cavallin, A. Cecconato, I. Improta, M.Mattiuzzo, C. Omiciuolo, M. Ruggeri, R. Zanata

    Segreteria di redazione:Patrizia Casellato, Ariella Lorenzon

    EditoreCGIL Camera del Lavoro Territoriale di Treviso

    RedazioneVia Dandolo, 2 - Treviso - Tel. 0422/4091

    Fax 0422-403731; www.cgil.it/trevisoe-mail: [email protected]

    Stampa - TIPSE - Vittorio VenetoChiuso in tipografia il 27-1-2006. Di questonumero sono state stampate 64.882 copie.

    Notizie CGIL

    di MARIA RUGGERI

    febbraio 2006

    ANDAMENTO CONGRESSUALE

    Due giorni di ampio dibattitoun documento conclusivo unitario

    problemi legati al territorio, al-le infrastrutture e all’ambien-te. Negli ultimi anni si sonocompiute o si stanno com-piendo scelte e decisioni diedificazione di nuove areeproduttive e di infrastruttureviarie, senza nessun coinvolgi-mento e preventivo confrontodemocratico come ad esem-pio la Pedemontana e gli ince-neritori proposti da Unindu-stria. La Cgil ritiene dunquenecessario programmare unosviluppo compatibile che va-lorizzi responsabilmente il ter-ritorio, in quanto bene non ri-producibile, salvaguardandola salute dei cittadini, attraver-so il coinvolgimento di tutti.

    Il punto è stato fatto anchesull’organizzazione internadella Cgil trevigiana che inquesti ultimi anni è cresciutanotevolmente fino a diventarela prima organizzazione inprovincia e, dovendo guarda-re al futuro tenendo conto deimutamenti del mercato del la-voro, deve saper innovare lapropria struttura. La Cgil diTreviso si è impegnata ad in-centivare il ricambio genera-zionale del gruppo dirigente apartire da questo congresso,aumentando la presenza fem-minile in tutte le istanze diri-genziali e a garantire il coin-volgimento dei lavoratori mi-granti a tutti i livelli di rappre-sentanza e direzione dell’orga-nizzazione. Il 2006, anno delcentesimo anniversario dellanascita della Cgil, non è, solouna grande ricorrenza, ma lariprova che la Cgil con le suestrategie e le sue proposte di-mostra di essere un’organizza-zione sempre giovane e prontaa leggere e a rappresentare leistanze del mondo del lavoro,dei pensionati, dei giovani edegli studenti.

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    CGIL

  • Il governo Berlusconi ha prati-cato politiche neoliberiste conforti azioni di impoverimento edequalificazione del sistema diwelfare, svuotandolo e facendo-gli perdere le caratteristiche diuno strumento universalisticodi tutela e di affermazione deidiritti. Obiettivo del governo èstato quello di colpire un model-lo economico e sociale proietta-to verso la solidarietà, l’egua-glianza, la coesione sociale, unrapporto positivo tra le genera-zioni: di affermare, cioè, una cul-tura secondo la quale c’è incom-patibilità fra politiche di welfaree politiche di sviluppo, produ-cendo una conseguente preca-rizzazione sociale, una crescitadell’insicurezza, il rischio di unalacerazione profonda nelle rela-zioni e nel legame sociale. LaCgil si batte per una prospettivaradicalmente diversa: quellache fa dell’universalità e dell’esi-gibilità dei diritti sociali il suoconnotato fondamentale. Vo-gliamo un moderno sistema diwelfare che non si limiti a conte-nere o risarcire i danni e gli squi-libri che l’attuale sviluppo pro-duce, ma che sia capace di con-trastare precarietà e insicurez-za, di essere fattore attivo di unosviluppo di qualità e socialmen-te sostenibile, che sappia ri-spondere alle nuove domande e

    ai nuovi bisogni che si presenta-no nelle società moderne.

    E’ assolutamente necessariaquindi l’introduzione di una mi-sura che abbia caratteristicheanaloghe al Reddito minimo diinserimento, superando l’ano-malia per cui l’Italia – insieme al-la Grecia – è l’unico paese euro-peo privo di uno strumento dicontrasto della povertà.

    Va riaffermata la centralità delruolo del sistema pubblico e delsuo operare attraverso i criteridi efficacia, efficienza ed econo-micità.

    Appalti, esternalizzazioni,cessioni di servizi a privati,project financing, sperimenta-zioni gestionali pubblico-priva-to, col tempo rischiano di ren-dere difficile l’esercizio anchedella funzione programmatoria,come l’esperienza concreta stadimostrando. Un ruolo efficace,autorevole, del pubblico con-sente di integrare e valorizzarele esperienze del privato, profite no-profit, evitando che essevengano utilizzate per compri-mere i costi dei servizi e comestrumento di dumping contrat-

    tuale. Le politiche di correspon-sione di buoni e voucher alle fa-miglie vanno ripensate proprioper evitare che, invece di essereelemento di “personalizzazione”nell’offerta di servizi, diventinosemplicemente un veicolo per ilridimensionamento dell’offertapubblica di questi e veicolo stri-sciante di privatizzazione e mer-cificazioni degli stessi.

    Occorre dare piena attuazio-ne alle leggi di riforma del siste-ma integrato dei servizi, affin-ché la programmazione sanita-ria e quella sociale siano stretta-mente correlate per dare rispo-ste adeguate alle diverse formedi disagio sociale e bisogno sa-nitario come, tra l’altro, già pre-visto dalle leggi 229 e 328 di cuicontinuiamo a difendere i prin-cipi.

    Il sistema territoriale è l’ele-mento su cui operare una vera epropria svolta. E’ il territorio-di-stretto dove si intercettano i bi-sogni, s’interpreta la domandad’assistenza, si portano i servizivicino alle persone in forma par-tecipata e si crea l’integrazionedei servizi.

    Tutto questo rende necessa-rio dare forza e qualità alla con-trattazione e in particolare quel-la territoriale sulle politiche so-ciali, per rendere sempre piùconcreta ed efficace la battagliadel sindacato per la difesa el’estensione dei diritti.

    In primo luogo perché qui sicontrattano temi e questionisempre più centrali per la qua-lità della vita delle persone e del-

    le famiglie. In secondo luogoquesta contrattazione deve es-sere sempre più confederale e instretta collaborazione con loSPI, capace di rendere piena lapartecipazione dei soggetti inte-ressati, a partire dalle categorie,in particolare quelle che rappre-sentano i lavoratori direttamen-te coinvolti.

    In provincia di Treviso, da pa-recchi anni, CGIL-CISL-UIL han-no sviluppato una attività diconfronto e negoziazione con icomuni, le ULSS, le Conferenzedei Sindaci, l’Associazione deiComuni Marca Trevigiana suwelfare, servizi, territorio,fisca-lità, sviluppo, ecc. che va ulte-riormente allargata e definitanei contenuti.

    WELFARE IN 5 ANNI È DIMINUITA LA PROTEZIONE SOCIALE

    La CGIL difende lo stato sociale solidalecontro la politica dei bonus e delle mance

    La Cgil di Treviso, nel do-cumento conclusivo del suoterzo congresso provincia-le, sottolinea la propria bat-taglia per sconfiggere lacontroriforma Costituziona-le, anche sostenendo il refe-rendum abrogativo, nonchéil proprio impegno in difesadella laicità dello Stato. Sia-mo custodi consapevoli delvalore civile e democraticodi una legislazione naziona-le ispirata a un’etica pubbli-ca, generalmente condivisa,laica, che non può esseredettata da un credo religio-so o di parte.

    Sono queste le motiva-zioni che ci hanno guidatoin questi anni attraverso di-verse iniziative, a partiredalla campagna di informa-zione a sostegno dei refe-rendum contro la legge sullaprocreazione assistita, perarrivare all’appoggio allamanifestazione del 14 feb-braio a Roma in richiesta diuna legislazione sui PACS e

    alla partecipazione alla con-temporanea manifestazionedi Milano in difesa della leg-ge 194 per la tutela socialedella maternità e per l’inter-ruzione volontaria di gravi-danza.

    Si è trattato di una gran-de iniziativa per “uscire dalsilenzio”. Tutto è iniziatocon il messaggio di postaelettronica di una giornali-sta: “Le pagine dei giornali,l’agenda politica, ci riman-dano…l’immagine guerre-sca per toni e sostanza di unnuovo attacco forte, dopo lafecondazione assistita e il

    blocco della Ru486, a unacosa cui tutte siamo affezio-nate: la nostra libertà discelta, anche laddove - co-me nel caso dell’aborto - sia,come sappiamo, dolorosa edifficile...”.

    Poi la rete si riempie di ri-sposte di donne che condi-vidono la paura che tutto re-sti nel silenzio e la respon-sabilità di evitarlo. Si orga-nizza un’assemblea in CGILa Milano. Si apre un sito in-ternet. Si moltiplicano le ini-ziative in tutta Italia, si lan-cia l’idea di una manifesta-zione nazionale. La manife-stazione, organizzata dalbasso, è un successo, unmare pacifico e determinatodi donne di tutte le età, dibambini, di uomini, di stri-scioni colorati, di slogan iro-nici, la voce delle donne chevivono libertà e responsabi-lità come facce di una stessamedaglia, che sanno quan-do è il momento di difender-le - che se ne ricorderannoquando sarà il momento divotare.

    L’IMPEGNO DELLA CGIL PER LA LAICITÀ DELLO STATO

    Costituzione e diritti civili

    Il 3° Congresso provincialedella CGIL trevigiana si èconcluso con l’approvazionedei documenti congressuali,l’elezione dei delegati al con-gresso regionale, l’elezionedel nuovo Comitato direttivoprovinciale.

    Il Comitato direttivo, com-posto di 88 membri, nellasua prima riunione ha con-fermato Paolino Barbiero Se-gretario generale della CGILTrevigiana.

    Pubblichiamo i nomi deglieletti nel Comitato direttivoprovinciale.

    Albumina Fulvio, BaggioliFranco, Barbiero Paolino,Basso Katia, Bellato Renzo,Bellio Ferdinando, BellottoOttaviano, Bernardi Eliana,Bettiol Vittorino, Biscaro Vi-gilio, Boldo Elio, BonaiutoElisabetta, Bonato Mario, Bo-scaro Gianfranco, BuranelMaria Luisa, Buziol Fernan-da, Cacco Pierluigi, Campa-gnolo Carmen, Carniato Na-dia, Carniel Gianfranco, Ca-sarin Pietro, Castiglione Giu-seppe, Cavallin Bruno, Ca-vallin Giancarlo, CecconatoAgostino, Collodel Danilo,Conte Rossella, CostantiniUgo, Cuccato Angela, Da LioGiancarlo, Da Ros Ruggero,

    Dal Cin Giovannina, Dal PràGino, Dall’Osso Dante, DariyHanan, De Marco Roberto,De Pieri Roger, De Santis Mi-chele, Donadel Antonella,Donelli Maria Teresa, DottorLoris, Ene Chibouzur Cri-stian, Feltrin Rolando, Frego-nese Bruno, Furlan MariaCristina, Gagno Luciano, Ga-va Claudia, Giacomini Gio-vanna, Girardi Gianni, Gran-zotto Daniela, Guarducci An-drea, Improta Italo, LessiBertilla, Lovadina Danilo,Marcon Manuela, MattiuzzoMauro, Miglioranza Cristina,Mion Cinzia, Motta Assunta,Ndiaye Abdoulaye, Omiciuo-lo Candido, Pagnossin Rena-ta, Pavan Antonella, PavanCostantina, Piccolo Adriana,Piccolo Renzo, Pistolato Pao-lo, Poloni Tiziano, PozzebonAngela, Rambaldi Ermanno,Ruggeri Maria, Salogni MariaGrazia, Sammartino Mauri-zio, Sbrissa Denis, Scarpa Lo-ris, Simeoni Tiziano, Simo-netto Moreno, SiracusaFanny, Tasinato Luigino, To-nella Claudia, Tonicello An-tonella, Tonon Anna Carla,Vargiu Salvatore, Vian Lore-dana, Zanata Lorenzo, Zan-chetta Italo, Zanoni Anna,Zennaro Laura.

    IL DIRETTIVO PRIMA RIUNIONE

    Paolino Barbieroconfermato segretario

    di GIANCARLO CAVALLIN

    di MARIA RUGGERI

    febbraio 2006

    Congresso Nazionale della CGIL

    4 Notizie CGIL

    Rim

    ini

    2006

    CGIL

  • Notizie CGIL 5febbraio2006 Contratti

    Il 19 gennaio 2006 alle ore9.00 è stato raggiunto l’accordoper il nuovo contratto nazionaledei metalmeccanici scaduto il31 dicembre del 2004. Si è con-clusa la vertenza per rinnovo delbiennio economico dopo 13 me-si. Dopo più di sei anni FIM,FIOM e UILM sono tornate a si-glare unitariamente un accordoper il rinnovo del contratto deimetalmeccanici. La conclusioneè avvenuta nella sua sede natu-rale ossia la mediazione tra lefederazioni di categoria e Feder-meccanica senza l’interventodel governo e delle confedera-zioni CGIL, CISL e UIL, comequasi sempre è avvenuto perquesto contratto che riguardacirca 1.800.000 lavoratori in Ita-lia.

    Il risultato positivo di questocontratto è dovuto in primo luo-go alle iniziative di lotta che lelavoratrici ed i lavoratori hannoprodotto lungo questa lunghissi-ma vertenza. Ma anche e soprat-tutto al crescere delle mobilita-zioni, scioperi, presidi dell’ulti-ma settimana che hanno prodot-to una forte presenza dei massmedia ed un cambio di atteggia-mento radicale da parte di Fe-dermeccanica.

    Nell’accordo vi è anche uncontenuto sostanziale di novità,sarà valido solo dopo il voto deilavoratori che avranno per la

    prima volta la possibilità di de-cidere - attraverso il referendumche si svolgerà nella prossimesettimane e si concluderà il 15,16, 17 febbraio - le sorti del lorocontratto nazionale.

    Con questo accordo abbiamoacquisito un incremento retribu-tivo di 100 _ ed abbiamo respin-to le pretese di Federmeccanicache voleva gestire unilateral-mente l’orario di lavoro cioè iltempo di lavoro e di vita delle

    lavoratrici e dei lavoratori me-talmeccanici. Inoltre si è raffor-zato il contratto nazionale conl’estensione di 130 _ annuali an-che a quei lavoratori che non be-neficiano della contrattazione diII livello (aziendale). Si è con-cordata un’unatantum ugualeper tutti di 320 euro lordi (160euro nella busta paga del mesedi febbraio 2006 e 160 in quelladi giugno 2006) come compen-sazione per il ritardato rinnovo

    del contratto. Vanno aggiuntiinoltre circa 86 euro di indennitàdi vacanza contrattuale (IVC).

    In via sperimentale è previstal’attivazione di una commissio-ne tra le parti nazionali che trafebbraio e luglio 2006 discuteràdi produttività, orario, mercato econdizioni di lavoro. Dovrà af-frontare anche il tema delle per-centuali minime per i contratti atermine ed i contratti di lavorointerinale.

    L’orario flessibile potrà esse-re utilizzato secondo l’articolo 5del contratto nazionale solo edesclusivamente attraverso l’ac-cordo con le RSU.

    L’accordo sull’apprendistatoprevede norme rigorose sullaformazione e sulla retribuzionedegli apprendisti con la confer-ma del 70% degli apprendisti. Itempi di durata non sono del tut-to soddisfacenti anche se la re-tribuzione del periodo di ap-prendistato sarà aumentata ri-spetto al passato facendo riferi-mento alle categorie che do-vranno essere attribuite nel per-corso di qualificazione.

    La formazione è quantificataper anno di apprendistato e mi-gliora questo istituto anche ri-spetto al quadro normativo.

    Sarebbe stato utile una solu-zione più rapida e questo deveessere un auspicio per il futuroaffinché le imprese ed il gover-no sappiano che esistono i lavo-ratori ed in particolare i lavora-tori metalmeccanici.

    METALMECCANICI SCONFITTO IL DISEGNO DI FEDERMECCANICA

    Dopo 13 mesi e 60 ore di scioperoi lavoratori conquistano il contratto

    La domanda per la disoc-cupazione agricola deve es-sere presentata entro il 31 diMarzo, le domande presen-tate successivamente a taledata non sono valide perchéla disoccupazione agricolanon copre le giornate non la-vorate nel 2006 ma è a co-pertura delle giornate perseper non lavoro nel 2005.

    Possono presentare que-sta domanda sia i lavoratoria tempo determinato (av-ventizi) sia i lavoratori atempo indeterminato chehanno perso il lavoro per-chè sono stati licenziati.

    REQUISITI: Un biennio dianzianità contributiva(esempio: aver lavorato nel2005 ed aver versato almenoun contributo giornaliero inun anno precedente) e avermaturato contributi nel2005 per almeno 78 giorna-

    te. Attenzione: vanno som-mate tutte le giornate lavo-rate (ferie, festività ed anchele giornate lavorate even-tualmente di sabato e/o didomenica) Mentre non sonosommate tutte quelle gior-nate maturate di ferie riposio festività, retribuite, manon godute perché soprag-giunto licenziamento.

    In agricoltura ci sono varietipologie di disoccupazione:

    REQUISITI RIDOTTI: averlavorato nel 2005 almeno 78

    giornate danno diritto ad untrattamento pari al 40% delsalario e viene corrispostafino ad un massimo di 180giornate;

    TRATTAMENTO ORDI-NARIO DI DISOCCUPAZIO-NE: spetta ai lavoratori concontatto a Tempo Indeter-minato (fissi) che abbianolavorato per parte dell’an-no; l’indennità corrispondeal 40% del salario e vieneerogata per un massimo di180 giornate e comunqueper un periodo non superio-re alle giornate lavorate.

    Per il calcolo delle giorna-te utili per il raggiungimentodei vari scaglioni è utile ri-cordare che si possonosommare anche giornate la-vorate in comparti non agri-coli purchè siano prevalentiquelle agricole;

    TRATTAMENTI SPECIALIDI DISOCCUPAZIONE: nehanno diritto i lavoratoristagionali che hanno matu-

    rato il diritto alla disoccupa-zione ordinaria E si suddivi-dono in due categorie a se-conda delle giornate lavora-te: a) da 101 giornate fino a150 sono considerati lavora-tori occasionali ed hanno di-ritto ad un trattamento parial 40% del salario per 90giornate; da 151 giornate la-vorate fino a 180 sono consi-derati lavoratori abituali edhanno diritto ad un tratta-mento pari al 66% del salariosempre per 90 giornate.

    E’ importante sottolineareche la domanda di disoccu-pazione oltre all’integrazio-ne salariale accredita i con-tributi validi ai fini pensioni-stici sia di vecchiaia che dianzianità per la coperturatotale dell’anno.

    Presso tutti gli uffici dellaCGIL del Patronato INCA edella FLAI potrete compilarela domanda ed avere tutte leinformazioni per chiarirequalsiasi dubbio.

    ANNO 2006 DOMANDA ENTRO IL 31 MARZO

    Disoccupazione lavoratori agricoli

    di CANDIDO OMICIUOLO

    di UGO COSTANTINI

    ALPA30 GIUGNO 2006Prorogarivalutazioneterrenidi ANNALISA MATTIUZZO

    La rivalutazione dei terreniagricoli ed edificabili, nonchédelle partecipazioni in società,è prorogata ulteriormente al 30giugno 2006. Si presenta quindiquesta nuova opportunità per icontribuenti di procedere allarivalutazione dei terreni, al finedi evitare o ridurre la plusva-lenza che si realizzerebbe in ca-so di vendita.

    L’articolo 11 quaterdeciesdel Decreto Legge n. 203/2005,convertito definitivamente inLegge, fissa questa nuova data,entro la quale deve essere ver-sata l’imposta sostitutiva ovve-ro la prima delle due o tre ratedella medesima.

    La rideterminazione dei valo-ri richiede la redazione di unaperizia asseverata da professio-nisti abilitati e individuati dallalegge. La data di riferimento deivalori viene fissata all’1 luglio2003, poi al primo gennaio 2005,mentre quella successiva eraprevista per 30 giugno 2005. No-tiamo quindi un ulteriore slitta-mento delle date. Questo per-metterà ai contribuenti che nonavevano provveduto nei termi-ni previsti, di poter adempierealla rivalutazione applicando lanorma.

    La riapertura dei termini perla determinazione del valore diacquisto delle partecipazioni edei terreni agricoli ed edificabi-li posseduti al 1° gennaio 2005,consente di affrancare in tuttoo in parte la plusvalenza che siverrà a creare in sede di futuravendita della partecipazione, odel terreno, ai sensi dell’artico-lo 67 del nuovo Tuir. La riderte-minazione del valore è consen-tita alle persone fisiche, alle so-cietà semplici e agli enti noncommerciali, per i beni che nonrientrano nella sfera dell’impre-sa commerciale.

    La rivalutazione in sostanza èopportuna e vantaggiosa nei se-guenti casi:• 1° persona fisica o società

    semplice o ente non commer-ciale in possesso di un terre-no agricolo che verrà riven-duto prima che siano tra-scorsi cinque anni dalla datadi acquisto;

    • 2° persona fisica o societàsemplice o ente non commer-ciale che possiede terreniedificabili che in caso di ven-dita generano sempre plusva-lenza tassabile;

    • 3° persona fisica che possie-de delle quote di partecipa-zione in società anche sem-plice e che deve trasferirle -tale fattispecie si presentaanche nell’ambito delle fami-glie di imprenditori agricoliin presenza di passaggi gene-razionali.La nuova scadenza del 30 giu-

    gno 2006 riguarda sia la stesuradella perizia giurata di stima,nonché il versamento dell’im-posta sostitutiva del 2%, per lepartecipazioni non qualificate,e del 4%, per i terreni e per lepartecipazioni qualificate. L’im-posta sostitutiva può essereversata in tre rate di uguale im-porto, la prima delle quali coin-cide con la scadenza della pro-roga, mentre per le rate succes-sive si applicheranno gli inte-ressi del 3% annuo.

    Livello Euro Dal Dal Daldi aumento 01/01/06 01/10/06 01/03/07

    1 62,50 37,50 15,63 9,372 73,13 43,88 18,28 10,973 86,25 51,75 21,56 12,944 91,25 54,75 22,81 13,695 100,00 60,00 25,00 15,005 S 110,63 66,38 27,66 16,596 118,75 71,25 29,69 17,817 131,25 78,75 32,81 19,69

    Tabella aumenti retributivi

  • 6 Notizie CGIL febbraio2006Attualità

    Il Veneto dell’area pedemon-tana, e in particolare la provin-cia di Treviso, furono caratte-rizzati fin dalla fine dell’Otto-cento dalla piccola e mediaproprietà e il contratto di loca-zione adottato nelle campagneera soprattutto la mezzadria.Le iniziative più significativedel sindacalismo sorsero nellezone dove risultava maggior-mente pesante il regime colo-nico imposto da una classeproprietaria, ovviamente con-servatrice e sostanzialmentefilocattolica. Ma durante l’etàgiolittiana una zona come laCastellana fu percorsa da vio-lente forme di protesta da par-te dei contadini e particolar-mente sensibili alla propagan-da dei capilega aderenti alleorganizzazioni cattoliche.

    Senza dubbio la tappa deci-siva del processo di organizza-zione delle masse rurali fu rap-presentata dalla costituzionedi un Sindacato Veneto tra i la-voratori della terra, fondato aCittadella il 15 maggio 1910per iniziativa di SebastianoSchiavon. Un sindacato rivoltoai braccianti, liberi ed obbliga-ti, ai bovai ed ai piccoli agri-coltori in generale, ovvero co-loni, mezzadri, terzaiuoli, pic-coli fittavoli e piccoli proprie-tari, con lo scopo di promuo-

    vere “il miglioramento morale,civile e professionale dei soci”,rappresentandoli in sede sin-dacale, curandone gli interessieconomici, vigilando sull’ap-plicazione della legislazionesociale, favorendo il mutuali-smo e la cooperazione.

    Il Sindacato si costituì siaper migliorare la produzione,la lavorazione e lo smercio del-le materie prime, sia per ren-dere maggiormente vantaggio-si per i lavoratori i patti colo-nici in vigore. Uno strumentoche avrebbe consentito al la-voratore di non dover più tro-varsi “nella dura necessità discegliere tra la schiavitù e la ri-volta”. Con la costituzione aTreviso dell’Ufficio del Lavoroalla cui guida venne posto Giu-seppe Corazzin, l’azione delmovimento sindacale cattoli-co s’intensificò in tutta la pro-

    vincia portando alla costitu-zione in quell’anno di 10 Unio-ni rurali parrocchiali nella dio-cesi di Treviso – sarebberostate 44 nel 1911 e 71 nel 1912– concentrate quasi tutte aiconfini con le province di Pa-dova e Vicenza.

    Nelle campagne del Venetopedemontano le lotte agrarieebbero quindi inizio ben primadel biennio 1919-1920 e spessocon gli stessi protagonisti, dauna parte e dall’altra. Sarebbestata la Grande Guerra a modi-ficare in profondità i rapportiinterni alla società rurale finoa mettere in discussione valo-ri, come ad esempio l’ascen-dente morale e il paternalismoproprietari, che solo pochi an-ni prima sembravano consoli-dati. In alcune aree del Friuli edel Veneto invasi, questiaspetti avrebbero assunto ad-

    dirittura le caratteristiche pro-prie delle rivolte contadine difine Ottocento – con occupa-zioni di fondi e violenze controle ville padronali che tanto as-somigliavano alla boje di fineOttocento.

    Gli scontri tra i popolari e irepubblicani di Guido Berga-mo nel montebellunese e nellaCastellana, anche per la con-trapposizione legata al rinnovodei patti agrari, assunserospesso una forma più violentarispetto a quelli tra gli stessipopolari e i socialisti. Un epi-sodio significativo come quelloavvenuto a Spineda di Riesenell’aprile del 1920 nel qualefurono coinvolti da un lato i po-polari, dall’altro i socialisti e i“bergamini” – “i pipini andatiper bastonare furono bastona-ti” – era la testimonianza cheesisteva una “conquista” siste-

    matica del territorio che nonescludeva, ma anzi presuppo-neva, la violenza di parte.

    L’invasione di Treviso avve-nuta il 7 giugno 1920 da partedegli arditi bianchi, importan-te sotto l’aspetto dimostrati-vo, rappresentò l’atto inizialedi una rivolta contadina cheavrebbe interessato in pocheore tutta la provincia e gene-ralmente caratterizzata dacortei di coloni che si recava-no presso le ville per costrin-gere il padrone a firmare ilnuovo patto. In questo conte-sto l’episodio decisivo fu peròl’incendio della villa del conteMarcello a Badoere che consi-gliò poi agli stessi dirigentidell’Unione del Lavoro d’impe-dire quelle manifestazioni con-tadine che potevano degene-rare in una violenza generaliz-zata.

    CENTENARIO DELLA CGIL

    Le lotte contadinein provincia di Treviso

    Con il voto definitivo delParlamento, avvenuto a no-vembre 2005, sono state ap-provate in via definitiva lemodifiche alla nostra Costi-tuzione nata dalla Resisten-za. L’approvazione è avve-nuta solo con i voti favore-voli della maggioranza dicentrodestra. Questo è unfatto gravissimo, perché laCostituzione rappresental’identità collettiva di un po-polo e le eventuali modifi-che devono scaturire da unacondivisione ampia e forte.Si è scelto invece di modifi-care in profondità la nostraCarta stravolgendone i prin-cipi ispiratori. Dopo l’appro-vazione di tali modifiche, lamaggioranza parlamentareha cantato vittoria. Ma non ècosì. La riforma prima di es-

    sere definitivamente appro-vata, secondo ciò che dicel’Art. 138 della Costituzione,deve passare al vaglio deicittadini che dovrannoesprimersi attraverso il refe-rendum.

    Per queste ragioni si è co-stituito il Comitato per la di-fesa della Costituzione “Sal-viamo la Costituzione:aggior-narla non demolirla”, presie-duto da Oscar Luigi Scalfaro,Presidente emerito della Re-pubblica, che ha lanciato dasubito la campagna di rac-colta firme per arrivare al re-ferendum contro la riforma.Tutta la Cgil ha aderito dasubito, con massima convin-zione e impegno, al comita-to, perchè ritiene importan-te e necessario dare a tutti icittadini la possibilità di atti-varsi in prima persona, per-ché la difesa dei principi edei valori della Carta Costi-

    tuzionale è questione che ri-guarda i diritti e le libertà ditutti.La richiesta di referen-dum, su una materia così im-portante, non può essere de-legata solo ai partiti, ai par-lamentari o alle regioni. Tut-to il Paese deve essere coin-volto.

    Durante tutto il mese digennaio, la Cgil assieme allesue strutture e agli altri com-ponenti, si è attivata, oltreche per una massiccia rac-colta di firme, a partire dai342 delegati presenti al con-gresso provinciale della Cgildel 17 e 18 gennaio scorso,anche per sensibilizzare almassimo le lavoratrici e i la-voratori sul pasticcio costi-tuzionale e sull’importanzadi questo referendum.

    NelIe giornate del 21 e 22gennaio, dichiarate “Giorna-te nazionali della Costituzio-ne”, con il comitato abbiamo

    raccolto firme in piazza aTreviso, registrando un for-te interesse e adesioneall’iniziativa da parte di tuttala cittadinanza, ma soprat-tutto da parte dei giovani edegli studenti, che non han-no avuto problemi a pazien-tare in fila per apporre lapropria firma. Dunque comeCgil e come comitato pro-motore non possiamo cheesprimere massima soddi-sfazione sull’esito di questacampagna di raccolta firme,prima di tutto perché, a li-vello nazionale, sono stateampiamente superate le500.000 firme, poi per le ol-tre 2.000 raccolte in provin-cia di Treviso. Se teniamo in

    considerazione i tempi stret-tissimi che avevamo a di-sposizione e la totale man-canza di informazione daparte della stampa e deimax-media nazionali e localiil risultato è estremamentepositivo.

    Ora dobbiamo tutti impe-gnarci per portare a casa ilrisultato al referendum che,con ogni probabilità si terràprima della prossima estate,con la vittoria dei No a que-sta riforma antidemocraticadella Nostra Costituzioneper mantenere vivi gli idealiin essa contenuti. Un impe-gno e un lavoro da compiereper noi e per le generazionifuture.

    Salviamo la Costituzioneaggiornarla non demolirla

    In occasione del centenario la CGIL di Treviso or-ganizza, in collaborazione con il Teatro Duse diAsolo, uno spettacolo per sabato 18 febbraio2006, alle ore 21.00 dal titolo “Braccianti. La me-moria che resta” di e con Enrico Messina e Mi-caela Sapienza. La voce dei braccianti di cin-quant’anni fa ci parla oggi come fosse cronaca. Al-

    la fine dello spettacolo incontro con gli attori, il Sindaco di Asolo, la SegreteriaCGIL, la responsabile di zona CGIL, un ricercatore dell’ISTRESCO e la direttrice ar-tistica del Teatro. L’entrata è con biglietto da richiedere alla propria categoria diappartenenza o alla Segreteria Confederale. Questa è la prima iniziativa del 2006 in provincia di Treviso, per il centenario del-la CGIL, ne seguiranno altre nei prossimi mesi.

    di MAURO MATTIUZZO

    REFERENDUM CONTRO LA RIFORMA CHE LA STRAVOLGE

    di DANIELE CESCHIN

  • Martedì 17 gennaio alle ore 10, isindacati dei pensionati di Cgil, Cisle Uil hanno consegnato al Parlamen-to i plichi contenenti quasi 500 milafirme – ne bastavano 50.000 – raccol-te a sostegno della proposta di leggedi iniziativa popolare sulla non auto-sufficienza.

    Si tratta un risultato straordinarioottenuto grazie al grande impegnodei pensionati e dei lavoratori chehanno presenziato piazze, mercati,centri commerciali e informato inogni modo i cittadini perchè soste-nessero questa importante iniziativadi solidarietà. A loro va il nostro gra-zie.

    Al Congresso dello SPI, pensionatied anziani hanno espresso grande fi-ducia nella CGIL per la volontà di ot-tenere la svolta che il Paese, disgu-stato, illuso e maltrattato, segnalacome esigenza primaria per le fami-glie e per un nuovo sviluppo econo-mico e sociale.

    Molto apprezzato il documento suitemi specifici della “risorsa anziani”proposto dallo SPI al CongressoConfederale.

    Abbiamo svolto 461 assemblee ter-ritoriali di base, nei piccoli comuni,nei quartieri; 13.500 partecipanti, dicui 3.900 donne, hanno sentito, letto,discusso, “sbottato” e votato docu-menti e tesi dando ampia fiducia alSegretario Generale Guglielmo Epifa-ni.

    In questi mesi, straordinaria è sta-ta la raccolta di oltre 200.000 firme,più di 40.000 nel Veneto, a sostegnodella proposta di legge unitaria perl’istituzione e il finanziamento del“Fondo per la non autosufficienza”, afavore degli ammalati e delle loro fa-miglie che oggi si debbono “arran-giare” per far fronte alle altissimerette delle case di riposo o con letante badanti straniere.

    Corale è poi l’assenso alla propo-sta SPI che rivendica il recupero delpotere d’acquisto di pensioni e sala-ri. Come? Chiamando il nuovo go-verno a realizzare una significativa

    riduzione della pressione fiscale au-mentando le aliquote sulle rendite fi-nanziarie dal 12,5% al 23% come nelresto dell’Unione Europea. Oggi lepensioni sono decurtate da una “ali-quota media” del 15-17% contro il 2%degli altri Paesi Europei e i salari conaliquote dal 23% al 39%.

    Ancora, prioritaria è la lotta con-tro “l’economia sommersa” – stima-ta in 220 miliardi di euro – che impo-ne il lavoro nero anche a tanti pen-sionati. Perché emerga, é necessariorivedere radicalmente le detrazionifiscali, oggi solo al 19%, delle tantespese che sopportano i singoli, le fa-miglie: per la casa, le manutenzioni,il mutuo o l’affitto, la salute, i figli,l’istruzione, l’automobile, etc. Solouna detraibilità più elevata renderà“conveniente” la richiesta delle fattu-re e i dipendenti non saranno più deifantasmi o dei clandestini sfruttatiobbligando le aziende a versare IVAe contributi sociali.

    I primi a beneficiarne saranno iredditi bassi, sotto i 7.000 o i 7.500€/annui, definiti “redditi incapienti”cioè: quelli che non pagando tasse,anche a fronte di una visita medica apagamento a causa di liste d’attesainfinite, oggi non recuperano dal fi-sco nemmeno il 19%. Quel 19% di-venti per loro e tutti gli altri, un 50%.Solo allora tutti chiederanno le fat-ture facendo crescere le entrate del-lo stato e consentendo le nuove de-trazioni.

    * Segretario Organizzativo SPI Veneto

    di GIANNI SPERANZA*

    NotizieC G I LAnno IX n. 2 febbraio 2006 · REDAZIONE Via Dandolo, 2/b TREVISO · Telefono 0422 409252 · Fax 0422 326484 · numero verde: 800-104777 · e-mail: [email protected]

    PensionatiCMYN

    MESTRE 23 E 24 GENNAIO

    Il congresso dello Spiguardando a primavera

    NON AUTOSUFFICIENZA PROPOSTA DI LEGGE

    Consegnate 500.000 firme

    Raccolta firme per la non autosufficienza

    Riparte il numero verde dello Spiper denunciare i tempi lunghi delleliste d’attesa nelle prestazioni sani-tarie delle tre USL della provincia diTreviso (numero gratuito 800-104777).

    Dopo “l’enfatica presentazione” al-la stampa del CUPP attuato dalle 3USL di Treviso (Centro Unico Preno-tazioni Provinciale), lo Spi rilancial’invito ai cittadini a segnalare le loroesperienze quotidiane sui tempirealmente necessari per ottenereprestazioni sanitarie.

    (segue a pagina 8)

    LISTE D’ATTESA NUMERO VERDE 800104777

    Segnalateci i vostri casi

    Manifestazione contro le liste d’attesa

    S i è svolto davvero uno straordina-rio coinvolgimento di persone inquesta nostra campagna congres-suale che ci sta portando al congresso nazionale dello SPI e a quello della CGILche si svolgerà ai primi di marzo. Non parlo solo del numero, ma della qualitàdelle riflessioni che ho sentito certamente umili ma responsabili, preoccupate,generose e altruiste, insomma molto lontane dai toni esasperati dei partiti edal preoccupante atteggiamento del presidente del consiglio che dalle tv di Sta-to e dalle proprie non perde occasione per attaccare chiunque non la pensi co-me lui, usando argomenti e toni che sinceramente pensavamo facessero par-te dei conflitti ideologici passati e fossero “residui bellici” di una piccola mi-noranza di bassa lega.

    Qualcuno pensava che certi comportamenti, certi linguaggi volgari, intel-lettualmente parlando, fossero più propri “del popolo” che magari non fre-quenta i nobili salotti procurati dalla ricchezza. Ebbene, questi signori, che at-taccano chiunque sia dalla parte dei più deboli, dei lavoratori, dei pensionatiaccusandoli delle nefandezze della storia e minimamente vedono i sacrifici dioggi e quelli pagati a caro prezzo nel passato, facciano un passo indietro e tor-nino tra il popolo. Magari sbaglieranno qualche congiuntivo, ma forse impa-reranno il senso di responsabilità.

    Il senso di responsabilitàdi PIERLUIGI CACCO

  • Molti lavoratori, all’attodel loro pensionamento, ri-tengono di non avere più bi-sogno del Sindacato. L’orga-nizzazione che li tutelavasul posto di lavoro per il ri-spetto dei loro diritti e perla rivendicazione di tratta-menti più favorevoli sia sulpiano economico (salario,orario di lavoro) che sociale(salute, sicurezza, ecc.) nonsembra loro più necessariaper la nuova condizione dipensionato: “la pensione cel’ho e nessuno me la tocca!”– pensano alcuni. Altri, dasempre iscritti al sindacatodi categoria, pur intenden-do rimanere iscritti e tute-lati dal sindacato, non si cu-rano di iscriversi allo SPI, ri-tenendo l’iscrizione al sin-dacato pensionati un pas-saggio automatico. Altri an-cora, che per divertsi motivinon hanno mai conosciuto ilsindacato, non serntono lanecessità di iscriversi senon quando capita il caso dinecessità.

    A tutti costoro vogliamoricordare l’importanza diiscriversi allo SPI CGIL peruna maggiore tutela che as-sicuri la salvaguardia del

    potere d’acquistodelle pensioni,che difenda lo sta-to sociale così co-me l’abbiamo con-quistato in decen-ni di lotte sindaca-li e per usufruiredei servizi in più.

    Ecco i vantaggidi cui il singolopensionato puògodere con lasemplice iscrizio-ne allo SPI:• l’assistenza indi-

    viduale per lepratiche previ-denziali, socialie fiscali pressole nostre sedi edi nostri recapitisu tutto il terri-torio provinciale (vedielenco a pag. 10);

    • le tariffe agevolate per ladenuncia dei redditi e lealtre pratiche fiscali (RED,ICI, ISE, pratiche di suces-sione, ecc.);

    • assicurazione gratuitainfortuni domestici;

    • corsi gratuiti per l’uso delcomputer;

    • il giornale Notizie CGIL alproprio domicilio ognimese gratuitamente;

    • la rivista mensile Liberetàal proprio domicilio alprezzo agevolato di €12,00.Questi sono alcuni dei

    vantaggi dell’iscritto alloSPI; potrai avere maggiori epiù complete informazioninella “carta dei servizi 2006”della CGIL. Presso tutte lesedi CGIL e recapiti SPI sonodistribuite gratuitamente laCarta dei Servizi e una utileagenda tacabile dello SPI.

    8 Notizie CGIL febbraio2006Pensionati

    CMYN

    ASSISTENZA INDIVIDUALEPer le pratiche previdenziali, sociali e fiscali presso le nostre sedi e recapiti in provincia.

    TARIFFE AGEVOLATEPer la denuncia dei redditi e le altre pratiche fiscali (RED, ICI, ISE, pratiche di successione, ecc.)

    GIORNALIGratuito al proprio domicilio il nostro mensile Notizie CGIL, a 12,00 € Liberetà, mensile nazionale.

    GRATUITISono gratuiti l’assicurazione per gliinfortuni domestici e la frequenzadi corsi per l’uso del computer.

    CAMPAGNA TESSERAMENTO

    Tutti i vantaggi per il pensionatoche decide di iscriversi allo Spidi MARIO BONATO

    Lo Spi non è contro i prov-vedimenti volti a risolvere lenote difficoltà di coordina-mento fra le varie USL - so-luzioni che sicuramentepossono contribuire a farandare meglio le cose - maconsidera assolutamentefuori luogo quanto prospet-tato all’unisono dai DirettoriGenerali delle USL e dall’As-sessore Regionale alla Sa-nità, in merito alla conse-guente miglioria ai tempi diattesa sul tema delle presta-zioni sanitarie, come dichia-rato tra gli altri, da uno deiDirettori Generali ai giornalilocali (... riduzione di circa il20% delle attuali liste d’atte-sa....). Noi del sindacato ciauguriamo che questo prov-

    vedimento dia qualche mi-glioramento alle attese che icittadini sono costretti a su-bire per ottenere una visitaspecialistica o una indaginediagnostica, ma sicuramen-te non ci rassegniamoall’idea che per godere del“diritto alla salute” i cittadi-ni debbano girovagare daun posto all’altro della Pro-vincia. La soluzione al veroproblema, secondo noi, de-ve consistere in un aumentodelle risorse economicheche la Regione deve metterea disposizione della SanitàPubblica Trevigiana consen-tendo, in tal modo, alle USLdi avere più personale e piùmezzi per poter così rispon-dere in maniera più incisivaalla domanda di prestazionisanitarie direttamente suipropri territori di compe-

    tenza. Il sindacato non ac-cetterà mai che i pensionati,gli anziani, i bisognosi e tut-ti i cittadini trevigiani, peresercitare il proprio legitti-mo diritto alla tutela dellasalute, siano costretti ad an-dare in giro, magari per tut-ta la Regione come vaneggial’Assessore TOSI.

    LISTE DI ATTESA (segue da pagina 7)

    Trionfalismi fuori luogo

    LETTERELEGGE 194 E DIRITTI CIVILI

    Usciamo dal silenzioSabato 14 gennaio 2006 ho partecipato alla manifestazione di Milano

    in difesa della legge 194 che regola l’interruzione di gravidanza. Indi-spensabile farla, dato l’attacco del ministro Storace e della Chiesa cat-tolica alla libera decisione femminile in questo campo. Eravamo due-centomila. Donne, ragazze, veterane come me, che hanno fatto ai tem-pi loro le battaglie per far applicare la legge.

    Ai tempi ero infermiera professionale in ginecologia. Ricordo le bat-taglie per impedire a persone di avvicinare le donne che aspettavano dientrare in sala operatoria e di terrorizzarle con accuse di ammazzare ilbambino. La proposta del ministro Storace di generalizzare nei consul-tori pubblici la presenza dei volontari pagati con i soldi pubblici del mo-vimento per la vita, con l’unico obbiettivo di impedire l’aborto, colpe-volizzare le donne, offrire per qualche mese un sussidio e poi scaricareil caso ai servizi pubblici, mi indigna. L’attacco della chiesa cattolica edelle destre, in cerca di consenso elettorale, gioca sporco sui diritti del-le donne e sulla libertà di scelta, ed i tagli economici ai servizi socialiprivano i consultori di risorse.

    Il diritto alla vita per i vescovi si limita al feto e alle cellule staminali.Non riguarda i già nati che muoiono di fame. Non riguarda le migliaia divittime delle guerre preventive, alle quali anche l’Italia partecipa nono-stante la Costituzione lo vieti. Non riguarda i contagiati ai AIDS, per iquali la chiesa non autorizza l’uso di preservativi. Non è stato conside-rato un problema dalla chiesa nel suo passato bruciare vivi gli eretici ele donne considerate streghe.

    Considero incivile che le scuole pubbliche cadano a pezzi mentre ven-gono stanziati fondi per le private cattoliche. Incivile che nelle scuolepubbliche venga insegnata la religione cattolica, che l’esenzionedall’ora di religione sia penalizzata, proprio ora che molti bimbi stra-nieri di diverse religioni vi accedono. Incivile che vengano stanziati fon-di per immettere insegnanti di religione pagati dallo Stato e sotto la su-pervisione dei vescovi e che i corsi di informazione sessuale venganobanditi. Incivile che gli uomini e le donne migranti vengano rinchiusi neinuovi lager chiamati CPT. Incivili le leggi che esonerano dal pagamentodell’ICI gli edifici commerciali della chiesa cattolica, mentre riducono ifinanziamenti per i comuni.

    Il tema della manifestazione di Milano era: usciamo dal silenzio. Almio ritorno a casa però il silenzio era assoluto.

    Il giorno 17 gennaio ho partecipato al Congresso della CGIL. Su questitemi, anche lì, silenzio.

    Tra gli ospiti c’era il vescovo di Treviso.“Va evidenziata la tendenza da parte dei partiti di centrosinistra di in-

    seguire le posizioni della chiesa”. Così la Tribuna del 18 gennaio.Ma che lo facesse anche il sindacato CGIL mi ha profondamente offe-

    so.Flavia Gatto

    Francamente la CGIL trevigiana non merita la reprimenda del-la nostra iscritta per due ordini di ragioni:1) perchè le sue battaglie sui diritti civili sono state e sono anche

    le nostre battaglie (il pullman per Milano l’ha organizzato laCGIL);

    2) perché il “silenzio” sulla L. 194, sulle politiche dei migranti, suifinanziamenti alle scuole private, sui PACS, ecc ... non è il si-lenzio della CGIL !

    Alcune fonti: il nostro giornale – se la nostra iscritta lo legge –si è occupato e si occupa di 194 (pag. 3, gennaio 2006), di mi-granti (in ogni numero), di finanziamenti alle scuole private e ICIsugli edifici religiosi (editoriale dicembre 2005), di fecondazioneassistita (maggio, giugno 2005); nella relazione al Congresso Pao-lino Barbiero ha toccato questi temi, ripresi poi nel documento fi-nale. Sempre con pacatezza, ma con determinazione.

    Il Vescovo al Congresso era un nostro invitato, quello che scri-ve La Tribuna a proposito dei partiti del centro-sinistra non ci puòessere addebitato.

    Comunque vanno bene anche le polemiche – ma ognuno sce-glie i suoi toni – se ci aiutano a mandare a casa il governo delledestre. P.C.

    di ITALO IMPROTA

  • Notizie CGIL 9febbraio2006 Pensionati

    CMYN

    WELFAREVa ampliato e riqualificato mantenedonell’area pubblica sanità, previdenza,assistenza, formazione.

    FISCORidefinizione di un sistema fiscale orientato a sostenere i redditi da lavoro e da pensione.

    SANITÀSuperare i tempi di attesa per le visiteambulatoriali per non dover ricorrereal privato, abolizione dei tickets.

    NON AUTOSUFFICIENZAApprovazione della proposta di leggedi iniziativa popolare da noi promos-sa per istituire un fondo nazionale.

    In Italia quindici milioni dipersone hanno redditi previ-denziali; nel Veneto gli ultra-sessantacinquenni rappresen-tano il 19% della popolazione(nel Bellunese e nel Polesine ta-le percentuale sale al 25%). Nel-la nostra Regione i pensionati ele pensionate sono circa un mi-lione e mezzo, gli invalidi (to-talmente non autosufficienti)sono 53.000 e circa 200.000 i di-sabili (anziani e giovani) con di-verse difficoltà nella deambula-zione.

    Ricordare questi dati serve afar comprendere che milioni didonne e uomini, cittadini di unPaese definito tra i più evolutidel mondo, quotidianamentefanno i conti con le scarse ri-sorse economiche disponibili,per effettuare acquisti anche diprima necessità, perché conuna media mensile di 650 Eurosono ormai alla soglia della po-vertà.

    Negli ultimi cinque anni digoverno nazionale e regionaleneo-liberista, per questi cittadi-ni le condizioni di vita sono no-tevolmente peggiorate; solo laloro grande dignità ha parzial-mente fatto emergere la lorosofferenza.

    Le manifestazioni sindacali,numerose anche nel 2005, si so-no rese necessarie proprio perscuotere l’ottusità dei gover-nanti e per evitare che i ceti me-no abbienti fossero completa-mente emarginati ed abbando-nati al loro precario ed incertodestino.

    Convinti come siamo che“speranza e fiducia” rimango-no le stelle polari del camminoper la stragrande maggioranzadi cittadini, l’appuntamentocon il nuovo anno non può pre-scindere dal riproporre le no-

    stre richieste “rivendicative”sociali:- ricostituire una società che

    metta al centro i valori dellasolidarietà, la giustizia, la tol-leranza, l’equità, assicuran-do la difesa e la valorizzazio-ne della nostra Costituzione;

    - ampliare e riqualificare ilWelfare, mantenendonell’area pubblica le presta-zioni sanitarie, assistenziali,previdenziali e formative;

    - ridefinire un sistema fiscaleorientato a sostenere i reddi-ti da lavoro e da pensione;

    - rivedere il sistema della com-partecipazione ai costi socio-sanitari ed assistenziali, ge-neralizzando lo strumentodell’Indicatore della Situazio-ne Economica Equivalente(ISEE) per sostenere le fascepiù deboli;

    - realizzare una nuova pro-grammazione nazionale e re-gionale (quella locale è fermada oltre dieci anni) per rilan-ciare l’economia, lo sviluppoe l’occupazione e per conso-lidare una rete dei servizi so-ciali;

    - istituire il fondo per la nonautosufficienza come si chie-

    de nella nostra proposta dilegge;

    - aumentare le pensioni per re-cuperare almeno parte dellaperdita del loro potere d’ac-quisto (negli ultimi cinqueanni c’è stata una riduzionedel 15%);

    - superare i tempi d’ attesa perle visite ambulatoriali, altri-menti gli utenti continueran-no a pagare di tasca propriaquanto, invece, devono (omeglio dovrebbero) garanti-re le ULSS;

    - definire la “retta tipo” perrendere economicamente ac-cessibili a tutti (nei casi di bi-sogno) le ospitalità nelle ca-se di riposo;

    - aumentare le assistenze do-miciliari sociali (AD) e sanita-rie (ADIMED);

    - eliminare il ticket sui farma-ci;

    - ripristinare ed adeguare i tra-sferimenti statali a favore de-gli enti locali. Questi obiettivi, per gli anzia-

    ni, per le famiglie, per i pensio-nati e per lavoratori, sono lacondizione perché il 2006 rap-presenti realmente un anno disvolta.

    di FRANCO PIACENTINI OSPEDALI DI COMUNITÀ

    Non si paga il ticket

    LE CONDIZIONI DI VITA SONO NOTEVOLMENTE PEGGIORATE

    Il nuovo anno ci vede impegnaticon un programma di rivendicazioni

    CONSULENZA DI CAROLINA TORTORELLA

    DIPENDENTI DELLE POSTE

    Indennità di buonuscitaA seguito della trasforma-

    zione in S.p.A. dell’Ente Po-ste, il trattamento di fine rap-porto viene liquidato comeindennità di buonuscita per ilperiodo che va dall’assunzio-ne al 28 febbraio 1998 mentreper il periodo di servizio svol-to successivamente fino alladata di cessazione del rap-porto di lavoro spetta il TFR.

    L’indennità di buonuscitaviene calcolata, dalla Gestio-ne Commissariale dell’Istitu-to Postelegrafonici, in base alservizio utile maturato al28/2/1998 tenendo conto deltrattamento stipendiale spet-tante alla stessa data senzaalcun adeguamento rispettoal processo inflativo interve-nuto fino alla data di eroga-zione dell’indennità e cioè al-la cessazione del rapporto dilavoro. Pertanto tanto piùtempo passa dal primo marzo1998 al pensionamento, tantomaggiore sarà la decurtazio-ne svalutativa subita dall’in-dennità di buonuscita conevidenti disparità di tratta-mento non solo nei confrontidi lavoratori di altri settorima addirittura degli stessi di-pendenti delle Poste.

    Noi siamo del parere chel’indennità di buonuscita deb-ba essere calcolata sulla basedella retribuzione percepitaall’atto della cessazione defi-nitiva dal servizio, considera-to che non è stata liquidata al-

    la data del 28 febbraio 1998 eche il rapporto di lavoro ècontinuato senza soluzione dicontinuità.

    Alcuni pensionati avevanoproposto ricorso chiedendola rivalutazione dell’inden-nità dal 1° marzo 1998 alla da-ta di risoluzione del rapportodi lavoro secondo i criteri se-guiti per la liquidazione delTFR e, in subordine, di rimet-tere gli atti alla Corte Costitu-zionale.

    Il Tribunale di Roma, dopoattento esame della proble-matica, ha dichiarato “rile-vante e non manifestamenteinfondata” la questione di le-gittimità costituzionale dellalegge nella parte in cui nonprevede che l’indennità deidipendenti postali, maturataalla data del 28 febbraio 1998e calcolata sulla base della re-tribuzione percepita alla stes-sa data, debba essere annual-mente rivalutata secondo gliindici Istat.

    Per quanto sopra, in attesadella pronuncia della CorteCostituzionale, per evitare diperdere il diritto alla riliqui-dazione della buonuscita, gliex dipendenti delle poste so-no interessati a proporre ri-corso amministrativo controi provvedimenti di liquidazio-ne dell’indennità entro il ter-mine di prescrizione di cin-que anni dalla data di eroga-zione.

    Nei primi giorni di gennaio2006 è venuto a mancare Pri-mo Coppe.

    Lo SPI lo vuole ricordareperchè Primo era una perso-na veramente eccezionale. Inun comune collocato al confi-ne della Provincia, Segusino,ha contribuito in modo deter-minante assieme a PaolinoBettin e Guerrino Pisan, aqualificare la presenza delloSPI, attraverso un’attività diservizio che ha permesso alloSPI di avere a Segusino la più

    alta percentuale di iscritti deiComuni italiani.

    Per anni ha garantito unapresenza costante al recapitodi ogni lunedì e negli anni tra-scorsi perfino un’attività divolontariato che lo ha vistoimpegnato a trasportare glianziani bisognosi o a portareanche nelle località più lonta-ne l’elaborazione delle prati-che pensionistiche.

    Primo era laborioso comele sue api. Non lo dimentiche-remo.

    LUTTO

    Ci ha lasciati Primo Coppe

    Finalmente la Regione Ve-neto accoglie una delle pro-poste presentate dal Sinda-cato Unitario.

    Con la Legge Finanziariadello scorso anno la Regione, nell’approvare la sperimen-tazione dei cosiddetti“Ospedali di Comunità” (omeglio Ospedali distrettua-li), aveva previsto un ticketdi 10,00 € dopo il ventune-simo giorno di degenza.

    Queste nuove strutture,destinate ad accogliere i pa-zienti dimessi dai RepartiOspedalieri per la convale-scenza dopo la fase acuta,oppure ad accogliere quelli

    seguiti a domicilio colpiti dafasi acute che necessitano diassistenza continuativa, pre-vedevano appunto nellascorsa finanziaria una com-partecipazione crescente al-la spesa da parte dei pazien-ti.

    Dopo le proteste e le mani-festazioni attuate dal Sinda-cato Unitario, con i prima fi-la i pensionati, la Regione haaccettato di presentare unemendamento (approvatoall’unanimità in sede di com-missione) nel corso della de-finizione della Legge Finan-ziaria per il 2006 che ne pre-vede l’abolizione.

  • 10 Notizie CGIL febbraio2006PensionatiCMYN

    ORARIO SERVIZIO RECAPITI SPI CGIL IN PROVINCIA DI TREVISOLOCALITA’ Recapito giorno ore LOCALITA’ Recapito giorno ore

    ALTIVOLE Centro Culturale Mercoledì 10,00 - 12,00 PEDEROBBA Municipio di Onigo Giovedì 9.00 - 11.00

    ASOLO Casella Biblioteca Comunale - Via Da Ponte Lunedì 15,00 - 18,00 PIEVE DI SOLIGO Sede CGIL - Via Chisini, 166Da Lunedì

    a Venerdì15.00 - 18.00

    BORSO D. GRAPPA Centro Sociale - Villa Azalea Lunedì 9,00 - 11,00 PIEVE SOL. P. I. CGIL - Via Chisini, 166 Giovedì 16,00 - 18,00

    BREDA DI PIAVE Sede CGIL - V.le Trento Trieste Lunedì 9,00 - 11,00 PONTE DI PIAVE Sede CAAF-CGIL- P.za Sarajevo

    Lunedì

    Mercoledì

    Venerdì

    9.00 - 12.00

    CAERANO S. MARCOCentro Polifunzionale

    V.le Frà GiocondoVenerdì 9,00 - 11,00 PONZANO V.TO Centro Sociale Giovedì 9.00 - 11.00

    CASTELLO DI GODEGO Scuole Elementari Venerdì 9,00 - 11,00

    C.FRANCO V.TO Sede CGIL Lun/Ven. 9,00 - 11,00 PREGANZIOL Centro anziani Giovedì 9.00 - 11.00

    C.FRANCO P. I. Sede CGIL Martedì 16,00 - 18,00 QUINTO DI TV Sala comunale ex SIP Martedì 9.00 - 11.00

    C.FRANCO (Treville) Parrocchiale ANSPI Giovedì 9,00 - 11,00 RESANA Sala polifunzionale - Impianti sportivi Venerdì 16.00 - 18.00

    CAPPELLA MAGG. Centro sociale anziani - Via Giardino Venerdì 15.30 - 17.30 REVINE Sala riunioni mercoledì 9.15 - 10.15

    CARBONERA sociale Mercoledì 9,00 - 12.00 REVINE (Lago) Sala riunioni- mercoledì 10.30 11.30

    CASALE S. SILE Centro socialeLunedì e

    Giovedì9,00 - 11,00 RIESE PIO X° Villa Carraro Lunedì 9,00-11.00

    CASIER Centro sociale Venerdì 9,00 - 11,00

    CASIER (Dosson) Centro ricreativo anziani Lunedì 10,00 - 12.00 RONCADE Sede CGIL - Via RomaDa lunedì

    a venerdì

    9,00 - 12,00

    15,00 - 18,00

    CAVASO DEL TOMBA Sala Municipio Martedì 9,00 - 11,00 S.GIACOMO VEGLIA Biblioteca Mercoledì 15.00 - 17.30

    CESSALTO Ex Scuola Elementare - Via Leopardi Giovedì 9,00 - 11,00 SAN VENDEMIANO Centro sociale “Fabbri” Cosniga Lunedì 16.00 - 18.00

    CHIARANO Municipio ex Sala consiliare Mercoledì 9,00 - 11,00 S. LUCIA DI PIAVE Centro sociale Venerdì 9.00 - 11.00

    CIMADOLMO Centro sociale - Biblioteca Giovedì 15,00 - 17.00 S.MARTINO C. U. Centro Sociale vicino Uffi cio postale Mercoledì 15.00 - 17.00

    CISON DI VALM. Circolo ARCI Martedì 9,00 - 10.00 S. ZENONE EZZELINI Sala Comunale Mercoledì 15.00 - 17.00

    CODOGNE’ Ex Biblioteca c/o Scuola Media Martedì 9,00 - 11,00 SALGAREDA Centro sociale Lunedì 9.00 - 11.00

    COLLE UMBERTO Ex Centro sociale Mercoledì 9,00 - 11,00 SAN BIAGIO DI C. Sede Polizia Municipale Martedì 9.00 - 11.00

    CONEGLIANO Sede CGIL - Viale Venezia, 14/bDa Lunedì

    a Venerdì

    9.00 - 12.00

    15.00 - 17.00SAN BIAGIO (Fagarè) Pizzeria “da Mirco” Mercoledì 9.00 - 11.00

    CONEGLIANO P. I. CGIL - Viale Venezia, 14/bMartedì

    Venerdì

    15,00 - 17.30

    9,00 - 1200SAN BIAGIO (Olmi) Pizzeria “Simpaty Drink 90” Lunedì 9.00 - 11.00

    CONEGLIANO (Scomigo) C/o Bar San Pierin Martedì 9,00 - 11,00 SAN FIOR Centro sociale Venerdì 15.00 - 17.00

    CORDIGNANO Centro sociale Mercoledì 16,00 - 18,00 SAN POLO DI PIAVEBiblioteca com.le - Via Papa Luciani

    sala riunioniGiovedì 15.00 - 17.00

    CORNUDA Centro anziani Lunedì 9,00 - 11,00 SARMEDE Centro sociale - sala riunioni Martedì 10.30 - 11.15

    CRESPANO D. GR. SPI - Via Montegrappa 47/1 Martedì 15,00 - 18,00 SARMEDE (Montaner) Centro sociale - Biblioteca Martedì 11.30 - 12.30

    CROCETTA D. MONT. Piazza Marcato - Sede Lega SPIMartedì

    Giovedì

    9.00 - 11.00

    17.00 - 19.00Scomigo di CONEGLIANO Bar “San Pierin” Martedì 9.00 - 11.00

    FARRA DI SOLIGO Ex Farmacia - Via dei Patrioti 2 Mercoledì 9,00 - 10.00 SEGUSINO Centro ricreativo anziani Martedì 15.00 - 18.00

    FOLLINA Sala Informagiovani c/o Municipio Giovedì 9,00 - 10.00 SERNAGLIA D. BATT. Prefabbricato Comunale Giovedì 10.30 - 11.30

    FONTANELLE Via Roma - Centro giovani Venerdì 9,00 - 11,00 SILEA Centro sociale “Tamai”Martedì

    Giovedì9.00 - 11.00

    FONTE Sede CGIL Lun/Giov. 15,00 - 18,00 SILEA (Cendon) Centro Anziani Martedì 15.30 - 17.30

    Francenigo di GAIARINE Bar “Campana” Martedì 15,00 - 16.15 SPRESIANO Comunale Lunedì 9.00 - 12.00

    FREGONA Condominio “Marson” Giovedì 16,00 - 18,00 SPRESIANO (Visnadello) Sede CGIL Martedì 9.00 - 12.00

    15.00 - 18.00

    GAIARINE Sala ex Banca Cattolica Martedì 16,30 - 18,00 SUSEGANA Centro anziani Mercoledì 9.00 - 11.00

    GIAVERA D. M. Centro Anziani Lunedì 15,00 -17.30 SUSEGANA (P. Priula) Canonica Giovedì 15.00 - 16.30

    GODEGA S. U. Sede CGIL Via Cipriani 19Martedì

    Venerdì

    16.00 - 18.00

    9.00 - 11.00TARZO Ex Scuola Elementare Venerdì 10.30 - 11.30

    Venerdì 9,00 -11,30 TARZO (Corbanese) Sala riunioni Scuola Elementare Venerdì 9.00 - 10.00

    ISTRANA Edifi cio Com.le V.le Europa Martedì 9,00 - 11,00 TREVIGNANO (Falzè) Informagiovani (vicino Municipio) Martedì 9.00 - 11.00

    LORIA Sede civica Giovedì 15,00 -18,00 TREVISO Sede CGIL Via DandoloDa Lunedì

    a Venerdì9.00 - 12.00

    MONTEBELLUNA Sede CGILLun/Gio

    Mercoledì

    9,00 - 11,00

    15,00 - 18,00TREVISO P. I. Sede CGIL Via Dandolo

    Da Lunedì

    a Venerdì9.00 - 12.00

    MONTEBELLUNA P. I. Sede CGIL Martedì 15,00 - 18,00 TREVISO Fiera Centro sociale “Gescal” Fiera Venerdì 9.00 - 11.00

    MANSUE’ Sala Parrocchiale Martedì 9,00 - 11,00 TREVISO FNLE Sede CGIL Via DandoloMartedì

    Venerdì9.00 - 12.00

    MARENO DI PIAVE Centro sociale Mercoledì 9,00 - 11,00 TREVISO Galletto Centro sociale Via del Galletto Giovedì 9.00 - 11.00

    MASER Sala polifunzionale davanti Municipio Venerdì 9,00 - 11,00 TREVISO (S. Liberale) Centro sociale “San Liberale”Lunedì

    Mercoledì9.00 - 11.00

    MASERADA S. P. Centro Attività Ricreative Mercoledì 9,00 - 12.00 TREVISO (S.M.Rovere) Centro sociale “Corti” S.M. Rovere Mercoledì 9.00 - 11.00

    MEDUNA DI LIV. Casa di Riposo “Rusalen” Giovedì 9,00 - 11,00 VALDOBBIADENE Sede CGILLun/Mar

    Giovedì

    9,00 - 11,00

    16,30 - 18,30

    MIANE Municipio Mercoledì 10.30 - 11.30 VAZZOLA Ex Scuole medie Via S: Rocco Lunedì 9.00 - 11.00

    MOGLIANO V. Sede CGIL - Via Matteotti, 20Lun/Mar

    Mercoledì 9.00 - 12,00 VAZZOLA (Tezze) Bar Piave Giovedì 17.00 - 18.00

    MOGLIANO P. I. Sede CGIL - Via Matteotti, 20 Mercoledì 15,00 - 18,00 VEDELAGO Sala consiliare Mercoledì 15.00 - 17.00

    MONASTIER Municipio Mercoledì 9,00 - 11,00 VIDOR (Colbertaldo) Sala Biblioteca Martedì 15.00 - 17.00

    MORGANO Municipio (Badoere) Venerdì 9,00 - 11,00 VILLORBA Centro sociale Mercoledì 8.30 - 11.00

    MORIAGO D. BATT. Sala Comunale (Mosnigo) Martedì 10.30 - 11.30 VILLORBA (Carità) Scuola Pastro sala Pro Loco Lunedì 10.00 - 12.00

    MOTTA DI LIV. Sede CGIL - Via Argine a Sinistra Martedì 9.00 - 12.00 VILLORBA (Castrette) Casa Marani Mercoledì 14.30 - 16.30

    NERVESA D. BATT.Biblioteca comunale - Villa Eros,

    Piazza Piave, 24

    Lunedì

    Venerdì

    8.30 - 11.00

    17.00 - 19.00VITTORIO VENETO Sede CGIL - Via Virgilio, 48 Mar/Gio 9.00 - 11.00

    ODERZO Sede CGIL - Via Zanusso, 4Lunedì

    Giovedì

    9.00 - 12.00

    14.30 - 18.00VITTORIO V. P. I. Sede CGIL - Via Virgilio, 48

    Lunedì

    Mercoledì

    16.00 - 18.30

    9.30 - 11.30

    ORMELLE Centro sociale - Biblioteca Venerdì 9.00 - 11.00 VITTORIO V. (S. Giacomo di V.) Biblioteca mercoledì 15,00 - 17,30

    ORSAGO Centro sociale Venerdì 16.00 - 18.00 VOLPAGO D. MONT. Sede Vigili Urbani Sabato 9.00 - 11.00

    PAESE Via della Resistenza, 26 sede CAAF Lun/Giov 15.00 - 18.00 ZENSON DI PIAVE Municipio Martedì 9.00 - 11.00

    ZERO BRANCO Centro Anziani P.za Umberto I° Mercoledì 9.00 - 11.00

  • Notizie CGIL 11febbraio2006 Dalle Zone

    I lavoratori del settore au-totrasporto, spedizione e lo-gistica hanno un unico Con-tratto. Un percorso iniziatonel 1999 che progressiva-mente, con costanza e rigo-re, ha prodotto uno degliobiettivi più importanti per ilavoratori del settore. Sceltastrategica per la FILT e laCGIL: riuscire a determinarele stesse regole per i lavora-tori, riuscire a definire nellesingole particolarità dei la-vori delle regole comuni, da-re più forza ai lavoratori.Precedentemente, il settoreera disciplinato dal CCNLdelle aziende associate aConftrasporto, il CCNLdell’artigianato, il CCNLdell’industria, il CCNL dellalogistica, e le cooperative difacchinaggio, queste ultime“terra di nessuno”…Nel2000 avevamo, con fatica,sottoscritto un Contrattoche aveva unificato il mon-do dell’autotrasporto e glispedizionieri (le aziendeche consegnano i pacchinelle successive 24 ore) e laConfartigianato e Casa-arti-giani avevano scelto di nonrinnovare con noi il CCNL ecercare un sindacato “di co-modo”, col quale stipularneuno “pirata”.

    Il CCNL scaduto nel 2003ha visto molte difficoltà nelsuo rinnovo: una direttivaU.E. che modifica l’orario dilavoro degli autisti, il decre-to legislativo 66 che modifi-ca l’orario del personale im-piegatizio, la legge 30, e l’in-flazione reale da recupera-re. L’ipotesi di intesa del 29

    gennaio 2005 non era stataapplicata giacché si attende-va, dal Governo, il recepi-mento dell’avviso comunesiglato tra Sindacato ed As-sociazioni Imprenditorialisull’orario di lavoro degliautisti. Il Governo, invece,decide di non applicare néla direttiva né l’avviso co-mune e l’orario di lavoro de-gli autisti rimane invariato;di conseguenza, a settem-bre alcune controparti sot-toscrivono una parte impor-tante del rinnovo, altre pre-feriscono provare a subireuno sciopero.

    La vertenza va avanti finoal 5 dicembre, quando an-che l’ultima delle 30 associa-zioni imprenditoriali sotto-scrive l’accordo del rinnovocontrattuale. Associazionidell’autotrasporto “contoterzi”, sia industriali che ar-tigiane, associazioni deglispedizionieri, della logisticae della cooperazione parto-no dalla stessa base di dirit-ti e retribuzioni. Il rinnovoha portato al livello di riferi-mento, 3 super, un aumentoa regime di 88 euro, a coper-tura della crescita inflativadegli anni 2004/2005; _ 500per gli arretrati del 2004, edovviamente gli arretrati delmancato pagamento dell’au-mento stabilito nell’intesadel 29 gennaio 2005 che di-ventano _ 380,00 se pagatigli aumenti da settembre ededotti dall’IVC.

    L’orario di lavoro del per-sonale degli impianti fissidelimita l’applicazione deldecreto legislativo 66, per-ché è possibile creare unorario settimanale non omo-geneo con orario giornalie-

    ro purché superiore alle 6ed inferiore alle 9 ore e taleflessibilità non può sovrap-porsi all’estensione a 6 gior-nate lavorative nella setti-mana, oltre al fatto che, incaso di mancato accordonel sito, si discuterà a livelloregionale, e poi ancora a li-vello nazionale per valutarela possibilità di trovare unaccordo.

    Si definisce che il lavoro atempo indeterminato e atempo pieno è la normaleforma contrattualmenteprevista per l’attività lavora-tiva definendo il 25% e il 27%aziendale e il 47% di filialecome limite massimo delleassunzioni a tempo determi-nato e somministrato a tem-po, e le causali per le qualine è possibile l’utilizzo an-che per l’apprendistato, icontratti d’inserimento, peri quali ultimi è prevista an-che una percentuale obbli-gatoria di trasformazione atempo indeterminato.

    Regole anche per il part-ti-me, e divieto di applicazionedel lavoro a chiamata e delsomministrato a tempo in-determinato.

    Alcuni capitoli importanti,quali la previdenza integra-tiva, le relazioni sindacali el’unificazione della classifi-cazione del personale, sonoargomenti che stanno pre-vedendo la definizione inquesti giorni.

    Resta aperto il temadell’orario degli autisti, sulquale restiamo impegnati arealizzare un recepimentolegislativo dell’avviso comu-ne sottoscritto dalle partisociali il 29 gennaio 2005.

    IL PRECEDENTE CONTRATTO ERA SCADUTO NEL 2003

    Dal 5 dicembre contratto unico perautotrasporto, spedizione, logistica

    “Dalle guerre di liberazio-ne alla liberazione dalleguerre” è il titolo della ras-segna cinematografica itine-rante promossa da 14 asso-ciazioni della provincia diTreviso che inizierà il 15febbraio al cinema Auroradi Treviso con il film “Parti-giani” e proseguirà nelle 4settimane successive al Ci-nema Italia-Eden di Monte-belluna al martedì, allo stes-so Cinema Aurora al merco-ledì, al Cinema Melies di Co-negliano il giovedì e al Cen-tro Sociale di Mogliano Ve-neto il venerdì.

    Successivamente sarannoproiettati i seguenti film:“About Baghdad” dal 21 al

    24 febbraio (il 22 sia a Trevi-so che a Conegliano), “Pri-vate” dal 28 febbraio al 3marzo, “Benvenuti a Saraje-vo” dal 7 al 10 marzo e “Ga-rage Olimpo” dal 14 al 17marzo. L’obiettivo della ras-segna è di denunciare non

    tanto l’illegittimità dellaguerra ma la sua totale inu-tilità cercando di far vederela cose da un punto di vistadifferente rispetto a quelloche ci viene usualmenteproposto. Ciò verrà facilita-to, alla fine di alcune proie-zioni, da alcune testimo-nianze dirette. La rassegnaverrà conclusa da una tavo-la rotonda che si svolgerà il22 marzo al Cinema Aurora.

    Tutti gli eventi inizierannoalle ore 21. Il costo del bi-glietto varierà da 1 a 3 euro.Per maggiori informazioni:www.amnesty111.it/cinefo-rum.html. - 3286761018 (Ni-cola Dalla Pasqua).

    TREVISO CASA DI RIPOSO S. BONA

    Inaugurazione consfilata di politici

    CINEMA RASSEGNA ITINERANTE

    Liberazione dalle guerre

    Il 28 gennaio scorso è sta-ta inaugurata, con una grancerimonia e tante presenzepolitiche, una nuova strut-tura dell’ISRAA per anzianinon autosufficienti a S. BonaTreviso. L’occasione, vistoche ci stiamo avvicinandoalle elezioni politiche e aquelle provinciali, è stataparticolarmente “sentita”da sottosegretari, presiden-ti della Regione e della Pro-vincia, amministratori loca-li, politici ecc., ecc.. Noi sia-mo particolarmente preoc-cupati per i tagli ai finanzia-menti agli enti locali, l’au-mento delle rette, la man-canza di politiche per la nonautosufficienza, il ridimen-sionamento del sistema ditutele sociali del nostro pae-se, l’allargarsi delle situazio-ni di povertà e disagio, delladisoccupazione e della pre-carietà. Di questo avremmovoluto sentire parlare da chiha responsabilità di gover-no delle politiche sociali,perché pensiamo siano ne-cessarie ed urgenti decisio-ni e scelte che diano rispo-ste a tutte queste situazionie soprattutto perché ritenia-mo debbano essere garanti-ti i diritti e le tutele di tutti icittadini ma in particolare diquelli più deboli e con mag-giori difficoltà.

    La nuova struttura appena

    inaugurata sostituisce ingran parte le sedi più fati-scenti dell’ISRAA che nonerano adeguate a garantirecaratteristiche e standardnecessari per anziani nonautosufficienti che hanno bi-sogno di spazi e servizi peruna assistenza di qualità.

    Il progetto di questa nuo-va struttura era stato a suotempo oggetto di confrontotra Amministrazione del-l’ISRAA, le rappresentanzesindacali e i rappresentantidegli ospiti, per definire me-glio la tipologia e le soluzio-ni da adottare per renderefunzionale alle esigenze de-gli ospiti e del personale chedoveva essere messo incondizione di poter dare unservizio di qualità.

    Nelle prossime settimanequesto confronto dovrà es-sere ripreso per definire tut-ti gli aspetti organizzativi ri-guardanti gli ospiti e il per-sonale di questa nuova sedee della riorganizzazionecomplessiva che dovrà es-sere fatta, con il trasferi-mento degli ospiti e del per-sonale dalle altre sedi.

    di GIANCARLO CAVALLIN

    di KATIA BASSO

  • In tempi di grandi trasfor-mazioni, che investono an-che la provincia di Trevisoper alcuni particolari aspetti,ci sembra opportuno ascolta-re la voce dei sindaci che deimutamenti nel territorio sonoi più diretti osservatori.

    Al sindaco di Asolo Danie-le Ferrazza abbiamo postoalcune domande.

    La CGIL svolge il suo XVCongresso, e compie centoanni. A riassumere le tesic’è un titolo impegnativo“Riprogettare il paese: la-voro, saperi, diritti e li-bertà”. Qual è la sua opi-nione?

    Credo che il titolo del con-gresso del vostro sindacatosia particolarmente azzec-cato. All’Italia serve unastrategia nuova, partecipatae condivisa da tutti gli attorisociali, con una forte leader-ship politica. Un nuovo pro-getto, un nuovo patto socia-le che contribuisca a porta-re nel nuovo millennio l’Ita-lia quale paese europeo, mo-derno, civile e solidale. Allostesso modo, credo che laprovincia di Treviso, il Ve-neto e il Nordest più genera-le possa essere un laborato-rio per questo nuovo patto,dove il riposizionamento delnostro settore economicoaccompagni una rinnovatacoesione sociale e un ade-guato livello di servizi.

    Governare un Comunequal è Asolo, in epoca diglobalizzazione dell’econo-

    mia: quali sfide vanno so-stenute?

    Guidare un paese comeAsolo è senz’altro una sfidastimolante. E’ certamenteun paese conosciuto in tuttoil mondo per le sue bellezzeculturali. Ma è anche un pae-se con un forte tessuto indu-striale, una moderna rete diservizi e grandi potenzialità.Accompagnare questo cam-biamento, in un’epoca comequesta, è di grande interes-se. Asolo, come molti altricentri del Veneto, ha tutte lecaratteristiche per dare deisegnali di cambiamento.L’economia turistica, adesempio, può essere un fat-tore di traino anche se cer-

    tamente non potrà sostitui-re il settore manifatturiero.

    Lei guida l’Amministra-zione di un Comune defini-to uno dei borghi più bellid’Italia. Un paesaggio pre-zioso, storia, importanti at-tività culturali. Ma anchedelocalizzazioni produttivee crisi. Quale modello disviluppo?

    Il modello di sviluppo deiprossimi anni vedr