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Rapporto preliminare-Piano di Gestione del Sic“Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu” 1 Dott.Antonio Ecca INTRODUZIONE Sito d’importanza comunitaria “Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu” Facendo riferimento alla definizione di sviluppo sostenibile come “un processo nel quale l’uso delle risorse, la direzione degli investimenti, la traiettoria del processo tecnologico e i cambiamenti istituzionali concorrono tutti assieme ad accrescere le possibilità di rispondere ai bisogni dell’umanità, non solo oggi, ma anche in futuro”, bisogna fare riferimento, in particolare, a quattro dimensioni: • sostenibilità ambientale, come capacità di mantenere nel tempo qualità e riproducibilità delle risorse naturali; mantenimento dell’integrità dell’ecosistema per evitare che l’insieme degli elementi da cui dipende la vita sia alterato; preservazione della diversità biologica; • sostenibilità economica, come capacità di generare, in modo duraturo, reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione; eco-efficienza dell’economia intesa, in particolare, come uso razionale ed efficiente delle risorse, con la riduzione dell’impiego di quelle non rinnovabili; • sostenibilità sociale, come capacità di garantire condizioni di benessere umano e accesso alle opportunità (sicurezza, salute, istruzione, ma anche divertimento, serenità, socialità), distribuite in modo equo tra strati sociali, età e generi, e in particolare tra le comunità attuali e quelle future; • sostenibilità istituzionale, come capacità di rafforzare e migliorare la partecipazione dei cittadini alla gestione dei processi decisionali; i processi di decisione politica devono corrispondere ai bisogni e alle necessità degli individui, integrando le aspettative e le attività di questi ultimi; capacità di buon governo. Dalle politiche per lo sviluppo sostenibile promosse in questi anni sono emersi alcuni criteri e obiettivi generali a cui ogni territorio può fare riferimento per definire i propri obiettivi locali di sostenibilità. Tali obiettivi raccolgono i parametri su cui effettuare la Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi,

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Rapporto preliminare-Piano di Gestione del Sic“Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu”  

1 Dott.Antonio Ecca  

INTRODUZIONE

Sito d’importanza comunitaria “Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu”

Facendo riferimento alla definizione di sviluppo sostenibile come “un processo nel quale l’uso delle risorse,

la direzione degli investimenti, la traiettoria del processo tecnologico e i cambiamenti istituzionali

concorrono tutti assieme ad accrescere le possibilità di rispondere ai bisogni dell’umanità, non solo oggi, ma

anche in futuro”, bisogna fare riferimento, in particolare, a quattro dimensioni:

• sostenibilità ambientale, come capacità di mantenere nel tempo qualità e riproducibilità delle risorse

naturali; mantenimento dell’integrità dell’ecosistema per evitare che l’insieme degli elementi da cui dipende

la vita sia alterato; preservazione della diversità biologica;

• sostenibilità economica, come capacità di generare, in modo duraturo, reddito e lavoro per il sostentamento

della popolazione; eco-efficienza dell’economia intesa, in particolare, come uso razionale ed efficiente delle

risorse, con la riduzione dell’impiego di quelle non rinnovabili;

• sostenibilità sociale, come capacità di garantire condizioni di benessere umano e accesso alle opportunità

(sicurezza, salute, istruzione, ma anche divertimento, serenità, socialità), distribuite in modo equo tra strati

sociali, età e generi, e in particolare tra le comunità attuali e quelle future;

• sostenibilità istituzionale, come capacità di rafforzare e migliorare la partecipazione dei cittadini alla

gestione dei processi decisionali; i processi di decisione politica devono corrispondere ai bisogni e alle

necessità degli individui, integrando le aspettative e le attività di questi ultimi; capacità di buon governo.

Dalle politiche per lo sviluppo sostenibile promosse in questi anni sono emersi alcuni criteri e obiettivi

generali a cui ogni territorio può fare riferimento per definire i propri obiettivi locali di sostenibilità. Tali

obiettivi raccolgono i parametri su cui effettuare la Valutazione Ambientale Strategica di piani e programmi,

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2 Dott.Antonio Ecca  

che consente di valutare preventivamente le grandi tematiche di sviluppo e di individuare elementi e indirizzi

utili a orientare le relative procedure attuative del Piano.

Partendo da tali presupposti, dunque, si può affermare che il Piano di Gestione di un Sito Natura 2000 (di

seguito PdG) rientra tra i Piani e Programmi soggetti al processo di Valutazione Ambientale Strategica così

come previsto dalla Direttiva 2001/42/CE (art.3) e dalla DGR n. 34/33 del 7 agosto 2012 (art.8) (cfr. § 1.2), e

che quindi il presente Rapporto PreliminareAmbientale della VAS del Sic “Is Arenas s’Acqua e

s’Ollastu”rappresenta lo strumento di valutazione delle preliminari scelte di programmazione e

pianificazione, con lafinalità di perseguire obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità

dell’ambiente, di protezione della salute umana e di utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali;

obiettivi da raggiungere mediante decisioni ed azioni ispirate al principio di precauzione, in una prospettiva

di sviluppo durevole e sostenibile.

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) consente di valutare a monte gli effetti che le azioni

antropiche potrebbero avere sul territorio nel suo complesso avendo come oggetto dell’analisi ambientale un

piano o un programma. Essa inoltre non interviene in un momento specifico ma è un percorso parallelo al

piano, lo segue nella fase di redazione, attuazione e gestione. In questo modo viene considerata

esplicitamente la sostenibilità come obiettivo dell’insieme delle azioni (trasformazioni fisiche,attività,

politiche)previste dal piano è un processo finalizzato a valutare la compatibilità

Il PdG, per sua natura, rappresenta uno strumento di tutela che non rimanda a pressioni o impatti negativi

sull’ambiente. Sostanzialmente la sua attuazione è rivolta alla tutela e gestione dell’ambiente naturale in

particolare degli habitat e delle specie di interesse comunitario tutelati ai sensi delle Direttive Habitat

(92/43/CEE) e Uccelli (2009/147/CE).

La procedura di Valutazione Ambientale Strategica, assume pertanto significatività soprattutto per quanto

riguarda l’aspetto di partecipazione di tutti i soggetti interessati nel processo di costruzione del Piano. Il

rapporto preliminare è oggetto di consultazione da parte dell’ARPA e dei Soggetti Competenti in Materia

Ambientale (SCMA), che potranno esprimere osservazioni e suggerimenti in occasione della conferenza di

verifica del Rapporto Preliminare, convocata dal Servizio SAVI, e nei 30 giorni successivi alla stessa.

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3 Dott.Antonio Ecca  

1.IL RAPPORTO PRELIMINARE E IL CONTESTO NORMATIVO La finalità del Rapporto Preliminare Ambientale si sostanzia nella necessità di definire la portata e il livello

di dettaglio delle informazioni preliminari necessarie alla verifica di eventuali impatti significativi

sull’ambiente derivanti dall’attuazione del Piano, secondo i criteri contenuti nell’Allegato C1 di cui alla

DGR n. 34/33 del 7 agosto 2012.

In particolare, questo documento si prefigge l’obiettivo di verificare l’assoggetabilità a VAS del PdG

del SIC.” e di definire, se necessario, il percorso metodologico procedurale e i contenuti delle fasi successive

del processo.

La VAS ha come principale riferimento normativo la Direttiva 2001/42/CE, che ha l’obiettivo di

“…garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni

ambientali all’atto dell'elaborazione e dell'adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo

sostenibile…” (ex art. 1).

La VAS ha come punti fondamentali:

- l’attenzione posta allo stato ambientale del territorio sottoposto a pianificazione, valutando anche il

possibile decorso in presenza dell’ “alternativa 0” (assenza di piano);

- l’utilizzo di indicatori per valutare gli effetti delle scelte di piano;

- l’attenzione posta in particolare sulle possibili problematiche inerenti la gestione dei siti afferenti alla Rete

ecologica Europea Natura 2000 (Siti di Interesse comunitario – Zone Speciali di Conservazione, Zone di

Protezione Speciale) istituite ai sensi delle Direttive 78/409/CE e92/43/CE.

La Direttiva prevede due possibili opzioni: stabilire un nuovo procedimento specifico per la VAS,

oppure adattare e integrare la VAS nei procedimenti già esistenti.

I passi del procedimento di valutazione, esplicitamente fissati dalla Direttiva, si limitano a prevedere che in

fase di elaborazione di un piano o programma e prima della adozione, l’autorità competente dello Stato

membro o della regione europea dovrà applicare la VAS e redigere un Rapporto Ambientale.

Sulla proposta di piano o programma e sul Rapporto Ambientale dovranno essere consultate le autorità con

specifiche competenze ambientali e il pubblico.

Dopo l’approvazione del piano o programma l’autorità responsabile deve informare le parti interessate e

consultate sulle decisioni finali, mettendo a disposizione il piano o programma approvato e una

Dichiarazione di Sintesi.

Tale documento riporta le modalità sulla base delle quali sono stati considerati il Rapporto Ambientale e i

pareri dei soggetti consultati, delle ragioni per le quali sono state scelte le soluzioni di piano rispetto alle

possibili alternative e il programma di monitoraggio.

A livello nazionale, la Direttiva è stata recepita dal D.Lgs 3 aprile 2006 n° 152, modificato dal D.Lgs

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4 Dott.Antonio Ecca  

16 gennaio 2008 n° 4 che introduce l’obbligo di assoggettazione a VAS di tutti i piani e programmi

di livello locale.

La più recente integrazione e modifica al Testo Unico Ambientale è stata apportata con il D.Lgs 29

giugno 2010 n. 128 che inserisce modifiche relative alla sfera di applicazione della VAS con l’intento di

circoscrivere il campo di applicazione; altre modifiche sono inerenti alle fasi caratterizzanti il procedimento

stesso quali la fase preliminare di “screening”, di consultazione, di presentazione di osservazioni, e le fasi di

pubblicità e partecipazione al procedimento.

A livello regionale, al fine di rendere certa l’azione amministrativa nell’ambito delle valutazioni ambientali,

in accordo con quanto previsto dal D.Lgs 4/2008, sono state stabilite le procedure di VAS con la

Deliberazione n. 34/33 del 7 agosto 2012, Allegato C.

Tale Deliberazione viene richiamata dal documento di indirizzo “Linee Guida per la redazione dei Piani di

Gestione dei SIC e ZPS” (febbraio 2012), elaborato dalla Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato

della Difesa dell'Ambiente - Direzione Generale della Difesa dell'Ambiente Servizio Tutela della Natura.

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5 Dott.Antonio Ecca  

2.LA VAS E IL PIANO DI GESTIONE Pur interessando territori limitati, i Piani di Gestione dei siti Natura 2000, sono dalla LR n. 9 del 12 giugno

2006 considerati Piani di livello regionale avendo impatti e interessi di livello regionale.

La Regione è infatti responsabile della coerenza della Rete Natura 2000, che deve essere garantita attraverso

il mantenimento/ripristino in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat di interesse comunitario

e degli habitat di specie.

Ciò premesso, il documento di indirizzo “Linee Guida per la redazione dei Piani di Gestione dei

SIC e ZPS” (febbraio 2012) specifica espressamente che:

1) 2)

Nel caso di Piani di Gestione dei SIC che non si sovrappongono in alcun modo alle ZPS, o nel caso in cui si proponga l’adeguamento di un Piano di Gestione di area SIC sovrapposta, anche parzialmente, alle ZPS, senza costentualmente proporre anche il Piano di Gestione della ZPS si effettuerà la verifica di assoggettabilità, prevista dall’art. 6 dell’Allegato C alla DGR e dall’art. 12 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii, secondo le disposizioni contenute nell’art. 7 dell’Allegato C alla DGR.

Nel caso di Piani di Gestione delle ZPS, il processo di VAS inizierà direttamente con la fase di scoping, tralasciando dunque la preliminare verifica di assoggettabilità. Analogamente il processo di VAS inizierà dalla fase di scoping per l’adeguamente dei Piani di Gestione dei SIC che si sovrappongono, anche parzialmente, ad aree ZPS nel caso in cui si elabori anche il Piano di Gestione della ZPS.

  Il PdG del SIC “Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu” rientra nella definizione di cui al primo punto. Questo

documento costituisce infatti il RP necessario ad avviare la procedura di verifica di assoggettabilità del

Piano, atta a valutare l’eventuale necessità di procedere con il processo di VAS vero e proprio.

Nel caso l’Autorità competente, ovvero il Servizio SAVI, esprima parere positivo escludendo il PdG

dal processo di VAS, l’approvazione del PdG stesso resta comunque subordinata alla pubblicazione ufficiale

del parere espresso.

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6 Dott.Antonio Ecca  

3.IL PIANO DI GESTIONE DEL SIC Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu Secondo quanto previsto dalla Regione Sardegna ogni sito della Rete Natura 2000 deve essere

dotato di uno specifico PdG

Detti piani di gestione rappresentano un passaggio essenziale per cogliere gli aspetti relativi all’integrazione

tra ambiente e sviluppo nel processo di definizione di politiche, piani e programmi, in linea con i bisogni

delle comunità locali. In generale si ipotizza una pianificazione capace di conservare la struttura e la

funzionalità dei sistemi naturali e paesaggistici privilegiando un approccio sistemico capace di ottimizzare

l’integrazione tra conoscenze naturalistiche, economiche, sociali, storiche e culturali. La Regione Autonoma

della Sardegna a tal riguardo, si è dotata di uno strumento regionale

“Linee Guida per la redazione dei Piani di Gestione dei SIC e ZPS” (febbraio 2012), elaborato dall’

Assessorato della Difesa dell'Ambiente - Direzione Generale della Difesa dell'Ambiente - Servizio Tutela

della Natura.

Obiettivo generale della politica d’intervento proposta è quello di proteggere, conservare e ripristinare il

funzionamento dei sistemi naturali ed arrestare la perdita della biodiversità ritenendo che la sua

conservazione è parte integrante dello sviluppo economico e sociale. Per una efficace azione di

conservazione e gestione dei siti l’impostazione metodologica per l’attuazione delle linee guida regionali è

prioritariamente focalizzata sulla conoscenza delle caratteristiche delle specie e delle loro popolazioni con le

conseguenti fondamentali relazioni che le stesse hanno con gli habitat utilizzati, presenti nella situazione

locale. I PdG devono portare ad un miglioramento dello stato di conservazione di specie e habitat di interesse

comunitario ed evitare che questo peggiori,la gestione deve tenere conto delle esigenze economiche, sociali e

culturali, e delle particolarità regionali e locali nella gestione i siti non devono essere considerati isolati, ma

inseriti della rete ecologica del territorio in cui sono inseriti, anche prevedendo nel Piano di gestione

specifiche azioni per il mantenimento e il recupero delle connessioni ecologiche.

In generale, quindi, è possibile affermare che l’obiettivo generale di un PdG è quello di individuare strategie

di gestione sostenibili nel rispetto delle dinamiche evolutive naturali, degli usi antropici tradizionali e delle

aspettative della popolazione locale, finalizzate alla conservazione degli habitat e delle specie di interesse

comunitario.

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7 Dott.Antonio Ecca  

4.CRITERI E MODALITA’ DI PREDISPOSIZIONE DEL PDG Il presente rapporto preliminare è riferito all’aggiornamento del piano di gestione approvato del Sic “Is

Arenas s’Acqua e s’Ollastu”.L’aggiornamento ha il fine principale di introdurre le integrazioni relative alle

disposizioni che disciplinano gli usi agricoli e forestali dell’area.

Le integrazioni al Piano di Gestione verranno redatte in conformità con quanto previsto dal documento di

indirizzo“Linee Guida per la redazione dei Piani di Gestione dei SIC e ZPS” (febbraio 2012), elaborato dalla

Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato della Difesa dell'Ambiente - Direzione Generale

della Difesa dell'Ambiente - Servizio Tutela della Natura.

In particolare, la struttura del Piano ricalcherà lo schema del format, allegato alle suddette Linee Guida e la

sua elaborazione seguirà le indicazioni tecniche contenute nel documento.

Premesso ciò e considerato che le Linee Guida:

1) costituiscono uno strumento attuativo delle Direttive comunitarie che hanno determinato la creazione di

Rete Nataura 2000 (Direttiva Habitat 92/43/CEE e Direttiva Uccelli 2009/147/CE);

2) recepiscono le indicazioni ministeriali relative DM 17 ottobre 2007 “Criteri minimi uniformi per la

definizione delle misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di

Protezione Speciale (ZPS);

il Piano di Gestione, redatto in conformità con le prescrizioni regionali, certamente ricopre un ruolo centrale

per l’attuazione della normativa comunitaria connessa alla tutela della biodiversità e più in generale

dell’ambiente.

La formazione del PdG sarà accompagnata da un processo di partecipazione che vedrà coinvolti

gli Enti territorialmente competenti e i portatori di interesse locali, le associazioni ambientaliste, la

popolazione locale, il Servizio Tutela della Natura e il Servizio SAVI.

Tale processo prevedrà lo svolgimento di almeno due incontri:

- il primo in fase di avvio dei lavori, sarà finalizzato alla presentazione della versione

preliminare del Piano, dei principali fattori di pressione rilevati e all’acquisizione di eventuali

indicazioni e/o proposte formulate dai soggetti convocati;

- il secondo in fase conclusiva del Piano, durante il quale verrà presentata la versione predefinitiva

del PdG, allo scopo di illustrare e condividere le strategie di gestione individuate, le azioni proposte, e

acquisire eventuali osservazioni. Queste ultime saranno analizzate puntualmente e, se ritenute congrue,

recepite nella versione definitiva del PdG. Per favorire la formulazione di proposte da parte dei soggetti

invitati all’incontro, il comune di Arbus procederà alla pubblicazione della versione pre-defiitiva del Piano

sul proprio sito WEB, almeno 15 giorni prima della riunione, in modo da fornire a tutti la possibilità di

prendere anticipatamente visione del documento.

Coerentemente con quanto previsto dalle Linee Guida, al termine del processo di elaborazione, il

PdG si comporrà di una Relazione Tecnica e di un Atlante del Territorio, comprendente i tematismi

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8 Dott.Antonio Ecca  

di cui al § 4.1.2 delle Linee Guida. Tra questi si evidenzia che il perimetro del sito, insieme alle mappe di

distribuzione degli habitat e degli habitat di specie, costituiranno i principali riferimenti cartografici a

supporto delle istruttorie delle Valutazioni di Incidenza. Viceversa, questi elaborati, insieme alle specifiche

misure di conservazione individuate dal PdG, rappresenteranno un riferimento per la

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pianificazione/attuazione di eventuali piani/progetti e/o attività, che ne dovranno tener conto per quanto

riguarda l’ubicazione, la tipologia, le dimensioni e le condizioni operative.

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5.AMBITO DI INFLUENZA DEL PDG  

Di seguito vengono descritti gli aspetti relativi al SIC “Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu”

Il Sito d’Importanza Comunitaria, denominato “Is Arenas S’Acqua e S’Ollastu”, esteso su 317 ettari, ha la

sua ragion d’essere nella presenza di un “deserto” costiero, caratterizzato da habitat dunali quali le “Dune

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11 Dott.Antonio Ecca  

fisse del litorale del Crucianellion maritimae” (cod. 2210), le “Dune mobili del cordone litorale con presenza

di Ammophila arenaria (“dune bianche”)” (cod. 2120), le “Dune costiere con Juniperus spp.” (cod. 2250*),

le “Dune con prati dei Malcolmietalia” (cod. 2230), il “Matorral arborescenti di Juniperus spp” (cod. 5210.),

le “Dune mobili embrionali” (cod.2110) e la “Vegetazione annua delle linee di deposito marine” (cod. 1210).

Inoltre, il sito annovera due ulteriori associazioni vegetali di particolare rilievo conservazionistico, la

macchia mediterranea, con gli “Arbusteti termo-mediterranei e pre-desertici” (cod. 5330) e le “Praterie di

posidonie (Posidonion oceanicae)” (cod. 1120*).

Quest’ultimo, per la sua ricchezza in comunità bentoniche marine, è segnalato come prioritario dalla

Direttiva Habitat.

Le dune sabbiose costiere e la spiaggia, entrambe ricoperte dalla serie della vegetazione psammofila, si

estendono su circa il 35% dell’area, mentre gli ambienti termofili interessati dalla macchia mediterranea sono

pari a circa il 57% del sito. A queste superfici vanno aggiunte le aree interessate da pascoli e coltivi (6%) e le

zone antropizzate (2%), quali strade, strutture ricettive, abitazioni ed edifici ad uso agricolo.

Gli habitat presenti in questo sito, caratterizzati da un elevata biodiversità, nonché da comunità vegetali ed

animali esclusive, sono soggetti a facili cambiamenti sia floristici ,che faunistici, determinanti soprattutto da

variazioni nei parametri chimico-fisici e morfologici delle strutture dunali e retrodunali.

Le particolari condizioni climatiche e l’accumularsi di sabbie e detriti ad opera del vento (prevalentemente il

maestrale) e della vegetazione psammofila sono alla base della formazione del campo dunale presente a “Is

Arenas S’Acqua e S’Ollastu”, unico “deserto costiero” in tutta la Sardegna insieme a quello di Piscinas,

sempre nella Costa Verde.

La qualità e l’importanza del sito è dovuta pertanto alla presenza delle seguenti associazioni vegetali:

Cakiletea maritimae, Ammophiletea e Helichryso-Crucianelletea. Gli habitat dunali pioneri, caratterizzati da

ravastrello marittimo (Cakile maritima) e da sparto (Ammophila sp.), rappresentano il primo stadio verso la

formazione delle dune, permettendo con la loro presenza di innescare i processi di accumulo del materiale

sabbioso. La vegetazione psammofila pioniera da quindi vita ad un vero e proprio processo di colonizzazione

dell’ambiente dunale, che culmina nella formazione del “crucianelleto”, tipico delle dune consolidate. La

successione vegetazionale delle dune sabbiose raggiunge infine la sua configurazione più complessa con la

formazione di una matorral arborescente mediterraneo, primo stadio verso un ecosistema più strutturato

costituito da bosco mediterraneo. La presenza dell’Astragalus verrucosus, pianta psammofila segnalata dalla

Scheda Natura 2000 per “Is Arenas S’Acqua e S’Ollastu”, evidenzia come questo sito rivesta un importante

funzione nella preservazione di questa specie inserita nell’Allegato II della Direttiva Habitat.

Inoltre, il SIC “Is Arenas S’Acqua e S’Ollastu” si inserisce in un contesto ecologico caratterizzato dalla

presenza di altre aree di interesse naturalistico, appartenenti sia al sistema delle Aree Protette (il sito è

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12 Dott.Antonio Ecca  

localizzato nei pressi dell’area marina protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre, nonché vicino alla

zona Ramsar “Peschiera di Corru s’Ittri-Stagno di San Giovanni e Marceddi” e all’IBA “Sinis e stagni di

Oristano”), sia alla Rete Natura 2000: SIC “Stagno di Corru S’Ittiri” (cod. ITB030032), ZPS “Corru S’Ittiri,

Stagno di S. Giovanni e Marceddi” (cod. ITB034004), SIC “Monte Arcuentu e Rio Piscinas” (cod.

ITB040031), con le quali costituisce un nodo interconnesso, importante ai fini di un discorso che si vuole di

rete ecologica.

 

 

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14 Dott.Antonio Ecca  

6.LA PIANIFICAZIONE INTEGRATA L’aggiornamento del PdG del Sic avrà un carattere più concertativo e meno conservazionistico, favorevole a

realizzare una maggiore integrazione tra gli strumenti di programmazione che attualmente agiscono sul

territorio in particolare:

-- Piano Urbanistico Comunale (PUC) del Comune di Arbus;

-- Piano Paesaggistico Regionale (PPR);

- Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2011-2013;

- Piano Forestale Ambientale Regionale per il Distretto 25 - Monti del Sulcis (PFAR);

7.OBIETTIVI DEL PDG E POSSIBILI IMPATTI Le azioni previste dal PdG sono indirizzate alla conservazione e tutela degli habitat presenti attraverso la

riduzione dei fattori di pressione e degli impatti e la promozione dello sviluppo sostenibile.

Fattore di pressione

Effetti di impatto su habitat e specie

Obiettivi specifici

Azioni presunte Impatti negativi delle azioni

Mitigazioni

Fruizione non

regolamentata che

interessa in

particolare modo le

dune

costiere,attraversate

nei periodi estivi da

turisti diretti alla

spiaggia

Erosione

Controllare e

ridurre le cause di

disturbo antropico

Riduzione

del’erosione della

duna

Regolamentare i

passaggi dei turisti

diretti alla spiaggia

Nessuno

Abbandono ed

accumulo di rifiuti

Degrado del

paesaggio

Bonifica dei rifiuti Pulizia manuale

della spiaggia

nessuna

Incendi incontrollati Frammentazione

/distruzione degli

habitat

Riduzione del

rischio

Bonifica dei rifiuti Possibili impatti in

fase di cantiere

Limitare l’utilizzo di

mezzi durante i

cantieri

Tener conto dei

periodi di maggior

sensibilità delle

specie faunistiche

Pascolo e non

regolamentato

all’interno del sito.

Frammentazione

/distruzione degli

habitat

Regolamentare il

pascolo

Adeguamento

agli usi agricoli

nessuna

Scarsa conoscenza

delle specie

comunitarie

Limitazione nella

valutazione di

eventuali criticità

habitat e specie-

specifiche

Migliorare lo stato

delle conoscenze

su habitat e specie

di interesse

comunitario

Monitoraggio di

habitat e specie di

interesse

comunitario

nessuno

 

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15 Dott.Antonio Ecca  

Valutazione delle caratteristiche generali del PdG secondo i criteri di cui all’Allegato C1 della DGR n. 34/33 del 7 agosto 2012. In quale misura il piano stabilisce un quadro di riferimento per progetti ed altre attività, o per quanto riguarda l’ubicazione, la natura, le dimensioni e le condizioni operative o attraverso la ripartizione delle risorse.

Per la realizzazione di progetti e lo svolgimento di attività all’interno dell’area del Sic “Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu”,il PdG fornisce un importante quadro di riferimento.

In quale misura il piano o programma influenza altri piani o programmi, inclusi quelli gerarchicamente ordinati

Il PdG è inserito in un contesto ambientale soggetto alle Previsioni del Piano Paesistico Regionale (PPR) e a cui di conseguenza deve adeguarsi, rappresentando una simbiosi con l’attuale contesto fisico-territoriale e non entrando in assoluto contrasto con l’ambiente circostante. Il piano nel contempo , influenza il Piano Urbanistico Comunale del Comune di Arbus, attraverso le sue indicazioni gestionali e possibili prescrizioni.

La pertinenza del piano o del programma per l’integrazione delle considerazioni ambientali, in particolare al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile.

Relativamente al concetto di sviluppo sostenibile, il PdG costituirà : -la premessa per la conservazione della qualità della vita e delle possibilità delle future generazioni. -la tutela del patrimonio ambientale,paesaggistico e storico ambientale, in misure e interventi in grado di garantire la conservazione del patrimonio naturalistico per le future generazioni; -la garanzia delle tutela degli ecosistemi che caratterizzani i Sic.

Problemi ambientali pertinenti al piano o al programma Il PdG non avrà ricadute negative sull’ambiente, al contrario contribuirà alla sua tutela , garantendone la salvaguardia degli interessi comunitari.

La rilevanza del piano o del programma per l’attuazione della normativa comunitaria nel settore dell’ambiente

Il PdG si configura come atto di pianificazione di importante rilevanza sia in ambito del settore paesistico (conformandosi al PPR) sia nell’applicazione della Direttiva Habitat.

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Rapporto preliminare-Piano di Gestione del Sic“Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu”  

16 Dott.Antonio Ecca  

Sintesi delle criticità associate agli interventi di gestione del vecchio Piano di gestione per il SIC “Is Arenas S’Acqua e S’Ollastu” e interventi realizzatià

Sic 

Is Arenas s’Acqua e S’ollastu 

HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO 

INT

ER

VE

NT

O D

I GE

STIO

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A

TT

IVA 

CO

DIC

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TE

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INT

ER

VE

NT

I

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AL

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i

FATTORE

 DI C

RITICITA

Matorral arborescenti di Juniperus spp. 

Vegetazione annua delle linee di deposito marine 

Dune fisse del litorale del Crucianellion maritimae 

Dune mobili del cordone litorale con presenza di Ammophila arenaria 

Dune con prati dei Malcolmietalia 

Dune costiere con Juniperus spp. 

Arbusteti termo mediterranei e predesertici 

Dune mobili embrionali 

Praterie di Posidonie (Posidonion oceanicae) 

Erosione costiera 

X  X  X  X  X  X X X X Studio geomorfologico sull’erosione e sulla dinamica dunale 

MR1 

20%  Media

Interventi di ripristino della vegetazione dunale a tutela dall’erosione 

IA2 

40%  Bassa

Fruizione non regolamentata 

X  X  X  X  X  X X X Interventi per la difesa attiva degli habitat dunali di Interesse Comunitario 

IA1 

60%  Alta X Vedesi descrizione pag.4/5

Delimitazione dei sentieri esistenti per l’accesso a mare a tutela degli habitat dunali 

IA11 

70%  Alta X Vedesi descrizione pag.4/5

Realizzazione del sentiero di accesso

IA13 

80%  Alta

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17 Dott.Antonio Ecca  

alla “Casa del poeta” 

Realizzazione di un’area sosta attrezzata presso la “Casa del poeta” 

IA14 

80%  Alta X Vedesi descrizione pag.4/5

Realizzazione di un sentiero Naturalistico

 

IA12 

70%  Bassa

Accesso incontrollato dei veicol 

X    X  X  X  X X X Interventi per la sistemazione della viabilità vicinale a tutela degli habitat dunali 

IA6 

50%  Alta X Vedesi descrizione pag.4/5

Delimitazione e sistemazione del parcheggio esistente presso Torre dei Corsari 

IA7 

70%  Alta X Vedesi descrizione pag.4/5

Realizzazione di un nuovo parcheggio regolamentato presso Torre dei Corsari 

IA8 

70%  Media

Delimitazione e sistemazione del parcheggio esistente presso Porto Pistis 

IA9 

70%  Alta X Vedesi descrizione pag.4/5

Realizzazione di un nuovo parcheggi

IA10 

70%  Media

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18 Dott.Antonio Ecca  

o regolamentato presso Porto Pistis 

Pascolo non regolamentato 

        X  Elaborazione del Piano del Pascolo 

IA16 

70%  Bassa

Incendi incontrollati 

X    X  X  X  X X X Elaborazione del Piano Antincendio 

IA17 

20%  Bassa

Realizzazione di infrastrutture antincendio 

IA18 

50%  Bassa

Sorveglianza e manutenzione 

IA20 

60%  Alta

Abbandono e accumulo di rifiuti 

X  X  X  X  X  X X X Bonifica delle discariche abusive 

IA4 

70%  Media

Azioni di ripulitura meccanica della spiaggia 

  X  X  X    X Interventi per la difesa della vegetazione dunale pioniera 

IA3 

60%  Media

 

Fenomeni di disturbo del fondale marino 

          X Installazione di campi boe per la tutela dell’habitat “Praterie di posidonie (Posidonion oceanicae)” 

IA5 

50%  Bassa

Realizzazione di un percorso subacqueo (sea-watching) 

IA15 

40%  Bassa

Scarsa sensibili

          Formazione del

IA 80%  Alta

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19 Dott.Antonio Ecca  

zzazione, scarsa conoscenza degli habitat e delle specie di interesse comunitario 

personale del Soggetto Gestore 

19 

Pannellistica, cartellonistica didattica e tabellonistica 

PD1 

70%  Alta X Vedesi descrizione pag.4/5

Produzione di materiale informativo 

PD2 

80%  Alta X Vedesi descrizione pag.4/5

Campagna di comunicazione 

PD3 

70%  Media

Realizzazione di un sito web dedicato al SIC 

PD4 

70%  Media

Monitoraggio degli habitat e delle specie vegetali di Interesse comunitario 

MR2 

60%  60% Bassa 

Monitoraggio dell’astragalo verrucoso (Astragalus verrucosus) 

MR3 

60%  Bassa

Studio delle specie ornitiche di interesse comunitario nidificanti all’interno del SIC 

MR4 

60%  Bassa

Monitoraggio dell’habitat prioritari

MR5 

60%  Bassa

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Rapporto preliminare-Piano di Gestione del Sic“Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu”  

20 Dott.Antonio Ecca  

o “Praterie di posidonie (Posidonion oceanicae)” 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Rapporto preliminare-Piano di Gestione del Sic“Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu”  

21 Dott.Antonio Ecca  

Sintesi degli interventi già realizzati Piano di gestione per il SIC “Is Arenas S’Acqua e S’Ollastu”

Fattori critici Interventi Descrizione e finalità Fruizione non regolamentata 

Interventi per la difesa attiva degli habitat dunali di Interesse Comunitario 

Uno dei principali fattori di minaccia alla tutela delle valenze naturalistiche presenti nel sito, oltre all’eccessivo impatto antropico, è la continua riduzione della superficie degli habitat. Lo status di conservazione degli habitat dunali non è soddisfacente in quanto risente dell’impatto dovuto all’utilizzo della spiaggia ai fini turistico-ricreativi. Escludendo una fruizione incontrollata mediante l’istallazione di recinzioni è stato possibile permettere la naturale evoluzione degli habitat e il miglioramento del loro attuale status di conservazione. Poiché le dune sono un ambiente dinamico ed in evoluzione è stato considerato in primis un eventuale impatto negativo che avrebbero potuto avere delle infrastrutture di tipo fisso. E’ per questo sono state realizzate recinzioni in legno già sperimentate in ambienti dunali. Le recinzioni in legno sono state istallate in modo da escludere dalla fruizione tutto l’ ambiente dunale, ovvero tutti i terreni interessati dalla serie vegetazionale psammofila di duna pioniera e della vegetazione arbustiva. Le recinzioni sono localizzate in prossimità degli accessi alla spiaggia presso i due parcheggi esistenti di Torre dei Corsari(interventi ricadenti all’interno dell’area SIC) e di Porto Pistis( interventi ricadenti nell’area vicinale all’area SIC). Le recinzioni hanno anche l’effetto di disincentivazione accessi pedonali indiscriminati sulle formazioni psammofile.

Delimitazione dei sentieri esistenti per l’accesso a mare a tutela degli habitat dunali 

Realizzazione di un’area sosta attrezzata presso la “Casa del poeta” 

La “Casa del poeta” è uno dei punti più sensibili e suggestivi all’interno del SIC, ed è molto frequentato, anche se privo di criteri di fruizione compatibili con le esigenze di conservazione. Tutto attorno alla casa sono state realizzate recinzioni e cancelli di legno per limitare l’ accesso del bestiame. Sono stati installati pannelli didattico -informativi del tipo a leggio interamente di legno, in modo tale da incrementare sia le conoscenze riguardo le valenze naturalistiche del SIC, che la sensibilità del pubblico al rispetto dell’ambiente costiero e di macchia mediterranea.

Accesso incontrollato dei veicol 

Interventi per la sistemazione della viabilità vicinale a tutela degli habitat dunali 

Le strade di accesso alle aree interne del SIC dalla strada litoranea si presentano in mediocri condizioni, condizioni peggiorate dalle eccezionali piogge dell’ultima stagione che ha provocato danni a gran parte della viabilità interna del Comune di Arbus ed in particolare a quelle senza pavimentazione o con pavimentazioni ecologiche. Si tratta infatti, di strade bianche senza manutenzione ordinaria/straordinaria, il cui piano viario è fortemente aggredito dall’erosione delle acque di ruscellamento, sconnessioni, etc. e quindi costituiscono un elemento di degrado ambientale, sia direttamente, che per i fenomeni che provocano. Uno dei tratti più critici per i fenomeni di degrado che innesca sul suolo, era l’ ultimo tratto della strada che conduce alla Casa del poeta e proseguendo fino a Porto Pistis attualmente caratterizzata da una forte pendenza. La mancanza di una corretta gestione della viabilità vicinale di accesso al SIC aumenta infatti la possibilità di usi impropri di sentieri con mezzi motorizzati, a danno e disturbo degli habitat e delle specie di interesse comunitario, impedisce un completo controllo del territorio anche nei confronti degli incendi boschivi e di usi impropri delle aree (abbandono di rifiuti); infine determina condizioni di scarsa sicurezza per gli operatori di soccorso. A titolo di esempio si rammenta l’episodio di alcuni anni fa, che vide bloccati sulla spiaggia un gruppo di bagnanti a causa di un grosso incendio. L’unica via di fuga risultava impedita dal propagarsi del fuoco. I bagnanti vennero raggiunti dai soccorsi attraverso il mare con dei gommoni. Gli interventi realizzati sono stati: -sistemazione della strada vicinale all’interno del SIC che dalla strada litoranea porta verso Porto Pistis; -sistemazione del parcheggio esistente in località Torre dei Corsari( mq 1504); -sistemazione del parcheggio esistente in località Porto Pistis (490 mq); -chiusura al traffico veicolare della strada che da Case Domus Is Seguris porta all’ area particolarmente sensibile della Casa del Poeta .

Delimitazione e sistemazione del parcheggio esistente presso Torre dei Corsari 

Delimitazione e sistemazione del parcheggio esistente presso Porto Pistis 

Scarsa sensibilizzazione, scarsa conoscenza degli habitat e delle specie di interesse comunitario 

Pannellistica, cartellonistica didattica e tabellonistica 

E’ stata prevista un’azione di sensibilizzazione e informazione mirata per portare i fruitori ad adottare comportamenti coerenti con gli obiettivi di conservazione del sito e ad apprezzarne le valenze naturalistiche . A questo scopo all’interno dei sito sono stati istallati: i pannelli informativi riportanti le informazioni essenziali per la fruizione del sito: la presentazione del SIC, del suo territorio e degli habitat/specie presenti; informazioni generali relative alla Rete Natura 2000; informazioni relative alle principali valenze ambientali e storico-paesaggistiche del sito; le norme di comportamento da rispettare per ridurre il danneggiamento degli habitat ed il disturbo alle specie di interesse comunitario; una cartografia con indicazioni riguardo i sentieri naturalistici, la loro lunghezza e durata media, ecc. I pannelli hanno dimensione 70 x 100 e sono sostenuti da strutture in legno a capannino. Sono stati istallati nei punti di accesso ai siti, e/o in prossimità delle aree parcheggio. E’ stata realizzata una broscure e un C.D. di divulgazione, distribuito nei centri di informazione turistici e nelle scuole.

Produzione di materiale informativo 

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Rapporto preliminare-Piano di Gestione del Sic“Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu”  

22 Dott.Antonio Ecca  

Elenco degli interventi previsti nella versione aggiornata del PdG Codice  Descrizione  Intervento  confermato  nel 

PdG vigente Nuovo intervento 

IA1 Interventi per la difesa attiva degli habitat dunali di Interesse Comunitario

X

IA2 Interventi di ripristino della vegetazione dunale a tutela dall’erosione

X

IA3 Interventi per la difesa della vegetazione dunale pioniera

X

IA5 Installazione di un campo boe per la tutela dell’habitat “Praterie di posidonie (Posidonion oceanicae)”

X

IA11 Delimitazione dei sentieri esistenti per l’accesso a mare a tutela degli habitat dunali

X

IA12 Realizzazione di un sentiero naturalistico

X

IA13 Realizzazione del sentiero di accesso alla “Casa del poeta”

X

IA14 Realizzazione di un’area sosta attrezzata presso la “Casa del poeta”

X

IA15 Realizzazione di un percorso subacqueo (sea-watching)

X

IA16 Elaborazione del Piano del Pascolo

X

IA17 Elaborazione del Piano Antincendio

X

IA18 Realizzazione di infrastrutture antincendio

X

IA19 Formazione del personale del Soggetto Gestore

X

IA20 Sorveglianza e manutenzione

X

MR1 Studio geomorfologico sull’erosione e sulla dinamica dunale

X

MR2 Monitoraggio degli habitat e delle specie vegetali di Interesse comunitario

X

MR3 Monitoraggio dell’astragalo verrucoso (Astragalus verrucosus)

X

MR4 Studio delle specie ornitiche di interesse comunitario nidificanti all’interno del SIC

X

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Rapporto preliminare-Piano di Gestione del Sic“Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu”  

23 Dott.Antonio Ecca  

MR5 Monitoraggio dell’habitat prioritario “Praterie di posidonie (Posidonion oceanicae)”

X

PD2 Produzione di materiale informativo

X

PD3 Campagna di comunicazione

X

PD4 Realizzazione di un sito web dedicato al SIC

X

IN1 Incentivazione alla creazione di una micro-impresa addetta allo svolgimento di attività di manutenzione , controllo e servizi all’interno del SIC

X

RE3 Disciplina delle attività agricole

X

  Dalla tabella emerge che solamente 2 interventi tra quelli previsti non erano stati già proposti nella

precedente versione del PdG:

IN1 Incentivazione alla creazione di una micro-impresa addetta allo svolgimento di attività di manutenzione ,

controllo e servizi all’interno del SIC

RE3 Disciplina delle attività agricole

Si tratta di 2 azioni immateriali, finalizzate al miglioramento della gestione del territorio e alla conservazione

degli habitat e specie di interesse comunitario e che pertanto non hanno impatti sull’ambiente.

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Rapporto preliminare-Piano di Gestione del Sic“Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu”  

24 Dott.Antonio Ecca  

Descrizione dei nuovi interventi cod Intervento Descrizione IN1 Incentivazione alla creazione di una micro-impresa

addetta allo svolgimento di attività di manutenzione , controllo e servizi all’interno del SIC

Solo una gestione duratura nel tempo, può produrre reali effetti positivi sull’area. E’ necessario quindi incentivare la creazione di una microimpresa o più, in grado di svolgere attività di controllo, manutenzione e servizi. L’incentivazione potrà avvenire o con accordi e programmi che il Comune di Arbus attiverà con realtà economiche operanti nel territorio, come ad esempio il Gal Linas Campidano, in grado di erogare contributi per la costituzione di microimpresa o con l’invito a inoltrare manifestazioni d’interesse .

RE3

Disciplina delle attività agricole Redazione delle disposizioni che disciplinano gli usi agricoli e forestali dell’area. Non s’intende gravare l’area di vincoli restrittivi , ma semplicemente “disciplinarne” l’uso agricolo e forestale, in un ottica di conservazione e sostenibilità.

Un uso agricolo e forestale in armonia con le esigenze dell’area Sic e una gestione addetta al controllo ,ai servizi e alla manutenzione dell’area non possono che avere ricadute positive dirette e indirette su tutti gli habitat coinvolti.

8.CONCLUSIONI Le finalità del PdG, i suoi contenuti e le possibili proposte gestionali non determinano un impatto

significativo sull’ambiente. Il Piano infatti nasce come strumento di gestione rivolto alla tutela delle risorse

naturali ed in particolare al miglioramento/mantenimento di habitat e specie di interesse comunitario.

Ragionevolemente, solo alcune azioni del PdG potranno avere impatti sull’ambiente, ma si tratta in ogni caso

di impatti limitati alla sola fase di cantiere e facilmente mitigabili; inoltre, le azioni proposte sono funzionali

al raggiungimento degli obiettivi di conservazione per i quali il sito è stato istituito.

Per i suddetti motivi e per le specifiche finalità del PdG si ritiene quindi che il Piano di Gestione del

SIC “Is Arenas s’Acqua e s’Ollastu” non sia da assoggettare a Valutazione Ambientale Strategica.