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SISTEMI DI DIAGNOSTICA MOBILI
RILIEVO DEI DIFETTI SUI RIVESTIMENTI DELLE GALLERIE FERROVIARIE
16 ottobre 2015
Ing. Gaetano Pitisci
Direzione Tecnica S.O. «Standard Infrastruttura Civile e Sperimentali»
Normativa di riferimento
Consistenza e tipologia delle gallerie di Rete Ferroviaria Italiana
Attuale sistema di sorveglianza/ispezione delle gallerie
Tipologie di difetti presenti in galleria
Sperimentazione di alcuni sistemi di diagnostica mobile
Prima fase di sperimentazione
Seconda fase di sperimentazione: sperimentazione allargata
Prime conclusioni sugli esiti della sperimentazione
INDICE
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
DM 28/10/2005 «Sicurezza nelle gallerie ferroviarie»
Istruzione 44 C
«Visite di controllo ai ponti, alle gallerie ed alle altre opere d'arte dell’infrastruttura ferroviaria»
Allegato 3 all’Istruzione 44 C «Catalogo difetti galleria»
Metodologia Operativa RFI-DPR-MO-ISF 424 - B «Compilazione dei verbali di visita per le opere d’arte»
Art. 12 Ispezione periodiche 1. «Il Gestore della infrastruttura effettua ispezioni periodiche al fine di
garantire che tutte le gallerie contemplate nel presente Decreto siano mantenute conformi alle disposizioni dello stesso».
2. «Il periodo intercorrente fra due ispezioni consecutive di una determinata galleria è stabilito dal Gestore dell'infrastruttura e comunque non deve superare i tre anni. Delle singole ispezioni effettuate verrà redatto un rapporto che sarà trasmesso al Ministero».
Requisito minimo 1.1.5 di cui all’allegato II del DM «Devono essere previste visite ispettive delle gallerie e dei relativi impianti ferroviari nonché delle predisposizioni di sicurezza eventualmente previste all’esterno (strade, locali tecnici, ecc). Tali visite andranno effettuate a cadenze prestabilite, secondo le modalità di cui all’art. 5 comma 3 del Decreto».
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
DM 28/10/2005 «Sicurezza nelle gallerie ferroviarie»
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Istruzione 44 C - 07/08/2013 «Visite di controllo ai ponti, alle gallerie ed alle altre opere d'arte dell’infrastruttura ferroviaria»
II.2 FREQUENZA DELLE VISITE DI CONTROLLO
Le visite di controllo si distinguono in:
• Visite periodiche ordinarie
• Visite periodiche speciali ai ponti, viadotti e sottovia, ad arco o a impalcato
• Visite straordinarie
II.2.1 VISITE PERIODICHE ORDINARIE «Le visite periodiche dovranno essere eseguite annualmente per quelle opere riscontrate nell'ultima precedente visita perfettamente integre per quanto può avere riflessi nei riguardi della sicurezza e della regolarità della circolazione dei treni; almeno semestralmente per quelle opere in cui sono state riscontrate anomalie o deficienze o che sono tenute in esercizio con particolari limitazioni e cautele».
Straordinarie a seguito di eventi eccezionali (terremoti, alluvioni, etc.)
Straordinarie specialistiche su opere con caratteristiche strutturali o ammaloramenti che richiedono un giudizio specialistico adeguato
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
VERDE
4 Difetti generici in galleria (G)
GIALLO 18 Difetti in elementi in
muratura (M) GRIGIO
20 Difetti in elementi in c.a./
c.a.p. (C)
ROSA 10 Difetti in elementi in
spritzbeton (SB)
Classifica e codifica tutti i difetti riscontrabili nelle gallerie suddividendoli in funzione della tipologia di rivestimento.
Allegato 3 all’Istruzione 44 C «Catalogo difetti galleria»
Scopo «Fornire indicazioni sulle modalità di verbalizzazione delle visite alle Opere d’arte, sulle attività preliminari, sulle strumentazioni e sui mezzi d’opera necessari per l’esecuzione delle visite stesse e sulla gestione della documentazione tecnica e di supporto della stessa visita nel rispetto di quanto disposto dall’Istruzione 44 C»
Metodologia Operativa RFI-DPR-MO-ISF 424-B «Compilazione dei verbali di visita per le opere d’arte»
Gli esiti delle visite effettuate sulle opere d’arte vengono registrati in apposti verbali detti “avvisi V1” successivamente archiviati nei data base aziendali.
Negli “avvisi V1” vengono registrate, oltre ad una serie di dati identificativi dell’ispezione (data, orario, num. di avviso, etc.), anche le seguenti informazioni: la «parte d’opera», dove è localizzato il difetto; il «modo di guasto», ossia la difettosità riscontrata; la «causa del guasto»; il «codice di giudizio di dettaglio»..
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Pienamente efficiente nei riguardi della sicurezza e della regolarità della circolazione
Efficiente nei riguardi della sicurezza e della regolarità della circolazione con limitazioni e cautele
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Metodologia Operativa RFI-DPR-MO-ISF 424-B «Compilazione dei verbali di visita per le opere d’arte»
GALLERIE
Fasce di Lunghezza n° km
100 – 500 m 1025 246
500 – 1000 m 309 224
> 1000 m 366 1098
Totale 1700 1568
~ 780 km a SB ~ 788 km a DB
CONSISTENZA DELLE GALLERIE FERROVIARIE
CONSISTENZA DELLE GALLERIE FERROVIARIE
Impiego dei materiali costitutivi nel tempo
Materiali costitutivi
Prima del decennio 1961-1970, le gallerie vennero realizzate prevalentemente in muratura con picchi di produzione: nel ventennio 1881-1900, nel decennio a cavallo delle due Guerre Mondiali (1921-1930). Dal 1970 in poi, le gallerie vennero realizzate prevalentemente in cemento con picchi di produzione che coincisero con la: costruzione della linea direttissima Roma-Firenze (1971-92), costruzione delle gallerie del sistema AV/AC (ultimi 20 anni).
CONSISTENZA DELLE GALLERIE FERROVIARIE
L’attuale sistema di sorveglianza delle gallerie ferroviarie si basa su ispezioni visive condotte da tecnici specializzati con cadenze e modalità definite dall’Istruzione 44 C. I controlli visivi riguardano: le strutture murarie: rivestimenti, portali d'imbocco e relativi muri, nicchie,
ecc..; le opere accessorie: impermeabilizzazioni, cunette di smaltimento delle
acque, drenaggi, marciapiedi; le pertinenze del manufatto: scarpate delle trincee d'imbocco e i terreni
sovrastanti.
ATTUALE SISTEMA DI SORVEGLIANZA
Inoltre, durante la visita ispettiva viene posta la necessaria attenzione per: accertare l'efficienza delle opere di raccolta ed allontanamento delle
acque di infiltrazione, verificare la presenza di eventuali inquinamenti della massicciata ed
anormalità del piano di piattaforma. L'esame del rivestimento porta ad accertare il tipo e lo stato di conservazione e l'eventuale presenza di ammaloramenti, quali lesioni, fessure, distacchi, degradazioni, restringimenti, rigonfiamenti, infiltrazioni d'acqua e presenza di incrostazioni.
ATTUALE SISTEMA DI SORVEGLIANZA
Lo stato di «conservazione» delle gallerie può subire sensibili variazioni per effetto di manifestazioni di dissesto che interessano l’intera opera o parte di essa. Tali variazioni, che possono trarre origine da molteplici manifestazioni esterne, vengono inquadrate come tipologie di ammaloramento. Di seguito si riportano le principali tipologie di danneggiamento che è possibile rinvenire in galleria.
TIPOLOGIA DI DIFETTI IN GALLERIA
Fessurazione Spostamenti
Espulsione della muratura
Perdita di malta nelle giunzioni ed esfoliazione
Fessurazione spritz-beton e infiltrazioni d’acqua
TIPOLOGIA DI DIFETTI IN GALLERIA
Sfaldatura e distacco del rivestimento
Esposizione e corrosione delle armature
Inquinamento della massicciata per risalita di
acqua e/o terreno
TIPOLOGIA DI DIFETTI IN GALLERIA
L’attuale sistema di sorveglianza delle gallerie ferroviarie si basa su ispezioni visive normalmente condotte a piedi o su carrello ferroviario in regime di interruzione della circolazione. Considerato: l’impegno, in termini di risorse, tempi e uomini, oggi necessario per l’ispezione
visiva dei quasi 2000 km di tunnel presenti sulla rete ferroviaria, la disponibilità sul mercato di tecnologie per il rilievo meccanizzato dei
rivestimenti delle gallerie e dei relativi eventuali ammaloramenti; l’opportunità offerta da tali tecnologie di velocizzare l’esecuzione dei rilievi; nel 2013 RFI ha avviato un progetto di modifica delle modalità esecutive delle ispezioni al fine di migliorare/efficientare l’intero processo di sorveglianza.
SPERIMENTAZIONE SISTEMI DI DIAGNOSTICA
SPERIMENTAZIONE
La sperimentazione avviata si è svolta in due fasi distinte: la prima, avviata nel 2013 e conclusasi nel 2014, ha preso in considerazione
diversi sistemi di diagnostica mobile - basati su differenti tecnologie (laser, telecamere ad alta precisione e raggi infrarossi) - e ha consentito di definire le principali specifiche funzionali che un sistema di diagnostica mobile dovrebbe avere;
SPERIMENTAZIONE SISTEMI DI DIAGNOSTICA
Linea Direttissima Roma - Firenze
Gallerie naturali con struttura con arco rovescio e con rivestimento in cls • Talleto (S.B. ; L=1.884 m) • Tasso (D.B. ; L=2.258 m)
TASSO
TALLETO
DD
LL
Sulmona
Roccaraso
DI RUPO
MACELLO
Gallerie naturali con struttura senza arco rovescio e con rivestimento in muratura mista pietre e mattoni • Di Rupo (S.B. ; L=1.209 m) • Macello (S.B. ; L=728 m)
Linea Sulmona – Carpinone
1° FASE SPERIMENTAZIONE
Caratteristiche dei sistemi di diagnostica mobile testati
Tipologia di laser Statici/Rotanti
Rilievo immagini Telecamere digitali
Impiego congiunto di raggi infrarossi e laser
Velocità di avanzamento Variabili da 2,5 a 25 km/h
Angolo di scansione 360°
Rilievo termografico Presente/Assente
Software per la visualizzazione Presente
Software per il post-processing Presente/Assente
1° FASE SPERIMENTAZIONE
Gli esiti della sperimentazione condotta sulle linee Roma-Firenze DD e sulla Roma-Sulmona hanno: consentito di individuare le principali specifiche funzionali che
deve possedere il sistema di diagnostica mobile da adottare per il rilievo dello stato di conservazione del rivestimento delle gallerie velocità del mezzo diagnostico > 25 km/h, risoluzione delle immagini elevata, post processing semi automatico per l’individuazione e
l’analisi dei difetti del rivestimento.
suggerito l’opportunità di effettuare una sperimentazione allargata sulle gallerie delle Direzioni Territoriali Produzione di Genova e Reggio Calabria, le più rappresentative per tipologia e numerosità.
1° FASE SPERIMENTAZIONE
La sperimentazione avviata si è svolta in due fasi distinte: la seconda, avviata nel 2015 e tutt’ora in corso, sta testando un particolare
sistema di diagnostica mobile, basato su tecnologia laser e telecamere ad alta precisione, per il rilievo dei rivestimenti della gallerie delle Direzioni Territoriali Produzione di Genova e Reggio Calabria. Tale fase si pone l’obbiettivo di valutare: i tempi, i mezzi e le competenze necessari per:
l’installazione e la calibrazione della strumentazione, l’esecuzione dei rilievi, la restituzione dei dati rilevati,
il processo di analisi specialistica dei dati rilevati e di definizione delle azioni conseguenti,
le possibili sinergie con altri processi di vigilanza (ad esempio della TE e dell’armamento);
la convenienza di acquistare il sistema di rilievo meccanizzato e internalizzare l’attività oppure affidarla all’esterno.
SPERIMENTAZIONE SISTEMI DI DIAGNOSTICA
Sperimentazione allargata attualmente in corso Termine previsto per il 2015, porterà al rilievo di
tutte le gallerie a semplice e doppio binario delle DTP di Reggio Calabria e Genova
DTP Genova 332 gallerie circa 240 km
DTP RC 166 gallerie circa 181 km
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Composizione dell’immagine mediante unione di profili (6 unità di rilievo)
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Configurazione per il rilievo delle gallerie a
doppio binario
Configurazione per il rilievo delle gallerie a
semplice binario
Velocità di acquisizione: 2800 profili per
secondo Numero di punti per profilo acquisito dalla
singola unità: 2048
Risoluzione massima per telecamera:
Longitudinale: 1 profilo per ogni 1 mm
Trasversale: 1 point per ogni 1 mm
Radiale (profondità): 0.5 mm
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Principali caratteristiche:
Unità costituite da fotocamera e laser
Misurazione basata sul principio della triangolazione laser
2 tipologie di immagini: (2D e 3D)
Velocità d’esercizio a 25 km/h
Punti chiave:
Raggio laser statico per rilevazione difetti
Referenziare le informazioni per mezzo di un odometro
La misura non è influenzata da vibrazioni o accelerazioni
(presenta un sistema inerziale)
Possibilità di installazione su differenti tipi di veicoli ferroviari (mezzi bimodali, pianali ferroviari o trolley spinti a mano)
Possibilità di integrazione con misura della geometria del binario
Possibilità di integrazione per video-ispezioni
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Immagine della galleria con individuazione dei difetti rilevati
Mappa della galleria con individuazione dei difetti rilevati
Particolare relativo a un fessura rilevata (valori di profondità e apertura fessura misurabili)
2° FASE SPERIMENTAZIONE
5mm
13mm
• Fessurazioni
Restituzione grafica Mappa intensità Profilo della selezione
2° FASE SPERIMENTAZIONE
• Perdita di malta dalle giunzioni
15m
m
30mm
Restituzione grafica Mappa intensità Profilo della selezione
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Tunnel Viewer Analisi sintetica dei risultati
Fessurazione
Distacco materiale
Macchie d’umidità
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Al fine di avere contezza della regione in cui si è cumulato il danno, si è optato per la suddivisione della galleria, lungo l’asse longitudinale, in settori. Per settore si intende la porzione di galleria compresa tra due successive nicchie di ricovero, quindi avente un modulo pari alla distanza tra i punti medi di due nicchie consecutive. I settori vengono numerati in ordine crescente: 1, 2, 3, etc….) nel senso delle progressive chilometriche crescenti e il loro modulo può variare tra una galleria e l’altra.
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Una ulteriore discretizzazione della galleria nella direzione trasversale consente di ottenere maggiore precisione nella localizzazione del degrado.
Sono stati individuati 3 campi (elementi strutturali): I. Calotta; II. Piedritto di sinistra III. Piedritto di destra
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Le superfici definite dall’intersezione tra i settori ed i campi vengono denominate aree. Le aree vengono identificate da una coppia di numeri di cui il primo indica il settore ed il secondo indica il campo di riferimento.
Es.: • piedritto di sinistra • tra l’imbocco e la prima nicchia :
A1-II
2° FASE SPERIMENTAZIONE
DIFETTO
TIPOLOGIA DI RIVESTIMENTO
Muratura Calcestruzzo
Fessure Longitudinali Apertura fessure < 1 cm
1 cm ≤ Apertura fessure ≤ 2 cm Apertura fessura > 2 cm
Apertura fessure < 3 mm 3 mm ≤ Apertura fessure ≤ 5 mm
Apertura fessure > 5 mm
Fessure Trasversali Apertura fessure < 1 cm
1 cm ≤ Apertura fessure ≤ 2 cm Apertura fessura > 2 cm
Apertura fessure < 3 mm 3 mm ≤ Apertura fessure ≤ 5 mm
Apertura fessure > 5 mm
Fessure Diagonali Apertura fessure < 1 cm
1 cm ≤ Apertura fessure ≤ 2 cm Apertura fessura > 2 cm
Apertura fessure < 3 mm 3 mm ≤ Apertura fessure ≤ 5 mm
Apertura fessure > 5 mm
Perdita di Malta tra gli elementi resistenti
Profondità difetto ≤ 3cm Profondità difetto > 3cm
-
Perdita di Rivestimento Profondità difetto ≤ 5 cm Profondità difetto > 5 cm
Profondità difetto ≤ 2 cm Profondità difetto > 2 cm
Superfici umide e infiltrazioni d’acqua
- -
Deformazioni / convergenze
- -
Accorpamento dei difetti per famiglie e classificazione in ordine alla loro intensità
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Calcolo degli indici di estensione: FESSURE:
𝑰𝑰𝑭𝑭,𝑳𝑳 =𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳 𝒇𝒇𝑳𝑳𝒇𝒇𝒇𝒇𝑳𝑳𝒇𝒇𝑳𝑳 𝒍𝒍𝒍𝒍𝑳𝑳𝑳𝑳.
𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳 𝒇𝒇𝑳𝑳𝒔𝒔𝒔𝒔𝒍𝒍𝒇𝒇𝑳𝑳
𝑰𝑰𝑭𝑭,𝑻𝑻 =𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳 𝒇𝒇𝑳𝑳𝒇𝒇𝒇𝒇𝑳𝑳𝒇𝒇𝑳𝑳 𝒔𝒔𝒇𝒇𝑳𝑳𝒇𝒇𝒕𝒕.
𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳 𝒇𝒇𝑳𝑳𝒔𝒔𝒔𝒔𝒍𝒍𝒇𝒇𝑳𝑳
𝑰𝑰𝑭𝑭,𝑫𝑫 =𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳 𝒇𝒇𝑳𝑳𝒇𝒇𝒇𝒇𝑳𝑳𝒇𝒇𝑳𝑳 𝒅𝒅𝒅𝒅𝑳𝑳𝑳𝑳.
𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳 𝒇𝒇𝑳𝑳𝒔𝒔𝒔𝒔𝒍𝒍𝒇𝒇𝑳𝑳
trasversali
longitudinali
diagonali
NATURA INDICE
𝑰𝑰𝑭𝑭,𝑳𝑳 =𝟏𝟏𝟏𝟏 𝒎𝒎𝟐𝟐𝟐𝟐 𝒎𝒎
= 𝟏𝟏,𝟒𝟒
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Calcolo degli indici di estensione: PERDITA DI MALTA TRA I GIUNTI:
INDICE
DEFORMAZIONI / CONVERGENZE:
INDICE
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Calcolo degli indici di estensione: PERDITA DI RIVESTIMENTO :
INDICE
SUPERFICI UMIDE E INFILTRAZIONI D’ACQUA:
INDICE
𝑰𝑰𝑷𝑷𝑷𝑷 =𝑨𝑨𝒇𝒇𝑳𝑳𝑳𝑳 𝒑𝒑𝑳𝑳𝒇𝒇𝒅𝒅𝒅𝒅𝒔𝒔𝑳𝑳 𝒅𝒅𝒅𝒅 𝒇𝒇𝒅𝒅𝒕𝒕𝑳𝑳𝒇𝒇𝒔𝒔𝒅𝒅𝒎𝒎𝑳𝑳𝑳𝑳𝒔𝒔𝒍𝒍
𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳 𝒇𝒇𝑳𝑳𝒔𝒔𝒔𝒔𝒍𝒍𝒇𝒇𝑳𝑳 ∙ 𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳𝑳 𝑪𝑪𝑳𝑳𝒎𝒎𝒑𝒑𝒍𝒍
𝑰𝑰𝑭𝑭,𝑳𝑳 =𝟔𝟔,𝟖𝟖 𝒎𝒎𝟐𝟐
𝟐𝟐𝟐𝟐 𝒎𝒎 ∙ 𝟑𝟑,𝟐𝟐 𝒎𝒎= 𝟏𝟏,𝟏𝟏𝟎𝟎𝟎𝟎
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Sono state condotte delle verifiche di affidabilità del sistema confrontando i dati di output dello stesso con i risultati delle ispezioni visive in galleria.
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Mappa dei difetti Mappa di intensità
Distacco del rivestimento
Infiltrazioni d’acqua
Perdita di rivestimento
Sono state condotte delle verifiche di affidabilità del sistema confrontando i dati di output dello stesso con i risultati delle ispezioni visive in galleria.
2° FASE SPERIMENTAZIONE
Restituzione 3D dell’area
Distacco del rivestimento
Fotografia dell’area Infiltrazioni d’acqua
Perdita di rivestimento
I primi risultati della sperimentazione sino ad oggi condotta appaiano confortanti. Di fatti: il rilievo meccanizzato dei rivestimenti delle gallerie consente
un’elevata produzione giornaliera. In particolare, con interruzioni della durata di 3-4 h, è possibile effettuare: ̵ circa 40 km di rilievo di gallerie a singolo binario, ̵ circa 20 km di rilievo di gallerie a doppio binario,
il confronto con i risultati di rilievi effettuati con metodo tradizionale (ispezioni visive) ha confermato l’affidabilità del sistema sperimentato.
PRIME CONCLUSIONI ESITI SPERIMENTAZIONE