Sinistri - cinque brani dal romanzo

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Tersite Rossi SINISTRI Cinque brani dal romanzo: Àdelos è tornato Il Principe della Felicità 2023 In famiglia “La giornalista”

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Cinque brani tratti dal romanzo "Sinistri" di Tersite Rossi (edizioni e/o, 2012)

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TersiteRossi

SINISTRI

Cinquebranidalromanzo:

ÀdelosètornatoIlPrincipedellaFelicità

2023Infamiglia

“Lagiornalista”

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Àdelosètornato

trattoda:TersiteRossi,Sinistri,edizionie/o,2012(p.11)Strinsefortel’impugnaturadellaBeretta.Unghignodirabbia

gli spuntò in volto, mostruoso. Puntò la canna silenziatadell’armaallafrontedellasuavittima,giustoinmezzo.Loguardòperl’ultimavoltanegliocchi.Nonviscorsepaura.Losparofeceaccasciarel’uomocomeunsaccovuoto.Con calma, l’assassino svitò il silenziatore dalla Beretta e

rinfilòiduepezzinellagiacca.Poisiavvicinòallascrivania,presein mano il plico di fogli e ne sfogliò rapidamente le pagine.C’eranotutte.Afferrò il pennarello rosso che aveva con sé e fu con un

sorrisobeffardo e compiaciuto che scrisse, in testa alla primapagina,propriosoprailtitolo,quelletreparole.“Àdelosètornato”.

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IlPrincipedellaFelicità

trattoda:TersiteRossi,Sinistri,edizionie/o,2012(pp.19‐21)

Corriere Nazionale, giovedì 4 febbraio 2021, rubrica“L’intervista”

IlPrincipedellafelicitàRincuorasentireparlarechi, comeVittorioMannoni,Segretario

del Partito della Felicità, Primo Ministro in carica e, da pochesettimane, anche Presidente della Repubblica, ha una vogliainesauribile di mettersi al servizio del suo Paese, conoscendonebenedifficoltàelimiti.Isuoimodisemprecordialieiltonodivocesuadente confermano l’ineluttabile fascino che riesce a esercitaresuisuoiinterlocutori.Fascinocheglihapermessodicompiereunaveraepropriaimpresa:abbandonare,pocopiùdiunannofa,ilsuomestierediaffermatoprofessionistadellacomunicazioneaziendale,per diventare inmeno di 12mesi, privo di qualunque esperienzapolitica,primaSegretariodelPartito(febbraio2020),poi inquilinodiPalazzoChigi(maggio2020)einfine,grazieallarecentemodificadellaCostituzione,diarrivaresinoalColle(gennaio2021).

Un’ascesa vertiginosa e inarrestabile che, tuttavia, non puòessere attribuita soltanto al suo fascino. Essa rimanda a unacapacità di visione politica chemai s’è incarnata in un solo uomonegliultimiquarant’anni.

DovremmoprobabilmentetornareaiDeGasperioagliAndreottiper ritrovare statisti di pari levatura, anche se il PresidenteMannonirispettoagliillustripredecessorisembraavereunamarciainpiù:lacapacitàdifarsognare.

Presidente, il popolo italiano La acclama, l’Europa La

apprezza, le potenze mondiali Cina e India hanno per Leigrandestimaerispetto.Insomma,dovevuolearrivare?

Vede, prima di chiedermi dove voglio arrivare, ogni mattinaripenso da dove sono partito. E ripenso alla mia famiglia, una

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normale famiglia del ceto medio, che mi ha insegnato il senso deldovere e l’etica del lavoro. Gli stessi sentimenti che mi hannoaccompagnatonellamiaprofessionedicomunicatoreeformatore,sianelle piccole e medie imprese del Nordest, sia nei grandi poliindustriali del Nord e del Sud. Il costante contatto con i quadridirigenzialimihafattocapirequantosiafondamentale,perlaclassedirigente, avere un sogno, una narrazione della quale sentirsiprotagonista.

Esoloquandoladirigenzahaunsognodanarrareanchelabasesisente coinvolta in un processo unitario, dove il conflittonecessariamentesistempera,sinoascomparire.

A proposito di conflitto, i Suoi pochi detrattori Le

rinfacciano una giovinezza ribelle, addirittura nelle fila delmovimentono­globaldifineNovecento.

Per costruire il sogno cui accennavo prima, una persona devepassare attraverso alcune figure inevitabili della grande metaforastorica. A vent’anni pensavo che il cosiddetto movimentoantiglobalizzazione fosse l’ambito adatto per trovare le risposte alcomunedesideriodigiustizia.Ora,aquarant’anniormaipassati,mirendocontodell’ingenuitàchepervadevaquelmovimentoedellasuaessenziale incapacità di dare risposta ai bisogni di una societàcomplessacomelanostra.Lagiustizianonsirealizzanell’espressionedel conflitto, ma nel suo assorbimento. Una comunità non puòcostruireilraccontodellasuaesistenzasulladivisione,masull’unità.Ildirittodicriticasiètrasformatoindesideriodirivalsaequesto,unacomunitàcheaspirialbenessereeallafelicità,nonpuòpermetterseloinnessunmodo.Anzi,lodeveimpedirecontuttiimezzi.

Anchereprimendolalibertà?Cos’è la libertà senza il benessere?Unmondo in cui ciascuno sia

liberoma infelice, che razza di mondo è? La straordinaria novità del

Partito della Felicità è consistita nell’aver compreso che l’unità invista del benessere collettivo vale più di ogni altra cosa e che ladivisione, conseguenza inevitabile di una libertà smodata eincontrollata, è antitetica alle aspirazioni di ogni singolo cittadino.

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QuandohoraccoltolasfidadimettermialserviziodelmioPaese,hodovuto fare i conti con i germi della divisione e del conflitto chegruppuscoli che non esito a chiamare terroristi avevano seminatoneglianniprecedenti.

SiriferiscealMovimentoAntieroico?Soprattutto. Quale prospettiva seria per il Paese aveva quel

movimento? Dove voleva condurci se non nella spirale dellaconflittualitàedellacritica finea se stessa?Lagiustizia, ripeto,nonpassaperladivisione,maperl’unità.Esenzagiustizianonc’èpace,esenzapacenonc’èfelicità.

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2023

trattoda:TersiteRossi,Sinistri,edizionie/o,2012(pp.30‐2)

Roma,lunedì15maggio2023,ore17.41Aria, finalmente. Anche se, in realtà, si faceva per dire. A

maggioc’era già afa. Però era pur sempre aria di fuori. Menostagnante di quella che si respirava nel chiuso del suo ufficio.L’ispettore Zini provò un certo sollievo nel lasciarsi alle spalle ilportone della questura per incamminarsi tra le vie del centro diRoma, diretto alla più vicina fermata della metro. Gli ci volle benpoco, però, per dirsi che non c’era proprio nulla di cui esseresollevato. Il disgusto lo afferrò allo stomaco quasi subito, comesempre.Glibastòguardarsiattorno.

Enonc’entravapiùnulla,ormai,ildisprezzodell’uomodelNord.Trapiantato a Roma da otto anni. Sradicato dalla sua Bergamodall’insperata vittoria di un concorso esterno per ispettore dipolizia,tentatocosì,perlatipicafrustrazionedellaureatosenzaunostracciodilavoroall’altezzadeltitolo.No,ildisprezzodell’uomodelNord, che guarda i “terroni” dall’alto in basso, non c’entrava più,ormai. Perché da tempo in lui si era attenuato. Complice anche ilfatto che lui una “terrona” se l’era persino sposata. Quellamoglieche,comeavevadettopocoprimaaServillosenzamentire,amavaancora, forse perché era uno dei pochi salvagente della suaesistenza.

No, ilNord e il Sudnon c’entravanoper niente. Il disgusto cheprovavaeraquellocheavrebbepotutoprovareancheaBergamo.Ein qualunque altra città del Nord, e d’Italia. Tutte schifosamenteuguali, ormai. Omologate dall’imperativo di vivere “felici”. Come ilPartito comandava. Tuttavia, per quanto le città italiane gliapparisserotutteidentichenellorovacuoanelitodifelicità,c’eradaammettere che Roma, con gli eccessi di volgarità di cui sola eracapace,ildisgustosapevaamplificarglielo.Edimolto.

Sotto i suoi occhi simanifestava il solito “spettacolo” del tardopomeriggio.Frotted’individuisiaccalcavanoall’ingressodeinegozi.

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Ansiosidifareiloroacquistiprimadelcoprifuocoseraleche,comeogni giorno, per le risapute ragioni di sicurezza, sarebbe scattatoinesorabile alle21,privandolidella libertàdi circolare e lasciandolorosoloquelladichiudersidentrolepropriecase,asceglierequalisiti web visitare tra quelli che avevano superato il vaglio dellacensura.

Mentre avanzava a fatica sulmarciapiede affollato, cercandodiincrociare il minor numero possibile di quegli sguardidisumanizzati,Zini fubruscamenteurtatoallaspallasinistradaunuomo gigantesco, facilmente riconoscibile dalla divisa scura. Uncontractor. Insieme a un collega altrettanto grosso si dirigeva apassospeditoversounuomoaccasciatoall’angolodellastrada.Unbarbone.Unodeitantichepopolavanolestradedellacapitale.Unodei pochi che osava farlo, in violazione della legge, su una via delcentroanzichéinperiferia.Ilbarbone,unvecchiodalvisoscavatoedallo sguardo triste, stava domandando qualcosa a una signora dimezza età, costretta a sostare di fianco a lui dall’immobilità dellacoda che si era formata per entrare in un negozio. Lei gli avevaappenagridatodistarlelontano,eintalmodoavevaattirato,nonsisaquantoconsapevolmente, l’attenzionedelledueguardieprivate.Due delle tante che popolavano le strade della capitale. In centrocomeinperiferia.

La loro azione fu condotta in modo rapido e senza esitazioni,favorita dall’immediato scostarsi dei presenti. Una primamanganellata,assestataalbarboneconviolenzainpienovolto,servìa neutralizzare ogni sua eventuale volontà di opporre resistenza.Unaseconda,dinuovoinfaccia,acostringerloadalzarsi.Unaterza,sullaschiena,afarloavanzare,barcollante,versolalorocamionetta,parcheggiata nei pressi. Che se lo ingoiò e partì sgommando,facendosilargotralafollaesparendoallavistainpochisecondi.

Nessuno commentò l’accaduto. Per nulla scossi da quella scenadi ordinaria violenza, tutti ripresero disordinatamente posto nellecodeperl’ingressoainegozi.

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Infamiglia

trattoda:TersiteRossi,Sinistri,edizionie/o,2012(pp.40‐2)Anna si avvicinò al microonde e prese il suo piatto fumante.

Pennetteallasiciliana,recitava labustasurgelata,abbandonatasulripiano. Se l’immagine sulla busta avesse corrisposto almeno permetàaquellochec’eranelpiatto,sisarebbeaccontentata.Inveceilsugoinvitantedellapubblicità lasciavaspazioaunliquidosospesotra l’arancio vomito e il prugna cacca. Rivoltante. E il gusto nonavrebbe di certo sollevato le sorti di quel cibo. Identico a tutti glialtri:trofieallagenovese,maccheroniall’amatriciana,spaghettiallevongole.Cambiavasoloilcoloredelvomitoedellacacca.

Si sedette a tavola e cominciò a ingoiare qualche forchettata,senzaentusiasmo.

«Potremmoandarlaatrovare,mamma,efarciinvitareacenaalristorante del suo compagno. O cucinano cadaveri surgelati anchelì?»ironizzòAnna,strizzandol’occhioaRiccardo.

«Se non ti piace quello che c’è in questa casa puoi sempreandartene»osservògelidoilpadre.

«SelaborsadiundottoratoinEconomiapoliticavalessedipiùdiunquartod’affittoalmese,loavreigiàfatto»ribattélei.

Ilpadrenonlebadòeacceselatvperseguireiltelegiornale.Anna avvampò. Non sopportava quella scena che si ripeteva

identicalognisera.QuandoilmezzobustodelTg1compariva,allorotavolonondovevavolareunmosca.IlVerbocalavanellastanzaeilsilenzio poteva essere interrotto soltanto dai brevi commenti delpadre.NessunaltroavevadirittodiparoladuranteidieciminutidelTg1.

Ilburattinodallarigadeicapellibentirataelagiaccainamidatacominciòarecitareilsuopersonalerosario.C’eraluilasera,mentreall’oradipranzotoccavaallabiondaossigenataconletetterifatte.

Devastanti gli effetti dell’uragano Liza che ha sconvolto le coste

del Messico meridionale. Due intere regioni sono sommersedall’acqua.Piùdiduecentomilaglisfollati.Mentrelacontadeimortiè

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arrivata a quindicimila, anche se è destinata inesorabilmente acrescere.

«Sonoterremaledettequellelì,l’hosempredetto...».Prosegue l’ondata di profughi in fuga verso l’Italia dai numerosi

conflittiper il controllodellerisorse idriche inNordafrica.Lascorsanottelaguardiacostieraèriuscitaafermareduebarconi,mentreunterzo, che ha cercato di forzare il blocco, è stato affondato grazieall’interventodellaMarinamilitare.

«Benfatto!Chinonrispettaleregoledevepagare».Il giovane autore della strage della scuola media di Varese,

avvenutanelfebbraiodelloscorsoanno,èstatocondannatoamortequesto pomeriggio. L’esecuzione, se il Presidente Mannoni noninterverrànelfrattempoaconcederelagrazia,avverràil18luglio.

«Figurarsi se Vittorio lo farà. Lo dice sempre anche lui che

l’esempiovalepiùditanteleggi».Una tecnologia innovativa per i termovalorizzatori di nuova

generazioneèstatamessaapuntodall’IstitutoTesta,coordinatodalnoto oncologo Nicola Guglielmini, il quale ha dichiarato che questonuovo sistema permetterà di bruciare tutti i rifiuti senza il minimorischiosanitario.

«Chegenio!AquellosìchedovrebberodargliilNobel».Terribile incidente questa mattina all’alba alla Solivex di Busto

Arsizio. Venti operai sono morti nell’incendio del capannone dovestavanolavorando.Gravissimoildannoperl’azienda,chesiaggirasulmilione di euro. La Presidente di Confindustria ha dichiarato la suapienasolidarietàaiverticidellaSolivex.

«Disgraziati!Chissàacosapensavanoquelli,invecedilavorare!».

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Eoraunalietanotizia...Mentre l’ultimo servizio del Tg1 raccontava del nuovo

straordinario prodotto dimagrante immesso sul mercato, Annadecise di provocare il padre. Era nauseata dai suoi commenti allenotizieevolevarovinargliladigestione.

«Come mai non hanno parlato della sparizione dei due gorillachefannodaguardiadelcorpoalsegretariodelpartitocheabitainquestacasa?».

«StaseraAntoneThomassonoinliberauscita»disseinfastiditoilpadre.«Esmettilaconlatuaironiadaquattrosoldi».

«Peccato. Speravo proprio che qualche clandestino li avesserapitieimpalati...».

Ilpadrelaguardò,digrignandoidenti.«Quanto sei stronza! Dovresti ringraziare di avere una

protezionecostanteinquestacasa,contuttiiterroristichegiranolàfuori...».

Annasbuffòedecisedilasciarperdere.Cominciòasparecchiareinsiemealfratelloesistemòlestoviglienellavello.

«Perchénonusi la lavastoviglie?» chiese il padre risentito. «Saibene che noi possiamo farlo. Il blocco serale dell’energia non ciriguarda...».

«Lilavoconlalinguapiuttostocheusareiprivilegidelpartito!»risposeleiconrabbia.

Ilpadrescosselatestaeandòasistemarsisuldivanoperseguireiltalk‐showpoliticodellunedìsera.

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“LaGiornalista”

trattoda:TersiteRossi,Sinistri,edizionie/o,2012(pp.77‐9)

Fascicolo N36: Banda dei Nove Scheda n° 3: Diana Leonardi, nota come “la

Giornalista” Ultimo aggiornamento: 21 aprile 2019 […] Degno di nota è il rapporto della Leonardi col

sesso. […] Si dice che il suo interesse nei confronti del

sesso come chiave di lettura della società e delle relazioni umane sia maturato ai tempi dell’università, quando la Leonardi lesse un articolo pubblicato nel 1995 su Scientific American dall’etologo olandese Frans de Waal, intitolato “Sesso e società fra i bonobo”. In tale articolo, l’autore evidenzia come il bonobo, che è una scimmia antropomorfa conosciuta anche come scimpanzé nano, sia caratterizzato, a livello di personalità, da tratti quali altruismo, compassione, empatia, gentilezza, pazienza e sensibilità. La ragione di ciò, secondo de Waal, sarebbe l’eccezionale propensione dei bonobo a praticare sesso ricreativo, ovvero non riproduttivo, attività che appianerebbe le tensioni all’interno del gruppo e che ridurrebbe la tendenza a difendere con la violenza il territorio del branco.

[…] La Leonardi – che, ispirandosi al comportamento dei bonobo, ha inventato lo slogan “Fotti il sistema,

letteralmente”, uno dei più famosi usati dal Movimento Antieroico – applica coerentemente sia alla propria vita professionale che a quella privata la teoria del sesso ricreativo come strumento di lotta e di emancipazione.

[…] Sul piano professionale, il sesso, per la Bernardi,

oltre ad essere stato oggetto di ripetute inchieste giornalistiche finalizzate a smascherare l’ipocrisia e i moralismi che a suo dire oggi lo ammanterebbero, è stato spesso un mezzo per realizzare grossi scoop.

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Fingendosi pronta a fornire favori sessuali o fornendoli effettivamente, la Leonardi è più volte entrata in possesso di informazioni top secret.

[…] La prima vittima di questo “trattamento” è un suo

professore dell’università, che nel 1998 finisce a letto con lei e si fa inconsapevolmente registrare mentre ammette che i test d’accesso ad alcuni corsi di laurea erano stati truccati: la confessione è pubblicata da un giornale studentesco e il professore è costretto alle dimissioni.

[…] Il caso più famoso resta la sua infiltrazione

all’interno della camorra. Per un mese, ha rapporti sessuali con uno dei trenta latitanti più pericolosi d’Italia, il camorrista Salvatore Nuzzo. L’inchiesta “La donna del boss”, andata in onda per Dentro la notizia il 13 febbraio 2014, getta una luce nuova sul mondo della camorra. La Leonardi viene definite “la nuova Saviano”.

[…] A causa delle minacce di morte a lei ripetutamente

indirizzate, la Leonardi ottiene una scorta dallo Stato nell’aprile 2014. Ne approfitta per entrare in forte intimità con uno dei carabinieri della scorta e raccogliere rivelazioni sulle sospette raccomandazioni e clientele all’interno dell’Arma. L’inchiesta “Arma letale”, andata in onda il 28 settembre 2014, porta alle dimissioni del Comandante dei Carabinieri, mentre la Leonardi viene immediatamente privata della scorta.

[…] Nella vita privata, la Leonardi pratica

assiduamente il “sesso ricreativo”. Priva di legami sentimentali stabili, instaura molte relazioni occasionali, non solo con uomini, ma anche con donne. Spesso, tali relazioni hanno luogo con più persone contemporaneamente, e non di rado anche contestualmente, ovvero nello stesso luogo.

[…] Le sue sfrenate abitudini sessuali, che lei non si

preoccupa di nascondere, valgono alla Leonardi, che pratica una ferrea dieta vegetariana, l’appellativo canzonatorio di “vegetariana carnivora”.