Sindaco di Barletta

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Immancabile, il caloroso abbraccio tra il pubblico del Curci e i protagonisti della stagione 2011-2012. Attendiamo, con l’entusiasmo ed il piacere di sempre, la sfilata degli artisti che daranno voce e immagine al lavoro pensato e compiuto per attribuire, tra “Palco e realtà” consistenza ed autorevolezza al nuovo cartellone. In esso convivono magicamente le molteplici identità strutturali che animano il teatro universale: connotazioni che, rivelandosi a noi, risvegliano la fantasia, rallegrano, stupiscono, invitano alla riflessione civile. C'è tutto questo e tanto altro – scopritelo – nel teatro e nella programmazione che proponiamo. Soddisfatti – mai appagati – per quanto sarà portato all’attenzione dei neofiti e degli affezionati spettatori di ogni età che da anni ci seguono con affetto ed interesse. La loro approvazione è per noi il miglior incentivo da acquisire per sospingere il nostro teatro verso la centralità internazionale. Ribadire le numerose difficoltà che ha comportato, in un periodo di rinunce agli investimenti e forzata austerità, la definizione del nuovo invidiabile calendario di appuntamenti appare noioso, se non superfluo. Quel che mi induce a sottolinearlo, malgrado le incognite che l'attualità oppone, è il dovere, assolto brillantemente, di mantenere alta la promozione culturale a Barletta, città che merita insieme al territorio della sesta provincia il massimo impegno istituzionale e professionale. Dedizione che ho constatato lodevolmente riflessa nell'accertata maestria del Direttore Artistico, Sergio Maifredi e, in generale, in tutto il competente apparato municipale che, lavorando in sinergia con il Teatro Pubblico Pugliese, ha saputo cogliere questo meritato traguardo. Bene, anzi benissimo. Avanti così. Nicola Maffei Sindaco di Barletta

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Immancabile, il caloroso abbraccio tra il pubblico delCurci e i protagonisti della stagione 2011-2012.Attendiamo, con l’entusiasmo ed il piacere di sempre,la sfilata degli artisti che daranno voce e immagine allavoro pensato e compiuto per attribuire, tra “Palco e realtà” consistenza ed autorevolezza al nuovocartellone. In esso convivono magicamente le molteplici identitàstrutturali che animano il teatro universale:connotazioni che, rivelandosi a noi, risvegliano lafantasia, rallegrano, stupiscono, invitano allariflessione civile. C'è tutto questo e tanto altro – scopritelo – nel teatro e nella programmazione che proponiamo. Soddisfatti – mai appagati – per quanto sarà portatoall’attenzione dei neofiti e degli affezionati spettatori di ogni età che da anni ci seguono con affetto edinteresse. La loro approvazione è per noi il migliorincentivo da acquisire per sospingere il nostro teatroverso la centralità internazionale.

Ribadire le numerose difficoltà che ha comportato, in un periodo di rinunce agli investimenti e forzataausterità, la definizione del nuovo invidiabile calendariodi appuntamenti appare noioso, se non superfluo.Quel che mi induce a sottolinearlo, malgrado leincognite che l'attualità oppone, è il dovere, assoltobrillantemente, di mantenere alta la promozioneculturale a Barletta, città che merita insieme al territoriodella sesta provincia il massimo impegno istituzionale e professionale.Dedizione che ho constatato lodevolmente riflessanell'accertata maestria del Direttore Artistico, Sergio Maifredi e, in generale, in tutto il competenteapparato municipale che, lavorando in sinergia con ilTeatro Pubblico Pugliese, ha saputo cogliere questomeritato traguardo. Bene, anzi benissimo. Avanti così.

Nicola MaffeiSindaco di Barletta

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Per prima cosa sento il dovere di ringraziare il pubblico checon così tanta energia ha risposto alle stagioni che hoproposto. Il mio prima grazie va al pubblico.Il secondo grazie va al Sindaco Nicola Maffei che hasaputo ascoltare il pubblico. Infine, ma non meno sentito,il mio grazie va allo staff del teatro che è davvero unico inItalia. Inutile nascondere la gioia di poter ancora entraredentro il meraviglioso Teatro Curci e sentirne l’armonia edil calore.Ho sempre cercato di immaginare le stagioni teatrali cheandavo creando come se fossero un discorso da fare aduno spettatore ideale: uno spettatore che forse nonesiste ma che segue tutta la stagione, senza perdersi unospettacolo. A questo spettatore ideale racconto una storiache procede di spettacolo in spettacolo, di anno in anno.La stagione di quest’anno l’ho voluta intitolare, rubandoun verso a Ligabue, “Tra palco e realtà”: il Teatro èsicuramente il luogo del sogno ma è anche il luogo chesa diventare “assemblea” della comunità che a teatro siriunisce. Quindi grandi artisti ma anche grani temi su cuiriflettere. Per questo come compagni di viaggio avremogli amici de “La democrazia delle parole”, in un intrecciotra testimonianze, conferenze e spettacoli.In ogni stagione poi ho cercato di approfondire un filonediverso: il primo anno il Teatro Fisico, il secondo anno lagrande prosa, quest’anno vorrei fosse la comicitàd’autore a guidarci.Ma Barletta è davvero ormai un luogo riconosciuto per

l’attenzione a quel genere internazionale di teatro cheattraverso i generi, prendendo dal circo, dalla clownerie,dall’acrobatica, dalla commedia dell’arte, restituendotutto allo spettatore adulto o bambino che sia, sa crearespettacoli che vanno al di là della parola. Porteremo almassimo questo tipo di teatro con un grande spettacolofuori dal teatro. Era una delle scommesse di questaAmministrazione e della mia direzione e la realizzeremo afine anno al Castello.Sempre in questo genere abbiamo alcune esclusive tracui la prima nazionale di David Larible, ormai cittadino diBarletta e un artista come Rob Torres che arriva per noidagli Stati Uniti, per continuare a vivere un teatro davveroper tutti, dove poter andare sempre insieme, tutta lafamiglia. Ecco a questo proposito voglio aggiungere cheavremo quattro domeniche dedicate alle famiglie enaturalmente anche un ricco programma al mattino,dedicato ai più piccoli.Immagino il Teatro Curci come un luogo aperto. Dove tutticoloro che operano nel settore culturale a Barletta ed inprovincia possano portare il loro contributo; cometradizione sarò sempre ai debutti dei nostri spettacoli perraccontare come li ho scelti, perché li ho voluti al Curci. E al tempo stesso per ascoltare i suggerimenti deglispettatori e costruire insieme il nostro fare teatro.

Sergio MaifrediDirettore artistico

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16 febbraio 2012Tunnel ProduzioniKOMIKAZEcon I Ditelo Voi

17 febbraio 2012Mind & ArtCHI HA PAURA MUORE OGNI GIORNOI miei anni con Falcone e Borsellino di e con Giuseppe Ayalae con Francesca Ceci

18 febbraio 2012GORAN BREGOVIC IN CONCERTO Wedding & Funeral Band

19 febbraio 2012Compagnia Teatro ShlemilCATTURATI DAI SOGNI

24-25-26 febbraio 2012 Compagnia Roma SpettacoliPEPPE BARRA RACCONTAdi Peppe Barra con Peppe Barrae Salvatore Esposito

27-28-29 gennaio 2012Compagnia Enfi Teatro LA COMMEDIA DI ORLANDOliberamente tratto da“Orlando” di Virgina Woolf con Isabella Ragonese

3-4-5 febbraio 2012Compagnia RqS SpettacoliSALVATORE E NICOLAdi Ascanio Celestini con Giorgio Tirabassi

10 febbraio 2012CONCERTO DELLA MEMORIAin collaborazione con Lions Club Internazionaledirettore Lior Shambadal (Dir.stabile dei Berliner Synphoniker)G.A.I.A. Chamber Orchestra /violino solista Carmelo Andriani

11 febbraio 2012IRIO E ROBERTO DE PAULARoma chiama Rio Duello a suon di note

12 febbraio 2012Compagnia LarosIL GIORNO DELLA CIVETTAdi Leonardo Sciascia adattamento Gaetano Aronicacon Sebastiano Sommae Orso Maria Guerrini

11 dicembre 2011Compagnia La TalCARILLON

17-18* dicembre 2011Compagnia La Corte OspitaleCompagnia del Teatro PopolareMISTERO BUFFO di Dario Fo con Paolo Rossi* doppia recita: turno C portaore 17.30 sipario ore 18.00 / turno A porta ore 20.45sipario ore 21.15

29 dicembre 2011CONCERTO DI CAPODANNOcon l’Orchestra di Chisinau

13-14-15 gennaio 2012PRIMA NAZIONALECirco e DintorniIL CAMERINO DEL CLOWN con David Larible

20 gennaio 2012Compagnia AB ManagementSEMPRE PIÙ CONVINTO...ANZI CONVINTISSIMOcon Maurizio Battista

22 gennaio 2012RAMIN BAHRAMIUn mago del suono, un poeta della tastiera

9 novembre 2011Produzioni FuoriviaVITAMIA TOURGianmaria Testa Concerto

20 novembre 2011IL GRANDE JAZZin collaborazione conl’Associazione Played in ItalyHigh Five Quintet con FabrizioBosso e Daniele Scannapieco

23 novembre 2011Bananas Produzioni ARIA PRECARIAcon Ale & Franz

2-3-4 dicembre 2011Compagnia degli Incamminati,Diablogues, CompagniaVetrano/RandisiFANTASMI “L’uomo dal fiore in bocca” e “Sgombero” di L. Pirandelloframmenti da “Totò e Vicè” diFranco Scaldati con EnzoVetrano e Stefano Randisi

e realtatra palco

stagioneteatrale2011 2012

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28 aprile 2012QUASI UNA FANTASIARecital del pianista Pasquale Iannone

29 aprile 2012NOCHE DE CUARTETANGOcon Cuartetango

5 maggio 2012Arena del CastelloCirco e DintorniLA NOTTE DEGLI ELEMENTITERRA/ACQUA/ARIA/FUOCO

12 maggio 2012CONCERTO SINFONICOcon i Finalisti del 15° concorsointernazionale pianistico Premio Mauro Paolo Monopoliingresso ad invito

13-14-15 aprile 2012Compagnia CTB / Teatro Stabiledi Brescia / Teatro de gliIncamminatiSERVO DI SCENA di R. Harwood trad. di Masolino D’Amico con Franco Branciaroli

20 aprile 2012PRIMA NAZIONALEPneuma Dance Theater BARBABLÙ: UN CASTELLO DI RELIQUIE D’AMOREdi e con Mauro De Candia

21 aprile 2012Compagnia Teatro VascelloSERATA CAMPANILEdi e con Cristina Borgogni,Massimo Fedele, Paolo Lorimer,testi di Achille Campanile

22 aprile 2012CAN CAN con la CompagniaCorrado Abbati /Inscena

27 aprile 2012Compagnia Just in timeFIGARO IL BARBIERElibero racconto di RobertoFabbriciani con musicheridotte da “Il Barbiere diSiviglia” di GioacchinoRossini, con Elio

15 marzo 2012KING OF SWINGEmanuele Urso Quintet

16 marzo 2012Compagnia Sicilia TeatroPER NON MORIRE DI MAFIAdi Pietro Grassocon Sebastiano Lo Monaco

17-18 marzo 2012Circo e DintorniROOM TO PLAY di Rob Torres

23-24-25 marzo 2012Teatro Stabile di BolzanoIL MALATO IMMAGINARIOdi Molière con Paolo Bonacelli

30-31 marzo e 1 aprile 2012Compagnia l’Isola trovata COSÌ È SE VI PAREdi Luigi Pirandello con Pino Micol, Giuliana Lojodice, e Luciano Virgilioregia Michele Placido

2-3-4 marzo 2012Compagnia Teatro CarcanoSEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTOREdi Luigi Pirandellocon Marina Bonfigli,Edoardo Siravoe Antonio Salinesregia Giulio Bosetti

6 marzo 2012Produzione Conservatorio N. Piccinni di Barispeciale introduzione all’Opera LiricaLA SERVA PADRONA di G. B. PergolesiLA DIRINDINA di D. Scarlattidirette dal M° GiuseppeMonopoliOrchestra del Conservatorio di Bari

9 marzo 2012DAL TEATRO ALLA SCALAviolino Francesco Manara(Primo violino dell’Orchestradel Teatro alla Scala diMilano)pianoforte Pietro Laera

11 marzo 2012BEATLES IN JAZZTRIO DANILO REAcon Danilo Rea, AresTavolazzi, Ellade Bandini

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teatrocivile

7 ottobre / 18 novembre 2011

Barletta, Sala Rossa del Castello, Teatro Comunale “G. Curci”

Programma

7 ottobre 2011Nello RossiProcuratore capo Roma

14 ottobre 2011Sergio TanzarellaDocente di Filosofia MoraleUniversità di Napoli

28 ottobre 2011Marco Alessandrinifiglio di Emilio Alessandrini,Giudice ucciso da Prima Linea

11 novembre 2011Susanna CamussoSegretaria Generale CGIL

18 novembre 2011Giancarlo CaselliProcuratore Capo Torino

Teatro Comunale “G. Curci”(nella Stagione Teatrale, in collaborazione)

La Democrazia delle Parole va a teatro.Anche quest’anno l’omonima Associazionebarlettana organizza il suo programma diincontri con alcuni dei più autorevoli relatoridel mondo culturale, giudiziario edeconomico italiano. Dopo il grande successo di pubblico e criticadelle scorse edizioni, per il quarto annoconsecutivo si replica con “La coerenza aiprincipi. Il coraggio delle scelte”, tema sulquale è incentrato il tradizionale format diquattro serate ospitate nella Sala Rossa delCastello di Barletta. Protagonisti di quest’anno

saranno Marco Alessandrini, SusannaCamusso, Nello Rossi e Sergio Tanzarella.Ma c’è qualcosa in più. L’Associazione, incollaborazione con il Teatro Comunale“Giuseppe Curci” ha organizzato un quintoincontro, parte della Stagione Teatrale, con ilProcuratore Capo di Torino Giancarlo Caselli,Giudice Antimafia. A lui si devono gli arrestidi mafiosi quali Giovanni Brusca, LeolucaBagarella, Gaspare Spatuzza. Dunque, LaDemocrazia delle Parole va a teatro e portacon sé i germi buoni della lotta alla mafia ead ogni illegalità quale seme per costruirel’Italia di domani.

LA DEMOCRAZIA DELLE PAROLE IV

La coerenza ai principi. Il coraggio delle scelte

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9 novembre 2011

A cura dell’AssociazioneCultura e Musica G. Curci

Voce, chitarre / Gianmaria TestaPianoforte / Roberto CipelliChitarre / Giancarlo Bianchetti,Claudio DadoneContrabasso, basso elettrico /Nicola Negrini Batteria / Philippe Garcia

Circondato da grandi musicisti, gli stessi chehanno costituito il nucleo forte e compatto delleregistrazioni in studio, Gianmaria Testa presentain versione live il suo nuovo, intenso,inaspettato lavoro discografico, VITAMIA. 11 tracce che rappresentano una riflessionepersonale e sociale lunga 50 anni, 18 mila giorni(come recita il titolo di una delle canzoni guidadell’album), un affresco sentimentale e umanoche come la vita porta con sé diverse sfumaturee diversi colori musicali. Se le tematiche delnuovo disco sono assolutamente in linea con lapoetica di Gianmaria (l’amore, una riflessionesulla società contemporanea, la nostalgia, lostupore, un abbandono infantile…),decisamente nuove saranno le sonorità che sipotranno ascoltare dal palco e che viranodecisamente e con vigore sul versante elettricograzie alla presenza di due chitarristi diprim’ordine (Giancarlo Bianchetti e ClaudioDadone) a loro agio sia con la chitarra elettricache con la chitarra classica, di uncontrabbassista (Nicola Negrini) che non temedi imbracciare un basso Fender degli anni ’70, diun batterista (il francese Philippe Garcia) che hanel suo curriculum il grande jazz internazionale,ma anche la presenza sulla scena musicale dubpiù nuova, e di un pianista (Roberto Cipelli) chesa unire la maestria e la leggerezza del toccojazz al piacere “blues” di giocare con i tasti. La

voce di Gianmaria, sempre più grave, intrigante,aspra e vellutata a un tempo fa da Virgilio inquesta nuova avventura musicale. Lo spettacolomusicale Vitamia Tour è prodotto in Puglia con ilsostegno del progetto Puglia Sounds – PO FESRPuglia 2007-2013 Asse IV. PUGLIA SOUNDS è ilprogramma per il sostegno e lo sviluppo dellaproduzione musicale che la Regione Puglia,Assessorato al Mediterraneo e Assessorato alTurismo nell’ambito del Programma OperativoFESR (Fondo Europeo Sviluppo Regionale) AsseIV, ha affidato al Teatro Pubblico Pugliese.

GIANMARIA TESTA

VITAMIA TOUR Produzioni

Fuorivia

eventopuglia

sounds

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IL GRANDE JAZZ

HIGH FIVEQUINTET

di FabrizioBosso e DanieleScannapieco

concertistica

20 novembre 2011

A cura dell’Associazione Amici della Musica M. Giuliani

in collaborazione conl'Associazione Played in Italy

Tromba e flicorno / Fabrizio BossoSax tenore / Daniele ScannapiecoPianoforte / Luca Mannutza Contrabasso / TommasoScannapiecoBatteria / Lorenzo Tucci

Gli High Five rappresentano una delle realtàpiù solide e ben riuscite dell’attuale stagionedel jazz italiano. Il segreto del loro successorisiede nell’aver saputo elaborare unamusica originale traendo ispirazione dallesonorità che affondano le radici proprio nellapiù sanguigna scuola hard bop,

quella degli indimenticati ed indimenticabilimaestri come Art Blakey e Horace Silver.Vantano due incisioni entrambe per la ViaVeneto Jazz: “Jazz For More” (2002) dove alpiano era presente Julian Oliver Mazzariello,e “Jazz Desire” del 2004. Nella stagione d’orodel nuovo jazz più aperto e contaminato gliHigh Five sono artefici inoltre del successoinaspettato del crooner soul Mario Biondi,partecipando attivamente agli arrangiamentie come formazione sia al disco “Handful ofSoul”. Lo swing, l’energia dell’insieme e laparticolare cura per gli arrangiamentirendono gli High Five un fenomeno unico e digrande valore come dimostra il continuointeresse da parte del pubblico. Il 13 giugno2008 esce il loro terzo lavoro, per laprestigiosa Blue Note “FFF – Five Four Fun”,nel quale presentano un repertorio per lamaggior parte originale, con brani diciascuno di loro e quello che da il titolo aldisco, FFF, scritto a 10 mani. Nel 2009pubblicano per la EMI JAPAN un disco live enel 2010 esce, sempre per il mercatogiapponese "Split Kick". Tornano sui palchiitaliani dopo un paio d'anni nei quali si sonodedicati alle singole carriere producendotutti molta musica di altissimo livello.

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ARIAPRECARIAALE&FRANZ Bananas

Produzioni

Risate assicurate con l’acclamatissimo duocomico Ale e Franz e la loro “Aria Precaria”,uno spettacolo tutto da vedere e da ridere.Dopo il successo della scorsa stagione, ifuoriclasse della battuta intelligentearrivano al “Curci” con la loro fulminante esurreale comicità. Luoghi e non luoghi,sospesi tra il serio, l’umoristico, l’allegro e ilpungente. Tempo e spazio che si incrocianoe si allontanano in modi a volte inaspettati.E, che sia in una vivace bocciofila o in un callcenter, che sia una sala d’aspetto o unapanchina al parco, l’aria è sempre diversaeppur è sempre aria precaria: in bilico tra ilreale e l’impossibile. Due uomini e diversipersonaggi che intrecciano le loro vite e leloro vicende in modo imprevisto eimprevedibile che raccontano, attraversodieci diversi quadri, le contraddizioni e le assurdità delle persone (non) comuni.

23 novembre 2011

di Alessandro Besentini e Francesco Villascritto con/Martino Clericetti,Antonio De Santis, Rocco Tanica,Fabrizio TestiniRegia e scene / Leo MuscatoCostumi / Laura LiguoriDisegno luci / Alessandro Verazzi

comico

Incontri, scontri, soste, partenze, attese; dieci quadri in cui si incrociano idestini di amici e nemici o semplicisconosciuti, accomunati dal caso odall’occasione, che trasformano in sketchscene e situazioni, di volta in volta nuove,diverse, spesso surreali ma sempreassolutamente esilaranti.

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invito al teatro

Per Vetrano e Randisi la realizzazione de I Giganti della Montagna ha rappresentatol’approdo di un viaggio nel mondopirandelliano cominciato nel ‘99 con lamessinscena de Il berretto a sonagli eproseguito con L’uomo, la bestia e la virtù ePensaci, Giacomino!Tra questi spettacoli uno studio sull’uomoPirandello ha generato Per mosse d’anima,una lettura/spettacolo che evidenzia leaffinità e analogie tra la biografia deldrammaturgo e le vicende narrate in molti

suoi testi – novelle o drammi –sovrapponendo le parole scelte da Pirandelloper raccontare la sua vita a battute dipersonaggi da lui creati.Con la riscrittura di Sgombero e de L’uomodal fiore in bocca gli attori e registi siciliani,affiancati sul palco da Margherita Smedile,raccolgono i fili di questo lungo percorsopirandelliano e li intrecciano – in un gioco dicontaminazioni e di sovrapposizioni – adialoghi surreali e citazioni fulminee attintedal repertorio di Totò e Vicé, personaggifantastico/poetici del teatro di FrancoScaldati, per comporre una riflessioneumoristica e struggente sull’attesa, il rifiuto el’accettazione della fine. Mettendo insiemequesti due atti unici si ha la percezione delsenso di grande vitalità e disprezzo delcomune pensare che si respira in tutta ladrammaturgia di Pirandello, della capacità diirridere e far ridere con amarezza dei vizi edei paradossi della società.Il luogo delle azioni – una stazione ferroviariain cui sembra si sia fermato il tempo, per unbombardamento o una calamità naturale –diventa la “stanza della tortura” che GiovanniMacchia individua come topos costante neilavori pirandelliani. E il fiore in bocca diventa malattia di unaintera società.

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FANTASMIL’uomo dal fiore in bocca e Sgombero di Luigi PirandelloFrammenti da Totò e Vicè di Franco ScaldatiCompagnia de Gli Incamminati / Diablogues /Compagnia Vetrano/Randisi

2-3-4 dicembre 2011

Testo e regia / Enzo Vetrano e Stefano Randisicon Enzo Vetrano, StefanoRandisi e Margherita Smedile

Luci / Maurizio VianiScene / Marc’Antonio BrandoliniCostumi / Mela Dell’ErbaSuono / Alessandro Saviozzi

prosa

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11 dicembre 2011

con Enric Casso, JordiMagdaleno, Sergio Pons

Scenografia / Quico EstivillCostruzione scene / Cia. La TalDecorazioni scene / Txema RicoDesign e decorazionicostumi / Txema RicoCostumi / Taller MaravillasMusiche / Tales Music

Carillon Street Theatre: un enormeorologio occupa la piazza. Ding… Dong…batte l’ora… e il meccanismo inizia agirare … tick… tock… tick… tock. Nelle storie create dalla compagnia

i personaggi sembrano uscire dagliingranaggi di un orologio svizzerofacendo rivivere al pubblico un universalegioco clownesco. Tra passione, amore e gelosia… chi vincerà?

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CARILLON Circo e Dintorni Compagnia La Tal dalla Spagna

ladomenicadelle

famiglie

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17-18* dicembre 2011

Regia / Carolina De La CalleCasanovaMusiche composte e eseguitedal vivo / Emanuele Dell’Aquilacon la partecipazionestraordinaria di Lucia VasiniProduzione / La Corte Ospitalein collaborazione conFondazione Giorgio Gaber* doppio spettacolo: porta ora 17,30sipario ore 18,00 abbonati turno C /porta ora 20,45 sipario ore 21,15abbonati turno A

Se Gesù Cristo tornasse oggi chi sarebbe?Cosa potrebbe fare? Saremmo in grado diriconoscerlo e seguire la sua rivoluzione, i suoi dogmi, i suoi miracoli? Clandestinoallora come tanti oggi nel nostro paese fuaccolto, ammirato, perseguitato e poigiustiziato. Un Gesù raccontato da ungiullare, da Giuda, da Maria e dal popolo.Oggi, per paradosso, ognuno di noi è unpovero cristo, ognuno di noi è “in fila allabiglietteria del cinema Italia”. Il Mistero Buffo nella versione pop di Paolo

Rossi è un omaggio al maestro Dario Fo, ed èanche un’avventura, uno spettacolo che siallontana il più possibile dalla versioneoriginale diventando un contenitore unico,dove i misteri originali e quelli nuovi siuniscono e si miscelano, come accade nelteatro popolare. Ogni sera diverso, recitatocon il pubblico e non per il pubblico, è unospettacolo ricco di cambi di registro, èun’allegoria che confonde i generi, la finzionecon la realtà, i sogni del popolo con lacronaca. Un viaggio corale in cui la musica diEmanuele Dell’Aquila si fa personaggio edrammaturgia, in continua interazione conl’azione scenica. “I misteri non finisco mai: ilmaestro Dario Fo non ha finito di raccoglierli ein ogni angolo della strada troviamo nuovestorie che diventano parte del nostro misteroe si integrano con l’originale, lo arricchiscono,lo trasformano. Come è successo nel 1969,anche il nostro Mistero Buffo è un’operazionepolitica: come 40 anni fa, la nostra è ancoraun’epoca in cui difendere dei valori significadifendere la sopravvivenza. Ma è ancheun’operazione culturale perché vuolerecuperare insieme al pubblico le radiciprofonde del teatro popolare. Abbiamo capitoche il teatro, unico animale vivo, noncambierà il mondo ma può cambiare noi eaiutarci a resistere”. Carolina De La CalleCasanova, Paolo Rossi.

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MISTEROBUFFO

PAOLO ROSSIdi

Dario Fo

Compagnia La Corte Ospitale Compagnia delTeatro Popolare

invito al teatro

prosa

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concertistica

29 dicembre 2011

A cura dell’AssociazioneCultura e Musica G. Curci

Direttore / Mihail Agafita

Programma

Strauss (Johann, Johann II, Josef and Eduard)Die Fledermause, OuvertureFruhlingsstimmen, op. 410 Trisch Trasch polka, op. 214Kaiser- walzer, op. 437Annen polka, op. 117Rose del SudLa cacciaPersicher March, op. 289Vita da artistaPerpetuum mobileFesche Geister, op. 75Tuoni lampi e fulminiSul bel Danubio bluRadetzky march, op. 228

L'Orchestra Sinfonica della FilarmonicaNazionale “Serghei Lunchevici” nota comeOrchestra Sinfonica di Chisinau (Moldavia),èstata fondata nel 1930 a Tiraspol. Da allora,l'Orchestra ha svolto il ruolo di ambasciatoredell'arte e della cultura nazionali nel mondo.Suo primo direttore stabile è stato il maestroA. Climov. L'orchestra è composta da più di 80musicisti, tutti solisti di grande prestigio efama. Per oltre 75 anni l'Orchestra Filarmonicaha ospitato alcuni dei più grandi musicisticollaborando con compositori e direttorid'orchestra di fama internazionale. Tra il 1950 e il 1970 anni l'orchestra hasuonato con musicisti del calibro di D. Oistrah,M. Rostropovich, L. Kogan, E. Ghilels, S. Rihter,G. Kremer. L'Orchestra ha visto il suo fiorire

artistico sotto la direzione di illustri direttoriquali P. Migard, P.D.Ponelle, P. Strub, O.Calleya, D.R. Pacitti, C. Esher, S. Numminen, D. Postema, R. Luther, C. Ansbacher, L. Matos,M. Gorenstein, V. Cojuhari, D. Sipitiner, D. Marciano, A. Ganea, O. Balan, H. Andreescu, C. Mandeal, I. Dumanescu.Esibitasi in vari Festival Internazionali inGermania, Italia, Portogallo, Spagna,Romania, con unanimi consensi di pubblico edi critica, l'Orchestra è stata invitata adesibirsi nelle sale da concerto più importantiin Moldova e ha intrapreso importanti tourintorno al mondo. Ampio il suo repertorio chegli ha permesso di realizzare in tutto il mondomigliaia di concerti. A dirigere l'Orchestra saràil maestro moldavo Mihail Agafita.

CONCERTO DI CAPODANNO con l’Orchestra

Sinfonica di Chisinau

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invito al teatro

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Un nuovo attesissimo spettacolo di DavidLarible! David porta in scena se stesso

clown e se stesso uomo, forseancora più comico e poetico.Il sipario si apre, ma la scenaè vuota. Sul palcoscenico il

camerino abbandonato di unartista. David Larible, inborghese, arriva trafelato,

ombroso, consapevole diessere in ritardo. I suoi

pensieririecheggianonell’aria: “Noncapisco perché nonsi trova mai daparcheggiare vicinoal teatro”. Iniziacosì il nuovoimprevedibilespettacolo diDavid Larible. Il clown più

famoso del mondo alterna in questainedita produzione i pensieri dell’artistadurante lo spettacolo, mentre si cambia, sitrucca, attende il momento di entrare inscena ad alcune delle gag che lo hannoreso celebre in quattro continenti, comel’Opera, i Campanelli, la Ballerina. E adaltre nuove irresistibili ed ilariperformance, come un DJ set o una scenadella Commedia dell’Arte, entrambe,manco a dirlo, interpretate con l’ausilio diinconsapevoli spettatori. Dopo il grandesuccesso de Il Clown dei Clown, DavidLarible ha prodotto proprio a Barletta ilrecentissimo Destino di Clown, giàprenotato dai maggiori festival e teatri ditutta Europa. Con Il Camerino del Clown,intende ora proporre un nuovo divertentespettacolo, partendo, ancora una volta,proprio da Barletta. Uno spettacolo che,per le particolari caratteristiche, èdestinato ad essere richiesto dai granditeatri di prosa.

physicaltheatre/danza

specialeabbonati

DAVID LARIBLEIL CAMERINO DEL CLOWN Circo

e Dintorni

ladomenicadelle

famiglie

13-14-15 gennaio 2012

con il Maestro Stephan Kunz al piano

di Luigi Mastropaoloe Alessandro SerenaRegia / David Larible Disegno luci / Mirko Oteri

prima nazionale

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20 gennaio 2012

Testi / Maurizio Battista incollaborazione con RiccardoGraziosi

È Sempre più convinto Maurizio Battistacarico di rinnovata energia e di antichiideali, per mostrarci le assurdità a cui cistiamo abituando attraverso un’analisiirriverente e spassosa dei mezzi diinformazione, dei programmi televisivi,dei cartelloni pubblicitari, degli annunciin genere. Con la lente del suo taglientesarcasmo mette a fuoco i tanti paradossidei nostri tempi e solletica l’ilarità delpubblico che – liberato dai normalischemi mentali – lo segue nelle spietateanalisi socio-comiche, tra le quali l’eternalotta tra uomini e donne.Il suo sguardo scanzonato e le sue domande taglienti, alle gag e ai monologhi, sono gli ingredienti di uno spettacolo esilarante all’insegna della schiettezza e del divertimento, dove la parola semplice e sincera raggiunge le pieghe dell’anima,

e dove una certa ‘vivace romanità’ gli permettedi sbilanciarsi in una giungla di controsensi edincongruenze. La scaletta degli spettacoli diMaurizio Battista varia ogni sera, a seconda del pubblico e delle notizie di attualità;ma una cosa è certa… con Maurizio Battistasi ride!

SEMPRE PIÙ CONVINTO... ANZI CONVINTISSIMO

Compagnia AB Managementcon Maurizio Battista comico

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Ramin Bahrami è oggi uno degli interpreti piùinnovativi di Johann Sebastian Bach. Nato aTeheran, Bahrami lascia rocambolescamentela sua Patria a soli 5 anni con la madre e ifratelli, dopo la misteriosa morte del padre,ingegnere dello Scià imprigionato dal governodegli Ayatollah. La maggiore eredità che ilpadre lascerà al figlio sarà proprio lasconfinata passione per Bach: “Studia Bach,non ti lascerà mai solo; sarà la tua guida,quando non potrò più esserlo io”. Bahramiviene accolto in Italia dove viene aiutato astudiare e si diploma con Piero Rattalino alConservatorio G. Verdi di Milano e all’AccademiaPianistica Incontri col Maestro di Imola.

“… Votatosi interamente alla musica diJohann Sebastian Bach, Bahrami è un “magodel suono”, cantore della tastiera, un delicatopittore che realizza Bach oltre la linea,concedendo a ciascuna un proprio colore. (Peter Korfmacher, Leipziger Volkszeitung)

“Ramin Bahrami scompone la musica di Bache la ricompone in modi che risentono di unmodello, Glenn Gould, senza veramenteassomigliare al modello. Io gli ho insegnato asopportare il morso, ma non l’ho domato;espero che continui ad essere com’è.(Piero Rattalino)

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22 gennaio 2012

A cura dell’Associazione Cultura e Musica G. Curci

Pianista / Ramin Bahrami

Programma

D. Scarlatti: Aria K32 in re minD. Scarlatti: Sonata K289 in sol magJ.S. Bach: Suite francese n. 5 in sol magD. Scarlatti: Sonata K282 in re maggJ.S. Bach: Suite inglese n. 2 in la minD. Scarlatti: Sonata K319 in fa# magD. Scarlatti: Sonata K278 in re magD. Scarlatti: Sonata K159 in do magJ.S. Bach: Aria ItalianaJ.S. Bach: Concerto Italiano

RAMIN BAHRAMI IN CONCERTO

musica un mago del suono,un poetadella tastiera

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LACOMMEDIA DI ORLANDO

Compagnia Enfi Teatrocon Isabella Ragonese

Prima di ogni altra considerazionericordiamoci che anche nei periodi piùtragici l’umanità ha bisogno di sperare.

Virginia Woolf è figlia diretta diShakespeare. È unica nel miscelareinvenzione, gioco, umorismo e profondità.Virginia, grazie a Orlando, compie unviaggio fantastico, in cui il protagonista,come Ulisse, non si pone limiti al desideriodi sperimentare, di agire, di conoscere, alla ricerca forse dell’impossibile, allaricerca di una vita piena ed appagata.Orlando, intuizione geniale della Woolf, è l’unico eroe moderno che racchiude in se la parte maschile e quella femminile di noi tutti, perché la ricerca della felicità ci riguarda allo stesso modo e forse proprio una maggiore conoscenza dell’altro può essere la chiave che ci aprirà di nuovo le porte del “paradiso”. Orlando, attraversa quindi quattro secoli di passioni tutte legate alla percezione della vita come un’opera, unica, preziosa e irripetibile.

Orlando assolve a questa “missione”come nessun altro. È per questo forse cheil romanzo della Woolf è tuttora uncaposaldo della letteratura, un libro in cuitutti, grandi e piccoli, uomini e donne,possono ritrovare una ragione diemozione, di corrispondenza, di grandedivertimento.

liberamente tratto daOrlando di Virginia Woolf

invito al teatro

prosa

27-28-29 gennaio 2012

con Erika Blanc nel ruolo diMrs Virginia Grimsditch, e con Guglielmo Favilla,Andrea Gambuzza, ClaudiaGusmano, Fabrizio Odetto,Laura Rovetti

Musiche originali / BubbezOrchestraeseguite dal vivo da Violoncello/Giovanna FamulariChitarra /Massimo De LorenziScene e costumi / GiovanniLicheri e Alida CappelliniRegia e drammaturgia /Emanuela GiordanoProduzione e organizzazionegenerale / Michele Gentile

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SALVATORE E NICOLA

Compagnia RqS Spettacoli con Giorgio Tirabassi

Salvatore e Nicola stanno in borgata. Lacasa loro è un condominio. Al primo piano,che è praticamente un piano rialzato, ci stail balcone coi gerani della signorinaPatrizia, quella che fa dieci lavori, tuttiprecari. Al piano di sotto, che èpraticamente un seminterrato, ci stannoloro, con lo zio che passa le giornateseduto, ossidato sulla poltrona. «È unamacchia che impatacca la poltrona. Semuore non lo portiamo mica alcamposanto. Chiamiamo il tappezziere». E il padre? È scappato in Cina, a fare il

commercio di polli. E la madre? S’è bevutal’acido e quando il dottore l’ha aperta,non ha trovato l’esofago. Al quinto piano c’è la Dentona di Tor diQuinto, quella che c’ha sessant’anni e nedimostra duecento, piccoletta e seccasecca. Tutta dipinta come una statuettada bancarella. In mezzo ci sta ilcondominio, l’umanità in ciabatte chepuzza di minestrina col dado. A qualchefermata di autobus ci sta invece il callcenter, dove Nicola guadagna 85centesimi lordi per ogni telefonata di dueminuti e quaranta secondi. Una commedia agrodolce in cui il teatro didenuncia, la satira, l’ironia el’introspezione sposano i ritmi e i modi delnostro tempo. Leggero e accattivante, profondo esimbiotico, “Salvatore e Nicola” porta inscena i sapori, i colori e gli odori di oggi,del tempo che sfugge correndo, “perchése è vero che il tempo è denaro, il lorotempo dev’essere denaro di qualcunaltro...”. Scritto da Ascanio Celestini, giovane maimprescindibile autore, narratore edattore; interpretato da uno dei miglioriattori del teatro, del cinema e dellatelevisione in Italia: Giorgio Tirabassi.

3-4-5 febbraio 2012

riduzione teatrale di AscanioCelestini e Giorgio TirabassiRegia / Giorgio Tirabassi

Musiche / Battista LenaScenografia / Laura BenziDisegno luci / Carlo CerriAiuto regia / Ivan OlivieriAiuto scenografia / Elisa BentivegnaDirettore di scena / Freddy ProiettiDisegno / Gianluigi ToccafondoFoto / Luigi Narici

Produzione / Roberto Quarta perRQS Spettacoli

di AscanioCelestini

invito al teatro

prosa

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concertisticaCONCERTO DELLA MEMORIA

G.A.I.A. ChamberOrchestradirettore Lior Shambadal violino Carmelo Andriani

In un programma che alterna i più notibrani della letteratura per orchestrada camera con brani di compositoriche hanno vissuto l’esperienza deicampi di concentramento, ilgrandissimo direttore d’orchestraisraeliano Lior Shambadal, noto intutto il mondo e direttore stabile deiBerliner Symphoniker, sarà, per laprima volta a Barletta, alla guida diuna splendida orchestra d’archi e conun solista d’eccezione.

10 febbraio 2012

A cura dell’Associazione Amicidella Musica M. Giuliani

In collaborazione con il LionsClub International

Direttore / Lior Shambadal(Direttore stabile dei BerlinerSymphoniker)G.A.I.A. Chamber Orchestra

Violino Solista / Carmelo Andriani

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concertistica

Roma chiama RioDuello a suon di note

Irio de Paula è nato il 10 maggio 1939 a Rio deJaneiro. Ha iniziato a suonare molto presto,all'età di sei anni, ed è diventato velocementeun chitarrista di talento, arrivando a suonarecon i più celebri musicisti brasiliani, artisti delcalibro di Eumir Deodato e Baden Powell. Iriodecise di fermarsi in Italia, più precisamente aRoma – dove vive ancor oggi – nel 1970,terminata una tournée europea con la celebrecantante Elsa Soares. All'inizio degli anni '70ha suonato un po' in tutta Europa con GatoBarbieri, Astrud Gilberto, Steve Grossman, SalNistico e Chico Buarque. Quindi ha cominciatoa guidare propri gruppi, suonando la chitarra

elettrica, ma spesso gli piace esibirsi da solo,con la chitarra acustica. Ha partecipato amolti spettacoli radiofonici e televisivi, ed hatenuto moltissimi concerti in ogni angolodella penisola, dal sud al nord. Negli ultimianni ha continuato a incidere dischi comeleader, ma ha anche suonato a fianco dimusicisti del valore di Renato Sellani, PhilWoods, Franco D'Andrea, Gianni Basso,Claudio Roditi. Irio de Paula suona la suamusica affascinante ed originale, dal jazzsamba alla bossanova, con la stessafreschezza e spontaneità di un bambino.

Roberto de Paula, nato a Rio de Janeiro nel1967, dove risiede e fa il musicista diprofessione, ha iniziato a suonare la chitarramolto giovane, ascoltando i dischi del padreIrio. Ha anche giocato a calcio, ma ha capitoin tempo che per riuscire a far bene una cosabisognava scegliere: ha così continuato asuonare. Roberto si è fermato per un anno inItalia nel 1990, suonando il basso elettriconel quartetto del padre. Nel 1998 hapartecipato all'incisione del disco di Irio“Retratto do Rio” e nell'estate 1999 è tornatonuovamente nel nostro paese per fare unalunga tournèe in duo col genitore. I buonirisultati ottenuti hanno quindi convinto Irio aregistrare insieme al figlio Roberto: cosa chefece nel dicembre 2000, a Rio de Janeiro.

11 febbraio 2012

A cura dell’AssociazioneCultura e Musica G. Curci

IRIO E ROBERTODE PAULA

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specialeabbonatiIL GIORNO

DELLA CIVETTA Un paese di poche migliaia di abitanti,nell’entroterra siciliano. Un freddomattino d’inverno. La luce d’un pallidosole riflessa sull’asfalto bagnato. Unapiazza. Un autobus – il motore già acceso – ches’appresta a partire. Gli ultimi passeggeri s’affrettano asalire, mentre gli altri aspettanofiduciosi la partenza dell’autobus, dietroi finestrini appannati. Un uomo, vestito di scuro, s’avvicina, dicorsa. Posa il piede sinistro sulpredellino dell’autobus, sta perrivolgersi all’autista. All’improvviso, unbagliore, seguito da un rumore sordo:l’uomo rimane quasi sospeso, perqualche istante, prima di afflosciarsisull’asfalto. Morto. "Il giorno della civetta" racconta lastoria dell’inchiesta condotta, a partireda questo omicidio, da un capitano deicarabinieri appena arrivato in Sicilia,dalla lontana Parma, all’inizio degli anni’60. Il capitano Bellodi è un uomo onesto edintelligente, pronto ad affrontarequalunque difficoltà, pur di far bene ilproprio dovere. Davanti a lui, c’è adesso un camminolungo, faticoso, irto di ostacoli. In fondo

a questo percorso, c’è la verità; ma la verità, spesso, in Sicilia, hatroppe facce. Nella riduzione teatrale de "Il giornodella civetta" che intendiamo metterein scena, l’azione si svolge in una Siciliatrasfigurata, territorio dell’anima primaancora che luogo geografico.

12 febbraio 2012

Regia / Fabrizio Catalano

con Sebastiano Somma, GaetanoAronica, Morgana Forcella,Roberto Negri, Alessio Caruso,Maurizio Nicolosi, Paolo Gattini,Luca Marianellie con la partecipazione di OrsoMaria Guerrini

Compagnia Laroscon Sebastiano Somma e Orso Maria Guerrini

di Leonardo Sciascia

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16 febbraio 2012 “Komikaze” e la comicità scoppiettante de“i Ditelo Voi” carica di paradossali einverosimili avvenimenti forse al limitedell’assurdo, ma di certo all’insegna dellosvago e della spensieratezza. Tre individui,tre apparenti persone comuni catapultati

KOMIKAZEI DITELO VOI

nelle più improbabili situazioni comiche.Uno scrupoloso sguardo verso una societàche corre contro il tempo. Corre ma doveva? Nudi e crudi di fronte al pubblico “iDitelo Voi” si spogliano o si cambianod’abito per entrare nell’anima dei varipersonaggi che si susseguono. Questo edaltro in uno spettacolo che vuol far rideree riflettere su un importante quesito: se iDitelo Voi dovessero cambiare lavorocos’altro saprebbero mai fare? Komikaze… una risata vi seppellirà.

di EspositoManfredi e Ferrante

comico

Tunnel Produzioni

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invito al teatro

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CHI HA PAURA MUORE OGNI GIORNO

Mind & Art diGiuseppe Ayalacon Francesca Ceci

Dopo quasi vent’anni daldrammatico 1992 – che ha vistola tragica scomparsa di GiovanniFalcone e Paolo Borsellino –Giuseppe Ayala ha deciso diraccontare la sua verità,mettendosi alla prova con unnuovo mezzo comunicativo: ilteatro. La storia di quegli anni e lastraordinaria esperienza vissutaal fianco dei due magistrati, coni quali condivise la vitaprofessionale quotidiana, masoprattutto una profondaamicizia, danno vita ad un“incontro-spettacolo” che ponel’attenzione sulla Sicilia, suCosa Nostra, sulla politica e lagiustizia italiana di allora…come di oggi.

17 febbraio 2012

con Giuseppe Ayala eFrancesca CeciTesti / Giuseppe Ayala con ilcontributo di Ennio SperanzaMusiche / Roberto Colavalle& Matteo CremoliniLuci / Pietro SperdutiProiezioni / Alessia SambriniCollaborazione al progettoMassimo NataleDirezione artistica eproduzione / Gabriele Guidi

teatrocivilei miei anni con

Falcone e Borsellino

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Champagne for Gypsies è il titolo del nuovodisco di Goran Bregovic e rappresenta laseconda parte del progetto Alkohol.L’originalità di Champagne for Gypsies ècostituita dalle numerosissime collaborazionitra Goran Bregovic ed altri noti musicistiinternazionali gitani. Il disco nasce daldesiderio del compositore balcanico diinvitare i più importanti rappresentantimusicali di etnia gitana dopo gli scandali e lesommosse nelle comunità gitane nell’Europaoccidentale negli anni scorsi. Tra le tante

collaborazioni, il duetto con famosissimoensemble musicale zingaro The Gipsy Kings,che costituisce il singolo di lancio dell’albumdal titolo “Balkaneros”. Si aggiungono inoltre collaborazioni conFlorin Salam (popolare musicista maneledalla Romania), Stephan Eicher (cantautoresvizzero) e altre in via di definizione tra lequali Ayo (nota cantautrice tedesca), DavidEssex (star della musica inglese degli anni’70), Edyta Górniak (nota cantautricepolacca).

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GORAN BREGOVICIN CONCERTO

18 febbraio 2012

A cura dell’Associazione Cultura e Musica G. Curci

Goran Bregovic Wedding & Funeral Band

Chitarra, Sintetizzatore, Voce /Goran Bregovic

UNA BAND GITANA DI FIATI Grancassa tradizionale, voce /Muharem Redžepi- Goc Prima tromba / Bokan Stankovic Seconda tromba / Dalibor Lukic Sax, clarinet / Stojan Dimov Primo trombone / AleksandarRajkovic Secondo trombone /Glockenspiel / Milos Mihajlovic

VOCI BULGAREVoci /Ludmila Radkova Trajkova /Daniela Radkova Aleksandrova

musica

Wedding &Funeral Band

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JULIEN LUBEK &CECILE ROUSSAT INCATTURATI DAI SOGNISpettacolo visuale, fiabesco e buffo che mescola arti del mimo, circo, magia e teatro d’oggetti. Una favola visuale cheha il sapore dei sogni ad occhi aperti, ingrado di far condividere lo spazio di unistante fugace e l’effimero sentimentodell’incantamento del vivere. Degli oggetti animati, una pesantezza svanita,l’assurdità poetica del quotidiano… Forse un’immersione irragionevole in ununiverso fantasmagorico dove tuttoscompare… o piuttosto una successione di bagliori di lucidità estranei al tempoche passa… O ancora uno spettacolo visuale, dalsorriso dolcemente ottimista, dove siincontrano arti del mimo, teatrod’oggetto e acrobazie. Come a volte lemusiche più belle sono profondamentegioiose o infinitamente tristi, l’emozionenasce sempre da ciò che ci attraversa.Questo spettacolo è un’ode all’infanziache dorme in ogni adulto. Prima creazionedel duo Shlemil Théâtre, Catturati dai sogniè stato un grande successo al Festival Offd’Avignone per due anni consecutivi nel2009 e 2010 e gira oggi in tutto il mondo.“Poetico, divertente e insolito, questospettacolo è un sogno ad occhi aperti,molto carino e sorprendente”(Charlotte Lipinska, Europe 1).

19 febbraio 2012

Scritto diretto e interpretato daJulien Lubek e Cécile Roussat

Scenografie / Etienne BousquetCostumi / Emilie RastollLuci / Julien LubekMusiche / Matthieu Ply

Produzione / Shlemil Theatre conil sostegno del Centro CulturaleJean Vilar de Marly le Roi

Circo e DintorniLe Shlemil Théâtre

dalla Francialadomenica

dellefamiglie

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24-25-26 febbraio 2012

con Peppe Barra e Salvatore Esposito

Regia / Peppe Barra Musicisti / Paolo Del Vecchio,Luca Urciuolo

Peppe Barra Racconta è lo spettacolosintesi delle qualità di attore e cantante diPeppe Barra, uno spettacolo in cui Peppeopera una fusione una trasformazione. Il linguaggio fiabesco si combina con lagestualità dell’artista simbolo della

napoletanità e si fonde con le musicheed il canto di Peppe.All’inizio è una voce dal buio: “Ncesteva ‘na vota…”. Entra Peppe, diabolico affabulatoredalle mille voci, cantastorie per unpubblico di tutte le età, che ci guida inun magico viaggio attraverso il mondopauroso e felice delle favole. La suagrande esperienza di cultore e diinterprete esplode nei segreti labirintidella tradizione campana. Per questeantiche strade Musica, canto e parole sifondono in un tutt’uno. E allora ilpubblico ammaliato dal suono deldialetto, e dalle note che avvolgonoogni parola, verrà irretito, come unbambino, dalle storie comiche sapientie barocche de “Lu Cunto de li Cunti”, edalle splendide novelle delDecamerone. È uno spettacolo in cui il teatro sitrasforma in una trama fitta di sogni,desideri, passioni e sentimenti,citazioni e ricordi, una confessioneemozionale e sincera sulla ragionestessa di fare il mestiere del teatrante.È qui che le sue doti magistraliraggiungono la più completa edineguagliabile forza di attrazione..

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PEPPE BARRARACCONTA

Compagnia RomaSpettacolicon Peppe Barra e Salvatore Esposito

invito al teatro

prosa

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SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE

Compagnia Teatro Carcano con Marina Bonfiglie Antonio Salines

2-3-4 marzo 2012

Regia / Giulio BosettiCostumi / Carla RicottiMusiche / Giancarlo ChiaramelloMovimenti mimici / Marise Flachcon Antonio Salines, EdoardoSiravo, Silvia Ferretti, Nora Fusere Marina Bonfigli

Sei personaggi in cerca d’autore hadebuttato in prima nazionale al TeatroCarcano nell’ottobre 2008 accolto conestremo calore dal pubblico egratificato da ottime recensioni. Dopo due lunghe e fortunate tournée,viene ripreso nella stagione 2011/2012per soddisfare le numerosissimerichieste.Ci fa piacere trascrivere la breve notache Giulio Bosetti volle inserire nelprogramma di sala e che ben evidenziala sua predilezione per questo testo, dalui interpretato una prima voltagiovanissimo nel ruolo del “Figlio” enegli anni della maturità in quello del“Padre” in due acclamate messinscene.

“Chi non ha visto Sei personaggi? Chi non ne è rimasto sorpreso eaffascinato la prima volta, e poi l’havoluto rivedere e di nuovo l’emozione ètornata?Molte sono le edizioni proposte inquesti ultimi anni. E perché allora riprenderlo? Il fatto èche solamente vedendolo erivedendolo lo spettatore potrà cogliereil fondo della sua misteriosa teatralità.E poi ci sono i giovani, che non l’hanno

mai visto. Non possiamo privarli diquesta scoperta, se li vogliamo anchespettatori di domani. Sei personaggi è esploso negli anniVenti, ma è rimasto in vita per ognigenerazione, e chiunque abbia scrittodi teatro non ha potuto fare a menoin seguito di tenerne conto.”

di Luigi Pirandelloinvito al

teatro

prosa

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6 marzo 2012

Direttore / Giuseppe MonopoliOrchestra del Conservatoriodi Bari

La serva padrona, intermezzo buffo diPergolesi, fu composta su libretto di G.A.Federico. I protagonisti sono Uberto,vecchio scapolo scontroso e taciturno, e lasua giovane e astuta serva, Serpina.Uberto, stanco dei capricci e delleprepotenze di Serpina, decide diripristinare i giusti ruoli all’interno dellacasa fingendo di volersi sposare. Laragazza, ingelosita, annuncia a sua volta,con la complicità del servo Vespone, il suo

matrimonio con il fantomatico capitanTempesta. Dallo sgomento provato alsentire l’annuncio delle nozze, Ubertocapisce di essere innamorato di Serpina.Presto il finto capitan Tempesta sipresenta minaccioso a reclamare la dotedella giovane, e minaccia Ubertoavvisandolo che in caso di diniego, glitoccherà di sposarla lui stesso. Spinto unpo’ dalla paura e un po’ dall’amore perSerpina, Uberto si lascia estorcere lapromessa di matrimonio. La burla è poisvelata e Serpina, anch’essa innamoratadi Uberto, da serva diventa padrona.

La Dirindina, intermezzo buffosettecentesco di D. Scarlatti su libretto diG. Gigli. A fare le spese della consuetaburla del solito vecchio, lo stolido di turno èDon Carissimo, maestro di canto che perdele bave per Dirindina, cantante in erba madonna esperta. Tra loro si inserisceLiscione, un “musico”. L’impossibile amoretra la bella canterina e il musico impotenteservirà almeno a sventare le mire delmaestro di musica sulla pupilla di cuiammira più che le grazie vocali quellefisiche. E tra fioriture, malintesi e maliziel’intermezzo viaggia verso la sua intuibileconclusione.

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LA SERVA PADRONALA DIRINDINA

teatrocurciall’opera

Speciale introduzione all’opera lirica

Produzione Conservatorio N. Piccinni Bari

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DAL TEATROALLA SCALA

9 marzo 2012

A cura dell’Associazione Amicidella Musica M. Giuliani

Violino / Francesco Manara(Primo violino dell’Orchestradel Teatro alla Scala di Milano)Pianista / Pietro Laera

Programma

L. van Beethoven,Sonata op.47 in la maggiore "a Kreutzer"C. Saint-Saens, Havanaiseop.84M. Ravel, TziganeC. Saint-Saens, Introduction etRondo Capriccioso op.28 (trascr. G. Bizet)

Teatro Curci ospita per la prima volta ilprestigioso Primo Violino dell’Orchestra delTeatro alla Scala di Milano.In un programma spumeggiante che passadalla Sonata “Kreutzer” di Beethoven aibrani più virtuosistici e spettacolari di Saint-Saens e Ravel, lo straordinario violinista

Francesco Manara, accompagnato da PietroLaera, un pianista di grande musicalità espolvero tecnico, ci condurrà alle vette delviolinismo con l’arte che gli ha permesso diricoprire un incarico così prestigiosonell’orchestra del Teatro più importanted’Italia.

violino Francesco Manarapianoforte Pietro Laera

concertistica

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BEATLESINJAZZ TRIODANILOREA

con Danilo Rea Ares Tavolazzi,Ellade Bandini

11 marzo 2012

A cura dell’AssociazioneCultura e musica G. Curci

Piano / Danilo ReaContrabasso / Ares TavolazziBatteria / Ellade Bandini

Audace improvvisatore dalla spiccatasensibilità melodica, Danilo Rea è certamenteuno dei pianisti che più ha segnato la scenajazz in Italia negli ultimi decenni. Collabora con grandi musicisti della scenainternazionale, Art Farmer a Steve Grossman,da Chet Baker a David Liebman, a Randy eMichael Brecker. Alla carriera di pianista jazzaffianca considerevoli interventi conprotagonisti di primo piano della musicaleggera italiana, con Riccardo Cocciante,Claudio Baglioni, Fiorella Mannoia e

musica

soprattutto Mina. Fonda il Doctor 3 con EnzoPietropaoli e Fabrizio Sferra, concentrando lapropria estetica in una rivisitazione delrepertorio jazz, rock e pop: una sintesi checolpisce pubblico e critica. Negli ultimi anni diattività raggiunge alte quote di maturità eperfezione, tanto che diventano sempre piùfrequenti i lunghi recital solitari al pianoforte. Il trio composto da Danilo Rea al piano, AresTavolazzi al contrabbasso ed Ellade Bandinialla batteria presenta un irresistibile tributo almitico quartetto dei Beatles. Amici da moltianni, i tre musicisti sono una novità informazione trio. Bandini e Rea si incontranoper la prima volta in sala di incisione per laregistrazione di Rea per incidere un disco perEdoardo De Angelis, cantautore romano chein futuro avrebbe prodotto molti artisti,mentre Bandini e Tavolazzi sono amici dasempre, nonché conterranei, tutti e dueferraresi. Mina, Celentano, Guccini, Baglioni,De André, Zero, Conte, Dalla, Paoli: sono soloalcune delle loro straordinarie collaborazionicon il modo “melodico”, ma profonda è la lorodiversità “jazzistica”. Le loro personaliesperienze li rendono imprevedibili sul palco,speciali, disposti ad intraprendere qualsiasistrada mettendo tutta la loro esperienza alservizio della Musica. La loro unione ècertamente ricca di fascino e il loro concertoun appuntamento originalissimo

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15 marzo 2012

A cura dell’AssociazioneCultura e Musica G. Curci

Clarinetto batteria /Emanuele UrsoVibrafono / Antonio PierriPiano / Adriano UrsoContrabbasso / Alessio UrsoBatteria / Francesco Bonofiglio

Programma

Slipped disc, Rachel’s dream,B. GoodmanMemories of you, E. BlakeTat’s a plenty, L. PollackNagasaky, H. WarrenWhere or when, R. RodgersAfter you’ve gone, H. CreamerRose room, H. WilliamsThe world is waiting for thesunrise, E. LockhartTiger rag, N. La RoccaAirmail special, B. GoodmanMoonglow, E. De LangeSeven come eleven, B. GoodmanGershwin medley, G. GershwinShiny stocking, F. FosterGrand slam, B. Goodman

L’orchestra, formata da cinque strumenticlassici (clarinetto, vibrafono, pianoforte,contrabbasso, batteria) è una formazionedalla sonorità particolare e raffinata. Il repertorio è quello dell’Era dello Swing(Stati Uniti anni ’40), dei piccoli complessidi musicisti bianchi che feceroletteralmente impazzire gli Stati Uniti inquegli anni e successivamente il mondointero, con particolare riferimento aimaggiori compositori della musica leggeraamericana (G.Gershwin, J.Kern, C.Porter,

I.Berlin, B.Goodman). La qualità degliarrangiamenti, curati e diretti dallo stesso Urso,clarinettista e nello stesso tempo batterista dichiara fama, definito dai media “Re dello Swing”,contraddistingue questo complesso.Nella prima parte dello spettacolo, che vedrà Ursoimpegnato al clarinetto, la musica sarà orientata avalorizzare questo strumento. La seconda partevedrà il suo direttore alle prese con la batteria e itamburi per uno spettacolo unico ed imperdibile,con numeri acrobatici di grande energia,virtuosismo e impatto sonoro.

KINGOF SWING

EMANUELE URSO QUINTET

concertistica

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16 marzo 2012

Regia / Alessio Pizzech

versione scenica / Nicola Fanoadattamento drammaturgico /Margherita RubinoScene / Giacomo TringaliCostumi / Cristina Da RoldMusiche / Dario ArcidiaconoLuci / Gigi Ascione

Quando comincia la nuova mafia? Come hacambiato la vita della Sicilia e dell’Italia? Checosa ci resta ancora da fare e da sperare consconfiggerla?Sono solo alcuni degli interrogativi che ilProcuratore nazionale antimafia PietroGrasso si pone nel suo libro “Per non moriredi mafia” che viene ora riproposto inversione teatrale da Sebastiano Lo Monaco.

«Finché la mafia esiste bisogna parlarne,discuterne, reagire. Il silenzio è l'ossigenograzie al quale i sistemi criminali siriorganizzano e la pericolosissima simbiosi dimafia, economia e potere si rafforza. I silenzidi oggi siamo destinati a pagarli duramentedomani, con una mafia sempre più forte, concittadini sempre meno liberi»Pietro Grasso

PER NON MORIRE DI MAFIA

di Pietro GrassoCompagniaSiciliateatrocon SebastianoLomonaco

teatrocivile

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ROOM TO PLAY

ROBTORRES

17-18 marzo 2012

di e con Rob TorresProduzione /Alessandro Serena

Un talento comico straordinario, un re della commediafisica per uno spettacolo da amare. Rob Torres usa le suecapacità circensi per mettere in scena degli spettacolimemorabili capaci di incantare grandi e bambini. RobTorres lasciò la facoltà di psicologia per lavorare al miticocirco americano Barnum come uomo proiettile. In seguito ebbe la fortuna di avere per maestri i grandicampioni della comicità, esibendosi nei festival e nei circhidi 43 Paesi diversi e facendo ridere milioni di persone. Unappuntamento imperdibile.

Circo e Dintorni

ladomenicadelle

famiglie

physicaltheatre/danza

dagli Stati Uniti

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23-24-25 marzo 2012

Traduzione /Angelo DallagiacomaRegia / Marco Bernardicon Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni e con Xenia Bevitori, GaiaInsenga, Fabrizio Martorelli,Massimo Nicolini, MaurizioRanieri, Giovanna Rossi, LiberoSansavini, Roberto Tesconi,Riccardo ZiniScene / Gisbert Jaekel, Costumi / Roberto Banci, Luci / Giovancosimo De Vittorio

La storia di Argante, malato immaginario deltitolo, padre di una bella figlia, marito di unadonna avida e fedifraga e vittima di unosciame di dottori avvoltoi, salassatori eciarlatani, fu rappresentata la prima volta il10 febbraio 1673: una settimana prima dellamorte di Molière che si spense subito dopola quarta recita. È ritenuto uno dei capolavoriassoluti del grande commediografo franceseaccanto al "Tartufo" ed al "Misantropo". Untesto e un personaggio, quello di Argante,con il quale si sono misurati registi ed attoriimportanti come De Lullo con Romolo Valli, la

IL MALATOIMMAGINARIO

Teatro Stabile di Bolzano con Paolo Bonacelli

Shammah con Franco Parenti e Lassallecon Giulio Bosetti.Ora a rileggere questa farsa in tre atti cipensa lo Stabile di Bolzano perl'interpretazione di Paolo Bonacelli nelruolo dell'ipocondriaco mattatore cherasenta la follia, sospeso tra letto e bagnonella sua ovattata dimora trasformata inuna sorta di ospedale. Al suo fianco comesempre i bravi Patrizia Milani e CarloSimoni. Secondo il regista Marco Bernardiè quanto mai interessante riproporre unacommedia colma di eccellenti spunticomici ma che al contempo ci racconta lastoria di un uomo che ha smarrito nelledelusioni della vita la fiducia in se stesso enei propri simili oltre alla stessa voglia divivere. Proprio la contrapposizione diquesti due aspetti fa del Malatoimmaginario un'opera di straordinariaricchezza e un lancinante documento dellacondizione interiore di Molière nel suoultimo anno di vita. La storia satirico-farsesca dispiega anche un alone onirico. I personaggi e gli accadimenti siconfondono fino a diventare i sogni delMalato. È il testamento che Molière cilascia e lo fa da par suo, nel gioco diprestigio tra realtà e finzione, o meglio trafinzione e finzione della finzione, che èl'amara filosofia di tutto il suo teatro.

di Molièreinvito al teatro

prosa

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COSÌ È SE VI PARE Compagnia

l’Isola Trovata

Definita da Pirandello “Parabola in tre atti” in“Così è se vi pare” la storia ruota intorno allala “verità”, invano cercata dai personaggi,invano affermata e contraddetta in unintrecciarsi di ipotesi senza sbocco sì dacondurre naturalmente lo spettatore aconsiderarne la relatività. È in sostanza unasatira filosofica, sapientemente concepita chein modo leggero e divertito, che gioca sulmalsano desiderio di conoscere i fatti altrui.C’è in questa impostazione una evidenteintenzione umoristica, ben riuscita e capace di raggiungere il suo effetto con estremanaturalezza, ma c’è anche la volontà disostenere che la “verità”, qualunque verità,risulta contraddittoria ed inconoscibile.E quanto più evidente è la differenza tra ilsalottiero rovello per conoscere i fatti privatidegli altri e la ricerca della verità come assilloinsito in ogni uomo, tanto più, per contrastorisulta efficace la tesi che Pirandello vuoldimostrare, affidata alla consapevolezzaironica di Lamberto Laudisi e alla rivelazionefinale della Signora Ponza, di grande effettoscenico ideologico ed umano.Si indovina un dramma della follia che ellariusciva a tenere nascosto ad occhi indiscreti,recitando pietosamente la duplice parte per idue suoi cari. Nessuno potrà mai sapere chidei due è pazzo. La sua esistenza è votata adun grande sacrificio; lei per se stessa è

nessuna ed esiste nella maniera in cui ècreduta dal marito e dalla signora Frola; nellamaniera in cui ciascuno vorrà crederla. La signora Ponza con questa sua finaleapparizione, così sapientemente preparata,così a lungo alimentata dalla curiositàcomune , riesce ad apparire come simbolodella verità che ognuno può credere a modosuo ed essere, nello stesso tempo, il piùumano dei personaggi in cui si riflette lapietà di Pirandello per la follia e la solitudine.In quest’opera Pirandello fa convergerel’attenzione degli spettatori non sullosvolgimento di un fatto, ma sul fluttuare esmarrirsi del giudizio degli uomini attorno aquesto fatto. In fondo tutto il teatro ciracconta l’incapacità umana a cogliere conmano ferma la sostanza delle cose.

30-31 marzo / 1 aprile 2012

Regia / Michele PlacidoCostumi / Sabrina ChiocchioScene / Carmelo Giammellocon Giuliana Lojodice, PinoMicol, Luciano VirgilioProduzione / L’isola trovata

di LuigiPirandello

invito al teatro

prosa

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Prodotto dal CTB Teatro Stabile di Brescia edal Teatro de gli Incamminati, Servo di scenaè uno dei più celebri testi teatrali di RonaldHarwood che curò anche l’adattamentocinematografico dell’omonimo film di culto diPeter Yates, del 1983, interpretato da AlbertFinney (premiato al Festival di Berlino) e daTom Courtenay (cinque candidature agliOscar). Ed è naturalmente un testo ritagliatoad hoc sulla figura di un attore di grande

carisma. Si tratta di un appassionatoomaggio al teatro ed alla sua gente, nonchéperfetta ricostruzione d’epoca che fa dacornice agli ultimi successi di un grandeattore, ormai al tramonto, il quale deve la suasopravvivenza alle cure e alle attenzionicostanti del suo umile servo di scena. Scrittain un linguaggio affascinante, tipico dello stiledella commedia inglese, affronta con tonoironico le rocambolesche vicende di unaprecaria compagnia di provincia, che sidipanano tra camerini e palcoscenico, qualesublime metafora della vita del teatro di ognitempo. Regista ed interprete nel ruolo di Sir,Franco Branciaroli, nuovo consulente artisticodello stesso CTB.Così la storia: è il 1940, pur devastata daibombardamenti nazisti, Londra riesce aconservare l’aplomb che l’ha semprecontraddistinta. Come racconta EvelynWaugh, il grande testimone di quegli anni, lavita procede meglio che può: pub e ristorantirestano aperti finché una bomba non lidistrugge, i circoli e i club non varianonemmeno gli orari di apertura e di chiusura.Anche il teatro continua a vivere a dispettodella stupidità che sembra sul punto diconquistare il mondo. E Shakespeare divienenon solo poeta di un intero popolo, ma ancheil suo profeta, e il teatro il suo tempio.

SERVO DI SCENA

Compagnia Teatro deGli Incamminaticon Franco Branciaroli

di RonaldHarwood

13-14-15 aprile 2012

Produzione / Il CTB Teatro Stabile di Brescia e il Teatro de gli IncamminatiTraduzione / Masolino D’AmicoRegia / Franco BranciaroliScene e costumi / Margherita PalliLuci / Gigi Saccomandi

invito al teatro

prosa

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BARBABLÙ: UN CASTELLO DI RELIQUE D’AMORE

Pneuma DanceTheaterdi e con Mauro de Candia

La nuovissima produzione della PneumaDance Theater “Barbablù: un castello direliquie d’amore”, è un’ulterioreesplorazione delle relazioni di coppia inbilico tra umorismo, sogno e realtà. Dasempre il tema di Barbablù ha affascinatodiversi autori spaziando dalla fiaba alracconto ironico, dalla profonditàsimbolista alla tragicità espressionista.Barbablù è metafora della complessità edelle contraddizioni psicologichedell’erotismo e dell’amore, tra solitudine,desiderio, legame e libertà. Il coreografospinge la sua ricerca analizzando irapporti tra maschile e femminile sino adattraversare la questione fondamentaleattorno a cui ruota la scritturacoreografica che è l’inseparabile legametra creazione e distruzione nei rapporti.Barbablù riveste l’immaginario, quell’auradi sogno che è propria di ogni fiaba.Abbiamo tutti uno stanzino segreto;ognuno di noi cela un angolino remoto incui rifugiarsi in certi momenti e, quantopiù lo proteggiamo dalla curiosità altrui,tanto è maggiore il senso di riparo che cidà, consentendoci di esprimere almassimo le nostre fantasie. Barbablù èfondamentalmente questo: emozione.Emozioni che evocano a catena altre

emozioni in un richiamo continuo diatmosfere, di archetipi che in qualchemodo fanno parte del nostro vissutocollettivo. Un cast di superbi danzatoriappassionerà ancora una volta il pubblico,stupefacendolo ed emozionandolo comeavvenuto puntualmente in ogniproduzione della PDT. Un nuovo capitoloda non lasciarsi sfuggire!

20 aprile 2012

Regia / Mauro de Candia

prima nazionale

physicaltheatre/danza

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21 aprile 2012

di e con Cristina Borgogni,Massimo Fedele, Paolo Lorimer

Uno spettacolo all'insegna del grandedivertimento, ma un divertimento pieno diriflessione e di eleganza, perché Campanilebasa la sua poetica e il suo humor sul giocodi parole colto e raffinato. In questomomento in cui la volgarità culturale elessicale trionfa, vogliamo proporre un modo

diverso di divertirsi in cui il riso scaturiscadalla comicità di una penna graffiante eintelligente. Campanile racconta un'Italiacomica, tenera, sprovveduta, feroce,patetica... non così lontana dall'Italia di oggi.E la sua “grazia” ci porta con acutezza ariflettere.

SERATA CAMPANILE

Compagnia Teatro Vascello

invito al teatro

specialeabbonati

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CAN CAN Compagnia

Corrado Abbati / Inscena

“CAN-CAN”: divertimento ed emozioni, echicinematografici e di Broadway, il musical cheaccende la voglia di ridere, ballare e cantaresulle famosissime musiche di Cole Porter. Un“classico” reso famosissimo dal successodell’omonimo film con un cast d’eccezione:Frank Sinatra, Maurice Chevalier e ShirleyMacLaine. Una sferzata di buonumore dove lastoria del cancan è raccontata da un cast dioltre venti artisti tra sontuose ambientazioni,magnifici costumi, scene di danza mozzafiato

ed una musica geniale. Nella Parigi del 1896, il can-can è considerato peccaminoso oltreche illegale, tanto che Simone – proprietariadi un tabarin dove il ballo incriminato va inscena ogni sera – ha dei guai con la giustizia.Ma il giudice moralizzatore si scopriràtutt'altro che indifferente al fascino delladonna e del provocante ballo. La Belle Époquenarrata da Hollywood, con sfarzoscenografico, musiche giustamente famose einterpreti di gran nome.

22 aprile 2012

A cura dell’AssociazioneCultura e Musica G. Curci

Musical di Cole Porter – primaedizione originale in italiano

concertistica

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27 aprile 2012

Ideazione e libero racconto diRoberto Fabbricianicon musiche ridotte da “Ilbarbiere di Siviglia” diGioacchino RossiniFigaro / Elio con la partecipazione di Flauto / Roberto FabbricianiClarinetto / Fabio Battistelli Pianoforte /MassimilianoDamerini Produzione / Just in Time srl -Mauro Diazzi

Nella storia del melodramma esiste ilbizzarro caso di una professione (nonparticolarmente affascinante) che ha avutol'onore di ben tre grandi Opere dovecompare come protagonista assoluta. Laprofessione è quella del barbiere, e leOpere ad essa dedicate sono i due famosi"Barbiere di Siviglia", rispettivamente diPaisiello e Rossini, e "Le nozze di Figaro" diW.A. Mozart. II frequentatore dei Teatrioperistici non di rado si trova a doverassistere alle peregrine evoluzioni dipersonaggi improbabilissimi, i cui nomihanno reso la vita infelice a molti figli difamiglie melomani che li hanno volutichiamare Assalonne, Aida, Sigfrido,Escamillo o, addirittura, Nabuccodonosor.Si trattava perlopiù di Faraoni, GranSacerdoti Illirici, Re Mesopotamici, EroiNibelungici, Regine Nubiane eSacerdotesse Galliche. Ed è in questociarpame rivestito di cotonina stampata ebigiotteria dozzinale che irrompe l’ottimoFigaro con la sua carica di simpatia, la suainventiva e, perche no?, con la suaumanissima esperienza nell’arte diarrangiarsi. Figaro prosegue la grandetradizione degli Scapini e dei Leporelli, manon si presta volentieri a far da spalla aprotagonisti di più illustre casata: egliemerge vivacemente come un demiurgo, un

astuto diplomatico, un consumato strategache manipola uomini e cose al fine diassecondare i suoi desideri ed i suoiinteressi. Eccolo quindi mettere in scaccol’avarizia e la dabbenaggine, soccorrerel’amore contrastato, incoraggiare le buonecause, affrontare gli usurpatori dell’altruibuona fede, farsi paladino della giustiziaspicciola, intrigare ai danni degli intriganti.Il tutto con le semplici ed innocue armi delpennello da barba, del rasoio e del pettine.E chi meglio di un barbiere, allora, potràraccontare le gesta del suo illustrepredecessore. II pazientissimo cliente siedesulla poltrona nichelata, ed assistesgomento al periglioso mulinaredell’affilatissimo rasoio attorno alle sueindifese fattezze. II barbiere s’infervorasempre di più nel narrare l’ormai passatagrandezza dei suoi colleghi d’altri tempi. Glialtri clienti in attesa, abituati da anni allesparate del loro Figaro, intermezzano lafarraginosa narrazione con le arie più notedell’Opera rossiniana, eseguendo gliarrangiamenti che si stamparono inGermania nel 1820. Qualcuno forse siscandalizzerà ma da un barbiere, com’èormai noto ai più, ci si può aspettare ditutto; anche di sentirlo cimentarsi in unmestiere non suo, interrompendo, ahimè,un delicatissimo "contropelo".

FIGARO IL BARBIERE

Compagnia Just in time

specialeabbonati

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Il pianista Pasquale Iannone, dopo i successiottenuti alla Carnegie Hall di New York, inFrancia, Giappone, Spagna e Germania, tornaal Teatro Curci con un programma di grandeintensità e virtuosismo che passa dalla

Sonata “Al Chiaro di Luna” di Beethovenallo spettacolare Grosses Konzertsolo diLiszt, passando dalle opere più intensedi Chopin come lo Scherzo n.4 e laPolonaise-Fantaisie.

QUASI UNAFANTASIA recital del pianista

Pasquale Iannone

28 aprile 2012

A cura dell’Associazione Amici della Musica M. Giuliani

Programma

L. van Beethoven, Sonata quasi una Fantasiaop.27 n.2 “Al Chiaro di Luna”

F. Chopin, Scherzo n.4 op.54Polonaise-Fantaisie op.61

F. Liszt, Grosses KonzertsoloConsolazione n.3Mephisto-Waltz n.1

concertistica

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29 aprile 2012

A cura dell’AssociazioneCultura e Musica G. Curci

Flauto / Raùl Jorge DoussetViolino / Giuliano BiscegliaPianoforte / Luis Gabriel ChamiVioloncello / Gianfranco BenigniBallerini / Silvia BibianaReynoso, Mariano MartinNavone, Marcelo HoracioAlvarez, Sabrina Amato

Programma

Caminito, J. De Dios FilibertoTinta Roja, S.Piana-C.CastilloEl Firulete, M. MoresEscualo, Juan Manuel Fangio,A. PiazzollaE Choclo, A.VilloldoMi amigo Cholo, A. StamponeOblivion, A. PiazzollaNocturna, J. PlazaLa Bordona, E. BalcarseDanzarín, J. PlazaLa Cumparsita, G. Mastos Rodriguez

…“Sono felice di aver fornito le partitureautografe di mio padre ai componenti delCuartetango; non solo non mi hanno deluso,ma sono riusciti a sorprendermi per la loroeccellente interpretazione della musica del piùgrande compositore argentino e uno dei piùgrandi musicisti del Novecento. Mi auguro cheproseguano in questa ardua impresa, perchéanche mio padre si sarebbe sentito orgogliosodi loro”… Daniel PiazzollaIl Cuartetango nato nel 1995 dall’incontro tramusicisti argentini ed italiani svolge un’intensaattività concertistica, partecipando consuccesso alle più importanti manifestazioni erassegne musicaliitaliane, collaborandocon rinomateassociazioni musicalied esibendosi inprestigiosi teatri e sale daconcerto in Italia edall’estero. Per la sua operadi diffusione della musica diAstor Piazzolla, il Cuartetangoè stato più volte invitato da S.E. l’Ambasciatore dellaRepubblica Argentina ad esibirsi inoccasione delle celebrazioni della FestaNazionale presso l’Ambasciata Argentina inItalia.In collaborazione con l’attoreargentino Michelangelo Tarditti, il

Cuartetango ha presentato lo spettacolo“Borges-Piazzolla” . Il gruppo è stato seguitocon interesse dal TG2, TG3, e RAI Internationalche gli ha dedicato degli ampi servizi, inoccasione dei suoi concerti più importanti. IlCD intitolato “Cuartetango interpreta AstorPiazzolla” è stoto presentato nei programmi diRadio Vaticana, della Continental Radio diBuenos Aires, della New Hampshire PublicRadio (USA.

NOCHE DECUARTETANGO

conCuartetango

concertistica

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physicaltheatre/

danza

5 maggio 2012ARENA DEL CASTELLO

da un’idea di Pietro Chiarenza e Alessandro Serena

Aria, acqua, terra, fuoco! Spesso ci dimentichiamo le cose essenziali: ilcolore dell’acqua, il suono del vento, l’odoredella terra, la magia del fuoco. Nel corso deisecoli gli elementi sono stati al centro della vitadell’uomo, aiutandolo a governare la Natura ea comprendere il proprio personale Destino. LaNotte degli elementi pone al centrodell’attenzione queste emozioni e lo fa nelcuore della location che visita. Con statue difuoco, angeli volanti, titani dorati, sirenecontorsioniste. Uno spettacolo evocativo,intriso di misticismo e poesia, di immagini vivee potenti. Che trasforma le bellezzearchitettoniche e le fa vivere di una luce nuova.Lo spettacolo è proprio una combinazione deiquattro elementi. L’ARIA viene invasa dalleesibizioni di straordinari artisti, a volte liriche, avolte potenti, che partono sempre dalla TERRA,come a ricordarci che ogni cosa ha radici.Dentro una vasca con mille litri d’ACQUA ballauna sirena contorsionista. E il FUOCO avvolge efa da contrappunto ad ogni esibizione. Un caststraordinario per una serata di emozioni fortied indimenticabili. Artisti che provengono daesperienze diverse come il Cirque du Soleil, iCasinò di Las Vegas, ma anche il Lido di Parigi,il circo classico italiano e la drammaturgia dellapiazza. Ma che convergono in un’unicadirezione spettacolare in grado di stupire ilpubblico di ogni età

LA NOTTE DEGLI ELEMENTI

terra, acqua, aria, fuoco

Circo e Dintorni

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12 maggio 2012

A cura dell’AssociazioneCultura e Musica G. Curci

“Con la Speranza che le Giovani Generazionisiano al servizio della Musica e sappianodonare, attraverso il Suono, quello che iGrandi Geni hanno creato per arricchire laVita Spirituale degli Esseri Umani” è la dedica speciale che il grande maestroCarlo Maria Giulini, aveva voluto esprimerenel 2004, nell'accettare la PresidenzaOnoraria del Concorso. La sua guidaspirituale e musicale vuole essere, ancora dipiù oggi che il Maestro ci ha lasciati, ungrande viatico per tutti i giovani musicisti delmondo. Nato nel 1990 il Concorso Musicale“Città di Barletta” ottiene un enormesuccesso. Nel 1996 il Concorso diventaEuropeo. Nello stesso anno scompare a soli

21 anni il giovane pianista Mauro PaoloMonopoli. A lui viene dedicato il ConcorsoPianistico Internazionale “Premio MauroPaolo Monopoli”, nato nel 1997, che ottieneimmediatamente un prestigio internazionale.Record di presenze straniere nella passataEdizione per i Concorsi che hanno avuto circa500 partecipanti provenienti da ben 40nazioni diverse, in uno spettacolareconfronto di giovani musicisti di tutto ilmondo. L'Edizione 2012 che si svolgerà dal 7al 12 maggio avrà un prestigioso nome delconcertismo internazionale come Presidentedella Giuria, e prevede premi per 25.000Euro e numerosi Concerti-Premio. La Finalecon l'Orchestra, che si svolge nella splendidae prestigiosa cornice del Teatro ComunaleCurci, è divenuto quindi un momento digrande interesse musicale che offre aglispettatori la possibilità di ascoltare e diessere protagonisti, grazie al “Premio delPubblico”, nella scelta di musicisti dialtissimo valore artistico.

N.B. L'ingresso al concerto della FINALE delPREMIO MPM che si svolgerà presso il TeatroComunale Curci, il 12 maggio 2012, quest'annosarà ad Invito. I possessori dell'AbbonamentoMUSICA e CONCERTISTICA potranno ritirare l'invitoper il concerto presso il Botteghino del TeatroCurci, dietro presentazione di uno dei dueabbonamenti.

CONCERTOSINFONICO

con i finalisti del 15° concorsointernazionale pianisticoPremio Mauro Monopoli

concertistica

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20 novembre 2011IL GRANDE JAZZin collaborazione conl’Associazione Played in ItalyHigh Five Quintet con FabrizioBosso e Daniele Scannapieco

10 febbraio 2012CONCERTO DELLA MEMORIAin collaborazione conLions Club Internazionaledirettore Lior Shambadal(Direttore stabile dei BerlinerSynphoniker)G.A.I.A. Chamber Orchestraviolino solista Carmelo Andriani

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prezzicartellone

serale