Silicosi: caso clinico - sunhope.it · 14/11/2017 8 SILICOSI NODULARE PURA Forme cliniche FORMA A...
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Silicosi: caso clinico
ll caso del lavoratore G.F. (1958)
Delega indagine A.G. per silicosi
SIT: inizio attività nel 1974, 20 aa come operaioSIT: inizio attività nel 1974, 20 aa come operaioedile, 18 anni come foggiatore in stoviglierie
Sottoposto a sorveglianza sanitaria dalla finedegli anni ’901
G.F. (1958)
Silicosi: casi clinici
DATA RX Class.ILO AZ. B readers
1996 0/0 0/0
2006 0/0 s/t 1/1 pl*
2008 0/0 d
2
2008 0/0 n.d.
2012 n.d. s/t 1/2 pl*
2014 r/r 2/1 Ds-Sin M 1 s/t 1/2 pl*
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Caso clinico: diagnostica per immagini
2014 Rx Diffusa reticolonod. n.d. (pers.) Come per silicosi
p/s 1/0
TC personale di controllo 12/02/2015: Ipessimento dei setti interlobularicon diffuse alterazioni enfisematose di tipo centrolobulare e para-settale,diffuso ispessimento pleurico bil . placca pleurica parietale post. Sn conspessore max di 7 mm ed estesa 28mm. Placca diaframmatica destra
l ificalcifica
Quadro compatibile con asbestosi e pleuropatia asbestosica
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Caso clinico: diagnostica per immagini
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Caso clinico
Nella cartella sanitaria e di rischio non viene riportato nulla di rilevanteall’anamnesiall anamnesi
Il lavoratore, sintomatico e con pregresso IMA effettua visitapneumologica e RxT
Il patronato denuncia la MP (silicosi) e il M.C. riporta l’avvenutadenuncia..
Il lavoratore decide di sottoporsi a distanza di pochi mesi ad HRTC
Tutte le diagnosi parlano di silicosi...
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Silicosi
Pneumoconiosi sclerogena caratterizzata da fibrosievolutiva del parenchima polmonare, causata dainalazione di polveri respirabili contenenti particelle disilice allo stato libero (SiO2); che possono raggiungereanche le più fini ramificazioni polmonari (sacchi alveolari).
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La Silice è un insieme di minerali che si trovano in natura e che rappresentano
circa il 75% della crosta terrestre
Che cosa è la silice?
circa il 75% della crosta terrestre
La Silice o biossido di silicio ( SiO2 ) è formata da atomi di silicio ( Si ) e di
ossigeno ( O ) [ 1 a 4 ]
Singolo tetraedro (base)
Unione di tetraedri
SiO4 ()
Silice cristallina Sili f (
Tetraedro SiO4
( elevata tossicità cellulare )
Silice amorfa (non tossicità cellulare)
Struttura spaziale irregolareStruttura spaziale regolare
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Polimorfismi della silice cristallina
Trasformazione per alte temperature
cristobalitetrimidite
Trimidite e cristobalite: tossicità superiore a quella del quarzo, che però è la forma più diffusa in natura
quarzo
Epidemiologia
PAESI CON BASSO LIVELLO SOCIO-ECONOMICO (particolarmente diffusa) :
CINA: Numero maggiore di pz affetti da silicosi con più di 500.000 casi registrati tra il1991 e il 1995, tra i lavoratori delle piccole miniere.
BRASILE: più di 4500 casi dal 1978 al 1998 tra i lavoratori delle miniere d’oro.
PAESI SVILUPPATI:
REGNO UNITO: 600.000 lavoratori esposti tra il 1990 e il 1993.
STATI UNITI: più di 120.000 lavoratori esposti a concentrazioni >0.05 mg/m3 di silicerespirabile.
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Principali attività potenzialmente esponenti a silice cristallina
Industria/Attività Mansioni/Compiti Materie prime
Miniere[metalli, carbone]
Molte mansioni(in sotterraneo, superficie)
Minerali e roccequarzifere
Caveperforazione ,frantumazionelavorazione lapidei
arenaria, granito
sabbia, ghiaia
Vetro Cristallo Produzione lavorazione Sabbie quarzifereVetro, Cristallo Produzione, lavorazione Sabbie quarzifere
Cemento produzione, manipolazioneargille, sabbie, arenaria, diatomite
Agricoltura movimento terra suolo quarzifero
Principali attività potenzialmente esponenti a silice cristallina
Industria/Attività Mansioni/Compiti Materie prime
Abrasivi produzione e uso di abrasivi sabbie silicee
Acciaierie, Fonderiepreparazione e riparazione fornaci
materiale refrattario
Ceramica mattonelle, porcellane, sanitari argille, sabbie
Navale, Ferroviaria uso abrasivi (sabbiatura) sabbie quarzifere
Abrasivi produzione e uso di abrasivi sabbie silicee
Edilizia, vernici al quarzo, industria della gomma, saponi e cosmetici, gioielleria, materiale dentali.
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Quantità di polvere aerodispersa respirabile(frazione
Rischio di silicosi
respirabile: diametro <5 [ mg/m3].
Concentrazione % di SiO2 nelle polveri.
Tempo di esposizione >10 aa (in rapporto allaconcentrazione di SiO2).
Limite per il posto di lavoro(VLP, TLV-TWA) = 0.05mg/m3 diSiO2 per 40 anni lavorativi.
Livello Alveolare: immuno-stimolazione e fibrosi nella silicosi
Macrofago Attivato
Silice Cristallina
NeutrofiloT- Helper MIRFT Helper
Linfocita BFibronectina TNF- FCF
Proteasi Perossidi
Presentazione Antigeni
Fattore Chemiotattico
MIRF
IL 1ROS NO
ApoptosiIL 2
Plasmacellula
Granuloma Silicotico
Fibroblasto
Fibrosi
Alveolite
Immunoglobuline
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SILICOSI NODULARE PURA
Forme cliniche
FORMA A DECORSO CRONICO SEMPLICE
• Latenza molto lunga(20 anni)• Esposizione moderata• Insorgenza clinica subdola (spesso segue il quadro radiografico)• Sintomi: tosse secca e dispnea da sforzo(tardiva)• Frequenti le complicanze bronchitiche• Prognosi: circa 40 anni
FORMA A DECORSO CRONICO COMPLICATO(PMF)
SILICOSI ACUTA(ACCELLERATA)
PROTEINOSI ALVEOLARE SILICOTICA
Fase iniziale
Silicosi nodulare pura
Spesso asintomatica• Spesso asintomatica• Esposizione moderata, insorgenza clinica subdola• Sintomi: tosse secca• Esame obiettivo toracico: nella norma• Rx: fine opacità nodulare
Fase avanzata (lungo periodo di esposizione)
T di ( tt tt d f )• Tosse e dispnea grave (soprattutto da sforzo)• Esame obiettivo Toracico: iperdistensione toracica, iperfonesi
dovute al parenchima enfisematoso o in alternativa ipofonesi e soffi bronchiali
• Rx: formazione di bande di tessuto fibroso fino alla fibrosi massiva progressiva
• Complicanze: rischio aumentato di sviluppo di tbc polmonare
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Lesione principale: nodulo silicotico a livello dei linfonodi ilari
Anatomia patologica
Lesione principale: nodulo silicotico a livello dei linfonodi ilari
Interessamento delle zone perivasali
Evoluzione della malattia anche dopo cessazione
Confluenza dei noduli
Fibrosi Massiva Progressiva
Nodulo silicotico: struttura
Centro nodulo: fibre concentriche dicollageno ialinosico con cristalli di silice
Periferia nodulo: cellule infiammatorie eantracosi
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LINFONODI CALCIFICATI A
Silicosi Nodulare Diffusa
“GUSCIO D’UOVO”
Protocollo diagnostico
ANAMNESI LAVORATIVA COMPARTO INDUSTRIALE,MANSIONE,COMPITIPERIODO E DURATA DI ESPOSIZIONEPERIODO E DURATA DI ESPOSIZIONE
SINTOMI E SEGNI CLINICI DISPNEA INGRAVESCENTE(TOSSE,ESPETTORATORUMORI BRONCHIALI(BPCO)
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI RX STANDARS(ILO 80),ALTE TENSIONI,HRTC
FUNZIONE RESPIRATORIA APVA,DEFICIT RESTRITTIVO(MISTO)RIDUZIONE TICO[FASI AVANZATE ILO>2/1]RIDUZIONE TICO[FASI AVANZATE ILO>2/1]
LAVAGGIO BRONCO ALVEOLARE ALVEOLITE NEUTROFILA,MACROFAGI CON SIO2
ISTOLOGIA NODULI SILICOTICI(CRISTALLI BIRIFRANGENTI)
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Diagnostica per immagini:controllo periodico degli esposti e dei silicotici
RADIOGRAFIA Standard del torace (ILO 1980)
Radiografie con alto voltaggio
HTRC – TAC spirale: per quadri dubbi o immagini sospette
(neoplasie polmonari)
( Non esiste ancora una classificazione internazionale per la TAC) ( Non esiste ancora una classificazione internazionale per la TAC)
Caratteristiche del quadro radiologico
Opacità prevalentemente rotondeggianti, sfumate, di bassa densità,
distribuite simmetricamente
In fase iniziale per lo più localizzate nei campi superiori
(rinforzo della trama broncovasale)
Ingrandimento dei linfonodi ilari, talvolta calcificazioni a guscio di uovo (tipichema non esclusive)
Tendenza alla confluenza delle piccole opacità (segni di iperdiafania daenfisema centrolobulare)
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Classificazione ILO 1980
Opacità piccole
Grandezza
Rotonde(diametro):pinferiore a 1.5 mm;q tra 1.5 e 3 mm;r superiore
a 3 mm
Irregolari(diametro): sinferiore a 1. 5mm;t tra 1.5 e 3 mm; u superiore
a 3 mm
Profusione: graduata da 0(assenza di
noduli) a 3(opacità numerose)
Opacità grandi
Le lettere A,B,C utilizzate per indicare le dimensioni di grosse opacità,
eventualmente formate da opacità più piccole ma confluenti(da A a C
l’interessamento è più importante)
Silicosi Semplice: opacità rotondeggianti Categorie ILO
RR 2/2 RR 3/3
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Silicosi Confluente: grandi opacità Categorie ILO
A B
Silicosi confluente ( pseudo-tumourale ) Categorie ILO
C
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Linfonodi ilari a “guscio d’uovo”
Diagnosi differenziale
Nei casi individuali, la diagnosi dipende da antecedenti professionali e dalla possibilitàdi escludere la presenza di tubercolosi, di tumore al polmone, di sarcoidosi, di artritereumatoide, ecc…tramite metodi clinici e di laboratorio classici.
TUBERCOLOSI: esame colturale dell’espettorato
CANCRO POLMONARE: aspetto rx ,tc, marcatori tumorali
FIBROSI INTERSTIZIALE IDIOPATICA: esclusione di esposizione a sostanzesclerogenesclerogene
SACROIDOSI: rx torace, esami di laboratorio(leucopenia, iperuricemia, aumentofosfatasi alcalina, gamma-GT, gamma-globuline), biopsia
ARTRITE REUMATOIDE: positività per il fattore reumatoide, clinica.
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Conclusioni diagnostiche
Le alterazioni radiologiche nodulari caratteristiche deiprimi stadi, con coalescenza nella zona superiore delpolmone, l’assenza di segni fisici o di tosse importante eil deficit non specifico della funzione polmonare, fanno siche la diagnosi di silicosi sia facile da porre nei gruppi dilavoratori esposti alle polveri.lavoratori esposti alle polveri.
Protocollo di sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti a silice cristallina
In visita preventiva, in fase pre assuntiva: visita medica, spirometria concurva flusso volume e volume residuo DLCO radiografia del toracecurva flusso-volume e volume residuo, DLCO, radiografia del torace,effettuata e refertata secondo i criteri dell’ILO, intradermo-reazione allatubercolina secondo Mantoux;
In visita periodica: ogni anno visita medica e spirometria con curva flusso-volume,ogni 5 anni la radiografia del torace per i primi venti anni e poi ogni2 anni,la Mantoux senza periodicità prefissata;, p p ;
In visita al momento della cessazione del lavoro: visita medica, spirometriacon curva flusso-volume e volume residuo, DLCO, radiografia del torace,Mantoux secondo le indicazioni cliniche ed epidemiologiche locali.
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