Signore questa notte ti chiedo una cosa speciale ... · per riunire tutti i membri della mia...

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"Signore questa notte ti chiedo una cosa speciale ... Trasformami in una televisione, così che io possa occupare il suo posto. Mi piacerebbe vivere come vive la televisione di casa mia. In altre parole avere una stanza speciale per riunire tutti i membri della mia famiglia attorno a me. Esser preso sul serio quando parlo. Fa che io sia al centro dell'attenzione così che tutti mi prestino ascolto senza interrompermi né discutere. Mi piacerebbe provare l'attenzione particolare che riceve la televisione quando qualcosa non funziona... E tener compagnia a mio papà quando torna a casa, anche quando è stanco dal lavoro. E che mia mamma, al posto di ignorarmi, mi cerchi quando è sola e annoiata. E che i miei fratelli e sorelle litighino per poter stare con me... E che possa divertire tutta la famiglia, anche se a volte non dico niente. Mi piacerebbe vivere la sensazione di chi tralascia tutto per passare alcuni momenti al mio fianco. Signore non ti chiedo molto. Solo vivere come vive qualsiasi televisione. Grazie Signore." Dal diario di un bambino …

Transcript of Signore questa notte ti chiedo una cosa speciale ... · per riunire tutti i membri della mia...

"Signore questa notte ti chiedo una cosa speciale ...

Trasformami in una televisione,

così che io possa occupare il suo posto.

Mi piacerebbe vivere come vive la televisione di casa mia.

In altre parole avere una stanza speciale

per riunire tutti i membri della mia famiglia attorno a me.

Esser preso sul serio quando parlo.

Fa che io sia al centro dell'attenzione

così che tutti mi prestino ascolto senza interrompermi né discutere.

Mi piacerebbe provare l'attenzione particolare che riceve la

televisione quando qualcosa non funziona...

E tener compagnia a mio papà

quando torna a casa,

anche quando è stanco dal lavoro.

E che mia mamma, al posto di ignorarmi,

mi cerchi quando è sola e annoiata.

E che i miei fratelli e sorelle litighino

per poter stare con me...

E che possa divertire tutta la famiglia,

anche se a volte non dico niente.

Mi piacerebbe vivere la sensazione

di chi tralascia tutto per passare alcuni momenti al mio fianco.

Signore non ti chiedo molto.

Solo vivere come vive qualsiasi televisione.

Grazie Signore."

Dal diario di un bambino …

2 POF 2014-15

1 POF 2014-15

“ l’Insegnamento non è riempire vasi….

ma accendere fuochi” M. Recalcati

PREMESSA

L’Istituto “Giovanni Verga”, comprensivo di Scuola dell’infanzia, pri-

maria e secondaria, è il luogo dove i giovani di Fiumefreddo ricevono

gran parte della loro formazione scolastica iniziale. Di questo noi ope-

ratori della scuola sentiamo tutta la responsabilità nella consapevolez-

za che l’obiettivo di una vera formazione di base sia quello di fornire

l’alunno del diritto di cittadinanza: diritto che si esplica nell’acquisire

gli strumenti per pensare, comunicare e agire.

Inoltre, a decorrere dal 1° settembre 2012, a seguito del D.A. n.806 del

6.3.2012 dell’Assessorato Regionale dell’istruzione e della formazione

professionale con il quale sono stati disposti gli interventi di razionaliz-

zazione e dimensionamento della rete scolastica della Sicilia, il Circolo

didattico “Rosario Livatino” è stato aggregato all’Istituto comprensivo

“Giovanni Verga” di Fiumefreddo di Sicilia, rendendo di fatto l’Istituto il

responsabile unico della formazione scolastico-educativa delle nuove

generazioni fiumefreddesi.

La società attuale, ricca di stimoli culturali anche se spesso contrad-

dittori, obbliga la Scuola a farsi carico di nuove problematiche e ad as-

sumersi nuovi compiti e funzioni nei confronti degli alunni. È perciò re-

sponsabilità della Scuola favorire l’apprendimento di nuovi saperi e

nuovi linguaggi, promuovere la capacità di riflettere sulla propria iden-

tità culturale e sul vissuto storico e sociale della comunità alla quale si

appartiene.

La Scuola oggi deve insegnare a vivere e a convivere, deve di conse-

guenza operare in un rapporto educativo costante e sinergico con le

famiglie e con tutte le agenzie formative del Territorio, favorendo lo

sviluppo delle personali potenzialità dei singoli studenti, valorizzando-

ne attitudini ed interessi.

Il Collegio dei Docenti, nella elaborazione del Piano dell’Offerta Forma-

tiva, si è posto l’obiettivo di dare una risposta ragionata a queste esi-

genze facendosi carico di sviluppare una congruente ed efficace pro-

gettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa

della Scuola che rifletta le esigenze del contesto culturale, sociale ed

economico della realtà locale, così come recita il DPR 275\99.

2 POF 2014-15

Il POF risulta essere così la carta d'identità della nostra Istituzione sco-

lastica. Tenuto conto delle esigenze di tutte le componenti della scuola

ed elaborato dal Collegio Docenti, il POF per l’a.s. 2013/2014 è stato

adottato dal Consiglio d’Istituto n data 29 novembre 2013.

IL CONTESTO TERRITORIALE

Oggi, l'Istituto Comprensivo "Giovanni Verga" di Fiumefreddo di Sicilia

si articola nei sette plessi che negli anni hanno costituito la storia della

scuola fiumefreddese.

Il contesto socio - economico e culturale in cui è inserito l’Istituto è ca-

ratterizzato da un hinterland noto in tutto il mondo: si tratta di un nodo

strategico del traffico turistico tra il versante nord-ovest dell'Etna e la

riviera Jonica, tra Giarre - Riposto - Giardini - Naxos - Taormina.

Il Territorio di Fiumefreddo di Sicilia occupa con le sue frazioni una su-

perficie di 12 Kmq abitata da circa 10.000 abitanti.

La popolazione residente ha un tenore

di vita eterogeneo: vi sono famiglie di

elevate condizioni sociali, soprattutto

commercianti e liberi professionisti, alle

quali si contrappongono numerosi nu-

clei familiari che versano in mediocri ed

a volte scarse condizioni economiche,

culturali e sociali. La riconversione del-

le produzioni agricole in impianti floro-

vivaistici e le iniziative tendenti ad incrementare il turismo sulla zona

costiera hanno prodotto un notevole flusso di visitatori e bagnanti, che

ha generato uno sviluppo repentino e consistente, ma non sempre ben

organizzato. Sul territorio fiumefreddese da oltre cinquanta anni è pre-

sente anche un mulino - pastificio appartenente alla famiglia Barbagal-

lo che produce pasta biologica da esportare all’estero.

La posizione geografica, il clima, la Riserva Naturale fanno di Fiume-

freddo di Sicilia un paese ameno con grande valenza naturalistica; un

importante centro di produzione e

commercio di agrumi e prodotti florovi-

vaistici la cui spiaggia, Marina di Cotto-

ne, è meta di un intenso turismo estivo.

Al Comune di Fiumefreddo, da sempre

sensibile alla salvaguardia della natura

e al rispetto dello splendido litorale ioni-

co, negli anni è stato assegnato più vol-

3 POF 2014-15

te il riconoscimento europeo “Bandiera blu” per la qualità delle acque

e la sicurezza delle spiagge. In un Paese come questo, ricco di cultura

e natura, il nostro Istituto si propone di accompagnare nella loro cre-

scita gli alunni dai tre ai quattordici anni e di rispondere alle esigenze

di un'utenza che chiede per i propri figli non soltanto la garanzia del di-

ritto all'istruzione e alla formazione globale ma anche un orientamento

scolastico e professionale.

LA SCUOLA

Le strutture scolastiche dell’Istituto sono

diversificate per la scuola dell’infanzia,

per la scuola primaria e per la scuola se-

condaria. Nel Plesso centrale, oltre agli uf-

fici di segreteria, ha sede la scuola se-

condaria; nel Plesso di Liberto, sono ubi-

cate 3 sezioni di scuola dell’infanzia e 4

classi di scuola primaria; nel vicino Plesso

di via Badalà sono collocate ulteriori 5

classi della scuola primaria; nel Plesso

Piemonte, già sede centrale del Circolo

didattico, sono situate 9 classi di scuola

primaria e 3 sezioni di scuola dell’infanzia; nel Plesso Feudogrande si

trovano 5 classi di scuola primaria e una sezione di scuola dell’infanzia

regionale; in ciascuno degli ulteriori Plessi di via Meli e via Quasimodo

si trovano 2 sezioni di scuola dell’infanzia. Tutti i plessi sono dotati so-

no dotati di collegamento wi-fi e in ciascuna aula è presente la LIM per

la didattica .

Il nostro Istituto, in quanto comprensivo dei tre segmenti formativi del

primo ciclo, rappresenta un esempio di continuità educativa e didatti-

ca sia sul piano teorico sia su quello metodologico e pratico.

All’interno di tale contesto, l’unitarietà del curricolo assume una rile-

vanza fondamentale al fine di garantire il diritto dell’alunno ad un per-

corso formativo organico e completo che, pur nei cambiamenti evoluti-

vi, costruisca la sua identità. Per tali motivazioni, il nostro Istituto, già

prima dell’introduzione delle Indicazioni Nazionali D.P.R. 16-11-2012,

ha istituito la Commissione per l’elaborazione del curricolo verticale

dove sono stati individuati e definiti i traguardi formativi comuni su cui

operare in modo coordinato e unitario rispettando la crescita

dell’alunno e la specificità di ciascun ordine di scuola.

4 POF 2014-15

SEDE CENTRALE

Via Mario Rapisardi 38

Tel. 095/7762738

Fax 7762451

15 classi di sc. secondaria di primo grado

(284 alunni)

PLESSO FEUDOGRANDE

Via Feudogrande tel 095/642655

5 classi di scuola primaria (95 alunni)

1 sez. scuola dell’infanzia regionale (15 alunni)

PLESSO MELI

Via Meli tel 095/7762027

2 sez. scuola dell’infanzia (49 alunni)

PLESSO LIBERTO

Contrada Liberto 095/7765201

3 sez. scuola dell’infanzia (65 alunni)

4 classi di scuola primaria (78 alunni)

PLESSO QUASIMODO

Via Quasimodo tel 095/641533

2 sez. scuola dell’infanzia (42 alunni)

PLESSO PIEMONTE

Via Etna tel 095/642562

fax 095/7762732

9 classi di scuola primaria (171 alunni)

3 sez. scuola dell’infanzia (47 alunni)

PLESSO BADALÀ

Via Badalà tel 095/649368

5 classi di scuola primaria

(78 alunni)

PLESSI E FIDUCIARI

PLESSI FIDUCIARI

PLESSO CENTRALE Proff. Finocchiaro e Guarrera

PLESSO PIEMONTE Ins. Maria Concetta Correnti

PLESSO LIBERTO Ins. Giuseppa De Salvo

PLESSO VIA BADALA’ Ins. Sebastiana Girgenti

PLESSO QUASIMODO Ins. Ester Carrera

PLESSO FEUDOGRANDE Ins. Patrizia Nunzio

PLESSO VIA MELI Ins. Trimarchi Rita

5 POF 2014-15

In tutte le classi dell’Istituto a partire dall’ultimo anno della scuola

dell’infanzia viene insegnato l’inglese e nelle classi di scuola seconda-

ria di primo grado, come previsto dalla Legge n. 53/03, viene studiata

una seconda lingua comunitaria a scelta tra il francese o lo spagnolo.

Ciò risulta essere una risorsa importante, in quanto risponde alle esi-

genze professionali dell’hinterland, del contesto descritto e della vo-

cazione commerciale e turistica del Territorio, ricco di itinerari cultu-

rali e naturalistici: Castello degli Schiavi - Palazzo Corvaya – Chiesa di

San Vincenzo - Riserva Naturale - Campo di Volo – Torrerossa …

Analogamente, l’approccio con l’informatica e con la multimedialità

avviene trasversalmente in tutti i segmenti formativi dell’Istituto: il

computer e le LIM, presenti in ogni aula, risultano essere oggi stru-

menti indispensabili nella didattica e nel processo di apprendimento.

L’Istituto, coerentemente con quanto affermato nell'art.1 del DPR

257/99, è in continuo ascolto delle esigenze dell'utenza. Pertanto non

soltanto struttura piani personalizzati di insegnamento/apprendimento

nel rispetto dell'individualità di ciascun alunno, ma è anche pronto ad

interagire positivamente con il Territorio, le cui proposte si interseca-

no costantemente con le attività curriculari ed extracurriculari della

scuola.

Nella nostra Istituzione, infatti, è forte la consapevolezza che l'apertu-

ra, il confronto ed il dialogo a vari livelli siano elemen-

ti indispensabili per promuovere la crescita educativa

e culturale degli alunni, al fine di favorire la valorizza-

zione della persona umana. Tutte le attività svolte, in-

fine, sono puntualmente documentate e rese note sia

attraverso il sito dell’Istituto

www.icgvergafiumefreddodisicilia

.it sia attraverso la pubblicazione

di “School News” (2 numeri

l’anno) con il quale, all’interno del progetto di

“Giornalismo Multimediale”, la Scuola partecipa a

diverse iniziative: Newspapergame, in collabora-

zione con il quotidiano La Sicilia, La Repubbli-

ca@scuola, iniziativa promossa da Repubblica,

Alboscuole, portale promosso dall’Ordine Dei Gior-

nalisti Italiani. Inoltre, già da alcuni anni è stato

creato un apposito Albo d’Oro in cui vengono rac-

6 POF 2014-15

colti tutti gli articoli dei giornali e TG che documentano i successi della

nostra scuola.

LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA

Le scelte educative dell’Istituto tengono conto dei cambiamenti in atto

nella società e del contesto territoriale. Esse sono “definite a partire

dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso indivi-

duale e con l’unicità delle relazioni che la legano alla famiglia e agli

ambiti sociali.” (Indicazioni per il curricolo 2012).

Le strategie metodologiche sono finalizzate

all’individualizzazione e alla personalizzazione

dell’insegnamento, mirano cioè ad offrire

all’alunno gli strumenti per una chiara definizione

di se stesso, delle proprie capacità, dei propri li-

miti. La strategia fondamentale rimane comunque

l’insegnante che per dare motivazione deve crea-

re un rapporto empatico con la “persona alunno”

e non solo con “l’alunno studente”; l’insegnante

cerca di favorire l’autorealizzazione della persona

sviluppando nell’allievo un atteggiamento strategico, affinché egli ab-

bia anche un controllo attivo su di sé e sull’andamento del proprio per-

corso formativo.

Inoltre, già dallo scorso anno scolastico sono in atto le Nuove Indica-

zioni nazionali per il curricolo, ciò implica una coerente rielaborazione

della progettazione curricolare che abbia come fine i traguardi di svi-

luppo delle competenze, il profilo dello studente e gli obiettivi di ap-

prendimento.

Per meglio rispondere a tali direttive, il nostro Istituto mette in atto del-

le misure di accompagnamento che tendono a promuovere un proces-

so sistematico di riflessione, formazione, ricerca e sperimentazione:

riflessione individuale, collegiale e in rete con altre scuole;

formazione che tiene conto del patrimonio didattico acquisito nel tem-

po da ciascun docente con la formazione continua (M@tabel - Posei-

don - PON Educazione scientifica – PQM - PON Educazione linguistica);

7 POF 2014-15

ricerca e sperimentazione finalizzate a

promuovere una didattica operativa e

cooperativa ma soprattutto a privilegiare

l’apprendimento consapevole e la pa-

dronanza concettuale e non soltanto la

performance dello studente, sviluppando

personali potenzialità e valorizzando atti-

tudini e interessi.

Finalità imprescindibile della nostra scuola, attraverso le varie strate-

gie, è quella di trasformare le conoscenze acquisite in abilità e compe-

tenze spendibili nella vita:

Acquisire gli alfabeti di base della cultura.

Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva.

Elaborare il senso della propria esperienza.

Con tali finalità, già da alcuni anni, il nostro Istituto partecipa anche

alla RETE DEGLI “ORTI DI PACE” DI SICILIA realizzando l’orto in ogni

plesso.

L’orto è il luogo privilegiato per edu-

care o ri-educare i giovani

all’ambiente, per la diffusione della

sensibilità ecologica e la conoscenza

del proprio territorio.

Esso rappresenta uno dei pochi spazi

vitali che si è riusciti a mantenere in

condizioni vicine alla naturalità, è

meritevole della massima attenzione

dal punto di vista didattico e rappresenta un punto centrale nella for-

mazione del cittadino.

Adottare nella pratica didattica l’orto,

quindi, è una proposta dai forti aspetti

formativi; la metodologia cardine utilizza-

ta, infatti, è quella della ricerca scientifica

che stimola l’osservazione di ciò che ac-

cade, la problematizzazione della realtà

osservata e l’apertura a nuove piste pro-

blematiche.

8 POF 2014-15

LA PROGETTAZIONE DIDATTICA

I “saperi” che costituiscono il curricolo del nostro Istituto sono orga-

nizzati in modo da interconnettere le diverse discipline. La relazione

d’insegnamento/apprendimento, finalizzata a sviluppare negli studenti

la capacità di risolvere problemi in molteplici contesti di vita reale, for-

nisce gli strumenti di pensiero necessari per: apprendere a seleziona-

re le informazioni a disposizione; identificare gli aspetti critici e le in-

terrelazioni; costruire o applicare una rappresentazione di supporto

per risolvere un problema; valutare e giustificare le scelte fatte.

Consapevole dell’importanza di tali finalità, la Commissione per

l’innovazione della didattica, individuati e definiti i traguardi irrinun-

ciabili di ciascun ordine di scuola, ha realizzato un curricolo verticale

che vuole esprimere l’impegno dell’Istituto verso un nuovo modo di

“fare scuola” con lo scopo di sviluppare nell’alunno la consapevolezza

di ciò che sta facendo, del perché lo fa e di come è opportuno farlo.

Una consapevolezza che lo renda “competente” anche al di fuori dal

contesto scolastico e che lo motivi alla curiosità intellettuale.

Pertanto, alla luce delle Indicazioni

per il Curricolo della scuola

dell’infanzia e del primo ciclo

d’istruzione e dei traguardi per lo svi-

luppo delle competenze, i docenti,

suddivisi in Dipartimenti, hanno pre-

disposto una progettazione che pre-

vede le direttrici fondamentali

dell’apprendimento e, per ogni disci-

plina, i Nuclei fondanti, gli Obiettivi di

apprendimento e i Contenuti discipli-

nari che ogni docente svilupperà all’interno della classe, nonché i cri-

teri di valutazione e i livelli delle competenze acquisite.

A tal fine, il Nucleo di valutazione e dell’innovazione didattica ha reso

attuabile già dallo scorso anno il curricolo verticale d’Istituto che indi-

vidua, coerentemente con le Indicazioni Nazionali, i traguardi delle

competenze per ciascun biennio dell’intero percorso di studio del pri-

mo ciclo, curricolo che viene monitorato costantemente e migliorato in

itinere.

9 POF 2014-15

La metodologia adottata per promuovere la motivazione degli alunni,

farà ricorso a strategie e tecniche didattiche varie:

attività laboratoriali individuali e di gruppo

diario di bordo

Jigsaw - metodo del puzzle

cooperative learning

tutoring

modeling

rool play

sfide di gruppo

problem solving

Infine, in ottemperanza alla legge regionale n°9 del 31 maggio 2011 per

la ”Promozione, valorizzazione ed insegnamento della storia, della let-

teratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole” il nostro Isti-

tuto ha programmato una serie di interventi didat-

tici trasversali alle discipline che, attraverso lo

studio del patrimonio culturale della nostra regio-

ne e delle problematicità del nostro territorio, non

soltanto accrescano nei nostri alunni la consape-

volezza della identità regionale ma facciano an-

che comprendere loro che la Nostra Terra oggi ha

un ruolo nuovo di mediazione tra Nord e Sud, tra

Occidente e Oriente.

Al fine di espletare al meglio la progettazione educativa e didattica, il

Consiglio d’Istituto, recependo le proposte del Collegio dei Docenti, ha

stabilito i seguenti criteri di formazione delle classi.

Per consolidare capacità operative

di analisi e di sintesi

Per essere protagonisti del processo di costruzione del sapere attraverso

simulazioni e competizioni

Per rinforzare l’apprendimento

10 POF 2014-15

FORMAZIONE DELLE PRIME CLASSI

SCUOLA DELL’INFANZIA

I bambini che compiono tre anni entro il 30 aprile 2014 sono iscritti alla

sezione richiesta fino alla disponibilità di posti, favorendo l’inserimento

degli alunni più piccoli nella sezione a tempo ridotto.

SCUOLA PRIMARIA

Nei plessi in cui le iscrizioni consentano la formazione di due classi prime, si costituisce una commissione di docenti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria per procedere alla formazione dei gruppi classe secondo i seguenti criteri:

Proporzionalità tra maschi e femmine. Profilo globale dell’alunno desunto da colloqui con i docenti di

scuola dell’infanzia. Provenienza socio-culturale. Discrezionalità del D.S. qualora in possesso di informazioni riser-

vate su situazioni particolari che riguardino gli alunni.

L’assegnazione dei gruppi classe alle sezioni avviene tramite pubblico sorteggio.

SCUOLA SECONDARIA

Per la formazione dei gruppi classe si procede secondo i seguenti cri-teri:

Livelli culturali degli alunni desunti dalla scheda di valutazione del-la scuola primaria di provenienza e dagli incontri con le maestre della classi quinte della scuola primaria.

Classi numericamente omogenee con opportuna riduzione in pre-senza di alunni diversamente abili.

Scelta della lingua (Francese o Spagnolo).

Proporzionalità tra maschi e femmine nel gruppo classe.

Presenza nel gruppo classe di almeno un compagno (ove possibile e compatibilmente con la scelta della lingua) della classe di scuola primaria di provenienza.

Su richiesta, diritto di prelazione della sezione per gli alunni che hanno fratelli o sorelle frequentanti, o che hanno frequentato nel biennio precedente, nella stessa sezione, salvo priorità data alla scelta della lingua o diversa valutazione de D.S.

11 POF 2014-15

Discrezionalità del D.S. qualora in possesso di informazioni riser-vate su situazioni particolari che riguardino gli alunni.

L’assegnazione dei gruppi classe alle sezioni avviene tramite pubblico sorteggio.

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE

AREA LINGUISTICA

Linee essenziali di apprendimento

1) Ascoltare, leggere, comprendere

e comunicare

2) Produrre

STORIA

Ascoltare e leggere – Fonti e do-

cumenti.

Comprendere – Rapporti di suc-

cessione e contemporaneità di

eventi.

Comunicare – Gli aspetti più signi-

ficativi di eventi storici.

Produrre – Schemi di sintesi sugli

eventi storici studiati – ricostru-

zioni storiche, utilizzando un lin-

guaggio specifico.

ITALIANO

Ascoltare e leggere – Vari tipi di

messaggi (verbali e non).

Comprendere – Testi di vario ge-

nere.

Comunicare – Sul proprio vissuto

ed interagire in maniera pertinente.

Produrre – Testi scritti coesi e

coerenti – testi di vario genere in

modo creativo rispettando le rego-

le morfo-sintattiche.

GEOGRAFIA

Ascoltare e leggere – Rappresen-

tazioni iconiche e cartografiche.

Comprendere – Lo spazio e

l’interazione uomo-ambiente.

Comunicare – Fatti e fenomeni lo-

cali e globali.

Produrre – Carte e grafici di vario

genere.

ARTE E IMMAGINE

Ascoltare, leggere, comprendere

Immagini di vario tipo – beni arti-

stico-culturali del territorio.

Produrre – Messaggi visivi con

tecniche e materiali diversi

RELIGIONE

Ascoltare – Fonti e documenti.

Comprendere – Il testo Biblico e

i documenti della Chiesa.

Comunicare – Le proprie espe-

rienze e confrontarle con il mes-

saggio evangelico.

Produrre – Eventi storici della

vita di Gesù e della Chiesa.

LINGUE COMUNITARIE

Ascoltare ,leggere, comprendere e

comunicare – Messaggi chiari e

semplici – brevi testi, sul proprio

vissuto ed interagire in maniera

pertinente.

Produrre – Espressioni di uso

quotidiano – semplici testi rispet-

tando le regole di base.

12 POF 2014-15

AREA SCIENTIFICA

Linee essenziali di apprendimento

1) Ascoltare, leggere, comprendere e

comunicare

2) Produrre

SCIENZE

Ascoltare e leggere – la lezione

dialogata e decodifica del linguag-

gio scientifico.

Comprendere – brani da diverse

fonti scientifiche, eventi naturali,

esperimenti.

Conoscere – classificazioni, sche-

mi, principi, simboli, formule, re-

lazioni di causa ed effetto e la ter-

minologia scientifica.

Comunicare e produrre –uso di

linguaggi settoriali, modelli e

schemi per descrivere situazioni e

fenomeni.

MATEMATICA

Ascoltare e leggere – la lezione

dialogata e la proposizione di testi

e problemi; decodifica del lin-

guaggio simbolico.

Comprendere – testi problematici

individuandone dati e incognite,

varianti e invarianti; strategie riso-

lutive; classificazioni, grafici e ta-

belle.

Conoscere – formule, regole, algo-

ritmi e proprietà; schemi logici in

situazioni diverse.

Comunicare e produrre – uso di

simboli, figure, formule, grafici e

tabelle.

TECNOLOGIA

Ascoltare e leggere – la lezione

dialogata e decodifica del linguag-

gio tecnico. Comprendere – i bisogni legati alla

produzione e analizzare le funzioni

di un artefatto.

Conoscere – i processi di trasfor-

mazione e di produzione.

Comunicare e produrre – i processi

di trasformazione e di produzione,

elaborazione di figure, grafici e ta-

belle.

SCIENZE MOTORIE

Leggere – decodifica di simboli e

strumenti.

Comprendere – i linguaggi dello

sport

Conoscere – le specialità

dell’atletica, le regole dei vari

sport e il proprio corpo. Produrre – schemi di gioco.

ED. MUSICALE

Ascoltare e comprendere – brani di

generi e repertori diversi.

Leggere – Decodifica di semplici

partiture.

Conoscere e comunicare – Luoghi,

fatti e personaggi della musica.

Produrre – ritmi, suoni e brani mu-

sicali.

13 POF 2014-15

LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO E TEMPO SCUOLA

ORARIO SCUOLA DELL’INFANZIA

Al fine di salvaguardare il benessere psicofisico dei bambini, è prevista una flessibilità nell’orario d’ ingresso e di uscita.

Entrata Dalle ore 8,00 alle ore 9,15

Uscita 1° Turno ore 12,30 – 13,00

Uscita 2°Turno ore 15,30 – 16,00

Per favorire l’accoglienza dei più piccoli, nei primi giorni di scuola l’ingresso dei bambini sarà differenziato per tempi e modalità, in base alle esigenze di ogni singolo alunno. Le insegnanti per le prime setti-mane opereranno in contemporaneità. Nel periodo compreso tra la fine delle lezioni e la fine delle attività di-dattiche, dopo aver vagliato il numero di alunni effettivamente frequen-tanti, l’organizzazione della scuola dell’infanzia proseguirà con l’attivazione di una sola sezione per ciascun Plesso con orario antime-ridiano 8.00 -13.00 e i docenti in servizio turneranno su quella sezio-ne.

ORARIO SCUOLA PRIMARIA

Al fine di contemperare le esigenze derivanti dalle disposizioni norma-

tive relative all’organico dei docenti, curricolo di 27 ore settimanali,

con quelle dell’amministrazione comunale che organizza il servizio di

scuolabus, in tutte le classi della scuola primaria, si effettuerà un ora-

rio delle lezioni distribuito su cinque giorni la settimana. Gli orari

d’ingresso e di uscita saranno diversificati come segue:

Tempo ridotto ore 8,00 – 13,00 Scuola regionale

Tempo normale ore 8,00 – 16,00 Tutte le altre sezioni

Turno antimeridiano ore 8,00 – 13,00 Tutte le altre sezioni

Turno pomeridiano ore 11,00 – 16,00 Tutte le altre sezioni

14 POF 2014-15

ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO

Il D.P.R. n°89/2009, che revisiona l’assetto ordinamentale, organizzati-

vo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo, prevedendo

per la scuola primaria il superamento del sistema modulare

dell’insegnamento, obbliga la riduzione dell’orario da 30 a 27 ore, oltre

a mettere in discussione l’assegnazione degli ambiti disciplinari ai do-

centi.

Tuttavia, per non disperdere le pregresse professionalità specifiche

acquisite dai docenti, il Collegio dei Docenti ha ritenuto opportuno de-

liberare, quali criteri di assegnazione dei docenti alle classi, oltre la

continuità didattica, la competenza specifica maturata nell’ambito di-

sciplinare e il raggruppamento delle discipline in ambiti.

n. ore settimanali GIORNI SEDE ORARIO

27 da lunedì a

venerdì

plesso via Badala’ 8,00 - 13,25

plesso via Principe di Piemonte 8,20 - 13,45

plesso Feudogrande 8,30 - 13,55

plesso Liberto 8,00 - 13,25

AGGREGAZIONE DELLE

DISCIPLINE

Classe I Classe II Classe III Classe

IV Classe V

n. ore settimana-

li

n. ore settimana-

li

n. ore settimana-

li

n. ore settimana-

li

n. ore settimana-

li

Italiano e Arte

10 10 9 9 9

Inglese 2 2 3 3 3

Storia/Geografia Musica e Ed.Fisica

6 6 6 6 6

Matematica Scienze

e Tecnologia 7 7 7 7 7

Religione 2 2 2 2 2

TOTALE

27

27

27

27

27

15 POF 2014-15

ORARIO SCUOLA SECONDARIA

ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO

CURRICOLO OBBLIGATORIO

- 30 ore - Discipline

Classe I Classe II Classe III

n. ore settimanali

n. ore settimanali

n. ore settimanali

Italiano 5 5 5

Approfondimento di lettere 1 1 1

Storia e Geografia 4 4 4

Inglese 3 3 3

Francese o Spagnolo 2 2 2

Arte e immagine 2 2 2

Matematica 4 4 4

Scienze 2 2 2

Tecnologia 2 2 2

Ed. Musicale 2 2 2

Scienze motorie 2 2 2

Religione 1 1 1

TOTALE 30 30 30

UFFICI DI SEGRETERIA

ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO SEDE CENTRALE VIA M. RAPISARDI, 38

n.ore settimanali GIORNI SEDE ORARIO

30 da lunedì a

sabato

Centrale

8,25 - 13,25

Orario invernale Orario estivo

da lunedì a sabato 9,30 – 12,30 Da lunedì a venerdì

martedì 15,00 – 18,00 9,30 -12,30

giovedì 15,00 – 18,00

16 POF 2014-15

ORGANIGRAMMA

STAFF DEL DIRIGENTE

Collaboratore vicario prof.ssa Angela Finocchiaro

Secondo collaboratore prof. Salvatore Guarrera

Direttore SGA signora Giovanna Costa

Responsabili scuola primaria ins. Venera La Spina ins. Lucia Cristaldi

Responsabili scuola dell’infanzia ins. Grazia Pennino ins. Maria Nucifora

Funzioni Strumentali

CONSIGLIO D’ISTITUTO

PRESIDENTE DIRIGENTE SCOLASTICO

COMPONENTE ATA

Costa Giovanna

Proietto Salanitri Maria Rosa

DIRIGENTE SCOLASTICO

prof.ssa Maria Luisa Leotta

Riceve per appuntamento

Lunedì - Mercoledì - Venerdì

Proietto Salanitri Concetta Maria Luisa Leotta

17 POF 2014-15

COMPONENTE GENITORI COMPONENTE DOCENTI

Caricati Francesco Cantarella Rosa

La Spina Concetta Cinzia D’Agostino Sebastiana

Lembo Giuseppina De Salvo Giuseppa

Merlisena Tiziana La Spina Venera

Monaco Alfio Murabito Mario Francesco

Rizzo Salvatore Musumeci Leonarda

Proietto Salanitri Concetta Strazzeri Sabrina

Sorbello Catia Zito Rosalia Rita

GIUNTA ESECUTIVA

PRESIDENTE SEGRETARIA

COMPONENTE GENITORI COMPONENTE DOCENTI

La Spina Concetta Cinzia Murabito Mario Francesco

Monaco Alfio

COMPONENTE ATA

Proietto Salanitri Maria Rosa

ORGANO DI GARANZIA

COMPONENTE GENITORI COMPONENTE DOCENTI

Sorbello Catia Nicita Agatina

Pollicina Vincenza

Dirigente scolastico

Prof.ssa Maria Luisa Leotta

Direttore dei Servizi G.A.

Sig.ra Giovanna Costa

18 POF 2014-15

ARTICOLAZIONE DEL COLLEGIO

FUNZIONI STRUMENTALI

Area 1 – GESTIONE DEL P.O.F.

Monitoraggio, coordinamento e valutazione del POF, degli ap-prendimenti e del servizio.

Prof. Giuseppe Nobile

Produzione, stampa, diffusione del POF e coordinamento di tutte le attività connesse.

Prof.ssa Rosalia Zito

Area 2 – SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI

Produzione di materiali di suppor-to alla didattica e cura della do-cumentazione.

Ins. Antonina Buda

Area 3 – INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI

Coordinamento delle attività di in-tegrazione e sostegno degli alunni diversamente abili.

Prof.ssa Elisa Grasso

Coordinamento delle attività di in-tegrazione e sostegno degli alunni diversamente abili.

Ins. Giovanna Urzì

Area 4 – RAPPORTI CON ENTI ESTERNI

Coordinamento delle attività di continuità ed orientamento, rap-porti con l’Amministrazione Co-munale e con il Territorio.

Prof. M. Francesco Murabito

RESPONSABILI DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI

Scuola primaria

De Salvo Giuseppa (linguistico - espressiva)

Musumeci Leonarda (area logico - matematica)

Scuola secondaria

Marino Clara (area logico - matematica)

Pennisi Roberta (area dei linguaggi verbali)

Patanè Lucia (area dei linguaggi non verbali)

19 POF 2014-15

COMMISSIONI DI ISTITUTO

Commissione 1 Visite didattiche e viaggi d’istruzione

Grasso Elisa, Murabito M. Francesco, Agata Di Mari, Pagano C, Bonaccorso G.

Commissione 2 Continuità e formazione prime classi scuola primaria

Lucia Cristaldi, Vera La Spina, Loredana Ferrara e Rosa Sessa

Commissione 2 bis Continuità e formazione prime classi scuola secon-daria

Cantarella Rosa, Gambino Adriana, Gras-so Elisa, Milino Rosalia, Murabito M. Francesco, Raiti Angelina

Commissione 3 Orario delle lezioni

Finocchiaro Angela e Nicotra Maria

Commissione per l’autovalutazione d’Istituto

ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA

La normativa vigente in materia di sicurezza e salute nelle scuole è, per quanto attiene i prin-cipi fondamentali, la stessa di tutti gli altri luo-ghi di lavoro più comuni mentre per alcuni aspetti tipici del settore si deve far riferimento a leggi e normative specifiche emanate appo-sitamente.

Il DVR, documento sulla valutazione dei rischi, redatto ai sensi dell’art.4 del D.Lgs. n° 626/94, del D. Lgs n°242/96, del D.Lgs. n°81/2008 e s.m.i. contiene nella PARTE I la descrizione dettagliata delle strutture scolastiche e la valutazione dei rischi connessa; nella PARTE II il pia-no generale d’emergenza.

I ruoli per rendere applicabili le norme in esso contenute vengono as-segnati annualmente dal Dirigente Scolastico.

RESPONSABILI

INCARICO DOCENTE

RSPP Prof.ssa Rosa Elsa Salsa

RLS Ins. Sebastiana Girgenti

20 POF 2014-15

LE RISORSE

RISORSE UMANE

ATA DOCENTI

Scuola infanzia Scuola primaria Scuola secondaria

A.A. n. 6 n. 30 n. 46 n. 36

C.S. n. 16

RISORSE MATERIALI

L’Istituto Comprensivo “Giovanni Verga”, pur non avendo risorse strut-

turali del tutto adeguate, possiede in tutti i suoi plessi soddisfacenti ri-

sorse strumentali e tecnologiche di ultima generazione gran parte del-

le quali sono state acquistate negli ultimi anni con i Fondi Europei per

lo sviluppo regionale - FESR.

Tutti i plessi sono dotati di laboratori

multimediali, si trovano LIM in ogni aula,

videoteche e biblioteche; nei vari plessi

gli alunni hanno a disposizione palestre

attrezzate, laboratori di arte grafica, la-

boratori musicali, laboratori linguistici e

scientifici dotati di software specifici;

non mancano infine sussidi e materiali

didattici per alunni con difficoltà di apprendimento.

COLLABORAZIONI ESTERNE

ENTI LOCALI TERRITORIALI

I rapporti fra l’Istituzione Scolastica e gli EE. LL. sono improntati alla

massima collaborazione per:

promuovere e favorire iniziative congiunte all’interno di una pro-gettualità concordata;

promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane degli EE. LL. che prestano servizio nelle scuole;

promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per attività sportive e culturali di inte-resse generale;

razionalizzare il servizio dello scuolabus e della biblioteca comu-nale.

21 POF 2014-15

ALTRE COLLABORAZIONI

La collaborazione con il Territorio è finalizzata alla migliore realizza-zione della funzione della Scuola come centro di educazione e di istru-zione nonché come mezzo di promozione culturale, sociale e civile.

Gli Enti che condividono la progettualità con la Scuola sono:

Associazione Fraternità di Misericordia - Fiumefreddo di Sicilia

Parrocchie “M.SS. Immacolata” e “M.SS. del Rosario” di Fiumefreddo di Sicilia

Croce Rossa Italiana sezione di Fiumefreddo di Sicilia

A.F.A. Associazione fiumefreddese antiracket

LIBERA Associazioni, nomi e numeri contro le mafie

Associazione Filatelica fiumefreddese

Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Catania

ASP 3

Forze dell’ordine

Associazioni sportive fiumefreddesi

LA PROGETTAZIONE DINAMICA

I laboratori extracurricolari, pur essendo opzionali e facoltativi, sono

da considerarsi un’opportunità che la Scuola offre agli alunni.

Le attività laboratoriali consentono agli alunni di.

La Scuola, attraverso l’ampliamento dell’offerta formativa, consente di

mobilitare risorse cognitive in termini di conoscenze e abilità, acqui-

sendo così competenze che arricchiscono le conoscenze disciplinari

in un contesto laboratoriale e cooperativo.

Alcuni progetti vengono finanziati con i Fondi delle aree a rischio di di-

spersione scolastica e soprattutto con i fondi europei.

L’Istituto, infatti, partecipa ai Programmi Operativi Nazionali (PON) fi-

nanziati con il Fondo Sociale Europeo (FSE) e dal Fondo Europeo di

Sviluppo Regionale (FESR).

CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO

Anche quest’anno, il Consiglio d’Istituto, su proposta del Collegio dei

docenti, ha deliberato la costituzione del Centro Sportivo Scolastico

dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Verga“ di Fiumefreddo di Sicilia.

22 POF 2014-15

Il Centro si propone di far acquisire agli alun-

ni, attraverso l’attività sportiva, la fiducia in sé

e nelle proprie potenzialità, di migliorare la

capacità di relazionarsi con gli altri, di affron-

tare serenamente una competizione e di con-

dividere con il gruppo successi e sconfitte; il

tutto nel rispetto delle regole.

PROGETTI E LABORATORI CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI A.S. 2014/2015

PROGETTI

TITOLO DEL PROGETTO REFERENTI

PROGETTI DI CITTADINANZA

Ed. Alimentare Prof.ssa Marino Clara

Ins. Antonina Buda

Ed. Ambientale Prof.ssa Finocchiaro Angela

Ins. Patrizia Nunzio

Ed. alla Salute Prof.ssa Gambino Adriana

Prof.ssa Rita Favosi

Percorsi di legalità

Prof.ssa Rosalia Zito

Ins. Patrizia Nunzio

Ins. Rosa Mangano

Ed. Stradale Prof.ssa Porto Daniela

Ins. Cristaldi Lucia

Scuola sicura Prof.ssa Rosa Elsa Salsa

Lo sport a scuola Prof. Alfio Leonardi

Prof.ssa Daniela Porto

Osservo, scopro … imparo Prof.ssa Elisa Grasso

Ins. Giovanna Urzì

Orti di pace Prof.ssa Marino Clara

PROGETTI DI VALORIZZAZIONE CULTURALE

Expo…niamoci per il Pianeta Docenti Buda - Marino

Teatro e drammatizzazione Docenti di scuola primaria

L’Inglese all’infanzia Ins. Panebianco - Sturiale

Bonjour les enfants Prof.ssa Vera Picciolo

Erasmus plus Prf.ssa Agatina Nicita

Esperienza e/è Conscenza Ins. Pennino - Nucifora

23 POF 2014-15

Biblioteca d’Istituto Prof.ssa Rosalia Milino

Prof.ssa Roberta Pennisi

Valorizzazione delle eccellenze: tragedia greca – concerti or-

chestre a plettro – prosa

Prof.ssa Roberta Pennisi

Prof.ssa Lucia Patanè

PROGETTI DI PROMOZIONE DELL’ISTITUTO

Coro d’Istituto Ins. La Spina Venera

Giornalismo Multimediale Prof.ssa Giovanna Nicosia

Concorso d’Istituto Prof.ssa Pennisi Roberta

GIOCHI MATEMATICI E OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING

I giochi matematici, organizzati dal Centro di ricerca PRISTEM

dell’Università “Bocconi” e i campionati di Pro-

blem Solving, organizzati dal M.I.U.R., sono pro-

gettati come momento di avvicinamento alla cultu-

ra scientifica, e intendono presentare la Matema-

tica in forma divertente e accattivante. Logica, in-

tuizione e fantasia sono gli

unici requisiti necessari per la partecipazione

all’iniziativa, che intende valorizzare l’intelligenza

dei nostri studenti migliori e, nel frattempo, recu-

perare quei ragazzi che non hanno un particolare

interesse per la Matematica.

VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE

Le visite guidate e i viaggi di istruzione rappresentano preziose occa-

sioni di apprendimento e di crescita per l’alunno; essi si configurano

come attività didattiche formative, e sono parte integrante della pro-

grammazione.

I Consigli d’intersezione, d’interclasse e di classe, singolarmente o per

classi parallele, individuano e propongono mete coerenti con la pro-

gettazione didattica-educativa alla specifica Commissione istituita in

seno al Collegio dei Docenti, che ne cura la loro

organizzazione, nel rispetto dei criteri stabiliti dal

Consiglio d’Istituto.

In generale si prevedono visite ad aree protette,

musei, località di interesse storico e paesaggisti-

co, botteghe artigiane, aziende agricole, indu-

24 POF 2014-15

striali e/o commerciali presenti nell’hinterland (caseifici, industrie ali-

mentari, chimiche….).

Nell’ambito delle attività di ricerca scientifica e/o d’ambiente saranno

possibili brevi escursioni nel Territorio circostante. Inoltre, sono previ-

ste visite a mostre, rappresentazioni teatrali, spettacoli e la partecipa-

zione ad iniziative organizzate dagli EE.LL. territoriali.

ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA

Gli alunni che non usufruiscono dell’insegnamento della RC, svolgono

attività di recupero o potenziamento in una delle classi parallele.

ATTIVITÀ DI RECUPERO DELLE SITUAZIONI DI SVANTAGGIO E POTENZIAMENTO DELLE ECCELLENZE

La Scuola ha il compito di creare le condizioni

per promuovere lo sviluppo delle potenzialità di

ciascun alunno, offrendo servizi adeguati ai bi-

sogni di ognuno ed in particolare a chi proviene

da situazioni di svantaggio culturale.

Nello specifico, è compito della Scuola accoglie-

re al meglio l’alunno considerato nella sua inte-

rezza, offrendogli la possibilità di riflettere sulle sue conoscenze ed

esperienze, di organizzarle, approfondirle,

arricchirle ed ampliarle.

A tal fine, dalla seconda metà di agosto fino

all’inizio delle lezioni, organizza corsi di re-

cupero per colmare i debiti scolastici (6 ros-

so) e, durante l’anno scolastico, interventi

diversificati di recupero, sostegno, potenziamento e valorizzazione

delle eccellenze, con particolare attenzione alle discipline scientifiche

ed alla lingua italiana.

Le attività di recupero debiti scolastici sono particolarmente apprezza-

te dalle famiglie, tanto che quest’anno ai corsi hanno partecipato oltre

il 75% degli alunni invitati.

TRAGEDIA GRECA A SIRACUSA

25 POF 2014-15

FORMAZIONE DEL PERSONALE

Consapevoli che per dare risposte concrete

ai bisogni di formazione degli alunni occor-

re realizzare una Comunità educante che si

interroghi costantemente sul proprio opera-

to, i docenti ed il personale ATA partecipa-

no regolarmente ad incontri di formazione

promossi dalla Scuola o da Enti esterni, tali

incontri sono finalizzati a:

migliorare la qualità dell’insegnamento e del servizio;

aumentare la responsabilizzazione delle scuole sull’apprendi-mento;

sviluppare e diffondere nelle scuole un sistema di misurazione e di valutazione;

creare una nuova modalità di verifica/valutazione per definire gli obiettivi del piano di miglioramento.

INIZIATIVE PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ DEI PROCESSI EDUCATIVI

La continuità è una condizione essenziale del processo educativo per assicurare l’apprendimento e la costruzione dell’identità degli alunni.

Gli strumenti attraverso cui nel no-stro istituto si realizza la continuità sono :

iniziative comuni fra i diversi segmenti formativi dell’Istituto: partecipazione a progetti ed attività;

progettualità comuni ai bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia e ai

bambini delle prime classi dell’istituto di scuola primaria;

attività comuni agli alunni delle classi quinte e agli alunni delle prime classi della Scuola Secondaria;

incontri di continuità educativo - didattica tra gli alunni delle classi prime della Scuola secondaria e bambini delle quinte classi della Scuola primaria dell’Istituto;

contributo delle insegnanti della Scuola primaria per la formazione delle prime classi della Scuola secondaria;

questionari di autovalutazione e auto orientamento che restituiscono a docenti e genitori il profilo dell’alunno.

26 POF 2014-15

incontri tra i docenti e gli studenti della Secondaria di primo grado e della Secondaria di secondo grado, ai fini dell’orientamento scolastico;

stage negli Istituti di istruzione secondaria di II grado dei comuni limitrofi.

INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

Quest’anno, oltre i figli delle famiglie

straniere che vivono regolarmente nel

territorio, la nostra scuola accoglie

alcuni ragazzi stranieri, minori non

accompagnati, provenienti dai paesi

in guerra.

Allo scopo di favorire l’inserimento e la frequenza scolastica degli

alunni stranieri, il nostro Istituto mette in atto specifiche iniziative volte

a:

creare un clima di accoglienza che riduca la percezione di sé come minoranza, costituendo nelle classi il gruppo di supporto;

facilitare l’apprendimento linguistico mediante piccoli gruppi misti di recupero ricorrendo, quando possibile, alla figura del mediatore culturale messa a disposizione dall’Ente locale;

attingere al patrimonio storico, artistico e letterario del paese di riferimento per valorizzare le radici culturali.

In particolar modo auspichiamo di poter attivare nel nostro Istituto al-

cuni progetti se si potrà disporre dei fondi dell’art.9 del CCNL, misure

incentivanti per progetti nelle aree a rischio, a forte processo immigra-

torio e contro la dispersione scolastica.

GRUPPO DI LAVORO PER L’HANDICAP

Formato dai docenti specializzati coinvolti in esperienze di integrazio-

ne di alunni diversamente abili, il GLHI ha il compito di predisporre il

P.E.I. di ciascun alunno, attraverso un lavo-

ro di équipe che vede coinvolti i genitori

dell’alunno, gli operatori della A.S.P. e i do-

centi della classe.

Inoltre, il nostro Istituto è attento all’ inte-

grazione nel gruppo classe dell’alunno di-

versamente abile, secondo l’art. 41 del D.M.

27 POF 2014-15

331/98, propone infatti esperienze ed attività per rafforzare l’identità

dell’allievo che, nel rispetto dell’individualità di ciascuno, consentano

di vivere aree di esperienze condivise, in cui ognuno contribuisce alla

realizzazione di un obiettivo comune. La partecipazione a questa pro-

gettualità specifica consente agli alunni di scoprire e di rafforzare in

sé e nei compagni, capacità individuali e di gruppo, che talvolta pos-

sono rimanere in ombra durante la quotidianità scolastica.

Infine, per garantire la realizzazione di un’adeguata continuità educa-

tivo - didattica, è previsto che gli insegnanti specializzati seguano gli

alunni in alcuni momenti del passaggio da un grado di scuola all’altro.

Da quest’anno, in ottemperanza alla direttiva ministeriale del 27-12-

2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali

e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, il nostro Isti-

tuto ha istituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione GLI formato da tutti

i docenti di sostegno coadiuvati da alcuni docenti delle varie discipline

con esperienze metodologiche e didattiche innovative e/o individualiz-

zate scelti nell’ambito dei tre settori formativi.

Il gruppo ha il compito di:

rilevare gli alunni che manifestano bisogni educativi speciali presenti nella scuola;

raccogliere e documentare gli interventi didattico-educativi posti in essere;

confrontarsi sui casi, dare consulenza e fare da supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola e individuare gli obiettivi di miglioramento da perseguire;

progettare prassi di inclusione nell’insegnamento curricolare, nella gestione delle classi, nell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;

raccogliere e coordinare le proposte formulate dai singoli Consigli di classe sulla base delle effettive esigenze;

collaborare con i CTS e i servizi sociali e sanitari territoriali;

elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, da redigere al termine di ogni anno scolastico.

28 POF 2014-15

RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA

L’Istituto si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, organizzando momenti di incontro che agevolino l’inserimento a scuo-la e il passaggio da un ordine di scuola all’altro.

Al fine di realizzare una positiva relazione docenti/genitori, sono orga-nizzate attività che vedono coinvolte entrambe le componenti: confe-renze, incontri con esperti….

Nel periodo precedente le iscrizioni degli alunni al grado successivo,

la Scuola organizza incontri con le famiglie del territorio finalizzati alla

presentazione del Piano dell’Offerta Formativa, quale documento

d’identità dell’Istituto.

VALUTAZIONE

Nel Progetto dell’Istituto la Valutazione riveste un ruolo fondamentale.

Essa ha come obiettivo rendere trasparente, equa, attendibile ed effi-

cace la pratica valutativa degli esiti e dei processi formativi, per giun-

gere alla costruzione di una credibile certificazione delle competenze.

A tal fine il Collegio dei Docenti ha deliberato la promozione e la speri-

mentazione di modalità organizzative e didattiche mirate alla possibili-

tà di valutare sia gli esiti che i processi formativi secondo indicatori e

descrittori comuni, definendo collegialmente non solo il contenuto dei

voti, introdotti dalla legge n° 169 del 2008, ma anche la gestione delle

verifiche.

La valutazione nel nostro Istituto ha come obiettivo quello di creare in

ogni singolo alunno forme di autovalutazione e consapevolezza delle

competenze acquisite; l’insegnante pertanto cerca di esaltare la di-

mensione formativa della valu-

tazione e se con il voto indica il

risultato oggettivo della per-

formance con il giudizio globale

valuta il suo miglioramento, in

relazione alle competenze valu-

tate, al fine di accrescere

l’autostima e promuovere la

motivazione intrinseca

dell’alunno ed il suo piacere

per la conoscenza.

29 POF 2014-15

VERIFICHE

Già da qualche anno, sono state introdotte nella pratica valutativa, ac-

canto alle verifiche disciplinari, delle veri-

fiche strutturate interdisciplinari che,

somministrate contestualmente per classi

parallele, consentono di valutare non tan-

to i contenuti acquisiti nell’ambito delle

singole discipline quanto la capacità

dell’alunno di fruire di tali conoscenze in contesti diversi, di valutare

cioè i livelli di competenza.

A tal fine saranno proposti problemi aperti che prevedano più strate-

gie di soluzioni e consentano la riflessione sulle strategie usate. Si

sposta cioè l’attenzione dell’alunno dal saper fare (problema chiuso

con soluzione univoca: giusta o sbagliata), al saper agire e interagire

(gestire situazioni complesse e non routinarie, prendere iniziative).

VALUTAZIONE SOMMATIVA

Come previsto dalla norma, le valutazioni sommative o quadrimestrali nella scuola primaria sono accompagnate da un giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. Tale giudizio, non previsto per la scuola secondaria, è stato adottato in autonomia dal nostro Istituto per tutti gli alunni così da esplicitare adeguatamente il processo di formazione già dal primo quadrimestre.

A termine di ciascun settore formativo - primaria e secondaria -, come previsto dalla normativa vigente, la valutazione complessiva in decimi è accompagnata da una certificazione analitica dei traguardi di com-petenza raggiunti dall’alunno.

Infine, l’articolo 2 della L. n° 169/08, al comma 1, sancisce che “in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente della scuola secondaria durante tutto il periodo di permanen-za nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle at-tività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede”.

Il nostro Istituto pertanto intende dare un significato più ampio al voto sul comportamento, affinché esso non si riduca semplicemente alla va-lutazione della condotta ma si riempia di quella trasversalità educativa e sociale fondamentale per la formazione dell’alunno quale cittadino.

Così intesa, la valutazione del comportamento nella nostra Scuola av-viene già dalla scuola primaria.

30 POF 2014-15

Alla fine del triennio, a conclusione degli esami di Stato, il nostro Istitu-to, inoltre, propone la lode per gli alunni che nel triennio si siano distinti nella didattica e nell’impegno sociale e che abbiano ottenuto:

L’ammissione agli esami di licenza con la media non inferiore a 9/10

La valutazione di 10/10 in ciascuna prova scritta

La valutazione di almeno 8/10 nella prova INVALSI

La valutazione di 10/10 nel colloquio orale condotto in modo personale, critico e completo

La proposta di Lode è presentata alla Commissione plenaria d’esame da ciascuna sottocommissione, con decisione assunta a maggioranza e verbalizzata in sede di scrutinio d’esame.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

MONITORAGGIO, VERIFICA E VALUTAZIONE DEL P.O.F.

La valutazione del sistema formativo dell’Istituto viene monitorata e verificata dalle funzioni strumentali dell’Area 1, attraverso griglie di osservazione e questionari rivolti a genitori, alunni, insegnanti e per-sonale ATA dell’Istituto.

L’analisi dei risultati è oggetto di riflessione per il Collegio dei Docenti, che così valuta l’efficacia degli interventi effettuati e decide le eventua-

Procedure della valutazione

Strumenti della valutazione

Documenti di valutazione

Rilevazione situazione iniziale

Documenti continuità - test d’ingresso

Registro personale dell’insegnante

Verifica dell’apprendimento

contenuti

Schede di verifica, que-stionari strutturati e non,

interrogazioni, …

Registro personale dell’insegnante

Verifiche delle compe-tenze

Problemi aperti Registro personale

dell’insegnante

Verifica periodica dei processi di apprendi-

mento Griglia di rilevazione dati

Registro dei consigli di classe

Valutazione quadrimestrale

Griglia di comparazione con i criteri definiti col-

legialmente

Documento di valutazione

31 POF 2014-15

li azioni correttive di miglioramento dell’intero POF a seguito di moni-toraggio biennale dei seguenti ambiti:

Da quest’anno inoltre, in ottemperanza alla direttiva MIUR del 18 set-tembre u.s., sarà effettuata l’autovalutazione della Scuola mediante l’analisi e la verifica degli standard del servizio offerto all’utenza.

Ambiti di osservazione

Genitori Organizzazione.

Finalità educative

Progettazione curricu-lare

e laboratoriale

Funzionalità degli

spazi e delle strutture

Obiettivi formativi. Contenuti.

Clima complessivo

Alunni Finalità educative Progettazione curricu-

lare e laboratoriale

Funzionalità degli

spazi e delle strutture

Obiettivi formativi e contenuti

Docenti Organizzazione.

Finalità educative

Progettazione curricu-lare

e laboratoriale

Funzionalità degli

spazi e delle strutture

Obiettivi formativi. Contenuti.

Clima complessivo

Ata Relazione con l’utenza e con

il personale Gestione delle risorse Clima complessivo

32 POF 2014-15

REGOLAMENTO DI ISTITUTO (approvato dal CdI il 19/09/2014)

PREMESSA

Il presente regolamento d’Istituto, redatto secondo quanto previsto dal DPCM 7 giugno 1995, dal DPR n.249 del 24/06/98 e successive modifi-che ed integrazioni, stabilisce le norme fondamentali della comunità scolastica.

Pur nel rispetto dell’autonomia dell’azione educativa, esso intende re-golamentare e coordinare le diverse attività scolastiche per renderle il più possibile funzionali alle esigenze di un’istituzione aperta, dinamica e democratica.

NORME GENERALI

Art 1. L’orario di inizio delle lezioni varia per ciascun plesso. Al suono

della campana, 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, gli alunni si re-

cheranno ordinatamente nelle loro aule accompagnati dai docenti del-

la prima ora.

Art 2. Sono consentite solo in casi eccezionali entrate fuori orario di

non oltre cinque minuti. L’alunno che giunge in ritardo, oltre i cinque

minuti, dovrà essere giustificato direttamente dal genitore che lo ac-

compagnerà alla postazione di guardiola. L’alunno entrerà in aula an-

che in caso di ritardo non giustificato, che sarà annotato a penna rossa

sul registro di classe. Al terzo ritardo, in un breve intervallo di tempo,

saranno convocati i genitori che comunicheranno con il coordinatore

di classe o con uno dei collaboratori del Dirigente.

Art 3. In caso di cattivo tempo potrà essere anticipato l’ingresso degli

alunni nell’androne dell’edificio e gli alunni saranno vigilati dai collabo-

ratori scolastici.

Art 4. L’uscita dalle classi avviene al suono della campana secondo

l’orario stabilito nei singoli plessi. Gli alunni vengono accompagnati dai

rispettivi docenti, in ordine e silenzio, fino alle porte d’ingresso.

Art 5. Qualora un genitore abbia l’esigenza di far uscire lo studente

prima del termine delle lezioni, dovrà venire di persona o mandare un

suo rappresentante autorizzato, con delega espressamente sottoscrit-

ta in segreteria; l’eventuale soggetto autorizzato dovrà esibire un do-

cumento di riconoscimento e firmare su un apposito registro in pos-

sesso dei collaboratori scolastici. Il docente segnerà sul registro di

classe l’avvenuta uscita anticipata. Le uscite anticipate devono essere

limitate ai casi di effettiva necessità

33 POF 2014-15

Art 6. Non è consentito l’uso del cellulare. Gli alunni dovranno spegner-

lo prima dell’ingresso nei locali della scuola, in caso contrario il cellu-

lare verrà sequestrato, dopo essere stato spento dallo stesso alunno,

e consegnato al Dirigente scolastico che lo riconsegnerà personal-

mente ad uno dei genitori. Nel caso vi sia la necessità comprovata di

contattare la famiglia, questa verrà tempestivamente avvertita tramite

il telefono dell'Istituto.

Art 7. E’ severamente vietato, in tutti i locali scolastici interni ed esterni,

fotografare, registrare o filmare e diffondere qualsiasi tipo di immagine

in rete.

Art 8. A chiunque è fatto divieto di fumare nei locali interni ed esterni

della scuola.

Art 9. L’uso della strumentazione in dotazione della Scuola (telefono,

fax, fotocopiatrice, computer ecc.) è riservata al personale della Scuo-

la esclusivamente per ragioni di servizio o di particolare urgenza.

Art 10. L’uso della palestra e dei laboratori è disciplinato dai rispettivi

regolamenti di cui gli alunni sono informati all’inizio dell’anno dai re-

sponsabili dei laboratori stessi.

Art 11. Non è consentito, senza giustificato motivo, l’ingresso a scuola

di persone estranee.

Art 12. L’alunno che, avendo già aderito ad una visita guidata non par-

tecipa alla stessa, non ha diritto al rimborso della quota già versata.

Art 13. Il patto di corresponsabilità viene proposto agli OO.CC. da una

commissione composta dal Dirigente scolastico, dal DSGA, dal presi-

dente del Consiglio d’Istituto, da due genitori e da tre docenti indivi-

duati dal Consiglio d’Istituto e dai collaboratori del Dirigente scolasti-

co.

Art 14. Il documento viene consegnato a tutti i genitori dell’istituto

comprensivo e sottoscritto da uno di essi.

Art 15. L’organo di garanzia interno alla scuola è presieduto dal Diri-

gente scolastico ed è costituito da due docenti designati dal Collegio

dei docenti e da due rappresentanti dei genitori designati dal Consiglio

d’Istituto.

Art 16. Tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria sono tenuti a

frequentare almeno tre quarti dell’orario scolastico, come stabilito

dall’art. 11, comma 1, legge n. 53 del 28 marzo 2003. Non è pertanto

consentito effettuare un numero di assenze superiore a 256 ore, com-

plessivamente 51 giorni; in caso contrario l’anno scolastico non verrà

validato e l’alunno non potrà essere scrutinato.

34 POF 2014-15

ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI

Art 17. Non sono ammesse giustificazioni o altre forme di comunicazioni

scuola-famiglia in fogli di carta. Le assenze devono essere giustificate

dai genitori sul libretto per la scuola secondaria e sul diario per la per

scuola primaria e dell’infanzia. La giustificazione deve essere presen-

tata al rientro in classe all’inizio della prima ora di lezione. In caso di

assenze ripetute o sospette, la scuola informerà la famiglia.

Art 18. All’inizio dell’anno scolastico si invitano i genitori della scuola

secondaria o chi ne fa le veci a provvedersi del libretto delle giustifica-

zioni, che viene firmato in presenza del Dirigente Scolastico o di un suo

delegato.

Art 19. Il compito di giustificare le assenze è normalmente demandato al

docente della prima ora; la giustificazione, per essere valida, deve ri-

portare la firma del genitore depositata nell’apposito libretto personale

delle giustificazioni (solo per la scuola secondaria). Per la scuola pri-

maria il genitore giustificherà sul diario personale dell’alunno.

Art 20. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe

gli alunni assenti o assenze non precedentemente giustificate e dovrà

segnare sul registro di classe la mancata giustificazione.

Art 21. La mancata giustificazione sarà tollerata solo per due giorni. Al

terzo giorno l’alunno potrà essere riammesso alle lezioni, solo se giu-

stificato personalmente dal genitore.

Art 22. Per le assenze che si protraggono oltre i cinque giorni, inclusi i

festivi, è necessario presentare certificato medico.

Art 23. Dopo cinque assenze, accompagnato da un genitore, l’alunno

presenterà giustificazione al Dirigente Scolastico o a un suo delegato.

Art 24. In caso di astensione collettiva dalle lezioni, gli alunni dovranno

essere accompagnati.

NORME RIGUARDANTI GLI ALUNNI

Diritti

Art 25. L’alunno ha diritto ad essere seguito nello sviluppo della sua

personalità affinché vengano valorizzate le sue potenzialità.

Art 26. L’alunno deve essere informato sulle norme che regolano la vita

della scuola.

Art 27. L’alunno ha diritto ad una valutazione trasparente.

35 POF 2014-15

Art 28. Ogni alunno che ha commesso grave infrazione ha diritto di es-

sere ascoltato dal Dirigente Scolastico o dal Consiglio di classe prima

di essere sottoposto a sanzione disciplinare.

Art 29. L’organo di garanzia assicura la corretta ed imparziale applica-

zione del regolamento.

Doveri

Art 30. La frequenza delle lezioni è per gli alunni un diritto-dovere ed è

pertanto obbligatoria. La partecipazione ad altre attività didattiche (ri-

cerche culturali, lavori di gruppo, visite guidate) programmate dal

Consiglio di classe/interclasse è da intendersi parte integrante del cur-

riculum.

Art 31. Le lezioni si svolgono di norma nelle aule assegnate. Ove però,

se ne verifichi la possibilità o il percorso formativo lo richieda, la clas-

se, o parte di essa, potrà essere condotta fuori dell’aula per attività di-

versificate.

Art 32. Durante l’intervallo la ricreazione si svolge nelle classi, i docenti

cureranno che gli alunni si rechino ai servizi due alla volta e sin

dall’inizio dell’intervallo stesso, onde evitare un sovraffollamento di

ragazzi negli ultimi minuti. Il personale docente, coadiuvato dai colla-

boratori scolastici, vigilerà sul comportamento degli alunni in maniera

da evitare che si arrechi pregiudizio o danno alle persone ed alle cose.

Art 33. L’intervallo per la ricreazione quale momento di pausa per alun-

ni e docenti deve svolgersi nel modo più sereno e tranquillo per tutti. I

ragazzi possono consumare la merenda e conversare in modo compo-

sto, evitando qualsiasi forma di gioco o attività rumorosa o pericolosa

(rincorrersi tra i banchi, spingersi, giocare a calcio, affacciarsi dalle

finestre). Alla fine della ricreazione l’aula dovrà avere un aspetto pulito

e decoroso.

Art 34. Durante le ore di lezione gli alunni potranno uscire dalle classi

per accedere ai servizi igienici, in caso di necessità e per brevi periodi,

di norma non più di uno per volta e con il permesso del docente, anno-

tando l’uscita sull’apposito registro. I casi di alunni con particolari esi-

genze dovranno essere segnalati dalle famiglie e comprovate da rela-

tivo certificato medico.

Art 35. Durante il cambio dell’ora, gli alunni dovranno attendere in clas-

se seduti al proprio posto l’arrivo del docente e per nessun motivo po-

tranno allontanarsi dall’aula o dall’istituto.

Art 36. Gli studenti devono avere nei confronti del Dirigente Scolastico,

dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni il

massimo rispetto e la massima considerazione.

36 POF 2014-15

Art 37. Gli studenti devono essere sempre forniti del diario scolastico,

dei libri di testo e del materiale necessario per il normale svolgimento

delle lezioni e di essi sono responsabili. La scuola non risponde di og-

getti dimenticati o lasciati incustoditi nei locali scolastici.

Art 38. Gli studenti avranno cura di utilizzare correttamente le strutture

e i sussidi didattici per evitare di danneggiarli e dovranno comportarsi

in maniera da non arrecare danno agli arredi e a tutto ciò che è patri-

monio della Scuola. Sono tenuti a rifondere eventuali danni arrecati al

patrimonio dell'Istituto, singolarmente o in gruppo, qualora sia possibi-

le addebitare ad essi i danni constatati. Nel caso in cui, invece, non sia

possibile individuare i responsabili, i danni saranno risarciti dagli alun-

ni della classe o delle classi sistemate nel piano.

Art 39. Gli studenti devono curare l’igiene personale e vestire in modo

decoroso e confacente all’ambiente scolastico. Agli alunni della scuola

d’infanzia e primaria è fatto obbligo di indossare la tuta scolastica.

Art 40. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni riguardanti

le norme di sicurezza, protezione e prevenzione vigenti nella Istituzio-

ne scolastica.

Art 41. Gli studenti sono tenuti a comportarsi in modo corretto e re-

sponsabile anche durante attività didattiche che hanno luogo al di fuori

al di fuori dell’aula scolastica.

Art 42. Gli alunni sottoporranno all’attenzione della famiglia, che dovrà

apporvi la firma per presa visione, ogni comunicazione alla stessa in-

viata dalla scuola. Il docente dalla prima ora di lezione del giorno suc-

cessivo all’avviso annoterà sul registro di classe l’avvenuta notifica

della predetta comunicazione.

Art 43. E’ severamente vietato:

Assumere comportamenti prevaricatori e violenti, fisici e verbali,

nei confronti dei compagni.

Utilizzare un linguaggio scurrile e poco rispettoso nei confronti di

compagni, insegnanti e personale scolastico.

l’uso del telefono cellulare o di altri dispositivi elettronici.

affacciarsi dalle finestre e gettare carte nelle aree sottostanti o

conversare con persone estranee che si trovano fuori dallo spazio

scolastico.

uscire dall’aula senza il permesso dell’insegnante.

schiamazzare e correre nei corridoi e nel cortile e salire o scendere

da un piano all’altro.

37 POF 2014-15

spostarsi dall’aula per raggiungere i laboratori, la palestra o

l’uscita in modo disordinato.

Scrivere su pareti, banchi o altro tipo di attrezzatura scolastica.

Portare a scuola oggetti nocivi e/o pericolosi che verranno requisiti

e consegnati ai genitori.

Accedere al distributore delle bevande durante l’orario scolastico,

salvo casi eccezionali e solo dietro autorizzazione di un docente.

Telefonare a casa per farsi portare materiale didattico, merende o

altro dimenticati.

trasgredire alle norme previste dal presente regolamento.

SANZIONI DISCIPLINARI

Art 44. All’alunno che manca ai doveri scolastici (negligenza, assenze,

ecc.) ed assume comportamenti indisciplinati e scorretti, sono inflitte,

secondo la gravità della mancanza, le punizioni disciplinari previste

dallo Statuto degli studenti (D.P.R. 24/06/1998 n. 249) e successive

modifiche ed integrazioni.

Art 45. I provvedimenti disciplinari, come recita il comma 2 dell’art.4

dello Statuto, hanno funzione educativa e tendono al rafforzamento del

senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno

della comunità scolastica.

Art 46. La Scuola ha l'obbligo di offrire allo studente la possibilità di ri-

mediare alle proprie mancanze anche con attività a favore della comu-

nità scolastica.

Art 47. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate

all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio

della riparazione del danno. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni

disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ra-

gioni.

Art 48. Nei casi di gravi azioni commesse dagli alunni, anche al di fuori

del contesto scolastico, contro i compagni, i docenti o in generale irri-

spettosi per la Scuola, il Dirigente si riserva di convocare le famiglie

per decidere l’applicazione di sanzioni disciplinari.

Art 49. In relazione alla gravità della mancanza, si applicano le seguenti

sanzioni:

a. Ammonizione orale e/o scritta.

b. Comunicazione alle famiglie sul diario degli alunni e annotazione

sul registro di classe.

38 POF 2014-15

c. Convocazione dei genitori.

d. Esclusione dalle uscite didattiche e dai viaggi d’istruzione.

e. Riparazione e/o risarcimento dei danni provocati anche attraver-

so attività in favore della comunità scolastica (attività di volontariato,

pulizia dei locali della scuola, piccole manutenzioni, produzione di

elaborati che stimolino la riflessione critica su episodi verificatesi

nella scuola).

f. Sospensione dalle lezioni fino a 15 gg.

g. Allontanamento dalla comunità scolastica, in caso di reato, per

una durata superiore a 15 gg. e commisurato al reato commesso e/o

sino al permanere della situazione di pericolo o delle condizioni di

accertata incompatibilità ambientale.

h. Allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dal-

lo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato.

Art 50. Gli organi competenti ad irrogare le sanzioni disciplinari sono:

Il singolo docente - punti a, b e c del precedente articolo.

Il Dirigente Scolastico - punti a, b, c e d del precedente articolo.

Il Consiglio di Classe completo di tutte le componenti. - punti c,

d,e ed f del precedente articolo.

Consiglio d’Istituto - punti g ed h del precedente articolo.

Nei casi di reiterata mancanza, il Consiglio di Classe/Interclasse,

convocato in seduta straordinaria, può deliberare ulteriori opportuni

provvedimenti.

Di ogni provvedimento disciplinare sarà data tempestiva comunicazio-

ne alla famiglia.

IMPUGNAZIONI

Art 51. I genitori possono presentare ricorso scritto all’organo di ga-

ranzia entro quindici giorni dall’erogazione della sanzione disciplinare.

Art 52. L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci gior-

ni; qualora non decida entro tale termine, la sanzione dovrà ritenersi

confermata.

Art 53. Le deliberazioni dell’organo di garanzia sono valide se sono pre-

senti tutti i membri.

NORME RIGUARDANTI GLI INSEGNANTI

39 POF 2014-15

Art 54. Gli insegnanti dovranno trovarsi a scuola 5 minuti prima

dell’inizio delle lezioni per accogliere gli alunni ed accompagnarli in

classe.

Art 55. Il cambio dell’ora deve avvenire in modo celere, evitando di la-

sciare, per qualsiasi motivo, la classe senza la presenza di un inse-

gnante. La sorveglianza degli alunni deve essere garantita in ogni caso

nella maniera più ampia: in caso di necessità, ci si potrà rivolgere ai

collaboratori scolastici presenti al piano/plesso.

Art 56. E’ compito dei docenti vigilare affinché non avvengano incidenti,

segnalando, se è il caso, particolari comportamenti e/o situazioni di ri-

schio.

Art 57. I docenti che osservano in alunni di altre classi comportamenti

scorretti o che violano le norme del presente regolamento, devono ri-

chiamarli e segnalarli come se fossero propri alunni.

Art 58. Durante le ore di supplenza i docenti devono svolgere attività di-

dattiche, anche sotto forma di dialogo educativo.

Art 59. In caso di smistamento di classi in altre aule, a cura di uno dei

collaboratori del Dirigente, per supplenza o comunque per motivi non

precedentemente programmati, il docente segnerà i nominativi degli

alunni “ospiti” e li coinvolgerà nella lezione.

Art 60. I docenti vigileranno sugli alunni anche durante le attività extra-

scolastiche programmate e risponderanno personalmente del conte-

gno disciplinare dei loro alunni e degli alunni a loro affidati.

Art 61. La partecipazione a visite guidate e viaggi d’istruzione pro-

grammate dal Consiglio di classe/interclasse è obbligo di servizio; per-

tanto, qualora non dovessero esserci disponibilità volontarie, i docenti

accompagnatori saranno individuati dal Dirigente scolastico nella ra-

gione di 1 accompagnatore ogni 12/15 alunni, fino ad un massimo di 3

per classe. In presenza di alunni diversamente abili dovrà essere pre-

vista la presenza di almeno 1 docente di sostegno e la partecipazione

dell’alunno dovrà essere concordata con la famiglia.

Art 62. E’ compito dei docenti tenere in ordine il registro di classe, il re-

gistro personale e i registri dei verbali loro affidati.

Art 63. Prima di lasciare l’aula ciascun docente accerta che i locali sia-

no lasciati in ordine e i materiali siano stati riposti negli appositi spazi.

Al termine delle lezioni gli insegnanti accompagnano la classe in fila

all’uscita.

Art 64. I docenti procederanno alla valutazione delle prove oggettive in

tempi brevi, dandone comunicazione immediata agli alunni perché ne

40 POF 2014-15

abbiano il necessario feed-back. Nell’assegnare i compiti per casa,

terranno conto di quelli assegnati agli alunni dai colleghi allo scopo di

evitare il sovraccarico di lavoro mentale e l’eccessivo numero di libri

da portare a Scuola.

Art 65. In caso di assenza, l’insegnante dovrà comunicarlo oltre che in

sede centrale anche al plesso di appartenenza.

NORME RIGUARDANTI IL PERSONALE ATA

Art 66. Il personale ATA collabora con i docenti per il buon funziona-

mento dell’attività didattica.

Art 67. Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico dal mese di set-

tembre al mese di giugno tutti i giorni dalle ore 9,30 alle ore 12,30 ed il

martedì e il giovedì dalle ore 15,00 alle ore 18,00; nei mesi di luglio e

agosto, invece, sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9,30

alle 12,30.

Art 68. Tutto il personale si rivolgerà a quanti entrano nell’Istituto con il

massimo garbo e nel rispetto delle norme.

Art 69. I collaboratori scolastici affiancheranno i docenti nell’azione di

vigilanza e collaboreranno con loro per garantire il buon funzionamen-

to della scuola.

Art 70. I collaboratori scolastici dovranno essere presenti all’ingresso

degli alunni, regolandone l’accesso alle porte d’ingresso ed alle scale

per i piani superiori. Lo stesso faranno all’uscita degli alunni che, co-

munque, saranno anche accompagnati degli insegnanti dell’ultima ora.

Art 71. In caso di momentanea ed imprescindibile assenza o ritardo di

un insegnante, i collaboratori scolastici sorveglieranno la classe finché

non sia possibile provvedere alla sostituzione dell’insegnante. Durante

l’intervallo per la ricreazione sorveglieranno l’androne, i corridoi e il

regolare accesso ai servizi.

Art 72. E’ compito dei collaboratori scolastici indirizzare i genitori per i

colloqui consentiti con i professori; ugualmente i collaboratori scola-

stici dovranno allontanare quanti entrano o sostano nell’area riservata

alla Scuola senza un plausibile motivo, dovranno evitare l’accesso in-

giustificato ai piani.

Art 73. I collaboratori scolastici controlleranno sistematicamente il fun-

zionamento delle relative strutture e riferiranno al DSGA eventuali

anomalie e necessità riscontrate.

Art 74. I collaboratori scolastici, durante le attività socializzanti, vigile-

ranno nei corridoi ed in prossimità dei servizi igienici.

41 POF 2014-15

Art 75. I collaboratori scolastici vigileranno costantemente, nel reparto

assegnato, eseguendo le necessarie pulizie con puntualità e accura-

tezza.

NORME RIGUARDANTI I GENITORI

Art 76. I genitori dovranno, nell’interesse dei propri figli, controllare

giornalmente il diario per eventuali comunicazioni inviate dalla Scuola,

accogliere qualsiasi comunicazione inviata dalla Scuola per mezzo po-

sta e, se convocati, mettersi tempestivamente in comunicazione col Di-

rigente Scolastico o con il docente indicato nella convocazione.

Art 77. I docenti incontreranno i genitori degli alunni secondo le modali-

tà deliberate dal Collegio dei Docenti: nelle ore di compresenza gli in-

segnanti della scuola primaria, nella scuola secondaria durante le ore

appositamente messe a disposizione dai docenti; in entrambi i casi

previo appuntamento.

Art 78. Il Dirigente Scolastico riceve di norma lunedì, mercoledì e ve-

nerdì per appuntamento nei locali della scuola media.

Art 79. I genitori che al mattino accompagnano i loro figli non devono

sostare nei locali scolastici. Per la scuola dell’infanzia e primaria, in

modo particolare, i figli devono essere affidati ai collaboratori scola-

stici o al personale ausiliario che provvederà ad accompagnarli in

classe. I genitori sono tenuti a rispettare gli orari di entrata e di uscita,

è ammessa una tolleranza di soli cinque minuti.

Art 80. I genitori che vengono a scuola per parlare con un docente, lo

attenderanno nell’atrio accanto alla guardiola. Sarà cura del collabo-

ratore scolastico in servizio comunicare al docente la presenza del

genitore.

Art 81. Non è consentito ai genitori o ai parenti degli alunni recarsi a

Scuola per portare durante l’attività scolastica materiale vario agli

alunni.

Art 82. La scuola non risponde di eventuali furti e/o danneggiamenti di

oggetti o somme di denaro non pertinenti all’attività didattica.

Art 83. Come previsto dalla normativa degli organi collegiali, la scuola è

aperta alle famiglie per assemblee di classe su specifica richiesta dei

genitori rappresentanti dei Consigli di classe/interclasse concordando

giorno e ora con il Dirigente scolastico e con un preavviso di almeno 5

42 POF 2014-15

giorni. I verbali di tali assemblee saranno allegati al registro dei Verbali

del Consiglio stesso.

Art 84. Le famiglie che vorranno collaborare con docenti e alunni alle

varie attività che si realizzeranno nel corso dell’anno scolastico, po-

tranno farlo nel rispetto delle norme.

FUNZIONAMENTO DEGLI OO.CC.

Gli Organi Collegiali, il cui funzionamento è disciplinato dal Titolo 1 del

Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n.297 - Testo Unico delle disposi-

zioni legislative in materia di istruzione, sono elemento fondamentale

per la gestione democratica della Scuola.

Art 85. La convocazione degli Organi Collegiali deve essere fatta, salvo

casi di eccezionale urgenza, con un anticipo di almeno cinque giorni,

con avviso scritto. Tale comunicazione riporta un preciso ordine del

giorno e deve essere notificata almeno tre giorni prima della data sta-

bilita per la riunione. Nel caso di urgenza la convocazione deve, co-

munque, essere notificata almeno 24 ore prima, facendone espressa

menzione. In questo caso, quando la maggioranza dei consiglieri lo ri-

chieda, ogni deliberazione può essere differita al giorno seguente.

Art 86. Di ogni seduta dell’Organo Collegiale verrà redatto il verbale,

firmato dal Presidente e dal Segretario, su un apposito registro a pagi-

ne numerate.

Art 87. Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio

che dispone la convocazione su richiesta del Presidente della G.E. ov-

vero della maggioranza dei componenti il Consiglio stesso. Può inoltre

essere convocato in seduta straordinaria ed urgente, ove ne sussisto-

no i motivi, anche due giorni prima della data stabilita, su proposta del

Dirigente Scolastico o di un terzo dei componenti il Consiglio.

Art 88. In ottemperanza dell’art. 43 del T.U. 297/94 e delle disposizioni

attualmente in vigore, gli atti del Consiglio d’Istituto sono pubblicati

all’albo delle scuola. Non sono soggetti a pubblicazione all’albo gli atti

concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.

Per la pubblicità degli atti si osservano, inoltre, le disposizioni in mate-

ria di accesso ai documenti amministrativi, di cui alla legge 7 agosto

1990 n°241 e alle successive disposizioni normative. L’affissione

all’albo del Verbale del Consiglio è disciplinata dal regolamento inter-

no del Consiglio d’Istituto.

43 POF 2014-15

Art 89. Le deliberazioni del Collegio dei docenti sono adottate a mag-

gioranza relativa, salvo le diverse disposizioni di legge. La validità del-

le riunioni è assicurata dalla metà più uno dei membri del Consiglio.

Art 90. Chiunque, avendone titolo ai sensi delle vigenti leggi, può ri-

chiedere copia degli atti per i quali è ammesso l’accesso. Il rilascio di

copie informali è subordinato al pagamento degli oneri di riproduzione

quantificati in 0,20 € per ogni facciata formato A4. Le copie autenticate

di documenti, quale che sia il numero di pagine, sono soggette al pa-

gamento di 2,00 €, oltre le spese di riproduzione. Detti pagamenti van-

no effettuati sul conto dell’Istituto, preventivamente al ritiro degli atti

richiesti.

NORME FINALI

Art 91. Le norme contenute nel presente Regolamento potranno essere

modificate o integrate con delibera del Consiglio d’Istituto approvata

dalla maggioranza dei membri del Consiglio stesso. L’inserimento

all’Ordine del giorno delle proposte di modifica o integrazione del Re-

golamento devono essere portate a conoscenza dei singoli compo-

nenti del Consiglio almeno cinque giorni prima della seduta del Consi-

glio stesso.

Art 92. Copia del presente Regolamento, approvato dal Consiglio

d’Istituto in data 19 settembre 2014, è affissa all'Albo di tutti i plessi,

all’Albo on-line ed in ciascuna aula dell’Istituto. Chiunque ne abbia in-

teresse può richiederne copia nei termini di legge.

44 POF 2014-15

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

(D.P.R. N. 235 DEL 21 NOVEMBRE 2007) CON IL QUALE

LA SCUOLA

SI IMPEGNA A.. LA FAMIGLIA

SI IMPEGNA A… LO STUDENTE

SI IMPEGNA A…

OF

FE

RT

A

FO

RM

AT

IVA

Elaborare un piano formativo

che attraverso i curriculi, le

scelte progettuali, metodologi-

che e didattiche sostenga e tuteli

il diritto allo studente alla for-

mazione culturale e professiona-

le.

Offrire all’alunno gli strumenti

per una chiara definizione di se

stesso, delle proprie capacità,

dei propri limiti.

Valorizzare l’identità di ciascu-

no sviluppando nel contempo

personali potenzialità, attitudini

e interessi.

Offrire interventi diversificati di

recupero, sostegno e potenzia-

mento, con particolare attenzio-

ne alle discipline scientifiche ed

alla lingua italiana.

Fare oggetto di conoscenza

e di riflessione gli atti che

regolano la vita della scuo-

la (Regolamento d’Istituto),

l’attività formativa (Piano

dell’Offerta Formativa) ed i

comportamenti degli stu-

denti (“Statuto delle stu-

dentesse e degli studenti”),

di condividerli e di discu-

terli con i propri figli assu-

mendosi la responsabilità di

quanto espresso e sotto-

scritto.

Collaborare costruttiva-

mente con la scuola condi-

videndo linee educative

comuni per dare continuità

all’azione educativa.

Far frequentare al proprio

figlio/a le attività di recupe-

ro, sostegno, potenziamen-

to indicate dal consiglio di

classe nella consapevolezza

che la mancata frequenza

sarà considerata elemento

negativo ai fini della valu-

tazione finale.

Conoscere e condividere

con la scuola e la famiglia

il Piano dell’Offerta For-

mativa d’Istituto ed il Re-

golamento d’Istituto.

Considerare il diritto allo

studio e la scuola una con-

quista sociale, un’oppor-

tunità, “un valore” nella

propria vita.

RE

LA

ZIO

NA

LIT

À

Accogliere l’alunno conside-

rato nella sua interezza, of-

frendogli la possibilità di ri-

flettere sulle sue conoscenze

ed esperienze, di organizzar-

le, approfondirle, arricchirle

ed ampliarle.

Creare le condizioni per pro-

muovere lo sviluppo delle po-

tenzialità di ciascun alunno,

offrendo servizi adeguati ai

bisogni di ognuno ed in parti-

colare di chi proviene da si-

tuazioni di svantaggio cultu-

Collaborare con la scuola

per sostenere

l’apprendimento delle re-

gole di convivenza dello

studente e la partecipa-

zione attiva e responsabi-

le alla vita scolastica.

Collaborare con la scuola

mediante un dialogo co-

struttivo che miri a raf-

forzare il senso di re-

sponsabilità dello studen-

te.

Svolgere il lavoro ri-

chiesto, a scuola e a casa

con cura ed impegno.

Essere leale e mantenere

un comportamento cor-

retto con tutti, osservan-

do le regole della convi-

venza del gruppo.

Osservare le disposizioni

organizzative di sicurez-

za anche nel caso di atti-

vità svolte all’esterno, di

visite guidate di viaggi

di istruzione.

45 POF 2014-15

rale.

Promuovere rapporti interper-

sonali positivi tra studenti,

docenti, operatori della scuola

e famiglia.

Rispettare la riservatezza del-

lo studente e della famiglia.

Rispettare i locali scola-

stici e utilizzare corret-

tamente dispositivi,

macchine e attrezzature.

Curare l’igiene persona-

le e usare un linguaggio

adeguato al contesto

scolastico.

PA

RT

EC

IPA

ZIO

NE

Informare le famiglie e gli

studenti circa decisioni che li

riguardano sui progetti di vita

scolastica.

Comunicare alle famiglie le

notizie relative alla crescita

didattica dello studente ma

anche situazioni che possono

condizionare o costituire

ostacolo al processo educati-

vo e di apprendimento.

Partecipare a riunioni as-

semblee e colloqui pro-

mossi dalla scuola.

Prendere visione e firma-

re puntualmente le co-

municazioni scuola – fa-

miglia.

Riferire tempestivamen-

te in famiglia le comuni-

cazioni provenienti dalla

scuola e dagli insegnan-

ti.

INT

ER

VE

NT

I E

DU

CA

TIV

I

Far rispettare le norme di

comportamento, i regolamenti

ed i divieti.

Garantire la massima traspa-

renza nelle valutazioni e nelle

comunicazioni mantenendo

un costante rapporto con le

famiglie.

Giustificare i ritardi e le

assenze nei tempi e nei

modi previsti dal Rego-

lamento d‘Istituto.

Risarcire la scuola per i

danneggiamenti causati

dallo studente durante la

permanenza a scuola o

nel corso di attività cura-

te dalla scuola e svolte

anche all’esterno.

Sostenere in via di soli-

darietà le spese necessa-

rie per riparare un danno

quando l’autore del fatto

non dovesse essere iden-

tificato.

Assumersi la responsabi-

lità delle proprie azioni.

Prendere atto e riflettere

sul significato dei prov-

vedimenti disciplinari.

Accettare il principio

della solidarietà nel caso

di un danno provocato

del quale risulti impos-

sibile l’identificazione

del responsabile.

46 POF 2014-15

INDICE

Premessa ………………………………………………………………………..

Il contesto territoriale ………………………………………………………….

La Scuola ………………………………………………………………………

Progettazione educativa ……………………………………………………….

Progettazione didattica………………………………………………………...

Formazione delle prime classi…….…………………………………………...

La progettazione disciplinare ………………………………………………….

La progettazione organizzativa………………………………………………....

Organigramma…………………………………………………………………...

Le risorse……..……………………………………………………...................

Collaborazioni esterne ………………………………………………………....

Progettazione dinamica………………………………………………………...

Valutazione…………………………………………………………………….

Regolamento d’Istituto ………………………………………………………...

Patto educativo di corresponsabilità …………………………………………...

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