Signore questa notte ti chiedo una cosa speciale ... · per riunire tutti i membri della mia...
Transcript of Signore questa notte ti chiedo una cosa speciale ... · per riunire tutti i membri della mia...
"Signore questa notte ti chiedo una cosa speciale ...
Trasformami in una televisione,
così che io possa occupare il suo posto.
Mi piacerebbe vivere come vive la televisione di casa mia.
In altre parole avere una stanza speciale
per riunire tutti i membri della mia famiglia attorno a me.
Esser preso sul serio quando parlo.
Fa che io sia al centro dell'attenzione
così che tutti mi prestino ascolto senza interrompermi né discutere.
Mi piacerebbe provare l'attenzione particolare che riceve la
televisione quando qualcosa non funziona...
E tener compagnia a mio papà
quando torna a casa,
anche quando è stanco dal lavoro.
E che mia mamma, al posto di ignorarmi,
mi cerchi quando è sola e annoiata.
E che i miei fratelli e sorelle litighino
per poter stare con me...
E che possa divertire tutta la famiglia,
anche se a volte non dico niente.
Mi piacerebbe vivere la sensazione
di chi tralascia tutto per passare alcuni momenti al mio fianco.
Signore non ti chiedo molto.
Solo vivere come vive qualsiasi televisione.
Grazie Signore."
Dal diario di un bambino …
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“ l’Insegnamento non è riempire vasi….
ma accendere fuochi” M. Recalcati
PREMESSA
L’Istituto “Giovanni Verga”, comprensivo di Scuola dell’infanzia, pri-
maria e secondaria, è il luogo dove i giovani di Fiumefreddo ricevono
gran parte della loro formazione scolastica iniziale. Di questo noi ope-
ratori della scuola sentiamo tutta la responsabilità nella consapevolez-
za che l’obiettivo di una vera formazione di base sia quello di fornire
l’alunno del diritto di cittadinanza: diritto che si esplica nell’acquisire
gli strumenti per pensare, comunicare e agire.
Inoltre, a decorrere dal 1° settembre 2012, a seguito del D.A. n.806 del
6.3.2012 dell’Assessorato Regionale dell’istruzione e della formazione
professionale con il quale sono stati disposti gli interventi di razionaliz-
zazione e dimensionamento della rete scolastica della Sicilia, il Circolo
didattico “Rosario Livatino” è stato aggregato all’Istituto comprensivo
“Giovanni Verga” di Fiumefreddo di Sicilia, rendendo di fatto l’Istituto il
responsabile unico della formazione scolastico-educativa delle nuove
generazioni fiumefreddesi.
La società attuale, ricca di stimoli culturali anche se spesso contrad-
dittori, obbliga la Scuola a farsi carico di nuove problematiche e ad as-
sumersi nuovi compiti e funzioni nei confronti degli alunni. È perciò re-
sponsabilità della Scuola favorire l’apprendimento di nuovi saperi e
nuovi linguaggi, promuovere la capacità di riflettere sulla propria iden-
tità culturale e sul vissuto storico e sociale della comunità alla quale si
appartiene.
La Scuola oggi deve insegnare a vivere e a convivere, deve di conse-
guenza operare in un rapporto educativo costante e sinergico con le
famiglie e con tutte le agenzie formative del Territorio, favorendo lo
sviluppo delle personali potenzialità dei singoli studenti, valorizzando-
ne attitudini ed interessi.
Il Collegio dei Docenti, nella elaborazione del Piano dell’Offerta Forma-
tiva, si è posto l’obiettivo di dare una risposta ragionata a queste esi-
genze facendosi carico di sviluppare una congruente ed efficace pro-
gettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa
della Scuola che rifletta le esigenze del contesto culturale, sociale ed
economico della realtà locale, così come recita il DPR 275\99.
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Il POF risulta essere così la carta d'identità della nostra Istituzione sco-
lastica. Tenuto conto delle esigenze di tutte le componenti della scuola
ed elaborato dal Collegio Docenti, il POF per l’a.s. 2013/2014 è stato
adottato dal Consiglio d’Istituto n data 29 novembre 2013.
IL CONTESTO TERRITORIALE
Oggi, l'Istituto Comprensivo "Giovanni Verga" di Fiumefreddo di Sicilia
si articola nei sette plessi che negli anni hanno costituito la storia della
scuola fiumefreddese.
Il contesto socio - economico e culturale in cui è inserito l’Istituto è ca-
ratterizzato da un hinterland noto in tutto il mondo: si tratta di un nodo
strategico del traffico turistico tra il versante nord-ovest dell'Etna e la
riviera Jonica, tra Giarre - Riposto - Giardini - Naxos - Taormina.
Il Territorio di Fiumefreddo di Sicilia occupa con le sue frazioni una su-
perficie di 12 Kmq abitata da circa 10.000 abitanti.
La popolazione residente ha un tenore
di vita eterogeneo: vi sono famiglie di
elevate condizioni sociali, soprattutto
commercianti e liberi professionisti, alle
quali si contrappongono numerosi nu-
clei familiari che versano in mediocri ed
a volte scarse condizioni economiche,
culturali e sociali. La riconversione del-
le produzioni agricole in impianti floro-
vivaistici e le iniziative tendenti ad incrementare il turismo sulla zona
costiera hanno prodotto un notevole flusso di visitatori e bagnanti, che
ha generato uno sviluppo repentino e consistente, ma non sempre ben
organizzato. Sul territorio fiumefreddese da oltre cinquanta anni è pre-
sente anche un mulino - pastificio appartenente alla famiglia Barbagal-
lo che produce pasta biologica da esportare all’estero.
La posizione geografica, il clima, la Riserva Naturale fanno di Fiume-
freddo di Sicilia un paese ameno con grande valenza naturalistica; un
importante centro di produzione e
commercio di agrumi e prodotti florovi-
vaistici la cui spiaggia, Marina di Cotto-
ne, è meta di un intenso turismo estivo.
Al Comune di Fiumefreddo, da sempre
sensibile alla salvaguardia della natura
e al rispetto dello splendido litorale ioni-
co, negli anni è stato assegnato più vol-
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te il riconoscimento europeo “Bandiera blu” per la qualità delle acque
e la sicurezza delle spiagge. In un Paese come questo, ricco di cultura
e natura, il nostro Istituto si propone di accompagnare nella loro cre-
scita gli alunni dai tre ai quattordici anni e di rispondere alle esigenze
di un'utenza che chiede per i propri figli non soltanto la garanzia del di-
ritto all'istruzione e alla formazione globale ma anche un orientamento
scolastico e professionale.
LA SCUOLA
Le strutture scolastiche dell’Istituto sono
diversificate per la scuola dell’infanzia,
per la scuola primaria e per la scuola se-
condaria. Nel Plesso centrale, oltre agli uf-
fici di segreteria, ha sede la scuola se-
condaria; nel Plesso di Liberto, sono ubi-
cate 3 sezioni di scuola dell’infanzia e 4
classi di scuola primaria; nel vicino Plesso
di via Badalà sono collocate ulteriori 5
classi della scuola primaria; nel Plesso
Piemonte, già sede centrale del Circolo
didattico, sono situate 9 classi di scuola
primaria e 3 sezioni di scuola dell’infanzia; nel Plesso Feudogrande si
trovano 5 classi di scuola primaria e una sezione di scuola dell’infanzia
regionale; in ciascuno degli ulteriori Plessi di via Meli e via Quasimodo
si trovano 2 sezioni di scuola dell’infanzia. Tutti i plessi sono dotati so-
no dotati di collegamento wi-fi e in ciascuna aula è presente la LIM per
la didattica .
Il nostro Istituto, in quanto comprensivo dei tre segmenti formativi del
primo ciclo, rappresenta un esempio di continuità educativa e didatti-
ca sia sul piano teorico sia su quello metodologico e pratico.
All’interno di tale contesto, l’unitarietà del curricolo assume una rile-
vanza fondamentale al fine di garantire il diritto dell’alunno ad un per-
corso formativo organico e completo che, pur nei cambiamenti evoluti-
vi, costruisca la sua identità. Per tali motivazioni, il nostro Istituto, già
prima dell’introduzione delle Indicazioni Nazionali D.P.R. 16-11-2012,
ha istituito la Commissione per l’elaborazione del curricolo verticale
dove sono stati individuati e definiti i traguardi formativi comuni su cui
operare in modo coordinato e unitario rispettando la crescita
dell’alunno e la specificità di ciascun ordine di scuola.
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SEDE CENTRALE
Via Mario Rapisardi 38
Tel. 095/7762738
Fax 7762451
15 classi di sc. secondaria di primo grado
(284 alunni)
PLESSO FEUDOGRANDE
Via Feudogrande tel 095/642655
5 classi di scuola primaria (95 alunni)
1 sez. scuola dell’infanzia regionale (15 alunni)
PLESSO MELI
Via Meli tel 095/7762027
2 sez. scuola dell’infanzia (49 alunni)
PLESSO LIBERTO
Contrada Liberto 095/7765201
3 sez. scuola dell’infanzia (65 alunni)
4 classi di scuola primaria (78 alunni)
PLESSO QUASIMODO
Via Quasimodo tel 095/641533
2 sez. scuola dell’infanzia (42 alunni)
PLESSO PIEMONTE
Via Etna tel 095/642562
fax 095/7762732
9 classi di scuola primaria (171 alunni)
3 sez. scuola dell’infanzia (47 alunni)
PLESSO BADALÀ
Via Badalà tel 095/649368
5 classi di scuola primaria
(78 alunni)
PLESSI E FIDUCIARI
PLESSI FIDUCIARI
PLESSO CENTRALE Proff. Finocchiaro e Guarrera
PLESSO PIEMONTE Ins. Maria Concetta Correnti
PLESSO LIBERTO Ins. Giuseppa De Salvo
PLESSO VIA BADALA’ Ins. Sebastiana Girgenti
PLESSO QUASIMODO Ins. Ester Carrera
PLESSO FEUDOGRANDE Ins. Patrizia Nunzio
PLESSO VIA MELI Ins. Trimarchi Rita
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In tutte le classi dell’Istituto a partire dall’ultimo anno della scuola
dell’infanzia viene insegnato l’inglese e nelle classi di scuola seconda-
ria di primo grado, come previsto dalla Legge n. 53/03, viene studiata
una seconda lingua comunitaria a scelta tra il francese o lo spagnolo.
Ciò risulta essere una risorsa importante, in quanto risponde alle esi-
genze professionali dell’hinterland, del contesto descritto e della vo-
cazione commerciale e turistica del Territorio, ricco di itinerari cultu-
rali e naturalistici: Castello degli Schiavi - Palazzo Corvaya – Chiesa di
San Vincenzo - Riserva Naturale - Campo di Volo – Torrerossa …
Analogamente, l’approccio con l’informatica e con la multimedialità
avviene trasversalmente in tutti i segmenti formativi dell’Istituto: il
computer e le LIM, presenti in ogni aula, risultano essere oggi stru-
menti indispensabili nella didattica e nel processo di apprendimento.
L’Istituto, coerentemente con quanto affermato nell'art.1 del DPR
257/99, è in continuo ascolto delle esigenze dell'utenza. Pertanto non
soltanto struttura piani personalizzati di insegnamento/apprendimento
nel rispetto dell'individualità di ciascun alunno, ma è anche pronto ad
interagire positivamente con il Territorio, le cui proposte si interseca-
no costantemente con le attività curriculari ed extracurriculari della
scuola.
Nella nostra Istituzione, infatti, è forte la consapevolezza che l'apertu-
ra, il confronto ed il dialogo a vari livelli siano elemen-
ti indispensabili per promuovere la crescita educativa
e culturale degli alunni, al fine di favorire la valorizza-
zione della persona umana. Tutte le attività svolte, in-
fine, sono puntualmente documentate e rese note sia
attraverso il sito dell’Istituto
www.icgvergafiumefreddodisicilia
.it sia attraverso la pubblicazione
di “School News” (2 numeri
l’anno) con il quale, all’interno del progetto di
“Giornalismo Multimediale”, la Scuola partecipa a
diverse iniziative: Newspapergame, in collabora-
zione con il quotidiano La Sicilia, La Repubbli-
ca@scuola, iniziativa promossa da Repubblica,
Alboscuole, portale promosso dall’Ordine Dei Gior-
nalisti Italiani. Inoltre, già da alcuni anni è stato
creato un apposito Albo d’Oro in cui vengono rac-
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colti tutti gli articoli dei giornali e TG che documentano i successi della
nostra scuola.
LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA
Le scelte educative dell’Istituto tengono conto dei cambiamenti in atto
nella società e del contesto territoriale. Esse sono “definite a partire
dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso indivi-
duale e con l’unicità delle relazioni che la legano alla famiglia e agli
ambiti sociali.” (Indicazioni per il curricolo 2012).
Le strategie metodologiche sono finalizzate
all’individualizzazione e alla personalizzazione
dell’insegnamento, mirano cioè ad offrire
all’alunno gli strumenti per una chiara definizione
di se stesso, delle proprie capacità, dei propri li-
miti. La strategia fondamentale rimane comunque
l’insegnante che per dare motivazione deve crea-
re un rapporto empatico con la “persona alunno”
e non solo con “l’alunno studente”; l’insegnante
cerca di favorire l’autorealizzazione della persona
sviluppando nell’allievo un atteggiamento strategico, affinché egli ab-
bia anche un controllo attivo su di sé e sull’andamento del proprio per-
corso formativo.
Inoltre, già dallo scorso anno scolastico sono in atto le Nuove Indica-
zioni nazionali per il curricolo, ciò implica una coerente rielaborazione
della progettazione curricolare che abbia come fine i traguardi di svi-
luppo delle competenze, il profilo dello studente e gli obiettivi di ap-
prendimento.
Per meglio rispondere a tali direttive, il nostro Istituto mette in atto del-
le misure di accompagnamento che tendono a promuovere un proces-
so sistematico di riflessione, formazione, ricerca e sperimentazione:
riflessione individuale, collegiale e in rete con altre scuole;
formazione che tiene conto del patrimonio didattico acquisito nel tem-
po da ciascun docente con la formazione continua (M@tabel - Posei-
don - PON Educazione scientifica – PQM - PON Educazione linguistica);
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ricerca e sperimentazione finalizzate a
promuovere una didattica operativa e
cooperativa ma soprattutto a privilegiare
l’apprendimento consapevole e la pa-
dronanza concettuale e non soltanto la
performance dello studente, sviluppando
personali potenzialità e valorizzando atti-
tudini e interessi.
Finalità imprescindibile della nostra scuola, attraverso le varie strate-
gie, è quella di trasformare le conoscenze acquisite in abilità e compe-
tenze spendibili nella vita:
Acquisire gli alfabeti di base della cultura.
Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva.
Elaborare il senso della propria esperienza.
Con tali finalità, già da alcuni anni, il nostro Istituto partecipa anche
alla RETE DEGLI “ORTI DI PACE” DI SICILIA realizzando l’orto in ogni
plesso.
L’orto è il luogo privilegiato per edu-
care o ri-educare i giovani
all’ambiente, per la diffusione della
sensibilità ecologica e la conoscenza
del proprio territorio.
Esso rappresenta uno dei pochi spazi
vitali che si è riusciti a mantenere in
condizioni vicine alla naturalità, è
meritevole della massima attenzione
dal punto di vista didattico e rappresenta un punto centrale nella for-
mazione del cittadino.
Adottare nella pratica didattica l’orto,
quindi, è una proposta dai forti aspetti
formativi; la metodologia cardine utilizza-
ta, infatti, è quella della ricerca scientifica
che stimola l’osservazione di ciò che ac-
cade, la problematizzazione della realtà
osservata e l’apertura a nuove piste pro-
blematiche.
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LA PROGETTAZIONE DIDATTICA
I “saperi” che costituiscono il curricolo del nostro Istituto sono orga-
nizzati in modo da interconnettere le diverse discipline. La relazione
d’insegnamento/apprendimento, finalizzata a sviluppare negli studenti
la capacità di risolvere problemi in molteplici contesti di vita reale, for-
nisce gli strumenti di pensiero necessari per: apprendere a seleziona-
re le informazioni a disposizione; identificare gli aspetti critici e le in-
terrelazioni; costruire o applicare una rappresentazione di supporto
per risolvere un problema; valutare e giustificare le scelte fatte.
Consapevole dell’importanza di tali finalità, la Commissione per
l’innovazione della didattica, individuati e definiti i traguardi irrinun-
ciabili di ciascun ordine di scuola, ha realizzato un curricolo verticale
che vuole esprimere l’impegno dell’Istituto verso un nuovo modo di
“fare scuola” con lo scopo di sviluppare nell’alunno la consapevolezza
di ciò che sta facendo, del perché lo fa e di come è opportuno farlo.
Una consapevolezza che lo renda “competente” anche al di fuori dal
contesto scolastico e che lo motivi alla curiosità intellettuale.
Pertanto, alla luce delle Indicazioni
per il Curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo
d’istruzione e dei traguardi per lo svi-
luppo delle competenze, i docenti,
suddivisi in Dipartimenti, hanno pre-
disposto una progettazione che pre-
vede le direttrici fondamentali
dell’apprendimento e, per ogni disci-
plina, i Nuclei fondanti, gli Obiettivi di
apprendimento e i Contenuti discipli-
nari che ogni docente svilupperà all’interno della classe, nonché i cri-
teri di valutazione e i livelli delle competenze acquisite.
A tal fine, il Nucleo di valutazione e dell’innovazione didattica ha reso
attuabile già dallo scorso anno il curricolo verticale d’Istituto che indi-
vidua, coerentemente con le Indicazioni Nazionali, i traguardi delle
competenze per ciascun biennio dell’intero percorso di studio del pri-
mo ciclo, curricolo che viene monitorato costantemente e migliorato in
itinere.
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La metodologia adottata per promuovere la motivazione degli alunni,
farà ricorso a strategie e tecniche didattiche varie:
attività laboratoriali individuali e di gruppo
diario di bordo
Jigsaw - metodo del puzzle
cooperative learning
tutoring
modeling
rool play
sfide di gruppo
problem solving
Infine, in ottemperanza alla legge regionale n°9 del 31 maggio 2011 per
la ”Promozione, valorizzazione ed insegnamento della storia, della let-
teratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole” il nostro Isti-
tuto ha programmato una serie di interventi didat-
tici trasversali alle discipline che, attraverso lo
studio del patrimonio culturale della nostra regio-
ne e delle problematicità del nostro territorio, non
soltanto accrescano nei nostri alunni la consape-
volezza della identità regionale ma facciano an-
che comprendere loro che la Nostra Terra oggi ha
un ruolo nuovo di mediazione tra Nord e Sud, tra
Occidente e Oriente.
Al fine di espletare al meglio la progettazione educativa e didattica, il
Consiglio d’Istituto, recependo le proposte del Collegio dei Docenti, ha
stabilito i seguenti criteri di formazione delle classi.
Per consolidare capacità operative
di analisi e di sintesi
Per essere protagonisti del processo di costruzione del sapere attraverso
simulazioni e competizioni
Per rinforzare l’apprendimento
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FORMAZIONE DELLE PRIME CLASSI
SCUOLA DELL’INFANZIA
I bambini che compiono tre anni entro il 30 aprile 2014 sono iscritti alla
sezione richiesta fino alla disponibilità di posti, favorendo l’inserimento
degli alunni più piccoli nella sezione a tempo ridotto.
SCUOLA PRIMARIA
Nei plessi in cui le iscrizioni consentano la formazione di due classi prime, si costituisce una commissione di docenti di scuola dell’infanzia e di scuola primaria per procedere alla formazione dei gruppi classe secondo i seguenti criteri:
Proporzionalità tra maschi e femmine. Profilo globale dell’alunno desunto da colloqui con i docenti di
scuola dell’infanzia. Provenienza socio-culturale. Discrezionalità del D.S. qualora in possesso di informazioni riser-
vate su situazioni particolari che riguardino gli alunni.
L’assegnazione dei gruppi classe alle sezioni avviene tramite pubblico sorteggio.
SCUOLA SECONDARIA
Per la formazione dei gruppi classe si procede secondo i seguenti cri-teri:
Livelli culturali degli alunni desunti dalla scheda di valutazione del-la scuola primaria di provenienza e dagli incontri con le maestre della classi quinte della scuola primaria.
Classi numericamente omogenee con opportuna riduzione in pre-senza di alunni diversamente abili.
Scelta della lingua (Francese o Spagnolo).
Proporzionalità tra maschi e femmine nel gruppo classe.
Presenza nel gruppo classe di almeno un compagno (ove possibile e compatibilmente con la scelta della lingua) della classe di scuola primaria di provenienza.
Su richiesta, diritto di prelazione della sezione per gli alunni che hanno fratelli o sorelle frequentanti, o che hanno frequentato nel biennio precedente, nella stessa sezione, salvo priorità data alla scelta della lingua o diversa valutazione de D.S.
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Discrezionalità del D.S. qualora in possesso di informazioni riser-vate su situazioni particolari che riguardino gli alunni.
L’assegnazione dei gruppi classe alle sezioni avviene tramite pubblico sorteggio.
PROGETTAZIONE DISCIPLINARE
AREA LINGUISTICA
Linee essenziali di apprendimento
1) Ascoltare, leggere, comprendere
e comunicare
2) Produrre
STORIA
Ascoltare e leggere – Fonti e do-
cumenti.
Comprendere – Rapporti di suc-
cessione e contemporaneità di
eventi.
Comunicare – Gli aspetti più signi-
ficativi di eventi storici.
Produrre – Schemi di sintesi sugli
eventi storici studiati – ricostru-
zioni storiche, utilizzando un lin-
guaggio specifico.
ITALIANO
Ascoltare e leggere – Vari tipi di
messaggi (verbali e non).
Comprendere – Testi di vario ge-
nere.
Comunicare – Sul proprio vissuto
ed interagire in maniera pertinente.
Produrre – Testi scritti coesi e
coerenti – testi di vario genere in
modo creativo rispettando le rego-
le morfo-sintattiche.
GEOGRAFIA
Ascoltare e leggere – Rappresen-
tazioni iconiche e cartografiche.
Comprendere – Lo spazio e
l’interazione uomo-ambiente.
Comunicare – Fatti e fenomeni lo-
cali e globali.
Produrre – Carte e grafici di vario
genere.
ARTE E IMMAGINE
Ascoltare, leggere, comprendere
Immagini di vario tipo – beni arti-
stico-culturali del territorio.
Produrre – Messaggi visivi con
tecniche e materiali diversi
RELIGIONE
Ascoltare – Fonti e documenti.
Comprendere – Il testo Biblico e
i documenti della Chiesa.
Comunicare – Le proprie espe-
rienze e confrontarle con il mes-
saggio evangelico.
Produrre – Eventi storici della
vita di Gesù e della Chiesa.
LINGUE COMUNITARIE
Ascoltare ,leggere, comprendere e
comunicare – Messaggi chiari e
semplici – brevi testi, sul proprio
vissuto ed interagire in maniera
pertinente.
Produrre – Espressioni di uso
quotidiano – semplici testi rispet-
tando le regole di base.
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AREA SCIENTIFICA
Linee essenziali di apprendimento
1) Ascoltare, leggere, comprendere e
comunicare
2) Produrre
SCIENZE
Ascoltare e leggere – la lezione
dialogata e decodifica del linguag-
gio scientifico.
Comprendere – brani da diverse
fonti scientifiche, eventi naturali,
esperimenti.
Conoscere – classificazioni, sche-
mi, principi, simboli, formule, re-
lazioni di causa ed effetto e la ter-
minologia scientifica.
Comunicare e produrre –uso di
linguaggi settoriali, modelli e
schemi per descrivere situazioni e
fenomeni.
MATEMATICA
Ascoltare e leggere – la lezione
dialogata e la proposizione di testi
e problemi; decodifica del lin-
guaggio simbolico.
Comprendere – testi problematici
individuandone dati e incognite,
varianti e invarianti; strategie riso-
lutive; classificazioni, grafici e ta-
belle.
Conoscere – formule, regole, algo-
ritmi e proprietà; schemi logici in
situazioni diverse.
Comunicare e produrre – uso di
simboli, figure, formule, grafici e
tabelle.
TECNOLOGIA
Ascoltare e leggere – la lezione
dialogata e decodifica del linguag-
gio tecnico. Comprendere – i bisogni legati alla
produzione e analizzare le funzioni
di un artefatto.
Conoscere – i processi di trasfor-
mazione e di produzione.
Comunicare e produrre – i processi
di trasformazione e di produzione,
elaborazione di figure, grafici e ta-
belle.
SCIENZE MOTORIE
Leggere – decodifica di simboli e
strumenti.
Comprendere – i linguaggi dello
sport
Conoscere – le specialità
dell’atletica, le regole dei vari
sport e il proprio corpo. Produrre – schemi di gioco.
ED. MUSICALE
Ascoltare e comprendere – brani di
generi e repertori diversi.
Leggere – Decodifica di semplici
partiture.
Conoscere e comunicare – Luoghi,
fatti e personaggi della musica.
Produrre – ritmi, suoni e brani mu-
sicali.
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LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA
ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO E TEMPO SCUOLA
ORARIO SCUOLA DELL’INFANZIA
Al fine di salvaguardare il benessere psicofisico dei bambini, è prevista una flessibilità nell’orario d’ ingresso e di uscita.
Entrata Dalle ore 8,00 alle ore 9,15
Uscita 1° Turno ore 12,30 – 13,00
Uscita 2°Turno ore 15,30 – 16,00
Per favorire l’accoglienza dei più piccoli, nei primi giorni di scuola l’ingresso dei bambini sarà differenziato per tempi e modalità, in base alle esigenze di ogni singolo alunno. Le insegnanti per le prime setti-mane opereranno in contemporaneità. Nel periodo compreso tra la fine delle lezioni e la fine delle attività di-dattiche, dopo aver vagliato il numero di alunni effettivamente frequen-tanti, l’organizzazione della scuola dell’infanzia proseguirà con l’attivazione di una sola sezione per ciascun Plesso con orario antime-ridiano 8.00 -13.00 e i docenti in servizio turneranno su quella sezio-ne.
ORARIO SCUOLA PRIMARIA
Al fine di contemperare le esigenze derivanti dalle disposizioni norma-
tive relative all’organico dei docenti, curricolo di 27 ore settimanali,
con quelle dell’amministrazione comunale che organizza il servizio di
scuolabus, in tutte le classi della scuola primaria, si effettuerà un ora-
rio delle lezioni distribuito su cinque giorni la settimana. Gli orari
d’ingresso e di uscita saranno diversificati come segue:
Tempo ridotto ore 8,00 – 13,00 Scuola regionale
Tempo normale ore 8,00 – 16,00 Tutte le altre sezioni
Turno antimeridiano ore 8,00 – 13,00 Tutte le altre sezioni
Turno pomeridiano ore 11,00 – 16,00 Tutte le altre sezioni
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ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO
Il D.P.R. n°89/2009, che revisiona l’assetto ordinamentale, organizzati-
vo e didattico della scuola dell’infanzia e del primo ciclo, prevedendo
per la scuola primaria il superamento del sistema modulare
dell’insegnamento, obbliga la riduzione dell’orario da 30 a 27 ore, oltre
a mettere in discussione l’assegnazione degli ambiti disciplinari ai do-
centi.
Tuttavia, per non disperdere le pregresse professionalità specifiche
acquisite dai docenti, il Collegio dei Docenti ha ritenuto opportuno de-
liberare, quali criteri di assegnazione dei docenti alle classi, oltre la
continuità didattica, la competenza specifica maturata nell’ambito di-
sciplinare e il raggruppamento delle discipline in ambiti.
n. ore settimanali GIORNI SEDE ORARIO
27 da lunedì a
venerdì
plesso via Badala’ 8,00 - 13,25
plesso via Principe di Piemonte 8,20 - 13,45
plesso Feudogrande 8,30 - 13,55
plesso Liberto 8,00 - 13,25
AGGREGAZIONE DELLE
DISCIPLINE
Classe I Classe II Classe III Classe
IV Classe V
n. ore settimana-
li
n. ore settimana-
li
n. ore settimana-
li
n. ore settimana-
li
n. ore settimana-
li
Italiano e Arte
10 10 9 9 9
Inglese 2 2 3 3 3
Storia/Geografia Musica e Ed.Fisica
6 6 6 6 6
Matematica Scienze
e Tecnologia 7 7 7 7 7
Religione 2 2 2 2 2
TOTALE
27
27
27
27
27
15 POF 2014-15
ORARIO SCUOLA SECONDARIA
ARTICOLAZIONE DEL CURRICOLO
CURRICOLO OBBLIGATORIO
- 30 ore - Discipline
Classe I Classe II Classe III
n. ore settimanali
n. ore settimanali
n. ore settimanali
Italiano 5 5 5
Approfondimento di lettere 1 1 1
Storia e Geografia 4 4 4
Inglese 3 3 3
Francese o Spagnolo 2 2 2
Arte e immagine 2 2 2
Matematica 4 4 4
Scienze 2 2 2
Tecnologia 2 2 2
Ed. Musicale 2 2 2
Scienze motorie 2 2 2
Religione 1 1 1
TOTALE 30 30 30
UFFICI DI SEGRETERIA
ORARIO DI RICEVIMENTO AL PUBBLICO SEDE CENTRALE VIA M. RAPISARDI, 38
n.ore settimanali GIORNI SEDE ORARIO
30 da lunedì a
sabato
Centrale
8,25 - 13,25
Orario invernale Orario estivo
da lunedì a sabato 9,30 – 12,30 Da lunedì a venerdì
martedì 15,00 – 18,00 9,30 -12,30
giovedì 15,00 – 18,00
16 POF 2014-15
ORGANIGRAMMA
STAFF DEL DIRIGENTE
Collaboratore vicario prof.ssa Angela Finocchiaro
Secondo collaboratore prof. Salvatore Guarrera
Direttore SGA signora Giovanna Costa
Responsabili scuola primaria ins. Venera La Spina ins. Lucia Cristaldi
Responsabili scuola dell’infanzia ins. Grazia Pennino ins. Maria Nucifora
Funzioni Strumentali
CONSIGLIO D’ISTITUTO
PRESIDENTE DIRIGENTE SCOLASTICO
COMPONENTE ATA
Costa Giovanna
Proietto Salanitri Maria Rosa
DIRIGENTE SCOLASTICO
prof.ssa Maria Luisa Leotta
Riceve per appuntamento
Lunedì - Mercoledì - Venerdì
Proietto Salanitri Concetta Maria Luisa Leotta
17 POF 2014-15
COMPONENTE GENITORI COMPONENTE DOCENTI
Caricati Francesco Cantarella Rosa
La Spina Concetta Cinzia D’Agostino Sebastiana
Lembo Giuseppina De Salvo Giuseppa
Merlisena Tiziana La Spina Venera
Monaco Alfio Murabito Mario Francesco
Rizzo Salvatore Musumeci Leonarda
Proietto Salanitri Concetta Strazzeri Sabrina
Sorbello Catia Zito Rosalia Rita
GIUNTA ESECUTIVA
PRESIDENTE SEGRETARIA
COMPONENTE GENITORI COMPONENTE DOCENTI
La Spina Concetta Cinzia Murabito Mario Francesco
Monaco Alfio
COMPONENTE ATA
Proietto Salanitri Maria Rosa
ORGANO DI GARANZIA
COMPONENTE GENITORI COMPONENTE DOCENTI
Sorbello Catia Nicita Agatina
Pollicina Vincenza
Dirigente scolastico
Prof.ssa Maria Luisa Leotta
Direttore dei Servizi G.A.
Sig.ra Giovanna Costa
18 POF 2014-15
ARTICOLAZIONE DEL COLLEGIO
FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1 – GESTIONE DEL P.O.F.
Monitoraggio, coordinamento e valutazione del POF, degli ap-prendimenti e del servizio.
Prof. Giuseppe Nobile
Produzione, stampa, diffusione del POF e coordinamento di tutte le attività connesse.
Prof.ssa Rosalia Zito
Area 2 – SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
Produzione di materiali di suppor-to alla didattica e cura della do-cumentazione.
Ins. Antonina Buda
Area 3 – INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI
Coordinamento delle attività di in-tegrazione e sostegno degli alunni diversamente abili.
Prof.ssa Elisa Grasso
Coordinamento delle attività di in-tegrazione e sostegno degli alunni diversamente abili.
Ins. Giovanna Urzì
Area 4 – RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
Coordinamento delle attività di continuità ed orientamento, rap-porti con l’Amministrazione Co-munale e con il Territorio.
Prof. M. Francesco Murabito
RESPONSABILI DEI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Scuola primaria
De Salvo Giuseppa (linguistico - espressiva)
Musumeci Leonarda (area logico - matematica)
Scuola secondaria
Marino Clara (area logico - matematica)
Pennisi Roberta (area dei linguaggi verbali)
Patanè Lucia (area dei linguaggi non verbali)
19 POF 2014-15
COMMISSIONI DI ISTITUTO
Commissione 1 Visite didattiche e viaggi d’istruzione
Grasso Elisa, Murabito M. Francesco, Agata Di Mari, Pagano C, Bonaccorso G.
Commissione 2 Continuità e formazione prime classi scuola primaria
Lucia Cristaldi, Vera La Spina, Loredana Ferrara e Rosa Sessa
Commissione 2 bis Continuità e formazione prime classi scuola secon-daria
Cantarella Rosa, Gambino Adriana, Gras-so Elisa, Milino Rosalia, Murabito M. Francesco, Raiti Angelina
Commissione 3 Orario delle lezioni
Finocchiaro Angela e Nicotra Maria
Commissione per l’autovalutazione d’Istituto
ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA
La normativa vigente in materia di sicurezza e salute nelle scuole è, per quanto attiene i prin-cipi fondamentali, la stessa di tutti gli altri luo-ghi di lavoro più comuni mentre per alcuni aspetti tipici del settore si deve far riferimento a leggi e normative specifiche emanate appo-sitamente.
Il DVR, documento sulla valutazione dei rischi, redatto ai sensi dell’art.4 del D.Lgs. n° 626/94, del D. Lgs n°242/96, del D.Lgs. n°81/2008 e s.m.i. contiene nella PARTE I la descrizione dettagliata delle strutture scolastiche e la valutazione dei rischi connessa; nella PARTE II il pia-no generale d’emergenza.
I ruoli per rendere applicabili le norme in esso contenute vengono as-segnati annualmente dal Dirigente Scolastico.
RESPONSABILI
INCARICO DOCENTE
RSPP Prof.ssa Rosa Elsa Salsa
RLS Ins. Sebastiana Girgenti
20 POF 2014-15
LE RISORSE
RISORSE UMANE
ATA DOCENTI
Scuola infanzia Scuola primaria Scuola secondaria
A.A. n. 6 n. 30 n. 46 n. 36
C.S. n. 16
RISORSE MATERIALI
L’Istituto Comprensivo “Giovanni Verga”, pur non avendo risorse strut-
turali del tutto adeguate, possiede in tutti i suoi plessi soddisfacenti ri-
sorse strumentali e tecnologiche di ultima generazione gran parte del-
le quali sono state acquistate negli ultimi anni con i Fondi Europei per
lo sviluppo regionale - FESR.
Tutti i plessi sono dotati di laboratori
multimediali, si trovano LIM in ogni aula,
videoteche e biblioteche; nei vari plessi
gli alunni hanno a disposizione palestre
attrezzate, laboratori di arte grafica, la-
boratori musicali, laboratori linguistici e
scientifici dotati di software specifici;
non mancano infine sussidi e materiali
didattici per alunni con difficoltà di apprendimento.
COLLABORAZIONI ESTERNE
ENTI LOCALI TERRITORIALI
I rapporti fra l’Istituzione Scolastica e gli EE. LL. sono improntati alla
massima collaborazione per:
promuovere e favorire iniziative congiunte all’interno di una pro-gettualità concordata;
promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane degli EE. LL. che prestano servizio nelle scuole;
promuovere un uso integrato delle strutture scolastiche anche al di fuori degli orari di lezione per attività sportive e culturali di inte-resse generale;
razionalizzare il servizio dello scuolabus e della biblioteca comu-nale.
21 POF 2014-15
ALTRE COLLABORAZIONI
La collaborazione con il Territorio è finalizzata alla migliore realizza-zione della funzione della Scuola come centro di educazione e di istru-zione nonché come mezzo di promozione culturale, sociale e civile.
Gli Enti che condividono la progettualità con la Scuola sono:
Associazione Fraternità di Misericordia - Fiumefreddo di Sicilia
Parrocchie “M.SS. Immacolata” e “M.SS. del Rosario” di Fiumefreddo di Sicilia
Croce Rossa Italiana sezione di Fiumefreddo di Sicilia
A.F.A. Associazione fiumefreddese antiracket
LIBERA Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
Associazione Filatelica fiumefreddese
Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Catania
ASP 3
Forze dell’ordine
Associazioni sportive fiumefreddesi
LA PROGETTAZIONE DINAMICA
I laboratori extracurricolari, pur essendo opzionali e facoltativi, sono
da considerarsi un’opportunità che la Scuola offre agli alunni.
Le attività laboratoriali consentono agli alunni di.
La Scuola, attraverso l’ampliamento dell’offerta formativa, consente di
mobilitare risorse cognitive in termini di conoscenze e abilità, acqui-
sendo così competenze che arricchiscono le conoscenze disciplinari
in un contesto laboratoriale e cooperativo.
Alcuni progetti vengono finanziati con i Fondi delle aree a rischio di di-
spersione scolastica e soprattutto con i fondi europei.
L’Istituto, infatti, partecipa ai Programmi Operativi Nazionali (PON) fi-
nanziati con il Fondo Sociale Europeo (FSE) e dal Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale (FESR).
CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
Anche quest’anno, il Consiglio d’Istituto, su proposta del Collegio dei
docenti, ha deliberato la costituzione del Centro Sportivo Scolastico
dell’Istituto Comprensivo “Giovanni Verga“ di Fiumefreddo di Sicilia.
22 POF 2014-15
Il Centro si propone di far acquisire agli alun-
ni, attraverso l’attività sportiva, la fiducia in sé
e nelle proprie potenzialità, di migliorare la
capacità di relazionarsi con gli altri, di affron-
tare serenamente una competizione e di con-
dividere con il gruppo successi e sconfitte; il
tutto nel rispetto delle regole.
PROGETTI E LABORATORI CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI A.S. 2014/2015
PROGETTI
TITOLO DEL PROGETTO REFERENTI
PROGETTI DI CITTADINANZA
Ed. Alimentare Prof.ssa Marino Clara
Ins. Antonina Buda
Ed. Ambientale Prof.ssa Finocchiaro Angela
Ins. Patrizia Nunzio
Ed. alla Salute Prof.ssa Gambino Adriana
Prof.ssa Rita Favosi
Percorsi di legalità
Prof.ssa Rosalia Zito
Ins. Patrizia Nunzio
Ins. Rosa Mangano
Ed. Stradale Prof.ssa Porto Daniela
Ins. Cristaldi Lucia
Scuola sicura Prof.ssa Rosa Elsa Salsa
Lo sport a scuola Prof. Alfio Leonardi
Prof.ssa Daniela Porto
Osservo, scopro … imparo Prof.ssa Elisa Grasso
Ins. Giovanna Urzì
Orti di pace Prof.ssa Marino Clara
PROGETTI DI VALORIZZAZIONE CULTURALE
Expo…niamoci per il Pianeta Docenti Buda - Marino
Teatro e drammatizzazione Docenti di scuola primaria
L’Inglese all’infanzia Ins. Panebianco - Sturiale
Bonjour les enfants Prof.ssa Vera Picciolo
Erasmus plus Prf.ssa Agatina Nicita
Esperienza e/è Conscenza Ins. Pennino - Nucifora
23 POF 2014-15
Biblioteca d’Istituto Prof.ssa Rosalia Milino
Prof.ssa Roberta Pennisi
Valorizzazione delle eccellenze: tragedia greca – concerti or-
chestre a plettro – prosa
Prof.ssa Roberta Pennisi
Prof.ssa Lucia Patanè
PROGETTI DI PROMOZIONE DELL’ISTITUTO
Coro d’Istituto Ins. La Spina Venera
Giornalismo Multimediale Prof.ssa Giovanna Nicosia
Concorso d’Istituto Prof.ssa Pennisi Roberta
GIOCHI MATEMATICI E OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING
I giochi matematici, organizzati dal Centro di ricerca PRISTEM
dell’Università “Bocconi” e i campionati di Pro-
blem Solving, organizzati dal M.I.U.R., sono pro-
gettati come momento di avvicinamento alla cultu-
ra scientifica, e intendono presentare la Matema-
tica in forma divertente e accattivante. Logica, in-
tuizione e fantasia sono gli
unici requisiti necessari per la partecipazione
all’iniziativa, che intende valorizzare l’intelligenza
dei nostri studenti migliori e, nel frattempo, recu-
perare quei ragazzi che non hanno un particolare
interesse per la Matematica.
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le visite guidate e i viaggi di istruzione rappresentano preziose occa-
sioni di apprendimento e di crescita per l’alunno; essi si configurano
come attività didattiche formative, e sono parte integrante della pro-
grammazione.
I Consigli d’intersezione, d’interclasse e di classe, singolarmente o per
classi parallele, individuano e propongono mete coerenti con la pro-
gettazione didattica-educativa alla specifica Commissione istituita in
seno al Collegio dei Docenti, che ne cura la loro
organizzazione, nel rispetto dei criteri stabiliti dal
Consiglio d’Istituto.
In generale si prevedono visite ad aree protette,
musei, località di interesse storico e paesaggisti-
co, botteghe artigiane, aziende agricole, indu-
24 POF 2014-15
striali e/o commerciali presenti nell’hinterland (caseifici, industrie ali-
mentari, chimiche….).
Nell’ambito delle attività di ricerca scientifica e/o d’ambiente saranno
possibili brevi escursioni nel Territorio circostante. Inoltre, sono previ-
ste visite a mostre, rappresentazioni teatrali, spettacoli e la partecipa-
zione ad iniziative organizzate dagli EE.LL. territoriali.
ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
Gli alunni che non usufruiscono dell’insegnamento della RC, svolgono
attività di recupero o potenziamento in una delle classi parallele.
ATTIVITÀ DI RECUPERO DELLE SITUAZIONI DI SVANTAGGIO E POTENZIAMENTO DELLE ECCELLENZE
La Scuola ha il compito di creare le condizioni
per promuovere lo sviluppo delle potenzialità di
ciascun alunno, offrendo servizi adeguati ai bi-
sogni di ognuno ed in particolare a chi proviene
da situazioni di svantaggio culturale.
Nello specifico, è compito della Scuola accoglie-
re al meglio l’alunno considerato nella sua inte-
rezza, offrendogli la possibilità di riflettere sulle sue conoscenze ed
esperienze, di organizzarle, approfondirle,
arricchirle ed ampliarle.
A tal fine, dalla seconda metà di agosto fino
all’inizio delle lezioni, organizza corsi di re-
cupero per colmare i debiti scolastici (6 ros-
so) e, durante l’anno scolastico, interventi
diversificati di recupero, sostegno, potenziamento e valorizzazione
delle eccellenze, con particolare attenzione alle discipline scientifiche
ed alla lingua italiana.
Le attività di recupero debiti scolastici sono particolarmente apprezza-
te dalle famiglie, tanto che quest’anno ai corsi hanno partecipato oltre
il 75% degli alunni invitati.
TRAGEDIA GRECA A SIRACUSA
25 POF 2014-15
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Consapevoli che per dare risposte concrete
ai bisogni di formazione degli alunni occor-
re realizzare una Comunità educante che si
interroghi costantemente sul proprio opera-
to, i docenti ed il personale ATA partecipa-
no regolarmente ad incontri di formazione
promossi dalla Scuola o da Enti esterni, tali
incontri sono finalizzati a:
migliorare la qualità dell’insegnamento e del servizio;
aumentare la responsabilizzazione delle scuole sull’apprendi-mento;
sviluppare e diffondere nelle scuole un sistema di misurazione e di valutazione;
creare una nuova modalità di verifica/valutazione per definire gli obiettivi del piano di miglioramento.
INIZIATIVE PER GARANTIRE LA CONTINUITÀ DEI PROCESSI EDUCATIVI
La continuità è una condizione essenziale del processo educativo per assicurare l’apprendimento e la costruzione dell’identità degli alunni.
Gli strumenti attraverso cui nel no-stro istituto si realizza la continuità sono :
iniziative comuni fra i diversi segmenti formativi dell’Istituto: partecipazione a progetti ed attività;
progettualità comuni ai bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia e ai
bambini delle prime classi dell’istituto di scuola primaria;
attività comuni agli alunni delle classi quinte e agli alunni delle prime classi della Scuola Secondaria;
incontri di continuità educativo - didattica tra gli alunni delle classi prime della Scuola secondaria e bambini delle quinte classi della Scuola primaria dell’Istituto;
contributo delle insegnanti della Scuola primaria per la formazione delle prime classi della Scuola secondaria;
questionari di autovalutazione e auto orientamento che restituiscono a docenti e genitori il profilo dell’alunno.
26 POF 2014-15
incontri tra i docenti e gli studenti della Secondaria di primo grado e della Secondaria di secondo grado, ai fini dell’orientamento scolastico;
stage negli Istituti di istruzione secondaria di II grado dei comuni limitrofi.
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Quest’anno, oltre i figli delle famiglie
straniere che vivono regolarmente nel
territorio, la nostra scuola accoglie
alcuni ragazzi stranieri, minori non
accompagnati, provenienti dai paesi
in guerra.
Allo scopo di favorire l’inserimento e la frequenza scolastica degli
alunni stranieri, il nostro Istituto mette in atto specifiche iniziative volte
a:
creare un clima di accoglienza che riduca la percezione di sé come minoranza, costituendo nelle classi il gruppo di supporto;
facilitare l’apprendimento linguistico mediante piccoli gruppi misti di recupero ricorrendo, quando possibile, alla figura del mediatore culturale messa a disposizione dall’Ente locale;
attingere al patrimonio storico, artistico e letterario del paese di riferimento per valorizzare le radici culturali.
In particolar modo auspichiamo di poter attivare nel nostro Istituto al-
cuni progetti se si potrà disporre dei fondi dell’art.9 del CCNL, misure
incentivanti per progetti nelle aree a rischio, a forte processo immigra-
torio e contro la dispersione scolastica.
GRUPPO DI LAVORO PER L’HANDICAP
Formato dai docenti specializzati coinvolti in esperienze di integrazio-
ne di alunni diversamente abili, il GLHI ha il compito di predisporre il
P.E.I. di ciascun alunno, attraverso un lavo-
ro di équipe che vede coinvolti i genitori
dell’alunno, gli operatori della A.S.P. e i do-
centi della classe.
Inoltre, il nostro Istituto è attento all’ inte-
grazione nel gruppo classe dell’alunno di-
versamente abile, secondo l’art. 41 del D.M.
27 POF 2014-15
331/98, propone infatti esperienze ed attività per rafforzare l’identità
dell’allievo che, nel rispetto dell’individualità di ciascuno, consentano
di vivere aree di esperienze condivise, in cui ognuno contribuisce alla
realizzazione di un obiettivo comune. La partecipazione a questa pro-
gettualità specifica consente agli alunni di scoprire e di rafforzare in
sé e nei compagni, capacità individuali e di gruppo, che talvolta pos-
sono rimanere in ombra durante la quotidianità scolastica.
Infine, per garantire la realizzazione di un’adeguata continuità educa-
tivo - didattica, è previsto che gli insegnanti specializzati seguano gli
alunni in alcuni momenti del passaggio da un grado di scuola all’altro.
Da quest’anno, in ottemperanza alla direttiva ministeriale del 27-12-
2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali
e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, il nostro Isti-
tuto ha istituito il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione GLI formato da tutti
i docenti di sostegno coadiuvati da alcuni docenti delle varie discipline
con esperienze metodologiche e didattiche innovative e/o individualiz-
zate scelti nell’ambito dei tre settori formativi.
Il gruppo ha il compito di:
rilevare gli alunni che manifestano bisogni educativi speciali presenti nella scuola;
raccogliere e documentare gli interventi didattico-educativi posti in essere;
confrontarsi sui casi, dare consulenza e fare da supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;
rilevare, monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola e individuare gli obiettivi di miglioramento da perseguire;
progettare prassi di inclusione nell’insegnamento curricolare, nella gestione delle classi, nell’organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;
raccogliere e coordinare le proposte formulate dai singoli Consigli di classe sulla base delle effettive esigenze;
collaborare con i CTS e i servizi sociali e sanitari territoriali;
elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, da redigere al termine di ogni anno scolastico.
28 POF 2014-15
RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA
L’Istituto si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, organizzando momenti di incontro che agevolino l’inserimento a scuo-la e il passaggio da un ordine di scuola all’altro.
Al fine di realizzare una positiva relazione docenti/genitori, sono orga-nizzate attività che vedono coinvolte entrambe le componenti: confe-renze, incontri con esperti….
Nel periodo precedente le iscrizioni degli alunni al grado successivo,
la Scuola organizza incontri con le famiglie del territorio finalizzati alla
presentazione del Piano dell’Offerta Formativa, quale documento
d’identità dell’Istituto.
VALUTAZIONE
Nel Progetto dell’Istituto la Valutazione riveste un ruolo fondamentale.
Essa ha come obiettivo rendere trasparente, equa, attendibile ed effi-
cace la pratica valutativa degli esiti e dei processi formativi, per giun-
gere alla costruzione di una credibile certificazione delle competenze.
A tal fine il Collegio dei Docenti ha deliberato la promozione e la speri-
mentazione di modalità organizzative e didattiche mirate alla possibili-
tà di valutare sia gli esiti che i processi formativi secondo indicatori e
descrittori comuni, definendo collegialmente non solo il contenuto dei
voti, introdotti dalla legge n° 169 del 2008, ma anche la gestione delle
verifiche.
La valutazione nel nostro Istituto ha come obiettivo quello di creare in
ogni singolo alunno forme di autovalutazione e consapevolezza delle
competenze acquisite; l’insegnante pertanto cerca di esaltare la di-
mensione formativa della valu-
tazione e se con il voto indica il
risultato oggettivo della per-
formance con il giudizio globale
valuta il suo miglioramento, in
relazione alle competenze valu-
tate, al fine di accrescere
l’autostima e promuovere la
motivazione intrinseca
dell’alunno ed il suo piacere
per la conoscenza.
29 POF 2014-15
VERIFICHE
Già da qualche anno, sono state introdotte nella pratica valutativa, ac-
canto alle verifiche disciplinari, delle veri-
fiche strutturate interdisciplinari che,
somministrate contestualmente per classi
parallele, consentono di valutare non tan-
to i contenuti acquisiti nell’ambito delle
singole discipline quanto la capacità
dell’alunno di fruire di tali conoscenze in contesti diversi, di valutare
cioè i livelli di competenza.
A tal fine saranno proposti problemi aperti che prevedano più strate-
gie di soluzioni e consentano la riflessione sulle strategie usate. Si
sposta cioè l’attenzione dell’alunno dal saper fare (problema chiuso
con soluzione univoca: giusta o sbagliata), al saper agire e interagire
(gestire situazioni complesse e non routinarie, prendere iniziative).
VALUTAZIONE SOMMATIVA
Come previsto dalla norma, le valutazioni sommative o quadrimestrali nella scuola primaria sono accompagnate da un giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. Tale giudizio, non previsto per la scuola secondaria, è stato adottato in autonomia dal nostro Istituto per tutti gli alunni così da esplicitare adeguatamente il processo di formazione già dal primo quadrimestre.
A termine di ciascun settore formativo - primaria e secondaria -, come previsto dalla normativa vigente, la valutazione complessiva in decimi è accompagnata da una certificazione analitica dei traguardi di com-petenza raggiunti dall’alunno.
Infine, l’articolo 2 della L. n° 169/08, al comma 1, sancisce che “in sede di scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente della scuola secondaria durante tutto il periodo di permanen-za nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle at-tività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede”.
Il nostro Istituto pertanto intende dare un significato più ampio al voto sul comportamento, affinché esso non si riduca semplicemente alla va-lutazione della condotta ma si riempia di quella trasversalità educativa e sociale fondamentale per la formazione dell’alunno quale cittadino.
Così intesa, la valutazione del comportamento nella nostra Scuola av-viene già dalla scuola primaria.
30 POF 2014-15
Alla fine del triennio, a conclusione degli esami di Stato, il nostro Istitu-to, inoltre, propone la lode per gli alunni che nel triennio si siano distinti nella didattica e nell’impegno sociale e che abbiano ottenuto:
L’ammissione agli esami di licenza con la media non inferiore a 9/10
La valutazione di 10/10 in ciascuna prova scritta
La valutazione di almeno 8/10 nella prova INVALSI
La valutazione di 10/10 nel colloquio orale condotto in modo personale, critico e completo
La proposta di Lode è presentata alla Commissione plenaria d’esame da ciascuna sottocommissione, con decisione assunta a maggioranza e verbalizzata in sede di scrutinio d’esame.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
MONITORAGGIO, VERIFICA E VALUTAZIONE DEL P.O.F.
La valutazione del sistema formativo dell’Istituto viene monitorata e verificata dalle funzioni strumentali dell’Area 1, attraverso griglie di osservazione e questionari rivolti a genitori, alunni, insegnanti e per-sonale ATA dell’Istituto.
L’analisi dei risultati è oggetto di riflessione per il Collegio dei Docenti, che così valuta l’efficacia degli interventi effettuati e decide le eventua-
Procedure della valutazione
Strumenti della valutazione
Documenti di valutazione
Rilevazione situazione iniziale
Documenti continuità - test d’ingresso
Registro personale dell’insegnante
Verifica dell’apprendimento
contenuti
Schede di verifica, que-stionari strutturati e non,
interrogazioni, …
Registro personale dell’insegnante
Verifiche delle compe-tenze
Problemi aperti Registro personale
dell’insegnante
Verifica periodica dei processi di apprendi-
mento Griglia di rilevazione dati
Registro dei consigli di classe
Valutazione quadrimestrale
Griglia di comparazione con i criteri definiti col-
legialmente
Documento di valutazione
31 POF 2014-15
li azioni correttive di miglioramento dell’intero POF a seguito di moni-toraggio biennale dei seguenti ambiti:
Da quest’anno inoltre, in ottemperanza alla direttiva MIUR del 18 set-tembre u.s., sarà effettuata l’autovalutazione della Scuola mediante l’analisi e la verifica degli standard del servizio offerto all’utenza.
Ambiti di osservazione
Genitori Organizzazione.
Finalità educative
Progettazione curricu-lare
e laboratoriale
Funzionalità degli
spazi e delle strutture
Obiettivi formativi. Contenuti.
Clima complessivo
Alunni Finalità educative Progettazione curricu-
lare e laboratoriale
Funzionalità degli
spazi e delle strutture
Obiettivi formativi e contenuti
Docenti Organizzazione.
Finalità educative
Progettazione curricu-lare
e laboratoriale
Funzionalità degli
spazi e delle strutture
Obiettivi formativi. Contenuti.
Clima complessivo
Ata Relazione con l’utenza e con
il personale Gestione delle risorse Clima complessivo
32 POF 2014-15
REGOLAMENTO DI ISTITUTO (approvato dal CdI il 19/09/2014)
PREMESSA
Il presente regolamento d’Istituto, redatto secondo quanto previsto dal DPCM 7 giugno 1995, dal DPR n.249 del 24/06/98 e successive modifi-che ed integrazioni, stabilisce le norme fondamentali della comunità scolastica.
Pur nel rispetto dell’autonomia dell’azione educativa, esso intende re-golamentare e coordinare le diverse attività scolastiche per renderle il più possibile funzionali alle esigenze di un’istituzione aperta, dinamica e democratica.
NORME GENERALI
Art 1. L’orario di inizio delle lezioni varia per ciascun plesso. Al suono
della campana, 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, gli alunni si re-
cheranno ordinatamente nelle loro aule accompagnati dai docenti del-
la prima ora.
Art 2. Sono consentite solo in casi eccezionali entrate fuori orario di
non oltre cinque minuti. L’alunno che giunge in ritardo, oltre i cinque
minuti, dovrà essere giustificato direttamente dal genitore che lo ac-
compagnerà alla postazione di guardiola. L’alunno entrerà in aula an-
che in caso di ritardo non giustificato, che sarà annotato a penna rossa
sul registro di classe. Al terzo ritardo, in un breve intervallo di tempo,
saranno convocati i genitori che comunicheranno con il coordinatore
di classe o con uno dei collaboratori del Dirigente.
Art 3. In caso di cattivo tempo potrà essere anticipato l’ingresso degli
alunni nell’androne dell’edificio e gli alunni saranno vigilati dai collabo-
ratori scolastici.
Art 4. L’uscita dalle classi avviene al suono della campana secondo
l’orario stabilito nei singoli plessi. Gli alunni vengono accompagnati dai
rispettivi docenti, in ordine e silenzio, fino alle porte d’ingresso.
Art 5. Qualora un genitore abbia l’esigenza di far uscire lo studente
prima del termine delle lezioni, dovrà venire di persona o mandare un
suo rappresentante autorizzato, con delega espressamente sottoscrit-
ta in segreteria; l’eventuale soggetto autorizzato dovrà esibire un do-
cumento di riconoscimento e firmare su un apposito registro in pos-
sesso dei collaboratori scolastici. Il docente segnerà sul registro di
classe l’avvenuta uscita anticipata. Le uscite anticipate devono essere
limitate ai casi di effettiva necessità
33 POF 2014-15
Art 6. Non è consentito l’uso del cellulare. Gli alunni dovranno spegner-
lo prima dell’ingresso nei locali della scuola, in caso contrario il cellu-
lare verrà sequestrato, dopo essere stato spento dallo stesso alunno,
e consegnato al Dirigente scolastico che lo riconsegnerà personal-
mente ad uno dei genitori. Nel caso vi sia la necessità comprovata di
contattare la famiglia, questa verrà tempestivamente avvertita tramite
il telefono dell'Istituto.
Art 7. E’ severamente vietato, in tutti i locali scolastici interni ed esterni,
fotografare, registrare o filmare e diffondere qualsiasi tipo di immagine
in rete.
Art 8. A chiunque è fatto divieto di fumare nei locali interni ed esterni
della scuola.
Art 9. L’uso della strumentazione in dotazione della Scuola (telefono,
fax, fotocopiatrice, computer ecc.) è riservata al personale della Scuo-
la esclusivamente per ragioni di servizio o di particolare urgenza.
Art 10. L’uso della palestra e dei laboratori è disciplinato dai rispettivi
regolamenti di cui gli alunni sono informati all’inizio dell’anno dai re-
sponsabili dei laboratori stessi.
Art 11. Non è consentito, senza giustificato motivo, l’ingresso a scuola
di persone estranee.
Art 12. L’alunno che, avendo già aderito ad una visita guidata non par-
tecipa alla stessa, non ha diritto al rimborso della quota già versata.
Art 13. Il patto di corresponsabilità viene proposto agli OO.CC. da una
commissione composta dal Dirigente scolastico, dal DSGA, dal presi-
dente del Consiglio d’Istituto, da due genitori e da tre docenti indivi-
duati dal Consiglio d’Istituto e dai collaboratori del Dirigente scolasti-
co.
Art 14. Il documento viene consegnato a tutti i genitori dell’istituto
comprensivo e sottoscritto da uno di essi.
Art 15. L’organo di garanzia interno alla scuola è presieduto dal Diri-
gente scolastico ed è costituito da due docenti designati dal Collegio
dei docenti e da due rappresentanti dei genitori designati dal Consiglio
d’Istituto.
Art 16. Tutti gli alunni della scuola primaria e secondaria sono tenuti a
frequentare almeno tre quarti dell’orario scolastico, come stabilito
dall’art. 11, comma 1, legge n. 53 del 28 marzo 2003. Non è pertanto
consentito effettuare un numero di assenze superiore a 256 ore, com-
plessivamente 51 giorni; in caso contrario l’anno scolastico non verrà
validato e l’alunno non potrà essere scrutinato.
34 POF 2014-15
ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI
Art 17. Non sono ammesse giustificazioni o altre forme di comunicazioni
scuola-famiglia in fogli di carta. Le assenze devono essere giustificate
dai genitori sul libretto per la scuola secondaria e sul diario per la per
scuola primaria e dell’infanzia. La giustificazione deve essere presen-
tata al rientro in classe all’inizio della prima ora di lezione. In caso di
assenze ripetute o sospette, la scuola informerà la famiglia.
Art 18. All’inizio dell’anno scolastico si invitano i genitori della scuola
secondaria o chi ne fa le veci a provvedersi del libretto delle giustifica-
zioni, che viene firmato in presenza del Dirigente Scolastico o di un suo
delegato.
Art 19. Il compito di giustificare le assenze è normalmente demandato al
docente della prima ora; la giustificazione, per essere valida, deve ri-
portare la firma del genitore depositata nell’apposito libretto personale
delle giustificazioni (solo per la scuola secondaria). Per la scuola pri-
maria il genitore giustificherà sul diario personale dell’alunno.
Art 20. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe
gli alunni assenti o assenze non precedentemente giustificate e dovrà
segnare sul registro di classe la mancata giustificazione.
Art 21. La mancata giustificazione sarà tollerata solo per due giorni. Al
terzo giorno l’alunno potrà essere riammesso alle lezioni, solo se giu-
stificato personalmente dal genitore.
Art 22. Per le assenze che si protraggono oltre i cinque giorni, inclusi i
festivi, è necessario presentare certificato medico.
Art 23. Dopo cinque assenze, accompagnato da un genitore, l’alunno
presenterà giustificazione al Dirigente Scolastico o a un suo delegato.
Art 24. In caso di astensione collettiva dalle lezioni, gli alunni dovranno
essere accompagnati.
NORME RIGUARDANTI GLI ALUNNI
Diritti
Art 25. L’alunno ha diritto ad essere seguito nello sviluppo della sua
personalità affinché vengano valorizzate le sue potenzialità.
Art 26. L’alunno deve essere informato sulle norme che regolano la vita
della scuola.
Art 27. L’alunno ha diritto ad una valutazione trasparente.
35 POF 2014-15
Art 28. Ogni alunno che ha commesso grave infrazione ha diritto di es-
sere ascoltato dal Dirigente Scolastico o dal Consiglio di classe prima
di essere sottoposto a sanzione disciplinare.
Art 29. L’organo di garanzia assicura la corretta ed imparziale applica-
zione del regolamento.
Doveri
Art 30. La frequenza delle lezioni è per gli alunni un diritto-dovere ed è
pertanto obbligatoria. La partecipazione ad altre attività didattiche (ri-
cerche culturali, lavori di gruppo, visite guidate) programmate dal
Consiglio di classe/interclasse è da intendersi parte integrante del cur-
riculum.
Art 31. Le lezioni si svolgono di norma nelle aule assegnate. Ove però,
se ne verifichi la possibilità o il percorso formativo lo richieda, la clas-
se, o parte di essa, potrà essere condotta fuori dell’aula per attività di-
versificate.
Art 32. Durante l’intervallo la ricreazione si svolge nelle classi, i docenti
cureranno che gli alunni si rechino ai servizi due alla volta e sin
dall’inizio dell’intervallo stesso, onde evitare un sovraffollamento di
ragazzi negli ultimi minuti. Il personale docente, coadiuvato dai colla-
boratori scolastici, vigilerà sul comportamento degli alunni in maniera
da evitare che si arrechi pregiudizio o danno alle persone ed alle cose.
Art 33. L’intervallo per la ricreazione quale momento di pausa per alun-
ni e docenti deve svolgersi nel modo più sereno e tranquillo per tutti. I
ragazzi possono consumare la merenda e conversare in modo compo-
sto, evitando qualsiasi forma di gioco o attività rumorosa o pericolosa
(rincorrersi tra i banchi, spingersi, giocare a calcio, affacciarsi dalle
finestre). Alla fine della ricreazione l’aula dovrà avere un aspetto pulito
e decoroso.
Art 34. Durante le ore di lezione gli alunni potranno uscire dalle classi
per accedere ai servizi igienici, in caso di necessità e per brevi periodi,
di norma non più di uno per volta e con il permesso del docente, anno-
tando l’uscita sull’apposito registro. I casi di alunni con particolari esi-
genze dovranno essere segnalati dalle famiglie e comprovate da rela-
tivo certificato medico.
Art 35. Durante il cambio dell’ora, gli alunni dovranno attendere in clas-
se seduti al proprio posto l’arrivo del docente e per nessun motivo po-
tranno allontanarsi dall’aula o dall’istituto.
Art 36. Gli studenti devono avere nei confronti del Dirigente Scolastico,
dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni il
massimo rispetto e la massima considerazione.
36 POF 2014-15
Art 37. Gli studenti devono essere sempre forniti del diario scolastico,
dei libri di testo e del materiale necessario per il normale svolgimento
delle lezioni e di essi sono responsabili. La scuola non risponde di og-
getti dimenticati o lasciati incustoditi nei locali scolastici.
Art 38. Gli studenti avranno cura di utilizzare correttamente le strutture
e i sussidi didattici per evitare di danneggiarli e dovranno comportarsi
in maniera da non arrecare danno agli arredi e a tutto ciò che è patri-
monio della Scuola. Sono tenuti a rifondere eventuali danni arrecati al
patrimonio dell'Istituto, singolarmente o in gruppo, qualora sia possibi-
le addebitare ad essi i danni constatati. Nel caso in cui, invece, non sia
possibile individuare i responsabili, i danni saranno risarciti dagli alun-
ni della classe o delle classi sistemate nel piano.
Art 39. Gli studenti devono curare l’igiene personale e vestire in modo
decoroso e confacente all’ambiente scolastico. Agli alunni della scuola
d’infanzia e primaria è fatto obbligo di indossare la tuta scolastica.
Art 40. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni riguardanti
le norme di sicurezza, protezione e prevenzione vigenti nella Istituzio-
ne scolastica.
Art 41. Gli studenti sono tenuti a comportarsi in modo corretto e re-
sponsabile anche durante attività didattiche che hanno luogo al di fuori
al di fuori dell’aula scolastica.
Art 42. Gli alunni sottoporranno all’attenzione della famiglia, che dovrà
apporvi la firma per presa visione, ogni comunicazione alla stessa in-
viata dalla scuola. Il docente dalla prima ora di lezione del giorno suc-
cessivo all’avviso annoterà sul registro di classe l’avvenuta notifica
della predetta comunicazione.
Art 43. E’ severamente vietato:
Assumere comportamenti prevaricatori e violenti, fisici e verbali,
nei confronti dei compagni.
Utilizzare un linguaggio scurrile e poco rispettoso nei confronti di
compagni, insegnanti e personale scolastico.
l’uso del telefono cellulare o di altri dispositivi elettronici.
affacciarsi dalle finestre e gettare carte nelle aree sottostanti o
conversare con persone estranee che si trovano fuori dallo spazio
scolastico.
uscire dall’aula senza il permesso dell’insegnante.
schiamazzare e correre nei corridoi e nel cortile e salire o scendere
da un piano all’altro.
37 POF 2014-15
spostarsi dall’aula per raggiungere i laboratori, la palestra o
l’uscita in modo disordinato.
Scrivere su pareti, banchi o altro tipo di attrezzatura scolastica.
Portare a scuola oggetti nocivi e/o pericolosi che verranno requisiti
e consegnati ai genitori.
Accedere al distributore delle bevande durante l’orario scolastico,
salvo casi eccezionali e solo dietro autorizzazione di un docente.
Telefonare a casa per farsi portare materiale didattico, merende o
altro dimenticati.
trasgredire alle norme previste dal presente regolamento.
SANZIONI DISCIPLINARI
Art 44. All’alunno che manca ai doveri scolastici (negligenza, assenze,
ecc.) ed assume comportamenti indisciplinati e scorretti, sono inflitte,
secondo la gravità della mancanza, le punizioni disciplinari previste
dallo Statuto degli studenti (D.P.R. 24/06/1998 n. 249) e successive
modifiche ed integrazioni.
Art 45. I provvedimenti disciplinari, come recita il comma 2 dell’art.4
dello Statuto, hanno funzione educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno
della comunità scolastica.
Art 46. La Scuola ha l'obbligo di offrire allo studente la possibilità di ri-
mediare alle proprie mancanze anche con attività a favore della comu-
nità scolastica.
Art 47. Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, proporzionate
all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio
della riparazione del danno. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni
disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ra-
gioni.
Art 48. Nei casi di gravi azioni commesse dagli alunni, anche al di fuori
del contesto scolastico, contro i compagni, i docenti o in generale irri-
spettosi per la Scuola, il Dirigente si riserva di convocare le famiglie
per decidere l’applicazione di sanzioni disciplinari.
Art 49. In relazione alla gravità della mancanza, si applicano le seguenti
sanzioni:
a. Ammonizione orale e/o scritta.
b. Comunicazione alle famiglie sul diario degli alunni e annotazione
sul registro di classe.
38 POF 2014-15
c. Convocazione dei genitori.
d. Esclusione dalle uscite didattiche e dai viaggi d’istruzione.
e. Riparazione e/o risarcimento dei danni provocati anche attraver-
so attività in favore della comunità scolastica (attività di volontariato,
pulizia dei locali della scuola, piccole manutenzioni, produzione di
elaborati che stimolino la riflessione critica su episodi verificatesi
nella scuola).
f. Sospensione dalle lezioni fino a 15 gg.
g. Allontanamento dalla comunità scolastica, in caso di reato, per
una durata superiore a 15 gg. e commisurato al reato commesso e/o
sino al permanere della situazione di pericolo o delle condizioni di
accertata incompatibilità ambientale.
h. Allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dal-
lo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato.
Art 50. Gli organi competenti ad irrogare le sanzioni disciplinari sono:
Il singolo docente - punti a, b e c del precedente articolo.
Il Dirigente Scolastico - punti a, b, c e d del precedente articolo.
Il Consiglio di Classe completo di tutte le componenti. - punti c,
d,e ed f del precedente articolo.
Consiglio d’Istituto - punti g ed h del precedente articolo.
Nei casi di reiterata mancanza, il Consiglio di Classe/Interclasse,
convocato in seduta straordinaria, può deliberare ulteriori opportuni
provvedimenti.
Di ogni provvedimento disciplinare sarà data tempestiva comunicazio-
ne alla famiglia.
IMPUGNAZIONI
Art 51. I genitori possono presentare ricorso scritto all’organo di ga-
ranzia entro quindici giorni dall’erogazione della sanzione disciplinare.
Art 52. L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci gior-
ni; qualora non decida entro tale termine, la sanzione dovrà ritenersi
confermata.
Art 53. Le deliberazioni dell’organo di garanzia sono valide se sono pre-
senti tutti i membri.
NORME RIGUARDANTI GLI INSEGNANTI
39 POF 2014-15
Art 54. Gli insegnanti dovranno trovarsi a scuola 5 minuti prima
dell’inizio delle lezioni per accogliere gli alunni ed accompagnarli in
classe.
Art 55. Il cambio dell’ora deve avvenire in modo celere, evitando di la-
sciare, per qualsiasi motivo, la classe senza la presenza di un inse-
gnante. La sorveglianza degli alunni deve essere garantita in ogni caso
nella maniera più ampia: in caso di necessità, ci si potrà rivolgere ai
collaboratori scolastici presenti al piano/plesso.
Art 56. E’ compito dei docenti vigilare affinché non avvengano incidenti,
segnalando, se è il caso, particolari comportamenti e/o situazioni di ri-
schio.
Art 57. I docenti che osservano in alunni di altre classi comportamenti
scorretti o che violano le norme del presente regolamento, devono ri-
chiamarli e segnalarli come se fossero propri alunni.
Art 58. Durante le ore di supplenza i docenti devono svolgere attività di-
dattiche, anche sotto forma di dialogo educativo.
Art 59. In caso di smistamento di classi in altre aule, a cura di uno dei
collaboratori del Dirigente, per supplenza o comunque per motivi non
precedentemente programmati, il docente segnerà i nominativi degli
alunni “ospiti” e li coinvolgerà nella lezione.
Art 60. I docenti vigileranno sugli alunni anche durante le attività extra-
scolastiche programmate e risponderanno personalmente del conte-
gno disciplinare dei loro alunni e degli alunni a loro affidati.
Art 61. La partecipazione a visite guidate e viaggi d’istruzione pro-
grammate dal Consiglio di classe/interclasse è obbligo di servizio; per-
tanto, qualora non dovessero esserci disponibilità volontarie, i docenti
accompagnatori saranno individuati dal Dirigente scolastico nella ra-
gione di 1 accompagnatore ogni 12/15 alunni, fino ad un massimo di 3
per classe. In presenza di alunni diversamente abili dovrà essere pre-
vista la presenza di almeno 1 docente di sostegno e la partecipazione
dell’alunno dovrà essere concordata con la famiglia.
Art 62. E’ compito dei docenti tenere in ordine il registro di classe, il re-
gistro personale e i registri dei verbali loro affidati.
Art 63. Prima di lasciare l’aula ciascun docente accerta che i locali sia-
no lasciati in ordine e i materiali siano stati riposti negli appositi spazi.
Al termine delle lezioni gli insegnanti accompagnano la classe in fila
all’uscita.
Art 64. I docenti procederanno alla valutazione delle prove oggettive in
tempi brevi, dandone comunicazione immediata agli alunni perché ne
40 POF 2014-15
abbiano il necessario feed-back. Nell’assegnare i compiti per casa,
terranno conto di quelli assegnati agli alunni dai colleghi allo scopo di
evitare il sovraccarico di lavoro mentale e l’eccessivo numero di libri
da portare a Scuola.
Art 65. In caso di assenza, l’insegnante dovrà comunicarlo oltre che in
sede centrale anche al plesso di appartenenza.
NORME RIGUARDANTI IL PERSONALE ATA
Art 66. Il personale ATA collabora con i docenti per il buon funziona-
mento dell’attività didattica.
Art 67. Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico dal mese di set-
tembre al mese di giugno tutti i giorni dalle ore 9,30 alle ore 12,30 ed il
martedì e il giovedì dalle ore 15,00 alle ore 18,00; nei mesi di luglio e
agosto, invece, sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9,30
alle 12,30.
Art 68. Tutto il personale si rivolgerà a quanti entrano nell’Istituto con il
massimo garbo e nel rispetto delle norme.
Art 69. I collaboratori scolastici affiancheranno i docenti nell’azione di
vigilanza e collaboreranno con loro per garantire il buon funzionamen-
to della scuola.
Art 70. I collaboratori scolastici dovranno essere presenti all’ingresso
degli alunni, regolandone l’accesso alle porte d’ingresso ed alle scale
per i piani superiori. Lo stesso faranno all’uscita degli alunni che, co-
munque, saranno anche accompagnati degli insegnanti dell’ultima ora.
Art 71. In caso di momentanea ed imprescindibile assenza o ritardo di
un insegnante, i collaboratori scolastici sorveglieranno la classe finché
non sia possibile provvedere alla sostituzione dell’insegnante. Durante
l’intervallo per la ricreazione sorveglieranno l’androne, i corridoi e il
regolare accesso ai servizi.
Art 72. E’ compito dei collaboratori scolastici indirizzare i genitori per i
colloqui consentiti con i professori; ugualmente i collaboratori scola-
stici dovranno allontanare quanti entrano o sostano nell’area riservata
alla Scuola senza un plausibile motivo, dovranno evitare l’accesso in-
giustificato ai piani.
Art 73. I collaboratori scolastici controlleranno sistematicamente il fun-
zionamento delle relative strutture e riferiranno al DSGA eventuali
anomalie e necessità riscontrate.
Art 74. I collaboratori scolastici, durante le attività socializzanti, vigile-
ranno nei corridoi ed in prossimità dei servizi igienici.
41 POF 2014-15
Art 75. I collaboratori scolastici vigileranno costantemente, nel reparto
assegnato, eseguendo le necessarie pulizie con puntualità e accura-
tezza.
NORME RIGUARDANTI I GENITORI
Art 76. I genitori dovranno, nell’interesse dei propri figli, controllare
giornalmente il diario per eventuali comunicazioni inviate dalla Scuola,
accogliere qualsiasi comunicazione inviata dalla Scuola per mezzo po-
sta e, se convocati, mettersi tempestivamente in comunicazione col Di-
rigente Scolastico o con il docente indicato nella convocazione.
Art 77. I docenti incontreranno i genitori degli alunni secondo le modali-
tà deliberate dal Collegio dei Docenti: nelle ore di compresenza gli in-
segnanti della scuola primaria, nella scuola secondaria durante le ore
appositamente messe a disposizione dai docenti; in entrambi i casi
previo appuntamento.
Art 78. Il Dirigente Scolastico riceve di norma lunedì, mercoledì e ve-
nerdì per appuntamento nei locali della scuola media.
Art 79. I genitori che al mattino accompagnano i loro figli non devono
sostare nei locali scolastici. Per la scuola dell’infanzia e primaria, in
modo particolare, i figli devono essere affidati ai collaboratori scola-
stici o al personale ausiliario che provvederà ad accompagnarli in
classe. I genitori sono tenuti a rispettare gli orari di entrata e di uscita,
è ammessa una tolleranza di soli cinque minuti.
Art 80. I genitori che vengono a scuola per parlare con un docente, lo
attenderanno nell’atrio accanto alla guardiola. Sarà cura del collabo-
ratore scolastico in servizio comunicare al docente la presenza del
genitore.
Art 81. Non è consentito ai genitori o ai parenti degli alunni recarsi a
Scuola per portare durante l’attività scolastica materiale vario agli
alunni.
Art 82. La scuola non risponde di eventuali furti e/o danneggiamenti di
oggetti o somme di denaro non pertinenti all’attività didattica.
Art 83. Come previsto dalla normativa degli organi collegiali, la scuola è
aperta alle famiglie per assemblee di classe su specifica richiesta dei
genitori rappresentanti dei Consigli di classe/interclasse concordando
giorno e ora con il Dirigente scolastico e con un preavviso di almeno 5
42 POF 2014-15
giorni. I verbali di tali assemblee saranno allegati al registro dei Verbali
del Consiglio stesso.
Art 84. Le famiglie che vorranno collaborare con docenti e alunni alle
varie attività che si realizzeranno nel corso dell’anno scolastico, po-
tranno farlo nel rispetto delle norme.
FUNZIONAMENTO DEGLI OO.CC.
Gli Organi Collegiali, il cui funzionamento è disciplinato dal Titolo 1 del
Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n.297 - Testo Unico delle disposi-
zioni legislative in materia di istruzione, sono elemento fondamentale
per la gestione democratica della Scuola.
Art 85. La convocazione degli Organi Collegiali deve essere fatta, salvo
casi di eccezionale urgenza, con un anticipo di almeno cinque giorni,
con avviso scritto. Tale comunicazione riporta un preciso ordine del
giorno e deve essere notificata almeno tre giorni prima della data sta-
bilita per la riunione. Nel caso di urgenza la convocazione deve, co-
munque, essere notificata almeno 24 ore prima, facendone espressa
menzione. In questo caso, quando la maggioranza dei consiglieri lo ri-
chieda, ogni deliberazione può essere differita al giorno seguente.
Art 86. Di ogni seduta dell’Organo Collegiale verrà redatto il verbale,
firmato dal Presidente e dal Segretario, su un apposito registro a pagi-
ne numerate.
Art 87. Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio
che dispone la convocazione su richiesta del Presidente della G.E. ov-
vero della maggioranza dei componenti il Consiglio stesso. Può inoltre
essere convocato in seduta straordinaria ed urgente, ove ne sussisto-
no i motivi, anche due giorni prima della data stabilita, su proposta del
Dirigente Scolastico o di un terzo dei componenti il Consiglio.
Art 88. In ottemperanza dell’art. 43 del T.U. 297/94 e delle disposizioni
attualmente in vigore, gli atti del Consiglio d’Istituto sono pubblicati
all’albo delle scuola. Non sono soggetti a pubblicazione all’albo gli atti
concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato.
Per la pubblicità degli atti si osservano, inoltre, le disposizioni in mate-
ria di accesso ai documenti amministrativi, di cui alla legge 7 agosto
1990 n°241 e alle successive disposizioni normative. L’affissione
all’albo del Verbale del Consiglio è disciplinata dal regolamento inter-
no del Consiglio d’Istituto.
43 POF 2014-15
Art 89. Le deliberazioni del Collegio dei docenti sono adottate a mag-
gioranza relativa, salvo le diverse disposizioni di legge. La validità del-
le riunioni è assicurata dalla metà più uno dei membri del Consiglio.
Art 90. Chiunque, avendone titolo ai sensi delle vigenti leggi, può ri-
chiedere copia degli atti per i quali è ammesso l’accesso. Il rilascio di
copie informali è subordinato al pagamento degli oneri di riproduzione
quantificati in 0,20 € per ogni facciata formato A4. Le copie autenticate
di documenti, quale che sia il numero di pagine, sono soggette al pa-
gamento di 2,00 €, oltre le spese di riproduzione. Detti pagamenti van-
no effettuati sul conto dell’Istituto, preventivamente al ritiro degli atti
richiesti.
NORME FINALI
Art 91. Le norme contenute nel presente Regolamento potranno essere
modificate o integrate con delibera del Consiglio d’Istituto approvata
dalla maggioranza dei membri del Consiglio stesso. L’inserimento
all’Ordine del giorno delle proposte di modifica o integrazione del Re-
golamento devono essere portate a conoscenza dei singoli compo-
nenti del Consiglio almeno cinque giorni prima della seduta del Consi-
glio stesso.
Art 92. Copia del presente Regolamento, approvato dal Consiglio
d’Istituto in data 19 settembre 2014, è affissa all'Albo di tutti i plessi,
all’Albo on-line ed in ciascuna aula dell’Istituto. Chiunque ne abbia in-
teresse può richiederne copia nei termini di legge.
44 POF 2014-15
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
(D.P.R. N. 235 DEL 21 NOVEMBRE 2007) CON IL QUALE
LA SCUOLA
SI IMPEGNA A.. LA FAMIGLIA
SI IMPEGNA A… LO STUDENTE
SI IMPEGNA A…
OF
FE
RT
A
FO
RM
AT
IVA
Elaborare un piano formativo
che attraverso i curriculi, le
scelte progettuali, metodologi-
che e didattiche sostenga e tuteli
il diritto allo studente alla for-
mazione culturale e professiona-
le.
Offrire all’alunno gli strumenti
per una chiara definizione di se
stesso, delle proprie capacità,
dei propri limiti.
Valorizzare l’identità di ciascu-
no sviluppando nel contempo
personali potenzialità, attitudini
e interessi.
Offrire interventi diversificati di
recupero, sostegno e potenzia-
mento, con particolare attenzio-
ne alle discipline scientifiche ed
alla lingua italiana.
Fare oggetto di conoscenza
e di riflessione gli atti che
regolano la vita della scuo-
la (Regolamento d’Istituto),
l’attività formativa (Piano
dell’Offerta Formativa) ed i
comportamenti degli stu-
denti (“Statuto delle stu-
dentesse e degli studenti”),
di condividerli e di discu-
terli con i propri figli assu-
mendosi la responsabilità di
quanto espresso e sotto-
scritto.
Collaborare costruttiva-
mente con la scuola condi-
videndo linee educative
comuni per dare continuità
all’azione educativa.
Far frequentare al proprio
figlio/a le attività di recupe-
ro, sostegno, potenziamen-
to indicate dal consiglio di
classe nella consapevolezza
che la mancata frequenza
sarà considerata elemento
negativo ai fini della valu-
tazione finale.
Conoscere e condividere
con la scuola e la famiglia
il Piano dell’Offerta For-
mativa d’Istituto ed il Re-
golamento d’Istituto.
Considerare il diritto allo
studio e la scuola una con-
quista sociale, un’oppor-
tunità, “un valore” nella
propria vita.
RE
LA
ZIO
NA
LIT
À
Accogliere l’alunno conside-
rato nella sua interezza, of-
frendogli la possibilità di ri-
flettere sulle sue conoscenze
ed esperienze, di organizzar-
le, approfondirle, arricchirle
ed ampliarle.
Creare le condizioni per pro-
muovere lo sviluppo delle po-
tenzialità di ciascun alunno,
offrendo servizi adeguati ai
bisogni di ognuno ed in parti-
colare di chi proviene da si-
tuazioni di svantaggio cultu-
Collaborare con la scuola
per sostenere
l’apprendimento delle re-
gole di convivenza dello
studente e la partecipa-
zione attiva e responsabi-
le alla vita scolastica.
Collaborare con la scuola
mediante un dialogo co-
struttivo che miri a raf-
forzare il senso di re-
sponsabilità dello studen-
te.
Svolgere il lavoro ri-
chiesto, a scuola e a casa
con cura ed impegno.
Essere leale e mantenere
un comportamento cor-
retto con tutti, osservan-
do le regole della convi-
venza del gruppo.
Osservare le disposizioni
organizzative di sicurez-
za anche nel caso di atti-
vità svolte all’esterno, di
visite guidate di viaggi
di istruzione.
45 POF 2014-15
rale.
Promuovere rapporti interper-
sonali positivi tra studenti,
docenti, operatori della scuola
e famiglia.
Rispettare la riservatezza del-
lo studente e della famiglia.
Rispettare i locali scola-
stici e utilizzare corret-
tamente dispositivi,
macchine e attrezzature.
Curare l’igiene persona-
le e usare un linguaggio
adeguato al contesto
scolastico.
PA
RT
EC
IPA
ZIO
NE
Informare le famiglie e gli
studenti circa decisioni che li
riguardano sui progetti di vita
scolastica.
Comunicare alle famiglie le
notizie relative alla crescita
didattica dello studente ma
anche situazioni che possono
condizionare o costituire
ostacolo al processo educati-
vo e di apprendimento.
Partecipare a riunioni as-
semblee e colloqui pro-
mossi dalla scuola.
Prendere visione e firma-
re puntualmente le co-
municazioni scuola – fa-
miglia.
Riferire tempestivamen-
te in famiglia le comuni-
cazioni provenienti dalla
scuola e dagli insegnan-
ti.
INT
ER
VE
NT
I E
DU
CA
TIV
I
Far rispettare le norme di
comportamento, i regolamenti
ed i divieti.
Garantire la massima traspa-
renza nelle valutazioni e nelle
comunicazioni mantenendo
un costante rapporto con le
famiglie.
Giustificare i ritardi e le
assenze nei tempi e nei
modi previsti dal Rego-
lamento d‘Istituto.
Risarcire la scuola per i
danneggiamenti causati
dallo studente durante la
permanenza a scuola o
nel corso di attività cura-
te dalla scuola e svolte
anche all’esterno.
Sostenere in via di soli-
darietà le spese necessa-
rie per riparare un danno
quando l’autore del fatto
non dovesse essere iden-
tificato.
Assumersi la responsabi-
lità delle proprie azioni.
Prendere atto e riflettere
sul significato dei prov-
vedimenti disciplinari.
Accettare il principio
della solidarietà nel caso
di un danno provocato
del quale risulti impos-
sibile l’identificazione
del responsabile.
46 POF 2014-15
INDICE
Premessa ………………………………………………………………………..
Il contesto territoriale ………………………………………………………….
La Scuola ………………………………………………………………………
Progettazione educativa ……………………………………………………….
Progettazione didattica………………………………………………………...
Formazione delle prime classi…….…………………………………………...
La progettazione disciplinare ………………………………………………….
La progettazione organizzativa………………………………………………....
Organigramma…………………………………………………………………...
Le risorse……..……………………………………………………...................
Collaborazioni esterne ………………………………………………………....
Progettazione dinamica………………………………………………………...
Valutazione…………………………………………………………………….
Regolamento d’Istituto ………………………………………………………...
Patto educativo di corresponsabilità …………………………………………...
Pag. 1
2
3
6
8
10
11
13
16
20
20
21
28
32
44