Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di...

20
Anno XXI (XXXVI) - N° 5 - MAGGIO 2003 - Vìa S. Lucia Filippini n° 25 - Tel. 826050 - Montefiascone (VT) - Sped. in a.p. Legge 662/96 art. 2 - comma 20/c «La Voce»- Mensile di Montefiascone • Direttore Agostino Ballarotto e-mail: [email protected] - Responsabile Angelo Gargiuli Direzione, redazione: 01027 Montefiascone, Via S.L. Filippini, 25 - Tel. 826050 - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982 Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via 0 . Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. e Fax: 826297 - e-mail: [email protected] Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: "Ecco tua Madre" (Gv 19,27) Dolce Madre rendi i giovani di questo secolo annunciatori intrepidi del saluto di Cristo nel giorno di Pasqua: Pace a Voi! "Ecco la tua Madre!" (Gv 19, 27). Sono le par- tale di Gesù che ho scelto come tema di questa XVIII Giornata Mondiale della Gioventù. Giunta I' "Ora", Gesù dalla croce consegna al discepolo Giovanni Maria sua Madre ren- dendola, attra- verso il disce- polo prediletto, Madre di tutti i credenti, Madre di tutti noi. Ecco, dice Gesù ad ognuno di noi, ecco Maria, la mia Madre, da oggi diventa anche la tua Madre! Domandiamoci: chi è questa Madre? Per comprenderlo meglio vi consiglierei di rileggere, in questo Anno del Rosario, tutto il mera- viglioso capitolo Vili della Costituzione dogmatica Lumen gen- tium del Concilio Vaticano II. Maria "cooperò in modo tutto spedale all'opera del Salvatore coll'obbedienza, la fede, la speranza e l'ardente carità, per restaurare la vita soprannaturale delle anime. Per questo fu per noi madre nell'ordine della grazia!" (n. 61). E questa maternità soprannaturale continuerà fino al ritorno glorioso di Cristo. Certamente, unico Redemtore è Lui, Gesù Cristo. Lui è l'unico Mediatore tra Dio e gli uomini! Tuttavia - come insegna il Concilio - Maria coopera e partecipa alla sua opera di salvezza. Ella è dun- que una Madre per la quale dobbiamo avere profonda e vera devozione, una devozione profondamente cristocentrica, anzi radicata nello stesso Mistero trinitario di Dio. «"Ecco la tua Madre!". E da quel momento - prosegue il Vangelo - il discepolo la prese nella sua casa» (Gv 19,27). Accogliere Maria nella propria casa, nella propria esistenza è il privilegio di ogni fedele. Lo è soprattutto nei momenti difficili, come lo sono quelli che anche voi, giovani, a volte vivete in que- sto periodo della vostra vita. Mi ricordo che per me questo momento quando ero giovane e lavoravo nella officina chimica, ho trovato queste parole: Totus Tuus. E con la forza di queste parole ho potuto camminare attraverso la terribile guerra, la terri- bile occupazione nazista e poi anche attraverso le altre esperien- ze difficili dopo la guerra. La possibilità di accogliere Maria nella propria casa, nella propria esistenza, è offerta a tutti noi. Oggi, per questi motivi, voglio affidarvi a Maria. Carissimi, ve lo dico per esperienza, aprite a Lei le porte delle vostre esistenze! Non abbiate paura di spalancare le porte dei vostri cuori a Cristo attraverso Colei che vuole portarvi a Lui, affinché siate salvati dal peccato e dalla morte! Lei vi aiuterà ad ascoltare la sua voce e a dire di sì ad ogni progetto che Dio pensa per voi, per il vostro bene e per quello dell'umanità intera. n-, 7 Pasqua: tempo di pace C'è un desiderio grande nel mio cuore: è presente sempre, ma è vivissi- mo soprattutto in questi giorni di Pasqua, perché sono i giorni della gioia e della pace e invece sperimentiamo le tri- stezze e i conflitti. Per questo vorrei incontrare ogni per- sona, piccola o gran- de, vicina o lontana; vorrei entrare in tutte le case, quelle rinnovate dal clima di festa o visitate dal dolore e dalle mille prove della vita; vorrei affettuosamente stare accanto a tutti come un fratello. Per dire cosa? Per ripetere ancora una volta il grande annuncio pasquale: "Cristo, mia speranza, è risorto". Si, fratelli e sorelle di questa santa Chiesa di Viterbo. Sì, uomini e donne di questo amato territorio! Lungo il nostro cammino, dentro il tessuto della nostra esistenza, con il suo carico di bene e di male, il Signore ancora oggi fa brillare la luce di una vita nuova. La morte è stata sconfitta da Cristo Risorto. E, con la morte, il peccato, la violenza, l'ingiustizia, l'odio sono stati superati. Dopo la risurrezione di Gesù è possibile costruire un mondo diverso, una nuova umanità: lui, Gesù, ne è la primizia, il primo- genito. Bisogna, però, saper accogliere il suo dono. Bisogna mettersi sulla sua strada. Bisogna ripetere la siua vicenda nella nostra vita. Ecco la Pasqua. Un passaggio, come quello del Mar Rosso per l'antico Israele, dal male al bene, dal- l'egoismo all'amore. Soprattutto un passaggio dalla inimicizia alla solidarietà, dalla divisione alla riconciliazione, dalla lontananza alla prossimità, dalla guerra alla pace. Gesù è morto e risorto "per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi" (Gv 11, 52). La sera di Pasqua, apparendo ai discepoli, ha portato la pace e ha donato lo Spirito (cfr. Gv 20, 19-23). Sia il suo Spirito a fare di noi "un cuore solo e un'anima sola" (At 4, 42) e a fare del mondo una casa comune. Sulla nostra Chiesa e su tutta la Chiesa italiana, in cammino con la intensa preghiera sollecitata dal Santo Padre Giovanni Paolo II, splenda la novità della Pasqua. Sul nostro territorio e su tutto il Paese, con i suoi molti e complessi problemi, risuoni l'annuncio del Risorto: "Pace a voi"! Esso raggiunga ciascuno di voi, soprattutto voi, malati e poveri, piccoli ed emarginati, gente senza lavoro, senza casa e anche senza patria. La forza del Cristo che esce vittorioso dal sepolcro rinnovi le menti, i cuori, la vita di tutti. E ci porti vera- mente la sua pace. 3 aprile 2003 + Lorenzo Chiarinelli Vescovo di Viterbo I Vescovo al termine della celebrazione della Messa crismale, insieme ai due Vescovi emeriti: Mons. D'Ascenzi che celebra il suo 60° sacerdozio e Mons. Bernini SOMMARIO Oratorio cittadino a Villa Salotti pag. 4 Non strumentalizzate il " Santo Padre 6 S. Lucia Filippini "tredicesimo " apostolo" 7 Le immagini parlano da sole... " 11 La grande "mistica del Nord" " a Montefiascone 13 "Olio di pecorella" 15 Quando la matematica diventa " un'opinione 16 "Altruismo", per aver successo " nel matrimonio 17

Transcript of Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di...

Page 1: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

Anno XXI (XXXVI) - N° 5 - MAGGIO 2003 - Vìa S. Lucia Filippini n° 25 - Tel. 826050 - Montefiascone (VT) - Sped. in a.p. Legge 662 /96 art. 2 - comma 20 /c

«La Voce»- Mensile di Montefiascone • Direttore Agostino Ballarotto e-mail: [email protected] - Responsabile Angelo Gargiuli Direzione, redazione: 01027 Montefiascone, Via S.L. Filippini, 25 - Tel. 826050 - Autorizz. Tribunale di Viterbo n° 272 del 4-12-1982

Tipo-Lito «Silvio Pellico» di Marroni e C. s.n.c. - Via 0 . Borghesi, 3/c - Montefiascone - Tel. e Fax: 826297 - e-mail: [email protected]

Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù:

"Ecco tua Madre" (Gv 19,27)

Dolce Madre rendi i giovani di questo secolo annunciatori

intrepidi del saluto di Cristo nel giorno di Pasqua: Pace a Voi!

"Ecco la tua Madre!" (Gv 19, 27). Sono le par-tale di Gesù che ho scelto come tema di questa XVIII Giornata Mondiale della Gioventù. Giunta I' "Ora", Gesù dalla croce consegna al discepolo Giovanni Maria sua Madre ren-dendola, attra-verso il disce-polo prediletto, Madre di tutti i credenti, Madre di tutti noi. Ecco, dice Gesù ad ognuno di noi, ecco Maria, la mia Madre, da oggi diventa anche la tua Madre! Domandiamoci: chi è questa Madre? Per comprenderlo meglio vi consiglierei di rileggere, in questo Anno del Rosario, tutto il mera-viglioso capitolo Vili della Costituzione dogmatica Lumen gen-tium del Concilio Vaticano II. Maria "cooperò in modo tutto spedale all'opera del Salvatore coll'obbedienza, la fede, la speranza e l'ardente carità, per restaurare la vita soprannaturale delle anime. Per questo fu per noi madre nell'ordine della grazia!" (n. 61). E questa maternità soprannaturale continuerà fino al ritorno glorioso di Cristo. Certamente, unico Redemtore è Lui, Gesù Cristo. Lui è l'unico Mediatore tra Dio e gli uomini! Tuttavia - come insegna il Concilio - Maria coopera e partecipa alla sua opera di salvezza. Ella è dun-que una Madre per la quale dobbiamo avere profonda e vera devozione, una devozione profondamente cristocentrica, anzi radicata nello stesso Mistero trinitario di Dio. «"Ecco la tua Madre!". E da quel momento - prosegue il Vangelo - il discepolo la prese nella sua casa» (Gv 19,27). Accogliere Maria nella propria casa, nella propria esistenza è il privilegio di ogni fedele. Lo è soprattutto nei momenti difficili, come lo sono quelli che anche voi, giovani, a volte vivete in que-sto periodo della vostra vita. Mi ricordo che per me questo momento quando ero giovane e lavoravo nella officina chimica, ho trovato queste parole: Totus Tuus. E con la forza di queste parole ho potuto camminare attraverso la terribile guerra, la terri-bile occupazione nazista e poi anche attraverso le altre esperien-ze difficili dopo la guerra. La possibilità di accogliere Maria nella propria casa, nella propria esistenza, è offerta a tutti noi. Oggi, per questi motivi, voglio affidarvi a Maria. Carissimi, ve lo dico per esperienza, aprite a Lei le porte delle vostre esistenze! Non abbiate paura di spalancare le porte dei vostri cuori a Cristo attraverso Colei che vuole portarvi a Lui, affinché siate salvati dal peccato e dalla morte! Lei vi aiuterà ad ascoltare la sua voce e a dire di sì ad ogni progetto che Dio pensa per voi, per il vostro bene e per quello dell'umanità intera.

n-, 7

Pasqua: tempo di pace C'è un desiderio grande nel mio cuore: è presente sempre, ma è vivissi-mo soprattutto in questi giorni di Pasqua, perché sono i giorni della gioia e della pace e invece sperimentiamo le tri-stezze e i conflitti. Per questo vorrei incontrare ogni per-sona, piccola o gran-de, vicina o lontana; vorrei entrare in tutte le case, quelle rinnovate dal clima di festa o visitate dal dolore e dalle mille prove della vita; vorrei affettuosamente stare accanto a tutti come un fratello. Per dire cosa? Per ripetere ancora una volta il grande annuncio pasquale: "Cristo, mia speranza, è risorto". Si, fratelli e sorelle di questa santa Chiesa di Viterbo. Sì, uomini e donne di questo amato territorio! Lungo il nostro cammino, dentro il tessuto della nostra esistenza, con il suo carico di bene e di male, il Signore ancora oggi fa brillare la luce di una vita nuova. La morte è stata sconfitta da Cristo Risorto. E, con la morte, il peccato, la violenza, l'ingiustizia, l'odio sono stati superati. Dopo la risurrezione di Gesù è possibile costruire un mondo diverso, una nuova umanità: lui, Gesù, ne è la primizia, il primo-genito. Bisogna, però, saper accogliere il suo dono. Bisogna mettersi sulla sua strada. Bisogna ripetere la siua vicenda nella nostra vita. Ecco la Pasqua. Un passaggio, come quello del Mar Rosso per l'antico Israele, dal male al bene, dal-l'egoismo all'amore. Soprattutto un passaggio dalla inimicizia alla solidarietà, dalla divisione alla riconciliazione, dalla lontananza alla prossimità, dalla guerra alla pace. Gesù è morto e risorto "per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi" (Gv 11, 52). La sera di Pasqua, apparendo ai discepoli, ha portato la pace e ha donato lo Spirito (cfr. Gv 20, 19-23). Sia il suo Spirito a fare di noi "un cuore solo e un'anima sola" (At 4, 42) e a fare del mondo una casa comune. Sulla nostra Chiesa e su tutta la Chiesa italiana, in cammino con la intensa preghiera sollecitata dal Santo Padre Giovanni Paolo II, splenda la novità della Pasqua. Sul nostro territorio e su tutto il Paese, con i suoi molti e complessi problemi, risuoni l'annuncio del Risorto: "Pace a voi"!

Esso raggiunga ciascuno di voi, soprattutto voi, malati e poveri, piccoli ed emarginati, gente senza lavoro, senza casa e anche senza patria. La forza del Cristo che esce vittorioso dal sepolcro rinnovi le menti, i cuori, la vita di tutti. E ci porti vera-mente la sua pace. 3 aprile 2003

+ Lorenzo Chiarinelli Vescovo di Viterbo

I Vescovo al termine della celebrazione della Messa crismale, insieme ai due Vescovi emeriti: Mons. D'Ascenzi che celebra il suo 60° sacerdozio e Mons. Bernini

S O M M A R I O • Oratorio cittadino a Villa Salotti pag. 4

• Non strumentalizzate il " Santo Padre

6

• S. Lucia Filippini "tredicesimo " apostolo"

7

• Le immagini parlano da sole... " 11

• La grande "mistica del Nord" " a Montefiascone

13

• "Olio di pecorella" 15

• Quando la matematica diventa " un'opinione

16

• "Altruismo", per aver successo " nel matrimonio

17

Page 2: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

pag. 10 LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003

L'enciolica sull'Eucaristia I M M M Ecclesia de Eucaristia "La Chiesa vìve dell 'Eucaristia" !

IBWMH ! Eucaristia: non ripetizione della Pasqua di Cristo, ma l'unico sacrificio della Croce ri-presentato • •

| Non c'è vera Eucaristia senza comunione col vescovo

| Sì potrà celebrarla insieme ai cristiani non cattolici sol 3 quando ia piena unità sarà raggiunta • 1 Nelle odierne celebrazioni occorre ricuperare il contributo dell'arte e il gusto della bellezza

» Per lare la comunione3 bisogna essere in "stato di grazia". Ne è escluso chi ha commesso peccati giavi

;

• - „, r —i

La chiesa della prima Messa

;

• - „, r —i

Nell'enciclica Giovanni Paolo II ricorda le migliaia di Messe che ha presieduto, a cominciare | da quella ^ i

Allarme Africa Mentre si combatte la crisi in Iraq... l'Africa muore di fame!

Non è che le bombe cadute su Bagdad finiscono per uccidere di fame gli Africani, colpiti prima dalla carestia e poi dal disinteresse del mondo ricco?

E' stato lanciato un allarme dal VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) dal quale si evince che, da quando si è iniziato a parlare della guerra in Iraq, gli aiuti in Africa si sono arrestati.

Siamo di fronte ad una crisi umanitaria molto grave, dove, la "fame" sta attanagliando più di un milione e mezzo della popolazione. Mai l'Africa era stata colpita da una carestia così dilaniante, che coinvolge la maggioranza dei Paesi sub-sahariani. Si calcolano intorno ai 38 milioni di africani "affamati" ognuno tragga le proprie conclusioni: una cosa plausibile è che la preoccupazione della guerra in Iraq, ha forse distratto oltremodo la comunità internazio-nale dal dramma africano. Ma non si può e non si deve dimenticare che l'Africa sta moren-do di fame...

Silvia Somigli

CALENDARIO PARROCCHIALE 7 maggio: Beata Rosa Venerini.

mercoledì ore 12,00: supplica alla Madonna del Rosario, presso la chiesa del Divino Amore.

11 maggio: domenica XL giornata mondiale di preghiera

per le vocazioni. 12 maggio:

lunedì dedicazione della Basilica Cattedrale di S. Lorenzo in Viterbo. S. Pancrazio M., festa alle Coste.

13 maggio: Beata Vergine Maria di Fatima. martedì

20 maggio: martedì dedicazione della Basilica concattedra-

le di S. Margherita Vergine e martire.

Abbiniamo a questa dedicazione la festa di S. Felicita, martire, madre di sette figli, tutti finiti martiri.

22 maggio: S. Rita da Cascia. giovedì Sante Messe nella chiesa di S. Andrea.

31 maggio: sabato visitazione della Beata Vergine Maria.

1 giugno: VII di Pasqua. domenica Ascensione del Signore. Settimana di

preparazione alla venuta dello Spirito Santo nella Pentecoste.

8 giugno: domenica I ragazzi della parrochhia di S.

Margherita e di S. Flaviano riceve-ranno la S. Cresima. Con questa festa termina il tempo di Pasqua.

Maggio: Mese della Madonna

dedicato aWamore e alla... carità cristiana

Nel modo comune di dire le cose, la carità assume diversi signi-ficati: per abitudine si dichiara di "fare la carità" e c'è l'idea obsoleta dell'obolo, offerto il più delle volte, con maggiore meschinità, piuttosto che coerente generosità . Infatti, spesso, si danno via gli spiccioli del borsellino, gli avanzi della tavola o dell'armadio e, raramente, i rimasu-gli del nostro tempo.

E' dunque il superfluo che si regala tanto generosamente, senza disturbo e, talvolta, anche con sol-lievo e soddisfazione.

Non solo, c'è anche un altro tipo di carità, ed è quella che ci "impo-ne" di porgere una mano al prossi-mo bisognoso, ma a condizione che non vi siano troppe pretese, né invadenze, né interferenze di ogni tipo, una sorta di carità "a tempo" e condizionata da alcuni vincoli di umano-relazione. Ma, come ben tutti sappiamo, la parola "carità" ha un lessico proprio, inequivocabile e insostituibile, composto da ascolto, acoglienza, perdono e solidarietà Non c'è nulla di eroico, e neppure di di f f ic i le in tutto ciò, ma solo la volontà di rivedere il nostro stile di vita pericolosamente individualisti-co. E per parafrasare don Tonino Bello, Vescovo di Molfetta, scom-parso da dieci anni, concludiamo questa breve riflessione meditando sulle sue preziose parole: "Siete credenti nella fede, sarete credibili per la speranza, ma sarete creduti soltanto per la carità che testimo-niate" (N.D.R.)

Silvia Somigli

PRO DEFUNCTIS 9 Maggio: Tusiana Virtuoso 16 Maggio: Gildo Sacco 30 Maggio: Ada Paoletti

Il mese di maggio si svolgerà dal giorno lunedì 5 maggio:

- chiesa del Divino Amore ore 18.00: S. Messa ore 18.30: Rosario e benedizione

- chiesa di S. Bartolomeo: ore 18.30: Rosario ore 19.00: S. Messa

Da domenica 25 maggio: si svolgerà in S. Margherita

Page 3: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003 pag. 11

MONTEFIASCONE E IL s u o VINO

DI GIANCARLO BRECCOLA

1 8 8 6 - THEODOR FONTANE

Considerando la manifesta ammirazione e la frequenza con cui Theodor Fontane cita nei suoi romanzi il vino di Montefiascone, risulta comprensibile come lo scrittore tede-sco lo dovesse aver molto apprezzato in occasione di un suo viaggio in Italia. Lo sopravanza, in una sua personale e non dichiarata graduatoria, soltanto il Lacryma Christi, vino che compare anche in un confronto diretto con quello di Montefiascone.

La minestra era stata appena consumata e subi-to si era servito del Montefiascone, vino che nella casa del consulente commercia le era, ormai da tanto tempo, decisamente rinomato...1

La sedia là, nell'angolo... probabilmente un po' polverosa... ma non fa niente, si sistemi come può. E ora, signor von Gordon, la prego di con-sent i rmi di versar le un bicchiere di questo Montefiascone [...] Salute, signor von Gordon. -Alla sua, gentile signora...2

Tutti brindarono. Rex ringraziò, e, quando tutti furono di nuovo seduti, espresse il suo entusia-smo per il buon v ino. " D e v ' e s s e r e un Montefiascone." "Più prezioso ancora," disse Adelheid di buon umore. "Un livello più su. Non è un Montefiascone, che al tempo di colei che mi ha preceduto nell'incarico di badessa, abbiamo sempre tenuto in cantina, ma un Lachrimae Christi...3

E' Giovanni Bonucci che, insieme al figlio Francesco e ad un altro operaio, sta con-trollando l'impianto di p a r a f u l m i n e de l la Bas i l i ca di S. Margherita. La gran-de c roce di S. Marghe r i t a s u p e r a l'altezza della Rocca dei Pap i , per cu i il s ig . G iovann i può c o n t e m p l a r e , da lassù , lo s t u p e n d o panorama del lago di Bolsena e al lungare 10 sguardo, oltre che ai paes i i n to rno , anche alle acque del mar Tirreno e, se c'è so le ed è se reno , vedere anche le navi che salpano dal porto di Civitavecchia. Non c'è che dire: ci vuole coraggio a salire fin lassù, ma 11 sig. Giovanni si gode il più bel panorama di Monte-fiascone!

Vecchie e... recenti foto

1 9 3 9 - VINCENZO CARDARELLI

Poeta affrancato da costrizioni storiche e cronologiche, Vincenzo Cardarelli, nella rievocazione della "sua" Etruria, presenta il vino di Montefiascone quale topos connesso ai luoghi ideali della propria memoria.

E se volete farvi un'Idea dell'Etruria (sebbene un po' tarda e romanizzata, perché la primissima Etruria, co i suo i pe l l eg r i nagg i annua l i al san tuar io di Bolsena, la giovane e felice Etruria, che beveva il vino d'Orvieto e di Montefiascone, era assai più soave) pensate alla Toscana del Medioevo..

1961 - BONAVENTURA TECCHI

Bonaventura Tecchi - abbandonando il senso d'inquietudi-ne, d'impotenza, di chiusura che caratterizza molti dei suoi romanzi - parlando del vino di Montefiascone, sembra final-mente poter dar sfogo ad una sua trattenuta esigenza d'e-vasione e di libera invenzione letteraria.

Montefiascone; già il suo nome è tutto un pro-gramma! E ho sentito in terre lontane, Tedeschi e Slavi fare schioccare la lingua a quel nome, come se già l'immagine del gran fiasco, del "fia-scone", che vedevano innalzarsi nell'aria con le forme della cupola del Fontana li inebriasse. Senza far torto ad altri vini celebri d'Italia, a me pare che pochi v in i , c o m e quel lo di Montefiascone, con la triplice affermazione in crescendo: Est! Est! Est!, come a dire c'è, c'è, c'è la gioia del vino e della vita nella terra del sole, sembrano adatti a risvegliare, specie nella mente di chi è lontano, un'immagine di allegrez-za, di fiducia, di campagne luminose e sempre liete [...] Un giorno, molto tempo fa, quando non avevo ancora vent'anni e stavo a Civitavecchia,

COLOMBO: Mi sono permesso di portarle un piccolo omaggio, signor Cassini. CASSINI: Mmh, mmh, mmh... Montefiascone. È un ottimo vino da pasto, sa? COLOMBO: Lo speravo che le piacesse. CASSINI: Molto adatto per... l'ultima portata. Lei s'è fatto una cultura, sa? COLOMBO: La ringrazio. È un complimento che gradisco moltissimo.

(11 - continua)

note: 1 FONTANE, THEODOR, L'adultera, 1882. 2 FONTANE, THEODOR, Cecile, 1886, trad. Liana Biondi Bini. 3 FONTANE, THEODOR, DerStechlin, 1897, trad. Carla Becagli Calamai. 4 CARDARELLI, VINCENZO, Il cielo sulle città, Milano 1939; ringrazio Bonafede Mancini per l'indica-zione. 5 TECCHI, BONAVENTURA, Il vino della nostra regione, in "III Fiera del Vino", Roma 1961.

soldato (era la vigilia della partenza per il fronte), volle venir a darmi il saluto di addio un vecchio uomo di casa che in gioventù aveva fatto il mestiere di trasportare, con un umile trabiccolo, i fiaschi dell'Est, Est, Est da Montefiascone a Civitavecchia. Anche questa volta aveva fatto lo stesso cammino, aveva trasportato il vino prezioso e lucente attraverso Tuscania e Tarquinia, i paesi della malinconia e delle tombe; ma quando giunse a Civitavecchia, m'invitò a bere il vino e a discacciare la malinco-nia con queste parole: bevetelo, questo vino (debbo dire la rude parola popolaresca?) , questo vino l'hanno pisciato gli angeli!5

1 9 7 3 - TENENTE COLOMBO

Anche se non strettamente ricon-ducib i l i a l l 'ambiente let terar io, alcune battute della sceneggiatu-ra di un episodio della serie televi-s i va d e d i c a t a al TENENTE COLOMBO - ove chi dialoga con Colombo è uno dei più grandi esperti mondia-li di v ino - mi sembra possano conven ien temen te conc ludere questa variegata antologia di cita-zioni.

COLUMBO: Ari y Old Port in a Storm was first broadca-st on NBC in the United S ta tes on Oc tobe r 7,

SIGNOR CASSINI: . . . M o n t e f i a s c o n e . È u n o t t i m o vino da pasto, sa? TENENTE COLOMBO: Lo s p e r a v o c h e le p i a c e s s e .

1973; titolo italiano: Tenente Colombo, L'uomo dell'anno.

Page 4: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

pag. 10 LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003

uaI ita Ioca Ie Rubrica a cura di Umberto Ricci

Oratorio cittadir a Villa Salotti

Finalmente, dopo tante richieste andate a vuoto per anni, i bambini, i ragazzi e i giovani di ambo i sessi di Montefiascone avranno il loro Oratorio cittadino a Villa Salotti, che diventerà il loro villaggio globale, completo di tutto. Un polo di attrazione che unificherà le cinque parroc-chie di Montefiascone per quanto riguarda gli annosi e mai risolti pro-blemi legati alla vita ricreativa e sociale dell'infanzia e della gioventù locale. L'ambiente è ideale. Si tratta infatti del grande parco, in parte boschivo, che circonda diversi fabbricati alcuni dei quali sono adibiti a scuole (liceo scientifico e classico, centro di formazione professionale) ma altri sono liberi e saranno utilizzati dall'Oratorio.

Potrà dunque disporre di ampi spazi all'aperto per tutti i giochi e le attività sportive e di confortevoli locali per le attività interne: dal teatro, al cinema, alle conferenze, agli incontri culturali, ecc. Insomma per i cinque parroci di Montefiascone, ma anche per i genitori, i ragazzi, gli educatori e per chiunque abbia a cuore l'avvenire delle nuove genera-zioni, si tratta di un grande successo. Quello cioè di aver ottenuto final-

Variante, avanti tutta!

mente dal vescovo prò - tempore, Mons. Lorenzo Chiarinelli, l'utilizzo di questi beni immobili di proprietà della Mensa Vescovile di Viterbo, per metterli a completa disposizione dell'infanzia e della gioventù di Montefiascone.

La Villa Salotti, d'altra parte, è già una palestra di istruzione per i giovani, fin dai primi anni 50 del secolo scorso. Da quando cioè il vescovo di allora, Mons. Luigi Boccadoro, l'acquistò, per impiantarvi una scuola di arti e mestieri, da don Latino Salotti che l'aveva ottenuta in eredità dal fratello, il cardinale Carlo Salotti, del quale era stata la dimora estiva dal 1937 al 1947.

Un luogo che ha la sua interessante storia. Costruita all'inizio del 1900 dai conti Codini, la villa con il suo parco, era stata al centro della "Bella Epoque" locale, con le sue feste, i ritrovi, i banchetti. Quindi fu acquistata dal cardinale Salotti, nativo di Grotte di Castro, che vi tra-scorse gli anni più intensi della sua vita, quelli da porporato fra i più in vista del Vaticano. Vi ospitò tanti suoi confratelli ed anche personalità del mondo culturale e politico a cavallo della seconda guerra mondiale. Durante la ritirata delle truppe tedesche fu adibita a quartier generale e vi soggiornò anche il Feldmaresciallo Kesserling. Ma il suo destino era quello di essere al servizio della gioventù e con l'Oratorio cittadino l'o-biettivo è stato finalmente e completamente raggiunto.

La Variante al Piano regolatore generale del Comune di Montefiascone ha fatto un ulteriore passo avanti con l'accoglimento, da parte del Consiglio comu-nale, di gran parte delle circa 200 osservazioni presentate da privati cittadini. Lo strumento urbanistico, a questo punto, è stato di nuovo messo a disposizione del pubblico per nuove ed ulteriori osservazioni che dovranno essere presenta-te entro il termine perentorio di 60 giorni a partire dal 7 aprile 2003.

Dopo di che, e finalmente, potrà essere inviato alla Regione Lazio per l'ap-provazione definitiva. Alla seduta del Consiglio comunale che ha accolto le osservazioni e votato la riadozione della Variante è intervenuto il suo redattore, prof. Paolo Portoghesi il quale ha illustrato le deduzioni ai suggerimenti dei cit-tadini che, in sostanza, hanno migliorato e ridisegnato le scelte operate a suo tempo dal progettista e dall'amministrazione comunale.

Al termine della esposizione e del dibattito sulla Variante si è proceduto alla votazione cui non hanno partecipato i quattro consiglieri della minoranza di cen-tro destra e gli altrettanti della maggioranza che in qualche modo erano interes-sati alla Variante stessa. La sua nuova adozione è stata quindi votata da soli dieci consiglieri della maggioranza di centro sinistra. Certo questo strumento urbanistico ha già una sua lunga storia. Basti considerare che l'incarico per la sua redazione fu affidato allo staff del noto urbanista Portoghesi, il 7 aprile 1997 giusti sei anni dalla sua completa adozione da parte del Consiglio comunale.

Il sindaco Mario Trapè ha espresso la piena soddisfazione sua personale e dell'amministrazione comunale per quello che ha definito "uno strumento effica-ce che governando il territorio di Montefiascone per gli anni avvenire, costituirà un fattore d'impulso e di sviluppo economico, sociale, turistico e produttivo del-l'intera cittadinanza". Il sindaco, ha sottolineato gli obiettivi che sono stati prefis-sati con la Variante al Prg:

- riqualificazione dell'ambiente urbano con la valorizzazione del centro stori-co;

- sviluppo dei settori economici con particolare riferimento a quello turistico; - definizione della nuova viabilità per migliorare tanto i collegamenti con il

territorio che quelli interni; - recupero e riqualificazione dell'ambiente rurale ed infine sistemazione di

quella notevole quantità di abitazioni che non fanno parte delle frazioni e che oggi possono considerarsi centro urbano. La Variante è stata dimensionata per circa 16.500 abitanti (oggi Montefiascone ne conta 13.000). Per quanto riguar-da le osservazioni dei cittadini, ha detto il sindaco Trapè, sono state accolte quelle non motivate da finalità speculative.

Si spopola il centro storico Centro storico, addio! Continua l'esodo di persone e di istituzioni dalle

abitazioni e dagli uffici del vecchio quartiere di Montefiascone, nucleo centrale e cuore, ormai in affanno, della città, verso le più accoglienti zone della periferia urbana. E' un fenomeno grave che deve far riflettere. Il centro si spopola lentamente, ma inesorabilmente, lasciando deserti, non solo gli edifici, ma anche le strade e le piazze che fino a qualche decennio fa, pullulavano i rumori, di colori, di sapori, in una parola, di vita.

L'ultima struttura, molto importante per prestigio e per numero di per-sone, che sta abbandonando il centro storico di Montefiascone, è la Banca Cattolica la cui direzione generale, con tutti gli annessi e connessi, lascerà presto la sede di via Indipendenza per insediarsi nel grande palazzo di vetro, sorto alla periferia nord della città, in località Cardinal Salotti. E' una scelta strategica per questa istituzione, tanto cara ai mon-tefiasconesi, resasi necessaria per l'inadeguatezza degli attuali spazi logistici, sparsi qua e là in vari locali del vecchio centro cittadino. Ed è una scelta dolorosa perché i dirigenti di questa banca popolare, che affonda le sue radici nelle prime forme di credito cooperativo, sorte agli inizi del secolo scorso, in favore delle classi meno abbienti, sono ben consapevoli delle conseguenze negative che, questa scelta, avrà sul fra-gile sistema socio-economico del centro storico di Montefiascone.

Nei vecchi locali resterà sicuramente un'agenzia di città, ma il grosso, come si usa dire, della struttura e del personale, si trasferirà lontano, quasi in aperta campagna. E via, via, con ritmo sempre più veloce, chiu-dono negozi e uffici (in questi giorni ha abbassato la saracinesca una panetteria in piazza Vittorio Emanuele), mentre intere famiglie si trasferi-scono nelle nuove abitazioni costruite nella cinta periferica cittadina o nelle campagne vicine: Vallalta, Poggeri, Commenda, Paoletti, zone assolate sul versante meridionale o in direzione opposta: Gevi, Coste, Monte Gallo, Cardinal Salotti. Sono questi i nuovi insediamenti abitativi dove si sta concentrando la popolazione che, In questi ultimi anni, ha abbandonato i quartieri del centro storico posti nei paraggi della Rocca dei Papi. Ed in pochi anni è naufragato anche il sistema di "sostituzione" di questi cittadini, le cui antiche abitazioni erano state acquistate da fore-stieri, spercie romani, i quali dopo averle restaurate vi hanno abitato per qualche tempo e poi le hanno rimesse in vendita. Ora sono vuote e sugli usci campeggia il diffuso cartello "Vendesi"!

R i f o r m a sco las t i ca a l l a " C a r d i n a l S a l o t t i " Per l'attuazione del percorso integrato speri-

mentale, previsto dalla riforma della scuola secon-daria superiore, è stata firmata a Montefiascone una convenzione tra lo IAL, Istituto per la forma-zione professionale "Cardinal Salotti" e l'Istituto tecnico commerciale e per geometri "Carlo Alberto Dalla Chiesa". Si tratta di una sperimentazione che ha per obiettivo la prevenzione ed il contrasto della dispersione scolastica e tende a verificare le capacità di rispondere in modo adeguato alla domanda di assolvimento dell'obbligo scolastico.

In concreto sarà attivato un corso triennale per il conseguimento della qualifica di Addetto alle procedure informatiche cui si possono iscrivere gli alunni che stanno frequentando il primo anno della scuola secondaria superiore. Le iscrizioni

dovranno essere effettuate presso i'ITCG "Dalla Chiesa" a Montefiascone in via Aldo Moro, telefono 0761.826248 mentre la sede del corso sarà presso il Centro lai "Cardinal Salotti". Interessante è sapere che agli allievi è garantita in ogni fase del percorso la possibilità di passaggi tra il sistema dell'istruzione secondaria da cui provengono (Istituti o Licei) e della forma-zione, in entrambe le direzioni. Per facilitare que-sti Interscambi sono previste iniziative didattiche di raccordo.

Ma c'è di più. Per quanti non intendano prose-guire in questa sperimentazione per l'assolvimen-to dell'obbligo scolastico, ovvero per la prosecu-zione degli studi, dopo la qualifica, sono previsti dei moduli aggiuntivi. Gli allievi beneficeranno

anche di tirocini in luoghi di lavoro e della presen-za, in classe, di tutors specializzati per il loro sostegno.

A dirigere il corso saranno il dirigente scolasti-co dell'ITCG, Miria Pesci e il direttore del Centro lai, Federico Usai. L'insegnamento è affidato a sei docenti, tre dell'Istituto e tre del Centro, rap-presentativi delle aree umanistica, scientifico-tec-nologica e professionale. La convenzione fra le due istituzioni scolastiche di Montefiascone è in linea con il protocollo di intesa sottoscritto il 24 luglio 2002 dalla Regione Lazio, il Ministero dell'Istruzione e quello del Lavoro e delle politiche sociali. La Regione Lazio ha già stanziato per l'at-tuazione di questo percorso sperimentale scolasti-co la somma di 120.000 euro.

Page 5: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003 pag. 11

NOTA DI AGRICOLTURA

i

iB : 'S

S t o r i a e s t r a d e d e i v i n i Da 130 milioni fino a 60 milioni di anni fa, furono i tempi geologici in cui comparvero sulla terra

le piante a fiore, come la vite, e che, in quel lunghissimo tempo, si perfezionarono e si diffusero. Da 2 milioni fino a 15 mila anni fa furono i periodi geologici in cui si susseguirono le glaciazioni, che, ogni volta, distruggevano quasi completamente tutte le piante e gli animali presenti. Nell'Asia Minore, in uno dei territori più antichi della terra, situato tra il Mar Nero ed il Mar Caspio, si esten-de il complesso delle montagne del Caucaso. Verso sud si eleva il massiccio vulcanico Ararat che rag-giunge i 5.165 metri di altezza. I suoi fianchi sono coperti di ghiacci eterni, che scendono verso valle per oltre duemila metri. Negli altipiani sottostanti sono stati individuati indizi che risalgono all'epoca geologica del Quaternario e fanno supporre che durante il grande diluvio biblico, che sommerse la Terra, rimase fuori dalle acque solo il Monte Ararat, sul quale forse si arenò l'arca di Noè. Su tale monte, in un'area adatta e ben protetta, le piante della vite sopravvissero, superando tutte le glaciazioni e tutte le altre avversità; e proprio da lì partì la prima strada dei vini, ed ovviamente, la più antica del mondo. Il percorso fu lento e complicato, spostandosi prima verso la Mesopotamia e poi verso il Mare Mediterraneo, per arrivare in Egitto, intorno al 7000 a.C.. Per la lentezza di propagazione della coltura, per la durata di migliaia di anni del percorso e per la sua tortuosità, che dall'Armenia arrivò in Mesopotamia, poi si diresse verso l'Anatolia ed infine verso l'Egitto, proprio perché non seguì un itinerario ben definito, la prima strada dei vini non ebbe un nome con cui poterla indicare.

A metà del suo percorso, nel mezzo dell'Anatolia, ed in epoca più recente, ebbe origine e si diramò, la seconda strada dei vini. Venne chiamata Egnatia e si diresse verso Costantinopoli, attraverso il Bosforo, per proseguire verso Salonicco ed espandersi in tutta la Grecia, intorno al 2500 a.C.. La coltura della vite in Grecia ebbe un grande sviluppo e nei vigneti greci iniziarono le prime selezioni di varietà pregiate, che ancora sono valide e di ottima qualità, come la malvasia, la malvasia di Candia ed il grechetto. La terza strada storica dei vini fu quella romana, la più lunga e la più famosa; che non a caso ebbe inizio proprio dalla Grecia. All'epoca della Roma Imperiale la diffusione della viticoltura avveniva di pari passo con l'estendersi dell'Impero e dilagò velocemente nel bacino mediterraneo, grazie alle lunghissime strade consolari che si estendevano da Costantinopoli, sul Mar Nero, fino a Cadice che si affaccia sull'oceano Atlantico. I Romani, nei ter-ritori occupati, applicarono sempre una politica di insediamento duraturo delle popolazioni e dei legionari a fine carriera, assegnandogli terre da coltivare. La coltivazione più redditizia, già da allo-ra, era il vigneto ed attraverso le migliaia di chilometri di strade ed il tracciato di rotte marine, creati per esigenze primarie militari, fiorì un cospicuo commercio del vino e la diffusione di varietà di viti sempre più selezionate.

Si può senz'altro affermare che lo sviluppo attuale della viticoltura europea, é opera dei Romani. Le strade più famose dell'epoca furono: la Via Appia, la Via Augusta, la Via Aurelia e la Via Domitia. Tutte strade dei vini che anche oggi portano ai vigneti qualificati ed a vini di gran pre-gio. Alcune strade dei vini secondarie, furono la Via Flaminia, la Via Cassia e la Via Tuscolana, tuttora di grande prestigio vinicolo. Fino al XVIII secolo, la vitis vinifera, cioè la vite europea, veni-va continuamente sottoposta a miglioramento genetico, per ottenere vini sempre più pregiati. Proprio in quel tempo, alcuni coloni europei sbarcarono sulle coste orientali dell'America del Nord e rimasero sbalorditi dall'abbondanza e dalle diverse varietà di uve selvatiche che si espandevano fino a tutto il golfo del Messico. Come al solito, di fronte alle meraviglie della natura, l'uomo si cari-ca di fantasia, si monta la testa ed é portato a strafare. Constatata la meravigliosa diffusione delle viti americane, pensò che anche in Europa si sarebbero verificate le stesse rigogliose vegetazioni ed importò nelle nostre terre i vitigni selvatici americani. Fu un disastroso fallimento, perché ven-nero importate in Europa malattie fino ad allora sconosciute e tremende come l'oidio e la perono-spora ed inoltre vennero infettati i nostri vigneti dal flagello della fillossera. L'afide della fillossera fu scoperto nelle radici di un vigneto francese nel 1868 e quell'anno iniziò la distruzione dei vigne-ti, che in circa 30 anni portò alla fine totale della gloriosa e nobile viticoltura europea, nata alcune di migliaia di anni prima. Nel 1880, uno studioso francese, ebbe la felice idea di combinare la resi-stenza alla fillossera del piede americano, con le caratteristiche di qualità dei vitigni europei. Nel 1913 in Germania iniziò l'attività di "Breeding", vale a dire una riproduzione controllata e speciale delle piante di viti resistenti al parassita. All'inizio, i nuovi vitigni dettero ottima prova di resistenza alla malattia, ma la qualità era scadente, tuttavia, in seguito furono selezionati buoni piedi ameri-cani che legavano bene con le viti europee e la qualità delle uve ritornarono, pian piano, agli attuali vitigni di successo.

GIMBERTO

C.I.C Centro Incontri Culturali Il C.I.C. con il patrocinio di EDIZIONI ROSATI

Bandisce il concorso per il PREMIO NAZIONALE DI POESIA Sonetto Classico Italiano IIo Edizione

Regolamento 1. Possono essere inviate n. 3 composizioni, in lingua italiana. 2. Ogni opera deve essere spedita in n. 6 copie, chiaramente

dattiloscritte di cui una soltanto recante generalità dell'autore, il suo recapito, l'eventuale numero telefonico e I' e-mail. Opere già pre-miate nel presente concorso non saranno prese in considerazione.

3. La partecipazione è subordinata al versamento di Euro 20 (venti) quale contributo spese di segreteria, da rimettere a: Franco Rosati C.I.C. Viale Palmiro Togliatti, 13 - 00053 Civitavecchia (RM) tei/fax 0766546991, tramite vaglia o assegno bancario.

4. Le opere vanno indirizzate a CENTRO INCONTRI CULTU-RALI, Viale Palmiro Togliatti, 13 - 00053 Civitavecchia (RM) entro il 25 luglio 2003, facendo fede il timbro postale....

10. La data della cerimonia di premiazione, che avrà luogo nella Sala consiliare "Renato Pucci" del comune di Civitavecchia, è stabilita per il mese di ottobre 2003 in data che sarà comunicata tempestivamente. Le testimonianze fotografiche potranno essere inviate a coloro che ne faranno richiesta con la preventiva assun-zione delle spese complessive (sviluppo e spedizione).

PREMI • Primo premio: Euro 500 (cinquecento), una pergamena

certificante la nomina di Accademio e una targa. • Secondo premio: Euro 250 (duecentocinquanta), una

pergamena certificante la nomina di Accademio e una targa. • Terzo premio: quadro d'autore, pergamena certificante la

nomina di Accademico e una targa. • Dal quarto al decimo: premi in coppe e targhe con diplo-

ma di partecipazione e medaglie commemorative.

Lions Club di Montefiascone Falisco-Vulsineo

I Lions italiani il 5 e 6 marzo 2003, nel corso di due r icevimenti a Roma al Parco dei Principi e nella Sala della Protomoteca in Campidoglio (quest'ulti-mo offerto dal Comune di Roma), hanno saluta-to Il Presidente I n t e r n a z i o n a l e d e l l ' l n t e r n a t i o n a l Associat ion of Lions Clubs, Kay Fukushi-ma, di Sacramento (California), in visita in Italia. Per il Club di Montefiascone hanno partecipato Delegato di Zona Quintino Mezzoprete e il Presidente Fausto Vitiello. Nel corso delle serate è stato fatto omaggio al Presidente Internazionale (nella foto) del gagliardetto del Club di Montefiascone che riporta una china di Sandro Conti raffigu-rante il borgo antico con la Cupola di S. Margherita e, sullo sfondo, il Lago di Bolsena con le due isole.

Fausto Vitiello

PATRONATO ACLI Sede zonale MONTEFIASCONE - VITERBO Oggetto: proposta di patrocinio domiciliare gratuito.

Questo patronato intende dare inizio ad un'attività domiciliare di patro-cinio gratuito, finalizzata alla tutela previdenziale e fiscale delle persone residenti nel Comune, con difficoltà notevoli nello svolgimento della vita di relazione. La proposta, articolata negli obiettivi e nella metodologia di inter-vento, è allegata alla presente. In essa sono evidenziati gli intendimenti di questo Patronato e le finalità che è possibile raggiungere.

INTERVENTI DI PATROCINIO DOMICILIARE A beneficio dei soggetti portatori di handicap, non deambulanti,

anziani non autosufficienti, residenti nella Casa di Riposo, conviventi in comunità religiose, centro anziani.

A T T I V I T À ' D I P A T R O C I N I O P R E V I D E N Z I A L E : • Verifica delle pensioni di godimento, con segnalazione delle opportunità previdenziali previste dalla legge. • Verifica della situazione fiscale, con possibilità di compilazione del mod. 730 • Verifica congruità dell'assegno per il nucleo familiare • Prime informazioni sul lavoro domestico

A T T I V I T À ' DI P A T R O C I N I O A S S I S T E N Z I A L E : • Pratiche per il riconoscimento della Invalidità Civile • Pratiche per le protesi e/o gli ausili sanitari • Segnalazione al Comune di situazioni di particolare disagio

A T T I V I T À ' C O R R E L A T E A L L A V I T A DI R E L A Z I O N E : • Incontri di tipo informativo o di intrattenimento • Incontri occasionali per piccoli gruppi • Relazioni con gli ospiti della Casa di Riposo.

Page 6: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

pag. 10 LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003

Taccuino economico e tributario a cura dì: Rag. Paolo Radicati e Dott.ssa Paola Ciripicchio

Maggio è ormai prossimo, e come è nostra consuetudine, vogliamo dare ai lettori una panorami-ca sugli adempimenti fiscali che ci vedranno impegnati nei prossimi mesi. Il calendario delle dichia-razioni dei redditi 2003, non ha subito modifiche significative rispetto alle scadenze dell'anno prece-dente, ciò nonostante, è opportuno fare molta attenzione nel rispettare i termini di pagamento delle imposte e di presentazione delle dichiarazioni, in modo da non incorrere in spiacevoli sanzioni pecu-niarie.

Esaminiamo di seguito le scadenze per l'anno 2003:

Il modello 730: Le persone fisiche che inviano il modello 730 potranno avvalersi dell'assistenza di un CAF, entro

il termine del 15 Giugno, mentre questi ultimi dovranno consegnare i prospetti di liquidazione delle imposte ai dipendenti entro il 30 Giugno 2003, i termini originari (31 Maggio e 15 Giugno) sono stati prorogati con il D.M. 46 del 28/02/2003.

Nulla cambia per i versamenti dovuti, così come per gli eventuali rimborsi, che saranno regolati nelle successive buste paga direttamente dai datori di lavoro.

Il Modello unico: Il modello UNICO 2003 potrà essere presentato dopo il 31 Maggio, per il quale vi proponiamo,

nella tabella che segue, i termini di presentazione della dichiarazione e di versamento delle imposte, rispettivamente per le persone fisiche, per le società di persone e per le società di capitali:

Sogget to : Presentaz ione dichiarazione: Versament i :

Persone f isiche: Se presentata in Banca o posta: entro il 31 lugio

Se presentata per via telema-tica: entro il 31 ottobre

Senza maggiorazione: entro il 20 qiugno

Con maggiorazione dello 0.4%: entro il 21 luqlio

Società di persone: C o m e le persone f is iche C o m e le persone f is iche

Società ed altri Enti (soggett i ad IRPEG):

Se presentata in Banca o posta: Entro la fine del setti-mo mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta

Se presentata per via telema-tica: Entro la fine del deci-mo mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta

Senza maggiorazione: entro il giorno 20 del settimo mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta

Con maggiorazione dello 0,4%: il 21 luglio

Soqqet t i che approvano il bi lancio oltre 4 mesi dalla ch iusura del l 'eser-cizio per d isposiz ioni di legge:

Come per società ed altri Enti (Vedi punto precedente)

Senza maggiorazione: entro il 20 del mese successivo a quello di approvazione del bilancio o della sua scadenza fissata per legge

Con maggiorazione dello 0.4%: proroga di 30 giorni

Dopo essere stati perseguitati per decenni, da scadenze ballerine, proroghe dell'ultimo minuto e 740 lunari, che hanno messo a dura prova la pazienza dei contribuenti, dobbiamo constatare, che la strada intrapresa dal fisco per dare certezza ai cittadini, negli ultimi anni, sta dando i primi frutti.

A tale proposito, tutti noi ci auguriamo che la riforma del sistema tributario in corso, di cui vi dare-mo conto nei prossimi numeri del Taccuino, riscriva regole chiare e trasparenti, che diano certezza del diritto, anche in campo fiscale, ai contribuenti italiani.

A mìo zio Gìanlorenzo Settimio Don Agostino carissimo, ho appena appreso attraverso "La Voce"

della morte di mio zio Gianlorenzo Settimio. Ho voluto ricordarlo con queste quattro quarti-ne, sperando che Lei possa trovare spazio per pubblicarle sul Giornale che, senza avere timore di ripetermi, ricevo tanto volentieri e con puntualità.

Con affetto suo Torquato Corba.

A MIO ZIO GIANLORENZO SETTIMIO

Vengo con questi versi, caro zio, A ricordarti e darti il mio saluto, Eri buono, stimato e benvoluto Che sei, son certo, nel Regno di Dio.

Ricordo il giorno che mancò mia madre, Nonostante tu stessi molto male, Volesti essere presente al funerale, Sento ancora l'abbraccio: come un padre.

Ed or che sei vicino alla Consorte, (La zia Assunta) ch'era la tua vita, Da quel male incurabile rapita Giovane ancora: fu crudele sorte!

Insieme, abbiate pace eternamente, E nell'immensa gloria del Signore, Vi giunga il mio pensiero con amore, Unito alla preghiera del Credente.

Tuo nipote Torquato Corba.

Non strumentalizzate il Santo Padre!

La tragicità degli eventi bellici non deve esse-re trasformata in una farsa per ignobili fini eletto-rali da parte della classe politica!

Il nobile richiamo ai valori cristiani della pace e della tolleranza tra i popoli effettuato dal Sommo Pontefice, autorità religiosa e morale indiscussa e super partes, non può essere strumentalizzato a vantaggio di alcuni (così come si é verificato in tema di indulto)!

Perché quando la Santa Sede esterna il pro-prio pensiero in materia di tutela dell'embrione e della famiglia, di parità scolastica, di divorzio, di aborto, di matrimoni tra omosessuali, tali manife-stazioni vengono etichettate dai mass-media come delle intrusioni nella sfera della politica, nonché lesive del sommo principio della laicità dello Stato (oppure, in taluni casi, come espres-sione di un pensiero conservatore di stampo rea-zionario)? Perché non si prende atto che l'O.N.U. si fonda su di un sistema di controllo ormai ana-cronistico, il quale trae origine dagli assetti scatu-riti alla fine della seconda guerra mondiale e, quindi, da un ordine mondiale ormai completa-mente modificato? Come si può sostenere la legit-timità internazionale di un organismo in cui cin-que membri, oltre ad essere permanenti, dispon-gono, tramite il diritto di veto, della facoltà di bloc-care qualsiasi decisione da parte del Consiglio di Sicurezza?

Perché non si parla mai delle decine di conflitti sparsi per il Mondo? Perché l'O.N.U. non intervie-ne in questi casi (risposta: perché forse alcuni Paesi esercitano spesso il loro diritto di veto)?

Perché, ogniqualvolta si verifica un evento tra-gico, siamo costretti a sopportare, da parte dei mezzi di (dis)informazione di massa, una sequela di parole in libertà ( e relative sciocchezze) da parte di improvvisati ospiti ( i quali trovano anche il modo, attraverso tali tragici eventi, di mettere insieme il pranzo con la cena)?

Perché la vittoria ha tanti padri (ora che la guerra è finita molti "pacifisti" si affrettano a sali-re sul carro dei vincitori con il nobile intento di arraffare qualcosa!) mentre la sconfitta è sempre orfana? Perché gli abitanti dei Paesi Occidentali, pur vivendo in una condizione di relativo benesse-re rispetto al resto del Pianeta, non si interrogano seriamente sulle ragioni della propria opulenza? Siamo veramente disposti a rinunciare ad una parte delle nostre ricchezze per redistribuirle vera-mente in maniera più equa e solidale, fornendo non soltanto aiuti sporadici ai nostri simili, bensì favorendo le condizioni per l'instaurazione di sistemi realmente democratici (e non di regimi dit-tatoriali compiacenti a questa o quella parte politi-ca), quali la formazione scolastica di base, l'e-sportazione di tecnologie moderne, l'eliminazione delle barriere doganali e commerciali, e via discor-rendo?

Avv. Marco Marianello

U.G.L. Comunicato stampa

A seguito di disposizioni normative si comunica che ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 26 marzo 2001 n° 151 comma 2, coloro che si sono trovate in situazioni di maternità e che hanno parto-rito prima di essere dipendenti possono far valere per i periodi corrispondenti a quelli di astensione obbligatoria per maternità l'accredito figurativo pari a cinque mesi per figlio.

Pertanto coloro che sono interessati possono rivolgersi al sindacato UGL di Montefiascone, Corso Cavour 37, Tel. 0761.824891.

Il responsabile sindacale Minetola Giuseppe.

Page 7: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003 pag. 11

Santa Lucia Filippini "tredicesimo apostolo Un volume di Rita Pomponio

/ /

il Cardinale Angelo Sodano

Il 25 marzo di 271 anni fa, Lucia Filippini, Fondatrice dell'Istituto Maestre Pie Filippini, compiva il suo transito al Cielo, sotto lo sguardo materno di Maria, mentre i fedeli ne l la v ic ina Ca t ted ra le di Montefiascone (VT) cantavano l'Ave Maria Stella.

Nella Sala-Teatro della Casa Provinciale dell'Istituto, a Roma, in Via delle Fornaci, si è svolta una signif icat iva cer imonia in onore della santa di Tarquinia, di cui é stata presentata una nuova biografia, "Il tredicesimo Apostolo, Santa Lucia Filippini", destinata soprattutto ai giovani, edita da Colosseo Editoriale. Ne è autrice Rita Pomponio, nota saggista e scrittrice romana.

Il pubblico, che ha gremito numeroso la Sala, r imessa a nuovo con arte, era rappresen-tativo delle varie componenti del popolo di Dio: erano presenti, tra gli altri, il Cardinale Angelo Sodano, Segretar io di Stato; l'Arcivescovo Cesare Nosiglia, Vicegerente della Diocesi di Roma e primo relatore del libro; Mons. Natalino Zagotto, Vicario episcopale per la Vita Consacrata di Roma; alcuni sacerdoti, religiosi e religiose, uomini di cultura e amici dell'Istituto.

Non mancavano ovviamente le Maestre Pie Filippini delle Case più vicine, prima fra tutte la Superiora Generale, Sr Mary De Bacco, e le Consigliere Generali.

All'inizio, I' "Ave Maria" di Schubert, eseguita al pianoforte da Erika Zoi, e gli altri brani musicali accompagnati anche dal flauto di Laura Cittì, hanno creato un'atmosfera particolare degna della figura che si voleva onorare.

Ha aperto la cerimonia il saluto della Superiora Generale alle Autorità religiose e civili, e a tutti i presenti, tra cui Sr. Renata Tariciotti, ex Superiora Provinciale, Sr. Antonietta D'Alessio e quanti hanno collabo-rato per II buon esito della serata. Non è mancato un vivissimo grazie all'autrice che con vera passione si è accostata a Lucia per farne risaltare l'autentica umanità con le sue debolezze e virtù e, quindi, additarla come esempio di santità accessibile anche all'uomo d'oggi.

I relatori prescelti hanno illustrato con molta competenza alcuni aspetti emersi dalla nuova biografia.

L'arcivescovo Cesare Nosiglia si è soffermato sulla modernità e attualità di Lucia, che infrangendo gli schemi dell'epoca nei confronti della donna, ha iniziato una missione nuova e profetica: basti pensare alla pre-parazione specifica delle giovani al matrimonio, che solo da pochi anni si attua nella Chiesa italiana.

II Prof. Giuseppe Parlato, della Libera Università degli Studi "San Pio V" In Roma, ha rilevato che nel testo la figura di Lucia Filippini è ben collo-cata nella storia del suo tempo, anche se l'autrice fa di alcuni episodi della vita della santa una ricostruzione verosimile, non immaginaria, quindi, e nemmeno prettamente storica.

Il dott. Gennaro Sangiuliano, Caporedattore del quotidiano "Libero", infine, ha espresso le sue risonanze di lettore-giornalista, di fronte a un racconto dallo stile coinvolgente. La biografia della santa porta a soffer-marsi sul mondo dello spirito e sul grande valore della quotidianità, vissuta nella fede e In unione profonda con Cristo. E' intervenuta poi l'autrice, che ha ricordato brevemente la "nascita" della sua opera e l'amore che si é accesso in lei a contatto con gli scritti dei vari biografi e presso l'urna di santa Lucia Filippini a Montefiascone.

Suor Renata Tariciotti, infine, ha espresso la sua gratitudine alla scrittrice, che ha saputo cogliere e fare emergere dalle varie fonti una Lucia profondamente umana, ma saldamente ancorata a Dio e alle realtà trascendenti.

"Lo scopo del libro - spiega l'autrice - è quello di ridonare alla vita di Lucia Filippini un'immagine di freschezza e di realtà. Una storia che, sep-pure in alcuni tratti é stata ne'cessariamente ricostruita, nulla toglie alla verità del fatti, ma vuole evidenziare sia il dramma interiore della santa, sia la sua personalità. Un racconto attuale destinato soprattutto ai giovani, i quali dalla figura di Lucia potranno trarre esempio, e constatare come anche una santa fosse preda di dubbi, incertezze e grandi turbamenti. Sofferenze dalle quali però, lei non si lascia travolgere, ma seppe trasfor-

La superiora generale, Sr. Mary De Bacco, l'autrice del volume, Rita Pomponio, il cardinale Angelo Sodano e l'ex superiora Sr. Renata Tariciotti

marie in una titanica forza interiore." "Ho cercato quindi - prosegue - di riportare in queste pagine, non sol-

tanto la spiritualità e le mirabili gesta che la contraddistinsero, ma anche le umane debolezze, i tormenti e le paure che precedettero la sua difficile scelta di vivere nell'apostolato. Una scelta che nel XVII secolo sembrava impossibile per una donna. Vissuta infatti tra il XVII e il XVIII secolo - un'e-poca in cui le uniche vie da seguire per una fanciulla erano o il matrimonio o la via claustrale, e le femmine dipendevano esclusivamente dal padre o dal marito - Lucia, "armata" del suo Crocifisso, scelse di affrontare i peri-coli della strada per confortare i derelitti e portare loro la parola del Signore. Erano difatti i poveri, in special modo i bambini e le fanciulle abbandonate, gli esseri più vicini al suo cuore. E per essi Lucia - la qual proveniva da una nobile famiglia di Corneto, l'attuale Tarquinia - spese tutta la propria dote patrimoniale".

"Il carattere forte e determinato - afferma -, ma soprattutto il deside-rio di uguaglianza, la portava a non accettare 10 stato di sottomissione in cui quella società maschilista relegava la donna. Per tentare di sconfiggere questa ingiustizia, si prodigava affinché le giovani imparassero un mestie-re al fine di poter esse-re indipendenti.

Lucia intuiva quanto 11 ruolo della donna fosse fondamentale nella famiglia, soprattut-to nell'educazione dei figli, decise quindi di istituire dei ritiri spirituali specifici per le fanciulle prossime alle nozze". "Il trascinante carisma e la mancanza di pregiudizi nei confronti di chiunque - continua -, faceva sì che questo "tredicesimo apostolo" riuscisse a redimere anche coloro che conducevano da sempre una vita dissoluta. Non di rado accadeva che le prostitute, toccate dalle sue parole, tornassero sulla retta via".

Auspichiamo che "questa pubblicazione possa condurre il lettore, in modo particolare le nuove generazioni, alla conoscenza di quanti, seguendo Cristo e vivendo i suoi insegnamenti, hanno manifestato la perenne santità della Chiesa e la gioia della vita evangelica", come è scritto in una lettera inviata dalla Segreteria di Stato all'autrice e riportata sulla copertina del libro, illustrata dal tenente Maurizio Pettinari.

MAESTRE PIE FILIPPINI

Da "L'Osservatore Romano" - Domenica 20 marzo 2003 Le fotografie sono della Redazione "La Voce"

Sr. Renata prende la parola per ultima

Page 8: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

pag. 10 LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003

IL SINDACO RENDE NOTO IL

BILANCIO 2003 DEL COMUNE da proporre al prossimo Consiglio Comunale

li Bilancio annuale è il principale strumento di programmazione: esso, infatti, evidenzia il grado di perseguimento, nel-l'anno di riferimento degli obiettivi programmatici di medio periodo; per il suo carattere autorizzatorio della gestione resta, comunque, il documento fondamentale dell'Ente.

Senza un Bilancio di previsione esecutivo in quanto regolarmente approvato, un Ente Locale non può attuare gli atti di gest ione. Il Bi lancio di previs ione 2003 del nostro Comune, r ispecchia i pr incipi , i cr i ter i general i che questa Amministrazione ha adottato negli anni precedenti, per quanto concerne la veridicità delle poste in bilancio e per quanto

concerne la razionalizzazione della spesa. Le previsioni di bilancio risentono della costante diminuzione dei trasferimenti statali e regionali e dell'esigenza di rispettare il patto di stabilità. L'azione dell'amministrazione è stata quella di garantire, pure in questa situazione difficile, l'attuale svolgimento dei servizi essenziali per la

comunità senza ricorrere all'aumento del prelievo fiscale, infatti non prevede alcun aumento di tasse e tariffe dal momento che è intenzione di questa Amministrazione non gravare eccessivamente sulle finanze dei privati, data la già consistente pressione fiscale e tributaria da parte dello Stato; ciò si rende possibile per effetto della razionalizzazione della spesa dal momento che, anche se con indubbi sacrifici, sono stati conservati e assicurati al meglio i servizi pubblici di interesse collettivo gestiti dal Comune.

PARTE CORRENTE ENTRATE Tributarie Contributi Extratributarie Trasferimenti Mutui Quota Oneri Urbanizzazione Urbanizzazione

USCITE Beni e servizi Personale Spese consolidate

BILANCIO PARTE INVESTIMENTI

MODALITÀ' INVESTIM. Contributi regionali Mutui Alienazioni Patrimoniali Programma Quota oneri Opere Pubbliche

Entrate Tributarie ICI 49,18% TARSU 19,30% Pubblicità 0,54% Add. Comunale IRPEF 8,22%

GESTIONE FINANZIARIA ENTRATE PARTE CORRENTE

Entrate extratributarie Proventi serv. pubblici 71,19%

Prov. beni dell'Ente 4,05% Sanzioni amministr. 18,88%

Proventi diversi 5,34%

RISPETTO A LIRE 100 DI ENTRATA ENTRATE TRIBUT. 51,08%

ENTRATE EXTRATRIBUTARIE 22,83%

TRASFERIMENTI 26,09%

- i servizi turistici - manifestazioni turistiche - la viabilità, circolazione stradale e servizi connessi - illuminazione pubblica - l'urbanistica e la gestione del territorio - la protezione civile - il servizio idrico integrato - il servizio smaltimento rifiuti - i giardini e servizi per la tutela del verde - l'asilo nido, servizi per l'infanzia ed i minori - per assistenza, beneficenza pubblica e servizi alla persone

(progetti inferdistrettuali comprendenti la gestione dell'assistenza alle persone su 19 comuni della provincia di Viterbo)

- servizio necroscopico e cimiteriale - servizi relativi all'industria - servizi relativi all'agricoltura

Euro 25.682,00 136.582,00 296.101,00 287.228,00

45.770,00 13.228,00

969.197,00 924.137,00 118.007,00 288.459,00

2.518.581,00 89.672,00 55.400,00 37.562,00

Trasferimenti Trasf. statali 46,59%

Regione 11,78%

da altri Enti 41,64%

FLUSSI FINANZIARI Nel corso degli ultimi 9 anni, con il passaggio del gettito I.C.I. ai comuni, i trasferimenti sta-tali si sono mediamente ridotti dal 65% al 30% delle ENTRATE complessive e quindi di fatto ogni Lire 100 spese dall'Ente, Lire 70 sono a carico degli stessi cittadini.

Per la prima volta dopo 24 anni il bilancio preventivo non contempla un importante servizio sociale quale è quello della Casa di Riposo. Era il lontano 1979 (1° Aprile) quando la Regione Lazio trasferiva al Comune la gestione provvisoria della struttura ex ONPI, divenuta gestione definitiva dal 01-01-1980. Questo Consiglio, nella seduta del 7 marzo u.s., ha infatti deliberato che a partire dal 1° luglio c.a. venga a iniziare una nuova forma di gestione, la Società Mista Pubblico-Privato (51 % pubblico e 49% privato) che gestirà oltre la Casa di Riposo anche la lungodegenza, l'Ospice e la R.S.A. (residenza sanitaria assistita). Il bilancio della spesa corrente ammonta ad Euro 10.609.744,00, oltre ad Euro 325.096,00 per quote di capitale per ammortamento mutui. Al finanziamento si provvede per Euro 10.597.974,00 con le entrate dei primi tre titoli e per Euro 336.866,00 con quote di oneri di urbanizzazione, che rappresentano ì'83,83% dell'Intero Introito previsto per la L. 10/77.

La classificazione economica è così ripartita: - spese di personale - acquisto di beni - prestazione di servizi - fitti passivi - trasferimenti - interessi passivi sui mutui

per un TOTALE di Euro 10.319.791,00

La classificazione funzionale si articola come segue: - funzioni generali di amministrazione, di gestione e controllo - funzioni relative alla giustizia - funzioni di polizia locale - funzioni di istruzione pubblica - funzioni relative alla cultuira e ai beni culturali - funzioni nel settore sportivo e ricreativo - funzioni nel campo della viabilità e dei trasporti - funzioni riguardanti la gestione del territorio e dell'ambiente - funzioni nel settore sociale - funzioni nel campo dello sviluppo economico - funzioni relative a servizi produttivi

per un TOTALE di Euro 10.609.740,00

Le più importanti spese previste per i servizi comunali: - organi Istituzionali Euro 177.652,00 - segreteria generale " 1.387.013,00 - gestione economica finanziaria,programm. e controllo di gestione " 395.635,00 - gestione delle entrate tributarie ed i servizi fiscali " 371.630,00

la gestione del patrimonio e del demanio comunali " 346.503,00 - l'ufficio tecnico " 498.198,00 - l'anagrafe, stato civile, elettorale, leva e servizio statistico " 175.663,00 gli uffici giudiziari " 85.528,00

- la polizia municipale " 497.501,00 - la scuola materna " 23.059,00 - la scuola elementare " 66.036,00 - l'istruzione media " 53.143,00 - l'istruzione superiore " 3.049,00 - l'assistenza scolastica, trasporto, refezione ed altri servizi " 425.483,00 - la biblioteca ed il museo " 106.583,00 - attività culturali e servizi diversi nel settore comunale " 87.663,00

LE ENTRATE CORRENTI, che finanziano le spese articolate come sopra specificato, si suddividono in: - entrate tributarie " 4.270.403,00 - entrate derivanti da trasferimenti correnti dello Stato

della Regione e di altri enti pubblici " 4.605.260,00 - entrate extratributarie " 1.722.310,00

Le principali entrate tributarie sono rappresentate dall'ICI, la cui percentuale di imposta pari al 5,75% è invariata rispetto agli anni precedenti, con un gettito previsto di Euro 2.100.00,00

L'addizionale comunale sul consumo di energia elettrica " 149.316,00 l'addizionale comunale all'IRPEF " 350.849,00 la compartecipazione all'I RPEF " 781.275,00 la tassa occupazione spazi " 30.000,00 la TRSU " 823.861,00

I contributi statali per trasferimenti ammontano a " 2.145.417,00 i contributi ed i trasferimenti correnti della Regione " 542.462,00 i contributi regionali per le funzioni delegate " 1.891.288,00

LE ENTRATE EXTRA TRIBUTARIE, che insieme alle entrate del Titolo I costituiscono le entrate proprie dell'Ente, nelle loro principali componenti sono: proventi da sanzioni amministrative al Codice della strada " 325.000,00 parchimetri " 36.150,00 illuminazione votiva " 54.000,00 mense scolastiche " 72.000,00 trasporti scolastici " 30.987,00 acquedotto comunale " 700.000,00 acquedotto per la raccolta delle acque reflue " 131.000,00 asilo nido " 52.000,00 affitti di beni " 35.436,00 Fiera del Vino " 31.081,00

PRINCIPALI INTERVENTI Asilo Nido: è uno dei più importanti servizi a domanda individuale, svolgendo una stretta collaborazione con le famiglie nell'assistenza e l'educazione della primissima infanzia. Il servizio viene erogato dalle 7.00 del mattino fino alle ore 17.00 p.m. Turismo e Fiere: il turismo ha subito un notevolissimo incremento, sia per l'ottimo funzio-namento dell'Ufficio Turistico Comunale, costantemente visitato da stranieri che trovano preparate interpreti, sia per la pubblicità fatta in questi anni con la partecipazione alle fiere specifiche in cui il nostro Comune è stato sempre rappresentato (B.I.T. di Milano - Fiera di Parma - Fiera di Monaco - Vinltaly). Grande risonanza data dalla nuova impostazione della Fiera del Vino, con il rinomato percorso enogastronomico. Sport: dal nutrito programma si evidenzia lo svolgimento del 4° Campionato Italiano Interforce del 18° Campionato Italiano Vigili del Fuoco per clcloamatori su strada. Cimitero: terminato II primo grande ampliamento, si sta predisponendo la progettazione per costruire nuovi loculi e colombari. Lavori Pubblici: il vasto programma comprende tra l'altro - la sistemazione del Palazzo Sciuga donato al Comune - il completamento dell'ex carcere papalino - i lavori di sistemazione all'edificio scolastico - il completamento della Rocca - Il rifacimento di manti stradali - la costruzione di piste ciclabili al lago - la costruzione lato destro marciapiede Zepponami - la sistemazione di acquedotti e fogne E' stato adottato il nuovo Piano Regolatore che rimarrà per 60 giorni dall'approvazione in visione del pubblico, trascorsi i quali verrà inviato alla Regione per la successiva approva-zione.

* * * *

Le entrate e le spese Iscritte nel Bilancio di Previsione esprimono, in termini di entità finanziarie, un programma annuale di gestione amministrativa finalizzata al soddisfaci-mento di bisogni collettivi ed al perseguimento di interessi pubblici, compatibilmente alle risorse finanziarie che si presumono realizzabili ed a quelle umane e strumentali che si persumono disponibili. Oggi è ormai evidente che l'Ente ha difficoltà ad amministrare con le sole risorse proprie e deve cominciare a valutare altre alternative possibili che consentano l'arrivo di risorse aggiuntive, siano esse collegate a progettualità comunitarie o a progetti pubblici-privati.

Page 9: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003 pag. 11

Ricette Montefiasconesi alla Rocca dei Papi Il 10 marzo si è tenuta

la prima iniz iat iva del la "Pr imavera In Etrur ia -Incontri a Montefiascone" con la presentazione della pubbl icaz ione "Ricette montefiasconesi" realiz-zata dal la prof .ssa Silvestri Orella e dagli alunni delle classi IC e IE a tempo prolungato della scuola media dell'Istituto Comprensivo Statale.

Nonostante i rigori del clima (già la neve aveva Imposto un rivio il 30 gennaio scorso) sono stati numerosis-simi i presenti: personale della scuola, dirigenti (tra cui quello del C.S.A., l'Ispettore Mauro Arena, il dirigente del Circolo Didattico di Montefiascone il prof. Enzo De Benedetti) docenti In servizio e non, diversi rappresentanti dell'Amministrazione Comunale tra cui il Sindaco Mario Trapè, tanti alunni e tante altre persone.

Hanno preso la parola nell'Ordine: l'Assessore alla Cultura e Vicesindaco Maurizio Paradiso, la dirigente dell'Istituto Comprensivo prof.ssa Maria Patrizia Gaddi, l'Ispettore Arena, Il prof. Umberto Persi, già preside della scuola media, e naturalmente la prof.ssa Silvestri che ha spaziato su vari aspetti didattico, educativi e sociali del lavoro, nato come parte di una ricerca di ambiente tesa a completare l'edu-cazione alimentare degli alunni. Interessante il riferimento circa le origini di alcune pietanze che si perde nel tempo e perdura nel mondo etrusco ed in quello romano, ma anche il percorso in cui si è articolato il progetto che ha fatto conoscere all'esterno dell'istituzione scolastica un esempio di strategie educative seguite dagli insegnanti. Ha concluso il dott. Italo Arieti, autore di "Tuscia a tavola", il volume più completo sulle abitudini alimentari del nostro territorio corredato da curiosità e addirittura da poesie dialettali. A termine della presentazione è seguita una lauta degustazione di piatti tipici, che è stata particolarmente gradita ed ha terminato un piacevole pomerig-gio.

Chiara soddisfazione è stata espressa dall'assessore Paradiso che ha sottolinea-to come non poteva esserci miglior modo di iniziare la manifestazione culturale della città con una iniziativa che mette direttamente in relazione la scuola e il territorio. E' infatti da tenere presente che la collaborazione tra istituti scolastici e amministrazione comunale anche quest'anno presenta importanti iniziative in calendario: a testimo-nianza di uno strettissimo rapporto costruito sul confronto ma anche sulle iniziative comuni. Intanto le copie del libro presentato sono praticamente in via di esaurimento, tanto che si è pensato ad una seconda ristampa, viste le numerose richieste.

Liturgia della Chiesa Dopo attenta riflessione ed a seguito sia del mutamento

sociale e religioso che si sta verificando anche nella nostra società italiana e nel nostro territorio Alto Lazio sia delle positi-ve indicazioni scaturite dalla scuola per chierichetti, aperta nella parrocchia di S. Margherita, si è ritenuto opportuno aprire que-sta nuova rubrica al fine di far conoscere al popolo cristiano l'importante aspetto della viva e concreta partecipazione alla Liturgia che anima e caratterizza le varie celebrazioni della reli-gione cristiana. Per apprezzare la liturgia bisogna conoscere il documento SACROSANCTUM CONCILIUM che i padri conci-liari hanno voluto proprio sul tema della Liturgia che ... "si pro-pone di far crescere ogni giorno di più la vita cristiana tra i fede-li... contribuisce in sommo grado a che i fedeli esprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della vera Chiesa".

La Liturgia, si legge nel proemio del suddetto documento,... "mediante la quale, specialmente nel divino Sacrificio dell'Eucarestia, si attua l'opera della nostra Redenzione", .... è un momento fondamentale per comprendere meglio quanto si celebra durante la S. Messa e durante l'amministrazione di tutti gli altri Sacramenti. La partecipazione alla S. Messa e all'ammi-nistrazione degli altri sacramenti non è l 'atteggiamento del "vedere" ma l'atteggiamento del "Partecipare". Durante la S. Messa, durante l'amministrazione del Battesimo, della Cresima come della Confessione, il cristiano non è ne deve essere uno spettatore ma un attore.

Durante queste celebrazioni l 'atteggiamento dei presenti non deve essere solo presenza fisica come quando si sta vedendo il cinema o una trasmissione televisiva in cui si è distaccati da quanto avviene, ma attori impegnati sempre attenti e partecipanti in modo vivo a quanto accade. In questa rubrica, che ha un carattere periodico, affronteremo tutti i temi che la liturgia ci presenta seguendo lo schema della Costituzione Conciliare per farne una pratica applicazione per... "far crescere ogni giorno più la vita cristiana tra i fedeli"... tenendo conto che lo stesso proemio della Costituzione Sacrosanctum Concilium afferma ... "[i cristiani] manifestino agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della vera Chiesa, che ha la caratteristica di essere nello stesso tempo umana e divina, visibile ma dotata di realtà invisibile fervente nell'azione e dedita alla contemplazio-ne, presente nel mondo e, tuttavia, pellegrina"...

Pietro Brigliozzi

16 Aprile 2003 Giornata veramente importante e storica

La nuova unione europea I l eader

europei riuni-ti ad A t e n e hanno firma-to i t ra t ta t i d'adesione di 10 nuov i m e m b r i a l l ' U n i o n e Europea, for-mata ora da 25 Paesi.

E' la più g r a n d e e s p a n s i o n e dell'Ue finora mai avvenu-ta , e v e n t o che r iunisce 11 cont inente t red ic i ann i dopo la cadu-ta del Muro di Berlino.

La cer i -monia si è tenuta nel la Stoa di At ta lo , nel-l ' a n t i c a Agorà atenie-se ai piedi dell

mmm

'Acropoli. Il 1° maggio 2004 avverrà la piena appartenenza.

A iu t i u m a n i e cr i s t ian i

Fervono a tutti i livelli i preparativi per la partenza degli a iut i umani tar i che l ' I ta l ia inv ierà in Iraq. Anche il Dipartimento della Protezione Civile della Regione Lazio sta approntando una colonna mobile, provvista di tutte le attrezzature necessarie e formata da elementi FO.P.I.VOL. (Forza di Pronto Intervento del Volontariato), con l'obiettivo di portare aiuto morale e materiale ad una popolazione che ha bisogno di qualsiasi prodotto, dall'acqua ai medicinali, e che sino ad oggi ha ricevuto in quantità spaventose soltan-to bombe, missili e cannonate.

Della colonna mobile del Lazio fanno parte anche gli infermieri specializzati dell'AS.VO.M. di Montefiascone, coordinati dal dinamico Alessandro Menghini, responsa-bile del settore sanità della nostra associazione.

I nostri volontari sono sempre pronti ad intervenire là dove gli esseri umani hanno bisogno di cure, di conforto, di una parola che faccia sentire meno solo chi non ha più famiglia, di un gesto che possa far tornare il sorriso, soprattutto quando si esce da una terribile catastrofe come è stata questa guerra. Auguriamo un buon lavoro ai nostri volontari e li ringraziamo per essere ancora una volta pre-senti, come in Albania e in altre occasioni, là dove c'è biso-gno di personale specializzato per curare i feriti e i malati, dando loro un motivo di speranza e di gioia. Rivolgo un doveroso ringraziamento anche al Sindaco, all'assessore Giuseppe Chiricotto, alla Giunta e al Consiglio Comunale di Montefiascone, che sono sempre stati sensibili alle esi-genze e alle problematiche dell'Associazione, e ci hanno permesso di sviluppare al meglio, per quanto possibile, la nostra organizzazione.

Il Presidente Tonino Fiani

Page 10: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

pag. 10 LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003

I I te ai nobfoi SPoci e c€ùmi4i

(/(J/w lumavdmmi

Dal 1 2 maggio presso ì nuovi uffici Via Cardinal Salotti - Montefiascone

Page 11: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003 pag. 11

Le immagini parlano da sole...

Sono i sacerdoti che festeggiano insieme ai confratelli e soprattuto insieme al Vescovo diocesano il 50° del loro sacerdozio. Durante la Messa crismale. Sono: D. Angelo Massi, D. Angelo Pulicari, P. Renato Severi, O.S.A., P. Renato Salvati, e.s.j., p. Mario Venturini, e.s.j. Con loro sono presenti i Vescovi emeriti D'Ascenzi e Bernini.

Mons. Francesco Zarletti, festeggia il suo 60° di ordinazione insieme a D. Gino Belardi, che non ha potuto essere presente, e insieme al Vescovo Giovanni D'ascenzi.

Caro D. Agostino, Nella Voce di aprile ho letto con tristezza della morte di Don Biagio,

lo non ho dimenticato mai la direzione Cristiana, la guida ed il consiglio che mi ha conferito quando ero giovane. Vorrei aggiungere le mie pre-ghiere a quelle che offriranno i presenti alla sua S. Messa il 14 Aprile prossimo.

Saluti. Carlo Belella

Smithsburg, Maryland, USA

Carissimo D. Agostino, Ho appena saputo della morte di Don Biagio Governatori. Partecipo

f ra ternamente al dolore e alla speranza cr ist iana del c lero di Montefiascone e prometto la mia preghiera di suffragio. Sono certo che il Signore ha riservato un posto speciale a coloro che ha chiamato ad una speciale missione come quella del sacerdozio. La Pasqua del Signore illumini tutta la nostra vita e rinforzi la nostra speranza nella vita dopo la morte. Condoglianze alla sorel la e agli altri parenti di don Biagio insieme ad un saluto fraterno.

Il Vescovo e D. Biagio durante il Corso per fidanzati 2002

Milano, 16 marzo 2003

Il Vicario Mons. Concioli porge gli auguri al Vescovo a nome di tutto il clero della diocesi.

P. Umberto Liberti

Pellegrinaggio a Fatima - Lourdes

S. Giovanni Rotondo

S. Padre Pio - Fatima - 4 giorni: dal 16 al 19

giugno (voli di linea TAP)

- Lourdes - 4 giorni: dal 21 al 24 luglio (voli Alitalia)

- S. padre Pio - 2 giorni: 26/27 settembre

Mons. Emilio Marinelli, che sta recuperando bene, dopo l ' o p e r a z i o n e , D. Gabr ie le l annar ie l lo , D. Domenico Severi, rettore del Seminario Maggiore, D. Tito Monanni, attualmente parroco di Grotte di Castro.

D. Angelo Gargiuli - Direttore respon-sabile de "La Voce". Grazie da parte di tutta la redazione de "La Voce"!

Il Vescovo si congratula con il Vescovo Giovanni D'Ascenzi per i suoi 60 anni di sacerdozio.

Il Vescovo e D. Angelo Pulicari il Vescovo e D. Angelo Massi

Page 12: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

pag. 10 LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003

"LA VOCE" E' GRATA Al SUOI CAVALIERI: Marenghi Raffaele, Angeloni Valerio, Loreti Paolo, Gaddi Primo, Mocini Renzo, Bartoleschi Eleonora, Bartoleschi Caterina, Ricca Pieri Valeria, Patrizi Danilo e Silvano, Costanzo Presciuttini Maria, Lotti Colombo, Ficari Federico, Sermini Agata, Ranucci Salvatore, Ranucci Lorenzo, Cicoria Augusta, Gallone-Gallinelli, Mencio Marcello, Lupino Benito, Sacco Gianfranco, Del Conte Maria, Camicia Angela, Ambrosi Nello, Kullmer Uta e Gerardo, Piergiovanni Agostino, Fanali Angelo, Paradisi Angelo, Pascucci Roberto e Paradisi Loredana in memoria dello zio D. Biagio, Marinelli Massimo e Pierluigi, C. Van Eykellen, Rosetta Enrico e Roberto, Conti e Lombardelli, Castellani Micheletti Caterina, Belella Carlo, Zampetta Felicetto, Alicca Filippo, Onofri Maria Pia e Filippo, Burinello Flaviano, P.D., Moranti Anna, Rosetto Giulia, Merlo Luigi, Franceschetti Giuliani Giuseppa, Trapè Giovancarlo, Catasca Maria, Castellani Antonio, Marzetti Filippo, Castra Sandro, Piergentili Isidoro. SOSTENITORI: Salviani Liberato, Radicati Angelo, Paolini Oliviero, Sassara Luciano, Panichi Ugo, Ditta "La Grotta", Porroni Pietro (Perugia), Catasta Cesare, Baiocco Italo, Rastrello Paolo, Catalisano Gerardo, Paolini Giovanni, Crocetti Assunta, Sireus Ermanna, Tarantello Moreno, S.M. BENEMERITI: Bartoleschi Franca, Paoletti Emilio, Boccalini Giusto, Pezzato Paolo, Patacchini Giovanni, Moschetti Ruggero, Selvi Stefano, Scoponi Vittoria, Dilio Consilia, Brachini Rosella, Maiucci Angelo, Camicia Marcello, Merlo Biagio, Capotosto Gabriele, i famigliari in ricordo di Caprio Bonaventura, Baiocco Armando, La Corte Simona e Ugolini Luca, Mecali Valentino, Trapè Emilio, Zampetta Enrico, i famigliari in ricordo di Nicola Trapè, Pasqualini Antonella, Belleggi Mafio, Carloni Antonio, Valeriani Mario, Porroni Giuseppe, Giusti Fiorella. AMICI: Nicolai Rinaldo e Scoponi Vittoria, Cordovani Rosato, Fiorucci Pietro, Fetoni Elsa.

AMICI DELLA CATTEDRALE Sono entrati a far parte degli "Amici della Cattedrale": Barcarolo Giuseppa, Paoletti Florido, Pepponi Camillo, lacoponi Susanna, Del Priore Angelo, Ranaldl Franco, Trapè Margherita, Nardini Giuseppe, Placidi Adele, signore dei Fiordini, Margherita Grimaldi, Nicola Quintarelli, Marco Volpini.

ANAGRAFE CITTADINA NATI: Mauri Piero di Enrico e Lombardelli Silvia (5.4); Ceccarelli Andrea di Daniele e Castiglione Paolina (10.4); Farina Elisa di Fabio e Fetoni Barbara (16.4); Carelli Sara di Vincenzo e Canulli Eleonora (23.3); Ronca Danilo di Fiorenzo e Menicacci Loredana (27.3). MATRIMONI: Tarantello Stefano e Renzetti Stefania (4.12.2002); Falcinelli Fabrizio e Menghini Silvia (22.3). MORTI: Cerroni Aldo (n. 29.9.29 m. 21.3); Virtuoso Tusiana (n. 17.5.11 m. 24.3); Catalani Zaira (n. 22.1.14 m. 26.3); Santini Rina (n. 2.5.36 m. 27.3); Paoletti Ada (n. 20.7.20 m. 27.3); Scoponi Maria (n. 16.9.13 m. 28.3); De Angelis Igino (n. 14.1.23 m. 29.3); Tardani Italia (n. 24.9.13 m. 30.3); Rossi Assunta (n. 15.8.17 m. 2.4); Pieretti M. Felicita (n. 11.2.52 m. 5.4); Paoletti Gino (n. 20.1.13 m. 7.4); Burla M. Anna (n. 23.4.37 m. 8.4); Fapperdue Teresa (n. 14.9.22 m. 16.4); Presciuttini Valeria (n. 9.4.27 m. 18.4); Cesarini Felicita (n. 18.6.16 m. 6.3); Capotostoi Alvaro (n. 3.12.30 m. 15.3); La Placa Pasquale (n. 24.4.24 m. 15.3); Di Giovanni Andrea Giacinto (n. 16.6.33 m. 28.3); Caprio Bonaventura (25.3.16 m.20.3); Tisbo Francesco (n. 9.5.20 m. 22.3); Silenzi Vittoria (n. 1.4.22 m. 30.3).

EVENTI SPORTIVI 2003 Maggio - Giugno

4 . 5 C a m p i o n a t o Prov . A s s o l u t i 3 a e 4® Ca t . T e n n i s da T a v o l o - Palazzet to del lo Spor t o re 9 .00-12.00-15.00-19.00

1 0 . 5 P r o g e t t o S c u o l a E l e m e n t a r e 2 0 0 0 -Impiant i Sport iv i ore 9 .00-12.00

1 8 . 5 M a n i f e s t a z i o n e N a z i o n a l e K a r a t é -Palazzet to o re 9 .00-12.00-15.00-19.00

2 5 . 5 R a d u n o N a z i o n a l e F e r r a r i (Fe r ra r i C l u b Monte f iascone)

3 1 . 5 G a r a C i c l i s t i c a A l l i e v i " M a d o n n a d e l l e Graz ie" (pomer iggio)

3 1 . 5 Gara d ' O r i e n t a m e n t o nel Cent ro Stor ico r iservata al le scuo le di ogni ord ine e grado -ore 9 .00-13.00

1 . 6 Mani festaz ione Arti Marzial i "Zanard in i" -Palazzet to ore 9 .00-12.00

2 . 6 Mani fes taz ione Ginnast ica Libertas M F -Palazzet to ore 21 .00-23.00

6 . 6 Sagg io Palestra Ginnasia - Palazzet to ore 21 .00-24 .00

7 / 8 . 6 4° C a m p i o n a t o In te rnaz iona le In ter forze C i c l i s m o s u S t r a d a - 1 8 ° C a m p i o n a t o I ta l i ano V ig i l i de l F u o c o C i c l i s m o - o ra r io gara 7 .30-14 .00 (domen ica 8 giugno)

1 5 . 6 Giornata del lo Sport - impiant i sport iv i 2 2 . 6 G a r a d i D a n z a S p o r t i v a - P a l a z z e t t o o r e

16.00-19.00 2 9 . 6 R i e v o c a z i o n e S t o r i c a " L a g o -

M o n t e f i a s c o n e " g a r a in s a l i t a m o t o -m a c c h i n e Massant in i" - o re 9 .30-13.00

A S T R O N O M I A - d i A . C E M P A N A R I

M.F Astrofili: prima riunione sociale

L'11 marzo 2003 è stata fondata l'associazione, e esattamente un mese dopo è stata indetta la prima convocazione dei soci.

Espletate le rituali formalità, è stata fissata per il 19 aprile successi-vo, la data della prima osservazione astronomica pubblica, da tenersi a Zepponami presso l'oratorio parrocchiale.

"Aspettando Marte alla grande opposizione" (questo è il titolo della locandina che useremo per quasi tutto il 2003) abbiamo osservato Giove, ormai prossimo al tramonto, la Luna a tre giorni dal plenilunio e alcuni oggetti spettacolari del cielo invernale-primaverile.

Mercurio sul sole Il giorno 7 maggio (non so se "La Voce"

sarà in mano dei lettori) avverrà un evento importante e abbastanza raro: il pianeta Mercurio transiterà sul disco solare. L'evento è visibile per tutta la mattinata, ma solo con opportune precauzioni: è difatti obbligatorio l'uso di filtri solari di provata efficacia come il Mylar, l'astrolar o i vetri per saldatura.

Qualunque altro presidio: vetri affumica-ti, pellicole fotografiche ecc. può risultare dannoso per gli occhi.

I filtri dovranno essere posizionati (bene!!!) davanti all'obiettivo dello stru-mento usato, che può essere anche un binocolo, infatti l'ombra del pianeta, puntiforme, non può essere vista ad occhio nudo.

Gita a Roma

Omaggio a tutte le coppie che quest'anno

si uniranno in matrimonio con la benedizione di Dio

CHRISTIAN E MARIA TONNICCHI

FESTEGGIANO IL LORO 1° ANNIVERSARIO

S c a f i eU te le yùmate àcm ytiqie

e finìue cU éettdo-.

Hi wylia cm me, fc&i ¿emfvie.

Anche quest'anno, il 29 marzo 2003, è stata effettuata la gita a Roma delle quinte classi del Liceo di Montefiascone, per la visita alla grande meridiana a foro gnonomica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri, proprio nell'ultimo giorno utile prima dell'entrata in vigore dell'ora legale.

Anche quest'anno il passaggio del disco luminoso sulla linea meridiana, e s a t t a -mente alle ore 12,14 d e I TMEC, è stato per gli studen-ti una m a g i c a suggestio-ne.

Page 13: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003 pag. 11

Ricorre quest'anno il 7° centenario della nascita di Santa Brigida di Svezia

La grande "Mistica del Nord" a Montefiascone di Roberto Saccarello

C'era poi un'altra cosa: aveva capito che Urbano non aveva intenzione di ritornare a Roma. Dopo aver trascorso un paio di anni nella Città Eterna, il Papa aveva deciso di voltare le spalle per trasferirsi di nuovo nella sicura cittadella di Avignone, nella sua terra francese. Per Brigida questo fatto è in contrasto con la volontà di Dio ed equivale ad un tradimento. La sera successiva all'udienza non riuscì a prendere sonno. Nella calda notte d'agosto, si alzò e si sedette allo scrittoio.

Le parole le uscivano dalla penna: una voce le parlava e lei scriveva come sotto dettatura: "lo sono la madre di Dio e la madre di tutti i beati del paradiso... e sono pronta a salvare tutti i peccatori che si convertono, come una madre è pronta a salvare il figliolo dalle mani dei suoi nemici... La Vergine vuole menzionare in modo particolare uno di questi figli: "E' colui che siede sul soglio di Dio in questa terra: voglio parlarti di quel papa che si chiama Urbano. Lo Spirito Santo gli ha ispirato di tornare a Roma, rafforzare la fede cristiana e rinnovare la santa Chiesa... ma che fa egli ora? mi volta la schiena e vuole sfuggirmi.

Lo porta a ciò uno spirito maligno e ingannatore. Così gli diventa pesante compiere il suo dovere e sente nostalgia delle comodità che ha lasciate... Ma guai a Urbano se seguirà il con-siglio di questi cattivi amici e la sua nostalgia del palazzo sulle rive del Rodano e della Sorgue.. Egli dovrà rendere conto a Dio di tutto quello ha fatto e che ha omesso...".

Brigida rimase per tre mesi a Montefiascone, mentre durano le trattative, e Alfonso era al suo fianco. Ma lo spagnolo non si azzardò a consegnare a Urbano l'ultima rivelazione. E il cardinale Pierre de Beaufort si rifiutò di assumersi questo incarico. "Allora lo porterò io stes-sa", disse Brigida. "E benché la turbasse il pensiero di parlare ad un così alto personaggio, non temeva né la morte né il rogo né qualsiasi altro pericolo", scrive Alfonso pieno di ammira-zione.

Urbano, purtroppo non si lasciò trattenere. Il 16 settembre 1370 calcò nuovamente il suolo di Francia e il 19 dicembre dello stesso anno morì. Venne sepolto 'Ira i grandi peccatori di Avignone", come scrisse il Petrarca, /n uno degli otto affreschi eseguiti nel 1890 da Luigi Fontana nel tamburo della Cattedrale di Santa Margherita è appunto rappresentata Xilografia del 1481 con Santa Brigida rappresentata Santa Brigida che implora Urbano V di non ritornare ad Avignone. A Montefiascone come pellegrina. Brigida conobbe pure, da cardinale, Gregorio XI, successore di Urbano, eletto il 30 dicembre 1370 ad Avignone. Nutre buone speranze che egli attui finalmente il trasferimento della sede papale da Avignone a Roma. Brigida non gli dà pace. Ella è portavoce di Dio e come tale deve parlare fino agli ultimi giorni della sua vita.

Alla fine Gregorio avrebbe dato ascolto al richiamo che lo voleva a Roma: "venire Romani". Ma allora Brigida era già morta. Infatti, dopo un fatico-so pellegrinaggio in Terra Santa tra il 1372 e il 1373, le forze cominciano ad abbandonarla. Negli ultimi giorni della sua vita Cristo e la Vergine Maria le

appaiono, la confortano, le comunicano le ultime rivelazioni celesti. Spira la mattina del 23 luglio 1373, pronunciando le parole del Salvatore sulla Croce: "Signore, nelle Tue mani affido il mio spirito". La casa dove abitò e dove chiuse la sua vita terrena esiste ancora: si affaccia sul-l'attuale Piazza Farnese.

Grazie alla fama di santità e alla spiccata personalità della fondatrice, l'Ordine di Santa Brigida ebbe subito larga diffusione e sul finire del '400 esistevano monasteri brigidini in Scandinavia, in Inghilterra, nei Paesi baltici, in Germania, in Olanda, in Francia e in Italia. La Riforma, purtroppo, portò con sé la disintegrazione dei monasteri brigidini nel Nord. Attualmente esistono tre rami dell'Ordine del Santissimo Salvatore.

Il primo risale al Medioevo e a Vadstena, con case in Svezia, Inghilterra, Olanda e Germania.

Il secondo, un ramo spagnolo fondato nel '600, conta cinque case.

Il terzo ed ultimo ramo è stato fonda to nel 1911 da madre Elisabeth Hesselblad, una svedese convertita di cui è in corso il proces-so di bea t i f i caz ione . Madre Hesselblad - considerata la "secon-da Brigida" - e le sue seguaci hanno dato vita a un grande numero di case dell'Ordine, che ha il suo cen-

Affresco riproducente S. Brigida l r o ' n R°ma' ne'la casa * ,Sann

ta

che implora Urbano V B r i 9 l d a a Piazza Farnese. Nel 199 , r icor rendo il VI cen tenar io del la

canonizzazione di Brigida, per la prima volta dopo la Riforma, si sono riuniti presso il sepolcro dell'Apostolo Pietro i Reali di Svezia e i Vescovi luterani del Nord Europa con il Sommo Pontef ice. "In quell'occasione - ha dichiarato Madre Tekla Famigliett i , Abbadessa Generale dell'Ordine del SS. Salvatore - il cuore della Chiesa ha vibrato di emozione e gioia perché la preghiera di Gesù "Padre, che tutti siano uno" ha trovato attua-zione, dando inizio ad un cammino che vede sempre più vicino coloro che, pur apparte-nendo a diverse Chiese professano la fede in Gesù Cristo, nostro Redentore e Salvatore".

Anche quest'anno, in occasione del VII centenario della sua nascita, sono in corso solenni celebrazioni religiose civili. Anche Montefiascone, ne siamo certi, saprà rende-re onore alla grande Mistica del Nord, che santificò la terra falisca con le sue rivela-zioni e con il suo amore ecclesiale.

Roberto Saccarello

Il martire del calvario Quando chiese da bere il redentore, L'innocente a la croce condannato, Nella spugna fiele e aceto era mischiato Che aggiunse al suo martirio altro dolore.

L'uomo malvagio non apprezzò l'amore, Anzi colui che a guardia era restato, Con la sua lancia gli forò il costato Da parte a parte spaccandogli il cuore.

Presente a tanto scempio era Maria E Cleofe con la Maddalena, Quando spirando nominava Elia.

Lavò il suo sangue la colpa terrena E al perdono spalancò la via Verso la strada che al Paradiso mena.

Diodato Piciollo di anni 89 Marzo 2003

continua dal numero di Aprile

Page 14: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

pag. 10 LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003

E' giunto il momento di sciogliere le vele (2 Tm. 4,6)

Giuseppe Catasca 27.8.1919 - 10.2.2003

Caro papà, quante volte ho iniziato da bambino la lettera o il tema con questa frase. Caro papà ancora adesso, a cinquant'anni mi sento e mi vedo il bambino che sono stato e che, senza forse, sono ancora adesso. E i ricordi sono tanti e anche se la mano che porta la penna è quella di tuo figlio, il cuore dei ricordi appartiene a tutti coloro che tu più di tutti hai amato: a me, a tua figlia Paola e prima ancora a nostra madre la persona che più di tutte ha pla-smato la nostra esistenza. Lei ci ha lasciato prima, tanto tempo fa. Tu hai portato il suo ricordo sempre dentro il tuo cuore. Una vita di sacrifici hai fatto, sempre, e nostra madre con te. La vostra generazione ha scritto una storia che noi figli oggi leggiamo e che spesso non comprendiamo non ricordiamo non riconosciamo. Avete scritto pagine di dignità. La ricerca di quella dignità che portò te e mamma a vivere in una terra lontana che tu hai amato e ricordato sempre, fino alla fine. La tua Argentina ti ha dato tanto. Hai sempre creduto in Dio, nell'onore, nella fami-glia, nell'amicizia, nel coraggio. Sono il miglior testamento che potevi lasciarci.

Carlo

Fulvio Onofri

Franca Coralloni in Rastrello

20.8.1944 - 4.3.2003

Incolmabile è il vuoto che ci hai lasciato ma forte ci r imarrà il r icordo della grinta con la quale hai affrontato la vita, della determinazio-ne con la quale ti sei migliorata ed hai aiutato noi a migliorare, della lealtà con la quale hai attraversato le controversie, della sincerità a volte rischiosa, con la quale hai regolato le rela-zioni, della impulsività con la quale hai segnala-to la tua imprevedibile emotività. Ti porteremo con noi fiera, impetuosa, leale, propositiva, gioviale, ma specialmente ti ricor-deremo e ti racconteremo bella, mentre muovi magicamente le mani sapienti e delicate, incor-niciata dal tuo contagioso sorriso!

P. Bruno, Norma e Barbara.

Bonaventura Caprio 25.3.1916 - 20.3.2003

Vittoria Silenzi ved. Carloni

30.3.2003 1.4.1922 Il 30 marzo s e r e n a m e n t e come era vissu-ta la dolcissima zia V i t tor ia ci ha lasc ia t i per r iun i rs i ne l la pace eterna al suo amato Pietro. Rimar ra i per sempre nei nostr i cuor i con amore. I nipoti.

Nicola Trapè 27.2.1912 • 11.3.2003

Un r icordo del nonno Nicola, sa l i to in c ie lo 1*11 marzo 2003 , poch i giorni dopo aver f e s t e g g i a t o , insieme alla sua famig l ia il suo 91° complean-no. In cielo ha ritro-va to la sua sposa Camicia Filomena. Lo ricordano: la figlia Luigina, il genero Cesare, la nipote Anna Maria e il marito Mauro, i pronipoti Noemi e Luca.

Ada Paoletti in Maccaroni

20.7.1920 - 27.3.2003 Eri buona, generosa, a l t ru i s ta , s e m p r e sorridente e gioviale con tutti. Possa la tua anima t r ova re d imora in paradiso, ogni istan-te de l la g i o rna ta continueremo a sen-tire la tua presenza tu veglierai sempre su di noi proteggen-doci e consolandoci c o m e s e m p r e hai fatto. Le figlie Maria Teresa e Diana, lo sposo Fernando, i generi e i nipoti.

Chi è Orlando Biacco?!? Carissimo don Agostino, con tanto piacere ricevo sempre "La Voce" mensile di Montefiascone, che mi dà sempre buone ed anche tristi notizie, per perdite di tante persone care da noi conosciute con le quali noi abbiamo vissuto e siamo anche orgogliosi di essere montefiasconesi. Il motivo per cui le scrivo è per dirle che nel mensile "La Voce" di marzo, il signor Giovanni Papacchini ha fatto memoria del nostro cugino; anche se noi non lo abbiamo conosciuto, si chiama-va Baiocco Orlando ed era d'una famiglia di Zepponami. Ora sono viventi due fratelli ed una sorella il più grande sta a Villa Serena e si chiama Baiocco Giuseppe, gli altri vivono a Viterbo, lo e P. Umberto, mio fratello, non lo abbiamo conosciuto però sentivamo parlare di questo cugino Orlando caduto in Germania e mai venuto. Non ci rimane che pregare il Buon Dio. Mi ricordo sempre e con la speranza di vederci, le auguro una felice e S. Pasqua di Resurrezione insieme a tutta la parrocchia di Santa Margherita. Dv.mo

F. Callisto Liberti - Fatebenefratelli - Osp. S. Cuore di Gesù Viale Principe, di Napoli, 14 - Benevento

(continua a pag. 15)

Il g io rno 20 marzo 2003 ne l la se ren i t à della sua casa, si è spen ta la v i ta di Capr io Bonaventura . La mog l ie A r m a n d a , i figli, i generi, le nuore e i nipoti, l 'hanno aiutato f ino a l la f ine con il loro amore e la loro presenza; consegnandolo teneramente nelle mani del Padre Celeste.

20.3.1933 - 7.4.2003 E' difficile scrivere di q u a l c u n o che si è amato quando sappia-mo che l ' e m o z i o n e dell' evento ed il rap-porto affettivo posso-no fa rc i s c i vo la re banalmente nella reto-rica. D i remo di Fu lv io poche cose che rispet-t ino l ' i n t imo do lo re de l la f am ig l i a e dei ¡ ^ r P ^ . f L / " M P I parenti. Andò a lavo- B E a B a n m M È ^ ^ M rare in Svizzera circa cinquant 'anni fa, appena ventenne, seguito dopo poco dal fratello Antonio. Portò con sè una valigia piena volontà, di speran-ze, di spirito di sacrificio. Riuscì, dopo anni difficili, attraverso la dignità del lavoro, a raggiungere le mete che si era prefissato. Trovò, poi, la compagnia ideale (Adelinde) che gli donò due f igl i (Rainer e Cordel ia) e che l 'ha amato e curato finoa N'ultimo istante. Ha creduto nei valori più autentici della vita ed in modo totale nella sua bella famiglia, ricca di ben cinque nipoti. E' s e m p r e r imas to i n n a m o r a t o de l la "sua" Montefiascone, del "suo" lago, del ristorante sem-plice e genuino, delle chiacchierate con i vecchi amici, della cenetta improvvisata con i parenti. Se ne è andato, come suo desiderio, in casa sua, tra le braccia dell'amatissima moglie e dei suoi cari figli, con vicino la nuora, il genero ed i nipoti, affi-dandosi alla Bontà di Dio. A noi ha lasciato il ricordo ed il rimpianto ma anche la possibilità di pregare per lui per dirgli ancora:"Ti vogliamo bene".

La Famìglia.

Page 15: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003 pag. 11

continua da pag. 14

Montefiascone 14/03/2003

Carissimo Don Agostino, Voglia, a nome nostro, ringraziare il signor Giovanni Papacchini che, nel

numero 3 de La Voce di marzo, nella sua e-mail GIORNO DELLA MEMORIA, ha voluto ricordare tra i nomi dei militari italiani fatti prigionieri dai tedeschi "... un cittadino di Montefiascone, tale ORLANDO BIACCO...".

Dalle notizie riportate dal signor Papacchini abbiamo ragione di credere che si tratta di un nostro familiare, ORLANDO BAIOCCO: appena ventenne fu chia-mato al servizio di leva e arruolato nell'esercito quando l'Italia entrò in guerra. Le ultime sue notizie risalgono al lontano 20 gennaio 1944, quando, con una lettera scritta a suo nome da terzi, dava notizie ai genitori del suo stato di salute e chiedeva che le fosse spedito un pacco con roba da mangiare e da fumare.

La lettera, attualmente in nostro possesso, riporta sul frontespizio il nome della prigione "STAMMLAGER IV B", la stessa citata nell'articolo. Da allora fu dato per disperso in Germania e nessuno seppe mai quale fosse stato il suo destino, sebbene non difficile da immaginare. Orlando, era uno dei cinque figli di Baiocco Giacinto e Filibertl Margherita nonché fratello di nostro padre Baiocco Giuseppe, ancora vivente e ospite nella Casa di Riposo Villa Serena. Sentiti ringraziamenti a Lei, al signor Giovanni Papacchini e a tutto lo staff de La Voce.

Baiocco Gino e Margherita

C o r d o v a n i A t t i l i o

1 7 / 0 5 / 0 5 - 9 / 0 4 / 0 3

Attilio Cordovani, nato a Fastello il 17/05/1905, ha avuto cinque figli, di cui uno frate cappuccino, ed ha un fratello sacerdote, don Sabatino, che ha 90 anni e vive a Grotte Santo Stefano. Ha raggiunto la moglie, Paolina Ranucci che lo aveva lasciato per il cielo nel 1972, il 9 aprile 2003.

Una vita di contadino, a lungo anche di garzone, onesta e operosa. Diceva ai figli: "Nun me fate mai sentì che eie liticato". Quando si sposò uno dei figli, disse agli sposini: "Il rispetto si paga col rispetto e l'amore con l'amore". E' stata la loro norma di vita e gliene sono grati.

Un uomo senza cultura scolastica, ma affermava con un certo orgoglio di aver fatto la sesta elementare, cosa non comune per i suoi tempi, ma conosce-va a memoria i poemetti "La Pia dei Tolomei", "Il Guerrin Meschino" e soprattut-to alcuni canti "del Dante" e delia "Gerusalemme Liberata". Proprio per questo, ai figli maschi ha voluto dare nomi classici: Rinaldo, Fausto e Otello. Diceva: "A casa nostra non é mai mancato il pane e l'olio; so mancate sempre le solde. Adesso ce so pure quelle". E sapeva ringraziare il Signore sempre, perché era un uomo che recitava ancora a 98 anni le preghiere del mattino e della sera e le preghiere comuni del cristiano. Ultimamente Invocava con insistenza ripetitiva il Sacro Cuore e Maria Santissima. Ci teneva alla sua veste di "Confratello del Santissimo Sacramento". Si deve alle cure amorose ed assidue delle figlie Margherita e Vincenza (Cencia).e delle nuore Adriana e Vittoria se è vissuto così a lungo, pur nella sof-ferenza di aver perduto la vista e l'udito, menomazioni delle quali non si è mai lamentato con il Signore.

Ai suoi funerali il fratello, Don Sabatino Cordovani, ha ricordato soltanto una cosa; ha dato I' esem-pio di come si rispetta e si cresce una famigl ia. La chiesetta di Fastello era gremita di gente per i suoi funerali. Tanti parenti ed amici di famiglia, tanti sacerdoti diocesa-ni e frati cappuccini. Il Vescovo dio-cesano ha Inviato un suo messag-gio letto dal Vicario Generale, che, insieme al Decano Don Agostino Ballarotto e a Don Angelo Pulicari, hanno accolto il Nunzio Apostol ico in Italia S.E. l 'Arcivescovo Mons. Paolo Romeo, intervenuto con tutto il personale della Nunziatura. L'Arcivescovo, assi-stito dal Ministro Provinciale dei Cappuccini, P. Giovanni Ferri, e dal figlio di Attilio, P. Rinaldo Cordovani, ha presieduto la concelebrazione eucaristica. I figli, i nipoti e i pronipoti desiderano ringraziare tutti coloro che hanno voluto esser vicini a loro in questo particolare momento.

\ t

Sua Ecc.za Mons. Paolo Romeo e P. Rinaldo

Rubrica dei mestieri e cose antiche del colle falisco

"Olio di pecorella" La pomata di sambuco di nonna Orlanda

contro scottature ed eritemi della pelle A cura di Impero Gianlorenzo

Un' antica ricetta di pomata "nota come Olio di Pecorella" è ancora oggi preparata da nonna Orlanda preparata con sambuco, bollito in olio extra vergi-ne d'oliva dei colli falli-sci, da usare contro le scottature, emorroidi, foruncoli ed eritemi della pelle. La pomata t ipo " fo i l le" è nota come l'Olio di Pecorella che si ottiene facendo bol l i re , a f i amma bassa, in olio extra ver-gine d 'o l i va dei col l i fa l isc i , per un 'ora e mezza, la scorza verde di tre rami di sambuco se lvat ico in f iore, aggiungendo, ad olio ancora tiepido cera d'api vergine per trasformarlo in pomata. Pomata che si conserva in vasetto e mantiene la sua azione medicamentosa per almeno un anno. In questo periodo che la pianta è in fiore e piena vegetazione, si colgono da tre a cinque o sette rami di sambuco in fiore, si scortecciano raschiando la scorza verde e fatta bollire nell'olio d'oliva, a fuoco lento per almeno un'ora. Dopo la bollitura si filtra l'olio bollito dalle scorze, o di ciò che resta, del sambu-co e si aggiunge la cera vergine d'api. E' così pronto l'olio di Pecorella contro le scottature di qualsiasi grado, eritemi solari della pelle, irritazione della pelle come foruncoli, cicagnoli, escoriazioni, abrasioni e ferite superficiali e soprattut-to per ungere le "emorroidi". L'olio di Pecorella sfiamma e lenisce il dolore. Ricetta che una vecchia donna falisca svelò ad un farmacista che fece la pomata "Foille", contro le scottature, nota in tutto il mondo. Pecorella inventò l'olio e pomata contro le scottature. Era un antico falisco dal cuore d'oro che dava a tutti gratis la sua medicina.

La vecchia falisca che imparò a fare il suo olio rubando la formula segreta di Pecorella la cedeva a cambio di lavoro nei campi. Mentre la vecchia prepa-rava l'olio di pecorella, il richiedente in cambio vangava o zappava, fino a sera, la sua vigna. Il vecchio Pecorella scoprì la formula del suo olio facendo bollire la corteccia di un arbusto di sambuco che vegetava davanti alla sua grotta. Il sambuco comune dalle infiorescenza bianche ad ombrello, noto in botanica come "sambuco nigra", vegeta in tutti gli anfratti del colle falisco e, da sempre,

viene ut i l izzato per i suoi fiori, frutt i come drupe dal succo viola-ceo con due tre semi, oltre alla corteccia e radic i . Ol i , pomate, infusi, decotti e mar-mellate, che si ricava-no dal sambuco , si usano come "droga" o pomate per uso interno ed esterno soprattutto per leni re e guar i re sco t ta tu re , er i temi solari della pelle, forun-

coli, cicagnoli e soprattutto "emorroidi". Il sambuco, considerato da molti buono solo per fare "battipalla" è invece una pianta medicinale di primaria importanza.

I ragazzi d'un tempo tagliavano il tronco del sambuco per farne il battipalle. Il tronchetto lungo una decina di centimetri veniva vuotato del bianco midollo spugnoso centrale del diametro di circa un centimetro nel cui interno scorreva un'asta di legno che spingeva una pallottola fatta con la stoppa che si compri-meva fuoriuscendo dallo stantuffo di sambuco con un botto come un colpo di fucile facendo schizzare lontano la pallottola di stoppa compressa e bagnata. Gioco antico del battipalla che nessun ragazzo falisco ricorda più mentre tutti ricordano invece l'olio di Pecorella contro le scottature e la ricetta resa nota da una donna generosa e altruista come l'Assunta, detta la "Belardina". di Zepponami, che prima di morire ha svelato a nonna Orlanda il segreto di come si prepara con olio, sambuco e cera vergine d'api "l'olio di Pecorella" utilizzando, come detto una pianta selvatico come il sambuco, buono anche in cucina dove viene ancor oggi utilizzato per fare una buona frittata fatta con fiori bolliti o frittelle con pastella. Chi vuol conoscere gli ingredienti dell'antica ricetta della pomata 'loille" contro le scottature, nota come "Olio di Pecorella", telefoni ad Orlanda al 0761/827037.

Page 16: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

pag. 10 LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003

Quando la matematica diventa un'opinione di Zelindo Gianlorenzo

"Tres faciunt collegium" ossia 'Ire per-sone formano una corporazione": Così prescrive il Digesto in materia di diritto romano; occorrono cioè tre persone per-ché una società sia validamente costituita, perché essa possa avere quella rilevanza e quel peso giuridico necessari per eserci-tare al riguardo eventuali azioni giudizia-rie.

Se ne dovrebbe logicamente dedurre che, non tre, ma centinaia di persone che sono di una stessa opinione dovrebbero avere una incidenza legale proporzionata al numero degli elementi rappresentati; altro che corporazione! Addirittura una Legione, sarebbero! E invece no! Alcune persone, forse con l'intenzione di passare alla Storia, hanno deciso di costruire un grande Ospedale a Viterbo. Oddio!

Il greco Eròstrato per ottenere quello scopo adottò una via più semplice: incen-diò il tempio di Diana (poi fu giustiziato).

Scherzi a parte, non è malvagia l'idea che il nostro capoluogo abbia una istitu-z ione medica al pari di quel le di altre Province, un modello di tipo universitario come quello di Siena o come il Policlinico Gemelli di Roma. Ma quello che non va bene è che questa opera sia stata realizzata a spese degli altri, spogliando di posti letto e prerogative gli Ospedali viciniori. Si è detto: non si possono economicamente giustifi-care due Nosocomi ravvicinati che svolgono gli stessi adempimenti sani-tari: e così si sono accorpati con il grande Ospedale Belcolle di Viterbo gli Ospedali di Montefiascone e Ronciglione; di fronte alle difficoltà logi-stiche conseguenti all'operazione si è obiettato che, ad esempio, non è che a Roma gli ospedali si trovino sulla porta di casa: anche lì occorre fare un tragitto più o meno lungo.

Secondo lo stesso "collegium" o Legione che dir si voglia, laggiù però si tratta di viaggiare nella stessa città dove i mezzi pubblici di trasporto sono innumerevoli ed i familiari dei ricoverati possono fruirne tutti i giorni con la possibilità di tornare alla sera nelle proprie abitazioni: quindi la ragion non vale nell'esempio proposto.

Immaginate l'ambascia di un poveraccio facente parte del bacino di utenza dell'Ospedale di Montefiascone il quale, per mancanza di posti letto, si sia dovuto ricoverare mettiamo a Ronciglione: si sono resi conto coloro che hanno operato (ad onta del Digesto) in quali condizioni si ven-gono a trovare sia il degente che i suoi familairi? E se dovesse nevicare, cosa dovrebbero fare i malcapitati?

Si dice che così si è puntato al risparmio ospedaliero (intaccando quello delle famiglie): non ci sembra, perché se non paghi da una parte, paghi dall'altra. E poi, volendo fare i moralisti, non si è sempre detto che l'economia deve essere messa al servizio dell'uomo e non viceversa?

Sempre in tema di risparmio ci si domanda il motivo per cui il Belcolle è stato edificato sulle balze del Monte Cimino dove sarà occorso, per la naturale configurazione del terreno montagnoso, un enorme lavoro per

creare lo spazio pianeggiante per la costruzione. Si aggiunga poi che per i residenti nel nord della Provincia rima-ne difficoltoso arrivare lassù a cagione del fatto che debbono attraversare la zona Commerciale ed industriale sorta alle porte di Viterbo, per via del traffico connesso a quelle attività economiche; i residenti al sud hanno di f ronte il superamento dello scoglio del Monte Cimino, specie d'inverno. Ma i Sindaci cui pensiamo competeva l'obbligo di opporsi a quella specie di spoliazione dei loro presidi nosocomiali dove erano andati? Il pensiero del "collegium" è che all'inizio si sia voluto rimpannuc-ciare il Belcolle a spese di quei presidi periferici salvo poi a riciclarvi i malati per i qual i si p revedeva una lunga degenza nociva all'attività del grande Ospedale. Dopo le chiacchiere, le pro-poste: Va bene, anzi benissimo che vi sia in provincia un grande ospedale, fucina di ricercatori, al quale avviare i casi altrimenti non risolvibili in periferia.

Ma bisogna restituire la dignità di Enti autonomi agli Ospedali periferici

ridando loro i posti letto sottratti, nominando i primari e tutto il resto fra le validissime schiere dei medici attualmente ivi operanti quasi "per conto terzi". Il cittadino pagante vuole avere la sicurezza di trovare sempre disponibile un posto letto dove coricarsi per essere curato o anche per morire ma almeno con la sensazione di trovarsi nella sua zona e fra la sua gente; fra medic i e pret i conosc iu t i ed amic i . Vi par poco? Continuando di questo passo il nostro caro vecchio amato Ospedale assomiglierà sempre di più ad una serie di ambulatori e reparti di lunga degenza e si verificherà di conseguenza, e giustamente, una fuga gene-rale da esso dei validi medici desiderosi di esercitare la loro pregiata capacità tecnica in ambienti più qualif icati. Nelle corsie del nostro Nosocomio vi sono lapidi dove sono incisi i nomi delle persone che hanno finanziato le varie attività dell'Ospedale (citiamo i nomi di questi benemeriti: Ing. Angelo Frigo, Signora Gemma Onofri ved. Mauri, dott. Giusto Frigo): di fronte alla spoliazione continua della istituzione, gli aventi diritto dovrebbero richiedere la restituzione del danaro versato, rivalutato e con i relativi interessi, perché il loro contributo era diretto a quel tipo di Ospedale, non a quello che rischia di diventare adesso.

lo ho messo per iscritto, facendo il portavoce, le considerazioni della gente, di quella numerosa corporazione cui ho accennato all'inizio; ho parlato come uno che vede le cose da lontano, come un profano che è colui non iniziato ai misteri ed alle vie segrete delle cose trattate. Posso quindi aver riportato delle questioni inesatte e non rispondenti al vero: in questo caso chiedo umilmente perdono ripetendo le parole del filosofo Ludovico il Moro, quelle che dicono: "Dixisse aliquandiu paenitui, tacuis-se numquam" cioè "qualche volta mi sono pentito di aver parlato; di aver taciuto, mai".

Perchè tanta trascuratezza? V i a V i l i M a r z o

Caro don Agostino, le scrivo in merito alla Strada comunale di Via Vili Marzo Frazione Mosse ed in riferimento alla sua continuazione nel tratto abitato della Strada del Vignente. La situazione è diventata ormai tragica e purtroppo l'aggettivo è ben poca cosa rispetto alla realtà dei fatt i . Il manto stradale è ormai fat iscente da a lmeno 15 anni! Calcolando che a distanza di più di 30 anni dalla sua realizzazione detto percorso non è mai stato ricostruito.

E' ora di porre fine alle solite promesse e passare ai fatti! Abbiamo aspettato anche troppo. Non siamo e non ci riteniamo certamente cittadi-ni di serie B. Non è il solito discorso retorico ma un primo monito da parte di persone ormai stanche di vivere in una così disastrata condizio-ne. Vorrei descrivere solo alcune delle situazioni in cui ci si trova viag-giando lungo detta strada.

Diversi automobilisti, ormai da diverso tempo visto la precarietà del percorso sono costretti loro malgrado a percorrerlo addirittura controma-no o a z ig-zag d iventando così a loro volta un ulter iore pericolo. Dovreste vedere quali assurde manovre bisogna fare per evitare le

ormai voragini formatesi con il passare del tempo ma soprattutto con l'in-curia da parte di chi di dovere, quello che poi ci fa veramente sentire di serie B è il fatto che l'intero tratto del Carpine è stato completamente ria-sfaltato e noi...!? Non stiamo chiedendo il luminazione, fogne o quant'altro, ma solo una strada dato che quella che vi è adesso non può essere definita tale. Purtroppo poi capita ormai sempre più spesso che invece di prendersela con il/i responsabili ce la prendiamo, con il buon DIO, che non ha assolutamente nessuna colpa se il Comune o chi per lui si è scordato della nostra esistenza.

Bisognerebbe ricordare ad alcuni signori che il politico è l'espressio-ne del popolo che lo ha appoggiato votandolo e non è certamente con lettere o quant'altro che dobbiamo ricordare che risiedono a palazzo Doria anche grazie a noi. E' ora di iniziare a dimostrare che sono in grado di mettere in opera quello per cui si sono candidati e per cui sono stati successivamente eletti. Attenzione non cerchiamo un favore da parte di nessuno ma semplicemente quello che ci spetta di diritto. Purtroppo al giorno d'oggi si va un pò troppo di fretta e non c'è tempo per fermarsi a vedere cosa succede a chi ci sta intorno, figuriamoci a salvaguardare i diritti altrui.

Trapè Alcide

Page 17: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003 pag. 11

Riunione "Arca della Tuscia Da: "Bernd Gasser" <[email protected]*

Í Í

ARCA della TUSCIA Associazione operatori turistici

Presidente Bernd Gasser

Nuove opportunità di finanziamento per le associazioni

Cari amici, vi segnialiamo nuove opportunità di finanziamento per le attività teatrali, musicali e di

danza, per gli scambi culturali con l'estero e per le società sportive che operano con i disabili, collegatevi al sito: www.fotodigruppo.org e cliccate sul link che più vi interes-sa. Vi comunichiamo inoltre che il 16 maggio p.v. dalle ore 16,30 si terrà l'incontro pro-vinciale delle associazioni (vi arriverà a breve l'invito), il tema di quest'anno sono le opportunità di finanziamento offerte alle associazioni sia a livello nazionale che regionale e provinciale, con relatori dal Ministero delle Politiche sociali per i settori volontariato e promozione sociale, dal Ministero Beni culturali, dipartimento dello spettacolo per chi si occupa di cultura, dal CONI per le associazioni sportive della CEI per le associazioni reli-giose. E' inoltre prevista una cena e uno spettacolo con Paolo Migone (comico del famo-sissimo Zelig Circus). La partecipazione è gratuita e riservata ai responsabili delle asso-ciazioni con priorità per gli iscritti al progetto Foto di gruppo, ma è obbligatoria la preno-tazione. Vi invitiamo pertanto a confermarci la vostra presenza non appena riceverete l'invito o già da subito.

Grazie per l'attenzione e buon lavoro.

Sabrina Giambartolomei

"Altruismo", per aver successo nel matrimonio

Quale matrimonio ha successo? Quello in cui ci sono pace, gioia, comprensione e amore. Quello in cui ciascun coniuge può soddisfare il gran parte i basilari bisogni dell'altro preoccupandosene veramente. Il successo è alla portata di chiunque, non richiede superuomini e super-donnek ma persone che si amano veramente e che sono spinte da tale amore a voler vivere insieme per tutta la vita in un durevole cameratismo. Se è vero che chi si sposa parte con queste aspettative, la triste realtà è che separazioni e divorzi sono all'ordine del giorno e alcune statistiche mostrano che meno della metà dei matrimoni possono ritenersi riusciti. C'è chi è arrivato a dichiarare che "la maggioranza dei matrimoni sono società di lamentele croniche". Senza dubbio una ragione è che i problemi sorgono a causa dell'imperfezione e dell'egoismo umano.

Non esiste matrimonio senza problemi. Ci vuole maturità e, in parti-colare, altruismo per affrontare una realtà che non è così rosea come poteva apparire all'inizio. Le persone immature considerano il certificato di matrimonio come una garanzia di benedizione nuziale; ma semplice-mente dà il diritto legale di ricercarla. Fra i punti basilari che aiuteranno le coppie a risolvere i problemi del matrimonio è la sincerità nel trattare l'uno con l'altro. Questo richiede sforzo per una migliore comprensione dei sentimenti, le simpatie e le antipatie del partner. Le condizioni moder-ne hanno reso più difficile che mai alle coppie esser sinceri l'uno con l'al-tro. Molte sono le tentazioni a ingannarsi in quanto all'interesse sessuale, alle questioni di denaro e al modo di trascorrere il proprio tempo.

L'eccessiva ambizione non aiuta l'unione dei coniugi e può ben dar luogo al fallimento anziché al successo del matrimonio. Se si può dire che l'amore è il fondamento del matrimonio riuscito, si può dire anche che l'altruismo è l'edificio stesso, la sovrastruttura. Chi è egoista sconfig-ge se stesso. L'idea di aver sempre di più per sé togliendolo al partner è una forma di stupidità psicologica ed emotiva che si paga a caro prezzo. In alternativa mostrare altruismo vuol dire avere un'inclinazione che si traduce in un'attiva partecipazione alla risoluzione dei problemi, delle dif-ficoltà e delle necessità dell'altro. Vuol dire in gran parte, avere conside-razioni nelle piccole cose, ed è una strategia vincente. Non si può riusci-re facendo le cose a metà. Ciascuno dev'essere disposto a fare più di mezza strada ogni qual volta la situazione lo richieda. Il matrimonio che ha successo non è un dono, ma una conquista e richiede che ciascuno deve badare a compensare le debolezze dell'altro. Nella misura in cui l'uno sbaglia, l'altro può dover perdonare più liberamente. Coloro che considerano il matrimonio in maniera egoistica, preoccupati solo di ciò che possono trarne, saranno molto probabilmente condannati alla frusta-zione e al fallimento. Ma quelli che vanno incontro al matrimonio con l'i-dea di contribuire alla felicità e al benessere dell'altro, oltre a trarne beneficio essi stessi, potranno ben essere gratificati dal successo, per-ché è scritto che "VI E' Più FELICITA' NEL DARE CHE NEL RICEVE-RE".

Goffredo Balestra

Se a queste giuste considerazioni umane si aggiunge l'aiuto del sacramento e lo si fa rivivere nella preghiera, nella partecipazione costante alla S. Messa e nella frequenza ai sacramenti, si può veramente sperare nella riuscita del proprio matrimonio, se poi a tutto questo si aggiunge il desiderio di dare vita a una vera famiglia con dei figli che legano e danno gioia, il successo è assicurato al 90/100.

Inform

avis

Info line: 0761.669974 - 0761.667143 (fax) - 0761.304931 (Giovedì) (fax Giovedì)

0761.303266

Il mese scorso abbiamo "par-lato" delle reali differenze del sangue, questo mese trattiamo la composizione di questo FLUI-DO VITALE. Esso è un tessuto composto per il 55 per cento da una sostanza liquida chiamata PLASMA, per il restante 45 per

cento da tre specie di elementi cellulari: GLOBULI ROSSI, GLOBULI BIANCHI e PIASTRINE.

Il PLASMA è prevalentemente formato da acqua che mantiene in soluzione proteine, sostanze minerali e sostanze ottenute dalla digestio-ne degli alimenti. I GLOBULI ROSSI hanno il compito di ossigenare le cellule di tutto il corpo e, nel contempo, di portare ai polmoni l'anidride carbonica prodotta dall'attività delle cellule stesse. I GLOBULI BIANCHI hanno il compito di assimilare e di distruggere i batteri e altri corpuscoli estranei e dannosi all'organismo; i linfociti (particolari tipo di globuli bian-chi) producono direttamente gli anticorpi contro le malattie; quindi I GLO-BULI BIANCHI rappresentano il più valido mezzo di difesa contro virus e batteri. Le PIASTRINE sono dei frammenti di cellule prodotte dal midollo rosso delle ossa, esse hanno parte attiva nell'importante fenomeno della coagulazione del sangue. L'insieme di questi elementi forma il sangue, un fluido che serve per vivere, solo il "nostro corpo" può produrlo; quindi per averne a disposizione in caso di necessità (malattie, emergenze, interventi chirurgici, ecc) BISOGNA DONARLO. Nella nostra cara Montefiascone è possibile donare ogni Giovedì con orario 08,30-10,00 presso il centro fisso di prelievo avis in ospedale; qui troverai sempre un medico per chiarire ogni dubbio e per dare informazioni.

Per la sez. avis Montefiascone Carlo GIANVINCENZI

Egregi signori, Alla presentazione del programma dell'Associazione ARCA della TUSCIA presso la

Rocca dei Papi a Montefiascone il 27.2 hanno partecipato più di 60 persone, provenienti da tutta la provincia. Siamo stati lieti della presenza del dott. Santucci, assessore al turi-smo della Provincia, del dott. Rosati, segretario della Camera di Commercio, di rappre-sentanti del Comune di Montefiascone quali il Vice-Sindaco sig. Paradiso e l'Assessore al Turismo Fumagalli, di rappresentanti dell'agenzia Sviluppo Lazio, Corriere di Viterbo, APT Viterbo, Pro Loco, ed altre associazioni, agriturismi, ristoranti e diversi operatori turistici. Il dott. Santucci e il dott. Rosati sono stati molto impressionati dal programma

della nostra Associazione. Noi siamo stati da loro immedia-

tamente invitati per ulteriori collabo-razioni ed iniziative in comune. Altre strutture hanno chiesto per la possi-bilità di collaborazione e appartenen-za. Nelle fiere del turismo a Lipsia, Stoccarda, Amburgo e Monaco abbiamo con il nostro nuovo materia-le avuto un grande successo, Il depliant "Tuscia" e il giornale "Corriere della Tuscia" sono piaciuti molto. Già sono state distribuite più

di 10.000 copie in totale. Con il nostro materiale pubblicitario i soci si sono presentati di fronte al pubblico in maniera qualificata e professionale.

• Nella fiera del turismo a Berlino abbiamo avuto la possibilità di presentare il nostro materiale all'Assessore alla Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo della Regione Lazio, sig. Luigi Ciaramelletti. Lui è stato impressionato e ha chiesto per più informazioni.

Nelle prossime settimane continueremo con una campagna pubblicitaria con più di 2.500 giornalisti e tour Operator nei seguenti paesi: Germania, Austria, Olanda, Svizzera e Belgio. In allegato e anche sul nostro sito internet si può vedere tutto il lavoro attuale e futuro della nostra Associazione.

• Dal 27.2 c'è una novità inte-ressante: Tutti possono inserire le loro iniziative e novità personal-mente sul nostro sito internet www.arcadellatuscia.info.

Cliccare su attualità, login, inseri-re la password: tuscial, login, nuovo. Poi si possono scrivere le notizie. Dopo si clicca su creare e si trovano subito le notizie nel sito (cliccare su edit per cambiare, e del per cancellare). In conclu-sione, possiamo affermare di aver preso una buona strada per il successo. I problemi inziali si sono risolti e si può andare avanti nei prossimi mesi con forza, ed iniziare a rac-cogliere i primi frutti.

Speriamo che i problemi con la guerra ed economici della Germania (aumento da 4.000.000 a 4.700.000 dei senza lavoro!) non porti grossi problemi sul turismo. Nel frat-tempo sono a Berlino, ritornerò all'inizio di aprile a Montefiascone.

Distinti saluti!

Page 18: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

pag. 10 LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003

Antonio Mecci Desideriamo ricordare la figura di Antonio Mecci, pittore e sculture, che ci ha lasciato il 26 febbraio 2003. Anton io amava soggiornare a Montef iascone dove, durante la sua permanenza, ha eseguito alcune opere significative che si trovano nella chiesa del Corpus Domini. Parliamo del grande lunotto e delle due formelle collocate sopra i tre portali; in una delle formelle viene rappresentato il martirio di San Pancrazio, patrono della chiesa delle Coste, di cui ricorre la festività in questo mese. Dello stesso maestro è anche il dipinto, posto dietro all'altare del SS. Sacramento che si può ammirare, entrando sulla destra, e che raffi-gura il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Pubblichiamo anche l'autoritratto di Antonio Mecci che ha riscosso nella sua vita di artista serio e sincero, sempre degli ampi consensi sia in Italia che all'estero. Ci soffermiamo inoltre sulla meravigliosa arte che esprimeva nei suoi quadri con paesaggi, fiori dei monti della sua Subiaco,

mari tempestos i e c ie l i azzur r i de l l ' I so la d 'E lba , oltre al calmo lago di Bo lsena che amava e faceva rivi-vere con il gusto, la g io ia e la se rena coscienza della vita. Ci piace r icordarlo mentre dipingeva le sue tele e si soffer-mava con lo sguar-do su un punto lon-tano, su un ul t imo raggio di sole e pen-sare che ques to sole si posi nei suoi occh i e nel la sua anima e lui continui a d ip ingere anche da lassù.

Marina Bianconi Apoiioni

Antonio Mecci 2 8 . 3 . 1 9 2 8 - 2 6 . 2 . 2 0 0 3

P E L L E G R I N A G G I E G I T E Sabato 14 giugno

GITA-PELLEGRINAGGIO a S. GABRIELE DELL'ADDOLORATA con escursione al Gran Sasso d'Italia

Iscrizioni: - D. Agostino tel. 0761.826050 - Angelo Menghini tel. 0761.830054

16 / 19 giugno FATIMA

con l'Opera Romana Pellegrinaggi 1° giorno: partenza in aereo per Lisbona. Visita della città: cattedrale, casa natale di S. Antonio di Padova, Monastero dos Jeronimos, Torre di Belem. Partenza per Fatima. Saluto alla Madonna presso la Cappellina delle Apparizioni. 2° giorno: Fatima. Mattino, Via Crucis a os Valinhos (luogo delle Apparizioni della S. Vergine e dell'Angelo) e visita di Aljustrel (paese di Lucia, Francesco e Giacinta). Nel pomeriggio, celebrazione penitenziale, confes-sioni e S. Messa. In serata S. Rosario e Fiaccolata alla Cappellina. 3° giorno: Fatima. Mattino, S. Messa e visita del Santuario. Nel pomeriggio, possibilità di proseguire il pellegrinaggio ai Santuari mariani di Batalha (Monastero di N.S. della Vittoria in stile "manuelino") e Alcobapa (Monastero benedettino di S. Maria "culla" della cultura portoghese). 4° giorno: Fatima. S. Messa. Trasferimento all'aeroporto di Lisbona e par-tenza per Roma.

Quota di partecipazione Euro 540,00 Acconto Euro 150,00

2 1 / 2 4 l u g l i o LOURDES

con l'Opera Romana Pellegrinaggi

1° giorno: partenza in aereo da Roma in matti-nata. Arrivo a Lourdes. Apertura del pellegri-naggio. S. Messa e saluto alla Madonna pres-so la Grotta delle Apparizioni. Permanenza a Lourdes. Durante il soggiorno: funzioni alla Grotta, Via Crucis, Processione Eucare, Fiaccolata, visite al Santuari ed ai "ricordi" di S. Bernadette. Ultimo giorno Lourdes. Dopo la S. Messa, nella mattinata, trasferimento all'aeroporto e partenza in aereo per Roma.

Quota di partecipazione Euro 480,00 Acconto Euro 130,00

La quota comprende: viaggio aereo Roma-Lourdes-Roma (volo speciale, classe unica); tasse d'imbarco e sicurez-za; trasporti da e per l'aeroporto di Lourdes; visite; pensione completa (bevande escluse); albergo di cat. 3 Stelle (camere a due letti con servizi pri-vati); mance; portadocumenti; assistenza tecnico-religiosa; assicurazioni.

Iscrizioni: - D. Agostino tel. 0761.826050 - D. Luciano tel. 0761.826198 - D. Angelo Pulicari tel. 0761.825158 - Angelo Menghini tel. 0761.830054

Saggio finale del Corso Teatrale

Carmina Burana

Due battute... dal Baseball Montefiascone Lo scorso 12 aprile sono finalmente iniziati i

tornei che r iguardano le nostre squadre del Baseball Montefiascone. La squadra dei ragazzi si è presentata al torneo del 2002 forte di questa formazione; TOFANICCHIO Lorenzo, TAMAN-TINI Luca, CONTICCHIO Lorenzo, FORTUNATI Daniele, GIANNINI Giordano, ROSATI Federico, ZEZZA Guido, BALLAROTTO Marco, TASSONI Giulia, BLASIO Antonio, SALIMBENI Consuelo, P A N I C H I F r a n c e s c o , F E L I Z I A N I Fab r i z i o , MOSCHETTI Alessio. Già fin dal primo incontro con t ro l 'Un ione R o m a n a -LAZ IO- i ragazz i hanno fatto vedere di che pasta sono fatti, e dopo aver preso conf idenza col d iamante di gioco hanno disputato un'ottima partita perden-do per 10 a 8 solo al l 'ul t imo inning. Il coach FORTUNATI Roberto in collaborazione con tutta la società sportiva, sta raccogliendo i frutti del-

l'ottimo lavoro di preparazione e di formazione fatto da questi ragazzi nei mesi invernali. La squadra maggiore nel campionato di serie B ha subito incontrato l'ostica formazione del Reggio Calabria, con cui aveva già disputato le semifi-nali dell'anno scorso per l'accesso alla serie A2,

e dopo un primo momento di studio ha avuto la meglio sui calabri in entrambi gli incontri dispu-tati.

Tutt i rinviati per la serie cadet ta, po iché impegni già preventivati hanno visto saltare la prima partita con i parietà del Viterbo, per un incontro che verrà recuperato in un futuro pros-simo. Inoltre come da consuetudine prima dell'i-nizio degli impegni ufficiali, per iniziare bene la stagione agonistica, presso il Ristorante "ISOLA BLU", si è tenuto il Pranzo sociale della Società Sport iva baseball Montef iascone a cui hanno partecipato i giocatori, i dirigenti, gli sponsor, le autorità cittadine e tutti i tifosi della nostra com-pagine per scambiarsi gli auguri per l'imminente stagione agonistica. In bocca al lupo a tutti i gio-catori del Baseball Montefiascone.

Mauro Tofanicchio.

I Carmina Burana sono una raccolta di canti e poesie medievali databili tra il XII e il XIII secolo, composti in latino e medio alto tedesco. Questa raccolta, che si trova attualmente nella Biblioteca Nazionale di Monaco in Baviera,è di produzione anonima e collettiva, frutto dell'improvvisazione dei "Clerici vacantes". Essi erano gli studenti del Medioevo che viaggiava-no da monastero a monastero per completare i propri studi, la loro età variava tra i sedici e i vent'anni. I canti dei "Carmina Burana" possono essere suddivisi in tre gruppi: il primo contie-ne testi di carattere satirico e morale, il secondo canti d'amore e il terzo comprende canti bacchici che esaltano il vino e il gioco come fonte di piacere. Per questa messa in scena abbia-mo uti l izzato vari mezzi espressiv i come il Teatro delle ombre, il Teatro di Figura, la Pantomima, ia Danza, il Canto e la Recitazione. Le scene e le figure sono state realizzate dagli alunni stessi in collaborazio-ne con gli alunni del Liceo scient i f ico "Cardinal Ragonesi" di Viterbo. Abbiamo cer-cato di trovare delle parallele tra i senti-menti e i modi di pen-sare dei ragazzi di oggi e di quelli di ottocento anni fa... Lo spettacolo è stato un grande successo. Erano presenti il Sindaco Mario Trapè, la Preside del Liceo Prof.ssa Maria Mazzeschi e il Direttore Didattico Enzo De Benedetti.

Page 19: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003 pag. 11

La corale " S a n t a M a r g h e r i t a " in R o m a g n a

Il primo legame che unisce Montefiascone a Sarsina è quello geografico della SS71 Umbro Casentinese Romagnola: in fondo alla cosiddetta discesa di Mimmi, c'è l'importante nodo stradale costituito dal punto d'incrocio della consolare Cassia Vecchia e Nuova con la Via Umbro Casentinese Romagnola che ci permette di rag-giungere Sarsina meta che la Corale Santa Margherita ha raggiunto domenica 30 marzo 2003 per ricambiare la visita fatta dai sarsinati a Montefiascone nel novembre 2002. Il secondo legame è quello delle rispettive due corali, che hanno trovato il reci-proco interesse a frequentarsi all'insegna della comune passione per la musica vocale, sia pure a livello dilettantistico, quale legante naturale per lo scambio di soli-darietà, socialità, amicizia, crescita di sensibilità ed anche occasione per scoprire le bellezze e le tradizioni di altre cittadine.

Sarsina paese di circa 4000 abitanti, nota per esservi nato il più grande comme-diografo latino Tito Maccio Plauto, è sede di uno dei più importanti Musei Archeologici romagnoli, con opera prevalentemente di epoca romana, oltre alla bella cattedrale romanica, dedicata a San Vinicio, presso la quale la corale "Santa Margherita", ha accompagnato la liturgia con i canti e la solista Anna Rita Cuccudoro, nell'Ecce venio ad Te di Guarnirei, con la consueta bravura ha interpre-tato la musica dell'anima che avvicina ancora di più al sacro. Il maestro Roberto Aronne, e la pianista Marie Kuijken, hanno magistralmente diretto e accompagnato il coro. Il pasto di mezzogiorno, certamente non frugale, è stato semplicemente favolo-so, prelibato, abbondante, di totale gradimento. Di sicuro a Sarsina non si muore di fame, ma senz'altro di indigestione!

Nel pomeriggio abbiamo visitato il centro culturale della cittadina con in atto una mostra di elefanti di maioliche e materilai vari, dove vi è la sede della Corale di Sarsina, noi purtroppo non l'abbiamo, quella che ora usiamo lo dobbiamo all'ottimo assessore alla cultura Maurizio Paradiso, che ci ha dimostrato appoggio conceden-doci la sala conferenze della Biblioteca Comunale. Ogni partecipante al viaggio è rin-casato col dono di una voluminosa Pagnotta di Pasqua di Sarsina, preparata ed impastata secondo l'antica consuetudine, personalmente trovata eccellente il giorno dopo, buona, facilmente digeribile, adatta a tutte le diete, ha un solo difetto: anche se grossa sparisce in fretta dalla tavola!

Bernardino Rocchi

Un piacevole pomeriggio con due musicisti professionisti e

la corale "Santa Margherita" Nella sala grande della Rocca dei Papi, fra le mura senza intonaco di

una delle poche rimaste del castello fortilizio di Montefiascone, per la deci-ma edizione 2003 della primavera in Etruria, si è svolto, domenica 13 aprile, il concerto Inaugurale con la partecipazione della pianista belga, ma resi-dente nel nostro paese Marie Kuijken, dell'aulète Roberto Aronne, ormai falisco a tutti gli effetti e della corale "Santa Margherita".

Il programma prevedeva la musica degli elementi Mozart, Rossini, Pierluigi da Palestrina, Bach e di altri minori, recata dai suddetti valenti ese-cutori e da una corale di appassionati dilettanti.

Marie perfetta nell'esegulre Mozart e Rossini con il "fortepiano" e Roberto col suo flauto dalle magnifiche note, hanno incantato la platea e trattato i compositori delle musiche in programma con sufficienza di manie-re, con molta eleganza e allegra spigliatezza, specialmente quando Roberto, nell'eseguire la' graziosa "Dance des Pierrots" di Kohker, ha sosti-tuito il flauto con l'ottavino. Sono risultati ben rispettati da entrambi i coloriti messi in mostra con largo respiro; in definitiva i due musicisti hanno ben esposto le loro capacità e la conoscenza della storia, cultura e sensibilità dalla quale i singoli compositori hanno attinto per scrivere le loro musiche.

Della corale "non posso dire bene tanto che basti" in quanto sono parte in causa ed il giudizio appartiene a terzi; richiamo solo "O capo insanguina-to" di Bach, adatto per ricordare la domenica delle palme che precede la Pasqua. Quello di Bach è un canto carico di dolore, seguito nel silenzio più assoluto dal pubblico evidentemente in possesso della convinzione che senza attenzione non serve ascoltare.

Due brani piuttosto fragorosi, eseguiti dalla corale hanno chiuso il con-certo in onore dell'antica Etruria, la cui decima primavera falisca si è aperta dal colle della Rocca. Dal pubblico sono stati tributati alla pianista, al flauti-sta ed alla corale, molti consensi e in più, eleganti, affezionati e prolungati applausi, a sentire i quali, c'è solo da dedurre che il Concerto è piaciuto!

B.R.

Volley - Assegnato il prestigioso trofeo "P. Velletrì Memorial Zuppante 2003 yy

Si è disputato domenica 13 aprile il trofeo "P. Velletri Memoria Zuppante 2003" intitolato alla memoria del presidente storico del volley viterbese Giovanni Zuppante, grande esperto e appassionato conoscitore della pallavolo, organizzato dal comitato Provinciale di Viterbo della FIPAV in collaborazione con l'assessore allo sport del comune di Montefiascone, Prof. Fumagalli, e la locale squadra di pallavolo A.S. Volley 88, inserito nell'ambito delle manifestazioni previste per la "Primavera dello sport cultura e tempo libero", importante iniziativa del Coni di Viterbo.

Durante la mattina si sono succeduti gli incontri di semifinale che hanno visto prevalere nella prima gara i ragazzi della scuola di pallavolo "F. Anderlini" di Modena sulla squadra della polisportiva Tuscania in un'avvincente partita risoltasi solo agli spareggi, in virtù di una prestazione di carattere afferta dai ragazzi del Tuscania. Nella seconda semifinale la A.S. Pallavolo Velletri faceva proprio il risul-tato senza troppo dispendio di energie su una Pet Co. Perugia apparsa un po' con-tratta e perciò incapace di esprimersi al meglio.

Quindi tutti, atleti, allenatori, dirigenti e genitori si sono ritrovati al ristorante per la pausa pranzo, in un momento conviv ia le che ben rappresenta lo spirito di iniziative riu-scite come questa. Nel pomer iggio hanno preso il via le gare di finale, prima quella per il terzo posto, nel la quale i ragazzi Perugini avevano modo di r iscat tars i imponendosi sui Tuscanesi per 3 a 0. Quindi , la s tupenda

cornice del palazzetto dello sport di Montefiascone, con la complicità di una tribuna assiepata e partecipante, hanno fornito lo scenario ideale per l'atto conclusivo del torneo che ha visto prevalere in finale la A.S. Pallavolo Velletri opposta alla scuola di pallavolo "F. Anderlini" Modena.

Le due sqadre si sono affrontate a viso aperto, senza risparmio, ma la superio-rità dei ragazzi veliterni, freschi vincitori della medaglia di bronzo alle finali nazionali under 17, inchiodava il risultato sul 3 a 0. Un incontro che per lunghi tratti si é mante-nuto in equilibrio e dove non sono mancati gli scambi spettacolari che hanno delizia-to il pubblico, numeroso come non mai, che sottolineava con fragorosi applausi le fasi più esaltanti della partita. Equilibrio che il Velletri, ha saputo rompere grazie a potenti attacchi e caparbie difese, concretizzando così le, seppur rare, occasioni nelle quali gli avversari hanno loro mostrato il fianco, facendo proprio il prestigioso trofeo "Memorial Zuppante 2003".

Durante la premiazioni svoltasi al termine dell'incontro molte le autorità presenti che hanno voluto personalmente consegnare le coppe ai contendenti in gara, il Presidente del MIUR di Viterbo Prof. Antonio Verga, il Presidente del Coni di Viterbo Prof. Livio Treta, l'Assessore allo sport del Comune di Montefiascone Prof Fernando Fumagalli, che ha colto l'occasione per ringraziare i ragazzi della

• f i l i l i : ; 4

S.S. Volley 88, Francesco Barbanti e Massimiliano Silvi, elogiandoli per la fattiva collaborazione prestata e dichiarandosi sempre disponibile a sostenere tali riuscite iniziative, e da ultimo, ma per la consegna del presti-gioso trofeo, il Presidente del C.P. della FIPAV di Viterbo Prof. Roberto Centini che ha lasciato nelle mani del Capitano della Pallavolo Velletri il simbolo della vittoria. Infine ai tantissimi appassionati presenti, che hanno avuto la possibilità di godere di uno spettacolo sportivo di prim'ordine, è stato rinnovato l'appuntamento alla prossima edizione del trofeo con la premessa di un impegno ancora maggiore che aumenterà lustro ed Importanza di questa manifestazione.

Liceo Scientifico e Classico "Leonardo Da Vinci"

Montefiascone/Acquapendente

Xa EDIZIONE DEL CONVEGNO LA SCIENZA NEL 2000

Archeologia Viva

Montefiascone - Rocca dei Papi - 24 Maggio 2003

P R O G R A M M A

Ore 9,00 Saluto delle Autorità Ore 10,00 1A relazione Prof. Sandro Filippo Bondì. Ore 11,30 2A relazione Prof. Paolo Matthiae. Ore 16,00 3A Relazione Prof.ssa Marina Righetti Tosti Croce. Ore 17,00 4A relazione Professa Gabriella Maetzke. Ore 18,00 5A relazione Prof. Stephan Steingraeber.

Page 20: Giovedì 10 aprile - Giornata Mondiale della Gioventù: Pasqua: tempo di ...sef8e9ca63edc73ff.jimcontent.com/download/version/1408218820/mod… · Gesù è morto e risorto "per riunire

pag. 10 LA VOCE - n° 5 - Maggio 2003

La v i t a è g i o i a ! C i a o a t u t t i !

Mi c h i a m o Roset to Giul ia , s o n o n a t a il 17 gennaio 2003.

Mio babbo si ch iama Fabrizio e m i a m a m m a Perel l i A n g e l a . Sono tutti impaz-ziti di gioia per la m i a n a s c i t a , i nonni: Giuseppe e An ton ie t ta , Mar io e Lena, gl i zi i Donate l la e Stefano, Daniela e Alessandro.

Tanti bacini a tutti.

Q u e s t e due bambi-ne s o n o S a r a Santini che ha g ià q u a t t r o a n n i c o m -p iu t i il 28 n o v e m b r e scorso, e la s o r e l l i n a A l e s s i a , n a t a il 20 s e t t e m b r e 2002, di appena sei mesi.

Inutile dire che sono due birichine e danno un bel da f a r e a m a m m a S i m o n a B r a c o l o n i e p a p à Alessandro che non trovano sicuramente il tempo per annoiarsi!

PER COMODITÀ' DEI LETTORI DE "LA VOCE"

Auguri per i suoi 100 anni!

Carissimo Don Agostino, vorrei inviare insieme a tutti i miei parenti, tramite "La Voce", un affettuoso abbraccio alla nostra zia Lucia Trapè in Ballarono, sorella di mio nonno Vincenzo Trapè, che il 13 dicembre scor-so ha compiuto 100 anni.

Siamo tutti molto orgogliosi di questa zia centenaria che, dall'altra parte dell'o-ceano, fa onore alla nostra famiglia e vor-remmo che pubblicasse la sua foto per farla conoscere ai nostri compaesani.

La ringrazio per questo suo simpatico giornale, che ci fa sentire montefiasconesi anche quando siamo lontani e ne approfit-to per salutare tutti i nostri cugini america-ni.

Luciana Fabbro

P. TERENZIO CAVALIERE

t e l e -

Ci associamo alle felicitazioni espresse a p. Terenzio dal giornale della Diocesi, dal quale abbiamo appre-so la notizia.

S i a m o L e o n a r -do e A g n e s e Agost in i , r icchezza e vita dei nostri geni-tori Massimi l iano e Pat r i z ia , de i nos t r i n o n n i E n z o e S p e r a n z a , Dar io e Maria, g rand i amic i d e l l e c u g i n e t t e Roberta e Irene.

lo, Leonardo, me la rido, Agnese inve-ce sembra preoccu-pata, e sgrana i suoi occhioni!

Potete versare: - sul c.c. n° 1853/76 presso la Banca Cattolica - sul c.c. n° 10/61268 presso la Cassa di Risparmio di

Montefiascone o inviare tramite c. c. postale n. 12158010 intestato a

Parrocchia S. Margherita • 01027 Montefiascone o consegnare ad Angelo Menghini presso il negozio in

Via S. Lucia Filippini preoccupandovi di mettere il vostro nome per essere inseriti nella rubrica "La Voce è grata ai suoi".

(§3 smpbmtìÌQm

Benedetta Tarantelle) Siamo fel icissime per il grande e lusin-

ghiero successo che hai ottenuto il 9 Aprile c.a. , quando nel Dipar t imento di Stor ia di Siena, hai d iscusso la tesi di laurea "Tre viaggiatori dell'Europa del '700" con il chiarissimo Prof. Gaetano Greco.

La tua forza e le tue doti sono state pre-miate e le tue capacità ti sapranno portare ancora oltre.

La cugina Martina Ceccarelli L'amica Lucia Trapè

Il g i o r n o 3 A p r i l e si è l a u r e a t o in Ingegner ia Meccanica con la votaz ione di 110/110 e lode presso l'Università di Perugia M a r i n e l l i Pier Lu ig i d i s c u t e n d o la tes i "Metodologia di analisi e reengineering di supply chains del settore tessile abbiglia-mento": Relatore il professore Gianni Bidini, c o r r e l a t o r i D o t t o r i Ing . P i e r o L u n g h i e Massimiliano Brilli.

La festa (di laurea) è stata doppia perché il neo ingegnere, che al momento della lau-rea aveva ancora 24 anni, ha festeggiato poi anche il suo 25° compleanno (5 Aprile).

Marinelli Massimo

Cogl iamo l 'occasione per fare i migliori auguri alla Dott.ssa Balicchi Claudia che ha superato il 14 Marzo 2003 l 'esame di Stato per l'abilitazione a Dott. Commercialista.

Naturalmente con grande soddisfazione del mar i to Francesco, di papà Angelo e mamma Anna Maria, nonché della sorel la Federica.

Complimenti e "ad majora".

Una laurea speciale!

Festeggiatissima da tutti i suoi familiari, il f iglio Franco, le nuore, i nipoti e pronipot i (alcuni nella foto) il 7 aprile scorso la sig.ra Manzi Lucia ha compiuto 90 anni, portati ancora molto bene.

Tutti si sono dati appuntamento per l'an-no prossimo, ma non poniamo limiti alla prov-videnza, chissà che non si arrivi a 100!

Auguri signora Lucia!

Neo Prefetto di Viterbo Il Gen. C.A.

Car lo Al t iero, già Vice Coman-dante Generale dell'Arma, è stato n o m i n a t o Prefet to di Viterbo.

G i u n g a n o f e l i c i t a z i o n i anche da par te dei cittadini fali-sci e dei redattori e collaboratori de "La Voce".

lo s o n o Aless ia P e z z a t o nata il 17 Febbraio 2 0 0 3 a V i t e r b o , s o n o c i r c o n d a t a dall 'amore dei miei gen i to r i Gabr ie le e Patrizia Moisè, dall'affetto dei mei nonni Gianfranco, Rosella, Enzo ed Unica e dalla gioia de i m i e i n o n n i (bis-nonni) Giulio, Albina e Cesira.

A tutto questo fa da contorno la felicità dei miei zii Sergio, Filippo e Daniela.

gramma, pro-veniente dalla P r e s i d e n z a del Cons ig l i o dei Ministri, ha p rodo t to v iva s o r p r e s a s ia nel dest inata-rio p. Terenzio D ' O r t e n z i o , che in tutta la c o m u n i t à ospedaliera di V i l l a S a n t a Margher i ta in M o n t e f i a -s c o n e ( V T ) . Ecco il tes to : "Le comunico che, con D.P.R. in data 27 dicembre 2002, il Signor Presidente della Repubblica Le ha conferito l'onorifi-cenza di CAVALIERE dell'Ordine "Al Merito della Repubblica Italiana".

Esprimiamo al p. Terenzio D'Ortenzio le felicitazioni per l 'onorif icenza ottenuta, che premia il lavoro tenace da lui effettua-to per la felice trasformazione strutturale e funzionale del complesso ospedal iero di Villa Santa Margherita in Montef iascone. Opera che esprime nel contesto sanitario del Vi terbese sol ide prospett ive, sia nel campo dei disabi l i e del la r iabi l i tazione, che della lungodegenza.

Da vita della Diocesi del 15 Aprile 2003