SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte...

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Frane n.d. Crollo/Ribaltamento Scivolamento rotazionale/traslativo Colamento lento Colamento rapido Complesso n.d. Crollo/Ribaltamento Colamento rapido Complesso n.d. Crollo/Ribaltamento Scivolamento rotazionale/traslativo Espansione Colamento lento Colamento rapido Sprofondamento Complesso DGPV crolli/ribaltamenti diffusi sprofondamenti diffusi frane superficiali diffuse Settore CARG stabilizzato/relitto attivo quiescente Elementi Morfologici n.d. Blocco mobilizzato per caduta massi Elemento lapideo di dimensioni rilevanti Emergenza idrica Punto di assorbimento idrico Settore con indizi/ fenomeni di instabilità Settore interessato da ruscellamento concentrato Soliflusso/soil creep n.d. Depressione allungata Frattura/Tincea Margine di frattura/trincea Contropendenza Orlo di scarpata principale Orlo di scarpata secondaria Orlo di scarpata antropica Orlo di scarpata di erosione fluviale Incisione troncata Lineamento morfostrutturale a grande scala Sovrascorrimento Limite di accumulo secondario Limite di frana certo Limite di frana incerto Direzione di transito dei blocchi Cordone morenico Scaricatore glaciale Ondulazione Paleoalveo n.d. Settore con indizi/ fenomeni di instabilità Settore con ondulazioni Campo di detrito Depressione chiusa Accumulo detritico alla base del versante Substrato affiorante Settore interessato da ruscellamento diffuso/concentrato Scarpata Zona a monte del coronamento Settore interessato da erosione accelerata Soliflusso/soil creep Zolla relitta di planare Dati Interferometrici < 10 -10 - -5 -5- -3 -3- -2 -2 - 2 2 - 3 3 - 5 > 5 Interventi puntuali lineari Danni puntuali lineari SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte Comune di Cabella Ligure - Località: Montaldo di Cosola Codice frana: 006-00636-00 Scala: 1: 5000 Aggiornamento: 10/2018 Dati interferometrici ERS periodo 1992-2001 Arpa Piemonte - Dipartimento Rischi naturali e Ambientali. Via Pio VII,9 10035 Torino

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  • Franen.d.

    Crollo/Ribaltamento

    Scivolamento rotazionale/traslativo

    Colamento lento

    Colamento rapido

    Complesso

    n.d.

    Crollo/Ribaltamento

    Colamento rapido

    Complesso

    n.d.

    Crollo/Ribaltamento

    Scivolamento rotazionale/traslativo

    Espansione

    Colamento lento

    Colamento rapido

    Sprofondamento

    Complesso

    DGPV

    crolli/ribaltamenti diffusi

    sprofondamenti diffusi

    frane superficiali diffuse

    Settore CARG

    stabilizzato/relitto

    attivo

    quiescente

    Elementi Morfologicin.d.

    Blocco mobilizzato per caduta massi

    Elemento lapideo di dimensioni rilevanti

    Emergenza idrica

    Punto di assorbimento idrico

    Settore con indizi/ fenomeni di instabilità

    Settore interessato daruscellamento concentrato

    Soliflusso/soil creep

    n.d.

    Depressione allungata

    Frattura/Tincea

    Margine di frattura/trincea

    Contropendenza

    Orlo di scarpata principale

    Orlo di scarpata secondaria

    Orlo di scarpata antropica

    Orlo di scarpata di erosione fluviale

    Incisione troncata

    Lineamento morfostrutturale a grande scala

    Sovrascorrimento

    Limite di accumulo secondario

    Limite di frana certo

    Limite di frana incerto

    Direzione di transito dei blocchi

    Cordone morenico

    Scaricatore glaciale

    Ondulazione

    Paleoalveo

    n.d.

    Settore con indizi/ fenomeni di instabilità

    Settore con ondulazioni

    Campo di detrito

    Depressione chiusa

    Accumulo detritico alla base del versante

    Substrato affiorante

    Settore interessato da ruscellamento diffuso/concentrato

    Scarpata

    Zona a monte del coronamento

    Settore interessato da erosione accelerata

    Soliflusso/soil creep

    Zolla relitta di planare

    Dati Interferometrici< 10

    -10 - -5

    -5- -3

    -3- -2

    -2 - 2

    2 - 3

    3 - 5

    > 5

    Interventipuntuali

    lineari

    Dannipuntuali

    lineari

    SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

    Comune di Cabella Ligure - Località: Montaldo di Cosola

    Codice frana: 006-00636-00

    Scala: 1: 5000Aggiornamento: 10/2018

    Dati interferometrici ERS periodo 1992-2001

    Arpa Piemonte - Dipartimento Rischi naturali e Ambientali. Via Pio VII,9 10035 Torino

  • SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

    Comune di Cabella Ligure - Località: Montaldo di Cosola

    Codice frana: 006-00636-00

    PAI

    Dissesti PuntualiFrana attiva

    Frana quiesciente

    Frana stabilizzata

    Dissesti perimetratiFrana attiva

    Frana quiesciente

    frana Stabilizzata

    SIFRAPn.d.

    Crollo/Ribaltamento

    Scivolamento rotazionale/traslativo

    Espansione

    Colamento lento

    Colamento rapido

    Sprofondamento

    Complesso

    DGPV

    Aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi

    Aree soggette a sprofondamenti diffusi

    Aree soggette a frane superficiali diffuse

    Settore CARG

    Stato Attivitàstabilizzato/relitto

    attivo

    quiescente

    Confronto con il quadro normativo (SIFRAP - PAI)

    Scala: 1: 5000

    Aggiornamento: 10/2018

    Arpa Piemonte - Dipartimento Rischi naturali e Ambientali. Via Pio VII,9 10035 Torino

  • SIFRAP - Sistema Informativo Fenomeni Franosi in Piemonte

    Comune di Cabella Ligure - Località: Montaldo di Cosola

    Codice frana: 006-00636-00

    StrumentazioneCaposaldo GPS

    Caposaldo topografico convenzionale

    Distometro a nastro

    Distometro laser

    Estensimetro a filo

    Inclinometro

    Misuratore di giunti

    Piezometro

    Spia fessurimetrica

    Franen.d.

    Crollo/Ribaltamento

    Scivolamento rotazionale/traslativo

    Espansione

    Colamento lento

    Colamento rapido

    Sprofondamento

    Complesso

    DGPV

    Aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi

    Aree soggette a sprofondamenti diffusi

    Aree soggette a frane superficiali diffuse

    Settore CARG

    Stato Attivitàstabilizzato/relitto

    attivo

    quiescente

    Corografia con ubicazione degli strumenti del sistema di monitoraggio

    Scala: 1: 5000

    Aggiornamento: 10/2018

    Arpa Piemonte - Dipartimento Rischi naturali e Ambientali. Via Pio VII,9 10035 Torino

  • SIFraP Sistema Informativo Frane in Piemonte

    Scheda riassuntiva delle informazioni contenute nel Sistema Informativo Geologico

    di Arpa Piemonte relative a dissesti di versante

    IDFrana: 006-00636-00

    Dati generali

    Provincia

    ComuneData ultimo aggiornamento 2016-03-04

    Alessandria

    Cabella Ligure

    GENERALITA'

    MORFOMETRIA FRANA POSIZIONE FRANA SUL VERSANTE* Testata * Unghia

    DESCRIZIONE GENERALE DEL FENOMENO

    L’intero versante di Cosola è interessato da un esteso corpo di frana, che conferisce al territorio una morfologia ad acclività variabile, con tratti in contropendenza e brusche rotture di pendio; la frana di Cosola è in buona parte allo stato quiescente, ma ha subìto alcune importanti riattivazioni in tempi relativamente recenti. Il corpo franoso è individuabile lungo le pendici del Monte Prenardo, a partire dalla quota di circa 1450 m in località Fontana Fredda e termina sul fondovalle del T. Cosorella alla quota di circa 730 m; lateralmente è delimitato a NW dal Rio di Montaldo e a S dal Torrente Cosorelle ma a monte dell'abitato di Montaldo l'unghia dell'accumulo si espande lateralmente. Le riattivazioni interessano principalmente il lobo di SE al piede del corpo franoso, sul versante sinistro del Rio di Montaldo, su cui sorge l’abitato. Il meccanismo originario principale responsabile della messa in posto del corpo di frana è ascrivibile a debris flow in fasi successive conseguenti al trasporto di ingenti quantità di detriti derivanti molto probabilmente dall'evoluzione di una antica frana di tipo traslazionale planare originatasi dalla rottura in cerniera del fianco di una piega antiforme coricata. La dinamica della messa in posto del potente corpo detritico, che interessa la zona di Montaldo di Cosola, è legata all'interazione di movimenti gravitativi sovrapposti, parzialmente erosi e successivamente riattivati con meccanismi anche differenti, prevalentemente di colata e più limitatamente di scivolamento. L’aspetto più evidente del dissesto idrogeologico è dato dalle frane (in genere colamenti) che interessano porzioni superficiali della copertura. Le riattivazioni interessano principalmente il piede del corpo franoso.

    DESCRIZIONE MOVIMENTO

    Il meccanismo originario principale responsabile,è ascrivibile a debris flow in fasi successive conseguenti al trasporto di ingenti quantità di detriti derivanti molto probabilmente dall'evoluzione di una antica frana di tipo traslazionale planare originatasi dalla rottura in cerniera del fianco di una piega antiforme coricata. Il materiale franoso depositatosi sul versante fino al fondo valle è stato rimodellato dall'azione erosiva dei torrenti e rii che scendono dal versante portando all'attivazione di dissesti localizzati. Tutto il corpo stabilizzatosi tende a ad avere un comportamento plastico tipo colamento lento collegato ad eventi meteorologici di importante entità che vanno ad influire sulla falda presente nell'ammasso detritico impostata al contatto corpo detritico-substrato roccioso in posto. È lecito supporre che la frana di Montaldo sia suddivisa in almeno tre settori: 1) settore superiore o settentrionale il cui movimento risulta indipendente dalla pluviometria, è la zona con minor parossismo deformativo: la velocità media è infatti pari a 5.2 mm/anno, ma è in genere compresa tra 0 e 4 mm/anno; il piano di scivolamento è posto a -24.50 m da p.c., che corrisponde esattamente al limite stratigrafico copertura-substrato. 2) Settore inferiore o meridionale il cui comportamento è assai simile con una velocità media rispettivamente di 26.0 e 23.5 mm/anno, che si esplica in maniera quasi costante. La profondità di movimento è compresa tra 30 e 36 m: questa è perfettamente coincidente con il passaggio tra copertura e substrato riscontrato dai sondaggi. In questo settore il movimento non mostra alcuna correlazione con le precipitazioni.3) Settore intermedio che può ulteriormente essere diviso in due parti: quello altimetricamente più elevato, caratterizzato da una soggiacenza del movimento relativamente superficiale (-13.50 m da p.c.), e quello posto inferiormente, dove la base del movimento si rinviene a circa 30 m da p.c., coerentemente con

    Montaldo di CosolaToponimo

    196110Sezione CTR

    Livello di approfondimento si si si1° 2° 3°

    83 - RAPALLOFoglio 100k

    Quota corona Qc (m)

    Quota unghia Qt (m)

    Lungh. orizz. Lo (m)

    Dislivello H (m)

    Azimut movim. (°)

    Area totale A (m2)

    Lunghezza La (m)

    Profondità sup. sciv. Dr (m)Pendenza (°)

    Volume massa sp. (m3)

    β

    αQuota corona Qc (m)Quota unghia Qt (m)

    Lungh. orizz. Lo (m)

    Dislivello H (m)

    Azimut movim. (°)

    Area totale A (m2)

    Larghezza La (m)

    Profondità sup. sciv. Dr (m)Pendenza (°)

    950

    800

    428

    19.3

    216

    91'954

    276

    26

    150 Volume massa sp. (m3)

    β

    α In crestaParte alta del versante

    Parte media del versante

    Parte bassa del versante

    Fondovalle

    In cresta

    Parte alta del versante

    Parte media del versante

    Parte bassa del versante

    Fondovalle

    Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected]

  • le risultanze stratigrafiche. Anche il comportamento tra i diversi strumenti è differente: in quello più elevato più elevato si ha velocità media di deformazione di circa 20 mm/anno; mentre nel settore posto inferiormente gli strumenti hanno registrato uno spostamento medio alla velocità di 23 mm/anno.

    DESCRIZIONE GEOMORFOLOGICA

    La posizione prossimale del bacino di Cosola e la natura rocciosa dei litotipi del sustrato geologico determinano una elevata acclività dei versanti, configurando un paesaggio tipicamente montano-appenninico. L’acclività favorisce una elevata energia di versante: per questo motivo il settore di Cosola è particolarmente affetto da dissesti gravitativi e da marcati fenomeni di dinamica torrentizia. L'ossatura geologica, caratterizzata da una sequenza flyschioide intensamente fratturata ha contribuito, inoltre in modo determinante, nel contesto meteoclimatico che caratterizza questo settore dell'Appennino, ad accrescere le coperture di versante attraverso processi di alterazione, disgregazione e trasporto, responsabili del modellamento attuale dei pendii. La presenza di corpi di frana influenza le forme del paesaggio, con i caratteristici cambi di pendenza a monte degli accumuli e con l’interruzione dei versanti mediante forme rilevate tipicamente separate da incisioni torrentizie. La morfologia si presenta da mediamente a molto acclive (dorsale compresa tra il Rio Carpi ed il Rio di Montaldo) con tratti in contropendenza e brusche rotture di pendio in corrispondenza degli abitati di Aie, di Montaldo. Le forme di modellamento recente ed attuale sono da ascrivere soprattutto all’azione dilavante ed erosiva delle acque e ai processi gravitativi di versante, che evidenziano lo stato di degradazione e l’instabilità delle formazioni rocciose.Il reticolo idrografico locale presenta un pattern di tipo subparallelo dendritico scarsamente gerarchizzato che risente dell'andamento geologico strutturale della zona.

    NOTE

    Area sottoposta a RME

    Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected]

  • * 1°liv

    IDROGEOLOGIA CLASSIFICAZIONE DELL'EVENTO FRANOSO

    GEOLOGIA

    * USO DEL SUOLO * ESPOSIZIONE DEL VERSANTE

    Movimento1 2 n.d.

    La geologia della zona è caratterizzata da terreni del Cretaceo-Peleocene della Formazione dei Calcari dell'Antola che presenta, nelle serie tipica deIl'Antola, una polenza di circa 2000 m. Dal punto di vista litologico si tratta di un flisch marnoso argilloso appartenente alle coltri alloctone delle Liguridi. La sequenza di Cosola è caratterizzata da una successione che presenta il graduale passaggio verso l’alto da calcarenite a marna calcaerea e argilliti, con le marne comprese nell' orizzonte argillitico. Dall'anallsi della frequenza percentuale dei litolipi rilevata de Abbate-Sagri (1967) relativamente ad una sequenza di 57,1m di Montalto di Cosola risulta: a- calcareniti 21%; b- marne calcaree 49%; c- marne 13%; d- argilliti 17%. I quattro termini fanno parte di un'unica sequenza deposizinale di tipo torbiditica con passaggio dai termini più grossolani e di alta energia di trasporto ai termini più fini relativi a condizioni di bassa energia. Le calcareniti sono di colore grigio chiaro, generalmente gradate, o laminazione parallela e convoluta presentano uno spessore medio di 25 cm. Le marne argillose sono di colore grigio chiaro talvolta nocciola caratterizzate da un tenore in carbonati superiore al 50%. le marne argillose passano verso l’alto a orizzonti marnosi con spessore medio poco superiore al metro. Talvolta sono presenti marne calcaree intervallate da orizzonti argillitici. Le

    Inquadramento Geologico

    Discont. 1Immersione:

    Inclinazione: °°

    Discont. 2Immersione:

    Inclinazione: °°

    1Immersione:

    Inclinazione: °°

    Discont.

    Spaziatura1 2

    molto ampia (> 2m)

    ampia (60cm - 2m)

    moderata (20cm - 60cm)

    fitta (6cm - 20cm)

    molto fitta (< 6cm)

    Spaziatura1 2

    molto ampia (> 2m)

    ampia (60cm - 2m)

    moderata (20cm - 60cm)

    fitta (6cm - 20cm)

    molto fitta (< 6cm)

    Assetto discontinuità1 2

    orizzontali

    reggipoggio

    traverpoggio (generico)

    traverp. ortoclinale

    traverp. plagioclinale

    franapoggio (generico)

    franap. + inclinato del pendio

    franap. - inclinato del pendio

    franap.inclinato = pendio

    Assetto discontinuità1 2

    orizzontali

    reggipoggio

    traverpoggio (generico)

    traverp. ortoclinale

    traverp. plagioclinale

    franapoggio (generico)

    franap. + inclinato del pendio

    franap. - inclinato del pendio

    franap.inclinato = pendio

    Degradazione1 2

    fresca

    leggerm. degradata

    mediam. degradata

    molto degradata

    completam. degradata

    Degradazione1 2

    fresca

    leggerm. degradata

    mediam. degradata

    molto degradata

    completam. degradata

    1 2 * Litologia

    rocce carbonatiche

    travertini

    marne

    flysch, calcareo-marnosi

    arenarie, flysch arenacei

    argilliti, siltiti, flysch pelitici

    rocce effusive laviche a

    rocce effusive laviche basiche

    rocce effusive piroclastiche

    rocce intrusive acide

    rocce intrusive basiche

    r. metam. poco o nulla fogliate

    r. metam. a fogliazione p

    rocce gessose, anidritiche e saline

    rocce sedimentarie silicee

    conglomerati e brecce

    detriti

    terreni prev. ghiaiosi

    terreni prev. sabbiosi

    terreni prev. limosi

    terreni prev. argillosi

    terreno eterogeneo

    terreno di riporto

    1 2 * Litologia

    rocce carbonatiche

    travertini

    marne

    flysch, calcareo-marnosi

    arenarie, flysch arenacei

    argilliti, siltiti, flysch pelitici

    rocce effusive laviche a

    rocce effusive laviche basiche

    rocce effusive piroclastiche

    rocce intrusive acide

    rocce intrusive basiche

    r. metam. poco o nulla fogliate

    r. metam. a fogliazione p

    rocce gessose, anidritiche e saline

    rocce sedimentarie silicee

    conglomerati e brecce

    detriti

    terreni prev. ghiaiosi

    terreni prev. sabbiosi

    terreni prev. limosi

    terreni prev. argillosi

    terreno eterogeneo

    terreno di riporto

    * Litotecnica1 2roccia

    roccia lapidea

    roccia debole

    detrito

    terra granulare

    terra granulare addensata

    terra granulare sciolta

    terra coesiva

    terra coesiva consistente

    terra coesiva poco consist.

    terra organica

    unità complessa

    unità complessa: alternanza

    unità complessa: melange

    Struttura1 2

    massiva

    stratificata

    fissile

    fessurata

    fratturata

    scistosa

    vacuolare

    caotica

    * Unità 1 * Unità 2Formazione di Monte Antola* Unità

    Torbiditi calcareo-marnose in strati spessi e molto spessi di calcareniti a forte componente silicoclastica, di marne, di marne calcaree e di argilliti marnose al ternate a strati sottili e molto sottili di argilliti emipelagiche. Sequenza di Bouma Td-e, Tc-e e più raramente Tb-e. Campaniano Sup. - Maastrichtiano

    * Litotecnica1 2roccia

    roccia lapidea

    roccia debole

    detrito

    terra granulare

    terra granulare addensata

    terra granulare sciolta

    terra coesiva

    terra coesiva consistente

    terra coesiva poco consist.

    terra organica

    unità complessa

    unità complessa: alternanza

    unità complessa: melange

    Struttura1 2

    massiva

    stratificata

    fissile

    fessurata

    fratturata

    scistosa

    vacuolare

    caotica

    seminativo arborato rimboschimento e novelleto incolto nudoaree urbanizzate

    incolto macchia e cespugliatocolture specializzate bosco ceduoaree estrattive

    incolto prato pascolobosco d'alto fustovegetazione ripariaseminativo

    seminativo arborato rimboschimento e novelleto incolto nudoaree urbanizzate

    incolto macchia e cespugliatocolture specializzate bosco ceduoaree estrattive

    incolto prato pascolobosco d'alto fustovegetazione ripariaseminativo

    WE SN

    NWSWNE SE

    WE SN

    NWSWNE SE

    crollo

    ribaltamento

    scivolamento rotazionale

    scivolamento traslativo

    espansione

    colamento "lento"

    colamento "rapido"

    sprofondamento

    crollo

    ribaltamento

    scivolamento rotazionale

    scivolamento traslativo

    espansione

    colamento "lento"

    colamento "rapido"

    sprofondamento

    Velocità1 2estremamente lento (< 5*10E-10 m/s)

    molto lento (< 5*10E-8 m/s)

    lento (< 5*10E-6 m/s)

    moderato (< 5*10E-4 m/s)

    rapido (< 5*10E-2 m/s)

    molto rapido (< 5 m/s)

    estremamente rapido (> 5 m/s)

    Materiale1 2roccia

    detrito

    terra

    Cont. acqua1 2

    secco

    umido

    bagnato

    molto bagnato

    Materiale1 2roccia

    detrito

    terra

    Cont. acqua1 2

    secco

    umido

    bagnato

    molto bagnato

    Velocità1 2estremamente lento (< 5*10E-10 m/s)

    molto lento (< 5*10E-8 m/s)

    lento (< 5*10E-6 m/s)

    moderato (< 5*10E-4 m/s)

    rapido (< 5*10E-2 m/s)

    molto rapido (< 5 m/s)

    estremamente rapido (> 5 m/s)

    complesso

    DGPV

    aree soggette a crolli/ribaltamenti diffusi

    aree soggette a sprofondamenti diffusi

    aree soggette a frane superficiali diffuse

    Settore CARG

    acque assenti

    acque stagnanti

    ruscellamento diffuso

    ruscellamento concentrato

    N. Prof. (m)

    Acque Superficiali

    assenti

    diffuse

    localizzate

    Sorgenti

    assent

    freatica

    in pressione

    Falde

    acque assenti

    acque stagnanti

    ruscellamento diffuso

    ruscellamento concentrato

    1N. Prof. (m)

    Acque Superficiali

    Falda

    assent

    freatica

    in pressione

    Sorgenti

    assenti

    diffuse

    localizzate

    Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected]

  • ATTIVITA'

    CAUSE

    SEGNI PRECURSORI

    * METODOLOGIA PER LA VALUTAZIONE DEL TIPO DI MOVIM ENTO E DELLO STATO DI ATTIVITA'

    * DATA STATO DI ATTIVITA' 01/2015

    ATTIVAZIONI DATAZIONE EVENTO PIU' SIGNIFICATIVO

    Fisiche

    Intrinseche Geomorfologiche

    Antropiche

    fenditure, fratture

    trincee, doppie creste

    crolli localizzati

    rigonfiamenti

    contropendenze

    cedimenti.

    lesioni dei manufatti

    scricchiolio strutture

    inclinaz. pali o alberi

    comparsa sorgenti

    scomparsa sorgenti

    scomparsa corsi d'acqua

    variaz. portata sorgenti

    variaz. livello acqua pozzi

    acqua in pressione nel suolo

    rumori sotterranei

    Stile

    singolo

    multiplocomplesso

    successivocomposito

    fotointerpretazione

    rilevamento sul terreno

    monitoraggio

    dato storico/archivio

    segnalazione

    Stato non determinato

    quiescente stabilizzato relittoattivo

    riattivato

    sospeso

    artificialmente

    naturalmente

    Stilesingolo

    multiplocomplesso

    successivocomposito

    Stato non determinato

    quiescente stabilizzato relittoattivo

    riattivato

    sospeso

    artificialmente

    naturalmente

    n.d.

    Fotointerpretazione

    Rilevamento sul terreno

    Monitoraggio

    Dato storico/archivio

    Segnalazione

    Distribuzione

    costante

    avanzanteretrogressivo

    in diminuzionein allargamento

    multidirezionale confinato

    Ora

    Età radiometrica

    precisioneanni B.P.

    ±

    Giorno

    Anno

    Mese

    Data certa

    maxmin Data incerta

    Ora

    Età radiometrica

    precisioneanni B.P.

    ±

    19931993

    11 11

    Giorno 23 23

    Anno

    Mese

    Data certa

    maxmin Data incerta

    1993-11-23 Giornali

    Pubblicazioni

    Testimonianze orali

    Audiovisivi

    Archivi enti

    Cartografia

    Immagini telerilevate

    Documenti storici

    Lichenometria

    Dendrocronologia

    Metodi radiometrici

    Altre datazioni

    Giornali

    Pubblicazioni

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    Audiovisivi

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    Cartografia

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    Lichenometria

    Dendrocronologia

    Metodi radiometrici

    Altre datazioni

    Distribuzione

    costante

    avanzanteretrogressivo

    in diminuzionein allargamento

    multidirezionale confinato

    Poco attendibile01 / 10 / 1977

    Attendibile11 / 11 / 1976

    Poco attendibile01 / 11 / 1994

    erosione fluviale base versante predisponente

    precipitaz. brevi ed intense predisponente

    precipitaz. eccezionali prolungate predisponente

    materiale collassabile predisponente

    superfici di taglio preesistenti predisponente

    Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected]

  • Danno Dettaglio Danno Grado Descrizione

    STATO DELLE CONOSCENZE INTERVENTI ESISTENTI

    DOCUMENTAZIONE ADEMPIMENTI LEGISLATIVI NAZIONALI

    * DANNI n.d.

    Codice

    Tipo intervento RealizzazioneInterventoRelazioni tecniche

    Indagini e monitoraggio

    Sostegno realizzatomuri

    Drenaggio realizzatodreni suborizz.

    Sistemazioni idraulico-forestali realizzatobriglie o soglie

    privati n.

    Beni

    pubblici n. privati a rischio n. pubblici a rischio n.

    a rischio n. evacuati n.

    Costo (€) Attività Totale

    Tipo di danno diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua sbarramento e rottura diga di frana rottura diga o argine

    BeniCosto (€) Attività

    Tipo di danno diretto caduta in un invaso sbarramento corso d'acqua sbarramento e rottura diga di frana rottura diga o argine

    pubblici a rischio n.

    a rischio n.

    privati n. pubblici n. privati a rischio n.

    evacuati n. 0

    73 0 0

    0

    0

    Totale

    Legge 267/98 piani straordinari

    Legge 267/98 interventi urgenti

    Legge 267/98 PSAI

    Schemi previsionali e programmatici L.183/8

    Piano paesistico

    Piani Territoriali di Coordinamento Provincial

    Legge 365/00

    Altro

    Pianificazione di bacino L.183/8

    CARG

    SI

    NO

    Non coperto

    Archivi

    archivio SCAI

    archivio sopralluoghi DPC

    archivio interventi SGN

    altro

    archivio AVI

    0 0Costo previsto interventi eseguiti (€)

    Costo indagini già eseguite (€) 0

    Costo effettivo interventi eseguiti (€)

    CARG

    SI

    NO

    Non coperto

    Legge 267/98 piani straordinari

    Legge 267/98 interventi urgenti

    Legge 267/98 RME

    Schemi previsionali e programmatici L.183/89

    Pianificazione di bacino L.183/89 (PAI)

    Piano paesistico

    Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale

    Legge 365/00

    Altro

    Legge 445/1908 Abitati da consolidare o traferire

    Edifici

    Persone morti n. feriti n.

    Corso d'acqua Danno:Denominazione potenziale deviazione sbarramento parziale sbarramento totale

    relazione geologica

    inclinometri

    piezometri

    fessurimetri

    clinometro

    monitor. Topografico

    indagine PSInSAR/SqueeSAR

    perforaz. Geognostiche

    Nuclei/centri abitati centro abitato minore Un elevato numero di abitazioni e fabbricati ad uso agricolo sono interessati da lesioni passanit sia nelle murature che nel terreno. Il fenomeno riguarda tanto le cecchie strutture in pietrame che nuove in calcestruzzo (Fonte: 190229).

    grave118

    Infrastrutture di servizio

    Strade comunale non valutabile1969

    Opere di sistemazione regimazione fluviale non valutabile276

    Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected]

  • SISTEMA DI MONITORAGGIO (RERCOMF)

    Descrizione:

    Il sistema di monitoraggio in foro è stato gestito da Arpa Piemonte dal 1996 al 2005; il sistema risultava composto da: 9 inclinometri, 1 inclinometro fisso, 8 piezometri, 3 clinometri e 7 fessurimetri ed un sistema topografico con 6 capisaldi ed è in gestione ad Arpa Piemonte dal 2006.Dal 2005 il sistema è stato gestito in autonomia dal Comune il quale lo ha affidato alla ditta CTEmme di Torino. Il sistema è stato negli anni implementato al fine di poterlo utilizzare per procedure di protezione civile.

    Dal 2012 il sistema è di nuovo in gestione ad Arpa Piemonte per la parte riguardante strumenti piezometrici ed inclinometrici (letture manuali) e topografici ottici. Il sistema è stato negli anni implementato (tre campagne di installazione strumenti: 1996, 2002 e 2006) e attualmente è costituito da 3 verticali inclinometriche, 6 verticali piezometriche, 5 capisaldi topografici ottici.

    Oltre alla sturmentazione letta da Arpa sul sito sono presenti l’impianto di monitoraggio è costituito da: n° 8 misuratori di giunti elettrici (Mg1 ÷ 8) n° 8 fessurimetri meccanici (F1 ÷ 8) n° 3 clinometri elettrici biassiali (Cl1 ÷ 3) n° 2 termometri elettrici (Pt1 ÷ 2) n° 7 piezometri automatizzati (Pz1 ÷ 7) n° 2 unità di acquisizione dati con modulo GSM (CTM006, CTM028) n° 4 misuratori di portata (QA, QB, QC, QD)

    Tutte le misure inclinometriche effettuate negli anni, eclusi gli strumenti I3B e I8, hanno evidenziato una superifice di movimento molto netta compresa tra i 12 ed i 37m dal p.c.

    INTERFEROMETRIA SATELLITARE

    Analisi SAR: Dati ARPA ERS (1993-2001) - RADARSAT (2003-2009); Dati PST ERS (1992-2000) - ENVISAT (2003-2010)

    INTERVENTI

    Nel concentrico di Montaldo sono stati costruiti muri di contenimento con tiranti attivi, che hanno in parte contribuito a limitare le lesioni strutturali degli edifici. Nell’ambito delle opere di consolidamento dell’abitato di Montaldo di Cosola, è stato realizzato un sistema di drenaggio profondo delle acque, i cui lavori sono terminati nell’estate 2005. Esso consiste in n° 15 drenaggi di lunghezza compresa tra 120 e 135 m, realizzati con la tecnica “directional drilling”, che confluiscono in complessive n° 4 piazzole attrezzate con muro di testata in

    minima massima media n° PS/DS n° PS PS/DS in movimento ratiodataset

    velocità di spostamento lungo LOS

    Caposaldo topografic 12

    Inclinometro 11

    Inclinometro fisso 2

    Misuratore di giunti 8

    Piezometro 12

    -1.95 0.81 -0.45 0 16 0 0ers_desce

    0.83 0.83 0.83 0 1 0 0pst_envistat_asce

    -12.99 -0.47 -6.39 0 19 14 73.7pst_envistat_desce

    -11.86 -0.05 -5.85 0 20 13 65pst_ers_desce

    Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected]

  • pietrame e al piede canaletta di raccolta semicircolare in lamiera zincata. I collettori conferiscono l’acqua ad un sistema di misuratori di portata, inseriti nell’ambito del sistema di monitoraggio dell’area.

    IDROGEOLOGIA

    Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected]

  • BIBLIOGRAFIA

    Codice TITOLO / AUTORITipoANNO

    243518 Comune di Cabella Ligure - Indagini Geognostiche Movimento franoso in localita` Montaldo di Cosola, alluvione novembre 1994

    Studio

    Luigi Foglino

    1997

    244554 Comune di Cabella Ligure, localita` Aie e Montaldo di Cosola, integrazione del piano di protezione civile mediante procedure di sorveglianza e monitoraggio strumentale

    Studio

    M. Cattaneo, Citiemme s.r.l., Marco Lavezzo

    2006

    190229 Comune di Cabella Ligure - Movimento franoso in frazione Montaldo di CosolaStudio

    L. Ferioli

    1986

    186531 Comune di Cabella Ligure - Movimento franoso in localita` Montaldo di Cosola, alluvione novembre 1994 - Indagine e monitoraggi I lotto - Relazione tecnica computo metrico estimativo

    Studio

    Italo Bruno

    1996

    Dipartimento Tematico Geologia e Dissesto [email protected]