Siegfried Henry, Cinque secoli di stampa, Milano: CDE, 1993, pp. 302-351

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    302 DALL'OTTOCENTO AI GIORNI NOSTRIteraria di un libro cessasse sette anni dopo la morte del-I'autore o comunque quarantadue anni dopo I'uscita dellaprima edizione. Intorno all'anno rgoo si resero cos libe-ri tutti (o almeno la maggior parle) i libri di Dickens,Thackeray, Disraeli, Lytton, George Eliot, le sorelleBront, Carlyle, Ruskin, di quasi tumi i grandi vittoriani,quindi.Non percib un caso che siano nate in quegli anni tut-te le collane economiche famose sopravvissute fino ad og-gi: la di Dent (rqo6).Tutte queste collane hanno pet f,orza di cose molte ca-ratteristiche comuni, in quanto sono destinate a tispon-dere alle necessiti delle stesse classi e categorie di letto-ri, il che gii sottinteso nel fatto che gli editori e diret-tori di tali collane stanno praticamente sul medesimo pia-no commerciale e culturale. Nessuna di esse, per comin-ciare dall'aspetto pi tangibile e gravoso (per il compra-tore) del problema ha potuto mantenere iL prezzo inizia-le e neppute un prezzo uniforme. In compenso, sia Col-lins che Dent hanno opportunamente rimodellato sia nel-l'impaginazione ghe nella legatura le loro-collane e la figurano laGolden Treasury di Palgrave, che compare anche nell'e-lenco di Collins e di Dent, e la Lorna Doone, che abbia-mo gii nominato fra quelli di Collins. Per il resto la col-lana della Oxford conta, nella mezz^ dozzina di libri pivenduti, una scelta di ventime racconti di Tolstoj, duevolumi d Englisb Short Stories e una raccolta di EnglishEssays.Allo storico della letteratura pu interessare anche co-

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    3o4 DALL'OTTOCENTO AI GIORNI NOSTRInoscere i cinque o sei titoli con ctri s'iniziarono tali colla.ne. Per la : se vero cheGuerra e pa-ce si vendette principalmente durante la guema, quando ,I'argomento e l'ammirazione comune per tutto quel cheera russo possono aver influenzato i lettori, i saggi, le let-tere e i racconti di Tolstoj erano popolari anche prima.Inoltre avevano movato posto nella i suoigrandi connazionali Dostevskii, Turgenev, Gogol' e Ce.chov: Delitto e castigo e I lratelli Karantazoa frgaravanoatuifta i best-sellers della collana.Le edizioni economiche in brossura (paperbacks) - dicui furono pionieri i in InghilterraGglil e i di Robert de Graa in Ame-ca (1939) - sono ora diventati il nerbo della produzionee delle vendite, e la loro popolarit ha avuto notevoli ri'percussioni. Originariameht queste collane vennero pub-L..t. da case ipecializzate - ancor oggi vi sono dgglieditori, seppure in numero sempre minore, che si dedica'no esclusilmente a tali edizioni -, 14 dal ry45 in poisono via via pi numerosi gli editori che hanno comin-ciato ad affiacare alle edizioni rilegate collane in bros-sura. Contemporaneamente sono cambiati i principl ctriesse s'ispiravano. Inizialmente si ristampavano economi-camente in brossura opere gii note, per la maggior parteromanzi e racconti; oggi tale produzione quasi contro-

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    3c,6 DALL'OTTOCENTO AI GIORNI NOSTRIbilanciata dai volumi educativi: nel rgtg la proporzioneera, negli_G-r, di circa 8oo titoli contro 9oo roma nzi eraccond. Inoltre, dal r94o in poi g editri - sir AllenLane in testa - cominciaiono a far"scriv.t.-.rp*amen-te per queste collane: alcuni dei volumi usciti in questomodo sono stati una piacevole sorpr.t" ri" p.r gli,'t"ao-si che per il lettore comune.. cgr. la ristampa in edizione rilegata delle edizioni ori-ginali in brossura, il circolo si infine chiuso su se sresso.uno dei vantaggi delle edizioni economich. in brrr,rra- che, _una volta lette, le si pu buttar via senza sentirsirimordere Ia coscienza e seniache il borsellino ri r ffop-po alleggerito. Parecchi libri in brossura suscitarotto p.rbun tale interesse nei lettori , da .ar loro desiderare diion-servarli nei loro scaffali in una presentazione pi durevo.le. Per soddisfare tale desiderio, gli editori ^.d"itt.no orai diritti di molti titoli delle ediioni ..otori.hi biorro-rte per ris.tamparli nelle loro edizioni da biboteca soli-damente rilegate.

    Conclusione

    Menre la stampa a caratteri mobili ha dato a milionidi persone la possibiliti di leggere contemporaneamenteuno stesso testo, la radio, il cinema e la televisione - isuoi'pi recenti dvali - mettono gli stessi milioni di per-sone in condizione ascoltare la lettura di quel testoassistendo contemporaneamente anche alla sua rappresen-tazione. Quale e quanta sar I'influetua di questi nuovimezzi di comunicazione sul futuro della stampa?Senza dubbio il numero di coloro che cercano diverti-mento ed istruzione nel cinema e nella radio cresce con-tinuamente. Ma diminuisce per questo il numero di colo-ro i quali preferiscono invece la lettura? Le statistiche di-cono di no. Quando i giorna cominciarono a recensirelibri, I'interesse dei loro lettori non si rasferl per questoai libi e l'aumento delle vendite di questi ultimi non dan-neggib affatto la diffusione dei giornali: entrambi i tipid'edizione prosperarono fianco a franco senza che le lorosfere d'influenza venissero mai a sovrapporsi. Anche perla lotta intrapresa dalla radio contro il libro per cattivarsii favori del pubblico si pu azzatdare la medesima pre-visione. Editori, librai, insegnanti, bibliotecari possonotestimoniare che moltissima gente viene indotta a legge-re bri proprio dall'ascolto delle trasmissioni radiofoni-che e televisive dedicate ad argomenti letterari (come re-censioni di nuovi libri, letture di poesia, adattamenti diromanzi, ecc.), o per aver visto la versione cinematografi-ca di un'opera teauale o di un racconto.I,e caratteristiche psico-fisiologiche della tazza umanadinno ampie gannzie circa Ia possibile coesistenza pacl

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    308 DALL'OTTOCENTO AI GIORNI NOSTRIfica dei mezzi grafici e di quelli auo-visivi. L'esistenzadi tre grandi app^tatifisiologici fondamentali, visivo, udi.tivo e motorio, significa che gli impulsi primari e pi fortisono quelli che interessano rispettivamente I'occhio, I'o-recchio e il sistema muscolare. Anche se tali impulsi nonsono cosl nettrimente distinti fra loro, sussiste tuttaviauna differenziazione sufciente ad assicurare l'esistenza,fianco a fianco, di tre gruppi di persone per cui la soddisfa-zione pi grande e I'impressione pi profonda derivanorispettivamente dalla lettura di parole stampate, dall'a-scolto di parole recitate e dalla vista di parole rappre-sentate.Prima di Edison e di Marconi solo 1o stampatore pote-va diffondere un'opera pubblicandone un gian numerodi copie uguali. Tale monopolio egli lo ha ora perduto edovri riesaminare un po' (cum grono salis) la sua posizione, rimasta praticamente invariata dal tempo di Guten-b.tg. La libera competizione cJre ne deriveri non potrinon perfezionarc ancora I'arte della stampa: sia quindila benvenuta A lungo andare ne beneficier il pubblico,giudice finale degli sforzi dello stampatore, e questi con-tinuer a godere dell'invidiabile posizione di chi - come detto nell'epitafio di Gutenberg -

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    Il materiale pe una storia della stampa concepita come storiaddla civiltl riflessa negli stampati non si tove in un paio di voIumi onnicomprensivi. Quasi ogni scritto di storia sociologia e bi.bografia, usato con discriminazione, fornisce qualche dato perti-nente. Molto materiale lo si pub uovare, naturalmente, nelle storie di singole.tipografie o case editrici, e nelle biografie e autobio-grafie di stampatori e librai. La lista che segue si limita ad indicarei testi fondamentali e a riportare le referenze bibliografiche surugomenti particolari attati nel testo.[Per il lettore italiano stata aggiunta in appendice, a cura deluaduttore, una lista di opere in italiano con lo scopo ptecipuo diorientare le ricerche e inquadrare i vari argomenti: le bibliografiedelle singole opere e gli suumenti indicati consentiranno I'apprefondimento e I'allargamento d'orizzontil.r. Opere generali.

    ALDrs, u. o.,Tbe Printed Book,3" ed.riv. da John Carter e BrookeCrutchle', Cambridge University Press, r95 r.BAuER, K. F., Aaentur und Kanst: eine Chronik des Buchdruck-geu er b e s, Bauersche Giesserei, Frankfurt r 94o.ESDATLE, t., A Stadent's Manual of Bibliograpby, S" ed. riv. da RoyStokes, Allen and Unwin,Iondon 1954.

    GREENHooD, D., e cENTRV,u.,CbronoIogy ol Books and Printing, ed.riv., Macmillan, New York 1936.KApp, F., e coLDFRrEDRrcH, ., Geschicbte des deutscben Bucb-bandels, 4 voll. Eliirsenverein, Ieipzig 1881923.McKERRov/, R. 8., An Introduction to Bibliography lor tewyStudents, Orford University Press, 1928.MoRAN, ., Tbe Composition ol Reading Matter, Bnn, London196r.- Printing Presses. History and Deuelopment lrom the FifteenthCentury to Modern Tirnes, Faber and Faber, London 1973.

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    3. Periodici.< Gutenberg-Jalubuch >, 19z6 sgg., 1965 sgg., ry5847.< Signature >, 19.5-54., g23-3o,, 1899 sgg., r9o2 sgg., 1895 sgg.o, Typographica >, ry5o-67.

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    d) Il libro come prodotto: editori, librai, lertori, bibotechc.ALrIcK, n' n', cbeap Reprint series or tbe Engtisb crassics, tgjo-9o6,University bf Virginia press, 'r95a. o.--'--The,.Englisb-com-non Reader. e soc History or the Mass-readins pubtic, rsoo-tsoo, *";;rity ;lcr,i.liJpr. JJi ,gsz.BENNETT, H. s.. Englisb Books and Readers, t475_t6oj', z vol .,Cambridge Univer"siry pri*, ,gli igo:.BunGER, c.., Buc h h n dleranzei gen d e s r 5. J h., I*ipzig t 9o7coLLrNs, t. s., Authorship.in the Days ol l9 1ryon,-Orlog a stady oltbe relation betar 7 8 o, Rou tr,r*i{: :"{; ;, '" J; : : ;l ; ,;,, i * -'The Prcfess-ion of l-etters: a stady ol the rerations ol aatbor topatrgn, pablisher and pablic, rTa-ri3r, ;,;d.,-Lnoo1928.cRArc, t., The Banned Books ol England., Allen and Unwin, Ion-don 1962.EsD^rLE, t., National Libraries ol tbe .Vorld., Grafton, Iondonf934.FLovER, .,Tbe paper-Back, its past, present and Fatarc, Arbot-fidd, Iondon r9t9..ARDBERG, c. n., Bogtrycket i Finland intill Freden i Nystad, Hel.singfors 1948..ASKELL, pH, A Bibliography of the Foalis press, Soho Biboraphies, r9d4.coLDscHMrDT. E. nu, Hieronymus Mnzer and seine Bibliothek,Tlarburg lstitute,' Ionl ilia. ^ -'HArcHT, A. t'., Banned Books,R. R. Bowker, New york 1955.

    HoRoDrscH. t.. Die Geburt des Kinderbaches im . b.,'Guterr-erg-Jahrbuh o, 35 irg"i, ri';;".' "

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    trElss, A. M., e KREBS, n.r Im Dienst am Buch, Herder, Freiburg195r.TrILEs, R. McK., Serial Publication in England belore r75o, Cam-bridge University Press, 1955.lrILLrAMs, v. 8., The Penguin Story, Penguin Books, Harmonds-worth r9t6.e) I periodici.BoND, x. t., Stadies of tbe Eaily Englisb Periodicals, University ofNorth Carolina, r958.cRANFTPLD, c. A., A HandJist ol Englisb Prcoincial Newspapersand Periodicals, rToo-6o, Cambridge Bibographical Society, monografia n.2, rg12 (aggiunte e correzioni nelle , II (196), z6g-74, e 1958, S-8g).DAHL, r., A Bibliograpby ol English Corantos and Periodical Neus-boo k s, r 6 zo-42, Bibliographical Society, Iondon 1952.ENGELSING, R.,Der Aaiso aon 16o9, Bremen 196o.MoRIsoN, s.,The Englisb Neuspaper, t6zz-tgjz, Cambridge Uni-versity Press, 1932.- The Origins ol tbe Neuspaper, St Bride Foundation, r9j4.Printing tbe Times, ry85-t95 j, t953.'rtrEED, K. K., e BoND, n. n., Studies in British Newspapers and Pe-riodicals lrom the Beginning to t$oo, University of North Ca-rolina, 1946.

    Appendice per il lettore italiano

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    4. Illustrazione e decorazione del libro.BARBERT, r., Il lrontespizio nel libro italiano del Quattrocento eCinquecento, Il Polifilo, Milano 1969.BoFFrro, c., Frontespizi incisi nel libro italiano del Seicento, Fi-tenze t922.DE lrrTT, t.,Incisione italiana, Hoepli, Milano 196o'FRAs sINELL r, c., T r ot t at o d' arc b i t e t t ill 4 t i p o gr afic a, Raggio, Romarg512.pETRuccr, e,., L'incisione italiana. Il Quattrocento, BNL, Roma1952.- Panoranta della incisione italiana. lI Cinquecento,Bestetti, Ro-ma 1964.prRANr coHEN, n.,Il libro illustrato italiano del '6oo e 'Too,Bestetti,Roma 1956.SALAMoN, Y,,Il conoscitore di stampe,Einaudi, Torino 196o.sTEINER, t.,Il mestiere di grafico, Einaudi, Torino 1978.

    5. Il libro come prodotto: editori, librai, lettori,biblioteche.AMMANNATI, G., CAMPUS, N., CROCETTT, E., e DE GREGOXT' C.-(-a CUradi), Guid all'organiuazione della biblioteca, Ediffice Bibliogra-fica, Milano r98o2.BoNETTT, rvr. (a cura di), Storia dell'editoria italiana, Gazzetta dellibro, Roma 196o.

    APPENDICE PER IL LETTORE ITALIANO 323BoNrNo, t.,Il traduttore. Fondamenti per awt scienza della trad.u-7ione, New Technical Press, Torino 1979.DoRINr, v., Breue stolia del commercio librario, Mondadori, Mila-noVerona 1938.JARAcH, e.,Il manaale del diritto d'autore, Mursia, Milano 1968.Lopuz, y., Sul libro a stampa e le origini della censura ecclesiastica,Regina, Napoli 1972.TAdBoRNrNo, F., L'organizzazione editoriale e scolastica, Bulzoni,Roma 1978.Torox, w., e vErTzEL, R., Manuale internazionale di bibliografa,Editrice Bibliografica, Milano r9Z9 sgg.uNlrIN, s., k oerit sull'editoria, Garzanti, Milano 1958.

    6. Il giornale.cARITl, u,.,Una sfida per la stampa. Come inlornatica e telecomu-nicazioni riuoluzionano i mass media, Etas Libri, Milano r98r.cAsrRoNovo,v., La staffipa italiana dall'uniti al lascismo,Latetza,Bari 19762,- e TRANFAGLTA, N., Storia della stampa italiana,Latema,Bafi ry76sgg.LENZI, u., Dizionario di giornalismo, 2u ed., Mursia, Milano ry74MURIALDT, t., Come si legge un giornale,Latetza,Ba ry79.pARIsI, t.,Il gioruale. Storia, euoluzione, tecnica, curiositi., Milanorgr r,ToMAsELr,r, s., Storia della stampa clandestina, Roma r95r.

    7. Tecnica della stampa.MARcHIGIANI, R., e cHroRzo, tr.,Glossario per la terminologia dellalotocomposizione, Ghiorzo, Milano r98i.sEyBoLD,_J,., Le basi della fotocomposizione, Arti Poligrafiche Eu-ropee, Milano 1979.

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    324 APPENDICE PER IL LETTORE ITALIANO8. Periodici.

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    ACQUAFORlEo) i"rti" di rame nella quale stato inciso un disegno rovescia-to (destra e sinistra invertite), asrcrtando chimicamente unaparte della lastra stesse nelle zone che costituiscono la figura.bl L'ane di incidere in lastrc di rame disegni e figure per mezzodi una morsura eseguita con acido.ALFABETo Serie di segni corrispondenti ai suoni fondamentdi diun linguaggio articolato. Si hanno vari alfbeti: il pi diftuso quello latino (integrato da lettere di aggiunta tardomedievele eda segni diacritici); altri alfabeti sono quello cirillico, grccrl,ebraico, atabo, ecrc.ALLTNEAMENTo Al di l del significato corrente , valido in ogni aspetto della progettazione grafica, designa la linea orizzontde ideale (allineamentoal piede dell'occhio medio) su cui appoggiano le letterc pive diaste discendenti, di qualunque corpo o serie:

    Nella pratica del disegno grafico alcune lettere (o, c, a) olrepas.sano tale linea, oppure non la mggiungono (come la ), rt cor-reggete g efietti ottici provocati ddle linee cune, a punta, oriz.zontali, che costituiscono la parte inferiore delle lettee stesse.L'allineamento al piede dei caratteri mobili di corpo diverso ri-chiede rne operazione manuale nota con il nome di paragonag-gio, mentre nella moderna composizione calcolatorizzata essoviene eftettuato automaticamente.ALTFZ,A) In un cerattere in piombo, la distenze fra la superficie supe-dore ddl'occhio e quella infedore del fusto: essa deve essere ri-gorosamente costante e vde in Italia 62,7 punti Didot, pari amm23,568,

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    328 GLOSSARIO) Nei caratted (aedi Carattere, c) per pro-gettazione e composizione fotografica - gli unici che vengano an-cora disegnati ex novo - si tende a chiamare > 1 distan-zafra il limite superiore delle aste ascendenti e quello inferioredelle aste discendenti, cio quella che in tipografia si chiama.c) In un libro, I'altezza di pagina la distanza fua il limite supe-riore delle aste ascendenti della ptima linea e quello inferioredelle aste discendenti dell'ultima, o anche il numeto di linee checostituiscono il < tago>.

    ^NTIQUA Nei paesi anglosassoni, in Getmania, in Scandinavia,ecc. si designano con questo no.qrg i caratteri latini tondi e corsi-vi, in opposizione a quelli cosiddetti gotici, che sono essi stes-si una forma particolare dell'alfabeto latino.AvvrAMENro Operazione di vellamento della superficie dellafoma prima della stampa tipografica. Cib per owiare alle difie-renze in altezza dei caratteri (deteriorati dall'uso o imperfetti),

    alle imperfezioni dqli organi meccanici della macchina, alla ne-cessiti di difierenziare localmente la pressione esercitata sullaforrna stessa durante la stampa.AvvrcrNAMENTo Lo spazio bianco fra due lettere accostate. Neicaratteti in piombo era sffettamente vincolato a esigenze tecni-che di fusione che imponevano uno spazio minimo, su cui il progettista, per ottenere un certa uniformiti di bianco visivo ne-g accostamenti delle varie lettere I'una all'altra, poteva inter-venire solo in armento.L'awento del carattere (aedi Canttere, c) hainfranto questa barriera e oggi viene studiato I'awicinrmentoottimale (anche in sovrapposizione parziale) per ogni coppia dilettere, memorizzando poi in calcolatore il valore cosl stabilito.

    All'utilizzatore rimane la possibiliti di variare di una entitA 6s-sa tale awicinamento, sia per ottenere una composizione pi o[leno

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    t30 GLOSSARIO GLOSSARIO 33rte del dorso del volume e i foglietti in tal modo berati incollatigli uni agli altri.cApo IAGTNA o IAGTNA rNrzALE La prima pagina di un capitolo,di una parte, di una prefazione, ecc., sotamente di altezza infe-riore a quella delle altre pagine e sovrastata da un titolo.CARATTERE) Piccolo patallelepipedo in lega tipografrca (a.l,legno, plasti-ca,daltuza rigorosamente costante (in Italia 62,7 punti Didot),recante sulla faccia superiore una letteta o segno inciso a rove-scio. Si distinguono cinque parti principali: I'occhio (.),la for-za di corpo (a.), l' aLtezza (a.), I'awicinamento ( z. ), la laryhezza.) C,ollezione di caratteri con caratteristiche analoghe di stile edi disegno. Circa la denominazione e la delimitazione degli stili,le varie classificazioni in uso discordano. La pi semplice e diftu-sa distingue: r) romani antichi e moderni (aste e grazie di spes-sore vadabile); z) egrziani (aste e grazie di spessore uniforme);3) bastoni (aste di spessore uniforme con assenza di grazie);4) fantasie. Una delle pi recenti distingue: r) lapidari; z) me-dievali; 3) veneziani; 4) transizionali; 5) bodoniani; 6) sctitti;7) ornati; 8) egiziani; 9) neari; ro) fantasie. Le ulteriori sud-divisioni sono invece accettate da tutti secondo questo schema:per ogni stile si distinguono una o pi famiglie (il nome vero eproprio del carattere : Granjon, Baskerville, Egizio, Times, ecc. ),che a loro volta comprendono un complesso di serie (chiaro, ne-retto, nero, tondo oppure corsivo), di cui vengono fabbricati va-ri corpi comprendenti maiuscolo, minuscolo, maiuscoletto, ecc.c) Il declino della tipografia ha portato con s varie modifichealle suddette denominazioni. Il carattere bidimensionale moder-no non ha pi z anzi,si chiama oggi sempre pi soven-te > la fona di corpo, con l'ulteriore awertenza che ilvocabolo designa unicamente I'altezzadei grafismi, perch non vi

    sono pi le esigenze tecniche che imponevano di modificare que-sta dimensione all'atto della fondita del carattere.La taggiunta indipendenza dalmerzzo piombo porta ovviamentecon s l'abbandono del sistema tipografico di misura in favoredel sistema decimale (millimetro) che, pur essendo gil in atto,attende tuttavia ancora una normativa a livello internazionde.Un altro efietto dell'afirancamento dal piombo che il progetti-sta non pi vincolato dalle poche largbezze disponibi in linotype e monotype (e anche in fonderia), n dalla 6sica impossibi-lit di sovrapporre una lettera all'dra: il quadratone del corpo,base sempre di tutti i conteggi, pub ora essere suddiviso in quan-te uniti (e mezze uniti) si vuole e si ritenga economicamente va-Iido, e la flessibilitl ancora accresciuta dalla possibilitl divariae gli awicinamenti in funzione della lettera seguente, finoalla sovrapposizione.Forse meno positiva dal punto di vista artistio ma altrettanto

    ecc.), a seconda del corpo in cui essi sono comPosti, senza rispet'to alcuno pe la succeslione logica. Nelle furzl impaginate, in-vece, i vatielementi sono dispoiti secondo I'ordine voluto e (ta'gtiatio (o divisi) in pagine in-base alle consuete norme tipografi'ihe, alle caratteristiihJ di collana, alle usanze della casa edi6ice.Le prime bozze (di solito in colonna) vengono corrette per con-froto con l'originale (collazionamento, o letur-a con. orlginale) ;le seconde bone (di solito impaginate) richiedono il tisconuodelle correzioni eseguite sulle prime (ciob il controllo di tutte leiinie rifuse o rimanlggiate) pi una lettura semplice alla ricercaJio[ errori sfucsiti Icollaiionatore (lettura in seconde, o conptE L.ntil; tnii rcrze bzze si tiscontrano -semplicemente lebrrezioni eile seconde. Il co*ettore indica la parola o 1a let-tera da correggere tracciandovi sopra, direttamentel 9l segno.nu.n"i*alhe riporta poi sul-margine destro della bozzaiirii,"" di seguito i1 test esatto. Le norme principali per lacorrezione deJ bozze sono elencate nelle tabelle UNI numefo,o4r,'^r.nto della fotocomposizione calcolatoriz zata \a un po' mu-tato il concetto stesso di-. Superati il problema del cam-bio di corpo e quello del cambio d'interlineatura (la fotocompo-ii,ti.. pnE .t.guit enrambi automaticamelte cogampio.cam-l. i"iii.rion?), e awiato a soluzione anche quello dell'imp1'[i"*i". ii-casi'iemplici sono risolvibili automaticamente), laA|*i." borr^ in iolonna / ',zza impaginata ha perso ogni;;i;;;il;Ji.iii..ri"ni,. in oeni ca iignifica slo pi cheniii" "rr. in colonna non rispetiata l'aezza di pagina defini--t. i-." vada la funzion della brza come mezzo per il.oni.otto della correttezza deltesto composto, pur con la riserva.tC lU impianti dotati di videoterminale consentono la coffezio'ne direttamente sul video stesso' senza bisogno dibozza' -i; fi-di1o6,2r un impianto di fotocomposizione c-alcolato-l:"illl ti.l pnb ofirir. un attilos6itto in- pi copie (di livelloqualitativo vadabile a seconda della macchina impiegata) man-""Jo it.ttielaborati su una stampante (.); owero un foto-composto su carta del quale esegrrile poi.copie serografiche odiaziche nel numero deiiderato. Il procedimento b chiaramentepi costoso e complesso, specie se si rendono necessari vari sta-i successivi di ctrrezion; inoltre, poich ogni passaggio inmacchina fotocompositrice comporta il totale rifacimento del te-tio. nott solo di il.,tn. linee cme accadeva in piombo, non vi garanzia assoluta che il testo corretto rimanga tale: possibilech-e sulla pellicola definitiva compaiano errori dove prima nonve n'efano.

    BR9SSURA Sistema economico di legatura (.), in cui una coperti-na (.) di cartoncino sostituisce la copertina di cartone ricoper-todi . Tale sistema abbinato sotmente con 1 cosiddetta le-gatura fresata, in cui cio le segnature vengono fresate ddla par-

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    3t2 GLOSSARIOsignificativa, la possibilitl opcrate modifictre ottiche ed elet-toniche che dlno luogo automaticamente a corsivi, neri, filet-tati, negativi, ecc.Il catattete odierno nasce inoltre scmpre pi spesso gil sotto for-ma di carattere digitele (oediFabbnezione dei caratteri); e percerte applicazioni particolari lo pub (progette> anche un cal-coletore fornito di uno speciale programma.d) Termine useto comunemente in luogo di alfabeto (a.), per de-signare la forma assrnta pesso popo diversi dalla rappresnta-zione gratca delle parole e dei suoni.

    cARTA Il pi comune supporto dell scrittura e della stampa, co-stituito da minute fibrille di cellulosa feltrate in uno strato pi omeno sottile dnforzato con dme sostanze. A seconda del metododi fabbricazione si distinguono la carta a mano, mano-macchina ee macchina; a seconda del materiale da cui stata ricavata, si hala carta di sracci, di pasta di legno, ecc.; a seconda del genere difinitura si hanno carte calendrate, satinate, lisciate, ecc.; a secol-da dell'uso cui destinata si ha la carta da stampa, la carta da di.segno, la carta da lettera, ecc.cAssA Pi propdamente cassetto suddiviso in vari scomparticontenente una o pi polizze (2.) di un determinato camttere.La meccanizzezione della composizione in piombo con il sistemalinotype ha trasformato l cassa da contenitore di caratteri inmaganino di matrici (u.), conservando la ceratteristica di conte-nitore di una o pi polizze.C,on il sistema monotyp viene introdotta la matrice unica perciascun sglo, e la cassa diventa uno speciale telaio.La composizione fotografica, seguendo questa stessa strada, haadottato segni in negativo su supporti fotografici diversi (dischi,strisce, segmenti, ecc.), purtroppo rinunciando - salvo qualcheeccezione - all'intercambiabiliti dei segni che era prerogativadel telaio monotype.

    L'awento dei caratteti dislta.lizzsi (aedi Fabbricazione dei ca-ratteri) h trasfotmato la cassa in un disco flessibile, analogo aquelli fonografici, che con relativa facitl consente di nuovo dicambiae i segni gil memorizzati e anche, con una macchina par-ticolare, di

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    334di tempo assai maggiore. Speciali macchine fonditrici monolinea-ri (cio a nea intera, come la linotype) azionate a mano porta-no al sistema radizionale alcuni vantaggi della composizionemeccanica (carattete sempre nuovo, maneggiabiti, ecc.): ven-gono usate infatti per gli stessi tipi di composizione normalmentercalizzau a mano, con la sola difterenza che non si compongono piri caratteri, bensl matrici.La composizione tipografica, che nei suoi cinque seco di evolu-zione ha raggiunto velli dtissimi di flessibilitl e di afrdbilitl,ha per invalicabi limiti di produttivitl e rcsta un procedimen-to dipendente da manodopera altamente sgrccializzata. Cib fa sfche il suo impiego sia sempre pi limitato a lavori particolari,mentre la richiesta di composizione di massa viene soddisfattadagli impianti calcolatorizzati con uscita su suppotto fotografico( aedi Fotocomposizione calcolatorizzata).

    coNTE@ro L'operazione di preventivare la lunghezza di un bro.(o di qudunque alto stampato.) partendb dall'originale. Esso si'svolge in due fasi; al deteuninazione del numero di battute (let-tete, segni, spazi, ecc.) contenute nel dattiloscritto; b) conoscrn-do il numero di battute per pagina della collana cui apparteml illibro, con una semplice divisione si ottiene il numero di pagine;a questa cifra andranno aggiunti i principl, gli occhietti, le pagi-ne finali, gli eventudi indici, ecc., oltre a una integrazione, di selito determinata dall'esperienza, per i capi pagina,le pagine moz-ze, ecc.

    copERTrNA L'insieme di due cartoni speciali del formato del -bro (piatti) ticoperti, nella parte esterna, di tela, pelle o simili euniti da una striscia intermedia dello stesso materiale (dorso).Viene applicata albro ripiegando e incollando sull'interno deipiatti b gana di rinforzo del dorso. Un quartino di speciale car-ta bianca o colorata (sguardie, .) verrl poi applicato al bordodella prima e ultima segnatura e incollato sul piatto a ticopriretela e cartone.Genericamente viene chiamato copertina qualsiasi involucro dicrrta, tela, o altri materiali usato rr ricoprire e tenee insiemeil gntppo di segnatute costituenti un libro.

    copyRrcHT Diritto di esclusiviti sulle possibili utilizzazioni com-.mercidi di un'opera letteraria, possedto di solito da un editoie.Una convenzione internazionale stabilisce la durata e i termiidi tale esclusiviti; gli editori dei paesi che la riconoscono,sonotenuti a dichiarare nei loto volumi, e anco del simbolo @, ldata d'uscita del libro e il nome del possessore del copyright;Una tegolamentazione speciale prevista per il caso di traduzio-ni da alue lingue.Il contratto stipulato fra autore ed editore ptevede - dietro.com-penso d'una percentuale sul prezzo di copertina chiamata

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    316 GLOSSARIO GLOSSARIO 337produzionc nella quale dzulta sctrrito quel colore di cui il filtroI complementsre. Esaltndo el massimo tale proprietl, vicneolrcrata la selezione del colore (a.) per arti grafiche.

    FrssA@o In fotogra6a, trattamento c-himico cui vengono sotto-poste le pcllcole sviluppate per eliminare quella parte delloscato sensibile non intaccata dalla luce e quindi estranea al-l'immagine. In tal modo si l'immagine fotografica stessa,endendola inalterabile alla lucc.

    FLEssocRAFrA Sistema di stampa usato nel scttorc dell'imbdlag-gio, sostanzialmente un variante della tipografia. Impiega forme in rilievo rcizzete con materiali morbidi (gomma o fotopolimeri) e inchiostri fluidi (dosati con uno speciale nrllo denomi-nato Anilox le cui superficie uniformemente incisa con ccllet-te simili a quelle del otocdco) pcr stampatr su materiali flessi-bi (poetilene, poliesteri), pellicole di alluminio, accoppiati,ecr. con macchine da bobina a pi colori, oppure su cartone on-dulato o teso con macchine analoghe a quelle ofiset da foglio.FORI\dA) Sulle macchine per comporre si chiama forma la cavitl (rac-chiusa su quattro lati da pareti regolabili e sul quinto dalla ma-tice o linea di marici,libera sul sesto lato per l'immissione del-la lega fusa) in cui vengono prodotti il carattere (.) o la linea dicaratteri.i In sala stampa tipografca la forme il complesso di paglneordinate opportunamente nel telaio della macchina e costituentirna o pi segnature, pronte per la vera e propria operazione distampa. Il vocabolo viene usato in questo senso, pet estensione,anche in oftset.FoRMATo DEr LIBRI Deriva da quello del foglio di carta disteso,cosl come esce dalla cartiera. Quando tale foglio viene piegato inmeztzo si ha I'edizione in folio; poi, a seconda del numero dellepieghe, si avranno edizioni in quatto, in ottavo, ecc. Prendendocome base un fogo Zo x roo si avr):

    numeo pagine formto dcnomin"ione denominzionepiegbc otrcnute in cm dell'cdizionc dell segnatu70 x ,o in folio qua$ino3, x ro in querto ottevoj, x 2, ,in ottavo odicesimor7,j x 25 in sedicesimo entduesimor7,j x t2,, in entaduesimo scsEanteguattrcsimo

    Dal punto di vista strcttamente bibliografico, si convenuto diassgnare il nome di edizione in folio, in quarto, etc. a nrtti queilibri le cui dimensioni sono comprese entro ccrti limiti stabitii base a una convenzione internazionale.

    ca su una seconda piastra d'ottone: il tutto costituisce il premodello, che senirl - nella succcssiva operezione - nidare ilpantogafo che incide la matrice. Terrinata l'incisioe ed ese-guiti i necessari controlli,la matrice viene inviata alle macchinefonditdci che iniziano la produzione dei singoli caatteri.Questo v{9 per i carttri di fonderia; per quel che riguardai caratteri linotype e monotype, la lavoraziorre praticamenteuguale fino al premodello; dopo di che il pantografo verticale in-cide un purzone (a.), mediente il quale si produrranno le maui-ci con cui il cliente fonderl egli stesso i caratteri. Le lavorazioneccimpleta richiede olte sessanta operazioni.Non molto diversa, no al disegno definitivo, neppure la ea-liuazione dei caratteri per fotocomposizione: occone solo rile-vare che se il carattere in piombo, a vello di progetuzione, ri-chiedeva la corezione dei difetti ottici insiti nelliforma di'va-rie lett-ere, quello da fotocomposizione richiede in pi la corre-zione dei difetti che saranno intodotti dai vai passggi fotogm-fici necessari per giungere al fotocomposto.Dai disegni definitivi si ottengono fotografcamente le strisce, idischi, ecc. da montare sulle fotocomposiuici a mer;zo di appa-recchiature di grande precisione, accoppiando a ogni lettera spe-ciali segni di identificazione e comando per i dispositivi della fo-tocomposiice stessa.La,realinazione dei ceratteri per le compositrici a tubo catodicoptevede la trasformazione del disegno definitivo in una sequen-za di dati numerici registrati su disco che identificano ogni pun-to di una matrice matematica (r nee x y colonne) come fecenteo non facente parte del grafsmo (operazione chiamata digitaliz-zazione). La qualiti del carattere viene cosl a dipendere dal nu-mero di linee e di colonne della matdce (griglia) st cri viene di-gitalinato, e dall'abitl con cui il progettista sa sfnrttare d me-glio in funzione del disegno la rigiditt della gdglia. A questoaspetto negativo la digitalizzazione contappone peralno il van-taggio di poter manipolate per via eletnonica sia la polizza, siail carattere (crcazione di corsivi, negativi, ecc.), sia gli awicina-menti.

    FAscETTA Sriscia di carta, coocata trasversalmente rispctto d-la copertina del bro, recante uno slogan pubblicitario destinatoa richiamare I'attenzione.FTLETTo Lamine sottile, di ottone o di lega tipografica, di spesso-re (corpo) variabile e eltezza uguale a quella dei carstteri, recan-te della parte superiore linee semplici, ondulate, tratteggiate, dicolcre (.) vadabile: chiaro, neretto, nero, ecc.FTLTRo Dr LUcE Sottile lastrine veuo colorato, a facce pcrfet-tamenrc piane e pardlele, che - dattata all'obiettivo iii una

    macchina fotografica - serve ad amestarc le adiazioni coloretecomplementai al colore del fiItro, in modo da ottenere una d-

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    Wy8 GLOSSARIOFoRrATuM La ealy"uione d,una mattice di starrpa, di soto aartire da una matrce ini.iniiia'o'iienuta *amite uo dei proedimen ti di fotorip-rodi.ii -ir. 1." "*Y*.iffi:l'."n".H *T::iA t;:u3 "u*'-'. surctiore dele astesii*;uri,*i$",.'m fu ln.l{,fi t$ffia parte terminale aiUg;g[. niil esrerno del parallelepipe-do che sostiene t'.".trio.i;;;), che possono essere prati-amente nulle onpute,f.i pionun"i-"t z laf.onadi corpo diven-il,frh ofr:X.t;ff; ffi;i";. ; e"l=i";;,9;re derFOTOCALCOGRAFTA _procedimenp cgn ..r ti ottengono re ma*icili-tr-qTry per.il sistema otocalco (1. ff pugto di partenza unosruvo a toni continui. Montato;;;n retino (2.) negativo (inti cio si hanno i-punii-n.;l;-'#ff;:i:r:?ff"s,il'l :ne ( trasporaro D rtogragcameff;,,iln*ii:lf U:*t:i ;:oento, in cui Ia luce pio"* "nl;;,311. d"d;;;f,.. iu; ;",:i ffi "irT["r*,:T'Xii"*:'*::x'triJHfi :*:",ft-#:J,"dtrn:*atr+:,,";wHffselva D (protezionrdere il cilindro stesso penetr a poco a-poco: Ie zone n cui rotrato protettivo piiottile u.ti"nno ii.ir. pi,i ;;;#l;.r-e, quelle in cui t.i. ,q. i;i$;o-, r.neno profondamente(secondo passaggio, positivo).Il di ..fe nee el retino (nonunti, perch si usa-un r.ti" ne ";ili,;riino"'iiir. ,r_atto e costituiranno la rup.rfici" ri, *ii rco*e ra racletta che e-ina dal cilindro I'eccess ;r.t i*r* st f;;;f ilt'#oo,ta gal.maglia aq t iitt, j9f Jirliir.rettangolari di diversarofonditi che contengon pi "r" r.iil";il;;p;Jilr."-o quindi sulla carta ua traccia pi o L.no n.rr.Al procedimento convenrion"I. r'i-rr*cano due variazioni im.ortanti: il rotocalco semiautotipi*-lp.r,.ndo da un positivoretinato sovrapposro a- regis*o , ""o^" io-nff;t #ilr.n-.sgl: "ll.rle di superfici. ..proionit u"ri.iO-. ntU"ro.rprco (partendo da.un positivo retinato ,i .opr-li.io,.nr.sul cilindro invece che zu .rri;.i;;nto e si ottensono cel-|.Jr. 9i profondit costanre .,up.rh."i. variabile)-L rncrsrone chimica- difficilnente controlrabile e'dannosa per laalute dggli operatdti tr" *r."o"roJ*i* dan,incision eret-onica, phe ol*e ad .ssicurare la "iuii-lir"iiiil..uindi Ia ripetibitita 1 "jr ri"g- :"*"i; ;;ld;bii. .1" uemoria dei sistemi 1ntegl1ti (oiii rtxmposizione calcolato-izzata, Fotoriprod*ion.]-s."it" iirgin."ione), sl da costi-uire un'unicaiatena.eletironica il'*i irootto finare il cilin-ro inciso pronro p* t" ,trii""l s rq .,'

    GLOSSARIO 339ForocoMposrrRrcE unitl perifericr d'uscita di un irtcnr di fo-tocomnsizione calcolatorizzaa ( u. ).La nscita della fotocomposiuice fu legrta al bisogno dl tumcntarq l1 produttivitl e di ridurre i coti r-irpctto al metodo dl com.posizione in piombo, bisogno encor phl-entito dopo l,awcnndell'offset, sistema con il quale non il trmps direitamentc lcaratteri mobili, ma da una lasra (u.) pc lr qri esecuzione d-chiesto un positivo tresparentePer ragglungere tali obiettivi, si potevr eumcnt.re la velocitlpura della macchina, owero abbrviarc e cmp6cre il proce-dimento frr ottenerc il positivo rasparente; l'ptimum sarebbestato ottenere entrambe le mse.Le fotocompositrici della pdma generazione - semplici tdatta-men_ti della linotype e della modotype, nei quali specidl tppe-rmchiature fotografiche operanti cpn caratteri negativi ru plti-cola sostituivano i complessi di fondita - puntaroo sull eoon.da soluzione: si otteneva dfuettamente un positivo, trasparente edi qualitl molto superiore alla velina, nce se a veloci[l sostn.zialmente immutata. Il grosso neo era la dificoltl di eseguire sutde positivo una qualunque correzione.L'intervento sulla velocitl imponeva invece il ricorso e nuovetecnologie che sostituissero i dispositivi.meccanici giunti ormaial limite delle prestazioni possibili. La tastiera pneumatica dellamonotyp diventb cosl una tastiera elettronica, in grado di con-tarc gli srssori delle lettere, di giustificare le nee e di produr-re in uscita un nastro perforato con cui comandare la fotocom-posinice. Quest'ultima si trasformb in una unitl fotografica ve-loce, essa pure elettronica, capace di assorbire il lavoro di moltetastiere. Questa seconda generazione conservava il vantaggio del-I'uscita in positivo trasparente, incideva in modo concreto sullavelociti, ma non ebbe il sucresso commerciale sperato perchnon risolveva il problema delle comezioni.La soluzione di questo problema venne con la comparsa del vi.deoterminde (vor), una specie di televisore dotato di memoriae capace di ptesentare sullo schermo in forma leggibile il testocodificato nel nastro perforato, di modificarlo secondo la volon-ti dellbperatore (tagli, aggiunte, sostituzioni) per mezz:o di co-mandi provenienti da una tastiera collegata, e poi di riperforar-lo in un secondo naso con cui alimentare la fotocompositrice.Lo sviluppo dei calcolatod e della registazione magnetica (di-schi, nastd, cassette), e la progressiva riduzione del loro costo,rese nssibile lateza generazione di fotocomposittici, nelle qua-li venne sostituito al nasuo perforato il nasuo o disco magneti-co, e alle matrici fotografiche negative un tubo a raggi catodicisu cti si richiamano i caratte digttalizzati e memorinatiin caLcolatore. Da una parte cib rappresentb un incemento enormedella velocit, dall'altra fu la pre"messa di un grosso salto di qua-litl: la nascita del sistema di fotocomposizione cdcolatoria-to (a.), nel quale la fotocompositice assume il suo ruolo defini-

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    34a GLOSSARIO GLOSSARIO 34rI testi memorizzati in calcolatore possono essere richiamati suvideoterminale per essere corretti e modificati secondo le esigen-ze. Alri termina pi grandi e complessi consentono l'esecuzio-ne delle inserzioni pubblicitarie e degli annunci per i giornali,nonch i montaggi delle pagine (testi e illusrazioni) per libri, ri-viste e giornali.I testi definitivi memorizzati in calcolatore possono infine essereinviati su un'apparecchiatura di uscita, che pub essere una stam-pante (u.), una fotocompositrice (u.), o anche una memoria d'ar-chivio. L'uscita su fotocompositrice presuppone la giustificazio-ne delle linee (automatica) e la divisione delle patole (automati-ca, con vari gradi di precisione a seconda delle ngue e dellaqualiti del programma); in molti casi anche possibile ottene-re, con un apposito progranma,l'mpaginazione automatica ditesti semplici.Ragioni economiche, specie nei picco impianti, possono sugge-rire a volte di rinunziare al calcolatore centrale on line; in tal ca-so la funzione di memorizzaz\one svolta da piccole memorie dicui vengono dotate le varie periferiche, l' delcalcolatore centrale viene fra le stesse periferiche,nella misura occonente a ciascuna di esse.Il fotocomposto pu essere sia una bozza (o.) sia un prodotto6nito: nel primo caso il ciclo di conezione e revisione verri ri-peruto fino a ottenere il risultato voluto; nel secondo, potrl trat-tarsi di pellicole delinitive rrsabili come matrici nelle lavorazionisuccessive, oppure di prodotti intermedi (prevalentemente sucarta) con i quali si realizzeranno dei montaggi da cui prende-ranno il via ulterioi lavorazioni.FororNcrsloNe Procedimento di formatura con cui si ottengono iclich (u.) per stampa tipografica. Il punto di panenza un ne-gativo a tratto o mez,zatinta da cui si stampa un positivo su unalastra sensibilizzata alla luce (trasporto). Indi, con vari mezzifisico

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    342 GLOSSARIOsotto forma di cariche elettiche che attirano Ie particelle di untoner dotato di carica opposta; t toner viine p"fd; fira "aldo; la.parte non staiipant viene iratt"t"ttti-i.".;t" .*renderlaigr.oscopica._eustometodott"Lt"r"-l-*-t.i'liff,inella.capatidirisolione,p.t?i*rilliii;oT.;ffi ;randi risperto ai dettaeli oii nni .Uii-noirr"i dettaglirTdr nspemo Sttagli pi fini dell,immagine.rnfine, uilizzds le possibilitr ofierte dal laser, possibile ese-

    GLOSSARIO 343wentualmente alri elementi quali il marchio della casa, un mot-to, fregi, ec. Nei paesi anglosassoni il frontespizio (ftontispiece) invece la pagina pari immediatamente prccedente il nostrofrontespizio, il quale prende il nome title page, ct& paginadel titolo.

    GALVANOTIPIAa) Il procedimento di ramatura e cromatura dei cilindri per stam-pa rotocalco, mediante immersione del cilindo stesso in bagnogalvanico.) Sottile foga di rame ottenuta con procedimento analogo e ri-producente alla perfezione qualsiasi carettere, marchio, o dise-gno in rievo. Riempita con adatta lega tipografica, tale fogliapub sopportae thature assai maggiori che non il comune carat-terc di fonderia.cIoRNALE Pubblicazione periodica, di solito quotidiana, che ser-ve a diftondere notizie, commenti, servizi specidi sugli aweni-menti di maggior risonanza, inchieste sui problemi delmomentoe alre informazioni culturali e commerciali.

    L'awento dei nuovi media ha nettamente modificato la funzionedel giornale, chs non pi di diffusione delle notizie pi recentima di commento d'attualitl; in pari tempo l'awento delle nuovetecnologie (oedi in particolare Fotocomposizione calcr,latorizza-ta) ha rivoluzionato l'organizzazione di raccolta, elaborazione estampa degli articoli e dee inserzioni pubblicitarie.Le notizie confluiscono oggi in un grande calcolatore dislocatopresso la sede cennale del giornale, e provengono direttamente,per teletrasmissione, sia dalle grandi agenze internazionali, siadai corrispondenti e dagli inviati (che possono usare picco videoterminali predisposti per la trasmissione via telefono), siadalle redazioni periferiche distaccate nelle localiti di maggioreinteresse per ogni testata. I redattori hanno accesso e guesti ma-teriali tramite videotetmina interattivi, e a diversi livelli di re-sponsabilit) rileggono, rielabotano, fondono, ecc. timandando incalcolatore i testi definitivi. L'acquisizione delle inserzioni pub-blicitarie awiene in maniera analoga, immettendo subito in cal-colatore i piccoli annunci ricewti diettamente ed elaborando inun apposito rparto gli awisi a spazio pi impegnativi, con me'marizzezione fi nale in calcolatote.Articoli, awisi pubbcitati e fotogmfie (preventivamente digi-telinate) vengono richiamati per I'impaginazione su altri picomplessi terminali, dai quali ogni pagina completa itorna an-coa una volta in calcolatore, in attesa dell'ordine di composi-zione. In pochi minuti esce allora dalla fotocomposiuice una pa-gina completa, che un apparecchio a laser trasformerl in lasuada stampa; o addiritture es(t gii una lasua pnonta per la mac-china da stampa. Tali operazioni possono anc-he essete eseguitecontemporaneamente in pi stabilimenti lontani, gtazie alla te-letrasmssione dei dati memorizzati nel calcolatore cenrale.

    grandiguir-e una lastra a pqtire da impulsi aigi,i pilr.-ri.",i sia daun laser di lettura che esplora bn e"un iigi"il rprco, siada una memoria., sia-da ui sistema i t.i.ui-rrio"lir ri.,di scrittura pu-b. lncidgre direttament.l" i"itt., "ppr. produ"r.rn negarivo utilizzabile con il metodo tradizionafe] --- 5-

    FOTORTPRODTZTONE Processo di trasformazione di un odginale(fotografia.in bianco e nero o ".ot*i i"poriti,?i.Ji;ta:pinto, 9cc.) in pgrlce fotografica i"tlrmi" ?a Ltilarsi inuno.dei pr-ocessi di formatur (uedi Foiincisione, F"t"lia;F*tocalcografia).La. fotoriproduzione uadizionare consiste- nel fotogafare forigi-nale (con o serza retino a seconda che si h ;;; " -o-^","ltl_ti, .. 4r tipografia, ofi ser, rotocalco ), una ; ;i,tt. idan-u sono i colori co cuji eseg.ue.la riproduzion.), iot rpoirirrdo no (a seconda che si lavori-in bian e nero o colorij i filiricolorati necessari per la selezione der colore.-I* p.l;;] di se-lezione cosl ottenute vengono corrette .",..i. aio ,.opodi eliminare l'efieto delJadiazioni

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    344no

    calcolati.

    crvsrF;zzA Lalunghaza di una linea di composizione.crusrrFrcAzroNE lr,aggiunta al valore.-minimo dello spazio in-ercarato fra parora -n"To-i" ;; -;l*li-"Ji"r"iiiin., iuantonecessarioanircrr..itp.ii*JlJi.eit?r"#;"ri..-**r::r*ane delle prrol. _ hsi;. vensa colmata perfetta-

    L*::*:g,nSrillry1., i gigrnatj tocati, inunciano sovente at'iiop'gioi-i';tiTIt:tl:#j#1'f,lii:':trf ,Xi'f.TSo fotocomposti su certa e montati a fnano srri rraciori J-ll- L^: ::-:?i: """:gS ; &;;i t.ili'j.i[:ilcidono la lastra.::^nY:?i1'3"t'esln"#;i.;ffi ;::?T'f,::'.Htf :La stampa, ch pubg,*nTi;;"ffi ;:ni:r'*J#tiJ:tr",iil :$,*l:::1,::inee d'impa.ctet-randi rotative o?set, ""ll;J;jil;amento e distdbuzione deigio*fi-ri..p.to.

    )*:,f:*: jpf: lfig lbperazione si efiettua per tentati-i,-nea composizioneIj:,1 1" .o-posizione linorype p.-r m."ro i;;i;l; ffiL::?:?:.ir*otype e fotografiCa su basi dd;;;;;?;ili".-

    GLOSSARIO t45crattere, coipo, giustezza, interlineatura; disegnare sagooe oriil testo debba conformarsi; ecc.Per I'impaginazione di pedodici, cataloghi e altri lavori a colodesistono grandi sistemi integrati totdmente elettronici che - par-tendo da una selezione eseguita normalmente con una delle va-rie macchine in commercio e d testi definitivi memorizzati inarrivo da un sistema di composizione con uscita digitale - ese-guono la cotrezione delle selezioni stesse mostmndone l'efiettosu un video a colori; ogni generc di opoazione di dimensiona-mento, scontorno, sovrapposizione, ecc.; e il montaggio dei testie delle iustrazioni secondo un menb. L'uscita su uns me-moria a disco, su una fotocomrcsiuice o su un'apparecchiaturaper la produzione dirctta di lastre ofiset o cilindd rotocalco.

    rNcHrosTno Preparato chimico, impiegato per scdvere e stmpa-re, costituito da un pigmento colorato, da una resina che fungeda legante, da un solvente e da un essiccante (sostanza che favorisce l'essiccamento del legante in cui disperso il pigmento). I"cproprietl e la costituzione di un inchiostto vetiano a seconda delsistema di stampa, del tipo di essiccamento (ossidazione, eva-rorazione, penetrezione, ptecipitazione, polimerizzazione, ecc,),dell'uso per crri stato formulato.

    rNcnNABoLo Libro stampato fra il r45o circa (invenzione dellastampa a caratteri mobili) e il r5oo (secondo dcrrni r5zo), cionel primissimo periodo dell'arte della stampa.rNDrcE Qualunque elenco, ordinato secondo un certo critedo(prcvalentemente alfabetico, ma anche cronologico, sequenziale,per argomenti, ecc.), di elementi costitutivi di un libro, elenconel quale segue a ogni voce il numero della pagina in cui essacompare.L'indice pi noto, l'indice generale, quello dei titoli di parte,capitolo, paragrafo, ecc. che guida il lettore attravetso il conte-nuto di unbpera e il suo svolgimento. L'indice dei nomi forni-sce I'elenco delle pagine in cui sono citati personaggi storici eno, poroli, stati, cittl, localiti, c per estensione titoli di opere,periodici o dto. L'izdice analitico presenta una scelta dei con-cetti, delle tesi, degli argomenti presentati o discussi nell'orere.L'indice delle illustzioai dlla poaizione nel volume di 6gue,diagtammi, schemi, cartine, ecc., fotnendo spesso anche infor-mazioni pi panicolarcggiate sulla fonte e sulla collocazione delsoggetto.Esistono poi numerosissimi altri tipi di indici, a seconda delleesigenze specifche della materia trattta.Un particolare tipo indice ld concordanza, ciob l'elenco al-fabetico di tutte le occorrenze di tutte le parole che costituiscono un'orera, completato con il coDtesto di ciascra occofteuz econ il numero di canto, verso, pagina, occorente per riovarla.

    GLOSSARIO

    tl pre-Per estensio.ne, si chiarna giustificazione anche l,operazione diortae in att,,za esatra le iaeine di; Itd;ll ilff;pp"-a uscito daa fonditrice, eic.-I tatti terminali delle varie leterc.tt n o"t*111::Il

    ^, F ^,iry-q"fi a, f ase.di lavorazione, imrnedi a tamen-:l*::i:T:$-1,':-***zin,-in;;;Aii'::T'?Tffilementi composti o --rYv-'vst r LLtr D rrproquce' con t varin c,r',nri-:-^r^ r,,?1t t3..lte, la dispoqiiione ..si-"*u"-li:* *g:i3; J 1lq"qi";" s".dffi ft;; H;#i.::::::i::)^iin:g:::Il.:,:.t,:i; j;;;r#fi :1'.ii;Ll.: jl),31, jl'jT-(,;1,-1.j*,{li6+;;r*;TJ; jl,il..sto; ) divisione h pqg*i ;;il.ii';rlT.:TT:#:*:lr: giustificazione dla pagrn", r.iimento del numero diuente giustificazione di determinata aheza,- "il-;#;pagina, ecc.Il,ot:.rf",TryyT". (.) l,impaginazio-ne dei libri risulta sem-*11liff l,*s:::::i::44i"'l''l;','#;:'J:".T:ffi fia pi di:Xt:1,'F:::l:;.,*;eui';;;;:,;llifi?#.;.'rfli?jl*iiiri:l*",{ :.'fi Euii*ui:i:tri'#"f,f;:Hrae, L u u ,rarrtr.qr-esegulte anche la giustificazio*:,y":.:rf*:r.j^t::r* r"meri ai iina e tito comenti. per le**:**g*,:1._;.F{i,T:#;lli; II:H;J,:I,::ffi ,:un.fT._:t..r:iul),"-:*ur"*ili"pl,liii.Jil'Ltltrj*l:_*":, *g $pt t r,,,,; ;;".;fi;;iffi HT*3T::_qt^11,1u,scend-ocon"n"p.i-i"-.ffi ;;:giornali,nfl fi*lpi.t"o.p".];""if . iil?i'i;ucoraredi

    ,i[#is,,F{*:i:qfi .,.m,;ffi fr3,'35rT:?*;gr,'Tlocarrietlapagina;.rdffi #HJl;:'::ff *'.'J,i"*.l

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    GLOSSARIO t47346II.|TERCALAZIONI

    GLOSSARIOLe citazioni da alni testi infammezzate all'e-sposizione dell'autore: vengono composte in corpo pi piccolodi questa e staccate con un piccolo spazio.

    TMEnLTNEATuRA Spazio bianco intercalato fra le linee di compo-sizione che costituiscono la pagina, allo scopo di migliorare laleggibiti del testo.rNvERsroNE Procedimento fotografico che permette di otteneredirettamente un positivo (u.) snza passar attraverso lo stadiointermedio del negativo (.). Consisie essenzialmente nello svi-lupparc il negativo senza fissae (uedi Sviluppo, Fissaggio), nelprocedere a una seconda esposizione dopo aver sciolto comple-tamente con un bagno speciale I'argento depositato (imbianchi-mento), e quindi nello sviluppare e fissare normalmente.LASTRAa) Foglio di alh,minio o di alri metalli, ruvido in superficie, uti-lir,zatg pnt rcalizzare la marice di stampa per l'offset. L'imma-gine da stampare viene formata fotograficamente esponendo a

    una forte sorgente di luce il positivo trasparente dell'immaginestessa posto a contatto della superficie della lastra sensibilizzataalla luce. Successivi rattamenti chimici difierenziano le partinon stampanti (afrni all'acqua) da quelle stampanti (amni all'in-chiostro grasso), rinforzando eventualmente queste ultime quan-do le tirature da eseguire sono particolarmente lunghe.Esistono anche lasue adatte all'impiego di un negativo e lastresu crri si pub rasportate I'immagine (da un positivo non traspa-ente) per via elettrostatica o per me?.zo di un laser.) Sono chiamate lastre, per il loro aspetto esteriote in parte si-mile a quello delle lasre ofiset, anche Ie matrici cosiddette polimeriche, ottenute innescando con l'esposizione alla luce atua-verso un negativo la polimerizzazione di un adatto monomefo, efacendo proseguire la polimerizzazione stessa fino ad ottenereelementi stampanti di soliditi adeguata. Il monomero non espo-sto viene eliminato con un lavaggio in acqua o solvente (spoglio)e la risultante matrice tipografica pronta per la stamp.Questo tipo di lasne viene usato in particolare in flessognfra edai giornali ancora stampati con il sistema tipografico.LEGA TrpocRAFrcA IJga ternaria di piombo, antimonio e stagnocon cri vengono fabbricati i caratteri da stampa. Il piombo co-stituisce il corpo della lega, grazie alla sua malleabilitli e plasma-bilitt; la percentuale di stagno serve a conferire alla lega resi-stenza e fluidit in primo luogo, e anche maggior durezzai la per-centuale di antimonio conferisce alla lega la proprieti di noncontrarsi al momento della solidificazione, oltre a renderla pidura.Esistono leghe divene per i divesi usi: la lega linotype di so-lito costituita dall'rr% di ntimonio, dal 3-4% d stagno e dal-

    l'86-Bs% di piombo; quella Per monotype varia maggiormentea secnda di risultati che si vogliono ottenere alla sampa-:-ili-; t g" tu; tntttttnt ' rc% di stagno' tl % diantimonio, tlZ+% di Piombo.LEGATURA Ciclo di lavorazione consistente nel piegare i fogli-- liitioi,i, r"."gtiiri ne['ordine dovuto le- segnature, c'citle,iiUiii*. i apfli.are la copertina. A-seconda del sistema usato;;l. uit'i. rgnatui si hanno la legan*a normale_ o cuci-[a e h leganrra " ;ffi; *i l.-r.goaru vengono fresate dd. .1-ro i i"ioU"i. ie ntt db tre invece he cucite. A se-"?.iiip"-A p.rtina, si hanno la brossura (') e la

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    348 cl,ossARrocui essc cedono automaticamente petch in quel preciso istantcvienc a mancar lorc il sostegno fornito della sbarra dentat.

    LIT(rcRAFIA) Sistema stampa baseto sul principio della rcpulsionc fraI'acqua e le sostanze gasse, e dell'afnitl di certi sali per I'ac-qu stessa. Questo sistema viene anche detto planografico, inqunto sia gli elementi stampanti che le zone non stampanti sitovano praticamente sullo stesso piano. Agli inizi la litogFefiavna come $rpportg un pieqq (carbonato di-cdcio) e la stm-pa si eseguiva con robusti torchi stella in cui la necessaria pres-sione sulla pietra veniva esercitata d un segmento di legno ri-vestito di cuoio (il coltelloh il petfezionamento tecnico del No-vecento portb con s la macchina piana (analoga alla pianocilin-drica tipografica); oggi anch'essa stata sostituita dalla macchi-na ofiset, in ctri dell'antica tografia vive solo il principio chimi-co. La pietm stata sostituite con speciali lastre di alluminio, eanche il procesrc di stampa cambiato: essa oggi indiett(cio non awiene subito sulla carta, me bensl su uno stdio in-termedio costituito da un telo gommato, il caucci, che riportapoi l'inchiostro sulla catta stess) e rotativa.) Il locele in cui si svolge il ciclo di lavoro per la produzione distampati eseguiti con questo sistema.

    MAccHTNA DA sTAMPA Apparecc}iatura con la quale si trasferi"sce I'inchiostro da una matrice (.) a un supporto destinato al-I'uso finale (di soto carta o materiali plastici).Ve ne sono di quatro categorie principa, su.ddivise e loro vol-ta in vati tipi: a) macchine tipogtafiche: r) a pressione piana(torchio, platina, u.); z) pianocilindriche (u.); 3) rotative (a fo-glio o a bobina) (a.); b) mcchine litografiche: r) piane (analoghe alle pianocilindriche tipografiche); z) rotative (a foglio o abobina); c) macchine rotocalcografiche: rotative (a foglio o a bo-bina); d) macchine serigrafiche: r) telai meccanizzati che depo-sitano l'inchiostro attraverco le maglie della seta su cui monta-ta la matdcc; z) totative di concezione particolere.Il concetto di macchina da stampa ha subito nel tempo una gran-de evoluzione e oggi essa produce sempre meno i semilavorati ti-pici del passato anche ecente e scmpre pi un prodotto finitopronto per la legatoria o per la trasfonrazione, se non per Ia ven-dita.f tendenza - gil rilevabile nelle macchine a foglio, che in unsolo passaggio consegnano sia stampati in bience e volte sia qua-drictomie finite, eseguendo eventualmente anche qualche opera-zione tipica un tcmpo dea legatorie o della rasformazionc - particolermente evidente nelle mecchine da bobina, che sono ingrado di uscirc con un prodotto finito pmnto per la cpmmercia-li>zazione (periodici, cataloghi, ecc. gil piegati e cuciti a punrometallico), owero di alimentare in continuo una catene di bros-sura.

    In ouesti csi non si atta pi soltanto di una macthina che tr-;'H;i;.ft;;:";;;di itpianto co-mple:so, nel quale so;-ril-t-.6;;dhil;*.lettrri'icheguidarioilmovimetodel-;;; i'"fi. tU.1""r-" allapiegatrice 9 Preregolano I'inchio;;;;il b.*;tt; peuico di seklione mantenendolaooi costante p"r roit. t" oi.t della tiratura speciali diWsiti'i.rt-i..*r ii.trio.iro sul nasug, di carta in corsa e prelevanole copie r,.-p",.Ii "t ii. tU" piegarice; Ittry5r11li1noni-tor consentono agli operatori di lavorare in amblentl almenooazialment i"roilti""ati; itmministrazione dello stabimento;ilffi?;;;;;aatrpnte e in tempo reale di fl'tte le;;ili-e;ir,;;;,i.- n"i statistici, sia per la fattura-iione di ogni lavoro.MAIUscoLETTo Carttere maiuscolo, ma di altaza infedote aouella del maiu';;;;;el crpo: menJre questo alto"rnto I'occhio del carattere pi I'asta ascendente, il marusco-ffi#ffi d"I;;;;i ttot'io del minuscolo o poco pi'fermo restando I'dlineamento' tssempro:

    MAIUSCOTO' MAIUscoLETro, minuscolo'MAncHloPiccolodisegnosimbocoedottatodal.tipografoodal-la casa editrice . i-p?.rr ,"i frontespizi o sulle copertine deiitb;i;i"[.rn. u piou.;i.-n"; e I'autnticiti. I marchi registra';-;;;6L;;ai t ss" sono protetti da convenzioni intet-naziona.MARcINATURA Lo spazio bianco ch9 separl le variF pagine,sul fo''-'ifi" Ji macchinar dAil normalmente la marginatura di testa; altre di ctcituta. V edi anche Bianchi'MASCHERATURA In fotoriproduzione, metdo di correzione delcolorc consistenie n U'itttir..ttate con una maschem foPgrefi51;di f".i""* "tti-ifiliri, n cause dell'imperfezione deiri disponibili, non riuscirebbeto ad arestatt'c.on lo stesso a; tp.ssibile enche coneg8:Ie il contrastotr iiiii;it;;;#;i; samma toni d-i fotocolor' mol-?"r"lr.i .iiail;i i predimenti di stampa sono in gra'do di riProdutla-MATT.ICE"'TiiU. operazioni di prestampa il prodot'9 $lt:-li,uno sta'dio di lavorazioie ".".*t q pul'9 di pertenza.Pe,r lo stadio,.r.c.sriuo, il negativo fotografico dci caettei nrllc totocomniitrici una o.itrio,.oe pur" la pellicola con cui si escguela copiatura su lastre in fotolito' -irl'[i-i'.friiJ.t1" tip"eta6a, la matrice un blocchetto

    ii.ili* i ottoni " Jt- aleriale rccentc in incvo l'impron'i. i*. trtt.rtoiegno. C,ollocando lr matrice nell forma e rc"

    GLOSSARIO t49

    i;j;

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    3ro GLOSSARIO GLOSSARIO "Tesciandovi dentro una certa quantitl di lega tipografica, si ot-tiene un caratter recante sulla faccia superiorc, in riev e rovesciata, la lettera stessa.lnxr Schizzo dell'impaginazione di uno stampato, che sevecome guida di massima per I'impaginatore; e anlhe eizz:azic-ne preventiva dello stampato stesso, con testi e figure incollati,corertina, eac. pq conuollare l'efietto finde prima dell'esect-zlone vera e propra.Il menabb di una rivista sarl percib il fascicolo rcalizzato confogli della stessa carta e format, cui siano state applicate le boz-ze del testo, le prove delle illustrazioni, le pubblicitl, ecc. Me-nabb di un libro sarl il libro del preciso formato e numero dipagine, corredato delle prove della copertina e della sopracoper-ta,tealizzato con carta bianca, oppure con testi e figure come so.pra, a seconda dello scopo per cui viene eseguito.MESSA IN MACCHINAa) Disposizione delle pagine sulla macchina da stampa - in ela-zione al tipo e formato della macchina, al numero dipagine e al

    formato del libro, alla tiratuta, ecc. - per sfruttare nel migliormodo il formato della carta, il formato e la velociti della mac-china, I'otario di lavoro degli operai, ecc, La segnatura preferita di solito il sedicesimo, o il trentaduesimo; si ricorre a ottavo equartino se il numero di pagine non divisibile per 16, e si riu-niscono pi sedicesimi nella stessa forma se il formato della mac-china lo permette; sulle rotative a foglio si adotta di solito il me-desimo principio, mentre su quelle a bobina entra in gioco unnuovo fattore, la piegatrice (2.). Di solito si usa piegare il nestroad angolo retto rispetto alla direzione di marcia, ma esistono an-che piegarici che 1o piegano parallelamente a tale direzione. Nelprimo caso la lunghwa della segnatura dipende dal taglio, men-tre la larghezza quella della bobina; nel secondo lalunghwa ancora determinata da un taglio, ma la laryhezza dipende dalnumero di nasri in cui vien divisa la bobina.La tiratura pub avere una certa influenza, nel caso delle macchi-ne a foglio, sulla vera e ptopria operazione di stampa, perch in-vece di stampare prima tutte le pagine di bianca e poi tutte quel-le di volta, si lossono strimpare contemporanamente tutte lepagine della segnatura in bianca, voltate, tipetere esattamente lastessa operazione e poi tagliare, ottenendo due segnature ugualiinvece di una.b) ln tipografia, la vera e propria operazione di disporre le pa-gine nd telaio e di