Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire...

55
1 ‘Europa per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro Sicurezza e salute sul luogo di lavoro Guida ad uso delle PM/ COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE

Transcript of Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire...

Page 1: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

1 ‘Europaper la sicurezza e la salute

sul luogo di lavoro

Sicurezza e salutesul luogo di lavoro

Guida ad uso delle PM/

C O M M I S S I O N EDELLE COMUNITÀ EUROPEE

Page 2: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Pubblicazioni dell’s<Europa per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro)) già apparse:

- Lavorare a contatto con prodotti pericolosi

- La formazione alla sicurezza e alla salute sul luogo di lavoro

- La formazione alla sicurezza e alla salute nel settore della pesca

- I medici generici e le malattie professionali

- Sicurezza e salute nel settore dell’edilizia: formazione <cantieri temporanei o mobili)>

Le informazioni contenute nella presente pubblicazione non riflettono necessariamente laposizione o l’opinione della Commissione delle Comunità europee.

Una scheda biblrograiica figura alla fine del volume.

Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, 1993

ISBN 92826-6119-9

0 CECA-CEE-CEEA, Bruxelles * Lussemburgo, 1993

Riproduzione autorizzata, salvo a fini commerciali, con citazione della fonte.

Printed in Cermany

‘,, .‘.-,., ‘.I:‘,

,

Page 3: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Introduzione

Dal 1” gennaio 1993 i cittadini europei hanno preso atto dell’abbattimento delle frontiereinterne e dell’instaurazione della libera circolazione delle persone, dei beni e dei servizi.

La Commissione si è assunta il compito di fornire agli Stati membri gli strumenti giuridiciindispensabili per migliorare lecondizioni di lavoro. A lorovoltagli Stati membri hannoope-rato in modo da convertire tali strumenti giuridici in atti legislativi.

Ad ogni buon conto è del tutto vano disporre di un’ampia gamma di’leggi, di regolamentio anche di sanzioni, qualora non sia dato convincere i cittadini sulla necessità di modificareil loro comportamento, di adottare un atteggiamento propizio alla sicurezza, di rispettarela norme di sicurezza, allo scopo di evitare un certo numero di rischi associati al lavoro.

Questa grande sfida potrà essere accolta soltanto attraverso un’azione di informazione e diformazione.

La Commissione è sempre stata convinta del ruolo primordiale rappresentato dall’informa-zione dei cittadini affiancata all’azione legislativa per portare avanti la sicurezza e la prote-zione della salute nelle imprese e in particolare nelle piccole e medie imprese.

Il presente studio rappresenta un ausilioall’interpretazione delledirettivecomunitarie sullasalute e la sicurezza ed un supporto pedagogico per i responsabili delle aziende e gli istrut-tori operanti in seno alle organizzazioni professionali e agli istituti d’insegnamento.

Rientranelquadrodellapoliticadi trasparenzaediaccessibilità,recentementeadottatadallaCommissione (‘). Vi sarà dato di accedere ad informazioni che potranno ampliare gli obiet-tivi perseguiti dalle imprese, facilitandone la consapevolezza dei propri adempimenti.

In nessun caso il presente documento potrà sostituirsi ai testi ufficiali comunitari pubblicatinella Gazzetta ufficiale delle Comunit.4 europee.

i’) SECC92) 2272 e 2274 def

,

Page 4: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Indice

Introduzione

l’organizzazione generale della sicurezza e della salute nell’impresa

l’informazione, la consultazione, la partecipazione e la formazione dei lavoratorinel settore della salute e della sicurezza

l_a sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro

Uso delle attrezzature di lavoro

Le attrezzature di protezione individuale

t.a movimentazione manuale di carichi

I videoterminali

Segnaletica dei rischi per la sicurezza e la salute

5

9

13

17

29

33

37

41

45

-,, .‘.. ‘.. .,

Page 5: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Introduzione

Il miglioramentodellasalute,deilasicurezzaedell’igienesul lavorocostituisceunapreoccu-pazione essenziale della Comunità. La sua attuazione sul terreno interessa tutti i cittadini!

Tredici milioni di piccole e medie imprese garanti dell’occupazionedi oltre la metà del capitale umano della Comunità

Le PMI occupano oltre la metà della forza lavoro comunitaria.

I 13 milioni di PMI, che rappresentano la spina dorsale dell’occupazione in Europa, rappre-sentano oltre il 50% degli investimenti e il 60% del prodotto interno lordo nella Comunità.

Gli amministratori delle PMI devonogestire le trasformazioni fondamentali cheattualmenteaffiorano, identificando e quindi cercando di risolvere tutti i rischi cui è esposta l’attività del-la loro impresa.

-

-----------

le risorse di un’impresa sonovalori tecnici, commerciali, finanziari e umani che interven-gono globalmente nella definizione dei costi di produzione;

lagestionedelle risorse umane rappresenta un parametroche interviene in fasedi gestio-ne ottimale delle risorse e partecipa al successo di una PMI.

Principali rischi di infortuni registrati nelle PMI (‘)

Ferite da taglio 44%

Ferite causate da manipolazioni 35%

Cadute 33%

Schiacciamenti 28%

Incidenti stradali 24%

Ustioni 24%

Cadute di oggetti 23%

Folgorazione 17%

Avvelenamenti 16%

Esplosioni 11%

Altre cause 11%

Principali vittime di infortuni

Fra le vittime di infortuni, talune categorie di lavoratori sono maggiormente esposte:

lavoratori d’origine straniera,

giovani, i lavoratori recentemente assunti nell’impresa,

lavoratori con età superiore ai 45 anni,

lavoratori temporanei.

(1) ./ cmadanl europa e la salute e la sicurezza sul lavoron, Commissione delle Comumtà europee. DC V.E.5, Inda-gme d’opinione Eurobarometro (1991).

5

. , ,l, “. ‘, I.

’ ‘,,‘..

I

Page 6: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Salvaguardare le risorse umane dal rischio di infortunio è un fattoredi competitivif.4

Costo degli infortuni sul lavoro

Il costo reale dovuto agli infortuni sul lavoro è nettamente più elevato del costo apparente,costituito dalle polizze assicurative e dai rimborso del salario di base e delle spese sanitariepreviste dalla previdenza.

Costi occulti degli infortuni sul lavoro

Oltre ai costi apparenti occorre tener conto dei costi indiretti o di costi occulti.Per quanto impossibile individuarli completamente, sono generalmente formati da:

0 costi salariali: sono i costi corrispondenti al tempo perso dalla vittima, dai colleghicostretti ad interrompere il loro lavoro, dal personale sanitario, dal personale tecnico acui spettano le riparazioni delle attrezzature danneggiate, ecc.;

0 costi dovuti all’aumento delle spese di gestione del personale: comprendono le speserelative all’assunzione di un sostituto temporaneo o definitivo, di salari complementariversati alla vittima oltre alle prestazioni versate dalla previdenza, le ore supplementaripagate ai colleghi della vittima per recuperare il tempo perso, la formazione fornita aisostituti;

0 costi materiali: comprendono la riparazione o la sostituzione delle attrezzature danneg-grate, l’aumento delle polizze assicuratrve per la voce ([distruzione di materiale>) ecc.

Altre spese per perizie, onorari per assistenza legale, penale, ecc.

Le perdite indirette suelencate ammontano a 2 - 4 volte l’importo dei costi apparenti

Costo totale degli infortuni sul lavoro

Costo diretto (polizze assicurative)

+ 3 - 5 volte il costo diretto

Costi occulti (distruzione di macchinari,perdite di produzione, ecc.)

L’infortunio sul lavoro

Non è:unicamente un pesante tributo umano e il pagamento di una polizza assicurativa.

È:indicedi una scorrettagestionedelle risorseedi pertubazioni notevoli gravanti sul processodi produzrone!

6

Page 7: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

la produttivii, la qualità e la sicureua sul lavoro

Il posto di lavoro è il luogo in cui convergono molteplici disfunzioni prodotte a monte. L’in-fortunio sul lavoro o i rischi d’infortunio sono spesso indici di disfunzioni rivelatrici di puntideboli nella gestione e nell’organizzazione generale dell’impresa.

Tutti gli esperti in materia di gestione della sicurezza lo confermano: ((un miglioramento del-la sicurezza e della salute nell’impresa si traduce generalmente in un miglioramento dellaqualità dellecondizioni di lavoro, dellaqualitàdelle prestazioni fornite e conseguentementedella soddisfazione del cliente&>.

4Jn rischio non scoperto al momento opportuno implica un costo maggiore del costo dellasua prevenzione*

L’Europa legifera nel settore della salute e della sicurezza

L’Atto unico europeo

L’Attounicoeuropeodel 1987hasensibilmenteconsolidatolacapacitàdellaComunitàeuro-pea nell’attuazione di una strategia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Attraverso l’adozione di direttive applicabili al maggior numero possibile di lavoratori espo-sti ai rischi, la politica comunitaria intende realizzare una solida base di prescrizioni minimeindispensabili alla tutela della sicurezza e della salute sul lavoro.

Tali direttive pongono l’accento sulla promozione della tutela della sicurezza e della salutesul lavoro in presenza di attività o di rischi specifici e di notevole gravità.

la direttiva quadro

La direttiva quadro 89/391/CEE definisce i principi essenziali da rispettare per salvaguardarei principali aspetti della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro.

Principi generali della direttiva quadro:

5)

6)

7)

8)

evitare i rischi;

valutare i rischi che non possono essere evitati;

dopo averli valutati, combattere i rischi alla fonte;

adeguare il lavoro all’uomo(ergonomia)operando a Iivellodellaprogettazione, dell’orga-nizzazione, dei metodi di lavoro e di produzione;

realizzare gli obiettivi citati tenendo conto del grado di evoluzione della tecnica;

in linea generale, sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso o che èmeno pericoloso:

la prevenzione dei rischi deve integrarsi in un complesso coerente che comprenda la pro-duzione, l’organizzazione, le condizioni di lavoro e il dialogo sociale;

dare la priorità alle misure di protezione collettiva e ricorrere alle protezioni individualisokanto quando la situazione rende impossibile qualsiasi altra soluzione.

.. . ‘;\- ;

,’ ,l, ., ,

Page 8: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Le direttive specifiche

In esecuzionedelladirettiva quadrodi cui sopra, il Consiglio haapprovato 7direttive specifi-che sulle prescrizioni minime di sicurezza e salute per:- i luoghi di lavoro;

- l’utilizzazione delle attrezzature di lavoro;

- l’utilizzazione di attrezzature di protezione individuale;

- la manipolazione dei carichi;- le attrezzature dotate di videoterminali;

- i cantieri temporanei o mobili (‘);

- la segnaletica di sicurezza eio salute sul lavoro.

Si citano inoltre:

- la raccomandazione della Commissione del 22 maggio 1990concernente l’adozione di unelenco europeo delle malattie professionali;

- la direttiva del Consiglio del 28 giugno 1990 concernente la tutela dei lavoratori controi rischi dovuti all’esposizione agli agenti cancerogeni sul luogo di lavoro.

Il comitato consultivo

Istituito con decisione del Consiglio del 1974, il comitato consultivo per la sicurezza, l’igieneelatuteladellasalutesul luogodi lavoro hailcompitodiassisterelaCommissionenelsettoredella sicurezza e della salute sul lavoro.

Ne fanno parte rappresentanti dei governi e delle organizzazioni professionali dei lavoratorie del datori di lavoro e ha il compito di facilitare lacooperazione tra le amministrazioni nazio-nali e le organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro.

Tutte le proposte che la Commissione sottopone al Consiglio sono presentate al comitatoconsultivo che progressivamente è diventato un elemento attivo in fase di elaborazione deitest1 comunitari sia sul piano scientifico e tecnico che sul piano politico.

Tale comitatoè diventato un consesso privilegiato per il dialogo socialecomunitario. Ha par-tecipato attivamente alla definizione dei testi comunitari presentati nei presente opuscolo.

Azioni della direzione generale XXIII a favore delle PMI

Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec-cessivi o ingiustificati a carico delle piccole o medie industrie, le principali proposte vannoaccompagnate da una ((scheda d’impatto)). Quest’ultima identifica i principali settori econo-mici e le regioni interessate dalle legislazioni nonché le dimensioni delle imprese in esame.Enumerai nuovi oneri e obblighi che tale legislazione imporràalle imprese nonché le misureparticolari proposte per le piccole e medie imprese; infine registra le consultazioni svoltesicon gli ambienti interessati.

Tale procedura garantisce una difesa più efficace degli interessi delle imprese in tutte le fasidel processo decisionale che si concretizza nelle direttive comunitarie.

11) La direttwa è sfata diffusa nel quadro delle pubblicazvm~ ~L’Europa per la s~urezra e la salute sul luogo dilavoro*

“, .‘I. ‘, ‘.’

Page 9: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

01P

L’organizzazione generale della sicurezza e della salutenelle imprese

La direttiva quadro (‘)

L’Europa apre le sue frontiere e si attua così l’armonizzazione sociale.

«Il grande mercato costituirà probabilmente una opportunità favorevole alle mie attivi& Èstato detto che le poste in gioco sono fondamentali per le PMI e che un certo numero di diret-tive dei Consiglio dei ministri delle Comunitàeuropee definiscono prescrizioni minime chevanno imperativamente rispettate per garantire la tutela della salute e della sicurezza sulluogo di lavoro)).

Quanto di nuovo può risultare per me, titolare d’impresa, responsabile di una PM?

Una direttiva quadro ha riunito i principi generali nel settore della sicurezza e della salutesul lavoro. Tale direttiva è in vigore a decorrere dal 1” gennaio 1993 t’).

Principi generali

Il datore di lavoro è responsabile della salute e della sicurezza dei lavoratori nella suaimpresa

NB: Nulla può assolvere il datore di lavoro da tale responsabilità: né la cattiva volontà deilavoratori nell’adempimento dei loro obblighi e neppure il ricorso a servizi specializ-zati in tali settorr, all’esterno dell’impresa.

Oaccordo, ma di che cosa si tratta in pratica ? Che cosa devo realizzare io, titolaredi una PMI?lb

La direttiva quadro, (che dovrà essere appli-cata in ciascuno Stato membro dopo il 1”gennaio 1993) prevede che il datore di lavorodeve prendere le misure necessarie per laprotezione della sicurezza e della salute deilavoratori, basandosi SUI seguenti principi:

evitare i rischi;

valutare i rischi che non possono essereevitati;

combattere i rischi alla fonte: si deve pertanto intervenire sulla macchina che producerumore eccessivo prima di isolare il locale in cui è installata;

per pervenire a quanto sopra, si dovrà tener conto del grado di evoluzione della tecnica:si terrà conto del progresso e dei moderni mezzi di produzione;

(1) Dlrettwa 891391iCEE del 12 giugno 1989.

Page 10: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

5) quindi, in lineagenerale,sidovrhsostituireciòcheèpericolosoconciòchenonèperico-loso o che è meno pericoloso.

Esempi:

- le nuove seghe circolari sono attualmente dotate di migliori protezioni rispetto alpassato,

- a parità di efficacia, taluni prodotti comportano minori rischi per la salute;

6) è meglio prevenire checurare, comedice il proverbio: nel caso presenteè indispensabileinserire la prevenzione dei rischi nell’organizzazione del lavoro e nelle condizioni dilavoro.

Pertanto il caporeparto

- integrerà la prevenzione dei rischi nelle sue mansioni,

- anteporrà la scelta delle protezioni collettive alle protezioni individuali,

- sceglierà un parapetto efficace al posto di un’imbracatura anticaduta,

- si preoccuperà della protezionedelle mani edellevie respiratorie dando la preferenzaa prodotti non pericolosi piuttosto che imporre l’uso dei guanti o controllare l’usodella maschera;

7l il datore di lavoro deve adeguare il lavoro all’uomo.

Ciò significa:

- scegliere un materiale la cui sicurezza partecipi attivamente alla produttività;

- installare ad esempio banchi da lavoro alla giusta altezza, non troppo alti né troppobassi; i tavoli per dattilografi dovranno essere sistemati ad un’altezza conveniente,tenendo conto della statura dei lavoratori e delle lavoratrici.

La sceltadelle attrezzaturedi lavoro e laconfigurazionedei posti di lavoro presentanoquindi una grande importanza in sede di prevenzione dei rischi a favore della sicurez-za e della salute. Dovrà agire in modo che la configurazione dei posti di lavoro, I’orga-nizzazione, la scelta del materiale e dei prodotti e le procedure adottate siano in gradodi ridurre la monotonia del lavoro, altro fattore di rischio;

occorre adottare misure di protezione collettiva prioritariamente a misure di protezioneindividuali. Ciò significache tutti i lavoratori vanno protetti ad esempiodal rumore,dallepolveri nocive o dai gas pericolosi prima di distribuire ad esempio auricolari a protezionedelle orecchie, maschere individuali con o senza filtro speciale e di imporne I’utiliz-zazione;

II datore di lavoro deve fornire istruzioni adeguate per la sicurezza e la salute dei lavora-tori, di modo che la loro informazione in materia risulti sufficiente; soltanto i lavoratoriIn possesso delle informazioni idonee potranno accedere alle zone soggette a rischi gravie specifici;

10) Infine il datore di lavoro responsabile deve controllare o far controllare il rispetto di taliprovvedimenti.

10

/d, “_ ., I.1

Page 11: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Terrò conto dei seguenti elementi:

impartendo le necessarie istruzioni per il lavoro daeseguire, non dimenticherò le istruzioni relative allasicurezza;

vannoorganizzatemisuredi prevenzionenellamiaim-presa. Owiamente tutto dipenderà dagli uomini e dal-ledonnealle miedipendenze; maciascunodi loro puòassumersi il compito di informarsi e di organizzare iproblemi di sicurezzaedi salutesul lavoro per potermiconsigliare e affiancare efficacemente . . . . da solo nonposso far tutto!

Se tutto ciò non sarà possibile, si potrà sempre ricor-rere a consulenze esterne;

personeo servizi di prevenzione esterni all’impresa. Sitratta dei servizi sanitari del lavoro, gli enti preposti alcontrollo, ecc. Li conosco bene e SO di poter contaresul loro aiuto per realizzare le misure di prevenzionee di protezione a favore dei miei lavoratori.

0 0

%

Ma, potreste obiettare, tutto questo ha un costo!

Occorre procedere ad una scelta: è meglio pagare una prevenzione efficace piuttosto cheassenze dal lavoro a causa di infortuni (anche un infortunio si paga, ma l’entità della fatturaè difficile da precisare).

D’accordo, ma ritengo che una prevenzione presupponga la presenza di servizi di preven-zione antincendio, di pronto soccorso, mezzi ausiliari in casodi pericolograve e immediato!

È vero!

Dovete quindi (torna tutto a vostro vantaggio):

valutare o far valutare i rischi presenti nella vostra impresa;

redigere un elenco degli infortuni sul lavoro che abbiano avuto come conseguenza peri vostri dipendenti un’inabilitàal lavoro(occorreevitare nuove perditedi tempoe la ripeti-zione dei rischi!).

Concludendo, quale titolare di una PMI devo:

informare i miei dipendenti (‘) sui rischie i prowedimenti adottati e da adottare;

consultare questi ultimi sulla prevenzio-ne e farli partecipare alla sua attuazione;

formare (‘) i lavoratori interessatj. È indi-spensabile ricorrervi per ogni caso dinuova assunzione o di cambiamento delposto di lavoro.

(‘1 Durante I’orar~o dl lavoro. /11

Page 12: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

I

Ei lavoratori (7 che cosa rappresentano in questo quadro?

Sono rigorosamente tenuti a rispettare le mie istruzioni in funzione della formazione rice-vuta e prendersi cura della loro sicurezza e salute nonché di quelle dei loro colleghi.

12

Che cosa significa tutto questo?

I lavoratori devono:

a) utilizzare correttamente le macchine, gli apparecchi, gli utensili,.i materiali e le attrezza-ture messe a loro disposizione;

b) servirsi correttamente delle attrezzature di protezione individuale che devono semprericollocare al loro posto:

c) non manomettere i dispositivi di sicurezza montati sulle macchine e sugli impianti e uti-lizzarli correttamente;

d) segnalare immediatamente al datore di lavoro o ai responsabili qualsiasi situazione dilavoro che presenti un pericolo grave e immediato per la sicurezza e la salute, nonchéqualsiasi anomalia dei sistemi di protezione;

e) rendersi disponibili per qualsiasi mansione prevista dal regolamento di sicurezza e colla-borare con il datore di lavoro per garantire un ambientee condizioni di lavoro senza rischiper la sicurezza e la salute.

Riassumendo, i lavoratori e le lavoratrici impiegate nella vostra PMI devono partecipare atti-vamente alle vostre azioni di prevenzione e di protezione!

Ma per far questo occorre assumere l’iniziativa di azioni di prevenzione indispensabili e rea-lizzarle!

Conclusioni

Quanto sopra costituisce il nucleo essenziale della direttiva quadro europea. Altri testi suc-cessivi hanno sviluppato i principi contenuti in tale direttiva.

L’essenziale è di esser convinti che voi siete responsabili della sicurezza e della protezionedella salute nella vostra azienda. Siete soli, ma potete (e talvolta dovete) farvi aiutare da tecnr-ci specializzati.

Da parte loro i lavoratori e i loro rappresentanti hanno l’obbligo di partecipare, ma per farquesto occorre ovviamente Informarli circa le vostre intenzioni, sollecitare il loro parere eoffrir loro una formazione adeguata affinché possano eseguire alla lettera le vostreistruzioni.

,,i,, .,; ‘..

.,,

Page 13: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

L’informazione, la consultazione, la partecipazionee la formazione dei lavoratori nel settore della salute

e della sicurezza

l lavoratori cercano legittimamente d’informarsi sul loro lavoro.

LaComunitàeuropeafaecoatalepreoccupazionedei lavoratori. Lodichiaraneiconsideran-do della direttiva quadro 89/391/CEE, dei 12 giugno 1989, relativa all’attuazione di misurevolte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante.il lavoro. Vi si dichiara ((che è necessario sviluppare l’informazione, il dialogo e la partecipa-zione equilibrata in materia di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro fra i datori di lavoroed i lavoratori eio i loro rappresentanti grazie a procedure e strumenti adeguati, confor-memente alle legislazioni ei0 prassi nazionalix

Modalità previste dalla direttiva quadro 89/391/CEE attea promuovere la consultazione, la partecipazione

e la formazione

La direttiva quadro prevede l’obbligo per idatori di lavoro:

di informare i lavoratori eio i loro rappre-sentanti;

0 .i

di consultare i lavoratori eio i loro rappre-sentanti per ottenere la loro parteci-pazione; I??K

di formare i lavoratori alla sicurezza e allasalute.

Obiettivi dell’informazione dei lavoratori

Sono, rischi per lasicurezzaelasalute,maanchetuttelemisureadottatenell’ambitodell’im-presa per combattere tali rischi in ogni posto di lavoro o di funzione.

Le misure adottate e le persone designate:

- per gli interventi di pronto soccorso;

- per la lotta antincendi e l’evacuazione dei lavoratori.

I pencolt gravi e immediati a cui possono essere esposti taluni lavoratori e le misure di prote-zione previste in tale contesto. In questo caso il datore di lavoro deve istruire ciascun lavora-tore in modo che quest’ultimo possa interrompere il proprio lavoroe mettersi in salvo in ca-so di pericolo grave ed immediato (il lavoratore che si trovi in tali situazioni e che si allontanidal posto di lavoro non può subire pregiudizi e deve essere protetto contro qualsiasi conse-

13

Page 14: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

guenza dannosa ed ingiustificata). Il datore di lavoro deve anche informare qualsiasi lavora-tore che si trovi in tale situazione affinché quest’ultimo possa adottare le misure adeguate.

Nota: il datoredi lavoro deveconcedereal lavoratore responsabile peri problemi di sicurez-za nonché ai rappresentanti dei lavoratori l’accesso a qualsiasi informazione che con-senta di valutare i rischi nell’impresa e ai resoconti degli infortuni destinati alle auto-rità competenti.

Modalità di organizzazione della consultazione e della partecipazionedei lavora tori

Per tutti i problemi connessi con la sicurezza e la salute durante il lavoro, il datore di lavorodeve:

- consultare i lavoratori e/o i loro rappresentanti;

- rispettare il loro diritto di presentare proposte;

- organizzare la loro partecipazione equilibrata all’organizzazione delle misure daadottare.

In particolare consulterà i lavoratori ((esperti* in materia di sicurezza sul lavoro nell’impresaa i rappresentanti dei lavoratori con le stesse qualifiche.

La consultazione dovrà verificarsi per:

a)

b)

c)

d)

e)

qualsiasi azione che possa avere effetti rilevanti sulla sicurezza e sulla salute;

la designazione dei lavoratori responsabili delle attività di tutela di prevenzione dei rischiprofessionali e delle rispettive attività in materia di tutela e prevenzione dei rischi;

la designazione dei lavoratori incaricati:

- delle attività di tutela e di prevenzione,

- degli interventi di pronto soccorso,

- della lotta antincendi e dell’evacuazione del personale dipendente;

l’utilizzazione e la natura delle informazioni relativealla valutazione dei rischi per la sicu-rezza e la salute durante il lavoro e ai gruppi di lavoratori esposti a rischi specifici.

Ciò posto, verranno consultati:

- sulle misure di protezione da adottare (nonché sul materiale da impiegare),

- sull’elenco degli infortuni sul lavoro comportanti più di 3 giorni di inabilità al lavoro,

- sulle relazioni .infortunibb da inoltrare alle autorità competenti;

la necessità di far ricorso a competenze esterne (se del caso, tenuto conto di eventualicarenze in materia nell’ambito dell’impresa);

14

I,, .‘.- ., .,, ,, :

., ,,

Page 15: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

f) la preparazione e l’organizzazione della formazione dei lavoratori con mansioni specifi-che nei campo della sicurezza e della salute.

Nota: 1)

2)

3)

I lavoratori e/o i loro rappresentanti hanno il dirittodi richiedere al datoredi lavorodi adottare misure idonee e di sottoporgli proposte in tal senso.

Il datore di lavoro deve loro concedere un esonero dal lavoro sufficiente, senzaperdita di retribuzione, per espletare la loro mansione con i mezzi indispensabili.

I lavoratori e/o i loro rappresentanti possono fare appello all’autorità competentequalora ritengano che le misure adottate e i mezzi impiegati dal datore di lavoronon siano sufficienti a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.

Formazione dei lavora tori alla sicurezza

Ciascun lavoratore deve ricevere una formazione alla sicurezza e alla salute durante il lavorosufficiente e idonea, tenuto conto delle esigenze dei rispettivi posti di lavoro e funzioni.

Detta formazione avrà luogo all’atto:

- dell’assunzione.

- di un trasferimento o cambiamento di funzione,

- del cambiamento di un’attrezzatura di lavoro,

- dell’introduzione di una nuova tecnologia.

Detta formazione deve essere adattata all’evoluzione dei rischi e all’insorgenza di nuovirischi. Dovrà essere periodicamente ripetuta.

Tale formazione dovrà essere impartita alle seguenti condizioni:

- deve essere gratuita per i lavoratori e i loro rappresentanti;

- deve aver luogo durante l’orario di lavoro, sia all’esterno sia all’interno dell’impresa (con-formemente alle prassi nazionali).

Nota: il datore di lavoro adotterà le misure idonee affinché, nello stesso luogo di lavoro, ildatore di lavoro atemporaneo* riceva le informazioni idonee dimodoché i suoi lavora-tori (nesternin) siano informati dei rischi specifici dell’impresae delle misure di preven-zione adottate in ciascun posto di lavoro o funzione.

15

l

Page 16: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Il datore di lavoro dovrà verificare che le istruzioni adeguate siano state effettivamente tra-smesse dal datore di lavoro Mtemporaneon.

Controllo della salute dei lavoratori

Le legislazioni e le prassi nazionali prescrivo-no misuredicontrollodellasalutedei lavora-tori in funzione dei rischi sul lavoro: ciascunlavoratore deve avere la possibilità, se lo de-sidera, di essere sottoposto ad un controllosanitario ad intervalli regolari ecommisuratoai rischi sanitari.

Conclusioni

La direttiva quadro del 12 giugno 1989 offre una nuova dimensione alla realizzazione di unaprevenzione attiva - datore di lavoro, lavoratori nella lotta contro gli infortuni sul lavoro ele malattie professionali. Tutti sono soggetti per tale via ad obblighi e a diritti.

16

‘,

, ‘h, . ., ,ill, “:-.‘. IT... ,, ,, ;: ‘, ’

<’ . . ./,

‘. /I.’

Page 17: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

La sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro

Garantire la libera circolazione dei lavoratori, va bene, ma garantire la loro sicurezza e la lorosalute assume la stessa importanza: la direttiva quadro 89/391/CEE, del 12 giugno 1989, indicaperfettamente i grandi orientamenti in risposta a tale esigenza.

Occorre tuttavia migliorare progressivamente la situazione:

- occorrono norme di applicazione per questi grandi orientamenti in tutti gli Stati membrie, in priorità, sui luoghi di lavoro;

- occorrono pertanto prescrizioni minime di cui tutti potranno beneficiare nei rispettiviluoghi di lavoro. Proprio questo è l’obiettivo della direttiva 89/650/CEE, del 30 novembre1989, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute sui luoghi di lavoro.

Motivi che giustificano prescrizioni minime sui luoghi di lavoro

Per garantire un livello di sicurezza accetta-bile per tutti i lavoratori dei 12 Stati membri,è assolutamente indispensabile tener contodi tutti i livelli di sicurezza già adottati in taliStati e, su tale base, fissare non già una mediafra tali livelli, ma un livello minimo applica-bile in tutta la Comunità, tenuto conto dellerispettive economie e dell’evoluzione dellanormativa in materia di sicurezza.

Questo & quanto prevede la direttiva89/654/CEE sui luoghi di lavoro.

Che cos’è un luogo di lavoro?

Si trattadi luoghi destinati ad ospitare posti di lavoro, negli edifici dell’impresaodello stabili-mento, ivi compresa qualsiasi altra zona nell’area di proprietà dell’impresa o dello stabili-mento in cui il lavoratore può accedere per svolgere il suo lavoro.

Ad esempio una rampa per il caricamento, un’area di stoccaggio, un locale destinato allepause di riposo, uno spogliatoio sono considerati luoghi di lavoro.

E, in questi luoghi di lavoro, occorrono prescrizioni minime di sicurezza e di salute. Si trattadi pura e semplice giustizia, considerando che è necessario che i lavoratori incontrino inqualsiasi luogo della Comunità europea le stesse condizioni di sicurezza e di salute sullavoro.

,. .< ~. : ^

17

Page 18: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

A chi spetta la sistemazione dei luoghi di lavoro nel senso suesposto?

È il datore di lavoro che deve prendersene cura, informando e consultando i lavoratoriresponsabili, come previsto dalla direttiva quadro succitata.

18

Come deve operare?

Deve prowedere a sistemare le vie di circolazione che conducono ad uscite e ad uscitedi emergenza, mantenerle sgombre in modo da poter essere utilizzate in qualsiasimomento.

Prowedereallamanutenzione tecnicadei luoghi di lavoro,degli impianti edei dispositividi lavoro, eliminando le anomalie che possono pregiudicare la sicurezza o la salute deilavoratori. (Si prendera cura in particolare della ventilazione, della temperatura, dell’illu-minazione dei locali, della stabilità dei pavimenti, muri e soffitti, della manutenzione del-le porte e portoni, finestre, scale e marciapiedi mobili, servizi sanitari, ecc.).

Prowedere alla regolare pulizia dei luoghi di lavoro e degli impianti e dispositivi al finedi garantire condizioni igieniche idonee.

Si prenderà cura della manutenzione regolare e del controllo del funzionamento deidispositivi di sicurezza, preposti alla prevenzione e alla neutralizzazione dei pericoli.

E, per applicaretali misure(particolareggiatepiù avanti)etali principi, il datoredi lavorodevegarantire:

- l’informazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti in merito a tutte le misure adottateo da adottare per la sicurezza e la salute;

- la consultazione e la partecipazione dei lavoratori e di loro rappresentanti sollecitandolia partecipare a tali disposizioni.

Gli Stati membri possono (‘) adottare misure nazionali più vincolanti da applicare sui luo-ghi di lavoro, qualora lo ritengano utile nell’intento di migliorare la tutela dei lavoratori.

Inoltre è ovvio che se il datore di lavoro e i lavoratori concordano, per l’impresa, misure diprevenzionedei rischi e dei pericoli più vincolanti, tali misure potranno essere applicate neiluoghi di lavoro.

Doveri specifici del datore di lavoro

Considerata l’entrata in vigore delle disposizioni della direttiva sui luoghi di lavoro, entroil 31 dicembre 1992, occorre distinguere:

- il luogo di lavoro occupato per la prima volta dopo il 31 dicembre 1992;

- II luogo di lavoro già occupato prima di tale data.

Esamineremo tuttavia in questa sede i principali aspetti della sicurezza sui luoghi di lavorosenza tener conto di tale distinzione, per non complicarne l’interpretazione. In realtà in tuttii locali nuovi o già utilizzati, si applicano generalmente le stesse regole. Le differenze verran-no evidenziate a chiusura di ciascun capitolo, qualora risulti indispensabile.

,-‘,, .,*-,,., ,_.,.I

.,, ,’

Page 19: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

1. StabilitA e solidità degli edifici

Occorrono strutture progettate con cura,fondazioni, ossature ed edifici solidi per I’in-sediamento dei luoghi di lavoro.

La progettazione dipenderà dal tipo di utiliz-zazione, industriale o commerciale.

2. Impianto elettrico

Deve essere studiato e realizzato in modo danon costituire un pericolo d’incendio o diesplosione per il personale 0 i visitatori. Il ri-schio elettrico è subdolo. La progettazione,la realizzazione e la scelta dei materiali non-ché dei dispositivi di protezione dovrannoessere effettuati con cura. Si dovrà anche te-ner conto di elementi aggravanti esterni (inparticolare la pioggia negli impianti all’aper-to), della tensione utilizzata e della compe-tenza delle persone aventi diritto di accessoa parti degli impianti.

Tensione (bassa o alta), collegamento a terraidoneo, nei rispetto dell’efficacia; impedireun facile accesso alle parti attive, chiusura achiave dei locali, armadi e cassetti a rischio acui possono accedere soltanto le persone au-torizzate. Occorre prevedere la presenza dipannelli di segnaletica laddove esiste un pe-ricolo indicante, se del caso, il divietod’accesso.

Esempio: le connessioni vanno realizzatecon estrema precisione per garantire la mas-sima sicurezza.

3. Vie e uscite di emergenza

Il numero, la distribuzione e le dimensioni delle vie e uscite di emergenza dipendondo dal-l’uso, dall’attrezzatura e dalle dimensioni dei luoghi di lavoro nonché dal numero massimodi lavoratori presenti (e talvoltadel pubblico, nelle imprese in cui vi abbia accesso): dovrannosboccare all’aperto o in una zona di sicurezza.

Le porte e le usclte di emergenza non devo-no essere chiuse a chiave e devono potersiaprire facilmente verso l’esterno. Chiunquesi trovi obbligatoad uscire rapidamentedevepoterle aprire facilmente!

No! Questo no!

19

, I,, .. ,< .‘,,

, _’

Page 20: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Inoltre non si devono ostruire le vie e le uscite di emergenza con scatole di cartone, rifiuti,sedie o materiale per il trasporto.

In caso di pericolo, ciascun lavoratore deve poter abbandonare il proprio posto di lavoroseguendo i pannelli indicanti la direzione da seguire verso le uscite, in cui l’illuminazionedeve funzionare anche in caso di interruzione del circuito elettrico normale, e con rapidità,nelle migliori condizioni di sicurezza. La circolazione deve essere assicurata senza ostacoli:non ingombrare lescale, prevedere passaggi di dimensioni adeguateal numerodi lavoratori,ecc. Divieto di utilizzazione di porte scorrevoli o a bussola.

4. Rilevazione e lotta antincendio

La lotta contro l’incendio va preparata prima che si scateni: in questo caso la prevenzioneè primordiale.

Le consegne sono affisse: devono essere semplici e chiare per qualsiasi lavoratore.

Tali consegne devono contenere obbligato-riamente:

- il numero telefonico dei pompieri,

- le modalità d’inserimento dell’allarme,

- la descrizione della procedura di chiama-ta dei soccorsi d’urgenza interni o, se delcaso, esterni (telefono, sirena, ecc.).

Tutti i luoghi di lavoro vanno equipaggiaticon dispositivi idonei (ad esempio estintori)che i lavoratori devono saper utilizzare: in ca-so di incendio non c’è più il tempo materialeper leggere le istruzioni. Devono esser bensegnalati, di facile accesso e manipolazione.

L’evacuazione va prevista e preparata ordinando frequenti esercitazioni che consentano aciascuno di conoscere perfettamente il suo itinerario individuale: la segnaletica va curatameticolosamente!

Conformemente alle legislazioni nazionali in vigore, le impresedovrannodotarsi di impiantiautomatici per la rilevazione e l’estinzione degli incendi (tipo sprinklers).

Nota: le imprese che producono o deposita-no materie infiammabili devono adot-tare misure di prevenzione adeguate:divieto di fumare, di utilizzare fiammenon protette, provocare scintille, ecc.

5. Ventilazione dei luoghi di lavoro

Nei luoghi di lavorochiusi è indispensabiledisporrediariasalubreeinquantitasufficiente,tenendo conto dei metodi di lavoro e degli sforzi fisici a cui i lavoratori sono sottoposti.

Quando si utilizza un impianto di ventilazione, occorre garantirne il funzionamento attraver-souncontrollopermanente, in gradodi registrarequalsiasi anomaliaedi prevenirequalsiasiguasto.

20

,, , .._ ‘..

Page 21: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Per i nuovi locali (utilizzati dopo il 31 dicembre 1992) la direttiva prescrive che gli impiantidi condizionamento d’aria odi ventilazione meccanica non devono esporrei lavoratori a cor-renti d’aria fastidiose. Si dovranno eliminare rapidamente eventuali sporcizie o sedimentiche possono comportare un pericolo per la salute:

- controllare la velocità dell’aria,

- pulizia delle condotte,

- ricambio periodico dell’aria.

Non va dimenticato che per la ventilazione dei locali non destinati unicamente al personalee contenenti prodotti o sostanze pericolose depositate (laboratori, locali di riempimento,sacchi, bidoni, fusti, ecc.) vanno adottate disposizioni specifiche.

6. Temperatura dei locali di lavoro

Deve essere adattata alle esigenze dell’organismo umano.

Gli edifici e i locali saranno riscaldati durante la stagione fredda evitando qualsiasi emana-zione pencolosa.

La temperatura dei locali annessi deve essere scelta in funzione dell’utilizzazione prevista:ad esempio locali per il riposo, mense, permanenze, locali per interventi di pronto soccorso,docce, impianti sanitari.

Inoltre peri nuovi locali utilizzatidopo il31 dicembre1992occorreevitareI’insolazionediret-ta ed eccessiva dei posti di lavoro attraverso le finestre, pareti vetrate o il tetto. Si terrà contodel tipo di lavoro effettuato e della natura del locale.

Nota: l’insolazione eccessiva può anche essere regolamentata sul piano nazionale per gliimpianti vetusti.

7. Illuminazione naturale ed artificiale dei locali di lavoro

Preferenza e priorità all’illuminazione naturale (preferibile a qualsiasi altra), che occorrecompletare con un’illuminazione artificiale idonea per salvaguardare la salute e la sicurezzadei lavoratori.

Esempio: vedasi la regolamentazione nazionale che precisa il numero di 4ux. necessari perdeterminati lavori di precisione ad esempio nei locali per disegnatori, lavon di orologeria,ecc.

È indispensabile un’illuminazione di sicurezza laddove si rischiano guasti all’impianto elet-trico. L’illuminazione di sicurezza deve essere efficace e indipendente dai circuiti normalidell’impresa.

Il tipo di illuminazione prevista nei locali e per le vie di comunicazione non deve provocarerischio di infortunio peri lavoratori, ad esempio cadute nellescale. Inoltre non deve danneg-giare la vista, in particolare abbagliando o stancando la vista. Occorrerà inoltre evitare scartieccessivi d’intensità luminosa in locali comunicanti.

i> j., “. . .

21

I,,., , ,,/.. ,

,‘o

Page 22: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

22

8. Pavimenti, muri, soffitti e tetti dei locali di lavoro

Pavimenti

a) Stabili, fissi, non sdrucciolevoli, privi di fori, protuberanze o piani inclinati pericolosi(questi ultimi, quando vanno utilizzati per facilitare il passaggio o il trasporto, dovrannoessere controllati accuratamente per evitare scivolamenti).

b) Pulizia facile e esente da pericoli delle superfici dei pavimenti, muri e soffitti. Eventual-mente intonacarli per conservare condizioni igieniche adeguate.

Pareti

Trasparenti o translucide, in particolare le pareti completamente vetrate e in prossimità deiposti di lavoro delle vie di circolazione:

a) devono essere segnalate,

b) devono essere realizzate con materiali sicuri e separate dai posti di lavoro, affinché i lavo-ratori non possano entrare in contatto con le pareti né essere feriti qualora vadano infrantumi.

Tetti

Accesso vietato. Quando è autorizzato occorre fornire attrezzature che garantiscano la sicu-rezza del lavoroda effettuare; essenzialmente nei casi in cui i materiali costituenti il tetto nonoffrano una sufficiente resistenza.

Va notato che la direttlva precisa che i luoghi di lavoro devono esser dotati di isolamentotermico sufficiente in funzione dell’attività fisica svolta dai lavoratori.

9. Finestre ed illuminazione zenitale dei locali di lavoro

I lavoratori devono poter aprirle e chiuderle, sistemarle e fissarle. Devono presentarequindi un facile accesso e poter essere azionate senza pericolo.

Quando sono aperte, non devono rappresentare un pericolo per i lavoratori.

Devono essere configurate in modo da consentire una pulizia senza rischi per i lavoratoriche l’effettuano e per i lavoratori presenti nell’edificio o nelle vicinanze.

Possono essere previsti dispositivi speciali di pulizia, ad esempio le piattaforme montate sucarrelli elevatori o azronate da cavi di fronte alle pareti esterne.

Nota: secondo la direttwa tale regolamentazione interessa soltanto i locali nuovi maeviden-temente una prevenzione corretta richiede che tali principi siano applicati in qualsiasiluogo.

10. Porte e portoni

Per i locali già utilizzati va prewsta una segnaletica all’altezza degli occhi sulle porte e pan-nelli trasparenti, sulla superficie completa o parte delle porte e portoni a battente.

“’ .‘,- .I .,.‘ (,

Page 23: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Peri locali nuovi, il numerodi portee portoni, le loro posizioni, i materiali utilizzati, ledimen-sioni. sono definite in funzione della natura e dell’uso dei locali in cui sono installati:

- devono poter essere aperte quando i locali sono occupati;

- devono potersi aprire dall’interno senza dispositivi speciali;

- tutte le parti trasparenti devono essere realizzate con materiali di sicurezzao protetti con-tro eventuali sfondamenti per evitare ferite a danno dei lavoratori;

- le porte scorrevoli devono essere equipaggiate con un sistema di sicurezza che ne impe-disca la fuoriuscita dalle guide e la caduta;

- le porte e i portoni che si aprono verso l’alto devono esser dotati di un sistema di bloccaggio per evitarne la ricaduta: sistema di arresto di emergenza per i portoni automatici;

- le porte e i portoni meccanici 0 automatici vanno controllati regolarmente per evitare in-fortuni;

- se ne deve prevedere l’apertura manuale e la presenza di dispositivi di arresto e diemergenza;

- i portoni per autoveicoli vanno completati con porte riservate ai pedoni a meno che nonpossano essere utilizzate con assoluta sicurezza: le porte pedonali vanno segnalate visi-bilmente e mantenute libere.

11. Vie di circolazione e zone di pericolo

Ogni lavoratore, a piedi o motorizzato, deve potercircola-re senza rischi per la sua vita o quella degli dere le misurenecessarie per la protezione della sicurezza e della salutedei lavoratori, basandosi sui seguenti principi:

1) evitare i rischi;

2) valutare i rischi che non possono essere evitati;

3) combattere i rischi alla fonte: si deve pertanto intervenire sulla macchina che producerumore eccessivo prima di isolare il locale in cui è installata;

4) per pervenire a quanto sopra, si dovrà tener conto del grado di evoluzie una segnaleticaorizzontale delle vie di circolazione.

Zone di pericolo (in funzione dell’attività dell’impresa)

- Segnaletica ben visibile.

- Dispositivi di divieto di accesso ai lavoratori non autorizzati a penetrarvi.

- Va prevista una protezione dei lavoratori autorizzati ad accedervi.

23

. “. .” . ) ‘. ’

‘,’

Page 24: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

12. Scale e marciapiedi mobili

- Devono funzionare senza pericolo per i lavoratori.

- Devonoesseredotati di dispositivi di sicurezzaedi arrestodi emergenzaaccessibili, facil-mente identificabili e manovrabili.

13. Banchine e rampe di carico

- Vanno studiate in funzione della dimensione dei carichi trasportati.

- Sono dotate di almeno un’uscita o di due uscite quando sono particolarmente lunghe.

- Le rampe devono essere dotate di sistemi di sicurezza per evitare rischi di infortuni odicadute dei lavoratori.

14. Dimensioni e volume d’aria dei locali. Spazio per la libertà di movimento sul postodi lavoro

- I locali di lavoro devono avere una superficie a pavimento, un’altezza e un volume d’ariatali da permettere ai lavoratori di eseguire il loro lavoro senza rischi per la sicurezza, lasalute e il benessere.

NB: molte normative nazionali prevedono con minuzia i provvedimenti da adottare.

- La libertà di movimento in prossimità del posto di lavoro deve essere assicurata ai lavora-tori grazie ad un dimensionamento o ad una superficie esattamente calcolata dei locali.Qualora non sia possibile per motivi specifici del posto di lavoro, occorre disporre nellevicinanze del posto di lavoro di un altro spazio libero sufficiente.

15. Locali di riposo

- Un locale di riposo facilmente accessibile va messo a disposizione dei lavoratori qualorala sicurezza e la salute dei lavoratori o il numero dei lavoratori ivi operanti lo esigano,tenuto conto del tipo di attività esercitata.

NB: questo locale potrà essere definito previa consultazione dei lavoratori e dei loro rap-presentanti; si potrebbe ad esempio utilizzare un locale mensa dopo adeguata puli-zia e in orari diversi da quelli destinati ai pasti.

- Occorredotarliditavoliesedieaschienale,tenendocontodel numerodei lavoratori inte-ressati.

- Si devono adottare misure di protezione per i non fumatori.

- Dovranno essere di dimensioni sufficienti.

Qualora non esistano locali previsti in casodi interruzioni frequenti del lavoro(forni di vetre-rie, siderurgia, ecc.), altri locali devono essere messi a disposizione del personale affinchépossa soggiornarvi durante l’interruzione con misure di protezione per i non fumatori!

16. Donne incinte e madri che allattano

Le donne incinte e le madri che allattano sul lavoro devono avere la possibilità di riposarsiin posizione distesa e in condizioni idonee.

NB: vedere al riguardo le legislazioni nazionali che autorizzano o meno l’allattamentodurante l’orario di lavoro e le misure previste sul lavoro per le lavoratrici incinte.

24

,, , .,,- ., ‘,_,i ‘,

I. ,_

‘.‘<,1 ”

Page 25: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

l . --

17. Servizi sanitari

a)

-

-

-

-

Spogliatoi e armadi per il vestiario

Sono previsti nelle imprese in particolare quando i lavoratori devono indossare indumen-ti di lavoro e quando non è possibile, per ragioni evidenti di salute o decenza, cambiarsiin un altro locale.

Le dimensioni devono essere sufficienti e consentire di chiudere a chiave i propri indu-menti durante il tempo di lavoro.

Separazione fra indumenti di lavoro e indumenti privati quando le circostanze lo richie-dano: presenza di prodotti o sostanze pericolosi o contaminanti.

Qualora gli spogliatoi non risultino indispensabili, i lavoratori devono poter disporre diuno spazio per riporre i loro indumenti personali.

b) Docce e lavabi

- Sono messi a disposizione dei lavoratoriquando il tipo di attività o la salubrità loesigano.

- Si dovrà disporre di sufficienti di-mensioni.

- Il numero deve adeguarsi al numero deilavoratori affinché ciascuno possa utiliz-zarli senza ostacoli e in condizioni igieni-che idonee.

- Le docce dovranno essere equipaggiate con rubinetti per acqua calda e fredda.

- Se necessario, sono previsti lavabi nellevicinanze dei posti di lavoro (facilmente raggiun-gibili, con acqua calda e fredda).

- I locali per le docce e i lavabi nonché gli spogliatoi devono essere mutuamente accessibilicon facilità.

c) Gabinetti e lavabi

I lavoratori devono disporre di gabinetti e lavabi in prossimità dei posti di lavoro (per evitarepercorsi andata e ritorno nei corridoi e lontano dai posti di lavoro!).

Lo stesso vaie per i locali di riposo, gli spogliatoi, le docce e i lavabi, che devono disporredi questo tipo di agevolazioni.

Nota importante: per le lavoratrici si dovranno prevedere separatamente vestiari, locali perdocce, lavabi, gabinetti, ovvero in alternativa si dovrà prescrivere un’utilizzazione separata.

18. locali adibiti al pronto soccorso - Materiale

a) locali: uno o più vani in funzione del tipo di attività (nonché del numero dei lavoratori):

- devono essere segnalati nella loro funzione;

- devono essere facilmente accessibili alle barelle;

- vanno equipaggiati con impianti e materiale appropriati.

25

‘,“” ’ ’ .’ ,1

,I’

Page 26: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Conclusioni

La direttiva 89/654/CEE, del 30 novembre 1989, relativa ai luoghi di lavoro prevede un buonnumero di disposizioni particolareggiate.

Ogni Stato membro deve trasporre le disposizioni della direttiva nella propria regolamen-tazione.

Tuttavia un certo numero di normative nazionali sono già applicate in tale settore. Ci si puòquindi chiedere che cosa resti da fare.

È sufficiente integrare tale normativa riprendendo gli elementi della direttiva o adattandolialle circostanze locali. La regolamentazione nazionale deve allinearsi ed armonizzarsi conla direttiva europea. Riassumendo quest’ultima indica gli obblighi del titolare dell’impresaper quanto riguarda la configurazione e la disposizione dei luoghi di lavoro. Deve inoltregarantirne il buon stato di funzionamento, condizione indispensabile per assicurare la sicu-rezza e la salute dei lavoratori.

Tutti hanno lo stesso interesse:il buon andamento dell’impresa in condizioni di sicurezza e di salute!

27

,,*., :;../,_1 _.

,

,

Page 27: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

b) Materiale: deve essere disponibile in vicinanza dei luoghi o posti di lavoro:

- deve essere segnalato nella sua funzione;

- deve essere facilmente accessibile;

- si tratta in generale di cassette per pronto soccorso.

19. Lavoratori portatori di handicap

Le misure previste si applicano a tutti i locali di lavoro, nuovi e vetlstiroccorre facilitare illavoro degli handicappati.

Conseguentemente: si dovrà procedere alla risistemazione delle porte, corridoi, scale, doc-ce, lavabi, gabinetti, posti di lavoro, vie di circolazione ecc. L’impresa va quindi configuratain questo senso (in materia vedasi le disposizioni legali in ciascun Stato membro).

20. Luoghi di lavoro esterni (disposizioni particolari)

Le disposizioni sono adottate al fine di limitare al minimo i rischi e i pericoli del lavoro all’ariaaperta.

Conseguentemente: posti di lavoro,vie di comunicazione,siti e impianti all’aperto

sono configurati con la massima sicurezza.

In particolare: le zone di pericolole porte e i portoni (automatiche o meno)le scale e marciapiedi mobilile banchine a rampe di carico

sono studiate in modo adeguato.

L’illuminazione dei posti di lavoro all’esterno dovrà essere sufficiente e compensare lacarenza o l’assenza dell’illuminazione solare.

Infine I posti di lavoro esterni devono essere, per quanto possibile, configurati in modo chei lavoratori:

- siano protetti contro gli agenti atmosferici e le cadute di oggetti non siano esposti a livellosonori nocivi o ad agenti esterni nocivi (gas, vapori, polveri, ecc.);

- possano abbandonare rapidamente il posto in caso di pericoloowero essere soccorsi con facilità, senza ritardi;

- non siano esposti al rischio di scivolamenti o cadute.

Il testo dell’allegato aggiunge, peri locali già utilizzati, che i luoghi di lavoro interni ed esternivanno configurati in modo che la circolazione dei pedoni e dei veicoli avvenga con ia massi-ma sicurezza.

26

,,,.,“,

Page 28: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Uso delle attrezzature di lavoro

Oltre un quarto dei lavoratori europei ritiene di utilizzare attrezzature da lavoro sostanzial-mente pericolose per oltre il 25% dell’orario di lavoro (‘).

Due terzi dei dipendenti considerano che l’impresa i? la principale responsabile della pre-venzionedegli infortuni edelle malattie professionali. Le impresecon meno di lodipenden-ti, che non dispongono delle stesse risorse da destinare alla prevenzione come awiene perle grandi imprese, considerano generalmente che la responsabilith dei lavoratori stessi equella dei governi deve entrare in conto in materia di prevenzione.

Obiettivo della presente direttiva

L’obiettivo della direttiva europea 89/655/CEE consiste nei fornire una risposta all’attesa deilavoratori per quanto riguarda le prescrizioni minimedi sicurezzaedi salute per l’uso da par-tedei lavoratori durante il lavorodi attreuaturedalavoro. Ladirettivaprevede nei particolarila partecipazione attiva dei lavoratori alla tutela della sicurezza e alla salute nell’ambito del-l’impresa.

In che cosa consiste un’attrezzatura da lavoro?

Si tratta di macchine, apparecchi, utensili e impianti utilizzati sul lavoro.

L’operatore è il lavoratore incaricato di intervenire per svariate ragioni su tale attrezzaturadi lavoroodi utilizzarla per altri scopi. Attraverso il suofunzionamento, l’attrezzaturadi lavo-ro PIJI?I costituire un pericolo per lavoratori esposti all’interno di una zona pericolosa, i cuilimiti dipendono dal tipo di rischi indotti dall’attrezzatura.

Attrezzature di lavoro

Acquistate nuove dopo il 31 dicembre 1992 devono essere state fabbricate in conformità del-le esigenze espresse da tutte le direttive precedenti applicabili, ad es. la direttiva 89/392/CEE.

In linea di massima le attrezzature devono quindi essere munite del marchio CE attestantela loro conformità alle direttive comunitarie. Per quanto riguarda le attrezzature già operantinell’impresa a tale data, al datore di lavoro è concesso un termine di adeguamento con sca-denza il 31 dicembre 1996.

Prima di scegliere l’attrezzatura di lavoro da mettere a disposizione dei propri lavoratori, ildatore di lavoro deve attentamente valutare le condizioni e caratteristiche specifiche del-l’impresa e i rischi indotti dall’utilizzazione di tale attrezzatura. Tali rischi devono esser resiminimi o meglio completamente eliminati se possibile.

Allorché l’uso di unadeterminata attrezzatura di lavoro può presentare un rischio specifico,l’impiego di tale attrezzatura va riservata in qualsiasi circostanza (funzionamento normale,manutenzione, riparazione) a lavoratori in possesso di formazione e informazioni spe-cifiche.

29

“’ “.-‘, 1x.

Page 29: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Un’attrezzatura di lavoro non può essere utilizzata per operazioni o in condizioni non previ-ste. Deve essere dotata in modo chiaramentevisibile di istruzioni e segnaletiche di sicurezzaindispensabile.

Occorre prevedere un accesso in condizioni di sicurezza idonee a tutti i siti in cui è installatal’attrezzatura e dove possono rendersi necessari lavori di manutenzione o di riparazione.

In ogni caso le attrezzatu re di lavoro devono essere soggette ad una manutenzione regolare.

Elenco delle principali prescrizioni minime

a) Sistemi di comando

Tali sistemi devono essere chiaramente visibili, identificati, equipaggiati di comando a di-stanza quando è possibile, lontani dalla zona pericolosa e provvisti di arresto di emergenza,in aggiunta al comando di arresto normale.

L’avviamento dell’attrezzatura deve potersi effettuare soltanto come risultato di un’azionevolontaria specifica. Una manovra inavvertita non deve comportare conseguenze peri-colose.

L’operatoredevedisporredi unavisualeliberasullazonapericolosae/oanticipare,con inter-vallo di tempo sufficiente, l’avviamento con un segnale prestabilito.

Un arresto o un guasto ai sistemi di comando non deve comportare una situazione peri-colosa.

L’ordine di arresto è prioritario rispetto agli ordini di avviamento.

6) Dispositivi di sicurezza e di protezione

Devono essere robusti, solidamente fissati, ma tuttavia studiati in modo da essere smontatifacilmente per consentire l’accesso alla zona pericolosao all’attrezzatura in caso di necessitàe non dare origine a rischi supplementari.

Devono proteggere contro le proiezioni, le emanazioni di gas, le cadute, i rischi di scoppioo di rottura, I rischi elettrici, ecc.

La loro funzione è quella di evitare che il lavoratore venga a trovarsi a contatto con zone mol-to calde o molto fredde, o che siano trascinati da un meccanismo mobile dell’attrezzatura.

Se del caso, le attrezzature di lavoro devono essere stabilizzate e occorre segnalare l’accessoalla zona pericolosa.

c) Illuminazione

L’illuminazionedellezonedi lavoro e di manutenzione deve risultare sufficiente in funzionedei lavori da effettuare in tali siti.

d) Dispositivi d’allarme

Devono essere percettibili senza difficoltà (superare il rumore ambientale quando si trattadi un segnale sonoro) e non vi devono essere ostacoli all’interpretazione immediata di talisegnali da parte dei lavoratori.

e) Manutenzione

Deve essere effettuata sull’attrezzatura non in movimento. Qualora non sia possibile vannoadottate misure di protezione idonee.

30

Page 30: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Formazione ed informazione dei lavoratori

I lavoratori devono ricevere una formazione adeguata alle mansioni assegnate dal datore dilavoro.

Le informazioni e le istruzioni dovranno riguardare le condizioni di utilizzazione normalidelle attrezzature, le situazioni anormali prevedibili egli insegnamenti forniti dal comporta-mento dell’attrezzatura in funzionamento normale o in caso di incidenti.

Consultazione e partecipazione dei lavoratori

Si tratta di mettereadisposizionedi tutti I’esperienzaacqujsita dai lavoratori. Informati efor-mati correttamente, contribuiscono a migliorare il livello generale di sicurezza e di salutedell’impresa fornendo utili consigli al datore di lavoro.

Laconsultazionedei lavoratori puòesseredirettao realizzarsi con l’intermediazione dei rap-presentanti dei personale.

Una PMI, a causa delle sue dimensioni, non è in grado di realizzare gli stessi investimentionerosi come unagrande impresa, maviceversa i rapporti mutui fra i lavoratori econ il dato-re di lavoro sono più stretti, consentendo una più facile comprensione della dimensione col-lettiva ed interattiva della sicurezza e della salute sul lavoro.

Attrezzature specifiche di lavoro

Nel prossimofuturoverranno impartitedisposizioni complementari sulle prescrizioni mini-me supplementari applicabili a talune attrezzature specifiche.

Conclusioni

Le attrezzature di lavoro rappresentano gli elementi ausiliari indispensabili alla produzionedell’impresa; scelti intelligentemente, applicati correttamente, oggetto di una manuten-zrone regolare, contribuiranno a proteggere il lavoratore e migliorare le sue condizioni dilavoro.

La presente direttiva introduce una dimensione supplementare:

garantisce il rispetto in tutta la Comunitd delle regole minime in fase di utilizzazione delleaftrezzature di lavoro, per sottolineare /a funzione essenziale della presa in considerazionedella dimensione salute e sicurezza dei lavoratori sul lavoro.

Page 31: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Le attrezzature di protezione individuale

La filosofia che sta alla base delle direttive della Comunità europea in materia di sicurezzae di salute dei lavoratori sul lavoro consiste nel prevedere ed eliminare la presenza di even-tuali situazioni potenzialmente pericolose alla fonte, già nella fase di concezione delleattrezzature di lavoro e in quella della pianificazione delle varie operazioni.

Tali direttive prevedono anche prescrizioni minime per leattrezzature nonché una procetiu-ra di concertazione nella fase che precede l’inizio dei lavori, attraverso una formazione el’informazione dei lavoratori sulle loro mansioni e sugli strumenti tecnici necessari pereseguirle.

Ci si può tuttavia trovare di fronte ad un rischio residuo imprevedibile o inevitabile nono-stante il ricorso a prowedimenti preventivi: in questo caso il lavoratore deve essere protettoallo scopo di eliminare o ridurre le conseguenze dell’incidente o dell’infortunio imputabiliai rischi presenti; l’ultima barriera a protezione dei rischi di eventuali lesioni è propriol’attrezzatura di protezione individuale (API).

Caratteristiche di un’attrezzatura di protezione individuale

Si tratta di qualsiasi tipo di attrezzatura (‘1 che il lavoratore deve indossare temporanea-mente o permanentemente per avere una protezione nei confronti di uno o vari rischi chepossono minacciarne la sicurezza e la salute sul lavoro.

È quindi indispensabile che l’attrezzatura in oggetto abbia una funzione specifica in materiadi protezione della salute e della sicurezza del lavoratore sul lavoro, trascurando qualsiasialtro scopo d’interesse generale per l’impresa (ad esempio l’obbligo di indossareun’uniforme).

(1) Non fanno pane di questa categova le attrezzature destinate ai servizi di pronto soccorso e di salvataggio e diautodifesa nonché le attrezzature di protenone Individuale da utilizzare SUI mem di trasporto stradale.

33

..<

Page 32: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Obiettivi previsti dalla direttiva

La direttiva 89/656/CEE, del 30 novembre 1989, integrata dalla comunicazione della Commis-sione 89/C/328/02, fissa una serie di prescrizioni minime di sicurezza e di salute per l’uso daparte dei lavoratori di attrezzature di protezione individuale durante il lavoro.

Dette prescrizioni minime non vietano in alcun modo ai titolari di PMI di adottare o applicarenelle loro aziende misure più efficaci in materia di protezione dei lavoratori, sulla base delleprescrizioni dettate dai regolamenti nazionali in vigore oppure decise nell’ambito dell’im-presa previa consultazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti.

La direttiva prevede obblighi peri datori di lavoro e contempla allegati indicativi. A sua voltala comunicazione della Commissione offre indicazioni in sede di valutazione delle API.

Una API deve essere ideata e realizzata in conformità delle disposizioni regolamentari invigore. Il datore di lavoro fornisce gratuitamente ai suoi lavoratori API in condizioni diefficienza:

- adeguate ai rischi da prevenire;

- che non costituiscano di per sé cause di nuovi rischi;

- che tengano conto dei parametri individualidipendenti dall’utilizzatore e dalla natura dellavoro svolto.

Normalmente va prevista un’attrezzatura per ciascuna persona esposta! Qualora più di unaAPI sia fornita ad uno stesso lavoratore, le medesime devono essere mutuamente compati-bili; nel caso in cui una API debba essere utilizzata da diversi lavoratori, si dovrà curarne ilrispetto rigoroso delle norme igieniche.

Il datore di lavoro deve assicurarsi che le informazioni indispensabili all’uso delle API sianodisponibili nell’impresa sotto una forma e una lingua comprensibili ai lavoratori che le utiliz-zano. Il datore di lavorodovràorganizzare riunioni di formazione e di esercitazioni peri lavo-ratori Interessati, per verifrcare che le API siano utilizzate nel rispetto delle istruzioniimpartite.

Le API saranno utilizzate dai lavoratori soltanto nei casi previsti e previa informazione dellavoratore da parte del datore di lavoro sulla natura dei rischi contro i quali la API è destinataa proteggerli.

.

I lavoratori eio i loro rappresentanti sono in ogni caso informati dal datore di lavoro sullemisure da adottare a tutela della loro salute e sicurezza con l’impiego delle API e sono con-sultati e sollecitati a partecipare ad una fase di riflessione circa le modalità di applicazionepiù efficaci delle disposizioni previste dai vari regolamenti intesi a tutelare i lavoratori.

Modalità di valutazione e apprezzamento della necessità di ricorrereall’uso di una API

È opportuno procedere all’esame delle parti del corpo che possono essere esposte ai rischi.I principali rischi da prendere in considerazione sono:

Page 33: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Rischi fisici

- Meccanici:l cadute,l urti,l colpi, impatti, compressioni,l perforazioni, tagli, abrasioni,l vibrazioni,l scivolamenti.

- Termici:l calore, fiamme,l freddo.

- Elettrici.

- Radiazioni:. non ionizzanti,l ionizzanti.

- Rumore.

Rischi chimici

- Aerosol:l polveri,l fumi,l nebbia.

- Liquidi:. immersioni,l schizzi, proiezioni.

- Gas, vapori.

Rischi biologici

- Batteri patogeni.- Virus patogeni.- Funghi responsabili di micosi.- Antigeni biologici non microbici.

Ad esempio, un lavoratore la cui mansione si svolge in un ambiente dove il livello sonoroè molto elevato e non attenuabile in particolare con misure collettive (isolamento delle mac-chine), è esposto al rumore. L’organo colpito è l’udito; la soluzione da prevedere con unaAPI è l’auricolare protettore. Parallelamente vanno adottate altre misure, ad esempio ridurreil tempo di esposizione, o l’acquisto di macchinari meno rumorosi.

Per analizzare i rischi, il titolare di una PMI deve procedere metodicamente e può ricorrereall’aiuto di esperti, quali il medico del lavoro, il consulente tecnico, controllori o espertidiversi, senza dimenticare il Comitato d’igiene, di sicurezza e delle condizioni di lavoro oun organo equivalente, i delegati del personale e i lavoratori interessati.

La direttiva fornisce elenchi di esempi di API nonché di attivita e di settori di attivita che pos-sono richiedere l’impiego di API, a cui il titolare di una PMI potrà utilmente far capo.

Page 34: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

36

Modalità di valutazione di una API dal punto di vista della sicurezza

NormepratichesonoindicatedallacomunicazionedellaCommissionepubblicatasullaGaz-zeita ufficiale delle Comunità europee C 328 del 30 dicembre 1989.

Nell’allegato sono configurate nove categorie di API classificate in funzione dell’organo daproteggere ovvero in .funzione del rischio. Le caratteristiche di tali categorie sono eviden-ziate sistematicamente sotto forma di tabelle.

Sono definiti:

- i rischi da coprire,

- i rischi legati all’attrezzatura,

- i rischi legati all’impiego dell’attrezzatura.

Per ogni voce sono specificati:

- i rischi,

- le origini e la forma dei rischi,

- i fattori da prendere in considerazione dal punto di vista della sicurezza per la scelta e!‘utr!izzrzicne dell’attrezzatura.

Osservando, ad esempio, la voce Nrischi legati all’impiego dell’attrezzaturan, voci comuni atutte le categorie:

- il *rischio» precisa l’elemento che la protezione scelta non protegge sufficientemente;

- le -origini e forme dei rischix sono una scelta errata dell’attrezzatura, l’utilizzazione im-propria dell’attrezzatura o infine, insudiciamento, usura o deterioramento dell’attrezza-tura. Per ogni situazione sono indicate le misure da adottare, che variano a seconda dellacategoria in esame.

Conclusioni

L’API deve essere scelta in base ad attente considerazioni.

Deve:

- essere munita del marchio CE,

- essere adeguata ai rischi previsti,

- offrire una protezione effettiva,

- essere comoda, sottoposta a corretta manutenzione ed usata in conformita.

Non deve intralciare i movimenti e in particolare deve essere indossata in permanenza pertutto il tempo in cui è presente l’esposizione al rischio da cui deve proteggere.

Non va dimenticata l’esigenza di prioritd da accordare alla protezionecollettiva, le API rappresentano l’ultimo baluardo contro i rischi!

s_ - . . . . _.. _ _ _ . . . . .-

Page 35: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

La manipolazione dei carichi

«Ho mal di schiena!>>

Tale esclamazione si ascolta purtroppo frequentemente.

Mai di schiena dovuto all’attività professionale, alle attività del tempo libero oagli sport prati-cati con passione.

Tale preoccupazione è stata fatta propria dalla Comunità europea: la direttiva90/269/CEE, del29 maggio 1990, definisce le prescrizioni minime concernenti la manipolazione manuale dicarichi che dà origine a rischi, in particolare dorso-lombari, per i lavoratori.

Per manipolazione di carichi si intende:

qualsiasi operazione di trasporto manuale di un carico con operazioni di sollevamento, po-sa, spinta, trazione, spostamento che comportano rischi dorso-lombari per i lavoratori.

Obblighi del datore di lavoro

Il datoredi lavorodevevalutare i rischi connessi con la manipolazionedei carichi ed adottarele misure organizzative necessarie 0 ricorrere ai mezzi appropriati, in particolare attrezzatu-re meccaniche, per evitare la necessità di una movimentazione manuale dei carichi da partedei lavoratori.

Qualora non sia possibile, il datore di lavoro deve, fra l’altro:

- organizzare i posti di lavoro tenendo conto dei carichi in gioco, degli sforzi fisici richiestiai lavoratori e dei fattori individuali: attitudine fisica, struttura corporea, indumenti dalavoro, ecc.;

- informare i lavoratori in materia, chiedendone il parere e istruendoli sui problemi di tra-sporto dei carichi.

In particolare i responsabili della sicurezza e della sanità avranno la mansione di verificareche l’informazione e la formazione in materia vengano correttamente impartite.

Concretamente i lavoratori e i loro rappresentanti dovranno:

essere informati in merito a tutte le misure di protezione e di prevenzione per la movimenta-zione di carichi nell’impresa.

Dovranno essere informati:

sul peso del carico,

sul centro di gravità del carico (o sul lato che risulta più pesante),

ricevere un’adeguata formazione sul mododi procedere: in generale piegare in ogni casole ginocchia, non piegare o incurvare il corpo, braccia tese sotto il carico, ecc.

Page 36: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

1. : . .

La massima Nin questo modo sono evitati i pericolh dovrà concretizzarsi:

l Posizione corretta dei piedi

Mai a piedi giunti, per evitare una perditadell’equilibrio; occorre invece mantenereuna distanza di 50 cm.da un piede all’altro,uno nella direzione del movimento previstol’altro in una posizione che consenta laspinta del corpo.

0 Posizione corretta della schiena

Mai piegata in avanti, ma inclinata, ginocchiaflesse; stendendo le ginocchia si dovrà rad-drizzare la schiena.

0 Posizione corretta delle braccia

Non flettere mai i gomiti, tenere le bracciaaderenti del corpo e per quanto possibiletesi.

l Mento retratto

Fin dall’inizio del movimento, la parte supe-riore della testa deve rialzarsi leggermente, ilmento rientrare, la colonna vertebrale irrigi-dirsi (insieme al collo). Per quale motivo?

Per sollevare automaticamente il petto e preparare le spalle ad un’azione più efficace dellebraccia.

Modo corretto di afferrare

I carichi non vanno afferrati con la punta del-le dita, per evitare il rischio di sottoporre asforzi i muscoli e i tendini. Al contrario i cari-chi devono essere afferrati con tutta la mano.

Asinistra,esempiodanon seguirefpresaconsoltanto tre dita). A destra presa con tutta lamano, che riduce così lo sforzo muscolaredell’avambraccio.

l Utilizzazione del peso del corpo

Quando si deve sollevare un oggetto dal pavimento, la spinta del piede arretrato, combinatacon l’estensione delle ginocchia, sposta il corpo in avanti e in alto. Per un breve istante, ilcorpo si trova squilibrato. Tale situazione è compensata immediatamente da uno sposta-mento della gamba arretrata in avanti (come avviene camminando).

Unavolta ristabilito l’equilibrio, il movimento di sollevamento è terminato. Lo spostamentoin avanti ha quindi facilitato il passaggio dall’azione di sollevamento all’azione di trasporto.

38

Page 37: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Attenzione!

Il peso è soltanto uno degli elementi del carico.Non sempre il peso è conosciuto dal datore di lavoro e, salvo eccezioni, non sempre è indi-cato sui pacchi o sui pezzi da sollevare.Occorre pertanto prendere le opportune precauzioni prima di sollevare carichi.

Oltre al peso si dovrà tener conto di vari fattori

- Volume del carico.

- Manovrabilità del carico.

- Altezza di sollevamento.

- Distanza da percorrere.

- Possibilità o meno di ripartire il carico.

Si dovrà inoltre tener conto della mansione da assolvere

-

-

-

Può essere una mansione temporanea.

Può essere una mansione ripetitiva con tempi di pausa più o meno previsti durante il tra-sporto.

Si tratta di un lavoro normale e continuo di manutenzione.

Quindi il peso non è il solo elemento in gioco!

Occorre innanzitutto una postura idonea, considerato che gli infortuni dorso-lombari sonospesso la conseguenza di una scorretta posizione o di una postura non adeguata.

I Posizioni piti efficaci per il trasporto di carichi

Ad esempio:

Movimentazione di un fusto d’olio

Sollevamento di oggetti di notevole lunghezza

Page 38: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

./’ ‘/

,,.’

.‘\,> ‘..; ‘, :

,‘.,I‘< ,..

. ,‘.*.

; .’ ‘,.‘_’ ‘,

:’3

8’).

40

Nota

1. Contrariamente a quanto si pensa comunemente, esiste una differenza fra un chilo dipiume e un chilo di piombo!La differenza consiste nei volume e nella tecnica di presa del carico.

Occorre:

- non afferrare mai il carico con la punta delle dita, per evitare sforzi pericolosi di talunimuscoli e tendini;

- afferrare i carichi a braccia tese per ridurre lo sforzo muscolare dell’avambraccio;

- fornire la necessaria formazione ai lavoratori sulle corrette operazioni di presa deicarichi!

2. Per completare l’argomento, sottolineiamo l’importanza di altri fattori che intervengononella movimentazionedei carichi: oltre alle caratteristichedei carichi, non vannodimenticatigli sforzi fisici richiesti ai lavoratori, le caratteristiche ambientali in cui va effettuata la movi-mentazione, la specificità dell’attività da svolgere (muscoli sollecitati, cadenza di trasporto,distanze da percorrere, ecc.), la temperatura ambiente, ecc.

Essenzialmente è importante:

- una postura ccrrett-, con solidi appoggi,

- una corretta informazione e formazione del lavoratore ai compiti da svolgere,

- la presenza di responsabili attenti e vigilanti,

elementi indispensabili per evitare le affezioni dorsali.

Conclusioni

Evitare la manipolazione manuale!

La direttiva prevede un principio fondamentale:

Preso atto che esige dal datore di lavoro l’adozione di misure organizzative idonee e I’utiliz-zazione owero la fornitura ai lavoratori di mezzi in grado di ridurre i rischi presenti duranteIe operazioni di movimentazione manuale, va riconosciuto che impone innanzitutto al da-tore di lavoro:

di utilizzare o fornire ai lavoratori i mezzi idonei ad evitare la manipolazione manuale!

I‘. -,...‘,.‘-.._, _..; .,., ,

Page 39: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

l 7PI videoterminali

Gli schermi (‘) utiliuati sui luoghi di lavoro sono nocivi?

Numerose sono le lagnanze in merito senza tuttavia ulteriori precisazioni.

Alcuni dichiarano di soffrire di:

l fatica,. nervosismo,l lesioni oculari,l mal di testa.

Alcuni sostengono che gli schermi sono dannosi alle donne incinte.

Qual è la veritd?

Le radiazioni emesse dagli schermi non sono in grado di provocare i disturbi o i malesseridenunciati.

Non esiste un rapporto diretto fra il lavoro svolto davanti agli schermi e i malesseri e idisturbi lamentati dalle donne incinte!

L’origine dei reclami relativi al lavoro svolto davanti agli schermi può essere dovuto ad altrifenomeni, ad esempio:

- le carenze tecniche dello schermo (riflessione, difficoltà di lettura),

- la durata del lavoro davanti agli schermi,

- un’insufficiente illuminazione, protezione inadatta contro le radiazioni solari,

- l’impiego di occhiali non adatti, ecc.,

- il rumore provocato dalle stampanti,

- arredi inadatti agli schermi,

- la posizione in altezza dello schermo rispetto all’illuminazione.

In ogni caso esistono norme o imperativi da rispettare per evitare i disturbi e i malesseri dicui soffrono effettivamente i lavoratori interessati.

(‘1 Nota1. La presente dIrettiva sn riferisce a tutti gli schermi utllizzatl sul luogo di lavoro. Si applica al ~IUOVI postI di

lavoro. m esercizm per la puma volta dopo il 31 dicembre 1992.L. “CI .x1%11 yu>,, YI ,o.“,” \,,, ._......_.-. J prema di tale data) devono essere modificatl in conformttà entro 4 anni

a decorrere dalla data precirata, vale a dire entro il 13 dicembre 1996.3. Gli schermi og etto della diretttva sono gli schermi alfanumerici o grafici Indipendentemente dal procedi-

mento di 7VISUB ~zzanone.4. Il postodl lavoro~nesamecomprendegliapparecchi utilizzatiabitualmenteoltrealloschermopropriamente

detto. vale a dire la stampante, ecc.

Page 40: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

:: *

24,. 1.

Prescrizioni definite dalla legislazione comunitaria nel settore

Ladirettiva90/270/CEE,del29maggio1990,sancisceunaseriediprescrizioni minimedisicu-rezza e di salute nei settore:

1) il datore di lavoro deve valutare, ridurre i rischi dovuti al loro terminale e neutralizzarlialla fonte;

2) il datore di lavoro deve informare i lavoratori e formarli in merito all’utilizzazione deglischermi;

3) il datore di lavoro deve consultare i lavoratori e sollecitarli a partecipare all’attuazionedelle disposizioni adottate per il lavoro davanti agli schermi;

4) vanno adattate misure indispensabili alla tutela della salute dei lavoratori (esame degliocchi e della vista, uso di occhiali di protezione).

Analisi dei posti di lavoro

In tale fase si dovranno esaminare le esigenze del posto di lavoro e i rischi indotti, nella fatti-specie:

- i problemi fisici conseguenti all’impiego del materiale previsto:

l posizione dell’operatore davanti allo schermo;

l collocazione della tastiera e sua conformazione (colore opaco, inclinazione voluta,distanza rispetto al sedile, ecc.);

- la fatica intellettuale indotta dal lavoro da realizzare;

- i rischi per la vista: illuminazione del locale, posizione dello schermo rispetto allefinestre, altezza del tavolo supporto dello schermo, ecc.;

- l’organizzazione pratica del lavoro: il lavoro permanente, con o senza pause, ecc.

Schienale regolabile Schienale ribaltabilein altezza

Posizione correttaper il lavoro davanti agli schermi!

Page 41: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Come il datore di lavoro può rispettare questo tipo di obbligo

Può farsi aiutare dagli specialisti che hanno il compito di installare i videoterminali nonchédai medici competenti in tale settore e da consulenti in materia di sicurezza ed igiene, comeprevisto, dagli stessi lavoratori e/o dai loro rappresentanti: partecipazione, consultazione,come descritte al capitolo 2.

1. Il datore di lavoro deve informare e formare i lavoratori che utilizzano i videoterminali.

Deve in particolare far sì che i lavoratori possano utilizzare schermi e attrezzature adeguate:sedili idonei al lavoro da svolgere [ad altezza regolabile, con poggiapiedi (a richiesta), conschienale ribaltabile, ecc.] illuminazione speciale, tinteggiatura efficace dei locali di lavoroin modo da non provocare abbagliamenti, eliminazione o interruzione regolare del rumore’della macchina, inclinazione degli schermi, ecc.

/

Grazie ad un’idonea attrezzaturaviene eliminato il fastidio prodotto

da riflessioni sullo schermo

Schermo perpendicolare allafinestra equipaggiata da frangisole

(a distanza corretta)

Deve anche adottare prowedimenti in merito alla formazione: prima di iniziare il lavoro sul-lo schermo, il lavoratore deve aver seguito una formazione idonea al lavoro da svolgere. Laformazione dovrà essere ripetuta ogni qualvolta l’organizzazione del lavoro è modificata inmodo essenziale o quando interviene un cambiamento di posto di lavoro.

2. Il datore di lavoro deve consultare e far partecipare i lavoratori ai prowedimenti adottati:si tratta di un principio generale imposto dalla d.._..~~n~~-~.~ ~~x!ro in materia di sicurezza esalute.

La consultazione awerrà in base alle prassi nazionali, con i rappresentanti dei lavoratori odirettamente con quest’ulti

Riassumendo, occorre stabilire un dialogo durante la fase di installazione degli schermi onodifiche a livello applicativo.

Page 42: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Conclusioni

Il datore di lavoro deve adottare prowedimenti appropriati per la tuteladella salute

a) Per quanto possibile è opportuno che il lavoro davanti allo schermo sia interrotto, sosti-tuendolo con altre attività o con pause opportune. Il lavoro quotidiano può essere orga-nizzato in modo da offrire al lavoratore la possibilità di alternare il suo lavoro davanti alloschermo con altre attività, ad esempio lavori d’archivio, risposta alle chiamate telefoni-che, lo spoglio della corrispondenza, ecc.

b) A richiesta del medesimo il datore di lavoro deve sottoporre il dipendente ad un esamedegli occhi e della vista; prima di iniziare l’attività al videoterminale (ad esempio all’attodelI’assunzione)ea intervalli regolari successivamentee, in particolare, in casodi presen-za di disturbi visivi derivanti dall’attività al videoterminale.

Qualora i risultati dei due esami citati lo rendano indispensabile, dovranno essere messia disposizionedei lavoratori dispositivi dicorrezione, valeadire, se il lavoro richiesto nonpuò essere organizzato diversamente adottando prowedimenti normali, (modifiche de-gli schermi, illuminazione, inclinazioneecc.)occorreràmettereadisposizionedei lavora-tori altri strumenti consigliati dagli specialisti.

Quanto sopra senza oneri finanziari a carico dei lavoratori.

La vista del lavoratore deve essere protetta; è possibile, come previsto dalla direttiva, ottene-re un’organizzazione materiale (schermo, tastiera, tavolo, locale, software idoneo) ed un’or-ganizzazione dell’orario di lavoro tale da alleviare l’onere del lavoro al videoterminale.

Page 43: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

n

Segnaletica dei rischi per la sicurezza e la salute

La direttiva 92/58/CEE, del 24 giugno 1992, recante le prescrizioni minime per la segnaleticadi sicurezza e/o di salute sul lavoro (‘) è la nona direttiva approvata in esecuzione delladirettiva quadro in materia di sicurezza, del 12 giugno 1989 (89/391/CEE).

La segnaletica di sicurezza si applica ai luoghi di lavoro

La finalità della segnaletica di sicurezza consiste nell’atti-rare rapidamente e chiaramente l’attenzione su eventualioggetti e situazioni che comportano rischi oche possonodare origine a pericoli. 690

Divieto di accessoalle persone non autorizzate

Tipi di segnaletica

- un awertimento,

un obbligo,

La segnaletica deve essere permanente per indicare:

un’interdizione,

gli strumenti di salvataggio o di soccorso,

le attrezzature antincendio,

- segnalare la presenza di recipienti e di tubazioni,

i rischi di urti o cadute,

le vie di circolazione.

Deve essere occasionale per:

- segnalare eventi pericolosi,

- chiedere l’intervento di determinate persone (pompieri, infermieri, ecc.),

- l’evacuazione d’urgenza,

- fornire istruzioni ai Lavoratori che effettuano manovre.

Intercambiabilitd e complementarità della segnaletica

A parità di efficacia si dovrA scegliere fra:

- un colore di sicurezza o un pittogramma per segnalare la presenza di rischi(ad esempio ostacoli alla deambulazione);

- segnali luminosi, acustici o comunicazioni verbali;

- una comunicazione verbale o un segnale gestuale (per farsi intendere a distanzanotevole).

Pt Si tratta di prescnzionl minime; gli Statr mem.bri devono adottare le opportune disposizione di attuazione entroil24giugno 1994.MaI’utilizzazionedellasegnaleticadisicurezzanon sollevaidatoridi lavorodal doveredlvalu-tare I rlschl edi adottare tutte le misuredi prevenzione Indispensabili (direttivaquadro). I datori di lavoro devonoprevedere una segnaieta di sicurezza idonea quando i rischi non possono essere evitati o contenuti con l’ado-ame di strumenta di protezione collettiva o di processi e metodi di organizzazione del lavoro.

Page 44: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Diversi tipi di segnaletica possono essere utilizzati congiuntamente:

- segnale luminoso e segnale acustico: faro, lampada, sirena luminosa, clacson, ecc.;

- segnale luminoso e comunicazione verbale: voce umana (altoparlanti) o sintesi vocale;

- segnale gestuale e comunicazione verbale: movimento delle braccia e delle mani per for-nire istruzioni ai lavoratori nel corso di manovre pericolose.

Taluni strumenti sono intercambiabili. Il risultato ricercato & l’efficacia.

I I lavoratore deve orientarsi a vista o rapidamente, senza possibilith di confusione, sulla basedel segnale di sicurezza.

Le indicazioni seguenti si applicano a tutte le segnalazioni per le qualiè previsto l’uso di un colore di sicurezza

Tabella 1

Giallo 0 giallo arancio Segnale di awertimento Attenzione, cautela

Azzurro Segnale di prescrizione

Indicazioni e precisazioni

Atteggiamenti perico!osi

Stop, arresto, dispositivi diinterruzione d’emergenza

Identificazione eubicazione

Verifica

Comportamento 0 azionespecificaObbligo di portare unmezzo di sicurezzaindividuale

Porte, uscite, percorsi,materiali, postazioni, locali

Ristabilimento dellecondizioni normali

46

Page 45: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Quali sono le prescrizioni minime generali che interessanole caratteristiche e l’impiego di pannelli segnaletici?

I pannelli devono:

- corrispondere alle specifiche della tabella n. 1,

- essere semplici,

- resistenti,

- visibili e comprensibili,

- asportati una volta scomparso il rischio.

I pannelli di nsegnaletica di sicurezzau

Cartelli di divieto

Carkirrisikfw intrinseche:

- forma rotonda,- pittogramma nero su fondo bianco, bordo e banda (verso il bassoda sinistra a destra, lun-

go il simbolo con un’inclinazione di 45” rispetto all’orizzontale) rossi (il rosso devecoprire almeno il 35% della superficie del cartello).

Page 46: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Cartelli di awertimento

Caratteristiche intrinseche:

48

- forma triangolare

- pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50% dellasuperficie del cartello)

campo ma~“el,co Per!colo dlInle”<” Incbmlpc

Cartelli di prescrizione

Caratteristiche intrinseche:

- forma rotonda,

- pittogramma bianco su fondo azzurro (l’azzurro deve coprire almeno il 50% della super-ficie del cartellg).

11) In assenza di un controllo speaflco per alta temperatura(2) Cartello prewsto dalla dIrettiva 901679KEE del Cons~glto, del 26 novembre 1990. relativa alla protezionedel law

ratoro contro 1 rechi derwantl da un’esposinonead agentI biologwi durante il lavoro, settimadirettiva particolareai sensi dell’artnAo 16. rxraerafo 1 della direttwa 89/391/CEE (CU L 374 del 31.12.1990. ~ae. 1).

(3) In YI~ eccezionale II tondo d;questo cartello può eswre arancione qualora tale colore ;ia&stifuto nspettoa un cartello analogo utlluzato per la circolanone stradale.

< ; I i_,, . . . . - . . . ,.. ,_ ..=-.- . . _... . .; > .

Page 47: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Cartelli di salvataggio

Caratteristiche intrinseche:

- forma quadrata o rettangolare,

- pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50% della superficiedel cartello).

IHmpo3i

Cartelli per le attrezzature antincendio

Caratteristiche intrinseche:

- forma quadrata o rettangolare,

- pittogramma bianco su fondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50% della superficiedel cartello).

Nota: vedasi più avanti (pag. 50) in merito all’identificazione e alla localizzazione del mate-riale antincendio.

Page 48: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

50

Segnaletica sui contenitori e le tubazioni

1) l’etichettatura dei contenitori previsti per sostanze o preparati pericolosi.

Per le sostanze contemplate nella direttiva 67/548/CEE vedasi la Gazzetta ufficiale C 196 del16 agosto 1967 e nella direttiva 88/379/CEE la Gazzetta ufficiale C 187 del 16 luglio 1988 el’opuscolo #Lavorare con prodotti pericolosh, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delleComunità europee, ISBN 92-826-4511-8.

Si tratta:

- dei contenitori utilizzati sul lavoro,

- dei contenitori utilizzati nei magazzini di stoccaggio,

- delle tubazioni esterne che contengono o trasportano tali sostanze o preparati.

Quale tipo di etichettatura?

Pittogramma o simbolo su fondo colorato previsti dalle suddette direttive owero:

cartelli di awertimento precedentemente descritti, vale a dire quelli per i materiali tossici,corrosivi, nocivi o irritanti (triangolo nero su fondo giallo).

Tale etichettatura può essere completata da ulteriori informazioni comprendenti il nomina-tivo della sostanza del preparato pericoloso e altre precisazioni sui rischi.

Dove sistemare tale segnaletica?

- Sul lato visibile del recipiente o della tubazione.

- In forma rigida verniciata o autoadesiva (occorre un materiale resistente agli urti, alleintemperie e alle aggressività dell’ambiente).

2. Le tubazioni

Nei siti in cui esiste un rischio o il pericolo più grave (ad esempio le valvole e i giunti diraccordo).

Etichettatura ben visibile (se necessario colore fosforescente o materiali riflettenti oweroilluminazione artificiale).

3. Le aree di stoccaggio

Le aree, i locali o i settori utilizzati per il deposito delle sostanze o preparati pericolosi inquantità ingenti devono essere segnalati con un cartello di awertimento adeguato, comeprecedentemente descritto, ed essere facilmente comprensibile e visibile.

Identificazione e IocalirPiuitirie del materiale antincendio

Colore rosso per le attrezzature, i siti 0 gli accessi ai siti.

Segnaletica: tramite cartelli come precedentemente descritti.

Page 49: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Segnaletica di ostacoli e siti pericolosi

La segnaletica per ostacoli e siti pericolosi si effettua con l’ausilio di bande della stessalarghezza a colore giallo e nero alternati, owero rosso e bianco.

Dove sistemarli?

Laddove esiste un rischio d’urto contro ostacoli, di caduta d’oggetti odi caduta di persone.

All’interno delle zone edificate dall’impresa.

Ad esempio:

- scalini,

- dislivelli,

- raggio d’azione di una porta automatica.

Prescrizioni relative ai segnali luminosi

1. Caratteristiche

a) Un contrasto luminoso adeguato, vale adire in relazione all’ambiente senza provocareabbagliamento per intensità eccessiva o cattiva visibilità per intensità sufficiente.

b) Un colore uniforme, armonico (tabella l), o un pittogramma su un fondo determinatoconforme alle specifiche precedentemente descritte:

- di colore rosso: divietopericolo, allarme, sgombero, ecc.

- di colore giallo: awertimentoprecauzione, verifica

- di colore azzurro: obbligo

- di colore verde: situazione di sicurezza, salvataggio, soccorso

con colori contrastanti, secondo le prescrizioni dei cartelli corrispondenti.

2. Utilizzazione dei segnali luminosi

a) Segnale continuo 0 intermittente:che indica un pericolo o un’urgenza (intervento od azione imposta).

b) durata dell’intermittenza:

- per garantire una corretta percezione del messaggio,

- per evitare qualsiasi confusione fra segnali diversi.

Page 50: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

c) Impiego accompagnato da un codice acustico:a complemento o in sostituzione di quest’ultimo, il codice del segnale deve essereidentico.

d) Il segnale luminoso di pericolo grave deve essere controllato o essere dotato di una lam-pada ausiliaria.

Prescrizioni minime relative ai segnali acustici

1. Caratteristiche

a) Avere un livello sonoro nettamente superiore al rumore di fondo, senza essere eccessivoo doloroso.

b) Essere facilmente riconoscibile:

- per la sua durata,

- grazie ad emissioni sonore intermittenti,

- per le sue caratteristiche ben distinte da altri rumori di fondo e segnali acustici.

c) Quando i segnali verranno emessi con intensità molto variabili o ad intervalli più o menoravvicinati, si tratterà di un livello più elevato del pericolo o di una maggiore urgenza perl’intervento richiesto.

2. Codice

Il suono di un segnale di sgombero deve essere continuo.

Prescrizioni minime per la comunicazione verbale

La comunicazione verbale è possibile soltanto quando il rumore di fondo è poco elevato.In presenzadi un rumoreche può renderla non udibileo intellegibilesiconsigliadi utilizzarela comunicazione gestuale o con segnali codificati.D’altra parte la direttiva prevede che gli Stati membri possano derogare alle applicazioni ditalune norme di impiego a due condizioni (articolo 1):

a) grazie a una consultazione su questo argomento delle parti sociali;

b) a misure alternative che garantiscono lo stesso livello di protezione.

1. Caratteristiche

a) Un linguaggio comprendente testi brevi, gruppi di parole o parole, eventualmente codi-ficate.

b) La comunicazione deve essere sicura: parole semplici, chiare e sufficienti.

ci Comunicazione diretta o indiretta: parlofono o megafono.

Nota: incasodiimpiegodi unapparecchioodi unostrumentoindiretto,occorreparlarelen-tamente. Ad esempio davanti ad un microfono (in un luogo o locale con presenza dieco) occorre articolare e parlare lentamente ed eventualmente ripetere il messaggio.

52

Page 51: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

2. Utilizzazione

a) Ampia diffusione del significato delle parole codificate.

b) Controllo coi ricorso di nuditoriu della comprensione esatta dei codici utilizzati.

Prescrizioni minime per il segnale gestuale

Ladirettiva prevede un gruppodi segnali gestuali che può essere utilizzato nei cantieri, stabi-limenti o in altre attività industriali.

Tuttavia nel suo articolo 6.2 precisa che gli Stati membri possono derogare, previa consulta-zionedelle parti sociali, all’applicazionedei «codici da utilizzare*, qualorasi adottino misurealternative in grado di garantire lo stesso livello di protezione.

Effettivamente in un certo numero di settori di movimentazione o di trasporto di materialeo prodotti, sistemi adottati tradizionalmente sono più efficaci dei nuovi codici, più difficilida assimilare.

1. Caratteristiche

a) Un segnale gestuale deve essere semplice, preciso, facile da eseguire e da comprendere:deve essere distinto da altri segnali.

b) L’impiego delle due braccia deve essere simultaneo, simmetrico e per un solo segnale.

c) Possono essere utilizzati altri segnali gestuali, purché con significato e comprensioneequivalenti (attenzione!)

2. Norme di impiego

Si distinguono almeno due tipi di partecipanti:

a) il responsabile del segnale:

- deve poter seguire il complesso delle manovre ordinate senza correre rischi (o senzadover proteggersi contro tali manovre). Sedel caso si deve prevedere un altro respon-sabile per ripetere i segnali;

- deveconsacrarsiesclusivamentealladirezionedellemanovre(nonesercitarecontem-poraneamente altre attività).

b) l’operatore:

- è colui che riceve i segnali, che esegue la manovra (gruista, il conduttore di una mac-china da cantiere);

- deve sospendere la manovra se non può essere esegui!; con le dovute garanzie disicurezza e richiedere nuove istruzioni (NB: la direttiva non prevede interventi nelcaso di <(richiesta di nuove istruzionim).

c) Accessori:

tuta, casco, manicotti, bracciali, palette, ecc., utilizzati dai responsabili che deve farsivedere con facilità dall’operatore.

Page 52: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

3. Gesti convenzionali da utilizzare

I segnali gestuali proposti dalla direttiva non escludono il ricorso ad altri segnali convenzio-nali o altri segnali gestuali utilizzati negli Stati membri e che interessano le stesse manovre:

54

Page 53: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Anche qui i segnali gestuali normalmente utilizzati e perfettamente intesi dagli operatorisono talvolta impiegabili più utilmente in circostanze particolari.

La deroga prevista dalla direttiva su questo punto può essere applicata previa consultazionedelle parti sociali, purché sia garantita la stessa efficacia, vale a dire lo stesso grado di prote-zione dei lavoratori.

Conclusioni

Spetta al datore di lavoro la cura di far installare tutti i segnali indispensabili, dopo aver valu-tato i rischi presenti; anche in questa materia risultano primordiali la fo rmazione e I’informa-zione dei lavoratori: il datore di lavoro deve verificare che tutti i segnali siano compresi dailavoratori.

Page 54: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Il presente documento è stato realizzato a cura di Pierre Lorent con la collaborazione diAndré Cordy, consulente in materia di sicurezza e igiene, sulla base di idee formulate daun gruppo di lavoro formato da:

. per la Commissione delle Comunità europee:

- Sig.ra H. Clark, DC XXIII,

- Sig. 0. Brunet, DC VIF13,

l un gruppo di esperti comprendente:- E. Garcia Acebes (Sefmep),- D. Winkler, consulente presso la Commissione delle Comunità europee,

- J. Da Costa Tavares della Aecops per il Portogallo,

- S. Chacon Blanco per la Spagna,

- A. Kafetzopoulou per la Grecia.

Page 55: Sicurezza salute sul luogo di lavoro - ba.infn.itprevenz/sicurezza.pdf · Allo scopo di garantire che le proposte legislative della Comunità non impongano oneri ec- ... ma di che

Comunità europee - Commissione

Sicurezza e salute sul luogo di lavoro - Guida ad uso delle PM

Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee

1993 - 57 pag. - 21 x 29,7 cm

ISBN 92-826-6119-9