Sicurezza nei macelli e nei laboratori di sezionamento · suini affetti da mal rossino attraverso...
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Corso di Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro per Studenti
della Facoltà di Medicina Veterinaria
Sicurezza nei macelli e nei laboratori
di sezionamento
Dr. Luca Pennisi
Facoltà di Medicina Veterinaria Università degli Studi di Teramo
UNIVERSITA’
DEGLI STUDI
DI TERAMO
Il lavoro del veterinario pubblico prevede interventi in una
grande varietà di strutture:
aziende zootecniche, mangimifici, mercati bestiame, impianti di
macellazione e trasformazione carni, punti di
commercializzazione, ecc.
Premessa
Settori lavorativi con potenziale esposizione
a rischi per la sicurezza
• Industria alimentare
• Agricoltura
• Zootecnia
• Macellazione carni
• Acquacoltura
• Servizi veterinari
• Industria di trasformazione di derivati animali (cuoio, pelle, lana ecc.)
• Servizi sanitari (ospedali, ambulatori, studi dentistici, servizi di assistenza)
• Servizi di raccolta, trattamento, smaltimento dei rifiuti
• Impianti industriali di sterilizzazione, disinfezione e lavaggio di materiali potenzialmente infetti
• Impianti depurazione acque di scarico
• Manutenzione impianti fognari
La valutazione del rischio
Il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare il
rischio legato all’attività lavorativa.
La valutazione del rischio biologico
Il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare il rischio
Nella valutazione del rischio biologico deve considerare:
La classificazione degli agenti biologici, l’informazione
sul tipo di danno che possono causare (malattia,
intossicazione, allergia), etc.
Contemporaneità di due condizioni:
1) presenza dell’agente biologico
2) che le modalità e condizioni di lavoro favoriscano
un'esposizione efficace.
La valutazione del rischio
esposizione efficace: contatto sufficiente a provocare
l'ingresso nell'organismo di una carica infettante sufficiente a
provocare effetti.
Penetrazione attraverso le mucose nasali, buccali ed oculari,
la cute macerata dal contatto con l’acqua, ferite od
escoriazioni.
In alcuni casi è possibile l’ingresso attraverso l’albero
respiratorio (pulviscolo o aerosol).
L’esposizione
L'esposizione al materiale biologico potenzialmente infettante
dipende dalle manualità adottate, dal livello di automazione
dell'impianto, dall'utilizzo dei DPI, dal livello igienico generale
dell'ambiente e delle lavorazioni e dalla formazione sanitaria
del personale
I Lavoratori interessati, (macellatori, sezionatori, addetti
ai salumifici), possono infettarsi manipolando carni di
suini affetti da mal rossino attraverso soluzioni di
continuo della cute.
Mal Rossino
trasmissione all’uomo per via alimentare
misure normative: rimozione e la distruzione dei
Materiali a Rischio Specifico (MSR) “test rapido” sul
tessuto encefalico di alcune categorie di animali
Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili TSE
La divisione dei bovini in mezzene può essere effettuata
con il metodo tradizionale dell'ascia o con una sega a
nastro. In entrambi i casi esiste il pericolo di esposizione al
tessuto nervoso del midollo spinale
Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili TSE
non esistono casi dimostrati di trasmissione
occupazionale in ogni caso, necessario prevenire
l’esposizione.
le zone ove le zecche possono risiedere più
facilmente (luoghi di campagna, zone di passaggio di
greggi, erbe alte, vicinanze di animali come pecore,
capre e cani)
Zecche, ectoparassiti
Malattie trasmesse dalle zecche
Infezione batterica
Spirochetosi: Borrelia burgdorferi s.l.
1992: tre nuove “genospecie”:
B.burgdorferi s.s.
B.garinii
B.afzelii
1993: B.japonica
1995: B.andersoni,...................
Il mancato rispetto delle comuni norme igieniche
espone l'operatore al contatto con agenti
biologici e provoca la contaminazione delle carni
Il lavoro in catena negli stabilimenti industriali
comporta contatti con materiale biologico
proveniente da un numero elevato di animali:
Fondamentali i DPI
La verruca alle mani dei lavoratori addetti alla
macellazione e alla lavorazione delle carni è un
fenomeno diffusissimo, circa il 30% dei lavoratori del
settore contrae questa malattia, contro una media del
4% nella popolazione normale.
Si tratta di infezioni virale sostenute dal Papilloma Virus
Umano HPV
Misure di prevenzione e protezione
Prevenzione collettiva Misure Igieniche
Procedure
Formazione
Disp. Protezione Individuale
Interventi in allevamento di profilassi e terapia
animale
Macellazione separata dei sospetti.
Misure di protezione collettiva
servizi igienici con docce
vestiario da lavoro completo
spogliatoi con armadietti a doppio scomparto
divieto di fumare e consumare cibo o bevande nei
locali di lavoro
altre misure, es. utilizzo di lavabi non azionabili a mano
con sapone
liquido e salviette a perdere ecc…
Misure Igieniche Generali
Indicano le modalità corrette per svolgere le mansioni.
Il lavoratore deve sempre sapere quale è il modo corretto
di fare il suo lavoro per evitare di esporsi a rischi
professionali. (Manuale di Buone Pratiche Lavorative)
Es: divieto di macellare animali affetti da particolari
patologie
obbligo di macellare separatamente i capi sospetti di
zoonosi individuata in allevamento o alle visite in macello.
precauzioni macellazione nell’ambito delle operazioni di
“risanamento” - tbc, brucellosi
Procedure dettate dal datore di lavoro
I DPI non sono l’intervento di prima scelta
soluzione spesso gravosa per gli addetti a causa:
- delle condizioni climatiche di alcuni reparti
- dell’impedimento che rappresentano per compiere certe
operazioni
- del fastidio soggettivo che possono
provocare
- della scarsa abitudine degli addetti
ad indossarli
- della bassa percezione individuale
del rischio
Dispositivi di Protezione individuale
prescritti a fronte di una analisi dei rischi per le diverse
mansioni
DEVONO ESSERE:
forniti dal datore di lavoro
idonei per il tipo di attività
compatibili tra loro
non introdurre rischi aggiuntivi
tenuti in efficienza e sostituiti quando usurati
devono proteggere pelle, occhi, naso e bocca dal
possibile contatto con materiale organico infettante
Dispositivi di Protezione individuale
• Infortuni da ferite (taglio o lacero contuse)
• Infortuni da contusioni e traumi (calci, cornate, ecc.)
• Incidenti da macchinari in movimento
• Infortuni da carichi sospesi
• Incidenti da ustioni • Incidenti da folgorazione
Possibili tipi di infortunio
Le fasi di scarico possono essere un rischio per gli
operatori e per gli animali
Movimentazione degli animali vivi
…altre informazioni in generale… Fare sempre mente locale alle vie di
fuga, se presenti!!!
Alcuni atteggiamenti e comportamenti sono indicatori di
allarme e nervosismo:
• orecchie dritte
• testa alta
• emissione di suoni
• calci e sgroppate
• sguardo fisso sulla persona
Stalle di sosta (Visita ante mortem)
Ci forniscono le informazioni fondamentali per valutare
un prodotto e stabilire le corrette modalità per la sua
manipolazione.
Ci informano su:
caratteristiche del prodotto,
rischi che può presentare,
precauzioni da attuare per il suo
corretto uso
Ecc.
Etichette e schede di sicurezza
I guanti e proteggi-braccia contro tagli e ferite da
punte devono essere contrassegnati con il seguente
pittogramma che deve essere posto sul prodotto o
sulla confezione.
Etichette e schede di sicurezza
I guanti di sicurezza realizzati in fibra, che garantiscono
protezione al taglio, sono contrassegnati con il
seguente pittogramma
Etichette e schede di sicurezza
I numeri riportati sotto al pittogramma riguardano le seguenti
caratteristiche di resistenza del guanto:
· Primo numero RESISTENZA ALL’ABRASIONE (max 4 liv)
· Secondo numero RESISTENZA AL TAGLIO DA LAMA (max 5 liv)
· Terzo numero RESISTENZA ALLA LACERAZIONE (max 4 liv)
· Quarto numero RESISTENZA ALLA PERFORAZIONE (max 4 liv)
Per la protezione delle mani dall’esposizione ad agenti
biologici il guanto deve riportare il seguente
pittogramma
Etichette e schede di sicurezza