Sicurezza, investimento per le giovani generazioni

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10 Sicur .Fidae/scuolecattoliche LA DIFESA DEL POPOLO 6 MAGGIO 2012 Si tiene il 5 maggio, nell’ambito del Festival della cittadinanza, la festa conclusiva del progetto “Persona, cit- tadinanza e Costituzione: un cantiere sem- pre aperto”: un’iniziativa portata avanti dal- la Sicur.Fidae, una rete di 11 scuole cattoli- che paritarie che coinvolge anche la provin- cia e il comune di Padova, l’Istituto univer- sitario salesiano di Venezia (Iu- sve), la fondazione Girolamo Bortignon e il centro Giuseppe Toniolo; capofila è l’istituto Barbarigo di Padova. Il programma della festa si rivolge a tutte le età: l’appunta- mento è alle 9 sul sagrato del Duomo di Padova, con una breve presentazione del proget- to; segue l’animazione per i più piccini, mentre i ragazzi più grandi possono spostarsi assieme alle loro famiglie e agli in- segnanti in via Bonporti, nel vicino cinema- teatro Mpx, dove viene rappresentato lo spettacolo I vulnerabili di Filippo Tognazzo. Il progetto proposto dalla rete di scuole cattoliche – la maggior parte dalla provincia di Padova più una di San Donà di Piave, in provincia di Venezia – si è aggiudicato alla fine dello scorso anno il primo posto in pro- vincia di Padova, il secondo a livello vene- to, nell’ambito del bando nazionale “Citta- dinanza, Costituzione e sicurezza”, promos- so dai ministeri dell’istruzione, del lavoro e politiche sociali e dall’Inail. Oggetto del concorso era l’educazione alla sicurezza per le nuove generazioni, con un particolare ri- guardo per la prevenzione degli infortuni e dei comportamenti pericolosi. L’iniziativa ha coinvolto circa 2.700 studenti e 200 inse- gnanti, con l’obiettivo di far crescere gli alunni – dalla scuola d’infanzia alla secon- daria di secondo grado – nella consapevo- lezza che l’attenzione alla sicurezza e l’edu- cazione alla legalità rivestono un’importan- za fondamentale, sia nella for- mazione della propria persona- lità che nell’acquisizione della responsabilità di cittadini. Cosa significa educare alla sicurezza? In concreto le attivi- tà delle scuole coinvolte sono state declinate in una moltepli- cità di iniziative – corsi, confe- renze e laboratori, anche con l’intervento di esperti esterni – in quattro aree tematiche: salute (sport e prevenzione della dipendenza da alcol, ta- bacco e droghe), informatica e media, am- biente ed educazione civica e stradale. Tra le tante iniziative un particolare riscontro ha avuto il corso di formazione “Educare ai mezzi di comunicazione”, dedicato alla si- curezza nei mass media e guidato da Maria- no Diotto, esperto di comunicazione multi- mediale e docente di semiotica generale del- lo Iusve. Attraverso varie modalità (analisi di casi di studio, creazione di uno spazio web dedicato alla condivisione di contenuti, lezioni frontali e gruppi di lavoro) sono stati trattati diversi temi: dalle teorie della comu- nicazione ai social network, con un partico- lare riguardo alle esigenze dei giovani e de- gli educatori. Il corso, iniziato a dicembre 2011 e terminato a marzo 2012, ha riscosso vivo interesse e partecipazione, oltre che per i docenti della rete, anche in insegnanti di altre scuole, genitori e persone motivate. Tante le attività messe in campo: altri in- contri hanno ad esempio riguardato la sicu- rezza e la prevenzione stradale, con l’inter- vento di rappresentanti della polizia munici- pale, e la sicurezza nei laboratori chimico- biologici, con la spiegazione delle principali regole di prevenzione e la guida alla lettura dei simboli e dei codici posti sulle etichette dei contenitori. Per informazioni è possibile consultare il sito internet www.sicurfidae.it servizio di Daniele Mont D’Arpizio Nelle foto, alcuni degli istituti che fanno parte della rete Sicur.Fidae: Sacro Cuore di Monselice e (in alto) Don Bosco di Padova (in alto a destra). In basso, gli alunni del Teresianum di Padova durante un’attività sull’educa- zione stradale. Nella foto in alto a destra, nella pagina a fianco, un’attività sulla sicurezza in internet, con Pippo (Borille) del duo Marco&Pippo all’istituto Barbarigo. chiesa Il progetto, che aveva come obiettivo l’educazione alla sicurezza, ha coinvolto 2.700 studenti (dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado) e 200 insegnanti 5 MAGGIO Festa conclusiva del progetto che ha coinvolto 11 istituti cattolici Barbarigo, via Rogati 17 a Padova; scuola secondaria di 1° grado, liceo classico, liceo musicale, liceo scientifi- co, istituto tecnico economico; www.barbarigo.edu Bianchi Buggiani , via Buggiani 2 a Monselice (Padova), scuola primaria; www.scir.it/buggiani/ buggiani.html Don Bosco, via San Camillo de Lellis 4 a Padova; scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di 1° grado, liceo linguistico, liceo scientifico, liceo delle scienze applicate; www.donboscopadova.it Irpea scuola dell’infanzia La città dei Bambini, via Piovego 48 a Rubano (Padova); scuola dell’infanzia e scuola primaria Vanzo, via Marconi 13 a Padova; www. irpea.it Rogazionisti, via Tiziano Minio 15 a Padova; scuola secondaria di 1° grado, liceo scientifico; www.rogazio nisti-padova.it Teresianum, corso Vittorio Emanuele II 126 a Padova; scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di 1° grado; www.teresianumpadova.it Sacro Cuore, largo Cardinal Paltanieri 2 a Monselice (Padova), scuola primaria; www.scir.it/sacrocuore/ scuore.html San Luigi, viale Libertà 43 a San Donà di Piave (Vene- zia); liceo delle scienze umane, liceo scientifico, liceo lin- guistico europeo; www.liceisanluigi.it Santa Croce, corso Vittorio Emanuele II 172 a Padova; scuola dell’infanzia, scuola primaria Santa Dorotea, via San Pietro 111 a Padova; scuola dell’infanzia, scuola primaria; www.smsd.glauco.it Vincenza Poloni , via Buggiani 2 a Monselice (Padova); scuola secondaria di 1° grado; www.scuola poloni.it LA RETE DELLE SCUOLE SICUR.FIDAE Undici realtà tra cui una in provincia di Venezia Sicurezza, investimento per le giovani generazioni

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Articolo apparso il 06-05-2012 su La Difesa del popolo

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10 � Sicur.Fidae/scuolecattoliche LA DIFESA DEL POPOLO6 MAGGIO 2012

� Si tiene il 5 maggio, nell’ambito delFestival della cittadinanza, la festaconclusiva del progetto “Persona, cit-

tadinanza e Costituzione: un cantiere sem-pre aperto”: un’iniziativa portata avanti dal-la Sicur.Fidae, una rete di 11 scuole cattoli-che paritarie che coinvolge anche la provin-cia e il comune di Padova, l’Istituto univer-sitario salesiano di Venezia (Iu-sve), la fondazione GirolamoBortignon e il centro GiuseppeToniolo; capofila è l’istitutoBarbarigo di Padova.

Il programma della festa sirivolge a tutte le età: l’appunta-mento è alle 9 sul sagrato delDuomo di Padova, con unabreve presentazione del proget-to; segue l’animazione per i piùpiccini, mentre i ragazzi più grandi possonospostarsi assieme alle loro famiglie e agli in-segnanti in via Bonporti, nel vicino cinema-teatro Mpx, dove viene rappresentato lospettacolo I vulnerabili di Filippo Tognazzo.

Il progetto proposto dalla rete di scuolecattoliche – la maggior parte dalla provinciadi Padova più una di San Donà di Piave, inprovincia di Venezia – si è aggiudicato allafine dello scorso anno il primo posto in pro-vincia di Padova, il secondo a livello vene-to, nell’ambito del bando nazionale “Citta-dinanza, Costituzione e sicurezza”, promos-so dai ministeri dell’istruzione, del lavoro epolitiche sociali e dall’Inail. Oggetto delconcorso era l’educazione alla sicurezza perle nuove generazioni, con un particolare ri-

guardo per la prevenzione degli infortuni edei comportamenti pericolosi. L’iniziativaha coinvolto circa 2.700 studenti e 200 inse-gnanti, con l’obiettivo di far crescere glialunni – dalla scuola d’infanzia alla secon-daria di secondo grado – nella consapevo-lezza che l’attenzione alla sicurezza e l’edu-cazione alla legalità rivestono un’importan-

za fondamentale, sia nella for-mazione della propria persona-lità che nell’acquisizione dellaresponsabilità di cittadini.

Cosa significa educare allasicurezza? In concreto le attivi-tà delle scuole coinvolte sonostate declinate in una moltepli-cità di iniziative – corsi, confe-renze e laboratori, anche conl’intervento di esperti esterni –

in quattro aree tematiche: salute (sport eprevenzione della dipendenza da alcol, ta-bacco e droghe), informatica e media, am-biente ed educazione civica e stradale. Trale tante iniziative un particolare riscontro haavuto il corso di formazione “Educare aimezzi di comunicazione”, dedicato alla si-curezza nei mass media e guidato da Maria-no Diotto, esperto di comunicazione multi-mediale e docente di semiotica generale del-lo Iusve. Attraverso varie modalità (analisidi casi di studio, creazione di uno spazioweb dedicato alla condivisione di contenuti,lezioni frontali e gruppi di lavoro) sono statitrattati diversi temi: dalle teorie della comu-nicazione ai social network, con un partico-lare riguardo alle esigenze dei giovani e de-

gli educatori. Il corso, iniziato a dicembre2011 e terminato a marzo 2012, ha riscossovivo interesse e partecipazione, oltre che peri docenti della rete, anche in insegnanti dialtre scuole, genitori e persone motivate.

Tante le attività messe in campo: altri in-contri hanno ad esempio riguardato la sicu-rezza e la prevenzione stradale, con l’inter-vento di rappresentanti della polizia munici-pale, e la sicurezza nei laboratori chimico-biologici, con la spiegazione delle principaliregole di prevenzione e la guida alla letturadei simboli e dei codici posti sulle etichettedei contenitori.

Per informazioni è possibile consultare ilsito internet www.sicurfidae.it

�servizio di Daniele Mont D’Arpizio

Nelle foto,alcuni

degli istitutiche fanno

parte della rete

Sicur.Fidae:Sacro Cuoredi Monselice

e (in alto) Don Bosco di Padova

(in alto a destra). In basso,

gli alunni delTeresianum

di Padovadurante

un’attivitàsull’educa-

zionestradale.

Nella foto in alto adestra, nella pagina a fianco,un’attivitàsullasicurezza in internet,con Pippo(Borille) del duoMarco&Pippoall’istitutoBarbarigo.�

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sa

Il progetto, che avevacome obiettivo

l’educazione allasicurezza, ha coinvolto2.700 studenti (dalla

scuola dell’infanzia allasecondaria di secondogrado) e 200 insegnanti

5 MAGGIO Festa conclusiva del progetto che ha coinvolto 11 istituti cattolici

◆ Barbarigo, via Rogati 17 a Padova; scuola secondariadi 1° grado, liceo classico, liceo musicale, liceo scientifi-co, istituto tecnico economico; www.barbarigo.edu

◆ Bianchi Buggiani, via Buggiani 2 a Monselice (Padova), scuola primaria; www.scir.it/buggiani/buggiani.html

◆ Don Bosco, via San Camillo de Lellis 4 a Padova;scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di1° grado, liceo linguistico, liceo scientifico, liceo dellescienze applicate; www.donboscopadova.it

◆ Irpea scuola dell’infanzia La città dei Bambini, via Piovego 48 a Rubano (Padova); scuola dell’infanzia escuola primaria Vanzo, via Marconi 13 a Padova; www.irpea.it

◆ Rogazionisti, via Tiziano Minio 15 a Padova; scuolasecondaria di 1° grado, liceo scientifico; www.rogazionisti-padova.it

◆ Teresianum, corso Vittorio Emanuele II 126 a Padova;scuola dell’infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di1° grado; www.teresianumpadova.it

◆ Sacro Cuore, largo Cardinal Paltanieri 2 a Monselice(Padova), scuola primaria; www.scir.it/sacrocuore/scuore.html

◆ San Luigi, viale Libertà 43 a San Donà di Piave (Vene-zia); liceo delle scienze umane, liceo scientifico, liceo lin-guistico europeo; www.liceisanluigi.it

◆ Santa Croce, corso Vittorio Emanuele II 172 a Padova;scuola dell’infanzia, scuola primaria

◆ Santa Dorotea, via San Pietro 111 a Padova; scuoladell’infanzia, scuola primaria; www.smsd.glauco.it

◆ Vincenza Poloni, via Buggiani 2 a Monselice (Padova); scuola secondaria di 1° grado; www.scuolapoloni.it

LA RETE DELLE SCUOLE SICUR.FIDAE Undici realtà tra cui una in provincia di Venezia

Sicurezza, investimentoper le giovani generazioni

11LA DIFESA DEL POPOLO6 MAGGIO 2012

� «È fondamentale fare rete, soprattutto traistituti paritari»: ne è convinta Virginia Kaladich

(foto a destra), presidente regionale della Fidae edirigente della scuola Sacro Cuore di Monselice.«Da questo punto di vista il progetto della Sicur.Fi-dae rappresenta un’eccellenza, che è stata citataanche dalla Fidae nazionale e che può servire daesempio per le altre scuole paritarie, anche al difuori della nostra regione. In Veneto stiamo lavoran-do in questa direzione da qualche anno e diversipassi sono stati fatti».� Qualche esempio?

«La redazione dei curricula dellescuole, che secondo la normativavigente devono essere curati daogni istituto indicando gli obiettivi, ivalori e metodi applicati: in Venetoabbiamo costituito quattro reti tra-mite le quali, appoggiandoci adesperti, ciascun istituto è stato aiu-tato a completare il suo percorso. Alivello nazionale poi stiamo portando avanti unacollaborazione, che dovrebbe concludersi in giu-gno, per riflettere insieme ad altre scuole cattolicheanche sul profilo in uscita degli studenti».� Di cosa si tratta?

«Come vogliamo che siano i nostri ragazzi, co-sa trasmettere loro? Riusciamo non solo a parlaredi certi valori, ma a esserne anche testimoni credi-bili? Educare non significa solo scrivere documenti:si realizza quando l’insegnante si rapporta in ma-niera autentica con uno studente, una famiglia, unarealtà determinata. Su questo stiamo conducendoun confronto con le altre scuole cattoliche: per noiè un’opportunità importante per “rileggerci” e capi-re se siamo fedeli alla nostra missione ed eventual-mente decidere insieme come migliorare. Su que-sto progetto stiamo costruendo reti in tutta Italia e

molte scuole stanno chiedendo di unirsi; stiamocoinvolgendo anche il personale non docente, per-ché nella scuola tutti educano».� Qual è la situazione delle scuole paritarie,in particolare in Veneto?

«Sicuramente non facile. La crisi purtroppo staarrivando anche nelle nostre scuole e diverse fami-glie sono in difficoltà. La nostra scelta è di venireincontro a chi ha bisogno ma le scuole, e soprattut-to le famiglie che le hanno scelte, non possono es-

sere lasciate sole di fronte alla crisi.Anche perché – ogni tanto occorrericordarlo – secondo la legge62/2000 le scuole paritarie fannoparte integrante del sistema scola-stico pubblico e con la gestione au-tonoma garantiscono un risparmioimportante per lo stato. Il nostropaese è tra i pochissimi in Europa anon assegnare contributi certi allescuole paritarie. Con la regione Ve-

neto in questi anni avevamo costruito un percorsocon il “buono scuola”; la crisi però sta portando atagli e anche quest’anno ci troviamo ad aspettarel’approvazione dei finanziamenti».� Cosa si può fare concretamente?

«Si deve passare dall’ottica dei contributi vo-lontari una tantum – che periodicamente vengonopromessi, posticipati, tagliati e a volte anche negati– a quella di finanziamenti certi, anche minimi, sucui le scuole possano effettivamente contare. È undiscorso di giustizia: anche le scuole paritarie ognimese hanno gli stipendi da pagare e tante altrespese. Non è giusto che il peso di tutto questo rica-da sulle famiglie, anche perché alla fine si trovanoa pagare due volte lo stesso servizio, visto che conle tasse contribuiscono già al sistema educativopubblico».

� «È positivo essere riusciti a fare retecon altre scuole, presentando un proget-

to insieme – sottolinea don Cesare Contarini(foto in basso), rettore dell’istituto Barbarigo,capofila del progetto – Ci dà inoltre un certoorgoglio constatare che il nostro lavoro si èpiazzato primo a livello provinciale e secondoin Veneto: un evidente segnale che le scuolecattoliche sanno lavorare bene».� Perché un bando sulla sicurezza?«L’iniziativa era promossa tra gli altri dal mi-nistero del lavoro e dall’Inail, con un partico-lare interesse quindi per la cultura della sicu-rezza e la prevenzione degli infortuni, sul la-voro e non solo. Un argomento interessantee, a mio modo di vedere, strategico: impor-tante per l’oggi, perché i ragazzi imparino adassumere comportamenti più responsabili,ma anche un investimento per il futuro! Il no-stro lavoro educativo comunque – visto chetra gli istituti coinvolti ci sono scuole dell’in-fanzia, elementari, medie e superiori, tra lequali soprattutto licei – è consistito in primoluogo nell’insegnare a pensare alle conse-guenze delle proprie azioni, andando ancheal di là della sicurezza in sen-so stretto e toccando i temidella responsabilità e dellacittadinanza».� Cosa significa sicurezzaper un ragazzo che fre-quenta ancora la scuola?

«Può significare tante co-se: proprio per questo il pro-getto ha scelto di seguirestrade diverse, tenendo sem-pre ben presente che con i ragazzi è più effi-cace condividere esperienze piuttosto chespiegare concetti astratti. Sono fondamentaliad esempio la sicurezza stradale e quella ali-mentare, ma c’è anche una sicurezza infor-matica, sempre più importante, e a questoriguardo sono stati organizzati incontri anchecon la polizia postale».� Come si sono svolte le attività?

«Il lavoro della rete nata dalla Fidae èstato quello di mettere insieme tematiche di-

verse e di proporle verticalmente a tutti i li-velli di istruzione, dalla scuola d’infanzia allesuperiori. Da noi al Barbarigo, ad esempio,alcune classi hanno avuto lezioni sui com-portamenti da tenere nei laboratori di scien-

ze, e ne risultano dei cartello-ni di avviso per indicare i pos-sibili pericoli e i comporta-menti da tenere. I ragazzi del-le medie hanno fatto un per-corso di educazione stradale,intesa più in generale comeeducazione alle regole: comecomportarsi da pedoni, da ci-clisti e, infine, da guidatori,con la possibilità anche di

prepararsi all’esame per conseguire il paten-tino per la guida di ciclomotori. Questi argo-menti sono stati poi ripresi nei temi in clas-se, negli elaborati in lingua inglese e spa-gnola e nei laboratori».� Come è iniziata la collaborazione tragli istituti che partecipano al progetto?

«Tutto nasce all’interno della Fidae, l’as-sociazione delle scuole cattoliche, ed è moltopositivo che una rete di scuole paritarie ab-bia partecipato a un bando così importante: il

nostro è risultato l’unico progetto di scuoleparitarie premiato a livello nazionale. In futu-ro spero che queste occasioni di collabora-zione siano sempre più frequenti, anche al dilà della partecipazione a bandi, soprattuttoper far crescere e migliorare le nostre scuo-le. Penso all’orientamento alla scelta univer-sitaria dei nostri ragazzi, oppure alla forma-zione e all’aggiornamento degli insegnanti,all’organizzazione degli open day e magarianche a qualche evento che dia maggiore vi-sibilità al mondo della scuola paritaria catto-lica. Proprio come speriamo che accada conla festa del 5 maggio».� C’è comunque una specificità dellascuola cattolica, anche nel trattare untema come la sicurezza?

«Certo: anche in questo caso, come intutta la nostra attività, nel progetto abbiamopuntato sulla centralità della persona, perchélo riteniamo l’asse qualificante della nostraazione formativa. Anche educare alla sicu-rezza è un modo di dare centralità ai nostrialunni come persone, ciascuno con la suaindividualità e specificità. Tutto, in fondo,compresa la sicurezza, comincia dalla perso-na e mira al bene delle persone».

Sicur.Fidae/scuolecattoliche �

Il progetto ha puntato allacentralità della persona,perché è ritenuta l’assequalificante dell’azioneformativa. Educare alla

sicurezza è un modo per mettere al centro

gli alunni come persone

VIRGINIA KALADICH Presidente regionale della Fidae e dirigente scolastico

Lavorare in rete per affrontare la crisi

DON CESARE CONTARINI Rettore del Barbarigo, capofila del progetto

«Vogliamo formare cittadini responsabili»

� La festa del progetto “Persona, cittadinanza ecostituzione: un cantiere sempre aperto” si

svolge nell’ambito dell’edizione 2012 del Festivaldella cittadinanza. La collaborazione con gli inse-gnanti e i dirigenti scolastici e il coinvolgimento de-gli studenti fa parte del Dna del festival: il senti-mento e l’esercizio della cittadinanza trovano terre-no fertile nella scuola, in un patto fra generazioniche riconosce il ruolo educativo svolto dalla scuolaaccanto alla famiglia.

Il risultato di questo processo è un festival2012 a cui gli studenti partecipano numerosi:

◆ le classi degli istituti Valle, De Nicola e Ei-naudi sono impegnate in un’esperienza di stage e, come ogni anno, sono per il festival un supportoprezioso;

◆ venerdì 11 maggio dalle 9 nella sala dellaCassa di risparmio del Veneto gli studenti degli isti-tuti superiori Barbarigo, Don Bosco, Marchesi, Mar-coni, Selvatico presenteranno i lavori realizzati in occasione del “viaggio della memoria” a Mau-thausen;

◆ sabato 12 maggio alle 9 nel Palazzo dellaRagione gli studenti dell’Einaudi metteranno in sce-na “Storie e nuvole”, uno spettacolo teatrale sulletematiche dell’immigrazione; seguirà alle 11 la lec-tio magistralis di Giovanbattista Tona, magistratopresso la procura della repubblica di Caltanissetta,che incontrerà gli studenti che hanno partecipato ai“viaggi della legalità” in Sicilia e in Puglia, mentrelungo il Liston si terranno gli appunta-menti finali del progetto “Educazione alla pace nellescuole”;

◆ domenica 13 nel Palazzo della Ragione siterrà la finale della “palestra di botta e risposta” acura di Acpd (associazione per una cultura e la pro-mozione del dibattito), che vedrà fronteggiarsi inuna singolare sfida di dibattito gli studenti del liceoPigafetta di Vicenza e l’istituto Rolando da Piazzoladi Piazzola Sul Brenta. Alle 15.30 lo spettacolo “La musica a scuola” del coro della Rete Over Touranticiperà l’Abbraccio di generazioni, evento sim-bolo del festival.

Informazioni su www.festivaldellacittadinanza.it

FESTIVAL DELLA CITTADINANZA Ospita la festa di Sicur.Fidae

Per gli studenti un ruolo da protagonistiSecondo legge 62/2000

le scuole paritarie fanno parte integrante del sistema scolasticonazionale. Per questo

chiedono finanziamenticerti, anche mimini, su cui poter contare

Nella foto, irappresentanti

degli istitutiche fanno

parte del progettoSicur.Fidae.

Al centro, don CesareContarini e,

sulla destra,Virginia

Kaladich.