I GIOVANI E L’INNOVAZIONE · “Giovani” →generazioni strutturalmente più in grado di...

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I GIOVANI E L’INNOVAZIONE di NATALIA FARAONI - IRPET Firenze, 19 ottobre 2011

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I GIOVANI E

L’INNOVAZIONEdi

NATALIA FARAONI - IRPET

Firenze, 19 ottobre 2011

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Innovazione → parola chiave per lo sviluppo“Giovani” → generazioni strutturalmente più in grado di

pensare diversamente, di utilizzare le nuove tecnologie, di rischiare per costruirsi un futuro

Quanto è vero per l’Italia, un paese di “bamboccioni”?Variabili socio-economiche, culturali e ambientali:

– Titolo di studio, tipo di settore– Protezioni sociali, incentivi– Valori, aspettative e fiducia

L’Italia non è un paese per giovani

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GIOVANI E INNOVAZIONE: un connubio naturale?

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•• Dobbiamo crescereDobbiamo crescere: l’ “innovazione” è ritenuta avere un ruolo cruciale nel migliorare le performance delle imprese e, a livello aggregato, nel favorire il tasso di crescita del sistema economico

•• Dobbiamo crescere beneDobbiamo crescere bene: i settori considerati “innovativi” necessitano di risorse umane altamente qualificate. L’occupazione che si crea è un’occupazione di qualità e, teoricamente, meglio retribuita. Implicazione sugli stili di vita e sui modelli di consumo

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PERCHE’ STUDIARE LE ATTIVITA’ INNOVATIVE

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–– Questione teorica del concetto di innovazione:Questione teorica del concetto di innovazione:• Idea - invenzione - innovazione• Innovazione di prodotto e di processo• Innovazione incrementale• Innovazione in ambiti tradizionali

–– AttivitAttivitàà innovative: due filoni di ricercainnovative: due filoni di ricerca1. Settori (industria e servizi) ad alta e medio-alta tecnologia

(definizione OCSE)2. Settori “creativi”, “neoartigianali”, dei servizi qualificati alla

persona e alle famiglie

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COME DEFINIRE LE ATTIVITA’ INNOVATIVE

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1. I SETTORI HIGH-TECH

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• Campione di “imprese giovani” high-tech toscane– Meccanismi generativi– Imprenditorialità e propensione al rischio– Relazioni con università e centri di ricerca, altre imprese a

monte e a valle– Punti di forza e di debolezza– Bisogni di politiche regionali e locali

NB Questi settori sono spesso invisibili per i non addetti ai lavori e hanno contenuti molto specializzati, che i policy makers non è detto siano in grado di decodificare

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PRIMI RISULTATI DI UNA RICERCA IN CORSO …

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LE NUOVE IMPRESE HIGH-TECH TOSCANE

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ALCUNE LEZIONI DAI PRIMI RISULTATI

• I nuovi imprenditori ht sono “giovani” ?

• Quali differenze rispetto ai settori più tradizionali?– Qualificazione– Cultura d’impresa– Rapporto con l’innovazione– Rapporto con il territorio (cultura dell’innovazione)

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Concentrarsi sulla valorizzazione e sullConcentrarsi sulla valorizzazione e sull’’espansione espansione dei settori HT dei settori HT èè sufficiente per far crescere la sufficiente per far crescere la

Toscana?Toscana?

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2. I SETTORI “CREATIVI”, “NEOARTIGIANALI”, DEI SERVIZI QUALIFICATI ALLA PERSONA E ALLE

FAMIGLIE

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• La letteratura internazionale ne parla in termini di– Moda, design, arte– Industria dei prodotti culturali– Servizi alla persona– Neo-artigianato– Banca, finanza e assicurazioni

• Queste attività hanno in comune il carattere de-routinizzato e de-standardizzato, ma evidentemente il contesto che le accoglie è molto importante e la logica organizzativa può variare fortemente

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QUALI SONO QUESTE ATTIVITA’:

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• Incorporano professionalità elevate e molto differenziate (nuovi lavori)

• Conferiscono valore aggiunto ad attività più o meno tradizionali

• Puntano su una componente simbolica legata allo status, fondamentale per l’industria contemporanea (qualità)

• Offrono servizi alla persona di cui le società occidentali hanno sempre più bisogno, in una prospettiva di specializzazione delle attività, elevata scolarizzazione, invecchiamento della popolazione e crisi del welfare

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PERCHE’ POSSIAMO DEFINIRLE INNOVATIVE

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• È una regione ad elevato tasso di invecchiamento• È una regione in cui i laureati sono in crescita tra le nuove generazioni

(donne), ma la capacità di assorbimento da parte dei mercati del lavoro locali rimane bassa

• Anche in Toscana le attività informali legate ai servizi alle persone sono spesso affidate alle donne (welfare familiare/familistico), con il risultato che molte non lavorano o lavorano poco e malamente retribuite, oppure ai migranti, svalutandone la potenziale componente di valore aggiunto

• È una regione con forti tradizioni artigianali e manifatturiere, con patrimonio artistico e paesaggistico considerevole

• Questi settori non se ne vanno: – perché offrono servizi sul territorio– perché valorizzano le specificità del territorio

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PERCHE’ QUESTI SETTORI POSSONO DIVENTARE UNA RISORSA IMPORTANTE PER LA TOSCANA

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•• …… internazionali internazionali – Il governo britannico negli anni novanta ha prodotto un rapporto (The Creative

Industries Mapping Document), per identificare il peso di questi settori e intervenire con politiche ad hoc (5% PIL, crescite >10%)

– Il governo francese (Plan Borloo): polo nazionale d’eccellenza nei servizi alle persone (2 milioni di addetti, 17,6 miliardi di €)

– In Italia (e in Toscana) a mia conoscenza non esistono tentativi di mapparequeste attività né politiche rivolte a incentivarne la crescita. Per quanto riguarda i servizi alla persona sono delegati spesso alle famiglie, la burocrazia èfarraginosa, il lavoro nero e dequalificato molto diffuso. Le attività “creative” e artistiche sono spesso considerate fumo negli occhi

•• …… in Toscanain Toscana– Fase di ricerca …una nuova classificazione di queste attività per identificarle,

contarle, analizzarle e offrire suggerimenti di policy, per farle salire a più alti livelli di qualità dei prodotti offerti e di risorse umane impiegate.

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ESPERIENZE …

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GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Per informazioni:[email protected]