Sicurezza ffa rrima ccon correttezza · vasta e ricca rete di relazioni tra le parti. In questo...

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Anno XIV - n°4 - 2004 Spedizione in a.p. - art. 2 - comma 20/C Legge n. 662/96 Aut. Filiale EPI di Modena - tassa riscossa - tax percue Sicurezza fa rima con correttezza Intervista all’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Modena Importanti eventi in ottobre A Modena si tiene la prima settimana della bioarchitettura, mentre a livello europeo si parla di sicurezza e salute sul lavoro Nuovo corso per tecnici di cantiere Sono aperte le iscrizioni, è rivolto a dodici giovani con il diploma di geometra

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Anno XIV - n°4 - 2004

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ORGANIZZAZIONI PROMOTRICI

Via Bellinzona, 27/a - Modena - Tel. 059.448.351 - Fax 059.448.330 - www.unioneindustriali.mo.it - e-mail: [email protected]

Collegio Imprenditori Edili - Viale Corassori, 24 - Modena - Tel. 059.341.233 - Fax 059.342.682 - e-mail: [email protected]

Via Giardini, 45 Modena - Tel. 059.216.146 - Fax 059.433.405 - www.agci-emr.org - e-mail: [email protected]

Via Malavolti, 27 - Modena - Tel. 059.418.111 - Fax 059.418.598 - www.mo.cna.it - e-mail: [email protected]

Via Emilia Ovest, 775 - Modena - Tel. 059.893.111 - Fax 059.828.097 - www.lapam.mo.it - e-mail: [email protected]

Via Emilia Ovest,101 (Palazzo Europa) - Modena - Tel. 059.384.011 - Fax 059.384.715 - e-mail: [email protected]

Settore Cooperative Costruzioni - Via Fabriani, 120 - Modena - Tel. 059.403.011 - Fax 059.244.690 - www.modena.legacoop.it - e-mail: [email protected]

Via L. da Vinci, 5 - Modena - Tel. 059.345.760 - Fax 059.345.760 - e-mail: [email protected]

Via Rainusso, 56/58 - Modena - Tel. 059.890.855 - Fax 059.335.716 - www.cislmodena.org - e-mail: [email protected]

Piazza Cittadella, 36 - Modena - Tel. 059.326.246 - fax 059.241.671 - www.cgilmodena.it.it - e-mail: [email protected]

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Continuare a formare

di Angelo Caruso

La formazione continua è entrata inuna fase di forte ridisegno dei suoi

assetti.Ciò ha provocato l’allargamento e

l’approfondimento delle discussionicirca il modello del nuovo sistema.

Un aspetto del problema è quasiunanimemente condiviso: evitare che laformazione continua venga gestita inazienda in maniera autoreferenziale e inrisposta ai bisogni immediati che scatu-riscono dalle innovazioni tecnologichee organizzative, ignorando le esigenzedei lavoratori che devono trovare, adesempio, nella formazione trasversaleuna risposta alla conoscenza del settorepiuttosto che del solo ridotto, se pureimportante, orizzonte aziendale.

Ciò è ancor più vero se si tieneconto delle trasformazioni intervenutenel mercato del lavoro e dell’abbassa-mento della permanenza di un lavorato-re presso la stessa azienda.

Penso al sempre più vasto universo,soprattutto giovanile, dei lavoratori concontratti di collaborazione che hannobisogno di accrescere o di aggiornare leloro competenze; penso ai possibiliinterventi formativi a sostegno dellepolitiche di emersione dal lavoro nero;penso al grande tema del “capitalesociale” che postula, per essere tale,conoscenze diffuse, utili allo sviluppolocale che sempre più deve sostenere lesfide dell’innovazione e della competi-zione.

Per altro, proprio in edilizia ladimensione territoriale è sempre più ilnodo focale delle analisi dei fabbisogniformativi. Questi non possono esserepensati come il risultato di relazionidirette tra imprese e Scuola edile, mavanno rilevati all’interno di quella piùvasta e ricca rete di relazioni tra le parti.

In questo senso si stanno muovendo leattività promosse, organizzate e finanzia-te dai Fondi Paritetici Interprofessionaliche si inseriscono all’interno di un siste-ma più ampio e consolidato di strumentidi finanziamento e gestione delle iniziati-ve per la formazione continua.

Una recente ricerca, ad esempio, harilevato come al negoziato per i contrattidi lavoro spetti la costruzione delle con-dizioni e degli strumenti sul versantedella domanda di formazione continua.La stessa analisi indica che una svolta è incorso e che la formazione è entrata, inogni settore, a far parte delle materie chei contratti devono contenere - come dasempre esiste in quelli dell’edilizia - pun-tando in primo luogo sullo sviluppo dellabilateralità per l’individuazione dellepriorità, dei destinatari, dei dispositivi diaccesso, dei tempi e dei costi individualidella formazione, degli effetti in terminidi modifica dei profili professionali, diinquadramento e di carriera e, infine,

Progetto Sicurezza in EdiliziaPeriodico della Scuola Edile di Modena

via dei Tipografi, 2441100 Modena

Tel. 059/283511 • Fax 059/281502e-mail: [email protected]

Direttore responsabileAngelo Caruso

RedazioneSilvio Cortesi

FotoRoberto Brancolini

Progetto grafico e impaginazioneSergio Bezzanti

Impianti e stampaGrafiche Jolly • via F. Lehar, 70 - Modena

Anno XIV N°4 - 2004

Autorizzazione Tribunale di Modena n.1067del 6/3/91

Spedizione in a.p. – art. 2 – comma 20/CLegge n.662/96

Aut. Filiale EPI di Modena – Tassa riscossa

Anche in edilizia cambia il modo di lavorare

anche se in modo poco incisivo, sullemodalità di accesso alla formazione, inmaniera autodeterminata da parte deilavoratori.

La Scuola edile di Modena è già inuna fase avanzata in tal senso. Si tratta,nel prossimo futuro, di meglio compren-dere il ruolo e le funzioni che il settoredelle costruzioni avrà nell’attribuzione dirisorse dai Fondi Interprofessionali, con-siderando che in edilizia è necessario,ancor più che in altri settori, promuoverelo sviluppo del capitale umano e che leScuole Edili dagli anni ’50, pur con lescarse risorse territoriali, assolvono pre-valentemente tale sviluppo.

I Fondi Paritetici Interprofessionali possono consentire lo sviluppo delle attività che favoriscono la crescita professionale dei lavoratori

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Bonaccini annuncia il potenziamento dei controllinei cantieri e l’entrata in vigore del Certificato Unicodi Regolarità contributiva

Intervista all’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Modena

Sicurezza fa rimacon correttezza

Èl’unico assessore della Giunta pre-cedente a essere stato confermatonella nuova squadra chiamata dal

sindaco Pighi ad amministrare il Comunedi Modena.Stefano Bonaccini si occuperà per altricinque anni di Lavori Pubblici eManutenzione urbana, oltre che diPromozione della città e Centro storico.Nell’intervista che segue ci parla di sicu-rezza nei cantieri edili, appalti, formazio-ne e qualità.Quali attività e interventi intende adot-

tare la nuova Giunta del Comune di

Modena per migliorare la sicurezza nei

cantieri edili?

"Mi preme innanzitutto sottolineare comeil nostro Comune abbia in corso di attua-zione, all’interno del Piano per la Salute,uno specifico programma di azioni per lasicurezza sul lavoro, azioni che riguarda-no anche il comparto dell’edilizia. Anchese l’attuale livello dei controlli è soddi-sfacente nei cantieri pubblici e privati delComune, e in questi ultimi per l’apprez-zabile e consistente lavoro che quotidia-namente viene svolto, credo caso unico inItalia, da un’unità specialistica dellaPolizia municipale (che effettua circa 250controlli annui), la nostraAmministrazione vuole incrementare ilcontrollo dei livelli di sicurezza nei con-fronti di chi lavora e anche dei cittadini.Verranno incentivate tutte le azioni neces-sarie per dare pratica attuazione - entro lafine dell’anno - al rilascio del CertificatoUnico di Regolarità Contributiva alleimprese: prima dell’aggiudicazione,durante l’esecuzione dei lavori e almomento del collaudo dell’opera. Questostrumento amministrativo ha lo scopo dimonitorare continuamente la correttezzadell’impresa. L’impresa corretta nei con-fronti dei suoi dipendenti è anche un’a-zienda potenzialmente sicura.Sono in programma iniziative, tramite

l’Osservatorio Appalti Lavori Pubblici,per facilitare tutte le attività necessarieaffinché il progetto di regolarità siaimmediatamente operativo. Per i prossimi mesi è stata programmatauna giornata di studio formativo, infor-mativo e di sensibilizzazione tra diversisoggetti – Osservatorio Appalti,Direzione provinciale del Lavoro, Inps,Inail, Casse Edili, sindacati e associazio-ni imprenditoriali - perché l’utilizzo delleprocedure di Certificazione Unica sia lapiù efficace possibile.Come per tutte le altre iniziative in corsopresso l’Osservatorio è prevista la parte-cipazione delle stazioni appaltanti dellaProvincia con circa 100/120 addetti inforza ai diversi settori operativi".Cosa si può fare, invece, per contrasta-

re il lavoro nero, irregolare o sommer-

so?

"Oltre a incrementare ulteriormente icontrolli e le iniziative in atto, per gliappalti pubblici in particolare l’attenzio-ne formativa deve essere focalizzata sulleattività del direttore dei lavori nei cantie-ri. La gestione del giornale di cantiere, ilcontrollo delle presenze in cantiere dilavoratori regolarmente assunti e regolar-mente registrati sui fogli presenza vidi-mati, non deve essere un’attività episodi-ca, bensì una cultura d’impresa. È neces-sario non incentivare la concorrenza slea-le da parte di imprese che, per abbattere icosti, incrementano gli utili di gestionecon l’utilizzo del lavoro nero o irregolare.Poiché appare sempre più evidente che ildirettore dei lavori è il soggetto che puòcon efficacia contribuire a controllare ilfenomeno, il Comune di Modena incre-menterà i momenti di sensibilizzazionedei direttori dei cantieri".L’esperienza delle squadre miste geo-

metri/vigili urbani sarà potenziata?

"Il progetto avviato, considerato speri-mentale, è diventato un patrimonio di

esperienza che non può essere ignorato.Con il Comando dei Vigili urbani si stan-no valutando tutte le possibilità di incre-mento del gruppo impegnato sulla verifi-ca dei cantieri, senza con questo trala-sciare tutte le altre attività necessarie pergarantire il controllo sui comportamentiche causano incidenti stradali.Con l’Azienda Usl di Modena, come giàavviene, i Vigili urbani cercheranno diattivare iniziative utili per rendere piùincisivi i controlli sulla sicurezza nei can-tieri". È possibile e auspicabile estendere que-

sta esperienza anche ad altri Comuni?

"Personalmente ritengo indispensabileche vi si arrivi. Peraltro, so chel’Amministrazione Provinciale è interes-sata a promuovere iniziative analoghe a

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Stefano Bonaccini assessore ai Lavori Pubblici delComune di Modena

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quelle in atto nel Comune di Modena, conla costituzione di gruppi misti di Vigiliurbani presenti, quantomeno, nei Comunicapi distretto. Sarà uno dei temi che sot-toporrò al neo-assessore provincialePagani. Momenti di formazione congiunta sonogià stati effettuati presso la Scuola edilein collaborazione con l’OsservatorioAppalti e la Scuola regionale di Poliziaurbana. Ci sono tutte le potenzialità periniziare l’attività nel resto della provincia;se richiesto, il Comune di Modena offriràil suo contributo di esperienza". Il protocollo sugli appalti pubblici, fir-

mato nel 1999, necessita di una revisio-

ne/aggiornamento o funziona già suffi-

cientemente?

"Il protocollo d’intesa conserva, ancoraoggi, tutta la sua potenziale efficacia.Tuttavia ha necessità di essere rivisto,senza stravolgimenti, per aggiornarlo allemodifiche legislative comunitarie, nazio-nali e regionali. È necessario rendere piùsnelle le linee guida, perché la norma siaapplicata non in senso formale ma sostan-ziale, con rispetto della concorrenza edella trasparenza nelle procedure diaggiudicazione e senza dare spazio aimprese non strutturate che non garanti-scono il risultato e il rispetto delle attivitàlavorative per retribuzione, contribuzionee sicurezza delle condizioni di lavoro. La mia proposta sarà quella di istituireentro la fine dell’anno un gruppo di lavo-ro tecnico tra rappresentanti delle stazio-ni appaltanti, enti locali, associazionid’impresa e sindacati dei lavoratori, oltreagli enti preposti in materia di controlli,al fine di arrivare a una proposta di revi-sione dell’intero protocollo già nei primimesi del 2005".È opportuno migliorare l’osservatorio

sugli appalti? Se sì, come?

"Premetto che, come Amministrazionecomunale, siamo molto soddisfatti dellavoro svolto in questi annidall’Osservatorio e dal dott. Pasculli, chelo dirige con straordinaria passione e pro-fessionalità. L’attività dell’osservatorio èmolteplice, tuttavia può essere ancoramigliorata ed estesa. Sarà necessario, peresempio, porre mano al monitoraggiodegli appalti pubblici di forniture e servi-zi, dove il rischio di lavoro irregolare puòessere latente anche se meno rischioso diquello edile. Per gli appalti privati saràanche necessario esplorare tutto quelmondo dei lavori vari classificati comeimmobiliari. La ricerca sul territoriodovrà essere estesa a tutta quell’area gri-gia di imprese attive, regolarmente regi-strate presso la Camera di Commercio,presenti sul territorio senza dipendenti,non iscritte all’Albo artigiani, che svolgo-no lavori edili. L’Osservatorio andràpotenziato se si vorranno monitorare tuttigli appalti pubblici (compresi forniture eservizi), mutuando l’esperienzadell’Osservatorio Lavori Pubblici. Unacollaborazione, da subito, si potrà avereda parte dell’Osservatorio sulle coopera-tive sociali che è operante in Provincia". Il Comune di Modena è uno dei sogget-

ti locali che più investe in edilizia.

Qual è il suo giudizio sul mercato edile

modenese, in particolare sulla qualità

del costruire?

"Il mercato edile modenese, anche se inlieve flessione, per innovazione è uno deipiù importanti; si stanno sperimentandonuovi materiali e nuove soluzioni abitati-ve, con l’introduzione di sistemi integratidi domotica e bioedilizia. Il Comune diModena, da tempo per l’edilizia in con-venzione, sollecita soluzioni abitative conmateriali ecologici che rispettino l’am-biente e che tengano conto delle necessitàdelle singole famiglie costituite da anzia-ni, giovani coppie, bambini, senza far lie-vitare i costi di costruzione. Si sollecitanole imprese affinché, una volta chiuso ilcantiere e consegnate le chiavi delle abi-tazioni, non cessino i rapporti con i propriclienti, ma siano presenti nel risolveretutti i problemi di gestione dell’immobile. Presso ProMo in Modena sono attivi ilaboratori di domotica e Bioecolab (labo-ratorio di urbanistica edilizia sostenibile)come luogo di informazione, formazione,ricerca e sperimentazione.Questa pare essere una risposta importan-te alla qualità nel costruire".Cosa si può fare per migliorare la pro-

fessionalità degli addetti e la cultura

della sicurezza?

"Lo strumento necessario è la formazione

continua, non solo dei lavoratori, ma del-l’intera impresa. Le aziende edili diven-tano sempre più piccole per numero diaddetti. Per gestire un cantiere è necessa-rio concepire l’impresa rete che, utiliz-zando le competenze di tutte le aziendepresenti in cantiere, sappia integrare leattività. Tutto ciò richiede un’elevata pro-fessionalità di tutti i soggetti presenti incantiere. L’integrazione si può otteneresoltanto elevando le abilità lavorativedegli addetti, rendendoli consapevoli deirischi che corrono, se non tengono contodi tutto quanto avviene sul posto di lavo-ro". Cosa pensa del ruolo svolto dalla

Scuola edile di Modena?

"La Scuola edile di Modena è un’istitu-zione molto efficiente e, per le competen-ze professionali in essa presenti, sta svol-gendo un prezioso lavoro in collaborazio-ne con le Casse Edili del territorio, per illivello di professionalità dei nuovi assun-ti, in particolare dei lavoratori stranieriche stanno diventando la nuova forzalavoro del settore edile. Questa attività ènecessaria non solo per incrementare leabilità lavorative; è particolarmente utileper elevare il livello di attenzione ed evi-tare possibili incidenti in un settore a ele-vato rischio. La collaborazione della Scuola edile sista rivelando utile anche per il monitorag-gio degli appalti privati, curatodall’Osservatorio Appalti LavoriPubblici. In un prossimo futuro saràdeterminante anche l’attività formativaper le neo imprese che si iscriveranno perla prima volta alla Camera di Commercio- anche se senza dipendenti - perun’informativa di base sulle norme disicurezza nei cantieri".

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È promossa dal Bioecolab e prevede anche unlaboratorio sul colore organizzato in collaborazionecon la Scuola edile

Si svolge a Modena dall'11 al 17 ottobre

Seminari, convegni, mostre e concer-ti sui temi della Bioarchitettura,della pianificazione energetica,

della partecipazione della comunità allapianificazione della città.Sarà tutto questo e molto altro laSettimana della BioArchitettura, in pro-gramma a Modena da lunedì 11 a

domenica 17 ottobre. La manifestazio-ne, che si svolge in concomitanza con laprima festa europea dell'architettura, pro-pone una serie di eventi volti a diffonderee approfondire le tematiche relative allasostenibilità alle varie scale: da quella ter-ritoriale a quella dell'ambiente domesti-co. Le iniziative non sono rivolte solo agliaddetti ai lavori, ma anche ai cit-tadini e studenti che voglionoavvicinarsi ai concetti dell’abita-re sostenibile. Sono previsti il coinvolgimentodelle scuole e delle circoscrizio-ni, dibattiti e forum civici, lamessa in scena di spettacoli eintrattenimenti, visite guidatealla città. Tra gli appuntamenti segnaliamoquello in programma giovedì 14

ottobre presso la Scuola edile:dalle 14,30 alle 19 si terrà unlaboratorio teorico-pratico sul colore.Interverranno Mario Bisson e CristinaBoeri, del Laboratorio Colore delPolitecnico di Milano, Francesco Mosca,di Spring Color – Castelfidardo(Ancona), e Marilena Meschiari, dellostudio D&D di Carpi. Si parlerà dell’ap-proccio multidisciplinare che richiede ilprogetto colore, delle finiture con prodot-ti naturali, della preparazione dei colori edella loro applicazione pratica. Il programma completo della manifesta-zione è disponibile sul sito www.bioeco-lab.it. La Settimana della BioArchitettura èorganizzata dal Bioecolab, il laboratorioper l'urbanistica e l'edilizia sostenibilepromosso dalla Provincia, dal Comune diModena e da ProMo."Poiché il nostro laboratorio è il primocentro in Italia che si occupa di questitemi, ci è parso opportuno organizzareuna manifestazione culturale sull’abitaresostenibile – spiega l’architetto

Francesca Sorricaro, direttore del

Bioecolab – L’obiettivo è farne un eventoannuale, non a carattere commerciale, perfavorire un approccio trasversale al temadella sostenibilità". "Ci rivolgiamo allafiliera completa del costruire: progettista-impresa-artigiano-cittadino, in quantoutente finale – aggiunge l’architetto

Anna Allesina, vice direttore del

Bioecolab – E’ ovvio che le iniziativeprettamente tecniche-applicative, comequella organizzata in collaborazione conla Scuola edile, sono rivolte agli addetti ailavori".Gli obiettivi del Bioecolab sono decisianche grazie al supporto di un Forum rap-presentativo degli operatori del settoreedile, urbanistico, culturale, energetico eambientale. "La Scuola edile di Modena è tra i com-ponenti del forum che supporta l’attivitàdi Bioecolab con idee, suggerimenti, ini-ziative specifiche e finanziamenti alla

realizzazione di attività –spiega il direttore della

Scuola edile Alessandro

Dondi - La nostra è unapartecipazione convintaperché riteniamo importan-te un soggetto che attiva-mente si propone comepunto di riferimento pertutti gli operatori della filie-ra del “progettare e costrui-re sostenibile”.Sostenibilità intesa comefattore essenziale di svilup-

po in grado di rispondere alle necessitàdel presente senza compromettere lecapacità delle generazioni future di sod-disfare le proprie.Su questi temi è evidente a tutti quanto cisia ancora molto da fare e come sia meri-toria l’iniziativa di quei soggetti che ope-rano e sostengono l’affermazione di que-sti principi.Gli elementi innovativi di tale agire com-portano inevitabilmente la necessità deglioperatori del settore di comprendere egovernare le modifiche che ciò producesull’organizzazione del cantiere, sullediverse professionalità che in esso opera-no confrontandosi e integrandosi tra loro,sui nuovi materiali, sull’approccio a que-sta innovativa pratica dello stesso com-mittente e altri ancora. Sono tutti elemen-ti questi di modifica ed evoluzione delcostruire a cui la Scuola – concludeDondi - vuole dare un contributo, offren-do la propria capacità formativa e infor-mativa".

Sopre, un’immagine del Bioecolab. Sotto, da sinistra,Francesca Sorricaro, direttore del Bioecolab e Anna

Allesina, vice direttore del Bioecolab

Il direttore della Scuola edileAlessandro Dondi

La settimana dellabioarchitettura

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Con quasi 13 morti ogni 100 milalavoratori, rispetto alla media di cin-que su 100 mila dell’insieme delle

attività produttive, l’edilizia si confermaun settore ad alto rischio. Il settore edileespone peraltro i lavoratori a un’ampiagamma di problemi di salute, dall’asbe-stosi al mal di schiena, dalla sindromedella vibrazione mano-braccio alle ustio-ni provocate dal cemento. La presente scheda informativa fornisce

Fonte: Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

La salute e la sicurezza nei cantieri di piccole dimensioni

consigli di base sulla salute e la sicurezzanei cantieri, ma non costituisce una guidadettagliata. Prima di dare inizio ai lavori, si racco-manda di rivolgersi all’autorità o all’orga-nismo competente in materia per ulterioriinformazioni.

Prima dell’inizio dei lavori nel cantiere

La salute e la sicurezza vanno prese inconsiderazione prima, durante e dopo la

fase della costruzione vera e propria. Il controllo dei rischi cui sono esposti ilavoratori del settore è meno costoso epiù agevole prima dell’inizio dei lavorinel cantiere. Tra le iniziative possibili vi sono leseguenti:• predisporre una politica degli acquistidei macchinari e attrezzature di lavoro,per esempio acquistare attrezzi a bassolivello di emissioni sonore e vibrazioni;

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• inserire nei capitolati d’appalto prescri-zioni di sicurezza e salute (come laconformità almeno alla legislazionenazionale);• programmare il processo lavorativo inmodo da ridurre al minimo il numero dilavoratori esposti al rischio di lesioni, adesempio effettuare lavori rumorosi quan-do sono presenti solo pochi lavoratori;• avviare le attività di controllo primadella fase di costruzione (per es. median-te attività di pianificazione, formazione,presentazione e manutenzione);• predisporre le procedure per un’effettivaconsultazione e partecipazione dei lavo-ratori in materia di salute e sicurezza sullavoro;• verificare che tutti, compresi i dirigenti,siano consapevoli dei pericoli e in gradodi operare in condizioni di sicurezza persé stessi e gli altri.

Gestione nel cantiere

Occorre che i datori di lavoro, di concer-

to con i responsabili di progetto, cooperi-no per salvaguardare la sicurezza e lasalute dei lavoratori. A tale scopo è neces-sario:• ridurre al minimo i rischi per i lavorato-ri;• valutare i rischi inevitabili;• combattere i rischi alla fonte;• impiegare misure collettive di protezio-ne dei lavoratori;• in assenza di alternative, ricorrere amisure individuali;• predisporre procedure di emergenza;• informare i lavoratori dei potenzialirischi e delle misure di controllo necessa-rie;• assicurarsi che venga impartita la for-mazione del caso.

Il processo di valutazione dei rischi inevi-tabili, detto “valutazione dei rischi”,serve a identificare:• i pericoli potenziali;• le vittime potenziali e il tipo di gravità;

• la probabilità che si verifichi un inci-dente;• le azioni atte a eliminare o ridurre irischi per i lavoratori;• le priorità di azione.

Dopo aver attuato le misure di sicurezza,occorre procedere a controlli per accer-tarsi della loro corretta attuazione e delrispetto dei requisiti giuridici.

Principali rischi e pericoli

In un cantiere vi sono diversi tipi dirischio che possono provocare decessi,lesioni o danni alla salute, tra cui:• cadute da altezze elevate;• infortuni con macchinari;• scosse elettriche;• essere sepolto durante lavori di scavo;• essere colpito da materiale in caduta;• inalazione di fibre di amianto;• mal di schiena provocato dalla movi-mentazione di materiali pesanti;• manipolazione di sostanze pericolose;

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• perdita dell’udito provocata dall’inten-sità del rumore.

Consultazione dei lavoratori

La consultazione dei lavoratori sullemisure di sicurezza e salute, oltre che unobbligo giuridico, è anche un modo effi-cace per coinvolgere i lavoratori nelleprocedure e nei miglioramenti in materiadi sicurezza e salute. La consultazionedeve interessare le questioni di sicurezzae salute e deve avvenire prima dell’intro-duzione di nuovi prodotti o sistemi tecno-logici.

Ulteriori informazioni

La presente scheda informativa è statamessa a punto a sostegno della settimanaeuropea per la salute e sicurezza sul lavo-ro 2004 (v. articolo a pag. 12). Altre sche-de informative della serie e maggioriinformazioni sull’edilizia sono disponibi-li sul sito www.ew2004.osha.eu.int. Il sito è continuamente aggiornato eampliato. Per informazioni sulle normati-ve comunitarie in materia di sicurezza esalute si rimanda all’indirizzo www.euro-pe.osha.eu.int/legislation/

Elenco di controllo

Il presente elenco di controllo proponeuna serie di domande sui pericoli più fre-quenti nei cantieri di piccole dimensioni.Può essere utilizzato come punto di par-tenza per analizzare i pericoli in loco, manon può sostituire una valutazione vera epropria. Data la brevità della lista nonpossono essere coperti tutti i rischi (*).

Elenco di controllo delle azioni di pre-

venzione

• Lo stoccaggio e l’impiego delle sostan-ze pericolosi presenti nel cantiere sonoadeguati?• Le misure di prevenzione o riduzionedell’esposizione alle polveri (ad esempiodi legno, cemento o silicati) sono adatte?• Vi è amianto nel cantiere?• Le persone presenti nel cantiere indos-sano adeguati dispositivi di protezionedella testa e dei piedi?• È possibile mantenere un rischio sottocontrollo senza ricorrere a dispositivi diprotezione individuale?• I dispositivi di protezione individualeutilizzati sono adatti al tipo di mansione?• Gli impianti, le macchine e le attrezza-ture pertinenti (compresi i dispositivi diprotezione individuale) sono conformiagli standard CE e correttamente etichet-tati?• Il cantiere è recintato per impedirnel’accesso al pubblico?

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• Sono state adottate misure per protegge-re il pubblico (per es. i passanti nelle vici-nanze del cantiere)?• Si è verificato se l’arrivo al posto dilavoro di tutti i lavoratori può avvenire incondizioni di sicurezza? Ad es., l’accessoalle impalcature è sicuro?• La segnalazione è adeguata (ad esem-pio, vie di circolazione, personale auto-rizzato)?• La pulizia, l’illuminazione e l’organiz-zazione del cantiere sono adeguate?• Le strutture sanitarie a disposizione deilavoratori sono sufficienti?• Le misure antincendio sono adeguate(per es. estintori, uscite di sicurezza)?• Vi sono attrezzature di primo soccorso?• Vi è una mappatura delle linee elettricheesistenti (interrate o aeree) e sono statedefinite modalità per la loro manipolazio-ne?• Sono state prese misure per la buonamanutenzione dei sistemi elettrici?• I macchinari e i lavoratori sono a debitadistanza?• La formazione e, nel caso, l’autorizza-zione degli operatori di macchinari eimpianti è adeguata?• Le vie di circolazione sono mantenutesicure?• Lo spazio attorno ai macchinari a rota-

zione rapida è sufficientemente sgombro?• I meccanismi di sicurezza dei macchi-nari (quali segnali sonori, barriere) fun-zionano correttamente?• Gli ascensori e i montacarichi sono statiinstallati correttamente e controllati dapersone competenti?• Le attrezzature di lavoro e i macchinarisono mantenuti in condizioni di sicurez-za?• La costruzione, la modifica e lo sman-tellamento delle impalcature sono effet-tuati da persone competenti?• Le condizioni delle impalcature vengo-no controllate periodicamente e in caso dimaltempo (per es. in caso di forte vento)?• Sono state prese misure per prevenire lacaduta di lavoratori e oggetti?• La necessità di manipolazioni manuali èstata eliminata laddove possibile (ad es.mediante attrezzature meccaniche)?• Le dimensioni e il peso del materiale for-nito sono adeguati, laddove possibile, perridurre il rischio di lesioni alla schiena?• Sono stati impartiti corsi di istruzione eformazione ai lavoratori sulle modalità disollevamento sicuro?• È stata fatta una valutazione per ridurreil rischio di disturbi agli arti superiori cor-relati al lavoro (colate di cemento, lavoridi consolidamento, saldatura o vernicia-

tura)?• Sono state prese tutte le misure perridurre l’esposizione ai rumori e allevibrazioni?• È prevista una sorveglianza sanitaria,laddove necessario?• Il sistema di protezione anticadute è invigore in tutte le zone a rischio?• Sono stati identificati i tetti e le zone deltetto (quali i lucernari) instabili?• Le buche sono protette mediante sistemidi copertura fissi e chiaramente segnalatial fine di prevenire le cadute?• La scala può essere sostituita da modi piùsicuri per svolgere una mansione (ad es.mediante attrezzature mobili di accesso)?• I lavori di scavo sono sostenuti in modoadeguato o comunque costruiti in mododa ridurre al minimo il rischio di crollo?• Sono state prese misure per impedire lacaduta di veicoli e persone nelle zone discavo?• La zona di scavo è controllata regolar-mente da persone competenti?

(*) per un elenco dei requisiti minimi disicurezza e salute da attuare nei cantieri,cfr. direttiva 92/57/CEE del Consiglio,del 24 giugno 1992, riguardante le pre-scrizioni minime di sicurezza e salute daattuare nei cantieri temporanei o mobili.

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riguarda due categorie che vanno assu-mendo sempre più rilievo nello scenarioattuale del mondo del lavoro: gli immi-grati extracomunitari e i lavoratori cosid-detti atipici.Nel 2003 gli infortuni sul lavoro degliextracomunitari sono stati 107 mila, con157 casi mortali. Un fenomeno in crescita (nel 2002 eranostati contati 92 mila infortuni e 120 casimortali) legato alla progressiva emersio-ne di lavoratori già presenti e all’ingressodi nuove forze lavoro.Il tasso di incidenza infortunistica per ilavoratori extracomunitari risulta sensi-bilmente più elevato rispetto a quellomedio nazionale (57 casi contro 44 ognimille occupati) e la spiegazione è daricercarsi nelle attività svolte, in generepericolose, legate alla mobilità e alla sta-gionalità dell’impiego. A pagare il tributopiù elevato in termini di infortuni sono ilavoratori del Marocco (20,5 per cento),seguiti da quelli provenienti da Albania(13 per cento) e Romania (8 per cento),mentre gli infortuni mortali vedono intesta l’Albania (32 morti), seguita daRomania (22 morti) e Marocco (19morti). I settori di attività dove si concen-

Il Ministero del Welfare ha pubblicatoin Gazzetta Ufficiale gli indici di fre-quenza d’infortunio in Italia per gruppodi tariffa Inail, che hanno determinatol’inabilità permanente del lavoratoreinfortunato.Riportiamo, qui di seguito, quelli ricon-ducibili al settore delle costruzioni.Costruzioni edili 8,60

Costruzioni idrauliche 9,12

Strade e Ferrovie 7,55

Linee e condotte urbane 9,57

Fondazioni speciali 12,39

Impianti 5,43

Tali indici sono calcolati per ogni milleaddetti e rappresentano la mediadell’ultimo triennio disponibile.

L’estate è ormai trascorsa, le feriesono un ricordo, l’attività è ripresa.Solo in questi giorni abbiamo avuto

modo di leggere, con la dovuta attenzio-ne, il rapporto annuale 2003 sul fenome-no infortunistico, presentato dall’Inail l’8luglio 2004.I dati complessivi contenuti nel rapportosono sicuramente interessanti, ma assaisignificativo è il commento di sintesi delpresidente dell’Inail Mungari che, pre-sentando il rapporto, ha affermato:"Si sono verificati meno infortuni eabbiamo avuto meno morti, ma preven-zione e sicurezza devono ancora diventa-re un valore sociale". Lo stesso Mungariha ricordato che "occorre stare in guardiacontro ogni sterile e ingiustificato trionfa-lismo: dietro i numeri ci sono altrettantepersone che hanno visto compromessa,talvolta in maniera irreversibile, la pro-pria esistenza".Il rapporto esamina il fenomeno infortu-nistico in ogni aspetto, per ciascun setto-re produttivo, per territorio, per composi-zione della mano d’opera e per altri aspet-ti ancora.Nel rapporto Inail 2003 è stata data rile-vanza al fenomeno infortunistico che

Presentato il rapporto Inail 2003

Attento, straniero!Gli infortuni sono in aumento tra i lavoratoriextracomunitari, in particolare quelli provenienti da Albania, Romania e Marocco. A rischio anche i cosiddetti atipici

trano gli infortuni degli extracomunitarisono le costruzioni (25,5 per cento deicasi mortali) e l’industria manifatturiera.A livello territoriale, gli infortuni degliextracomunitari sono concentrati nelNord (quasi l’80 per cento del totalenazionale), soprattutto in Lombardia(21,1 per cento), Veneto (19,6 per cento)ed Emilia Romagna (18,9 per cento).Per quanto riguarda i lavoratori parasu-bordinati, l’anno scorso gli infortuni sonostati circa 7.500, di cui 14 mortali. Questaè una categoria di lavoratori prevalente-mente addetti ad attività di carattereimpiegatizio e tecnico-impiegatizio, edesprime un indice di incidenza (circa 20infortuni denunciati ogni mille occupatistimati) inferiore a quello medio naziona-le e in linea con le caratteristiche lavora-tive e di rischio della categoria, impegna-ta in larga parte nelle attività dei servizi.Sempre nel 2003 sono stati, invece, circa12.500 gli infortuni dei lavoratori interi-nali; undici i casi mortali. Si tratta di unacategoria di lavoratori dell’industria eorientati ad attività di tipo manuale, equindi presenta un indice di circa 70infortuni denunciati ogni mille lavoratori,che rappresenta un valore sensibilmentesuperiore a quello medio nazionale.Sia per i lavoratori parasubordinati cheper gli interinali, gli infortuni sul lavorosono concentrati soprattutto al Nord,dove tali forme contrattuali sono più dif-fuse e consolidate; in particolare inLombardia, Veneto ed Emilia Romagna,regioni nelle quali si registra più dellametà degli infortuni denunciati in Italiaper queste categorie di lavoratori.

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Chi può partecipare?

La Settimana europea è rivolta alle perso-ne all’interno di organizzazioni, società eimprese di qualsiasi dimensione e diqualsiasi settore. Sono invitati a parteci-pare tutti coloro che sono impegnati inquestioni di sicurezza e salute sul lavoro,in particolare i rappresentanti di istituzio-ni ed enti assicurativi del settore, sindaca-ti e organizzazioni datoriali, società,manager, impiegati e rappresentanti dellasicurezza. Perché partecipare?

Occorre partecipare alla Settimana euro-pea 2004 al fine di :- sensibilizzare maggiormente lavoratorie datori di lavoro sui temi della salute edella sicurezza per rendere più sicuri epiù sani i luoghi di lavoro;- dimostrare che un buon sistema di sicu-rezza e salute è un buon affare;- contribuire a prevenire i rischi nel setto-

re delle costruzioni – proteggere la salu-te e risparmiare tempo e denaro;- partecipare a ridurre l’oneroso tributoumano ed economico derivante dal man-cato rispetto delle norme di salute e sicu-

rezza del lavoro nelle attivitàrelative al settore sicurezza.Una vasta gamma di attività

Le ultime quattro edizioni dellaSettimana europea hanno vistomigliaia di attività in tuttaEuropa, che hanno dimostratol’importanza delle misure pre-ventive nel risolvere i problemidelle patologie muscolo-schele-triche, degli infortuni, dellostress connessi con l’attivitàlavorativa e dell’utilizzo dellesostanze pericolose durantel’attività lavorativa. Numeroseorganizzazioni hanno avviatoforme di collaborazione persvolgere attività comuni. Per laSettimana di quest’anno gliorganizzatori intendono rag-giungere una risonanza ancorapiù ampia, con la partecipazio-ne di un numero ancora mag-giore di organizzazioni, impre-se e singoli cittadini.

Si svolge dal 18 al 22 ottobre prossi-mi la Settimana europea per la sicu-rezza e la salute sul lavoro.

Che cos’è?

È una campagna d’informazione intesa afare dell’Europa un posto dove si lavorain modo sano e sicuro mediante la pro-mozione di attività che contribuiscano aprevenire i rischi nel settore delle costru-zioni. Tale campagna, con il sostegno ditutti gli Stati membri, della Commissioneeuropea e del Parlamento, come pure deisindacati e delle associazioni datoriali, èdivenuta l’evento più esteso in Europa perquanto riguarda i temi della sicurezza edella salute sul luogo di lavoro, costituen-do un’opportunità unica per ricondurrel’attenzione sull’importanza della sicu-rezza e della salute sul lavoro.Da chi è organizzata?

È coordinata dall’Agenzia Europea per laSicurezza e la Salute sul Lavoro, con sedea Bilbao (Spagna), e si svolgerà nei 25Stati Membri dell’Unione europea e oltre.L’Agenzia è l’organismo dell’Unioneeuropea responsabile dell’informazionesulla sicurezza e la salute sul lavoro.

Lo chiede l’Unione europea

Costruire in sicurezzaÈ lo slogan dell’edizione 2004 della Settimana per la sicurezza e la salute sul lavoro Non c’è una formula fissa per le attività

della Settimana europea, che possonoandare dalle più semplici alle più ambi-ziose. È possibile trattare il tema dellasicurezza nelle costruzioni in iniziativegià programmate per la salute e la sicu-rezza oppure organizzare azioni specifi-che. Tra le possibili attività figurano leseguenti:- attività di individuazione e valutazionedi determinati rischi, controlli della sicu-rezza sul luogo di lavoro ecc.;- seminari di formazione e workshop;- manifestazioni su sicurezza e salute neiluoghi di lavoro;- materiale informativo destinato a sensi-bilizzare in merito a questi problemi sullavoro;- programmi atti ad incoraggiare leimprese più grandi a sostenere quelle piùpiccole;- incentivi o suggerimenti per applicare escambiare esempi di buona pratica;- incoraggiare la partecipazione dei lavo-ratori e/o dei loro rappresentanti;- lanciare una nuova strategia o iniziativadi prevenzione nei luoghi di lavoro duran-te la Settimana;- attività di promozione della salute sulluogo di lavoro.Premiazione delle buone pratiche

Nell’ambito della Settimana, l’Agenziasvolge anche un programma di premia-zione delle buone pratiche che offre unriconoscimento alle società e organizza-zioni che hanno contribuito in modo note-vole e innovativo alla prevenzione deirischi in attività correlate al settorecostruzioni. La premiazione avrà luogo in novembre aBilbao (Spagna), in occasione della ceri-monia di chiusura della Settimana euro-pea di quest’anno. Maggiori informazionisul programma di premiazione e sullemodalità di partecipazione verranno pub-blicate appena disponibili.Dove si possono avere più informazio-

ni?

Per informazioni su ciò che accade inItalia rivolgersi a:ISPESL - Istituto Superiore per la

Salute e la Sicurezza del Lavoro

Via Alessandria, 220/E - 00198 ROMA Tel: 06/4714284 - Fax: 06/48906750www.ispesl.it.

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Non possiamo più sprecare neanche un secondo. Partecipa alla cam-pagna di sensibilizzazione adesso e costruiremo insieme un futuro piùsicuro, più salubre e migliore per l’edilizia.

Quest’anno centinaia di migliaia di lavora-tori subiranno danni fisici, alcuni gravi, susiti edili in tutta Europa. Inoltre un altrocentinaio sarà vittima di infortuni mortali.Nonostante l’impegno di datori di lavoro, lavoratori e terzi, l’ediliziarimane uno dei settori più pericolosi. Infatti, oltre ai rischi di incidentimortali e non, si contano:• disturbi muscolo-scheletrici significativamente superiori alla mediadell’industria europea, con un lavoratore su due affetto da dolori nellezone lombari;• massiccia esposizione a sostanze nocive, tra cui potenti canceroge-ni quali l’amianto;• probabilità di problemi di salute legati all’attività lavorativa di granlunga superiore rispetto ai rischi che corrono i colleghi di qualsiasi altrosettore.I costi in termini di sofferenza e miseria umana sono evidenti, tuttavianon va trascurato l’aspetto finanziario, compresa la perdita di tempo ele spese mediche, che sono ugualmente importanti e ammontanoall’8,5 per cento del costi complessivi del progetto di costruzione.

Una settimana può cambiare le cose. E ciòaccadrà dal 18 al 22 ottobre 2004, il piùgrande evento a favore della sicurezza edella salute.La settimana europea per la sicurezza e salute sul lavoro non si con-centra solo sui rischi nel settore edile, ma cerca e sperimenta anchesoluzioni pratiche. Promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e lasalute sul lavoro, questa campagna di sensibilizzazione offre:• informazioni in diverse lingue sotto forma di pacchetti informativi esiti web, oltre a poster, opuscoli e altro materiale per sensibilizzare ilpubblico sulle questioni chiave;• assistenza a livello locale in ciascun paese per sostenere la promo-zione dei messaggi principali da parte delle singole organizzazioni, non-ché per dar luogo a iniziative di riconoscimento di buone prassi indivi-duate dalla rete dell’Agenzia di focal point nazionali;• manifestazioni speciali, conferenze, seminari e premiazioni di esem-pi di buone prassi.Il tuo giorno è arrivato. Che tu sia clientedi un’impresa edile, architetto, manovaleo fornitore per l’edilizia, il tuo impegno inquesta settimana può salvare delle vite,evitare sofferenze e può anche – perchéno? – far risparmiare denaro.Elevare gli standard di salute e sicurezza nell’edilizia non è semplice-mente una questione di prassi lavorative più sicure nel cantiere: alcunistudi hanno dimostrato che molti incidenti si verificano in seguito adecisioni prese prima dell’inizio dei lavori di costruzione. Tra brevechiunque partecipi in qualche modo al funzionamento dell’industriaedile potrà contribuire a un miglioramento, quindi unisciti alla campagnadi sensibilizzazione. Con il sostegno dell’Agenzia e dei focal point sipuò intervenire in vari modi:• promuovere una campagna di sensibilizzazione contro i rischi;• formare il personale sulle buone prassi da adottare nei settori mag-giormente a rischio;• sponsorizzare una gara per “costruttori intelligenti”.

SETTIMANA EUROPEA 18-22 OTTOBRE 2004

È tempo di agireCOSTRUIRE IN SICUREZZA

Ecco come fare:• vai nel sito dell’Agenzia dedicato alla Settimana europea 2004all’indirizzo http://ew2004.osha.eu.int. Su questa pagina si trovano informazioni preziose su salute esicurezza nell’edilizia, compresi esempi di buone prassi, studi,requisiti regolamentari e altro.• Firma il nostro modulo on line della campagna per la settimanaeuropea e dimostra così il tuo impegno per migliorare lecondizioni di salute e sicurezza in edilizia.• Contatta il focal point e ricevi il pacchetto sulla campagna disensibilizzazione.Per l’Italia:Cristiano De Luca Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro Dipartimento documentazione, informazione e formazione Via Alessandria, 220/e - 00198 Roma Tel. (39) 06 44 28 02 98 - Fax (39) 06 44 25 09 72 [email protected]

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È uno dei fiori all’occhiellodella Scuola edile ed è rivolto a dodici giovaniin possesso del diploma di geometra

FACSIMILE SCHEDA ISCRIZIONE CORSO PER TECNICO CANTIERE EDILE

Corso: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Nome: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Cognome: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Indirizzo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Località: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

CAP: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Provincia: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Telefono: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Fax: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Cellulare: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

E-mail: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Titolo di studio: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Eventuali esperienze di cantiere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

occupato: disoccupato: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Dati dell'impresa

Azienda di appartenenza: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Attività dell'azienda: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Mansione svolta in azienda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Indirizzo: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Località: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

CAP: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Provincia: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Telefono: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Fax: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

E-mail: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

P.IVA o CF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi del D.Lgs n. 196/2003.Dichiaro di essere informato, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 10 della legge 675/96 esuccessive modifiche, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumentiinformatici, esclusivamente nell’ambito del procedimento per il quale la presentedichiarazione viene resa. Dichiarazione rilasciata ai sensi dell’art. 2 della legge 4 gennaio 1968 come modificatodall’art. 3 comma 10 legge 15 maggio 1997 n. 127.

Data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . firma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Questa pagina è stata stampata dal sito Scuola Edile della Provincia di Modenawww.scuolaedilemodena.it

l'URL di questa pagina è:http://www.scuolaedilemodena.it/mod.php?mod=userpage&page_

Aggiungere valore al futuro con la formazione superiore

Il tecnico di cantiere edile è una figuraprofessionale che, in possesso di cono-scenze disciplinari di tecnica e organiz-

zazione dei cantieri, è in grado di pro-grammare, coordinare e controllare uno opiù cantieri nel loro complesso, al fine digarantire gli obiettivi di produzione pro-grammati.Per tali motivi e vista la richiesta del mer-cato, è una figura professionale con un altoindice di occupabilità. L’impostazione e lastruttura del corso sono mirate a sviluppa-re nei partecipanti una progressiva autono-mia tecnico-relazione, secondo un approc-cio rivolto alla soluzione dei problemicomplessi che si manifestano nella pianifi-cazione e gestione dei cantieri. Inoltre il corso fornisce competenze tra-sversali tali da poter esercitare la funzionedi coordinatore alla sicurezza secondo lenormative del Dlgs. 494/96. Il corso è completamente gratuito e si svol-ge in 500 ore tra lezioni, esercitazioni, sta-ges e visite guidate. Ai partecipanti cheavranno superato la verifica finale saràriconosciuto un “premio di frequenza”. Leiscrizioni devono pervenire alla Scuolaedile di Modena a mezzo fax(059.28.15.02), e-mail ([email protected]) oppure rivolgendosidirettamente alla segreteria didattica dellaScuola, in dei Tipografi 24 dal lunedì alvenerdì – orario 9-13; 14-18.

Nuovo corso per tecnici di cantiere edile

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Nell’ultimo numero di questa rivistainformavamo i lettori che le nuove

disposizioni fissate dal Ministero della

Nuovi servizi on line

Salute sul Pronto Soccorso aziendalesarebbero entrate in vigore il 3 agosto2004. Con l’approvazione da parte delSenato della legge di conversione del

D.L. n.136/04, avvenuta il 27 luglio scor-so, il legislatore ha introdotto nel testo loslittamento di sei mesi dell’entrata invigore del Decreto interministeriale n.388/04 sul Pronto Soccorso aziendale.Pertanto la nuova normativa riguardantela formazione degli addetti aziendali adi-biti a tale ruolo entrerà in vigore dal 3febbraio del prossimo anno. Ricordiamoche, a partire da questa data, tra le novitàvi è l’introduzione dell’obbligo di aggior-namento della formazione degli addetti,che andrà ripetuta con cadenza triennale,almeno per quanto attiene alla capacità diintervento pratico. In una prima precisa-zione del Ministero si legge che taleobbligo sarà immediatamente vigente eche per la ripetizione della formazione ilriferimento è costituito dalla data di ulti-mazione dell’ultimo corso frequentato. Gli obiettivi didattici e i contenuti minimidella formazione dei lavoratori designatial Pronto Soccorso per le aziende delgruppo A (la quasi generalità delle impre-se edili), stabiliscono un modulo di 6 (sei)ore per le conoscenze necessarie all’inter-vento pratico. Si rammenta, poi, che già da ora per lanorma vigente le eventuali inadempienzesulla materia inerente il Pronto Soccorsoaziendale sono sanzionate ai sensi del-l’art. 15 del Decreto Legislativo 626/94 esuccessive modifiche.

In questi anni la Scuola edile di Modenaha investito in risorse umane e finanzia-

rie per migliorare la propria capacità dicomunicazione. L’evoluzione dei conte-nuti e il rifacimento grafico di questoperiodico ne sono una testimonianza.Altrettanto si può dire per il nostro sitoInternet che, come dimostrato dallemigliaia di contatti, rappresenta un puntodi riferimento importante e incontra il

gradimento degli addetti delsettore edile, ma non solo.L’ultima novità alla quale stia-mo lavorando è la creazione diuna mailing list che consenta atutti gli iscritti di essere tempe-stivamente informati sulle attività forma-tive della Scuola. In questa fase iniziale esperimentale l’iscrizione è gratuita e puòessere fatta collegandosi direttamente alnostro sito www.scuolaedilemodena.it

In un prossimo futuro l’iscrizione saràgratuita per i soggetti iscritti nelle CasseEdili di Modena, mentre per tutti gli altriinteressati sarà necessario sottoscrivereun abbonamento.

L’entrata in vigore del Decreto interministeriale 388/04è slittata dal 3 agosto 2004 al 3 febbraio 2005

Il sito Internet sarà migliorato e verrà creatauna mailing list per accelerare le comunicazioni

Proroga per il prontosoccorso aziendale

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