SICUREZZA A SCUOLA SICUREZZA A SCUOLA COMPITO DI ... · progetto e coordinando i referenti...

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- 1 - SICUREZZA A SCUOLA SICUREZZA A SCUOLA SICUREZZA A SCUOLA SICUREZZA A SCUOLA COMPITO DI CITTADINANZA ATTIVA COMPITO DI CITTADINANZA ATTIVA COMPITO DI CITTADINANZA ATTIVA COMPITO DI CITTADINANZA ATTIVA 1. 1. 1. 1. Introduzione Introduzione Introduzione Introduzione La scuola è luogo privilegiato per la promozione della cultura della salute e della sicurezza cultura della salute e della sicurezza cultura della salute e della sicurezza cultura della salute e della sicurezza intesa come atteggiamento quotidiano e conquista di tutti coloro, operatori e studenti, che vi partecipano. Ha il compito etico di guidare gli studenti affinché diventino cittadini attivi capaci di guardare alla salute e alla sicurezza come un valore per sé e per gli altri. Coopera con la famiglia e le istituzioni affinché gli studenti, futuri cittadini e lavoratori di domani, acquisiscano comportamenti e stili di vita maturi e responsabili, finalizzati al benessere e improntati al rispetto della qualità della vita, della salute e della sicurezza, dell'educazione alla convivenza civile e alla legalità. Educare alla salute e alla sicurezza Educare alla salute e alla sicurezza Educare alla salute e alla sicurezza Educare alla salute e alla sicurezza significa in primo luogo centrare i propri interventi sulla responsabilità, sull’ autonomia, sul senso del limite, sul rispetto per sé, per gli altri e per l’ ambiente di vita, sul rispetto delle regole. Significa definire interventi educativi in cui le disposizioni normative diventino un valore, parte integrante del singolo e della sua collettività, e nel contempo attivare un processo di sensibilizzazione e responsabilizzazione di tutte le figure scolastiche. In questa prospettiva il Servizio di Prevenzione e Protezione Servizio di Prevenzione e Protezione Servizio di Prevenzione e Protezione Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP SPP SPP SPP) delle scuole può giocare un ruolo centrale, anche sul piano didattico, coinvolgendo gli allievi nella gestione della sicurezza scolastica, ma anche promuovendo nei confronti dei consigli di classe la realizzazione di percorsi interdisciplinari sulle tematiche relative alla sicurezza. Ma questo approccio, su cui si fonda il progetto, richiede un lavoro di riflessione su di sé da parte del SPP, che ridefinisca compiti e strategie funzionali all’ assunzione di un modello che risponda alle esigenze specifiche della scuola, che sono innanzitutto di natura culturale-educativo. Pertanto la prima iniziativa prevista dal progetto è l’ organizzazione di un corso di formazione rivolto ai Responsabili interni dei Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e agli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) degli istituti coinvolti, gestito in collaborazione con la Fondazione Università Ca’ Foscari di Venezia e la partecipazione dell’ Associazione Industriali. Il corso, oltre a dare la possibilità di condividere strategie di promozione della cultura della sicurezza nel proprio contesto sociale e organizzativo, sarà l’ occasione per predisporre un percorso formativo teorico-pratico che i RSPP-ASPP condurranno nei confronti di una quindicina di allievi delle classi quarte del proprio istituto (denominati “ studenti referenti)” , per fornire loro i presupposti per strutturare attività di gestione della sicurezza e supportarli in fase di realizzazione.

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SICUREZZA A SCUOLA SICUREZZA A SCUOLA SICUREZZA A SCUOLA SICUREZZA A SCUOLA COMPITO DI CITTADINANZA ATTIVACOMPITO DI CITTADINANZA ATTIVACOMPITO DI CITTADINANZA ATTIVACOMPITO DI CITTADINANZA ATTIVA

1.1.1.1. Introduzione Introduzione Introduzione Introduzione

La scuola è luogo privilegiato per la promozione della cultura della salute e della sicurezzacultura della salute e della sicurezzacultura della salute e della sicurezzacultura della salute e della sicurezza intesa come atteggiamento quotidiano e conquista di tutti coloro, operatori e studenti, che vi partecipano. Ha il compito etico di guidare gli studenti affinché diventino cittadini attivi capaci di guardare alla salute e alla sicurezza come un valore per sé e per gli altri. Coopera con la famiglia e le istituzioni affinché gli studenti, futuri cittadini e lavoratori di domani, acquisiscano comportamenti e stili di vita maturi e responsabili, finalizzati al benessere e improntati al rispetto della qualità della vita, della salute e della sicurezza, dell'educazione alla convivenza civile e alla legalità.

Educare alla salute e alla sicurezzaEducare alla salute e alla sicurezzaEducare alla salute e alla sicurezzaEducare alla salute e alla sicurezza significa in primo luogo centrare i propri interventi sulla responsabilità, sull’ autonomia, sul senso del limite, sul rispetto per sé, per gli altri e per l’ ambiente di vita, sul rispetto delle regole. Significa definire interventi educativi in cui le disposizioni normative diventino un valore, parte integrante del singolo e della sua collettività, e nel contempo attivare un processo di sensibilizzazione e responsabilizzazione di tutte le figure scolastiche.

In questa prospettiva il Servizio di Prevenzione e ProtezioneServizio di Prevenzione e ProtezioneServizio di Prevenzione e ProtezioneServizio di Prevenzione e Protezione (SPPSPPSPPSPP) delle scuole può giocare un ruolo centrale, anche sul piano didattico, coinvolgendo gli allievi nella gestione della sicurezza scolastica, ma anche promuovendo nei confronti dei consigli di classe la realizzazione di percorsi interdisciplinari sulle tematiche relative alla sicurezza.

Ma questo approccio, su cui si fonda il progetto, richiede un lavoro di riflessione su di sé da parte del SPP, che ridefinisca compiti e strategie funzionali all’ assunzione di un modello che risponda alle esigenze specifiche della scuola, che sono innanzitutto di natura culturale-educativo.

Pertanto la prima iniziativa prevista dal progetto è l’ organizzazione di un corso di formazione rivolto ai Responsabili interni dei Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e agli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) degli istituti coinvolti, gestito in collaborazione con la Fondazione Università Ca’ Foscari di Venezia e la partecipazione dell’ Associazione Industriali. Il corso, oltre a dare la possibilità di condividere strategie di promozione della cultura della sicurezza nel proprio contesto sociale e organizzativo, sarà l’ occasione per predisporre un percorso formativo teorico-pratico che i RSPP-ASPP condurranno nei confronti di una quindicina di allievi delle classi quarte del proprio istituto (denominati “ studenti referenti)” , per fornire loro i presupposti per strutturare attività di gestione della sicurezza e supportarli in fase di realizzazione.

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Gli “ studenti referenti” saranno “ estratti” dalle classi quarte coinvolte in una ricerca centrata sull’ impatto nella realtà della scuola dei riferimenti normativi e disposizioni relative alla gestione della sicurezza, organizzata dai RSPP/ASPP con i consigli di classe.

Il percorso formativo rivolto agli “ studenti referenti” prevede anche la possibilità di entrare in contatto con SPP di realtà aziendali locali (tramite la collaborazione con l’ Associazione Industriali e il CPV - Centro di Produttività Veneto di Vicenza), e operatori dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) delle ASL, che riporteranno le loro esperienze durante incontri organizzati presso gli istituti scolastici.

Gli “ studenti referenti” , inoltre, prenderanno parte al corso per Addetto di Primo Soccorso e al corso per Addetto Antincendio organizzato dalle Reti provinciali per la sicurezza nelle scuole, acquisendo attestati spendibili nel mondo del lavoro. Avranno quindi il compito di riportare ai loro compagni di classe gli esiti del percorso formativo seguito ed i materiali prodotti secondo la metodologia della peerpeerpeerpeer----educationeducationeducationeducation.

Il sistema regionale delle reti di scuole e istituzioni, già costituito per promuovere la cultura della sicurezza tra i giovani a cui aderisce oltre il 50% delle scuole venete, assicurerà un supporto organizzativo in tutte le fasi del progetto e avrà un ruolo significativo nella validazione e diffusione delle buone pratiche sperimentate.

La Fondazione Università Ca’ Foscari assicurerà, oltre alla collaborazione nella gestione del corso di formazione dei RSPP/ASPP, il monitoraggio delle esperienze negli istituti e produrrà un documento che le descriva e fornisca un modello di SPP che le renda riproducibili.

2. Finalità e obiettivi2. Finalità e obiettivi2. Finalità e obiettivi2. Finalità e obiettivi 2.1 Finalità Sviluppare negli studenti competenze idonee ad esercitare pratiche di cittadinanza attiva nel proprio ambito scolastico in una prospettiva lavorativa con particolare riferimento alla salute e sicurezza. 2.2 Obiettivi generali 1. Promuovere negli studenti la cultura della sicurezza affidando loro una ricerca che, a partire dalle normative e dalle disposizioni relative alla sicurezza nazionali ed europee, ne analizzi l’ impatto nelle scuole con particolare riferimento agli aspetti gestionali; 2. Favorire negli studenti la riflessione sul valore sociale della sicurezza tramite una partecipazione originale e creativa all’ applicazione delle disposizioni vigenti nel proprio istituto a supporto del SPP; 3. Produrre e documentare percorsi formativi rivolti agli allievi, assicurandone la diffusione tramite il sistema regionale delle Reti e il sito regionale. 2.3 Obiettivi specifici 1. Produrre e validare percorsi formativi teorico-pratici rivolti agli allievi per fornire loro competenze riferite alla gestione della sicurezza;

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2. Far progettare e realizzare agli allievi esperienze di buone pratiche di partecipazione alla gestione della salute e della sicurezza nel proprio istituto; 3. Predisporre un modello di SPP scolastico funzionale alla promozione della cultura della sicurezza.

3. Costituzione della rete di scuole3. Costituzione della rete di scuole3. Costituzione della rete di scuole3. Costituzione della rete di scuole Le 19 scuole secondarie superiori che partecipano al progetto, costituendo una Rete di istituzioni scolastiche, sono:

IstitutIstitutIstitutIstitutiiii scolastic scolastic scolastic scolasticiiii

I.T.I.S. “ G. Segato” – Belluno

I.P.S.I.A. “ E. Bernardi” - Padova

I.I.S. “ P. Scalcerle” - Padova

I.I.S. “ E. Balzan” - Badia Polesine

I.T.C. “ A. Martini” – Castelfranco Ven.

I.I.S. “ L. Luzzatti” – Mestre

I.T.S.G.C. “ 8 marzo” - Mirano

I.S.I.S. “ L. Da Vinci” – Portogruaro

I.T.I.S. “ P. Levi” – Mirano

I.T.G. “ Cangrande” – Verona

I.I.S. “ Stefani – Bentegodi” – Verona

I.P.S.S.A.R. “ P. Artusi” – Recoaro Terme

I.T.I.S. “ A. Rossi” – Vicenza

I.T.C.G. “ L. V. Pasini” – Schio

Liceo Cl. “ G. Zanella” – Schio

I.T.I.S. “ V.E. Marzotto” – Valdagno

I.P.S.I.A. “ F. Lampertico” – Vicenza

I.T.C. “ A. Fusinieri” – Vicenza

I.T.I.S. “ E. Fermi” – Bassano

Ogni istituto ha indicato il referente di progetto, tra i componenti del SPP.

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Sono stati individuati quattro ambiti di gestione dell’ intervento progettuale:

Aspetti amministrativo Aspetti amministrativo Aspetti amministrativo Aspetti amministrativo ––––

contabilecontabilecontabilecontabile

Formazione dei RSPPFormazione dei RSPPFormazione dei RSPPFormazione dei RSPP----

ASPPASPPASPPASPP

Monitoraggio deMonitoraggio deMonitoraggio deMonitoraggio dei processi i processi i processi i processi

e della verifica intermedia e della verifica intermedia e della verifica intermedia e della verifica intermedia e finalee finalee finalee finale

Documentazione e Documentazione e Documentazione e Documentazione e

disseminazione dei disseminazione dei disseminazione dei disseminazione dei prodotti e delle prodotti e delle prodotti e delle prodotti e delle

esperienze realizzateesperienze realizzateesperienze realizzateesperienze realizzate • Gestione e

monitoraggio delle spese;

• Gestione dei contratti di prestazione d’ opera;

• Rendicontazione finanziaria finale.

• Ospitare gli incontri; • Cura degli aspetti

logistici e di segreteria; • Messa a disposizione

degli strumenti audiovisivi.

• Raccolta ed elaborazione dei dati di monitoraggio e verifica richiesti agli istituti;

• Assistenza ai referenti di progetto in fase di restituzione dei dati;

• Controllo del rispetto della tempistica prevista dal progetto.

• Assistenza alle scuole in fase di documentazione;

• Organizzazione di un evento finale attraverso il quale illustrare i materiali realizzati;

• Implementazione della sezione del sito dedicata al progetto.

All’ interno delle scuole partecipanti si individuano le seguenti scuole con compiti specifici:

Area di gestioneArea di gestioneArea di gestioneArea di gestione Istituto scolasticoIstituto scolasticoIstituto scolasticoIstituto scolastico ReferenteReferenteReferenteReferente

Amministrativa-contabile I.P.S.S.A.R. “ P. Artusi” – Vicenza

Istituto capofila del progetto Istituto capofila del progetto Istituto capofila del progetto Istituto capofila del progetto Prof.ssa Masella Masella Masella Masella Cinzia

Formazione I.I.S. “ L.Luzzati” – Venezia Prof. FavaronFavaronFavaronFavaron Arvino

Monitoraggio e verifica I.T.C.” A. Martini” – Treviso Prof.ssa FavaroFavaroFavaroFavaro Anna

Disseminazione e diffusione I.T.I.S. “ A. Rossi” – Vicenza Prof. MarzariMarzariMarzariMarzari Damiano

4. Presentazione degli accordi realizzati con enti, istituzioni e agenzie: ruoli e funzioni nel 4. Presentazione degli accordi realizzati con enti, istituzioni e agenzie: ruoli e funzioni nel 4. Presentazione degli accordi realizzati con enti, istituzioni e agenzie: ruoli e funzioni nel 4. Presentazione degli accordi realizzati con enti, istituzioni e agenzie: ruoli e funzioni nel progettoprogettoprogettoprogetto

Gli enti, le istituzioni e le agenzie coinvolti nel progetto sono individuati nei seguenti:

Ente Ente Ente Ente –––– Istituzione Istituzione Istituzione Istituzione ––––

AgenziaAgenziaAgenziaAgenzia Ruolo e funzione nel progRuolo e funzione nel progRuolo e funzione nel progRuolo e funzione nel progettoettoettoetto Figura di riferimento Figura di riferimento Figura di riferimento Figura di riferimento

Regione VenetoRegione VenetoRegione VenetoRegione Veneto Direzione per la Direzione per la Direzione per la Direzione per la PrevenzionePrevenzionePrevenzionePrevenzione

La Direzione regionale intende sostenere il progetto nell’ ambito del Comitato Regionale Coordinamento (art. 7 DLgs 81) per promuovere la collaborazione delle istituzioni, anche attraverso l’ azione di indirizzo che svolge nei confronti dei Comitati Provinciali di Coordinamento, in cui sono

Responsabile regionale Responsabile regionale Responsabile regionale Responsabile regionale linea lavoro sicurezza linea lavoro sicurezza linea lavoro sicurezza linea lavoro sicurezza nella scuola nella scuola nella scuola nella scuola

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rappresentati tutti i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPISAL) delle ASL, le altre istituzioni del territorio (DPL, VVF, ARPAV, INAIL, ecc), e, indirettamente, anche le parti sociali.

Il referente fungerà da raccordo entrando nel gruppo di progetto e coordinando i referenti provinciali SPISAL per la scuola, che parteciperanno come esperti e testimonial. Sarà disponibile il sito del Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole (SiRVeSS) per la disseminazione dei risultati e delle esperienze.

Fondazione Fondazione Fondazione Fondazione Università Ca’ Università Ca’ Università Ca’ Università Ca’ Foscari di Foscari di Foscari di Foscari di VeneziaVeneziaVeneziaVenezia

Partecipa al gruppo di progetto e collabora alla gestione della formazione dei RSPP-ASPP, li assiste in fase di predisposizione e realizzazione del percorso formativo teorico-pratico rivolto agli allievi. Produce un documento che descriva le esperienze e un

modello organizzativo ed operativo di SPP scolastico orientato alla promozione della cultura della sicurezza.

Consigliere delegato Consigliere delegato Consigliere delegato Consigliere delegato della Fondazionedella Fondazionedella Fondazionedella Fondazione

Unindustria di Unindustria di Unindustria di Unindustria di Rovigo, TrevisoRovigo, TrevisoRovigo, TrevisoRovigo, Treviso CPV Centro CPV Centro CPV Centro CPV Centro

Produttività Produttività Produttività Produttività Veneto VicenzaVeneto VicenzaVeneto VicenzaVeneto Vicenza

Organizzano la partecipazione di RSPP aziendali nell’ ambito - del corso di formazione rivolto ai RSPP/ASPP degli istituti

coinvolti per fornire elementi di confronto sul piano

dell’ organizzazione della sicurezza; - di incontri con gli studenti per favorire il loro avvicinamento

alle realtà aziendali.

ResResResResponsabile della ponsabile della ponsabile della ponsabile della formazione;formazione;formazione;formazione; Funzionario area risorse Funzionario area risorse Funzionario area risorse Funzionario area risorse

umane umane umane umane –––– education education education education;;;; ReferentReferentReferentReferente per la e per la e per la e per la responsabilità sociale responsabilità sociale responsabilità sociale responsabilità sociale d’ impresad’ impresad’ impresad’ impresa.

Reti provinciali Reti provinciali Reti provinciali Reti provinciali

per la sicurezza per la sicurezza per la sicurezza per la sicurezza nenenenellellellelle scuole scuole scuole scuole

Partecipano al gruppo di progetto e coadiuvano le scuole in

tutte le fasi di sviluppo del progetto in termini di: • assistenza e supporto alla formazione; • disseminazione - diffusione dei prodotti tramite i propri

canali di comunicazione; • organizzazione di corsi di Primo Soccorso e Antincendio

rivolti agli studenti.

Sono disponibili, in prospettiva, a sostenere azioni di formazione e assistenza nella prospettiva di replicazione delle esperienze.

Coordinatori delle Reti Coordinatori delle Reti Coordinatori delle Reti Coordinatori delle Reti

provinciali di Venezia, provinciali di Venezia, provinciali di Venezia, provinciali di Venezia, Padova, Rovigo, Padova, Rovigo, Padova, Rovigo, Padova, Rovigo, Treviso, Belluno; Treviso, Belluno; Treviso, Belluno; Treviso, Belluno; Verona, VicenzaVerona, VicenzaVerona, VicenzaVerona, Vicenza....

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5. Struttura organizzativa delle scuole pa5. Struttura organizzativa delle scuole pa5. Struttura organizzativa delle scuole pa5. Struttura organizzativa delle scuole partecipanti rtecipanti rtecipanti rtecipanti Si prevede che ogni scuola che partecipa al progetto abbia una struttura organizzativa a sostegno delle attività come schematizzato di seguito.

Soggetti coinvolti Soggetti coinvolti Soggetti coinvolti Soggetti coinvolti negli istitutinegli istitutinegli istitutinegli istituti

Chi sonoChi sonoChi sonoChi sono Cosa fannoCosa fannoCosa fannoCosa fanno

Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP)

RSPP o ASPP Forma e segue gli allievi nelle attività gestionali, promuove e partecipa alla predisposizione di interventi didattici nelle classi, coordina, monitora e cura la documentazione delle attività del progetto nel proprio istituto, si rapporta con i SPP degli altri istituti.

Docenti Docenti dei consigli delle classi quarte degli allievi coinvolti

Seguono gli studenti nell’ attività di ricerca inserendola nella loro didattica, si confrontano nei consigli di classe e con il SPP.

Studenti referenti Allievi “ estratti” dalle classi quarte

Partecipano all’ attività di ricerca e alla formazione, realizzano le attività gestionali, riportano le esperienze nella propria classe.

Dirigente Scolastico (DS)

DS degli istituti coinvolti Sostiene il SPP nelle attività rivolte agli allievi, promuove la partecipazione dei consigli di classe, si coordina con i DS degli altri istituti.

6 Interazioni tra la Rete di scuole, gli Enti, le Istituzioni e le Agenzie 6 Interazioni tra la Rete di scuole, gli Enti, le Istituzioni e le Agenzie 6 Interazioni tra la Rete di scuole, gli Enti, le Istituzioni e le Agenzie 6 Interazioni tra la Rete di scuole, gli Enti, le Istituzioni e le Agenzie

Tra la rete di scuole e gli enti, le istituzioni e le agenzie partecipanti al progetto si stabiliscono delle interazioni funzionali alla realizzazione dell’ intera iniziativa.

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Sarà costituito un gruppo di progettogruppo di progettogruppo di progettogruppo di progetto che gestirà tutte le aree di intervento.

7. Breve descrizione dei caratteri originali7. Breve descrizione dei caratteri originali7. Breve descrizione dei caratteri originali7. Breve descrizione dei caratteri originali del progetto del progetto del progetto del progetto

SPP scolastico promotore della cultura della sicurezza

azione degli studenti sul contesto sociale, culturale e organizzativo scolastico competenze chiave

Il progetto si fonda sul ruolo strategico che il SPP può assumere nella promozione della cultura della sicurezza, coerentemente con quanto indicato dall’ art. 32 del DLgs 81 che specificatamente, e non casualmente, per la scuola prevede l’ attribuzione dell’ incarico di RSPP a figure interne.

L’ art. 11 dello stesso decreto legislativo sancisce il carattere speciale della scuola per la quale la sicurezza costituisce innanzitutto un “ prodotto culturaleprodotto culturaleprodotto culturaleprodotto culturale” .

La formazione delle figure di RSPP e ASPP, come prevista dal DLgs 195/03, gestita del sistema regionale delle Reti è stata modulata in linea con questa visione, che dovrebbe assumere concretezza grazie alle attività del progetto e in particolare al contributo dei destinatari finali, gli allievi, che analizzano e interpretano con proprie sensibilità e punti di vista la funzione del SPP.

Si crea pertanto un reciproco vantaggio: da una parte gli studenti hanno l’ opportunità di acquisire competenze valevoli anche in una prospettiva lavorativa, dall’ altra l’ istituto potrà adottare buone pratiche e strutturare il proprio sistema della salute e della sicurezza recependo sollecitazioni e indicazioni dagli studenti che divengono attori principali di questo percorso.

Agli studenti viene data la possibilità di “ entrare” nel loro attuale ambiente di lavoro, di conoscerne l’ assetto organizzativo, compiti, procedure, responsabilità, norme e regolamenti vigenti, anche in riferimento alla salute e alla sicurezza. La scuola diventa quindi un ambiente di apprendimento di buone pratiche, offre un contesto esperienzialecontesto esperienzialecontesto esperienzialecontesto esperienziale all’ interno del quale trova spazio il consolidamento di competenze funzionali all’ espressione di una cittadinanza attiva, efficace e responsabile e nel contempo è la scuola stessa che si trasforma, partecipa ad un processo di cambiamento a livello sociale, culturale, e organizzativo.

E’ d’ altra parte provato che un approccio esperienziale risulta motivante e indispensabile per il conseguimento di quelle “ competenze chiave” , intese come “ saper agito” , che la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18.12.2006 definisce una combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’ inclusione sociale e l’ occupazione.

CARATTERI SIGNIFICATIVI

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8. Fasi di attuazione 8. Fasi di attuazione 8. Fasi di attuazione 8. Fasi di attuazione –––– St St St Strategie rategie rategie rategie –––– Procedure Procedure Procedure Procedure Si individuano le seguenti fasi di attuazione del progetto: 1.1.1.1. Costituzione del gruppo di progetto e distribuzione dei compitiCostituzione del gruppo di progetto e distribuzione dei compitiCostituzione del gruppo di progetto e distribuzione dei compitiCostituzione del gruppo di progetto e distribuzione dei compiti

Il gruppo di progetto, composto come specificato al paragrafo 6, gestirà nel complesso le diverse aree di intervento. Sono previsti incontri periodici, dei quali il primo sarà dedicato alla progettazione di dettaglio, alla definizione delle modalità e degli strumenti di monitoraggio, alla programmazione delle azioni successive, alla distribuzione dei compiti.

2.2.2.2. PrePrePrePresentazione del progetto al collegio docenti degli istituti partecipanti da parte dei SPP e sentazione del progetto al collegio docenti degli istituti partecipanti da parte dei SPP e sentazione del progetto al collegio docenti degli istituti partecipanti da parte dei SPP e sentazione del progetto al collegio docenti degli istituti partecipanti da parte dei SPP e

inserimento nel Piano dell’ Offerta Formativainserimento nel Piano dell’ Offerta Formativainserimento nel Piano dell’ Offerta Formativainserimento nel Piano dell’ Offerta Formativa Il dirigente scolastico con la collaborazione del referente del progetto presenta il progetto al Collegio docenti. L’ inserimento del progetto nel P.O.F. rappresenta un impegno formale dell’ istituto, a significare che l’ educazione alla salute e alla sicurezza partecipa alla mission della scuola ed è consona alla funzione di ogni docente.

3.3.3.3. Formazione dei SPP degli istituti pFormazione dei SPP degli istituti pFormazione dei SPP degli istituti pFormazione dei SPP degli istituti partecipanti e assistenza in corso di predisposizione del artecipanti e assistenza in corso di predisposizione del artecipanti e assistenza in corso di predisposizione del artecipanti e assistenza in corso di predisposizione del

materiale didattico rivolto agli allievimateriale didattico rivolto agli allievimateriale didattico rivolto agli allievimateriale didattico rivolto agli allievi I RSPP e ASPP, destinatari dell’ iniziativa formativa, hanno negli anni scorsi frequentato un corso come previsto dal DLgs 195/03, organizzato dalle Reti provinciali secondo un medesimo modello, che ha fornito loro le competenze tecniche, organizzative e gestionali per adempiere al ruolo ricoperto. Il percorso formativo previsto dal progetto prende avvio dalla formazione precedente ma verte più specificatamente sulla peculiarità del Servizio di Prevenzione e Protezione scolastico (anche tramite il confronto con i SPP delle realtà aziendali) e sulle strategie da adottare per promuovere la cultura della sicurezza, agendo sul contesto sociale e gestionale nei confronti sia del personale docente (proposta di percorsi didattici interdisciplinari, partecipazione alla predisposizione di unità di apprendimento sulla sicurezza nell’ ambito dell’ insegnamento Cittadinanza e Costituzione) sia su quello non docente e sulle figure preposte all’ emergenza (educazione informale). Ma il SPP può anche svolgere un ruolo diretto nei confronti degli studenti, per cui nel corso i RSPP/ASPP studieranno modalità per coinvolgerli nella progettazione e realizzazione di attività di gestione della sicurezza dell’ istituto a partire da esperienze analoghe già attuate in alcuni istituti veneti (si veda a titolo esemplificativo alcune proposte di attività riportate nella tabella seguente).

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I RSPP-ASPP dovranno quindi predisporre un percorso formativo teorico-pratico da

condurre nei confronti dei loro “ studenti referenti” , che, definite le competenze che si intende far loro conseguire, includa il materiale didattico, le modalità e gli strumenti di monitoraggio, valutazione, documentazione del processo e dei risultati. La formazione dei RSPP/ASPP degli istituti coinvolti sarà sostenuta da docenti con significativa esperienza di RSPP e di docenza nell’ ambito dei corsi di formazione rivolti a figure scolastiche preposte alla sicurezza, da soggetti delle istituzioni afferenti al sistema regionale delle Reti e dall’ Università, ognuno dei quali interverrà portando le proprie competenze specifiche.

INCONTRINCONTRINCONTRINCONTROOOO

DURATADURATADURATADURATA CONTENUTOCONTENUTOCONTENUTOCONTENUTO DOCENTIDOCENTIDOCENTIDOCENTI

Primo 3

Il SPP come motore per promuovere la cultura della sicurezza scolastica. Integrazione tra gestione e didattica della sicurezza Strategie di azione sul contesto sociale e organizzativo scolastico Testimonianze di esperienze di RSPP scolastici e aziendali.

Secondo 3 Attività Attività Attività Attività laboratori alilaboratori alilaboratori alilaboratori ali

Afferenti a: Fondazione Università Direzione regionale Prevenzione Sistema regionale Reti Associazioni industriali

POSSIBILI AZIONI GESTIONALI ALLA CUI REALIZZAZIONE POSSONOPOSSIBILI AZIONI GESTIONALI ALLA CUI REALIZZAZIONE POSSONOPOSSIBILI AZIONI GESTIONALI ALLA CUI REALIZZAZIONE POSSONOPOSSIBILI AZIONI GESTIONALI ALLA CUI REALIZZAZIONE POSSONO PARTECIPARE GLI ALLIEVI A SUPPORTO DEL SPP PARTECIPARE GLI ALLIEVI A SUPPORTO DEL SPP PARTECIPARE GLI ALLIEVI A SUPPORTO DEL SPP PARTECIPARE GLI ALLIEVI A SUPPORTO DEL SPP

1. predisposizione di uno strumento o un’ iniziativa agita dagli stessi allievi di illustrazione ai compagni delle prime in fase di accoglienza delle regole della scuola riferite alla salute, alla sicurezza e all’ emergenza;

2. valutazione dei rischi strutturali, organizzativi e comportamentali presenti a scuola (locali interni ed esterni) e individuazione di possibili soluzioni;

3. produzione di regolamenti dei laboratori; 4. valutazione dei rischi di alcune esercitazioni realizzate nei laboratori e definizione di procedure corrette; 5. valutazione della segnaletica della scuola riferita alla sicurezza e all’ emergenza e formulazione di proposte migliorative; 6. effettuazione di un’ indagine sulla percezione dei rischi da parte del personale della scuola o dei compagni

(predisposizione/somministrazione di questionario/traccia di intervista); 7. elaborazione dei dati e analisi degli incidenti che accadono a scuola/predisposizione di procedure e strumenti di segnalazione

degli eventi; 8. elaborazione/organizzazione/valutazione dei piani di emergenza; 9. organizzazione e valutazione delle prove di evacuazione; 10. pianificazione e predisposizione strumenti di verifica periodica dei dispositivi antincendio.

ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO PER RSPP-ASPP

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Terzo 3

Condivisione dell’ attività di ricerca per le classi quarte coinvolte e delle modalità di coinvolgimento dei consigli di classe Progettazione del percorso formativo teorico-pratico rivolto agli “ studenti referenti” e predisposizione del relativo materiale didattico

Quarto 3 Verifica confronto “ in itinere”

Quinto 3 Valutazione e verifica delle attività svolte nei vari istituti.

Il primo incontro di formazione sarà allargato ai Dirigenti Scolastici perchè possano comprendere la logica su cui si basa il progetto, stipulino un “ patto” con cui si impegnano a fornire adeguato sostegno e riconoscimento al proprio SPP e a diffondere l’ esperienza nell’ istituto. 4. 4. 4. 4. Realizzazione dell’ attività di ricerca da parte degli alunni delle classi quarte e selezione Realizzazione dell’ attività di ricerca da parte degli alunni delle classi quarte e selezione Realizzazione dell’ attività di ricerca da parte degli alunni delle classi quarte e selezione Realizzazione dell’ attività di ricerca da parte degli alunni delle classi quarte e selezione degli “ studenti referenti”degli “ studenti referenti”degli “ studenti referenti”degli “ studenti referenti” Il progetto si rivolge prioritariamente agli studenti delle classi quarte, in quanto sufficientemente a conoscenza dell’ ambiente scolastico e abbastanza grandi per essere autorevoli nei confronti dei compagni delle altre classi, verso i quali si impegneranno a trasmettere (secondo la metodologia didattica basata sull’ approccio collaborativo tra pari) quanto sperimentato nell’ ambito del progetto.

Il SPP commissionerà alle classi quarte destinatarie dell’ intervento una ricerca che, a partire da uno studio sulle normative e dalle disposizioni relative alla sicurezza nazionali ed europee, ne analizzi l’ impatto nelle scuole con particolare riferimento agli aspetti gestionali. La consegna per gli allievi, meglio definita dai RSPP/ASPP nell’ ambito del corso di formazione, verrà condivisa con i consigli delle classi partecipanti al progetto. Questa attività dovrebbe infatti innescare un processo di coinvolgimento dei consigli di classe, in primo luogo dei docenti dell’ area disciplinare storico-geografica e storico-sociale, con i quali il SPP concorderà interventi didattici, che da una parte amplino la prospettiva culturale dall’ altra forniscano l’ occasione agli “ studenti referenti” (individuati per l’ interesse dimostrato per le tematiche affrontate nel corso della ricerca) di far partecipare i propri compagni all’ esperienza in corso.

5. Formazione degli “ student5. Formazione degli “ student5. Formazione degli “ student5. Formazione degli “ studenti referentii referentii referentii referenti” da” da” da” da parte dei SPP parte dei SPP parte dei SPP parte dei SPP Il percorso formativo teorico-pratico rivolto agli studenti selezionati, che verrà definito nel dettaglio dai RSPP-ASPP, sarà strutturato in incontri preliminari in occasione dei quali verranno

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forniti i presupposti per l’ azione e in incontri successivi per permettere il confronto tra gli allievi in fase di progettazione e realizzazione delle attività gestionali e il tutoraggio-monitoraggio da parte del SPP. Si tratta quindi di una “ formazione sul campo” , connessa all’ esperienza, funzionale all’ acquisizione di competenze non solo tecniche e organizzative riferite alla sicurezza, ma riconducibili anche ai diversi assi disciplinari, nonché alle meta-competenze correlate alla necessità di affrontare problemi e ipotizzare soluzioni, assumere decisioni, negoziare con altri. Sono previsti anche incontri tra gli studenti e RSPP aziendali per allargare la prospettiva e offrire elementi di confronto.

6. Partecipazione degli “ studenti 6. Partecipazione degli “ studenti 6. Partecipazione degli “ studenti 6. Partecipazione degli “ studenti referenti” aireferenti” aireferenti” aireferenti” ai corsi per addetto al primo Soccorso corsi per addetto al primo Soccorso corsi per addetto al primo Soccorso corsi per addetto al primo Soccorso e Addetto e Addetto e Addetto e Addetto AntincendioAntincendioAntincendioAntincendio Agli “ studenti referenti” verrà data la possibilità di partecipare a corsi per addetti al Primo soccorso, organizzati dalle Reti provinciali, preferibilmente inseriti in corsi destinati agli operatori scolastici e dunque non tra pari. Questa formula, già sperimentata, appare molto efficace in termini di motivazione e responsabilizzazione. Al termine del percorso formativo verrà rilasciato ad ogni allievo un attestato valevole in una prospettiva lavorativa.

Le Reti provinciali sosterranno i costi connessi agli aspetti logistico-organizzativi e al materiale didattico.

7.7.7.7. Realizzazione delle attività da parte degli “ studenti Realizzazione delle attività da parte degli “ studenti Realizzazione delle attività da parte degli “ studenti Realizzazione delle attività da parte degli “ studenti referenti” ereferenti” ereferenti” ereferenti” e del SPP del SPP del SPP del SPP

Gli “ studenti referenti” realizzeranno nel proprio istituto le attività di gestione progettate, coadiuvati e coordinati dal SPP. Saranno incentivati sistemi di comunicazione e confronto on-line tra “ studenti referenti” di istituti diversi che stanno portando avanti esperienze analoghe.

8.8.8.8. Diffusione dei processi e dei risultati e realizzazione di un Diffusione dei processi e dei risultati e realizzazione di un Diffusione dei processi e dei risultati e realizzazione di un Diffusione dei processi e dei risultati e realizzazione di un evento finale a carattere evento finale a carattere evento finale a carattere evento finale a carattere

regionaleregionaleregionaleregionale I processi e i risultati del progetto daranno luogo ai seguenti prodotti:

- modello di percorso formativo rivolto a RSPP/ASPP - modello di percorso formativo rivolto agli studenti - buone pratiche gestionali che coinvolgano gli studenti - modello di SPP scolastico (assetto organizzativo, competenze e risorse, strategie e buone

pratiche da adottare) che promuova la cultura della sicurezza. Il processo di disseminazione, dettagliato nel paragrafo 11, si avvarrà dei canali di comunicazione attivati dal sistema delle Reti, e sarà rivolto agli istituti superiori della regione, ma anche fuori

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regione, tramite il sito regionale e le relazioni esistenti con reti di scuole presenti in altre realtà regionali. Si prevede inoltre l’ organizzazione di un evento finale regionale.

9. Metodologia didattica9. Metodologia didattica9. Metodologia didattica9. Metodologia didattica

Action learning;; “ compiti di realtà” ;

problem solving; life skills

insegnante facilitatore; peer education

learning organization il territorio come risorsa per l’ apprendimento

Il presupposto teorico è che la partecipazione attiva e la sperimentazione diretta fungono

da principale veicolo di apprendimento. L’ aspettativa è che la realizzazione di “ compiti di realtà” da parte degli studenti

promuova lo sviluppo di capacità di prendere decisioni e di problem solving, le abilità di pensiero creativo e quelle di pensiero critico, le capacità di relazioni interpersonali e di comunicazione efficace, ovvero l’ acquisizione di quelle competenze psicosociali indicate dall’ OMS come life skills.

La metodologia didattica fondata sull’ esperienza consente di valorizzare le opportunità contestuali, di personalizzare i percorsi, di dare consistenza reale ai prodotti e di attivare processi di conquista. Ma richiede un rinnovamento metodologico da parte dei docenti, il cui ruolo diventa sostanzialmente quello del mediatore o facilitatore di un percorso che costruisce insieme agli studenti, di promotore di responsabilità.

Viene valorizzato il ruolo degli allievi nel trasferire conoscenze e nel promuovere comportamenti adeguati alle regole di salute e sicurezza nei propri compagni secondo le modalità dell’ educazione tra pari. Questa tecnica offre agli studenti peraltro la possibilità di sperimentare le abilità acquisite e incrementare il senso di autoefficacia.

Nel contempo è necessario lavorare sul contesto scolastico perché queste strategie didattiche devono poter trovare spazio di espressione all’ interno di ambienti di lavoro favorevoli e promozionali rispetto ai percorsi di apprendimento, dove vi sia circolazione delle informazioni, condivisione e partecipazione alle esperienze.

PAROLE CHIAVE

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Anche il territorio viene interpretato come un ambito ricco di opportunità per l’ apprendimento, in grado di offrire saperi attuali, e di partecipare ad una rete formativa più vasta.. I soggetti del territorio contribuiscono significativamente a dare una patente di realtà al compito, con un atteso impatto positivo e motivante non solo nei confronti degli allievi ma degli stessi docenti.

10. Indicatori di osservazione, monitoraggio e auto10. Indicatori di osservazione, monitoraggio e auto10. Indicatori di osservazione, monitoraggio e auto10. Indicatori di osservazione, monitoraggio e autovalutazionevalutazionevalutazionevalutazione

La valutazione del processovalutazione del processovalutazione del processovalutazione del processo terrà sotto controllo i seguenti parametri:

PARAMETRI INDICATORI E STRUMENTI DI RILEVAZIONE

quota di classi e allievi coinvolti Registrazione numero di classi quarte e relativi studenti coinvolti nell’ attività di ricerca

grado di coinvolgimento dei docenti Registrazione numero di docenti, e rispettive discipline di insegnamento, coinvolti nell’ attività di ricerca

quota di “ studenti referenti” Registrazione numero di allievi che partecipano al percorso formativo e ai corsi PS e antincendio

gradimento SPP e docenti Dichiarazione sull’ intenzione di replicare l’ esperienza

Impegno per la realizzazione delle attività gestionali

Registrazione del tempo dedicato da parte del SPP e degli allievi

Impatto delle attività del progetto nell’ istituto Griglia di osservazione del referente di progetto e dei referenti dell’ università; Intervista telefonica ai DS

gradimento degli allievi Relazione del referente di progetto sul grado di partecipazione; questionari

funzionamento sistema gruppo progetto/reti istituti Registrazione automatica del numero degli accessi alla sezione dedicata nel sito regionale

partecipazione dei soggetti partner Registrazione del numero di incontri con studenti

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La valutazione dei risultativalutazione dei risultativalutazione dei risultativalutazione dei risultati si baserà sui seguenti parametri:

PARAMETRI INDICATORI E CRITERI DI VALUTAZIONE

modello di percorso formativo rivolto ai RSPP/ASPP

• valutazione, a cura dell’ Università, sull’ impatto delle iniziative formative rivolte agli studenti e delle strategie di coinvolgimento dei docenti negli istituti

• valutazione dei partecipanti su contenuti e metodologia (questionario fine corso)

• giudizio dei RSPP/ASPP partecipanti sull’ utilità del percorso formativo in relazione alle attività sviluppate successivamente nel proprio istituto (relazione conclusiva)

• valutazione dei conduttori del corso sul grado di partecipazione dei discenti e sulla qualità dei materiali prodotti

• giudizio delle Reti circa il grado di riproducibilità del percorso formativo

modello di percorso formativo rivolto agli “ studenti referenti”

• verifica delle competenze acquisite dagli “ studenti referenti” in riferimento alle competenze europee (certificazione)

• verifica del gradimento e percezione di autoefficacia degli “ studenti referenti” rispetto all’ esperienza realizzata (relazione di gruppo a conclusione del progetto)

• report del referente di progetto sul grado di partecipazione degli allievi agli incontri in aula e alle attività gestionali

• verifica dell’ apprendimento rispetto alle competenze riferite al PS e antincendio (test fine corso, a cura degli organizzatori)

• valutazione, a cura del SPP, della qualità delle attività gestionali progettate e realizzate dagli studenti

buone pratiche gestionali che coinvolgano gli studenti

• valutazione, a cura del SPP, della qualità delle attività gestionali progettate e realizzate dagli studenti

• recepimento da parte del SPP delle procedure sperimentate come buona pratica (inserimento nel documento di valutazione dei rischi dell’ istituto)

• giudizio della validità del materiale prodotto e delle

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procedure sperimentate da parte di Università, SPISAL e Reti

modello SPP scolastico • giudizio dei SPP e DS coinvolti sulla pertinenza e fattibilità delle proposte di strutturazione e sviluppo del proprio Servizio

• giudizio delle Reti circa il grado potenziale di adozione del modello nella realtà regionale

• valutazione dell’ impatto delle attività del progetto nel proprio istituto (relazione referente progetto e Università)

Saranno predisposte dal gruppo di progetto indicazioni e schede destinate ai referenti di

progetto e ai consigli di classe per la documentazione dei processi, idonee a registrare le variazioni apportate rispetto all’ ipotesi di partenza e le relative motivazioni, e dei risultati soprattutto nella prospettiva della loro esportabilità.

11. Documentazione e disseminazione del processo e dei risultati11. Documentazione e disseminazione del processo e dei risultati11. Documentazione e disseminazione del processo e dei risultati11. Documentazione e disseminazione del processo e dei risultati

Saranno predisposte indicazioni e strumenti per documentare, in linea con il metodo Gold Gold Gold Gold IndireIndireIndireIndire, le attività svolte in un’ ottica di riproducibilità del processo, e per presentare i prodotti per motivare gli istituti ad attivare percorsi analoghi.

La disseminazione è prevista a tre livelli: 1. a livello degli stessi istituti che partecipano al progettoa livello degli stessi istituti che partecipano al progettoa livello degli stessi istituti che partecipano al progettoa livello degli stessi istituti che partecipano al progetto,,,, tramite un’ azione di promozione

svolta dai SPP, dagli allievi e dai dirigenti scolastici. Ciascun istituto partecipante si impegna:

• a far relazionare l’ esperienza svolta al proprio referente di progetto in Collegio dei Docenti;

• a realizzare azioni di peerpeerpeerpeer----educationeducationeducationeducation, in modo che gli studenti formati possano condividere le loro esperienze con gli altri compagni di classe;

• ad inserire un resoconto delle attività e dei materiali realizzati in una sezione dedicata del proprio sito web;

• ad organizzare una assemblea di istituto sul tema “ cittadinanza – costituzione – sicurezza” in cui presentare a tutti gli studenti della scuola i lavori e le attività realizzate dagli allievi delle classi quarte coinvolti nel progetto.

2. a livello livello livello livello regionaleregionaleregionaleregionale, tramite le Reti provinciali che dispongono di propri canali collaudati (incontri periodici, seminari, coordinamento SPP, sito) prioritariamente nei confronti delle

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scuole in rete, all’ interno dei quali verrà utilizzato e diffuso il materiale prodotto durante l’ attività di progetto. In prospettiva il sistema delle Reti è anche in grado di sostenere azioni di formazione e assistenza in fase di replicazione delle esperienze;

3. a livello interregionalelivello interregionalelivello interregionalelivello interregionale, tramite il sistema regionale di riferimento utilizzando il sito internet http://www.sicurscuolaveneto.it e le relazioni già esistenti maturate a seguito di esperienze realizzate in collaborazione con altre regioni (progetto “ Sicurezza in cattedra” , manuale “ Gestione del sistema della sicurezza e cultura della prevenzione a scuola” ).

Ulteriori strategie di diffusione : • verrà creato uno spazio dedicato al progetto sul sspazio dedicato al progetto sul sspazio dedicato al progetto sul sspazio dedicato al progetto sul sito regionaleito regionaleito regionaleito regionale www.sicurscuolaveneto.it a cui si potrà accedere e scaricare i materiali di progetto realizzati. • verrà organizzato un evento finaleevento finaleevento finaleevento finale regionale in cui verranno presentate le esperienze e i

prodotti, con il diretto coinvolgimento e la partecipazione degli allievi che hanno preso parte al progetto. In questa occasione verrà distribuito alle scuole partecipanti un dvddvddvddvd che raccoglie le attività realizzate.

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12. Pianificazione 12. Pianificazione 12. Pianificazione 12. Pianificazione del progettodel progettodel progettodel progetto

2011 2012

Azioni 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6

1111 Costituzione gruppo di progetto – incontro preliminare X

2222 Presentazione del progetto al collegio docenti e inserimento nel POF

X

3333 Formazione dei SPP degli istituti partecipanti X X X X X X X X

4444 Realizzazione attività di ricerca da parte degli allievi delle classi quarte e selezione degli “ studenti referenti”

X

5555 Formazione degli “ studenti referenti” X X X X X

6666 Partecipazione degli “ studenti referenti” ai corsi per addetti al Primo Soccorso e addetti Antincendio

X X X X X

7777 Realizzazione delle attività da parte degli “ studenti referenti” e del SPP

X X X X X

8888 Disseminazione dei processi dei risultati e organizzazione dell’ evento finale

X X

Riferimenti bibliograficiRiferimenti bibliograficiRiferimenti bibliograficiRiferimenti bibliografici

Boda G., “ L’ educazione tra pari” , Franco Angeli Editore, 2006; Bacchini D. (a cura di), “ Promuovere la responsabilità” , Franco Angeli Editore, 2004; MIUR Veneto, “ Tracce di sicurezza” , CLEUP, 2010; MIUR Veneto, “ Formare giovani autonomi e responsabili: la didattica per competenze in Veneto” , 2009 “ Sicurezza in cattedra” , www.sicurscuolaveneto.it , 2010