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22/03/2017
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PIANO MIRATO DI PREVENZIONE
SPISAL ULSS 2 – «MARCA TREVIGIANA»
Anno 2017
Incontro preliminare con le aziende
Treviso 21 marzo 2017
dott. Roberto Agnesi
Direttore SPISAL distretto Treviso
IL CONTESTO INFORTUNISTICO da
cui siamo partiti nel 2015
Quotidiano
2013
2014
2015
22/03/2017
2
Provincia ULSS 2012 2013 2014 20152012
Totale Prov
2013 Totale Prov
2014 Totale Prov
2015 Totale Prov
Σ1 6 3 3 32 2 4 1 13 2 1 24 1 25 1 1 46 3 3 5 57 2 3 1 28 4 1 4 19 4 6 3
10 1 2 312 1 1 1 313 5 114 215 2 2 2 216 2 3 117 2 2 118 1 2 3 719 1 1 520 5 4 3 521 2 122 6 2 6 4
TOTALE 44 37 53 47 181
3
9
4
2
6
48
Padova
Rovigo
118
Vicenza 5 8
Belluno
31
20
Treviso 6
5
3
9
4
8
9
Venezia
4
13
6
44
Verona
19
207
13 7
23
30
7
4
38
Ma è proprio così ?
CASI MORTALI [compresi NON INAIL] IN OCCASIONE DI LAVORO (NON STRADALI) (esclusi IN ITINERE, SPORTIVI, COLF, STUDENTI)
OGGI (fino al dicembre 2016)
Provincia ULSS 2013 2014 2015 20162013
Totale Prov
2014 Totale Prov
2015 Totale Prov
2016 Totale Prov
Σ1 3 3 4 12 4 1 1 33 1 2 24 1 2 15 1 1 4 66 3 5 6 67 3 1 38 1 4 1 29 4 6 3 1
10 2 3 1 112 1 1 3 213 5 1 114 315 2 2 2 816 3 1 217 2 1 118 2 3 7 119 1 520 4 3 6 521 122 2 6 4
TOTALE 37 53 52 46 188
3
5
5
14
Belluno
Treviso
Padova
Rovigo
11
29
24
8
4
8
711
9
510
5
4
7
Venezia
4
15
3
7
7
Vicenza 4
3
Verona
24
191
7 9
20
41
4
8
31
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Ruolo del Caso
Per ridurre gli
infortuni mortali
bisogna ridurre
la base delle
piramide:
SITUAZIONI A
RISCHIO
Gli indicatori della provincia di Treviso
(tutti gli infortuni riconosciuti sul lungo periodo)
Tasso di incidenza standardizzato media 2009-2013
2008 2009 2010 2011 2012
Veneto 25,28 23,62 23,87 22,06 20,20
Provincia Treviso 24,73 22,93 23,21 21,32 18,95
ULSS 7 - Pieve di Soligo 25,93 24,19 25,25 24,39 20,32
ULSS 8 - Asolo 24,46 20,81 21,63 20,74 18,12
ULSS 9 - Treviso 23,98 23,34 23,21 20,77 19,21
15,00
17,00
19,00
21,00
23,00
25,00
27,00
inci
de
nza
x 1
00
0 a
dd
ett
i
Tassi Standardizzati di incidenza di infortuni
(per luogo sede dell'azienda)
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… allora va tutto bene ??
… NO !Aumenta la percentuale di
infortuni gravi !
2015 NON
definitivo
Situazioni di insicurezza non più
accettabili ai giorni nostri !
UNA CONSTATAZIONE ALLA BASE DEL PIANO MIRATO:• … ogni anno c’erano costantemente in provincia circa 80 infortuni con amputazioni dell’arto superiore ( di dita, parti di dita, mano, braccio, anche uno mortale per successivo dissanguamento); almeno metà sono avvenuti a causa di macchine o parti di macchine e attrezzature .
• La maggior parte delle sanzioni in caso di ispezione (senza infortunio) riguarda la mancanza di sicurezza di macchine (Anche quelle con marcatura CE). Manomissione dei sistemi di sicurezza (ripari, interblocchi etc.)
… non in regola nemmeno con norme già abrogate degli anni ‘50 (DPR 547/55) e anche di quelle preesistenti !
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Conseguenze degli infortuni gravi per le
aziende
Oltre al danno arrecato al lavoratore:
Perdita di produzione (assenza dell’infortunato, sequestro o divieto d’uso della
macchina, etc)
Spese legali per procedimento penale
Aumento premio INAIL
Rivalsa INAIL
Eventuale condanna penale per lesioni personali
Risarcimento in sede civile (assicurazione ?)
Responsabilità amministrativa art. 30 (efficacia esimente dei SGS)
… ma la maggior efficacia esimente è NON AVERE INFORTUNI !
Esistono già molti studi sui costi …(vedi per es. Unindustria + UniPD)
Sicurezza e competitività per nazione
(.. sfatare un mito ! )
Mortali ITALIA
… se si bada alla sicurezza
non si lavora … !!
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Il problema della percezione del rischio
… (muoiono anche datori di lavoro e loro familiari)
MIRATO A COSA ?
OBIETTIVI:
Sicurezza delle macchine e delle attrezzature in generale (trasversale
per i diversi comparti)
Per questo interessa il settore manifatturiero
NON esaurisce tutti i target della prevenzione SPISAL, nel 5%
delle aziende da controllare (529 per ULSS 7, 610 per ULSS 8, 996 per ULSS 9) ci
sono anche:
Edilizia
Altri settori produttivi o rischi particolari (ambienti confinati, rischio chimico e
cancerogeno, etc)
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L’attività di controllo
ATTIVITA’ 2015 ULSS 7 ULSS 8 ULSS 9 PROV TV
Aziende controllate 593 701 1.128 2.422
Cantieri controllati 168 241 438 847
% controlli irregolari
(media regionale = 24,1) 19% 42% 35%
Gli SPISAL hanno il mandato istituzionale di effettuare controlli nelle aziende per verificare il
rispetto delle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. L’evidenza di molti infortuni gravi alle mani
(nella provincia di TV circa 80 infortuni all’anno con amputazioni parziali o totali di falangi o di dita
prima dell’avvio di questa iniziativa) ha indotto la scelta di intervenire in tutto il settore
manifatturiero sulla sicurezza delle macchine nell’ambito degli obiettivi, ma con metodologia
nuova, «a monte del controllo». Collaborazione ail fini dell’assistenza e della promozione !!
Si parte da lontano …
Precedenti progetti e piani regionali di comparto
(manualistica pubblicata in collaborazione con Enti
Bilaterali)
Coordinamento provinciale TV con il coinvolgimento
della Provincia
Sistemi di Gestione della Sicurezza
UNI INAIL – Lavoro Sicuro
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Perché siete qui ?
Il piano non si caratterizza soltanto per l’obiettivo ma anche per il metodo.
Parte dalla constatazione di parziale efficacia della sola vigilanza (ricerca finalizzata
Min. Salute 2009) � SERVE sinergia con la prevenzione all’interno dell’azienda.
Le aziende più strutturate sono quelle con cui è più facile avviare in la
collaborazione che culmina con la fase 2 (spiegata dopo); per questo hanno il
privilegio di sapere “prima” di essere candiate al controllo (anche per le altre aziende,
che “non lo sanno” sarà comunque fatta comunicazione).
Si colloca nell’alveo dei piani di prevenzione di comparto già sviluppati in regione ma
con alcune differenze di metodo (non solo indicazioni iniziali consistenti in
manualistica e assistenza “passiva”).
Due aspetti
L’intervento di vigilanza (programmazione e attuazione
soltanto SPISAL)
La fase di “preparazione” delle aziende prima del controllo
(tutti sono avvisati su cosa e come viene controllato ma
nessuno viene preavvertito dell’ispezione).
La fase di assistenza post intervento in caso di necessità
di intervenire sulla sicurezza
ANCHE IN COLLABORAZIONE CON PARTI INTERESSATE
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Convenzione con UNINDUSTRIA … e
altri a seguire …
Ognuno … per la sua
parte ….
Le fasi di sviluppo già attuate:
Gli SPISAL hanno prodotto materiale tecnico a supporto dell’autovalutazione da parte delle aziende.
NON cambiano le modalità con cui viene fatto il controllo ma esplicitato cosa e come si controlla
(TRASPARENZA non burocratica) già in TUTTE le aziende. (pubblicato nel sito INTERNET).
Il contenuto dei materiali è stato discusso con gli esperti delle parti coinvolte per raggiungere il
massimo livello possibile di condivisione (prima del controllo) sull’applicazione della normativa
specifica.
Effettuazione di incontri per la presentazione del materiale alle aziende.
La pubblicazione nel sito INTERNET (in collaborazione con il coordinamento provinciale).
Costituzione di un tavolo tecnico per la valutazione delle criticità evidenziate dalle aziende in fase di
esecuzione degli interventi di messa a norma e la condivisione di soluzioni adottate.
Pubblicazione delle soluzioni approvate nel sito INTERNET
Promozione dell’adozione dei sistemi di gestione della sicurezza.
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Esempio di soluzione: Bobinatrice
Domanda: Un'azienda ha riscontrato la
presenza di rulli rotanti contrapposti (di cui
uno solo motorizzato) non protetti in una
macchina ante-CE (estrusione e avvolgimento
di film plastico) e propone di installare
fotocellule o tappeto sensibile che
determinare l'allontanamento dei rulli per
evitare il trascinamento in caso di
avvicinamento durante la normale produzione;
Come si sviluppa il piano
Selezione delle aziende:Appartenenza al settore manifatturiero
Andamento infortunistico (tassi di incidenza) o eventi sentinella (che pur non essendo gravi,
indicano la presenza di fattori di rischio)
Piano di controllo differenziato> 30 addetti: invito (oggi) ad un primo incontro e avvio fase di assistenza e promozione dello
sviluppo di sistemi di gestione della sicurezza (controlli programmati nel secondo semestre del
2016).
Altre aziende verranno controllate come di consueto in base ai piani di attività e agli obiettivi
regionali; riceveranno comunque assistenza a richiesta (anche nell’ambito delle collaborazioni
con gli organismi paritetici) e informazioni sulle modalità con cui vengono svolti i controlli sulle
macchine e sulle attrezzature.
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Come si sviluppa il piano
Si prevedono due livelli di sviluppo:
Il primo livello corrisponde al conseguimento della piena conformità alla
norma in tema di sicurezza delle macchine. QUESTA VERIFICA SARA’
COMUNQUE ESEGUITA DALLO SPISAL, anche su chi è stato invitato ma
non è venuto oggi. Il controllo sarà un normale controllo di vigilanza su tutti
gli aspetti della sicurezza con un approfondimento sulle macchine. La
differenza rispetto all’attività ordinaria è che le modalità con cui verrà
eseguito saranno esplicitate in modo che le aziende siano facilitate nel
rispettare le regole. Il primo semestre 2017 potrà essere utilizzato per
sviluppare l’assistenza e le collaborazioni di cui si dirà in seguito.
Come si sviluppa il piano
Il secondo livello prevede un’adesione volontaria da
parte delle aziende entro il primo semestre 2017
(possibilità aperta anche alle aziende che NON sono
state inviate oggi, purchè rispettino i requisiti richiesti per
il secondo livello). Questo secondo livello è il nostro vero
scopo perché dovrebbe segnare un salto di qualità
all’interno dell’azienda nel cercare di garantire il
mantenimento delle condizioni di sicurezza.
MOLTE aziende questo salto lo hanno già fatto e sarà
un’occasione per mettersi alla prova; per le altre
potrebbe essere l’inizio di un percorso …
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Quali azioni di assistenza per le aziende
Materiali per autovalutazione: sono stati distribuiti a
partire da gennaio 2017 nel sito internet dello SPISAL
della ULSS 9 scelto come piattaforma comune
provinciale. Si tratta di due check list (macchine e DPI)
che vanno ad integrare i materiali già presenti nel sito sia
nella pagina dedicata alla trasparenza sia nella pagina
dedicata all’assistenza.
Quali azioni di assistenza per le aziende
Tavolo tecnico per la condivisione delle soluzioni: nasce dalla
impossibilità per lo SPISAL di svolgere azioni che si possano
configurare come consulenza. Pertanto il tavolo, superando il limite la
genericità insita nelle azioni di assistenza, valuta, CONDIVIDE e
diffonde proposte di soluzioni tecniche che consentano di raggiungere i
livelli di sicurezza necessari senza essere di ostacolo alla produzione
grazie al ruolo degli organismi paritetici che con le aziende e i loro
consulenti possono avere un contatto diretto.
[comunque anche il tavolo non ha risorse per una vera e propria
consulenza capillare]
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Quali azioni di assistenza per le aziende
SPORTELLO INFORMATIVO:
Già attivo, anche con risposte condivise dai tre SPISAL a
quesiti pervenuti e pubblica nelle FAQ per il loro interesse.
Anche tenendo conto dell’unificazione delle ULSS
nell’azienda provinciale, e comunque nell’ambito del
comitato provinciale di coordinamento, sarà ampliata la
fase di condivisione.
Assistenza per l’interpretazione delle check list fornite
Quali azioni di assistenza per le aziende
Disponibilità per ulteriori incontri con le aziende (anche
quelle non invitate oggi), con i consulenti (uno c’è già
stato il 31/01/2017), con gli ordini professionali
interessati, su temi specifici di diffuso interesse che
abbiano ricadute sulla sicurezza delle macchine.
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In questa fase (primo semestre) ….
Le aziende invitate oggi potranno comunque essere
oggetto di un intervento ispettivo in caso di:
• Esposto (anche anonimo) sulla carenza di condizioni di sicurezza
• Delega ad effettuare controlli dalla Procura o da altra autorità di
PG
• Infortunio sul lavoro o malattia professionale grave (con
procedibilità d’ufficio)
• Richiesta di altri Enti per accertamento di condizioni particolari
(es. assenza verifica impianto messa a terra)
Cosa prevede il controllo nel secondo semestre
(I livello)
Accesso in azienda (SENZA comunicazione del giorno in cui il
controllo sarà effettuato).
Verifica documentazione (vedi sito Internet per documentazione
che tutte le aziende devono avere e per quella che viene
SEMPRE richiesta indipendentemente da quanto emerge nel
sopralluogo) – Esattamente come è sempre successo !
Verifica condizioni generali ambienti di lavoro (igiene dei locali,
aerazione, impianti di aspirazione localizzata, antincedio … etc)
Verifica delle MACCHINE con i criteri minimi della CHECK LIST
fornita.
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L’adesione VOLONTARIA al secondo
livello
Deve essere formulata prima della fine del primo
semestre mediante il modello disponibile nel sito
SPISAL previa autoverifica che i requisiti della CHECK
LIST (e gli altri di cui sopra) sono tutti soddisfatti su tutte
le macchine; la richiesta dovrà essere condivisa
all’interno dell’azienda (Datore di lavoro, RSPP, RLS
eventuale medico competente per gli aspetti sanitari).
Si richiede quindi l’impegno a sviluppare (anche senza
formalizzazione, validazione o certificazione) almeno due
procedure che possano essere il “germe” di un sistema di
gestione della sicurezza.
Quali procedure ?
Per coerenza con l’obiettivo generale si richiedono
almeno due procedure:
Manutenzione delle macchine con particolare
riferimento al mantenimento dei requisiti di sicurezza nel
tempo, alle operazioni di manutenzione, pulizia e alla
gestione delle anomalie di funzionamento che possano
comportare rischi diversi da quelli della normale
produzione.
Gestione degli infortuni (opzionale incidenti)
Facoltativa: Scelta, consegna e uso dei DPI
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Quali vantaggi per l’azienda
Avviare un processo di sicurezza “sostanziale” (non siamo interessati agli
aspetti “burocratici” dei sistemi di gestione, ci interessa l’efficace
attuazione !!) con il vantaggio di ridurre le possibilità di infortunio e (forse)
di migliorare la produzione perché le scelte di sicurezza sono decise
dall’interno e non “imposte” dall’esterno (con possibilità di validazione delle
soluzioni attraverso il tavolo tecnico).
Il controllo consisterà in un AUDIT delle procedure volontariamente
adottate invece che in vigilanza ordinaria � eventuale disposizione per
art. 302 bis (SALVO VIOLAZIONI !!)
L’audit verrà considerato come attività di vigilanza “completo” già eseguito
sull’azienda …
Conseguenze
Giovanni ore
18.00 in
piazza dei
300
Adottato, NON
efficacemente attuato
OBBLIGO ADEMPIUTO,
Registrazione formale
Ma quando
arriva ??
INEFFICACE !!
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L’audit
Sarà svolto da personale SPISAL appositamente formato in data
CONCORDATA con l’azienda
Sarà focalizzato sul livello di sicurezza conseguito piuttosto che sulla
“formalizzazione” del sistema
NON sarà rilasciata nessuna certificazione, validazione, attestazione o
altro perché questo non è il nostro scopo
… l’obiettivo comune è solo quello di aumentare la sicurezza ed una
occasione per COOPERARE da punti di vista diversi per lo stesso
risultato
ULTERIORE ASSISTENZA
Per le aziende che aderiscono al livello II saranno
disponibili gli stessi strumenti di assistenza già indicati,
estendendoli a eventuali dubbi interpretativi sulle soluzioni
procedurali proposte.
Per la gestione degli infortuni, possibilità di fruire del
software Informo per le aziende e del relativo corso di
formazione erogato da INAIL Ricerca nell’ambito di
un’azione centrale del piano nazionale prevenzione. Tale
supporto viene fornito grazia alla collaborazione tra ULSS
e INAIL mediante l’adesione dello SPISAL al progetto.
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Il sito di appoggio:
sito tematico ex ULSS 9
www.ulss.tv.it
SCENDERE
LINK UTILI
siti tematici
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Servizio Prevenzione e Sicurezza in
Ambienti di Lavoro - SPISAL
Sito SPISAL
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Esempio
pagina trasparenza
Esempio pagina Assistenza
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… a voi …
Iniziare l’autovalutazione
Considerare la possibilità di accedere al livello II
Sollecitare le attività di supporto e assistenza che
ritenete necessarie attraverso gli organismi paritetici
Esempio Check list
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Esempio scheda DPI
Primi risultati - controlli 2016
Anno_controllo 7 8 9 TOTALE
Ancora da fare (nel primo semestre 2017) 11 0 0 11
2016 2 12 27 41
2017 18 2 0 20
TOTALE 31 14 27 72
VISTE 20 14 27 61
Anno_controllo 7 8 9 TOTALE
Ancora da fare (nel primo semestre 2017) 0 0 1 1
2016 0 3 8 11
2017 1 3 5 9
TOTALE 1 6 14 21
VISTE 1 6 13 20
Anno_controllo 7 8 9 TOTALE
Ancora da fare (nel primo semestre 2017) 11 0 1 12
2016 2 15 35 52
2017 19 5 5 29
TOTALE PIANO 32 20 41 93
VISTE 21 20 40 81
Primo livello
Secondo livello
TOTALE PIANO
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Come sono andati
% Aziende con violazioni I LIVELLO 7 8 9 TOTALE
TOTALE 50,0% 42,9% 29,6% 39,3%
di cui x sicurezza macchine 45,0% 35,7% 25,9% 34,4%
di cui x DPI 0,0% 7,1% 3,7% 3,3%
% Aziende con violazioni II LIVELLO 7 8 9 TOTALE
TOTALE 100,0% 16,7% 0,0% 10,0%
di cui x sicurezza macchine 100,0% 0,0% 0,0% 5,0%
di cui x DPI 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Anno avvio SGSNON
CERTIFICATE2010 2014 2015 TOTALE
2007 0 1 0 0 1
2009 1 0 0 0 1
2011 1 0 0 0 1
2013 0 0 1 2 3
2015 1 0 0 2 3
2016 11 0 0 0 11
TOTALE 14 1 1 4 20
PRIMA CERTIFICAZIONE
Risultati di salute (fino a febbraio 2017)
0
0,002
0,004
0,006
0,008
0,01
0,012
0,014
0,016
20
15
-01
20
15
-02
20
15
-03
20
15
-04
20
15
-05
20
15
-06
20
15
-07
20
15
-08
20
15
-09
20
15
-10
20
15
-11
20
15
-12
20
16
-01
20
16
-02
20
16
-03
20
16
-04
20
16
-05
20
16
-06
20
16
-07
20
16
-08
20
16
-09
20
16
-10
20
16
-11
20
16
-12
20
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-01
20
17
-02
ULSS 9 - Rapporto
amputazioni/
infortuni totali nei primi certificati
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Grazie per l’attenzione!