Sicurezza
-
Upload
valentina-mariano -
Category
Education
-
view
553 -
download
1
description
Transcript of Sicurezza
SI
CU
RE
ZZ
A
D.Lgs.81/2008
D.Lgs. 626/ 1994
Prevenzione e
controllo del rischio
legato al rapporto
dell'uomo con
l'ambiente, con le
attrezzature utilizzate
durante il lavoro, con
le sostanze o i
prodotti chimici,
dell’uomo con
l’organizzazione del
lavoro
l'obiettivo principale
della normativa
istituire un sistema di
gestione finalizzato
alla presentazione,
alla riduzione e al
controllo dei possibili
fattori di rischio per
la sicurezza e la
salute dei lavoratori.
ricognizione e
individuazione dei
fattori di rischio
esistenti nei luoghi di
lavoro, le loro
reciproche
interazioni, nonché la
loro valutazione
effettuata, ove
necessario, mediante
metodi analitici e
strumentali.
La valutazione del
rischio
riesaminare le
specifiche realtà ed
attività operative, con
riferimento alle
mansioni, ai posti di
lavoro ed ai soggetti
esposti ai potenziali
pericoli.
la norma pone in
primo piano:
l'informazione, la
formazione,
l'addestramento
permanente del
personale.
Esse sono finalizzate a
far conoscere, a
formare e
conseguentemente a
modificare le abitudini
e i comportamenti dei
lavoratori per
prevenire e
proteggerli dai rischi
stessi.
L'Istituto Scolastico
risulta essere un
luogo di lavoro in cui,
al pari di tutti i settori
di attività privati e
pubblici, occorre
obbligatoriamente
attuare le misure per
la tutela della salute e
per la sicurezza dei
lavoratori durante il
lavoro.
la creazione di una
diffusa cultura della
prevenzione e della
sicurezza e la
progressiva
preparazione dei
giovani al loro futuro
connesso al loro
ingresso responsabile
e consapevole nel
mondo del lavoro.
Normativa di
sicurezza dagli anni
'50 ad oggi
il D.P.R. 547/55
"norme generali per la
prevenzione degli
infortuni sul lavoro";
Normativa di
sicurezza dagli anni
'50 ad oggi
il D.P.R. 303/56
"norme generali per
l’igiene del lavoro".
Intorno agli anni 90
abbiamo assistito ad
una modifica
sostanziale
dell’impianto
normativo con i
recepimenti
progressivi delle
direttive comunitarie
il Decreto Legislativo
277/91 riguardante
la protezione dai
rischi fisici, chimici e
biologici;
il Decreto Legislativo
475 del 1992
concernente l’uso dei
dispositivi di
protezione
individuale.
Le due normative
degli anni ’55 e ’56
dettavano disposizioni
molto settoriali e
tecniche, ed erano
carenti sugli aspetti
generali. La sicurezza
non sviluppava
strategie, aspetti
metodologici, linee
organizzative e metodi
gestionali della
prevenzione.
Il D.P.R. 547/55
definiva le
disposizioni generali,
il campo di
applicazione e le
figure soggette a
specifici obblighi
(datore di lavoro,
dirigenti, preposti e
lavoratori).
Specificava
caratteristiche,
misure e contenuti
tecnici relativamente
all’ambiente di lavoro.
Definiva i mezzi
protettivi individuali e
le misure di
conservazione e di
impiego di materie
prime, prodotti
pericolosi, nocivi o
dannosi.
Il D.P.R. 303/56
riguardava le norme
generali per l’igiene
del lavoro definendo
le disposizioni
generali, il campo di
applicazione e le
figure soggette a
specifici obblighi
(datore di lavoro,
dirigenti, preposti e
lavoratori).
Definiva i requisiti
minimali riguardanti
la salubrità negli
ambienti di lavoro, le
misure per la difesa
dagli agenti nocivi, le
dotazioni dei servizi
sanitari e dei servizi
igienico-assistenziali,
le norme preventive
sulla realizzazione di
nuovi impianti
industriali
Dopo circa trent’anni
di immobilità, la
disciplina italiana in
materia di sicurezza
del lavoro ha subito
un progressivo e
radicale processo di
trasformazione
attraverso
l’obbligatorio
adattamento
all’ordinamento
comunitario.
Ha rivisitato sia il
settore della
prevenzione degli
infortuni sia le
materie di igiene e
sicurezza del lavoro.
Si é affermato il
nuovo approccio a
una politica della
sicurezza globale,
l’armonizzazione della
legislazione e delle
norme tecniche
Il Decreto Legislativo
81 del 2008 viene
erroneamente
presentato come una
sorta di Testo Unico
relativo alla sicurezza
sui luoghi di lavoro
poiché ha decretato il
superamento di gran
parte della
normativa fino ad
oggi in vigore.
Proprio nel merito
della sua applicazione
particolare rientra il
sistema scolastico in
quanto dovrà essere
emanato un ulteriore
decreto ministeriale
chiamato a regolare
la specificità
dell’organizzazione
lavorativa della
scuola.
Il termine per
l’emanazione del
nuovo DM applicativo,
fissato inizialmente in
un anno
dall’emanazione del
D.Lgs. 81/2008, è
stato portato a tre
anni dall’art. 6
comma 9-ter della
Legge 26 febbraio
2010 n. 25.
SI
CU
RE
ZZ
A
D.Lgs. 626/ 1994
art. 21
ll datore di lavoro
provvede affinché
ciascun lavoratore
riceva una adeguata
informazione su: i
rischi per la sicurezza
e la salute connessi
alla attività
dell’impresa in
generale;
i rischi specifici cui è
esposto in relazione
alla attività svolta;
i pericoli connessi
all’uso delle sostanze
e dei preparati
pericolosi;
le procedure che
riguardano il pronto
soccorso, la lotta
antincendio,
l’evacuazione dei
lavoratori.
SI
CU
RE
ZZ
A
D.Lgs. 626/ 1994
art. 5
Il lavoratore deve:
PRENDERSI CURA
DELLA PROPRIA
SICUREZZA E SALUTE
E DI QUELLA DELLE
ALTRE PERSONE
PRESENTI SUL LUOGO
DI LAVORO;
Il lavoratore deve:
OSSERVARE LE
DISPOSIZIONI E LE
ISTRUZIONI IMPARTITE
DAL DATORE DI
LAVORO, DAI
DIRIGENTI E DAI
PREPOSTI ;
Il lavoratore deve:
UTILIZZARE
CORRETTAMENTE I
MACCHINARI, GLI
UTENSILI, LE
SOSTANZE PARATI
PERICOLOSI, I
DISPOSITIVI DI
SICUREZZA, ECC.
Il lavoratore deve:
UTILIZZARE IN MODO
APPROPRIATO I DPI
SEGNALARE
IMMEDIATAMENTE AL
DATORE DI LAVORO,
AI DIRIGENTI O AL
PREPOSTO LE
DEFICIENZE DEI MEZZI
E DEI DISPOSITIVI DI
CUI SOPRA, NONCHÉ
ALTRE SITUAZIONI DI
PERICOLO
Campo di
applicazione: Ogni
luogo di lavoro
Soggetti coinvolti:
Servizio di
prevenzione e
protezione (SPP)
Incaricati (addetti)
dell’emergenza
innovazioni
organizzative
Campo di
applicazione: Ogni
luogo di lavoro
Soggetti coinvolti:
Incaricati (addetti) al
pronto soccorso
Medico competente
(MC) – se necessario
Rappresentante dei
lavoratori (RLS)
TUTTI I LAVORATORI
innovazioni
organizzative
VALUTAZIONE E
GESTIONE DEL
RISCHIO descritta
in apposita relazione,
sottoscritta dal datore
di lavoro
FORMAZIONE
INFORMAZIONE
ADDESTRAMENTO
P
R
E
S
C
R
I
Z
I
O
N
I
PIANI (PROCEDURE)
DI EMERGENZA
PRONTO SOCCORSO
VALUTAZIONE DEI
RISCHI (datore di
lavoro, con l’aiuto
dell’RSPP,
tutti i lavoratori
P
R
E
S
C
R
I
Z
I
O
N
I
individuare le
“variabili” OGGETTIVE
E SOGGETTIVE
FATTORI DI RISCHIO:
URTI E SCIVOLAMENTI
UTILIZZO IMPROPRIO
DI FORBICI,
TAGLIACARTE,
OGGETTI APPUNTITI
P
R
E
S
C
R
I
Z
I
O
N
I
ACCESSO A RIPIANI
ALTI DI ARMADI
UTILIZZANDO MEZZI DI
FORTUNA (SEGGIOLE,
SCATOLONI)
UTILIZZO DI SCALE
PORTATILI INADATTE,
NON INTEGRE, IN
MODO IMPROPRIO
CASSETTI NON
RICHIUSI
P
R
E
S
C
R
I
Z
I
O
N
I
INFORTUNI GRAVI
ESEMPI:
IL DIPENDENTE
APPOGIAVA A MURO
LA SCALA PORTATILE
E SALIVA DI DUE
GRADINI
IL COLLABORATORE
SCOLASTICO SALIVA
SULLA SEGGIOLA CHE
SI “SFASCIAVA”
P
R
E
S
C
R
I
Z
I
O
N
I
INFORTUNI GRAVI
ESEMPI:
NELL’APRIRE UN
ARMADIO QUESTI
CADEVA ADDOSSO AL
COLLABORATORE
PER ACCEDERE AL
SOFFITTO DEL LOCALE
SALIVA SU UNA
SEGGIOLA COLLOCATA
SOPRA UN TAVOLO E
..................
P
R
E
S
C
R
I
Z
I
O
N
I
RISCHIO INCENDIO
RISCHIO CHIMICO
MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI CARICHI
ATTIVITA’ AL
VIDEOTERMINALE
F
A
T
T
O
R
I
D
I
R
I
S
C
H
I
O