Sicilia
Transcript of Sicilia
SICILIA
• 400 g di grano tenero
• 300 g di ricotta
• Cacao (o cioccolato a scagliette)
• 200 g di zucchero
• 100 g di zucca candita
• Polvere di cannella
CUCCIA
Pulire accuratamente il frumento, metterlo a bagno in acqua fredda per 24 ore.
Sciacquarlo più volte e lessarlo in abbondante acqua con un cucchiaio di sale
Raggiungerà la cottura dopo non meno di un paio d'ore, quando i chicchi del
frumento risulteranno morbidi ma non sfatti.
Scolare e condire con la ricotta, lo zucchero e la cannella. Setacciare,
aggiungere al composto il cacao, il candito di zucca ridotto a dadini,
amalgamando per bene. Da ultimo spolverare di cacao e servire freddo
Preparazione
Ingredienti per 4 persone:
CARATTERISTICHE ENOGASTRONOMICHE E PRODOTTI TIPICI
La cucina siciliana forse non ha bisogno di presentazioni, eppure va ricordata:
un tripudio di colori, di profumi e di sapori che ha letteralmente conquistato il
mondo. Alzi la mano chi non ha mai assaggiato la pasta con le sarde alla
palermitana. Oppure la pasta alla Norma, con le melanzane (ortaggio in cui i
siculi sono maestri), dedicata dai catanesi alla protagonista dell'opera più nota
del loro concittadino Vincenzo Bellini. Già meno probabile e frequente è
l'assaggio del cuscus (anzi, cuscusu) alla trapanese, o della gelatina di maiale
della Sicilia orientale. Con la dolcissima cassata torniamo invece alle ricette
arcinote, mentre col pani c'a meusa (panino con milza) torniamo alla
poverissima tradizione popolare.
Dalla Sicilia ci viene uno dei più grandi formaggi italiani, anche per dimensione:
il Ragusano. Appartenente alla famiglia dei caciocavalli, ha la forma di un
grosso parallelepipedo, e viene stagionato (anche per molti mesi) letteralmente
“impiccato” a una robusta corda. Imparentati col Ragusano per la filatura della
pasta, ma non per forma e sapore, sono poi la Provola dei Nebrodi e la Provola
delle Madonie. Pure di pasta filata, ma di latte di pecora (unico caso in Italia), è
la morbida, carezzevole Vastedda del Belice, formaggio ricercatissimo e molto
fine malgrado la genesi povera.
Importantissima la cultura del latte di pecora: il Pecorino Siciliano ha ottenuto la
DOP, ma dalle greggi si ottiene anche molto altro. Per esempio, il Piacentinu di
Enna, aromatizzato con pepe e zafferano. O il Maiorchino, di grossa dimensione
e con una percentuale di latte di capra, nato nel territorio dei dintorni di Messina.
Tra i salumi, particolarmente pregiati sono pancette, salami e prosciutti ottenuti
da carni di maiale nero dei Nebrodi. Interessante anche il Salame di
Sant'Angelo in Brolo, caratterizzato dalla macinatura grossa, a punta di coltello.
La Pasqualora è una salsiccia rossa piccante prodotta tradizionalmente nel
Trapanese.
Ricca e variegata è la produzione di vino, orgoglio dell'isola. Ci piace ricordare
uno dei più apprezzati, il Passito di Pantelleria.
L’OGGETTO
IL BUMMOLO MALANDRINO
Il Bummulo Malandrino è uno degli oggetti più antichi della tradizione Siciliana.
Nasce come contenitore di liquidi, si può definirsi come un antenato del Termos
dei giorni nostri. E' capace di mantenere inalterata la temperatura del liquidi che
contiene e la sua particolarità sta nel riempirlo dal fondo, si gira non ha bisogno
di tappo e si versa.
Oggetto Sicilia
ITINERARI (IN) CONSUETI
La Sicilia è terra di arte e gastronomia deflagrante, semplicemente. Come
restare indifferenti al cospetto del centro storico barocco di Catania, patrimonio
dell'umanità? Un tripudio di chiese e palazzi che testimoniano un immenso
splendore del passato. Catania va girata con calma, a piedi, per respirarne il
decadente, delirante splendore. Per mangiare, potreste optare per il giovanile,
accurato Sale Art Cafè, del simpatico Andrea Graziano, oppure fermarvi da un
piccolo venditore di cibo di strada.
Catania sta proprio sotto il vulcano dell'Etna, il maggiore d'Europa e uno dei più
attivi al mondo. Sulle pendici del monte, è radicata la produzione del
caratteristico vino Etna DOC, mentre le possibilità di compiere escursioni sul
vulcano sono molteplici.
Nei dintorni di Catania, è degna di nota Paternò, cittadina dalle antiche tradizioni
religiose, che presenta un formidabile Castello Normanno, la più grossa
installazione del genere costruita in Sicilia dai Normanni.
Andando più a ovest, in direzione Enna, incontriamo la grande cultura dello
Zafferano Ennese, detto Oro Rosso di Sicilia, prodotto in numerosi paesini. La
cittadina di Leonforte, poi, è famosa per la tipica pesca tardiva, perfetta per
ottenerci squisite marmellate: la coltiva, tra gli altri, Giovanni Trovati. Leonforte
stessa è un fascinoso, antico borgo con la fisionomia tipica delle cittadine
dell'entroterra siciliano.
BAROCCO ARTISTICO E GASTRONOMICO
Arriviamo poi a Enna, che è il capoluogo di provincia più alto d'Italia. Il punto di
massima altitudine, 992 metri sul livello del mare, è in corrispondenza del
maestoso, fortificato Castello di Lombardia. Per una sosta mangereccia,
Trattoria La Rustica, senza pretese ma con una cucina saporita (polpettone alla
ennese, spaghetti alla mollica).
L'ovest della Sicilia è un mondo. Un mondo di mare, di sole, di tradizione. E di
bellezza. Visitate Erice, per esempio, vicino Trapani. La città mantiene un
incantevole centro storico di antichissime origini, con un Duomo perfettamente
conservato. Conviene rifocillarvi: fatelo a Paceco, alla Trattoria del Sale. Oltre
che un'ottima cucina trapanese, il ristorante offre pure un Museo del Sale, che
documenta l'annosa storia delle saline trapanesi (siamo nella Riserva Naturale
delle Saline di Trapani e Paceco, tutelata dal wwf e visitabile). A Paceco ha
sede pure l'azienda vinicola Firriato, una delle migliori della Sicilia.
A Trapani città c'è molto da passeggiare. La maggiore attrattiva è costituita dal
centro storico, dove un magnifico barocco convive con edifici ancora più antichi.
Mangiate Al Solito Posto, solida trattoria di cucina sicilianissima.
TRAPANI, SULLE TRACCE DEL SALE
DA NON PERDERE
L’isola di Pantelleria
Più vicina all'Africa che all'Italia, Pantelleria è un caldo, assolato paradiso
agricolo, terra di uve dolcissime e di acque altrettanto limpide.
EVENTI ENOGASTRONOMICI, SAGRE E FIERE
Fiera Agroalimentare Mediterranea, Ragusa, settembre 2013
Sagra e Torneo del Maiorchino, Novara di Sicilia (ME), tra gennaio e febbraio
'A Nivarata e il rito della granita siciliana, Acireale (CT), seconda settimana di
giugno
Sagra della Vastedda cu sammucu, Troina (En), in giugno
Agri-cultura, Cesaro (ME), seconda settimana di giugno
Sagra del pesce spada, Acitrezza (CT), seconda settimana di giugno
Street food festival – Sicily and the world, Montelepre (PA), ultima domenica
di giugno
Sagra delle pesche, Chiusa Sclafani (PA), seconda domenica di agosto
Sagra dell'arancino, Aci Castello (CT), prima settimana di agosto
Fiera regionale del salame e dei prodotti tipici, S. Angelo in Brolo (ME), in
agosto
Sagra della Provola Basicotana, Basicò (ME), in agosto
Sagra della cipolla di Giarratana, Giarratana (RG), seconda settimana di
agosto
ALTRI EVENTI
Cous Cous Fest, San Vito Lo Capo (TP), 24-29 settembre 2013