Sic Et Simpliciter

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ELEMENTI DI LINGUA LATINA CON RIPASSO DELLA SINTASSI ITALIANA Sergio NicolaFranca Nicco A SIC ET SIMPLICITER EDIZIONE RIFORMA PETRINI EDITORE

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Volume AUn agile strumento per

• apprendere gli elementi di base della lingua latina, con il sostegno di unatrattazione chiara e graduale e di un ampio corredo di esercizi, parte dei qualimirati al controllo in itinere delle conoscenze e competenze acquisite

• ripassare, in concomitanza con lo studio del latino, l’analisi logica italiana

• cominciare a scoprire l’eredità del latino nella nostra lingua e nella nostracultura.

Volume BUn suggestivo itinerario alla scoperta di Roma antica attraverso

• le leggende sulle origini

• vivaci spaccati sulle istituzioni, gli usi e i costumi della vita quotidiana

• i principali momenti della sua storia, dall’età arcaica alla decadenza dell’impero

• significativi esempi della produzione letteraria latina.

IL CD-ROMComprende una ricca serie di esercizi supplementari interattivi,connessi, anche attraverso espliciti richiami, con gli argomenti trattatidi morfologia, sintassi, lessico e civiltà.

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A

ELEMENTI DI LINGUA LATINACON RIPASSO DELLA SINTASSI ITALIANA

Sic et Simpliciter Edizione Riformavol. A + B + Vocabolario (indivisibili)ISBN 978-88-494-1061-7-C

A Sergio NicolaFranca Nicco

ASIC ET SIMPLICITEREDIZIONE RIFORMA

EDIZIONE RIFORMASIC ET SIMPLICITER

PETRINI EDITOREwww.scuola.com

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Sergio NICOLA • Franca NICCO

SICet

SIMPLICITER• Moduli di lingua latina con ripasso

della sintassi italiana • Miti, leggende e civiltà di Roma antica

PETRINI EDITORE

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Coordinamento editoriale : Giuseppina RicciardiRedazione : Raffaella Perinetti, Cristina GualandriProgetto grafico : Elio Vigna Design - TorinoImpaginazione : Finotello snc - Borgo San Dalmazzo (CN)Copertina: Ezio Aluffi - TorinoDisegni: Paolo GhirardiStampa: G. Canale & C. S.p.A. - Borgaro (TO)

© 2005 De Agostini Scuola - Novara1a edizione: gennaio 2005Printed in Italy

Si ritengono contraffatte le copie non firmate o non muni-te del contrassegno della S.I.A.E.

Per i casi in cui non è stato possibile ottenere il permessodi riproduzione, a causa della difficoltà di rintracciare chipotesse darlo, si è notificato all’ufficio della proprietà let-teraria, artistica e scientifica che l’importo del compenso èa disposizione degli aventi diritto.Le riproduzioni ad uso differente da quello personalepotranno avvenire, per un numero di pagine non superio-re al 15% del presente volume/fascicolo, solo a seguito dispecifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, via delle Erbe,n. 2, 20121 Milano, telefax 02 809506, e-mail [email protected]

Edizione: I II III IV V

Anno: 2005 2006 2007 2008 2009

Prerequisiti

• Conoscenza dei fondamentali ele-menti di morfologia della lingua ita-liana (le parti del discorso, le regoledi concordanza, le coniugazioni ver-bali).

• Riconoscimento delle principali fun-zioni logiche delle parole nella fraseitaliana.

Obiettivi

Sapere• Conoscenza degli elementi basilari

della fonetica latina.• Conoscenza delle fondamentali

strutture morfologiche e sintattichedella lingua latina.

• Acquisizione di un lessico di base.• Conoscenza di elementi di mitologia

romana.• Conoscenza di elementi di civiltà ro-

mana.

Saper fare• Potenziamento, attraverso lo studio

del lessico latino, delle competenzelessicali in lingua italiana.

• Capacità di individuazione delle fun-zioni logiche in latino, sulla base del-la morfologia delle parole e del si-gnificato del contesto.

• Capacità di tradurre le frasi latine (obrevi brani) in una forma italianacorretta e scorrevole.

internet http://www.petrini.ite-mail [email protected]

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SIC ET SIMPLICITER intende offrire un percorso piano e graduale per apprendere gli elementidi base della lingua latina e per avvicinarsi in modo piacevole e stimolante al mondo di Roma antica.

Per una didattica più efficaceIl volume è scandito in 9 Moduli, a loro volta suddivisi in Unità.Per ogni Modulo, la prima Unità ne specifica Prerequisiti ed obiettivi, così da agevolare l’attività di programmazione didattica; le Unità successive si aprono con un Esercizio di controllo (a pun-teggio), che consente di verificare, ad ogni nuova tappa dell’iter di apprendimento, il livello dipartenza degli allievi. Le Verifiche finali (esercizi e versioni), fornite al solo Insegnante nellaGuida, chiudono il percorso di ciascun Modulo, permettendo un costante accertamento del gra-do di preparazione raggiunto nelle diverse fasi dello studio.

Dalla grammatica al lessicoLe parti esplicative riguardano porzioni ridotte della teoria grammaticale, onde evitare l’accu-mulo di nozioni; sono puntualmente chiarite da esempi illustrati con vignette accattivanti, i cuipersonaggi ricorrenti (Primus, Primula, Tantillus e Pusilla) animano situazioni di vita quotidiana.Gli esercizi, opportunamente graduati, sono ispirati ad una varia tipologia: memorizzazione, ana-lisi, scelta multipla, completamento, traduzione, attività “ludiche”, ecc.Le versioni guidate concludono la trattazione di ciascun argomento. Di misura agile e calibrata,sono accompagnate in margine da quesiti, osservazioni e suggerimenti intesi a rendere più con-sapevole ed agevole la traduzione.I vari casi e complementi latini sono introdotti da schede di ripasso dell’analisi logica italiana, lequali, oltre all’esposizione sintetica delle regole, sono corredate da vari esercizi di verifica.

Da segnalare le rubriche:• Dei ed eroi del mondo antico: piacevoli letture, ispirate al contenuto dei brani di versione, su per-

sonaggi ed episodi della mitologia classica;• Consigli per la traduzione : accorgimenti pratici per interpretare e tradurre correttamente il testo

latino;• Lessico di base : scelta di parole ad alta frequenza, di cui è utile l’apprendimento mnemonico;• Dal latino all’italiano : considerazioni e curiosità di carattere etimologico sull’evoluzione dal-

l’una all’altra lingua di vocaboli compresi nel Lessico di base.Termini e modi di dire latini passati nell’uso della nostra lingua compaiono nella scheda Il latinoche parliamo.

Civiltà, storia e testi di Roma anticaIl volumetto allegato offre una panoramica della civiltà romana attraverso vivaci spaccati su istitu-zioni, esercito, religione, usi e costumi della vita quotidiana, spesso corredati di testimonianzeletterarie; una sezione è dedicata alla storia di Roma, dalle origini al tramonto dell’Impero, men-tre la parte conclusiva del volume offre un’essenziale esemplificazione della produzione poeticalatina; i testi forniti sono tutti accompagnati da traduzione e note.

Il VocabolarioOfferto a parte per consentirne una più agevole consultazione, contiene non soltanto tutti i ter-mini latini ed italiani presenti negli esercizi del testo, ma anche un ulteriore, nutrito bagaglio divocaboli, materiale prezioso per eventuali esercitazioni personalizzate suggerite dall’Insegnante.

Il CD-ROMIl CD-ROM, allegato ad ogni copia del libro, contiene oltre 100 esercizi di morfologia, sintassi,lessico, strutturati in forma interattiva per consentire all’allievo l’autoverifica immediata del pro-gressivo apprendimento. Opportuni richiami ai contenuti teorici delle Unità favoriscono il con-solidamento delle conoscenze e competenze acquisite.

Presentazione

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Perché studiare il latino?

Dedicato ai ragazzi che si pongono questa domandaFermatevi un momento a leggere questa pagina, anche se è soltanto una premessa.Vogliamo tentare di spiegarvi, in poche parole, perché è importante, anche ai giorni nostri,imparare il latino.

Originariamente il latino era la lingua parlata da un piccolo popolo stanziato sui colli diRoma all’inizio del primo millennio avanti Cristo: i Romani.Nel corso della storia, divenne la lingua di tutti i popoli dell’Italia e dell’Europa, che i Romaniunificarono politicamente e culturalmente nell’ambito del loro impero.Per tutto il Medioevo e fino al Rinascimento, il latino continuò a vivere come lingualetteraria, amministrativa e giudiziaria, e come lingua della filosofia, dell’arte e dellascienza. È stato ed è ancora oggi la lingua ufficiale e universale della Chiesa cattolica,mentre cresce addirittura il numero di coloro che se ne servono come strumento dicomunicazione internazionale per dialogare su Internet, al posto della lingua inglese.

È nel latino che la lingua italiana affonda le proprie radici; inoltre, ad esso hanno attinto econtinuano ad attingere la lingua letteraria e i linguaggi settoriali della scienza e della tec-nica per le loro sempre nuove esigenze. Conoscere il latino significa perciò padroneggiaremeglio la nostra lingua, arricchire il nostro bagaglio di mezzi espressivi, potenziare lenostre capacità di comunicazione.

La conoscenza della civiltà del mondo romano, che passa anche attraverso la conoscenzadella sua lingua, è fondamentale per capire la civiltà dell’Europa e, più in generale, delmondo occidentale, che proprio da quella latina si è sviluppata.Se considererete lo studio del latino da questo punto di vista, esso si trasformerà in unaffascinante percorso di avvicinamento tra due mondi – il moderno e l’antico – che permolti aspetti non sono affatto estranei fra loro.

Gli autori

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Ripasso della sintassi italianaIl predicato 41Il predicato verbale e nominale 42

UNITÀ 3Esercizio di controllo 41

Indice

UNITÀ 2Ripasso della sintassi italianaIl soggetto 18Il complemento di specificazione 20Il complemento di termine 21Il complemento oggetto 22Il complemento di vocazione 24Il complemento di mezzo 25

UNITÀ 1Dal latino alle lingue romanze 9La quantità delle sillabe e l’accento 10Regole di pronuncia 10L’evoluzione fonetica dal latino all’italiano 11Primi passi nella declinazione latina 14

I complementi di compagnia e di unione in latino 59

MODULO 0UNITÀ 4Esercizio di controllo 49Le coniugazioni latine 49

Lessico di base • Dal latino all’italiano 49L’indicativo presente delle quattro coniugazioni attive 50

Consigli per la traduzione Come tradurre una versione 53

UNITÀ 1La seconda declinazione: sostantivi in -us 61

Lessico di base • Dal latino all’italiano 63La seconda declinazione: sostantivi in -er 66

Dei ed eroi del mondo antico Il mite Silvano e Bona Dea 66Lessico di base • Dal latino all’italiano 67

UNITÀ 2Esercizio di controllo 70La seconda declinazione: sostantivi in -um 70

Lessico di base • Dal latino all’italiano 71L’indicativo imperfetto di sume delle quattro coniugazioni attive 74Il complemento di mezzo o strumento in latino 76

UNITÀ 5Esercizio di controllo 55Particolarità della prima declinazione 55

Dal latino all’italiano 56L’imperativo presente di sume delle quattro coniugazioni attive 57

UNITÀ 1La prima declinazione 26

Lessico di base • Dal latino all’italiano 28La costruzione della frase latina 31

Consigli per la traduzione Primi passi nella frase latina 32Dei ed eroi del mondo antico La saggia Minerva / Diana lunare 35

UNITÀ 2Esercizio di controllo 36La forma femminile degli aggettivi della prima classe 36

Lessico di base • Dal latino all’italiano 37Le congiunzioni 39

Ripasso della sintassi italianaI complementi di compagnia e di unione 59

UNITÀ 3Esercizio di controllo 78Particolarità della seconda declinazione 78

Ripasso della sintassi italianaI complementi di luogo 80

MODULO 1

MODULO 2

L’indicativo presente di sum 44Il verbo sum come predicato verbale 44Il predicato nominale in latino 45

Consigli per la traduzione Tradurre con metodo 46

I complementi di luogo in latino 82Particolarità dei complementi di luogo 85

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I complementi di tempo in latino 110

Il complemento di modo in latino 113Dei ed eroi del mondo anticoAdrastea, Giove bambino e la capretta Amaltea 114

Ripasso della sintassi italianaI complementi di tempo 109

Ripasso della sintassi italianaIl complemento di modo 111

Il complemento di materia in latino 121Dei ed eroi del mondo anticoCerere, Proserpina e le stagioni dell’anno 123

Ripasso della sintassi italianaIl complemento di materia 120

6

Il complemento di causa in latino 136

Il complemento di fine o scopo in latino 138

La terza declinazione: 3° gruppo 132Lessico di base 133

Ripasso della sintassi italianaIl complemento di causa 135

Ripasso della sintassi italianaIl complemento di fine o scopo 138

Il complemento predicativo del soggetto e dell’oggetto in latino 99

Dei ed eroi del mondo anticoL’ingegnoso Mercurio, messaggero degli dei 101

Gli aggettivi pronominali 101

Ripasso della sintassi italianaIl complemento predicativo del soggetto 97Il complemento predicativo dell’oggetto 98

Il complemento di denominazione in latino 145

Particolarità della terza declinazione 140Il dativo di possesso 143

Consigli per la traduzioneCome tradurre in italiano il dativo di possesso latino 143

Ripasso della sintassi italianaIl complemento di denominazione 144

L’attributo in latino 92L’apposizione in latino 94

Ripasso della sintassi italianaL’attributo e l’apposizione 91

UNITÀ 1Gli aggettivi della prima classe 87

Lessico di base • Dal latino all’italiano 89

MODULO 3

UNITÀ 2Esercizio di controllo 96Gli aggettivi sostantivati 96

UNITÀ 2Esercizio di controllo 124L’indicativo perfetto di sum e delle quattroconiugazioni attive 124

Consigli per la traduzioneCome tradurre il perfetto 125

La terza declinazione: 2° gruppo 128Lessico di base • Dal latino all’italiano 129

UNITÀ 3Esercizio di controllo 132

UNITÀ 4Esercizio di controllo 140

UNITÀ 1La terza declinazione: 1° gruppo 115

Lessico di base • Dal latino all’italiano 116

MODULO 4

UNITÀ 3Esercizio di controllo 104Gli aggettivi e i pronomi possessivi 104L’indicativo futuro semplice di sume delle quattro coniugazioni attive 106

UNITÀ 4Esercizio di controllo 109

Indice

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Gli aggettivi della seconda classe.1° gruppo: aggettivi a tre terminazioni 147

Lessico di base 148

L’indicativo futuro anteriore di sume delle quattro coniugazioni attive 177

Il complemento di argomento in latino 156

I complementi di vantaggio e di svantaggio in latino 158

Gli aggettivi della seconda classe.3° gruppo: aggettivi a una terminazione 153

Lessico di base • Dal latino all’italiano 154

Ripasso della sintassi italianaIl complemento di argomento 156

Ripasso della sintassi italianaI complementi di vantaggio e di svantaggio 157

Il comparativo degli aggettivi latini: uguaglianza e minoranza 187Il comparativo degli aggettivi latini: maggioranza 190Il secondo termine di paragone dopo un comparativo di maggioranza 192

Ripasso della sintassi italianaIl complemento di paragone 186

Il complemento di limitazione in latino 167

L’indicativo piuccheperfetto di sume delle quattro coniugazioni attive 160I verbi in -io 163

Lessico di base • Dal latino all’italiano 164

Ripasso della sintassi italianaIl complemento di limitazione 166

I complementi di abbondanza e di privazione in latino 175

La quarta declinazione 169Lessico di base • Dal latino all’italiano 170

Particolarità della quarta declinazione 172

Ripasso della sintassi italianaI complementi di abbondanza e di privazione 174

Il superlativo relativo e il complemento partitivo in latino 198

Dei ed eroi del mondo anticoMarte, il sanguinario dio della guerra 200

Il grado superlativo degli aggettivi latini 194

Ripasso della sintassi italianaIl complemento partitivo 197

Gli aggettivi della seconda classe.2° gruppo: aggettivi a due terminazioni 150

Lessico di base • Dal latino all’italiano 150

Dei ed eroi del mondo anticoIl volo di Dedalo e Icaro 180

La quinta declinazione 181Lessico di base • Dal latino all’italiano 182Dei ed eroi del mondo anticoIl fortissimo Ercole 185

UNITÀ 2Esercizio di controllo 153

UNITÀ 2Esercizio di controllo 177

UNITÀ 3Esercizio di controllo 160

UNITÀ 1MODULO 5

UNITÀ 1MODULO 7

UNITÀ 1MODULO 6

UNITÀ 2Esercizio di controllo 194

UNITÀ 3Esercizio di controllo 201Comparazione tra due aggettivi 201Il comparativo assoluto 202

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I numerali 228Il computo degli anni 233

I pronomi e gli aggettivi determinativi 220Consigli per la traduzioneCome tradurre in italiano is, ea, id 220

Il pronome relativo 224Consigli per la traduzioneForme e funzioni del relativo italiano 225

Il congiuntivo perfetto di sume delle quattro coniugazioni attive 243Il congiuntivo piuccheperfetto di sume delle quattro coniugazioni attive 245Il cum + congiuntivo (cum narrativo) 247

Consigli per la traduzioneCome rendere in italiano il cum narrativo 249

Particolarità della comparazione (A) 203Particolarità della comparazione (B) 205La formazione e i gradi degli avverbi qualificativi 208

I pronomi personali 212I pronomi e gli aggettivi dimostrativi 215

Dal latino all’italiano 217

Il congiuntivo presente di sum e delle quattroconiugazioni attive 235Il congiuntivo imperfetto di sume delle quattro coniugazioni attive 236La proposizione finale 239

Consigli per la traduzioneForma esplicita o implicita? 240

UNITÀ 1MODULO 8

UNITÀ 1MODULO 9

UNITÀ 2Esercizio di controllo 220

UNITÀ 2Esercizio di controllo 243

UNITÀ 3Esercizio di controllo 228

Il latino che parliamo 253Frasi latine famose 254

Lessico

Indice

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1OBIETTIVI• Conoscenza delle principali caratteristiche della lingua latina e delle regole di pronuncia• Conoscenza dell’evoluzione fonetica nel passaggio dal latino all’italiano• Consolidamento delle principali funzioni logiche della lingua italiana

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Nella cartina puoi vedere la distribuzione delle lingue, parlate oggi in Europa, che derivano dal la-tino. Il latino era la lingua degli antichi Romani e, prima ancora, era uno dei dialetti delle popola-zioni italiche del Lazio.Quando Roma divenne una grande potenza ed estese il suo dominio prima sull’Italia, poisull’Europa, quindi su tutta l’area del Mediterraneo, diffuse ed impose anche la propria lingua.Esisteva allora un latino «colto», parlato dagli uomini di studio e usato nelle opere letterarie (quel-lo che oggi chiamiamo «latino classico») e un latino «volgare», parlato quotidianamente dal «vol-go», cioè dal popolo. Fu il latino volgare che si diffuse nelle province romane e che si trasformò,mescolandosi con le lingue locali.Quando l’unità dell’impero romano venne meno, il latino ebbe in ogni regione una storia a sé ediede luogo, nel corso dei secoli, alle attuali lingue romanze o neolatine, di cui anche l’italiano faparte. L’eredità culturale e linguistica di Roma fu raccolta dalla Chiesa: il latino ne divenne (e nerimane tuttora) la lingua ufficiale.

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1

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Dal latino alle lingue romanze

1. Italiano 2. Sardo 3. Ladino 4. Francese 5. Provenzale 6. Spagnolo7. Catalano 8. Portoghese 9. Rumeno

Distribuzione delle lingue neolatine oggi in Europa

MODULO 0 UNITÀ 1

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Esempi Particolarità

caelum, leggi «cèlum»(= il cielo)poena, leggi «péna»(= la pena)

Phaedrus, leggi «Fédrus»(= Fedro)

homo, leggi «òmo»(= l’uomo)

gratia, leggi «gràzia» (= la grazia)

Questi dittonghi si leggono«ae» e «oe» se sulla e èsegnata la dieresi (duepuntini indicanti che ledue vocali non formanodittongo): aër, leggi «àer»(= l’aria); poëta, leggi «poè-ta» (= il poeta).

Si legge «ti»:• se è preceduto da s, t, x:ostium, leggi «òstium» (= laporta); Attius, leggi «Àt-tius» (= Attio); mixtio, leggi«mìcstio» (= la mescolan-za);

ae/oe

ph

h

ti

e

f

zi

Si scrive Si legge

10

La quantità delle sillabe e l’accento

Ogni vocale latina poteva essere pronunciata in due modi: con una durata breve (indicata con ilsegno ˘, posto sopra la vocale stessa) o con una durata lunga (indicata con il segno ¯). La diffe-renza di durata delle vocali serviva a distinguere le parole (ad esempio, mãlum = «la mela», mâlum= «il male»).La durata di pronuncia di una vocale latina si dice quantità (breve o lunga).La quantità della vocale determina la quantità della sillaba: una sillaba è breve, se contiene una vo-cale breve; è lunga, se contiene una vocale lunga o un dittongo. La quantità delle sillabe è deter-minante per l’accento delle parole latine. L’accento tonico, che in latino non si scrive, non cademai sull’ultima sillaba (quindi in latino non vi sono parole tronche), ma soltanto sulla penultima osulla terzultima sillaba, e precisamente: – sulla penultima quando questa è lunga: trib…nal, leggi «tribùnal» = il tribunale; diffic…lter, leggi«difficùlter» = difficilmente; monñre, leggi «monére» = ammonire; – sulla terzultima quando la penultima sillaba è breve: aquîla, leggi «àquila» = l’aquila; sociêtas, leg-gi «socìetas» = la società; legêre, leggi «lègere» = leggere.

Regole di pronuncia

Nessuno può dire con certezza come i Latini pronunciassero le parole della loro lingua. Nellascuola si insegna la pronuncia del latino tramandata dalla Chiesa e risalente agli ambienti colti delIV - V secolo d.C.Per noi Italiani risulta molto facile leggere il latino, poiché, tranne poche eccezioni, la foneticadelle due lingue presenta notevoli affinità.Ecco la tabella delle regole principali.

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L’evoluzione fonetica dal latino all’italiano

Per trasformarsi nell’italiano, la lingua latina (propriamente quella volgare) ha subìto modifichedi varia natura. In questa tabella trovi riassunti i principali fenomeni che hanno interessato l’a-spetto fonetico.

gladiator, leggi «g-ladiàtor»(= il gladiatore)

hic, leggi «ik» (= questo)

lyra, leggi «lìra»(= la lira, strumento musicale)

kalendae, leggi «kalènde»(= le calende, cioè il 1° giorno del mese)

rex, leggi «reks» (= il re)

• quando è accentato: tot$us,leggi «totìus» (= di tutto);• nelle parole di derivazionegreca: Miltiades, leggi «Mil-tìades» (= Milziade).

gl

c (in fine di parola)

y

k

x

g-l (suonoduro)

k (c dura)

i

k (c dura)

ks

Latino Italiano Esempi

consonanti finali

î e û

ê e ô

ae

oe

au

i intervocalica o a iniziodi parola + altra vocale

cadono; la u finale diventa«o»

diventano rispettivamente«é» e «ò»

spesso originano i dittonghi«ie» e «uo»

diventa «è» oppure «ie»

diventa «é»

diventa «o» oppure resta talee quale

diventa «ggi» o «gi»

milîtem ➞ militemurum ➞ muru ➞ muro

pîlum ➞ pélonûcem ➞ nòce

pêdem ➞ piedebônum ➞ buono

praedam ➞ prèdacaelum ➞ cielo

poenam ➞ péna

aurum ➞ orocautus ➞ cauto

maiorem ➞ maggioreiudicem ➞ giudice ▲

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MODULO 0 UNITÀ 1

I mutamenti riportati nella tabella a proposito delle vocali riguardano quelle che si trovano in sil-labe toniche, cioè accentate. Le vocali in sillabe atone, nel passaggio dal latino all’italiano, si con-servano inalterate (es.: rigîdum ➞ rigido), oppure cadono (es.: calîdum ➞ caldo).

Latino Italiano Esempi

c e t intervocaliche

g + e oppure i

mn nel corpo della parola

cl iniziale di parola

gl iniziale di parola

fl iniziale di parola

pl iniziale di parola

b nel corpo della parola

ct, pt, bt

h

ph

qu

ti + vocale, nel corpo dellaparola

x

diventano «g» e «d»

raddoppia

diventa «nn»

diventa «chi»

diventa «ghi»

diventa «fi»

diventa «pi»

diventa «v»

diventano «tt»

scompare

diventa «f»

diventa «c»

diventa «z», «zi» oppure«zz»

diventa «s» oppure «ss»

pacare ➞ pagarepatrem ➞ padre

gregem ➞ greggefugit ➞ fugge

damnum ➞ danno

clavem ➞ chiave

glandûlam ➞ ghiandola

florem ➞ fiore

placet ➞ piace

amabat ➞ amava

octo ➞ ottoscriptum ➞ scrittosubt$lem ➞ sottile

homo ➞ uomo

sphaeram ➞ sfera

antiquus ➞ antico

sapientiam ➞ sapienzavitium ➞ viziopalatium ➞ palazzo

exercitum ➞ esercitoluxum ➞ lusso

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1 Leggi speditamente i seguenti nomi (comuni e propri), tenendo conto delle regole di pronun-cia e della quantità della penultima sillaba, per collocare esattamente l’accento tonico.

1. viôla = la viola2. dux = il comandante3. cerâsus = il ciliegio

4. aedes = il tempio5. explorãtor = l’esploratore6. vipêra = la vipera

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2 Leggi speditamente le seguenti parole (aggettivi, verbi, avverbi), tenendo conto delle rego-le di pronuncia e della quantità della penultima sillaba, per collocare esattamente l’accen-to tonico.

1. gradãtim = passo passo2. aeger = malato3. aeternus = eterno4. habere = avere 5. tribuêre = attribuire6. velox = veloce7. habîlis = abile8. proxîmus = prossimo9. adsto = io sto

10. mortîfer = micidiale11. cadêre = cadere12. ridere = ridere

13. puerılis = puerile14. prudens = prudente15. melior = migliore16. avêho = io porto via17. deinde = poi18. aspêre = duramente19. celerîter = velocemente20. caecus = cieco21. neglêgens = negligente22. aenêus = bronzeo23. tenebrõsus = tenebroso24. propitîus = propizio

3 Scrivi quali parole italiane hanno avuto origine dai seguenti vocaboli latini e indica quali feno-meni fonetici sono intervenuti.

1. otium2. amphôram3. legem4. clarum5. fructum6. taurum7. optîmum8. habere9. rixam

10. crucem11. gratîam12. caerimõniam

Parola italiana

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Fenomeno fonetico

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7. hirundo = la rondine8. glacies = il ghiaccio9. sententîa = la sentenza

10. aequîtas = l’equità11. poëta = il poeta12. poena = la pena13. thermae = le terme14. sphaera = la sfera15. Neapôlis = Napoli

16. Cyrus = Ciro17. Thebae = Tebe18. Hannîbal = Annibale19. Poeni = i Cartaginesi20. Alexãnder = Alessandro21. Tibêris = il Tevere22. Sulla = Silla23. Cicêro = Cicerone24. Caesar = Cesare

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Primi passi nella declinazione latina

Il casoLe parti variabili del discorso sono:

In italiano In latino

1. articolo —2. nome 1. nome3. aggettivo 2. aggettivo4. pronome 3. pronome5. verbo 4. verbo

4Leggi attentamente questo brano latino con traduzione interlineare e sottolinea le parole ita-liane uguali o molto simili a quelle latine. Evidenzia inoltre tutti i verbi latini e nota la loro posi-zione nella frase, molto diversa da quella che i verbi hanno in italiano.

Roma aeternaRoma eterna

Roma maxîma et clarissîma civitãtum Italiae est. Olim fuit Roma la più grande e la più famosa delle città d’Italia è. Una volta fu

caput terrarum et domîna provinciãrum; nam Roma domicilîum erat non capitale del mondo e signora di province; infatti Roma sede era non

solum imperii et gloriae, sed etiam doctrınae et humanitãtis. solo dell’impero e della gloria, ma anche della scienza e della civiltà.

Roma omnîbus gentîbus humanitãtem et linguam suam communicãbat.Roma a tutte le genti la (sua) civiltà e la lingua sua comunicava (= dava).

Itâque nostris temporîbus Latinam linguam omnes gentes non solumPerciò ai nostri tempi la latina lingua tutte le genti non solo

discunt, sed etiam colunt. Nam studîum Latinae linguae,imparano, ma anche tengono in considerazione. Infatti lo studio della latina lingua,

nuntîae olim Romanae sapientiae, utilitãtem magnam saepe habet etmessaggera un tempo della romana sapienza, utilità grande spesso ha e

puerõrum et puellãrum mentes robôrat.dei fanciulli e delle fanciulle le menti rafforza.

13. peiõrem14. alumnum15. proxîmus

Parola italiana

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Fenomeno fonetico

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UNITÀ 1MODULO 0Le parti invariabili del discorso sono:

In italiano In latino

1. congiunzione 1. congiunzione2. preposizione 2. preposizione3. avverbio 3. avverbio4. interiezione 4. interiezione

In latino non esistono gli articoli, né le preposizioni articolate. La funzione logica di un nome nel-la frase è indicata dalle differenti terminazioni che il nome stesso può assumere, a seconda chefunga da soggetto, complemento oggetto, complemento di specificazione e così via.Osserva le seguenti sei frasi latine, dove la parola rosa compare, come puoi constatare dalla tradu-zione italiana, con funzione di volta in volta diversa, segnalata da una differente terminazione ouscita (-a, -ae, -am, ecc.):

1. Rosâ pulchra est. = La rosa (soggetto) è bella (nome del predicato).2. Amo odorem rosae. = Amo il profumo della rosa (complemento di specificazione).3. Do aquam rosae. = Dò l’acqua alla rosa (complemento di termine).4. Carpo rosam. = Colgo la rosa (complemento oggetto).5. Rosâ, pulchra es! = O rosa (complemento di vocazione), sei bella!6. Orno mensam rosã. = Orno la tavola con una rosa (complemento di mezzo).

Le varie forme assunte dal nome rosa per indicare la sua funzione logica si chiamano casi. I casi la-tini sono sei (sia per il singolare, sia per il plurale) e hanno ciascuno un nome a seconda della fun-zione che esprimono, come risulta dal seguente specchietto.

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Il nominativo, l’accusativo e il vocativo si dicono casi diretti, gli altri si dicono casi indiretti o obli-qui. L’insieme dei casi costituisce la declinazione di un nome. Declinare un nome vorrà dire ap-plicare via via al tema che gli è proprio la terminazione di ciascun caso. Le declinazioni dei nomilatini sono cinque e si distinguono dalla terminazione del caso genitivo:

Nome del caso Funzione logica

1. Nominativo Soggetto e nome del predicato2. Genitivo Complemento di specificazione3. Dativo Complemento di termine4. Accusativo Complemento oggetto5. Vocativo Complemento di vocazione6. Ablativo Complementi vari (di mezzo, ecc.)

Declinazioni Terminazioni Nominativo Genitivodel genitivo

1a -ae ros -â (= la rosa) ros-ae2a -i discipûl-us (= l’allievo) discipul-i3a -is consul (= il console) consul-is4a -us cant -us (= il canto) cant-us5a -ei re -s (= la cosa) r-ei

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1 Collega con una freccia alla propria definizione ciascuna parola della frase latina e della sua traduzione italiana.

O

pueri

et

puellae,

saepe

mihi

dedistis

cum

sinceritate

magnum

testimonium

amicitiae.

O

ragazzi

e

ragazze,

spesso

mi

avete dato

con

sincerità

una

grande

prova

di

amicizia.

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Il genereA differenza dell’italiano, che prevede soltanto il genere maschile e quello femminile, in latino cisono tre generi: il maschile, il femminile e il neutro (da neutrum = «né l’una né l’altra cosa», cioèné maschile né femminile), quest’ultimo riservato, per lo più, agli esseri inanimati.

Articolo

Nome

Aggettivo

Pronome

Verbo

Congiunzione

Preposizione

Avverbio

Interiezione

Di ogni nome latino il vocabolario riporta il nominativo e la terminazione del genitivo (es. domî-na, ae = la padrona; lupus, i = il lupo, ecc.): basta osservare quest’ultima per sapere a quale dellecinque declinazioni il nome appartiene. Quindi sarà possibile declinarlo aggiungendo al tema leterminazioni proprie di quella declinazione.

Il tema si trova togliendo al nome la terminazione del genitivo singolare:

agricôla (nom. = il contadino), agricôlae (gen.), tema agricol -;agnus (nom. = l’agnello), agni (gen.), tema agn-;rex (nom. = il re), regis (gen.), tema reg-, ecc.

Le parti invariabili del discorso (congiunzioni, preposizioni, avverbi e interiezioni) non hanno de-clinazione e mantengono sempre la stessa forma (andranno dunque cercate così come sono neldizionario).

Il numeroIn latino, come in italiano, esistono due numeri, il singolare e il plurale, indicati dal variare dellaterminazione:

rosa = la rosa rosae = le rosediscipulus = l’allievo discipuli = gli allievi

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UNITÀ 1MODULO 0

3 Indica con una crocetta a quale declinazione appartiene ciascuno dei seguenti genitivi.

1. amicae2. quercus3. amici4. viôlae5. poëtae6. rivi7. faciei8. nubis9. vulpis

10. magistrae

11. homînis12. diei13. imperatõris14. genus15. servi16. exercîtus17. spei18. exempli19. ducis20. luscinîae

2 Collega con una freccia ciascun caso della declinazione latina con la funzione logica alla quale corrisponde. Distingui inoltre, mettendo una crocetta nella casella opportuna, i casi diretti da quelli indiretti.

1. Dativo a. Complemento oggetto2. Vocativo b. Complemento di specificazione3. Genitivo c. Complemento di mezzo4. Ablativo d. Complemento vocativo5. Nominativo e. Complemento di termine6. Accusativo f. Soggetto

Caso diretto Caso indiretto

1a 2a 3a 4a 5a 1a 2a 3a 4a 5a

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MODULO 0 UNITÀ 2

Ripasso della sintassi italiana

Per affrontare lo studio dei casi latini nelle varie declinazioni è importante avere ben presente l’a-nalisi logica italiana. Ripassiamo perciò le funzioni logiche corrispondenti ai sei casi latini.

Il soggetto

Il soggetto è il protagonista della frase.

• Fa qualcosa, cioè compie l’azione se la frase è attiva:

Mafalda svolge i compiti di latino.

• Subisce l’azione se la frase è passiva:

Mafalda è chiamata da Giulia al telefono.

• È in un determinato modo:

Mafalda è una ragazza in gamba.

➥Come riconoscere il soggetto? Ponendosi le domande: «Chi compie l’azione di...? Chi subiscel’azione di...? Chi è in quel determinato modo...?».

Il soggetto concorda in persona (1a, 2a, 3a), genere (maschile e femminile) e numero (singolare eplurale) con il verbo a cui si riferisce:

Il ragazzo è tornato. I ragazzi sono tornati.La ragazza è tornata. Le ragazze sono tornate.

Non sempre il soggetto è un nome: può essere un pronome, un verbo, un avverbio o un’altra partedel discorso:

Chi di voi ha già finito l’esercizio? pronome

Studiare è faticoso.verbo

Mai è una parola da non dire.avverbio

In una frase ci possono essere due o più soggetti:

Marco, Mafalda e Gianni sono andati via in bicicletta.

Il soggetto può essere sottinteso (= non espresso):

Hai finito il compito? (soggetto sottinteso = tu).

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