Si può fare! anno II n.4

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anno II - numero 4 - pubblicazione mensile a cura del presidio di ‘’libera cassano - gaetano marchitelli’’ gennaio 2013 - direttori responsabili: angelo luiso & marialuisa caricato - email: [email protected] Mafia: una droga davvero pesante Distruggiamo il territorio, alimentiamo il gioco d'azzardo, verso tutto ciò che crea anche un minimo danno alla vita vendiamo alcol e fumo in enormi quantità, uccidiamo la umana, si potrebbe pensare. Si potrebbe pensare, se lo cultura, togliendo fondi alle scuole, contrabbandiamo Stato proibisse anche tutte quelle sostanze e attività armi, uccidiamo gente, tagliamo la parola alla giustizia, dannose in egual misura. E allora si arriva a porsi la impedendole di esser fedele alla nostra Costituzione, domanda: ma perché lo Stato non evita alle mafie di promuoviamo prostituzione, degrado, povertà, estirpiamo guadagnare 60 miliardi di euro (solo nel 2010) con il la dignità dell'individuo privandolo del proprio lavoro. traffico di sostanze stupefacenti? Perché non fa Eppure ciò che ci sembra più scandaloso è legalizzare entrare nelle proprie casse circa un miliardo di euro sostanze leggere quali cannabis, marjuana e hashish. legalizzando le droghe leggere? Nel nostro Paese la Ovvero tutte quelle sostanze situazione attuale è quella stupefacenti che non creano sancita dalla legge Fini- dipendenza nel senso Giovanardi del 2006, che medico del termine. equiparò le droghe leggere a È sempre esistito una sorta di quelle pesanti, così come il preconcetto verso il termine consumatore allo spacciatore, droga”, raccogliendo con sia sotto l'aspetto della questo tutte quelle sostanze pericolosità che di quello che hanno effetti psicotropi e delle sanzioni da applicare. neuronali e che quindi Nel dicembre 2011 è stata provocano dipendenza. presentata al parlamento Certo è che la morale italiano una proposta di Della pubblica, il contesto sociale Seta e Ferrante (PD) da cui si in cui viviamo vanno molto evince che l'eventuale uniti al bigottismo e legalizzazione della cannabis all'ignoranza, perché se così in Italia porterebbe benefici al non fosse si vedrebbero gli fisco quantificabili in 5,5 stessi dannosi effetti (molto miliardi di euro, dati basati su maggiori) anche in quella uno studio dell'Università La liquida sostanza chiamata Sapienza di Roma. comunemente alcol, che Legalizzare, sia ben inteso, dovrebbe essere classificata non vuol dire creare una sotto il nome di “droga società di drogati, ma vuol pesante” a causa dei danni dire prendersi la psichici e fisici che provoca. responsabilità di vedere che Ecco, in un paese quale la droga c'è, ed è un l'Italia, forse il bigottismo c'entra ben poco, forse il problema che va affrontato, ma che da anni si evita perbenismo è di tutta quella fascia di popolazione a cui come un orribile tabù, e invece di creare un serio piace puntare il dito, individuare il problema, dibattito pubblico tra forze politiche e cittadini, ci si demonizzarlo e andare a letto tranquilli. Ma veramente il maschera da radicali di buoni e sani principi e si problema è la legalizzazione di sostanze che vengono nasconde ostinatamente la testa sotto la sabbia, usate comunque illegalmente? Quale messaggio si vuole aiutando ancora una volta la vecchia e fedele amica trasmettere? Un forte schieramento da parte dello Stato dello Stato: la mafia.

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Mensile dell'associazione "Libera - Gaetano Marchitelli" di Cassano delle Murge (BA) anno 2 n.4

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anno II - numero 4 - pubblicazione mensile a cura del presidio di ‘’libera cassano - gaetano marchitelli’’

gennaio 2013 - direttori responsabili: angelo luiso & marialuisa caricato - email: [email protected]

Mafia: una droga davvero pesanteDistruggiamo il territorio, alimentiamo il gioco d'azzardo, verso tutto ciò che crea anche un minimo danno alla vita vendiamo alcol e fumo in enormi quantità, uccidiamo la umana, si potrebbe pensare. Si potrebbe pensare, se lo cultura, togliendo fondi alle scuole, contrabbandiamo Stato proibisse anche tutte quelle sostanze e attività armi, uccidiamo gente, tagliamo la parola alla giustizia, dannose in egual misura. E allora si arriva a porsi la impedendole di esser fedele alla nostra Costituzione, domanda: ma perché lo Stato non evita alle mafie di promuoviamo prostituzione, degrado, povertà, estirpiamo guadagnare 60 miliardi di euro (solo nel 2010) con il la dignità dell'individuo privandolo del proprio lavoro. traffico di sostanze stupefacenti? Perché non fa Eppure ciò che ci sembra più scandaloso è legalizzare entrare nelle proprie casse circa un miliardo di euro sostanze leggere quali cannabis, marjuana e hashish. legalizzando le droghe leggere? Nel nostro Paese la Ovvero tutte quelle sostanze situazione attuale è quella stupefacenti che non creano sancita dalla legge Fini-dipendenza nel senso Giovanardi del 2006, che medico del termine. equiparò le droghe leggere a È sempre esistito una sorta di quelle pesanti, così come il preconcetto verso il termine consumatore allo spacciatore, “droga”, raccogliendo con sia sotto l'aspetto della questo tutte quelle sostanze pericolosità che di quello che hanno effetti psicotropi e delle sanzioni da applicare. neuronali e che quindi Nel dicembre 2011 è stata provocano dipendenza. presentata al parlamento Certo è che la morale italiano una proposta di Della pubblica, il contesto sociale Seta e Ferrante (PD) da cui si in cui viviamo vanno molto evince che l ' eventuale un i t i a l b igo t t i smo e legalizzazione della cannabis all'ignoranza, perché se così in Italia porterebbe benefici al non fosse si vedrebbero gli fisco quantificabili in 5,5 stessi dannosi effetti (molto miliardi di euro, dati basati su maggiori) anche in quella uno studio dell'Università La liquida sostanza chiamata S a p i e n z a d i R o m a . comunemente alcol, che Legalizzare, sia ben inteso, dovrebbe essere classificata non vuol dire creare una sotto il nome di “droga società di drogati, ma vuol pesante” a causa dei danni d i r e p r e n d e r s i l a psichici e fisici che provoca. responsabilità di vedere che Ecco, in un paese quale la droga c'è, ed è un l'Italia, forse il bigottismo c'entra ben poco, forse il problema che va affrontato, ma che da anni si evita perbenismo è di tutta quella fascia di popolazione a cui come un orribile tabù, e invece di creare un serio piace puntare il dito, individuare il problema, dibattito pubblico tra forze politiche e cittadini, ci si demonizzarlo e andare a letto tranquilli. Ma veramente il maschera da radicali di buoni e sani principi e si problema è la legalizzazione di sostanze che vengono nasconde ostinatamente la testa sotto la sabbia, usate comunque illegalmente? Quale messaggio si vuole aiutando ancora una volta la vecchia e fedele amica trasmettere? Un forte schieramento da parte dello Stato dello Stato: la mafia.

bilancio sì? Bilancio no? la terra dei ceci!Tra i tanti obiettivi della nostra associazione, Libera sottolineato dai membri. Mentre per quanto riguarda appunto, c'è quello di far chiarezza, di mettere in luce l'evento "Pane, Olio e Cece Nero" l'associazione è stata situazioni “oscure” nella massima trasparenza. A tal incaricata della gestione dello stesso per espletare le attività proposito questo mese ci siamo soffermati sulla di coordinamento di difficile realizzazione da parte degli “questione finanziamenti” che ruotano attorno all'ormai assessori. Sul loro bilancio, dicono, esso costituisce famoso cece nero. esclusivamente un'uscita da addebitarsi alla pubblicità È stato un periodo, quest'ultimo, pieno di polemiche, radiofonica. smentite, colpi di scena e ci siamo sentiti in dovere di Perché utilizzare fondi pubblici invece che autofinanziare fare il punto della situazione, o almeno di provarci e, per le attività dell'associazione tramite sponsor, dato che i loro questo abbiamo incontrato tre membri dell'associazione sforzi, come essi non nascondono, sono anche finalizzati a Ferventazione, Eustachio Racano, Paolo Racano e farne nascere un'imprenditoria e quindi guadagni per loro Giuseppe Lopane. stessi? «Tali soldi servono a coprire le defezioni degli La nostra ricerca è partita con la curiosità di apprendere sponsor, a mantenere la continuità nel tempo del progetto il perché del diverso contributo versato dal Comune ed a ripagare anche il tanto lavoro sostenuto durante alle associazioni che avevano organizzato eventi l'anno e non solo durante l'organizzazione degli eventi».durante l'estate cassanese (pari ad una cifra di €500) e Ci auguriamo che, in futuro, tutte le associazioni agiscano quello invece stanziato all'associazione Ferventazione in modo chiaro e trasparente, sempre nell'interesse comune, – che ha organizzato l'evento "Profumi e Sapori in modo da fugare gli eventuali legittimi sospetti sorti nei d'Autunno" svoltosi nei giorni 13 e 14 dell'ottobre cittadini onesti e non tra chi vuole solo dar adito a tipiche scorso – pari a €5000. malignità paesane.Appurato che i finanziamenti derivano da fondi diversi e che la cifra fissata per Ferventazione è stata prelevata da quelli destinati all'agricoltura e non riservati agli eventi e alle sagre, grazie ad una delucidazione dell'assessore Franco Antelmi, una nuova notizia ha fatto “scalpore”, suscitando non poche polemiche da parte dei cittadini cassanesi. È stata diffusa, infatti, la notizia dello stanziamento di una cifra di €40.000 da parte della Camera di commercio di Bari, destinata alla Cia, per un progetto di promozione e valorizzazione del cece nero, con l'istituzione di un presidio Slow Food, che rappresentasse il legume nei comuni di Cassano, Acquaviva e Santeramo, stanziamento che però non ha interessato l'associazione, come lo stesso Paolo Racano ha chiarito pubblicamente. Infatti, il cece promosso dall'associazione è diverso da quello nero della Murgia Carsica, e per il cece autoctono sono in procinto di ottenere il marchio DOP, di fondare un consorzio e movimentare l'economia locale, cercando di attirare, inoltre, l'interesse degli agricoltori della zona. L'associazione è depositaria del marchio, che vorrebbe concedere al Comune affinché costituisca un presidio.Non ci sono stati forniti, come speravamo, i bilanci interni dell'associazione, ma solo alcuni dati riguardanti l'evento "Profumi e Sapori d'Autunno". Le entrate totali sono state di € 19600, di €3400 gli utili, che verranno comunque rinvestiti in progetti futuri, come

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Questa è la storia di Giorgio Ambrosoli, per cinque anni commissario liquidatore della Banca Privata di Michele Sindona, ucciso a Milano da un killer la notte tra l'11 e il 12 luglio 1979. La racconta a trent'anni di distanza il figlio Umberto, che ai tempi era bambino, sulla base di ricordi personali, familiari, di amici e collaboratori e attraverso le agende del padre, le carte processuali e alcuni filmati dell'archivio RAI. Sullo sfondo, la storia d'Italia in quel drammatico periodo.Nell'indagare gli snodi di un sistema politico-finanziario corrotto e letale, Ambrosoli agiva in una situazione di isolamento, difficoltà e rischio di cui era ben consapevole. Aveva scritto alla moglie: «Pagherò a caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il Paese [...] Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo».Il racconto illumina il carattere esemplare delle scelte di Giorgio Ambrosoli, la sua coerenza agli ideali di libertà e responsabilità e, insieme, sottolinea il valore positivo di una storia ancora straordinariamente attuale. Con la prefazione di Carlo Azeglio Ciampi.

qualunque cosa succedadi umberto ambrosoli

La nostra attenzione si rivolge un terreno confinante, che sarà privata del Natura Center ed ancora una volta ai nostri amici a probabilmente adibito a cimitero ulteriori 30, sistemati presso il quattro zampe. canino. M.A.P.I.A. Srl di Bari», sulle cui Come espresso dal comunicato Nell'ultimo anno sono stati spesi condizioni di trattamento l'Assessore pubblicato il 13 dicembre scorso sul circa €140.000 per il mantenimento solleva le sue perplessità, «e che sito internet del Comune: sono dei cani, ci dice l'Assessore. Ma gli attualmente non possono essere iniziati i lavori per la realizzazione animali, come abbiamo potuto ancora trasferiti, perché nonostante del nuovo canile municipale, che la richiesta di ottenimento sorgerà in Contrada Cerritello, dell'anagrafe canina sia stata accessibile dalla SS236 per inoltrata 4-5 mesi fa, ad oggi non Sannicandro. si è ottenuta ancora una risposta Abbiamo parlato con l'assessore dalla dott.sa Teresa Larato», che al bilancio Antelmi, il sindaco Di il Sindaco sta pensando di Medio e il dott. Molinaro – denunciare. Che ci siano altri r a p p r e s e n t a t e c a s s a n e s e in teress i in mer i to? Sarà dell'associazione Anta – che ci indifferente che il costo di un cane hanno confermato i seguenti dati: presso il M.A.P.I.A. sia di circa € il progetto, denominato "Dog 3, quindi più alto di quello House" è stato aggiudicato addebitato altrove?

constatare personalmente, sono attraverso l'iniziativa "Libera il «Inoltre – aggiunge l'Assessore – ad tenuti in buone condizioni.Bene", sorgerà su di un terreno un costo uguale od inferiore al Da dove nasce, allora, l'esigenza di seques t ra to a l la c r imina l i tà presente, la qualità del trattamento destinare un terreno confiscato, che organizzata, in questo caso ad un dei cani dovrebbe essere migliore, potrebbe essere utilizzato per altre nipote di Angelino Ceglie, avrà un considerando che la gestione verrà attività, ad un nuovo canile e di costo totale di €750.000, di cui affidata all'Anta, che essendo una spendere ora questi € 77.000? €77.000 cofinanziati dal Comune Onlus non ha fini di lucro, sebbene ci «Perché il problema randagismo è tramite l'accensione di un mutuo sarà comunque una parte privata ancora esistente – risponde il presso la Cassa DD. PP. e la parte dell'associazione. Per di più si Sindaco – considerando, inoltre, che restante verrà finanziata dal Fondo potrebbe convenzionare paesi

Europeo di Sviluppo l i m i t r o f i c h e R e g i o n a l e . L a a t t u a l m e n t e n o n c o m m i s s i o n e dispongono di un giudicatrice – con a ambulatorio canino».capo l'ing. Domenico Noi ci ripromettiamo P e t r u z z e l l i s , d i con t ro l l a r e l e R e s p o n s a b i l e d e l condizioni dei cani una Procedimento – ha volta che il canile sarà dichiarato vincitrice la operativo, sperando ditta CO.PRO.LA, con che siano davvero loro sede a Senigallia, che ha a guadagnarci e non la

il tetto massimo di 200 cani è già concorso per l'impresa cassanese solita voracità di denaro umana, che stato raggiunto. Infatti ai 140 cani al CSC srl. L'azienda svolgerà i lavori non si ferma spesso nemmeno momento presenti nella parte per una retribuzione totale di davanti alla sofferenza di altri esseri comunale del canile, ne vanno 487mila euro circa. viventi.aggiunti altri 30 collocati nella zona 15.000€ le spese già sostenute (€

8080,38 risultano dalla determina N. 204 del 07/03/2012), per l'acquisto della Scialitica e di tutto lo strumentario chirurgico, per garantire la microchippatura e la sterilizzazione e, quindi, allestire l'ambulatorio veterinario in uso dai sanitari della ASL, presso l'attuale struttura provvisoria fornita in comodato d'uso gratuito dal Natura Center.L'importo per le consulenze tecniche è di 41mila euro circa (come da determina N. 632 del 12/07/2012).È stato anche acquistato dal Comune

nuovo canile comunale su terreno confiscato alla criminalità

Dedicare la propria vita ad aiutare chi è svantaggiato per estrazione economica, familiare o per problemi di salute mentale e non, credere fermamente in valori come la legalità, i diritti umani, l'antimafia e lottare ogni sacrosanto giorno perché questi valori non diventino un'utopia, non è cosa da tutti. Questo mese il nostro fumetto è ispirato al lavoro dei ragazzi della cooperativa “Al di là dei sogni” di Maiano di Sessa Aurunca (CE). Abbiamo avuto la fortuna di conoscerli, di guardare con i nostri occhi il lavoro che ogni giorno svolgono e ne siamo rimasti piacevolmente colpiti. Abbiamo visto gente come Erasmo lavorare nei campi con una straordinaria dedizione,abbiamo visto gente svantaggiata essere trattata

Gocce nell’oceanoI ragazzi diSessa Aurunca

Gocce nell’oceano

come “gente normale”, abbiamo visto persone che hanno ricevuto minacce personali, che hanno visto il loro lavoro “bruciato dalla paura della camorra” e che nonostante tutto continua a fare del suo meglio per combattere la criminalità organizzata e il pregiudizio e gli interessi dei poteri forti.Ci è sembrato un ottimo esempio per cominciare l'anno, un esempio tangibile che “Si può fare”!Buona lettura!

i pm di palermo, spiati da uomini delle istituzioni? È di questi giorni la notizia della informazioni che riescono ad avere», Borsellino fra le mani, ma aveva lettera anonima inviata al pm di comincia con una cronistoria dei sempre sostenuto di non sapere nulla Palermo, Nino Di Matteo, uno dei cadaveri eccellenti di Palermo e di dell'agenda. Arcangioli era stato poi sostituti procuratori di Palermo che si fatti avvenuti, dall'omicidio del prosciolto dal giudice sia in fase occupano dell ' inchiesta sulla segretario del Pci siciliano Pio La d'indagine preliminare che dalla trattativa Stato-mafia. La missiva, Torre (30 aprile 1982) fino alla Cassazione, che ha respinto il ricorso composta da dodici pagine con lo mancata cattura di Bernardo della Procura nissena contro il stemma della Repubblica italiana sul Provenzano dell'ottobre 1995 nelle proscioglimento. Ma i pm di frontespizio, è stata inviata lo scorso campagne di Mezzojuso. Caltanissetta non hanno mai 18 settembre e viene indicata in Scorrendo le pagine della lettera viene smesso di ricercare nei filmati sulla codice come “Protocollo fantasma”. indicato anche dove trovare altre strage di via D'Amelio il volto di chi Gli investigatori l'avrebbero giudicata prove del patto Stato-mafia: «Ci sono possa aver sottratto l'agenda. come “attendibile” tanto che catacombe all'interno dello Stato L'anonimo conclude la lettera con una starebbero compiendo diverse sepolte e ricoperte di cemento frase destinata al magistrato Di verifiche. Si ritiene infatti che l'autore armato, ma alcune verità si possono M a t t e o : « Ti e n i s e m p r e i n possa essere qualcuno che, all'inizio ancora trovare». Così vi sarebbe un considerazione che sto lavorando con degli anni '90, avrebbe lavorato in elenco di luoghi, nomi di politici te, nelle tenebre». E annota subito qualche reparto investigativo poiché mai indagati fino ad ora. Tra i fatti dopo, in latino: «Impunitas semper ad conosce come un addetto ai lavori che il misterioso autore afferma di deteriora invitat», “l'impunità invita alcune vicende delicate, come quella conoscere vi è anche la sparizione sempre a cose peggiori”. Certamente della cattura di Totò Riina, la mattina de l l 'Agenda Rossa d i Paolo gli elementi riportati nella missiva del 15 gennaio del 1993 il cui covo, Bo r se l l i no . «L 'ha p re sa un andranno appurati ma è certo che garantisce «è stato visitato da carabiniere», scrive. possono dare un nuovo impulso qualcuno prima della perquisizione Un fatto che riporta alla memoria la all'inchiesta sulla trattativa.del procuratore Caselli, per portare v i c e n d a d e l c o l o n n e l l o d e i

Tratto da www.antimafiaduemila.comvia l'archivio del capo dei capi». carabinieri, Giovanni Arcangioli, L'anonimo, che definisce la lettera a c c u s a t o d a i m a g i s t r a t i d i come “un esposto”, prima di mettere Caltanissetta di avere trafugato in guardia i magistrati avvertendoli l'agenda. L'ufficiale era stato di essere spiati da “uomini delle fotografato, in via D'Amelio, mentre Istituzioni” che «canalizzano le si allontanava con la valigetta di

Uccisa sul balcone della sua abitazione, al terzo piano, da un proiettile vagante sparato durante un regolamento di conti fra bande rivali: così è morta nel 2000 Maria Colangiuli, una casalinga di 70 anni che abitava nel quartiere San Paolo di Bari. È un' altra vittima innocente della guerra tra clan. Con ogni probabilità, ad affrontarsi sono stati gruppi dei due clan nemici storici, i Montani e i Diomede. Secondo un'altra ipotesi, la sparatoria potrebbe anche essersi accesa fra componenti di uno stesso clan, quello dei Diomede. Maria Colangiuli non sapeva nulla di tutto questo. I malviventi hanno cominciato a sparare proprio sotto il suo portone. Colpi secchi, fiammate nel buio. Prima ancora che potesse mettersi al riparo, la donna è stata raggiunta da quell'unico proiettile che le è stato fatale.

IL GIARDINODELLA MEMORIA

Maria Colangiulila redazione consiglia...

La matassaIl film è la storia di due cugini, assistere al funerale dello zio, si Gaetano (Ficarra) e Paolo (Picone), ritrova ad essere cacciato, per costretti a separarsi all'età di 10 anni l'ennesimo rinvio del matrimonio, circa a causa di litigi, per motivi dai russi, e per questo si rifugia d ' i n t e r e s s e , d e i nell'albergo del cugino rispettivi padri, fratelli Paolo. Quest'ultimo si fra loro. Paolo aiuta il convince che Gaetano sia padre nella gestione "sbucato" all 'evento del loro albergo; funebre, proprio per Gaetano, assistito da riappacificarsi, ma non è sua "moglie" Olga, così. I problemi non sono combina matrimoni finiti: la mafia vuole p e r g l i pagato il pizzo e li extracomunitari al minaccia d i mor te , fine di far ottenere loro mentre i russi sono l a c i t t a d i n a n z a ancora alle calcagna di italiana. La storia Gaetano. Ma con l'aiuto dell'odio dei genitori, della polizia, e anche di prosegue con la morte del padre di molta fortuna, i due, dopo varie Paolo: Gaetano per errore arriva al peripezie, riescono a far arrestare suo funerale, credendo di recarsi Don Mimì e il suo clan di mafiosi, e alla chiesa nella quale si celebrava il risolvono il "problema russo" con il matrimonio di una sua cliente russa matrimonio "forzato" fra Gaetano e e di un vecchietto. Costretto ad la sua cliente russa.

mazzette in cambio di autorizzazioniM o d u g n o , d o d i c i a r r e s t i : essersi rifiutato di pagare una autorizzazioni.amministratori, dirigenti, consiglieri tangente. La violenza con la quale è In concorso con loro avrebbe agito del Comune accusati di associazione stato colpito e le frasi intimidatorie l'ex direttore della Banca Popolare di per delinquere finalizzata alla lasciavano trapelare un collegamento Milano di Bitonto, dove avveniva il commissione di reati contro la a l l ' a t t i v i t à e c o n o m i c a cambio dei titoli: non sarebbe pubblica amministrazione e contro il dell'imprenditore. intervenuto nella violazione della patrimonio e in materia edilizia. Per mezzo delle intercettazioni normativa di antiriciclaggio.Accusati di mafia . Tutt i la telefoniche, la Guardia di Finanzia ha In tutto questo il Sindaco Gatti ha respiriamo, inconsapevolmente. scoperto delle stranezze riguardo le dichiarato di non aver «mai chiesto Perché mafia non è soltanto il boss modalità di rilascio dei permessi di incarichi per amici o conoscenti», con la coppola in testa che ordina ai respingendo le accuse, comunque propri scagnozzi di far fuori qualcuno. presentando le dimissioni.Sono stati arrestati il sindaco in carica, Stessa storia per l'ex sindaco Rana che Mimmo Gatti (PD), l'ex sindaco ha contestato ogni tipo di addebito.Giuseppe Rana (PD e poi UDC), tre Le accuse sono pesanti: oltre che consiglieri comunali, Saverio associazione per delinquere, Pascazio (PD), Vito Carlo Liberio concussione, corruzione, falso, (PD poi API), Giuseppe Vasile (UDC) peculato, estorsione, truffa, della vecchia amministrazione, riciclaggio e lottizzazione abusiva.Emilio Petraroli, Giuseppe Capriulo, Se in un primo momento il Gip del Francesco Loiacono, Vincenzo Tribunale di Bari Marrone aveva Alfonsi, Sergio Maiorano, Giuseppe respinto la revoca dei domiciliari, Caggiano e Francesco Stramaglia. ordinati lo scorso 30 novembre, la Sono in tutto 27 gli indagati riguardo richiesta è stata accolta lo scorso 28 la “cupola d'affari”, così è stata dicembre. Gatti torna in libertà, definita, che gestiva le concessioni nonostante il divieto di dimora a edilizie nel Comune di Modugno, nei Modugno. Nessuno sconto per l'ex

e d i f i c a z i o n e d a p a r t e d i setto otto anni scorsi, durante i quali sindaco Rana.amministratori e dipendenti del Gatti è stato prima che sindaco, Pensare che potremmo essere la Comune. Si pretendevano infatti assessore all'urbanistica e capogruppo generazione che ha visto morire la enormi somme di denaro pari a del PD in consiglio comunale. mafia. Che può parlarne male, che può oltre 800 mila euro (negli anni tra il Le indagini sono partite a seguito di disprezzarla. Una manciata di anni fa 2003/2008) , in cambio delle un atto intimidatorio ai danni di un quella parola di cinque lettere non concessioni edilizie.imprenditore edile locale, nei pressi a v r e m m o n e a n c h e p o t u t o “ M a z z e t t e ” i n c a m b i o d i di casa sua, un uomo aggredito per pronunciarla. Noi abbiamo visto le

bombe, alcuni di noi sono nati con il maxi processo, altri l'hanno fatto proprio attraverso un video su youtube. Non importa. Quello che conta è che potremmo essere, ma attualmente non siamo. Se il caso Modugno è ancora così attuale, noi non siamo la generazione che assiste alla disfatta dell'associazione a delinquere. Perché la mafia non esiste? La mafia esiste e noi la costruiamo insieme alle concessioni edilizie illecite. Mafia è un uomo che ha perso la libertà di non piegarsi alle tangenti. Mafia è il muro di omertà che ci costruiamo, quando decidiamo di girare la testa e non guardare.

«la giustizia colpisce ancora!»

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Libera Cassano - Gaetano Marchitelli

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Potreste pensare che sul web godano nel fare scherzi e che omicidio, traffico internazionale di droga, usura, i giornalisti si divertano a distorcere le notizie. turbativa d'asta e riciclaggio, viene trasferito, nel E invece no. Se cercate il nome “Savinuccio” Parisi su carcere di massima sicurezza di Novara per essere Google leggerete che il noto boss mafioso del quartiere sottoposto a regime di carcere duro.Japigia di Bari è stato scarcerato il 17 dicembre e rimesso Con la scarcerazione di Parisi va quindi in fumo in carcere il 21. Lo scorso 17 dicembre il boss barese è un'inchiesta che va avanti da ben due anni, solamente stato messo in libertà non perché ritenuto innocente a perché il Tribunale non aveva disposto la sospensione dei conclusione di un processo chiuso e archiviato, ma termini di custodia. Ora Savinuccio è tornato in carcere su perché scaduti i termini di custodia cautelare. ordine del pm di Bari Patrizia Rautiis. Savino Parisi era sottoposto al regime del carcere duro Sembrerebbe una brutta storia ma con un lieto fine. Non è perché al centro dell'inchiesta “Domino” in corso davanti proprio così, perché il boss barese è tornato in carcere al Tribunale di Bari, e accusato di concorso in perché accusato, con altri, di estorsione ai danni di due associazione mafiosa, ma a causa della giustizia lumaca imprenditori di Triggiano e il fermo è solo motivato dal italiana lo stesso Tribunale, non avendo chiesto la pericolo di fuga. È quindi accusato di altro reato, e sospensione dei termini di custodia, ha reso possibile la rimesso dietro le sbarre non a causa dei suoi precedenti scarcerazione e probabile l'incrinarsi degli equilibri della crimini, tra i quali tentato omicidio.mala barese. La fedina penale di Savino Parisi è pulita Cosa rimane di tutto questo? Rimane che un mafioso con come la fresca aria che si respira a Bari. una fedina penale davvero invidiabile, non appena È stato infatti messo in libertà il 29 Aprile 2007 dopo 13 scarcerato e tornato nel quartiere Japigia, è stato anni di detenzione, scontando una condanna per festeggiato e acclamato dai suoi concittadini che hanno associazione mafiosa finalizzata al traffico di droga. squarciato i cieli baresi addirittura con spari e fuochi Dopo 22 mesi di reclusione torna in libertà il 2 marzo del d'artificio.2009, scontati perché sorpreso dai carabinieri ad assistere Rimane che la nostra giustizia che procede sempre a ad una corsa clandestina in territorio leccese in ritmi bradipici, ha permesso ancora una volta che un compagnia di affiliati della sacra corona unita, nonostante individuo altamente pericoloso potesse essere messo l'obbligo di soggiorno nei confini baresi. in libertà.Arrestato il primo dicembre dello stesso anno durante Rimane che questa storia non può essere definita come il blitz “Domino” in cui vengono arrestate 83 persone un evento di cronaca, ma come una barzelletta davvero con le accuse di associazione mafiosa, tentato poco divertente.

«Abbiamo oggi una mafia più civile e una società più

mafiosa. Una mafia sempre più in giacca

e cravatta e una società che

cambiandosi abito troppe volte al

giorno sceglie il travestimento.»

Antonio Ingroia