Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

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Sferisterio Opera Festival Macerata 44. Stagione Lirica 2008 Direttore artistico Pier Luigi Pizzi La seduzione Libretti delle opere e saggi critici

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Sferisterio Opera FestivalMacerata 44. Stagione Lirica 2008Direttore artistico Pier Luigi Pizzi

La seduzioneLibretti delle opere e saggi critici

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Sferisterio Opera FestivalMacerata 44. Stagione Lirica 2008Direttore artistico Pier Luigi Pizzi

La seduzione

Georges Bizet Carmen

Giacomo Puccini Tosca

Alberto Colla Resurrexi

Concerto di Gala Seduzione

Lauro Rossi Cleopatra

Marco Tutino The Servant

Filippo Mignini Per aver troppo amato il mondo

Philippe Daverio La seduzione

Umberto Curi Seduzione e filosofia

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a cura diAndrea Compagnucci e Marella Grieco

soggettiAndrea Compagnucci e Alassandra Gattari

traduzioniElena Di Giovanni, Stefano Donato, Marella Grieco, Franziska Kurth, Sara Selim (The Servant)

racconto fotografico delle proveAlfredo Tabocchini

si ringrazianoAlberto Colla, Rosa Rita Del Bianco, Evio Hermas Ercoli, Sara Francia, Luciano Messi,Filippo Mignini, Katia Piccioni, Stefano Ruffini, Carlo Scheggia, Gianfranco Stortoni

Tutti i diritti sono riservati ai rispettivi autori

www.sferisterio.it (Task)

EHEProgetto

Impaginazione e Stampa MacerataLuglio 2008

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Presentazione 7

Carmen 9Il desiderio di essere liberi di Ermanno Calzolaio 11Atto primo 21Atto secondo 43Atto terzo 67Atto quarto 85

Tosca 97Per il teatro... solo per il teatro di Paolo Scotti 99Atto primo 109Atto secondo 123Atto terzo 135

Resurrexi 143Resurrexi di Alberto Colla 145Oratorio Sacro 151

Seduzione - Concerto di Gala 159

Cleopatra 161Edizione critica di Bernardo Ticci 163Bella (ma non buona) per tutte le stagioni di Giorgio Gualerzi 165Lauro Rossi di Paola Ciarlantini 167Atto primo 175Atto secondo 181Atto terzo 185Atto quarto 191

The Servant 201Scene 207

Per aver troppo amato il mondo 250Philippe Daverio - La seduzione 251Umberto Curi - Seduzione e filosofia 252

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La viva fiamma della passione riaccende lo Sferisterio, il Lauro Rossi e i nuovispazi teatrali di Macerata.Dopo Il viaggio iniziatico e Il gioco dei potenti è il momento della Seduzione, comenaturale epilogo di questo trittico tanto amato.Consequenziale la scelta delle opere in programma: Cleopatra di Lauro Rossi, nelteatro che porta il suo nome e, in Arena, Carmen e Tosca, famose seduttrici dellastoria e della scena lirica.Nell’oratorio sacro Resurrexi di Alberto Colla, a sedurci è il messaggio del Cristo,mentre un concerto vocale e strumentale, su musiche di Mozart, Verdi, Bizet ePuccini, evoca i grandi protagonisti della seduzione, da Don Giovanni a ManonLescaut, a Musetta, Carmen, Violetta, fino a Odabella, strappata alla forma sce-nica di quell’Attila tristemente abbandonato, che qui rivivrà nelle sue arie piùcelebri.In prima mondiale va in scena l’ultima creazione di Marco Tutino, The Servant,nell’Auditorium San Paolo, luogo a me carissimo, riproposto come spazio tea-trale.Infine, un testo di Filippo Mignini, Per aver troppo amato il mondo, a ricordare iquattrocento anni dalla morte di Alberico Gentili, il cui pensiero e le cui paroleci sedurranno come quelle di Umberto Curi e di Philippe Daverio.Que la fête commence!

Pier Luigi Pizzi

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SFERISTERIO25, 31 luglio, 5, 8 e 12 agosto - ore 21.00

Georges Bizet

CarmenDramma lirico in quattro atti su libretto di H. Meilhac e L. Halévy

Copyright ed edizione Edition Choudens, Parigi - Casa musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano

Direttore Carlo MontanaroRegia e scene Dante FerrettiCostumi Pier Luigi Pizzi

Coreografie Gheorghe IancuDisegno Luci Sergio Rossi

Nino Surguladze CarmenIrina Lungu Micaëla

Alexandra Zabala FrasquitaPaola Gardina MercédèsPhilippe Do Don José

Simone Alberghini EscamilloFrancis Dudziak Le Dancaïre

Emanuele D’Aguanno Le RemendadoNicolas Courjal Zuniga

Gezim Mischketa MoralèsPrima ballerina solista Anbeta Toromani

Regista collaboratore Marina Bianchi; Scenografo collaboratore Leila Fteita; Assistenti ai costumi Lorena Marin, Elisabetta Seu;Assistenti alle coreografie Roxana Popescu, Davide Zongoli; Direttore musicale di palcoscenico Gianfranco Stortoni;

Direttore di scena Mauro De Santis; Maestri di sala Richard Barker, Armando Calvia; Maestri di palcoscenico Elisa Paoloni, Marta Marrocchi;Maestro alle luci Giorgio Bormioli; Supporto tecnologico per lo sviluppo delle scene Erasmo Mazzuferi, Mario Montecchiari

Ballo Giacomo Bevilacqua, Silvia Casadio, Marta Mafalda Marcelli, Tiziana Minio, Danilo Palmieri, Davide Zongoli e la Compagnia“Fabula Saltica Dance Company”; Mimi Roberto Adriani, Giammaria Bissacco, Rafael Pojolas Delgado, Egidio Egidi, Danilo Fernandez,Giuseppe Grasso, Gino Potente, Javier Garcia Francisco Sancez, Tomaso Santinon, Andrea Tocchio, Davide Tonucci, Constantin Zaharia

Fondazione Orchestra Regionale delle MarcheCoro Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto dal Maestro David Crescenzi

Pueri cantores “D. Zamberletti” diretti dal Maestro Gianluca Paolucci - Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”

Scene Mekane, Roma; Costumi Cornejo, Madrid - Tirelli, Roma; Calzature Pompei 2000, Roma;Attrezzeria E. Rancati, Milano; Illuminotecnica Sound City, Ancona; Fonica AMS, Macerata

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CARMENIl desiderio di essere liberi

Ermanno Calzolaio

“Libre elle est née et libre elle mourra”. Così Carmen sidefinisce nel drammatico duetto finale con don José e forsequesto verso illumina meglio di ogni altro la “seduzione”che continua ad esercitare questa donna, così come ladipinge Georges Bizet nella sua quarta ed ultima opera.Il compositore francese si lascia ispirare dalla omonimanovella di Prosper Merimée, scritta nel 1845 dopo un viag-gio in Spagna compiuto dall’eclettico scrittore. Con l’aiutodegli esperti librettisti Henry Meilhac e Ludovic Halévy,Bizet pone mano trent’anni dopo a questo racconto e lo tra-sforma in modo rilevante, inserendovi nuovi personaggi(Micaela) e dando una luce tutta nuova al ruolo marginaledel picador Lucas descritto da Merimée, che diviene l’es-senziale figura del toreador Escamillo.Bizet scrive per l’Opéra Comique, il celebre teatro parigino,il cui nome nello stesso tempo indica un vero e propriogenere compositivo operistico, che fa perno sull’equilibriotra dialoghi parlati e parti musicali cantate. Vero è che, adispetto del nome, non ci si trova in presenza di opere comi-che o “buffe”, secondo l’archetipo dell’opera italiana degliinizi dell’Ottocento: opéra comique è un’opera che ha perargomento la vita di ogni giorno, in cui si mescolano dram-ma e commedia. Ma Bizet osa troppo: lo spargimento di san-gue con cui si conclude e i vari passaggi altamente dram-matici disseminati lungo tutta l’opera fanno registrare unsonoro insuccesso la sera della prima (3 marzo 1875). Iltrentasettenne compositore, consapevole del valore dellasua musica, ne resta colpito profondamente. Carmen nonviene subito cancellata. Anzi, se ne propongono ben 45repliche. Ma il teatro è sempre semivuoto. Bizet è colpito daangina e morirà appena tre mesi dopo, il 3 giugno 1875, adistanza di poche ore da quando era calato il sipario sulla

trentatreesima rappresentazione di Carmen e dalla firma diun contratto che prevedeva la rappresentazione dell’opera aVienna. E proprio a Vienna Carmen è accolta trionfalmenteil 23 ottobre 1875. Di qui inizia un successo che forse nonconosce eguali.In effetti, ci troviamo di fronte ad un capolavoro assoluto.Anzitutto, per la scrittura del libretto. Molto è stato scrittoa proposito dei “tradimenti” rispetto all’originale, ma glistudiosi hanno ormai acclarato che Bizet ha interloquitocostantemente con i librettisti per rendere più efficaci inte-re scene, scrivendo di suo pugno numerosi versi; e leaggiunte sono tutte perfettamente comprensibili e funziona-li a scolpire in modo nitido i personaggi.Vi è poi il prodigio di una scrittura musicale sapiente, chelibera in modo definitivo l’orchestra dal ruolo di sempliceaccompagnamento, rendendola invece protagonista dellanarrazione, al pari del canto. Sarebbe impossibile svolge-re una analisi dettagliata dei guizzi che Bizet dissemina intutta l’opera e che fanno tremare le vene ai polsi. Solo unesempio: nel duetto del primo atto con Micaela, don Joséla invita a parlargli della mamma (“Parle-moi de mamère”); la frase musicale si ripeterà in modo simile nelben diverso contesto della scena finale del terzo atto, incui don José rimprovera a Carmen (“Tu me dis de la sui-vre”) di spingerlo a seguire Micaela, che vuole ricondurloal capezzale della mamma morente, al solo scopo di libe-rarsi di lui. In poche battute è fotografato tutto il drammache si sta svolgendo, il contrasto di affetti e di sentimentidel protagonista.Singolare è anche lo sconvolgimento che Bizet introducenella distribuzione delle voci e in particolare la scelta diaffidare il ruolo del titolo non ad un soprano, ma ad unavoce più scura. Vi è qui una rivoluzione: nell’opera italiana,come anche in quella francese e russa, è sempre il sopranola protagonista, secondo un cliché di donna di profondadirittura morale, tendenzialmente delusa nel proprio amore,preda della cattiveria degli altri. In una parola: non libera.Carmen appare subito come tutto il contrario. Dalla celebreHabanera del primo atto – che Bizet riprende da una can-

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13Il desiderio di essere liberi

zone scritta dal compositore ispano-americano Yradiermolto in voga nei salotti parigini – fino all’amore professa-to ad Escamillo poco prima di morire, tutto è seduzione, masoprattutto affermazione del desiderio di libertà.Torniamo così alla “seduzione” di Carmen, che sente comesoffocanti i buoni sentimenti, il quieto vivere, le convenzio-ni sociali, anche quelle meno nobili (esemplare è il suorifiuto ad accogliere l’invito dei suoi amici contrabbandierinel secondo atto). Desidera. Desidera essere libera. Nelperseguire questo desiderio, compie un’esperienza umanis-sima, in cui tutti ci possiamo riconoscere: pur quando sirealizza ciò che vuole (don José che per suo amore diventacontrabbandiere; o Escamillo, che cade ai suoi piedi) èinsoddisfatta. E, come del resto già don Giovanni, continuaa cercare ciò che può compiere il suo desiderio infinito dilibertà, finendone vittima.Ci inquieta, Carmen. E per questo ci affascina. Non cilascia tranquilli. Pone la domanda più scomoda: cosa cirende felici?Del resto, non è forse per questa domanda che, stasera,siamo qui, a scoprire ancora una volta il fascino di Carmene della musica di Bizet?

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SOGGETTO

ATTO PRIMOUna piazza a Siviglia. I soldati del corpo di guardia, tra cuiil brigadiere Moralès, si rallegrano per il servizio che pre-stano in città.Arriva Micaela, una giovane ragazza di campagna, in cercadi Don José; i soldati le spiegano che il brigadiere giunge-rà con il prossimo cambio della guardia e tentano di corteg-giarla ma lei se ne va.Cambio della guardia. Giungono Don José e il tenenteZuniga, questi gli chiede notizie sulle operaie della mani-fattura di tabacchi ma egli risponde che non le ha mai guar-date poiché innamorato di Micaela.Dalla manifattura escono le sigaraie, fra loro c’è Carmenche ammalia Don José gettandogli un fiore, poi si allontanasenza dire una parola.Torna Micaela, Don José nasconde prontamente quel fiorestregato ed apprende da una lettera consegnatagli dallaragazza che sua madre lo invita a tornare da lei e a sposarela giovane.Scoppia una rissa fra le sigaraie, Don José arresta Carmenaccusata di aver sfregiato un’altra operaia poi, sedotto dallesue parole, la lascia fuggire.

ATTO SECONDOTaverna di Lillas Pastia. Carmen rifiuta le attenzioni deltorero Escamillo e di Zuniga: innamorata di Don José neattende il ritorno.L’uomo, ora libero dalla prigione in cui era stato rinchiusoper la fuga di Carmen, la raggiunge. Nel corso dell’incontroCarmen gli contesta il suo senso dell’onore e Don José lemanifesta la sua gelosia. La donna riesce a placarlo maquando suona la ritirata Don José le spiega che develasciarla: Carmen reagisce schernendolo ed accusandolo di

non provare vero amore.All’arrivo del suo superiore Zuniga che gli intima di andar-sene, Don José reagisce violentemente: a questo punto ècostretto alla diserzione e decide di seguire Carmen ed isuoi amici contrabbandieri.

ATTO TERZOIn una selvaggia regione montuosa, nell’accampamento deicontrabbandieri e degli zingari.Don José si scusa con Carmen per le dure parole che le harivolto, la sigaraia lo respinge decretando che vuole viverelibera ed egli la minaccia.Mercédès, Frasquita e Carmen leggono il loro destino nellecarte: felice per le prime due, funesto per l’altra.Giunge il Dancairo, che dà il segnale di partenza ai con-trabbandieri ed incarica le donne di distrarre i doganieri,suscitando ancora una volta la gelosia di Don José.Arriva Micaela nel tentativo di portar via da quel luogo ilsuo brigadiere.La venuta di Escamillo, che annuncia a Don José di esserelì per incontrare Carmen, causa lo scontro fra i due, poi iltorero si allontana invitando tutti alla sua prossima corrida.Don José, informato da Micaela della madre morente, deci-de di seguire la giovane ma prima di partire minacciaCarmen di vendicarsi se non gli sarà fedele.

ATTO QUARTOPlaza de Toros a Siviglia.Tra le ovazioni della folla entra Escamillo che ha al fiancoCarmen. La donna viene messa in guardia dalle sue amichedella presenza di Don José.I due si incontrano: l’uomo supplica Carmen di tornare dalui ma lei con disprezzo lo rifiuta e gli getta ai piedi l’anel-lo che le aveva donato.Geloso e furioso la uccide mentre dalla piazza giungono legrida per la vittoria di Escamillo. Disperato, Don José silascia arrestare senza opporre resistenza.

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16 Carmen

SYNOPSIS

FIRST ACTA square in Seville, Spain. A group of soldiers, among themcorporal Moralès, are whiling away the time and rejoicingover their service to the town. A young peasant girl namedMicaela comes by, looking for Don José. The soldiers informher that the corporal will arrive after the change of guard. Asthey playfully try to flirt with her, she runs away. As soon asthe guards are changed, Don José and lieutenant Zunigaappear. The latter enquires about the female workers of thecigarette factory but Don José denies ever looking at them, ashe is in love with Micaela.A group of women starts filing out of the factory. Amongstthem is Carmen, whose beauty strikes Don José and fills himwith delight as the girl throws a rose at him. She then walksaway without saying a word. Micaela soon comes back andDon José hides the enchanted rose from her. The girl handshim a letter from his mother, who suggests that he comesback to her and marry Micaela. Moments later, a fight breaksout among the cigarette workers and Don José arrestsCarmen, accused of injuring another woman. However,Carmen charms Don José and persuades him to let her go.

SECOND ACTAt Lillas Pastia’s Inn, Carmen tries to ignore the toreadorEscamillo and lieutenant Zuniga: she is in love with Don Joséand awaits his return. Released from the prison where he waskept for letting Carmen escape, Don José joins her at last.While they talk, Carmen questions Don José’s sense of hon-our and the corporal displays all his jealousy. The womanthen manages to reassure him, but when the bells beat theretreat Don José tells Carmen that time has come for him toquit her. The beautiful gipsy reacts scornfully and accuseshim of not loving her enough. As Zuniga orders him to leave,

Don José defies his commander’s order and is thus forced todesert his regiment. He decides to follow Carmen and his fel-low smugglers.

THIRD ACTUp in the mountainous retreat where the smugglers hide, DonJosé begs Carmen to forgive him for his harsh words. Thegipsy rejects his apologies, she tells him that she wishes to befree from him and, as a response to such an assertion, DonJosé threatens her. Mercédès, Frasquita and Carmen telltheir fortunes with a deck of cards: the first two will lead ahappy life, whereas for Carmen and José the cards spelldeath.Dancairo comes by to announce that the time is ripe for thesmugglers’ departure. He also asks all women to distract thecustoms officers and, by so doing, he inflames Don José’sjealousy again. Micaela, unseen by all, arrives at the smug-glers’ retreat to try and rescue his beloved one. WhenEscamillo also arrives, telling Don José that he is there tomeet Carmen, the two engage in a fight. The toreador thenwithdraws, inviting everybody to go and see him at the nextbullfight.Informed by Micaela that his old mother is dying, Don Josédecides to follow her, but before leaving he threatens Carmenthat he will take revenge if she is unfaithful to him.

FOURTH ACTPlaza de Toros, Seville.Among the excited crowd who are cheering him, Escamilloappears with Carmen at his side. The girl’s friends warn herthat Don José has been seen in the crowd and, a few momentslater, the two actually come upon each other. Don José begsher to go back to him but she scornfully rejects his offer andthrows at his feet the ring he had given her.Mad with rage and jealousy, Don José kills Carmen while thecrowd is heard cheering Escamillo. Seized by despair, DonJosé lets his fellow officers take him to prison.

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17Soggetto

DIE HANDLUNG

ERSTER AKTEin Marktplatz in Sevilla. Die Soldaten der Wache freuen sichüber ihre Arbeit in der Stadt. Unter ihnen befindet sich auchder Offizier Moralès.Michaela trifft hinzu. Sie ist ein junges Mädchen vom Landund sucht Don José. Die Soldaten erklären ihr, dass er beimnächsten Wachwechsel kommen wird und versuchen demMädchen den Hof zu machen, aber sie geht weg.Wachwechsel. Don Josè und der Leutnant Zuniga kommen.Zuniga fragt Don Josè, was dieser von den Arbeiterinnen derTabakfabrik hält. Dieser hat die jungen Frauen aber noch nieangeschaut, da er in Michaela verliebt ist.Die Arbeiterinnen kommen aus der Fabrik – unter ihnen istCarmen, die Don Josè bezaubert. Sie wirft ihm eine Blume zuund geht dann, ohne ein Wort zu sagen.Michaela kommt zurück. Don Josè versteckt die Blume hastigund erfährt aus einem Brief seiner Mutter, der ihm vonMichaela überbracht wird, dass diese sich wünscht, er mögeheimkommen und Michaela heiraten.Die Arbeiterinnen streiten sich lautstark, es kommt zuHandgreiflichkeiten. Don Josè nimmt Carmen fest, die ange-klagt wird eine andere Arbeiterin verletzt zu haben – er lässtsich allerdings von ihr verführen und verhilft ihr zur Flucht.

ZWEITER AKTIn der Taverne von Lillas Pastia. Carmen weist dieAufmerksamkeiten seitens Zunigas und des TorrerosEscamillo zurück. Sie ist in Don Josè verliebt und wartet aufdessen Rückkehr. Nachdem er seine Strafe für ihre Befreiungim Gefängnis abgebüßt hat, folgt er ihr. Bei ihrem erstenTreffen wirft sie ihm vor, sein Ehrenkodex seie lächerlich under weist dies eifersüchtig zurück. Sie kann ihn beruhigen, alsaber der Zapfenstreich geblasen wird, erklärt er ihr nun gehen

zu müssen. Carmen verhöhnt ihn daraufhin und wirft ihm vor,sie nicht wirklich zu lieben. Bei der Ankunft seinesVorgesetzten Zuniga, der ihm befiehlt in die Kaserne zugehen, reagiert er gewaltsam und ist nun gezwungen zu deser-tieren und Carmen und ihren Schmugglerfreunden zu folgen.

DRITTER AKTIn einer wilden Berggegend, im Lager der Schmuggler undder Zigeuner.Don Josè bittet Carmen wegen seiner harten Worte umVerzeihung. Die Frau weist ihn zurück, sagt ihm, sie wolle freisein. Er bedroht sie daraufhin.Mercédès, Frasquita und Carmen lesen ihr Schicksal aus denKarten. Für die ersten beiden kündigt sich Glück und Freudean, für Carmen eine dunkle Zukunft.Dancairo kommt hinzu, gibt den Schmugglern das Signal zumAufbruch und sagt den Frauen, sie mögen die Zöllner ablen-ken, was wieder einmal Don Josès Eifersucht provoziert.Michaela trifft ein um ihren Offizier dazu zu bringen, mit ihrzu gehen. Als aber auch noch Escamillo kommt, der Don Josèsagt, er seie Carmens halber dort, bricht ein gewaltsamerStreit zwischen den beiden aus. Der Torrero geht schlie lichund lädt alle zu seiner nächsten Corrida ein.Als Don Josè nun von Michaela erfährt, dass seine Mutter imSterben liegt, beschließt er endlich ihr zu folgen, nicht aberohne vorher Carmen gedroht zu haben, sie solle ihm treu blei-ben.

VIERTER AKTPlaza de Toros in Sevilla.Unter begeistertem Applaus zieht Esacamillo ein – an seinerSeite Carmen. Ihre Freundinnen warnen sie vor Don Josè, dersich in der Menge versteckt. Endlich trifft er sie und fleht siean, zu ihm zurückzukehren. Angewidert weist sie ihn zurückund wirft ihm den Ring vor die Füsse, den er ihr geschenkthatte. Völlig entfesselt vor Eifersucht bringt er sie um, wäh-rend aus der Arena die Siegesschreie für Escamillo tönen.Verzweifelt lässt sich Don Josè widerstandslos abführen.

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18 Carmen

SSUUJJEETT

ACTE PREMIER Une place à Séville. Les soldats de la garde, parmis les-quels le brigadier Moralès, se réjouissent du service qu’ilsfont dans la ville.Micaëla, une jeune fille de campagne, arrive à la rechercede Don José; les soldats lui expliquent que le brigadier vabientôt venir, avec la relève de la garde et ils tentent de laséduire, mais elle s’échappe.La relève de la garde. Don José et le lieutenant Zuniga arri-vent; Zuniga interroge Don José sur les ouvrières de lamanufacture de tabac, mais il répond qu’il ne les a jamaisregardées, puisqu’il est amoureux de Micaëla.Les cigarières sortent de la manufacture; parmi elles il y aCarmen, qui enchante Don José, en lui lançant une fleur;après elle s’éloigne silencieusement. Micaëla rentre. DonJosé cache rapidement la fleur ensorcelée et il apprend, parune lettre lui remise par la fille, que sa mère l’invite à ren-trer chez elle et à se marier avec la jeune fille.Une bagarre éclate parmi les cigarières; Don José arrêteCarmen, accusée d’avoir balafré une autre cigarière; mais,séduit par ses mots, il la laisse s’échapper.

ACTE DEUXIÈMELa taverne de Lillas Pastia. Carmen refuse les attentions dutorero Escamillo et de Zuniga: elle aime Don José et elleattend son retour.L’homme, sorti de la prison où il avait été enfermé pour lafuite de Carmen, la rejoint. Pendant la rencontre, Carmenlui conteste son sens de l’honneur et Don José lui manifes-te sa jalousie. La femme réussit à l’apaiser, mais lorsque laretraite sonne, Don José lui explique qu’il doit la laisser:Carmen réagit en se moquant de lui et en l’accusant de nepas être amoureux d’elle.

À l’arrivée de son supérieur Zuniga, qui lui intime de s’enaller, Don José réagit avec violence: donc il est contraint àdéserter et il decide de suivre Carmen et ses amis contre-bandiers.

ACTE TROISIÈMEUne région sauvage de montagne, dans le camp des contre-bandiers et des bohémiens. Don Josè demande pardon àCarmen pour ses mots si durs. La cigarière le repousse, enréclamant qu’elle veut sa liberté et il la menace.Mercédès, Frasquita et Carmen tirent les cartes et ellesdécouvrent leur destin, hereux pour les deux premières,funeste pour Carmen.Dancario arrive; il donne le signal du depart aux contra-bandiers et il charge les femmes de distraire les doganiers,en réveillant encore une fois la jalousie de Don José.Micaëla arrive pour éloigner de cet endroit son brigadier.L’arrivée d’Escamillo, qui annonce à Don José d’être venupour rencontrer Carmen, provoque une querelle entre lesdeux; ensuite le torero s’eloigne en invitant tous à sa pro-chaine corrida.Don José, en ayant su par Micaëla que sa mère est en trainde mourir, décide de suivre la jeune fille mais, avant departir, il menace Carmen de se venger, si elle ne lui resterapas fidèle.

ACTE QUATRIÈMEPlaza de toros à Séville.Parmi les ovations de la foule, entre Escamillo avecCarmen. Les amies de la femme la mettent en garde sur laprésence de Don José. Les deux se rencontrent: l’hommesupplie Carmen de retourner à lui, mais elle refuse avecmépris et jette à ses pieds la bague qu’il lui avait donné.Don Josè, jaloux et furieux, la tue, en même temps qu’onentend venir de la place les cris de la foule, pour la victoi-re de Escamillo.Don José, désespéré, se lasse emprisonner sans aucunerésistence.

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Atto primo

CoroSulla piazza ognuno passa, ognuno viene, ognuno va; che buffa quella gente! Gente buffa! Gente buffa!

MoralèsSulla porta del corpo di guardia, per ammazzare il tempo, si fuma, si ciarla, si guarda passare i passanti. Sulla piazza ognuno passa, ognuno viene, ognuno va.

CoroSulla piazza ognuno passa, ognuno viene, ognuno va; che buffa quella gente! Gente buffa! Gente buffa!

MoralèsGente buffa! Gente buffa!

MoralèsMa guardate quella piccina che sembra volerci parlare... Ecco! si gira... Esita...

CoroDobbiamo correre in suo aiuto!

Acte premier

ChoeurSur la place chacun passe, chacun vient, chacun va; drôles de gens que ces gens-là! Drôles de gens! Drôles de gens!

MoralèsA la porte du corps de garde, pour tuer le temps, on fume, on jase, l’on regarde passer les passants. sur la place chacun passe, chacun vient, chacun va;

ChoeurSur la place chacun passe, chacun vient, chacun va; drôles de gens que ces gens-là! Drôles de gens! Drôles de gens!

MoralèsDrôles de gens! Drôles de gens!

MoralèsRegardez donc cette petite qui semble vouloir nous parler... Voyez! elle tourne... Elle hésite...

ChoeurA son secours il faut aller!

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MoralèsChe cercate, mia bella?

MicaëlaCerco un brigadiere.

MoralèsSon qua io ... Eccomi!

MicaëlaIl mio brigadiere si chiama Don José... lo conoscete?

MoralèsDon José! Lo conosciamo tutti.

MicaëlaDavvero!? Ed è con voi, prego?

MoralèsNon è brigadiere nella nostra compagnia.

MicaëlaAllora non è qui?...

MoralèsNo, mia bella, non è qui, ma vi sarà fra poco. Sì, vi sarà tra poco. Vi sarà quando la guardia montante sostituirà la guardia smontante.

TuttiVi sarà quando la guardia montante sostituirà la guardia smontante.

MoralèsMa in attesa ch’egli giunga,

MoralèsQue cherchez-vous, la belle?

MicaëlaMoi, je cherche un brigadier.

MoralèsJe suis là... Voilà!

MicaëlaMon brigadier, à moi, s’appelle Don José... le connaissez-vous?

MoralèsDon José! Nous le connaissons tous.

MicaëlaVraiment!? Est-il avec vous, je vous prie?

MoralèsIl n’est pas brigadier dans notre compagnie.

MicaëlaAlors, il n’est pas là?...

MoralèsNon, ma charmante, il n’est pas là, mais tout à l’heure il y sera. Oui, tout à l’heure il y sera. Il y sera, quand la garde montante remplacera la garde descendante.

Tous Il y sera, quand la garde montante remplacera la garde descendante.

MoralèsMais en attendant qu’il vienne,

22 Carmen

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volete, bella fanciulla, volete prendervi la briga d’entrare da noi un istante?

MicaëlaDa voi!

CoroDa noi!

MicaëlaNo, no, no, no! Molte grazie, signori soldati.

MoralèsEntrate senza timore, piccina, vi prometto che avremo per la vostra personcina tutti i dovuti riguardi.

MicaëlaNon ne dubito affatto, comunque ritornerò ritornerò, è più saggio. Ritornerò, quando la guardia montante sostituirà la guardia smontante.

Moralès e il coroDobbiamo restare perché la guardia montante sostituirà la guardia smontante

MoralèsVoi resterete!

MicaëlaNo, no, no, no!

Moralès e il coroVoi resterete, voi resterete, voi resterete, sì, voi resterete, voi resterete!

voulez-vous, la belle enfant, voulez-vous prendre la peine d’entrer chez nous un instant?

MicaëlaChez vous?

ChoeurChez nous!

MicaëlaNon pas, non pas! Grand merci, messieurs les soldats.

MoralèsEntrez sans crainte, mignonne, je vous promets qu’on aura pour votre chère personne tous les égards qu’il faudra.

MicaëlaJe n’en doute pas, cependant, je reviendrai je reviendrai, c’est plus prudent. Je reviendrai, quand la garde montante remplacera la garde descendante.

Moralès et les soldatsIl faut rester car la garde montante va remplacer la garde descendante.

MoralèsVous resterez!

MicaëlaNon pas, non pas!

Moralès et les soldatsVous resterez, vous resterez, vous resterez, oui, vous resterez, vous resterez!

23Atto primo

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MicaëlaNo! no! no! no!...Arrivederci, signori soldati!

MoralèsL’uccello vola via... Consoliamoci... Riprendiamo il nostro passatempo e guardiamo la gente che passa.

CoroSulla piazza ognuno passa, ognuno viene, ognuno va; che buffa quella gente! Gente buffa! Gente buffa!

Moralès e i soldatiChe gente buffa! Che gente buffa! Che gente buffa!

Coro dei monelliCon la guardia montante, arriviamo noi, eccoci! Suona, tromba squillante! Taratatà, taratatà. Noi marciamo, alta la testa, come piccoli soldati, segnando, senza sbagliare, un, due, segnando il passo, indietro le spalle, avanti il petto, le braccia così, giù lungo il corpo. Con la guardia montante, arriviamo noi, eccoci! Suona, tromba squillante! Taratatà, taratatà. Noi marciamo, alta la testa, come piccoli soldati,

MicaëlaNon pas! non pas! non! non!... Au revoir, messieurs les soldats!

MoralèsL’oiseau s’envole... On s’en console... Reprenons notre passe-temps et regardons passer les gens.

ChoeurSur la place chacun passe, chacun vient, chacun va; drôles de gens que ces gens-là! Drôles de gens! Drôles de gens!

Moralès et les soldatsDrôles de gens! Drôles de gens! Drôles de gens!

Choeur des gaminsAvec la garde montante, nous arrivons, nous voilà! Sonne, trompette éclatante! Ta ra ta ta, ta ra ta ta. Nous marchons, la tête haute, comme de petits soldats, marquant, sans faire de faute, une, deux, marquant le pas, les épaules en arrière et la poitrine en dehors, les bras de cette manière, tombant tout le long du corps. Avec la garde montante, nous arrivons, nous voilà! Sonne, trompette éclatante! Ta ra ta ta, ta ra ta ta. Nous marchons, la tête haute, comme de petits soldats,

24 Carmen

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segnando, senza sbagliare, un, due, segnando il passo, indietro le spallee avanti il petto, le braccia così, giù lungo il corpo. Arriviamo noi, eccoci! Taratatà, taratatà.

MoralèsUna affascinante fanciulla è venuta a domandarci se c’eri. Gonna blu e trecce che cadono sulle spalle.

JoséDeve essere Micaëla.

Coro dei monelliE la guardia smontante rientra in caserma e se ne va. Suona, tromba squillante! Taratatà, taratatà. Noi marciamo, alta la testa, come piccoli soldati, segnando, senza sbagliare, un, due, segnando il passo. Taratatà, taratatà, etc.

ZunigaÈ là, non è vero, dentro quel grande stabilimento, che lavorano le sigaraie?

JoséÈ là, signor ufficiale, e certamente non si vedono in nessun luogo ragazze così leggere.

ZunigaMa almeno, sono carine?

marquant, sans faire de faute, une, deux, marquant le pas, les épaules en arrière et la poitrine en dehors, les bras de cette manière, tombant tout le long du corps. Nous arrivons, nous voilà! Ta ra ta ta, ta ra ta ta.

MoralèsUne jeune fille charmante vient de nous demander si tu n’étais pas là. Jupe bleue et nattes tombantes.

JoséCe doit être Micaëla

Les gaminsEt la garde descendante rentre chez elle et s’en va. Sonne, trompette éclatante! Ta ra ta ta, ta ra ta ta. Nous marchons, la tête haute, comme de petits soldats, marquant, sans faire de faute, une, deux, marquant le pas. Ta ra ta ta, ta ra ta ta, etc.

ZunigaC’est bien là, n’est-ce pas, dans ce grand bâtiment, que travaillent les cigarières?

JoséC’est là, mon officier, et bien certainement on ne vit nulle part filles aussi légères.

ZunigaMais au moins, sont-elles jolies?

25Atto primo

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JoséMio ufficiale, non ne so nulla, mi occupo assai poco di queste galanterie.

ZunigaQuello che ti preoccupa, amico, io lo so bene. Una fanciulla affascinante che si chiama Micaëla. Gonna blu e due trecce che cadono sulle spalle. Non le rispondi nulla?

JoséIo rispondo che è vero, rispondo che l’amo. Quanto alle operaie di qui, quanto alla loro bellezza, eccole! E voi potete giudicare da voi stesso.

CoroÈ suonata la campana, e noi veniamo qui a spiare il ritorno delle operaie; noi vi seguiremo, brune sigaraie, mormorandovi proposte d’amore... Eccole! Sguardi impudenti, aria civettuola! Tutte fumando, a fior di labbra, la sigaretta.

Le sigaraieNell’aria, seguiamo con gli occhi il fumo, che sale profumato verso il cielo; sale, a poco a poco alla testa, a poco a poco vi mette l’anima in festa! Il dolce parlar degli amanti, è fumo! I loro slanci e giuramenti,

JoséMen officier, je n’en sais rien, et m’occupe assez peu de ces galanteries.

ZunigaCe qui t’occupe, ami, le sais bien. Une jeune fille charmante qu’on appelle Micaëla. Jupe bleue et nattes tombantes. Tu ne réponds rien à cela?

JoséJe réponds que c’est vrai, je réponds que je l’aime. Quant aux ouvrières d’ici, quant à leur beauté, les voici! Et vous pouvez juger vous-même.

ChoeurLa cloche a sonné, nous, des ouvrières nous venons ici guetter le retour; et nous vous suivrons, brunes cigarières, en vous murmurant des propos d’amour... Voyez-les! Regards impudents, mine coquette! Fumant toutes, du bout des dents, la cigarette.

Le cigarièresDans l’air, nous suivons des yeux la fumée, qui vers les cieux monte parfumée; cela monte gentiment a la tête, tout doucement cela vous met l’âme en fête! Le doux parler des amants, c’est fumée! Leurs transports et leur serments,

26 Carmen

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c’est fumée! Oui, c’est fumée, c’est fumée.

Les jeunes gensSans faire les cruelles, écoutez-nous, les belles, vous que nous adorons, que nous idolâtrons.

Le cigarièresDans l’air, nous suivons des yeux la fumée, la fumée. Dans l’air, nous suivons des yeux la fumée qui monte en tournant vers les cieux! La fumée! La fumée!

ChoeurMais nous ne voyons pas la Carmencita!

Les cigarières et les jeunes gensLa voilà! La voilà! La voilà! Voilà la Carmencita!

Les jeunes gensCarmen! Sur tes pas nous nous pressons tous! Carmen! Sois gentille: au moins réponds-nous, et dis-nous quel jour tu nous aimeras. Carmen, dis-nous quel jour tu nous aimeras!

CarmenQuand je vous aimerai? Ma foi, je ne sais pas!... Peut-être jamais, peut-être demain; mais pas aujourd’hui... c’est certain. L’amour est un oiseau rebelle que nul ne peut apprivoiser, et c’est bien en vain qu’on l’appelle, s’il lui convient de refuser. Rien n’y fait, menace ou prière, l’un parle bien, l’autre se tait;

son fumo! Sì, sono fumo, sono fumo.

I giovanottiSenza essere crudeli, ascoltateci, o belle, voi, che noi adoriamo, che idolatriamo.

Le sigaraieNell’aria, noi seguiamo con gli occhi il fumo, il fumo. Nell’aria, noi seguiamo con gli occhi il fumo, che sale verso il cielo! Il fumo! Il fumo!

CoroMa non vediamo la Carmencita!

Le sigaraie e i giovanottiEccola! Eccola! Eccola! Ecco la Carmencita!

I giovanottiCarmen! Sui tuoi passi tutti ci accalchiamo! Carmen! Sii gentile: almeno rispondici, e dicci in che giorno ci amerai Carmen, dicci in che giorno ci amerai!

CarmenQuando vi amerò? In fede mia, non lo so!... Forse mai, forse domani; ma non oggi... di certo! L’amore è un uccello ribelle che nessuno può addomesticare, invano lo si chiama, se gli va di rifiutare. Nulla serve, minaccia o preghiera, l’uno parla bene, l’altro tace;

27Atto primo

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et c’est l’autre que je préfère, il n’a rien dit, mais il me plaît.

ChoeurL’amour est un oiseau rebelle que nul ne peut apprivoiser, et c’est bien en vain qu’on l’appelle, s’il lui convient de refuser.

CarmenL’amour est enfant de Bohême, il n’a jamais connu de loi; si tu ne m’aimes pas, je t’aime; si je t’aime, prends garde à toi!

ChoeurPrends garde à toi!

CarmenSi tu ne m’aimes pas, si tu ne m’aimes pas, je t’aime.

ChoeurPrends garde à toi!

CarmenMa si je t’aime, si je t’aime, prends garde à toi!

ChoeurL’amour est enfant de Bohême, il n’a jamais connu de loi; si tu ne m’aimes pas, je t’aime; si je t’aime, prends garde à toi! Prends garde à toi!

CarmenL’oiseau que tu croyais surprendre battit de l’aile et s’envola;

ed è l’altro ch’io preferisco, nulla ha detto, ma mi piace.

CoroL’amore è un uccello ribelle che nessuno può addomesticare, invano lo si chiama, se gli va di rifiutare.

CarmenL’amore è figlio di zingari, mai ha conosciuto legge; se tu non m’ami, io t’amo; se io t’amo, attento a te!

CoroAttento a te!

CarmenSe tu non m’ami, se tu non m’ami, io t’amo.

CoroAttento a te!

CarmenMa se io t’amo, se io t’amo, attento a te!

CoroL’amore è figlio di zingari, mai ha conosciuto legge; se tu non m’ami, io t’amo; se io t’amo, attento a te! Attento a te!

CarmenL’uccello che credevi sorprendere sbattè l’ali e volò via;

28 Carmen

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l’amour est loin, tu peux l’attendre; tu ne l’attends plus, il est là! Tout autour de toi, vite, vite, il vient, s’en va, puis il revient; tu crois le tenir, il t’évite; tu crois l’éviter, il te tient!

ChoeurTout autour de toi, vite, vite, il vient, s’en va, puis il revient; tu crois le tenir, il t’évite; tu crois l’éviter, il te tient!

CarmenL’amour est enfant de Bohême, il n’a jamais connu de loi; si tu ne m’aimes pas, je t’aime; si je t’aime, prends garde à toi!

ChoeurPrends garde à toi!

CarmenSi tu ne m’aimes pas, si tu ne m’aimes pas, je t’aime.

ChoeurPrends garde à toi!

CarmenMa si je t’aime, si je t’aime, prends garde à toi!

ChoeurL’amour est enfant de Bohême, il n’a jamais connu de loi; si tu ne m’aimes pas, je t’aime; si je t’aime, prends garde à toi!

l’amore è lontano, puoi attenderlo; non l’attendi più, ed eccolo! Intorno a te, presto presto, viene, se ne va, poi torna; credi tenerlo, ti evita; vuoi evitarlo, ti prende!

CoroIntorno a te, presto presto, viene, se ne va, poi torna; credi tenerlo, ti evita; Vuoi evitarlo, ti prende!

CarmenL’amore è figlio di zingari, mai ha conosciuto legge; se tu non m’ami, io t’amo; se io t’amo, attento a te!

CoroAttento a te!

CarmenSe tu non m’ami, se tu non m’ami, io t’amo.

CoroAttento a te!

CarmenMa se io t’amo, se io t’amo, attento a te!

CoroL’amore è figlio di zingari, mai ha conosciuto legge; se tu non m’ami, io t’amo; se io t’amo, attento a te!

29Atto primo

Page 30: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

CarmenSi tu ne m’aimes pas, si tu ne m’aimes pas, je t’aime.

ChoeurPrends garde à toi!

CarmenMa si je t’aime, si je t’aime, prends garde à toi!

Les jeunes gensCarmen! Sur tes pas nous nous pressons tous! Carmen! Sois gentille, au moins répondsnous! Réponds-nous! Réponds-nous! Carmen! Sois gentille, au moins répondsnous!

CarmenEh! Compère, qu’est que tu fais là?

ChoeurL’amour est enfant de Bohême, il n’a jamais connu de loi; si tu ne m’aimes pas, je t’aime; si je t’aime, prends garde à toi!

JoséQuel regards! Quelle effronterie!… Cette fleur-là m’a fait l’effet d’une balle qui m’arrivait… Le parfum en est fort, et la fleur est jolie, et la femme, s’il est vraiment des sorcières. C’en est une certainement.

MicaëlaJosé!

JoséMicaëla!…

CarmenSe tu non m’ami, se tu non m’ami, io t’amo.

CoroAttento a te!

CarmenMa se io t’amo, se io t’amo, attento a te!

I giovanottiCarmen! Sui tuoi passi tutti ci accalchiamo! Carmen, Sii gentile, almeno rispondici! Rispondici! Rispondici! O Carmen! Sii gentile, almeno rispondici!

CarmenEhi! Compare, che cosa stai facendo?

CoroL’amore è figlio di zingari, mai ha conosciuto legge; se tu non m’ami, io t’amo; se io t’amo, attento a te!

JoséChe sguardo! Che sfrontatezza!… Questo fiore mi ha fatto l’effetto di una pallottola che mi arrivasse… Il profumo è forte e il fiore è bello, e la ragazza è veramente una maga. È una maga certamente.

MicaëlaJosé!

JoséMicaëla!…

30 Carmen

Page 31: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

MicaëlaMe voici!…

JoséQuelle joie!

MicaëlaC’est votre mère qui m’envoie…

JoséParle-moi de ma mère! Parle-moi de ma mère!

MicaëlaJ’apporte de sa part, fidèle messagère, cette lettre!

JoséUne lettre.

MicaëlaEt puis un peu d’argent, pour ajouter à votre traitement. Et puis...

JoséEt puis?...

MicaëlaEt puis... vraiment je n’ose!... Et puis... encore une autre chose qui vaut mieux que l’argent, et qui, pour un bon fils, aura sans doute plus de prix.

JoséCette autre chose, quelle est-elle? Parle donc...

MicaëlaEccomi!…

JoséChe piacere!

MicaëlaÈ vostra madre che mi manda…

JoséParlami di mia madre! Parlami di mia madre!

MicaëlaDa parte sua io porto, fedele messaggera, questa lettera!

JoséUna lettera!

MicaëlaE poi un po’ di danaro, per contribuire al vostro mantenimento. E poi...

JoséE poi?...

MicaëlaE poi... davvero non oso!... E poi... un’altra cosa ancora che conta più del danaro, e che, per un buon figlio, senz’altro avrà più valore.

JoséQuest’altra cosa, qual’è? Parla dunque...

31Atto primo

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MicaëlaOui, je parlerai. Ce que l’on m’a donné, je vous le donnerai. Votre mère avec moi sortait de la chapelle, et c’est alors qu’en m’embrassant: «Tu vas, m’a-t-elle dit, t’en aller à la ville: la route n’est pas longue; une fois à Séville tu chercheras mon fils, mon José, mon enfant! Et tu lui diras que sa mère songe nuit et jour à l’absent, qu’elle regrette et qu’elle espère, qu’elle pardonne et qu’elle attend. Tout cela, n’est-ce pas? Mignonne, de ma part tu le lui diras; et ce baiser que je te donne, de ma part tu le lui rendras».

JoséUn baiser de ma mère!...

MicaëlaUn baiser pour son fils!...

JoséUn baiser de ma mère!...

MicaëlaUn baiser pour son fils!... José, je vous le rends, comme je l’ai promis!

JoséMa mère, je la vois! Je revois mon village! O souvenirs d’autrefois, doux souvenirs du pays!... Vous remplissez mon coeur de force et de courage! O souvenirs chéris! Ma mère, je la vois, je revois mon village!

JoséMa mère, je la vois, je revois mon village!

MicaëlaSì, parlerò. Quel che m’è stato dato, ve lo darò. Vostra madre usciva con me dalla cappella, e allora abbracciandomi: “Tu, m’ha detto, andrai in città: non è lungo il cammino; una volta a Siviglia cercherai mio figlio, il mio José, il mio ragazzo! E gli dirai che sua madre pensa notte e giorno all’assente, che rimpiange e spera, che perdona e aspetta. Tutto questo, vero? Piccina, da parte mia gli dirai; e questo bacio che ti do, da parte mia glielo renderai”.

JoséUn bacio di mia madre!...

MicaëlaUn bacio per suo figlio!...

JoséUn bacio di mia madre!...

MicaëlaUn bacio per suo figlio!... José, io ve lo rendo, come ho promesso!

JoséMia madre, la vedo! Rivedo il mio villaggio! Oh ricordi d’un tempo, dolci ricordi del paese!... Voi colmate il mio cuoredi forza e di coraggio. Oh cari ricordi! Mia madre, la vedo, rivedo il mio villaggio!

JoséMia madre, la vedo, rivedo il mio villaggio!

32 Carmen

Page 33: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Je te revois, ô mon village! Doux souvenirs, souvenirs du pays, vous remplissez mon coeur de courage. Doux souvenirs, ô souvenirs chéris, je revois mon village! Ô souvenirs chéris! Vous me rendez tout mon courage. Ô souvenirs du pays!

MicaëlaSa mère, il la revoit, il revoit son village! Il te revois, ô mon village! Doux souvenirs, souvenirs du pays, vous remplissez son coeur de courage, doux souvenirs, ô souvenirs chéris, il revoit son village! Vous lui rendez tout son courage. Ô souvenirs du pays!

JoséReste-là maintenant, pendant que je lirai.

MicaëlaNon pas, lisez d’abord, et puis je reviendrai.

JoséPourquoi t’en aller?

MicaëlaC’est plus sage, cela me convient davantage. Lisez, puis je reviendrai.

JoséTu reviendras?

MicaëlaJe reviendrai.

Io ti rivedo, o mio villaggio! Dolci ricordi, dolci ricordi del paese,voi colmate il mio cuore di coraggio. Dolci ricordi, oh cari ricordi, Io rivedo il mio villaggio! Oh cari ricordi! Voi mi rendete tutto il mio coraggio. O ricordi del paese!

MicaëlaSua madre, la rivede, rivede il suo villaggio! Egli ti rivede, o mio villaggio! Dolci ricordi, ricordi del paese,Voi riempite il suo cuore di coraggio, o ricordi, cari ricordi, egli rivede il suo villaggio! Voi gli rendete tutto il suo coraggio. O ricordi del paese!

JoséRestate un attimo, mentre io leggerò.

MicaëlaNo, leggete anzitutto, poi io ritornerò.

JoséPerché vuoi andartene?

MicaëlaÈ più saggio, mi conviene di più. Leggete, poi tornerò.

JoséTornerai?

MicaëlaTornerò.

33Atto primo

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JoséNe crains rien, ma mère, ton fils t’obéira, fera ce que tu dis. J’aime Micaëla, je la prendrai pour femme. Quant à tes fleurs, sorcière infâme!…

ZunigaQue se passe-t-il donc là-bas?

Le cigarièresAu secours! N’entendez-vous pas? Au secours! Messieurs les soldats!

Premier groupeC’est la Carmencita!

Deuxième groupeNon pas, ce n’est pas elle.

Premier groupeC’est elle!

Deuxième groupePas du tout!

Premier groupeSi fait, si fait, c’est elle! Elle a porté les premiers coups!

Toutes les femmesNe les écoutez pas, monsieur! Écoutez-nous! Écoutez-nous! Écoutez-nous, monsieur, écoutez-nous!

Premier groupeLa Manuelita disait, et répétait à voix haute qu’elle achèterait sans faute

JoséNon temere, madre mia, tuo figlio ti obbedirà, farà quello che dici. Io amo Micaela, e la prenderò per moglie. Quanto ai tuoi fiori, infame strega!…

ZunigaMa che succede laggiù?

Le sigaraieAiuto! Non sentite? Aiuto! Signori soldati!

Primo gruppoÈ la Carmencita!

Secondo gruppoNo, no, non è lei!

Primo gruppoÈ lei!

Secondo gruppoProprio no!

Primo gruppoCerto, certo, è lei! Lei ha colpito per prima!

Tutte le donneNon ascoltatele, signore! Ascoltate noi! Ascoltate noi! Ascoltate noi, signore, ascoltate noi!

Primo gruppoLa Manuelita diceva, e ripeteva ad alta voce che avrebbe comprato senz’altro

34 Carmen

Page 35: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

un âne qui lui plaisait.

Deuxième groupeAlors la Carmencita, railleuse à son ordinaire, dit: un âne, pour quoi faire? Un balai te suffira.

Premier groupeManuelita riposta et dit à sa camarade: pour certaine promenade, mon âne te servira!

Deuxième groupeEt ce jour-là tu pourras à bon droit faire la fière, deux laquais suivront derrière t’émouchant à tour de bras.

Toutes les femmesLà-dessus, toutes les deux se sont prises aux cheveux!...

ZunigaAu diable tout ce bavardage!... Prenez, José, deux hommes avec vous, et voyez là-dedans qui cause ce tapage!

Premier groupeC’est la Carmencita!

Deuxième groupeNon, non, ce n’est pas elle!

Premier groupeSi fait, si fait, c’est elle!

Deuxième groupePas du tout!

un asino che le piaceva.

Secondo gruppoAllora la Carmencita, beffarda come al solito, disse: un asino, per cosa? Una scopa ti basterà.

Primo gruppoManuelita ribattevae disse alla compagna: per certe passeggiate, il mio asino ti servirà!

Secondo gruppoE quel giorno potrai a buon diritto far la superba, due lacché ti seguiranno a scacciarti le mosche.

Tutte le donneAllora, tutte due si son prese per i capelli!...

ZunigaAl diavolo tutte queste ciance!... José, prendete due uomini con voi, e vedete là dentro chi provoca questo baccano!

Primo gruppoÈ la Carmencita!

Secondo gruppoNo, no, non è lei!

Primo gruppoCerto, certo che è lei!

Secondo gruppoNiente affatto!

35Atto primo

Page 36: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Premier groupeElle a porté les premiers coups!

ZunigaHolà! Éloignez-moi toutes ces femmes-là!

Toutes les femmesMonsieur! Monsieur! Ne les écoutez pas! Monsieur, écoutez-nous!

Premier groupeC’est la Carmencita qui porta les premiers coups!

Deuxième groupeC’est la Manuelita qui porta les premiers coups!

Premier groupeLa Carmencita!

Deuxième groupeLa Manuelita

Premier groupeSi! Si! Si! Si! Elle a porté le premiers coups! C’est la Carmencita!

Deuxième groupeNon! Non! Non! Non! Elle a porté le premiers coups! C’est la Manuelita!

JoséMon officier, c’était une querelle, des injures d’abord, puis à la fin des coups: une femme blessée.

ZunigaEt par qui?

Primo gruppoE’ stata lei a cominciare!

ZunigaOlà! Allontanatemi tutte queste donne!

Tutte le donneSignore! Signore! Non le ascoltate! Signore scoltate noi!

Primo gruppoÈ la Carmencita che ha cominciato!

Secondo gruppoÈ la Manuelita che ha cominciato!.

Primo gruppoLa Carmencita!

Secondo gruppoLa Manuelita!

Primo gruppoSì! Sì! Sì! Sì! È lei che ha cominciato! È la Carmencita!

Secondo gruppoNo! No! No! No! È lei che ha cominciato!È la Manuelita!

JoséSignor ufficiale, c’è stata una discussione, all’inizio ingiurie, poi alla fine dei colpi di coltello: una donna ferita.

ZunigaFerita da chi?

36 Carmen

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JoséMais par elle.

ZunigaVous entendez; que nous répondrez-vous?

CarmenTra la la la la la la la coupe-moi, brûle-moi, je ne te dirai rien; tra la la la la la la je brave tout le feu, le fer et le ciel même.

ZunigaFais-nous grâce de tes chansons et, puis l’on t’a dit de répondre, réponds!

CarmenTra la la la la la la la mon secret, je le garde, et je le garde bien! Tra la la la la la la j’en aime un autre et meurs en disant que je l’aime.

ZunigaPuisque tu le prends sur ce ton, tu chanteras ton air aux murs de la prison. La peste! Décidément, vous avez la main leste. C’est dommage, c’est grand dommage, car elle est gentille vraiment, mais il faut bien la rendre sage: attachez ces deux jolis bras.

CarmenOù me conduirez-vous?…

JoséÅ la prison, et je n’y puis rien faire.

CarmenVraiment, tu n’y peux rien faire?

JoséMa da lei.

ZunigaAvete sentito; che cosa rispondete?

CarmenTra la la la la la la la tagliami, bruciami, non ti dirò nulla; tra la la la la la la tutto io sfido fuoco, il ferro e il cielo stesso.

ZunigaRisparmiaci le tue canzoni e, poiché ti ho detto di rispondere, rispondi!

CarmenTra la la la la la la la il mio segreto, lo serbo, e lo serbo bene! Tra la la la la la la io amo un altro e muoio dicendo che l’amo.

ZunigaPoiché la prendi su questo tono, canterai le tue arie fra le mura della prigione. La peste! Decisamente avete le mani leste. È un peccato, un vero peccato poiché ella è veramente gentile, ma bisogna farla diventare saggia: legate queste due graziose braccine.

CarmenDove mi conducete?

JoséAlla prigione, e non posso farci nulla.

CarmenVeramente, non puoi farci nulla?

37Atto primo

Page 38: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

JoséNon, rien, j’obéis à mes chefs.

CarmenEh bien! Moi, je sais bien qu’en dépit de tes chefs eux-mêmes, tu feras tout ce que je veux, et cela, parce que tu m’aimes.

JoséMoi, t’aimer!

CarmenOui, José, la fleur dont je t’ai fait présent, tu sais, la fleur de la sorcière, tu peux la jeter maintenant, le charme opère!

JoséNe me parle plus, tu m’entends, ne parle plus, je le défends!

CarmenPrès des remparts de Séville chez mon ami Lillas Pastia, j’irai danser la séguedille et boire du Manzanilla! J’irai chez mon ami Lillas Pastia! Oui, mais toute seule on s’ennuie, et les vrais plaisir sont à deux; donc pour me tenir compagnie j’emmènerai mon amoureux! Mon amoureux... il est au diable... Je l’ai mis à la porte hier! Mon pauvre coeur, très consolable, mon coeur est libre comme l’air! J’ai des galants à la douzaine, mais ils ne sont pas à mon gré;

JoséNo, nulla, io obbedisco ai miei capi.

CarmenEbbene! Io lo so bene che a dispetto dei tuoi stessi capi, tu farai tutto quello che voglio io, perché mi ami.

JoséIo ti amo!

CarmenSì, José,il fiore che ti ho gettato, lo sai, il fiore della magia, ora lo puoi gettare, ma l’incantesimo ha agito!

JoséNon mi parlare più, hai capito? Non parlare più, te lo proibisco!

CarmenPresso i bastioni di Siviglia dal mio amico Lillas Pastia, andrò a danzar la seguidilla e a bere il Manzanilla! Andrò dal mio amico Lillas Pastia! Sì, ma tutta sola ci si annoia, e i veri piaceri sono a due; dunque, per tenermi compagnia porterò il mio amante! Il mio amante... è al diavolo... L’ho messo ieri alla porta! Il mio povero cuore, sì consolabile, il mio cuore è libero come l’aria! Ho a dozzine corteggiatori, ma non mi aggradano;

38 Carmen

Page 39: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

voici la fin de la semaine: qui veut m’aimer? Je l’aimerai! Qui veut mon âme?... Elle est à prendre! Vous arrivez au bon moment! Je n’ai guère le temps d’attendre, car avec mon nouvel amant, près des remparts de Séville chez mon ami Lillas Pastia, j’irai danser la séguedille et boire du Manzanilla. Oui, j’irai chez mon ami Lillas Pastia!

JoséTais-toi! Je t’avais dit de ne pas me parler!

CarmenJe ne te parle pas, je chante pour moi-même!... Et je pense! Il n’est pas défendu de penser! Je pense à certain officier, je pense à certain officier qui m’aime, et qu’à mon tour... je pourrais bien aimer!

JoséCarmen!

CarmenMon officier n’est pas un capitaine, pas même un lieutenant il n’est que brigadier; mais c’est assez pour une Bohémienne, et je daigne m’en contenter!

JoséCarmen, je suis comme un homme ivre, si je cède, si je te livre, ta promesse, tu la tiendras... Ah! Si je t’aime, tu m’aimeras!

CarmenOui...

ecco, è la fine della settimana: chi vuole amarmi? Io l’amerò! Chi vuole l’anima mia?... È in vendita! Arrivate al momento giusto! Non ho il tempo di aspettare, ché col mio nuovo amante, presso i bastioni di Siviglia dal mio amico Lillas Pastia, andrò a danzar la seguidilla e a bere il Manzanilla. Sì, andrò dal mio amico Lillas Pastia!

JoséTaci! T’avevo detto di non parlarmi!

CarmenNon ti parlo, canto per me sola!... E penso! Non è vietato pensare! Penso a certo ufficiale, penso a certo ufficiale che m’ama, e che a mia volta... potrei forse amare!

JoséCarmen!

CarmenIl mio ufficiale non è un capitano, nemmeno un tenente è solo brigadiere; ma per una zingara basta, e mi degno d’accontentarmi!

JoséCarmen, io son come un ubriaco, se cedo, se ti libero, manterrai la tua promessa... Ah! Se io t’amo, tu m’amerai!

CarmenSì...

39Atto primo

Page 40: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

JoséChez Lillas Pastia...

CarmenNous danserons... la séguedille...

JoséTu le promets!... Carmen...

CarmenEn buvant du Manzanilla...

JoséTu le promets!...

CarmenAh!... Près des remparts de Séville, chez mon ami Lillas Pastia, nous danserons la séguedille et boirons du Manzanilla. Tra la la...

JoséLe lieutenant!… Prenez garde.

ZunigaVoici l’ordre; partez et faites bonne garde.

CarmenEn chemin je te pousserai... Aussi fort que je le pourrai... Laisse-toi renverser... le reste me regarde...

CarmenL’amour est enfant de Bohême, il n’a jamais connu de loi; si tu ne m’aimes pas, je t’aime; si je t’aime, prends garde à toi!

JoséDa Lillas Pastia...

CarmenNoi danzeremo... la seguidilla...

JoséLo prometti!... Carmen...

CarmenBevendo manzanilla...

JoséLo prometti!...

CarmenAh!... Presso i bastioni di Siviglia, dal mio amico Lillas Pastia, balleremo la seguidilla e berremo manzanilla. Tra la là...

JoséIl tenente!… Sta attenta.

ZunigaEcco l’ordine; partite e fate buona guardia.

CarmenPer via ti spingerò... Più forte che potrò... Lasciati cadere... il resto mi riguarda...

CarmenL’amore è figlio di zingari, mai ha conosciuto legge; se tu non m’ami, io t’amo; se io t’amo, attento a te!

40 Carmen

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Atto secondo

CarmenLe lamine dei sistri tintinnavano con un metallico bagliore, e su questa musica strana le zingarelle s’alzavano, i tamburi baschi facevan il loro dovere, e le chitarre forsennate stridevan sotto ostinate mani, stessa canzone, stesso ritornello!... Tra la là...

Carmen, Frasquita e MercedesTra la là...

CarmenGli anelli di rame e d’argento rilucevan sulle pelli bistrate zebrate d’arancione o di rosso; le stoffe volavano al vento; la danza si sposava al canto, dapprima indecisa e timida, poi più viva e più veloce... Cresceva, cresceva, cresceva! Tra la là...

Carmen, Frasquita e MercedesTra la là...

CarmenGli zingari a tutta forza, imperversavan sui lor strumenti, e quell’abbagliante frastuono

Acte deuxième

CarmenLes tringles des sistres tintaient avec un éclat métallique, et sur cette étrange musique les zingarellas se levaient, tambours de basque allaient leur train, et les guitares forcenées grinçaient sous des mains obstinées, même chanson, même refrain!... Tra la la...

Carmen, Frasquita et MércèdesTra la la...

CarmenLes anneaux de cuivre et d’argent reluisaient sur les peaux bistrées d’orange ou de rouge zébrées; les étoffes flottaient au vent; la danse au chant se mariait, d’abord indécise et timide, plus vive ensuite et plus rapide... Cela montait, montait, montait! Tra la la...

Carmen, Frasquita et MércèdesTra la la...

CarmenLes bohémiens à tour de bras, de leurs instruments faisaient rage, et cet éblouissant tapage

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stregava le zingare! Sotto il ritmo della canzone, ardenti, folli, febbrili, si lasciavano, snervate, trasportare dal turbine! Tra la là!

FrasquitaIl signor Pastia mi dice...

ZunigaChe vuole ancora da noi mastro Pastia?

FrasquitaDice che il Corregidor vuole che la locanda chiuda.

ZunigaEbbene, partiremo, voi verrete con noi.

FrasquitaNoi no, restiamo.

ZunigaE tu, Carmen, non vieni? Ascolta! Due parole dette a bassa voce: ce l’hai con me!

CarmenIo avercela con voi! Perché?

ZunigaQuel soldato l’altro giorno imprigionato per te...

CarmenCos’han fatto di quel poveretto?

ZunigaAdesso è libero!

44 Carmen

ensorcelait les zingaras! Sous le rythme de la chanson, ardentes, folles, enfiévrées, elles se laissaient enivrées, emporter par le tourbillon! Tra la la...

FrasquitaMonsieur Pastia me dit...

ZunigaQue nous veut-il encor maître Pastia?

FrasquitaIl dit que le corrégidor veut que l’on ferme l’auberge.

ZunigaEh bien, nous partirons, vous viendrez avec nous.

FrasquitaNon pas nous, nous restons.

ZunigaEt toi, Carmen? tu ne viens pas? Écoute! Deux mots dits tout bas: tu m’en veux!

CarmenVous en vouloir! Pourquoi?

ZunigaCe soldat l’autre jour emprisonné pour toi...

CarmenQu’a t’on fait de ce malheureux?

ZunigaMaintenant il est libre!

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CarmenIl est libre! Tant mieux. Bonsoir, messieurs nos amoureux!

Carmen, Frasquita et MércèdesBonsoir, messieurs nos amoureux!

ChoeurVivat! Vivat le torero! Vivat! Vivat Escamillo! Vivat! Vivat! Vivat!

ZunigaUne promenade aux flambeaux! C’est le vainqueur des courses de Grenade. Voulez-vous avec nous boire, mon camarade, à vos succès anciens, à vos succès nouveaux?

ChoeurVivat! Vivat le torero! Vivat! Vivat Escamillo! Jamais homme intrépide n’a, par un coup plus beau, d’une main plus rapide, terrassé le taureau! Vivat! Vivat le torero! Vivat! Vivat Escamillo!

EscamilloVotre toast, je peux vous le rendre, séñors, car avec les soldats, oui, les toreros peuvent s’entendre; pour plaisir ils ont les combats! Le cirque est plein, c’est jour de fête! Le cirque est plein du haut en bas; les spectateurs perdant la tête, les spectateurs s’interpellent à grands fracas! Apostrophes, cris et tapage

CarmenÈ libero! Tanto meglio. Buonasera, nostri signori innamorati!

Carmen, Frasquita e MercedesBuonasera, nostri signori innamorati!

CoroViva! Viva il torero! Viva! Viva Escamillo! Viva! Viva! Viva!

ZunigaUna passeggiata al lume delle fiaccole! È il vincitore delle corride di Granada. Volete bere con noi, amico mio, ai vostri vecchi successi, ai vostri nuovi successi?

CoroViva! Viva il torero! Viva! Viva Escamillo! Mai uomo intrepido ha, con un colpo più bello, con una mano più rapida, abbattuto il toro! Viva! Viva il torero! Viva! Viva Escamillo!

EscamilloIl vostro brindisi, lo posso ricambiare, señores, perché coi soldati, sì, i toreri si possono intendere; tutti si battono con piacere! L’arena è piena, è giorno di festa! L’arena è piena dall’alto in basso; gli spettatori perdon la testa, parlan fra loro con gran frastuono! Richiami, grida e fracasso

45Atto secondo

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poussés jusques à la fureur! Car c’est la fête du courage! C’est la fête des gens de coeur! Allons en garde! Allons! Allons! Ah! Toréador, en garde! Toréador, toréador! Et songe bien, oui, songe en combattant, qu’un oeil noir te regarde et que l’amour t’attend! Toréador, l’amour, l’amour t’attend!

TousToréador, en garde! Toréador, toréador! Et songe bien, oui, songe en combattant, qu’un oeil noir te regarde et que l’amour t’attend! Toréador, l’amour, l’amour t’attend!

EscamilloTout d’un coup on a fait silence... On fait silence... Ah! Que se passe-t-il? Plus de cris, c’est l’instant! Le taureau s’élance en bondissant hors du toril... Il s’élance! Il entre, il frappe!... Un cheval roule, entraînant un picador... «Ah! bravo! toro!»... Hurle la foule, le taureau va... il vient... et frappe encor! En secouant ses banderilles, plein de fureur, il court! Le cirque est plein de sang! On se sauve!... On franchit les grilles!... C’est ton tour maintenant! Allons en garde! Allons! Allons! ah! Toréador, en garde! Toréador, toréador! Et songe bien, oui, songe en combattant, qu’un oeil noir te regarde

spinti sino al furore! È la festa del coraggio! È la festa della gente di cuore! Andiamo attento! Andiamo! Andiamo! Ah! Toreador, attento! Toreador, toreador! Pensa, combattendo, che un occhio nero ti guarda e l’amore ti aspetta! Toreador, l’amore t’aspetta!

TuttiToreador, attento! Toreador, toreador! Pensa, combattendo, che un occhio nero ti guarda e l’amore ti aspetta! Toreador, l’amore t’aspetta!.

EscamilloA un tratto si fa silenzio... Si fa silenzio... Ah! Che succede? Non più grida, è il momento! Il toro si slancia balzando fuori dal toril... Si slancia! Entra, colpisce!... Stramazza un cavallo, trascinando un picador... “Ah! bravo! toro!”... Urla la folla, il toro va... viene... colpisce ancora! Scuotendo le sue banderillas, corre, pieno di furore! L’arena è piena di sangue! Scappano!... Saltano le griglie!... È il tuo momento adesso! Andiamo attento! Andiamo! Andiamo! Ah! Toreador, attento! Toreador, toreador! Pensa, combattendo, che un occhio nero ti guarda

46 Carmen

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et que l’amour t’attend! Toréador, l’amour, l’amour t’attend!

TousToréador, en garde! Toréador, toréador! Et songe bien, oui, songe en combattant, qu’un oeil noir te regarde et que l’amour t’attend! Toréador, l’amour, l’amour t’attend!.

MércèdesL’amour!

EscamilloL’amour!

FrasquitaL’amour!

EscamilloL’amour!

CarmenL’amour!

EscamilloL’amour!

TousToréador, toréador! L’amour t’attend!

EscamilloLa belle, un mot: comment t’appelle-t-on? Dans mon premier danger, je veux dire ton nom.

CarmenCarmen! Carmencita! Cela revient au même.

e l’amore ti aspetta! Toreador, l’amore t’aspetta!

TuttiToreador, attento! Toreador, toreador! Pensa, combattendo, che un occhio nero ti guarda e che l’amore ti aspetta! Toreador, l’amore t’aspetta!

MercedesL’amore!

EscamilloL’amore!

FrasquitaL’amore!

EscamilloL’amore!

CarmenL’amore!

EscamilloL’amore!

TuttiToreador, toreador! L’amore ti aspetta!

EscamilloBellezza, una parola: come ti chiami? Al mio primo pericolo, voglio dire il tuo nome.

CarmenCarmen! Carmencita! È lo stesso!

47Atto secondo

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EscamilloSi l’on te disait que l’on t’aime…

CarmenJe répondrais qu’il ne faut pas m’aimer.

EscamilloCette réponse n’est pas tendre. Je me contenterai d’espérer et d’attendre.

CarmenIl est permis d’attendre, il est doux d’espérer.

ZunigaPuisque tu ne viens pas, Carmen, je reviendrai.

CarmenEt vous aurez grand tort!

ZunigaBah! Je me risquerai.

FrasquitaEh bien! Vite, quelles nouvelles?

Le DancaïrePas trop mauvaises, le nouvelles. Et nous pouvons encor faire quelque baux coups, mais nous avons besoin de vous…

Frasquita, Mércèdes et CarmenBesoin de nous?

Le DancaïreOui, nous avons besoin de vous. Nous avons en tête une affaire...

Mércèdes et FrasquitaEst-elle bonne, dites-nous?

EscamilloSe uno ti dicesse che t’ama…

CarmenRisponderei che non occorre che mi ami.

EscamilloQuesta risposta non è dolce. Mi accontenterò di sperare e aspettare.

CarmenÈ permesso aspettare, è dolce sperare.

ZunigaDato che non vieni tu, Carmen, verrò io.

CarmenA avrete torto!

ZunigaBeh! Corro il rischio!

FrasquitaEbbene! Presto, quali notizie?

Il DancairoNon troppo cattive, le notizie. E possiamo fare ancora qualche bel colpo, ma abbiamo bisogno di voi…

Frasquita, Mercedes e CarmenBisogno di noi?

Il DancairoSì, abbiamo bisogno di voi. Abbiamo in mente un affare...

Mercedes e FrasquitaÈ buono, diteci?

48 Carmen

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Le DancaïreElle est admirable, ma chère; mais nous avons besoin de vous!

Le RemendadoOui, nous avons besoin de vous!

CarmenDe nous?

Le DancaïreDe vous!

FrasquitaDe nous?

Le RemendadoDe vous!

MércèdesDe nous?

Frasquita, Mércèdes et CarmenQuoi! Vous avez besoin de nous?

Le Remendado et le DancaïreOui, nous avons besoin de vous! Car nous l’avouons humblement, et fort respectueusement. Quand il s’agit de tromperie, de duperie, de volerie, il est toujours bon, sur ma foi, d’avoir les femmes avec soi, et sans elles, mes toutes belles, on ne fait jamais rien de bien!

Il DancairoMeraviglioso, mia cara; ma abbiamo bisogno di voi!

Il RemendadoSi, abbiamo bisogno di voi!

CarmenDi noi?

Il DancairoDi voi!

FrasquitaDi noi?

Il RemendadoDi voi!

MercedesDi noi?

Frasquita, Mercedes e CarmenCome! Avete bisogno di noi?

Il Remendado e il DancairoSì, abbiamo bisogno di voi! Perché, lo confessiamo umilmente, e assai rispettosamente. Quando si tratta di inganno, di imbroglio, di furto, è sempre bene, in fede mia, avere donne con sé, e senza di loro, mie bellissime, non si combina mai niente di buono!

49Atto secondo

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Frasquita, Mércèdes et CarmenQuoi! Sans nous jamais rien de bien?

Le Remendado et le DancaïreN’êtes-vous pas de cet avis?

Frasquita, Mércèdes et CarmenSi fait, je suis de cet avis. Si fait vraiment, je suis de cet avis.

Tous les cinqQuand il s’agit de tromperie, de duperie, de volerie, il est toujours bon, sur ma foi, d’avoir les femmes avec soi, et sans elles, les toutes belles, on ne fait jamais rien de bien! Quand il s’agit de tromperie, de duperie, de volerie, il est toujours bon, sur ma foi, d’avoir les femmes avec soi, oui, sur ma foi, sur ma foi, il est toujours, toujours bon d’avoir les femmes avec soi!

Le DancaïreC’est dit, alors: vous partirez?

Frasquita puis MércèdesQuand vous voudrez.

Le RemendadoMais... tout de suite.

CarmenAh! Permettez... Permettez! S’il vous plaît de partir... Partez,

Frasquita, Mercedes e CarmenChe! Senza noi mai niente di buono?

Il Remendado e il DancairoNon siete di questa opinione?

Frasquita, Mercedes e CarmenSi, io sono di questa opinione. Sì, veramente, io sono di questa opinione.

Tutti cinqueQuando si tratta di inganno, di imbroglio, di furto, è sempre bene, in fede mia, avere donne con sé, e senza di loro, le bellissime, non si combina mai niente di buono! Quando si tratta di inganno, di imbroglio, di furto, è sempre bene, in fede mia, avere donne con sé, sì, in fede mia, in fede mia è sempre, sempre bene avere le donne con sé!

Il DancairoÈ detto, allora: partirete?

Frasquita e MercedesQuando vorrete.

Il DancairoMa... subito.

CarmenAh! Permettete... Permettete! Se volete partire... Partite,

50 Carmen

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mais je ne suis pas du voyage. Je ne pars pas... Je ne pars pas!

Le Dancaïre et le RemendadoCarmen, mon amour, tu viendras, et tu n’auras pas le courage de nous laisser dans l’embarras.

CarmenJe ne pars pas... Je ne pars pas!

Mércèdes et FrasquitaAh! Ma Carmen, tu viendras.

Le DancaïreMais au moins la raison, Carmen, tu la diras!

Frasquita, Mércèdes, le Dancaïre et le RemendadoLa raison! La raison! La raison! La raison!

CarmenJe la dirai certainement.

Frasquita, Mércèdes, le Dancaïre et le RemendadoVoyons! Voyons! Voyons! Voyons!

CarmenLa raison, c’est qu’en ce moment...

Le Dancaïre et le RemendadoEh bien?

Frasquita et MércèdesEh bien?

CarmenJe suis amoureuse!

ma io non sarò della partita. Io non parto... Io non parto!

Il Dancairo e il RemendadoCarmen, amor mio, tu verrai, non avrai il coraggio di lasciarci nelle peste.

CarmenIo non parto... Io non parto!

Mercedes e FrasquitaAh! Mia Carmen, tu verrai!

Il DancairoMa almeno la ragione, Carmen, la dirai!

Frasquita, Mercedes, il Dancairo e il RemendadoLa ragione! La ragione! La ragione! La ragione!

CarmenCerto che la dirò.

Frasquita, Mercedes, il Dancairo e il RemendadoSentiamo! Sentiamo! Sentiamo! Sentiamo!

CarmenLa ragione, è che in questo momento...

Il Dancairo e il RemendadoAllora?

Frasquita e MercedesAllora?

CarmenSono innamorata!

51Atto secondo

Page 52: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Le Dancaïre et le RemendadoQu’a-t-elle dit? Qu’a-t-elle dit?

Frasquita et MércèdesElle dit qu’elle est amoureuse!

Frasquita, Mércèdes, le Dancaïre et le RemendadoAmoureuse! Amoureuse!

Le DancaïreVoyons, Carmen, soit sérieuse!

CarmenAmoureuse à perdre l’esprit!

Le Dancaïre et le RemendadoLas chose, certes, nous étonne, mais ce n’est pas le premier jour où vous aurez su, ma mignonne, faire marcher de front le devoir et l’amour.

CarmenMes amis, je serais fort aise de partir avec vous ce soir; mais cette fois, ne vous déplaise, il faudra que l’amour passe avant le devoir...

Le DancaïreCe n’est pas là ton dernier mot?

CarmenAbsolument!

Le RemendadoIl faut que tu te laisses attendrir!

Il Dancairo e il RemendadoCosa ha detto? Cosa ha detto?

Frasquita e MercedesHa detto che è innamorata!

Frasquita, Mercedes, il Dancairo e il RemendadoInnamorata! Innamorata!

Il DancairoVia, Carmen, sii seria!

CarmenInnamorata da perder la testa!

Il Dancairo e il RemendadoLa cosa, certo, ci stupisce, ma non è la prima volta che avete saputo, piccola mia, far marciare insieme il dovere e l’amore.

CarmenAmici miei, sarei ben lieta di partire con voi stasera; ma stavolta, non vi spiaccia, l’amore dovrà precedere il dovere...

Il DancairoÈ la tua ultima parola?

CarmenAssolutamente!

Il RemendadoDevi lasciarti intenerire!

52 Carmen

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Tous les quatreIl faut venir, Carmen, il faut venir! Pour notre affaire, c’est nécessaire: car entre nous...

CarmenQuant à cela, je l’admets avec vous!

Tous les cinqQuand il s’agit de tromperie, de duperie, de volerie, il est toujours bon, sur ma foi, d’avoir les femmes avec soi, et sans elles, les toutes belles, on ne fait jamais rien de bien!. Oui, quand il s’agit de tromperie, de duperie, de volerie, il est toujours bon, sur ma foi, d’avoir les femmes avec soi, oui, sur ma foi! Oui, sur ma foi! Il est toujours bon d’avoir les femmes avec soi, toujours les femmes avec soi!

Le DancaïreMais qui donc attends-tu?

CarmenPresque rien, un soldat qui l’autre jour pour me rendre service s’est fait mettre en prison.

Le RemendadoLe fait est délicat.

Le DancaïreIl se peut qu’après tout ton soldat réfléchisse. Es-tu bien sûre qu’il viendra?

Tutti quattroDevi venire, Carmen, devi venire! Per il nostro affare, è necessario: perché fra noi...

CarmenQuanto a questo, son d’accordo con voi!

Tutti cinqueQuando si tratta di inganno, di imbroglio, di furto, è sempre bene, in fede mia, avere donne con sé, e senza di loro, le bellissime, non si combina mai niente di buono! Sì, quando si tratta di inganno, di imbroglio, di furto, è sempre bene, in fede mia, avere donne con sé, sì, in fede mia! Sì, in fede mia! È sempre bene avere le donne con sé, sempre le donne con sé!

Il DancairoMa chi dunque aspetti?

CarmenNulla, solo un soldato che l’altro giorno per farmi un favore s’è fatto mettere in prigione.

Il RemendadoIl fatto è delicato.

Il DancairoPuò essere che dopo tutto il tuo soldato ci ripensi. Sei ben sicura che verrà?

53Atto secondo

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JoséHalte-là! Qui va là? Dragon d’Alcalà.

CarmenEcoutez! Le voilà!

JoséOù t’en vas-tu par là, dragon d’Alcalà? Moi, je m’en vais faire, mordre la poussière a mon adversaire. S’il en est ainsi, passez, mon ami. Affaire d’honneur, affaire de coeur; pour nous tout est là, dragons d’Alcala!

FrasquitaC’est un beau dragon.

MércèdesUn très beau dragon!

Le DancaïreQui serait pour nous un fier compagnon.

Le RemendadoDis-lui de nous suivre.

CarmenIl refusera.

Le DancaïreMais, essaye, au moins.

JoséAlto là! Chi va là? Dragone d’Alcala.

CarmenAscoltate! Eccolo!

JoséDove vai per di là, dragone d’Alcalà? Vado a far, mordere la polvere al mio rivale. Se è così, passate, amico mio. Affare d’onore, affare di cuore; per noi è tutto qui, dragoni d’Alcalà!

FrasquitaÈ un bel dragone.

MercedesUn dragone molto bello.

Il DancairoChe sarà per noi un fiero compagno.

Il RemendadoDigli di seguirci.

CarmenRifiuterà.

Il DancairoMa prova, almeno.

54 Carmen

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CarmenSoit! On essayera.

JoséHalte-là! Qui va là? Dragon d’Alcala! Où t’en vas-tu par là dragon d’Alcala? Exact et fidèle, je vais où m’appelle l’amour de ma belle. S’il en est ainsi, passez, mon ami. Affaire d’honneur affaire de coeur, pour nous, tout est là, dragons d’Alcala!

CarmenEnfin, c’est toi!

JoséCarmen!

CarmenEt tu sors de prison?

JoséJ’y suis resté deux mois.

CarmenTu t’en plains?

JoséMa foi non! Et si c’était pour toi, j’y voudrais être encore.

CarmenE sia. Ci proverò.

JoséAlto là! Chi va là? Dragone di Alcala! Dove vai per di là dragone di Alcala? Preciso e fedele vado dove mi chiama l’amore della mia bella. Se è così, passate, amici mio. Affare d’onore affare di cuore, per noi tutto va,dragoni d’Alcala!

CarmenFinalmente, sei tu!

JoséCarmen!

CarmenSei uscito di prigione?

JoséDove ci sono rimasto due mesi.

CarmenTi compiangi?

JoséSulla mia fede, no! Per te lo rifarei

55Atto secondo

Page 56: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

CarmenTu m’aimes, donc?

JoséMoi? Je t’adore!

CarmenVos officiers sont venus tout à l’heure, ils nous ont fait danser…

JoséComment, toi?

CarmenQue je meure si tu n’est pas jaloux…

JoséEh! oui… je suis jaloux…

CarmenTout doux, monsieur, tout doux. Je vais danser en votre honneur. Et vous verrez, seigneur, comment je sais moi-même accompagner! Mettez-vous là, Don José; je commence! La la la la la la la la la la la la

JoséAttends un peu, Carmen, rien qu’un moment... Arrête!

CarmenEt pourquoi, s’il te plaît?

JoséIl me semble... Là-bas... Oui, ce sont nos clairons qui sonnent la retraite; ne les entends-tu pas?

CarmenTu mi ami, dunque?

JoséIo? Ti adoro!

CarmenI tuoi ufficiali prima sono venuti qui; ci hanno fatto danzare…

JoséCome, tu?

CarmenChe io muoia se non sei geloso.

JoséEh, sì... sono geloso…

CarmenTutto dolce, signore, tutto dolce. Danzerò in vostro onore. E vedrete, signore, come so accompagnarmi nella danza! Mettetevi là, Don José; io comincio! La la la la la la la la la la la la

JoséAspetta un poco, Carmen, solo un momento... Fermati!

CarmenE perché, prego?

JoséMi sembra... Laggiù... Sì, son le nostre trombe che suonan la ritirata; non le senti?

56 Carmen

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CarmenBravo! Bravo! J’avais beau faire; il est mélancolique de danser sans orchestre... Et vive la musique qui nous tombe du ciel! La la la la la la la la la la

JoséTu ne m’a pas compris. Carmen... c’est la retraite. Il faut que, moi, je rentre au quartier pour l’appel!

CarmenAu quartier!... Pour l’appel... Ah! J’étais vraiment trop bête!... Je me mettais en quatre et je faisais des frais... Pour amuser monsieur. Je chantais! Je dansais! Je crois, Dieu me pardonne, qu’un peu plus, je l’aimais! Ta ra ta ta... C’est le clairon qui sonne! Ta ra ta ta... Il part! Il est parti! Va-t’en donc, canari! Prends ton shako, ton sabre, ta giberne, et va-t’en, mon garçon, va t’en, retourne à ta caserne!

JoséC’est mal à toi, Carmen, de te moquer de moi! Je souffre de partir, car jamais, jamais femme, jamais femme avant toi... Aussi profondément n’avait troublé mon âme!

CarmenIl souffre de partir… Car jamais femme, jamais femme avant moi aussi profondément n’avait troublé son âme. Ta ra ta ta... Mon Dieu! C’est la retraite! Ta ra ta ta... Je vais être en retard!… O mon Dieu! O mon Dieu… C’est la retraite! Je vais être en retard! Il perd la tête, il court! Et voilà son amour!

CarmenBravo! Bravo! Avevo un bel darmi da fare;fa malinconia danzare senza orchestra... Evviva la musica che ci cade dal cielo! La la la la la la la la la la

JoséNon m’hai capito. Carmen... è la ritirata. Devo rientrare al quartiere per l’appello!

CarmenAl quartiere! ... Per l’appello... Ah! Ero proprio stupida!... Mi facevo in quattro e spendevo del mio... Per divertire il signore. Cantavo! Danzavo! Credi, Dio mi perdoni, che un po’ più, lo amavo! Ta ra ta tà... È la tromba che suona! Ta ra ta tà... Parte! È partito! Vattene allora, canarino! Prendi il tuo sciaccò, la tua sciabola, la tua giberna, e vattene, ragazzo mio, vattene, torna in caserma!

JoséFai male, Carmen, a beffarti di me! Soffro nel partire, perché mai, mai donna, mai donna prima di te... Aveva turbato la mia anima così profondamente!

CarmenSoffre nel partire… Perché mai donna mai donna prima di me ha turbato la sua anima così profondamente. Ta ra ta tà... Mio Dio! È la ritirata! Ta ra ta tà... Sarò in ritardo!… O mio Dio! O mio Dio… C’è la ritirata! Sono in ritardo! Perde la testa, corre! Ecco il suo amore!

57Atto secondo

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JoséAinsi tu ne crois pas a mon amour?

CarmenMais non!

JoséEh bien! Tu m’entendras!

CarmenJe ne veux rien entendre!

JoséTu m’entendras!

CarmenTu vas te faire attendre! Non! Non! Non! Non!

JoséTu m’entendras! Oui, tu m’entendras! Je le veux, Carmen, tu m’entendras! La fleur que tu m’avais jetée, dans ma prison m’était restée, flétrie et sèche, cette fleur gardait toujours sa douce odeur; et pendant des heures entières, sur mes yeux, fermant mes paupières, ce cette odeur je m’enivrais... Et dans la nuit je te voyais! Je me prenais à te maudire, a te détester, à me dire: pourquoi faut-il que le destin l’ait mise là, sur mon chemin? Puis je m’accusais de blasphème, et je ne sentais en moi-même, je ne sentais qu’un seul désir, un seul espoir: te revoir, ô Carmen, oui, te revoir!

JoséCosì non credi al mio amore?

CarmenMa no!

JoséEbbene! M’ascolterai!

CarmenNon voglio sentir nulla!

JoséTu m’ascolterai!

CarmenTi farai aspettare! No! No! No! No!

JoséTu m’ascolterai! Sì, tu m’ascolterai! Io lo voglio, Carmen, tu m’ascolterai! Il fiore che m’avevi gettato, m’era rimasto nella mia prigione, vizzo e appassito, questo fiore serbava sempre il suo dolce profumo; e durante lunghe ore, chiudendo le palpebre sugli occhi, m’inebriavo di quell’odore... E ti vedevo nelle notti! Mi mettevo a maledirti, e detestarti, a dirmi: perché il destino ha voluto metterla sul mio cammino? Poi mi dicevo blasfemo, e non sentivo in me, non sentivo che una sola brama, una speranza sola: rivederti, oh Carmen, sì, rivederti!

58 Carmen

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Car tu n’avais eu qu’à paraître, qu’à jeter un regard sur moi, pour t’emparer de tout mon être... Ô ma Carmen! Et j’étais une chose à toi! Carmen, je t’aime!

CarmenNon! Tu ne m’aimes pas!

JoséQue dis-tu?

CarmenNon, tu ne m’aimes pas! Non! Car si tu m’aimais, là-bas, là-bas, tu me suivrais!

JoséCarmen!

CarmenOui! Là-bas, dans la montagne!

JoséCarmen!

CarmenLà-bas, là-bas tu me suivrais! Sur ton cheval tu me prendrais, et comme un brave à travers la campagne, en croupe tu m’emporterais! Là-bas, là-bas, dans la montagne!

JoséCarmen!

CarmenLà-bas, là-bas, tu me suivrais!

Perché t’era bastato apparire, gettar su me un solo sguardo, per impadronirti di tutto il mio essere... Oh Carmen mia! Ed ero una cosa tua! Carmen, io t’amo!

CarmenNo! Non m’ami!

JoséChe dici?

CarmenNo, non m’ami! No! Se tu m’amassi, laggiù, laggiù, mi seguiresti!

JoséCarmen!

CarmenSì! Laggiù, sulla montagna!

JoséCarmen!

CarmenLaggiù, laggiù mi seguiresti! Sul tuo cavallo mi prenderesti, come un prode traverso la campagna, in groppa mi porteresti! Laggiù, laggiù, sulla montagna!

JoséCarmen!

CarmenLaggiù, laggiù, mi seguiresti!

59Atto secondo

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Tu me suivrais, si tu m’aimais!... Tu n’y dépendrais de personne; point d’officier à qui tu doives obéir, et point de retraite qui sonne pour dire à l’amoureux qu’il est temps de partir! Le ciel ouvert, la vie errante, pour pays l’univers; pour loi ta volonté! Et surtout la chose enivrante: la liberté! La liberté!

JoséMon Dieu!

CarmenLà-bas, là-bas, dans la montagne!

JoséCarmen!

CarmenLà-bas, là-bas, si tu m’aimais...

JoséTais-toi!

CarmenLà-bas, là-bas tu me suivrais! Sur ton cheval tu me prendrais, et comme un brave à travers la campagne, sui, tu m’emporterais si tu m’aimais!

JoséAh! Carmen, hélas! Tais-toi!... Mon Dieu!... Hélas! Hélas! Pitié! Carmen! Pitié! Ô mon Dieu! Hélas!

CarmenLà-bas, là bas tu me suivras,

Tu mi seguiresti, se tu m’amassi!... Non dipenderesti da nessuno; nessun ufficiale cui obbedire, nessuna ritirata che suona per dire all’amante ch’è tempo di partire! Il cielo aperto, la vita errante, per patria l’universo; per legge la tua volontà! E soprattutto la cosa inebriante: la libertà! La libertà!

JoséMio Dio!

CarmenLaggiù, laggiù, sulla montagna!

JoséCarmen!

CarmenLaggiù, laggiù, se tu m’amassi...

JoséTaci!

CarmenLaggiù, laggiù mi seguiresti! Sul tuo cavallo mi prenderesti, come un prode traverso la campagna, sì, mi porteresti se tu m’amassi!

JoséAh! Carmen, ahimè! Taci!... Mio Dio! Ahimè! Ahimè! Pietà! Carmen! Pietà! Oh mio Dio! Ahimè!

CarmenLaggiù, laggiù mi seguirai,

60 Carmen

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là-bas, là bas tu me suivras! Tu m’aimes et tu me suivras, là-bas, là-bas emporte-moi!

JoséAh! Tais-toi! Tais-toi! Non! Je ne veux plus t’écouter! Quitter mon drapeau... Déserter... C’est la honte... C’est l’infamie!... Je n’en veux pas!

CarmenEh bien! Pars!

JoséCarmen, je t’en prie!

CarmenNon! Je ne t’aime plus! Va, je te hais!

JoséÉcoute! Carmen!

CarmenAdieu! Mais adieu pour jamais!

JoséEh bien! Soit! ... Adieu! Pour jamais!

CarmenVa-t-en!

JoséCarmen! Adieu! Adieu pour jamais!

CarmenAdieu!

ZunigaHolà! Carmen! Holà! Holà!

laggiù, laggiù mi seguirai! Tu m’ami e tu mi seguirai laggiù, laggiù mi porterai!

JoséAh! Taci! Taci! No! Non ti voglio più ascoltare! Lasciare la mia bandiera... Disertare... È la vergogna... È l’infamia!... Non voglio!

CarmenEbbene! Parti!

JoséCarmen, ti prego!

CarmenNo! Non t’amo più! Va, ti odio!

JoséAscolta! Carmen!

CarmenAddio! Ma addio per sempre!

JoséEbbene! Sia! ... Addio! Addio per sempre!

CarmenVattene!

JoséCarmen! Addio! Addio per sempre!

CarmenAddio!

ZunigaOlà! Carmen! Olà! Olà!

61Atto secondo

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JoséQui frappe? Qui vient là?

CarmenTais-toi!... Tais-toi!

ZunigaJ’ouvre moi-même... Et j’entre... Ah! fi! Ah! Fi, la belle! Le choix n’est pas heureux! C’est se mésallier de prendre le soldat quand on a l’officier. Allons, décampe!

JoséNon!

ZunigaSi fait! Tu partiras!

JoséJe ne partirai pas!

ZunigaDrôle!

JoséTonnerre! Il va pleuvoir des coups!

CarmenAu diable le jaloux! A moi! À moi!

CarmenBel officier, bel officier, l’amour vous joue en ce moment un assez vilain tour! Vous arrivez fort mal hélas! Et nous sommes forcés, ne voulant être dénoncés, de vous garder au moins... Pendant une heure.

JoséChi bussa? Chi è là?

CarmenTaci!... Taci!

ZunigaMi apro da solo... Ed entro... Ah! Ohibò! Mia bella! La scelta non è felice! Scende in basso chi prende il soldato quando ha l’ufficiale. Andiamo, sloggia!

JoséNo!

ZunigaSi! Tu partirai!

JoséNon me ne andrò!

ZunigaFurfante!

JoséTuoni e fulmini! Pioveranno colpi!

CarmenAl diavolo il geloso! A me! A me!

CarmenBell’ufficiale, bell’ufficiale, l’amore stavolta vi gioca un brutto tiro! Arrivate proprio in mal punto! Ahimè! e siam costretti, per non esser denunciati, a custodirvi almeno... Per un’ora.

62 Carmen

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Le Dancaïre et le RemendadoMon cher monsieur, mon cher monsieur nous allons, s’il vous plaît, quitter cette demeure; vous viendrez avec nous? Vous viendrez avec nous?

CarmenC’est une promenade…

Le Dancaïre et le RemendadoConsentez-vous? Consentez-vous? Répondez, camarade!

ZunigaCertainement, d’autant plus que votre argument est un de ceux auxquels on ne résiste guère! Mais gare à vous!... Plus tard!

Le DancaïreLa guerre, c’est la guerre! En attendant, mon officier, passez devant sans vous faire prier!

Le Remendado et les BohémiensPassez devant sans vous faire prier!

CarmenEs-tu des nôtres maintenant?

JoséIl le faut bien!

CarmenAh! Le mot n’est pas galant! Mais qu’importe! Va... Tu t’y feras quand tu verras comme c’est beau, la vie errante, oour pays l’univers; pour loi ta volonté!

Il Dancairo e il RemendadoMio caro signore, mio caro signore; se ci permette lascerem questa dimora; verrete con noi? Verrete con noi?

CarmenÈ una passeggiata…

Il Dancairo e il RemendadoAcconsentite? Acconsentite? Rispondete, camerata!

ZunigaCerto, tanto più che le vostre ragioni son di quelle cui non si resiste! Ma attenti a voi!... Più tardi!

Il DancairoLa guerra, è la guerra! Frattanto, ufficiale mio, passate avanti senza farvi pregare!

Il Remendado e zingariPassate davanti senza farvi pregare!

CarmenSei dei nostri adesso?

JoséPer forza!

CarmenAh! La frase non è galante! Ma che importa! Va... Ti abituerai quando vedrai com’è bella, la vita errante, per patria l’universo; per legge la tua volontà!

63Atto secondo

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Et surtout, la chose enivrante: la liberté! La liberté!

Frasquita, Mércèdes, Carmen et le FemmesSuis-nous à travers la campagne, viens avec nous dans la montagne, suis-nous et tu t’y feras, tu t’y feras quand tu verras là-bas, comme c’est beau, la vie errante pour pays l’univers; et pour loi sa volonté! Et surtout, la chose enivrante: la liberté!

Le Remendado, le Dancaïre et les HommesAmi, suis-nous dans la campagne, viens avec nous à la montagne, tu t’y feras, tu t’y feras quand tu verras là-bas, là-bas comme c’est beau, la vie errante pour pays l’univers; et surtout, la chose enivrante: oui, la liberté!

JosèAh!

TousLe ciel ouvert, la vie errante, pour pays tout l’univers; et pour loi sa volonté! Et surtout, la chose enivrante: la liberté! La liberté!

E soprattutto, la cosa inebriante: la libertà! La libertà!

Frasquita, Mercedes, Carmen e le donneSeguici attraverso la campagna, vieni con noi sulla montagna, seguici e ti abituerai, ti abituerai quando vedrai, laggiù, com’è bella la vita errante, per patria l’universo; e per legge la propria volontà! E soprattutto, la cosa inebriante: la libertà!

Il Remendado, il Dancairo e gli uominiSeguici nella campagna, vieni con noi sulla montagna, ti abituerai, ti abituerai quando vedrai, laggiù com’è bella la vita errante, per patria l’universo; e soprattutto, la cosa inebriante: sì, la libertà!

JoséAh!

TuttiIl cielo aperto, la vita errante, per patria tutto l’universo, e per legge la propria volontà! E soprattutto la cosa inebriante: la libertà! La libertà!

64 Carmen

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Acte troisième

Les ContrebandiersÉcoute, compagnon, écoute! La fortune est là-bas, là-bas; Mais prends garde, pendant la route, Prends garde de faire un faux pas!...

Mércèdes, Frasquita, Carmen, José, le Remendado et le DancaïreNotre métier est bon, mais pour le faire il faut avoir une âme forte! Et le péril est en bas, le péril est en haut... Il est partout, qu’importe?! Nous allons devant nous, sans souci du torrent, sans souci de l’orage! Sans souci du soldat qui là-bas nous attend, et nous guette au passage, Sans souci nous allons en avant!

Le DancaïreReposons-nous une heure ici, mes camarades. Nous, nous allons nous assurer que le chemin est libre et que sans algarades le contrebande peut passer.

CarmenQue regardes-tu donc?

JoséJe me dis que là-bas il existe une bonne et brave vieille femme

Atto terzo

I contrabbandieriAscolta, compagno, ascolta! La fortuna è laggiù, laggiù; ma attento, lungo la via, attento a non fare un passo falso!...

Mercedes, Frasquita, Carmen, José,il Remendado e il DancairoIl nostro è un bel mestiere, ma per farlo serve avere un’anima forte! Il pericolo è in basso, il pericolo è in alto... E ovunque, che importa?! Andiamo avanti, incuranti del torrente, incuranti dell’uragano! Incuranti del soldato che laggiù ci aspetta, e ci spia al passaggio, incuranti andiamo avanti!

Il DancairoRiposiamoci un’ora qui, miei camerati. Noi andremo ad assicurarci che il cammino sia libero e che senza intoppi il contrabbando possa passare.

CarmenChe cosa stai guardando?

JoséMi dico che laggiù esiste una buona e brava vecchia

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qui me croit honnête homme… Elle se trompe, hélas!

CarmenQui donc est cette femme?

JoséAh! Carmen, sur mon âme ne raille pas, car c’est ma mère.

CarmenEh bien! Va la retrouver tout de suite. Notre métier, vois-tu, ne te vaut rien. Et ferais fort bien de partir au plus vite.

JoséPartir, nous séparer?

CarmenSans doute!

JoséNous séparer, carmen… Écoute, si tu redis ce mot…

CarmenTu me tuerais, peut-être? Quel regard! Tu ne répond rien… Que m’importe? Après tout, le destin est le maître!

MércèdesMêlons!

FrasquitaMêlons

MércèdesCoupons!

che mi crede un uomo onesto… Ella si inganna, ahimè!

CarmenChi è questa donna?

JoséAh! Carmen, sulla mia anima non beffarmi, poiché è mia madre.

CarmenEbbene! Valla subito a trovare. Vedi che il nostro mestiere non fa per te. E tu farai molto bene a partire al più presto.

JoséPartire, separarci?

CarmenSenza dubbio.

JoséSepararci, Carmen… Ascolta, se tu dici ancora quella parola…

CarmenTu mi ucciderai, forse? Che sguardo! Tu non rispondi nulla… Che m’importa? Dopo tutto quello che comanda è il destino!

MercedesMescoliamo!

FrasquitaMescoliamo

MercedesTagliamo!

68 Carmen

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FrasquitaCoupons!

MércèdesBien! C’est cela!

FrasquitaBien! C’est cela!

MércèdesTrois cartes ici!

FrasquitaTrois cartes ici!

MércèdesQuatre là!

FrasquitaQuatre là!

Mércèdes et FrasquitaEt maintenant, parlez, mes belles, de l’avenir donnez-nous des nouvelles... Dites-nous qui nous trahira! Dites-nous qui nous aimera! Parlez, parlez! Parlez, parlez! Dites-nous qui nous trahira! Dites-nous qui nous aimera!

FrasquitaParlez! Parlez!

MércèdesParlez! Parlez!

FrasquitaMoi, je vois un jeune amoureux qui m’aime on ne peut davantage...

FrasquitaTagliamo!

MercedesBene! Così!

FrasquitaBene! Così!

MercedesTre carte qui!

FrasquitaTre carte qui!

MercedesQuattro là!

FrasquitaQuattro là!

Mercedes e FrasquitaE adesso, parlate, mie belle, dateci notizie sul futuro... Diteci chi ci tradirà! Diteci chi ci amerà! Parlate, parlate! Parlate, parlate! Diteci chi ci tradirà! Diteci chi ci amerà!

FrasquitaParlate! Parlate!

MercedesParlate! Parlate!

FrasquitaIo, vedo un giovane innamorato che mi ama alla follia...

69Atto terzo

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MércèdesLe mien est très riche et très vieux; mais il parle de mariage!

FrasquitaJe me campe sur son cheval et dans la montagne il m’entraîne!

MércèdesDans un château presque royal, le mien m’installe en souveraine!

FrasquitaDe l’amour à n’en plus finir, tous les jours, nouvelles folies!

MércèdesDe l’or tant que j’en puis tenir; des diamants, des pierreries!

FrasquitaLe mien devient un chef fameux, cent hommes marchent à sa suite!

MércèdesLe mien... En croirai-je mes yeux?... Oui... Il meurt! Ah! Je suis veuve et j’hérite!

Frasquita e MércèdesParlez encor, parlez, mes belles de l’avenir donnez-nous des nouvelles... Dites-nous qui nous trahira! Dites-nous qui nous aimera!

FrasquitaFortune!

MércèdesAmour!

MercedesIl mio è molto ricco e molto vecchio; ma parla di matrimonio!

FrasquitaMi piazza sul suo cavallo e mi porta sulla montagna!

MercedesIn un castello quasi regale, il mio m’installa sovrana!

FrasquitaAmore a non finire, ogni giorno, nuove follie!

MercedesPer quanto posso prenderne; diamanti, pietre preziose!

FrasquitaIl mio diventa un capo famoso, cento uomini marciano al suo seguito!

MercedesIl mio... Crederà ai miei occhi?... Sì... Muore! Ah! Son vedova ed eredito!

Frasquita e MercedesParlate ancora, parlate, mie belle, dateci nuove dell’avvenire... Diteci chi ci tradirà! Diteci chi ci amerà!

FrasquitaFortuna!

MercedesAmore!

70 Carmen

Page 71: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

CarmenVoyons, que j’essaie à mon tour carreau! Pique! La mort! J’ai ben lu… Moi, d’abord, Ensuite lui… Pour tous les deux la mort. En vain, pour éviter les réponses amères, en vain tu mêleras, cela ne sert à rien, les cartes sont sincères et ne mentiront pas! Dans le livre d’en haut si ta page est heureuse, mêle et coupe sans peur, la carte sous tes doigts se tournera joyeuse, t’annonçant le bonheur! Mais, si tu dois mourir, si le mot redoutable est écrit par le sort, recommence vingt fois, la carte impitoyable répétera: la mort!... Encor! encor! Toujours la mort!

Frasquita et MércèdesParlez encor, parlez, mes belles de l’avenir donnez-nous des nouvelles... Dites-nous qui nous trahira! Dites-nous qui nous aimera! Fortune! Amour!.

CarmenEncor! Encor! Le désespoir! La mort! La mort! Encor! La mort! Toujours la mort!...

MércèdesFortune!

FrasquitaAmour!

CarmenVediamo, provo a mia volta quadri! Picche! La morte! Ho letto bene… Io, innanzi tutto. Poi lui... Per tutti e due la morte. Invano, per evitar risposte amare, invano tu mischierai, a nulla serve, le carte son sincere e non mentiranno! Se nel libro di lassù la tua pagina è fortunata, mischia e taglia senza paura, la carta sotto le tue dita lieta si girerà, annunciandoti felicità! Ma, se devi morire, se la parola tremenda è scritta dalla sorte, ricomincia venti volte, la carta impietosa ripeterà: la morte!... Ancora! Ancora! Sempre la morte!

Frasquita e MercedesParlate ancora, parlate, mie belle, dateci nuove dell’avvenire... Diteci chi ci tradirà! Diteci chi ci amerà! Fortuna! Amore!

CarmenAncora! Ancora! La disperazione! La morte! La morte! Ancora la morte! Sempre la morte!...

MercedesFortuna!

FrasquitaAmore!

71Atto terzo

Page 72: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

CarmenToujours la mort!

Toutes les troisEncor! Encor! Encor! Encor!

CarmenEh bien?…

Le DancaïreEh bien, nous essaierons de passer… Et nous passerons. Reste là-haut, José, garde les marchandises.

FrasquitaLa route est-elle libre?

Le DancaïreOui, mais gare aux surprises! J’ai sur la brèche où nous devons passer vu trois douaniers: il faut nous en débarrasser.

CarmenPrenez le ballots, et partons: il faut passer… Nous passerons!

Frasquita, Mércèdes et CarmenQuant au douanier, c’est notre affaire! Tout comme un autre il aime à plaire. Il aime à faire le galant; oh! Laissez-nous passer en avant!…

Toutes les FemmesQuant au douanier, c’est notre affaire! Tout comme un autre il aime à plaire. Il aime à faire le galant; oh! Laissez-nous passer en avant!…

TousIl aime à plaire!

CarmenSempre la morte!

Tutti e treAncora! Ancora! Ancora! Ancora!

CarmenEbbene?…

Il DancairoEbbene, cercheremo di passare… E passeremo. Resta lassù, José, a guardia della merce.

FrasquitaLa strada è libera?

Il DancairoSì, ma attenzione alle sorprese! Sulla breccia dalla quale dobbiamo passare ho visto tre doganieri: bisogna sbarazzarsene.

CarmenPrendete le balle, e partiamo: è necessario passare… E passeremo.

Frasquita, Mercedes e CarmenIl doganiere, è affar nostro! Come tutti ama piacere. Ama fare il galante; ah! Lasciateci passare avanti!…

Tutte le donneIl doganiere, è affar nostro! Come tutti ama piacere. Ama fare il galante; ah! Lasciateci passare avanti!….

TuttiAma piacere!

72 Carmen

Page 73: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

MércèdesLe douanier sera clément!

TousIl est galant!

CarmenLe douanier sera charmant!

TousIl aime à plaire!

FrasquitaLe douanier sera galant!

MércèdesOui, douanier sera même entreprenant!

Le Dancaïre, le Remendado et le ChoeurLe douanier, c’est leur affaire. Tout comme un autre, il aime à plaire. Il aime à faire le galant; ah! Laissez-nous passer en avant!… En avant! En avant! Marchez en avant!

MicaëlaC’est des contrebandiers le refuge ordinaire, il est ici, je le verrai. Et le devoir que m’imposa sa mère sans trembler je l’accomplirai! Je dis que rien ne m’épouvante, je dis, hélas! Que je réponds de moi; mais j’ai beau faire la vaillante, au fond du coeur je meurs d’effroi! Seule en ce lieu sauvage, toute seule, j’ai peur, mais j’ai tort d’avoir peur; vous me donnerez du courage, vous me protégerez, Seigneur!

MercedesIl doganiere sarà clemente!

TuttiÈ galante!

CarmenIl doganiere sarà affascinante!

TuttiAma piacere!

FrasquitaIl doganiere sarà galante!

MercedesSì, il doganiere sarà pure intraprendente!

Il Dancairo, il Remendado e il coroIl doganiere, è affar loro. Come tutti ama piacere. Ama fare il galante; ah! Lasciateci passare avanti!… Avanti in marcia! In marcia! Avanti voi!

MicaëlaÈ il rifugio ordinario dei contrabbandieri, egli è qui, e io lo vedrò. E il dovere che mi ha consegnato sua madre lo compierò senza tremare. Dico che nulla mi spaventa, dico, ahimè! Che rispondo di me; ma ho un bel far la coraggiosa, in fondo al cuore muoio di spavento! Sola in questo luogo selvaggio, tutta sola, temo, ma ho torto di temere; voi mi darete coraggio, voi mi proteggerete, Signore!

73Atto terzo

Page 74: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Je vais voir de près cette femme dont les artifices maudits ont fini par faire un infâme de celui que j’aimais jadis. Elle est dangereuse... Elle est belle!... Mais je ne veux pas avoir peur! Non, non, je ne veux pas avoir peur! Je parlerai haut devant elle. Ah! Seigneur… Vous me protégerez. Ah! Je dis que rien ne m’épouvante, je dis, hélas! Que je réponds de moi; mais j’ai beau faire la vaillante, au fond du coeur je meurs d’effroi! Seule en ce lieu sauvage, toute seule, j’ai peur, mais j’ai tort d’avoir peur; vous me donnerez du courage, vous me protégerez, Seigneur! Protégez-moi! Ô Seigneur! Donnez-moi du courage! Protégez-moi! Ô Seigneur! Protégez-moi! Seigneur!

MicaëlaJe ne me trompe pas… C’est lui… Sur ce rocher. À moi, José, José! Je ne puis approcher… Mais que fait-il?… Il ajuste… Il fait feu… Ah! J’ai trop présumé de mes forces, mon Dieu…

EscamilloQuelque lignes plus bas… Et tout était fini.

JoséVotre nom? Répondez!

EscamilloEh! Doucement, l’ami. Je suis Escamillo, toréro de Grenade!

JoséEscamillo!

Vedrò da vicino quella donna le cui arti maledette han finito per rendere infame chi un tempo amavo. È pericolosa... È bella!... Ma non voglio temere! No, no, non voglio temere! Parlerò chiaro davanti a lei. Ah! Signore, voi mi proteggete. Ah! Dico che nulla mi spaventa, dico, ahimè! Che rispondo di me; ma ho un bel far la coraggiosa, in fondo al cuore muoio di spavento! Sola in questo luogo selvaggio, tutta sola, temo, ma ho torto di temere; voi mi darete coraggio, voi mi proteggerete, Signore! Proteggetemi! Oh Signore! Datemi il coraggio! Proteggetemi! Oh Signore! Proteggetemi! Signore!

MicaëlaNon m’inganno… È lui… Su quelle rocce. A me, José, José! Non mi posso avvicinare… Ma che fa?… Prende la mira… Fa fuoco… Ah! ho preteso troppo dalle mie forze, Dio mio…

EscamilloUn po’ più in basso... ed era tutto finito.

JoséIl vostro nome? Rispondete!

EscamilloEh! Calma, amico mio Sono Escamillo, torero di Granada!

JoséEscamillo!

74 Carmen

Page 75: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

EscamilloC’est moi!

JoséJe connais votre nom, soyez le bienvenu; mais vraiment, camarade, vous pouviez y rester.

EscamilloJe ne vous dis pas non. Mais je suis amoureux, mon cher, à la folie! Et celui-là serait un pauvre compagnon qui, pour voir ses amours, ne risquerait sa vie!

JoséCelle que vous aimez est ici?

EscamilloJustement. C’est une zingara, mon cher...

JoséElle s’appelle?

EscamilloCarmen.

JoséCarmen!

EscamilloCarmen! Oui, mon cher. Elle avait pour amant un soldat qui jadis a déserté pour elle.

JoséCarmen!

EscamilloSono io!

JoséConosco il vostro nome, siate il benvenuto; ma davvero, camerata, potevate rimanerci.

EscamilloNon vi dico di no. Ma sono innamorato, mio caro, alla follia! E sarebbe un pover’uomo chi, per vedere il suo amore, non rischiasse la vita!

JoséQuella che amate è qui?

EscamilloProprio qui. È una zingara, mio caro...

JoséE si chiama?

EscamilloCarmen.

JoséCarmen!

EscamilloCarmen! Sì, mio caro. Aveva per amante un soldato che ha già disertato per lei.

JoséCarmen!

75Atto terzo

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EscamilloIls s’adoraient! Mais c’est fini, je crois, les amours de Carmen ne durent pas six mois.

JoséVous l’aimez cependant!...

EscamilloJe l’aime! Oui, mon cher, je l’aime, je l’aime à la folie!

JoséMais pour nous enlever nos filles de Bohême, savez-vous bien qu’il faut payer?...

EscamilloSoit! On paiera!...

JoséEt que le prix se paie à coups de navaja!

EscamilloÀ coups de navaja!

JoséComprenez-vous?

EscamilloLe discours est très net. Ce déserteur, ce beau soldat qu’elle aime, ou du moins qu’elle aimait, c’est donc vous?

JoséOui, c’est moi-même!

EscamilloJ’en suis ravi, mon cher!... Et le tour est complet!

EscamilloSi adoravano! Ma è finita, credo, gli amori di Carmen non duran sei mesi.

JoséEppure voi l’amate!...

EscamilloIo l’amo! Sì, mio caro, l’amo, l’amo alla follia!

JoséMa per rubarci le nostre zingare, sapete bene che bisogna pagare?...

EscamilloSia! Ii pagherà!...

JoséE il prezzo si paga a colpi di navaja!

EscamilloA colpi di navaja!

JoséCapite?

EscamilloIl discorso è chiaro. Il disertore, il bel soldato ch’ella ama, o almeno ch’ella amava, siete dunque voi?

JoséSì, sono proprio io!

EscamilloNe sono rapito, mio caro!... E il cerchio si chiude!

76 Carmen

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JoséEnfin ma colère trouve à qui parler! Le sang, je l’espère, va bientôt couler!

EscamilloQuelle maladresse, j’en rirais, vraiment! Chercher la maîtresse et trouver l’amant!

José et EscamilloMettez-vous en garde et veillez sur vous! Mettez-vous en garde et veillez sur vous! Tant pis pour qui tarde a parer les coups! Mettez-vous en garde et veillez sur vous! Allons! En garde! Veillez sur vous! Veillez sur vous!

EscamilloJe la connais, ta garde navarraise, et je te préviens, en ami, qu’elle ne vaut rien… À ton aise, je t’aurai du moins averti.

JoséTu m’épargnes, maudit.

EscamilloÀ ce jeu de couteau, je suis trop fort pour toi.

JoséVoyons cela.

JoséLa mia ira alfine trova con chi parlare! Il sangue, spero, colerà fra poco!

EscamilloChe mala sorte, tutta da ridere! Cercar l’amica e trovar l’amico!

José ed EscamilloMettetevi in guardia e vegliate su voi! Mettetevi in guardia e vegliate su voi! Tanto peggio per chi tarda a parare i colpi! Mettetevi in guardia e vegliate su voi! Andiamo! In guardia! Vegliate su di voi! Vegliate su di voi!

EscamilloIo la conosco la tua guardia navarrese, e ti avverto, amico, che non vale nulla… A tuo comodo, ma io ti avrò avvertito.

JoséTu vuoi risparmiarmi, maledetto.

EscamilloA questo gioco del coltello, io sono troppo forte per te.

JoséVediamocela.

77Atto terzo

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EscamilloTout beau, ta vie est à moi, mais, en somme, j’ai pour métier de frapper le taureau, non de trouer le coeur de l’homme.

JoséFrappe ou bien meurs… Ceci n’est pas un jeu.

EscamilloSoit, mais au moins respire un peu.

JoséEn garde!

José et EscamilloMettez-vous en garde et veillez sur vous! Mettez-vous en garde et veillez sur vous! Tant pis pour qui tarde a parer les coups! Mettez-vous en garde et veillez sur vous! Allons! en garde! Veillez sur vous! Veillez sur vous!

CarmenHolà! holà! José!

EscamilloVrai! J’ai l’âme ravie que ce soit vous, Carmen, qui me sauviez la vie! Quant à toi, beau soldat, nous sommes manche à manche, et nous jouerons la belle... Le jour où tu voudras reprendre le combat!

EscamilloTutto bene la tua vita è in mano mia, ma insomma, il mio mestiere è quello di colpire il toro non di trafiggere un cuore umano.

JoséColpisci o muori… Questo non è un gioco.

EscamilloSia, ma almeno respira un po’.

JoséIn guardia!

José ed EscamilloMettetevi in guardia e vegliate su di voi! Mettetevi in guardia e vegliate su di voi! Tanto peggio per chi tarda a parare i colpi. Mettetevi in guardia vegliate su di voi! In guardia, andiamo! Vegliate su di voi! Vegliate su di voi!

CarmenOlà! olà! José!

EscamilloIn verità! Ho l’anima in estasi che siate voi, Carmen, ad avermi salvato la vita! Quanto a te, bel soldato, siamo alla pari e giocheremo la bella... Il giorno che vorrai riprendere il combattimento!

78 Carmen

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Le DancaïreC’est bon, c’est bon! Plus de querelle! Nous, nous allons partir, et toi... L’ami, bonsoir.

EscamilloSouffrez au moins qu’avantde vous dire au revoir, je vous invite tous aux courses de Séville, je compte pour ma part y briller de mon mieux. Et qui m’aime y viendra! Et qui m’aime y viendra! L’ami, tiens-toi tranquille! J’ai tout dit qui, j’ai tout dit!... Et n’ai plus ici qu’à faire mes adieux!...

JoséPrends garde à toi... Carmen, je suis las de souffrir!

Le DancaïreEn route, en route, il faut partir!

TousEn route, en route, il faut partir!

Le RemendadoHalte! Quelqu’un est là qui cherche à se cacher.

CarmenUne femme!

Le DancaïrePardieu! La surprise est heureuse!

JoséMicaëla!

MicaëlaDon José!

Il DancairoBasta, basta! Non più dispute! Noi partiamo, e tu... Amico, buonasera.

EscamilloPermettete almeno che prima di dirvi arrivederci, vi inviti tutti alle corride di Siviglia, per parte mia, conto di brillarvi al meglio. E chi mi ama ci verrà! E chi mi ama ci verrà! Amico, sta’ calmo! Ho detto tutto sì, ho detto tutto!... Non mi resta che fare i miei addii!...

JoséBada a te... Carmen, sono stanco di soffrire!

Il DancairoIn cammino, in cammino, bisogna partire!

TuttiIn cammino, in cammino, bisogna partire!

Il RemendadoAlt! Là c’è qualcuno che cerca di nascondersi.

CarmenUna donna!

Il DancairoPer Dio! Che bella sorpresa!

JoséMicaela!

MicaëlaDon José!

79Atto terzo

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JoséMalheureuse! Que viens-tu faire ici?

MicaëlaMoi, je viens te chercher! Là-bas est la chaumière, où, sans cesse priant, une mère, ta mère, pleure, hélas! Sur son enfant! Elle pleure et t’appelle, elle pleure et te tend les bras! Tu prendras pitié d’elle, José!... Tu me suivras, tu me suivras!

CarmenVa-t’en, va-t’en, tu feras bien, notre métier ne te vaut rien.

JoséTu me dis de la suivre!...

CarmenOui, tu devrais partir.

JoséTu me dis de la suivre... Pour que toi... Tu puisses courir après ton nouvel amant! Non! Non vraiment! Dût-il m’en coûter la vie, non, Carmen, je ne partirai pas! Et la chaîne qui nous lie nous liera jusqu’au trépas!... Dût-il m’en coûter la vie, non, non, non, je ne partirai pas!

MicaëlaÉcoute-moi, je t’en prie,

JoséInfelice! Che vieni a fare qui?

MicaëlaVengo a cercarti! Laggiù c’è la casetta, dove, pregando senza sosta, una madre, tua madre, piange, ahimè! Suo figlio! Piange e ti chiama, piange e ti tende le braccia! Avrai pietà di lei, José!... Tu mi seguirai, mi seguirai!

CarmenVattene, vattene, farai bene, il nostro mestiere non fa per te.

JoséTu mi dici di seguirla!...

CarmenSì, dovresti partire.

JoséTu mi dici di seguirla... Perché tu... Possa correre dietro al tuo nuovo amante! No! No davvero! Dovesse costarmi la vita, no, Carmen, non partirò! E la catena che ci lega ci legherà fino alla morte!... Dovesse costarmi la vita, no, no, no, non partirò!

MicaëlaAscoltami, te ne prego,

80 Carmen

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ta mère te tend les bras! Cette chaîne qui te lie, José, tu la briseras! Hélas, José!

ChoeurIl t’en coûtera la vie, José, si tu ne pars pas, et la chaîne qui vous lie se rompra par ton trépas!

JoséLaisse-moi, car je suis condamné!

TousJosé! Prends garde!

JoséAh! Je te tiens, fille damnée, je te tiens, et je te forcerai bien asubir la destinée qui rive ton sort au mien! Dût-il m’en coûter la vie, non, non, non, je ne partirai pas!

TousAh! Prends garde... Don José!

MicaëlaUne parole encore, ce sera la dernière! Hélas! José, ta mère se meurt... Et ta mère ne voudrait pas mourir sans t’avoir pardonné!

JoséMa mère! Elle se meurt!

MicaëlaOui, Don José!

tua madre ti tende le braccia! Questa catena che ti lega, José, tu la spezzerai! Ahimè, José

CoroTi costerà la vita, José, se tu non parti, e la catena che vi lega si romperà con la morte!

JoséLasciami, perché son condannato!

TuttiJosé! Bada!

JoséAh! Ti tengo, dannata, ti tengo, e ti forzerò a subire il destino che unisce la tua alla mia sorte! Dovesse costarmi la vita, no, no, no, non partirò!

TuttiAh! Bada... Don José!

MicaëlaUna parola ancora, e sarà l’ultima! Ahimè, José, tua madre muore... E tua madre non vorrebbe morire senza averti perdonato!

JoséMia madre! Muore!

MicaëlaSì, Don José!

81Atto terzo

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JoséPartons! Ah! Partons! Sois contente... Je pars... Mais... Nous nous reverrons!

EscamilloToréador, en garde! Toréador, toréador! et songe bien, oui, songe en combattant, Qu’un oeil noir te regarde et que l’amour t’attend! Toréador, l’amour, l’amour t’attend!

JoséPartiamo! Ah! Partiamo! Sarai felice... Parto... Ma... Ci rivedremo!

EscamilloToreador, attento! Toreador, toreador! Pensa, combattendo, che un occhio nero ti guarda e l’amore ti aspetta! Toreador, l’amore t’aspetta!

82 Carmen

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Acte quatrième

Les MarchandsA deux cuartos! A deux cuartos! Des éventails pour s’éventer! Des oranges pour grignoter! Le programme avec les détails! Du vin! De l’eau! Des cigarettes!... A deux cuartos! A deux cuartos! Voyez! A deux cuartos! Séñoras et caballeros!

ChoeurÀ deux cuartos!À deux cuartos! Voyez à deux cuartos! Séñoras et caballeros! À deux cuartos!À deux cuartos! À deux cuartos! Voyez! Voyez!

Les EnfantsLes voici! Les voici! Voici la quadrille!

ChoeurLes voici! Les voici! Oui, les voici! Voici la quadrille, les voici! Voici la quadrille, la quadrille des toréros!

Atto quarto

VenditoriA due cuartos! A due cuartos! Ventagli per farsi vento! Arance da mordicchiare! Il programma dettagliato! Vino! Acqua! Sigarette!... A due cuartos! A due cuartos! Vedete! A due cuartos! Señoras e caballeros!

CoroA due cuartos! A due cuartos! Vedete, a due cuartos! Señoras e caballeros! A due cuartos! A due cuartos! A due cuartos! Vedete! Vedete!

I ragazziEccoli! Eccoli! Ecco la cuadrilla!

CoroEccoli! Eccoli! Sì, eccoli! Ecco la cuadrilla, eccoli! Ecco la cuadrilla, la cuadrilla dei toreros!

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Sur les lances le soleil brille! En l’air toques et sombreros! Les voici! Voici la quadrille, la quadrille des toréros! Le voici! Le voici! Le voici!

Les EnfantsVoici, débouchant sur la place, voici, d’abord, marchant au pas... L’alguazil à vilaine face. À bas! À bas! À bas! À bas!

ChoeurÀ bas l’alguazil! À bas! À bas! À bas! À bas! À bas! et puis saluons au passage, saluons les hardis chulos! Bravo! Viva! Gloire au courage! Voici les hardis chulos! Voyez les banderilleros, voyez quel air de crânerie! Voyez! Voyez! Quels regards et de quel éclat étincelle la broderie de leur costume de combat!... Voici les banderilleros! Une autre quadrille s’avance!... Voyez les picadors! comme ils sont beaux! Comme ils vont du fer de leur lance harceler le flanc des taureaux! L’espada! L’espada! L’espada! L’espada!

Les EnfantsEscamillo!

ChoeurEscamillo! Escamillo! Escamillo! Escamillo! C’est l’espada, la fine lame,

Sulle lance brilla il sole! In aria berretti e sombreros! Eccoli! Ecco la cuadrilla, la cuadrilla dei toreros!. Eccoli! Eccoli! Eccoli!

I ragazziEcco, sbucando sulla piazza, ecco, per primo, segnando il passo... L’alguazil dalla brutta faccia. Abbasso! Abbasso! Abbasso! Abbasso!

CoroAbbasso l’alguazil! Abbasso! Abbasso! Abbasso! Abbasso! Abbasso! Poi salutiamo al passaggio, salutiamo gli arditi chulos! Bravo! Viva! Gloria al coraggio! Ecco gli arditi chulos! Guardate i banderilleros, guardate che aria spavalda! Guardate! Guardate! Che sguardi e di che splendore scintilla il ricamo Del loro costume da combattimento... Ecco i banderilleros! Avanza un’altra cuadrilla!... I picadores come son belli! Come punzecchieranno con le lance il fianco dei tori! L’espada! L’espada! L’espada! L’espada!

I ragazziEscamillo!

CoroEscamillo! Escamillo! Escamillo! Escamillo! È la spada, fine lama,

86 Carmen

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celui qui vient terminer tout, qui paraît à la fin du drame et qui frappe le dernier coup. Vive Escamillo! Vive Escamillo! Ah! Bravo! Les voici! Voici la quadrille, la quadrille des toréros! Sur les lances le soleil brille! En l’air, en l’air, en l’air toques et sombreros! Vive Escamillo bravo! Viva! Bravo! Bravo!

EscamilloSi tu m’aimes, Carmen... Tu pourras tout à l’heure, être fière de moi! Si tu m’aimes! Si tu m’aimes!

CarmenAh! je t’aime, Escamillo... Je t’aime, et que je meure, si j’ai jamais aimé quelqu’un autant que toi!

Carmen et EscamilloAh! Je t’aime! Oui, je t’aime.

ChoeurPlace! Place! Place au seigneur Alcade!

FrasquitaCarmen, un bon conseil... Ne reste pas ici.

CarmenEt pourquoi, s’il te plaît?

MércèdesIl est là.

CarmenQui donc?

che tutto finirà, appare alla fine del dramma a dare il colpo di grazia. Viva Escamillo! Viva Escamillo! Ah! Bravo! Eccoli! Ecco la cuadrilla, la cuadrilla dei toreros! Sulle lance brilla il sole! In aria, in aria, in aria berretti e sombreros! Viva Escamillo! Bravo! Viva! Bravo! Bravo!

EscamilloSe tu m’ami, Carmen... Potrai fra poco, esser fiera di me! Se tu m’ami! Se tu m’ami!

CarmenAh! Io t’amo, Escamillo... Io t’amo, e ch’io muoia, se mai altri ho amato quanto te!

Carmen ed EscamilloAh! Io t’amo! Sì, io t’amo!

CoroLargo! Largo! Largo al signor Alcalde!

FrasquitaCarmen, un buon consiglio... Non restare qui.

CarmenE perché, prego?

MercedesLui è qui.

CarmenChi?

87Atto quarto

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MércèdesLui! Don José! Dans la foule il se cache, regarde...

CarmenOui, je le vois.

FrasquitaPrends garde!

CarmenJe ne suis pas femme à trembler devant lui... Je l’attends, et je vais lui parler.

MércèdesCarmen, crois-moi... Prends garde!

CarmenJe ne crains rien!

FrasquitaPrends garde!

CarmenC’est toi?!

JoséC’est moi!

CarmenL’on m’avait avertie que tu n’étais pas loin, que tu devais venir; l’on m’avait même dit de craindre pour ma vie; mais je suis brave et n’ai pas voulu fuir.

JoséJe ne menace pas... J’implore... Je supplie! Notre passé, Carmen, je l’oublie!... Oui, nous allons tous deux

MercedesLui! Don José! Si nasconde nella folla, guarda...

CarmenSì, lo vedo.

FrasquitaAttenta!

CarmenNon son donna da tremare davanti a lui... Lo aspetto, e gli vado a parlare.

MercedesCarmen, credimi... Attenta!

CarmenNon temo nulla!

FrasquitaAttenta!

CarmenSei tu?

JoséSono io!

CarmenM’avevano avvertito che non eri lontano e dovevi venire; m’avevan detto anche di temere per la mia vita; ma io son coraggiosa e non ho voluto fuggire.

JoséIo non minaccio... Imploro... Supplico! Il nostro passato, Carmen, lo dimentico!... Si, andiamo tutti due

88 Carmen

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commencer une autre vie, loin d’ici, sous d’autres cieux!

CarmenTu demandes l’impossible! Carmen jamais n’a menti; son âme reste inflexible; entre elle et toi... Tout est fini. Jamais je n’ai menti; entre nous tout est fini.

JoséCarmen, il est temps encore... Ô ma Carmen, laisse-moi te sauver, toi que j’adore... Ah! Laisse-moi te sauver, et me sauver avec toi.

CarmenNon, je sais bien que c’est l’heure, je sais bien que tu me tueras; mais que je vive ou que je meure, non, non, non, je ne te céderai pas!

JoséCarmen, il est temps encore, oui, il est temps encore… Ô ma Carmen, laisse-moi te sauver, toi que j’adore... Ah! laisse-moi te sauver, et me sauver avec toi... Ô ma Carmen, il est temps encore… Ah! Laisse-moi te sauver, Carmen! Ah! Laisse-moi te sauver, toi que j’adore! Et me sauver avec toi...

CarmenPourquoi t’occuper encore d’un coeur qui n’est plus à toi?

a iniziare un’altra vita, lontano da qui, sotto altri cieli!

CarmenTu pretendi l’impossibile! Carmen non ha mai mentito; il mio animo è inflessibile; tra lui e te... Tutto è finito. Non ti ho mai mentito; tra noi tutto è finito.

JoséCarmen, è ancora tempo... Oh mia Carmen, lascia ch’io salvi te che adoro... Ah! Lascia ch’io ti salvi, e ch’io mi salvi con te.

CarmenNo, ben so che è l’ora, ben so che m’ucciderai; ma ch’io viva o ch’io muoia, no, no, no, non ti cederò!

JoséCarmen, è ancora tempo, sì, è ancora tempo… Oh mia Carmen, lascia ch’io salvi, te che adoro... Ah! Lascia ch’io ti salvi, e ch’io mi salvi con te... O mia Carmen, è ancora tempo... Ah! Lascia ch’io ti salvi, Carmen! Ah! Lascia ch’io ti salvi, te che adoro! E ch’io mi salvi con te...

CarmenPerché curarti ancora D’un cuore che non è più tuo?

89Atto quarto

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Non, ce coeur n’est plus à toi. En vain tu dis: “Je t’adore”! Tu n’obtiendras rien de moi!... Ah! C’est vain... Tu n’obtiendras rien de moi!

JoséTu ne m’aimes donc plus? Tu ne m’aimes donc plus?

CarmenNon, je ne t’aime plus.

JoséMais moi, Carmen, je t’aime encore, Carmen, hélas! Moi, je t’adore!

CarmenA quoi bon tout cela? Que de mots superflus!

JoséCarmen, je t’aime, je t’adore! Eh bien! S’il le faut, pour te plaire, je resterai bandit... Tout ce que tu voudras... Tout, tu m’entends... Mais ne me quitte pas, ô ma Carmen!... Souviens-toi du passé! Nous nous aimions, naguère!... Ah! Ne me quitte pas, Carmen!...

CarmenJamais Carmen ne cédera! Libre elle est née et libre elle mourra!

ChoeurViva! La course est belle! Viva! Sur le sable sanglant, le taureau s’élance! Voyez! Voyez!... Le taureau qu’on harcelle

No, questo cuore non è più tuo. Invano dici: “Ti adoro”! Nulla otterrai da me!... Ah! È vano... Nulla otterrai da me!

JoséAllora non mi ami più? Allora non mi ami più?

CarmenNo, non ti amo più.

JoséMa io, Carmen, io t’amo ancora, carmen, ahimè! Io, io t’adoro!

CarmenA che serve tutto questo? Solo parole superflue!

JoséMa io, Carmen, io t’amo ancora! Ebbene! Se bisogna, per piacerti, resterò bandito... Tutto quel che vorrai... Tutto, mi capisci!... Ma non lasciarmi, oh mia Carmen!... Ricordati del passato! Noi ci amavamo, un tempo!... Ah! Non lasciarmi, Carmen!...

CarmenCarmen mai cederà! Libera è nata e libera morrà!

CoroViva! È bella la gara! Viva! Sanguinante sulla sabbia, il toro si slancia! Guardate! Guardate!... Il toro punzecchiato

90 Carmen

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en bondissant s’élance! Voyez! Frappé juste en plein coeur! Voyez! Voyez!... Victoire!

JoséOù vas-tu?

CarmenLaisse-moi!

JoséCet homme qu’on acclame, c’est ton nouvel amant!

CarmenLaisse-moi!... Laisse-moi...

JoséSur mon âme, tu ne passeras pas, Carmen, c’est moi que tu suivras!

CarmenLaisse-moi, Don José, je ne te suivrai pas.

JoséTu vas le retrouver, dis... Tu l’aimes donc?

CarmenJe l’aime! Je l’aime, et devant la mort même, je répéterais que je l’aime!

ChoeurViva! La course est belle! Viva! Sur le sable sanglant, le taureau s’élance!

a balzi si slancia! Guardate! Colpito in pieno cuore! Guardate! Guardate!... Vittoria!

JoséDove vai?

CarmenLasciami!

JoséL’uomo che acclamano, è il tuo nuovo amante!

CarmenLasciami!... Lasciami...

JoséSull’anima mia, tu non passerai, Carmen, tu mi seguirai!

CarmenLasciami, Don José, io non ti seguirò.

JoséVai a incontrarlo, di’... Allora tu l’ami?

CarmenL’amo! L’amo, e perfino davanti alla morte, ripeterò che l’amo!

CoroViva! È bella la gara! Viva! Sanguinante sulla sabbia, il toro si slancia!

91Atto quarto

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Voyez! Voyez!... Le taureau qu’on harcelle en bondissant s’élance!

JoséAinsi, le salut de mon âme, je l’aurai perdu pour que toi, pour que tu t’en ailles, infâme, entre ses bras, rire de moi! Non, par le sang, tu n’iras pas, Carmen, c’est moi que tu suivras!

CarmenNon, non, jamais!

JoséJe suis las de te menacer!

CarmenEh bien, frappe-moi donc, ou laisse-moi passer.

ChoeurVictoire!

JoséPour la dernière fois, démon, veux-tu me suivre?

CarmenNon, non! Cette bague, autrefois, tu me l’avais donnée... Tiens!

JoséEh bien! Damnée!

ChoeurToréador, en garde! Toréador, toréador!

Guardate! Guardate!... Il toro punzecchiato a balzi si slancia!

JoséCosì, la salvezza dell’anima mia, io la perderò perché tu, perché tu vada, infame, tra le sue braccia, a rider di me! No, per il sangue, non andrai, Carmen, tu mi seguirai!

CarmenNo, no, mai!

JoséSono stanco di minacciarti!

CarmenEbbene, allora colpiscimi, o lasciami passare.

CoroVittoria!

JoséPer l’ultima volta, demonio, vuoi seguirmi?

CarmenNo, no! Questo anello, tu me l’avevi dato un giorno... Tieni!

JoséEbbene! Dannata!

CoroToreador, attento! Toreador, toreador!

92 Carmen

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Et songe bien, oui, songe en combattant, qu’un oeil noir te regarde et que l’amour t’attend! Toréador, l’amour, l’amour t’attend!

JoséVous pouvez m’arrêter... C’est moi qui l’ai tuée! Ah! Carmen! Ma Carmen adorée!

Pensa, combattendo, che un occhio nero ti guarda e l’amore ti aspetta! Toreador, l’amore t’aspetta!

JoséMi potete arrestare... Sono io che l’ho uccisa! Ah! Carmen! Mia Carmen adorata!

93Atto quarto

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SFERISTERIO26 luglio, 1, 4, 7, 10 agosto - ore 21.00

Giacomo Puccini

ToscaMelodramma in tre atti su libretto di L. Illica e G. Giacosa, dal dramma omonimo del 1887 di V. Sardou.

Edizioni Universal Music Publishing Ricordi srl, MilanoIn coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e Teatri S.p.A. di Treviso

Direttore Daniele CallegariRegia, scene e costumi Massimo Gasparon

Disegno Luci Sergio Rossi

Raffaella Angeletti Floria Tosca (26 luglio, 7 - 10 agosto)Tiziana Caruso Floria Tosca (1 - 4 agosto)Luca Lombardo Mario Cavaradossi

Lucio Gallo Scarpia (26 luglio, 4 - 10 agosto)Claudio Sgura Scarpia (1 - 7 agosto)

Luca Dall'Amico AngelottiGiovanni Bellavia Il sagrestanoRiccardo Massi SpolettaNoris Borgogelli SciarroneWilliam Corrò Un carceriereValeria Cazacu Un pastorello

Assistente alla regia Agostino Taboga; Assistente alle scene Serena Rocco; Assistente ai costumi Rossella Annicchiarico;Direttore musicale di palcoscenico Gianfranco Stortoni; Direttore di scena e assistente alla regia Matteo Mazzoni;Maestro di sala Andrea Del Bianco; Maestri di palcoscenico Natalia Giro, Melissa Mastrolorenzi, Meri Piersanti;

Maestro alle luci Elisa Paoloni;Mimi Roberto Adriani, Giammaria Bissacco, Antonio D’Amore, Rafael Pojolas Delgado, Egidio Egidi, Danilo Fernandez, Giuseppe Grasso,

Gino Potente, Javier Garcia Francisco Sancez, Tomaso Santinon, Andrea Tocchio, Davide Tonucci, Constantin Zaharia

Fondazione Orchestra Regionale delle MarcheCoro Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto dal Maestro David Crescenzi

Pueri cantores “D. Zamberletti” diretti dal Maestro Gianluca Paolucci - Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”

Scene e attrezzeria Rubechini, Firenze; Costumi Tirelli, Roma; Calzature Pompei 2000, Roma;Parrucche Audello, Torino; Illuminotecnica Sound City, Ancona; Fonica AMS, Macerata

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ogni passo della creazione pucciniana. Quando cerca sog-getti tra i drammi in prosa, come Tosca , Butterfly, Fanciulladel West, Tabarro, prima di sceglierli il musicista vuolvederli rappresentati. E se in una lingua che non conosce,meglio ancora: afferrare la trama e perfino commuoversi,senza neppure capire le battute (come per Madam Butterflydi Belasco) è per lui un’ entusiasmante dimostrazione del-l’efficacia teatrale del soggetto. “Fui costretto a cedergli ilmio dramma -racconta Belasco- perchè non è possibile dis-cutere d’affari con un impulsivo italiano, che ha le lacrimeagli occhi e ti tiene le braccia attorno al collo!”. Trovato ilsoggetto, Puccini ha bisogno che se ne tragga il librettosecondo un taglio scenico preciso al millimetro: “logico,stringato, interessante, equilibrato”, come vogliono “leleggi fisse del teatro: interessare, divertire, commuovere”.Dovesse costare - ne sanno qualcosa i malcapitati Illica eGiacosa - anni interi di estenuanti e tormentosi rifacimenti.Ma lui non teme di scegliere proprio i soggetti che loro scar-tano: il romanzo di Murger Scènes de la Vie de Bohème,“troppo frammentario” (Giacosa), o la Tosca di Sardou,“tutta azione e niente lirismo” (Illica). E non esita a sba-razzarsi di quanto hanno già fatto, se nel frattempo gli èdivenuto superfluo: un atto intero tagliato via dalla Bohème(la festa in cortile nella casa di Musetta) un altro soppressodalla Butterfly (il Consolato americano dove si recaCio-Cio-San). Con quale gioia dei due librettisti, è facileimmaginare! Ne consegue, inevitabilmente, che Puccini èmusicista poco prolifico. “Tre anni per trovare un libretto?- sbalordiva la moglie Elvira, sempre tempestiva - Ma in treanni Verdi ha composto Rigoletto, Trovatore, e Traviata!”.C’è poi il suo leggendario scrupolo descrittivo. Pucciniattribuiva un’importanza essenziale all’atmosfera scenicadei propri lavori: era di quell’aria che avrebbero respirato isuoi personaggi. E allora eccolo per Tosca arrampicarsi suibastioni di Castel Sant’Angelo, a cogliere di prima manosuoni e colori dell’alba romana; eccolo per Butterfly incon-trare l’attrice giapponese Sada Jacco, e prendere nota deltipico cinguettio dell’eloquio orientale; eccolo per SuorAngelica respirare l’aria rarefatta del convento di

GIACOMO PUCCINIPer il teatro... solo per il teatro

Paolo Scotti

“...e il Dio santo mi toccò col dito mignolo e mi disse:“Scrivi per il teatro; bada bene - solo per il teatro”.

Giacomo Puccini

Della grandezza della musica di Puccini, ormai, non dubitapiù nessuno. Lontani gli anni in cui la critica più suppo-nente non perdonava al musicista lucchese la scandalosacolpa d’essere universalmente popolare. Oggi, a 150 annidalla nascita, Giacomo Puccini ha superato perfinoVerdi,diventando l’operista più eseguito - e dunque più amato -del mondo.Ma c’è un’aspetto della sua arte che anche la critica piùattenta trascura. Puccini fu un genio squisitamente teatra-le. Questa parzialità di giudizio nasce dai limiti di chi anco-ra considera l’opera un fatto sostanzialmente musicale; enon -come invece è: giacchè proprio in questo consiste il“quibus” della sua unicità - una perfetta fusione di musicae teatro. Ebbene: in Puccini la musica è teatro. Essa stessa,cioè, è una diretta e quasi naturale emanazione della scenain cui si svolge l’azione; dei personaggi che vi agiscono, deigesti che vi si compiono. Nei tonanti accordi dei fiati cheprecedono la sua entrata in scena, noi troviamo già tutto ilsulfureo sadismo di Scarpia, prima ancora di conoscerlo;assieme al “primaveril soffio giocondo” di archi, arpa ecorni, che annuncia l’arrivo di Butterfly, già sale a noi tuttala fragrante dolcezza di Cio-Cio-San, prima ancora che essasi manifesti. Il “fatto” teatrale - insomma - è indispensabi-le all’ispirazione musicale di Puccini; che può accendersisolo se stimolata da un preciso”oggetto” scenico.Eternamente ondivago, perennemente incerto ed esitante sututto, Puccini dimostrerà saldezza incrollabile in una cosasola. Nel proprio intuito teatrale. Tutto questo è palese ad

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foresta californiana cogli alberi colossali, ma occorrono 8 o10 cavalli-comparse”. In anni in cui non esiste ancora lafigura del regista, lui si tiene aggiornato su tutte le novitàdella scenotecnica (“Un soggetto non nuovissimo si arriva afarlo sembrare originale con nuovi mezzi scenici”), e seguecon attenzione gli allestimenti più all’avanguardia, comequelli del celebre Max Reinhardt: “Io ammiro qualunquesforzo verso rappresentazioni non solite”. Finchè, una voltaraggiunto il palcoscenico, il suo teatro deve seguire unaregia su tutte. Quella della musica. Quant’è moderno quelsuo esigere che le luci “seguano” le note, quasi fosseromodulazioni tonali: “gli effetti di luce - raccomanda -dovrebbero essere regolati da un orecchio attentissimo”.Quant’è teatrale il problema del sipario, che dev’essereaperto e chiuso esattamente al punto segnato in partitura;giacchè “un sipario chiuso troppo presto o troppo tardisignifica spesso l’insuccesso di un’opera”. Riguardo gliinterpreti, non dimentica mai che, oltre che cantanti,dovrebbero essere attori: “Scotti ottimo - vociaccia matalento e dà gran rilievo alla parte”. “Il baritono è pieno dibuona volontà, ma è tanto salame!”. E al direttore tedescoche si vanta d’interpretare Tosca ignorando la scena, repli-ca imperturbabile che in Italia, al posto di Cavaradossi,fucilerebbero lui.Si potrebbe continuare a lungo. Ma forse, a dimostrarequanto sia teatrale il genio di Puccini, basterebbe anchesolo un’osservazione. Quella che - con impertinenza tantocaustica, quanto difficilmente non condivisibile - sintetizzòGeorge B. Shaw. “Alle opere di Wagner ci si può nobilmen-te annoiare. A quelle di Puccini ci si emoziona, ci si appas-siona, ci si commuove”.

Vicopelago, fra le suorine della sorella Iginia; davanti allequali, infine, eseguirà l’opera al piano, per saggiarne l’at-tendibilità. Tutto questo - si badi bene - non per merodescrittivismo. Il realismo di Puccini s’imparenta con quel-lo di Flaubert, di Zola: è l’ansia di quella “verità” docu-mentaria che dovrà essere l’“anima” stessa della musica.Che difatti, ne risulta impregnata, fin nel dettaglio. Come inquelle ampie pagine solo orchestrali, destinate a dar corposolo all’azione: l’ingresso della zia Principessa in SuorAngelica, dove lo spartito indica la nota esatta su cui laporta deve aprirsi, e quella su cui il gesto crudele della ziadeve impedire ad Angelica d’abbracciarla. O il tetro ceri-moniale che segue la morte di Scarpia, in cui la musicadescrive il punto preciso in cui Tosca deve scorgere il sal-vacondotto nella mano del cadavere, porgli accanto unacandela, poi un’ altra, il crocifisso sul petto, e così via.Un’autentica “regia in musica”.A tutto questo si aggiunga quel misterioso talento - chePuccini possiede in sommo grado - chiamato “senso dellospettacolo”. La dote innata, cioè, per tutti quegli “impon-derabili” che in teatro, da soli, fanno la differenza. Puccinisa come attrarre l’attenzione del pubblico: quasi tutti i suoiprotagonisti cantano prima ancora d’entrare in scena, inmodo che il desiderio dello spettatore di conoscerli s’ac-cenda prima ancora di vederli. Se - è il caso di Turandot -non accade il contrario: per un atto intero la crudele prin-cipessa non si mostra, e quando infine compare, non cantaneppure una nota! Puccini sa adottare sempre la soluzio-ne scenica più coinvolgente: sua l’idea di trasferire il lin-ciaggio di Johnson (che nel dramma è solo narrato) diretta-mente in scena, con annesso salvataggio in extremis diMinnie. Sua l’idea di spostare la fucilazione di Cavaradossida dietro le quinte (come nel dramma di Sardou) sotto gliocchi degli spettatori, e - con doppio, infallibile effetto -sotto quelli di Tosca stessa. Da autentico uomo di teatro,Puccini lascia che la sua fantasia venga eccitata dalla mes-sinscena. “Ho l’idea di uno scenario grandioso - scrive,“vedendo” la scenografia finale della Fanciulla, primaancora che la Fanciulla esista. - Una spianata nella grande

Per il teatro... solo per il teatro 101

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ATTO SECONDOPalazzo Farnese.Cavaradossi è condotto da Scarpia che ne ordina la torturapoiché Angelotti non è stato trovato. Arriva Tosca convoca-ta da Scarpia e, inorridita dalle urla del suo amato, sveladove si nasconde il ricercato, il quale preferirà il suicidioalla condanna.Giunge notizia della vittoria di Napoleone a Marengo eCavaradossi esulta: il suo destino di morte è ormai segnato.In cambio della vita del suo amato Tosca promette di darsia Scarpia che finge allora di ordinare una fucilazione simu-lata e firma un salvacondotto per i due amanti, poi le siavvicina nel tentativo di abbracciarla ma la donna lo pugna-la con un coltello che ha notato sul tavolo.Prima di lasciare la stanza, Tosca appronta una sorta di cata-falco e prende il salvacondotto dalle mani del cadavere.

ATTO TERZOCastel Sant’Angelo, è l’alba.Cavaradossi attende la sua fine e chiede al carceriere diconsegnare una lettera alla sua amata ricompensandolo conun anello.Mentre è colto dal doloroso ricordo per le ore felici trascor-se con Tosca, questa giunge e lo avvisa di quanto accadutoe della finta fucilazione. I due si abbandonano ad un arden-te duetto d’amore.Si predispone la simulata fucilazione ma, terminata l’ese-cuzione, la donna si rende conto dell’inganno e scuotedisperatamente il corpo senza vita del suo Mario.All’arrivo degli sgherri di Scarpia che hanno scoperto ildelitto, Tosca sale sugli spalti del Castello e si getta nelvuoto.

SOGGETTO

ATTO PRIMORoma, 1800. Chiesa di Sant’Andrea della Valle.Cesare Angelotti, ex console della caduta RepubblicaRomana è scappato dalla prigione di Castel Sant’Angelo esi rifugia in chiesa, aiutato dalla sorella, la marchesaAttavanti.Entra per lavorare ad una delle cappelle il pittore MarioCavaradossi che sta dipingendo una Maddalena nella qualeil Sagrestano riconosce le sembianze di una donna venutaspesso a pregare (la marchesa Attavanti); Cavaradossi inve-ce riflette fra la somiglianza di quell’immagine e la suaamata, la cantante Tosca.Angelotti, riconosciuto l’amico, esce allo scoperto per unfugace colloquio prima di tornare nell’ombra all’arrivo diTosca.La donna è gelosa per aver sentito il suo fidanzato bisbi-gliare con qualcuno ma Cavaradossi la rassicura ed i due,dopo un appassionato duetto, si danno appuntamento per lasera al termine dello spettacolo di lei.Quando la donna se ne va, Angelotti e Cavaradossi concor-dano un nascondiglio, mentre un colpo di cannone annun-cia che è stata scoperta la fuga e costringe i due ad abban-donare in fretta la chiesa.Giunge sulle tracce del fuggiasco il barone Scarpia, capodella polizia, innamorato di Tosca. La cantante ritorna allaricerca del suo Mario e Scarpia, dopo averne suscitato lagelosia mostrandole un ventaglio lasciato in chiesa dallamarchesa Attavanti, la fa seguire dal fido Spoletta, certoche lo condurrà fino a Cavaradossi, complice di Angelotti.L’azione si chiude con il rito del “Te Deum” per la presun-ta sconfitta di Napoleone a Marengo, mentre alla preghierasi uniscono i perfidi pensieri di Scarpia deciso a catturareCavaradossi ed a possedere Tosca.

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Tosca104

while Scarpia is determined to get hold of Cavaradossi andbend Tosca to his will.

SECOND ACTFarnese Palace.Cavaradossi is led by Scarpia to be tortured, as Angelottihas not yet been found. Summoned by Scarpia, Toscaarrives and is struck by Mario’s screams. Unnerved by herlover’s desperate voice, she reveals the escaped prisoner’shiding place. On his side, Angelotti decides to take his ownlife rather than await his death sentence. As a messengerannounces that Napoleon has won the Battle of Marengo,Cavaradossi exults in the victory, although his fate is nowdoomed.In a desperate attempt to save Cavaradossi’s life, Toscapromises to give herself to Scarpia. The latter orders a mockexecution for the painter and then issues a safe conduct tothe two lovers. He draws near Tosca and tries to hug her, butas he does so the woman seizes a knife from the nearbytable and stabs him to death. She sets up some sort ofdeathbed for Scarpia, then seizes the safe conduct from thedead man’s hands and leaves.

THIRD ACTCastel Sant’Angelo, dawn.Cavaradossi is awaiting his tragic end. He asks a jailer totake his last letter to her beloved one and gives him a ringas payment. While he is overwhelmed by the painful mem-ories of the hours spent with her, Tosca herself appears andinforms him about Scarpia’s promise of a mock execution.They embark on a passionate love duet, which soon givesway to the preparations for the execution. However, soonafter the shooting Tosca sadly realizes that Scarpia hadthwarted her and desperately shakes her lover’s dead body.As she hears the voices of Scarpia’s henchmen whoannounce their chief’s murder, Tosca runs to the Castleparapet and hurls herself to her death.

SYNOPSIS

FIRST ACTRome, 1800. Church of Sant’Andrea della Valle.Cesare Angelotti, former consul of the fallen RomanRepublic, has escaped from the Castel Sant’Angelo prisonand taken refuge in the church with the help of his sister,the Marchesa Attavanti. Soon afterwards, the painter MarioCavaradossi enters the church to work in one of the sidechapels. He is painting a portrait of Mary Magdalene, inwhose face the Sacristan recognizes a lady (MarchesaAttavanti) whom he has often seen praying. Cavaradossi, onthe contrary, reflects on the similarities between his paint-ed creature and the woman he loves, the singer Tosca. Inthe meantime, Angelotti recognizes Cavaradossi as a cohortand comes out from hiding to exchange a few words withhim. He soon disappears again as Tosca comes in.Suspicious after hearing Mario whisper, Tosca is then reas-sured by his words and the two launch into a passionateduet before parting and deciding to meet in the evening,after Tosca’s performance. When Tosca has gone, Angelottireappears and, together with Cavaradossi, he finds a newhiding place. Just at that time, a cannon signals that thepolice have discovered the escape and forces the two mento leave the church in haste.Baron Scarpia, head of the police, is in love with Tosca. Hearrives at the church in search of the escaped prisonerwhile the singer herself turns up, looking for Mario.Scarpia decides to arouse her suspicions by showing her afan with the Attavanti crest, which was left in the churchby the Marchesa. Then, he has Tosca followed by hishenchman Spoletta, persuaded that he will findCavaradossi through her and, in turn, discover Angelotti’shideout. The act ends on the ‘Te Deum’ intoned to cele-brate the supposed victory over Napoleon in Marengo,

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Soggetto 105

Der Akt schließt mit dem „Te Deum“ , zur Feier der ange-blichen Niederlage Napoleons gesungen – die StimmeScarpias vereint sich mit dem Chor. Er ist entschlossenCavaradossi zu fangen und Tosca zu besitzen.

ZWEITER AKTVon Scarpia festgenommen wird Cavaradossi vorgeführt.Der Polizeichef ordnet dessen Folter an, weil Angelottinoch nicht gefunden wurde. Er hat auch Tosca zu sich beor-dert – als diese kommt und die Schreie ihres Geliebtenhört, verrät sie das Versteck des Flüchtlings, der denSelbstmord dem Urteil vorzieht.Als die Nachricht des Siegs von Napoleons in Marengo ein-trifft jubelt Cavaradossi lautstark vor Scarpia – er hat seinSchicksal besiegelt.Im Tausch mit dem Leben ihres Geliebten, verspricht sichTosca Scarpia. Dieser tut daraufhin so, als ob er eine simu-lierte Exekution Cavaradossis anordnen würde und unter-schreibt einen Freibrief für die beiden Geliebten. Nun kanner sich Tosca nähern, das ist die Abmachung. BeimVersuch, sie zu umarmen, ersticht sie ihn. Bevor sie dieRäumlichkeiten verlässt, nimmt sie noch den Freibrief ausScarpias toten Händen.

DRITTER AKTCastel Sant’Angelo. Sonnenaufgang.Cavaradossi wartet auf sein Ende und gibt seinem Wärtereinen Brief an die Geliebte – ein Dienst, den er mit seinemRing bezahlt. Während er an die glücklichen Stundendenkt, die er mit Tosca verbracht hat, kommt diese zu ihm.Sie erzählt ihm, was vorgefallen ist und dass seineErschießung nur scheinbar stattfinden wird. Die beidenumarmen sich leidenschaftlich.Kurz darauf triff das Exekutionskommando ein. Nachdemgeschossen wurde, begreift Tosca mit Grausen, das siehintergangen wurde, dass Mario tot ist. Verzweifelt schütteltsie ihn. Als nun die Schergen Scarpias auftauchen, wirftsich Tosca vom Schloss hinunter ins Nichts.

SYNOPSIS

ERSTER AKTRom, 1800. In der Kirche Sant’Andrea della Valle.Cesare Angelotti, ehemaliger Konsul der gefallenenRömischen Republik ist aus dem Gefängnis von CastelSant’Angelo ausgebrochen und versteckt sich in derKirche. Seine Schwester, die Gräfin Attavanti hilft ihmdabei.Der Maler Mario Cavaradossi kommt in die Kirche, um ineiner Seitenkappelle weiter an einem Bildnis der betendenMagdalena zu arbeiten. Der Küster erkennt im Antlitz derabgebildeten Frau eine Dame, die oft zum Beten in dieKirche kommt (die Gräfin). Cavaradossi hingegen erkenntÄhnlichkeiten zwischen der Frau auf seinem Gemälde undseiner Geliebten, der Sängerin Tosca.Angelotti, der in dem Maler seinen Freund erkennt, kommtaus seinem Versteck für ein kurzes Gespräch, verschwindetaber schnell wieder, als Tosca in die Kirche kommt. DieFrau hat ihren Geliebten flüstern hören und fragt ihn eifer-süchtig aus. Er beruhigt sie und nach einem leidenschaft-lichen Duett, verabreden sie sich für den selben Abendnach Ende ihrer Vorstellung. Kaum ist die Frau gegangen,denken sich Angelotti und Cavaradossi ein Versteck aus.Ein Kanonenschuss kündigt an, dass Angelottis Flucht ent-deckt worden ist und zwingt die beiden, schnell die Kirchezu verlassen.Der Baron Scarpia, Chef der Geheimpolizei und in Toscaverliebt ist auf der Spur des Flüchtlings. Die Sängerinkommt zurück um ihren Mario zu suchen und Scarpia lässtsie vom treuen Spoletta verfolgen, nachdem er sie rasendvor Eifersucht gemacht hat, in dem er ihr einen von derGräfin Attavanti in der Kirche vergessenen Fächer gezeigthat. Scarpia ist sicher, dass Tosca ihn auf die Spur desFlüchtlings bringt.

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SUJET

ACTE PREMIERRome, 1800. Église de Saint André de la Valle.César Angelotti, ex-consul de la république romaine écou-lée, est échappé de la prison de Château Saint Ange et seréfugie dans l’église, aidé par sa soeur, la marquiseAttavanti.Le peintre Marius Cavaradossi entre: il est en train de pein-dre une “Madeleine”, dans laquelle le sacristain croit dereconnaître la femme qu’il a vu souvent prier (la marquiseAttavanti), mais Cavaradossi, au contraire, s’inspire à labeauté de la femme qu’il aime, c’est à dire la chanteuseTosca.Angelotti, ami de Cavaradossi, se dévoile pour une entre-vue fugace avec lui, avant de rentrer dans l’ombre à l’arri-vée de Tosca.La femme est jalouse parce qu’elle a écouté son fiancé chu-choter avec quelqu’un, mais Cavaradossi la rassure et lesdeux, après un duet passionné, se donnent rendez-vouspour le soir, à la fin du spectacle de Tosca.À la sortie de la femme, Angelotti et Cavaradossi s’accor-dent, alors qu’un coup de canon annonce qu’on a découvertla fuite et oblige les deux à quitter vite l’église.Le baron Scarpia, chef de police et amoureux de Tosca, estsur la trace d’Angelotti.La chanteuse revient à la recherche de son Marius etScarpia, après avoir excité la jalousie de la femme, en luimontrant l’éventail laissé dans l’église par la marquiseAttavanti, charge le fidèle Spoletta de la suivre, sûr qu’ellel’amènera jusqu’à Cavaradossi, le complice de Angelotti.L’acte se conclut par le rite du “Te Deum” pour la défaitepresumée de Napolèon à Marengo, tandis que les idées per-fides de Scarpia, résolu à capturer Cavaradossi et à possé-der Tosca, se mêlent à la prière.

ACTE DEUXIÈMEPalais Farnese.Cavaradossi est conduit chez Scarpia, qui commande de lemettre à la torture, parce que on n’a pas trouvé Angelotti.Convoquée par Scarpia, Tosca arrive et, horrifiée par lescris de son bien-aimé, elle dévoile où se cache le recher-ché; ce dernier préférera le suicide à la comdamnation.La nouvelle de la victoire de Napoléon à Marengo arrive etCavaradossi exulte, même si son destin de mort est désor-mais signé.Pour sauver son bien-aimé, Tosca promet de se donner àScarpia, qui feint, alors, de commander une exécutionsimulée et signe un laissez-passer pour les deux amants; ils’approche donc à la femme, essayant de l’embrasser, maiselle le poignarde avec un couteau qu’elle aperçu sur latable.Avant de sortir, Tosca prépare une sorte de catafalque etprend le laissez-passer des mains du cadavere.

ACTE TROISIÈMEChâteau Saint Ange, à l’aube.Cavaradossi attend sa fin et demande au gardien de prisonde remettre une lettreà sa bien-aimée, en le récompensant par une bague.Tandis qu’il souffre, en rappelant les moments heureux pas-sés avec Tosca, elle arrive et lui raconte les événements quise sont passés et qu’il s’agit de une fausse exécution.Dans cette convinction, ils se laissent aller à un ardentduetto d’amour.Après l’exécution, Tosca se rend compte qu’elle a été trom-pée par Scarpia et, désesperée, secoue inutilement le corpsde son Marius mort.À l’arrivée des sbires de Scarpia, qui ont découvert lecrime, Tosca monte sur les glacis du château et se jette dansle vide.

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CavaradossiDi chi?

SagrestanoDi quell’ignotache i dì passati a pregar qui venìa...Tutta devota - e pia.

CavaradossiÈ vero. E tanto ell’erainfervorata nella sua preghierach’io ne pinsi, non visto, il bel sembiante.

Sagrestano(Fuori, Satana, fuori!)

CavaradossiDammi i colori!Recondita armoniadi bellezze diverse!...È bruna Floria,l’ardente amante mia...

SagrestanoScherza coi fanti e lascia stare i santi!

CavaradossiE te, beltade ignota,cinta di chiome bionde!Tu azzurro hai l’occhio,Tosca ha l’occhio nero!

SagrestanoScherza coi fanti e lascia stare i santi!

CavaradossiL’arte nel suo misterole diverse bellezze insiem confonde;ma nel ritrar costeiil mio solo pensiero, Tosca, sei tu!

Atto primo

AngelottiAh! Finalmente!Nel terror mio stoltovedea ceffi di birro in ogni volto.La pila... la colonna...“A piè della Madonna”mi scrisse mia sorella...Ecco la chiave!... ed ecco la Cappella!

SagrestanoE sempre lava!... Ogni pennello è sozzopeggio d’un collarin d’uno scagnozzo.Signor pittore... Tò!...Nessuno! - Avrei giuratoche fosse ritornatoil Cavalier Cavaradossi.No, sbaglio. - Il paniere è intatto.Angelus Domini nuntiavit Mariae,et concepit de Spiritu Sancto.ecce ancilla Domini,fiat mihi secundum verbum tuum.Et Verbum caro factum est,et habitavit in nobis...

CavaradossiChe fai?

SagrestanoRecito l’Angelus.Sante ampolle! Il suo ritratto!

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Tosca110

Non mi ravvisate?Il carcere m’ha dunque assai mutato!

CavaradossiAngelotti! Il Consoledella spenta repubblica romana!

AngelottiFuggii pur ora da Castel Sant’Angelo!...

CavaradossiDisponete di me!

Voce di ToscaMario!

CavaradossiCelatevi!È una donna... gelosa.Un breve istante e la rimando.

Voce di ToscaMario!

CavaradossiEccomi!

AngelottiSono stremo di forze,più non reggo...

CavaradossiIn questo panier v’è cibo e vino!

AngelottiGrazie!

CavaradossiPresto!

SagrestanoQueste diverse gonneche fanno concorrenza alle Madonnemandan tanfo d’Inferno.Scherza coi fanti e lascia stare i santi!Ma con quei cani di volterrianinemici del santissimo governonon s’ha da metter voce!...Scherza coi fanti e lascia stare i santi!Già sono impenitenti tutti quanti!Facciam piuttosto il segno della croce.Eccellenza, vado?

CavaradossiFa il tuo piacere!

SagrestanoPieno è il paniere...Fa penitenza?

CavaradossiFame non ho.

SagrestanoAh!... Mi rincresce!...Badi, quand’esce chiuda.

CavaradossiVa!...

SagrestanoVo!

CavaradossiGente là dentro!!...

AngelottiVoi? Cavaradossi!Vi manda Iddio!

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Atto primo 111

No, Mario mio,lascia pria che la preghi, che l’infiori...Ora stammi a sentir - stasera canto,ma è spettacolo breve. - Tu m’aspettisull’uscio della scenae alla tua villa andiam soli, soletti.

CavaradossiStasera!

ToscaÈ luna pienae il notturno effluvio florealinebria il cor! - Non sei contento?

CavaradossiTanto!

ToscaTornalo a dir!

CavaradossiTanto!

ToscaLo dici male:non la sospiri la nostra casettache tutta ascosa nel verde ci aspetta?Nido a noi sacro, ignoto al mondo inter,pien d’amore e di mister?Al tuo fianco sentireper le silenziosestellate ombre, salirle voci delle cose!...Dai boschi e dai roveti,dall’arse erbe, dall’imodei franti sepolcretiodorosi di timo,la notte escon bisbigli

Voce di ToscaMario!

CavaradossiSon qui!

ToscaPerché chiuso?

CavaradossiLo vuole il Sagrestano...

ToscaA chi parlavi?

CavaradossiA te!

ToscaAltre parole bisbigliavi. Ov’è?...

CavaradossiChi?

ToscaColei!... Quella donna!...Ho udito i lestipassi ed un fruscio di vesti...

CavaradossiSogni!

ToscaLo neghi?

CavaradossiLo nego e t’amo!

ToscaOh! Innanzi alla Madonna...

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Tosca112

ToscaAspetta... Aspetta...E l’Attavanti!...

CavaradossiBrava!...

ToscaLa vedi? T’ama?Tu l’ami?...

CavaradossiFu puro caso...

ToscaQuei passi e quel bisbiglio...Ah! Qui stava pur ora!

CavaradossiVien via!

ToscaAh, la civetta!A me, a me!

CavaradossiLa vidi ieri, ma fu puro caso...A pregar qui venne...Non visto la ritrassi.

ToscaGiura!

CavaradossiGiuro!

ToscaCome mi guarda fiso!

di minuscoli amorie perfidi consigliche ammolliscono i cuori.Fiorite, o campi immensi, palpitateaure marine nel lunare albor,piovete voluttà, volte stellate!Arde a Tosca folle amor!

CavaradossiMi avvinci nei tuoi laccimia sirena, mia sirena, verrò!Or lasciami al lavoro.

ToscaMi discacci?

CavaradossiUrge l’opra, lo sai!

ToscaVado! Vado!Chi è quelladonna bionda lassù?

CavaradossiLa Maddalena.Ti piace?

ToscaÈ troppo bella!

CavaradossiPrezioso elogio!

ToscaRidi?Quegli occhi cilestrini già li vidi...

CavaradossiCe n’è tanti pel mondo!...

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Atto primo 113

CavaradossiMia Tosca idolatrata,ogni cosa in te mi piace;l’ira audacee lo spasimo d’amor!

ToscaDilla ancorala parola che consola...Dilla ancora!

CavaradossiMia vita, amante inquieta,dirò sempre: “Floria, t’amo!”Ah! L’alma acquieta,sempre “t’amo!” ti dirò!

ToscaDio! Quante peccata!M’hai tutta spettinata!

CavaradossiOr va, lasciami!

ToscaTu fino a stasserastai fermo al lavoro. E mi prometti:sia caso o fortuna,sia treccia bionda o bruna,a pregar non verrà donna nessuna!

CavaradossiLo giuro, amore!... Va!

ToscaQuanto m’affretti!

CavaradossiAncora?

CavaradossiVien via!

ToscaDi me beffarda, ride.

CavaradossiFollia!

ToscaAh, quegli occhi!...

CavaradossiQuale occhio al mondopuò star di paroall’ardente occhio tuo nero?È qui che l’esser mio s’affisa intero.Occhio all’amor soave, all’ira fiero!Qual altro al mondo può star di paroall’occhio tuo nero!...

ToscaOh, come la sai benel’arte di farti amare!Ma... falle gli occhi neri!...

CavaradossiMia gelosa!

ToscaSì, lo sento... ti tormentosenza posa.

CavaradossiMia gelosa!

ToscaCerta sono - del perdonose tu guardi al mio dolor!

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Tosca114

in giovin donna e bellam’avean messo in sospettodi qualche occulto amor!Or comprendo!Era amor di sorella!

AngelottiTutto ella ha osatoonde sottrarmi a Scarpia, scellerato!

CavaradossiScarpia?! Bigotto satiro che affinacolle devote pratichela foia libertinae strumento al lascivo talentofa il confessore e il boia!La vita mi costasse, vi salverò!Ma indugiar fino a notte è mal sicuro...

AngelottiTemo del sole!...

CavaradossiLa cappella mettea un orto mal chiuso, poi c’è un cannetoche va lungi pei campi a una mia villa.

AngelottiM’è nota...

CavaradossiEcco la chiave... - innanzi seraio vi raggiungo, - portate con voile vesti femminili...

AngelottiCh’io le indossi?

CavaradossiPer or non monta, il sentier è deserto...

ToscaNo - perdona!...

CavaradossiDavanti alla Madonna?

ToscaÈ tanto buona!Ma falle gli occhi neri!...

CavaradossiÈ buona la mia Tosca, ma credenteal confessor nulla tiene celato, ond’io mi tacqui.È cosa più prudente.

AngelottiSiam soli?

CavaradossiSì. Qual è il vostro disegno?...

AngelottiA norma degli eventi, uscir di Statoo star celato in Roma... Mia sorella...

CavaradossiL’Attavanti?

AngelottiSì... ascose un muliebreabbigliamento là sotto l’altare...Vesti, velo, ventaglio...Appena imbruniindosserò quei panni...

CavaradossiOr comprendo!Quel fare circospettoe il pregante fervore

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Atto primo 117

SagrestanoIn sagrestia...

AlcuniMa che avvenne?

SagrestanoNol sapete?Bonaparte... scellerato...Bonaparte...

Altri AllieviEbben? Che fu?

SagrestanoFu spennato, sfracellato,è piombato a Belzebù!

Allievi, Cantori, ecc.Chi lo dice?- È sogno!- È fola!

SagrestanoÈ veridica parola;or ne giunse la notizia!

CoroSi festeggi la vittoria!

SagrestanoE questa seragran fiaccolataveglia di gala a Palazzo Farnese,ed un’appositanuova cantatacon Floria Tosca!...E nelle chieseinni al Signore!

AngelottiAddio!

CavaradossiSe urgesse il periglio, correteal pozzo del giardin. L’acqua è nel fondo,ma a mezzo della canna, un picciol varcoguida ad un antro oscuro,rifugio impenetrabile e sicuro!

AngelottiIl cannon del castello!...

CavaradossiFu scoperta la fuga!Or Scarpia i suoi sbirri sguinzaglia!

AngelottiAddio!

CavaradossiCon voi verrò! Staremo all’erta!

AngelottiOdo qualcun!

CavaradossiSe ci assalgon, battaglia!

SagrestanoSommo giubilo, Eccellenza!...Non c’è più! Ne son dolente!...Chi contrista un miscredentesi guadagna un’indulgenza!Tutta qui la cantoria!Presto !...

AllieviDove?

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Tosca118

ScarpiaForse c’è ancora.Dov’è la Cappella degli Attavanti?

SagrestanoEccola.Aperta! Arcangeli!E un’altra chiave!

ScarpiaBuon indizio... Entriamo.Fu grave sbaglioquel colpo di cannone! Il mariolospiccato ha il volo, ma lasciò una preda...preziosa... un ventaglio.Qual complice il misfatto preparò?La marchesa Attavanti!...Il suo stemma!...Il suo ritratto!Chi fe’ quelle pitture?

SagrestanoIl cavalierCavaradossi...

ScarpiaLui!

SagrestanoNumi! Il paniere!

ScarpiaLui! L’amante di Tosca!Un uom sospetto!Un volterrian!

SagrestanoVuoto?... Vuoto!...

Or via a vestirvi,non più clamor!Via... via... in sagrestia!

TuttiDoppio soldo... Te Deum... Gloria!Viva il Re!... Si festeggi la vittoria!

ScarpiaUn tal baccano in chiesa! Bel rispetto!

SagrestanoEccellenza! Il gran giubilo...

ScarpiaApprestate per il te Deum.Tu resta!

SagrestanoNon mi muovo!

ScarpiaE tu va, fruga ogni angolo,raccogli ogni traccia

SpolettaSta bene!

ScarpiaOcchio alle porte,senza dar sospetti!Ora a te! Pesale tue risposte. Un prigionier di Statofuggì pur ora da Castel Sant’Angelo...S’è rifugiato qui...

SagrestanoMisericordia!

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Atto primo 119

Jago ebbe un fazzoletto... ed io un ventaglio!...)

ToscaMario?! Mario?!

SagrestanoIl pittor Cavaradossi?Chi sa dove sia?Svanì, sgattaiolòper sua stregoneria.

ToscaIngannata? No!... No!...Tradirmi egli non può!

ScarpiaTosca gentile la mano miala vostra aspetta, piccola manina,non per galanteriama per offrirvi l’acqua benedetta.

ToscaGrazie, signor!

ScarpiaUn nobileesempio è il vostro. Al cielopiena di santo zeloattingete dell’arte il magisteroche la fede ravviva!

ToscaBontà vostra...

ScarpiaLe pie donne son rare...Voi calcate la scena...E in chiesa ci venite per pregar...

ScarpiaChe hai detto?Che fu?...

SagrestanoSi ritrovò nella Cappellaquesto panier.

ScarpiaTu lo conosci?

SagrestanoCerto!È il cesto del pittor... ma... nondimeno...

ScarpiaSputa quello che sai.

SagrestanoIo lo lasciai ripienodi cibo prelibato...Il pranzo del pittor!...

ScarpiaAvrà pranzato!

SagrestanoNella Cappella?Non ne avea la chiavené contava pranzar... disse egli stesso.Onde l’avea già messo...al riparo.

Scarpia(Or tutto è chiaro...la provvista - del sacristad’Angelotti fu la preda!)Tosca? Che non mi veda.(Per ridurre un geloso allo sbaraglio

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O che v’offende,dolce signora?...Una ribellelagrima scendesovra le belleguancie e le irrora;dolce signora,che mai v’accora?

ToscaNulla!

ScarpiaDarei la vitaper asciugar quel pianto.

ToscaIo qui mi struggo e intantod’altra in braccio le mie smanie deride!

Scarpia(Morde il veleno!)

ToscaDove son? Potessicoglierli, i traditori!Oh qual sospetto!Ai doppi amoriè la villa ricetto!Traditor!Oh mio bel nido insozzato di fango!Vi piomberò inattesa!Tu non l’avrai stasera. Giuro!

ScarpiaIn chiesa!

ToscaDio mi perdona... Egli vede ch’io piango!

ToscaChe intendete?...

ScarpiaE non fate come certe sfrontateche han di Maddalenaviso e costumi...e vi trescan d’amore!

ToscaChe? D’amore? Le prove!

ScarpiaÈ arnese da pittore questo?

ToscaUn ventaglio? Dove stava?

ScarpiaLà su quel palco. Qualcun vennecerto a sturbar gli amantied essa nel fuggir perdé le penne!...

ToscaLa corona! Lo stemma! È l’Attavanti!Presago sospetto!...

Scarpia(Ho sortito l’effetto!)

ToscaEd io venivo a lui tutta dogliosaper dirgli: invan stasera,il ciel s’infosca...l’innamorata Toscaè prigioniera... dei regali tripudi.

Scarpia(Già il veleno l’ha rosa!)

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ScarpiaTosca, mi fai dimenticare Iddio!

TuttiTe aeternum Patremomnis terra veneratur!

ScarpiaTre sbirri... Una carrozza...Presto!... Seguiladovunque vada!... Non visto!... Provvedi!

SpolettaSta bene! Il convegno?

ScarpiaPalazzo Farnese!Va, Tosca! Nel tuo cuor s’annida Scarpia!...È Scarpia che scioglie a voloil falco della tua gelosia.Quanta promessa nel tuo pronto sospetto!

CapitoloAdjutorum nostrum in nomine Domini

FollaQui fecit coelum et terram

CapitoloSit nomen Domini benedictum

FollaEt hoc nunc et usquem in saeculum.

ScarpiaA doppia miratendo il voler, né il capo del ribelleè la più preziosa. Ah di quegli occhivittoriosi veder la fiammaillanguidir con spasimo d’amor,fra le mie braccia...L’uno al capestro,l’altra fra le mie braccia...

FollaTe Deum laudamus:Te Dominum confitemur!

Atto primo 121

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Atto secondo

ScarpiaTosca è un buon falco!...Certo a quest’orai miei segugi le due prede azzannano!Doman sul palcovedrà l’auroraAngelotti e il bel Mario al lacciopendere.Tosca è a palazzo?...

SciarroneUn ciambellan ne usciapur ora in traccia...

ScarpiaApri. - Tarda è la notte...Alla cantata ancor manca la Diva,e strimpellan gavotte.Tu attenderai la Tosca in sull’entrata;le dirai ch’io l’aspettofinita la cantata...O meglio...Le darai questo biglietto.Ella verrà... per amor del suo Mario!Per amor del suo Mario... al piacer mios’arrenderà. Tal dei profondi amori,è la profonda miseria. Ha più fortesapore la conquista violentache il mellifluo consenso. Io di sospirie di lattiginose albe lunaripoco mi appago. Non so trarre accordidi chitarra, né oroscopo di fior

né far l’occhio di pesce,o tubar come tortora!Bramo. - La cosa bramataperseguo, me ne sazio e via la getto...volto a nuova esca. Dio creò diversebeltà e vini diversi... Io vo’ gustarquanto più posso dell’opra divina!

SciarroneSpoletta è giunto.

ScarpiaEntri. In buon punto!O galantuomo, come andò la caccia?...

Spoletta(Sant’Ignazio m’aiuta!)Della signora seguimmo la traccia.Giunti a un’erma villettatra le fratte perduta...ella v’entrò. N’escì sola ben presto.Allor scavalco lestoil muro del giardin coi miei cagnottie piombo in casa...

ScarpiaQuel bravo Spoletta!

SpolettaFiuto!... razzolo!... frugo!...

ScarpiaAh! L’Angelotti?...

SpolettaNon s’è trovato.

ScarpiaAh cane! Ah traditore!

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124 Tosca

Ceffo di basilisco,alle forche!

SpolettaGesù!C’era il pittor...

ScarpiaCavaradossi?

SpolettaEi sa dove l’altro s’asconde...Ogni suo gesto,ogni accento tradìatal beffarda ironia,ch’io lo trassi in arresto!

ScarpiaMeno male!

SpolettaEgli è là.

Tosca e Coro internoSale, ascende l’uman cantico,varca spazi, varca cieli,per ignoti soli empirei,profetati dai Vangeli,a te giunge o re dei re,questo canto voli a te.A te quest’inno volisommo Iddio della vittoria.Dio che fosti innanzi ai secolialle cantiche degli angeliquest’inno di gloriaor voli a te!Sale, ascende l’uman cantico,varca spazi, varca cieli,a te giunge o re dei re.

ScarpiaIntroducete il Cavaliere.A meRoberti e il Giudice del Fisco.

CavaradossiTal violenza!...

ScarpiaCavalier, vi piaccia accomodarvi...

CavaradossiVo’ saper...

ScarpiaSedete...

CavaradossiAspetto.

ScarpiaE sia!V’è noto che un prigione...

CavaradossiLa sua voce!...

Scarpia... V’è noto che un prigioneoggi è fuggito da Castel Sant’Angelo?

CavaradossiIgnoro.

ScarpiaEppur, si pretende che voil’abbiate accolto in Sant’Andrea,provvistodi cibo e di vesti...

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125Atto secondo

CavaradossiMenzogna!

Scarpia... e guidatoad un vostro podere suburbano...

CavaradossiNego. - Le prove?

ScarpiaUn suddito fedele...

CavaradossiAl fatto. Chi mi accusa?I vostri sbirri invan frugâr la villa.

ScarpiaSegno che è ben celato.

CavaradossiSospetti di spia!

SpolettaAlle nostre ricerche egli rideva...

CavaradossiE rido ancor!

ScarpiaQuesto è luogo di lacrime!Badate!Or basta! Rispondete!Dov’è Angelotti?

CavaradossiNon lo so.

ScarpiaNegate avergli dato cibo?

CavaradossiNego!

ScarpiaE vesti?

CavaradossiNego!

ScarpiaE asilo nella villa?E che là sia nascosto?

CavaradossiNego! Nego!

ScarpiaVia, Cavaliere, riflettete: saggianon è cotesta ostinatezza vostra.Angoscia grande, pronta confessioneeviterà! Io vi consiglio, dite:dov’è dunque Angelotti?

CavaradossiNon lo so.

ScarpiaAncor,l’ultima volta: dov’è?

CavaradossiNol so!

Spoletta(O bei tratti di corda!)

Scarpia(Eccola!)

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126 Tosca

ToscaMario?! Tu qui?

Cavaradossi(Di quanto là vedesti, taci, o m’uccidi!)

ScarpiaMario Cavaradossi,qual testimone il Giudice vi aspetta.Pria le forme ordinarie... Indi... ai miei cenni...

ScarpiaEd or fra noi da buoni amici.Via quell’aria sgomentata...

ToscaSgomento alcun non ho...

ScarpiaLa storia del ventaglio?

ToscaFu sciocca gelosia...

ScarpiaL’Attavanti non era dunque alla villa?

ToscaNo: egli era solo.

ScarpiaSolo?Ne siete ben sicura?

ToscaNulla sfugge ai gelosi. Solo! solo!

ScarpiaDavver?!

ToscaSolo, sì!

ScarpiaQuanto fuoco!Par che abbiate paura di tradirvi.Sciarrone, che dice il Cavalier?

SciarroneNega.

ScarpiaInsistiamo.

ToscaOh, è inutil!

ScarpiaLo vedremo, signora.

ToscaDunque, per compiacervi, si dovrebbementir?

ScarpiaNo, ma il vero potrebbe abbreviargliun’ora assai penosa...

ToscaUn’ora penosa? Che vuol dir?Che avviene in quella stanza?

ScarpiaÈ forza che si adempiala legge.

ToscaOh! Dio!... Che avvien?!!

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127Atto secondo

ScarpiaLegato mani e pièil vostro amante ha un cerchio uncinatoalle tempia,che ad ogni niego ne sprizza sanguesenza mercè!

ToscaNon è ver, non è ver!Sogghigno di demone...

La voce di CavaradossiAhimè!

ToscaUn gemito? Pietà, pietà!

ScarpiaSta in voi di salvarlo.

ToscaEbben... ma cessate!

ScarpiaSciarrone,sciogliete!

SciarroneTutto?

ScarpiaTutto.Ed or la vertà...

ToscaCh’io lo veda!

ScarpiaNo!

ToscaMario!

La voce di CavaradossiTosca!

ToscaTi fanno maleancor?

La voce di CavaradossiNo - Coraggio! - Taci! - Sprezzo il dolor!

ScarpiaOrsù, Tosca, parlate.

ToscaNon so nulla!

ScarpiaNon valequella prova? Roberti, ripigliamo...

ToscaNo! Fermate!

ScarpiaVoi parlerete?

ToscaNo... mostro!Lo strazi... l’uccidi!

ScarpiaLo strazia quel vostrosilenzio assai più.

ToscaTu ridi...

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all’orrida pena?

ScarpiaMai Tosca alla scenapiù tragica fu!

ScarpiaAprite le porteche n’oda i lamenti!

La voce di CavaradossiVi sfido!

ScarpiaPiù forte! Più forte!

La voce di CavaradossiVi sfido!

ScarpiaParlate...

ToscaChe dire?

ScarpiaSu, via!

ToscaAh! non so nulla!dovrei mentir?

ScarpiaDite dov’è Angelotti? parlatesu, via, dove celato sta?

ToscaNo! - Ah! Più non posso! - Che orror!Cessate il martîr! È troppo il soffrir!

La voce di CavaradossiAhimè!

ToscaMario, consentich’io parli?

La voce di CavaradossiNo, no.

ToscaAscolta, non posso più...

La voce di CavaradossiStolta, che sai?... che puoi dir?...

ScarpiaMa fatelo tacere!

ToscaChe v’ho fatto in vita mia?Son io che così torturate!...Torturate l’anima...Sì, l’anima mi torturate!

SpolettaJudex ergo, cum sedebit,Quidquid latet apparebit,Nil inultum remanebit.

ToscaNel pozzo... nel giardino...

ScarpiaLà è Angelotti?...

ToscaSì.

Tosca128

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CavaradossiM’hai tradito!

ToscaMario!

CavaradossiMaledetta!

SciarroneEccellenza! Quali nuove!...

ScarpiaChe vuol dir quell’aria afflitta?

SciarroneUn messaggio di sconfitta...

ScarpiaChe sconfitta? Come? Dove?

SciarroneA Marengo...

ScarpiaTartaruga!

SciarroneBonaparte è vincitor!

ScarpiaMelas...

SciarroneNo! Melas è in fuga!...

CavaradossiVittoria! Vittoria!L’alba vindice appar

ScarpiaBasta, Roberti.

SciarroneÈ svenuto!

ToscaAssassino!Voglio vederlo.

ScarpiaPortatelo qui!...

CavaradossiFloria!

ToscaAmore...

CavaradossiSei tu?

ToscaQuanto hai penatoanima mia!.. Ma il giustoIddio lo punirà!

CavaradossiTosca, hai parlato?

ToscaNo, amor...

CavaradossiDavvero?...

ScarpiaNel pozzodel giardino. - Va, Spoletta!

Atto secondo 129

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Tosca130

ScarpiaQuanto?

ToscaIl prezzo!...

ScarpiaGià - Mi dicon venal, ma a donna bellanon mi vendo a prezzo di moneta.Se la giurata fededevo tradir... ne voglio altra mercede.Quest’ora io l’attendeva!Già mi struggeal’amor della diva!Ma poc’anzi ti miraiqual non ti vidi mai!Quel tuo pianto era lavaai sensi miei e il tuo sguardoche odio in me dardeggiava,mie brame inferociva!...Agil qual leopardoti avvinghiasti all’amante;ah! In quell’istantet’ho giurata mia!...Mia!

ToscaAh!

ScarpiaSì, t’avrò!...

ToscaPiuttosto giù mi avvento!

ScarpiaIn pegnoil Mario tuo mi resta!...

che fa gli empi tremar!Libertà sorge, crollan tirannidi!Del sofferto martîrme vedrai qui gioir...Il tuo cor trema, o Scarpia, carnefice!

ToscaMario, taci, pietà di me!

ScarpiaBraveggia, urla! - T’affrettaa palesarmi il fondodell’alma ria!Va! - Moribondo,il capestro t’aspetta!Portatemelo via!Mario... con te...

ScarpiaVoi no!

ToscaSalvatelo!

ScarpiaIo?... Voi!La povera mia cena fu interrotta.Così accasciata?... Via, mia bellasignora, sedete qui. - Volete checerchiamo insieme il modo di salvarlo?E allor... sedete... e favelliamo.E intantoun sorso. È vin di Spagna...Un sorsoper rincorarvi.

ToscaQuanto?

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Atto secondo 131

ScarpiaOdi?È il tamburo. S’avvia. Guida la scortaultima ai condannati. Il tempo passa!Sai... quale oscura opra laggiù sicompia?Là... si drizza un patibolo!...Al tuo Mario,per tuo voler, non resta che un’ora di vita.

ToscaVissi d’arte, vissi d’amore,non feci mai male ad anima viva!...Con man furtivaquante miserie conobbi, aiutai...Sempre con fe’ sincera,la mia preghieraai santi tabernacoli salì.Sempre con fe’ sinceradiedi fiori agli altar.Nell’ora del doloreperché, perché Signore,perché me ne rimuneri così?Diedi gioiellidella Madonna al manto,e diedi il cantoagli astri, al ciel, che ne ridean più belli.Nell’ora del dolore,perché, perché Signore,perché me ne rimuneri così?

ScarpiaRisolvi!

ToscaMi vuoi supplice ai tuoi piedi!Vedi,le man giunte io stendo a te!Ecco... vedi...

ToscaAh! Miserabile...L’orribile mercato!

ScarpiaViolenza non ti farò. Sei libera.Va pure.Ma è fallace speranza... la Reginafarebbe grazia ad un cadavere!Come tu m’odii!

ToscaAh! Dio!...

ScarpiaCosì ti voglio!

ToscaNon toccarmi, demonio!T’odio, t’odio, abbietto, vile!

ScarpiaChe importa?!Spasimi d’ira... spasimi d’amore!

ToscaVile!

ScarpiaMia!

ToscaVile!

ScarpiaMia!

ToscaAiuto!

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Tosca132

ScarpiaOccorre simular. Non possofar grazia aperta. Bisogna che tuttiabbian per morto il cavalier.Quest’uomo fido provvederà.

ToscaChi mi assicura?

ScarpiaL’ordin ch’io gli darò voi qui presente.Spoletta: chiudi.Ho mutato d’avviso...Il prigionier sia fucilato.Attendi...Come facemmo col Conte Palmieri...

SpolettaUn’uccisione...

Scarpia... simulata!... Comeavvenne del Palmieri!Hai ben compreso?

SpolettaHo ben compreso.

ScarpiaVa.

ToscaVoglio avvertirlo io stessa.

ScarpiaE sia.Le darai passo. Bada:all’ora quarta...

e mercè d’un tuo detto,vinta, aspetto...

ScarpiaSei troppo bella, Tosca, e troppoamante.Cedo. - A misero prezzotu, a me una vita, io, a te chieggo un istante!

ToscaVa! - Va! - Mi fai ribrezzo!

ScarpiaChi è là?

SpolettaEccellenza, l’Angelotti al nostrogiungere si uccise.

ScarpiaEbbene, lo si appendamorto alle forche!E l’altro prigionier?

SpolettaIl Cavalier Cavaradossi?È tutto pronto, Eccellenza!

Tosca(Dio m’assisti!)

ScarpiaAspetta.Ebbene?Odi...

ToscaMa libero all’istante lo voglio!

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Atto secondo 133

SpolettaSì. Come Palmieri...

ScarpiaIo tenni la promessa...

ToscaNon ancora.Voglio un salvacondotto onde fuggirdallo Stato con lui.

ScarpiaPartir dunque volete?

ToscaSì, per sempre!

ScarpiaSi adempia il voler vostro.E qual via scegliete?

ToscaLa più breve!

ScarpiaCivitavecchia?

ToscaSì.

ScarpiaTosca, finalmente mia!...Maledetta!

ToscaQuesto è il bacio di Tosca!

ScarpiaAiuto! muoio!Soccorso! Muoio!

ToscaTi soffoca il sangue?E ucciso da una donna!M’hai assai torturata!...Odi tu ancora? Parla!... Guardami!...Son Tosca!... O Scarpia!

ScarpiaSoccorso, aiuto!Muoio!

ToscaMuori dannato! Muori, Muori!È morto! Or gli perdono!E avanti a lui tremava tutta Roma!

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Atto terzo

La voce di un PastoreIo de’ sospiri.Ve ne rimanno tantipe’ quante fojene smoveno li venti.Tu me disprezzi.Io me ci accoro,lampene d’orome fai morir!

CarceriereMario Cavaradossi?A voi.Vi resta un’ora...Un sacerdote i vostri cenni attende.

CavaradossiNo! Ma un’ultima graziaio vi richiedo...

CarceriereSe posso...

CavaradossiIo lascio al mondouna persona cara. Consentitech’io le scriva un sol motto.Unico resto di mia ricchezza èquesto anel!...Se promettete di consegnarle il mioultimo addio,esso è vostro...

CarceriereScrivete...

CavaradossiE lucevan le stelle...Ed olezzava la terra...Stridea l’uscio dell’orto...E un passo sfiorava la rena...Entrava ella, fragrante,mi cadea fra le braccia...Oh! Dolci baci, o languide carezze,mentr’io frementele belle forme disciogliea dai veli!Svanì per sempre il sogno mio d’amore...L’ora è fuggita...E muoio disperato!E non ho amato mai tanto la vita!...

CavaradossiFranchigia a Floria Tosca...... e al cavaliere che l’accompagna.

Tosca... e al cavaliere che l’accompagna.Sei libero!

CavaradossiScarpia!...Scarpia che cede? La primasua grazia è questa...

ToscaE l’ultima!

CavaradossiChe dici?

ToscaIl tuo sangue o il mio amore

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volea... Fur vani scongiuri e pianti.Invan, pazza d’orror,alla Madonna mi volsi e ai Santi...L’empio mostro dicea: già neicieli il patibol le braccia leva!Rullavano i tamburi...Rideva, l’empio mostro... rideva...già la sua preda pronto a ghermir!“Sei mia!” - Sì. - Alla sua bramami promisi. Lì pressoluccicava una lama...Ei scrisse il foglio liberator,venne all’orrendo amplesso...Io quella lama gli piantai nel cor.

CavaradossiTu!?... Di tua man l’uccidesti? - Tu pia,tu benigna, - e per me!

ToscaN’ebbi le mantutte lorde di sangue!

CavaradossiO dolci mani mansuete e pure,o mani elette a bell’opre e pietose,a carezzar fanciulli, a coglier rose,a pregar, giunte, per le sventure,dunque in voi, fatte dall’amor secure,giustizia le sue sacre armi depose?Voi deste morte, o man vittoriose,o dolci mani mansuete e pure!...

ToscaSenti... l’ora è vicina; io già raccolsioro e gioielli... una vettura è pronta.Ma prima... ridi amor... prima saraifucilato - per finta - ad armi scariche...Simulato supplizio. Al colpo... cadi.

I soldati sen vanno... - e noi siam salvi!Poscia a Civitavecchia... una tartana...e via pel mar!

CavaradossiLiberi!

ToscaChi si duolein terra più? Senti effluvi di rose?!...Non ti par che le coseaspettan tutte innamorate il sole?...

CavaradossiAmaro sol per te m’era morire,da te la vita prende ogni splendore,all’esser mio la gioia ed il desirenascon di te, come di fiamma ardore.Io folgorare i cieli e scolorirevedrò nell’occhio tuo rivelatore,e la beltà delle cose più mireavrà sol da te voce e colore.

ToscaAmor che seppe a te vita serbare,ci sarà guida in terra, e in marnocchier...E vago farà il mondo riguardare.Finché congiunti alle celesti sferedileguerem, siccome alte sul marea sol cadente,nuvole leggere!...E non giungono...Bada!... Al colpo egli è mestiereche tu subito cada...

CavaradossiNon temereche cadrò sul momento - e al naturale.

136 Tosca

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ToscaMa stammi attento - di non farti male!Con scenica scienzaio saprei la movenza...

CavaradossiParlami ancora come dianzi parlavi,è così dolce il suon della tua voce!

ToscaUniti ed esulantidiffonderem pel mondo i nostri amori,armonie di colori...

CavaradossiArmonie di canti diffonderem!

Tosca e CavaradossiTrionfal, di nova spemel’anima freme in celestialcrescente ardor.Ed in armonico volgià l’anima vaall’estasi d’amor.

ToscaGli occhi ti chiuderò con mille bacie mille ti dirò nomi d’amor.

CarceriereL’ora!

CavaradossiSon pronto.

ToscaTieni a mente... al primo colpo... giù...

CavaradossiGiù.

ToscaNon rialzarti innanzich’io ti chiami.

CavaradossiNo, amore!

ToscaE cadi bene.

CavaradossiCome la Tosca in teatro.

ToscaNon ridere...

CavaradossiCosì?

ToscaCosì.

ToscaCom’è lunga l’attesa!Perché indugiano ancor?... Già sorge il sole...Perché indugiano ancora?... è una commedia,lo so... ma questa angoscia eterna pare!...Ecco!... Apprestano l’armi...Com’è bello il mio Mario!Là! Muori!Ecco un artista!O Mario, non ti muovere...S’avviano... taci! Vanno... scendono.Ancora non ti muovere...Mario, su presto!Andiamo!... Su!...Ah!Morto! Morto!O Mario... morto... tu.. così... Finire

137Atto terzo

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così!! Così?... povera Floria tua!

Voci confuseAh!...

La voce di SciarroneVi dico pugnalato!

Voci confuseScarpia?

La voce di SciarroneScarpia.

La voce di SpolettaLa donna è Tosca!

Varie Voci più vicineChe non sfugga!

La voce di Spoletta e SciarroneAttentiagli sbocchi delle scale!

SciarroneÈ lei!

SpolettaAh! Tosca, pagheraiben cara la sua vita!...

ToscaColla mia!O Scarpia, avanti a Dio!

138 Tosca

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SFERISTERIO3 agosto ore 21.00

Alberto Colla

ResurrexiOratorio sacro in cinque quadri

per voce recitante, cinque solisti, doppio coro di voci bianche, coro misto e orchestra sinfonicasu testo di Roberto Mussapi

Edizioni Universal Music Publishing Ricordi srl, Milano

in collaborazione con il Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana

Direttore Daniele Callegari

Massimo Popolizio CristoRaffaella Angeletti Maria

Tiziana Carraro MaddalenaVelia De Angelis Angelo

Alessandro Liberatore Uomo diretto a EmmausMaurizio Muraro Compagno di strada

A cura di Paolo PanizzaDisegno luci Sergio Rossi

Fondazione Orchestra Regionale delle Marche

Coro Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto dal Maestro David CrescenziPueri Cantores “D. Zamberletti” diretti dal Maestro Gianluca PaolucciPueri Cantores “Santo Stefano” diretti dal Maestro Rossano Romagnoli

Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”

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una delle mie ultime teorie compositive: l’ArmoniaOrbitale; una radicale rielaborazione dell’Armonia di gravi-tazione di Roberto Lupi (1908-1971), recentemente evolutanella Concinnitas: la “quadratura del cerchio armonico”,teoria adottata nei miei ultimi lavori. La caratteristica prin-cipale di questo nuovo sistema compositivo è quella di for-nire un’armonia luminosa e naturale; ricca e cangiantequanto la stessa tonalità ma priva degli ormai usurati rap-porti cadenzali. Le cadenze funzionali (sottodominante-dominante-tonica) vengono, infatti, sostituite da principii diaffinità armonica e di “gravitazione” attrattiva intorno a unpolo generatore. Con una fluidità del tutto particolare, learmonie orbitano e si tramutano in continua espansione eascensione. L’uso di tale sistema, in questo contesto, haanche il compito di sostenere il tema della Resurrezione siastrutturalmente che poeticamente. Esso, infatti, contribui-sce a elevare il discorso musicale verso momenti di con-templazione, in netta contrapposizione con episodi connes-si alla violenza umana, alla Passione, al dolore e alla mortedi Cristo. Pur essendo una teoria compositiva sofisticata, epur utilizzando combinazioni armoniche dalle più semplici(bicordi di quinta giusta) alle più complesse (totale croma-tico), essa è pensata anche per essere facilmente fruibile daun vasto pubblico; proprio perché di origine naturale, comenaturali sono l’orecchio, la mente e, dunque, l’emozioneumana.Esclusi rari episodi orchestrali, grande ruolo è affidato allavoce: Cristo (attore) narra della sua esperienza umana in treinterventi; il coro misto a sei voci è presenza pressochécostante lungo tutto l’arco formale dell’oratorio, mentre idue cori di voci bianche (gli Angeli) annunciano a Maria ea Maddalena la Resurrezione di Cristo. I cinque solistisono: Maria - soprano (che canta sul testo della sequenzagregoriana Victimae pascali laudes immolent Christiani),Maddalena - mezzosoprano, Angelo - voce bianca, Uomodiretto a Emmaus - tenore e Compagno di strada - basso.L’orchestrazione viene bilanciata in modo da ottenere gliimpasti più disparati: da impalpabili sottofondi a cascateimprovvise di suoni, da violenti episodi di massa a effetti

RESURREXIOratorio sacro

Alberto Colla

Le grandi emozioni di coloro che furono testimoni dellaResurrezione si mescolano al racconto di Cristo che, final-mente riunito al Padre, ricorda la sua vicenda terrena, rico-noscente per aver potuto amare quella creatura “fragile mabella” accanto alla quale “valeva la pena morire”. L’incipitdel lavoro vede l’uso di strumenti dal suono estremamenteprofondo, grandi percussioni di metallo, quali gong tailan-desi e tam tam, sostenuti da tutti gli strumenti più gravi del-l’orchestra. Questo do estremamente lugubre, questo fune-reo rintocco, rappresenta la morte del Cristo e viene asso-ciato al colore del suo sangue versato. Ne è immediata con-trapposizione il fa#, il tritono, il complementare, il verde,l’asse di simmetria cosmica. Dal rosso violento dell’inizio,nel corso dei cinque quadri, tutto trascolora, progressiva-mente, fino all’esplosione di gioia dell’Alleluia nelPostludio finale, dopo la rivelazione della vittoria sullamorte. Essendo il tema della Resurrezione facilmente asso-ciabile alla luce, fulgore di vita e di fede, le armonie musi-cali vengono vincolate a colori ben precisi, nella grande tra-dizione d’ascendenza scriabiniana (se non addirittura new-toniana), con le dodici note cromatiche che divengonoaltrettante tonalità di colore. Il Padre, non rappresentabilecome personaggio fisico, cantante o attore, è visivamente esimbolicamente onnipresente grazie alle luci “armoniche”in scena. Tecnicamente è prevista una doppia realizzazionedelle luci: tramite l’esecuzione di un’apposita partitura suuna tastiera con tasti vincolati a precisi colori, e per mezzodi un intervento automatico elaborato al computer.Lontano da alcune “mode” e da superflui tecnicismi, hovoluto trasfondere le emozioni di un evento epocale con unlinguaggio estremamente attento al dettaglio armonico,tematico e melodico. In questa composizione ho adottato

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Resurrexi146

“da organo liturgico”. Oltre a un nutrito numero di stru-menti, in orchestra sono incluse molte percussioni, unaquarantina circa, delle quali un gran numero sono metalli-che, a rappresentare sacri, lugubri o gioiosi rintocchi dicampane. Oltre ai già citati gong tailandesi, ricordiamoanche i gong cinesi, le campane a lastra, le campanelleliturgiche... L’organico complessivo prevede la partecipa-zione di circa 250 esecutori tra solisti, coristi e professorid’orchestra.

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del Risorgente; gli angeli testimoni, il sudario e le vesti; viveCristo, mia speranza e vi precede in Galilea. Siamo sicuri cheCristo è risorto da morte vera. Tu, Re vittorioso, abbi pietà dinoi”. I soldati romani di guardia al sepolcro sono attoniti,paralizzati, arretrano innanzi all’Angelo, nuovo guardianoincorporeo con l’elsa fiammeggiante. Maddalena vuole con-ferma dall’Angelo: “Cristo è risalito al Cielo?” e viene subitorincuorata “Lì dove lo vedi assente Cristo è risorto. Questo titestimonio, Maddalena [...].”

QUARTO QUADROL’uomo diretto a Emmaus sente la presenza di Cristo al suofianco. È invisibile ma, come dice il Coro, la sua voce è incon-fondibile. Lo inviterà a casa sua. Un compagno di strada ricor-da le parole di Maddalena e la sua testimonianza del sepolcrovuoto, ma riconosce il Cristo non quando gli cammina accan-to bensì soltanto a Emmaus, durante la cena, quando lo vedespezzare il pane. “Prima era con me, mi camminava accanto.Poi fu il miracolo, perché mi venne incontro.” Il coro intonanuovamente il resurrexi.

QUINTO QUADROResta la Sindone a consolare la moltitudine di mani chehanno bisogno di toccare per credere. Cristo, sempre parlan-do al Padre, ricorda di esser stato tra gli uomini, di aver man-giato con loro, di aver spezzato il pane e versato il suo sangue.Ma non soffre, perché non vuole che essi soffrano. Il Coro“vede” la voce luminosa del Padre. L’alfa e l’omega, la nuovaGerusalemme, la città dai dodici fondamenti e dalle dodicipietre sono apparsi nel vuoto del sepolcro. Le porte della CittàCeleste non saranno mai più chiuse. Maddalena “sente” lavoce di Dio: Egli asciugherà ogni lacrima, è finito il tempo delcordoglio. “[...] la morte non avrà dominio, questo dice, diceche abbiamo smesso di piangere”. Il coro canta il resurrexi perl’ultima volta.

POSTLUDIOLa riconoscenza e la gioia vengono intonate da tutti i testimo-ni del Risorto in un raggiante e solenne Alleluia.

SOGGETTO

PRIMO QUADROUn lugubre, oscuro, breve preludio orchestrale apre l’oratorio.Sono le ore successive alla passione e alla sepoltura di Cristo.Il colore rosso si diffonde nell’ambiente, è il sangue versatodal Salvatore, ora morto. Ma tutto presto trascolora, il coroesordisce col resurrexi “io sono risorto” e di lì a breve Cristosi ritrova davanti alla luce del Padre. A Lui parla: “ho rimos-so la pietra dal sepolcro [...] come un granello di sabbia nel-l’acqua mulinante di un ruscello” e con la parola torna agliultimi eventi, alla Passione, alla “spugna d’aceto”, al “piantodel Golgota”. Ma è grato al tempo e alla creatura “fragile mabella” accanto alla quale visse e morì. Il coro testimonia lapresenza del Padre, ma non comprende le Sue parole. Esse sitramutano in soffio, visione e luce abbagliante e insostenibile,fulgore che imbeve l’anima. È la stessa luce che splendevanello sguardo del Figlio quando guardava l’uomo qualunque.

SECONDO QUADROCristo narra della sua vita terrena, della nostalgia che provòper il Padre, del suo pianto per l’adultera lapidata, dei mira-coli, del cammino sull’acqua, dei morti resuscitati e dello stra-zio dei poveri e di coloro che vivevano indegnamente e per iquali pregò, come solo un uomo prega. Il coro vede Cristo e ilPadre parlare, riuniti e felici, li vede ridere, nel tempo fermo,ove “la sabbia della clessidra fatta aria coincide con il vetroche la include”. Il tempo è trasparente, come nel ritrovarsi infondo al mare vicino al sole, prima che questi ascenda a illu-minare il giorno.

TERZO QUADROUn coro di angeli annuncia che il sepolcro è vuoto. Mariacanta sul testo latino della sequenza gregoriana Victimaepaschali laudes: “Vidi il sepolcro del Cristo vivente e la gloria

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Galilee. We are sure that Christ has resurrected from a truedeath. You, victorious King, take pity on us.” The Roman sol-diers keeping guard over the sepulchre are dazed, paralysed,and they step back before the Angel, the new incorporealguard with the flaming hilt. MaryMagdalene asks the Angel fora confirmation: “Has Christ ascended into Heaven?”. TheAngel heartens her: “There, where Christ is no longer, Heresurrected. This is what I witnessed, Mary Magdalene [...].”

PART FOURA man heading to Emmaus feels the presence of Christ by hisside. He is invisible but, like the Choir says, His voice isunmistakable. He invites Him to his house. Another man whowas walking with him remembers the words of MaryMagdalene and her witness to the empty sepulchre; still, herecognizes the Christ not when He walks by his side, but when,during dinner in Emmaus, he sees Christ breaking the bread.“He was with me before, He walked with me. Then a miracleoccurred, for He came towards me.” The Choir intones theresurrexi again.

PART FIVEThe Shroud consoles the multitude of hands which need totouch it to believe it. Christ, while talking to the Father,remembers that He was among men, that He ate with them,that He broke the bread and shed His blood. Yet, He is not suf-fering, because He does not want them to suffer. The Choir“sees” the bright voice of the Father. Alpha and Omega, thenew Jerusalem, the city of the twelve foundations and of thetwelve stones have appeared in the vacuum of the sepulchre.The doors of the Celestial City will never be closed again. MaryMagdalene “hears” the voice of God: He will dry every tear, thetime of sorrow is over. “[...] death won’t win, this is what Hesays; He says we have stopped crying.” The Choir sings theresurrexi for the last time.

POSTLUDEAll the witnesses of the risen Christ sing gratitude and joy in abeaming and solemn Hallelujah.

SYNOPSIS

PART ONEThe oratorio is opened by a short, dark, mournful prelude. Onlyfew hours have passed since Jesus’ Passion and burial.Everything becomes red – it is the Savior’s blood. But sooneverything fades and the Choir commences the resurrexi: “Iresurrected”. Shortly after, Christ is before the light of theFather, and tells Him: “I removed the stone from the sepulchre[...] like a grain of sand in the swirling water of a stream”. ThenHe recalls the latest events, the Passion, the sponge imbuedwith vinegar, the weeping on the Golgotha. Still, He is gratefulto time and to the “fragile but beautiful” creature next to whomHe lived and died. The Choir witnesses the presence of theFather, but it does not understand His words, which become abreath, a dazzling light, a blinding vision, a brightness whichfills the soul. It is the same light which used to shine in the lookof the Son when He looked at the ordinary man.

PART TWOChrist tells His earthly life, how much He missed the Father,his crying for the lapidated adulteress, the miracles, His walkon the water, the resurrection of the dead, the suffering of thepoor and of those who lived unworthily – He prayed for themas only a man could do. The Choir sees Christ and the Fathertalking together again, and laughing, where time has stopped,where “the sand in the hourglass coincides with the very glasswhich contains it”. Time is transparent, like watching the sun-rise from the bottom of the sea.

PART THREEA Choir of angels announces that the sepulchre is empty. Marysings the Latin text of the Gregorian sequence Victimaepaschali laudes: “I saw the sepulchre of the living Christ andthe glory of the Rising; the witness angels, the Shroud, theclothes; Christ, my hope, lives, and He precedes you in

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mit uns!“ Die römischen Soldaten, die das Grab bewachen sindzutiefst erstaunt, sprachlos – sie weichen vor dem Engel zurück,neuer körperloser Wachsoldat mit einem flammenden Schwert.Magdalena möchte Bestätigung vom Engel: „Ist Christus in denHimmel gefahren?“ und sofort wird sie beruhigt „Dort woDu ihnabwesend siehst, dort ist Christus auferstanden. Das bezeuge ichDir, Magdalena (…)“

VIERTES BILDDer Mann, der nach Emmaus geht, spürt die Präsenz von Jesusan seiner Seite. Er ist unsichtbar, aber, wie der Chor singt, seineStimme ist unverwechselbar. Er wird Christus zu sich nachHause einladen. Ein Weggefährte erinnerst sich an die WorteMagdalenas und an deren Zeugnis des leeren Grabes. Ererkennt Christus aber nicht, während dieser neben ihm hergeht,sondern erst in Emmaus bei der Mahlzeit, als er sieht, wie Jesusdas Brot bricht. „Vorhin war er mit mir, er ist neben mir gegan-gen. Da ergab sich das Wunder, weil er mir entgegengekommenist“ Der Chor stimmt erneut das „Resurrexi“ an.

FÜNFTES BILDDas Schwei tuch bleibt zurück um die Masse derjenigenHände zu trösten, die etwas zum Anfassen benötigen, um glau-ben zu können. Christus, der zu seinem Vater spricht, erinnertihn, dass er unter den Menschen war, mit ihnen gegessen, dasBrot gebrochen und sein Blut vergossen hat. Aber er leidetnicht, weil er nicht möchte, dass dieMenschen leiden. Der Chor„sieht“ die leuchtende Stimme des Vaters. Das Alpha und dasOmega, das neue Jerusalem, die Stadt der zwölf Fundamenteund der zwölf Steine sind in der Leer des Grabes erschienen.Die himmlischen Tore werden nie wieder verschlossen sein.Magdalena „hört“ die Stimme Gottes: Er wird jede Träne trok-knen, die Zeiten des Leidens sind vergangen“ (…) der Tod wirdnicht siegen, dieses sagt er, er sagt, dass wir aufgehört haben zuweinen“ Der Chor singt zum letzten Mal das Resurrexi.

POSTLUDIUMDie Dankbarkeit und die Freude werden von allen Zeugen desWiederauferstandenen in einem strahlenden ‚Hallelujah’ ange-stimmt.

SYNOPSIS

ERSTES BILDEin kurzes, traurig-dunkles Präludium eröffnet das Oratorium.Wir sind kurz nach dem Leiden und dem Begräbnis Christi.Alles taucht in rotes Licht, das vergossene Blut des verstorbenenHeilands. Die Farbe schwächt sich ab, der Chor stimmt das„Resurrexi“ – „Ich bin auferstanden“ an und kurz darauf befin-det sich Christus im Lichte des Vaters. Er spricht zu ihm „Ichhabe den Stein vor dem Grab zur Seite geschoben (…), als seiees ein Sandkorn im Wasser eines Bachs“ und mit den Wortenkehrt er zu den letzten Momenten der Passion zurück, zum „inEssig eingetauchten Schwamm“ zum „Weinen auf demGolgota“.Aber er ist der Zeit und der „zarten aber schönen“Kreatur dank-bar, neben der er gelebt hat und gestorben ist. Der Chor bezeugtdie Präsenz des Vaters, versteht seine Worte aber nicht. Dieseverwandeln sich in einenHauch, eineVision, in glei endes undunersetzbares Licht, in einen die Seele tränkenden Glanz.

ZWEITES BILDChristus erzählt von seinem irdischen Leben, vom Heimweh,was er für seinen Vater verspürt hat, von seiner Trauer für diegesteinigte Ehebrecherin, von den Wundern, dem Gang überdas Wasser, den wieder erweckten Toten und der Qual derArmen, Einsamen und Verlassenen für die er gebetet hat, wienur ein Mensch beten kann. Der Chor sieht den Heiland undden Vater sprechen, vereint, glücklich, er sieht die beidenlachen, stillstehend in der Zeit, in der „der Sand in der Sanduhrzu Luft wird undmit demGlas, was sie umschließt verschmilzt“.Die Zeit ist transparent, als fändeman sich amMeeresboden derSonne nahe, bevor diese den Tag erhellt.

DRITTES BILDEin Chor von Engeln verkündet, dass das Grab Christi leer ist.Maria singt auf lateinisch die gregorianische Sequenz Victimaepaschali laudes: „Ich habe das Begräbnis Chridti gesehen undGlorie des Auferstandenen; die Engel als Zeugen, dasLeichenhemd, Christus lebt, meine Hoffnung und er geht Euchnach Galiläa voraus. Wir sind sicher, dass Christus von wahremTodwieder auferstanden ist. Du, siegreicherKönig, habeMitleid

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SUJET

PREMIER TABLEAUUn prélude orchestral, lugubre, obscur et bref, ouvre l’oratorio.On vient d’enterrer Christ, après sa Passion. La couleur rougese répand dans le milieu; c’est le sang perdu par le Sauveurmort. Bientôt tout change de couleur, le choeur commence parle Resurrexi, “Je suis ressuscité” et en peu de temps Christ setrouve à la lumière de Dieu. Il Lui dit “j’ai déplacé la PierreSèpulcrale […] comme si elle était un grain de sable dans l’eaud’un ruisseau” et il parle des derniers évènements, de laPassion, de la “éponge de vinaigre”, des “pleurs du Golgotha”.Il est reconnaissant au temps et à la créature “fragile maisbelle” à côté de laquelle il vécut et mourut. Le choeur témoi-gne la présence de Dieu, mais il ne comprend pas ces mots, quise transforment dans un souffle, une vision et une lumiéreéblouissante et insoutenable, une splendeur qui imbibe l’âme.C’est la lumiére même qui brillait dans le regard du Fils, lors-qu’il regardait l’homme.

DEUXIÈME TABLEAUChrist raconte sa vie terrestre, la nostalgie pour son Père, sespleurs pour la lapidation de la femme adultère, les miracles, lamarche sur l’eau et pour les hommes pauvres et les pêcheurs,pour lesquels il pria, comme seul un homme prie. Le choeurvoit le Christ et le Père, réunis et hereux, parler et rire, dans letemps suspendu, où “le sable du sablier, transformé en air,coïncide avec le verre qui le contient”. Le temps est aussitransparent que le fond de la mer près du soleil, avant qu’ilmonte éclairer le jour.

TROISIÈME TABLEAUUn choeur d’anges annonce que le Sépulcre est vide. Mariechante, sur le texte latin de la séquence grégorienne Victimaepaschali laudes: “Je vit le Sépulcre du Christ vivant et la gloirede la Résurrection, les anges témoins, le suaire et les vête-

ments; Christ, mon éspoir, vit et il vous précède en Galilée.Nous sommes sûrs que le Christ est ressuscité après sa mort.Toi, Roi victorieux, aies pitié de nous”. Les soldats romains, àla garde du Sépulcre, sont stupéfaits, paralysés et ils reculentdevant l’Ange, nouveau gardien immatériel, à l’épée flam-boyant. Madeleine veut la confirmation par l’Ange:” Christ estremonté au Ciel?” et il l’encourage tout de suite:”Là où tu voisChrist absent, il est resuscité. Ça je te témoigne, Madeleine[…]”.

QUATRIÈME TABLEAUL’homme qui va à Emmaus ressent la présence de Christ à sescôtés. Il est invisibile mais, comme le choeur dit, sa voix estreconnaissable. Il l’invitera chez-lui. Un compagnon de route sesouvient des mots de Madeleine et de son témoignage sur leSépulcre vide, mais il ne reconnaît pas Christ lorsqu’il marcheà côté de lui, mais seulement plus tard à Emmaus, pendant ledîner, en le voyant rompre le pain. “Avant il était avec moi, ilmarchait à mes côtés. Après le miracle ce fut, parce qu’il vint àma rencontre”. Le choeur entonne en nouveau le Resurrexi.

CINQUIÈME TABLEAUIl reste le Saint Suaire pour consoler les mains qui ont besoinde toucher pour croire. En parlant à Dieu, Christ se souvientd’avoir été parmi les hommes, d’avoir mangé avec eux, d’avoirrompu le pain et d’avoir versé son sang. Mais il ne souffre paset il ne veut non plus qu’eux ils souffrent. Le choeur “voit” lavoix lumineuse de Dieu. L’alpha et l’oméga, la nouvelleJérusalem, la ville aux douze fondations et aux douze pierressont apparus dans le vide du Sèpulcre. Le portes de la VilleSainte ne seront jamais plus fermées. Madeleine “sent” la voixde Dieu: il sèchera toutes les larmes, les temps de la douleurc’est fini. “[…] la mort ne dominera pas, voilà ce qu’il dit, il ditque nous ne pleurerons jamais plus”. Le choeur chante le resur-rexi pour la dernière fois.

POSTLUDETous les témoins de la résurrection chantent, pour montrerreconnaissance et joie, en un Alleluia rayonnant et solennel.

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ora che sto passando all’oltretempo e ancoraho amore nella memoria del mio tempo,prima di essere di nuovo tuo e per sempre,volevo dirti che sono grato al tempoe all’illusione che anima le pupillee fa pulsare il sangue degli uomini:la tua creatura è fragile, ma bella.Valeva la pena di morirci accanto,se il prezzo di quella morte fu la vita,e la condivisione del pane e del vino(non lo sentivo più mio, mio sanguequando accostavano il calice alle labbra,sembrava il loro vino, il loro, il loro sangue)e lo spettacolo della tua creazionein quelli a cui mi feci simile.

CoroSento la voce del Padre e mentre ascoltoil suo soffio dilegua e si fa ventoe la parola si trasforma in luceche abbaglia, una luce insostenibilema dove nessuna parola va persa:rinasce in noi, come in una nuova memoria,memoria di ciò che sta accadendo,qui e ora, qui e allora, qui e per sempre.Le sue parole divengono ventoma nulla di ogni sillaba si perde:avviene uno strano mutamento nel suonoche si fa soffio in noi, voce, visione,di qualcosa che appare e che t’imbevementre lo guardi, e non sai che sia.

Coro deuteragonistaIo riconosco quella voce abbagliante,l’ho vista negli occhi di suo figlio,non quando fece risorgere Lazzaro(non lo guardavo, non osavo fissarlo)né quando moltiplicò i pani e i pesci(ero lontano, stavo versando da un’anfora

PRIMO QUADRO

CoroResurrexi, resurrexi, resurrexi…

CristoHo rimosso la pietra dal sepolcro, fu un soffio,Padre, venne da dentro, in me, all’improvvisonel bianco calcinato dell’urna di Giuseppe.Si aprirono i miei occhi e la soglia del sepolcro,scivolarono via il masso, e la memoria.

Il vestibolo, il nome di Arimatea,le piccole grotte bianche circostantie le iniziali dei defunti impresse,e le date, e le impronte lasciate dai viventi,e la spugna d’aceto e il pianto del Golgota.La pietra, bianca, come una macina da sale o grano,che unisce e distingue i vivi e i morti,soglia silicea tra le labbra orantie il vuoto custodente il vuoto degli occhi,ho violato la soglia, Padre, il confine,e in essi ho violato l’editto rigenerando il Tempo.

Ho rovesciato la pietra e in essa la memoria,veri nell’oltretempo il mio nome terreno, e la storia.Ho violato l’editto, con un soffio, ho cancellato ilconfine,la pietra è rotolata come un granello di sabbianell’acqua mulinante di un ruscello,mi risvegliavo e cancellavo il tempo:ma ora che sono qui, ancora umidodel fiato dei mortali miei fratelli,

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Resurrexi152

o conversando con qualcuno, distratto),ma quando guardava me: io, chiunque,io sono stato il suo prediletto e lo sonoancora adesso nel tempo evenienteche annulla il tempo e lo rigenera:questo si dicono, spettatore, lo sentoe vedo e ti traduco. Ascoltami:questo, in questo istante è lo spettacolo:rientrando in lui ha esitato voltandosi,verso di me, me, chiunque.

SECONDO QUADRO

CristoHo sempre avuto nostalgia di te, Padre,ti ricordavo sempre ma confusamentese non quando parlavo, e un altro, accanto,volava tra il tuo fuoco e la mia voce.Ho avuto paura di perderti, un istante:no, non nell’orto degli ulivi, e non quandomi fecero morire e io morivo.Fu quando vidi mia madre piangere,e ho avuto paura che tu la lasciassisola anche soltanto per un istante.Lei non ha mai dubitato di te, lei ignorantedi tutto ciò che non fosse suo figlio.Fu un attimo, tu eri in me da sempre,ma ho sofferto per il tuo crearmi,lasciare la tua luce e farmi dei loro,ho avuto nostalgia di te, ho credutoche anche tu provassi sofferenzaper me, che ero soltanto tuo figlio.Ora il cerchio si chiude, con il tempo,e ciò che è stato sarà e persiste,la forza che dal calamo spinge il fiorealla corolla e allo splendore dei petali.

Quando parlavo però non ero mai solo,la voce mi accompagnava respirandoe io, a loro, narravo parabole.Mi hanno creduto, confusi, incerti,come passeri attratti da una manoche tratteneva briciole di pane.Ho bevuto con loro, sono stato a tavola,ho pianto per l’adultera lapidata,e ho gridato, li ho fatti tremare.Ho camminato sulle acque e resuscitato i morti,e questo mi pareva un gioco felice,credimi, ho riso, come ride un Dio.Ero felice di vederli rinascere,abbeverarsi pieni di gioia alle brocchedell’acqua mutata in vino dal tuo sangue.Ho visto lo strazio dei poveri e la vergognadi tutti quelli che vivevano indegnamente:tu li facevi degni, lo intuivanodai miei miracoli, dalle mie paroleche traducevano il loro in altro mondo:ho convissuto, ho pregato per lorocome soltanto prega un uomo, non un Dio.Ma tu, tu eri alla fonte,lo Spirito accanto a me testimoniavache non c’è vuoto tra la terra e le stellee tutto è pieno come adesso il tempo,io in te, io compresentenell’orto dell’eterna rinascenza.

CoroIl Padre gli ha detto solo “Vieni”e sembra la sua voce venire da un corpo,un corpo incomprensibile che riempiele sfere del cielo e i millenni trascorsie il tempo che verrà, fatto presente.Il Padre dice che tutto è presente,il Figlio sorride, raccontaquello che il Padre sa.Indifferenti a quanto stanno dicendo,

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Oratorio Sacro 153

Coro di AngeliTu, mentre ora lo piangi, ora sorridi,respira il vuoto che ieri era sepolcro,imbéviti delle sue cellule celesti.

AngeloSì, è salito, ancora se stesso e ancora.Dio, ma anche resuscitando non ti ha perso.

Coro di AngeliHa nominato i nomi dei vissuti e dei secolie dei paesi e dei popoli antichi e venturi,ma nei suoi occhi, mentre si allontanava,nei suoi occhitu eri unica, sola, diversa.

AngeloNon ha parlato, nemmeno a me, qui, biancocustode e spettatore del corpo risorto,ma nei suoi occhi era impresso il tuo volto.

MariaSepulcrum Christi viventis, et gloriam vidi resurgentis:Angelicos testes, sudarium, et vestes.

CoroLe guardie sono attonite, scrutano l’Angelo.E a poco a poco, paralizzate, arretrano.Sono soldati romani, leali, affidabili.Sanno far la guardia, custodire, difendere.Perché hanno paura del nuovo guardianoapparso oggi dal vuoto del sepolcro,bianco, incorporeo, con l’elsa fiammeggiante?Perché la scolta del vuoto li converte?Allora la morte è prova del suo esistere,e il suo esistere svuota la morte.

MariaSurrexit Christus spes mea:

parlano perché sono ricongiuntie ridono, e tutto il cielo ride.

Coro deuteragonistaResta l’ombra del tempo, non il tempo,la meridiana compie il suo cerchiorestando immobile infissa nel suo centro,la sabbia della clessidra fatta ariacoincide con il vetro che la include:il tempo è trasparente, non scorre,ma si dilata eppure resta infissonell’incessante movimento fermoche sogni all’alba, prima del risvegliocome se ti trovassi in fondo al mareprima che il sole se ne liberi e ascenda.

TERZO QUADRO

Coro di AngeliLa roccia è vuota, Maria, come i tuoi occhi:quel fiume di lacrime che ha prosciugato le orbitedella madre di Cristo ha svuotatol’urna in cui fu deposto il suo corpo.

MariaMiserere mihi Domine, et exaudi orationem meam.

CoroL’Angelo alto e bianco, risplende.Accadono cose strane, oggi. Il luttosembra si sciolga come nebbia in un ventoimprevisto e sentito subito certo.

AngeloMa niente è perso di te, né del tuo pianto:rugiada, ora, Maria, quelle che furono lacrime,e perle rinascenti in fondo al mare.

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Un lampo ed eri scomparso.E io con te.

CoroLo ha riconosciuto, anche se invisibile,è la sua voce che è inconfondibile,penetra nella tua anche in silenzio,soffia con te nel tuo stesso respiro.Ora lo inviterà a casa, non c’è dubbio,lo aspetta da tempo anche se non ne era cosciente.Ha percepito il volto inattingibiledi ognuno di noi, là nel confinetra ciò che siamo e ciò che è andato perso,non disgregato, ma spostato nel tempo:l’ombra si azzera a mezzogiorno, svaniscenon per andarsene come i sogni dal mondo,ma per rinascere, invisibile, nel tempo a venire.

Compagno di stradaOra ho sentito le parole di Maddalenae la voce che di labbra in labbrapassa tra i suoi discepoli e diffondela storia del sabato, e del sepolcro vuoto,i lini per terra e i due angeli bianchi.Ora lo so, ma conosco una storiache solo lui ha visto e può redimere:io ero accanto a Cleopa, camminavo con lui.Io non lo sentii, non percepii l’ombradel crocifisso e il soffio del risorto.

CoroL’ombra si azzera a mezzogiorno, svaniscenon per andarsene come i sogni dal mondo,ma per rinascere, invisibile, nel tempo a venire.

Uomo diretto a EmmausProprio perché invisibile Lui suonanon con il Suo ma con il mio nome,insieme a quello di infiniti altri.

praecedet suos in Galilaeam.Scimus Christum surrexisse a mortuis vere:tu nobis, victor Rex, miserere.

MaddalenaMa a me, che sono confusa ma presente,a me, Angelo, a me che sono nientedillo, e non pensar di potermi illuder:conosco l’illusione e il disincanto-ne è prova la mia vita, tranne lui, Cristo-è risalito al Cielo? E’ risorto?

Coro di AngeliLo hai visto con i tuoi occhi, Maddalena,lo hai visto vivo nella sua mancanza,qui, ora, dove hai redentosola, al suo fianco, il sogno degli umanidi ritrovare amore anche nel fango,di scioglierti nella tua impronta mentre piovee ascendere nel fango alla sua impronta,.

AngeloLì dove lo vedi assente Cristo è risorto.Questo ti testimonio, Maddalena,riportalo al resto della vostra famiglia.

QUARTO QUADRO

Uomo diretto a EmmausSo che sei qui, e mi cammini accanto.Da dove vieni? Non conosco il tuo volto,sei strano, totalmente invisibileeppure più presente dell’ombra.Ti ho visto, un mattino.Specchiandomi ho visto per un attimoil tuo volto, nel mio.

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Oratorio Sacro 155

ho mangiato con loro, spezzato il pane,bevuto vino e versato il mio sangue:ora non soffro, perché essi non soffrano.Mi rivedranno rinascerenelle tele e negli affreschi,per proseguire la storia che avvennee che ancora si svolge, sulla terra.Ma è già finito, in anticiposui loro battiti ansiosi del tempo,per gli occhi che si addormentano sognando,lì, dove accecati, ti cercavano,senza sapere, senza pretendereniente che la carezza di una manoche li toccasse, i sofferentidi te e insofferenti alla morte.

CoroLa voce del Padre è udibile,come odi luce e stai sentendo,e il bagliore rende più certa ogni sillaba:così conosco, ora, mentre Egli parla.Il tabernacolo, la nuova Gerusalemme,io l’alfa e l’omega, il principio e la fine.E l’acqua della vita a chiunque abbia sete.E questa è la città dai dodici fondamenti,e il diaspro, e lo zaffiro, il calcedonio,lo smeraldo, la cornalina, il sardonico,il crisolito e il berillo, il topazioe il crisopazio, giacinto, ametista.E le dodici porte di una sola perlanon più lacrima, non più nascente e persa,ma piena della sua vita conclusa in sfera.Io sono il tempio e il sole, io illuminola città dove splende l’Agnello.E il settimo sigillo è stato sciolto,e qui, in mezzo al fiume, l’Albero della Vita.Non ci sarà più notte e nessunoavrà bisogno di altra lampadache il mio nome scritto sulla sua fronte.

Compagno di stradaFu solo a Emmaus, quando spezzò il pane,e all’improvviso apparve in quel gesto.L’ho visto e solo allora ho compresoche Cristo mi aveva camminato accantosenza che io me ne accorgessi, ottuso, colpevoledi non vedere che ciò che è visibile.

CoroResurrexi, resurrexi, resurrexi…

Compagno di stradaMa se spezzando il pane apparve, se apparve,ciò fu per me e per tutti i miei similiche sanno solo vedere le forme.Prima era con me, mi camminava accanto.Poi fu il miracolo, perché mi venne incontro.

QUINTO QUADRO

CristoSarà la Sindone, è la Sindone,in questo presenteche vivono come futuro e che vivrannoinconsapevoli di questo definitivo istante.E’ illusione di chi cercava un volto, ma il vero,il vero è già stato svelato a Giovanniche mi vide nel vuoto del sepolcrogià vivo e presente nelle bende per terra.Ma l’illusione è il dono che li ha resi certi,diceva il vero nell’umano spettacoloche recitai per loro, per consolarlie andare incontro alle pupille famelichee a quella moltitudine di maniche hanno bisogno di toccare per credere.Sono stato con loro, li ho compresi,

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** Il testo di Maria è tratto dalla Sequenza gregoriana“Victimae paschali laudes”.

Coro deuteragonista Il principio e la fine, l’alfa e l’omega, li abbiamo visti, nel vuoto del sepolcro,E li conoscevamo, ora comprendonel vuoto del nostro cuore pronto a riempirsi,nel pieno del desiderio pronto a svuotarsi.Ma ora le parole del Padre sfiammanoin lingua crestata e inaccessibile,come se un muro abbagliante nascondessela fonte della luce e il suo riverbero.

Le porte della città non saranno mai chiuse,e il Padre regna con l’Agnello e la illuminama la parola ultima, fuori dal nostro tempo,invasa dalla sua fiamma ora ci pare splendida e inudibile.(Siamo ancora quaggiù, ancora viventinel mondo che lo vide nascere e beree abbeverarci morendo nel sangue).

MaddalenaIo la sento, mi suona chiara e distinta:asciugherà ogni lacrima dai nostri occhi,sono passate le cose di prima,finito il tempo del lutto e del cordogliola morte non avrà dominio, questo dice,dice che abbiamo smesso di piangere.

CoroResurrexi, resurrexi.

POSTLUDIO

TuttiAlleluia, alleluia, alleluia…

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SFERISTERIO9 agosto - ore 21.00

Concerto di Gala

SeduzioneDirettore Carlo Montanaro

presenta Pier Luigi Pizzi

con

Simone AlberghiniRaffaella AngelettiSebastian CatanaAndrea ConcettiPaola GardinaLuca LombardoIrina Lungu

Paolo PecchioliNino Surguladze

Dimitra TheodossiouAlexandra Zabala

Fondazione Orchestra Regionale delle Marche

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TEATRO LAURO ROSSI24, 29 luglio ore 21.00

Lauro Rossi

CleopatraMelodramma in quattro atti su libretto di Marco d'Arienzo

Revisione critica a cura di Bernardo Ticci

Prima esecuzione in epoca moderna

Direttore David CrescenziRegia, scene, costumi Pier Luigi Pizzi

Coregrafie Gheorghe IancuDisegno luci Sergio Rossi

Alessandro Liberatore Marco AntonioPaolo Pecchioli Ottavio Cesare

Sebastian Catana DiomedeWilliam Corrò Proculejo

Dimitra Theodossiou CleopatraTiziana Carraro OttaviaPaola Gardina Carmiana

Giacomo Medici Uno schiavo

Prima ballerina solista Anbeta Toromani

Aiuto regista Paolo Panizza; Assistente alle scenografie Serena Rocco; Assistente ai costumi Lorena Marin;Direttore musicale di palcoscenico Gianfranco Stortoni; Direttore di scena Rei Ota;

Maestro di sala Maurizio Agostini; Maestro di palcoscenico Sabrina Scaramelli; Maestro alle luci Meri PiersantiMimi Roberto Adriani, Antonio D’Amore, Danilo Fernandez, Giuseppe Grasso, Gino Potente, Andrea Tocchio

Fondazione Orchestra Regionale delle MarcheCoro Lirico Marchigiano “V. Bellini” diretto dal Maestro David Crescenzi

Complesso di palcoscenico Banda “Salvadei”

Scene M&M Allestimenti, Pesaro; Costumi Tirelli, Roma; Calzature Pompei 2000, Roma;Attrezzeria Rubechini, Firenze; Illuminotecnica Cooperativa Proscenio, Macerata - SGM, Pesaro; Fonica ASM, Macerata

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CLEOPATRAEdizione critica

Bernardo Ticci

Lauro Rossi appartiene a quel gruppo di compositori inattesa di una meritata riscoperta e rivalutazione del pro-prio ruolo nella storia della musica. In realtà nel caso diRossi è cosa ben nota che si tratti di un compositore divalore, apprezzato e stimato dai contemporanei non solocome musicista ma anche e forse soprattutto come inse-gnante accademico con un forte interesse per lo studiodella musica del passato.All’interno della sua produzione, Cleopatra è un vero eproprio grand-opéra, maestoso nella massa orchestrale evocale. In quel periodo si sviluppa il genere di quello chepuò essere definito il grand-opéra italiano, incoraggiatoanche dalla fresca conoscenza delle opere francesi diMeyerbeer e Gounod. Si assiste ad una tendenza di uni-formazione del gusto musicale, un processo che muovedal Ballo in maschera e Forza del destino coinvolgendogiovani compositori (tra cui Gomes e Marchetti) ed altrigià stilisticamente ed anagraficamente più maturi (sipensi, oltre a Rossi, ad Enrico Petrella). Il soggetto erastato più volte utilizzato nel campo del melodramma e giàintorno alla metà del XVII secolo si hanno i primi esem-pi di opere musicate su libretti analoghi.In Cleopatra si trovano tutte le caratteristiche tipiche delgrand-opéra, a partire dalla struttura in 4 atti, dalla ric-chezza dell’orchestra, dal sapore esotico del libretto.Una partitura importante, anche nelle dimensioni: oltre700 pagine, completa, conservata presso il ConservatorioS. Pietro a Majella a Napoli. L’orchestra comprende oboi,clarinetti, fagotti, corni, cornetti, trombe, tromboni, flau-ti, arpe, nonché alcuni strumenti tipici del gran-opéra,come l’oficleide e percussioni (tamburo, cassa, sistro,triangolo). Presente anche un altro elemento tipico, la

“banda” in scena, composta da arpe, trombe, tromboni estrumenti a fiato non definiti in maniera precisa.Interessante il caso delle arpe in scena. In alcuni casi ilcompositore ne vorrebbe più di due, ma un’annotazionechiarisce che se non fosse possibile averne a disposizio-ne si può ridurne il numero. È ipotizzabile che a Napolinon avesse avuto all’epoca un’orchestra numerosa comeavrebbe voluto, e a conferma si trova una ulteriore ver-sione del secondo numero dell’opera con un’orchestrazio-ne leggermente semplificata. Tutto questo, in aggiunta acori di Sacerdoti, Schiave, Duchi e Principi, contribuiscea creare un imponente impianto dalle proporzioni mae-stose. Tuttavia non sono assenti momenti più intimi, conorchestrazione più contenuta e spazio a piacevoli e sem-plici melodie, caratteristica più volte sottolineata nellostile di Rossi, soprattutto nel campo dell’opera buffa,genere particolarmente amato e frequentato.Sono passati pochissimi anni dalla prima scaligera diAida e viene spontaneo rivolgere uno sguardo al capola-voro verdiano. Alcune situazioni del resto fanno ipotizza-re che sia molto improbabile che Lauro Rossi non abbiasubito influenze dall’opera di Verdi. Si possono vederecorrelazioni anche nel libretto. Si pensi alle parole pro-nunciate da Ottavia, Antonio Cesare, Proculejo e Coro diSchiave e Popolo alla fine del terzo atto:

L’anatema che scagli furentesull’Egitto per te ricadrà.

che ricordano quelle di Amneris alla fine della Scena delgiudizio.Il tema dell’esotico1, evocato senza dubbio dall’argomen-to del melodramma, trova espressione forse più nell’orga-nico e nella scelta di particolari sonorità che non in veree proprie melodie caratteristiche. Non si trovano in parti-tura casi di strumenti dalle ricercate sonorità filologiche,come ad esempio il maledetto flauto in La di Verdi, unasingolare ricerca della “Flûte egiziana” conservata pres-so il museo archeologico di Firenze e fortemente volutada Verdi, anche se le arpe “lavorano” molto e si ricorrespesso a flauti e oboi, pur senza abbondare di cromatismi

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e intervalli caratteristici. Si può individuare una somi-glianza tra Rossi e Verdi nell’utilizzo delle ampie scened’impianto e nel trattamento delle voci, spesso costrette aduellare con una complessa orchestrazione (anche neimomenti più acuti), con una particolare predilezione peri pezzi d’insieme con numerosi interventi di coro.I momenti musicalmente più interessanti sono costituitidal Brindisi (la grande scena finale dell’atto primo diAntonio, cui si aggiungono Cleopatra e il Coro), il finaledell’atto terzo (forse il vero finale con un grande assiemecaratterizzato da un’iniziale scrittura all’unisono checonferisce forza e maestosità e un’interessante parte fina-le contenente un fugato a cinque voci) e la morte diCleopatra a fine opera. Il momento drammatico dell’ulti-ma sezione con l’avvicinarsi delle spoglie di Antonio èaccompagnato da una melodia funebre affidata agli stru-menti “di dentro”, con la doppia funzione di introdurreanche la tragica fine di Cleopatra. L’orchestrazione nonprevede una specifica destinazione per gli strumenticomponenti la banda e nella presente edizione si è sceltodi affidare la melodia funebre a un flauto, un clarinetto,una tromba e tre tromboni.Dal punto di vista tecnico la stesura dell’edizione criticaha presentato alcune difficoltà nella decifrazione di alcunabbreviazioni (per sveltire la redazione della partituraall’epoca si è fatto spesso ricorso alla prassi comune diutilizzare dei ritornelli per le battute che vengono ripro-poste notando solamente il rigo del basso e dei violini,anche se non sempre è armonicamente accettabile laripetizione identica dell’orchestrazione precedentementeutilizzata). Anche gli strumenti traspositori, assai nume-rosi, hanno talvolta creato dei dubbi a causa di un’erratacorrispondenza tra l’annotazione del tipo di trasposizioneutilizzata e quella effettiva.La produzione di Lauro Rossi, tranne rarissimi casiancora in attesa di essere riproposta, si compone di 29opere (alcune andate perdute), musica vocale, sacra, dacamera.In un periodo in cui è molto frequente la riscoperta di

compositori più o meno noti è auspicabile proseguirenello studio di Rossi, musicista di talento e di frescainventiva.

1 Dopo una sinfonia già musicalmente inserita nel contesto del melo-dramma è suggestiva l’atmosfera evocata dal libretto di d’Arienzo, ungioco di luci ed ombre dominate dalle placide acque del Nilo:Luogo delizioso presso la reggia di Cleopatra. A destra dello spettatoreè un ricco padiglione, sotto cui vedesi imbandita una splendida mensa.A sinistra, in fondo, il tempio d’Iside, le cui porte sono spalancate. Frail padiglione ed il tempio, in fondo, scorre il Nilo, le cui acque sonoschiarate da’ raggi della luna che sorge.

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165Bella (ma non buona) per tutte le stagioni

CLEOPATRABella (ma non buona) per tutte le stagioni

Giorgio Gualerzi

Chi sarà mai Antonio Canazzi? Senza dubbio un omologodel manzoniano Carneade qui nelle vesti di musicista diprovenienza ignota. Risulta tuttavia come autore di almenoun’opera lirica, su libretto di un tal Marco Ettore Rorobella(anagramma di Carlo Bartolomeo Torre), rappresentata aMilano nel 1653: è la prima Cleopatra nella storia del melo-dramma. Giusto destino, in fondo, per questa donna affa-scinante la cui fama, varcati i secoli, è giunta intatta fino aigiorni nostri, grazie anche all’interesse di decine di cultoridel melodramma.A cominciare, dopo soli nove ani, da un secondo carneade,tale Daniele da Castrovillari, che aveva però la singolarecaratteristica di essere un frate francescano, attivo verso lametà del Seicento a Venezia, dove fece rappresentare la suaCleopatra nel 1662. Nei decenni successivi, altri due com-positori, entrambi tedeschi – Johann Sigmund Kusser nel1691 e John Mattheson nel 1704 – portarono Cleopatrasulle scene. Pur senza l’appoggio determinante di un libret-tista come Metastasio, la regina d’Egitto riesce a reggere ilconfronto con le altre immortali eroine, Didone, Armida,Ifigenia, Antigone, Semiramide.Nei tempi lunghi poi le sopravvanza tutte, tanto è vero cheLauro Rossi, quando la sua Cleopatra viene rappresentataal Regio di Torino, nel marzo 1876, si lascia alle spalle piùdi una dozzina di spartiti appartenenti a fior di composito-ri, fra cui Haendel (il cui Giulio Cesare contiene le due ariepiù famose di Cleopatra, «Piangerò la sorte mia» e«V’adoro pupille») e Graun, Anfossi e Cimarosa, Nasolini ePaër. Questa Cleopatra, che segue di due anni la fortunataContessa di Mons dello stesso Lauro Rossi, ma soprattuttodi un lustro l’Aida verdiana ed è coetanea della Gioconda diPonchielli, si inserisce autorevolmente in quello che

Giancarlo Landini ha definito il «ventre molle della liricaitaliana dell’Ottocento che coincide con la Scapigliatura»,rivelando al tempo stesso alcuni tratti peculiari del grand-opéra seconda maniera, quella massenetiana.Certo è che Rossi, stando all’autorevole giudizio di StefanoTempia nella Gazzetta Piemontese, dà l’idea di chi «vuolecamminare col suo tempo e che pertanto continuamente tra-sforma il suo stile». Non poche sono le pagine dell’opera meri-tevoli di una citazione. In particolare il finale del terzo atto,che Tempia giudica «senz’altro il più bel pezzo dell’opera»:

Infatti, sono in esso di molto effetto le voci che siodono all’interno del tempio; e dopo un bell’Adagio(che piacque meritatamente) viene un Allegro, trat-tato dal compositore a fuga libera. Questo pezzo, cheè veramente magistrale, riesce di un effetto grandio-so e potente e chiude brillantemente la terza parte.La Sinfonia principia con un Adagio affidato aglistrumenti ad arco con sordina, che è grazioso e deli-cato; ma forse, per la molteplicità dei tempi cheseguono, riesce un po’ trita, benché non manchi diun certo effetto. [...]Bella è la romanza di Cleopatra, nella secondaparte, specialmente anche questa nella frase dichiusa. Un pezzo che promette molto, benché poisembri non del tutto quello che l’uditore aspetta, è ilterzetto dell’atto terzo. [...]In generale lo strumentale è vario, è accurato, è fattocon ricerca di novità e con arte degna di un provettoscrittore cui è famigliare il maneggio degli effettiorchestrali. Vi si fa l’appunto di essere talvolta frago-roso, al che, per vero dire, siamo avvezzi anche inmolte altre opere nelle quali perciò, come in questa, ilcanto, drammatico e declamato, deve necessariamen-te rinunziare bene spesso alla grazia ed alla dolcezza.

Otto sole recite (cui se ne aggiungeranno altre quattro alSan Carlo nel 1878) testimoniano che a Torino non ci fuquel successo che Lauro Rossi si riprometteva e che del

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resto il Regio aveva fatto il possibile per garantire, scrittu-rando un quartetto vocale di primissimo ordine: il tenoreFilippo Patierno (un’anticipazione di Tamagno in pienaregola), il baritono belga Gustave Moriami, il basso RomanoNannetti, e infine, quale protagonista, Teresina Singer, unadelle più grandi Aide della storia.A Torino Lauro Rossi concludeva la fortunata carriera dioperista, e due anni dopo toccava alla sua Cleopatra (cheriappare ora sulla scena dopo oltre un secolo di oblio): noncosì per il mito, che resiste tuttora, legato a quella bellissi-ma fra le bellissime. Continuano infatti a non mancare icompositori sensibili al suo fascino, fra cui spiccanoPedrell, Massenet, Bondeville e, nel 1966, l’americanoSamuel Barber, nonché, nel medesimo anno 1938, anche unpaio di italiani, Gianfrancesco Malipiero e Armando LaRosa Parodi.

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CLEOPATRALauro Rossi, un grande musicistache seppe interpretare e superare il suo tempo

Paola Ciarlantini

Lauro Rossi fu compositore e didatta di primo piano tra laprima e la seconda metà dell’Ottocento. Nacque a Maceratail 19 febbraio 1810 (è questo l’anno di nascita che risultadai documenti d’epoca, nonostante i dizionari correntiriportino il 1812), da Vincenzo, di professione sarto, e daSanta Ponticelli. Sospirato quartogenito dopo tre figlie fem-mine. La famiglia decise di trasferirsi a Napoli dove Rossi,rimasto orfano, fu cresciuto dalla sorella maggiore Caterina,che aveva sposato l’avvocato Francesco Ruspoli.Condusse i propri studi musicali presso il prestigiosoCollegio San Sebastiano, sotto la guida di Tritto, Crescentinie Zingarelli, ed ebbe come compagni Vincenzo Bellini,Errico Petrella e Federico Ricci. Il suo esordio teatraleavvenne con l’opera buffa Le contesse villane (Napoli 1829).Al primo melodramma ne seguirono, a raffica, altri dieci,con successo discontinuo. E’ grazie a Donizetti, che loammirava e ne aveva intuito le notevoli doti, che Rossiottenne un’importante scrittura biennale al T. Valle diRoma, trionfando nel 1833 con Le fucine di Bergen.La sua fama fu consacrata a livello nazionale con La casadisabitata, che comparve alla Scala di Milano il 16 agosto1834, registrando ben ventiquattro repliche. La celebrecantante spagnola Maria Malibran fu quindi ben felice diessere la prima interprete di Amelia, opera d’inaugurazionedella stagione di Carnevale 1834 del S. Carlo di Napoli, chepurtroppo non ebbe successo.Rossi, di temperamento impulsivo e avventuroso, forse inseguito alla delusione, nella primavera 1835 accettò unascrittura come direttore d’orchestra e compositore inMessico. La trasferta americana, iniziata il 15 ottobre 1835,fu densa di traversie: la compagnia si sciolse nel 1838 edegli volle rilevarla, affinando le proprie notevoli doti mana-

geriali. In piena rivoluzione, effettuò tournée all’interno delterritorio messicano, occupandosi di tutto, dalla vendita deibiglietti alla concertazione delle opere. Si fece poi cono-scere a Cuba, New Orleans e in India. Fresco sposo dellacantante Isabella Obermayer, fu colpito insieme a lei dafebbre gialla e si salvò per miracolo, tanto che molti giornalipubblicarono il suo necrologio!Ritornò in Europa nel febbraio 1843, ben deciso a ricon-quistare l’antico successo. Approntò un rifacimento dellaCasa disabitata, con il titolo I falsi monetari, che fu benaccolto al T. Sutera di Torino nella primavera 1844. Egualefortuna ottenne Cellini a Parigi (Torino 1845), mentreAzema di Granata lo riportò alla Scala (Milano 1846). ConIl Domino nero (Milano 1849), ripresa in prima mondialemoderna dal T. “G. B. Pergolesi” di Jesi nel settembre2001, su edizione critica di Paola Ciarlantini e LorenzoFico), Rossi confermò la sua eccellenza nel genere comico,distinguendosi in questo ambito come uno dei più grandicompositori italiani dell’Ottocento.Divenuto figura autorevolissima, ottenne la direzione delConservatorio di Milano dal 1850 al 1871, introducendoimportanti innovazioni didattiche. Sotto di lui si diplomaro-no i compositori Amilcare Ponchielli, Antonio Cagnoni,Arrigo Boito e Carlos Gomes. La sua fama di musicista edidatta fu consacrata dalla nomina a direttore delConservatorio di Napoli, decisa da una commissione di cuifaceva parte anche Verdi. Rossi guidò tale istituzione fino al1878. Compositore di formazione belcantistica, seppecomunque rinnovarsi, come dimostrano le opere della suamaturità, tutte di genere serio: l’imponente Contessa diMons (Torino 1874), l’opera-capolavoro Cleopatra (ivi 1876)e Biorn (da Shakespeare, Londra 1877). Nelle ultime due lacritica ha ravvisato influenze wagneriane.Lauro Rossi morì a Cremona il 5 maggio 1885, autore dicirca trenta opere. Scrisse anche musica sacra e da camera,e un noto trattato, Guida a un corso di armonia praticaorale (Milano 1858), che fu adottato per decenni neiConservatori di musica italiani.Considerando la levatura culturale e la fama raggiunte in

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vita da Rossi, bisogna ammettere che il tempo è stato incle-mente con la sua opera. Dai documenti emerge una perso-nalità brillante: visse una gioventù avventurosa e si sposòtre volte, nel 1841 con la cantante Isabella Obermayer, nel1853 con la tedesca Sofia Commerandi, nel 1864 con unabrillante allieva di canto del Conservatorio di Milano,Matilde Ballarini. Ebbe con il pubblico un rapporto disin-volto e gioioso: una volta, in Messico, per salvare una reci-ta del Barbiere rossiniano il cui protagonista si era infortu-nato all’ultimo momento, a sala gremita si eclissò tra lequinte, per ripresentarsi in scena vestito da Figaro ed esi-birsi come cantante.Nel 1851 fu autore di uno scherzo giocato al pubblico delteatro milanese di S. Radegonda: alla fine della prima rap-presentazione del Sindaco babbeo, che tutti ritenevano lasua nuova opera, si presentò in palcoscenico con i quattroveri autori, i giovani Ponchielli, Cunio, Marcora e Cagnoni,di cui aveva voluto valorizzare il lavoro in questo modoinconsueto e simpatico. Da direttore, istituì permanente-mente al Conservatorio di Milano esercitazioni strumentalied orchestrali. Propose al pubblico numerose novità, tra cuil’Orfeo di Gluck, la ripresa moderna della nota chanson Labataille de Marignan di Janequin e, nonostante il clima diaccesa polemica culturale, molte pagine wagneriane. ANapoli, cercò di trasformare il Conservatorio inun’Università di tipo musicale e, fallito il suo intento, ancheper la tenace opposizione del conservatore ambiente parte-nopeo, scelse di dimettersi. La sua forma mentis fu dunquesintesi mirabile di tradizione e modernità, e pervasa diintuizioni didattiche talmente acute da divenire prassi solonel secolo successivo.Il critico Guido Salvetti ammira l’efficacia drammatica e lacarica innovativa in particolare di Cleopatra (1876), tale dacollocare “a pieno diritto il vecchio Rossi nel vivo dell’evo-luzione dell’opera italiana di quegli anni”.

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SOGGETTO

ATTO PRIMOPresso la reggia di Cleopatra si stanno facendo i preparati-vi per i festeggiamenti in occasione dell’arrivo delle navi diAntonio e Cleopatra. Intanto i Sacerdoti interrogano i Numipresso il Tempio di Iside ed il responso preannuncia unfuturo carico di minaccia e sventura. Diomede, un tempoamante di Cleopatra, apprende da uno schiavo che la suavita è minacciata da un agguato ad opera di sicari dellaRegina. Combattuto, sa che dovrebbe odiarla, ma il suocuore ancora l’ama. Intanto arrivano Cleopatra ed Antonioche, festanti, inneggiano al loro amore. Un messo romanointerrompe la festa, recando ad Antonio la richiesta diRoma di farvi ritorno. Antonio sa che rifiutando si rende-rebbe colpevole di tradimento e che Roma di conseguenzamuoverebbe guerra all’Egitto, ma forte anche dell’amore diCleopatra ordina al nunzio di recare a Roma la notizia delsuo rifiuto. L’atto si conclude con il brindisi all’amore diAntonio e Cleopatra, mentre si avvicina la guerra e la pros-sima partenza di Antonio per Roma.

ATTO SECONDOCleopatra attende il ritorno delle navi di Antonio. AppareDiomede e Cleopatra, vedendolo vivo, non crede ai suoiocchi. Diomede spiega a Cleopatra irato (ma pur sempreinnamorato di lei) come sia riuscito a sfuggire all’agguatodei suoi uomini e la mette a conoscenza di voci che corro-no sul conto di Antonio. Pare che egli sia prossimo allenozze con Ottavia (sorella di Ottaviano Cesare). Cleopatradecide di recarsi a Roma, nonostante Diomede, memoredell’oracolo, cerchi di dissuaderla.

ATTO TERZOA Roma le ancelle di Ottavia la stanno preparando alle

nozze, mentre lei è combattuta e si chiede se Antonioriuscirà mai a dimenticare l’amore per Cleopatra. OttavianoCesare è felice per queste nozze che sono parte del suodisegno di espansione verso l’oriente. Il corteo già si avviaal tempio quando la cerimonia viene interrotta dall’arrivoimprovviso di Cleopatra, accompagnata da Diomede. Tuttisono preda di immenso stupore e Cleopatra, mossa da sde-gno ed ira, è tuttavia disposta a perdonare l’oltraggio seAntonio deciderà di tornare da lei.

ATTO QUARTONel più profondo sconforto appare Antonio, che apprendedell’imminente colloquio tra Ottaviano e Cleopatra, deside-rosa di scendere a patti. Sconsolato, Antonio decide di darsimorte, e mostrare a tutti che ha saputo morire da uomo libe-ro. La notizia della morte di Antonio raggiunge Ottaviano eCleopatra che sono a colloquio nella reggia. Cleopatra capi-sce che ormai Roma ha steso il suo braccio sull’Egitto. Solocon la morte riuscirà a sottrarsi all’onta subita. Il fidoDiomede l’aiuta, consegnandole dei fiori tra i quali si celaun aspide. In preda al delirio per il veleno del serprente,Cleopatra spira tra le braccia di Diomede, proprio mentre abreve distanza si sta svolgendo la cerimonia funebre perAntonio.

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SYNOPSIS

FIRST ACTNot far from Cleopatra’s palace, preparations are under wayto celebrate the arrival of Antonio and Cleopatra’s ships. Inthe meantime, at the Isis temple, the Priests are invokingthe Gods; the response which they get foresees a future fullof danger and misfortune. Diomede, once Cleopatra’s lover,is informed by a slave that his life is threatened by anambush which is being set for him by the Egyptian queen’skillers. He is tormented by a wish to despise her and thestrong love which he can’t deny. In the meantime, Cleopatraand Antonio arrive triumphantly, eager to celebrate theirlove. A Roman messenger breaks up the party andannounces that Antonio is awaited for in Rome. The latteris aware that his refusing to comply with such a requestmeans being a traitor and, also, that it will lead to warbetween Rome and Egypt. However, his strong love ofCleopatra compels him to stay, therefore he asks the mes-senger to take back to Rome news of his refusal. The actends on Cleopatra and Antonio’s toast to their love, whilethe war is looming forward as well as Antonio’s departurefor Rome.

SECOND ACTCleopatra is waiting for Antonio’s ships to return. She is leftspeechless by the sight of Diomede, whom she thoughtdead. Diomede himself is full of rage, but also still in lovewith Cleopatra. He explains to the queen how he managedto survive the ambush which had been set by her own men.He also informs her beloved one of the rumours aboutAntonio, who is said to be about to marry Octavia (OctavianCaesar’s sister). Cleopatra thus decides to go to Rome her-self, in spite of Diomede’s attempts to dissuade her byreminding her of the oracle.

THIRDH ACTIn Rome, Octavia’s maids are making preparations for thewedding, while the bride herself is worried and wonderswhether Antonio will ever forget his love of Cleopatra.Octavian Caesar is glad about the forthcoming wedding,which falls within his own plans to conquer the Orient. Asthe bridal party sets in motion and people start walkingtowards the temple, the ceremony is suddenly interruptedby Cleopatra who, accompanied by Diomede, appearsbefore the large crowd. Everybody is struck by disbelief andCleopatra, full of indignation, still appears to be willing toforgive the offence if Antonio decides to go back to her.

FOURTH ACTAntonio is plunged into despair as he finds out thatCleopatra and Octavian are going meet and make a deal. Hefeels desperate and decides to kill himself, thus showingeveryone that he died while still a free man. News ofAntonio’s death are then brought to Cleopatra and Octavianas they are together in the royal palace. Cleopatra realizesthat Rome is about to gain full control of Egypt and decidesthat only her own death will rescue her from such a shame.Still loyal to her, Diomede helps her achieve her goal byhanding her a bunch of flowers which hide a poisonoussnake. Seized by the deadly poison, Cleopatra dies inDiomedes’ arms while, somewhere close to them, Antonio’sfuneral is being celebrated.

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173Soggetto

DIE HANDLUNG

ERSTER AKTIn Cleopatras Palast wird ein großes Fest vorbereitet, umdie Ankunft der Schiffe mit Cleopatra und Antonio zufeiern. In der Zwischenzeit befragen die Priester die Götterim Tempel von Isis - diese sehen eine Zukunft voller Gefahrund Unheil voraus. Diomede, einst Liebhaber vonCleopatra hört von einem Sklaven, dass er in Lebensgefahrschwebt. Im Auftrag der Königin sind Meuchelmörder aufseiner Spur. Er quält sich. Natürlich ist ihm klar, dass erCleopatra eigentlich hassen müsste, aber im Tiefen seinesHerzens liebt er sie immer noch.Antonio und Cleopatra treffen in bester Stimmung ein undpreisen ihre Liebe hoch. Ein römischer Bote unterbrichtdas Fest und überbringt Antonio den Befehl, nach Romzurück zu kehren. Antonio wei, dass er des Verrats bezich-tigt würde, wenn er sich weigerte und dass Rom also gegenÄgypten in den Krieg ziehen würde. Er fühlt sich aberdurch Cleopatras Liebe so stark, dass er dem Boten befiehltRom auszurichten, er weigere sich dem Befehl nachzukom-men. Der Akt endet mit einem Trinkspruch auf die Liebeder beiden – während der Krieg sich drohend nähert undsich Antonios Reise nach Rom ankündet.

ZWEITER AKTCleopatra wartet auf die Rückkehr der Schiffe Antonios. Daerscheint Diomede. Cleopatra, die ihn tot wähnte, glaubtihren Augen nicht. Diomede erklärt ihr wütend (aber sieimmer noch liebend) wie er die Flucht geschafft hat undhinterbringt ihr Stimmen über Antonio. Es scheint, als obdieser kurz vor seiner Heirat mit Ottavia, der Schwester desKaisers Ottaviano stünde. Cleopatra beschliet daraufhinnach Rom zu reisen, auch wenn Diomede, der an dasOrakel denkt, sich alle Mühe gibt, sie davon abzuhalten.

DRITTER AKTZurück in Alexandrien berichtet Diomede dem Volk vomAusgang der Schlacht von Azio – Die Schiffe von Antoniound Cleopatra waren siegreich. Die Römer scheinen bereitsunterlegen, als Cleopatra sich plötzlich von Antonio trennt.Sie zieht ihre Truppen zurück und besiegelt somit das EndeAntonios und das Ägyptens. Zutiefst bestürzt erscheintAntonio, der von dem bevorstehenden Treffen vonOttaviano und Cleopatra erfährt. Diese möchte ein Über-einkommen mit dem Kaiser finden. Untröstlich beschließtAntonio sich das Leben zu nehmen, um allen zu zeigen,dass er als freier Mann gestorben ist. Die Nachricht seinesTodes erreicht Cleopatra und Ottaviano während ihrerUnterredung. Cleopatra begreift, dass Rom nun wirklichdie Hand auf Ägypten hat. Auch sie wird sich nur durchden Tod dieser Schmach entziehen können. Der treueDiomede hilft ihr dabei, überreicht ihr einen Blumenstraußin dem sich eine Natter versteckt. Cleopatra stirbt inDiomedes Armen, während ganz in der Nähe Antoniobegraben wird.

VIERTER AKTZutiefst bestürzt erscheint Antonio, der von dem bevorste-henden Treffen von Ottaviano und Cleopatra erfährt. Diesemöchte ein bereinkommen mit dem Kaiser finden.Untröstlich beschlie t Antonio sich das Leben zu nehmen,um allen zu zeigen, dass er als freier Mann gestorben ist.Die Nachricht seines Todes erreicht Cleopatra undOttaviano während ihrer Unterredung. Cleopatra begreift,dass Rom nun wirklich die Hand auf Ägypten hat. Auchsie wird sich nur durch den Tod dieser Schmach entziehenkönnen. Der treue Diomede hilft ihr dabei, überreicht ihreinen Blumenstrau in dem sich eine Natter versteckt.Cleopatra stirbt in Diomedes Armen, während ganz in derNähe Antonio begraben wird.

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SSUUJJEETT

ACTE PREMIER Au palais royal de Cléopâtre, on est en train de préparer lafête pour l’arrivée des bateaux d’Antoine et Cléopâtre.En même temps, les prêtres interrogent les Dieux chez letemple d’Isis et la réponse annonce un avenir chargé demenace et de malheur.Diomède, autrefois aimant de Cléopâtre, apprend par unescave qu’une embuscade, par des sicaires de la reine,menace sa vie.Il est tourmenté: il sait qu’il devrait la detester, mais soncoeur bat pour elle.Pendant ce temps, Cléopâtre et Antoine arrivent joyeux etils exaltent leur amour.Un envoyé romain interrompt la fête, en apportant àAntoine l’ordre de se rendre à Rome.Antoine sait qu’en refusant, il se rendrait coupable de tra-hison et, par conséquent, Rome ferait la guerre à l’Égyptemais, fort de l’amour de Cléopâtre, il commande à l’envoyéde communiquer à Rome son refus de rentrer.L’acte se termine par le toast à l’amour d’Antoine etCléopâtre, tandis que la guerre approche ainsi que ladépart d’Antoine pour Rome.

ACTE DEUXIÈMECléopâtre attend le retour des navires d’Antoine.Diomède paraît et Cléopâtre, en le voyant vivant, ne croitpas à ses yeux.Diomède, en colère (même si amoureux) explique àCléopâtre comment il a échappé au guet-apens de seshommes et il la met au courant des bruits qui courent sur lecompte de Antoine.On dit que bientôt Antoine épousera Octavie (la soeur deCésar Octavien ).

Cléopâtre décide de se rendre à Rome, malgré l’oppositionde Diomède, qui n’a pas oublié les mots de l’oracle.

ACTE TROISIÈMEÀ Rome les servantes d’Octavie sont en train de la prépar-er au mariage, mais elle est tourmentée et se demande siAntoine réussira à oublier son amour pour Cléopâtre.César est heureux de ce mariage, qui fait partie de son pro-jet d’expansion vers l’est.Le cortège nuptial s’achemine déjà vers le temple, quandl’arrivée imprévue de Cléopâtre avec Diomède interromptla cérémonie.Tout le monde est étonné et Cléopâtre, malgré l’indignationet la colère, est disposée à pardonner l’outrage, si Antoinedécidera de retourner avec elle.

ACTE QUATRIÈMEAntoine, profondément abbattu, apprend que Cléopâtre esten train de s’accorder avec Octavien; désolé, il decide de setuer et de montrer à tout le monde qu’il a su mourir enhomme libre.La nouvelle de la mort d’Antoine arrive à Octavien etCléopâtre comprend que Rome a déjà battu l’Ègypte.Seulement par la mort elle réussira à ne pas connaître lahonte de la défaite.Diomède aide Cléopâtre, en lui livrant des fleurs parmi les-quelles se cache un aspic.À le délire pour le poison du serpent, Cléopâtre expire dansles bras de Diomède, en même temps que pas loin d’elle sederoule la cérémonie funèbre pour Antoine.

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Atto primo

DiomedeQui suoneran fra poco inni di gioia e cantici d’amore;misero Egitto! il limpido sorriso del tuo splendido cielo, l’incanto delle tue notti stellate son muti all’alme dal dolor turbate!Strano di cose evento! I plausi forse delle servili turbe adulatrici eco faran fra poco alla fervida prece che in quel delubro ad Iside s’innalza! Vorrei varcare anch’ io quella tremenda soglia,ma il cor mi manca Ah! No, si vinca questa forza che mi rattiene ... S’entri.

Coro di sacerdotiT’arresta!

DiomedeChe mai? ... La Dea...

Coro di sacerdotiDestino orribile! Ne favellò ... Al suo responso il tempioda’ cardini tremò, più vittime adorne di bende e di fior sull’ara votammo,le preci intonammo col pianto sul ciglio, col palpito in cor! Al priego funebre silenzio seguì, ma poscia con suono più forte del tuono la Diva tremenda rispose così! Stancato ha l’Egitto de’ Numi il favor; sul libro de’ fati suoi dì son contati, sventura minaccia, lo preme il terror! E’ vano! Cleopatra l’Egitto perderà!

DiomedeMostriamci ancor fidenti ... che il popolo nol sappia! Cleopatra pregherò, mel promettete che il popolo nol sappia.

Coro di sacerdotiEbbene ascolta...

Coro di schiaveIl zeffiro mite che placido aleggia

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e i fiori del prato soave careggia, il murmur dell’onda che bacia la sponda sia l’eco del grido che alziamo dal cor; la volta de’ cieli festiva risponda,evviva la gioia, evviva l’amor.

Coro di sacerdotiQuella canzon...

DiomedeQuei canti...

Coro di sacerdotil’Egitto muor

Diomedein me risvegliano il disprezzato amor.

Antonio e CleopatraAmiam, gl’istanti volano, umano cor sa vivere se vive sol d’amor.

DiomedeOh rabbia! Indegno!

Cleopatra e AntonioIo vo’ di baci fervidi le labbra tue stancare fino ai Numi l’anima per te vogl’io levar.

DiomedeOh angoscia pel mio cor! Ah sol d’Egitto la sorte può cangiare d’un Nume il favor!Signor! La Regina al ferro de’ sicari la vita mia destina? Fia vero! Vanne! La sua perfidia non ha più freno; mia vita è d’abbominio, di donna ingrato il cor.

Coro di sacerdotiAh suon funestoal nostro cor; all’ebbro canto d’impudico amor non regge il cor.

Romanza di DiomedeDunque fra le tenebre, quando l’aspetto meno, morrò! Di tradimento cinge il viver mio! ... Così chi siede in trono, quando l’affetto langue, cerca il rimorso soffocar col sangue! Alla minaccia fiera crudele che vien scagliata su’ giorni miei, io maledire quell’ infedele con quanto ha sdegno l’anima, dovrei! Ma tanta forza mi manca in cor,

178 Cleopatra

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io l’amo ancor! La fede istessa che le ho giurato or più possente m’avvampa il petto. Potrebbe il sol mancar di rai, ma in me mancar non mai l’affetto ...Ella un pugnalemi vibra al cor; io l’amo ancor!

Coro di Schiave, di Duchi e PrincipiL’ore che fuggono passiam festantitra lieti cantici, giuochi e piaceri.Brevi dell’estasi sono gl’istanti;sa viver solo chi sa goder.Su voi mandi il nostro soleil più bel de’ suoi sorrisi.Le carole, le canzoni non vi trovin mai divisi;inondate il vostro core di celeste voluttà;ogni cosa in terra muore,sol confine amor non ha

AntonioA te d’appresso mi credo un Dio

Cleopatraimmenso, eterno fia l’amor mio!

Cleopatra e AntonioFalerno o schiavi versate ognor,Evviva Bacco, evviva l’amor.

CleopatraPerché la gioia che l’alma incanta

memoria lasci di questo dìl’estro scintilli, ti leva e canta

AntonioTengo l’invito

CoroL’estro scintilli, su presto canta.

AntonioLibo alle notti di questo ciel,al suo sorriso che parla amor;Libo alla luna che senza velon’apre i sorrisi del suo splendor.Io libo a te che intero sai schiuder l’Olimpo a me!

CoroÈ bella al cor l’ebbrezza del vin, l’ebbrezza dell’amor.

Cleopatra, Antonio e CoroChe fia?

SchiavoDi Roma un messo parlarti vuol.

AntonioPotea miglior momento attendere;

CleopatraIstante ch’io temea!

AntonioVenga!

Proculejo A te Roma, Antonio, per me salute manda,e queste cifre...

179Atto primo

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AntonioLeggansi...Roma che mai domanda?

CleopatraEbbene?

AntonioÈ risoluto che sul Tebro ritorni;trasgredendo il comandotu colpevol ti fai d’alto delittoe Roma muoverà contro l’Egitto.

CleopatraChe!

AntonioRispondere a Roma tu potrai,che innanzi a te suo nunzioquest’ordin lacerai.

CleopatraAntonio...

AntonioVanne, involati o ch’io...

ProculejoNon vuoi...

AntonioNon vo’...esci.

ProculejoDi guerra nunzioa Roma tornerò.

CleopatraPurché mi resti Antoniola guerra affronterò.

AntonioIo sì ti resto,e un cantico novello scioglierò.

CoroUn cantico novello scioglierà;viva amor,

Coro e Antonioall’astro ei (io) libadell’oriente alla luceche immensa brillaogni suo raggio per l’occidentedi guerra e mortesia la scintilla

Antonioio libo a te

Cleopatratu libi a me

Antonio e CleopatraA roma andrò (andrai)con me (te)

Cleopatra, Antonio e CoroSarà fatal l’Egitto a Roma

Antoniodell’aquila arresterassi il vol

Cleopatra e Antonio e Coroevviva Bacco, evviva amor.

180 Cleopatra

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Atto secondo

CoroLieto un raggio di viva speranzao Regina ti brilli sul cor;ti ridoni la spenta esultanza,ti conforti nel giusto dolor.Ritornata ad incanto novelloti vedremo sull’alme regnare,come il sole che torna più bellodopo il nembo pe’ cieli a brillar.

CleopatraIl mio core ogni gioia perdè,il creato è una tomba per me!

Carmiana e CoroSpera e giuliva tu accogli i prediletti fiori;

CoroIl duol la prostrò;

CarmianaUn sol detto noi tutti rincori.

CoroAnsiosi attendiamo.

CleopatraNe andate io vo’.

Romanza di CleopatraOracoli mendaci!

A che mi promettesteIl suo ritorno?Il profetato giorno è questo, e intanto volan l’ore ed ei non riede!Invano spio nella vasta immensità de’ cielidel mar sull’orizzonte, non un batter di remi, non un canto festivoin lontananza, che mi parli d’amore e d’esultanza.Ma un silenzio ferale che spavento mi dà.Misero core! Quello che soffri è disperato amore!Io de’ venti vorrei l’audace volo per giunger fino a te,e dirti che la possa del mio duolo è assai maggior di me.Ma se il fato mi niega un tanto benpietoso accogli i miei sospiri almen!Io del sole vorrei gli ardenti raiper brillare su tee mirarti, e seguirti ovunque vaie averti ognor con me.Ma se il fato mi niega un tanto benpietoso accogli i miei sospiri almen!

CleopatraTu!

DiomedeSì!

CleopatraDa me che vuoi? Discostati!

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DiomedeTemi di che? Son io...mi riconosci! Mirami.

CleopatraAh qual terror m’invade...salvo!

DiomedeDe’ tuoi si fransero contro la mia le spade;m’era cognito il tuo fatal disegno e seppi sempre cauto fuggir l’agguato indegno.La scorsa notte compiere volesti l’attentato,ma i vili spersi furono e me protesse il fato.Io vivo!

CleopatraUn nume infausto assai di me più fortecon te mi fece barbara, mi consigliò tua morte.

DiomedeNo. Fu la tua perfidia che morte m’apprestava, ed il mio lungo vivere nel duol non ti bastava!

CleopatraAscolta...

DiomedeNo, ricordati che il core m’uccidesti quel dì che il seno a palpiti di nuovo amor schiudesti; pur se allo sprezzo aggiungere cerchi il rimorso...

CleopatraChe!

DiomedeIn sen tu un ferro immergimi, fia morte un ben per me!Dal primo istante che a questo cor rival felice tuo cor rapì, mia vita sparsa fu di dolore, ogni mio giorno fu d’agonia. Pur io sperava che un dì pentita tu ritornassi di nuovo a me. Ah quella speme tutta è perduta; cruda un’Erinni ritrovo in te!

CleopatraA’ giusti sensi del tuo furor alfine io sento che fui spietata.Un nome, un fato di me maggior all’opra indegna m’ha trascinata; m’è il foco ond’ardo delizia e vita, null’altro in terra sorride a me.

DiomedeE credi tu d’Antonio certa la fede?

CleopatraAh! Taci...

DiomedeEppur l’assenza rendere può i giuri suoi mendaci.

CleopatraTradirmi...ei...

DiomedeSì.

184 Cleopatra

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CleopatraChe!

DiomedeSappilo.

CleopatraEbben favella.

DiomedeCorre la voce che ad altra Antonio diè il core...

CleopatraAntonio infido! Ah no...mentisci.

DiomedeUn nunzio da Roma giunse...

CleopatraIo tremo...a me spergiuro Antonio! Di sdegno avvampo e fremo!

DiomedeTel giuro!

CleopatraPrima che splendono le nuziali tede ei mi vedrà...

DiomedeDeh! Frenati...

CleopatraRoma io volgo il piede...Decisi, a Roma.

DiomedeDeh! Ah! Pensa...

CleopatraSeguimi, immenso è il mio furor.Come spettro inaspettato mi vedranno al Tebro in riva,dell’amore calpestato la vendetta coglierò.Ed in lei che a me rapiabeata chi mi fea,ritemprato nel veleno come spettro la vendetta coglierò.

DiomedeLa ragion ti dia consiglio;del tuo popol all’amor te sottrarre amor non può.Trema e pensa al tuo periglio,il tuo fato a Roma è scritto.Pensa ah! Resta! O il sol d’Egittocon te eclissar vedrò.Regina pentirtene potresti...

CleopatraUn pentimento! Decisi...a Roma!

DiomedeRegina!

185Atto secondo

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Atto terzo

Coro di AncelleDi gemme fulgide t’adorna il crine,più bella Antonio ti dee trovare.Il giorno fausto spuntato è alfine,la vita un’estasi per te sarà.Dall’ara pronuba preci e profumifra canti s’alzano fidenti al ciel;sapranno renderti felice i Numi,vivrai fra palpiti d’un cor fedel

OttaviaI vostri accenti suonan grati all’alma mia;pegno di pace a Roma è il nostro imen.Le gare cesseran, nuova grandezza ne avrò la Patria...della speme il grido lusinghe mi dice, la mano sua ti renderà felice!Ma il cor d’Antonio avrò?Potrà egli mai dal suo pensier amante di Cleopatra cancellar l’affetto? Ah...taci,in me fatal sospetto!Mentre le dolci immagini d’un avvenir beato col lor sorriso parlano di care gioie a me,in mezzo ai fiori sembrami

che un serpe sia celatoe m’impedisca muovere in sino all’ara il piè.

CoroNon paventar, saranno i Numi propizi a te.

Ottavio CesareSuora diletta!

AntonioOttavia, all’ara...

OttaviaAntonio!

AntonioL’ombra dilegua fin del dubbio che la tua mente ingombra!

OttaviaE posso?

AntonioSacrifizio il mio non è, tel giuro;per te rinasco a nuovi palpiti d’amor sublime e puro.

OttaviaFia vero!

AntonioAndiamo.

Ottavio CesareAl tempio fuman gl’incensi;

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OttaviaAh! Sì, del serto omai cingetemi, amor miei voti udì!

Ottavio CesareMuovi o suora, muovi all’ara, nulla turbi il tuo pensier;ivi imene a te prepara una vita di piacer.

Coro di AncelleVanne omai lieta all’ara,della gioia il sol brilla,nulla turbi il tuo pensier;per te amore ah sì! prepara una vita di piacer.

AntonioGiubilante vieni all’ara, nulla turbi il tuo pensiero.

OttaviaGiubilante muovo all’ara, in te fida il mio pensier.Se tu solo per me vivraiper te solo anch’io vivrò.

Ottavia e AntonioSe d’amarti alfin giurai il mio giuro manterrò.Ah la vita in me vivrai io la vita in te vivrò.

OttaviaOh quale istante!

Antonio, Ottavio Cesare e CoroAndiam!

Romanza di Ottavio CesareT’affrena o cor quest’alba messaggiera di così lieto evento; non credea che giungesse, eppur sfavilla questo giorno da me bramato tanto.Come grande mi sento, Roma possente miri il mio contento;non basta a me l’impero d’Occidente che ho di Cesare il sangue insieme il cor.I miei sguardi son fissi all’Oriente, di sua gran luceattratto allo splendorla più ridente incantato appar la terra, il ciel, il mar.In quella vaga region beata spiegar il suo poter Roma non può;se la spada fatal non sia spezzatache a doppia punta due rivali armò,imen che fausto a noi sorride già imen la spezzerà.

Coro di Schiave e PopoloO sposi al sacro Tempio il piè movete.L’eco degl’inni risuoni in core e il giuro ch’appo all’ara vi darete amor lo detti e il benedica amore.Vieni, t’appressa o trepidante sposanella pienezza della tua beltà.Oggi a te ride ogni cosa, tutto l’Olimpo i doni suoi ti dà.Il foco di che o sposi v’accendeste serbate puro eternamente in cor;vi sia benigna Venere Celeste e l’alma Giuno vi protegga amor.

188 Cleopatra

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Ottavia, Antonio, Ottavio Cesare e ProculejoCinto di nubi roseevago imeneo discendi, la sposa palpitante invoca il tuo favor.

DiomedeRegina!

CleopatraAscolta...

Ottavia, Antonio, Ottavio Cesare e ProculejoLo sposo di delizie sente inondarsi il cor.

CleopatraChe rabbia! Io vò...

DiomedeChe fai?

Ottavia, Antonio, Ottavio Cesare e ProculejoDa questa eletta coppia lustro la patria avrà, e della pace il lauro a cinger tornerà.

DiomedeT’arresta!

CleopatraMi spinge là quel demone che mi condusse qui.

DiomedeSe turbi il rito, vittima di morte tu cadrai.

AntonioCleopatra!

CleopatraSì...mirami.

AntonioAh!

Ottavia, Proculejo e CoroCleopatra!

CleopatraSì! Cleopatra!

CleopatraDunque indegno, all’amor mio questo premio tu serbasti!No, lassù non havvi un Dio, che il tuo fallo a punir basti.Pur se torni al primo affetto,se d’amor mi parli un detto,la vendetta che giurai ah! su lei non compirò.A me torna, ricorda omai quanto, oh quanto il cor t’amò.

AntonioDella patria al santo affetto quel che a lei promisi amor;

DiomedeQual t’acceca insano amore qui sei sola e fra nemici; ti dilegua ed altro core, torneranno i dì felici. Più sifdar non dei la sorte, l’aura spirò qui di morte.Vieni, vieni oblia l’ingrato che un abisso a te scavò.

189Atto terzo

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OttaviaDi lei l’ardito accento infausto scende nel cor;la sua vista è mia sventura, è il maggior de’ miei tormenti;la mia gioia se spirata in dolor si cangiò! Si raffrena lo spergiuro, ma più fingere non può!

Ottavio CesareQual ardir! E può secura gli stolti accenti proferir! Nelle vene scorrer sento foco immenso di furore; una gioia immensurata dileguò la sciagurata. Calpestare a me si spetta,calpestare io dovrò; e lo strale di vendetta io vibrare in lei saprò.

CoroTanto ardì la sciagurata, l’averno qui la mandò; una gioia immensurata in dolore si cangiò.

AntonioChe tenti?

Ottavio CesarePerversa!

DiomedeVieni.

CleopatraNon mai se pria tu non mi segua...

AntonioFrenati!

CleopatraEbben la mia vendetta saprò cogliere...ti vò ferire al cor.

Ottavia, Proculejo e CoroEmpia! L’averno furia non ha di te maggior.

CleopatraTrema o Roma il tuo sole splendente quando un giorno eclissarsi dovrà.

DiomedeSu te pende di Roma il furore, vieni, fuggi altro scampo non ha.

Ottavio Cesare, Proculejo e CoroForsennata, delira tua mente, più che sdegno muove a pietà.

AntonioDeh cessate freme d’amor, di ragione più senso non ha.

DiomedeTutte desta le forze del cor o il cor d’affanno morrà.

CleopatraDalla terra tua schiava fremante maledetto tuo nome sarà.

Ottavia, Proculejo e CoroL’anatema che scagli furente sull’Egitto per te ricadrà.

190 Cleopatra

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AntonioNon v’offenda suo cieco furore,l’infelice vi desti pietà.

CleopatraAntonio!

AntonioCleopatra!

OttaviaAh sdegnato lo colse la man, mi muove a pietà

TuttiAndiam!

191Atto terzo

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Atto quarto

AntonioAzio! Tremendo nome che del tempo sul dorso andrai famoso. Azio! Vorrei sol io che fossivinto da un eterno oblio; perfida Cleopatra, con la tua nave che spari, le sorti si cangiar’ dell’Egitto, e pur la mia. Ah come trar potrei in cotanta viltade i giorni miei! In ripensar le vittime cadute nel periglio, d’una cocente lagrima sento bagnarmi il ciglio! Giorno fatal, infausto, se un Dio ti fe’ spuntar, te un altro dalla storia dovrebbe cancellar.

Coro di Soldati egizianiSpargiam la via di fiorid’Antonio al vincitor.

AntonioQuai voci? Amici?

CoroIl popolo al tuo rivale inneggia!

AntonioEd ella?

CoroAd un colloquio lo attende nella reggia.

AntonioFia ver?

CoroNé a patti scendere dispera.

AntonioIniquo fato! Che più sperar! Oh, restami de’ Numi il don più grato.

CoroChe parli?

AntonioIn mezzo all’anima voce feral suonò! Io sono ancora libero se un brando a me restòSogni di gloria sogni d’amore, ombre fugaci siete quaggiù; io vi disprezzo nel mio dolore, nel vostro incanto non vivo più! Del cor la forza sol non perdei, in me ridesta l’ardire estremo.Vedrà la patria, vedran gli Dei che da Romano saprò morir.

CoroChe tenti?

AntonioAh no, lasciatemi!

CoroT’arresta.

AntonioMorte io vò.

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CoroChe parli? Ah no t’arresta!

CleopatraAl tetro spettacolo di sangue regger non potea di donna il core, ed Azio abbandonai con la mia nave, e sangue a risparmiar scender non volli, in campo aperto ora ottenerne spero mercede.

CarmianaE Antonio?

CleopatraInvano chiesi di lui.

CarmianaE d’Ottavio domar pensi l’orgoglio?

CleopatraE non ho meco ancora quell’ignoto poterche a voglia mia ogni core domava? Ei vien!

Ottavio CesareRegina!

CleopatraGrazia ti rendo.

Ottavio Cesare: Taci! In core senso finora incognito mi parla in tuo favore.

CleopatraFia vero? Ah se magnanimo mostrarti a me tu vuoi,e patti imporre, imponilli a tuo talento, il puoi.

Ottavio CesareProponi.

CleopatraA Roma cedere Cipro e Fenicia voglio,e tu secura rendimi sul mio malfermo soglio.

Ottavio CesareSpera.

CleopatraAh magnanimo! E posso?

Ottavio CesareSpera!

CleopatraOh come all’anima è dolce la tua pietà.

Ottavio CesareFarò ditergere dal tuo bel ciglio il pianto, vedrò riedere sul viso tuo l’incanto, palese il cor d’Ottavio fra poco a te sarà.Che rechi mai?

ProculejoSpettacolo di sangue ne attrista, tutti i Romani piangono il prode che mancò.

194 Cleopatra

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Ottavio CesareChe dici?

ProculejoÈ spento Antonio, e per sua mano.

Ottavio Cesare e CleopatraOrrore!

CleopatraSpento!

Ottavio CesareE per te. Del miserotu consumasti il core!

CleopatraChe!

Ottavio CesareLa civil discordia tra noi tu fomentasti!

CleopatraAh taci!

Ottavio CesareTu d’Ottavia il talamo oltraggiasti...scontare le sue lagrime tu devi e il crudo affanno...

CleopatraOttavio!

Ottavio CesareI Numi e gli uomini lei vendicar sapranno, invano speri.

CleopatraAh fremere mi fan tuoi detti!

Ottavio CesareIl veggo!

CleopatraQuanto il tuo cor sia perfido sul volto alfin ti leggo, ma il Cielo...

Ottavio CesareIl Cielo agl’empi sempre avverso fu.

CleopatraE mi schernisci? Oh rabbia!

Ottavio CesareIo sdegno a che?

CleopatraNon più. M’abbandona al crudele mio fato, fa che i Numi decidan di me; ma tu cessa dal duol simulato, da quel duolo che duolo non è!

Ottavio CesareGiunta è l’ora! Già il braccio di Roma minaccioso si stende su te. La corona onde cingi la chioma sarà in breve spezzata da me!

CleopatraLa tua vendetta è vile come il tuo cor.

Ottavio CesareA Roma dei seguire il vincitor.

195Atto quarto

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CleopatraA Roma! No, non mai sottrarmi all’onta, oh come anelo! E il posso? La morte soltanto potria! Ma come? Chi l’ardente desio saprà far pago?

DiomedeIo, de’ tuoi pensieri conscio, Regina a te volai.

CleopatraDov’è la morte?

DiomedeMirala, la morte io ti recai.

CleopatraTra fior?

DiomedeLi osserva.

CleopatraAh! Un’aspide! M’è dato ormai comprendere i sensi del tuo cor.

DiomedeTi seppe amar quest’anima d’onnipossente amor.

Ottavio CesareA Roma!

CleopatraVaneggi...non mai.

Ottavio CesareTu d’orgoglio invano fai pompa: mi dei seguir.

CleopatraSeguirti...

Ottavio CesareChe tenti?

CleopatraSeguirti non voglio, ma libera invece qui scelgo morir.

Diomede, Ottavio Cesare, Proculejo e CoroAh!

CleopatraMi guarda! Son lieta! Già serpe il veleno,cadavere muto tra poco sarò.

Ottavio Cesare, Proculejo e CoroFu l’odio per Roma sì grande in quel seno, che al par d’un Romano la morte sfidò.

CleopatraMirate, mirate! Di gioia esultante col riso d’averno m’è Roma d’innante; fantasma sparisci, sparisci da me, un cor che ti sprezza tua preda non è.

DiomedeCleopatra!Se alfin de’ mortali vincesti tu l’ira, mio core una vita di morte vivrà.

Ottavio Cesare, Proculejo e CoroE’ sogno, bestemmia, di mente delira! Respinto quel voto da’ Numi sarà.

196 Cleopatra

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CleopatraIo libera m’alzo sull’ali di morte,tu avrai da un superbo servaggiomirate a Roma un fantasma superbo.

Diomede, Ottavio Cesare, Proculejo e CoroAh!

CleopatraChe!?

ProculejoLe mortali spoglie del triumviro vinto.

CleopatraDel dì la luce sparì, già notte mi circonda.

DiomedeMisera!

Proculejo e CoroAbbia pace l’estinto nell’orrore dell’urna.

CleopatraAntonio m’attendi, fra poco a te sarò.

DiomedeInfelice crudo fato!

CleopatraLieta io moro! Antonio, e tu rammenta come finì mia vita.

Diomede, Ottavio Cesare, Proculejo e CoroSpenta!

197Atto quarto

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UNIVERSITÀ DI MACERATA - Auditorium San Paolo27, 30 luglio ore 21.00

Marco Tutino

The ServantOpera da camera in un atto

Adattamento di Marco Tutino dal romanzo di Robin MaughamCopyright ed edizione Casa musicale Sonzogno di Piero Ostali, Milano

Prima esecuzione assoluta

Direttore Guillaume TourniaireRegia, scene, costumi e luci Gabriele Lavia

Alfonso Antoniozzi BarrettMark Milhofer Tony

Giuseppina Piunti SallyRuth Rosique Vera / Mabel

Assistente alla regia Sara Selim; Direttore di scena Nahikari Aretxederra;Maestro di sala Cesarina Compagnoni

“Quartetto di Fiesole”Gabriele RagghiantiPasquale BardaroMarco Vincenzi

Scene e attrezzeria M&M allestimenti, Pesaro; Abiti e calzature Kenzo;Illuminotecnica Cooperativa Proscenio, Macerata

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SYNOPSIS

The Servant tells the cruel, exemplary story of anambiguous relationship of the psychological domination ofa man by another. The action takes place in the sixties.Tony Mounset – a rich, inept, superficial scion of a nobleEnglish family, hires Hugo Barrett as a servant for his newhouse in London.Barrett is calm, formal and hypocritical, and soon hemanages to reverse the situation and bend his employer tohis will. His behaviour and his work are so irreproachablethat Barrett gains Tony’s trust and succeeds to bring in thehouse his lover Vera under the guise of his niece. Veraseduces Tony, but after he discovers her real identity, hedecides to chase away her and her lover.But since the servants left, Tony begins to lose his charm,his love affair with Sally deteriorates – he deceived her withVera; he also overindulges in drink. Finally, Tony asksBarrett to come back.From now on, the relationship between the servant and hisboss – that is the core of this story, makes a drastic changeand offers a broad psychological interpretation of therelationship between the winner and the loser, thedominator and the dominated. The servant manages to bendhis boss to his will; now Tony is entirely dominated by thecouple.Tony is completely seduced by Barrett. This relationship,which suggests homosexual feelings, is also rich inpsychological implications: the boss comes under the spellof the servant, who consciously takes advantage of him.Barrett achieves his aim: he constrains Tony to commandhim only what he wants, and pretending to obey, hebecomes the boss.

SOGGETTO

The Servant racconta la vicenda, esemplare nel suo crudelesvolgimento, di un rapporto ambiguo di dominazionepsicologica di un uomo su un altro. L’azione ha luogo neglianni ‘60. Tony Mounset, ricco, inetto e superficialerampollo di una nobile famiglia inglese, assume comecameriere, nella sua nuova casa londinese, Hugo Barrett.Calmo, formale e ipocrita, quest’ultimo riuscirà presto arovesciare il normale rapporto di comando sottomettendo ilpadrone ai propri capricci. Irreprensibile nello stile e nellavoro, Barrett conquista la fiducia di Tony e introduce incasa la propria amante, Vera, spacciandola per nipote. Verasedurrà Tony il quale però a un certo punto ne scopre lavera identità e decide di cacciare lei e il suo amante.Tuttavia, dal momento dell’abbandono dei servi, il fascinodel padrone inizia a svanire, la sua storia d’amore con Sallysi incrina (per il tradimento con Vera), e si fa insistentel’abuso di alcol, fino a che Tony non invita Barrett aritornare a lavorare per lui.In questo istante il rapporto tra servitore e servito, nodocruciale della vicenda, effettuerà un pericoloso testacodaincrociandosi con una più generale lettura psicologica delrapporto tra perdente e vincente, dominante e dominato.Barrett riesce a piegare la volontà di Tony fino a ridurlosuccube della coppia.Tony è sedotto da Barrett in un rapporto che suggerisceanche sentimenti omosessuali, ma ricco di risvoltipsicologici: il padrone subisce il fascino del servo e questine approfitta consapevolmente. Barrett raggiunge il suoscopo: costringe Tony a comandargli ciò che lui stessodesidera e, fingendo di asservire l’altro, ne diventadominus.

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205Sinossi

DIE HANDLUNG

The Servant erzählt die in ihrem grausamen Ablaufbeispielhafte Geschichte einer Beziehung zweier Männerund deren Verästelung in psychologischer Dominanz. DieHandlung spielt in den 60ger Jahren. Tony Mounset,reicher, verwöhnter und oberflächlicher Sprössling einerenglischen Adelsfamilie, stellt in seiner neuen LondonerWohnung Hugo Barrett als Butler ein.Besonnen, formal und verheuchelt schafft dieser es inkurzer Zeit das normale Gefälle der Macht zwischen Dienerund Herrn umzudrehen. Untadelig im Stil und in seinerArbeit erobert er sich schnell das Vertrauen Tonys, führtseine Geliebte Vera in den Haushalt ein und gibt sie alsseine Nichte aus. Vera wird Tony verführen. Als dieserallerdings ihre wahre Natur begreift, beschließt er sie undihren Geliebten aus dem Haus zu werfen.Als die beiden das Haus verlassen haben, beginnt auch dieFaszination des Hausherrn abzunehmen. SeineLiebesgeschichte mit Sally, an die er schon längergebunden ist, gerät wegen des Betrugs mit Vera in Krise. Ertrinkt zu viel – schließlich bittet Tony Barrett, wieder beiihm zu arbeiten.In diesem Moment wird die Geschichte des Dienenden unddes Bedienten, des Verlierers und des Gewinners, desDominierenden und des Dominierten immer komplexer.Barrett wird den Willen Tonys so beugen, dass dieser demPaar hörig wird.Tony ist von Barrett verführt, die Beziehung suggeriertauch, aber nicht nur homosexuelle Gefühle – der Herrerliegt der Faszination des Dieners und dieser nutzt dasbewusst aus. Schließlich erreicht Barrett sein Ziel: erzwingt Tony ihm genau das zu befehlen, was er sich selberwünscht und in dem er so tut, als ob er dem anderen dienenwürde, wird er selber zum Bedienten, zum Dominus.

SSUUJJEETT

Le “The Servant” narre l’histoire d’un rapport psy -chologique ambigu entre deux hommes.L’événement se déroule dans les années ‘60.Tony Mounset, qui est un homme riche, inepte etsuperficiel, rejeton d’une noble famille anglaise, engage undomestique, Hugo Barrett, homme calme, formel ethypocrite.Hugo Barrett réussira bientôt à soumettre le patron à sescaprices.Il gagne la confiance de Tony et introduit dans la maison samaîtresse Vera, en faisant croire qu’elle est sa niéce.Vera séduit Tony qui, ayant découvert la tromperie, chasseles deux amants.À partir de ce moment-là, le charme de Tony s’évanouit, sonhistoire d’amour avec Sally se gâte (à cause de la trahison)et il s’adonne à la boisson, jusqu’à quand il rappelle Barretchez soi.Les rôles s’invertissent: entre les deux hommes, c’est ledomestique qui devient le dominateur. Barrett arrive à plier Tony à sa volonté et Tony se soumetcomplètement aux envies de Barrett et de Vera.Barrett séduit Tony et ils ont une liason presquehomosexuel, caractérisée par de nombreux aspects louchesau point de vue psycologique: le patron subit le charme dudomestique, qui profite de la situation dans tous les sens.Barrett parvient à ses fins: il oblige Tony à lui ordonner cequ’il désire et il devient le dominus.

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SCENA PRIMA

TonyCiao, Sally! Sei lì?

SallySono qui.

TonySally! Mia cara Sally. Come stai?Mi dispiace di essere in ritardo, ma la dogana mi hafatto penare.

SallyChe Dio ti benedica, Tony!

TonyChe piacere vederti. Che ne dici di un drink?

SallyAlla tua, Tony. Benvenuto a casa!

TonySei bellissima.

SallyTu invece sei dimagrito.Ti piace la casa?

TonyDi fuori è deliziosa.

FIRST SCENE

TonyHello, Sally. Are you there?

SallyHere.

TonySally! My darling Sally. How are you? I’m sorry. I was late but the customs gave me hell.

SallyBless you, Tony.

TonyIt’s great to see you. What about a drink?

SallyAll the best, Tony. Welcome home!

TonyYou’re looking terrific.

SallyYou’re looking thinner.How do you like the house?

TonyIt’s charming outside.

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The Servant208

SallyQuesta sì che è gratitudine!

TonyBè, a dire la verità, difficilmente potrebbe essere piùscura, dico male?Ad ogni modo, chi si occuperà di me?

SallyNon ti preoccupare, è già tutto sistemato. Staarrivando un uomo, sarà qui a momenti.

TonyUn uomo? Che uomo?

SallyIl miglior domestico sulla piazza.

TonySei stata fantastica.

SallyDeve essere lui.

TonySally, per favore fai tu il colloquio mentre mi lavo.

SallyMa sei tu che hai bisogno di un domestico, non io.Devi vederlo tu.

TonyPrego, entra pure.

BarrettBuonasera, signore. Ho saputo dall’agenzia che leserve un domestico.Probabilmente vorrà vedere le mie referenze. Se mi

SallyThere’s gratitude for you!

TonyWell, honestly, it could hardly be gloomier, could it? Anyhow, who’s going to look after me?

SallyDon’t worry. Everything’s laid on. There’s a mancoming round to see you. He’ll be here any minute.

TonyA men? What kind of man?

SallyThe best servant they’d got on their books.

TonyYou’ve been splendid.

SallyI expect that’s the servant.

TonySally, do interview him for me while I wash some ofthis grime off.

SallyIt’s you that wants a servant, not me.Of course you must see him yourself.

TonyCome in.

BarrettGood evening, sir. I learned from the agency that youwere requiring a manservant. Perhaps you’d like to see my references. It’s a nice

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Scena prima 209

permette, signore: è una bella casa.

TonyNon è male. I muri sono un po’ troppo scuri.

BarrettCi sarebbe bisogno solo di un tocco di vernice, e unpo’ di cura.

TonyPrego, siediti. Stai dicendo che potresti ri-decorarela stanza?

BarrettSicuro, signore.

TonyHai buone referenze.Ti piacerebbe lavorare qui? Prego, siediti.

BarrettScusi se glielo chiedo signore, ma…lei è single?

TonyMolto single.

BarrettVorrebbe che mi trasferissi qui?

TonySenti, Barrett, ti dico come la vedo io. Ho gente che viene qui per bere qualcosa moltospesso, e per mangiare una volta ogni tanto. Se troviche il lavoro diventa troppo per te, non devi far altroche venire a dirmelo. Io non voglio preoccuparmi diniente…tutto sarà nelle tue mani. Vedo dalle tuereferenze che sei un cuoco eccellente. Bene. Quandovorrò un pranzo per tre persone dirò “pranzo per tre”

house, if I may say so, sir.

TonyIt’s not bad. The walls are a bit grim.

BarrettJust a touch of paint, sir, and a little thought.

TonyDo sit down. Do you mean you could do this roomyourself?

BarrettI’m sure I could, sir.

TonyYour references are pretty good. Would you like towork here? Do sit down, please.

BarrettExcuse me asking, sir, but are you a singlegentleman?

TonyVery single.

BarrettYou would want me to live in?

TonyLook, Barrett, I’ll tell you the form as I see it. I’llhave people in to drinks quite often and to mealsnow and then. If you find the work gets too much foryou, you must come and tell me. I don’t want anyfuss. Everything would be in your hands. Yourreferences say you’re an excellent cook. Fine. WhenI want lunch for three I shall say “lunch for three”and expect a good lunch. What food you produce and

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The Servant210

e mi aspetterò un buon pranzo. Penserai tu a cosacucinare e a dove comprare il cibo.

BarrettNon c’è problema signore, ci penserò io.Signore, c’è la questione del compenso.

TonyChe ne pensi dello stesso che avevi prima?Più due ghinee.Ok. Quando potresti iniziare?

BarrettPosso portare qui le mie cose domani mattina, se perlei va bene, signore.

TonyFantastico. Bene, ci vediamo domani mattina allora.Buonanotte, Barrett.

BarrettBuonanotte, signore.

SallyLo hai assunto?

TonySi, ho pensato di prenderlo in prova.

TonyAllora?

SallyAllora?

TonyO, Sally, ti devo dire così tante cose!

where you buy it will be entirely your own concern.

BarrettI think you can leave that to me, sir.The question of salary, sir.

TonyWhat about the same as before?Plus two guineas.All right. When can you start work?

BarrettI could move my things in tomorrow morning, if that would suit you.

TonyThat’s splendid. Well, I’ll see you tomorrow morningthen. Goodnight, Barrett.

BarrettGoodnight, sir.

SallyDid you take him on?

TonyYes. I thought I might as well give him a try.I’ll get rid of him pretty quick if he doesn’t.

TonyWell?

SallyWell?

TonyOh, Sally, there’s so much I’ve got to say to you

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Scena seconda 211

SallyNon questa sera.

TonyPerché no?

SallySolo per stasera, non facciamo le persone serie.Sei appena tornato.

TonyNon mi stai mentendo, vero? E’ solo perché questa èla mia prima sera a casa?

SallyLo giuro.

TonyAllora posso baciarti non seriamente?

SallyAd ogni modo…. Brindo a te. Al numero 7 diBenson Street!

TonyE al mio nuovo servitore.

SCENA SECONDA

BarrettCome si sente, signore?Se posso permettermi, signore, il suo aspetto èmigliorato, un poco. Non è come prima, ma si vede ladifferenza da ieri.

TonyCredo di sentirmi molto meglio, Barrett. In realtà,più tardi vorrei alzarmi e uscire in serata.

SallyDon’t say it tonight.

TonyWhy not?

SallyJust for tonight, let’s not be serious. It’s your firstnight back.

TonyYou wouldn’t lie to me, would you, just because it’smy first night home?

SallyI promise.

TonyThen may I kiss you? Not a bit seriously?

SallyWell, anyway – I give you a toast. To Number 7,Benson Street.

TonyAnd to my new servant.

SECOND SCENE

BarrettHow are you feeling, sir?You’re looking a little better if I may say so, sir. Notentirely your old self as yet, but distinctly better thanyesterday.

TonyI think I’m feeling better, Barrett. As a matter of fact,I may get up later on and go out this evening.

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The Servant212

BarrettIo non lo farei, signore. L’aria di sera èpericolosissima e potrebbe farle avere una ricaduta.

TonyNon ti preoccupare, Barrett.

BarrettOh, ho dimenticato di dirle, signore, che hatelefonato Miss Grant. Sta venendo a trovarla.

TonyBene.

BarrettHo comprato delle focacce.

TonyBarrett, sei fantastico.

BarrettDeve essere Miss Grant.

TonySalve, cara.

SallyCome stai?

TonyNon c’è male. E tu?

SallyOh, io sto benissimo. Hai bisogno di qualcosa?

TonyNo, grazie.

SallyCome si sta occupando di te Barrett?

BarrettI shouldn’t do that, sir. The evening air is the mosttreacherous and it might set you back again.

TonyDon’t fuss, Barrett.

BarrettOh, I omitted to say, sir, that Miss Grant telephoned.She’s on her way now to visit you.

TonyGood.

BarrettI bought some muffins.

TonyBarrett, you’re marvellous.

BarrettThat will be Miss Grant.

TonyHello, darling.

SallyHow are you feeling?

TonyNot so bad. How are you?

SallyI’m all right. Is there anything you need?

TonyNo, I don’t think so, thanks.

SallyBarrett’s looking after you all right?

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Scena seconda 213

TonyE’ fantastico.Sono contento che sei venuta, Sally.

SallyHo pensato di venire a salutarti.

TonySalve!

SallyHai ricevuto i fiori?

TonyQuali fiori?

SallyCaro, ti prego. E’ già una pena vederli buttati lì sulpianerottolo, non far anche finta che non ti sianoarrivati.

TonySul pianerottolo?

SallyGià. Sono degli iris blu.

TonyE’ meglio scoprire cosa è successo.Entra, Barrett.

BarrettHa suonato, signore?

TonySi, Barrett. Miss Grant mi dice che ha mandato deifiori. Non mi hai detto nulla.

BarrettMi perdoni, signore, ma credevo di averlo fatto.

TonyHe’s marvellous.I’m glad you came, Sally.

SallyI just thought I’d come in and say hello.

TonyHello.

SallyDid you get the flowers?

TonyWhat flowers?

SallyDarling, really. It’s bad enough having them stuckout there on the landing, but you don’t have topretend you never got them.

TonyOn the landing!?

SallyWell, they’re blue irises.

TonyWe’d better find out.Come in, Barrett.

BarrettYou rang, sir?

TonyMiss Grant tells me she sent some flowers.You never told me.

BarrettPardon me, sir, but I thought I did.

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The Servant214

TonySono sicuro di no.

BarrettAllora mi dispiace, signore.

TonyAllora, dove sono?

BarrettSul pianerottolo.

TonyPerché li hai messi là?

BarrettPensavo che fosse il posto adatto a loro.

SallyLi vorremmo vedere, è possibile?

TonyVà a prenderli, Barrett.Sally, penso che tu sia eccessiva, davvero.

SallyIncredibile.

TonySpero che non si sia arrabbiato. Sarà meglio che iogli parli.

SallyBè, forse è meglio che io vada ora.

TonyOh, Sally, no! Non volevo dire questo. Per favoresiediti di nuovo e parlami.Entra, Barrett.

TonyYou certainly didn’t.

BarrettThen I’m sorry, sir.

TonyWell, where are they?

BarrettThey’re on the landing.

TonyWhy did you put them there?

BarrettI thought that was a suitable place for them.

SallyLet’s see them, could we?

TonyGo and get them, Barrett.Sally, I think you’re being unreasonable, I really do.

SallyThat’s incredible.

TonyI hope he’s not too angry. I’d better have a word withhim.

SallyWell perhaps I’d better be going now anyway.

TonyOh, Sally, no! I didn’t mean it like that. Please sitdown again and talk to me. Come in, Barrett.

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Scena terza 215

BarrettIl tè sarà pronto tra pochi minuti, signore.

SallyBarrett.

BarrettSi, signora Grant.

SallyBarrett, cosa pensi?Pensi che il signor Tony potrà alzarsi dal lettodomani mattina?

BarrettNon penso sia una cosa saggia passare da unatemperatura ad un’ altra, signora.

TonyBarrett ha ragione, cara. Posso facilmente prendereun altro appuntamento per la settimana prossima.

SallyAddio, Tony. A domani.

BarrettLasci che le sistemi i cuscini più comodamente,signore.

SCENA TERZA

BarrettSpero che il caffé sia di suo gradimento, signore.

TonyMagnifico.

BarrettTea will be ready in just a few minutes, sir.

SallyBarrett.

BarrettYes, Miss Grant.

SallyBarrett, what do you think?Don’t you think Mr. Tony will be able to get uptomorrow morning?

BarrettI don’t think that would be wise, Miss, going fromone temperature into another.

TonyBarrett’s quite right, darling. I can easily fix anotherappointment next week.

SallyGoodbye, Tony, I’ll see you tomorrow.

BarrettLet me arrange your pillows a little morecomfortably, sir.

THIRD SCENE

BarrettI trust the coffee is to your liking, sir?

TonySplendid.

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The Servant216

BarrettMi sono preso la libertà di aggiungere un po’ diwhiskey e panna. Sa, qualche volta ho paura diintrodurre qualche novità nella nostra routine. Nonvorrei essere invadente.

TonyTi stai comportando bene, Barrett.

BarrettPosso parlarle un momento, signore?

TonyCertamente.

BarrettIo faccio del mio meglio, signore. Ho veramentecercato di fare del mio meglio in questo lavoro. Madevo avvisarla, signore, che potrei lasciare il postofra non molto.

TonyCosa? E perché, per l’amor del cielo?

BarrettVede, signore, non credo che lei si sia accorto diquanto raramente io possa uscire di sera. Sono alavoro dalle otto di mattina qualche volta fino alleundici o mezzanotte quando ci sono ospiti.

TonyBarrett, sono stato uno sciocco. E’ chesemplicemente non ci ho mai pensato.

BarrettNon volevo darle disturbo, signore.

TonyQual è può essere la soluzione?

BarrettI took the liberty of adding a touch of whiskey and apinch of cream. You know, sir, I’m sometimes afraidto make any innovation in our routine. I don’t want toput myself forward.

TonyYou’re doing fine, Barrett.

BarrettMay I speak to you for a moment, sir?

TonyCertainly.

BarrettI do my best, sir. I really have tried in this position.But I’m afraid I must warn you, sir, that I may soonhave to give notice.

TonyWhat? Why, for heaven’s sake?

BarrettYou see, sir, I’m at work from eight in the morningsometimes until eleven or twelve at night when youhave guests.

TonyBarrett, I’ve been a fool. It simply never occurred tome.

BarrettI didn’t like to disturb you, sir.

TonySo what’s the solution?

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Scena terza 217

BarrettSe posso permettermi, signore, la figlia di mia sorellaè arrivata a Londra da Birmingham. Sta cercandolavoro.

TonyMi sembra una splendida idea.

BarrettE’ una ragazza che lavora sodo, signore, e credo chelei dovrebbe assumerla.

TonyFammi sapere quanto pensi che dovrei pagarla epagherò.

BarrettSi, signore. Sono sicuro che non sarà deluso.

TonyLa prossima volta che qualcosa ti preoccupa, bastache tu me lo faccia sapere.

BarrettGrazie, signore.

TonyNon ti sarò mai abbastanza grato, Barrett.Questa probabilmente è Sally.

BarrettMiss Grant.

SallySul serio, Barrett, non devi annunciarmi come sefossi un membro della famiglia reale.

BarrettSono estremamente spiacente, signora, davvero. Non

BarrettI hope you don’t mind my suggesting it, sir, but mysister’s daughter has come to London fromBirmingham. She’s looking for a situation.

TonyThat’s a splendid idea.

BarrettShe is a hard-working girl, and I think you wouldfind her work satisfactory.

TonyYou let me know what I ought to pay her and I’ll payit.

BarrettYes, sir. I’m sure you won’t be disappointed.

TonyAnd Barrett. Next time you’re worried aboutanything, just let me know.

BarrettThank you, sir.

TonyI really can’t be sufficiently grateful to you.That’s probably Sally.

BarrettMiss Grant.

SallyReally, Barrett, you don’t have to announce me likeroyalty.

BarrettI’m extremely sorry, Miss Grant, I’m sure. It did not

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The Servant218

mi sembrava di averla annunciata come se fosse unmembro della famiglia reale.

TonySally, potresti cercare di non far arrabbiare Barrettogni buona volta che vieni qui?

SallyTony! Credo…

TonyCosa credi, Sally?

SallyCredo… Credo che prenderò un altro brandy.

TonyMi chiedo cosa stavi realmente per dire.Cosa c’è? A cosa pensi?

SallyA niente.

TonyNon me lo vuoi dire?

SallyIn realtà stavo pensando a noi. Sembra passato cosìtanto tempo da quando siamo stati da soli l’ultimavolta.

BarrettOh, scusi signore. Pensavo che Miss Grant fosseandata via.

TonyChe c’è, Barrett?

seem to me that I was announcing you like royalty.

TonyHonestly, Sally, you might try not to cross Barrettevery single time you come here.

SallyTony! I believe….

TonyWhat do you believe, Sally?

SallyI believe…I would like another brandy.

TonyI wonder what you were really going to say.What’s the matter? What are you thinking?

SallyNothing.

TonyWon’t you tell me?

SallyI was thinking about us, actually. It seems so longsince the last time we were alone together.

BarrettOh, I beg your pardon, sir. I thought Miss Grant hadgone.

TonyWhat is it, Barrett?

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Scena terza 221

BarrettNon importa, signore. Posso aspettare domattina. Habisogno di qualcosa?

TonyNo, Barrett.

BarrettGrazie, signore. Buonanotte Miss Grant, Buonanotte,signore.

Sally e TonyBuonanotte, Barrett.

TonySai, non dovresti essere innamorata di un tipoincorreggibile come me. E’ che non sono abbastanzabuono per te. Davvero, non lo sono.

SallyVuoi che ti dica cosa vorrei?

TonyCosa?

SallyNon sono ancora andata in vacanza quest’anno.Perché non lasciamo questo posto e andiamo inqualche posto all’estero insieme?

TonySally, mia cara.

SallyOh, Tony.

TonyHo bisogno di te, ho tanto bisogno di te e ti vogliocosì tanto… Ora.

BarrettIt doesn’t matter, sir. I can wait till the morning. Isthere anything you require, sir?

TonyNo, Barrett.

BarrettThank you, sir. Goodnight, Miss Grant. Good night,sir.

BothGoodnight, Barrett.

TonyYou know you shouldn’t be in love with someone ashopeless as I am. I’m simply not good enough foryou. Really, I’m not.

SallyShall I tell you what I’d like?

TonyWhat would you like?

SallyI haven’t had my holiday yet this year. Can’t we getaway from this place and go off abroad somewheretogether?

TonyMy darling Sally.

SallyOh, Tony.

TonyI need you. I need you so much and I want you somuch… Now.

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The Servant222

SallySi… Mio caro.

TonySally, vuoi restare qui stanotte?

SallySi.

TonyChe c’è?

SallyQualcuno sulle scale.

TonyE’ solo Barrett. Gli dico che non ci serve niente.

BarrettHa suonato, signore?

TonyNo.

BarrettEro sicuro di aver sentito il campanello. Aveteancora bisogno di me per questa sera?

TonyNo, grazie, Barrett.

Sally(improvvisamente) Tony, devo andare.

TonyMa, Sally…

SallyHo un po’ di mal di testa. Dov’è la mia borsa?

SallyYes… My darling.

TonyWill you stay here tonight?

SallyYes.

TonyWhat is it?

SallySomeone on the stairs.

TonyIt’s only Barrett. I’ll tell him we don’t want anything.

BarrettDid you ring, sir?

TonyNo.

BarrettI made sure I heard the bell. Will you be requiringme any further this evening?

TonyNo, thank you, Barrett.

SallyTony, I must be going.

TonyBut, Sally…

SallyI’ve got a bit of a headache. Where’s my bag?

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Scena quarta 223

SCENA QUARTA

VeraOh, che spavento mi avete fatto! Mi scusi, signore.Pensavo fossero i ladri.

TonyCredevo fossi andata a Birmingham.

VeraNon mi sento molto bene, così abbiamo cambiato inostri piani.

TonyCalmati ora, non aver paura. Andiamo, prendiqualcosa da bere.

VeraNo, grazie.

TonyNon ti farà male.

VeraBè, forse…solo un goccio.

TonySei rimasta alzata fino a tardi.

VeraLo so. Per favore non lo dica al signor Barrett. Mi hafatto promettere di andare a letto presto. Ma poi unmio amico ha chiamato. Non è un granchèfisicamente. Per niente. Non è neanche così giovanecome lei. Sembra proprio che io non abbia fortuna.Forse loro pensano… forse pensano che non gli dareiun’ opportunità… forse hanno paura.Perché io voglio quello che vogliono loro. Sono fatta di carne e sangue anch’io, o no? E sono

FOURTH SCENE

VeraOh, what a fright you gave me! I’m sorry, sir. Ithought it was burglars.

TonyI thought you’d gone to Birmingham.

VeraI didn’t feel that good, so we changed our plans.

TonyDon’t look so frightened. Come on. Let me give you adrink.

VeraNo thanks, really.

TonyIt won’t hurt you.

VeraWell, perhaps just a drop.

TonyYou stayed up late.

VeraI know. Please don’t tell Mr. Barrett. He made mepromise to go to bed early. But then my friend‘phoned up.He wasn’t much to look at. Not really. He wasn’t soyoung as you, come to that.I don’t seem to have any luck. Perhaps they think…Well perhaps they think I wouldn’t give them achance… Perhaps they are afraid.Because I want the same as they do.

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The Servant224

giovane anch’io, o no?Perchè una ragazza nondovrebbe aver bisogno di certe cose tanto quanto unuomo. Io voglio essere amata come qualsiasi altrapersona al mondo lo vuole… Lei non pensava che iofossi così, vero? Ho pensato a te. Ti da fastidio separlo in questo modo?A volte quando il signor Barrett usciva la sera iorimanevo sola qui giù, andavo a letto e stavo lì,sdraiata, e pensavo a te, solo, al piano di sopra. E midomandavo come sarebbe stato – stare insieme te.

TonyOh, Vera, ti voglio così tanto.

VeraAnch’io ti voglio.

TonyVera…

VeraAttento…Potrebbe tornare.

TonySe ne è andato.

VeraIl mio vestito…Non…

TonyHai detto che non era in casa.

VeraStavo mentendo.

TonyHai detto che non era in casa.

VeraNon…non stasera…non adesso…

I’m flesh and blood, aren’t I? I’m young, aren’t I?Why shouldn’t a girl need it as much as a man does.I want to be loved the same as anyone else does…You didn’t think of me like that, did you?I thought about you. Do you mind me talking likethis?Sometimes when Mr. Barrett went out at night I’d bealone down here and I’d go to bed and lie there, andI’d think of you alone upstairs. And I’d wonder whatit would be like – to be with you.

TonyOh Vera, I want you so much.

VeraI want you too.

TonyVera…

VeraCareful… He might come back.

TonyHe’s away.

VeraMy dress… Don’t…

TonyYou said he was away.

VeraI was lying.

TonyYou said he was away.

VeraDon’t… Not tonight… Not now…

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Scena quinta 225

TonySi…Non posso….

VeraDomani…Te lo giuro … Per favore, Tony.

TonyNo.

VeraLasciami…Tony… Tony…

SCENA QUINTA

BarrettHai gli altri pantaloni?

VeraSi, ce li ho.

BarrettFai attenzione a quei pantaloni. Posali sul letto epassameli uno alla volta.No, non così. Attenta.Il problema è che non sei abituata a questo lavoro.C’è un bottone che si sta staccando da questo paio.Portali giù e cucilo per favore.Perché il tuo grembiule non è pulito?

VeraStamattina era pulito.

BarrettMa hai lavorato tutto il giorno, o sbaglio? Sai che tivoglio sempre vedere con il grembiule pulito. Neindossavi uno pulito ieri sera e stavi anche molto

TonyYes… I must…

VeraI promise you… Tomorrow… Please, Tony.

TonyNo.

VeraLet me go… Tony… Tony…

FIFTH SCENE

BarrettHave you got the rest of the trousers?

VeraYes, I’ve got them.

BarrettMind those trousers. Put them down on the bed andhand them to me one by one. Not like that. Careful.The trouble with you is you’re not used to being inservice. There’s a button coming off these trousers.Take them down and sew it on, will you?Why aren’t you wearing a clean apron?

VeraIt was clean this morning.

BarrettBut you’ve been working in it all day, haven’t you?You know I like to see you in a clean apron. Youwere wearing a clean one last night and very pretty

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bene. Si, eri bella con il nastro stretto sopra quelladeliziosa incavatura che hai sulla schiena.

VeraE’ lui.

BarrettIn questi giorni sembra sempre che abbia fretta dirientrare a casa.Buonasera, signore. Stavamo giusto rimettendoapposto alcuni suoi vestiti che abbiamo stirato. Vuole che ne tiri fuori qualcuno?

TonyNo, grazie. Puoi andare.Vera, tu puoi rimanere e disfare la valigia per me.

VeraSi, signore.

BarrettGrazie, signore.Comunque, signore, vorrei ricordarle che stasera è lamia serata libera.

TonySi, va bene.

BarrettPer iniziare c’è della mousse di salmone fredda e aseguire delle fette di roast beef freddoE come dolce può scegliere tra macedonia di frutta ouna fetta di timballo...

TonyOk, Barrett. Va bene.

you looked in it too. Yes, you looked very pretty withthe pretty little bow nestling in that lovely littlehollow in your back.

VeraThat’s him.

BarrettHe always seems in a hurry to get back here thesedays.Good evening, sir. We were just returning someclothes to your wardrobe after pressing them for you.Are there any clothes that you’d like me to put outfor you?

TonyNo, thanks. You can go.Vera, you can stay and unpack for me.

VeraYes, sir.

BarrettThank you, sir.By the way, sir, I think I should remind you that thisis my evening off.

TonyYes. That’s all right.

BarrettThere’s some cold salmon mousse to start with,followed by some thin slices of cold roast beef.And for dessert you could have either fruit salad oranother slice of the loganberry flan …

TonyYes, Barrett. All right.

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Scena quinta 227

BarrettSe non c’è altro, signore, io vado.

TonyBuonanotte, Barrett.Vera!

VeraNo, aspetta…non se n’è ancora andato.

TonyE allora? Non ritornerà quassù.

VeraNo, aspetta.

TonyCosa c’è?

VeraNiente.

TonyOh, Vera, è tutto il giorno che ti desidero.

VeraAspetta soltanto di sentire il portone.

TonyVera, non posso aspettare.

VeraAspetta.

TonyOh, mia cara.

VeraAttento, sciocco, così mi strappi il grembiule.

BarrettIf there’s nothing further, sir, I’ll go now.

TonyGoodnight, Barrett.Vera!

VeraNo, wait…he hasn’t gone yet.

TonySo what? He isn’t coming back up here.

VeraNo, wait.

TonyWhat’s the matter?

VeraNothing.

TonyVera, I’ve been longing for you all day.

VeraJust wait till we hear the front door.

TonyVera, I can’t wait.

VeraWait.

TonyMy darling.

VeraMind, silly, you’ll tear my apron.

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The Servant228

SCENA SESTA

VeraSei stato via un bel po’ di tempo. Dove sei andato?

BarrettAl pub.

VeraTutto questo tempo? Avevi detto che saresti stato viamezz’ora.

BarrettSai com’è quando si beve.

VeraAndiamo, Les.

BarrettCosa vuoi?

VeraLo sai. Giochiamo.Les, caro. Caro. Cosa c’è?

BarrettShhh! Penso di aver sentito la sua macchina fuori. Spegni la luce.

VeraPerché?

BarrettSpegni la luce!Il portone. E’ sprangato?

VeraNo, non penso…

SIXTH SCENE

VeraWell, you’ve been a long time. Where have you been?

BarrettIn the pub.

VeraAll this time? You said you were only going to behalf an hour.

BarrettWell, you know what it’s like when you get drinking.

VeraCome on, Les.

BarrettWhat do you want?

VeraYou know. Let’s play the game.Les, darling. Darling. What’s the matter?

BarrettShh! I thought I heard his car outside.Put the light out.

VeraWhat for?

BarrettPut the light out!The front door. Is it bolted?

VeraNo, I don’t think I…

Page 229: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Scena sesta 229

BarrettPiccola idiota. Chiudi a chiave quella porta. Spegnila luce e vai in bagno, veloce! Vai, veloce, e portatutte le tue cose con te. Prendi il profumo. Avanti,muoviti. Ecco, prendi.

TonyBarrett, Barrett, Barrett. Chi è là?

BarrettSono io, signore.

TonyBè, apri la porta.

BarrettSubito, signore. Solo un minuto, col vostro permesso.

TonyBarrett, su, apri la porta. Andiamo, apri la porta.Barrett, togliti dai piedi. Che cosa è successo qui?

BarrettNiente signore. Assolutamente niente. Sonotremendamente spiacente signore. Devo ammettereche mi son preso la libertà… Stavo dipingendo,signore, e ho rovesciato della vernice bianca. Sonoterribilmente dispiaciuto.

TonyQuesto non è da te , Barrett. Barrett, mi dispiace ma devo dirti che sono moltodeluso. Non è il tipo di comportamento che mi sareiaspettato da te. E ti avverto, se succede di nuovoqualcosa del genere, non sarò più disposto a passarcisopra.

SallyTony.

BarrettYou little idiot. Lock that door. Put the light on andget into the bathroom, quick, and take all your thingswith you. Take the scent. Go on, move.

TonyBarrett, Barrett, Barrett. Who’s there.

BarrettIt’s me, sir.

TonyWell, open the door.

BarrettDirectly, sir. Just one moment, if you please.

TonyCome on, open the door.What’s been happening here?

BarrettNothing, sir. Nothing at all. I’m extremely sorry. Ihave to admit that I took the liberty.… I’ve beendoing a little decorating, sir, and I upset somewhitewash. I’m extremely sorry.

TonyThat’s not like you, Barrett.I must tell you I’m disappointed. It’s just not the kindof behaviour I’d have expected from you. And ifanything like this ever happens again – I’m warningyou now – I shan’t be prepared to overlook it.

SallyTony.

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The Servant230

TonyArrivo subito, cara. E’ chiaro, Barrett?

BarrettSi, signore.

TonyCos’è quest’odore?

BarrettE’ acqua di colonia.

TonyNon è acqua di colonia. Hai portato qui una donna.

BarrettNo, signore.

TonySi, invece.

SallyTony, Tony.

TonyAspetta un minuto, cara. Solo un momento.

SallyCosa succede?

TonyNiente. Non ci metterò molto. Aspettami e basta.Sarò da te in un secondo. Barrett, puoi andare.

BarrettSi, signore. Mi scusi, signore…

TonyEsci dalla stanza.

TonyJust coming, darling. Is that clear, Barrett?

BarrettYes, sir.

TonyWhat’s the smell in here?

BarrettIt’s eau de cologne.

TonyIt’s not eau de cologne. You’ve had a girl here.

BarrettNo, sir.

TonyYou have, Barrett.

SallyTony, Tony.

TonyWait a minute, darling.

SallyWhat’s happening?

TonyNothing. I shan’t be long. Just hold on and I’ll be withyou in a second. Barrett, you can leave the room.

BarrettYes, sir. Excuse me, sir…

TonyLeave the room.

Page 231: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Scena sesta 231

SallyAllora, non vuoi vedere chi è?Bene. Vieni fuori, Vera.

TonyBastardo.

SallyTi rendi conto che si è reso colpevole di incesto?

BarrettNo, signora. Non ho commesso alcun crimine.Ammetto che le ho mentito, signore. Vera in realtànon è mia nipote. E’ la mia fidanzata.

TonyStai mentendo.

BarrettChieda pure a lei. Va tutto bene, cara. Puoi dire ilnostro segreto ora.

VeraLes e io siamo fidanzati da anni.

TonyAndatevene via, tutti e due.

VeraSei stato un doppiogiochista quanto me. Suppongo cheti credi di essere in diritto di farlo. Oh, conosco i tipicome te. Io non sono abbastanza per te, vero? Non sonoall’altezza di essere presentata ai tuoi amici dell’altasocietà. No, per quello ne hai una intelligente e ricca,una delle classi alte. Non mi avresti mai sposata –nemmeno tra un milione di anni. O sbaglio?

SallyTony, tu – Tony…tu

SallyWell, aren’t you going to see who it is?Right. Come out, Vera.

TonyYou bastard.

SallyYou realise he’s committed incest?

BarrettNo, Miss. I haven’t committed a criminal offence. Ihave to admit that I lied to you, sir. Vera is not myniece, is my fiancée.

TonyYou’re lying.

BarrettIt’s all right, dear. You can tell them our little secret,now.

VeraLes and I have been engaged for ages.

TonyGet out, both of you.

VeraYou’ve been two-timing just as much as I have. Isuppose you think it’s all right for you to do it. Oh, Iknow your sort. I’m not good enough for you, am I?Not good enough to introduce to all your poshfriends. No, you have to have someone smart andrich and upper class. You’d never have married me –not in a million years. Would you?

SallyTony, you – Tony...you

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The Servant232

TonyFuori.

SCENA SETTIMA

TonySo che sono stato via a lungo, quindi non dire niente.

SallyTutto apposto.

TonyAspetta fino a quando ti dirò chi ho visto.Era nel pub dove sono stato.

SallyChi?

TonyChi, secondo te?

SallyNon so. Non dirai mica…

TonySi.

SallyCredevo fosse andato a Birmingham.

TonyE’ tornato.

SallyHai bevuto, vero? Hai bevuto nel pub con Barrett.

TonyGet out.

SEVENTH SCENE

TonyI know I’ve been a long time so don’t tell me.

SallyThat’s all right.

TonyWait till I tell you who I’ve just seen.He was in the pub when I went in.

SallyWho?

TonyWho do you think?

SallyI don’t know. You don’t mean...

TonyYes.

SallyI thought he’d gone back to Birmingham.

TonyHe came back.

SallyYou’ve been drinking, haven’t you? You’ve been drinking in the pub with Barrett.

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Scena settima 235

TonyPer l’amor del cielo, non ricominciare con Barrett.Chi ti ha chiesto di venire a seccarmi? Chi ti hachiesto di interferire con ogni singola cosa chefaccio?

SallyTony, non stai molto bene, caro. Devi capire che nonstai bene.

TonySto male. Prima era lui che me lo diceva, ora tu. Nonsto male. Ti dirò esattamente cosa ho che non va.Non sopporto più i bagni e le bevande tiepide, lestanze e la biancheria sporchi. Mi piace il buon ciboservito su piatti puliti. Mi piace vedere i fiorisistemati con cura e se c’è una cosa per cui vogliospendere soldi, ora che ce li ho, questa è proprio laservitù. Tu non sai cosa significa vivere in un postoselvaggio per sei anni, dove la sera non potevo farealtro che sedermi su una sedia e pensavo alle luci diPiccadilly Circus e alle macchine che sfrecciavanonelle strade. E sapevo di essere rovinato e che nonavevo speranze di poter tornare indietro. Ti domandise mi facevo un drink qualche volta? Mi dai la colpaper aver preso qualsiasi cosa mi capitava fra le manisolo per cercare di dimenticare?

SallyOh, Tony!Non ti passa per la mente che se è riuscito adingannarti una volta, potrebbe farlo di nuovo?Tony, per favore, non farlo entrare.Lo incontrerai o no?Addio, Tony. Che Dio ti benedica.

TonyEntra, Barrett.Sono contento che tu sia venuto.

TonyNow for God’s sake, don’t start up about Barrettagain.Who asked you to come fussing over me? Who askedyou to interfere with every blessed thing I do?

SallyTony, you’re ill, darling. Try to understand that you’reill.

TonyI’m ill. First he says so, now you do. I’m not ill. I’lltell you exactly what’s wrong with me. I hate tepidbaths and tepid drinks and dirty rooms and dirtylinen. I like good food on clean plates. I like to seeflowers well arranged and if there’s one thing I wantto spend money on, now that I’ve got it, it’s service.You don’t know what it’s like to be out in the wildsfor six years, with nothing to do in the evening but sitdown on a chair and thinking about the lights inPiccadilly Circus and the cars slushing through thestreets. And knowing I was broke and hadn’t got ahope in hell of getting back. Do you wonder that Itook a drink now and then? Do you blame me fortaking anything I could lay my hands on to make meforget?

SallyOh Tony!I suppose it doesn’t occur to you that he canprobably do it again.Tony, please don’t let him in. If you let him into thishouse, I’m going. Are you going to see him or not?Goodbye, Tony. God bless you.

TonyCome in, Barrett.I’m glad you’ve come.

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The Servant236

BarrettGrazie, signore.

TonyPrendi qualcosa da bere.

BarrettGrazie, signore.

TonyFai da solo.

BarrettGrazie, signore.Sono molto felice di avere la possibilità di parlarle,signore. Sono stato sul punto di venire qui molte volte,ma avevo paura che si rifiutasse di vedermi, signore.Non posso descriverle quanto mi sono sentitoamaramente in colpa, signore. Ma in quel periodo ilrischio che lei non ci permettesse di stare qui insiemeera troppo grande. Ed ero talmente influenzato daquella donna che non c’era cosa che non avrei fattoper lei. E quando mi ha comunicato la sua idea didirle che era mia nipote…Le posso assicurare, signore, che la situazione èdiventata sempre più insopportabilmente dolorosa perme. E poi quando ho scoperto che lei e laragazza…bè, non potevo far altro che accettare lasituazione. Ma è stato doloroso per me, signore.Le circostanze a volte superano le nostre miglioriintenzioni, signore. Sono sicuro che non le facevapiacere stare con Vera di nascosto da me.

TonyUn altro drink?

BarrettNo, grazie, signore. Posso versarne un altro per lei,signore?

BarrettThank you, sir.

TonyHave a drink.

BarrettThank you, sir.

TonyHelp yourself.

BarrettThank you, sir.I was very glad of the opportunity to speak to you,sir. I’d been several times on the very point ofcoming round, but I was afraid you’d have refused tosee me, sir. I can’t tell you, sir, how bitterly I havereproached myself. But at the time, the risk that youwould refuse to allow us to be here together was toogreat. And I was so completely under her influencethere was nothing I wouldn’t have done for her. Andwhen she came out with that idea of telling you thatshe was my niece...I can assure you, sir, it became increasingly painfulfor me. But once we’d begun, there was no turningback. And then when I found what you and she –well, there was nothing I could do but accept thesituation. But it was painful for me, sir.Circumstances sometimes overcome our betterfeelings, sir. I’m sure it gave you no pleasure whenyou were with Vera behind my back.

TonyAnother drink?

BarrettNo, thank you, sir. May I get you another, sir?

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Scena settima 237

TonyGrazie. Siediti, Barrett. Ora, ascolta… Barrett, se tichiedessi di tornare a lavorare qui, cosa ne penseresti?

BarrettMi farebbe molto piacere, signore.

TonyE quando potresti iniziare?Questo venerdì è troppo tardi?

BarrettGrazie, signore. E’ un sollievo per me.Una volta lei ha detto qualcosa che mi ha fatto venirein mente… riguardava il fatto che Vera è il tipo diragazza a cui lei non può essere indifferente.C’è un’altra persona di mia conoscenza, che non èesattamente come Vera. E’ molto gradevole, signore. Come ho detto, non ècome Vera. Forse è un pochino più attraente. Ma,solo per ricapitolare, signore. Vuole che io dia ledimissioni alla mia attuale datrice di lavoro, hocapito bene?

TonySi, immediatamente.

BarrettGrazie mille, signore.

TonyE Barrett, posso essere sicuro che …

BarrettPuò essere sicuro che farò di tutto, signore, di tuttoper farla stare a proprio agio. Alla sua salute, signore.

TonySit down, Barrett. Now, listen... If I were to ask youto come back here, what would you feel about it?

BarrettI’d like to very much indeed, sir.

TonyAnd when would you be able to start?Would Friday week be too late?

BarrettThank you, sir. That’s a great relief.It was just something you said yourself, sir. I believeyou said something to the effect of Vera’s being acertain type of young girl you’re not altogetherindifferent to. There’s another young person I knowswho is not altogether unlike Vera in type. She’s veryagreeable, sir. As I say, she’s not unlike like Vera.Perhaps a little more attractive. Did I understand youto say that you’d wish me to give my notice in to mypresent employer?

TonyYes. Give it to her immediately.

BarrettThank you very much, sir..

TonyAnd Barrett, I can be sure that you will...

BarrettYou can be sure that I shall do everything to makeyou comfortable. Your very good health, sir.

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The Servant238

SCENA OTTAVA

MabelMi vuoi veramente?

TonySi, ti voglio.E c’è di più: ti voglio ora.

MabelNon mentre sta rifacendo i letti. Potrebbe venirevoglia anche a lui.

TonyNon ti piace più?

MabelLui andava bene prima che incontrassi te.Credo che dovrei parlargli del fatto che vorreitrasferirmi.

TonyPer l’amor di Dio, è solo un domestico.

MabelA te piace, vero? Ti piace molto.

TonySi, mi piace.Salve, Barrett. Te la sei cavata bene con i letti dasolo?

BarrettNon è difficile rifare un letto, signore.

TonyAnch’io potrei farlo, dopo un drink.Barrett, volevo dirti, non c’è ragione per cui nonpossiamo mangiare qui giù, o sbaglio? Sarebbe molto

EIGHTH SCENE

MabelYou really want me, don’t you?

TonyYes, I really want you.And what’s more I want you now.

MabelNot while he’s making the beds. He might want ittoo.

TonyDon’t you like him any more?

MabelHe was all right before I met you.I think you ought to talk to him about me movinghim.

TonyFor God’s sake, he’s only a servant.

MabelYou like him, don’t you? You really like him.

TonyYes, I do.Hullo, Barrett. Did you manage all right with thebeds all by yourself?

BarrettIt’s not difficult, sir, making a bed.

TonyBarrett, for one thing, there’s no reason at all why weshouldn’t have lunch down here, is there? It will bemuch easier for you, won’t it? Because there will be

Page 239: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Scena ottava 239

più facile per te, vero? Perché sai, d’ora in poi dovraicucinare per tre. Ho chiesto a Mabel di trasferirsiqui.

BarrettHo capito bene, signore, ha chiesto a Mabel ditrasferirsi qui?

TonySi, starà qui stabilmente.Bene, credo che andrò di sopra a farmi un drink.Che ne dici Barrett? Posso portarti qualcosa da bere?

BarrettNo, grazie.

MabelAllora?Tutto apposto, vero? Perché non devo rimanere se tunon vuoi. Les, cosa c’è? Qual è il problema?

BarrettSe vuole mangiare quaggiù, faresti meglio adapparecchiare il tavolo.

MabelSi, certo.

BarrettCosa stai aspettando?

MabelAllora va bene, lo farò. O, perlomeno lo farò se…

BarrettSe?

MabelSe sarai un po’ più gentile con me.

three of us now to cook for. I’ve asked Mabel to stay.

BarrettYou’d asked Mabel to stay?

TonyYes, she’s going to stay with us permanently.What about you, Barrett? Shall I get you a drink?

BarrettNo, thanks.

MabelWell?It’s all right, isn’t it? Because I don’t have to stay if youdon’t want me to. Les, what is it? What’s the matter?

BarrettIf he wants to eat down here, you’d better lay thetable.

MabelYes, of course I will.

BarrettWhat are you waiting for then?

MabelAll right then, I will. At least I will if...

BarrettIf?

MabelIf you’ll be nice to me.

Page 240: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

The Servant240

BarrettVieni qui, Mabel.

MabelOh, amore.Così va meglio. Molto meglio. Fantastico.

BarrettSta zitta, sta arrivando.

MabelE allora? Lascia che ci veda. Perché non dovrebbe?

BarrettNo, non ancora. Ritorna al tavolo.

TonyEccomi. Sei sicuro che non vuoi niente, Barrett?

BarrettNo.

TonyAndiamo, Barrett, cosa c’è?

MabelFossi in te lo lascerei stare.

BarrettTu sta zitta e apparecchia.

TonyBarrett, fammi il favore di non parlare a Mabel conquel tono. E’ mia ospite.

BarrettHa detto sua ospite?

BarrettCome here, Mabel.

MabelOh, love.That’s better. That’s good. That’s marvellous.

BarrettShut up, he’s coming.

MabelSo what? Let him see us. Why shouldn’t he?

BarrettNo, not yet. Get back to the table.

TonyHere we are. Sure you won’t have anything, Barrett? Is something the matter, Barrett?

BarrettNo.

TonyCome on, Barrett, what is it?

MabelI’d leave him alone if I was you.

BarrettYou shut up and lay the table.

TonyBarrett, please don’t speak to Mabel like that.She’s here as my guest.

BarrettAs your guest, did you say?

Page 241: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Scena ottava 241

TonyHai sentito quello che ho detto.Noi tre dobbiamo affrontare la situazione.

BarrettAffrontare la situazione?

TonyBarrett, è meglio che tu vada nella tua stanza.

BarrettOra mi ascolti tu.Io sono il domestico, il servitore.Lo so, quindi non me lo devi ricordare tutte le volte.Va bene, sono il domestico e faccio il mio lavoro.Prendo ordini da te, ti chiamo signore, cucino, tiservo in tavola, tiro fuori i calzini sporchi che lascisotto il letto dove porti la mia ragazza, che sono statocosì sciocco da portarti in casa. Va bene. Ma se vuoi trattarmi da pari a pari, amico,fallo da qualche altra parte e non qui, nella miacucina.Quaggiù sono io il capo. È il mio lavoro. Ma se vieniqui, stai entrando nella mia stanza, quindi non midire di andare nella mia stanza, poiché è esattamentedove sono in questo momento.

TonyBarrett, io… Va bene, Barrett. Mi puoi chiamare quando è prontoil pranzo, per favore?

MabelOh, Les, tu...

BarrettTu stai zitta e apparecchia il tavolo.

TonyYou heard what I said.The three of us have got to face up to the situation.

BarrettFace up the situation?

TonyBarrett, you’d better go to your room.

BarrettNow you just listen to me.Look, I’m a servant. I know that, so I don’t need tobe reminded of it . All right, I am a servant and I domy job. I take orders from you and I call you sir andI cook your food and wait on you and pick up yourdirty socks from where you threw them under the bedwhen you got into it with my girl that I’ve been foolenough to bring along here to the house. All right. If you want to condescend to me, my lad,you’ll do it somewhere else and not down here in mykitchen. I’m the boss down here. That’s my job. But if you come down here, you’recoming into my room, so don’t you tell me to go tomy room, because that’s exactly where I am.

TonyBarrett, I... All right, Barrett. Give me a call when lunch isready, would you, please.

MabelOh, Les, you …..

BarrettYou shut up and get that table laid.

Page 242: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

The Servant242

SCENA NOVE

Barrett“Diminuisce addolcendo – dieci lettere”.

TonyLecca-lecca.

BarrettLecca-lecca? Ah, si, lecca-lecca.

TonyCosa diavolo è andata a fare?

BarrettTornerà.

TonyA quest’ora dovrebbe essere già qui. Scommetto cheha rimorchiato qualche uomo.

BarrettCerto che no. Rilassati.Non verrà in camera tua stanotte, lo sai.Resterà qui stanotte.

TonyScordati di avere anche solo mezza possibilità.

BarrettPuoi aspettare se vuoi – e vedrai. Ma ti dirò, Tony, cidarò giù parecchio stasera.

TonyAscolta.

SallyC’è qualcuno in casa?Ciao, Tony.

NINTH SCENE

Barrett“Goes short of sweets – seven letters”.

TonyLollops.

BarrettLollops? Oh, I see, yes, lollops.

TonyWhere on earth can she have got to?

BarrettShe’ll be back.

TonyShe should be here by now. I bet she’s picked upsome man.

BarrettNo she hasn’t. Relax.She’s not going up to your room tonight, you know.She’s staying down here tonight.

TonyYou don’t think you stand a chance, don’t you?

BarrettYou can wait if you like – and see. But I’ll tell youwhat, Tony...tonight I won’t be selfish.

TonyListen.

SallyIs anyone in?Hullo, Tony.

Page 243: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Scena nona 243

TonyCiao. Come è andata in America?

SallyTutto ok. Perché non hai risposto alle mie lettere?

TonyScrivere lettere non è il mio forte.

SallyTony, posso vederti in privato?C’è qualcosa che ti devo dire.

TonyPuoi parlare tranquillamente di fronte a Barrett.

SallyPer favore, vorrei stare da sola con te.

BarrettE’ tornata.

TonyDovresti sapere che ora qui abita una ragazza.

SallyLo so.

TonyE’ amica di Barrett e lo aiuta con il lavoro.

SallySi, ed è anche amica tua.

TonySi. E allora?

TonyHallo. Did you have a good time in the States?

SallyIt was all right. Why didn’t you answer my letters?

TonyI’m a hopeless letter writer.

SallyTony, can I see you alone?There’s something I want to tell you.

TonyYou can talk quite freely in front of Barrett.

SallyLet me see you alone.

BarrettShe’s back.

TonyYou might as well know there’s a girl living here.

SallyI know.

TonyShe’s a girl-friend of Barrett’s and she also helps himwith the work.

SallyAnd she’s also a girl-friend of yours.

TonyAll right. So what?

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The Servant244

MabelScusate, ci ho messo molto. Pensavo di non riuscirepiù a tornare. Oh, abbiamo ospiti, vedo.Tony, non mi presenti?

TonyNe hai avuto abbastanza, Sally? Hai visto tuttoquello che eri venuta a vedere?

SallyTony, devo parlarti.

BarrettNoi ce ne andiamo. Si vede che vogliono esserelasciati da soli. Ma non c’è bisogno di andare disopra. Andremo nella camera da letto dei domesticiqui accanto.

TonyNo, restate qui.

SallyTony, devi lasciare che io ti aiuti.

TonyNon puoi.

SallyPosso solo se tu me lo lasci fare. Sono tornata inInghilterra per vivere meglio. Mi hanno offerto dientrare a far parte dell’azienda come socio. Il chesignifica molti più soldi. Sto pensando di lasciareOakley Street e traslocare in un appartamento che hovisto. Ma è troppo grande per me sola. Lo divideresticon me... Lo divideresti con me?

TonyFossi in te me lo toglierei dalla testa.

MabelSorry, I’ve been so long. I thought I was never goingto get back here. Oh, we’ve got company, I see.Aren’t you going to introduce me, Tony?

TonyHad enough, Sally? Have you seen all you came tosee?

SallyI’ve got to speak to you, Tony.

BarrettWe’ll both go. You can see they want to be left alonetogether. We’ll go into the servants’ bedroom in there.

TonyNo, stay here.

SallyTony you must let me help you.

TonyYou can’t.

SallyI can if only you’ll let me. I’m back in England forgood. I’ve been offered a partnership in the firm.Which means quite a lot more money. I’m thinking of leaving Oakley Street and movinginto a flat I’ve seen. But it’s too big for me on myown. Will you share it with me… Will you share itwith me?

TonyI should forget that if I were you.

Page 245: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Scena nona 245

SallyMa non posso. Non vedi? Vieni via con me.

BarrettTony, perché non ci raggiungi?

SallyNon è male, l’appartamento che ho visto. Ha la vistasul parco. Sarebbe sufficiente per noi due..

TonySally, vediamoci un’altra volta, ora devo proprioandare. Grazie per essere venuta, sei stata carina.

SallyTony, se c’è qualsiasi cosa…

TonyLo so…Grazie.

SallyQuando ti posso rivedere?

TonyChiamami.

SallyMa tu non rispondi mai.Tony, quanto pensi che questo…

TonyNon ne è ho idea.

SallyNon ti importa?

TonyNon ci penso.

SallyBut I can’t. Don’t you see? Come away with me.

BarrettTony, aren’t you going to come in and join us?

SallyIt’s not a bad flat. It looks out over the park. We’dhave enough, between us.

TonySally, let’s meet some other time, but you must gonow. Thank you for coming though. It was nice of you.

SallyTony, if ever there’s anything...

TonyI know... Thanks.

SallyWhen shall I see you?

TonyGive me a ring.

SallyBut you don’t answer.Tony, how do you think this is going to...

TonyI’ve no idea.

SallyDon’t you care?

TonyI don’t think about it.

Page 246: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

The Servant246

MabelNo, Les…

TonyAddio, Sally. E grazie.

SallyNon ti posso lasciare così.

TonyDevi.

SallyTony…è stato tanto tempo fa…ma sono sicura che tiricordi ancora di…

TonyNiente…Dimenticatelo. E dimenticami.

BarrettTony.

SallyAddio, Tony.

TonyAddio, Sally. Sono felice per il tuo nuovo contratto.

MabelNo, Les...

TonyGoodbye, Sally. And thanks.

SallyI can’t leave you like this.

TonyYou must! You must….

SallyTony...it’s a long time ago... But you must stillremember...

TonyNot a thing... Forget it. And forget me.

BarrettTony.

SallyGoodbye Tony.

TonyGoodbye, Sally. I’m glad about the partnership.

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CINETEATRO ITALIA25 luglio - ore 18.00

26 luglio - ore 17.00 (Teatro G. Leopardi - San Ginesio)

Filippo Mignini

Per aver troppo amato il mondoLettura per i quattrocento anni dalla morte di Alberico Gentili

a cura di Alberto Terrani

Luca Bastianello Alberico GentiliGiovanni Franzoni Giordano Bruno

Alberto Terrani Philip Sidney, Toby Matthew, Conte di Essex

Commento musicale diCristiano Contadin - viole d'arcoMarco Mencoboni - organo positivo

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CINETEATRO ITALIA24 luglio - ore 18.00

Philippe Daverio

La seduzioneConferenza/Spettacolo

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ANTICHI FORNI8 agosto - ore 12.00

Umberto Curi

Seduzione e filosofiaConferenza

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Associazione Arena Sferisterio

Sferisterio Opera Festival

Direttore ArtisticoPier Luigi Pizzi

Consiglio d’AmministrazionePresidente

Giorgio Meschini

VicepresidenteGiulio Silenzi

ConsiglieriRolando AngelettiDonato CaporaliniAlfredo CesariniWalfrido CicconiEvio Hermas ErcoliGiuseppe FerrariDaniela GasparriniFiorella Tombolini

Assemblea dei sociGiorgio Meschini

Rappresentante Ente Socio Fondatore Comune di MacerataGiulio Silenzi

Rappresentante Ente Socio Fondatore Amm.ne Provinciale

Collegio dei Revisori dei ContiGiorgio Piergiacomi Presidente

Fabio Pierantoni e Carlo Maria Squadroni Revisori

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Direttore dell’organizzazione artistica e tecnicaLuciano Messi

***Responsabile amministrativo

Carla ScipioniAmministrazione e Segreteria

Maria Sara RastelliDeborah BartoliniGiuliana CarassaiPaola Verolini

Contabilità ed EconomatoCecilia Torresi responsabileRoberta Spernanzoni

Rosa Silvestri***

Segreteria della direzione artisticaFranziska Kurth

***Delegato per la Promozione e la Comunicazione

Evio Hermas ErcoliPromozionePaola Pierucci

Guido CompagnucciRaffaella D’AdderioCristina DonatiAndrea Montali

Silvia Cioli contenuti webSara Francia allestimenti espositivi e pr

Ufficio StampaCarlo ScheggiaNatalia Giro

Chiara BartolozziMariangela Di SerioAnna Germoni

Andrea Compagnucci pr e comunicazione eventi***

Servizi di BiglietteriaSergio Del Gobbo

***Account

Katia Piccioni

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Responsabile dei servizi di palcoscenicoEnrico Sampaolesi

Consulente per la logisticaGiorgio Alici Biondi

Direttore di palcoscenicoRei Ota

Scenografo realizzatoreSerafino Botticelli

MacchinistiSecondo Caterbetti capo macchinistaFederico Montemarani resp. Teatro Lauro RossiAngelo BoccadifuocoFrediano BrandettiLeandro BrunoFrancesco CervigniSandro De LevaFranco DiprèMarco GagliardiniRoberto PetritoliMario RossettiAlfredo RossiFederico RossiAntonio SantagadaGennaro SantoOsvaldo Zanconi

GruistaPietro Pettinari

Aiuti tecniciMauricio Cesar Pasquali caposquadraGiorgio CarusoMarco CecchettiEmiliano FroldiMauro FroldiFilippo GalloIlir GramoGiuseppe NasiniRuben LeporoniStefano ProsperiSauro Tartari

AttrezzistiEmanuela Di Piro capo attrezzistaFederica BianchiniKatia CastelloAndrea ContiPaolo CopparoniStamatis KanellopoulosDaniele PettorossiAlessandro ProsperiSimona Micalizzi stage

ElettricistiFabrizio Gobbi capo elettricistaLudovico Gobbi consolleAlessandro Mela consolle TLRStefano CallimaciLorenzo CaproliMarco GentiliCosimo MagginiPaolo MercuriLaura Piccioni

SartoriaSimonetta Palmucci responsabile sartoriaMaria Antonietta Lucarelli responsabile vestizioniCaterina BotticelliPaola CataliniMaria DignaniGiuseppina GiannangeliLorenzo GismondiAmalia LatiniSilvia LuchettiMaria Rosa MessiLuciana MicozziDaniela PatacchiniGemma TassoBenedetta Corvatta sarta seraleRoberta Fratini sarta seraleMiriam Guazzaroni sarta seraleFederica Toppan sarta serale

ParrucchieriaMarcello Ferriccioni responsabileAnna AnisimovaPatrizia CastellettiAnna Maria Cioci

Mara Del GobboMonica MariniGloria MelagraniPaola Pierini

TruccoRaffaella Cipolato responsabileElena Cipolato ass. resp.Glenda Consorti ass. resp.Sara Croci ass. resp.Ambra BellottiMara Del GrossoCristina Pallotta

MedicoMarco Sigona

Direttore di salaMarco Coltorti

Coordinamento figurantiSilvia Cioli

Hanno collaborato alla realizzazione di scene ecostumi gli allievi dell'Accademia di Belle Arti diMacerata: Franca Della Volpe, Pamela Foglia,Chiara Gagliardini, Rafail Georgiev, VeronicaGigli, Anna Ilcheva, Andrea Montani, GiuliaPacci, Anjeza Rama, Tiziana Recanati, BarbaraSacripanti, Yesenia Trebbiani

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OOrrcchheessttrraa FFiillaarrmmoonniiccaaMMaarrcchhiiggiiaannaa

Violini primiGiannina Guazzaroni *Carmine Marcello Rizzi *Michelangelo Mazza **Larissa Aliman Sandro Caprara Stefano Corradetti Roberta Di Rosa Alessandra Fusaro Elisa I Matteo Metalli Lisa Maria Pescarelli Cristiano Pulin Emanuele Rossini Paolo Strappa Greta Xoxi

Violini SecondiSimone Grizi *Aurelio Venanzi *Laura Barcelli Marco Bartolini Daniela Carlini Baldassarre Cirinesi Gilda Damiani Alberto De Stefani Elisa Facchini Cristiano Giuseppetti Debora Piras Andrea Poli Lorenzo Sbaffi

VioleLadislao Vieni *Lorenzo Anibaldi Massimo Augelli Stefano Campolucci Claudio Cavalletti Carlo Cordioli Cristiano Del Priori Agnese Fazio Martina Novella Andrea Pomeranz

VioloncelliAlessandro Culiani *Gabriele Bandirali Elisabetta Cagni Nicolino Chirivi’

Antonio Coloccia Salvatore D’Urso Federico Perpich Tamara Toppi Walter Turicchi

ContrabbassiMarco Cempini *Luca Collazzoni *Andrea Dezi Michele Mantoni Donata Paduano Michele Valentini

FlautiFrancesco Chirivì *Jacopo Nobili

OttavinoSaverio Salvemini

OboiLorenzo Luciani *

Giovanni Pantalone *Omar Serafini

Oboe e corno ingleseMarco Vignoli

ClarinettiDanilo Dolciotti *Alfonso Giancaterina *Luigino Ferranti

Clarinetto bassoGabriele Bartoloni

FagottiPaolo Biagini *Moreno Foschi *Francesco Bellagamba

Fagotto e controfagottoGiacomo Petrolati

CorniDavid Kanarek *Giovanni Cacciaguerra Luca Del Priori Alessandro Fraticelli Fabrizio Giannitelli Roberto Quattrini

TrombeGiuliano Gasparini *Mario Bracalente Michele Pancotto Manolito Rango

TromboniEugenio Gasparrini *Alberto Pedretti Simone Tisba

TubaEnrico Vissani

TimpaniAdriano Achei *Deny Mina *

PercussioniAlessandro Carlini Valerio Marcantoni

ArpaMargherita Scafidi *

CelestaKahoru Arima

Ispettore d’orchestraMichele Scipioni

* prime parti** spalla dei violini primi

Page 258: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

OOrrcchheessttrraa iinn CClleeooppaattrraa

Violini primiStefano Minore **Luljeta Margjeka *Riccardo Bottegal Laura Calamosca Stefano Di Lotti Antonio Laganà Elisa Mancini

Violini SecondiElisabetta Matacena *Angela Benelli Enrico Bottegal Serena Cavalletti Emma Franceschetti Sergio Morellina

VioleAndrea Maini *Martina Chiarugi Daniele Vallesi Silvia Vannucci

VioloncelliMarco Ferretti *Denis Burioli Perikli Pite Paolo Pucci

ContrabbassiDaniele Ragnini *Amin Zarrinchang

FlautiStella Barbero *Agnese Cingolani

OttavinoLucia Paccamiccio

OboiFabrizio Fava *Fabrizia Broglia

ClarinettiSergio Bosi *Samuele Faini

FagottiFilippo Piagnani *Francesco Palombo

CorniAntonio Pirrotta *Alessandro Fraticelli Fabrizio Giannitelli Gabriella Giaquinta

TrombeNicola Santochirico *Michele Pancotto Giovanni Pellegrini

TromboniGiacomo Ceresani *Diego Copponi Alessio Savio

TubaAndrea Affardelli

TimpaniMatteo Fratesi *

PercussioniRoberto Bassani Stefano Manoni

ArpaDonatella Fabbri *

Ispettore d’orchestraMichele Scipioni

* prime parti** spalla dei violini primi

Page 259: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

CCoorroo LLiirriiccoo MMaarrcchhiiggiiaannoo““VV.. BBeelllliinnii””

SopraniAngioletta BarbarelloGigliola BarchiesiDenise BigaLucia CaggianoRoberta CarotaCristiana CecchiValentina ChiariMirela CismanPenelope ColellaAngela De PaceElisabetta FarrisLoreta FerriniSilvia GiannettiDoriana GiuliodoroAlessandra MolinelliAdriana PalmeseCinzia PasquinelliPatrizia PerozziCostantina RussoDebora SimonettiMarta TorbidoniRoberta Toschi

MezzosopraniSara BacciocchiFiorella BarchiesiAnnamaura BarigelliEmanuela CampolucciLaura CiccarelliManuela Di MartinoLucia EusebiMaria Elena MarinangeliMariangela MariniRossella Massarini

ContraltiValeria BarracoFrancesca BiaginiGabriella Di PeppePaola FrancoMonica ManferdiniElisa MorelliIryna SakharchukRita Stocchi

TenoriRoberto BrugliaGiuliano CavaterraAndrea CutriniStefano GrassoniGiacomo GandagliaLuca ManciniMassimo MorosettiAndrea ReginelliAntonio Alexandre Santos DavidMauro Scalzini

Tenori IISante AlosiMaurizio LongariniAlfonso MendolaFrancesco PesaresiAlberto PiastrelliniAlessandro PucciAndrea Rinaldi

BaritoniRiccardo AmbrosiTiziano AntonelliFranco Di GirolamoAntonio Maria GoliniGiorgio GrazioliLoris Manoni Giacomo MediciMarcello MoscaAndrea Pistolesi

BassiSiro AntonelliNoris BorgogelliMaurizio FerrariniRoberto GatteiStefano GennariCristhian LovatoGianni PaciAlberto SignoriRoberto Zampana

PPuueerrii CCaannttoorreess ““DD.. ZZaammbbeerrlleettttii””Gianluca Paolucci maestro

PPuueerrii CCaannttoorreess ““SS.. SStteeffaannoo””Rossano Romagnoli maestro

FFaabbuullaa SSaallttiiccaa DDaannccee CCoommppaannyyiAdela CraciunVlad CutulescuCristina DijmaruRobert EnacheOvidiu IancuAndra IoneteLia KemendiFrancesco ScarpatoValentin StoicaSilviu TanaseAdina Tudor

FFiigguurraannttiiSandro AnimentoRiccardo Benfatto Santiago Biscantini Claudia BranchesiPatrizia CamilliBruna CastellaniSilvia Cioli Raffaella CiuffredaRoberto Conti Alessio Dezi Rocco Fabi Carlo Falcioni Lorenzo Forconi Maria GiampieriFranziska Kurth Luca Natalucci Ivan PerlangeliAlessandro PrincipiLidia RomagnoliLeonardo Tognetti Sara Tomassucci

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Società Civile dello SferisterioEredi dei Cento Consorti

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Camera di Commercio Industria Agricoltura Artigianato

Macerata

Regione Marche

con il contributo di

La 44. Stagione Lirica 2008 è organizzata dallaAssociazione Arena Sferisterio, Teatro di Tradizione, Macerata

Provincia di MacerataComune di Macerata

Page 261: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Società Civile dello SferisterioEredi dei Cento Consorti

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Camera di Commercio Industria Agricoltura Artigianato

Macerata

Regione Marche

con il contributo di

Fondazione Cassa di Risparmiodella provincia di Macerata

Provincia di MacerataComune di Macerata

major partner

official sponsor

title partner

partner

44. Stagione Lirica 2008

Page 262: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

BA

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.p.a

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Page 263: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

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NG 400x200 Sferisterio D8 16-07-2008 14:49 Pagina 1

official sponsor

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Major partner44. Stagione Lirica 2008

Poltrona Frau

GDF Suez

Cofathec

Api IP

Cofatec

Api IP

Page 265: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

title partner

Page 266: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Sponsor44. Stagione Lirica 2008

EFI

CNA Fidimpresa

Per impegno e per passione

Cava Rossetti

Page 267: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

title partner

Page 268: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Albo d’onore 44. Stagione Lirica 2008

Quadrilatero spaMacero Maceratese

ConfindutriaMacerata

A.c.o.m.

Universitàdi MacerataSmea

Cosmari

APM

Page 269: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

major partner

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Albo d’onore delle imprese 44. Stagione Lirica 2008

Gesuelli & Iorio

EurosuoleGolden Plast

Artelito

MCM

C & T

Eco Service

Faggiolati Pumps

Edif

Page 271: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

Milano, Roma, Napoli, Paris, London, Dubai, New York, Miami, Washington DC, Tokyo, Singapore, Manila, Seoul.

Maggie Cheung.Roma, luglio 2007.

Divano Kennedee, Jean-Marie Massaud. Poltrona Frau Collection.

ARMANDO

TESTA

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w.p

oltro

nafra

u.it

ph+3

9.07

3390

91m

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Albo d’onore delle imprese 44. Stagione Lirica 2008

Senesi

TomboliniTask

Marinelli

Romcaffè

Orim

Zeis Excelsa

Page 273: Sferisterio Opera Festival 2008 | La seduzione

major partner

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Sferisterio200x200bn.fh10 17-06-2008 10:10 Pagina 1

Colori compositi

C M Y CM MY CY CMY K

Who’s Who in Italy Srl - Via De Amicis, 2Tel. 02 66503753 - Fax 02 6105587 - [email protected]

20091 Bresso (Milano)www.whoswho.eu

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Sferisterio200x200bn.fh10 17-06-2008 10:10 Pagina 1

Colori compositi

C M Y CM MY CY CMY K

Who’s Who in Italy Srl - Via De Amicis, 2Tel. 02 66503753 - Fax 02 6105587 - [email protected]

20091 Bresso (Milano)www.whoswho.eu

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