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SEZIONI Legnano Casa UILDM nata Casa UILDM a Legnano (Milano)! Dal 24 giugno scorso, infatti, la Sezione UILDM locale, con il contributo di Fondazione Cariplo e in collaborazione con la Cooperativa Sociale Serena, l’ANFFAS di Legnano e l’Associazione Amici di Sonia, mette a disposi- zione due mini-appartamenti, ricavati dalla ristrutturazione di una vecchia palestra, a per- sone con disabilità che pensano a un progetto di Vita Indipendente. Le stanze sono accessi- bili alle carrozzine, prevedono soluzioni di domotica, e sono inoltre dotate di comandi sonori, visivi e di accorgimenti sulla pavimenta- zione adatti per le persone con disabilità senso- riale. L’offerta si rivolge a tutti i residenti nel Piano di Zona, e non solo ai Soci UILDM, ai quali, oltre alla permanenza nella Casa, vengono pro- posti i cosiddetti Menù delle autonomie, che con- sentono di acquisire e affinare alcune capacità fondamentali nella quotidianità. È possibile scegliere tra il Menù Igiene Personale, il Menù Vestirsi, il Menù Autonomia Domestica e il Menù Dispensa e Cucina. Casa UILDM offre anche un’altra possibilità: grazie infatti alla presenza di educatori, amici e volontari, le persone con disabilità hanno a disposizione nei fine settimana un appartamen- to dove vivere con una certa libertà la propria giornata, sollevando al contempo la famiglia che solitamente li assiste. L’accesso è limitato a un numero massimo di tre persone alla volta per appartamento, operatori esclusi. Dal canto suo, la Sezione UILDM offre un ser- vizio di progettazione e supervisione pedagogi- ca, mentre la progettazione e la gestione delle attività sono a totale carico degli enti ospitati, come l’acquisto del materiale necessario allo svolgimento delle stesse. Gli appartamenti pos- sono essere utilizzati per un massimo di due giorni settimanali per ente-servizio. Luciano Lo Bianco, presidente della UILDM di Legnano, spiega: «Stiamo esportando l’espe- rienza in altre località della zona, che nel predi- sporre nuovi appartamenti terranno conto delle nostre indicazioni. Diventa sempre più pressan- te la necessità di incontrarci, per comunicare reciprocamente le buone prassi attuate nella nostra città». VALENTINA BAZZANI Verona Crescono i servizi n bel momento, questo, per la UILDM veronese e per il Centro di Riabi- litazione per persone con malattie neuromu- scolari da essa gestito: infatti, ne è stato recen- temente inaugurato l’ampliamento e la sua palestra destinata alla fisioterapia ha inoltre ricevuto in dono dal Lions Club Verona Europa l’attrezzatura necessaria per l’arredo. L’ampliamento del Centro ha consentito di implementare i servizi e di migliorare l’efficacia della presa in carico dei trecentoventicinque pazienti, grazie a un investimento di oltre 850.000 euro, frutto in gran parte della dona- zione della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona (Gruppo Unicredit), ma anche risultato di importanti riduzioni di spesa, derivate dal DM180 LUGLIO 2013 50 U L’inaugurazione Luciano Lo Bianco e Alberto Fontana inaugurano Casa UILDM a Legnano E UILDM LEGNANO

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LegnanoCasa UILDM

nata Casa UILDM a Legnano (Milano)!Dal 24 giugno scorso, infatti, la Sezione

UILDM locale, con il contributo di FondazioneCariplo e in collaborazione con la CooperativaSociale Serena, l’ANFFAS di Legnano el’Associazione Amici di Sonia, mette a disposi-zione due mini-appartamenti, ricavati dallaristrutturazione di una vecchia palestra, a per-sone con disabilità che pensano a un progettodi Vita Indipendente. Le stanze sono accessi-bili alle carrozzine, prevedono soluzioni didomotica, e sono inoltre dotate di comandisonori, visivi e di accorgimenti sulla pavimenta-zione adatti per le persone con disabilità senso-riale.L’offerta si rivolge a tutti i residenti nel Piano

di Zona, e non solo ai Soci UILDM, ai quali,oltre alla permanenza nella Casa, vengono pro-posti i cosiddetti Menù delle autonomie, che con-sentono di acquisire e affinare alcune capacitàfondamentali nella quotidianità. È possibilescegliere tra il Menù Igiene Personale, il MenùVestirsi, il Menù Autonomia Domestica e il MenùDispensa e Cucina.

Casa UILDM offre anche un’altra possibilità:grazie infatti alla presenza di educatori, amici evolontari, le persone con disabilità hanno adisposizione nei fine settimana un appartamen-to dove vivere con una certa libertà la propriagiornata, sollevando al contempo la famigliache solitamente li assiste. L’accesso è limitato aun numero massimo di tre persone alla voltaper appartamento, operatori esclusi.Dal canto suo, la Sezione UILDM offre un ser-

vizio di progettazione e supervisione pedagogi-ca, mentre la progettazione e la gestione delleattività sono a totale carico degli enti ospitati,come l’acquisto del materiale necessario allosvolgimento delle stesse. Gli appartamenti pos-sono essere utilizzati per un massimo di duegiorni settimanali per ente-servizio.Luciano Lo Bianco, presidente della UILDM

di Legnano, spiega: «Stiamo esportando l’espe-rienza in altre località della zona, che nel predi-sporre nuovi appartamenti terranno conto dellenostre indicazioni. Diventa sempre più pressan-te la necessità di incontrarci, per comunicarereciprocamente le buone prassi attuate nellanostra città». VALENTINA BAZZANI

VeronaCrescono i servizi

n bel momento, questo, per la UILDMveronese e per il Centro di Riabi -

litazione per persone con malattie neuromu-scolari da essa gestito: infatti, ne è stato recen-temente inaugurato l’ampliamento e la suapalestra destinata alla fisioterapia ha inoltrericevuto in dono dal Lions Club Verona Europal’attrezzatura necessaria per l’arredo.L’ampliamento del Centro ha consentito di

implementare i servizi e di migliorare l’efficaciadella presa in carico dei trecentoventicinquepazienti, grazie a un investimento di oltre850.000 euro, frutto in gran parte della dona-zione della Fondazione Cassa di Risparmio diVerona (Gruppo Unicredit), ma anche risultatodi importanti riduzioni di spesa, derivate dal

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L’inaugurazioneLuciano Lo Bianco e Alberto Fontanainaugurano Casa UILDM a Legnano

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fatto che molti volontari della UILDM donano ilproprio tempo per le attività necessarie al buonfunzionamento del Centro.La struttura, che adesso occupa uno spazio di

500 metri quadrati, è situata all’interno di unedificio di proprietà del Comune veronese ed ègestita in comodato gratuito dalla UILDM diVerona, grazie anche a un finanziamento stan-ziato dalla Regione Veneto.«Siamo particolarmente soddisfatti del risul-

tato ottenuto - afferma Piero Bresaola, presi-dente della UILDM scaligera - perché possiamogarantire una serie di servizi gratuiti e di quali-tà, come ad esempio una completa terapia diriabilitazione».

Quanto alla palestra del Centro, il cui arredo èora possibile grazie alla citata donazione delLions Club Verona Europa, per il valore di circa10.000 euro, riportiamo le parole di EmmaMaria Avanzini, presidente del Club: «Hoconosciuto la UILDM attraverso una volontariae mi si è aperto un mondo di positività. Il sin-cero altruismo con cui tante persone si dedica-no a chi ha bisogno d’aiuto mi hanno convintaa dedicare il “service” dell’anno della mia presi-denza del Lions Club Verona Europa a quellabellissima realtà, per portare la nostra piccolagoccia d’acqua nel grande mare delle necessitàdei suoi assistiti. Auspico che anche per il futu-ro questa sinergia possa continuare a concretiz-zarsi in qualcosa di utile». R.L.C. e V.B.

Mazara del ValloIl Centro sul mare

itorna, dopo il successo del 2012, Maresenza barriere, il progetto estivo della

Sezione UILDM di Mazara del Vallo (Trapani),nato per garantire alle persone con difficoltàmotorie l’accesso al mare nel Lungomare Est diTre Fontane, località priva di tali servizi.Accanto al Circolo Nautico Tre Fontane, che

aveva partecipato al progetto già lo scorsoanno, questa volta si è aggiunta la Fondazione

con il Sud che ha finanziato l’acquisto dellesedie da mare.Si tratta dell’organizzazione in spiaggia di un

Centro Diurno che offre attrezzature dedicate,come le sedie Sand & Sea, che consentono l’in-gresso in acqua, e spazi accessibili, tra cui pas-serelle dalla strada alla battigia, un gazebo conspogliatoi e docce, ombrelloni e sdraio facil-mente raggiungibili anche in carrozzina. IlCentro propone inoltre attività a caratterepsico-educativo e riabilitativo, che favorisconola socializzazione, l’autonomia personale e l’in-tegrazione. B.P.

AlbengaIl frutto di un lungo lavoro

a data del 22 marzo 2013 rimarrà alungo nella nostra memoria come quel-

la in cui abbiamo celebrato il raggiungimento diun obiettivo importantissimo: lasciate infattidopo diciassette anni le stanze di Via VecchiaMorella, divenute troppo piccole per accoglierele varie attività, ci siamo trasferiti nei luminosilocali di Via Firenze.La giornata inizia con il ritrovo di un folto

Nuovo arredoLa donazione alla palestra della UILDM di Verona, da parte del Lions Club Verona Europa

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Si è trattato di una settimana durante la qualenumerose associazioni - coordinate e supporta-te dalla Consulta per la Disabilità del Comune -hanno esposto alla cittadinanza le loro attività.La nostra Sezione ha presentato l’associazionesportiva di wheelchair hockey nata nel proprioseno, i Tigers.Grande l’afflusso di persone, cittadini e turi-

sti, che passando per Piazza Walther, la piùimportante della città, si sono fermati incuriosi-ti a osservare l’attività che i ragazzi proponeva-no al pubblico. Molte autorità cittadine hannomanifestato solidarietà e interesse verso le atti-vità della nostra Associazione e dei Tigers, unameravigliosa realtà, viva grazie all’apporto dipersone eccezionali che prestano la loro attivitàdi volontariato. UILDM BOLZANO

ComoLa classe più buona

appena finita la terza media perJhonathan, ragazzino con la distrofia

muscolare, la cui classe - la Terza A della ScuolaMedia Kennedy dell’Istituto Comprensivo diAlbavilla (Como) - è stata insignita dallaPresidenza della Repubblica del titolo di Classepiù buona d’Italia, ricevendo il Premio LivioTempesta, il 21 gennaio scorso, durante laGiornata Nazionale della Bontà nellaScuola. Un premio particolarmente rilevanteper questi adolescenti che hanno saputo inte-grarsi e percorrere insieme un periodo così par-ticolare della propria vita, coltivando valori disolidarietà così forti, da infondere una grandeserenità in Jhonathan e una grande speranza nelfuturo in tutti noi.Le mattine tra i banchi cominciano con amici

che “si battono il cinque” per darsi la carica eper affrontare verifiche e compiti con il sorrisoe la certezza che, comunque vada la giornata, cisaranno compagni di classe amici a sostenerti.Piccoli gesti che sottolineano il senso di appar-tenenza a un gruppo che per ragazzi adolescen-ti vale quanto una vera famiglia.E anche se a settembre molti di loro si divide-

ranno, siamo certi che questi tre anni saranno

gruppo di Soci “storici” e nuovi, oltre a qualcheamico della Sezione di Imperia, uniti nella gio-iosa attesa della visita dei vari rappresentantiistituzionali invitati, a partire dall’assessorecomunale ai Servizi Sociali Eraldo Cian -gherotti. Gli occhi di tutti vagano curiosi allascoperta dei nuovi spazi, che d’ora in avantiaccoglieranno tante attività a sostegno delladignità delle persone con disabilità. E mentre ilvescovo, monsignor Mario Oliveri, visita ebenedice i nuovi locali, confido di aver pensatoa Tonino e Amedeo Pareto, al loro immenso edurissimo lavoro di sensibilizzazione, chieden-do a loro e a tutti gli altri Soci e amici seduti daanni in “tribuna eternità” di darci una mano esono sicuro che ci ascolteranno, vero ragazzi?Grazie!Segue un frugale pranzo consumato in alle-

gria, quindi il nostro amico e musicista Lucia -no Pesce prende posto alle tastiere, sul palcocostruito per ospitare eventi musicali e teatrali,e ci delizia con un fantastico concerto a base dimusica italiana e internazionale, concludendodegnamente la prima giornata di lavoro dellanostra nuova casa. CARLO MACCIÒ

BolzanoHockey in piazza

o scorso fine marzo c’era anche la UILDMdi Bolzano ad Art Container, la manifesta-

zione promossa dalla Fondazione Vital, in col-laborazione con la Cooperativa Sociale Inde -pendent L. di Merano.

In Piazza WaltherL’esibizione di wheelchair hockey deiTigers Bolzano, nel centro della città

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per loro un riferimento fisso. Per Jhonathan siapre un’occasione per conoscere nuovi amici erisvegliare anche in loro valori di solidarietàcosì importanti, per una società futura basatasulla cooperazione e il sostegno reciproco.Questa esperienza così positiva è stata favori-

ta da un istituto scolastico e da un team didocenti particolarmente sensibili rispetto alleesigenze di tutti gli alunni. Un grazie sincero vaanche alle famiglie di questi ragazzi che lihanno aiutati e sostenuti in questo percorso dicrescita, ponendo la luce su una diversità chediventa ricchezza. A tutti i ragazzi i nostri com-plimenti e un grande “in bocca al lupo” per illoro futuro alle scuole superiori. UILDM COMO

PaviaLa leggerezza dell’acqua

razie al progetto La leggerezza dell’ac-qua, da due anni, una volta alla settima-

na, un gruppo di cinque ragazzi con disabilitàgrave partecipa a delle sessioni di rieducazioneal movimento in acqua, ospitati dalla PiscinaIdea Blu di Pavia. Recentemente, con l’obietti-vo di coprire le spese sostenute per l’acquisto diun sollevatore BlueOne (di proprietà dellaUILDM, ma a disposizione, su richiesta, dellepiscine di Pavia, in base a una convenzione trala Sezione e il Comune), con cui possono entra-re in acqua loro e altre persone con disabilitàmolto gravi (Soci della UILDM e non solo), il12 maggio scorso la Sezione UILDM locale ha

collaborato alla prima edizione di NuotathonPavia, una sorta di gara di nuoto e solidarietàdivisa in tre categorie (Family, Sport e Squadre).C’è stata una buona affluenza e i gruppi coin-

volti sono riusciti sia ad offrire un bello spetta-colo che, contemporaneamente, a contribuire auna raccolta fondi che è stata significativa,anche se non ha purtroppo coperto l’interaspesa di acquisto del sollevatore.Il nostro impegno rimane comunque quello

di favorire al 100% una rete fatta di sostenitoriche apprezzano le nostre attività e che vedonocome con esse, anche in modo semplice, adesempio con una nuotata la domenica mattina,sia possibile abbattere delle barriere.

FABIO PIRASTU

LeccoNelle piazze e nelle scuole

ontinua assiduamente l’impegno perTelethon della UILDM di Lecco, Sezio -

ne che coglie nel migliore dei modi tutte leopportunità legate alle iniziative sul proprioterritorio, per raccogliere fondi e rafforzare larete dei propri contatti.Durante il Palio dei Comuni a Oggiono

(Lecco), ad esempio, l’Associazione presiedutada Gerolamo Fontana è stata presente con unostand, arricchito da un migliaio di bambolefrutto di donazioni private, insieme a farfal-

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In gita a RomaLa Terza A della Scuola Kennedy di Albavilla (Como) è stata una delle “classi più buone d’Italia”

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Idea BluLa piscina di Pavia dove le persone con disabilità svolgono le attività di rieducazione al movimento

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inizi è stato sempre un modo per ricordareTina, dal 2010 si è legato anche al ricordo dimio figlio Bruno, che in quell’anno ha conclu-so il suo percorso contro la distrofia muscolare.Il loro amore, la loro forza, la loro curiosità perla vita sono doni preziosi che resteranno persempre». S.B.

Martina Franca e BrindisiRicordando Valerio

a UILDM di Martina Franca (oggiMartina Franca e Brindisi) è nata nel

1994 per volontà di sedici persone, familiari digiovani con distrofie muscolari, e nel maggiodello stesso anno il suo Direttivo ne elesse allaPresidenza Valerio Cappelli, rimasto in caricafino alla sua scomparsa - il 17 maggio del 2003- e diventato una “figura storica” della Sezione.Fin dall’inizio, infatti, Valerio tracciò con gran-de determinazione le linee guida su cui laSezione stessa si è poi sviluppata: migliorarecioè l’assistenza sanitaria, finanziare la migliorericerca possibile e abbattere le barriere architet-toniche e culturali.Nel maggio scorso, in occasione del decimo

anniversario dalla sua scomparsa, pressol’Auditorium Comunale di Martina Franca(Taranto), a lui stesso intitolato, si è svolto unincontro cui ha partecipato anche il presidentenazionale uscente della UILDM AlbertoFontana, e durante il quale l’attuale presidentedella Sezione pugliese Franco Cappelli ha illu-strato il percorso compiuto dal ’94 ad oggi, conparticolare attenzione a diagnostica, prevenzio-ne, aspetti clinici, ricerca e lotta per abbattere lebarriere architettoniche, sociali, economiche eculturali. Sono intervenuti anche ConcettaCafiero, genetista presso il Policlinico Gemellidi Roma, e Giuseppe Valerio, primario emeritodi Pneumologia dell’Ospedale di San PietroVernotico (Brindisi).

Un altro appuntamento divenuto poi tradizionaleper la Sezione è stato la partecipazione alla ven-tottesima Regata Internazionale Brindisi-Corfù,del mese di giugno scorso, con l’imbarcazione

line UILDM e a dolci tipici, come gli amaretti diSassella. Il ricavato, naturalmente, è andato allaUILDM e a Telethon.Su un altro versante, poi, i ragazzi della scuola

primaria di Cassago Brianza (Lecco) hannodonato a Telethon 760 euro, fatto particolarmentesignificativo, in quanto si è trattato della primascuola che nel Lecchese ha partecipato compatta-mente alla maratona Telethon. «Per questo - sotto-linea Gerolamo Fontana - ci teniamo a ringraziareper l’impegno la nostra responsabile scuole LauraRigoni e la docente Maria Longoni». S.B.

BolognaPer Tina e per Bruno

giunto alla ventitreesima edizione l’ormaitradizionale Concerto per Tina, l’iniziativa

nata per volontà di Roberto Alvisi, già compa-gno di colei alla quale l’iniziativa è dedicata eper lunghi anni presidente della UILDM diBologna, allo scopo di raccogliere fondi a favo-re dei progetti di assistenza alle persone condistrofie muscolari e ai loro familiari. Nelloscorso maggio, dunque, spazio a un pomeriggiomusicale tutto all’insegna del jazz, con RossellaRegina, artista poliedrica e straordinaria voca-list, e il quintetto degli Hot Club de Bologne.«Da tre anni - spiega lo stesso Alvisi, insieme

alla figlia Stefania - il Concerto per Tina haassunto un nuovo significato. Se infatti sin dagli

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760 euro a TelethonLi hanno donati i bimbi della scuolaprimaria di Cassago Brianza (Lecco)

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Mactub 2, che ha visto la UILDM gareggiare insie-me al Coordinamento Provinciale Telethon perBrindisi e Taranto, con il sostegno - oltre che delCircolo della Vela di Brindisi, organizzatore del-l’evento -, anche, per la prima volta, di BNL-Gruppo BNP Paribas e di Auchan. Dal canto suo,il Circolo Velico Andrea Pigonati ha provveduto afornire l’equipaggio e a presidiare, con i proprisoci, un banchetto Telethon. B.P.

SondrioLa Valtellina accessibile

on è ancora stato presentato, e accadràpresumibilmente il prossimo settembre,

però il sito internet è già online. Si chiamaValtellinAccessibile (www.valtellinaccessibile.it)ed è un progetto al quale in quest’ultimo periodosta lavorando soprattutto, con grande impegno, laUILDM di Sondrio.Si tratta di uno sportello - fisico e web - in grado

di fornire consulenza tecnica gratuita sull’elimi-nazione di tutte le barriere, architettoniche eculturali, che rendono inaccessibile il territoriodella Valtellina. Tecnici e volontari metteranno leproprie competenze al servizio di enti pubblici,esercizi commerciali e privati cittadini, che abbia-no la necessità e la volontà di rendere gli spaziaccessibili a tutti. Ed è proprio questa una delleparti più interessanti del progetto: una volta rac-colte le segnalazioni, i tecnici che aderiscono

all’Associazione TSB (Tecnici Senza Barriere)prepareranno gratuitamente un progetto senzabarriere e lo metteranno a disposizione dell’entepubblico, commerciale o privato che ne avrà fattorichiesta. Sarà inoltre possibile ricevere una con-sulenza per l’abbattimento di barriere architetto-niche, o cercare nel sito informazioni su strutturee itinerari della Provincia di Sondrio, ma anchemanifestazioni sportive, che i tecnici abbianovalutato come accessibili. Nel sito, infine, è previ-sto anche uno spazio per pubblicizzare gli eventie le manifestazioni accessibili o che riguardano iltema dell’accessibilità in provincia di Sondrio.I fondi per realizzare l’iniziativa sono stati rac-

colti in diverse occasioni, in particolare legate almondo dello sport. Segnaliamo a questo proposi-to l’evento sportivo del 2 giugno scorso, il cuiricavato è stato destinato alla UILDM di Sondrio.Si tratta di 10K + Camminata della Repubblica,voluto dal Comune lombardo, in collaborazionecon il 2002 Marathon Club.Sempre in giugno, poi, ha avuto luogo una staf-

fetta a piedi, partita da Sondrio e arrivata inGermania a Sindelfingen. In occasione, infatti,del 750° anniversario della fondazione di que-st’ultima città e della sua annuale festa internazio-nale, il 2002 Marathon Club ha organizzatoappunto una staffetta di 550 chilometri, per untotale di 60 ore di corsa, cui la UILDM ha aderi-to, chiedendo agli atleti di portare una pergame-na «di invito al gemellaggio per un’associazioneche si occupi di migliorare la qualità di vita dellepersone con malattie neuromuscolari e di lottarecontro le barriere architettoniche».I proventi raccolti, per altro, non sono serviti

solo a finanziare ValtellinAccessibile, ma anchead acquistare un In-Exsufflator, uno strumentoindispensabile soprattutto nelle urgenze respi-ratorie in persone con grave compromissionedella muscolatura respiratoria, che verrà dona-to all’Azienda Ospedaliera di Valtellina eValchiavenna. Con esso verrà anche offerto uncorso di aggiornamento per il personaleaddetto all’utilizzo dell’apparecchiatura, in pro-gramma nel prossimo mese di settembre, a curadi Paolo Banfi, presidente della Com missioneMedico-Scientifica Nazionale UILDM. B.P.

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Brindisi-CorfùAlcuni componenti dell’equipaggioUILDM-Telethon, in una precedenteedizione della Regata

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motori, con precedenza a quelli con disabilità.Questi ultimi, infatti, hanno avuto la possibilitàdi provare l’ebbrezza della velocità come pas-seggeri a bordo di auto da competizione esupercar, sulle piste dell’Autodromo di Modenache ha ospitato l’iniziativa. Durante la stessa èstato possibile, inoltre, vedere e provare specia-li veicoli adattati e ausili che facilitano lamobilità in auto per persone con mobilità ridot-ta. Per le persone con disabilità, del resto, l’au-to rappresenta qualcosa di più importante chenon per tutti gli altri: realizza pari opportunitàdi vita lavorativa e di relazione, aiuta ad essereintegrati nella società.La manifestazione, non a scopo di lucro e

patrocinata dal Comune di Modena, ha avutocome obiettivo la raccolta fondi a favore delLaboratorio Miogen Enzo Ferrari(Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Uni -versità di Modena), dedicato alla ricerca e alladiagnosi delle malattie neuromuscolari. B.P.

BergamoTra il serio e il faceto

a domenica a domenica è l’iniziativa concui da diversi anni, nel mese di giugno, la

UILDM di Bergamo saluta l’arrivo dell’estate. Èun’occasione per ritrovarsi, per incontrare i Soci,gli amici, i collaboratori, le realtà del quartiere, lerealtà cittadine e quelle più lontane. Quest’anno,oltre alla Quater pass per ol Monterosso, marciapodistica non competitiva con due percorsi da seie undici chilometri, e all’Open Day, occasioni difesta e di svago, sono state organizzate delle sera-te di approfondimento su temi di carattere etico,per interrogarsi e interrogare, per vivere con mag-giore responsabilità l’essere uomini e donne.Si è parlato esattamente di Smarrimento dell’ani-

ma, con il docente universitario Paolo Perticari,di mafie con il fondatore di Libera don LuigiCiotti, e di fratellanza con un sacerdote dellaCaritas Diocesana locale. Tutti momenti, questi,voluti per stimolare il pensiero e allargare gli oriz-zonti, perché la UILDM orobica crede da sempreche essere Asso ciazione significhi innanzituttoconfrontarsi, essere in contatto e in comunicazio-

MilanoL’hockey ricorda Marco

ncora troppo forti i campioni d’Italia deiThunder Roma per un volonteroso Dream

Team Milano, l’associazione sportiva di wheel-chair hockey nata all’interno della UILDM loca-le, che per il secondo anno consecutivo, l’8 giu-gno scorso, ha organizzato a Bareggio (Milano)il Marco Brusati Challenge, in ricordo di un pro-prio grande atleta scomparso.Al di là per altro del risultato agonistico, la

manifestazione è stata davvero un successo,avendo centrato in pieno gli obiettivi per i qualinel 2012 aveva visto la luce: essere una vetrinadi propaganda e di occasione ludica per il whe-elchair hockey e al tempo stesso un’occasioneper onorare la memoria di Marco Brusati, attra-verso le sfide giocate in svariati modi da tantisuoi amici. C.N.

ModenaTutti in pista!

nserito nelle manifestazioni di ModenaCittà Europea dello Sport e patrocinato dalla

Scuderia Ferrari Club, UILDM Modena Mobi -lity 2013 è stato un evento svoltosi all’inizio digiugno e aperto a tutti gli appassionati dei

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Dream TeamAlcuni giocatori della squadra milanese diwheelchair hockey, durante una partita

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ne, collaborare, crescendo cioè insieme agli altrie non da soli. Da domenica a domenica è appuntoun tassello di tutto questo, un evento che si ripre-senta ogni anno e che ricorda la bellezzadell’Associazione cui si appartiene.Da ricordare infine che quest’anno l’Open

Day ha coinciso anche con l’inaugurazionedella mostra fotografica denominata La vita èun cartone, dove ogni persona fotografata - inambienti scelti tra quelli del territorio in cuisorge la Sezione bergamasca - si è prestata a untravestimento, per rappresentare il proprio per-sonaggio preferito del mondo dei fumetti o deicartoni animati. E.I.

OttavianoLa poesia che fa esistere

l 15 giugno sono stati premiati i vincito-ri della quarta edizione del concorso di

poesia Io esisto, indetto con grande successo,ormai da alcuni anni, dalla UILDM di Otta -viano, in provincia di Napoli. L’iniziativa si pro-pone di stimolare le potenzialità creative dellepersone con disabilità cui in particolare si rivol-ge. In giuria poeti, scrittori e personaggi del-l’ambiente culturale del territorio. A coordinarela cerimonia di premiazione, il poeta e scrittore

Vincenzo Russo, che ha messo a disposizioneun proprio libro il cui ricavato è stato donatoalla Sezione.Al primo classificato, Carmelo Cossa, è

andato un soggiorno di una settimana per duepersone a Crotone. Per il secondo, Leo Mat -tioli, una settimana per una persona in un agri-turismo in provincia di Lecce. Buoni sconto eun orologio da polso per il terzo classificato,Ilaria Spes. A tutti la targa e la video-poesia informato DVD della propria opera. S.B.

BresciaIn ricordo di Michele

l 7 giugno scorso, nella scuola dove fre-quentava la classe terza superiore, si è

svolta una cerimonia per ricordare MicheleArieni, giovane Socio della UILDM di Bresciarecentemente scomparso.I compagni e i docenti hanno raccolto una

somma che la famiglia ha deciso di donare allanostra Sezione, a cui abbiamo ricambiato conse-gnando una pergamena di riconoscimentoall’Istituto, per il generoso gesto ed esempio di soli-darietà nei confronti delle persone con disabilità.L’inclusione scolastica, tema principale della

Giornata Nazionale UILDM 2013, in questoIstituto ha avuto un franco riscontro attraversol’accoglienza e il calore dimostrati a Michele e

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La vita è un cartoneAngelo Carozzi nei panni di FredFlintstone, nell’àmbito dell’iniziativa della UILDM di Bergamo

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Michele ArieniIl giovane Socio della UILDM di Brescia,recentemente scomparso

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dienti e a preparare un panetto da portare a casaa fine giornata. Nemmeno durante il pranzo sonomancati momenti di allegria, segnati da buonamusica e seguiti da balli di gruppo.A condividere l’iniziativa con la UILDM, vi è

stata un’associazione proveniente da Pozzuoli diragazzi con disabilità, insieme ai loro familiari, ilCGH (Coordinamento Genitori Portatori diHandicap), con cui i nostri Soci si sono beneamalgamati. Infatti, è bastato davvero poco per-ché ridessero e giocassero insieme, senza alcunaprevaricazione, ma con il massimo rispetto eall’insegna di un clima familiare che ha coinvoltopersino i volontari e lo staff della fattoria i cuicomponenti, tra una portata e l’altra, si sonointrattenuti a scherzare con noi.Si è trattato, in conclusione, di una “grande

palestra” per la gestione delle emozioni, che haconsentito ai ragazzi di trascorrere ore piacevoli eserene. Sono stati loro, infatti, i veri protagonisti,vestendo per un giorno i panni “da contadino” epartecipando attivamente e concretamente alleattività costruttive, pur trattandosi di un’iniziati-va nuova, diversa da quelle passate. L’armonia delgruppo, poi, si è sempre mantenuta viva, dandopiena conferma che uscite come queste sono inogni caso bene accette, in quanto stimolano lacuriosità dei ragazzi alla vista di luoghi nuovi esviluppano capacità adattative a nuove situazioniambientali. FRANCESCO CICCONE

alla sua famiglia. Il papà ricorda il figlio come unapersona con tantissima voglia di vivere, sapere,conoscere e con tanta disponibilità nei confrontidelle persone di qualsiasi età.Il nostro riconoscimento va a questa famiglia

che, pur nel dolore per la grave perdita, è stataesempio di sensibilità verso le persone con la stes-sa malattia di Michele. CRISTINA ONDELLI

Saviano“Contadini” per un giorno

lla fine di giugno, la UILDM di Saviano(Napoli), ha organizzato una mattinata

alla Masseria Panico di Somma Vesuviana(Napoli), meglio nota come Fattoria DidatticaBeneduce. L’azienda agricola, a ridosso del ParcoNazionale del Vesuvio, ha sede in un fabbricato dimetà Ottocento. L’ordinamento produttivo - aindirizzo frutticolo e orticolo, praticato con meto-do integrato - è prevalentemente caratterizzatodalla coltivazione di varietà di albicocca vesuvia-na IGP. Vi sono però anche olivi, agrumi e pianteortive. In azienda, infine, sono presenti alcuniasini per l’onoterapia e la pet-therapy e un picco-lo allevamento di animali di bassa corte, nonchéun’ampia area ludico-ricreativa.All’uscita didattica hanno partecipato i ragazzi

del Centro Socio Educativo di Via Mazzini,accompagnati dai volontari. Il pulmino attrezza-to, messo a disposizione dalla nostra Asso -ciazione, ha prestato servizio a domicilio. Arrivatisul posto, siamo stati accolti con una ricca cola-zione di prodotti tipici e successivamente siamopartiti all’esplorazione del luogo. I ragazzi hannoavuto modo di incontrare alcune specie di anima-li da cortile. Inoltre, l’azienda - priva di barrierearchitettoniche - dispone di viali ombreggiati dapini secolari e di giardini con aiuole, il che per-mette una sosta durante la visita.Ci siamo quindi accomodati al fresco sotto un

enorme porticato, dove ci è stato illustrato il pro-cesso “dal grano al pane” e qui gli stessi ragazzihanno messo in pratica la procedura. È stato unmomento molto divertente, oltreché educativo,con i ragazzi della nostra Sezione impegnati contutta la loro forza ed energia a mescolare gli ingre-

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Tutti a pranzoI protagonisti dell’uscita alla FattoriaDidattica Beneduce di Somma Vesuviana

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TEMPO LIBERO

i rivolge alle persone con disabilità amantidei viaggi, Village for all (V4A) - la rete

che conferisce il marchio internazionale di qua-lità dell’ospitalità accessibile - e ne chiede lacollaborazione per migliorare l’accessibilità nelsettore turistico. Come fare? Condividendo levarie informazioni utili di cui si è in possesso econtribuendo a due diverse raccolte dati, unagestita direttamente da Village for all e l’altradall’ENAT (European Network for AccessibleTourism), di cui lo stesso V4A è membro.

Cominciamo con la prima. Chi ha sperimenta-to un’organizzazione del turismo ove le sue esi-genze siano state soddisfatte in modo superiorealle aspettative e che valga la pena di far cono-scere anche ad altri, si metta in contatto conVillage for all ([email protected]).«Stiamo cercando quelle organizzazioni delturismo - spiega infatti Roberto Vitali, presi-dente di V4A - che oltre ad essere accessibili,sappiano essere ospitali per tutti, dove cioèsono le Persone a fare la differenza! E siamoconvinti che per individuarle serva anche il pas-saparola, basato sull’esperienza di coloro chesono rimasti così ben impressionati da volerlacondividere».

Se poi quelle organizzazioni decideranno diattestare la loro capacità di offrire ospitalità

accessibile con il Marchio V4A®, verrà chiestoproprio a chi le avrà segnalate di farne la primarecensione pubblica, in attesa dell’eventualeverifica da parte di Village for all.

La seconda iniziativa, come detto targata ENAT(www.accessibletourism.org), consiste inun’indagine di mercato sul turismo accessibile,realizzata attraverso un semplice questionariodisponibile in internet (in italiano). È ancoraRoberto Vitali a chiedere a tutti di partecipare edi favorire il passaparola al maggior numero pos-sibile di persone con disabilità, familiari, amici eoperatori, ricordando che «in questo sondaggiosi chiede ai turisti con disabilità di descrivere leproprie esperienze, sia nella fase di preparazio-ne del viaggio che durante il soggiorno, comead esempio l’accessibilità a luoghi pubblici qualiristoranti, bar, musei e altro ancora. Il sondaggiofa parte di uno studio voluto dalla CommissioneEuropea e i risultati dell’indagine saranno poiutili a tracciare i “servizi di turismo accessibile”in Europa, per capire il grado di soddisfazionedei turisti con disabilità sull’accessibilità dei luo-ghi pubblici durante il viaggio, e quali ostacoliessi siano costretti ad affrontare». ■

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Acropoli di AteneUn giovane turista con disabilità visitail più celebre sito archeologico dellacapitale greca

Segnala chiti ha trattato

bene

È questo lo spirito alla base di duediverse raccolte dati, lanciate dallarete italiana Village for all e daquella europea ENAT, che chiedonocollaborazionea tutti, per rende-re il turismo più accessibile

a cura di Barbara Pianca

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CINEMA

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edichiamo a Gaia Valmarin questa puntatadella nostra rubrica, per ricordarne la passio-

ne per l’impegno sociale e il desiderio di speri-mentarsi ed esprimersi in quanto essere umano ein quanto donna. Abbiamo quindi cercato alcunititoli che celebrassero storie femminili forti, cheavessero come protagoniste “personaggi di rottu-ra”, che hanno messo in gioco se stesse contro leconvenzioni sociali e/o le difficoltà del propriocorpo. Che hanno, cioè, vissuto fino in fondo,nonostante limiti segnati, ora fuori ora dentro sestesse. Espressioni di una forza interiore indoma-bile, che è la stessa, sia rivolgendosi al supera-mento di barriere sociali e culturali - oggi presen-ti soprattutto in alcune popolazioni di culturaislamica radicale - sia cercando di andare oltre ilimiti di un corpo che non segue gli impulsi dellospirito e della volontà come si vorrebbe. Unomaggio a tutte coloro che non hanno timore divivere la propria femminilità e di incarnarne con-traddizioni e mistero.Per scegliere i titoli legati al mondo della disa-

bilità, ci siamo fatti ispirare dal documento redat-to per il Gruppo Donne UILDM - cui Gaia appar-teneva - da Annalisa Benedetti, sulla relazionetra donne, disabilità e cinema.

Dentro: FridaUn film di successo al botteghino, quello direttonel 2002 da Julie Taymor, con un cast di primopiano, dalla protagonista Salma Hayek al com-

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primario Alfred Molina, e poi, per i ruoli di con-torno, Antonio Banderas, Edward Norton,Geoffrey Rush, Ashley Judd e la nostra ValeriaGolino. L’ispirazione è data dalla biografia dellapittrice messicana Frida Kahlo, una “donna fortein un corpo fragile”. A far da contrappunto allevicende amorose, passionali e sofferte, consuma-te tra lei e il marito Diego Rivera, c’è il rapportodi Frida con il proprio corpo, provato da un graveincidente di gioventù e segnato da lesioni interneche la renderanno zoppa, incapace di portare atermine una gravidanza, privata di una gamba aseguito della cancrena e infine praticamenteimmobile a causa di una polmonite.Il desiderio di dare libero sfogo alle proprie doti

artistiche spingerà la donna a scelte inconsueteper l’epoca. Un ritratto complesso e affascinante,seducente e difficile.

Dentro: Il vizio di vivereA fine carriera, il regista Dino Risi firma nel 2000una messa in scena ispirata alle pagine del testoautobiografico di Rosanna Benzi, la donna mortanegli Anni Novanta e vissuta per trent’anni all’in-terno di un polmone d’acciaio, a seguito di una

Dentro/Fuori (la disabilità)

La nostra rubrica di cinema èdedicata questa volta ad alcunestorie femminili forti, sempre«dentro» e «fuori» la disabilità, e inparticolare all’impegno socia-le e alla forza nel mettersi in giocodi Gaia Valmarin

Gaia ValmarinA lei è dedicato questo numero della nostra rubrica di cinema

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grave forma di poliomielite bulbo spinale. Unadonna immobile nel corpo e vivace nella mente enei sentimenti, desiderosa di comunicare con ilmondo, conosciuta dall’opinione pubblica italianagrazie alle sue attività di comunicazione, tra cui ladirezione della rivista «Gli Altri», e le sue battaglieper l’emancipazione delle persone con disabilità.Papa Giovanni XXIII le scrisse una lettera di rin-graziamento per la sua voglia di vivere, e anchequesto gesto contribuì alla sua fama.Il film ha un andamento piatto e televisivo e l’in-

terpretazione dell’attrice Carol Alt, nei panni dellaprotagonista, non è indimenticabile. Inseriamoperò qui questo titolo perché racconta una storiain linea con quelle che abbiamo voluto raccoglie-re in questa puntata dedicata alle donne.

Dentro: Gaby - Una storia veraIl film di Luis Mandoki del 1987 tratteggia labiografia di una donna messicana nata con unaparalisi cerebrale che la immobilizza completa-mente, se non per un piede attraverso il qualeimpara a comunicare con il mondo.Grazie alla famiglia e alla dedizione di un’infer-

miera, e grazie soprattutto alla propria intelligen-za e determinazione, Gaby riuscirà a studiare finoal livello universitario e a diventare una scrittricedi successo. Proverà a mettersi in gioco anche coni sentimenti e la sessualità, sviluppando due rela-zioni che però si interromperanno, la secondaprima ancora di nascere.

Fuori: La bicicletta verdeHaifaa Al Mansour è la prima regista donnadell’Arabia Saudita, che nel 2012 ha messo inscena una storia di intraprendenza femminile,affidandola a una bimba che vuole possedere unabicicletta, nonostante nella sua cultura sia unmezzo permesso solo ai maschi. Sfiderà tutti purdi ottenerla.Presentata alla Mostra del Cinema di Venezia, la

pellicola denuncia la condizione della donnaaraba con un atteggiamento che non è di compa-timento, ma di riscossa, come quello di AminaTyler, la blogger e attivista diciannovenne tunisi-

na incarcerata dal 19 maggio di quest’anno per-ché in possesso di gas urticante. Il desiderio dilibertà di queste donne è urgente, vivido e riccodi contenuti universali.

Fuori: Come pietra pazienteAtiq Rahimi nasce come documentarista, diven-ta scrittore e recentemente ha firmato la secondaregia di fiction. È afgano e racconta l’Afghanistan.Qui mette in scena un suo romanzo, dando vita aun personaggio femminile indelebile (interpreta-to magistralmente da Golshifteh Farahani), valea dire una donna povera di Kabul che accudisceil marito mujaeddhin, in coma in seguito a un’im-presa di guerra.È una donna che trasforma la condanna all’ac-

cudimento in una possibilità di riscatto, accor-gendosi che il marito in quelle condizioni puòdiventare la sua “pietra paziente”, quella pietra acui nella tradizione persiana si confidano segretie difficoltà e che andrà in mille pezzi una voltacaricata di tutto. Così comincia a raccontargli dilei, si svela in una Kabul lacerata dalla guerra,dove il velo è un’imposizione sociale per ognidonna. E attraverso la parola si libera, si emanci-pa, incontra se stessa. ■

a cura di Barbara Pianca

Frida KahloIl film Frida è ispirato alla biografia della pittrice messicana, “donna forte in un corpo fragile”

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veva 46 anni, abitava a Roma, e si era lau-reata in Pedagogia e poi in Materie

Letterarie. Dal 2000, Gaia Valmarin lavoravanella Sezione Laziale UILDM, nell’UfficioStampa e come caporedattrice della rivista«Finestra Aperta». Da diversi anni, inoltre,faceva parte anche del Coordinamento delGruppo Donne UILDM. Ecco come la salutanole sue compagne.

Per Gaia«Si sa che deve accadere, siamo coscienti delnostro destino, parliamo di come affrontarlo nelmodo migliore, il meno doloroso possibile.Eppure, quando succede, ci si sente straziatidentro, senza più parole e solo con le lacrime.Ciao Gaia, grazie per essermi stata accanto»(Oriana)«Ciao Gaia. Mi mancherai. Molto! Mi man-

cherà la tua voce. I tuoi capelli rossi. Mi man-cherà la tua pacatezza, la tua dolcezza, la tuafermezza. Mi resterà per sempre la tua voglia diesserci, di vivere, di lottare, di amare. Mi man-cherà il tuo nome. Gaia: nomen omen. Mi reste-rà per sempre il tuo esempio. Grazie di tutto»(Annalisa)«Due occhi grandi così e un sorriso luminoso.

Una donna gentile e forte, colorata come unagiornata di sole. Ricorderò sempre la bellissimaesperienza del corso di espressione corporea,

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seguito insieme durante un seminario delGruppo Donne; quanto hanno saputo parlarequegli occhi, quanta gioia trasmettere! Gaia,fiore d’acciaio, sarai sempre una colonna delGruppo Donne» (Francesca)«Nessuno è mai è pronto a perdere chi ama, e

nemmeno io lo ero oggi. Come sempre mi spiaz-zi, amica mia! Sei (non riesco a pensarti al passa-to) una delle poche persone al di fuori della miafamiglia e della cerchia di amici ad aver credutoin me, nelle mie capacità, nella mia persona. Conla vivacità e l’acuta intelligenza che ti contraddi-stingue, mi hai dato la tua fiducia e amicizia, per-mettendomi di far parte di un Gruppo meravi-glioso come il Gruppo Donne UILDM (a cui, daoggi, darò ancora più valore). Tu, col tuo sorrisocontagioso che illumina tutto, mi hai mostratoper la prima volta che una donna dotata di intel-ligenza e volontà ferrea può superare qualsiasilimite fisico. Per questa, e per molte altre ragioni,continuo a pensare che tu sia la donna più bellache abbia mai incontrato. Ti voglio bene, amicamia, continuerò ad indossare il fermaglio con ilgirasole che tanto ti piaceva, promesso. Saraisempre nel mio cuore» (Vale)«Come farò adesso senza il tuo perfezioni-

smo? Come farò senza il tuo “cuore di ricotta”?»(Simona)«Cara Gaia, sei entrata nella mia vita come

una folata di vento primaverile, leggera maforte, sorridente ma decisa, minuta ma Grande.Mi mancherai» (Fulvia)

Attente alle false speranze!Delle tante cose che Gaia ha scritto, ne abbia-

mo scelto una del 2005 che ci sembra raccontimolto di lei e del suo modo di guardare ilmondo.«“Non ti devi fare false speranze”, questa frase

è ricorrente nella vita di una donna disabile.Possono essere le persone più care a farle questaraccomandazione per proteggerla dalle delusio-ni, o è lei stessa a cercare di convincersene,quando ormai le illusioni se le è già fatte e ilbuonsenso, “paracadute” indispensabile per

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RICORDI

Gaia,fiore d’acciaio

I ricordi delle persone con cuiha condiviso tante esperienzenel Gruppo Donne UILDM e un suoscritto che racconta molto di lei edel suo mondo: così ricordiamoGaia Valmarin, preziosa collabo-ratrice anche di DM

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una persona patetica che tenta, agghindandosi,di negare la realtà del deficit che non si puòcancellare. La magia che fa vincere una delledue immagini sull’altra non è scaturita certa-mente dalla quantità di “belletti” che si usano odagli sforzi disumani di piacere agli altri e farcredere quindi di piacere anche a se stessi.Forse qualcosa cambia nel momento in cui siaccettano le proprie debolezze, le propriemancanze e le tangibili imperfezioni. Quando lavergogna per un corpo diverso e deforme vieneaccettata come una parte del proprio carattere,senza più negare la propria differenza e la pro-pria debolezza al confronto delle altre donne, èqua che avviene la magia! “È vero mi mancanotante cose e nulla mi renderà bella come le altre,ma io come posso rendere bello agli altri starecon me?”. Sembrerà che queste considerazionici stiano portando fuori tema, eppure una per-sona che riesce a spostare il centro del propriointeresse da se stessa al benessere degli altriprovoca intorno a sé un effetto a catena di gioiae di condivisione. Un sorriso fatto con affetto ecalore sarà sempre il più bello, sia che vengaesaltato o no da un rossetto luccicante o dadenti perfetti.Ci veniva chiesto cosa si provava a farsi aiuta-

re da altre donne a vestirsi, lavarsi, pettinarsi.Ebbene, è una necessità e può essere anchemortificante, ma non scordiamoci che c’è chi èabbandonato per giorni a letto e non ha nessu-no neanche per farsi girare. Di conseguenzadobbiamo essere grate della possibilità di averequalcuno “da tormentare”, per scegliere questoo quell’orecchino da abbinare a questa o quellagonna. E se poi compiamo questa faticosa ope-razione con le giovani, che per un anno svolgo-no con noi il Servizio Civile, ebbene anche que-sto può diventare un gioco divertente e una cre-scita formativa. Dunque curiamoci, coccoliamoci, esaltiamo

un po’ di vanità, ma senza scordarci delle coseimportanti come l’ascolto e la comprensioneverso gli altri e soprattutto, care amiche, atten-te alle “false speranze…”». ■

ogni donna disabile, non è entrato in azione.Speranze false e illusorie quali possono

essere? Non solo quelle di crearsi una famiglia,quelle di realizzarsi nel lavoro in modo propor-zionale alle proprie potenzialità, o quelle di cre-dere che nella vita tutto finisca bene come nellefavole, anche altre potrebbero essere. Ad esem-pio che un bel vestito colorato e vaporoso possamascherare una colonna vertebrale contorta edeforme, che un bel taglio di capelli possa slan-ciare una testa ciondolante e incassata tra lespalle, o che un tocco di ombretto possa ravvi-vare uno sguardo troppo malinconico.Speranze irrealizzabili quelle che fanno con-

vincere una ragazzina “diversamente abile” chele sue coetanee la percepiranno come una diloro perché indossa la minigonna o si tinge icapelli di rosa fucsia, o che un’elegante signorapossa essere stimata e affascinante in qualsiasiambiente, pur essendo in carrozzina.Niente può essere più illusorio, ma anche tra-

gicamente veritiero di uno specchio che rifletteun’immagine. Chi vedi lì davanti a te, inseritain una cornice di legno, può essere la figura diuna donna carina e contenta di sé o quella di

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a cura del Gruppo Donne UILDM

Marina di VarcaturoGaia Valmarin alle ManifestazioniNazionali UILDM del 2009, nella località vicina a Napoli

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BREVI

tesoriera e figura storica della Sezione diMilano.Proprio al momento di andare in stampa, infi-

ne, abbiamo ricevuto il seguente messaggiodalla UILDM di Rimini: «Comunichiamo che èmancata Savina Ciuffoli in Mignani, mammadi Maurizio e di don Mirco, nonché moglieesemplare del nostro caro e compianto sociofondatore Giorgio Mignani. Vogliamo ricordar-la con la sua verve dinamica e super attiva, sem-pre allegra, aperta e disponibile con tutti». ■

Veicolo vendesiroviene da Bruno Cendron dellaUILDM di Treviso l’offerta di un veico-

lo Renault Kangoo Diesel - del quale riprodu-ciamo qui sotto un’immagine - immatricolatonel 1999 e in buone condizioni, attrezzato per iltrasporto di una persona disabile, con pianaleribassato (per informazioni: tel. 335/6240880,[email protected]). ■

EMILIO ISCA PER DM

DISABILITÀ IN PIENA LUCE NEL MONDOPiù di cinquemila gruppi della società civile, da oltre centoventuno Paesi, hanno contribuito all’elaborazione dellanuova agenda lanciata il 30 maggio scorso dalle Nazioni Unite (A New Global Partnership: Eradicate Povertyand Transform Economies through Sustainable Development), volta a eliminare entro il 2030 la povertà nel mondoe a dirigere l’economia verso uno sviluppo sostenibile.Tra quei gruppi c’erano anche l’IDA (International Disability Alliance) e l’IDDC (International Disability and Development

Consortium) e non è dunque un caso che quel documento contenga numerosi e sostanziali riferimenti alla disabilità. ■

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Li ricordiamolcune dolorose perdite, che anche il nostrogiornale vuole qui ricordare, hanno fune-

stato in questi mesi la vita della UILDM. Nel mese di aprile, infatti, è mancato Guido

Trombin, caro amico e socio della Sezione diVenezia, mentre in maggio abbiamo dovutoregistrare la notizia della scomparsa diGiovanna Mazza, moglie di Aristide Savelli, giàpresidente del Comitato Regionale UILDMEmilia Romagna e quella di Graziella Conti,

Vanta una lunga e prestigiosa carriera di vignettista,editore e art director, Emilio Isca, il gradito ospitedella quarta di copertina di questo numero di DM,che ha esordito negli Anni Cinquanta, collaborandocon le principali riviste umoristiche italiane. NegliAnni Settanta ha diretto poi la rivista «Help!», unadelle più note pubblicazioni della grafica umoristicacontemporanea. E ancora, con le Edizioni Visual hapubblicato una ventina di titoli di umoristi italiani, sco-prendo tra l’altro Autori del calibro di Vauro eMannelli. Ha fondato infine manifestazioni comeHumorfestival e Umoristi D.O.C. di Fossano (Cuneo)delle quali è direttore artistico. Autore di numerosilibri, se ne segnala in particolare Professione Umo -rista del 1977, scritto in collaborazione con lo stori-co della satira Gec.Parla da sé, il disegno che ha voluto donare al

nostro giornale e per il quale lo ringraziamo calda-mente, anche per la disponibilità e la cortesia con cuiha saputo arricchire da par suo la nostra parata delleGrandi vignette di DM. ■

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