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Sezione 1 – Rischio di credito INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il 2013 ha visto confermata la crisi economica nel nostro Paese iniziata già a fine 2011, anche se nel corso dei mesi i principali indicatori macroeconomici hanno evidenziato un’attenuazione della stessa con possibile svolta a partire dal 2014. Le politiche poste in essere dal Gruppo BPER in questo contesto sono state improntate alla mi- nimizzazione del rischio e al sostegno di quei settori con imprese particolarmente votate all’export quali: meccanica, agroindustriale, elettrotecnica, farmaceutica e relative filiere produttive. Nella forte convinzione di sostenere anche in questo momento il proprio territorio, il Gruppo, oltre a mettere a disposizione plafond creditizi dedicati alle imprese, ha provveduto a fornire liquidità indiretta al mondo imprenditoriale sottoscrivendo l’accordo ABI per il credito alle PMI, rinno- vando così, di fatto, la possibilità di sospendere e allungare i finanziamenti delle imprese. Nel corso del 2013, tuttavia, la domanda di credito di aziende e privati è diminuita sensibilmente. I privati hanno avvertito il peso della crisi economica ed hanno limitato la propensione all’indebitamento per l’acquisto della casa. Le imprese, dal canto loro, hanno rimandato inevita- bilmente le scelte di investimento in forza di un generale calo di ordini e fatturato significativi. Si è mantenuta, invece, vivace la richiesta di operazioni di ristrutturazione del debito. Anche le Società del Gruppo operanti nel parabancario hanno seguito il trend della crisi: il facto- ring ha sviluppato il giro d’affari, a dimostrazione delle difficoltà delle imprese nell’incasso dei pro- pri crediti. Il leasing, al contrario, ha accusato una diminuzione non modesta dei volumi laddove sia gli investimenti immobiliari che strumentali delle aziende si sono ridotti sensibilmente. 2. Politiche di gestione del rischio di credito La politica del credito del Gruppo persegue la finalità di selezionare attentamente le controparti affidate attraverso un'analisi del loro merito creditizio, anche con l’utilizzo di strumenti ormai con- solidati quali il sistema di rating, pur tenendo presenti gli obiettivi di natura commerciale e di so- stegno al territorio. In considerazione degli obiettivi strategici e dell'operatività che contraddistingue il Gruppo, la stra- tegia generale di gestione dei rischi in oggetto è caratterizzata da una moderata propensione al rischio che trova espressione: nella valutazione attuale e prospettica del merito creditizio delle controparti; nella diversificazione del portafoglio, limitando la concentrazione delle esposizioni su sin- gole controparti e su singoli settori di attività economica. 289 bilancio consolidato dell’esercizio 2013 nota integrativa parte E

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Rischi del Gruppo bancario Nel rispetto ed in applicazione delle indicazioni contenute nel cosiddetto “Terzo Pilastro” di Basi-lea 2, il Gruppo provvede alla pubblicazione dell’informativa al pubblico, relativa all’adeguatezza patrimoniale, all’esposizione ai rischi e alle caratteristiche generali dei sistemi di gestione e con-trollo degli stessi, ai sensi della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 (Pillar 3). Il documento è reperibile, nei termini previsti dalla normativa, sia sul sito della Capogruppo – www.bper.it – che su quello di Gruppo – www.gruppobper.it -. Premessa Per quanto attiene la sintesi dell'organizzazione del governo dei rischi del Gruppo, dei relativi pro-cessi e delle funzioni chiave, si rimanda a quanto illustrato sul tema all'interno della Relazione degli Amministratori sulla gestione del Gruppo al capitolo “Principali rischi ed incertezze”.

Sezione 1 – Rischio di credito INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA 1. Aspetti generali Il 2013 ha visto confermata la crisi economica nel nostro Paese iniziata già a fine 2011, anche se nel corso dei mesi i principali indicatori macroeconomici hanno evidenziato un’attenuazione della stessa con possibile svolta a partire dal 2014. Le politiche poste in essere dal Gruppo BPER in questo contesto sono state improntate alla mi-nimizzazione del rischio e al sostegno di quei settori con imprese particolarmente votate all’export quali: meccanica, agroindustriale, elettrotecnica, farmaceutica e relative filiere produttive. Nella forte convinzione di sostenere anche in questo momento il proprio territorio, il Gruppo, oltre a mettere a disposizione plafond creditizi dedicati alle imprese, ha provveduto a fornire liquidità indiretta al mondo imprenditoriale sottoscrivendo l’accordo ABI per il credito alle PMI, rinno-vando così, di fatto, la possibilità di sospendere e allungare i finanziamenti delle imprese. Nel corso del 2013, tuttavia, la domanda di credito di aziende e privati è diminuita sensibilmente. I privati hanno avvertito il peso della crisi economica ed hanno limitato la propensione all’indebitamento per l’acquisto della casa. Le imprese, dal canto loro, hanno rimandato inevita-bilmente le scelte di investimento in forza di un generale calo di ordini e fatturato significativi. Si è mantenuta, invece, vivace la richiesta di operazioni di ristrutturazione del debito. Anche le Società del Gruppo operanti nel parabancario hanno seguito il trend della crisi: il facto-ring ha sviluppato il giro d’affari, a dimostrazione delle difficoltà delle imprese nell’incasso dei pro-pri crediti. Il leasing, al contrario, ha accusato una diminuzione non modesta dei volumi laddove sia gli investimenti immobiliari che strumentali delle aziende si sono ridotti sensibilmente. 2. Politiche di gestione del rischio di credito La politica del credito del Gruppo persegue la finalità di selezionare attentamente le controparti affidate attraverso un'analisi del loro merito creditizio, anche con l’utilizzo di strumenti ormai con-solidati quali il sistema di rating, pur tenendo presenti gli obiettivi di natura commerciale e di so-stegno al territorio. In considerazione degli obiettivi strategici e dell'operatività che contraddistingue il Gruppo, la stra-tegia generale di gestione dei rischi in oggetto è caratterizzata da una moderata propensione al rischio che trova espressione:

• nella valutazione attuale e prospettica del merito creditizio delle controparti; • nella diversificazione del portafoglio, limitando la concentrazione delle esposizioni su sin-

gole controparti e su singoli settori di attività economica.

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2.1 Aspetti organizzativi Il modello di gestione del rischio di credito del Gruppo si pone i seguenti obiettivi:

• recepire le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza e, al tempo stesso, tener conto delle spe-cificità operative del Gruppo;

• assicurare un’adeguata gestione del rischio di credito a livello di singola banca ed a livello consolidato.

Il raggiungimento di tali obiettivi è realizzato attraverso la separazione delle responsabilità e dei ruoli tra gli organi con funzioni di gestione del rischio di credito e quelli con funzioni di controllo. La gestione ed il controllo dell’esposizione al rischio di credito risultano fondate sui seguenti ele-menti:

• indipendenza della funzione preposta alla misurazione del rischio di credito rispetto alle funzioni di business;

• chiarezza nella definizione dei poteri delegati e della conseguente struttura dei limiti im-posti dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo;

• coordinamento dei processi di gestione del rischio di credito da parte della Capogrup-po, pur in presenza di una gestione autonoma del rischio di credito a livello di singola so-cietà;

• coerenza dei modelli di misurazione utilizzati a livello di Gruppo in linea con le best prac-tice internazionali;

• trasparenza nelle metodologie e nei criteri di misurazione utilizzati per agevolare la com-prensione delle misure di rischio adottate;

• produzione di stress test periodici che, sulla base di scenari di shock endogeni ed eso-geni, forniscono indicatori di rischio deterministici e/o probabilistici.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito La gestione del rischio avviene attraverso un sistema di metodologie ed approcci finalizzati alla misurazione e/o valutazione continuativa del risultato stesso, allo scopo di indirizzare le azioni ge-stionali e quantificare la dotazione patrimoniale di cui il Gruppo deve disporre per fronteggiare i rischi assunti. La singola banca analizza il rischio di credito e le sue componenti, ed identifica la rischiosità associata al portafoglio creditizio avvalendosi di opportune metodologie di misurazione. In particolare, è utilizzata una molteplicità di strumenti di misurazione e controllo del rischio di credito, sia relativamente al portafoglio performing che a quello non performing. I modelli di rating sviluppati dalla Capogruppo per il calcolo della PD (Probability of Default, pro-babilità che si verifichi il default della controparte affidata) presentano caratteristiche peculiari se-condo il segmento di rischio di appartenenza della controparte, dell’esposizione oggetto di valuta-zione e della fase del processo del credito in corrispondenza del quale sono applicati (prima ero-gazione o monitoraggio). Le classificazioni sono rappresentate da 13 classi di merito, differenziate per segmento di rischio e raccordate in un’unica Master Scale. Tutti i sistemi definiti dalla Capogruppo presentano alcune caratteristiche comuni:

• il rating è determinato secondo un approccio per controparte; • i sistemi di rating sono realizzati avendo a riferimento il portafoglio crediti del Gruppo

bancario (il rating è, infatti, unico per ogni controparte, anche se condivisa tra più Banche del Gruppo);

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2.1 Aspetti organizzativi Il modello di gestione del rischio di credito del Gruppo si pone i seguenti obiettivi:

• recepire le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza e, al tempo stesso, tener conto delle spe-cificità operative del Gruppo;

• assicurare un’adeguata gestione del rischio di credito a livello di singola banca ed a livello consolidato.

Il raggiungimento di tali obiettivi è realizzato attraverso la separazione delle responsabilità e dei ruoli tra gli organi con funzioni di gestione del rischio di credito e quelli con funzioni di controllo. La gestione ed il controllo dell’esposizione al rischio di credito risultano fondate sui seguenti ele-menti:

• indipendenza della funzione preposta alla misurazione del rischio di credito rispetto alle funzioni di business;

• chiarezza nella definizione dei poteri delegati e della conseguente struttura dei limiti im-posti dal Consiglio di amministrazione della Capogruppo;

• coordinamento dei processi di gestione del rischio di credito da parte della Capogrup-po, pur in presenza di una gestione autonoma del rischio di credito a livello di singola so-cietà;

• coerenza dei modelli di misurazione utilizzati a livello di Gruppo in linea con le best prac-tice internazionali;

• trasparenza nelle metodologie e nei criteri di misurazione utilizzati per agevolare la com-prensione delle misure di rischio adottate;

• produzione di stress test periodici che, sulla base di scenari di shock endogeni ed eso-geni, forniscono indicatori di rischio deterministici e/o probabilistici.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito La gestione del rischio avviene attraverso un sistema di metodologie ed approcci finalizzati alla misurazione e/o valutazione continuativa del risultato stesso, allo scopo di indirizzare le azioni ge-stionali e quantificare la dotazione patrimoniale di cui il Gruppo deve disporre per fronteggiare i rischi assunti. La singola banca analizza il rischio di credito e le sue componenti, ed identifica la rischiosità associata al portafoglio creditizio avvalendosi di opportune metodologie di misurazione. In particolare, è utilizzata una molteplicità di strumenti di misurazione e controllo del rischio di credito, sia relativamente al portafoglio performing che a quello non performing. I modelli di rating sviluppati dalla Capogruppo per il calcolo della PD (Probability of Default, pro-babilità che si verifichi il default della controparte affidata) presentano caratteristiche peculiari se-condo il segmento di rischio di appartenenza della controparte, dell’esposizione oggetto di valuta-zione e della fase del processo del credito in corrispondenza del quale sono applicati (prima ero-gazione o monitoraggio). Le classificazioni sono rappresentate da 13 classi di merito, differenziate per segmento di rischio e raccordate in un’unica Master Scale. Tutti i sistemi definiti dalla Capogruppo presentano alcune caratteristiche comuni:

• il rating è determinato secondo un approccio per controparte; • i sistemi di rating sono realizzati avendo a riferimento il portafoglio crediti del Gruppo

bancario (il rating è, infatti, unico per ogni controparte, anche se condivisa tra più Banche del Gruppo);

• i modelli elaborano informazioni andamentali interne, andamentali di sistema, ricavate dal flusso di ritorno CR e, per le imprese, anche informazioni di natura finanziaria;

• i modelli PMI Corporate, PMI Immobiliari-pluriennali e Large Corporate integrano la com-ponente statistica con una componente qualitativa. Il processo di attribuzione del rating per tali segmenti prevede, inoltre, la possibilità, da parte del gestore, di attivare un overri-de, ossia di richiedere una deroga al rating quantitativo sulla base di informazioni certe e documentate non elaborate dal modello. La richiesta di deroga è valutata da una struttura centrale che opera a livello di Gruppo;

• per il segmento Large Corporate, ad integrazione del modello che valuta la singola con-troparte, è presente, come supporto all’analisi della rischiosità, un’ulteriore componente che tiene in considerazione l’eventuale appartenenza ad un gruppo aziendale;

• la calibrazione della “Probabilità di Default” è basata sugli stati anomali regolamentari che includono anche i past due, al netto dei c.d. past due tecnici;

• le serie storiche utilizzate per lo sviluppo e la calibrazione dei modelli hanno risposto sia all’esigenza di coprire un ampio orizzonte temporale sia a quella di rappresentare in ottica forward looking la realtà interna;

• il rating è analizzato e revisionato almeno una volta all’anno; è tuttavia definito un proces-so di monitoraggio di ogni rating in portafoglio che ne innesca il decadimento laddove si dimostrasse non più rappresentativo dell’effettivo profilo di rischio della controparte e qua-lora si ravvisassero segnali di deterioramento della qualità creditizia.

La determinazione del rating finale è differenziato per tipologia di controparte. Il processo di at-tribuzione del rating prevede, infatti, un livello di approfondimento proporzionale alla complessi-tà/dimensione della tipologia di controparte valutata: è prevista una struttura più complessa ed ar-ticolata per le imprese medio-grandi (segmenti PMI Corporate, PMI Immobiliari-pluriennali e Large Corporate), a minore numerosità ma con esposizioni medie maggiori, ed una struttura semplifica-ta per la clientela Retail (PMI Retail, Privati e Small Business) a maggiore numerosità, ma con esposizioni meno rilevanti. La stima della LGD (Loss Given Default: rappresenta il tasso di perdita attesa al verificarsi del default - della controparte affidata, differenziata per tipologia di esposizione della controparte stessa) si basa su informazioni relative alla controparte medesima (segmento, area geografica, stato amministrativo interno), al prodotto (forma tecnica, fascia di esposizione) ed alla presenza, tipologia e grado di copertura delle garanzie. Nelle stime di LGD sono inclusi gli effetti derivanti dalla fase recessiva del ciclo economico (do-wnturn LGD). Nel corso del 2013 sono state finalizzate o avviate rilevanti attività nell’ambito del Progetto Basi-lea 2:

• la revisione della segmentazione di rischio e del processo di attribuzione del rating; • la ricalibrazione dei modelli andamentali per i segmenti Privati e Small Business; • l’aggiornamento dei modelli Large Corporate, PMI Corporate e PMI Retail; • lo sviluppo di un modello di rating specifico per le società immobiliari; • l’affinamento del sistema di parallel running (calcolo dei requisiti patrimoniali con metodo-

logia standard ed IRB); • l’aggiornamento del modello LGD; • lo sviluppo di un modello dedicato alla fase di accettazione per i segmenti Privati e Small

Business.

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Nel 2013 il Gruppo ha provveduto anche all’aggiornamento della credit risk policy che, oltre a indicare i principi di governo, assunzione e gestione del rischio di credito, definisce la propensione al rischio di credito. A tale scopo la policy introduce un nuovo sistema dei limiti di esposizione al rischio di credito stabilendone le relative soglie di sorveglianza da sottoporre a periodico monito-raggio. Il documento, inoltre, descrive i principi per la determinazione degli accantonamenti anali-tici e collettivi su crediti e per la classificazione degli stati. Al fine di gestire il rischio di credito, il Gruppo ha evoluto il proprio sistema dei limiti di affidamento volto a regolamentare il processo di erogazione ed ha sviluppato un modello dei poteri di delibera, nel quale sono considerati la rischiosità del cliente e/o dell'operazione, coerentemente con i mo-delli di valutazione del rischio. Il modello è strutturato al fine di garantire il rispetto del principio se-condo cui l'identificazione dell'organo deliberante è commisurata alla rischiosità dell'operazione e prevede che la fissazione dei limiti decisionali sia stabilita sulla base di uno o più elementi caratte-rizzanti il rischio della controparte e dell'operazione (in particolare rating della controparte, perdita attesa, ammontare dell'affidamento). Le misure di rischio del sistema di rating interno sono utilizzate in ambito di reporting direzionale; in particolare, con periodicità trimestrale è elaborato il Credit Risk Book, che costituisce il sup-porto informativo fondamentale per il Comitato Rischi di Credito e contiene dettagliati report sul rischio di credito a livello consolidato ed individuale (distribuzione del portafoglio per stati ammini-strativi, classi di rating e perdita attesa, matrici di transizione, dinamica degli accantonamenti for-fettari ed analitici, tassi di decadimento, redditività risk-adjusted), con analisi differenziate per segmenti di rischio, gestionali ed area geografica. È, inoltre, disponibile uno strumento di reporting alla rete, caratterizzato da varie viste del porta-foglio crediti, con diversi livelli di aggregazione (filiale, area, Direzione generale, banca, gruppo) e coni di visibilità gerarchici. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Le tecniche di mitigazione sono uno strumento importante per ridurre o trasferire parte del rischio di credito associato al portafoglio di esposizioni. In linea con la contenuta propensione al rischio, che ne caratterizza l’operatività, il Gruppo persegue la mitigazione del rischio di credito riservando particolare attenzione al processo di raccolta e gestione delle garanzie, siano esse reali o per-sonali. A tal fine il Gruppo ha predisposto idonee procedure informatiche ed organizzative per la gestione, nel rispetto dei requisiti prudenziali di vigilanza, delle garanzie reali immobiliari e finan-ziarie, e idonea normativa interna per la gestione del ciclo di vita delle altre garanzie reali materia-li. Le garanzie reali maggiormente utilizzate dal Gruppo sono rappresentate dalle ipoteche su beni immobili residenziali e non, acquisite principalmente nell'ambito del comparto Retail e, in forma minore, nel comparto Corporate, e dai pegni su titoli e contanti. Già da qualche anno il Gruppo si è dotato di una procedura interna in grado di raccogliere, in forma strutturata, le informazioni rela-tive tanto al patrimonio immobiliare dei soggetti coinvolti nella pratica di fido, quanto agli immobili in garanzia. Il valore degli immobili viene periodicamente rivalutato ed aggiornato sulla base dei database statistici di un primario operatore del settore e vengono attivate le iniziative volte al rin-novo delle perizie di valutazione; a presidio di questo processo è stata istituita una specifica fun-zione operativa, a supporto dell'intero Gruppo bancario, che svolge il monitoraggio, in continuo,

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Nel 2013 il Gruppo ha provveduto anche all’aggiornamento della credit risk policy che, oltre a indicare i principi di governo, assunzione e gestione del rischio di credito, definisce la propensione al rischio di credito. A tale scopo la policy introduce un nuovo sistema dei limiti di esposizione al rischio di credito stabilendone le relative soglie di sorveglianza da sottoporre a periodico monito-raggio. Il documento, inoltre, descrive i principi per la determinazione degli accantonamenti anali-tici e collettivi su crediti e per la classificazione degli stati. Al fine di gestire il rischio di credito, il Gruppo ha evoluto il proprio sistema dei limiti di affidamento volto a regolamentare il processo di erogazione ed ha sviluppato un modello dei poteri di delibera, nel quale sono considerati la rischiosità del cliente e/o dell'operazione, coerentemente con i mo-delli di valutazione del rischio. Il modello è strutturato al fine di garantire il rispetto del principio se-condo cui l'identificazione dell'organo deliberante è commisurata alla rischiosità dell'operazione e prevede che la fissazione dei limiti decisionali sia stabilita sulla base di uno o più elementi caratte-rizzanti il rischio della controparte e dell'operazione (in particolare rating della controparte, perdita attesa, ammontare dell'affidamento). Le misure di rischio del sistema di rating interno sono utilizzate in ambito di reporting direzionale; in particolare, con periodicità trimestrale è elaborato il Credit Risk Book, che costituisce il sup-porto informativo fondamentale per il Comitato Rischi di Credito e contiene dettagliati report sul rischio di credito a livello consolidato ed individuale (distribuzione del portafoglio per stati ammini-strativi, classi di rating e perdita attesa, matrici di transizione, dinamica degli accantonamenti for-fettari ed analitici, tassi di decadimento, redditività risk-adjusted), con analisi differenziate per segmenti di rischio, gestionali ed area geografica. È, inoltre, disponibile uno strumento di reporting alla rete, caratterizzato da varie viste del porta-foglio crediti, con diversi livelli di aggregazione (filiale, area, Direzione generale, banca, gruppo) e coni di visibilità gerarchici. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Le tecniche di mitigazione sono uno strumento importante per ridurre o trasferire parte del rischio di credito associato al portafoglio di esposizioni. In linea con la contenuta propensione al rischio, che ne caratterizza l’operatività, il Gruppo persegue la mitigazione del rischio di credito riservando particolare attenzione al processo di raccolta e gestione delle garanzie, siano esse reali o per-sonali. A tal fine il Gruppo ha predisposto idonee procedure informatiche ed organizzative per la gestione, nel rispetto dei requisiti prudenziali di vigilanza, delle garanzie reali immobiliari e finan-ziarie, e idonea normativa interna per la gestione del ciclo di vita delle altre garanzie reali materia-li. Le garanzie reali maggiormente utilizzate dal Gruppo sono rappresentate dalle ipoteche su beni immobili residenziali e non, acquisite principalmente nell'ambito del comparto Retail e, in forma minore, nel comparto Corporate, e dai pegni su titoli e contanti. Già da qualche anno il Gruppo si è dotato di una procedura interna in grado di raccogliere, in forma strutturata, le informazioni rela-tive tanto al patrimonio immobiliare dei soggetti coinvolti nella pratica di fido, quanto agli immobili in garanzia. Il valore degli immobili viene periodicamente rivalutato ed aggiornato sulla base dei database statistici di un primario operatore del settore e vengono attivate le iniziative volte al rin-novo delle perizie di valutazione; a presidio di questo processo è stata istituita una specifica fun-zione operativa, a supporto dell'intero Gruppo bancario, che svolge il monitoraggio, in continuo,

del valore a garanzia delle esposizioni, come previsto dal nuovo schema normativo. Analogamen-te, le garanzie reali rappresentate da strumenti finanziari gestiti all'interno delle procedure dell’area finanza hanno il loro fair value aggiornato di continuo, sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato. Con riferimento alle garanzie personali, le tipologie maggiormente utilizzate sono rappresentate dalle “fideiussioni specifiche” e dalle “fideiussioni omnibus limitate”, rilasciate prevalentemente dall’imprenditore a favore della propria impresa e dalla società capogruppo del gruppo economico a favore delle proprie controllate sotto forma di lettere di patronage vincolanti. Assume un certo rilievo anche il fenomeno delle garanzie fideiussorie rilasciate dai molteplici consorzi di garanzia a favore delle proprie aziende associate. 2.4 Attività finanziarie deteriorate Con riferimento alle attività finanziarie deteriorate, la prassi gestionale prevede l’utilizzo di una se-rie di classificazioni interne delle posizioni, in funzione della qualità dei debitori e del rischio associato alle singole operazioni, in conformità anche a quanto previsto dalla normativa emessa dall’Organo di Vigilanza. L’attribuzione di una posizione ad una di tali classificazioni di anomalia è effettuata sulla base di un regolamento interno, che disciplina puntualmente il trasferimento ad un certo stato amministra-tivo di controllo al verificarsi di determinate anomalie nel rapporto: alcuni di tali passaggi sono au-tomatici; altri, invece, avvengono sulla base di valutazioni soggettive effettuate nell’ambito dell’attività di monitoraggio andamentale delle posizioni stesse. Gli strumenti a disposizione con-sentono di rilevare, con la massima tempestività, i segnali di deterioramento del rapporto poten-zialmente produttivi dell’assegnazione ad una delle classificazioni di anomalia previste. La coerenza della collocazione di una posizione nell’adeguato stato di anomalia, rispetto a quanto previsto dal regolamento interno, è assicurata da una verifica periodica effettuata applicando, in modo automatico, il modello regolamentare all’intera popolazione e confrontando il risultato dello stesso con l’effettivo stato amministrativo di controllo utilizzato. Allo stesso modo è effettuata la valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore, rispetto a quanto previsto dallo stesso rego-lamento interno. Il venir meno dell’anomalia sul rapporto produce la migrazione verso stati interni meno gravi; quest’ultimo passaggio, effettuato sempre con una valutazione soggettiva ed analitica, può con-cludersi, in ultima ipotesi, con il ritorno “in bonis” della posizione. Analoghe analisi di monitoraggio sono effettuate per le posizioni che presentano crediti scaduti oltre una determinata soglia tempo-rale. Al fine di ottimizzare il processo di monitoraggio della clientela, la Capogruppo ha completato lo sviluppo di un modello di Early Warning, in grado di differenziare le posizioni performing in por-tafoglio per livelli di rischiosità, al fine di suggerire tempestivi interventi gestionali mirati da parte delle strutture preposte. Tale modello è stato sviluppato secondo un approccio metodologico che è volto a rispondere a due principi chiave del processo di monitoraggio delle controparti performing:

• la necessità di identificare, in prima istanza, le controparti che prudenzialmente è oppor-tuno sottoporre ad un’attività di monitoraggio specifica al fine di evitare un degrado della

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posizione o di attuare le azioni che, dato lo stato di degrado della posizione ormai avan-zato, possano consentire il miglioramento del profilo di rischio della controparte o conte-nere le eventuali future perdite;

• la necessità di definire i processi di osservazione di tali posizioni determinando priorità e regole di monitoraggio al fine di ottimizzare sia lo sforzo organizzativo delle figure dedica-te alla gestione della clientela, sia il risultato di tale attività.

2.5 Forborne exposures Nel corso del mese di ottobre 2013 l’EBA ha emanato il documento “EBA FINAL draft Implemen-ting Technical Standards” contenente la bozza finale degli standard tecnici relativi alla definizione di non performing exposures e forbearance. Per misure di forbearance (“concessioni”) si intendono quelle modifiche degli originari termini e condizioni contrattuali, ovvero il rifinanziamento totale o parziale del debito, concesse ad un debi-tore esclusivamente in ragione di, o per prevenire, un suo stato di difficoltà finanziaria che potreb-be esercitare effetti negativi sulla sua capacità di adempiere agli impegni contrattuali per come originariamente assunti, e che non sarebbero state concesse ad altro debitore con analogo profilo di rischio ma non in difficoltà finanziaria. Va considerata modifica anche il caso di escussione di garanzia per l’adempimento di pagamenti, ove ciò comporti nuova concessione. Le concessioni devono essere identificate a livello di singola linea di credito (forborne exposures) e possono riguardare esposizioni di debitori classificati sia in bonis che in status non performing. In ogni caso, le esposizioni rinegoziate non devono essere considerate forborne quando il debito-re non si trova in una situazione di difficoltà finanziaria. A titolo esemplificativo, sono considerate misure di forbearance concessioni su esposizioni non performing (o che lo sarebbero diventate in assenza delle stesse), rifinanziamenti utilizzati dai clienti per il rimborso di altre esposizioni già classificate come non perfoming, modifiche contrat-tuali che comportano una cancellazione totale o parziale del debito; rientrano per definizione nell’ambito delle esposizioni forborne i crediti ristrutturati. Il Gruppo BPER, già attento a considerare eventuali misure agevolative nel processo di monito-raggio del credito, ha recentemente integrato la policy di Gruppo per il governo del rischio di cre-dito, introducendo la definizione di forbearance in conformità con quanto previsto dai nuovi stan-dard EBA/ITS/13. In tale condizione di fatto, l’adeguamento della normativa interna non ha avuto effetti sulla classificazione dei crediti. Con riferimento al 31 dicembre 2013, nell’ambito delle attività legate all’Asset Quality Review, il Gruppo BPER ha identificato le esposizioni forborne applicando il perimetro esteso previsto dalla normativa EBA ed adottando opportuni indicatori interni finalizzati ad identificare ancor più pun-tualmente le concessioni accordate a debitori in situazione di difficoltà finanziaria. Nella tabella seguente si fornisce un riepilogo delle esposizioni forborne in bonis e non performing (past due, crediti ristrutturati, incagli):

Esposizioni in forbearance - 31 dicembre 2013

(in milioni)

Stato Esposizioni in bilancio Esposizioni fuori bilancio Totale esposizioni

non performing 2.145 357 2.502 performing 1.592 34 1.626 Totale 3.737 391 4.128

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posizione o di attuare le azioni che, dato lo stato di degrado della posizione ormai avan-zato, possano consentire il miglioramento del profilo di rischio della controparte o conte-nere le eventuali future perdite;

• la necessità di definire i processi di osservazione di tali posizioni determinando priorità e regole di monitoraggio al fine di ottimizzare sia lo sforzo organizzativo delle figure dedica-te alla gestione della clientela, sia il risultato di tale attività.

2.5 Forborne exposures Nel corso del mese di ottobre 2013 l’EBA ha emanato il documento “EBA FINAL draft Implemen-ting Technical Standards” contenente la bozza finale degli standard tecnici relativi alla definizione di non performing exposures e forbearance. Per misure di forbearance (“concessioni”) si intendono quelle modifiche degli originari termini e condizioni contrattuali, ovvero il rifinanziamento totale o parziale del debito, concesse ad un debi-tore esclusivamente in ragione di, o per prevenire, un suo stato di difficoltà finanziaria che potreb-be esercitare effetti negativi sulla sua capacità di adempiere agli impegni contrattuali per come originariamente assunti, e che non sarebbero state concesse ad altro debitore con analogo profilo di rischio ma non in difficoltà finanziaria. Va considerata modifica anche il caso di escussione di garanzia per l’adempimento di pagamenti, ove ciò comporti nuova concessione. Le concessioni devono essere identificate a livello di singola linea di credito (forborne exposures) e possono riguardare esposizioni di debitori classificati sia in bonis che in status non performing. In ogni caso, le esposizioni rinegoziate non devono essere considerate forborne quando il debito-re non si trova in una situazione di difficoltà finanziaria. A titolo esemplificativo, sono considerate misure di forbearance concessioni su esposizioni non performing (o che lo sarebbero diventate in assenza delle stesse), rifinanziamenti utilizzati dai clienti per il rimborso di altre esposizioni già classificate come non perfoming, modifiche contrat-tuali che comportano una cancellazione totale o parziale del debito; rientrano per definizione nell’ambito delle esposizioni forborne i crediti ristrutturati. Il Gruppo BPER, già attento a considerare eventuali misure agevolative nel processo di monito-raggio del credito, ha recentemente integrato la policy di Gruppo per il governo del rischio di cre-dito, introducendo la definizione di forbearance in conformità con quanto previsto dai nuovi stan-dard EBA/ITS/13. In tale condizione di fatto, l’adeguamento della normativa interna non ha avuto effetti sulla classificazione dei crediti. Con riferimento al 31 dicembre 2013, nell’ambito delle attività legate all’Asset Quality Review, il Gruppo BPER ha identificato le esposizioni forborne applicando il perimetro esteso previsto dalla normativa EBA ed adottando opportuni indicatori interni finalizzati ad identificare ancor più pun-tualmente le concessioni accordate a debitori in situazione di difficoltà finanziaria. Nella tabella seguente si fornisce un riepilogo delle esposizioni forborne in bonis e non performing (past due, crediti ristrutturati, incagli):

Esposizioni in forbearance - 31 dicembre 2013

(in milioni)

Stato Esposizioni in bilancio Esposizioni fuori bilancio Totale esposizioni

non performing 2.145 357 2.502 performing 1.592 34 1.626 Totale 3.737 391 4.128

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli / Qualità Gruppo Bancario Altre Imprese

Totale

Soffe

renz

e

Inca

gli

Espo

sizi

one

ris

trut

tura

te

Espo

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rate

Espo

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non

dete

riora

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Altr

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tività

Det

erio

rate

Altr

e

1. Attività finanziarie detenute per la

negoziazione 2 1.825 2.125 - - 1.060.988 - - 1.064.940 2. Attività finanziarie

disponibili per la vendita - - - - - 6.151.225 - - 6.151.225

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - 1.207.868 - - 1.207.868

4. Crediti verso banche 152 - - - 258 1.587.371 - - 1.587.781 5. Crediti verso clientela 2.478.976 3.135.191 441.581 343.870 1.698.828 38.416.292 - - 46.514.738 6. Attività finanziarie

valutate al fair value - - 3.371 - - 71.263 - - 74.634 7. Attività finanziarie in

corso di dismissione - - - - - - - - -

8. Derivati di copertura - - - - - 3.751 - - 3.751

Totale 31.12.2013 2.479.130 3.137.016 447.077 343.870 1.699.086 48.498.758 - - 56.604.937

Totale 31.12.2012 1.884.688 2.511.094 383.786 421.046 1.478.786 50.258.374 - 7.100 56.944.874

295

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Portafogli / Qualità Attività deteriorate In Bonis Totale

Espo

sizi

one

lord

a

Ret

tific

he

spec

ifich

e

Espo

sizi

one

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Espo

sizi

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tific

he d

i po

rtaf

oglio

Espo

sizi

one

ne

tta

(Esp

osiz

ione

ne

tta)

A. Gruppo bancario 1. Attività finanziarie

detenute per la negoziazione 3.952 - 3.952 1.060.988 # 1.060.988 1.064.940 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 6.151.225 - 6.151.225 6.151.225 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - 1.207.868 - 1.207.868 1.207.868

4. Crediti verso banche 2.277 2.125 152 1.587.630 1 1.587.629 1.587.781

5. Crediti verso clientela 10.213.929 3.814.311 6.399.618 40.341.356 226.236 40.115.120 46.514.738

6. Attività finanziarie valutate al fair value 3.371 - 3.371 71.263 # 71.263 74.634

7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -

8. Derivati di copertura - - - 3.751 # 3.751 3.751

Totale A 10.223.529 3.816.436 6.407.093 50.424.081 226.237 50.197.844 56.604.937

B. Altre imprese incluse nel consolidamento

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - # # - -

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - - - 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - -

4. Crediti verso banche - - - - - - -

5. Crediti verso clientela - - - - - - -

6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - # # - -

7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -

8. Derivati di copertura - - - # # - -

Totale B - - - - - - -

Totale 31.12.2013 10.223.529 3.816.436 6.407.093 50.424.081 226.237 50.197.844 56.604.937

Totale 31.12.2012 8.226.528 3.025.914 5.200.614 52.028.845 284.585 51.744.260 56.944.874

Tra i crediti verso la clientela sono comprese esposizioni scadute ammontanti ad € 1.698.828 mila per le quali non

sono state evidenziate riduzioni durevoli di valore. Il loro importo risulta così distribuito: € 1.450.670 mila risultano

insoluti da meno di tre mesi, € 142.509 mila da tre a sei mesi, € 102.327 mila da sei mesi a un anno e € 3.322 mila

da oltre un anno.

In relazione all'informativa richiesta dalla Banca d'Italia con nota del 18 febbraio 2011, si segnala che tra i crediti "in

bonis" sono comprese esposizioni oggetto di rinegoziazione nell'ambito di Accordi collettivi (accordi Quadro ABI-

MEF per PMI e Famiglie) per € 580.873 mila. Tra queste, € 70.408 mila sono riferibili a crediti che presentavano

ancora rate scadute alla data di redazione del Bilancio. La loro suddivisione in scaglioni temporali risulta la seguen-

te: € 256.551 mila da meno di tre mesi, € 99.674 mila da tre a sei mesi e € 224.451 mila oltre sei mesi, € 197 mila

oltre un anno.

296

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Portafogli / Qualità Attività deteriorate In Bonis Totale

Espo

sizi

one

lord

a

Ret

tific

he

spec

ifich

e

Espo

sizi

one

ne

tta

Espo

sizi

one

lord

a

Ret

tific

he d

i po

rtaf

oglio

Espo

sizi

one

ne

tta

(Esp

osiz

ione

ne

tta)

A. Gruppo bancario 1. Attività finanziarie

detenute per la negoziazione 3.952 - 3.952 1.060.988 # 1.060.988 1.064.940 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 6.151.225 - 6.151.225 6.151.225 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - 1.207.868 - 1.207.868 1.207.868

4. Crediti verso banche 2.277 2.125 152 1.587.630 1 1.587.629 1.587.781

5. Crediti verso clientela 10.213.929 3.814.311 6.399.618 40.341.356 226.236 40.115.120 46.514.738

6. Attività finanziarie valutate al fair value 3.371 - 3.371 71.263 # 71.263 74.634

7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -

8. Derivati di copertura - - - 3.751 # 3.751 3.751

Totale A 10.223.529 3.816.436 6.407.093 50.424.081 226.237 50.197.844 56.604.937

B. Altre imprese incluse nel consolidamento

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - # # - -

2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - - - 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - -

4. Crediti verso banche - - - - - - -

5. Crediti verso clientela - - - - - - -

6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - # # - -

7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -

8. Derivati di copertura - - - # # - -

Totale B - - - - - - -

Totale 31.12.2013 10.223.529 3.816.436 6.407.093 50.424.081 226.237 50.197.844 56.604.937

Totale 31.12.2012 8.226.528 3.025.914 5.200.614 52.028.845 284.585 51.744.260 56.944.874

Tra i crediti verso la clientela sono comprese esposizioni scadute ammontanti ad € 1.698.828 mila per le quali non

sono state evidenziate riduzioni durevoli di valore. Il loro importo risulta così distribuito: € 1.450.670 mila risultano

insoluti da meno di tre mesi, € 142.509 mila da tre a sei mesi, € 102.327 mila da sei mesi a un anno e € 3.322 mila

da oltre un anno.

In relazione all'informativa richiesta dalla Banca d'Italia con nota del 18 febbraio 2011, si segnala che tra i crediti "in

bonis" sono comprese esposizioni oggetto di rinegoziazione nell'ambito di Accordi collettivi (accordi Quadro ABI-

MEF per PMI e Famiglie) per € 580.873 mila. Tra queste, € 70.408 mila sono riferibili a crediti che presentavano

ancora rate scadute alla data di redazione del Bilancio. La loro suddivisione in scaglioni temporali risulta la seguen-

te: € 256.551 mila da meno di tre mesi, € 99.674 mila da tre a sei mesi e € 224.451 mila oltre sei mesi, € 197 mila

oltre un anno.

I crediti in sofferenza cancellati vantati nei confronti di procedure concorsuali ancora in essere ammontano a €

1.454.301 mila. Come specificato anche nel paragrafo 5.3 della Relazione degli Amministratori sulla gestione del

Gruppo, ai fini della determinazione dell’effettivo livello di copertura dei crediti in sofferenza è necessario tenere in

considerazione anche l’ammontare dei suddetti crediti cancellati.

A.1.3 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

Tipologie esposizioni/Valori Esposizione lorda

Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze 2.277 2.125 # 152 b) Incagli - - # - c) Esposizioni ristrutturate - - # - d) Esposizioni scadute deteriorate - - # - e) Altre attività 3.114.095 # 1 3.114.094

Totale A 3.116.372 2.125 1 3.114.246 B. Esposizioni fuori bilancio

a) Deteriorate - - # - b) Altre 389.663 # - 389.663

Totale B 389.663 - - 389.663 Totale (A+B) 3.506.035 2.125 1 3.503.909

A.1.4 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

A. Esposizione lorda iniziale - - - - - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - B. Variazioni in aumento 2.446 - - - B.1 ingressi da esposizioni in bonis 2.446 - - - B.2 trasferimenti da altre categorie di

esposizioni deteriorate - - - - B.3 altre variazioni in aumento - - - - C. Variazioni in diminuzione 169 - - - C.1 uscite verso esposizioni in bonis - - - - C.2 cancellazioni 169 - - - C.3 incassi - - - - C.4 realizzi per cessioni - - - - C.4 bis perdite da cessioni - - - - C.5 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - - - C.6 altre variazioni in diminuzione - - - - D. Esposizione lorda finale 2.277 - - - - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -

297

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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A.1.5 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

A. Rettifiche complessive iniziali - - - - - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -

B. Variazioni in aumento 2.294 - - - B.1 rettifiche di valore 2.294 - - - B.1 bis perdite da cessione - - - - B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - - - B.3 altre variazioni in aumento - - - - C. Variazioni in diminuzione 169 - - - C.1 riprese di valore da valutazione - - - - C.2 riprese di valore da incasso - - - - C.2 bis utili da cessione - - - - C.3 cancellazioni 169 - - - C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - - - - C.5 altre variazioni in diminuzione - - - - D. Rettifiche complessive finali 2.125 - - - - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -

Tipologie esposizioni/Valori Esposizione lorda

Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze 5.504.590 3.025.614 # 2.478.976 b) Incagli 3.888.887 713.832 # 3.175.055 c) Esposizioni ristrutturate 515.872 70.920 # 444.952 d) Esposizioni scadute deteriorate 365.452 21.582 # 343.870 e) Altre attività 47.161.352 # 226.236 46.935.116

Totale A 57.436.153 3.831.948 226.236 53.377.969 B. Esposizioni fuori bilancio

a) Deteriorate 261.471 38.816 # 222.655 b) Altre 4.325.038 # 16.148 4.308.890

Totale B 4.586.509 38.816 16.148 4.531.545 Totale (A+B) 62.022.662 3.870.764 242.384 57.909.514

A.1.6 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

298

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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A.1.5 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

A. Rettifiche complessive iniziali - - - - - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -

B. Variazioni in aumento 2.294 - - - B.1 rettifiche di valore 2.294 - - - B.1 bis perdite da cessione - - - - B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - - - B.3 altre variazioni in aumento - - - - C. Variazioni in diminuzione 169 - - - C.1 riprese di valore da valutazione - - - - C.2 riprese di valore da incasso - - - - C.2 bis utili da cessione - - - - C.3 cancellazioni 169 - - - C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - - - - C.5 altre variazioni in diminuzione - - - - D. Rettifiche complessive finali 2.125 - - - - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -

Tipologie esposizioni/Valori Esposizione lorda

Rettifiche di valore

specifiche

Rettifiche di valore di

portafoglio

Esposizione netta

A. Esposizioni per cassa a) Sofferenze 5.504.590 3.025.614 # 2.478.976 b) Incagli 3.888.887 713.832 # 3.175.055 c) Esposizioni ristrutturate 515.872 70.920 # 444.952 d) Esposizioni scadute deteriorate 365.452 21.582 # 343.870 e) Altre attività 47.161.352 # 226.236 46.935.116

Totale A 57.436.153 3.831.948 226.236 53.377.969 B. Esposizioni fuori bilancio

a) Deteriorate 261.471 38.816 # 222.655 b) Altre 4.325.038 # 16.148 4.308.890

Totale B 4.586.509 38.816 16.148 4.531.545 Totale (A+B) 62.022.662 3.870.764 242.384 57.909.514

A.1.6 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

A.1.7 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

A. Esposizione lorda iniziale 4.176.386 3.138.500 464.949 446.693 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 1.402 - - -

B. Variazioni in aumento 1.860.983 3.216.252 424.182 441.270 B.1 ingressi da esposizioni in bonis 254.075 2.292.020 226.813 301.595 B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 1.226.081 309.031 73.411 13.294 B.3 altre variazioni in aumento 380.827 615.201 123.958 126.381 - di cui operazioni di aggregazione aziendale 71.987 67.643 2.183 37.783

C. Variazioni in diminuzione 532.779 2.465.865 373.259 522.511 C.1 uscite verso esposizioni in bonis 3.760 228.386 1.021 73.084 C.2 cancellazioni 205.415 6.825 2.336 85

C.3 incassi 231.926 982.405 230.828 151.822 C.4 realizzi per cessioni 44.735 550 60 791 C.4 bis perdite da cessioni - - - - C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 1.334 1.227.134 137.681 255.668 C.6 altre variazioni in diminuzione 45.609 20.565 1.333 41.061 D. Esposizione lorda finale 5.504.590 3.888.887 515.872 365.452

- di cui: esposizioni cedute non cancellate 1.402 - - -

Gli importi iscritti alla voce B.3 di cui operazioni di aggregazione aziendale comprendono gli apporti derivanti

dall’inserimento di CR Bra s.p.a. nel perimetro di consolidamento per l’acquisizione del controllo per € 44,5 milioni

nelle sofferenze, € 53,8 milioni negli incagli, € 2,2 milioni nei ristrutturati e € 35,5 milioni nelle partite scadute; la

restante parte si riferisce all’acquisizione del ramo d’azienda di Serfina Banca s.p.a. avvenuta con decorrenza 30

settembre 2013.

299

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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A.1.8 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

A. Rettifiche complessive iniziali 2.291.698 627.406 81.163 25.647 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 1.402 - - -

B. Variazioni in aumento 1.203.045 530.379 52.607 22.997 B.1 rettifiche di valore 798.495 482.825 40.296 21.634 B.1 bis perdite da cessione 3.974 - - - B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 335.510 40.310 12.286 311 B.3 altre variazioni in aumento 65.066 7.244 25 1.052 C. Variazioni in diminuzione 469.129 443.953 62.850 27.062 C.1 riprese di valore da valutazione 182.926 49.894 8.060 7.469 C.2 riprese di valore da incasso 60.446 57.430 7.176 4.792 C.2 bis utili da cessione 3.282 - - - C.3 cancellazioni 205.415 6.825 2.336 85 C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 93 329.043 45.277 14.004 C.5 altre variazioni in diminuzione 16.967 761 1 712 D. Rettifiche complessive finali 3.025.614 713.832 70.920 21.582 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 1.402 - - -

Tra le altre variazioni in aumento sono ricompresi gli apporti derivanti dall’inserimento di CR Bra s.p.a. nel perime-

tro di consolidamento per l’acquisizione del controllo: per € 24,6 milioni nelle sofferenze, € 4 milioni negli incagli e €

0,8 milioni nelle partite scadute e gli importi riferibili all’acquisizione del ramo d’azienda di Serfina Banca s.p.a. per

€ 18,1 milioni nelle sofferenze e €1,5 milioni negli incagli.

Le rettifiche di valore (B.1) tengono conto anche dell’ammontare degli interessi di mora maturati nell’esercizio e

interamente svalutati (€ 127,6 milioni).

300

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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A.1.8 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate

Esposizioni scadute

A. Rettifiche complessive iniziali 2.291.698 627.406 81.163 25.647 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 1.402 - - -

B. Variazioni in aumento 1.203.045 530.379 52.607 22.997 B.1 rettifiche di valore 798.495 482.825 40.296 21.634 B.1 bis perdite da cessione 3.974 - - - B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 335.510 40.310 12.286 311 B.3 altre variazioni in aumento 65.066 7.244 25 1.052 C. Variazioni in diminuzione 469.129 443.953 62.850 27.062 C.1 riprese di valore da valutazione 182.926 49.894 8.060 7.469 C.2 riprese di valore da incasso 60.446 57.430 7.176 4.792 C.2 bis utili da cessione 3.282 - - - C.3 cancellazioni 205.415 6.825 2.336 85 C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate 93 329.043 45.277 14.004 C.5 altre variazioni in diminuzione 16.967 761 1 712 D. Rettifiche complessive finali 3.025.614 713.832 70.920 21.582 - di cui: esposizioni cedute non cancellate 1.402 - - -

Tra le altre variazioni in aumento sono ricompresi gli apporti derivanti dall’inserimento di CR Bra s.p.a. nel perime-

tro di consolidamento per l’acquisizione del controllo: per € 24,6 milioni nelle sofferenze, € 4 milioni negli incagli e €

0,8 milioni nelle partite scadute e gli importi riferibili all’acquisizione del ramo d’azienda di Serfina Banca s.p.a. per

€ 18,1 milioni nelle sofferenze e €1,5 milioni negli incagli.

Le rettifiche di valore (B.1) tengono conto anche dell’ammontare degli interessi di mora maturati nell’esercizio e

interamente svalutati (€ 127,6 milioni).

Determinazione dell’impairment sui crediti in bonis (calcolo “collettiva”) Banche allineate al sistema informatico di Gruppo Le modalità di determinazione dell’impairment collettivo, sono state determinate dalla Capogrup-po e prevedono un calcolo effettuato a livello di singola esposizione applicando la seguente for-mula:

IMPAIRMENT=ESP*PD*LGD

• ESP = valore lordo di bilancio nel caso delle esposizioni per cassa; valore nominale mol-tiplicato per l’equivalente creditizio regolamentare (metodo standard) nel caso delle espo-sizioni fuori bilancio;

• PD= valore che stima la probabilità di passaggio in default a 1 anno. Vengono utilizzate le PD associate ai rating interni ufficiali;

• LGD = tasso di perdita in caso di default. Viene applicata la LGD stimata dai modelli in-terni sviluppati nell’ambito del Progetto Basilea2, depurata della componente downturn e dei costi indiretti (c.d. LGD gestionale)

Società non bancarie e banche non allineate al sistema informatico di Gruppo La modalità di determinazione dell’impairment collettivo viene gestita da ogni Società del Gruppo e da ogni banca non allineata al sistema informatico sulla base di proprie stime interne. Come riportato nella Relazione degli Amministratori sulla gestione del Gruppo, nel capitolo n. 5 “I risultati della gestione”, a fronte dell’impairment calcolato con il modello, dal periodo in commento non sono più applicate penalizzazioni alle esposizioni verso controparti residenti nelle zone inte-ressate dal sisma che ha colpito Emilia, Lombardia e Veneto nel maggio 2012, a fronte di una ri-schiosità ora correntemente intercettata dalle rilevazioni di PD e LGD. Per il medesimo motivo, analoga rimozione è stata effettuata per i residui presidi a suo tempo applicati a seguito dell’evento tellurico che nel 2009 ha interessato il territorio de L’Aquila. Complessivamente, a fine esercizio 2012, il valore complessivamente riferibile alle maggiorazioni in argomento era di circa Euro 15 milioni.

301

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating esterni

Esposizioni Classi di rating esterni Totale AAA/AA- A+/A- BBB+/BBB- BB+/BB- B+/B- Inferiore

a B- A. Esposizioni per cassa 245.862 8.431.641 2.204.271 5.248.532 454.917 248.922 16.834.145

B. Derivati - 8.197 11.923 14.029 789 1.408 36.346 B.1 Derivati finanziari - 8.197 11.923 14.029 789 1.408 36.346 B.2 Derivati creditizi - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate - 787.192 388.529 629.123 17.633 67.673 1.890.150 D. Impegni a erogare

fondi - 143.486 112.479 95.077 24.954 21.613 397.609

E. Altre - - - - - - -

Totale 245.862 9.370.516 2.717.202 5.986.761 498.293 339.616 19.158.250

Con rating

Senza rating

Totale

A. Esposizioni per cassa 16.834.145 39.658.070 56.492.215 B+C+D. Esposizioni fuori

bilancio 2.324.105 2.597.283 4.921.388

Totale 19.158.250 42.255.353 61.413.603

Le società di rating utilizzate sono DBRS per le esposizioni verso Amministrazioni centrali, CERVED GROUP per

le esposizioni verso imprese, FITCH, MOODY’S, S&P’s per le esposizioni derivanti da cartolarizzazioni.

Le classi di rating utilizzate nella tabella sono quelle di Standard&Poor’s.

La trascodifica tra le classi di rating di S&P’s e quelle delle altre ECAI utilizzate dal Gruppo BPER è stata effettuata

sulla base delle classi di merito di Banca d’Italia.

302

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

A.2.1 Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating esterni

Esposizioni Classi di rating esterni Totale AAA/AA- A+/A- BBB+/BBB- BB+/BB- B+/B- Inferiore

a B- A. Esposizioni per cassa 245.862 8.431.641 2.204.271 5.248.532 454.917 248.922 16.834.145

B. Derivati - 8.197 11.923 14.029 789 1.408 36.346 B.1 Derivati finanziari - 8.197 11.923 14.029 789 1.408 36.346 B.2 Derivati creditizi - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate - 787.192 388.529 629.123 17.633 67.673 1.890.150 D. Impegni a erogare

fondi - 143.486 112.479 95.077 24.954 21.613 397.609

E. Altre - - - - - - -

Totale 245.862 9.370.516 2.717.202 5.986.761 498.293 339.616 19.158.250

Con rating

Senza rating

Totale

A. Esposizioni per cassa 16.834.145 39.658.070 56.492.215 B+C+D. Esposizioni fuori

bilancio 2.324.105 2.597.283 4.921.388

Totale 19.158.250 42.255.353 61.413.603

Le società di rating utilizzate sono DBRS per le esposizioni verso Amministrazioni centrali, CERVED GROUP per

le esposizioni verso imprese, FITCH, MOODY’S, S&P’s per le esposizioni derivanti da cartolarizzazioni.

Le classi di rating utilizzate nella tabella sono quelle di Standard&Poor’s.

La trascodifica tra le classi di rating di S&P’s e quelle delle altre ECAI utilizzate dal Gruppo BPER è stata effettuata

sulla base delle classi di merito di Banca d’Italia.

Rating a lungo termine per esposizioni verso imprese e altri soggetti:

Classe di merito di credito

Coefficienti di ponderazione del

rischio

ECAI Standard & Poor's

1 20% da AAA a AA- 2 50% da A+ a A- 3 100% da BBB+ a BBB- 4 100% da BB+ a BB- 5 150% da B+ a B- 6 150% CCC+ e inferiori

Rating a lungo termine per posizioni verso cartolarizzazioni

Classe di merito di credito

Coefficienti di ponderazione del

rischio

ECAI Standard & Poor's

1 20% da AAA a AA- 2 50% da A+ a A- 3 100% da BBB+ a BBB- 4 350% da BB+ a BB- 5 1250% da B+ e inferiori

Si riporta di seguito il mapping dei rating rilasciati da Standard & Poor’s.

303

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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A.2.2 Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni

Esposizione verso privati:

Esposizioni Classi di rating interni 1 2 3 4 5 6 7

A. Esposizioni per cassa 1.031.197 1.471.655 1.535.160 1.490.276 1.507.359 980.467 384.185

B. Derivati 782 124 2.035 343 6 29 11

B.1 Derivati finanziari 782 124 2.035 343 6 29 11

B.2 Derivati su crediti - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate 7.129 13.840 18.120 27.368 19.724 24.504 6.195 D. Impegni a erogare

fondi 3.504 6.709 8.229 3.749 4.447 6.220 1.312 E. Altre - - - - - - -

Totale 1.042.612 1.492.328 1.563.544 1.521.736 1.531.536 1.011.220 391.703

Esposizioni Classi di rating interni 8 9 10 11 12 13 Totale

A. Esposizioni per cassa 417.054 133.810 71.334 112.066 69.773 68.177 9.272.513 B. Derivati 5 - 3 - 1 - 3.339

B.1 Derivati finanziari 5 - 3 - 1 - 3.339

B.2 Derivati su crediti - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate 4.146 9.291 2.516 1.188 108 477 134.606 D. Impegni a erogare

fondi 600 206 2.458 118 170 1.141 38.863 E. Altre - - - - - - -

Totale 421.805 143.307 76.311 113.372 70.052 69.795 9.449.321

Esposizione verso imprese:

Esposizioni Classi di rating interni 1 2 3 4 5 6 7

A. Esposizioni per cassa 1.166.267 1.310.825 2.826.140 3.066.470 2.668.887 1.947.724 1.386.871

B. Derivati 2.651 920 4.420 9.643 12.146 28.250 1.452

B.1 Derivati finanziari 2.651 920 4.420 9.643 12.146 28.250 1.452

B.2 Derivati su crediti - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate 249.954 192.526 239.988 297.082 159.258 85.194 70.179 D. Impegni a erogare fondi 25.872 13.123 63.557 70.744 69.920 43.719 40.712 E. Altre - - - - - - -

Totale 1.444.744 1.517.394 3.134.105 3.443.939 2.910.211 2.104.887 1.499.214

Esposizioni Classi di rating interni 8 9 10 11 12 13 Totale

A. Esposizioni per cassa 870.965 423.593 313.939 275.221 123.235 249.546 16.629.683 B. Derivati 601 23 110 3 3 1 60.223

B.1 Derivati finanziari 601 23 110 3 3 1 60.223

B.2 Derivati su crediti - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate 32.933 23.672 7.903 12.314 2.323 5.331 1.378.657 D. Impegni a erogare fondi 18.707 143.833 5.440 6.443 875 19.015 521.960 E. Altre - - - - - - -

Totale 923.206 591.121 327.392 293.981 126.436 273.893 18.590.523

304

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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A.2.2 Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni

Esposizione verso privati:

Esposizioni Classi di rating interni 1 2 3 4 5 6 7

A. Esposizioni per cassa 1.031.197 1.471.655 1.535.160 1.490.276 1.507.359 980.467 384.185

B. Derivati 782 124 2.035 343 6 29 11

B.1 Derivati finanziari 782 124 2.035 343 6 29 11

B.2 Derivati su crediti - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate 7.129 13.840 18.120 27.368 19.724 24.504 6.195 D. Impegni a erogare

fondi 3.504 6.709 8.229 3.749 4.447 6.220 1.312 E. Altre - - - - - - -

Totale 1.042.612 1.492.328 1.563.544 1.521.736 1.531.536 1.011.220 391.703

Esposizioni Classi di rating interni 8 9 10 11 12 13 Totale

A. Esposizioni per cassa 417.054 133.810 71.334 112.066 69.773 68.177 9.272.513 B. Derivati 5 - 3 - 1 - 3.339

B.1 Derivati finanziari 5 - 3 - 1 - 3.339

B.2 Derivati su crediti - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate 4.146 9.291 2.516 1.188 108 477 134.606 D. Impegni a erogare

fondi 600 206 2.458 118 170 1.141 38.863 E. Altre - - - - - - -

Totale 421.805 143.307 76.311 113.372 70.052 69.795 9.449.321

Esposizione verso imprese:

Esposizioni Classi di rating interni 1 2 3 4 5 6 7

A. Esposizioni per cassa 1.166.267 1.310.825 2.826.140 3.066.470 2.668.887 1.947.724 1.386.871

B. Derivati 2.651 920 4.420 9.643 12.146 28.250 1.452

B.1 Derivati finanziari 2.651 920 4.420 9.643 12.146 28.250 1.452

B.2 Derivati su crediti - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate 249.954 192.526 239.988 297.082 159.258 85.194 70.179 D. Impegni a erogare fondi 25.872 13.123 63.557 70.744 69.920 43.719 40.712 E. Altre - - - - - - -

Totale 1.444.744 1.517.394 3.134.105 3.443.939 2.910.211 2.104.887 1.499.214

Esposizioni Classi di rating interni 8 9 10 11 12 13 Totale

A. Esposizioni per cassa 870.965 423.593 313.939 275.221 123.235 249.546 16.629.683 B. Derivati 601 23 110 3 3 1 60.223

B.1 Derivati finanziari 601 23 110 3 3 1 60.223

B.2 Derivati su crediti - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate 32.933 23.672 7.903 12.314 2.323 5.331 1.378.657 D. Impegni a erogare fondi 18.707 143.833 5.440 6.443 875 19.015 521.960 E. Altre - - - - - - -

Totale 923.206 591.121 327.392 293.981 126.436 273.893 18.590.523

Esposizione verso grandi imprese:

Esposizioni Classi di rating interni 1 2 3 4 5 6 7

A. Esposizioni per cassa 124.917 231.107 445.492 502.538 534.102 455.625 428.939 B. Derivati 2.612 491 747 370 1.240 1.573 363

B.1 Derivati finanziari 2.612 491 747 370 1.240 1.573 363

B.2 Derivati su crediti - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate 100.678 121.543 285.599 260.250 156.954 191.058 102.340 D. Impegni a erogare fondi - 8.000 61.500 5.948 12.936 82.937 4.124 E. Altre - - - - - - -

Totale 228.207 361.141 793.338 769.106 705.232 731.193 535.766

Esposizioni Classi di rating interni 8 9 10 11 12 13 Totale

A. Esposizioni per cassa 279.687 144.325 62.259 26.027 6.571 17.249 3.258.838 B. Derivati 128 45 43 - - - 7.612

B.1 Derivati finanziari 128 45 43 - - - 7.612

B.2 Derivati su crediti - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate 14.518 53.670 1.712 383 731 179 1.289.615 D. Impegni a erogare fondi 2.322 150 - - - - 177.917 E. Altre - - - - - - -

Totale 296.655 198.190 64.014 26.410 7.302 17.428 4.733.982

305

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso banche garantite

Valo

re e

spos

izio

ne n

ette

Garanzie reali (1)

Imm

obili

Ipot

eche

Imm

obili

leas

ing

fi-na

nzia

rio

Tito

li

Altr

e ga

ranz

ie re

ali

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite 170.446 - - 165.954 -

1.1 totalmente garantite 170.299 - - 165.954 - - di cui deteriorate - - - - - 1.2 parzialmente garantite 147 - - - - - di cui deteriorate - - - - - 2. Esposizioni creditizie "fuori

bilancio" garantite - - - - - 2.1 totalmente garantite - - - - - - di cui deteriorate - - - - - 2.2 parzialmente garantite - - - - - - di cui deteriorate - - - - -

A.3.1 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso banche garantite

Garanzie Personali (2)

Totale

Derivati su crediti Crediti di firma

CLN

Altri derivati

Gov

erni

e b

anch

e ce

ntra

li

Altr

i ent

i pub

blic

i

Ban

che

Altr

i sog

getti

Gov

erni

e b

anch

e ce

ntra

li

Altr

i ent

i pub

blic

i

Ban

che

Altr

i sog

getti

(1)+(2)

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite - - - - - 3.882 - - - 169.836

1.1 totalmente garantite - - - - - 3.765 - - - 169.719 - di cui deteriorate - - - - - - - - - - 1.2 parzialmente garantite - - - - - 117 - - - 117 - di cui deteriorate - - - - - - - - - - 2. Esposizioni creditizie

"fuori bilancio" garantite - - - - - - - - - -

2.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - di cui deteriorate - - - - - - - - - - 2.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - di cui deteriorate - - - - - - - - - -

306

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

Page 19: Sezione 1 – Rischio di credito Rischi del Gruppo bancariobper2013.message-asp.com/.../rischio_di_credito.pdf · 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito

A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia

A.3.1 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso banche garantite

Valo

re e

spos

izio

ne n

ette

Garanzie reali (1)

Imm

obili

Ipot

eche

Imm

obili

leas

ing

fi-na

nzia

rio

Tito

li

Altr

e ga

ranz

ie re

ali

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite 170.446 - - 165.954 -

1.1 totalmente garantite 170.299 - - 165.954 - - di cui deteriorate - - - - - 1.2 parzialmente garantite 147 - - - - - di cui deteriorate - - - - - 2. Esposizioni creditizie "fuori

bilancio" garantite - - - - - 2.1 totalmente garantite - - - - - - di cui deteriorate - - - - - 2.2 parzialmente garantite - - - - - - di cui deteriorate - - - - -

A.3.1 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso banche garantite

Garanzie Personali (2)

Totale

Derivati su crediti Crediti di firma

CLN

Altri derivati

Gov

erni

e b

anch

e ce

ntra

li

Altr

i ent

i pub

blic

i

Ban

che

Altr

i sog

getti

Gov

erni

e b

anch

e ce

ntra

li

Altr

i ent

i pub

blic

i

Ban

che

Altr

i sog

getti

(1)+(2)

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite - - - - - 3.882 - - - 169.836

1.1 totalmente garantite - - - - - 3.765 - - - 169.719 - di cui deteriorate - - - - - - - - - - 1.2 parzialmente garantite - - - - - 117 - - - 117 - di cui deteriorate - - - - - - - - - - 2. Esposizioni creditizie

"fuori bilancio" garantite - - - - - - - - - -

2.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - di cui deteriorate - - - - - - - - - - 2.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - di cui deteriorate - - - - - - - - - -

A.3.2 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso clientela garantite

Valo

re e

spos

izio

ne n

ette

Garanzie reali (1)

Imm

obili

Ipot

eche

Imm

obili

leas

ing

fina

nzia

rio

Tito

li

Altr

e ga

ranz

ie re

ali

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 32.456.166 60.970.241 3.653.107 1.166.699 880.145

1.1 totalmente garantite 29.137.995 60.419.630 3.619.373 980.837 831.033 - di cui deteriorate 4.744.996 11.824.544 657.447 110.988 27.478 1.2 parzialmente garantite 3.318.171 550.611 33.734 185.862 49.112 - di cui deteriorate 570.745 208.511 16.368 30.354 13.941 2. Esposizioni creditizie "fuori

bilancio" garantite: 1.455.914 19.188 - 130.309 79.442 2.1 totalmente garantite 1.216.145 16.781 - 101.096 58.086 - di cui deteriorate 63.765 1.003 - 2.772 6.709 2.2 parzialmente garantite 239.769 2.407 - 29.213 21.356 - di cui deteriorate 11.546 - - 2.486 1.630

Garanzie Personali (2)

Totale Derivati su crediti Crediti di firma

CLN

Altri derivati

Gov

erni

e b

anch

e ce

ntra

li

Altr

i ent

i pub

blic

i

Ban

che

Altr

i sog

getti

Gov

erni

e b

anch

e ce

ntra

li

Altr

i ent

i pub

blic

i

Ban

che

Altr

i sog

getti

(1)+(2)

1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: - - - - - 161.584 359.230 164.095 7.630.117 74.985.218

1.1 totalmente garantite - - - - - 20.748 164.358 48.728 6.528.306 72.613.013 - di cui deteriorate - - - - - 2.532 17.583 33.742 1.034.743 13.709.057 1.2 parzialmente

garantite - - - - - 140.836 194.872 115.367 1.101.811 2.372.205 - di cui deteriorate - - - - - 3.881 7.112 6.049 250.228 536.444 2. Esposizioni

creditizie "fuori bilancio" garantite: - - - - - 931 3.588 21.926 1.127.807 1.383.191

2.1 totalmente garantite - - - - - 108 2.272 20.187 1.037.443 1.235.973 - di cui deteriorate - - - - - 9 - 7.235 47.406 65.134 2.2 parzialmente

garantite - - - - - 823 1.316 1.739 90.364 147.218 - di cui deteriorate - - - - - 367 64 800 2.660 8.007

307

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

Page 20: Sezione 1 – Rischio di credito Rischi del Gruppo bancariobper2013.message-asp.com/.../rischio_di_credito.pdf · 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito

B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

Esposizioni/ Controparti Governi Altri enti pubblici Società finanziarie

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he v

alor

e s

peci

fiche

Ret

tific

he d

i val

ore

di

port

afog

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Espo

sizi

one

netta

Ret

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he v

alor

e

spec

ifich

e

Ret

tific

he d

i val

ore

di

port

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lio

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he v

alor

e s

peci

fiche

Ret

tific

he d

i val

ore

di

port

afog

lio

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - - 212 21 - 23.703 82.144 -

A.2 Incagli - - - 40 9 - 43.305 21.507 - A.3 Esposizioni

ristrutturate - - - - - - 41.997 9.894 -

A.4 Esposizioni scadute - - - 213 11 - 9.968 865 -

A.5 Altre esposizioni 8.086.765 - - 427.233 - 6.907 2.908.436 - 5.205

Totale A 8.086.765 - - 427.698 41 6.907 3.027.409 114.410 5.205 B. Esposizioni "fuori

bilancio"

B.1 Sofferenze - - - - - - - - -

B.2 Incagli - - - - - - 4.016 19 - B.3 Altre attività

deteriorate - - - - - - 6.148 1 -

B.4 Altre esposizioni 132.582 - - 27.689 - 93 216.622 - 632

Totale B 132.582 - - 27.689 - 93 226.786 20 632 Totale (A+B) 31.12.2013 8.219.347 - - 455.387 41 7.000 3.254.195 114.430 5.837 Totale (A+B) 31.12.2012 6.479.302 - - 528.411 493 5.684 3.158.420 111.204 7.631

Esposizioni/ Controparti

Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he v

alor

e

spec

ifich

e

Ret

tific

he d

i val

ore

di

port

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Espo

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fiche

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i val

ore

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port

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lio

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he v

alor

e

spec

ifich

e

Ret

tific

he d

i val

ore

di

port

afog

lio

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - - 2.125.220 2.484.080 - 329.841 459.369 -

A.2 Incagli - - - 2.769.899 622.138 - 361.811 70.178 - A.3 Esposizioni ristrutturate - - - 402.193 60.920 - 762 106 -

A.4 Esposizioni scadute - - - 242.366 18.221 - 91.323 2.485 -

A.5 Altre esposizioni 125.919 - 63 25.512.659 - 194.734 9.874.104 - 19.327

Totale A 125.919 - 63 31.052.337 3.185.359 194.734 10.657.841 532.138 19.327 B. Esposizioni "fuori

bilancio" - - - - - - - - -

B.1 Sofferenze - - - 32.724 19.025 - 99 288 -

B.2 Incagli - - - 108.964 10.042 - 1.516 78 - B.3 Altre attività deteriorate - - - 68.782 9.347 - 406 16 -

B.4 Altre esposizioni 8.038 - 24 3.669.276 - 11.311 236.487 - 4.088

Totale B 8.038 - 24 3.879.746 38.414 11.311 238.508 382 4.088 Totale (A+B) 31.12.2013 133.957 - 87 34.932.083 3.223.773 206.045 10.896.349 532.520 23.415 Totale (A+B) 31.12.2012 125.631 - 13 36.731.572 2.510.065 239.540 10.938.522 430.753 35.436

B Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie.

308

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

Page 21: Sezione 1 – Rischio di credito Rischi del Gruppo bancariobper2013.message-asp.com/.../rischio_di_credito.pdf · 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito

B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

Esposizioni/ Controparti Governi Altri enti pubblici Società finanziarie

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he v

alor

e s

peci

fiche

Ret

tific

he d

i val

ore

di

port

afog

lio

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he v

alor

e

spec

ifich

e

Ret

tific

he d

i val

ore

di

port

afog

lio

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he v

alor

e s

peci

fiche

Ret

tific

he d

i val

ore

di

port

afog

lio

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - - 212 21 - 23.703 82.144 -

A.2 Incagli - - - 40 9 - 43.305 21.507 - A.3 Esposizioni

ristrutturate - - - - - - 41.997 9.894 -

A.4 Esposizioni scadute - - - 213 11 - 9.968 865 -

A.5 Altre esposizioni 8.086.765 - - 427.233 - 6.907 2.908.436 - 5.205

Totale A 8.086.765 - - 427.698 41 6.907 3.027.409 114.410 5.205 B. Esposizioni "fuori

bilancio"

B.1 Sofferenze - - - - - - - - -

B.2 Incagli - - - - - - 4.016 19 - B.3 Altre attività

deteriorate - - - - - - 6.148 1 -

B.4 Altre esposizioni 132.582 - - 27.689 - 93 216.622 - 632

Totale B 132.582 - - 27.689 - 93 226.786 20 632 Totale (A+B) 31.12.2013 8.219.347 - - 455.387 41 7.000 3.254.195 114.430 5.837 Totale (A+B) 31.12.2012 6.479.302 - - 528.411 493 5.684 3.158.420 111.204 7.631

Esposizioni/ Controparti

Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he v

alor

e

spec

ifich

e

Ret

tific

he d

i val

ore

di

port

afog

lio

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he v

alor

e s

peci

fiche

Ret

tific

he d

i val

ore

di

port

afog

lio

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he v

alor

e

spec

ifich

e

Ret

tific

he d

i val

ore

di

port

afog

lio

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - - 2.125.220 2.484.080 - 329.841 459.369 -

A.2 Incagli - - - 2.769.899 622.138 - 361.811 70.178 - A.3 Esposizioni ristrutturate - - - 402.193 60.920 - 762 106 -

A.4 Esposizioni scadute - - - 242.366 18.221 - 91.323 2.485 -

A.5 Altre esposizioni 125.919 - 63 25.512.659 - 194.734 9.874.104 - 19.327

Totale A 125.919 - 63 31.052.337 3.185.359 194.734 10.657.841 532.138 19.327 B. Esposizioni "fuori

bilancio" - - - - - - - - -

B.1 Sofferenze - - - 32.724 19.025 - 99 288 -

B.2 Incagli - - - 108.964 10.042 - 1.516 78 - B.3 Altre attività deteriorate - - - 68.782 9.347 - 406 16 -

B.4 Altre esposizioni 8.038 - 24 3.669.276 - 11.311 236.487 - 4.088

Totale B 8.038 - 24 3.879.746 38.414 11.311 238.508 382 4.088 Totale (A+B) 31.12.2013 133.957 - 87 34.932.083 3.223.773 206.045 10.896.349 532.520 23.415 Totale (A+B) 31.12.2012 125.631 - 13 36.731.572 2.510.065 239.540 10.938.522 430.753 35.436

B Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie.

B.2 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

Esposizioni/Aree geografiche

Italia Altri paesi europei

America Asia Resto del mondo

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he d

i val

ore

com

ples

sive

Espo

sizi

one

netta

Ret

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ore

com

ples

sive

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he d

i val

ore

com

ples

sive

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he d

i val

ore

com

ples

sive

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he d

i val

ore

com

ples

sive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 2.474.182 3.000.596 4.781 24.973 3 18 10 - - 27

A.2 Incagli 3.148.844 684.139 17.014 28.692 8.894 980 22 11 281 10

A.3 Esposizioni ristrutturate 442.889 69.545 2.063 1.375 - - - - - -

A.4 Esposizioni scadute 343.265 21.562 388 17 216 3 1 - - -

A.5 Altre esposizioni 45.922.598 224.629 911.105 1.349 38.876 16 1.088 1 61.449 241

Totale A 52.331.778 4.000.471 935.351 56.406 47.989 1.017 1.121 12 61.730 278

B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze 32.823 19.313 - - - - - - - -

B.2 Incagli 113.362 9.828 1.134 311 - - - - - -

B.3 Altre attività deteriorate 75.336 9.351 - 13 - - - - - -

B.4 Altre esposizioni 4.036.466 15.551 131.157 596 267 1 - - 122.804 -

Totale B 4.257.987 54.043 132.291 920 267 1 - - 122.804 -

Totale 31.12.2013 56.589.765 4.054.514 1.067.642 57.326 48.256 1.018 1.121 12 184.534 278

Totale 31.12.2012 57.059.316 3.298.014 755.169 42.447 72.286 200 1.428 1 73.659 157

B.2.1 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)

Esposizioni / Aree geografiche

Italia Nord-Ovest

Italia Nord-Est Italia del centro

Italia Sud e isole

Resto del mondo

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he d

i val

ore

com

ples

sive

Espo

sizi

one

netta

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sive

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he d

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ore

com

ples

sive

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he d

i val

ore

com

ples

sive

Espo

sizi

one

netta

Ret

tific

he d

i val

ore

com

ples

sive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze 307.056 393.204 708.392 685.410 310.430 439.547 1.148.304 1.482.435 4.794 25.018

A.2 Incagli 328.577 81.153 951.952 222.796 380.624 78.995 1.487.691 301.195 26.211 29.693 A.3 Esposizioni

ristrutturate 91.643 12.274 314.486 51.938 13.167 2.166 23.593 3.167 2.063 1.375

A.4 Esposizioni scadute 68.204 4.392 78.926 5.667 28.300 1.794 167.835 9.709 605 20

A.5 Altre esposizioni 4.658.763 27.268 16.968.232 92.070 11.363.476 26.853 12.932.127 78.438 1.012.518 1.607

Totale A 5.454.243 518.291 19.021.988 1.057.881 12.095.997 549.355 15.759.550 1.874.944 1.046.191 57.713 B. Esposizioni "fuori

bilancio"

B.1 Sofferenze 3.570 2.564 8.979 9.227 5.698 1.774 14.576 5.748 - -

B.2 Incagli 11.610 650 44.381 3.991 24.839 1.627 32.532 3.560 1.134 311 B.3 Altre attività

deteriorate 12.863 660 59.790 8.522 932 84 1.751 85 - 13

B.4 Altre esposizioni 774.090 1.462 2.206.589 8.766 436.181 1.471 619.606 3.852 254.228 597

Totale B 802.133 5.336 2.319.739 30.506 467.650 4.956 668.465 13.245 255.362 921

Totale 31.12.2013 6.256.376 523.627 21.341.727 1.088.387 12.563.647 554.311 16.428.015 1.888.189 1.301.553 58.634

Totale 31.12.2012 5.033.269 356.705 22.986.355 850.438 11.516.638 429.719 17.523.054 1.661.152 902.542 42.805

309

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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B.3 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di bilancio)

Esposizione/Aree Geografiche

Italia Altri paesi europei

America Asia Resto del mondo

Espo

sizi

one

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Ret

tific

he d

i val

ore

com

ples

sive

Espo

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Espo

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com

ples

sive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - 152 2.125 - - - - - -

A.2 Incagli - - - - - - - - - -

A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - -

A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - -

A.5 Altre esposizioni 1.980.391 1 678.108 - 10.451 - 4.812 - 440.332 -

Totale A 1.980.391 1 678.260 2.125 10.451 - 4.812 - 440.332 -

B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -

B.2 Incagli - - - - - - - - - -

B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -

B.4 Altre esposizioni 122.196 - 104.999 - 7.804 - 52.044 - 8.263 -

Totale B 122.196 - 104.999 - 7.804 - 52.044 - 8.263 -

Totale 31.12.2013 2.102.587 1 783.259 2.125 18.255 - 56.856 - 448.595 -

Totale 31.12.2012 2.676.177 1 864.092 - 17.232 - 43.675 - 445.621 -

B.3.1 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di bilancio)

Esposizione / Aree geografiche

Italia Nord-Ovest

Italia Nord-Est Italia del centro

Italia Sud e isole

Resto del mondo

Espo

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Espo

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ore

com

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sive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - - - - - - - 152 2.125

A.2 Incagli - - - - - - - - - -

A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - -

A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - -

A.5 Altre esposizioni 727.886 1 831.398 - 416.297 - 4.810 - 1.133.703 -

Totale A 727.886 1 831.398 - 416.297 - 4.810 - 1.133.855 2.125 B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -

B.2 Incagli - - - - - - - - - -

B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -

B.4 Altre esposizioni 44.207 - 5.921 - 70.532 - 1.536 - 173.110 -

Totale B 44.207 - 5.921 - 70.532 - 1.536 - 173.110 -

Totale 31.12.2013 772.093 1 837.319 - 486.829 - 6.346 - 1.306.965 2.125

Totale 31.12.2012 1.112.482 - 911.403 - 642.092 - 10.200 - 1.370.620 -

310

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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B.3 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di bilancio)

Esposizione/Aree Geografiche

Italia Altri paesi europei

America Asia Resto del mondo

Espo

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Espo

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A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - 152 2.125 - - - - - -

A.2 Incagli - - - - - - - - - -

A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - -

A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - -

A.5 Altre esposizioni 1.980.391 1 678.108 - 10.451 - 4.812 - 440.332 -

Totale A 1.980.391 1 678.260 2.125 10.451 - 4.812 - 440.332 -

B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -

B.2 Incagli - - - - - - - - - -

B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -

B.4 Altre esposizioni 122.196 - 104.999 - 7.804 - 52.044 - 8.263 -

Totale B 122.196 - 104.999 - 7.804 - 52.044 - 8.263 -

Totale 31.12.2013 2.102.587 1 783.259 2.125 18.255 - 56.856 - 448.595 -

Totale 31.12.2012 2.676.177 1 864.092 - 17.232 - 43.675 - 445.621 -

B.3.1 Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di bilancio)

Esposizione / Aree geografiche

Italia Nord-Ovest

Italia Nord-Est Italia del centro

Italia Sud e isole

Resto del mondo

Espo

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ples

sive

A. Esposizioni per cassa

A.1 Sofferenze - - - - - - - - 152 2.125

A.2 Incagli - - - - - - - - - -

A.3 Esposizioni ristrutturate - - - - - - - - - -

A.4 Esposizioni scadute - - - - - - - - - -

A.5 Altre esposizioni 727.886 1 831.398 - 416.297 - 4.810 - 1.133.703 -

Totale A 727.886 1 831.398 - 416.297 - 4.810 - 1.133.855 2.125 B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -

B.2 Incagli - - - - - - - - - -

B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -

B.4 Altre esposizioni 44.207 - 5.921 - 70.532 - 1.536 - 173.110 -

Totale B 44.207 - 5.921 - 70.532 - 1.536 - 173.110 -

Totale 31.12.2013 772.093 1 837.319 - 486.829 - 6.346 - 1.306.965 2.125

Totale 31.12.2012 1.112.482 - 911.403 - 642.092 - 10.200 - 1.370.620 -

B.4 Grandi rischi (secondo la normativa di vigilanza)

31.12.2013 31.12.2012

a) Valore di bilancio 11.693.481 10.357.135 b) Valore ponderato 2.097.791 1.636.833 c) Numero 8 7

La rilevazione è stata effettuata sulla base della Circolare 263, attualmente in vigore, che disciplina l'assunzione di

"grandi rischi".

La normativa definisce quale "grande rischio" l'ammontare delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori

bilancio, riferite a un singolo cliente o a gruppi di clienti connessi, pari o superiori al 10% del patrimonio di vigilanza

consolidato.

Si mettono quindi in evidenza anche le esposizioni aventi un fattore di ponderazione pari allo zero per cento; in

questo modo è possibile apprezzare in modo più preciso il grado di concentrazione dei crediti.

Si sottolinea inoltre che concorrono all'ammontare delle attività di rischio anche le operazioni di pronti contro termi-

ne passive. Tali operazioni contribuiscono all'esposizione nominale verso la controparte per l'importo dei “titoli da

ricevere”, mentre concorrono all'esposizione ponderata solamente per la differenza tra l'importo dei "titoli da riceve-

re" ed il deposito di contante ricevuto.

A fine esercizio si rilevano 8 “grandi rischi” per un ammontare complessivo di € 11.693,5 milioni, corrispondenti ad

€ 2.097,8 milioni di valore ponderato. Su di essi, la forma tecnica dei P/T passivi incide per € 1.846,8 milioni sul

valore complessivo e per € 43,8 milioni sull'importo ponderato.

Tra le posizioni rilevate figurano, per un importo che supera il 60% del totale complessivo, il Ministero del Tesoro

ed il Ministero dell'Economia e delle Finanze per nominali € 7.637,5 milioni.

Il residuo risulta composto da due dei maggiori Gruppi bancari nazionali (per nominali € 1.353,8 milioni - ponderati

€ 632,5 milioni), da tre dei maggiori Gruppi bancari francesi (per nominali € 1.790,5 milioni - ponderati € 592,1 mi-

lioni) e da una Società collegata.

Per meglio apprezzare il grado di concentrazione dei crediti si fornisce l'ammontare delle principa-li esposizioni per valore nominale. Concentrazione dei rischi:

Maggiore esposizione per importo nominale

Data di riferimento: 31.12.2013 Nominale Ponderato

Prime 5 10.004.884 1.012.518 Prime 10 12.422.826 2.405.531 Prime 20

14.842.030 3.769.279

Data di riferimento: 31.12.2012 Nominale Ponderato

Prime 5 9.195.797 959.299 Prime 10 11.609.045 2.039.139 Prime 20

14.278.335 3.690.460

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C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività C.1 Operazioni di cartolarizzazione INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Lo strumento della cartolarizzazione, per le operazioni poste in essere dal Gruppo, ha come o-biettivo primario, quanto alle cessioni di crediti non performing, di:

• migliorare la composizione degli attivi delle banche cedenti; • rendere più efficiente ed omogenea la strategia di recupero del credito (in quanto viene

accentrata presso un solo nucleo di legali); • offrire la possibilità di esercitare un rigoroso e diretto controllo sulle posizioni di credito

maggiormente a rischio, senza modificare il profilo di rischio aziendale. Le operazioni aventi ad oggetto contratti in bonis sono invece strutturate allo scopo di ottimizzare il funding. Le operazioni del Gruppo BPER in essere al 31 dicembre 2013 sono le seguenti:

• Sardegna n. 1; • Mutina.

Per le cartolarizzazioni in essere, le caratteristiche di ogni operazione sono specificate di seguito.

312

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dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività C.1 Operazioni di cartolarizzazione INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA Lo strumento della cartolarizzazione, per le operazioni poste in essere dal Gruppo, ha come o-biettivo primario, quanto alle cessioni di crediti non performing, di:

• migliorare la composizione degli attivi delle banche cedenti; • rendere più efficiente ed omogenea la strategia di recupero del credito (in quanto viene

accentrata presso un solo nucleo di legali); • offrire la possibilità di esercitare un rigoroso e diretto controllo sulle posizioni di credito

maggiormente a rischio, senza modificare il profilo di rischio aziendale. Le operazioni aventi ad oggetto contratti in bonis sono invece strutturate allo scopo di ottimizzare il funding. Le operazioni del Gruppo BPER in essere al 31 dicembre 2013 sono le seguenti:

• Sardegna n. 1; • Mutina.

Per le cartolarizzazioni in essere, le caratteristiche di ogni operazione sono specificate di seguito.

Sardegna n. 1 La società veicolo ha emesso tre tipologie di obbligazioni, per un controvalore pari all’ammontare delle attività cedute: Data di cessione: 31/12/1997 Cedente: Banco di Sardegna s.p.a. Società veicolo: “Sardegna N°1 Limited”, con sede nel Jersey.

Servicer: Banco di Sardegna s.p.a. Data di emissione dei titoli 31/12/1997 Tipologia di operazione Tradizionale Struttura organizzativa Gli uffici centrali preposti forniscono trimestralmente una

reportistica dettagliata in merito agli incassi effettuati nel periodo in esame all’Alta Direzione e alla segreteria di gruppo. Trimestralmente, inoltre, si prende in esame il bilancio della SPV, redatto a cura della società incarica-ta della gestione contabile.

Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi

L’attività destinata al recupero e alla gestione degli in-cassi dei crediti ceduti è svolta da un’unità organizzativa dedicata, nel rispetto di regole di comportamento stabili-te contrattualmente.

Le modalità organizzative, gestite da Abn Amro Bank dell’operazione si possono così sintetizzare: Attività cedute Crediti ipotecari, Titoli di Stato Qualità delle attività cartolarizzate Non performing Ammontare delle attività cartolarizzate Crediti ipotecari per 79.400 migliaia di Euro e Titoli di

Stato per 309.900 migliaia di Euro, per un totale di 389.300 migliaia di Euro.

Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate

I crediti ipotecari avevano un valore di libro di Euro 90,2 milioni; la differenza (Euro 10,8 milioni) con il prezzo di cessione (Euro 79,4 milioni) è stata imputata a Conto economico nell’esercizio di cessione.

Garanzie e linee di credito rilasciate dalla banca

Lo stock di crediti, classificati a sofferenza, è garantito da ipoteca volontaria o giudiziale ed ha caratteristiche di omogeneità come richiesto dall’art. 58 del TULB.

Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi

-

Operazioni finanziarie accessorie - Distinzione per settore di attività economica

Non viene riportata per i crediti non performing in quan-to ritenuta poco significativa essendo tutte posizioni a sofferenza (le specifiche attività potrebbero essere chiuse, fallite o sottoposte ad altre procedure concor-suali).

Distinzione per area territoriale Italia. Coincide con la banca originator che ha ceduto i crediti essendo l’operatività della banca a carattere re-gionale.

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dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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(in migliaia)

Codice titolo Seniority Scadenza Importo emissione

Residuo al 31.12.2013

Rating Moody's

Rating S&P

- Senior Dec-02 233.600 - Aa1 AA XS0083054394 Mezzanine Dec-03 136.200 - n.r. n.r XS0083054550 Junior Dec-16 19.500 19.500 n.r. n.r Totale 389.300 19.500

I Titoli Senior (tranche A – scadute ed interamente rimborsate), denominati in dollari, sono stati sottoscritti da Abm Amro per il collocamento sul mercato internazionale. I Titoli Mezzanine (tranche B – scadute ed interamente rimborsate) erano integralmente subordi-nati alla tranche A e garantiti dal Banco di Sardegna s.p.a. I Titoli Junior (tranche C), interamente sottoscritti dal Banco di Sardegna s.p.a. e subordinati alle due tranche precedenti, avevano inizialmente scadenza al 30 dicembre 2004, successivamente posticipata al 30 dicembre 2012. Con delibera dell'assemblea dei possessori dei Titoli Junior del 2 ottobre 2012 la scadenza è stata ulteriormente posticipata al 30 dicembre 2016. Per gli aspetti attinenti la valutazione del bond subordinato di classe C (che al 31 dicembre 2013 presenta un valore teorico di circa Euro 35,7 milioni, comprensivo degli interessi maturati) si se-gnala che il titolo risulta integralmente svalutato.

314

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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(in migliaia)

Codice titolo Seniority Scadenza Importo emissione

Residuo al 31.12.2013

Rating Moody's

Rating S&P

- Senior Dec-02 233.600 - Aa1 AA XS0083054394 Mezzanine Dec-03 136.200 - n.r. n.r XS0083054550 Junior Dec-16 19.500 19.500 n.r. n.r Totale 389.300 19.500

I Titoli Senior (tranche A – scadute ed interamente rimborsate), denominati in dollari, sono stati sottoscritti da Abm Amro per il collocamento sul mercato internazionale. I Titoli Mezzanine (tranche B – scadute ed interamente rimborsate) erano integralmente subordi-nati alla tranche A e garantiti dal Banco di Sardegna s.p.a. I Titoli Junior (tranche C), interamente sottoscritti dal Banco di Sardegna s.p.a. e subordinati alle due tranche precedenti, avevano inizialmente scadenza al 30 dicembre 2004, successivamente posticipata al 30 dicembre 2012. Con delibera dell'assemblea dei possessori dei Titoli Junior del 2 ottobre 2012 la scadenza è stata ulteriormente posticipata al 30 dicembre 2016. Per gli aspetti attinenti la valutazione del bond subordinato di classe C (che al 31 dicembre 2013 presenta un valore teorico di circa Euro 35,7 milioni, comprensivo degli interessi maturati) si se-gnala che il titolo risulta integralmente svalutato.

Mutina (operazione strutturata ai sensi della legge 30 aprile 1999 n. 130) Data di cessione: 27/06/02 Cedente: Operazione “multi-originator”, posta in essere dalle se-

guenti Banche del Gruppo: - Banca del Monte di Foggia s.p.a. (2); - Banca Popolare di Aprilia s.p.a. (4); - Banca Popolare dell’Irpinia s.p.a. (1); - Banca Popolare di Lanciano e Sulmona s.p.a. (4); - Banca Popolare del Materano s.p.a. (3); - Banca Popolare di Salerno s.p.a. (1); - Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila s.p.a. (4); - Banca Popolare di Crotone s.p.a. (3); - Banca di Sassari s.p.a. (1) in data 23/06/03 confluite nella Banca della Campania s.p.a. (2) in data 28/12/06 fusa per incorporazione in Banca della Campania s.p.a. (3) in data 03/11/08 confluite nella Banca Popolare del Mezzogiorno s.p.a. (4) in data 27/05/13 entrate a far parte della Capogruppo BPER a seguito di fusione per incorporazione.

Società veicolo: Mutina s.r.l., con sede a Modena. Posseduta al 100% da BPER (a seguito di fusione per incorporazione con Em.Ro. popolare s.p.a. e Meliorbanca s.p.a. avvenute nel 2012).

Servicer: Nettuno Gestione Crediti s.p.a. (nel ruolo di Master Ser-vicer; che si avvale delle banche cedenti quali sub-servicers). La Capogruppo mantiene il ruolo di backup servicer.

Data di emissione dei titoli 20/03/03 Tipologia di operazione Tradizionale Struttura organizzativa A partire dalla data del closing la società Master Servi-

cer predispone una rendicontazione trimestrale e seme-strale che comunica alla società veicolo. La rendiconta-zione commenta l’attività svolta con indicazioni relative ad incassi, entrando nello specifico per quanto concer-ne le quote a pagamento degli interessi o a rimborso del capitale. Tali informazioni sono anche periodicamente fornite alla Direzione generale e agli Organi Amministra-tivi della Capogruppo BPER. La società master servicer assicura anche la corretta segnalazione delle informa-zioni richieste da Banca d’Italia per Centrale Rischi, Vi-gilanza e archivio unico informatico.

Sistemi interni di misurazione e controllo dei rischi

L’attività destinata al recupero e alla gestione degli in-cassi dei crediti ceduti è svolta da un’unità organizzativa dedicata, nel rispetto di regole di comportamento stabili-te contrattualmente.

315

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

Page 28: Sezione 1 – Rischio di credito Rischi del Gruppo bancariobper2013.message-asp.com/.../rischio_di_credito.pdf · 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito

Le modalità organizzative si possono così sintetizzare: Attività cedute Crediti di origine bancaria Qualità delle attività cartolarizzate Non performing Ammontare delle attività cartolarizzate Il portafoglio crediti aveva un valore di libro

di Euro 840.160.206. Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di Euro

412.514.712. Garanzie e linee di credito rilasciate dalla banca Linea di liquidità pari al 20% dell’importo

dei Titoli Senior emessi.

Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi Nessuna. Operazioni finanziarie accessorie Mutuo a ricorso limitato in Titoli di Stato pa-

ri al 120% dell’importo dei Titoli Senior e-messi.

Distinzione per settore di attività economica Non viene riportata per i crediti non perfor-ming in quanto ritenuta poco significativa essendo tutte posizioni a sofferenza (le specifiche attività potrebbero essere chiu-se, fallite o sottoposte ad altre procedure concorsuali).

Distinzione per area territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia, preva-lentemente nelle regioni centro meridionali.

La società veicolo ha emesso le seguenti n. 10 obbligazioni, riconducibili a due categorie, Senior e Junior:

(in migliaia) Codice titolo Seniority Scadenza Importo

emissione Residuo al 31.12.2013

Rating Fitch

Rating S&P

IT0003444327 Senior Aug-09 228.000 - AA- A+ IT0003444350 Junior Feb-19 12.069 3.833 n.r. n.r IT0003444376 Junior Feb-19 12.143 8.531 n.r. n.r IT0003444392 Junior Feb-19 24.001 14.530 n.r. n.r IT0003444459 Junior Feb-19 61.830 44.242 n.r. n.r IT0003444509 Junior Feb-19 9.987 198 n.r. n.r IT0003444517 Junior Feb-19 10.487 10.487 n.r. n.r IT0003444525 Junior Feb-19 3.432 1.217 n.r. n.r IT0003444558 Junior Feb-19 31.094 26.000 n.r. n.r IT0003444566 Junior Feb-19 19.466 8.627 n.r. n.r Totale 412.509 117.665

I Titoli Senior sono fruttiferi di interesse pari all’Euribor maggiorato di uno spread di 22 b.p. Essi prevedono il rimborso su base semestrale, mediante l'utilizzo dei flussi di cassa provenienti dall’attività di recupero dei crediti. Sono stati collocati presso investitori istituzionali e sono quotati alla Borsa del Lussemburgo. I Titoli Junior, sottoscritti interamente dalle banche originator per la quota a loro riferibile, matura-no un interesse pari allo 0,10% con clausola “senza memoria” ed il loro rimborso avrà luogo solo previo integrale soddisfacimento dei diritti dei portatori dei Titoli Senior.

316

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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Le modalità organizzative si possono così sintetizzare: Attività cedute Crediti di origine bancaria Qualità delle attività cartolarizzate Non performing Ammontare delle attività cartolarizzate Il portafoglio crediti aveva un valore di libro

di Euro 840.160.206. Prezzo di cessione delle attività cartolarizzate Il prezzo di cessione è di Euro

412.514.712. Garanzie e linee di credito rilasciate dalla banca Linea di liquidità pari al 20% dell’importo

dei Titoli Senior emessi.

Garanzie e linee di credito rilasciate da terzi Nessuna. Operazioni finanziarie accessorie Mutuo a ricorso limitato in Titoli di Stato pa-

ri al 120% dell’importo dei Titoli Senior e-messi.

Distinzione per settore di attività economica Non viene riportata per i crediti non perfor-ming in quanto ritenuta poco significativa essendo tutte posizioni a sofferenza (le specifiche attività potrebbero essere chiu-se, fallite o sottoposte ad altre procedure concorsuali).

Distinzione per area territoriale I crediti oggetto di cartolarizzazione sono riferibili a soggetti residenti in Italia, preva-lentemente nelle regioni centro meridionali.

La società veicolo ha emesso le seguenti n. 10 obbligazioni, riconducibili a due categorie, Senior e Junior:

(in migliaia) Codice titolo Seniority Scadenza Importo

emissione Residuo al 31.12.2013

Rating Fitch

Rating S&P

IT0003444327 Senior Aug-09 228.000 - AA- A+ IT0003444350 Junior Feb-19 12.069 3.833 n.r. n.r IT0003444376 Junior Feb-19 12.143 8.531 n.r. n.r IT0003444392 Junior Feb-19 24.001 14.530 n.r. n.r IT0003444459 Junior Feb-19 61.830 44.242 n.r. n.r IT0003444509 Junior Feb-19 9.987 198 n.r. n.r IT0003444517 Junior Feb-19 10.487 10.487 n.r. n.r IT0003444525 Junior Feb-19 3.432 1.217 n.r. n.r IT0003444558 Junior Feb-19 31.094 26.000 n.r. n.r IT0003444566 Junior Feb-19 19.466 8.627 n.r. n.r Totale 412.509 117.665

I Titoli Senior sono fruttiferi di interesse pari all’Euribor maggiorato di uno spread di 22 b.p. Essi prevedono il rimborso su base semestrale, mediante l'utilizzo dei flussi di cassa provenienti dall’attività di recupero dei crediti. Sono stati collocati presso investitori istituzionali e sono quotati alla Borsa del Lussemburgo. I Titoli Junior, sottoscritti interamente dalle banche originator per la quota a loro riferibile, matura-no un interesse pari allo 0,10% con clausola “senza memoria” ed il loro rimborso avrà luogo solo previo integrale soddisfacimento dei diritti dei portatori dei Titoli Senior.

Il 10 agosto 2009 sono giunti a scadenza i titoli Senior ancora in circolazione ed in pari data si è provveduto al loro integrale rimborso. Il pagamento è stato effettuato utilizzando disponibilità di cassa per Euro 5.922 mila, a cui sono stati aggiunti Euro 29.350 mila con utilizzo delle somme ri-venienti dal rimborso di CCT scaduti il 1° agosto ed a suo tempo posti a garanzia dei titoli. I suddetti utilizzi, quali sostanzialmente anticipazioni di liquidità, hanno acquisito il rango di debiti della società Mutina s.r.l. nei confronti dei garanti escussi. Tali debiti hanno la medesima scaden-za dei titoli di classe C, a cui sono subordinati nel rimborso. In data 12 settembre 2012 è stato sottoscritto l’”Accordo di Modifica” che prevede la proroga della scadenza del Titolo Junior da agosto 2013 a febbraio 2019.

317

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

Page 30: Sezione 1 – Rischio di credito Rischi del Gruppo bancariobper2013.message-asp.com/.../rischio_di_credito.pdf · 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA C.1.1 Gruppo bancario - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti

Qualità attività sottostanti/Esposizioni Esposizioni per cassa

Senior Mezzanine Junior

Espo

sizi

one

lord

a

Espo

sizi

one

netta

Espo

sizi

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lord

a

Espo

sizi

one

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Espo

sizi

one

lord

a

Espo

sizi

one

netta

A. Con attività sottostanti proprie: 1.687 1.687 380 380 153.320 40.531 a) Deteriorate - - - - 153.320 40.531 b) Altre 1.687 1.687 380 380 - - B. Con attività sottostanti di terzi: 33.449 32.467 24.050 20.026 - - a) Deteriorate - - - - - - b) Altre 33.449 32.467 24.050 20.026 - -

Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non

presenti.

C.1.2 Gruppo bancario - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione

"proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni Tipologia attività cartolarizzate/Esposizioni Esposizioni per cassa

Senior Mezzanine Junior

Valo

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Ret

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Valo

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Valo

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Ret

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A. Oggetto integrale cancellazione dal bilancio 1.687 - 380 - 40.531 112.789 A.1 Mutina s.r.l. -mutui e finanziamenti - - - - 40.531 77.134 A.2 Sardegna N°1 ltd. -crediti ipotecari - - - - - 35.655 A.3 Sestante Finance s.r.l. -mutui 1.161 - - - - - A.4 Sestante Finance III s.r.l. -mutui 526 - 380 - - - B. Oggetto di parziale cancellazione dal

bilancio - - C. Non cancellate dal bilancio - - - - - -

Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non

presenti.

318

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

Page 31: Sezione 1 – Rischio di credito Rischi del Gruppo bancariobper2013.message-asp.com/.../rischio_di_credito.pdf · 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA C.1.1 Gruppo bancario - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti

Qualità attività sottostanti/Esposizioni Esposizioni per cassa

Senior Mezzanine Junior

Espo

sizi

one

lord

a

Espo

sizi

one

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Espo

sizi

one

lord

a

Espo

sizi

one

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Espo

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one

lord

a

Espo

sizi

one

netta

A. Con attività sottostanti proprie: 1.687 1.687 380 380 153.320 40.531 a) Deteriorate - - - - 153.320 40.531 b) Altre 1.687 1.687 380 380 - - B. Con attività sottostanti di terzi: 33.449 32.467 24.050 20.026 - - a) Deteriorate - - - - - - b) Altre 33.449 32.467 24.050 20.026 - -

Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non

presenti.

C.1.2 Gruppo bancario - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione

"proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni Tipologia attività cartolarizzate/Esposizioni Esposizioni per cassa

Senior Mezzanine Junior

Valo

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Valo

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Valo

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va

lore

A. Oggetto integrale cancellazione dal bilancio 1.687 - 380 - 40.531 112.789 A.1 Mutina s.r.l. -mutui e finanziamenti - - - - 40.531 77.134 A.2 Sardegna N°1 ltd. -crediti ipotecari - - - - - 35.655 A.3 Sestante Finance s.r.l. -mutui 1.161 - - - - - A.4 Sestante Finance III s.r.l. -mutui 526 - 380 - - - B. Oggetto di parziale cancellazione dal

bilancio - - C. Non cancellate dal bilancio - - - - - -

Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non

presenti.

C.1.3 Gruppo bancario - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di "terzi" ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione

Tipologia attività sottostanti/Esposizioni Esposizioni per cassa

Senior Mezzanine Junior

Valo

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Valo

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Valo

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A.1 ZOO II (Cl.A2) ABS 1.863

A.2 Arena 2009-1 (Cl A1) mutui ipotecari 96

A.3 DUTCH MBS TV 2/45 (Cl.A2) mutui ipotecari 10.036

A.4 FASTNET 9 (Cl. A1) mutui ipotecari 1.002

A.5 DMPL 12/51 A1 mutui ipotecari residenziali 795

A.6 Saecure 10 CL A1 mutui ipotecari residenziali 392

A.7 Berica Res. (Cl.A2) mutui residenziali 765

A.8 BP Mortgages 2007-1 (Cl.A2) mutui ipotecari 1.191

A.9 Dryden 2005-10 (CL.A1) finanziamenti 1.098

A.10 Euromax V (CL.A2) ABS 121 (880)

A.11 Harbourmaster 8 (CL.A2) finanziamenti 1.929

A.12 Bancaja 6 (Cl.A2) mutui 551

A.13 Herme 10 (Cl.A) mutui 1.331

A.14 Asti Finance Srl (Cl.A) mutui 226

A.15 Euromax V (CL.A2) ABS 875

A.16 Pallas II (Cl.B) ABS 524

A.17 Prospero CLO II finanziamenti 1.299

319

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

Page 32: Sezione 1 – Rischio di credito Rischi del Gruppo bancariobper2013.message-asp.com/.../rischio_di_credito.pdf · 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito

Tipologia attività sottostanti/Esposizioni Esposizioni per cassa

Senior Mezzanine Junior

Valo

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Ret

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Valo

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Valo

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lore

A.18 Sunrise 1 (Cl.A) crediti al consumo 30

A.19 Vallauris CLO (A) finanziamenti 282

A.20 Voba Finance 2006 mutui residenziali 259

A.20 Capital Mortgage (Cl. A1) mutui 1.133

A.21 Kildare (Cl. A3) mutui 1.990

A.22 Mecenate 2 (Cl.A) mutui 438

A.23 Pangea 2007-1 (Cl.B) ABS 1.239

A.24 Cordusio 2 (Cl. A2) mutui residenziali 441

A.25 Cordusio 1 (Cl. A2) mutui ipotecari 786

A.26 Home Loan Inv. 2009 (Cl.A) mutui ipotecari 864

A.27 VELAH 3 A mutui 554

A.28 FIPF TV 05/23 A2 ABS 357 (103)

A.29 Bancaja 9 (Cl.B) mutui residenziali

1.492

A.30 Italease Fin.6 (Cl.B) leasing

36

A.31 Berica Res. (Cl.B) mutui residenziali

1.211

A.32 Tricolore Funding Srl leasing

530

A.33 Dryden 2005-1 finanziamenti

937

A.34 UCI 5 B mutui

405

320

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

Page 33: Sezione 1 – Rischio di credito Rischi del Gruppo bancariobper2013.message-asp.com/.../rischio_di_credito.pdf · 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito

Tipologia attività sottostanti/Esposizioni Esposizioni per cassa

Senior Mezzanine Junior

Valo

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Valo

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Valo

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Ret

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lore

A.18 Sunrise 1 (Cl.A) crediti al consumo 30

A.19 Vallauris CLO (A) finanziamenti 282

A.20 Voba Finance 2006 mutui residenziali 259

A.20 Capital Mortgage (Cl. A1) mutui 1.133

A.21 Kildare (Cl. A3) mutui 1.990

A.22 Mecenate 2 (Cl.A) mutui 438

A.23 Pangea 2007-1 (Cl.B) ABS 1.239

A.24 Cordusio 2 (Cl. A2) mutui residenziali 441

A.25 Cordusio 1 (Cl. A2) mutui ipotecari 786

A.26 Home Loan Inv. 2009 (Cl.A) mutui ipotecari 864

A.27 VELAH 3 A mutui 554

A.28 FIPF TV 05/23 A2 ABS 357 (103)

A.29 Bancaja 9 (Cl.B) mutui residenziali

1.492

A.30 Italease Fin.6 (Cl.B) leasing

36

A.31 Berica Res. (Cl.B) mutui residenziali

1.211

A.32 Tricolore Funding Srl leasing

530

A.33 Dryden 2005-1 finanziamenti

937

A.34 UCI 5 B mutui

405

Tipologia attività sottostanti/Esposizioni Esposizioni per cassa

Senior Mezzanine Junior

Valo

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Valo

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A.35 Atlantes Mortgages mutui

486

A.36 Bancaja 6 (Cl.B) mutui

364

A.37 Harbourmaster 8 (CLC) finanziamenti

1.695

A.38 Asti Finance Srl (Cl.B) mutui

258

A.39 Auburn Securities mutui

1.718

A.40 Sagres Douro II (B) mutui residenziali

453

A.41 Sagres Douro II (C) mutui residenziali

879

A.42 Sunrise 1 (Cl.B) crediti al consumo

882

A.43 Taurus 2006-3 (B) mutui commerciali

238

A.44 Vallauris CLO (B) finanziamenti

1.686

A.45 Voba Finance 2006 mutui residenziali

1.550

A.46 Glanstonbury (Cl.B) mutui

171 (2.231)

A.47 Kildare (Cl.C) mutui

863

A.48 Mecenate 2 (Cl.B) mutui

636

A.49 Pangea 2007-1 (Cl.C) ABS

207 (1.793)

A.50 PULS TV 7/16 D senior e subord. bonds

36

A.51 ZOO IV (Cl. C) ABS

2.021

A.52 ZOO IV (Cl. D) ABS

1.272

A.53 ZOO III Equity Tranche O.I.C.R. e Edge Funds

- (500)

Non si riportano le parti della tabella relative alle garanzie rilasciate e alle linee di credito in quanto fattispecie non

presenti.

321

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

Page 34: Sezione 1 – Rischio di credito Rischi del Gruppo bancariobper2013.message-asp.com/.../rischio_di_credito.pdf · 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito

C.1.4 Gruppo bancario - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia

Esposizione / portafoglio

Attività finanziarie

detenute per la

negoziazione

Attività finanziarie valutate al fair value

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Crediti 31.12.2013 31.12.2012

1. Esposizioni per cassa 36 357 10.036 - 84.662 95.091 109.134

- Senior - 357 10.036 - 23.761 34.154 31.398 - Mezzanine 36 - - - 20.370 20.406 25.757 - Junior - - - - 40.531 40.531 51.979

2. Esposizioni fuori bilancio - - - - - - -

- Senior - - - - - - - - Mezzanine - - - - - - - - Junior - - - - - - -

322

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

Page 35: Sezione 1 – Rischio di credito Rischi del Gruppo bancariobper2013.message-asp.com/.../rischio_di_credito.pdf · 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito

C.1.4 Gruppo bancario - Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione ripartite per portafoglio e per tipologia

Esposizione / portafoglio

Attività finanziarie

detenute per la

negoziazione

Attività finanziarie valutate al fair value

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Crediti 31.12.2013 31.12.2012

1. Esposizioni per cassa 36 357 10.036 - 84.662 95.091 109.134

- Senior - 357 10.036 - 23.761 34.154 31.398 - Mezzanine 36 - - - 20.370 20.406 25.757 - Junior - - - - 40.531 40.531 51.979

2. Esposizioni fuori bilancio - - - - - - -

- Senior - - - - - - - - Mezzanine - - - - - - - - Junior - - - - - - -

C.1.5 Gruppo bancario - Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio

Attività / valori Cartolarizzazioni tradizionali

Cartolarizzazioni sintetiche

A. Attività sottostanti proprie: 51.663 - A.1 Oggetto di integrale cancellazione 51.663 -

1. Sofferenze 51.663 #

2. Incagli - # 3. Esposizioni ristrutturate - # 4. Esposizioni scadute - # 5. Altre attività - #

A.2 Oggetto di parziale cancellazione - - 1. Sofferenze - # 2. Incagli - # 3. Esposizioni ristrutturate - # 4. Esposizioni scadute - # 5. Altre attività - #

A.3 Non cancellate - - 1. Sofferenze - - 2. Incagli - - 3. Esposizioni ristrutturate - - 4. Esposizioni scadute - - 5. Altre attività - -

B. Attività sottostanti di terzi: - - B.1 Sofferenze - - B.2 Incagli - - B.3 Esposizioni ristrutturate - - B.4 Esposizioni scadute - - B.5 Altre attività - -

Nel 2002 si era dato inizio all’operazione multi-originator denominata Mutina, con la quale erano state cartolarizza-

te sofferenze generate da nove Banche del Gruppo e le cui caratteristiche sono state diffusamente illustrate nei

Bilanci degli esercizi precedenti. Tale operazione, pur non modificando il profilo di rischio del gruppo, ha consenti-

to: di migliorare la composizione degli attivi delle Banche cedenti e del consolidato; di rendere più efficiente ed o-

mogenea, accentrando l’attività presso un nucleo specializzato di legali, la strategia di recupero, nonché di abbat-

terne i costi, oltre che di esercitare un rigoroso e diretto controllo sulle posizioni di credito maggiormente a rischio.

C.1.6 Gruppo bancario - Interessenze in società veicolo

Denominazione Sede legale Interessenza %

Mutina s.r.l. Modena 100% Estense Finance s.r.l Conegliano (TV) 9,9% Estense Covered Bond s.r.l. Conegliano (TV) Estense S.M.E. s.r.l. Conegliano (TV) 9,9% Avia Pervia s.r.l. Conegliano (TV) 9,9%

60%

323

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

Page 36: Sezione 1 – Rischio di credito Rischi del Gruppo bancariobper2013.message-asp.com/.../rischio_di_credito.pdf · 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito

C.1.7 Gruppo bancario - Attività di servicer – incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo

Servicer Società veicolo

Attività cartolarizzate (dato di fine esercizio)

Incassi crediti realizzati nell’anno

Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine esercizio)

Det

erio

rate

In b

onis

Det

erio

rate

In b

onis

Senior Mezzanine Junior

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Nettuno Gestione Crediti s.p.a.

Mutina s.r.l. 51.663 - 14.762 - 100,00% 36,23%

Banco di Sardegna s.p.a.

Sardegna N.1 7.675 - - - 100,00% 56,00% 44,00%

C.1.8 Gruppo bancario – Società veicolo controllate Si rimanda a quanto esposto nelle informazioni qualitative della Parte E C.1 “Operazioni di carto-larizzazione” della presente Nota integrativa.

segue C.2.1 Gruppo bancario - Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e intero valore

Forme tecniche/ Portafoglio

Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Attività finanziarie

cedute rilevate per intero (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate parzialmente

(valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate parzialmente

(intero valore)

Attività finanziarie

cedute rilevate per intero (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate parzialmente

(valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate parzialmente

(intero valore)

A. Attività per cassa 2.902.458 - - 542.290 - - 1. Titoli di debito 2.902.458 - - 542.290 - - 2. Titoli di capitale - - - - - - 3. O.I.C.R. - - - - - - 4. Finanziamenti - - - - - - B. Strumenti derivati # # # # # # Totale 31.12.2013 2.902.458 - - 542.290 - -

- di cui deteriorate - - - - - -

Totale 31.12.2012 2.115.918 - - 270.461 - - - di cui deteriorate - - - - - -

324

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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C.1.7 Gruppo bancario - Attività di servicer – incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo

Servicer Società veicolo

Attività cartolarizzate (dato di fine esercizio)

Incassi crediti realizzati nell’anno

Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine esercizio)

Det

erio

rate

In b

onis

Det

erio

rate

In b

onis

Senior Mezzanine Junior

Atti

vità

de

terio

rate

Atti

vità

in b

onis

Atti

vità

d

eter

iora

te

Atti

vità

in b

onis

Atti

vità

de

terio

rate

Atti

vità

in b

onis

Nettuno Gestione Crediti s.p.a.

Mutina s.r.l. 51.663 - 14.762 - 100,00% 36,23%

Banco di Sardegna s.p.a.

Sardegna N.1 7.675 - - - 100,00% 56,00% 44,00%

C.1.8 Gruppo bancario – Società veicolo controllate Si rimanda a quanto esposto nelle informazioni qualitative della Parte E C.1 “Operazioni di carto-larizzazione” della presente Nota integrativa.

C.2 Operazioni di cessione A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente INFORMAZIONI DI NAURA QUALITATIVA Il Gruppo non ha effettuato operazioni di cessione per le quali sia necessario fornire informazioni ai sensi dell'IFRS 7, paragrafo 7, 42D lettere a), b), c), e paragrafo 42H. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

C.2.1 Gruppo bancario - Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e intero valore

Forme tecniche/ Portafoglio

Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value

Attività finanziarie

cedute rilevate per intero (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate parzialmente

(valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate parzialmente

(intero valore)

Attività finanziarie

cedute rilevate per intero (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate parzialmente

(valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate parzialmente

(intero valore)

A. Attività per cassa 45.308 - - 7.641 - - 1. Titoli di debito 45.308 - - 7.641 - - 2. Titoli di capitale - - - - - - 3. O.I.C.R. - - - - - - 4. Finanziamenti - - - - - - B. Strumenti derivati - - - # # # Totale 31.12.2013 45.308 - - 7.641 - -

- di cui deteriorate - - - - - -

Totale 31.12.2012 56.473 - - 5.108 - - - di cui deteriorate - - - - - -

segue C.2.1 Gruppo bancario - Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e intero valore

Forme tecniche/ Portafoglio

Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Attività finanziarie

cedute rilevate per intero (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate parzialmente

(valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate parzialmente

(intero valore)

Attività finanziarie

cedute rilevate per intero (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate parzialmente

(valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate parzialmente

(intero valore)

A. Attività per cassa 2.902.458 - - 542.290 - - 1. Titoli di debito 2.902.458 - - 542.290 - - 2. Titoli di capitale - - - - - - 3. O.I.C.R. - - - - - - 4. Finanziamenti - - - - - - B. Strumenti derivati # # # # # # Totale 31.12.2013 2.902.458 - - 542.290 - -

- di cui deteriorate - - - - - -

Totale 31.12.2012 2.115.918 - - 270.461 - - - di cui deteriorate - - - - - -

325

bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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segue C.2.1 Gruppo bancario - Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e intero valore

Forme tecniche/ Portafoglio

Crediti verso banche Crediti verso clientela Totale

Attività finanziarie

cedute rilevate

per intero (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate

parzialmente (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate

parzialmente (intero valore)

Attività finanziarie

cedute rilevate

per intero (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate

parzialmente (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate

parzialmente (intero valore)

2013 2012

A. Attività per cassa 14.460 - - 5.945 - - 3.518.102 2.982.015

1. Titoli di debito (204.752) - - 5.945 - - 3.298.890 2.715.400 2. Titoli di capitale - - - - - - - - 3. O.I.C.R. - - - - - - - - 4. Finanziamenti 219.212 - - - - - 219.212 266.615 B. Strumenti derivati # # # # # # - - Totale 31.12.2013 14.460 - - 5.945 - - 3.518.102 # - di cui deteriorate - - - - - - - # Totale 31.12.2012 416.684 - - 117.371 - - # 2.982.015 - di cui deteriorate - - - - - - # -

Tutti gli importi evidenziati in tabella fanno riferimento ad attività cedute e poste a garanzia per operazioni di pronti

contro termine di raccolta.

C.2.2 Gruppo bancario - Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio

Passività/ Portafoglio attività

Attività finanziarie detenute

per la negoziazione

Attività finanziarie valutate al fair value

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Credito verso

banche

Crediti verso

clientela

Totale

1. Debiti verso clientela 44.905 4.160 1.065.629 129 164.321 - 1.279.144 a) a fronte di attività rilevate

per intero 44.905 4.160 1.065.629 129 164.321 - 1.279.144 b) a fronte di attività rilevate

parzialmente - - - - - - -

2. Debiti verso banche - 2.565 1.552.489 564.100 61.682 5.390 2.186.226 a) a fronte di attività rilevate

per intero - 2.565 1.552.489 564.100 61.682 5.390 2.186.226 b) a fronte di attività rilevate

parzialmente - - - - - - -

3. Titoli in circolazione - - - - - - - a) a fronte di attività rilevate

per intero - - - - - - - b) a fronte di attività rilevate

parzialmente - - - - - - -

Totale 31.12.2013 44.905 6.725 2.618.118 564.229 226.003 5.390 3.465.370

Totale 31.12.2012 66.200 4.994 1.846.225 290.444 624.887 115.645 2.948.395

B. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento Il Gruppo non ha effettuato operazioni di cessione per le quali sia necessario fornire informazioni ai sensi dell'IFRS 7, paragrafo 7, 42D lettere a), b), c), e paragrafo 42H.

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bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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segue C.2.1 Gruppo bancario - Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e intero valore

Forme tecniche/ Portafoglio

Crediti verso banche Crediti verso clientela Totale

Attività finanziarie

cedute rilevate

per intero (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate

parzialmente (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate

parzialmente (intero valore)

Attività finanziarie

cedute rilevate

per intero (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate

parzialmente (valore di bilancio)

Attività finanziarie

cedute rilevate

parzialmente (intero valore)

2013 2012

A. Attività per cassa 14.460 - - 5.945 - - 3.518.102 2.982.015

1. Titoli di debito (204.752) - - 5.945 - - 3.298.890 2.715.400 2. Titoli di capitale - - - - - - - - 3. O.I.C.R. - - - - - - - - 4. Finanziamenti 219.212 - - - - - 219.212 266.615 B. Strumenti derivati # # # # # # - - Totale 31.12.2013 14.460 - - 5.945 - - 3.518.102 # - di cui deteriorate - - - - - - - # Totale 31.12.2012 416.684 - - 117.371 - - # 2.982.015 - di cui deteriorate - - - - - - # -

Tutti gli importi evidenziati in tabella fanno riferimento ad attività cedute e poste a garanzia per operazioni di pronti

contro termine di raccolta.

C.2.2 Gruppo bancario - Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio

Passività/ Portafoglio attività

Attività finanziarie detenute

per la negoziazione

Attività finanziarie valutate al fair value

Attività finanziarie disponibili

per la vendita

Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Credito verso

banche

Crediti verso

clientela

Totale

1. Debiti verso clientela 44.905 4.160 1.065.629 129 164.321 - 1.279.144 a) a fronte di attività rilevate

per intero 44.905 4.160 1.065.629 129 164.321 - 1.279.144 b) a fronte di attività rilevate

parzialmente - - - - - - -

2. Debiti verso banche - 2.565 1.552.489 564.100 61.682 5.390 2.186.226 a) a fronte di attività rilevate

per intero - 2.565 1.552.489 564.100 61.682 5.390 2.186.226 b) a fronte di attività rilevate

parzialmente - - - - - - -

3. Titoli in circolazione - - - - - - - a) a fronte di attività rilevate

per intero - - - - - - - b) a fronte di attività rilevate

parzialmente - - - - - - -

Totale 31.12.2013 44.905 6.725 2.618.118 564.229 226.003 5.390 3.465.370

Totale 31.12.2012 66.200 4.994 1.846.225 290.444 624.887 115.645 2.948.395

B. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento Il Gruppo non ha effettuato operazioni di cessione per le quali sia necessario fornire informazioni ai sensi dell'IFRS 7, paragrafo 7, 42D lettere a), b), c), e paragrafo 42H.

C.3 Gruppo bancario - operazioni di Covered Bond Premessa Il Consiglio di amministrazione in data 8 febbraio 2011, con propria delibera programmatica, ha deciso di avviare la strutturazione di un Programma di emissione di Obbligazioni Bancarie Garan-tite (“OBG” oppure Covered Bond “CB”) ai sensi dell’art. 7-bis della legge 30 aprile 1999, n. 130 (la “Legge 130/99”), del Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 14 dicembre 2006, n. 310 (il “Decreto MEF”), delle Disposizioni di Vigilanza della Banca d’Italia del 24 marzo 2010 (le “Disposizioni” e, unitamente alla Legge 130 e al Decreto MEF e ad ogni successivo ag-giornamento, la “Normativa”). L’emissione di OBG si inserisce nel piano strategico del Gruppo BPER, quale strumento di diver-sificazione delle fonti di raccolta, di riduzione del relativo costo e di allungamento delle scadenze del passivo. In particolare, le emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite assumono un ruolo di estremo interesse in un momento in cui l’attività degli investitori istituzionali sul mercato delle car-tolarizzazioni è ancora ridotta e con spread penalizzanti. La struttura di base di un’Emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite Le “OBG” possono essere emesse secondo uno schema operativo che prevede:

• la cessione da parte di una banca, anche diversa da quella emittente le obbligazioni, ad una società veicolo di attivi di elevata qualità creditizia, costituiti in patrimonio separato ai sensi e per gli effetti delle disposizioni della Legge n. 130/99 applicabili;

• l’erogazione alla società cessionaria, da parte della banca cedente o di altra banca, di un finanziamento subordinato, volto a fornire alla cessionaria medesima la provvista neces-saria per acquistare le attività;

• la prestazione da parte della società cessionaria di una garanzia in favore dei portatori delle obbligazioni, nei limiti del relativo patrimonio separato.

Per attivi di elevata qualità creditizia s’intendono tutti quei crediti che rispettano i criteri di selezio-ne definiti dalla Normativa e dalla contrattualistica di riferimento (gli “Attivi Idonei”). I principali elementi del Programma di Emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite di BPER Il Programma Covered Bond di BPER (il “Programma”) è stato strutturato secondo il seguente schema operativo:

• la cessione pro soluto alla società veicolo Estense Covered Bond s.r.l. (la “SPV” o “E-stense Covered Bond”), in una fase iniziale da parte della sola BPER e, poi durante la vi-ta del Programma, eventualmente anche di altre Banche del Gruppo, di attivi di elevata qualità creditizia, che verranno costituiti in patrimonio separato ai sensi e per gli effetti della Legge 130/99;

• l’erogazione alla SPV cessionaria, da parte di BPER e delle altre Banche del Gruppo che eventualmente aderiranno in futuro al Programma in qualità di banche cedenti, di un fi-nanziamento subordinato volto a fornire alla cessionaria medesima la provvista necessa-ria per acquistare le attività cedute;

• la prestazione da parte della SPV, nei limiti del costituito patrimonio separato, di una ga-ranzia in favore dei portatori delle OBG emesse da BPER.

Ancorché il Programma si configuri come “di Gruppo”, l’operazione inaugurale e quelle sinora successive hanno visto nella veste di banca cedente la sola BPER, fermo restando che il ruolo di banca emittente sarà svolto sempre da BPER. È previsto che solo a seguire, previa valutazione

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dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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esperta di rischi ed opportunità, ulteriori Banche del Gruppo possano aderire al Programma in qualità di banche cedenti e cedere Attivi Idonei durante la vita del Programma. I portafogli di Attivi Idonei oggetto delle prime cessioni sono composti da crediti nascenti da mutui ipotecari residenziali che rispettano i requisiti previsti dalla Normativa. Tali portafogli sono stati i-dentificati sulla base dei criteri generali e specifici indicati nel contratto di cessione. Gli ulteriori portafogli di Attivi Idonei potranno comprendere crediti nascenti da mutui ipotecari residenziali che rispettano i requisiti previsti dalla Normativa, nonché le ulteriori attività idonee integrative di cui all’articolo 2, comma 3, punti 2 e 3 del Decreto MEF. Il prezzo di cessione dei primi tre portafogli sono stati determinati, in conformità con quanto stabi-lito dalle Disposizioni con riferimento ai valori di iscrizione nei rispettivi ultimi Bilanci approvati da BPER in funzione delle specifiche date di cessione. I relativi prezzi di cessione in tal modo deter-minati vengono adeguati per tenere conto delle dinamiche del credito nei periodi intercorrenti tra le rispettive date di chiusura del bilancio e le date di cessione. Nello specifico, i prezzi di cessione risultano adeguati per tenere conto degli incassi in linea capitale sul credito nei periodi interinali e della maturazione degli interessi contrattualmente previsti nei medesimi periodi. In ossequio alle Disposizioni, non è pertanto necessario ottenere da parte di una società di revisione l’emissione di un’apposita attestazione da cui risulti che non emergono elementi che facciano ritenere che i criteri di valutazione, applicati per la determinazione del prezzo di cessione dei crediti, non siano stati conformi a quelli che la banca cedente è tenuta ad osservare nella redazione del bilancio d’esercizio. Il prezzo di cessione di ulteriori portafogli sarà determinato secondo la medesima metodologia e, comunque, nel rispetto delle Disposizioni vigenti. La cessione del portafoglio iniziale nonché degli ulteriori portafogli successivi –da intendersi pro soluto e da effettuarsi ai sensi del combinato disposto degli artt. 1 e 4 della Legge 130/99 e dell’art. 58 TUB – è stata notificata alla clientela ceduta mediante pubblicazione, a cura del ces-sionario, di un avviso di cessione riportante i suddetti criteri di selezione in Gazzetta Ufficiale e depositato sul Registro delle Imprese competente. Sono stati, inoltre, effettuati ulteriori adempi-menti accessori alla cessione inerenti alla Normativa sulla privacy (D. Lgs.196/2003). La clientela ceduta mantiene, peraltro, un rapporto operativo diretto con BPER – o, in caso di cessione di Attivi Idonei da parte di ulteriori banche cedenti che aderiranno al Programma, con le altre Banche del Gruppo con le quali i debitori hanno originariamente concluso il rapporto di fi-nanziamento – poiché il veicolo Estense Covered Bond s.r.l. ha conferito a BPER l’incarico di svolgere le attività di gestione e amministrazione dei crediti ceduti ed i relativi servizi di cassa e di pagamento (l’attività di “servicing”), con la facoltà di BPER di conferire sub-delega alle relative banche cedenti per svolgere l’attività di servicing relativa ai portafogli rispettivamente ceduti. Ciò, in conformità alla Normativa, allo scopo di minimizzare l’impatto commerciale con la clientela ceduta ed, al contempo, ottimizzare l’attività di gestione operativa di ciascun portafoglio che, di fatto, resterà in capo ai cedenti. A date predeterminate ed in funzione di specifiche situazioni operative e di mercato saranno effet-tuati da BPER, nel ruolo di Calculation Agent, dei test di valutazione che porranno a confronto i portafogli ceduti con le passività emesse, volti a verificare la congruità della copertura della ga-ranzia appostata in funzione di specifici parametri di legge, nonché dei parametri fissati contrat-tualmente nella documentazione del Programma sulla base delle indicazioni fornite dalle Agenzie di rating, cui è subordinato il merito creditizio da queste concesse alle OBG. In caso di mancato rispetto di uno o più dei parametri richiesti, sarà necessaria l’integrazione del portafoglio ceduto mediante la cessione di ulteriori Attivi Idonei. L’integrazione potrà avvenire uti-lizzando le disponibilità liquide della SPV, oppure mediante un ulteriore tiraggio sul finanziamento subordinato concesso da BPER (ossia, ove del caso, dalle altre banche cedenti) ad Estense Co-vered Bond s.r.l.

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bilancioconsolidato

dell’esercizio 2013nota integrativa

parte E

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esperta di rischi ed opportunità, ulteriori Banche del Gruppo possano aderire al Programma in qualità di banche cedenti e cedere Attivi Idonei durante la vita del Programma. I portafogli di Attivi Idonei oggetto delle prime cessioni sono composti da crediti nascenti da mutui ipotecari residenziali che rispettano i requisiti previsti dalla Normativa. Tali portafogli sono stati i-dentificati sulla base dei criteri generali e specifici indicati nel contratto di cessione. Gli ulteriori portafogli di Attivi Idonei potranno comprendere crediti nascenti da mutui ipotecari residenziali che rispettano i requisiti previsti dalla Normativa, nonché le ulteriori attività idonee integrative di cui all’articolo 2, comma 3, punti 2 e 3 del Decreto MEF. Il prezzo di cessione dei primi tre portafogli sono stati determinati, in conformità con quanto stabi-lito dalle Disposizioni con riferimento ai valori di iscrizione nei rispettivi ultimi Bilanci approvati da BPER in funzione delle specifiche date di cessione. I relativi prezzi di cessione in tal modo deter-minati vengono adeguati per tenere conto delle dinamiche del credito nei periodi intercorrenti tra le rispettive date di chiusura del bilancio e le date di cessione. Nello specifico, i prezzi di cessione risultano adeguati per tenere conto degli incassi in linea capitale sul credito nei periodi interinali e della maturazione degli interessi contrattualmente previsti nei medesimi periodi. In ossequio alle Disposizioni, non è pertanto necessario ottenere da parte di una società di revisione l’emissione di un’apposita attestazione da cui risulti che non emergono elementi che facciano ritenere che i criteri di valutazione, applicati per la determinazione del prezzo di cessione dei crediti, non siano stati conformi a quelli che la banca cedente è tenuta ad osservare nella redazione del bilancio d’esercizio. Il prezzo di cessione di ulteriori portafogli sarà determinato secondo la medesima metodologia e, comunque, nel rispetto delle Disposizioni vigenti. La cessione del portafoglio iniziale nonché degli ulteriori portafogli successivi –da intendersi pro soluto e da effettuarsi ai sensi del combinato disposto degli artt. 1 e 4 della Legge 130/99 e dell’art. 58 TUB – è stata notificata alla clientela ceduta mediante pubblicazione, a cura del ces-sionario, di un avviso di cessione riportante i suddetti criteri di selezione in Gazzetta Ufficiale e depositato sul Registro delle Imprese competente. Sono stati, inoltre, effettuati ulteriori adempi-menti accessori alla cessione inerenti alla Normativa sulla privacy (D. Lgs.196/2003). La clientela ceduta mantiene, peraltro, un rapporto operativo diretto con BPER – o, in caso di cessione di Attivi Idonei da parte di ulteriori banche cedenti che aderiranno al Programma, con le altre Banche del Gruppo con le quali i debitori hanno originariamente concluso il rapporto di fi-nanziamento – poiché il veicolo Estense Covered Bond s.r.l. ha conferito a BPER l’incarico di svolgere le attività di gestione e amministrazione dei crediti ceduti ed i relativi servizi di cassa e di pagamento (l’attività di “servicing”), con la facoltà di BPER di conferire sub-delega alle relative banche cedenti per svolgere l’attività di servicing relativa ai portafogli rispettivamente ceduti. Ciò, in conformità alla Normativa, allo scopo di minimizzare l’impatto commerciale con la clientela ceduta ed, al contempo, ottimizzare l’attività di gestione operativa di ciascun portafoglio che, di fatto, resterà in capo ai cedenti. A date predeterminate ed in funzione di specifiche situazioni operative e di mercato saranno effet-tuati da BPER, nel ruolo di Calculation Agent, dei test di valutazione che porranno a confronto i portafogli ceduti con le passività emesse, volti a verificare la congruità della copertura della ga-ranzia appostata in funzione di specifici parametri di legge, nonché dei parametri fissati contrat-tualmente nella documentazione del Programma sulla base delle indicazioni fornite dalle Agenzie di rating, cui è subordinato il merito creditizio da queste concesse alle OBG. In caso di mancato rispetto di uno o più dei parametri richiesti, sarà necessaria l’integrazione del portafoglio ceduto mediante la cessione di ulteriori Attivi Idonei. L’integrazione potrà avvenire uti-lizzando le disponibilità liquide della SPV, oppure mediante un ulteriore tiraggio sul finanziamento subordinato concesso da BPER (ossia, ove del caso, dalle altre banche cedenti) ad Estense Co-vered Bond s.r.l.

Altre iniziative sono richieste in caso di violazione delle pattuizioni contrattuali, sino alle estreme conseguenze di escussione della garanzia prestata dalla SPV in ipotesi di Event of Default dell’Emittente (ad esempio, inadempienza nel rimborso di capitale o mancato pagamento degli interessi sulle OBG). A date determinate, inoltre, le strutture preposte al controllo sulla gestione dei rischi della banca verificano la qualità e l’integrità degli attivi ceduti a garanzia delle OBG emesse. La delineata struttura del Programma consente, dunque, la costituzione di un patrimonio segrega-to (composto dagli Attivi Idonei di volta in volta ceduti alla SPV) destinato esclusivamente a ga-ranzia privilegiata dei detentori delle OBG, delle controparti dei contratti derivati stipulati nell’ambito del Programma a copertura dei rischi insiti nel portafoglio degli Attivi Idonei ceduti, nonché del pagamento degli altri costi dell’operazione. In una situazione ordinaria gli oneri di pagamento e rimborso sulle OBG rimarranno in carico all’Emittente e solamente al verificarsi di Event of Default dell’Emittente si attiveranno dei mecca-nismi automatici di protezione volti alla maggiore tutela degli investitori. Ad ulteriore supporto della struttura finanziaria, sono previsti contratti derivati di swap con una o più controparti esterne selezionate sul mercato e aventi uno standing creditizio adeguato in linea con i criteri di eleggibilità richiesti dalle Agenzie di rating. Lo scopo di tali contratti è quello di tra-sformare i flussi di interesse prodotti dal portafoglio di crediti ceduti in modo da renderli coerenti con quelli sostenuti sulle passività emesse. In particolare, tra le altre soluzioni tecniche, ordinariamente si può prevedere la stipula di due set distinti di contratti derivati di swap:

• asset swap: ai sensi di tale contratto, la SPV corrisponderà alla controparte swap i flussi incassati a titolo di interesse su un nozionale rappresentato da una porzione del patrimo-nio separato, determinato tenendo conto anche del debito residuo delle passività in esse-re costituite dalle OBG emesse, ed incasserà dalla stessa un flusso corrispondente all’Euribor di periodo, maggiorato o diminuito di uno spread, applicato al medesimo no-zionale nel periodo di riferimento;

• liability swap: ai sensi di tale derivato la SPV riceverà dalla controparte swap un tasso fis-so pari alla cedola della relativa serie di OBG e pagherà alla stessa un flusso corrispon-dente all’Euribor di periodo, maggiorato o diminuito (secondo i casi) di uno spread, appli-cato ad un importo pari al valore nominale della relativa serie di OBG.

A tali contratti possono corrispondere accordi di swap in back to back tra la relativa controparte di swap e BPER, situazione che si riscontra attualmente nel caso della terza emissione perfeziona-ta. A tale riguardo va altresì precisato che la prima emissione è stata rimborsata il 22 gennaio 2014 mentre la seconda emissione remunera ad un tasso variabile e pertanto non è al momento in es-sere alcun contratto di swap specifico. Per la terza emissione, che remunera a tasso fisso, è stato invece necessario stipulare un Liability Swap. Il meccanismo finanziario permette da un lato a BPER, quale banca cedente, di mantenere, di fat-to, una posizione finanziaria così come desiderata e coerente alle proprie strategie di Asset & Liability Management, dall’altro alla SPV, in qualità di garante, di poter, nell’eventualità in cui si verificasse un Event of Default dell’Emittente, coprire gli oneri delle OBG scambiandoli con i frutti attesi dal portafoglio di crediti ceduti. Il Programma prevede l’emissione di OBG sino ad un massimo di Euro 5 miliardi, da realizzarsi, con più emissioni nel corso del tempo, entro il termine del 31 dicembre 2018 (fermi restando gli obblighi di rinnovo annuale del relativo prospetto predisposto in ossequio alla Normativa comuni-taria di riferimento). La prima serie di OBG da nominali Euro 750 milioni è stata emessa il 1° di-cembre 2011 ed è stata rimborsata il 22 gennaio 2014, dopo che si era provveduto, in data 2 no-vembre, alla cessione ad Estense Covered Bond s.r.l., da parte di BPER, di un portafoglio di cre-

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diti conformi ai requisiti di idoneità previsti dalla Normativa per un valore nominale pari ad Euro 1,1 miliardi, selezionato in funzione dei criteri evidenziati in precedenza e aventi le seguenti prin-cipali caratteristiche:

• rapporti di mutui residenziali ipotecari ovvero stipulati ai sensi della Normativa sul credito fondiario;

• stipulati entro il 31 dicembre 2010; • scadenza ultima rata successiva al 31 dicembre 2012; • rapporto tra debito residuo e valore dell’immobile a garanzia, stimato al momento

dell’erogazione, inferiore all’80%. Sulla base dei medesimi presupposti generali di cui sopra, si è perfezionata, in data 25 giugno 2012, una seconda emissione di OBG, per un ammontare di Euro 300 milioni, con scadenza a tre anni e tasso variabile, dopo che il 4 maggio 2012 erano stati ceduti al veicolo Estense Covered Bond s.r.l. ulteriori Euro 546 milioni di mutui ipotecari residenziali, originati ancora esclusivamente dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna, essenzialmente riferibili alla “produzione” dell’esercizio 2011. La nuova emissione è stata prudentemente dimensionata per tenere in dove-roso conto le possibili implicazioni che potrebbero interessare il collaterale a seguito degli eventi sismici del maggio 2012. Sempre sulla base dei medesimi presupposti generali sono stati ceduti, in data 10 luglio 2013, ul-teriori Euro 680 milioni di mutui ipotecari residenziali, originati esclusivamente dalla Banca popo-lare dell’Emilia Romagna s.c. o da altre Banche del Gruppo nel frattempo incorporate nella Capo-gruppo medesima. Il 15 ottobre 2013 è stata poi effettuata la terza emissione OBG per Euro 750 milioni, a tasso fisso e con tenor 5 anni, interamente collocata sul mercato. Tale emissione è stata poi riaperta per ulte-riori Euro 250 milioni il 24 febbraio 2014. Il prestito subordinato concesso da BPER ad Estense Covered Bond s.r.l., sotto forma di linea di credito, per finanziare l’acquisto dei portafogli ceduti, è attualmente pari ad Euro 2,5 miliardi, fer-ma restando la facoltà di BPER di incrementare l’ammontare del finanziamento subordinato con-cesso per finanziare l’acquisto di ulteriori portafogli (sia in coincidenza con nuove emissioni, ovve-ro a fini di integrazione del patrimonio separato), e remunerato in modo da garantire il ritorno al cedente del rendimento originato dai mutui segregati nel patrimonio separato, ancorché in via re-siduale rispetto al pagamento degli oneri di gestione dello SPV; così rendendo sostanzialmente neutrale, dal punto di vista economico, la cessione. L’ammortamento di tale prestito può avvenire in funzione del rimborso progressivo delle OBG che, a loro volta, permettono la liberazione del portafoglio creditizio o dei relativi incassi che lo stesso ha nel frattempo generato. Come anticipato anche in precedenza, sono previste ulteriori cessioni volte all’impiego delle di-sponibilità in linea capitale nel tempo generate dal portafoglio di Attivi Idonei ceduto (c.d. cessioni successive revolving), eventuali ulteriori cessioni volte a mantenere il rapporto originario tra attivi a garanzia e titoli emessi (c.d. cessioni successioni di ripristino), nonché ulteriori cessioni volte a consentire l’emissione di ulteriori Serie di OBG (c.d. cessioni successioni per emissione). La liquidità disponibile generata dal portafoglio potrà – secondo i limiti di legge – essere altresì impiegata in investimenti o depositi idonei, sulla base delle indicazioni di BPER in qualità di Investment Agent. Essa tuttavia non potrà per il momento, in considerazione del non adeguato livello di rating, essere affidata in custodia a BPER medesima. Pertanto, gli incassi generati dal portafoglio di Attivi Idonei ceduti – sui quali BPER manterrà il rapporto di servicer – verranno convogliati su rapporti di conto corrente accesi presso BNP Pari-

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diti conformi ai requisiti di idoneità previsti dalla Normativa per un valore nominale pari ad Euro 1,1 miliardi, selezionato in funzione dei criteri evidenziati in precedenza e aventi le seguenti prin-cipali caratteristiche:

• rapporti di mutui residenziali ipotecari ovvero stipulati ai sensi della Normativa sul credito fondiario;

• stipulati entro il 31 dicembre 2010; • scadenza ultima rata successiva al 31 dicembre 2012; • rapporto tra debito residuo e valore dell’immobile a garanzia, stimato al momento

dell’erogazione, inferiore all’80%. Sulla base dei medesimi presupposti generali di cui sopra, si è perfezionata, in data 25 giugno 2012, una seconda emissione di OBG, per un ammontare di Euro 300 milioni, con scadenza a tre anni e tasso variabile, dopo che il 4 maggio 2012 erano stati ceduti al veicolo Estense Covered Bond s.r.l. ulteriori Euro 546 milioni di mutui ipotecari residenziali, originati ancora esclusivamente dalla Banca popolare dell’Emilia Romagna, essenzialmente riferibili alla “produzione” dell’esercizio 2011. La nuova emissione è stata prudentemente dimensionata per tenere in dove-roso conto le possibili implicazioni che potrebbero interessare il collaterale a seguito degli eventi sismici del maggio 2012. Sempre sulla base dei medesimi presupposti generali sono stati ceduti, in data 10 luglio 2013, ul-teriori Euro 680 milioni di mutui ipotecari residenziali, originati esclusivamente dalla Banca popo-lare dell’Emilia Romagna s.c. o da altre Banche del Gruppo nel frattempo incorporate nella Capo-gruppo medesima. Il 15 ottobre 2013 è stata poi effettuata la terza emissione OBG per Euro 750 milioni, a tasso fisso e con tenor 5 anni, interamente collocata sul mercato. Tale emissione è stata poi riaperta per ulte-riori Euro 250 milioni il 24 febbraio 2014. Il prestito subordinato concesso da BPER ad Estense Covered Bond s.r.l., sotto forma di linea di credito, per finanziare l’acquisto dei portafogli ceduti, è attualmente pari ad Euro 2,5 miliardi, fer-ma restando la facoltà di BPER di incrementare l’ammontare del finanziamento subordinato con-cesso per finanziare l’acquisto di ulteriori portafogli (sia in coincidenza con nuove emissioni, ovve-ro a fini di integrazione del patrimonio separato), e remunerato in modo da garantire il ritorno al cedente del rendimento originato dai mutui segregati nel patrimonio separato, ancorché in via re-siduale rispetto al pagamento degli oneri di gestione dello SPV; così rendendo sostanzialmente neutrale, dal punto di vista economico, la cessione. L’ammortamento di tale prestito può avvenire in funzione del rimborso progressivo delle OBG che, a loro volta, permettono la liberazione del portafoglio creditizio o dei relativi incassi che lo stesso ha nel frattempo generato. Come anticipato anche in precedenza, sono previste ulteriori cessioni volte all’impiego delle di-sponibilità in linea capitale nel tempo generate dal portafoglio di Attivi Idonei ceduto (c.d. cessioni successive revolving), eventuali ulteriori cessioni volte a mantenere il rapporto originario tra attivi a garanzia e titoli emessi (c.d. cessioni successioni di ripristino), nonché ulteriori cessioni volte a consentire l’emissione di ulteriori Serie di OBG (c.d. cessioni successioni per emissione). La liquidità disponibile generata dal portafoglio potrà – secondo i limiti di legge – essere altresì impiegata in investimenti o depositi idonei, sulla base delle indicazioni di BPER in qualità di Investment Agent. Essa tuttavia non potrà per il momento, in considerazione del non adeguato livello di rating, essere affidata in custodia a BPER medesima. Pertanto, gli incassi generati dal portafoglio di Attivi Idonei ceduti – sui quali BPER manterrà il rapporto di servicer – verranno convogliati su rapporti di conto corrente accesi presso BNP Pari-

bas Securitisation Services, eventualmente sia presso la entity italiana che quella inglese, quale soggetto terzo allo stato dotato di rating adeguato. Controparti coinvolte Banca Emittente, Banca Cedente iniziale, Servicer, Investment Agent, Principal Paying Agent e Calculation Agent: Banca popolare dell’Emilia Romagna s.c. (“BPER”). Eventuali altre banche cedenti che potranno aderire al Programma:

• Banco di Sardegna s.p.a.; • Banca della Campania s.p.a.; • Banca Popolare di Lanciano e Sulmona s.p.a.; • Banca Popolare di Ravenna s.p.a.; • Banca di Sassari s.p.a.

Arranger e Dealer: The Royal Bank of Scotland Plc (“RBS”), Citibank, Mediobanca, Société Gé-nérale, UBS Guarantor: Estense Covered Bond s.r.l. Rappresentante degli Obbligazionisti (RoN): Securitisation Services s.p.a. Italian Paying Agent, Cash Manager e Account Bank: BNP Paribas Securities Services (sia trami-te la filiale italiana che quella di Londra). Corporate Servicer: Securitisation Services s.p.a. Guarantor Calculation Agent: Securitisation Services s.p.a. Controparte liability swap: per la terza emissione, RBS Consulente Legale (Arranger): Simmons and Simmons Consulente Legale Banca popolare dell’Emilia Romagna s.c.: Studio Legale Linklaters. Asset Monitor e Pool Auditor: Deloitte & Touche s.p.a. Società di revisione della società veicolo: PricewaterhouseCoopers s.p.a. Agenzie di rating: Moody’s Investor Services. Nel corso del 2012 si è aggiunta, alla struttura dell’operazione sopra illustrata, la figura del Back Up Servicers (BUS), ruolo assunto da Italfondiario SpA; l’iniziativa ha voluto conferire maggiore robustezza all’operazione, accogliendo così anche indicazioni pervenute in tal senso dalla contro-parte di swap e dall’Agenzia di rating. I requisiti degli Emittenti Secondo le Disposizioni, le Obbligazioni Bancarie Garantite possono essere emesse da banche facenti parte di gruppi bancari che abbiano:

(i) un patrimonio di vigilanza consolidato non inferiore ad Euro 500 milioni; e (ii) un coefficiente patrimoniale complessivo (il “Total capital ratio”, da calcolarsi secondo quanto indicato dalle Disposizioni) non inferiore al 9%;(di seguito definiti i “Requisiti degli Emittenti”).

Tali requisiti devono essere soddisfatti, sempre su base consolidata, anche dalle banche cedenti, laddove queste ultime, come previsto nella struttura del Programma, siano differenti dalla banca che emette le Obbligazioni Bancarie Garantite. In caso di banche appartenenti al medesimo gruppo, occorre quindi far riferimento ai medesimi dati consolidati. L’ultimo dato ufficiale relativo al patrimonio di vigilanza consolidato disponibile alla data di delibera del Programma era quello al 30 giugno 2011; in tale condizione sia Banca popolare dell’Emilia Romagna s.c. che le banche cedenti erano in possesso dei requisiti degli Emittenti. Infatti, il pa-trimonio di vigilanza consolidato risultava pari ad Euro 5.111,8 milioni ed il “Total capital ratio” pari a 10,51%.

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Tale situazione trova ulteriore conferma nei dati riferibili al 30 settembre 2013 quando il patrimo-nio di vigilanza consolidato era salito ad Euro 5.287 milioni e il “Total capital ratio” risultava pari a 12,05%. I limiti alla cessione Le Disposizioni fissano limiti alla possibilità per le banche di cedere Attivi Idonei, che si basano sul livello del Coefficiente patrimoniale complessivo e sul “Tier 1 ratio” (T1R). I limiti alla cessione si riferiscono al complesso delle operazioni della specie effettuate da un gruppo bancario. I gruppi bancari vengono classificati in tre categorie, cui corrispondono specifici limiti come di seguito evidenziato:

• Gruppo “a”: per gruppi bancari con un livello di coefficiente patrimoniale complessivo maggiore o uguale a 11% e T1R maggiore o uguale al 7% cui non vengono posti limiti al-la cessione;

• Gruppo “b”: per gruppi bancari con un livello di coefficiente patrimoniale complessivo maggiore o uguale a 10% e minore dell’11% e T1R maggiore o uguale al 6,5% cui corri-sponde un limite del 60% degli Attivi Idonei;

• Gruppo “c”; per gruppi bancari con un livello di coefficiente patrimoniale complessivo maggiore o uguale a 9% e minore del 10% e T1R maggiore o uguale al 6% cui corrispon-de un limite del 25% degli Attivi Idonei.

Alla data di delibera del Programma, i livelli del coefficiente patrimoniale complessivo e del T1R di BPER erano rispettivamente pari a 10,51% ed a 6,81%, con conseguente collocamento del Gruppo BPER nel gruppo “b”, con limite alla cessione del 60% degli Attivi Idonei. La prima cessione di Attivi Idonei da parte di BPER ad Estense Covered Bond s.r.l. rispetta i limiti alla cessione in quanto rappresenta meno del 40% degli Attivi Idonei del Gruppo BPER. La situazione è successivamente anche migliorata. L’aumento dei ratios patrimoniali consolidati, come evidenziati in precedenza, ha consentito il nostro inserimento nel Gruppo “a”, privo di vincoli alle cessioni. Si precisa che, peraltro, il dato sugli Attivi Idonei utilizzato per il confronto è molto prudenziale, in quanto limitato ai soli mutui ipotecari residenziali concessi a persone fisiche. Il perimetro normati-vo consentirebbe, invece, di comprendere anche operazioni commerciali, finanziamenti ad enti pubblici ed i Titoli Senior originati dalla cartolarizzazione Estense Finance. Assetti organizzativi e procedure Il processo di strutturazione del Progetto Covered Bond, attività in precedenza mai affrontata da BPER, ha reso necessaria l’organizzazione di un team di lavoro interno, cui affidare anche il co-ordinamento di tutte le funzioni coinvolte. In questo ambito, è stata costituita una specifica struttu-ra, l’Ufficio Gestione Finanza Strutturata, che, terminata la fase di impianto, agisce in qualità di coordinatore del team di lavoro interfunzionale per l’attività a regime, provvedendo a coinvolgere tutte le strutture interessate nel processo di gestione dei Covered Bond. Per regolare il processo di strutturazione e gestione del Programma, anche dell’attività prevista a regime, è stata predi-sposto uno specifico Regolamento di Gruppo seguito da una Procedura Organizzativa di Gruppo. Impatti contabili, patrimoniali e fiscali Con l’emissione dei Covered Bond, BPER quale banca cedente iniziale e le eventuali successive banche cedenti mantengono sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici delle attività trasferite in quanto:

• sono tenute a reintegrare, con una pluralità di formulazioni alternative, le garanzie qualora il valore degli attivi ceduti si deteriori ed il loro valore scenda al di sotto di soglie fissate contrattualmente;

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Tale situazione trova ulteriore conferma nei dati riferibili al 30 settembre 2013 quando il patrimo-nio di vigilanza consolidato era salito ad Euro 5.287 milioni e il “Total capital ratio” risultava pari a 12,05%. I limiti alla cessione Le Disposizioni fissano limiti alla possibilità per le banche di cedere Attivi Idonei, che si basano sul livello del Coefficiente patrimoniale complessivo e sul “Tier 1 ratio” (T1R). I limiti alla cessione si riferiscono al complesso delle operazioni della specie effettuate da un gruppo bancario. I gruppi bancari vengono classificati in tre categorie, cui corrispondono specifici limiti come di seguito evidenziato:

• Gruppo “a”: per gruppi bancari con un livello di coefficiente patrimoniale complessivo maggiore o uguale a 11% e T1R maggiore o uguale al 7% cui non vengono posti limiti al-la cessione;

• Gruppo “b”: per gruppi bancari con un livello di coefficiente patrimoniale complessivo maggiore o uguale a 10% e minore dell’11% e T1R maggiore o uguale al 6,5% cui corri-sponde un limite del 60% degli Attivi Idonei;

• Gruppo “c”; per gruppi bancari con un livello di coefficiente patrimoniale complessivo maggiore o uguale a 9% e minore del 10% e T1R maggiore o uguale al 6% cui corrispon-de un limite del 25% degli Attivi Idonei.

Alla data di delibera del Programma, i livelli del coefficiente patrimoniale complessivo e del T1R di BPER erano rispettivamente pari a 10,51% ed a 6,81%, con conseguente collocamento del Gruppo BPER nel gruppo “b”, con limite alla cessione del 60% degli Attivi Idonei. La prima cessione di Attivi Idonei da parte di BPER ad Estense Covered Bond s.r.l. rispetta i limiti alla cessione in quanto rappresenta meno del 40% degli Attivi Idonei del Gruppo BPER. La situazione è successivamente anche migliorata. L’aumento dei ratios patrimoniali consolidati, come evidenziati in precedenza, ha consentito il nostro inserimento nel Gruppo “a”, privo di vincoli alle cessioni. Si precisa che, peraltro, il dato sugli Attivi Idonei utilizzato per il confronto è molto prudenziale, in quanto limitato ai soli mutui ipotecari residenziali concessi a persone fisiche. Il perimetro normati-vo consentirebbe, invece, di comprendere anche operazioni commerciali, finanziamenti ad enti pubblici ed i Titoli Senior originati dalla cartolarizzazione Estense Finance. Assetti organizzativi e procedure Il processo di strutturazione del Progetto Covered Bond, attività in precedenza mai affrontata da BPER, ha reso necessaria l’organizzazione di un team di lavoro interno, cui affidare anche il co-ordinamento di tutte le funzioni coinvolte. In questo ambito, è stata costituita una specifica struttu-ra, l’Ufficio Gestione Finanza Strutturata, che, terminata la fase di impianto, agisce in qualità di coordinatore del team di lavoro interfunzionale per l’attività a regime, provvedendo a coinvolgere tutte le strutture interessate nel processo di gestione dei Covered Bond. Per regolare il processo di strutturazione e gestione del Programma, anche dell’attività prevista a regime, è stata predi-sposto uno specifico Regolamento di Gruppo seguito da una Procedura Organizzativa di Gruppo. Impatti contabili, patrimoniali e fiscali Con l’emissione dei Covered Bond, BPER quale banca cedente iniziale e le eventuali successive banche cedenti mantengono sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici delle attività trasferite in quanto:

• sono tenute a reintegrare, con una pluralità di formulazioni alternative, le garanzie qualora il valore degli attivi ceduti si deteriori ed il loro valore scenda al di sotto di soglie fissate contrattualmente;

• il rimborso del prestito subordinato concesso alla società veicolo è legato alle performan-ce degli attivi ceduti a garanzia.

Obiettivo prioritario della creazione di una società veicolo e della cessione ad essa degli Attivi I-donei è, infatti, quello di segregare giuridicamente mediante un contratto di cessione pro soluto gli attivi dalla banca cedente in un diverso soggetto giuridico. Tali attivi, così segregati, sono soggetti ad un vincolo di destinazione ai sensi della Legge 130/99 a garanzia, tra l’altro, dei detentori delle OBG. In tal modo, i detentori delle OBG beneficeranno, da una parte, della garanzia generica rappresentata dal patrimonio dell’emittente e, dall’altra, della garanzia rilasciata dalla società vei-colo a valere sul portafoglio segregato su cui potranno vantare un diritto prioritario a soddisfarsi. Tale struttura di “doppia tutela” permette di creare le condizioni per una potenziale riduzione del costo della raccolta. Il profilo complessivo di rischio di BPER quale banca cedente iniziale e delle eventuali ulteriori banche cedenti non viene in alcun modo alterato. Le stesse Disposizioni precisano che le banche cedenti mantengono quello stesso requisito pa-trimoniale già tenute ad osservare, a fronte degli attivi ceduti, prima della cessione. L’operazione, pertanto, non si qualifica per la derecognition: le banche cedenti devono continuare a riconoscere in bilancio l’attività trasferita nella sua totalità ed il corrispettivo ricevuto dalla cessione deve esse-re contabilizzato in contropartita di una passività finanziaria verso la società veicolo (IAS 39, § 29). A sua volta, tale passività deve essere esposta al netto del finanziamento subordinato concesso allo stesso veicolo, facendo valere il principio della prevalenza della sostanza sulla forma: di fatto è come se l’acquisto dei crediti da parte della società veicolo non fosse avvenuto. La mancata rappresentazione del prestito subordinato ai fini del rischio di controparte non rileva; detto finanziamento non deve, infatti, essere oggetto di alcuna valutazione in quanto il rischio di credito risulta già riflesso nella valutazione dei mutui oggetto di cessione. Per quanto riguarda gli impatti contabili a livello consolidato, si precisa che lo SPV è soggetto fa-cente parte del Gruppo, in quanto controllato al 60% dalla Capogruppo; esso risulta perciò ogget-to di consolidamento, pur limitatamente alla componente patrimoniale ed economica propria. Infine, in merito alle implicazioni fiscali, coerentemente con il dettato normativo dell’art. 7 bis- Legge 130/99, ogni imposta e tassa è dovuta considerando la cessione dei crediti come mai effet-tuata. Inoltre, sempre per garantire la neutralità fiscale dell’operazione, è stato definito, così come previ-sto dall’art. 7 bis, comma 7 della Legge 130/99, che il corrispettivo della cessione sarà pari “all’ultimo valore di iscrizione in bilancio dei crediti”. Dato che la prima cessione del portafoglio è stata eseguita il 2 novembre 2011, il valore di bilan-cio di riferimento dei crediti è quello al 31 dicembre 2010, adeguato per tenere conto delle dina-miche delle posizioni nel periodo intercorrente tra la data di chiusura del bilancio e quella di ces-sione. Ugualmente, per la seconda e terza cessione i valori di bilancio di riferimento dei crediti sono quelli, rispettivamente, del 31 dicembre 2011 e 2012. Nello specifico, al/dal valore di bilancio sono scomputate le “variabili endogene”, ovvero incassi sul credito nel periodo interinale e maturazione degli interessi contrattualmente previsti nel mede-simo periodo. Ciò risulta in linea anche con le disposizioni di natura regolamentare previste dalle Disposizioni e descritte in precedenza. Per quanto riguarda le altre componenti che possono incidere nella configurazione del valore di iscrizione di bilancio, in altre parole costo ammortizzato e svalutazioni collettive (trattandosi di crediti in bonis), si è ritenuto aderente a principi di rilevanza, inerenza e sostanzialità assumere il loro valore pari a quello di iscrizione nell’ultimo bilancio approvato e revisionato.

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I rischi connessi con l’operazione Il Programma comporta alcuni rischi finanziari e non, oggetto di analisi e monitoraggio da parte delle funzioni di Risk Management e Compliance di Gruppo, nonché, per quanto attiene specifica-tamente ai rischi di frodi ed errori non intenzionali nell’informativa finanziaria, dal Dirigente prepo-sto alla redazione dei documenti contabili societari. In sintesi i principali profili di rischio possono essere riassunti come segue:

• Rischio tasso Nella struttura di un Covered Bond, il rischio tasso si origina dalle differenti caratteristiche di tasso di interesse rivenienti nelle obbligazioni bancarie garantite e nel portafoglio di as-sets posto a garanzia. Tali rischi sono mitigati da apposite coperture in contratti derivati eventualmente volta per volta posti in essere con controparti di mercato.

• Rischio credito Nella struttura di un Covered Bond il rischio di credito è riconducibile alla qualità dei credi-ti ceduti da ciascuna singola Banca Cedente nell’ambito del cover pool. A fronte di tale rischio, le agenzie di rating, per poter attribuire alle OBG la massima valu-tazione possibile, richiedono un livello di over-collateralisation che è funzione anche della qualità del cover pool.

• Rischio controparte Il rischio controparte consiste nella possibilità che il merito di credito delle controparti ter-ze coinvolte nell’operazione, in altre parole le controparti swap e la banca esterna al Gruppo che detiene i conti della società veicolo, possa peggiorare al punto da creare un problema di liquidità, con la conseguenza che i fondi del cover pool che confluiscono sui conti della società veicolo o i pagamenti effettuati ai sensi dello swap sono trattenuti dalle controparti stesse. Tale rischio, è mitigato dal coinvolgimento di controparti con rating e-levato e dalla presenza di previsioni, nei relativi contratti ISDA e CSA e nel contratto de-nominato “Cash Management and Agency Agreement”, in base alle quali in caso di do-wngrading di tali controparti si proceda con la loro sostituzione immediata.

• Rischio liquidità La presenza di un’emissione di OBG “soft bullet” a fronte di un cover pool avente ad og-getto mutui con un determinato piano di ammortamento comporta la necessità di una ge-stione dinamica del cover pool stesso. I fondi rivenienti dalle rate incassate a titolo di ca-pitale sui mutui del cover pool potranno dover essere, infatti, reinvestiti in nuovi mutui con caratteristiche analoghe. Qualora il Gruppo non dovesse avere la disponibilità di mutui “eligible” da cedere ad inte-grazione del cover pool (o in sostituzione di mutui non performing), si sarebbe costretti a versare cassa o titoli stanziabili, impattando negativamente sulla Counterbalancy Capa-city (il limite previsto dalle Disposizioni a tali attivi è pari al 15%).

• Rischio di conformità L’articolata e puntuale Normativa esterna che regola le OBG, unitamente alle regole ge-stionali ed operative interne, richiedono una precisa e formalizzata strutturazione delle at-tività inerenti al Programma, tanto nella fase up front quanto in quella on going. L'analisi sul rispetto dei requisiti di conformità è stata effettuata dalla funzione di Compliance di Gruppo.

• Rischio reputazionale Il rischio reputazionale consiste nella possibilità che il mancato adempimento da parte di BPER di alcuni obblighi, nascenti dal ruolo svolto nell’ambito del Programma, influenzi nega-tivamente la credibilità e l’immagine del Gruppo sul mercato, con conseguente significativo impatto in termini economici e patrimoniali.

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Page 47: Sezione 1 – Rischio di credito Rischi del Gruppo bancariobper2013.message-asp.com/.../rischio_di_credito.pdf · 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito

I rischi connessi con l’operazione Il Programma comporta alcuni rischi finanziari e non, oggetto di analisi e monitoraggio da parte delle funzioni di Risk Management e Compliance di Gruppo, nonché, per quanto attiene specifica-tamente ai rischi di frodi ed errori non intenzionali nell’informativa finanziaria, dal Dirigente prepo-sto alla redazione dei documenti contabili societari. In sintesi i principali profili di rischio possono essere riassunti come segue:

• Rischio tasso Nella struttura di un Covered Bond, il rischio tasso si origina dalle differenti caratteristiche di tasso di interesse rivenienti nelle obbligazioni bancarie garantite e nel portafoglio di as-sets posto a garanzia. Tali rischi sono mitigati da apposite coperture in contratti derivati eventualmente volta per volta posti in essere con controparti di mercato.

• Rischio credito Nella struttura di un Covered Bond il rischio di credito è riconducibile alla qualità dei credi-ti ceduti da ciascuna singola Banca Cedente nell’ambito del cover pool. A fronte di tale rischio, le agenzie di rating, per poter attribuire alle OBG la massima valu-tazione possibile, richiedono un livello di over-collateralisation che è funzione anche della qualità del cover pool.

• Rischio controparte Il rischio controparte consiste nella possibilità che il merito di credito delle controparti ter-ze coinvolte nell’operazione, in altre parole le controparti swap e la banca esterna al Gruppo che detiene i conti della società veicolo, possa peggiorare al punto da creare un problema di liquidità, con la conseguenza che i fondi del cover pool che confluiscono sui conti della società veicolo o i pagamenti effettuati ai sensi dello swap sono trattenuti dalle controparti stesse. Tale rischio, è mitigato dal coinvolgimento di controparti con rating e-levato e dalla presenza di previsioni, nei relativi contratti ISDA e CSA e nel contratto de-nominato “Cash Management and Agency Agreement”, in base alle quali in caso di do-wngrading di tali controparti si proceda con la loro sostituzione immediata.

• Rischio liquidità La presenza di un’emissione di OBG “soft bullet” a fronte di un cover pool avente ad og-getto mutui con un determinato piano di ammortamento comporta la necessità di una ge-stione dinamica del cover pool stesso. I fondi rivenienti dalle rate incassate a titolo di ca-pitale sui mutui del cover pool potranno dover essere, infatti, reinvestiti in nuovi mutui con caratteristiche analoghe. Qualora il Gruppo non dovesse avere la disponibilità di mutui “eligible” da cedere ad inte-grazione del cover pool (o in sostituzione di mutui non performing), si sarebbe costretti a versare cassa o titoli stanziabili, impattando negativamente sulla Counterbalancy Capa-city (il limite previsto dalle Disposizioni a tali attivi è pari al 15%).

• Rischio di conformità L’articolata e puntuale Normativa esterna che regola le OBG, unitamente alle regole ge-stionali ed operative interne, richiedono una precisa e formalizzata strutturazione delle at-tività inerenti al Programma, tanto nella fase up front quanto in quella on going. L'analisi sul rispetto dei requisiti di conformità è stata effettuata dalla funzione di Compliance di Gruppo.

• Rischio reputazionale Il rischio reputazionale consiste nella possibilità che il mancato adempimento da parte di BPER di alcuni obblighi, nascenti dal ruolo svolto nell’ambito del Programma, influenzi nega-tivamente la credibilità e l’immagine del Gruppo sul mercato, con conseguente significativo impatto in termini economici e patrimoniali.

Oltre ai rischi sopra evidenziati, presenti sin all’emissione inaugurale, vi sono aspetti connessi con la caratteristica ”multi-originator’”del Programma, che verranno formalmente integrati nel corpo contrattuale e nelle procedure di gestione, nel prossimo futuro, e comunque in coinci-denza con l’eventuale adesione di altre Banche del Gruppo quali cedenti al Programma. • Rischio di non adeguatezza economico-patrimoniale

Le Disposizioni di Vigilanza, nella Disciplina delle Obbligazioni Bancarie Garantite, in re-lazione alla complessità dei profili contrattuali e alle possibili ricadute sugli assetti tecnici delle banche di tali operazioni, richiedono, tra l’altro, che venga effettuata un’attenta valu-tazione sull’impatto dell’attività sull’equilibrio economico-patrimoniale della banca. L’analisi del materiale di progetto acquisito dal Consiglio di amministrazione, ha eviden-ziato: sotto il profilo economico, che l’operazione ipotizzata consente, con riferimento ai va-

lori riscontrati sul mercato, un minor costo del funding stimato in non meno di 25 b.p., rispetto ad un’equivalente operazione senior; ciò permette di dare integrale copertura ai costi di start up già dal primo anno, oltre che a coprire i costi on going di periodo. Tale originaria stima, nella vigente situazione di mercato, può dirsi significativamente conservativa.

sotto il profilo patrimoniale, valutato un portafoglio di mutui residenziali eleggibili, a li-vello di Gruppo, al momento della prima analisi, estremamente conservativa, quantifi-cabile in circa Euro 3 miliardi, si è ipotizzato un piano di emissioni a 7 anni improntato a massima cautela, tale da riservare appropriati margini per l’eventuale reintegro del cover pool senza che ciò abbia ad incidere sulla situazione patrimoniale e/o sulle pra-tiche commerciali del Gruppo.

Tali evidenze hanno consentito all’Organo Amministrativo di determinare che l’operazione, così ipotizzata, non influenzi in termini negativi l’equilibrio economico/patrimoniale della Banca e del Gruppo nel suo complesso.

• Profili fiscali dell’operazione Esiste altresì un potenziale, ancorché remoto, rischio inerente al profilo fiscale dell’operazione. Come riferito in precedenza, l’art. 7-bis comma 7 della Legge 130/99 sancisce che le cessioni dei crediti alla società veicolo, nell’ambito di un programma qua-le quello che si è organizzato, si considerano come non effettuate dal punto di vista fisca-le solo se si verificano determinate condizioni, tra cui l’identità fra il prezzo di cessione e l’ultimo valore di iscrizione degli attivi alienati nel bilancio della banca cedente. La prima cessione, come detto, ha avuto luogo decorsi ormai undici mesi dalla data cui è riferito l’ultimo bilancio della banca cedente, con la conseguenza che, nel momento di efficacia reale della compravendita, il valore degli attivi alienati allo SPV è risultato giocoforza diffe-rente dall’ultimo valore degli stessi iscritto in bilancio e ciò quanto meno per effetto del na-turale parziale rimborso effettuato dai debitori cui fanno capo le posizioni facenti parte del portafoglio. Al riguardo, si è adottata l’interpretazione prevalente della disposizione, che prevede che il valore di bilancio venga ridotto delle quote di capitale incassate ed incre-mentato dai ratei interessi maturati fino alla data di cessione. Tale soluzione interpretati-va, che appare corretta dal punto di vista logico, non è, tuttavia – almeno allo stato - sup-portata da specifici precedenti interpretativi resi pubblici dell’Amministrazione Finanziaria. Analoga situazione si rileva per la seconda e terza cessione di attivi, sebbene il periodo di tempo trascorso dalle rispettive chiusure di bilancio di riferimento si stato più contenuto.

Aspetti organizzativi e gestionali della società veicolo In merito agli aspetti organizzativi e gestionali della società veicolo (al fine di valutarne l’adeguatezza rispetto ai compiti attribuiti alla stessa) e ai contratti stipulati nel contesto del Pro-

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gramma, è stata acquisita una “Relazione sulla società cessionaria” redatta dallo Studio Legale Linklaters, al fine di assicurarsi che i contratti stipulati nel contesto del Programma contengano, conformemente a quanto previsto dalla Normativa, clausole atte ad assicurare un regolare ed ef-ficiente svolgimento delle funzioni da parte della società cessionaria stessa. Valutazione dei profili giuridici del Programma di Emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite Si è altresì acquisita relazione resa dallo Studio legale Linklaters, al fine di valutare, conforme-mente a quanto previsto dalle Disposizioni, i profili giuridici delle attività previste all’interno del Programma. La relazione ha ad oggetto una approfondita disamina delle strutture e degli schemi contrattuali impiegati, con particolare attenzione alle caratteristiche della garanzia prestata dalla società cessionaria e al complesso dei rapporti che intercorrano tra i soggetti partecipanti al Pro-gramma. Valutazione annuale del Programma di Emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite da parte dell’Asset Monitor Si rammenta che secondo i termini della Normativa l’Asset Monitor – nella fattispecie Deloitte & Touche s.p.a. – effettua un’analisi annuale sullo stato del Programma, relazionando il Consiglio di amministrazione, il Collegio sindacale e la Funzione di Revisione Interna della Banca. Allo stato dell’arte sono state effettuate le analisi relative all’esercizio 2011 e 2012 e non sono sta-ti riscontrati motivi di rilievo.

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